IL
MESSAGGEROPeriodico della Regione Autonoma della Sardegna per i Sardi nel mondo
www.messaggerosardo.it SARDO Anno XLIV ‐ giugno 2012 Emergenza Sardegna
ochi si salvano dal terremoto che ha investito la Sardegna. Dopo l’economia ora è Panche emergenza politica. Con più di 500 mila sì nei 10 referendum i sardi hanno assestato una scossa micidiale alle istituzioni. Province, indennità dei consiglieri regionali, consigli di amministrazione di enti: tu o raso al suolo, nulla forse ritornerà come prima. Lo si capisce anche dalle difficoltà con le quali la politica ha cercato di calibrare le risposte, prima fra tu e il ripristino delle indennità ai consiglieri regionali. Che sarà pure una misura equa, ma per modi e tempi (ado ata in seduta no urna, quasi senza diba ito, con un emendamento a una legge che stabilizzava i precari del parco di Molentargius!) ha ria izzato sospe i e malumori. Dopo i referendum la politica è chiamata a dare risposte rapide e convincenti: e non soltanto sulle province. Ma la sensazione è che i risultati delle elezioni amministrative (Oristano e Alghero centrosinistra, dopo i ballo aggi, e Selargius centrodestra) più che elementi di chiarezza abbiano aggiunto complicazioni. I nodi dell’economia sono ormai un groviglio: Legler, Alcoa, Queen,Eurallumina, Portovesme, Rockwool, Vinyls, Equipolymers è l’inizio di un elenco che vede un totale di più di 4 mila (7 mila con l’indo o) posti fra perduti e a fortissimo rischio; e sono 1700 aziende in crisi, 14 straordinarie, ma il bilancio della Regione è una significativi per rendere meno pesante la crisi. mila lavoratori fra cassa integrazione a mobilità e scatola semivuota: il governo rifiuta di versare non Il cui emblema è anche nella foto qui sopra: un altri 7 mila l’a endono, 110 mila persone sono i solo i 10 milardi indebitamente tra enuti dal 1992 traghe o Tirrenia sfila davanti al presidente della sardi che campano di assistenza. Questi numeri ma persino il miliardo e mezzo certificato negli Regione Cappellacci. Ecco, proprio la Tirrenia: dicono tu o: la Regione cerca di me ere un argine, ultimi anni e riconosciuto anche da Corte dei Conti l’Autorità Antitrust ha da poco dato alla Cin anche con un recente stanziamento di 33 milioni e Corte Costituzionale. (controllata da Moby Lines) il via libera per ammortizzatori sociali. Ma è come chiudere In questo quadro l’incertezza della continuità dei all’acquisizione, quasi umiliando, con l’assenso del una falla fra cento aperte: agropastorizia in stato contributi al mondo dell’emigrazione può governo, la Regione che sui trasporti ha ingaggiato precomatoso, tessuto sociale devastato dalle nuove sembrare un granello di sabbia, una questione di una ba aglia per smantellare decenni di servizio povertà che ormai hanno colpito decine di migliaia poco conto, ma in realtà è un segnale assai poco indecoroso e di monopolio. Ma la nave va, parte. di famiglie. Per fronteggiare un disastro di queste incoraggiante verso risorse e potenzialità che, se E la Sardegna, come troppo spesso è accaduto, dimensioni ci vorrebbero risorse finanziarie utilizzate bene, potrebbero dare impulsi rimane a terra. Politica Lavoro Radici Emigrazione Sport Terremoto referendum Dal Sulcis in Germania Dall’Argentina L’assessore Liori: ecco Marco Sau, bomber di 500 mila sì, cancellato 180 donne stagionali giovani alla scoperta il disegno di legge Tonara, ritorno a Cagliari tutto. I risultati delle nella fabbrica di terra e tradizioni “Interventi a favore Miracolo Dinamo elezioni amministrative del cioccolato degli antenati dei sardi nel mondo” Torres donne: è storia pagine 24 pagine 1011 pagine 1214 pagine 1517 pagine 2830
