AUDITORIUM DEL CARMINE Conservatorio Di Parma

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AUDITORIUM DEL CARMINE Conservatorio Di Parma AUDITORIUM DEL CARMINE Conservatorio di Parma Concerto per pianoforte di in dialogo con PIERO MIOLI Programma di sala Robert Schumann Sogno op. 15 Frédérich Chopin 2 Notturni op. 15 n.2, op. 27 n.2 Frédérich Chopin Ballata in sol minore CURATORE DEL PROGETTO AngelA Spocci op. 23 Frédérich Chopin Scherzo FAVORITA DEL RE centro Studi romAno gAndolfi FAVORITA DEL RE centro Studi romAno gAndolfi op. 31 LEONE MAGIERA e Mito dedicati a Luciano Pavarotti, Mirella Freni e Gandolfi stupì la commissione soprattutto nelle ottime Ruggero Raimondi. Un quarto volume, Pavarotti visto prove compositive. Accanto ai quattro «dieci» riportati CurriCulum da vicino, pubblicato dalla Ricordi e tradotto in inglese dal candidato-Gandolfi nel registro dei verbali, l’allora (Close up) ha avuto un notevole successo di critica e di direttore del Conservatorio Luigi Ferrari Trecate scrisse Nato a Modena, è cresciuto alla scuola pianistica di pubblico. infatti di suo pugno: «Allievo interno studiosissimo e ben Lino Rastelli, Giorgio Vidusso e Alberto Mozzati. Enfant Nonostante questa intensa e prestigiosa attività in altri dotato di possibilità tecnico e musicali». Con lodevole prodige, già a 12 anni si esibiva nei primi concerti, si è ambiti, è rimasto sempre fedele al pianoforte e negli intuito, il medesimo Ferrari Trecate aveva peraltro già diplomato con lode e menzione speciale al Conservatorio ultimi anni ha ripreso la carriera solistica. Si è esibito indicato in precedenza pure le eccellenti doti di Magiera, di Parma, ma i casi della vita lo hanno portato a in molte città italiane destando ogni volta l’interesse segnalando lo stesso quale «elemento di eccezzione [sic]», percorrere molti altri sentieri musicali, affermando in degli appassionati per la brillantezza della tecnica e dalla «preparazione ottima» che aveva portato a termine ciascuno di essi una personalità forte ed originale. E’ l’originale profondità interpretativa. un «esame brillantissimo» di pianoforte. stato Maestro del coro nei teatri di Bologna, Genova e La sua discografia vasta e poliedrica, sia come direttore alla Scala. Poi collaboratore di Maestri come Giulini, che da solista, testimonia la versatilità del suo talento ed è Il programma di questa serata, improntato a composizioni Abbado, Solti, Kleiber e von Karajan con cui ha avuto pubblicata dalle più importanti etichette internazionali. tra le più note del repertorio romantico, confermeranno un rapporto artistico di particolare intensità. Direttore Di recentissima uscita il CD con la registrazione certo, quasi ce ne fosse bisogno, il variegato percorso d’orchestra a sua volta con una cinquantina di opere dell’edizione integrale dei 24 Studi di F. Chopin (AURA). professionale di un artista a tutto tondo, la cui abilità eseguite in teatri di ogni parte del mondo; collaboratore alla tastiera non costituisce che l’aspetto parziale di pianistico in recitals cameristici di quasi tutti i cantanti una personalità completa, complessa e profonda. A della scena lirica internazionale; dirigente di Teatri DAL SUONO PER L’ANIMA iniziare dallo schumanniano Sogno (Träumerei), brano come il teatro alla Scala e Il Maggio Musicale Fiorentino; dolcissimo e malinconico tratto dalle Kinderszenen insegnante di canto al Conservatorio G.B. Martini di Diverse sono le motivazioni che hanno indotto op. 15, per proseguire con i due rinomati Notturni di Bologna, al Festival di Glyndebourne e di Salisburgo. l’Associazione «Favorita del Re» a proporre il modenese Chopin op. 15 n. 2 e op. 27 n. 2, espressione di un animo Ha formato molti allievi