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DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 LADI REPUBBLICA DOMENICANUMERO 455 CU LT A casa di All’interno La copertina Mao Ecco perché A centovent’anni la discrezione dalla nascita può vincere siamo andati nel suo villaggio sull’apparenza per vedere come e perché ANAIS GINORI sopravvive il mito e GABRIELE ROMAGNOLI Il libro Da Picasso a Marilyn le memorie di Topor DARIA GALATERIA Straparlando Gualtiero Marchesi “Io, il risotto e il vizio della perfezione” ANTONIO GNOLI BAOZHONG (1978) DISEGNO DI MASSIMO JATOSTI L’opera IL GIOVANE MAO ZEDONG E SULLO SFONDO LA SUA CASA NATIA IN UN DIPINTO DI XU Il bel Falstaff GIAMPAOLO VISETTI di colpo L’Oriente è rosso. Gli operai impegnati a ritinteggiare la sa- di Luca Ronconi La storia le, cambiare le lampadine, scrostare i vetri e sostituire i bambù in- SHAOSHAN gialliti, attaccano l’inno con lui. C’è un certo odore di mobili in de- tra locomotive “Sono io il bambino composizione, ma sulle pareti scorrono immagini ad alta defini- che Giacomelli el reliquiario di Mao Zedong ogni oggetto è sacro. zione che ritraggono il Presidente Mao mentre “nuota sorridente in bianco e nero Le sue sigarette non fumate, un thermos per il tè, la in un lago dalle acque gelide”. L’uomo che ha fondato la Repub- fotografò a Scanno” boule azzurra che gli riscaldava lo stomaco, il luci- blica Popolare Cinese, cambiando il destino dell’umanità, nac- GUIDO BARBIERI do per le scarpe, la racchetta verde da ping-pong, i que centovent’anni fa e nel suo villaggio resta un dio immortale. MICHELE SMARGIASSI Nsuoi mutandoni di lana. Due piani di reperti esposti nella pe- Tanto più eterno adesso, alla vigilia dell’anniversario: «Ventisei nombra, a temperatura costante, illuminati e protetti come ca- dicembre 1893 — si affretta a puntualizzare la guida al termine polavori. La colonna dei pellegrini scorre in silenzio davanti alle della sua baritonale esibizione di maoismo spontaneo — il gior- L’arte vetrine che esibiscono “i calzini del Presidente Mao”, il suo petti- no in cui è venuto al mondo il bambino che i genitori chiamarono Spettacoli ne e le scatole dei biscotti di cui aveva bisogno non per la gola, ma profeticamente “Ze-dong”, ossia “splendere sull’Oriente”». Il Museo “perché lavorava sempre”. Alcuni anziani, al cospetto di un pigia- Shaoshan, cinquanta chilometri a sud di Changsha, capoluogo Parla Keith Jarrett ma rattoppato, non trattengono le lacrime e qualche donna toc- dello Hunan, contava allora quattrocento famiglie di contadini e del mondo ca un busto presidenziale mormorando parole di preghiera per- le sue colline erano infestate dalle tigri. Si aravano le risaie con i “Voglio pura musica ché il figlio recuperi salute e prosperità. Il funzionario che mi gui- bufali e la vita, sotto l’agonizzante dinastia Qing, scorreva come L’Orlando da nel museo del Grande Timoniere improvvisamente si ferma nel Medioevo: la notizia della morte dell’imperatore giunse nella altro che Facebook” davanti al celeste letto, immenso e in pendenza per “ospitare le fattoria dei Mao casualmente, due anni dopo il decesso. di Delacroix GIUSEPPE VIDETTI montagne di libri che divorava di notte”. Respira a fondo e intona (segue nelle pagine successive) MELANIA MAZZUCCO Repubblica Nazionale DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 LA DOMENICA I 28 Il reportage Milioni di cinesi vanno in pellegrinaggio nel paese di Mao LA STANZA DA LETTO LA CAMERA DEI GENITORI IL DEPOSITO PER IL RISO Dove nacque la Lunga marcia GIAMPAOLO VISETTI in scena infanzia e giovinezza del Presidente Mao «L’hotel è vuoto — avverte la cameriera incarica- si astiene resta un traditore. Alimentare il culto di e a trascorrere una notte in albergo. Lo show, do- ta di sorvegliare il mio piano — Duecento came- massa, dopo centovent’anni, è però tremenda- (segue dalla copertina) po decenni di sempre più stanche correzioni po- re, lei è l’unico cliente. Sono scomparsi tutti, do- mente dispendioso e il popolo degli ex compagni, litiche, è in via di riadeguamento alla sensibilità po la caccia scatenata da Xi Jiping contro corrot- pronti a piangere davanti alle “scarpe bucate del ex borgo conta oggi centoventi- dei nuovi leader e alle imminenti celebrazioni. ti, lussi e stravaganze. Pensi: anche il gala orga- Presidente Mao”, è meno propenso ad assolvere mila abitanti, di cui quarantamila Due ore di fiamme, battaglie, vittorie, sangue, fio- nizzato per l’anniversario del Presidente Mao è i costi di una propaganda che, assieme al padre, si chiamano Mao, e quasi nessu- ri e bandiere rosse, chiuse dai fuochi d’artificio stato cancellato». Lo spreco di Stato per non promette di consegnare all’eternità anche i figli, no coltiva la terra. È stato ribattez- del trionfo. Il messaggio è semplice: le forze occi- smettere di venerare la sola figura tuttora capace auto-proclamati successori. zato “Città della Memoria