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Longanesi.Pdf 22 CRONACHE il Giornale il Giornale CRONACHE 23 Domenica 21 marzo 2010 Domenica 21 marzo 2010 tipi italiani Dirigeva i 10.000 dipendenti BRUNO LONGANESI dell’Eni all’estero. Andato in pensione, ha cominciato a pubblicare racconti. Il suo «Sono l’altro Longanesi «Luna bavarese» piacque a Mario Luzi: in Germania è nelle antologie dei licei di Stefano Lorenzetto «È così. S’indignava: “I miei compaesani e vi racconto Leo diBagnacavallosonotalmenterossidafin- l primo Longa- gere che io non sia nemmeno nato lì”. Nel nesi, il famoso 1989arrivaronoadarelacittadinanzaono- Leo, resterà raria a Maurizio Ferrini, il comico televisi- nella storia per volanciatodaRenzoArboreinQuellidella isuoivescican- notte, solo perchéa Domenica ininterpre- Iti aforismi. «Tutto tava il personaggio della signora Emma ciò che non so l’ho che mi vietò di scrivere» Coriandoli da Bagnacavallo. Feci il diavo- imparato a scuola». lo a quattro. Scrissi a Montanelli: ma co- «Non datemi consi- me,ilComunecelebraunguittoesidimen- gli! So sbagliare da «Mi disse: “Noi siamo come i Savoia, dobbiamo governare uno alla volta”» tica di Leo Longanesi? Ricevetti una lette- solo». «I difetti degli ra di scuse dal sindaco Mario Mazzotti. Fu altri assomigliano troppo ai nostri». «L’in- istituita una commissione per onorare la tellettuale è un signore che fa rilegare i li- Adesso il cugino recupera il tempo perduto: ha già vinto 374 premi letterari memoriadimiocugino.Mapoi lacerimo- bri che non ha letto». «Non capisce, ma nia saltò». non capisce con grande autorità e compe- “Mutter... mamma”. Ripeteva tre nomi: non ne esci più. Finora ho vinto 73 volte il ti fu tutto un fiorire di impianti, pipeline, TRATTAVA Per quale motivo? tenza».«Unverogiornalistaspiegabenissi- “Isolde, Augsburg, Bayern”. La sua fidan- primo premio, 64 il secondo, 39 il terzo, 31 perforazionineldesertoeinmare:Maroc- CON LO SCIÀ «IlPcidiRavennaavevapostoilvetoalsin- mo quello che non sa». «Italiani: buoni a zata,lasuacittà,lasuaterra.Stavapensan- volte mi sono classificato fra i primi cin- co, Libia, Tunisia, Tanzania, Congo, Zam- Bruno daco e allo sponsor, il Credito romagnolo. nulla,ma capaciditutto».«Quando suona doche quellastessa luna illuminava le co- que, 87 volte ho avuto una menzione spe- bia, Sudafrica...». Longanesi con Solo dopo la caduta del muro di Berlino ilcampanellodellalorocoscienzafingono se più care che aveva al mondo. Era alla ciale, 80 volte sono stato finalista. Al pre- Che tipo era Mattei? un ritratto del ripresi i contatti col Comune di Bagnaca- di non essere in casa». «Due stupidi sono fine. Gli slacciai i bottoni della divisa per mio La Pira a Pistoia ho conosciuto Sergio «Carismatico.Dipocheparole.Loparago- cugino Leo e valloe allafine labenedettacommemora- due stupidi. Diecimila stupidi sono una recuperare la piastrina di riconoscimen- Zavoli.