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Archivio settimanale Dal 13-08-2010 al 19-08-2010 2010-33

COMUNICATI - Alcolici e guida. Non bevete ma a Ferragosto ammazzatevi e ammazzate pure.... http://salute.aduc.it/comunicato/alcolici+guida+non+bevete+ma+ferragosto+ammazzatevi_18008.php

ARTICOLI - Zoo di Poppi (Ar). Da chiudere http://salute.aduc.it/articolo/zoo+poppi+ar+chiudere_18031.php - Cannabis terapeutica, regolamentarla per colpire criminalità e creare nuove entrate fiscali http://salute.aduc.it/articolo/cannabis+terapeutica+regolamentarla+colpire_18030.php - Tabacco. Le mutinazionali cercano fumatori in Asia http://salute.aduc.it/articolo/tabacco+mutinazionali+cercano+fumatori+asia_18026.php - Sanità e consumatori, il giurista Peces-Barba chiede la regolamentazione dell'eutanasia http://salute.aduc.it/articolo/sanita+consumatori+giurista+peces+barba+chiede_18013.php - Cannabinoidi inibiscono la crescita del cancro mammario http://salute.aduc.it/articolo/cannabinoidi+inibiscono+crescita+cancro+mammario_18011.php

LETTERE - Rsa e Isee http://salute.aduc.it/lettera/rsa+isee_222794.php - Tessera sanitaria: la attendo da due anni http://salute.aduc.it/lettera/tessera+sanitaria+attendo+due+anni_222784.php

NOTIZIE - USA/Salute, il Tai Chi contro i dolori da fibromialgia http://salute.aduc.it/notizia/salute+tai+chi+contro+dolori+fibromialgia_119673.php - /Cellule del timo trasformate 'direttamente' in cellule della pelle http://salute.aduc.it/notizia/cellule+timo+trasformate+direttamente+cellule+della_119669.php - ITALIA/Cure palliative allungano la vita di tre mesi nei malati di tumore al polmone http://salute.aduc.it/notizia/cure+palliative+allungano+vita+tre+mesi+nei+malati_119664.php - SVIZZERA/Lsd, ketamina e funghi allucinogeni possibile cura contro malattie mentali http://salute.aduc.it/notizia/lsd+ketamina+funghi+allucinogeni+possibile+cura_119661.php - RUSSIA/Vodka bandita dopo le 22 http://salute.aduc.it/notizia/vodka+bandita+dopo+22_119660.php - ITALIA/Consumi. Soprattutto sicurezza. Sentenza Consiglio di Stato http://salute.aduc.it/notizia/consumi+soprattutto+sicurezza+sentenza+consiglio_119659.php - ITALIA/Serpelloni (Dpa): pillole o erbe miracolose in spiaggia sono talvolta vere droghe http://salute.aduc.it/notizia/serpelloni+dpa+pillole+erbe+miracolose+spiaggia_119651.php - ITALIA/Mozzarelle a pallini rosse: sono innocue http://salute.aduc.it/notizia/mozzarelle+pallini+rosse+sono+innocue_119647.php - USA/Staminali, ricercatori: troppe riviste, pubblicare proprie scoperte solo su quelle serie http://salute.aduc.it/notizia/staminali+ricercatori+troppe+riviste+pubblicare_119646.php - USA/Nuovi farmaci: 85% inefficace o tossico? http://salute.aduc.it/notizia/nuovi+farmaci+85+inefficace+tossico_119642.php - FRANCIA/Farmaci rimborsati dalla mutua in base alla loro efficacia. Esperimento http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+rimborsati+dalla+mutua+base+alla+loro_119635.php - ITALIA/Testamento biologico, Pdl punta su testo Camera per ottenere consenso Fli http://salute.aduc.it/notizia/testamento+biologico+pdl+punta+testo+camera_119634.php - GRAN BRETAGNA/Droghe, ex presidente Royal College of Physicians: proibizionismo ha fallito, depenalizzare http://salute.aduc.it/notizia/droghe+ex+presidente+royal+college+of+physicians_119629.php - ITALIA/Staminali coltivate specificamente per riparare il cuore http://salute.aduc.it/notizia/staminali+coltivate+specificamente+riparare+cuore_119627.php - GRAN BRETAGNA/Staminali embrionali per creare globuli rossi http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+creare+globuli+rossi_119611.php - GRAN BRETAGNA/Turismo sessuale di Stato per malato http://salute.aduc.it/notizia/turismo+sessuale+stato+malato_119608.php - GRAN BRETAGNA/Eutanasia, associazione chiede assistenza al suicidio anche per malati non terminali http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+associazione+chiede+assistenza+al_119605.php - ITALIA/Contraccezione, sulla pillola dei 5 giorni dopo scontro tra scienza e clericali http://salute.aduc.it/notizia/contraccezione+sulla+pillola+dei+giorni+dopo_119603.php - ITALIA/E poi il pesto verde che diventa rosso.... http://salute.aduc.it/notizia/poi+pesto+verde+che+diventa+rosso_119597.php - NUOVA ZELANDA/Paracetamolo aumenta di 2,5 volte la possibilita' dell'asma? http://salute.aduc.it/notizia/paracetamolo+aumenta+volte+possibilita+dell+asma_119594.php - USA/Contraccezione, Fda approva pillola dei 5 giorni dopo http://salute.aduc.it/notizia/contraccezione+fda+approva+pillola+dei+giorni+dopo_119593.php - FRANCIA/Narcosale. Il no del Governo stimola le associazioni: una societa' senza droghe e' illusoria http://salute.aduc.it/notizia/narcosale+no+governo+stimola+associazioni+societa_119590.php - ITALIA/Carcere e sanità, cambiano protocolli: medici informeranno subito familiari su salute detenuti http://salute.aduc.it/notizia/carcere+sanita+cambiano+protocolli+medici_119579.php - /Influenza A e conflitto di interessi. Ecco i nomi dei consiglieri dell'Oms http://salute.aduc.it/notizia/influenza+conflitto+interessi+ecco+nomi+dei_119570.php

