1 SENTIERO DELL'ELCE ACQUA SANTA 0 C. FRANA 95 Lunghezza: 2.7 km Dislivello: ~200m IL PURILLO 00 Tempo di percorrenza: 2h30' (solo andata) 9 Livello di difficoltà: Escursionistico Partenza: Lungo la strada per i prati di Gagliole Arrivo: : Il sentiero è ad anello e si richiude sul fondo 50 della valle dell’Elce 8 Sentiero CAI 224 800 Si sviluppa lungo la valle dell’Elce, prevalentemente 7 5 50 sul versante S-W del Monte Lavacelli, attraversando 0 7 alcune formazioni tipiche della successione Umbro- SERBATOIO C. LAVACELLI 7 0 Marchigiana (dal Calcare Massiccio alla Scaglia 0 0 COLLE MARTE 0 7 variegata). MONTE FAETO 6 Ricalca, per il tratto che porta al fondovalle, il sentiero 5 francescano. 0

Il sentiero inizia con la discesa nella valle lungo una 6

0 carrareccia. 0 Dopo appena 100m, a sinistra c’è l’imbocco per una deviazione che porta al Sasso Pozzo. R A 0 A 5 I C Proseguendo invece in discesa sul sentiero principale, 6 T E R camminando all’interno di un bosco ricco di scotano, P ANGAGLIANO si arriva sul fondo della valle che, risalendo, si stringe 7 5 A 0 R fino a diventare una forra. A o C an TI gn R Usciti dalla forra si risale a sinistra, all’interno della Mi E 7 P lecceta, e si incontrano la Grotta de lu Fittucciu e, 00 6 e 0 5 c proseguendo, la Grotta dell’Elce. 5 0 l O 'E O R I 6 l G A T 0 6 l Scendendo si ritorna sulla carrareccia che porta al P U R 0 e 0 0 d 6 fondovalle e la si percorre in salita. 0 5 55 5 0

0

SERBATOIO 0 NOTE: il tratto che porta al Sasso Pozzo è il più 1 5 0 5 o 0 S. GIOVANNI 5 0 ss 2 impegnativo ed è attrezzato con una staccionata e o 4 3 F una ferrata. so SORGENTE CACIOMIA 45 Fos Consigliabile solo ad escursionisti esperti SORGENTE MIGNANO 0 A I

L G U

A S ACQUOSI ALTO E 2 SENTIERO DEL CAPRIOLO C

Lunghezza: 2.9 km Dislivello: ~ 250m MONTE PORMICIO Tempo di percorrenza: 3h (solo andata) Livello di difficoltà: Escursionistico PIANELLE Partenza: Poco dopo il bivio per il Sasso Pozzo Arrivo: Sulla testa della valle dell’Elce ACQUOSI C. BELVEDERE Lasciando, poco dopo il bivio per il Sasso Pozzo, il sentiero dell’Elce, si sale lungo il versante sud del monte Lavacelli, attraversando la lecceta nella sua USCIANO porzione più alta e alcuni giacimenti fossiliferi e ricongiungendosi col sentiero dei carbonai sulla testa GAGLIOLE della valle dell’Elce. CIMITERO A

D Il sentiero deve il suo nome al fatto che non è raro R avvistare caprioli lungo il percorso, soprattutto in O

S L 800 prossimità delle sorgenti. A

V CASETRE C. VALLONE

e lc SAN LORENZO 'E ll CERQUETO TORRETO SERRA e 3 SENTIERO DEI CARBONAI d 750 Lunghezza: 2 km Dislivello: ~ 325m Tempo di percorrenza: 2h (solo andata) Livello di difficoltà: Escursionistico DEPURATORE COLLAIELLO Partenza: Lungo il sentiero francescano poco dopo la diramazione tra questo e il sentiero dell’Elce, 7 00 nel fondovalle. 4 5 Arrivo: Sulla testa della valle dell’Elce 0 F O o s R s

Il sentiero risale lungo costone di Cesauglia, sulla N o F 65 A 40 0 sinistra idrografica dell’Elce, attraversando la lecceta. C 0

Lungo il sentiero è possibile incontrare molte piazzole I dove un tempo venivano allestite le carbonaie e dove si possono ancora ritrovare resti di carbone. Offre una visuale panoramica sulla valle dell’Elce. 3 5 0 C. BAROCCIO 6 00

