Democrazia Cristiana. Comitato Provinciale, Alessandria 1945 - 1994
DEMOCRAZIA CRISTIANA. COMITATO PROVINCIALE, ALESSANDRIA 1945 - 1994 Storia. Il primo nucleo della futura Democrazia cristiana alessandrina si costituì nell'autunno 1942 a Valenza, in clandestinità, nel retrobottega della farmacia Manfredi. Giuseppe Brusasca - proveniente dall'associazionismo cattolico, già delegato giovanile del Ppi ed esponente del gruppo rinato dalle ceneri del Movimento guelfo - aveva ricevuto da Alcide De Gasperi l'incarico di dare vita a una iniziativa democratico-cristiana nell'Alessandrino, dopo che nel luglio 1942 si erano incontrati a Borgo Valsugana il gruppo degli ex popolari, che faceva capo allo stesso De Gasperi (ultimo segretario del Partito popolare), e il gruppo rigenerato dal Movimento guelfo di Gioacchino Malavasi e Piero Malvestiti. Brusasca parlò con Carlo Torriani (già segretario dei popolari alessandrini nel frattempo diventato sacerdote) e Angelo Bellato; poi passò a Valenza dove l'associazionismo era particolarmente vivace. E proprio a Valenza si riunì la prima sezione della Dc della provincia di Alessandria, cui presero parte Luigi Vaggi, Vittorio e Luigi Manfredi, Carlo Barberis e Luigi De Ambrogi. A questo primo nucleo se ne aggiunsero altri nei diversi centri della provincia - nel Casalese, nell'Acquese, nell'Ovadese, nel Tortonese e nel Novese - tutti impegnati, come altri cattolici democratici di quelli generazione, nella lotta partigiana e nella Resistenza. Verso la metà del maggio 1945 i vertici provinciali inviarono a tutte le strutture periferiche e locali del partito un documento nel quale si faceva riferimento all'organigramma che avrebbe dovuto caratterizzare ogni singola sezione. Si prevedeva un'organizzazione a cinque livelli: Comitato esecutivo, Comitato finanziario, Comitato sindacale, Comitato Stampa e Propaganda, Comitato degli interessi locali.
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