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13-08-2010 18:48 Alcolici e guida. Non bevete ma a Ferragosto ammazzatevi e ammazzate pure....

Le nuove norme del codice della strada prevedono divieto di vendita e somministrazione di alcolici dalle 3 di notte fino alle 6 di mattina. Auspichiamo che la legge sia applicata, perche', come sempre, il problema dell'alto numero di incidenti stradali legati al consumo di alcolici non e' stato in passato il divieto e le restrizioni per somministrazione e vendita, ma i controlli dell'autorita' nei locali e per strada. Percio' non crediamo che si avranno chissa' quali risultati da questa ulteriore restrizione se, in contemporanea, non si prevedono massicci investimenti per aumentare polizia annonaria e stradale. Ma il legislatore ha fatto un apparente regalo ai commercianti, prevedendo che per la notte di Capodanno e per quella di Ferragosto questi divieti di vendita non siano applicati. Nell'art.54 e' scritto: Sono escluse da queste limitazioni le notti tra il 31/12 e il 1/1 e tra il 15/8 e il 16/8. A parte il palese errore che e' stato fatto nell'indicare l'esenzione nella notte tra il 15 e il 16 agosto e non per quella tra il 14 e il 15 (e' come se per Capodanno avessero stabilito l'esenzione tra 1 e 2 gennaio...), il segnale che viene dato dal legislatore e' massacrante e tragico nel medesimo tempo, perche' dice: non bevete alcolici prima di mettervi alla guida perche' potreste ammazzarvi e ammazzare ma, se proprio lo volete, potete ammazzarvi e ammazzare a Ferragosto. Un legislatore che prevede una cosa del genere e' pericoloso. L'intento e' chiaro: favorire il commercio per quelle due notti in cui per diversi c'e' l'abitudine di passarle grossomodo in bianco.... ma -diciamo noi- proprio perche' le notti sono in bianco e' piu' probabile che “ci si tenga su” anche con piu' alcool, quindi gli abusi saranno maggiori che in altre occasioni e il pericolo sara' maggiore che, per esempio, nei normali week-end. Auspichiamo che, al di la' dei controlli che sicuramente saranno insufficienti (non ci risultano al momento aumenti di organici nelle polizie) e dei divieti e delle deroghe ridicole e sbagliate, chiunque festeggera' con la notte in bianco a Ferragosto e non solo, si metta d'accordo coi propri amici perche' uno si sacrifichi (magari a turno) a non bere niente per quella sera e sia poi questo che guidera' l'auto per riportare a casa gli altri.