MADONNA DELLE MACCHIE 4 SENTIERO FRANCESCANO 5 50 CASTELLANO Lunghezza: >10 km

Dislivello: ~ 450m 5 0 Tempo di percorrenza: 4h (solo andata) 0 Livello di difficoltà: Turistico F Partenza: si arriva da Ancagliano sulla strada che o s C. FRIGETTO s proviene da Braccano () o 45 Arrivo: si prosegue verso Chigiano sulla strada che 0 porta a San Severino

Le caratteristiche sopra indicate si riferiscono al tratto di 4 0 sentiero rappresentato in carta C. BASCIANO 0

Tratto della Strada Francescana che collega Assisi e 3 Loreto, ripercorrendo il cammino di San Francesco 5 0 3 d’Assisi. 0 0 Attraversa tutto il territorio di Gagliole, costeggiando M Area Archeologica ig n il centro abitato per proseguire lungo la strada che a ZA n EN conduce alla valle dell’Elce, immersa nel bosco, e o SELVALAGLI POT C. FEGGIANO giungere al santuario della Madonna delle Macchie. MADONNA DELLA PIEVE Da qui si risale il versante del Monte Pormicio fino ad PONTE CRISPIERO arrivare al rifugio CAI (a quota 843m). Si riprende, attraversando le praterie secondarie che caratterizzano la sommità del monte, si prosegue in N Z A direzione di Chigiano P O T E D I La presenza di numerose vie di collegamento offre la LE CAMERE A I Z N EN possibilità di percorrere anche porzioni di questo che I A T P PO è il sentiero più lungo del Parco. ME CEMENTIFICIO FIU FI Gran parte del sentiero si articola lungo carrarecce UME ed è percorribile anche a cavallo o in bicicletta.

0.25 0.125 0 0.25 0.5 Km C. VACCARECCIA Base topografica derivata da CTR Regione Marche

Area Archeologica Ponte di Crispiero Gagliole - centro storico Santa Maria delle Macchie L’alta valle del fiume Potenza, l’area collinare e montana dell’Appennino Umbro-Marchigiano costituiscono l’attuale territorio del È un chiaro esempio di monachesimo eremitico, La sequenza stratigrafica di Ponte di Crispiero è una delle più complete per gli eventi Comune di Gagliole. Esso presenta un ambiente naturale molto suggestivo modellato da insediamenti antropici dalle architetture complesso antichissimo sec.XI-XII, con affreschi deposizionali del Pleistocene superiore del versante Adriatico dell’Appennino ed è stata medievali. Nel territorio sono documentabili insediamenti del paleolitico, del neolitico e di cultura romana. del XIV e XV sec. proposta come sezione tipo per questo intervallo cronologico. Il centro urbano si presenta racchiuso all’interno di una cinta muraria, del XIII secolo con torri a base rettangolare e circolare, due È un santuario che nel passato è stato oggetto Essa è stata fatta oggetto di numerose pubblicazioni volte ad illustrare sia il contesto porte dalla caratteristica struttura ogivale che immettono al borgo strutturato secondo il declino della collina in livelli concentrici e di pellegrinaggi comunitari lungo la direttrice stratigrafico che la ricca industria del Paleolitico medio rinvenuta sui livelli basali. degradanti. I piccoli vicoli interni, collegati da ripide stradine o scalinati permettono ancora oggi di comprendere le modalità di Roma-Loreto [è una tappa del sentiero La sequenza è ubicata alla sommità di un terrazzo orografico attribuito alla fine del funzionamento del sistema difensivo del borgo. francescano]. Pleistocene medio. All’interno del Castello è possibile visitare: Anticamente al confine tra lo Stato di In effetti, depositi alluvionali di questo periodo sono preservati all’interno di terrazzi alluvionali, - la Rocca G.Varano del 1274, e le comunità di San Severino e Matelica, ciò permette di non escludere che il terrazzo del Ponte di Crispiero possa essersi modellato - la Chiesa di San Giuseppe ove al suo interno si conserva una lodevole natività in affresco del 1530 di G.A. De Magistris) una costituisce una singolare testimonianza del all’inizio dell’Ultimo Interglaciale. prestigiosa statua lignea di S.Sebastiano del XV sec. ed un crocefisso ligneo policromo (Maestro Teutonico Sec. XVI). rapporto santuario-territorio. Il suddetto livello paleolitico è stato fatto oggetto di uno studio specifico (Coltorti et al 1982). - La Chiesa di San Michele Arcangelo di antica fondazione e più volte rimaneggiata presenta affreschi dei Sec. XV e XVI