“Longanesi,buonsanguenonmen- no a Silvio Berlusconi». una parte dei zione si poté tenere». forza storica». to, così da poterla un giorno restituire ai te”,mihadetto,ancheselasituazionenon Berlusconi non mi pare di poche paro- premi vinti. Longanesi ricambiò tanta irricono- Mal’altroLonganesi,losconosciutoBru- familiari, ma non la portava più al collo: i eradelle piùauliche: ci trovavamoal gabi- le. Trattò con lo scenza facendosi seppellire a Lugo di no,suocugino,originariodiBagnacavallo suoicamerati gliel’avevano strappata.Per netto. M’è capitato di salire sul palco con «Miriferivoalfattocheavevaunfiutoecce- Scià di Persia, Romagna e dettando un epitaffio bef- (Ravenna) come il geniale giornalista, loro era già un cadavere. La sua mano livi- gente illustre, come l’Abbé Pierre e lo sce- zionale nella scelta dei collaboratori e sa- re Idris di fardo per la sua tomba. scrittore e pittore che fondò L’Italiano, da cercò la mia. Gliela strinsi. Un mondo neggiatoreTonino Guerra. AlMolinello di peva spronarli, proprio come Berlusconi. Libia, Gheddafi «Non è vero che sulla lapide c’è scritto Omnibus, progenitore dei moderni roto- più grande di noi ci aveva travolti ma an- Sienanel 1999 premiaronoMario Luzi per PerdevozioneaMattei,iosaltaiperseime- e Saddam “Tornosubito”.L’avrebbevoluto.Maquel- calchi d’attualità, Il Borghese e una casa che uniti. Per consolarlo gli dissi che sarei la carriera e me per Luna bavarese. Poco sifilatiilriposo settimanale.Partivo daca- [Maurizio Don] la scritta non compare». editrice che ancor oggi porta il suo cogno- andatoa cercare un medico e che avrebbe primadimorire,ilgrandepoetamimandò sa alle 6 con la schiscetta e lavoravo 14-15 E così il ruolo del Longanesi che scrive me, resterà nel cuore di milioni di liceali e rivistolasuamamma,lasuaIsoldeelasua una lettera scritta con grafia tremolante ore al giorno, anche la domenica, accam- neltimorechefosseimbottitod’esplosivo: dellapropriavitaesifosseconvintodinon ne:“Dicapurechenonlepiacciono!”.Non sta e vendere il sugo bacchetto”, mi rac- lia. “Come la invidio!”, esclamò. Anni do- è passato a lei. diuniversitaritedeschi,iqualigiàdaparec- Baviera. Quante bugie gli dissi! “Danke, perdirmicheilmioracconto,rilettoripetu- pato in una baracca di legno a San Donato mentre stava per salire su quello in arrivo, averraggiuntorisultatidegnidellesuedo- licapisco,balbettai.Sirasserenò:“Cosìdi- contava,maiofaticavoaimmaginarmelo po stessa scena al check-in di Lisbona: «Percarità!Iorestoundilettante.Melaso- chi anni trovano nelle antologie scolasti- vielen Dank, mein Freund”, grazie, tante tamente, gli aveva sempre procurato “la Milanese, mentre tutt’intorno nascevano lo dirottavano su un altro». ti straordinarie. “Neppure la salute è mia mostramegliolasuaintelligenza”.Daallo- col bilancino dietro un bancone». “Doveva?”.AZurigo,maestà,epoiaMila- no cavata meglio come guida alpina sul chelasuaLunabavareseededicanotesidi grazie,amicomio,bisbigliò.Pertuttoilre- suggestioneintensa”dellaprimavolta.Èil i grattacieli dell’Eni. Allora non c’erano i Mattei fu all’origine del suo ritrovato alleata”, si lamentava. Aveva problemi al- rausaisempreunaformuladicortesiache Il sugo bacchetto? no. “Come la invidio!”, sospirò. La terza Biancoe sulRosa.Unavoltaportaiunpre- laurea a queste 11 pagine, le più strazianti stodellamiavitamisonochiestoperchélo riconoscimento cui tengo di più». telefoni e una notte mia moglie e mia suo- rapporto con Leo Longanesi? la schiena, ai denti, al fegato e una sciatica apprezzòmolto:ritengochequestosuodi- «Nonmichiedachecos’è,nonhomaiavu- volta, l’anno