Vincenzo Donvito

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19-08-2010 16:29 Zoo di Poppi (Ar). Da chiudere

Se volete fare una scampagnata in Casentino (provincia di Arezzo) e mostrare ai vostri bambini la fauna europea, evitate di visitare lo zoo di Poppi (Ar). Subito all'ingresso vi vendono sacchetti con delle crocchette di cibo da dare agli animali (tutti mangiano la stessa cosa? A base di cosa sono queste crocchette? Ma di solito non si deve evitare di dare del cibo agli animali?). La prima immagine e' un cortile di cemento dove un orso bruno guarda chi lo osserva e sembra chiedere perche' e' finito li' e non nella foresta intorno che e' enorme. Poi si prosegue un percorso fatto di gabbie piccole, recinti mal messi, animali soli e intontiti.. Infine un prato con animali liberi, asinelli bianchi dell'Asinara e cervi: i bambini li imbottiscono di cibo vario e di mele. Davanti ancora gabbie con scimmie, tacchini e altro. Quindi un piccolo parco giochi non in sicurezza per bambini. Ancora, un circuito di moto elettriche per bambini dove, acquistato il gettone al bar, i piccoli le montano senza casco e senza un qualche addetto che sorvegli il circuito. Gli unici addetti dell'intera struttura sono intenti, al bar e al ristorante, a preparare cibo per i visitatori. Una bambina stamane e' caduta spinta da un asinello, un altro gli cammina sopra e lascia il segno dello zoccolo nella spina dorsale. Inutile chiedere aiuto, gli addetti sono impegnati al bar e al ristorante. Con fatica si ottiene del ghiaccio, con urla e minacce del disinfettante. Ma la cassetta del pronto soccorso non e' obbligatoria nei locali pubblici? Possibile che non ci sia un responsabile che vigili sui bambini e sugli animali? Possibile che nessuno si interessi se una bambina viene ferita da un animale? Allo zoo di Poppi questo e' possibile. Passata la paura per la bambina dopo oltre due ore al Pronto soccorso dell'ospedale di Bibbiena, ecografie e analisi varie, resta solo da denunciare la vicenda e chiedere l'intervento delle guardie zoofile per le condizioni degli animali e dell'Asl per la mancata assistenza sanitaria. La soluzione migliore: la chiusura.

Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd

19-08-2010 12:17 Cannabis terapeutica, regolamentarla per colpire criminalità e creare nuove entrate fiscali