Grotta dell'Elce 2 e Grotta de lu Fittucciu 3 Sono due grotte poco Legenda profonde che si aprono Edificio Castello Strada principale nel Calcare Massiccio in cui è scavata la forra Strada secondaria chiese Parcheggio dell’Elce, sul versante Strada demaniale orografico destro. Sono state originate Sentiero CEA Rifugio CAI dall’azione corrosiva Sentiero di collegamento C o m u n e d i G a g lio le delle acque in un Limite del parco Museo Grotta caratteristico livello di Limite comunale calcare più tenero e P a r c o poroso. Museo di Storia Naturale Il Museo di Storia Naturale, allestito all'interno del trecentesco palazzo del centro storico di G e o -P a l e o n t o l o g ic o -A r c h e o lo g ic o Bosco di leccio Bosco ripariale rimboschimenti Lecceta della Gagliole, custodisce numerosi fossili, il nucleo numericamente più consistente della raccolta è costituito da fossili di provenienza locale, i quali fanno da supporto a campioni importanti V a l l e d e l l 'E l c e Valle dell'Elce provenienti da ogni parte del mondo. Fiume o torrente La valle dell’Elce deve L'insieme fornisce una visione completa dell'evolversi della vita sulla Terra. Bosco di roverella Altri boschi il suo nome alla L'esposizione segue un itinerario cronologico che, partendo dall'Era Archeozoica, attraversa Sorgente straordinaria presenza tutte le ere successive e tutti i periodi in cui le stesse sono state divise, fino all'attuale. di boschi di leccio, Tra i reperti esposti assumono grande rilevanza scientifica quelli locali, i quali consentono al Quercus ilex, chiamato visitatore l'osservazione e la lettura del territorio in cui la struttura museale si inserisce, Informazioni anche elce. l'apprendimento delle variazioni, delle evoluzioni e dei fenomeni naturali che hanno condotto Il leccio è una specie allo stato attuale. Comune di Gagliole Centro di Educazione Ambientale arborea di clima Tel: 0737-641184 Valle dei Grilli e dell'Elce E-mail: [email protected] Tel: 0737-641184 mediterraneo che qui trova un rifugio Museo di Storia Naturale Il centro offre un servizio di educazione ambientale extrazonale. I Fossili Tel: 0737-640534 o 333 3720483 proponendo percorsi educativi e formativi nelle due E-mail: [email protected] valli, visite guidate su prenotazione. Dal reperimento e dall’osservazione dei numerosi fossili trovati negli strati rocciosi che si Sasso Pozzo 1 susseguono, dal più antico (Calcare Massiccio) al più recente (formazione marnoso-arenacea) SS 361 ARRIVARE IN TRENO nel substrato del territorio della valle dell’Elce, è possibile ricostruire una storia iniziata più di SS 256 Stazione di Gagliole (linea -Fabriano) Noto anche come "Risorgente di Gagliole", è una delle grotte 180 milioni di anni fa quando l’intera area era sede di un esteso mare. Matelica ARRIVARE IN AUTO più lunghe della Provincia di . GAGLIOLE da Bologna: Uscita autostrada A14, casello Ha uno sviluppo di circa 600m con alternanza di tratti San Severino M. Nord, proseguire sulla SS 76 in direzione Jesi-Fabriano, ascendenti e discendenti e l'esplorazione è possibile solo per poi sulla SS 256 in direzione Matelica speleologi esperti. SS 361 da Roma: Uscita autostrada A1, casello Orte, percorrere la SS 675 direzione Terni-Foligno poi proseguire su SS 3 Gli eventi di risorgenza si verificano due o tre volte l'anno, a Le Carbonaie C A R T A D E I S E N T IE R I fino a Nocera Umbra, proseguire sulla SS 361 per fine inverno, e la fuoriuscita di acqua si protrae per 24-36 ore Erano un metodo rustico, ma molto efficace, per trasformare la legna in carbone, cioè in un --Gagliole prodotto con potere calorifico doppio rispetto a quello della legna. Camerino da Pescara: Uscita autostrada A14, casello Macerata- 1 : 10 .0 0 0 SS 77 Civitanova Marche, prendere la superstrada fino all'uscita La carbonaia è costituita da rami accatastati a formare un cono e veniva allestita all’interno del Tolentino Est, seguire le indicazioni per San Severino bosco, in spiazzi semi-pianeggianti e riparati dal vento. Marche fino ad immettersi, in località Taccoli, su SS 361 L’operazione di carbonizzazione durava fra gli otto e i dieci giorni. Realizzazione: Studio Ambiente GIS sempre in direzione