divenuti celebri, fra i quali Leone Magiera quale primo protagonista della rassegna compositivo poetico intento a trasferire sul pianoforte ricordiamo: Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Ruggero dedicata a Romano Gandolfi, l’indimenticabile maestro l’arte del canto. A tal proposito il grande polacco Raimondi e, più recentemente, Carmela Remigio. A di coro e direttore d’orchestra nato a Medesano il 5 maggio indicò le modalità tecniche necessarie per raggiungere Luciano Pavarotti, di cui è stato maestro sin dai primi 1934 ed ivi deceduto nel febbraio del 2006. Innanzitutto i propri intenti e Magiera, eccellente conoscitore della anni della carriera, lo ha legato un sodalizio umano ed la data di nascita, a distanza di poche settimane l’uno vocalità, si pone quale ideale realizzatore di tale aspetto artistico durato più di cinquant’anni che si è consolidato dall’altro; in secondo luogo la frequenza negli stessi anni esecutivo. Seguirà la Ballata in sol minore op. 23 del in più di mille esecuzioni, sia in veste di direttore che a Parma del Conservatorio di musica; infine le profonde 1823, dedicata da Chopin al Barone di Stockhausen, di pianista. Si è esibito in duo, in centinaia di recitals, doti e affinità umane e professionali che hanno portato basata su due melodie contrastanti condotte in piena oltre che con Luciano Pavarotti, con Piero Cappuccilli, i due artisti, seppur in ambiti differenti, ai massimi libertà strutturale; brano contraddistinto da momenti Renata Scotto, Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Raina livelli della carriera. Magiera fu tra i primi ad aver ora drammatici, ora lirici che necessitano di versatilità Kabaivanska, Lucia Valentini Terrani, Katia Ricciarelli, modo di frequentare il Gandolfi e di apprezzarne, sin e capacità espressive non comuni. A conclusione lo Nicolai Gedda, Shirley Verret, Anna Caterina Antonacci dalle fasi iniziali, talento, passione e sensibilità. Egli, Scherzo op. 31, in cui Chopin – sembra – trasferì la (Musikverein di Vienna, la Grosse Festspilhause di infatti, si diplomò brillantemente in pianoforte nella propria tristezza determinata dall’invasione della Salisburgo, la Salle Pleyel di Parigi, il Bolshoi di Mosca, il scuola ubicata presso l’antico Convento del Carmine Polonia da parte dei russi o, forse, – per ragioni più Metropolitan di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il il 19 settembre 1953, oltre che in canto lirico nel 1955; intimistiche e meno epocali – dalla rottura della sua Teatro San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia). Gandolfi, invece, conseguì il diploma di pianoforte nel relazione amorosa con Maria Wodzinska. Si tratta di Ha diretto le più importanti compagini orchestrali tra cui 1956 dopo aver ottenuto l’anno prima il diploma in pagine tra le più conosciute della letteratura pianistica i Berliner Sinphoniker, la Philharmonia di Londra, la composizione quale allievo interno di Gaspare Scuderi. di tutti i tempi, ma che, ne siamo certi, daranno modo Bayerisher Rundfunk, l’Orchestra del Teatro alla Scala, Magiera, preparato da Lino Rastelli, presentò all’esame al nostro interprete di fare la differenza tra il «normale» l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e decine di un imponente programma comprendente la Sonata in esecutore e il vero artista. complessi nord e sud americani. fa minore di Beethoven op. 57 (Appassionata), lo Studio Leone Magiera ha scritto e scrive di cose musicali: per da concerto La Leggerezza di Liszt, il Preludio, Corale Paola Cirani le edizioni Ricordi, ha pubblicato i tre volumi: Metodo e fuga di Franck e l’Allegro Barbaro di Bartók, laddove .
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