Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia

Corso di Laurea Specialistica in Economia e Gestione delle Reti e dell’Innovazione

Storia dell’Innovazione Prof. Leonardo PAGGI Anno Accademico 2004/05

Da Pearl Harbor alle Twin Towers:

gli Stati Uniti e la propaganda mediatica in tempo di guerra

di: Fabio Ruini (matricola 7496) 2 “Dubitare di tutto e credere a tutto sono due soluzioni, ugualmente comode, che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere”

(Jules Henri Poincaré)

3 4 Indice

Conflitti militari e controllo dell’informazione ______6 Introduzione: la propaganda in tempo di guerra e la nascita del “fronte interno” ______6 Il crollo dello zarismo russo______7 L’operazione “Giusta Causa” a Panama ______7 L’operazione “Furia urgente” a Grenada ______7 Lotta per la leadership all’interno della NATO: la guerra delle Falkland______8 La crisi di Suez ______10 Imparare dai propri errori: la “guerra” del ______14 La “Teoria del domino”______14 La vera data di inizio della guerra ______15 Lo scoppio della guerra del Vietnam ______16 Una “guerra americana”? ______22 L’escalation del conflitto e la manipolazione propagandistica delle informazioni______24 L’offensiva del Têt ______25 Dopo Westmoreland: Abrams, Nixon e la “vietnamizzazione” del conflitto ______28 La riapertura del dialogo con i Paesi dell’Est: “distensione” e stop della guerra del Vietnam ____ 30 Dagli accordi di pace di Parigi alla caduta di Saigon ______34 Muhammad Alì e il suo “no” alla guerra______37 La protesta contro la guerra del Vietnam: una prospettiva più ampia______41 Perchè gli USA “persero” la guerra? ______45 La guerra più documentata della storia______46 La seconda guerra mondiale: vendicare Pearl Harbor ______51 Pearl Harbor: l’attacco ______51 Pearl Harbor: perché? ______54 Le conseguenze militari e psicologiche del 7 dicembre______58 Pearl Harbor: la risposta di Hollywood ______60 Analisi di “December 7th” ______63 Analisi di “Prelude to War” ______70 L’intervista a Frank Capra ______83 Sui campi di internamento americani in California ______84 Propaganda “visiva” interna______88 Considerazioni conclusive ______94 Bibliografia ______95 Filmografia ______96

5 Conflitti militari e controllo dell’informazione

Introduzione: la propaganda in tempo di guerra e la nascita del “fronte interno”

Si racconta che Alessandro Magno, nel corso delle sue campagne militari, fosse solito disseminare di armature il terreno nel quale si presupponeva sarebbero passati gli eserciti avversari. Corazze in metallo, ottimamente forgiate, ma con un dettaglio inquietante: la loro dimensione assolutamente spropositata. Il grande conquistatore macedone, infatti, mirava a terrorizzare gli avversari, facendo loro credere che fossero in procinto di scontrarsi con un esercito di giganti1.

Ma Alessandro Magno non fu il primo condottiero, e di certo neppure l’ultimo, ad utilizzare stratagemmi di questo tipo. Nel corso dei secoli, gli eserciti di tutto il mondo sono infatti ricorsi a strategie di ogni genere al fine di minare il morale delle truppe nemiche. Basti ricordare i legionari romani dell’età imperiale, che prima di ogni combattimento colpivano in maniera ritmata gli scudi con i propri gladi, in modo tale da generare un rumore percepibile a grandi distanze e che avrebbe senz’altro inquietato il nemico2. Oppure si pensi all’operato del Psychological Warfare Branch (PWB), sezione per l’informazione e la propaganda delle forze alleate, istituita da Eisenhower nel 1942 ed operante prima in Nord Africa quindi in Europa, il cui scopo era esclusivamente quello di produrre materiale propagandistico per abbattere il morale del nemico3.

Gli esempi potrebbero essere innumerevoli. In questa sede ci basta evidenziare come, nel corso della storia, i conflitti (e non solt