TAXE PERÇUE - TASSA RISCOSSA
ECONOMY DCOOS5900 NAZ/028/2008 CNS/CB & PA028 CAGLIARI CMP 2 . IL MESSAGGERO SARDO Sardegna giugno 2012 I referendum come un terremoto sulla politica Più di 500 mila sardi hanno votato sì cancellando tutto
Assai più tormentato, invece, il percorso legislativo per dare a uazione alla volontà dei sardi di farla fi‐ nita con le amministrazioni provinciali. Caos istituzionale. La condanna senza appello per le qua ro Province sarde ha portato alla luce, infa i e fin da subito, quello che la maggior parte degli esponenti delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, definiscono «un vero e proprio caos istituzionale». L’acce a referendaria ha tagliato, infa i, di ne o rapporti giuridici con personale e for‐ nitori, insieme a servizi e funzioni. I dipendenti delle Province hanno protestato a Villa Devoto per chie‐ dere una legge che regolamenti la “dismissione” ma sopra u o che me a al riparo professionalità, com‐ petenze e posti di lavoro. Sulla norma si sono divisi i partiti e il Consiglio regionale, per sbrogliare la ma‐ tassa legislativa, ha nominato (con consulenza a ti‐ tolo gratuito) qua ro esperti costituzionalisti, per un conforto in tempi rapidi sull’iter da intraprendere. Dalle province “abrogate” l’ira dei presidenti Fedele Le schede con i quesiti dei 10 referendum in un seggio elettorale roberto pili fotocronache Sanciu (Gallura) e Fulvio Tocco (Medio Campi‐ dano): «Sono a rischio i servizi ai ci adini: dalla pu‐ referendum per tagliare i costi della politica relativi all’abrogazione delle qua ro province isti‐ lizia delle spiagge, alle manutenzioni stradali», hanno o enuto il quorum e la Sardegna il 6 mag‐ tuite con legge regionale del duemila ma che hanno mentre il presidente del Sulcis, Tore Cherchi, ha an‐ Igio ha deciso di cancellare le province sarde, le ele o presidenti, consiglieri e esercitato compiti e nunciato le dimissioni (poi rientrate). indennità dei consiglieri regionali e le nomine nei funzioni in proprio, solo a partire dalle amministra‐ Norme transitorie. Il 24 maggio, a poche ore dalla consigli di amministrazione degli enti e nelle società tive del 2005: Sulcis, Medio Campidano, Ogliastra e obbligatoria pubblicazione sul Buras del decreto del partecipate dalla Regione. Ben 525.661 sardi hanno Gallura. L’Unione Province Sarde (Ups), l’associa‐ presidente Cappellacci che dichiara gli esiti del re‐ risposto alla chiamata alle urne e ai dieci quesiti del zione che rappresenta gli enti intermedi, contesta ferendum regionale, il Consiglio ha approvato la comitato referendario, abba endo così il te o del 33 metodo, forma e sostanza e sopra u o la legi imità legge che contiene le norme transitorie in vista della per cento dei votanti, che è la soglia stabilita dalla dei quesiti abrogativi. Su tali convinzioni ha presen‐ definitiva abolizione delle province. Nei fa i, Sulcis, legge perché il referendum sia valido. Lo spoglio ha tato esposti e ricorsi al Tribunale amministrativo re‐ Medio Campidano, Ogliastra e Gallura sono proro‐ registrato una valanga di sì (oltre il 90 per cento delle gionale (Tar) e anche a quello Civile di Cagliari, gate fino al 28 febbraio e il percorso di “ro ama‐ schede) per i cinque quesiti abrogativi e per gli al‐ chiedendone la non ammissibilità al voto. Il pronun‐ zione” e la loro trasformazione in Unioni di Comuni tre anti a cara ere consultivo. <