Rossa” dentali erano il Male e Mao, grazie al suo corag- di tenere uniti i cinesi è in effetti un problema Per la prima volta, alla vigilia del sacro anniver- e qui tutti vivono grazie al culto di gio, ha salvato il popolo cinese dalle belve del No- ideologicamente imbarazzante. A quasi qua- sario, la Cina si indigna dunque per i 2,5 miliardi L’Stato per il padre del comunismo cinese. Un gi- vecento, facendo prevalere il Bene. Buona parte rant’anni dalla sua scomparsa, nella Cina iper- di dollari stanziati dal governo per i festeggia- gantesco manifesto affisso in piazza Mao Ze- del pubblico, al termine di una giornata sfian- consumista che l’ultimo Plenum ha appena menti del 26 dicembre a Shaoshan. Una bestem- dong, proprio davanti a una statua di Mao alta sei cante nel santuario maoista, crolla in un sonno aperto al “mercato decisivo”, che è l’opposto di mia: condannare le energie profuse per «dire col- metri, ricorda che “il nostro eroe è morto prema- ostinato, che resiste anche ai fragorosi inni rivo- quella teorizzata dal Grande Timoniere, il partito lettivamente grazie al Presidente Mao». Eppure è turamente il 10 settembre 1976, all’età di quasi 83 luzionari. Quando cala il sipario però sono tutti scopre di essere ancora Mao-dipendente. Altro così, la nuova classe media dei consumatori ur- anni, ma noi ameremo per sempre il Presidente doverosamente commossi. che riforme: il potere dei “prìncipi rossi” discen- banizzati alza la voce contro i nostalgici naziona- Mao”. Un simile trasporto non permette che L’albergo Shengdi, storico rifugio dei dirigenti de dal suo ricordo, che sostiene la società, lo Sta- listi dell’antico mondo rurale e si capisce perché qualcuno faccia la fame e dopo centovent’anni il spediti dal partito a omaggiare il padre della na- to, il regime, tutto. Nessuno, da Deng Xiaoping a nel villaggio natìo, investito della titanica missio- Grande Timoniere, mummificato nella piazza zione, è invece un mito a sé. Sconfinato, in mar- Jiang Zemin e Hu Jintao e ora a Xi Jinping, ha avu- ne di «gestire sedici piani patriottici» senza smar- Tienanmen a Pechino, può dire di aver reso ric- mo bianco, imbottito di moquette rossa e gialla. to il coraggio di mettere sostanzialmente in di- rire uno yuan, non si vedono volti rilassati. Mao chi i suoi compaesani. A Shaoshan, per onorare la Troni e tavoli fingono di essere d’oro, come le te- scussione il dio dei cinesi e la nazione si scopre an- Zedong costa, la ri-maoizzazione succede alla sua casa natale, arrivano cinque milioni di cinesi ste di leone e i putti trombettieri appesi alle pare- cora prigioniera del dittatore da cui non ha sapu- de-maoizzazione, e il partito rischia. Bisogna all’anno. Solo in dicembre, per la ricorrenza, se ne ti. Nelle sale risuona la colonna sonora del film Ti- to affrancarsi, nemmeno dopo la sua morte. Di- ammettere che, nell’eccesso obbligato di zelo attendono altri due milioni. Assolti i lunghi dove- tanic e le cameriere accorrono per mostrare i wc scutere in modo aperto di Mao equivarrebbe a apologetico, si è esagerato. A Changsha, dove ri di fede, tutti entrano in un ristorante per man- giapponesi riscaldati e i soffitti affrescati delle parlare liberamente del partito-Stato, permette- “l’ultimo imperatore” studiò e insegnò nell’Ac- giare “maiale stufato alla Mao” e “tagliolini della stanze, che illustrano l’epopea del Presidente re la ricerca della verità: come imprimere un si- cademia Yuelu, una sua testa di granito alta tren- felicità”, acquistano una copia del Libretto Rosso Mao come fossero le scene della vita di Cristo nar- gillo sulla fine del regime. Pechino deve così ali- tadue metri domina il fiume Xiang e funge da e una piccola effige magnetica con il volto del di- rata dal Vangelo. Non si può dire che la struttura, mentare la fiamma della sola fede ammessa: chi sfondo per le foto degli sposi. Di qui parte l’auto- vino per il cruscotto dell’auto, a benedizione dei ai piedi della Montagna del Drago, esalti la fruga- viaggiatori. Ma soprattutto tutti sono invitati dal- lità delle origini, messaggio essenziale affidato a le autorità ad assistere allo spettacolo che mette Shaoshan dai successori del “padre di tutti noi”. Repubblica Nazionale DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013 I 29 Un culto ancora oggi funzionale sia alla Cina comunista sia a quella consumista IL CORTILE INTERNO CON I CONTADINI Mao Zedong davanti alla casa di Shaoshan in cui nacque il 26 dicembre 1893, ora trasformata in museo (nelle foto a colori) In basso, la grande illustrazione raffigura il pellegrinaggio verso la casa: sotto il disegno si legge la scritta “Shaoshan, il luogo in cui sorge il sole rosso” strada personale di Mao, che in un’ora conduce abiti da monaci e sosia presidenziali, di varie età, seria, dalle privazioni, dal sacrificio, dall’onestà, ca del Grande Timoniere — Mao non appartiene direttamente alla fattoria dove è nato.