prima che Umberto II moris- tino torinese sul Balmenhor, 4.300 metri. delle 436 che compongono Nostalgia del abbandonai. Non lo so, non lo so, non lo Perché? cera,nonvedendomirincasare,venneroa «Di più: mi consentì di conoscerlo. Incon- che lo tormentava. Al primo incontro osai pinto possa soddisfare i veri intenditori... to il coraggio di domandarglielo. Con Leo se, fu un incontro indimenticabile. In va- Non avevamo neppure la corda: fregam- racconto,unodeisuoilibri.Piùcheunrac- so... ». Deglutisce. «Ma sì, lo ammetto, eb- «Per Raimund e per tutti i caduti. Fui testi- cercarmi verso le 3 in ufficio: credevanodi traiLeolaprimavoltanel1954,quandomi dirgli che, in fatto d’intelligenza, s’era ac- Disegnava personalmente anche le fonti mi sentivo sempre sotto esame. Poneva di canza avevo conosciuto Giuseppe Quaro- mopertregiorniquelladelcampanilenel- conto, una cronaca dettagliata, dedicata bi paura di vederlo morire». Preso dal ri- mone oculare della guerra di posizione trovarmi stecchito». trasferii da Bologna a Milano dopo essere caparrato tutti i cromosomi dei Longane- per i titoli e le rubriche dei suoi giornali. continuo domande all’apparenza svagate ni,generaleariposodellaFolgore,chenel- lachiesettadelbaronePeccoz,amantedel- «allamemoriadiRaimund»conundistico morso, tornò da Raimund dopo un quarto lungo il Senio, dal 2 dicembre 1944 al 9 Pensa che Mattei sia stato ucciso? stato assunto all’Eni. Benché cugini, fra di si. “Lei però ha ereditato l’altezza”, mi ri- Era un maniaco delle arti tipografiche: al per saggiare la consistenza intellettiva dei la prima guerra mondiale era stato giova- la regina Margherita, a Gressoney-La-Tri- da pelle d’oca: «Ho guardato negli occhi il d’ora. «Lo trovai esanime. I suoi occhi az- aprile 1945. Ero poco più che un bambino «Sì. Il suo aereo non precipitò di certo nel- noic’eranopursempre23annididifferen- batté serio. Lo contrariava il fatto che fossi Resto del Carlino si conserva una cassa di suoi interlocutori». nepilotanellasquadrigliadiFrancescoBa- nité.Un’altravoltaguidailafamigliaScara- nemico e ho visto riflesso me stesso». zurri fissavano la luna con un’espressione evidituttalamattanza,uominichebrucia- le campagne di Bascapè per un guasto». za. Andavo a trovarlo nella sua abitazione molto più alto di lui». caratteri Bodoni riservati esclusivamente Dicono che fosse molto avaro. racca. Saputo che mi recavo in Portogallo vaggi di Piacenza. Fu definita “la cordata Erail1˚febbraio1945.Quellanotte,qua- diserenabeatitudine.Perpietàavreidovu- vano altri uomini con i lanciafiamme. Gli Come fa a esserne sicuro? di via Mercalli, oppure nella sede della ca- E le dava del lei per questo? agli elzeviri scritti da Leo». «Mamoltogenerosoneldissipareilsuoin- perlavoro, Quaronimi suggerì diandare a dei geometri” perché erano cinque fratel- siinpredaaunpresentimento,ildiciasset- to chiuderglieli. Per tenerezza li lasciai inglesi mi calcarono un elmetto in testa e «Il cartello delle principali compagnie pe- sa editrice Longanesi in via Borghetto, e al «Quello della statura era un vero e proprio Gli attribuiscono l’idea iperbolica del gegno in consigli agli amici. A Giovanni trovare il re a
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