I soldi in Italia scarseggiano. Le amministrazioni comunali e regionali piangono miseria per la manovra "correttiva" imposta dall'amministrazione nazionale, così i fornitori degli enti, in diverse zone d'Italia, lamentano ritardi nei pagamenti. A cascata, se le imprese non ricevono i soldi per i servizi effettuati, si ritrovano in situazioni di stress finanziario che possono portare a politiche di tagli sui compensi, ritardi nell'erogazione di premi aziendali, blocco delle assunzioni, fino a condurre le imprese a tagli del personale. Così si distrugge ricchezza, le persone lamentano meno soldi e si sorvola sul fatto che solo il 40% degli Italiani quest'anno ha deciso di andare in vacanza. In Italia, la "coperta" dei fondi a disposizione degli Italiani è stretta. Nonostante ciò i consumi di stupefacenti, non si riducono. Il mercato illegale degli stupefacenti sarebbe una formidabile fonte di liquidità, che le amministrazioni regionali potrebbero regolamentare. Ma qual è la dimensione del fenomeno? Quali gli spazi normativi? Quali risultati ci si potrebbero attendere? Secondo il rapporto "sos impresa", redatto da Confesercenti, le organizzazioni criminali hanno fatturato, nel 2007, anno dello studio, 70 miliardi di euro; che moltiplicati per 40 anni di proibizione fanno un importo di 2.800 miliardi di euro. Un importo quasi doppio rispetto al debito pubblico italiano. La cannabis, che è la sostanza stupefacente più diffusa e tra le meno dannose, potrebbe essere regolamentata come medicinale dalle regioni. La Puglia è un esempio virtuoso di come la regolamentazione della distribuzione di cannabis terapeutica sia un modello di controllo sugli stupefacenti applicabile anche in Italia. Si potrebbe fare anche di più. Se infatti la legislazione internazionale dell'ONU consente la distribuzione, a scopi terapeutici, della cannabis e in varie parti del mondo si sono dimostrati efficaci diversi metodi di regolamentazione di distribuzione della sostanza, il caso pugliese dimostra la possibilità di garantire accesso al medicinale "legalmente" anche in Italia. Proprio in Italia si potrebbero seguire gli esempi di successo di regolamentazione della cannabis e stabilire un nuovo criterio di eccellenza nella distribuzione della sostanza. Sull'esempio dei "pot clubs" Californiani, perchè non regolamentare la distribuzione di cannabis terapeutica in circoli sanitari privati? Una proposta che andrebbe nella direzione di tutelare la salute della collettività e che dovrebbe prevedere la distribuzione, sotto ricetta medica, della sostanza, esattamente come avviene nei 14 stati dell'unione nord americana. Le moderne tecnologie e infrastrutture dell'information technology, potrebbero essere utilizzate per il controllo, sotto supervisione delle strutture sanitarie pubbliche, della diffusione della sostanza solo alle persone in terapia nei circoli sanitari privati. In questo modo si riuscirebbe a tenere sotto controllo il problema della diffusione di cannabis sotto il profilo sanitario e questo permetterebbe una più facile ricognizione di casi di abuso (attraverso il dialogo medico paziente in sede di rilascio di autorizzazione alla somministrazione) e permetterebbe un efficace e puntuale individuazione della problematica individuale e percorsi di recupero. Questo garantirebbe entrate per gli enti amministrativi, creazione di nuovi posti di lavoro e nuove infrastrutture telematiche sanitarie; ridurrebbe e separerebbe i mercati illegali degli stupefacenti e intercetterebbe proprio i consumatori della sostanza più diffusa. Si verificherebbe una chiara distinzione tra lo spaccio di sostanze e garantirebbe alle forze dell'ordine una più agevole ed efficace azione nel contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti illegali. Una politica volta al controllo sanitario della distribuzione della cannabis avrebbe dunque numerosi risvolti positivi che, in questo periodo di cambiamento sociale e crisi economica, renderebbe più efficace l' attività di gestione della cosa pubblica.

Giorgio Gatti, Consulente in sviluppo economico ed economia della sicurezza pubblica. Blog: www.scrivialtuodirettore.splinder.com

18-08-2010 10:34 Tabacco. Le mutinazionali cercano fumatori in Asia

Sei milioni. Secondo il centro studi Euromonitor e' il numero dei nuovi “adepti” che hanno ingrossato il numero dei fumatori in Asia nel 2009. 30 milioni di nuovi consumatori di tabacco dovrebbero ingrandire la cerchia dei dipendenti da nicotina da qui al 2014. Numeri che non sono sfuggiti alle multinazionali del tabacco che si sono concentrate in questa regione per migliorare i propri profitti. Per Euromonitor questa parte del globo rappresenta da sola il 60% di tutti i fumatori del mondo. Che sono il 10% in Europa dell'Ovest, altrettanti in quella dell'Est e il 4,5% negli Usa. C'e anche da considerare che negli ultimi cinque anni i consumatori di tabacco nei Paesi sviluppati sono diminuiti del 4% grazie all'aumento dei prezzi, le politiche di sanita' pubblica, ma anche la crisi. Risultato: circa il 60% delle sigarette vendute nel mondo lo e' in Asia, anche se, in valore assoluto i ricavi sono inferiori: il 36%. Il budget annuale del consumatore asiatico di tabacco e' di 52 Usd, mentre un fumatore europeo ne spende 333 e un americano 270: uno scarto dovuto alla differenze del prezzo di vendita delle sigarette. In Asia il costo medio del pacchetto e' di 1,20 Usd, rispetto ai 5,40 dell'Europa dell'Ovest e ai 5,20 degli Usa o ai 2 Usd dell'America Latina.. L'Asia, pero', non e' ancora omogenea, con realta' diverse ed evoluzioni in merito che presentano contraddizioni. Il principale motore e' in Cina, dove le sigarette vendute sono 400 miliardi negli ultimi cinque anni, consentendo un aumento mondiale del mercato di 289 miliardi di pezzi, rispetto ad un mercato -sempre mondiale- che ha registrato una flessione di vendite di 105 miliardi. La fetta cinese del mercato mondiale e' quindi passata dal 33,7% al 38,9% tra il 2004 e il 2009. Un'altra particolarita' di questo mercato e' il controllo totale da parte dello Stato cinese, azionista della societa' “China National Company”, un'azienda che si rivolge a 350 milioni di fumatori che, nel 2009, hanno contribuito, in tasse e utili, per 76 miliardi di Usd, con un aumento di 8,2 miliardi rispetto al 2008. Le tasse da sole sono state 61 miliardi Usd. Un contesto in cui le iniziative per scoraggiare il consumo di tabacco tardano a farsi vedere. Al contrario in Giappone, secondo mercato asiatico delle sigarette, dove le preoccupazioni sanitarie hanno il sopravvento. I fumatori sono calati dal 24,9 al 23,9% in un anno, secondo uno studio pubblicato dall'azienda “Japan Tobacco”. Il Governo, soprattutto, ha in programma per ottobre un forte aumento delle tasse che dovrebbe tradursi in un aumento del 30% per il pacchetto di sigarette. Una politica che ha portato la “Japan Tobacco” a registrare un calo di vendite del 7,9% nel secondo trimestre di quest'anno. L'azienda giapponese, che al 50% ha lo Stato come azionista, punta sulla sua internazionalizzazione per compensare il calo del mercato interno, dove anche la concorrenza comincia a farsi sentire anche se essa da sola detiene due terzi del mercato. Le altre due aziende internazionali in questa parte del mondo sono “Philip Morris International” (PMI), proprietaria di Marlboro o Chesterfield, e “” (BAT), con le sue o . L'Asia, grazie ad Indonesia e Corea, nel 2009 ha rappresentato un quarto dell'attivita' della PMI. Soprattutto a febbraio, quando Marlboro ha siglato un accordo con “Fortune Tobacco”, leader nelle Filippine. Una delle particolarita' di questi mercati e' che rimangono sotto il dominio delle aziende locali. Dal suo canto, BAT nel 2009 ha comprato l'indonesiana Bentoel, mentre “Imperial Tobacco” (Davidoff, Gauloises, etc) e' ancora poco presente. Le multinazionali osservano l'evoluzione del mercato cinese, che per loro e' completamente chiuso, e le ambizioni oltre-confine delle aziende di quel Paese. Altri non sono tranquilli perche' l'Asia e' la zona in cui maggiormente fiorisce un contrabbando che, se in Cina e' in calo, non e' cosi' altrove.

redazione

15-08-2010 19:51 Sanità e consumatori, il giurista Peces-Barba chiede la regolamentazione dell'eutanasia

Il giurista Gregorio Peces-Barba, uno dei padri della Costituzione spagnola, si e' detto a favore dell'adozione di una legge per regolamentare l'eutanasia e garantire la certezza del diritto per i pazienti in stato di malattia grave "irreversibile". Per il docente di filosofia del diritto presso l'università Carlos III ed ex Alto Commissario per il sostegno delle vittime del terrorismo, la legge è necessaria perché la giurisprudenza e' "contraddittoria" e per questo si dovrebbero dettare regole certe da far applicare ai giudici. Ma Peces-Barba, che ha partecipato ad un corso presso l'Università Internazionale Menéndez Pelayo sulla tutela giuridica del paziente come consumatore, ha avvertito che la legge dovrebbe affrontare un "problema pratico" in modo pratico. Spesso le motivazioni dietro una richiesta di eutanasia possono essere complesse, e la legge puo' solo dettare criteri generali piuttosto che cercare di regolamentare ogni singola evenienza. Il professore ha sostenuto che esiste un diritto alla morte in contrapposizione al diritto alla vita, che deve essere "degna". Dal suo punto di vista, così come ci sono persone che, per convinzioni morali o religiose, sono in grado di trarre beneficio da una "vita indegna" e che non vogliono porre "fine alla loro esistenza", ce ne sono altre che cercano un'altra opzione quando raggiungono una situazione "irreversibile". Nella conferenza stampa, oltre Peces-Barba, è apparso anche il direttore della Cátedra Euroamerican per la protezione giuridica dei consumatori, Jorge Tomillo, che ha sottolineato come la società moderna richieda un cambiamento rispetto al modello tradizionale di assistenza sanitaria. "Si è passati da un sistema paternalistico fondato sul principio di beneficenza, ad un altro sistema in cui il paziente non è un beneficiario ma un titolare di diritti, che può legalmente pretendere", ha spiegato Tomillo. E' stato stabilito proprio in questo contesto il principio della responsabilità patrimoniale dei professionisti della sanità. "Il medico non ha l'obbligo di curare, ma di assistere; non e' una questione di risultati, ma di conoscenza della scienza", ha detto Tomillo. Ed ha osservato che, sebbene i giudici abbiano cominciato a interpretare la regola generale della responsabilità contrattuale, "ci sono (ancora) differenze di opinione e non una singola opinione". Una situazione di incertezza che, a suo avviso, genera "ansia" nel settore sanitario e "preoccupazione" nella cittadinanza.

red

14-08-2010 08:29 Cannabinoidi inibiscono la crescita del cancro mammario

I tumori della mammella rappresentano il 30% dei tumori diagnosticati ogni anno. Almeno un terzo di questi presentano sulle cellule i cosiddetti recettori ErB2. Si tratta di tumori caratterizzati da un decorso clinico molto aggressivo e con scarsa possibilità di sopravvivenza, soprattutto in quanto vi si trovano cellule poco differenziate, in grado di replicarsi abbondantemente e molto invasive. Tutte queste caratteristiche rendono questo tipo di tumore meno responsivo alle terapie convenzionali. Recentemente si sono fatti dei passi avanti nella cura con l’anticorpo monoclonale contro gli ErB2 (Transtuzumab). Nonostante ciò, circa il 75% dei pazienti non risponde a questo farmaco, e un 15% dei responders sviluppa in seguito delle metastasi. Inoltre l’uso di questi anticorpi è stato associato a importanti effetti collaterali sul cuore (insufficienza cardiaca severa e diminuzione della funzione del ventricolo sinistro, la cavità cardiaca che “spinge” il sangue verso tutto il corpo). Vi è quindi la necessità di trovare nuovi approcci terapeutici. Era già stato dimostrato in vitro un effetto antitumorale dei cannabinoidi nel tumore mammario. Adesso studiosi dell’Università Complutense di Madrid hanno approntato su animali un nuovo modello sperimentale di questo tumore, più simile a quello umano. Su tale modello è stato sperimentato l’effetto del THC, il maggior componente attivo della Cannabis, e di un derivato in grado di agire sui recettori cellulari per i cannabinoidi detti CB2, che sono privi di effetto psicoattivo. I cannabinoidi hanno dimostrato di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, di provocarne l’apoptosi (il “suicidio” cellulare), e di contrastare la proliferazione dei vasi sanguigni che irrorano il tumore. Vi è stata anche una riduzione delle metastasi (il THC ha ridotto il numero di metastasi al polmone, l’altro composto ne ha ridotto le dimensioni). Per la prima volta, inoltre, si è dimostrato che i cannabinoidi non solo agiscono sullo sviluppo del tumore, ma anche sulla loro genesi, “in linea con l’idea generale che è [il sistema endocannabinoide] contribuisce a mantenere l’omeostasi [cioè l’equilibrio interno] in salute e in malattia” . Gli Autori concludono che “questi risultati forniscono un’evidenza preclinica forte per l’uso di terapie basate sui cannabinoidi per il trattamento del tumore mammario ErB2-positivo”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Cancer.

Francesco Crestani, Medico chirurgo e presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica (pagina Facebook: Associazione Cannabis Terapeutica)

------LETTERE

17-08-2010 00:00 Rsa e Isee Vorrei sapere come si fanno i conteggi per la quota di contributo per una degenza in una RSA. I Comuni guardando all'ISE o all'ISEE dell'assistito?

Risposta: i Comuni applicano l'Isee. 17-08-2010 00:00 Tessera sanitaria: la attendo da due anni Gentile Aduc, attendo da due anni la mia tessera sanitaria, all'Agenzia delle entrate mi dicono che la colpa è dell'Asl, e l'Asl mi ha già promesso la spedizione varie volte ma non ho ancora ricevuto nulla. Sono disperato, che posso fare? Grazie in anticipo! Tom, da Taranto (TA)

Risposta: come primo passo le consiglio di intimare ad ambedue i soggetti l'invio della tessera con raccomandata ar di messa in mora http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php

------NOTIZIE

19-08-2010 19:36 USA/Salute, il Tai Chi contro i dolori da fibromialgia L'antica arte degli esercizi cinesi di Tai Chi riuscirebbe a migliorare nettamente i dolori provocati dalla fibromialgia: il disturbo che si manifesta con mialgie diffuse, fatica, rigidita' muscolare. Ad osservare i benefici sui pazienti della ginnastica 'dolce' del Tai Chi che - secondo la tradizione - fa circolare l'energia vitale correttamente attraverso l'organismo, e' uno studio condotto dall'Istituto nazionale Usa di medicina alternativa e complementare. L'analisi pubblicata sul 'New England Journal of medicine' ha studiato 60 pazienti colpiti da fibromialgia e li ha divisi in due gruppi: uno ha seguito 12 settimane di classi di Tai Chi, l'altro un corso di educazione al benessere che includeva esercizi di stretching, dieta ecc. I risultati al termine dei tre mesi sono stati incontrovertibili: il 79% dei pazienti che aveva seguito il corso di Tai Chi praticando l'arte' 20 minuti al giorno ha riportato un deciso miglioramento nei dolori e nei sintomi di malessere in generale. Solo il 39% dei partecipanti alla altra classe ha invece registrato benefici. Gli studenti di Tai Chi hanno inoltre evidenziato un maggiore benessere nell'80% dei casi anche tre mesi dopo la fine dei corsi.

19-08-2010 16:51 /Cellule del timo trasformate 'direttamente' in cellule della pelle Cellule di un organo del sistema immunitario, il timo, sono state trasformate in cellule della pelle 'direttamente', ossia senza che venissero esposte ad alcuna modificazione. Il risultato, pubblicato su Nature, deriva dai progetti EuroStemCell, EuroSyStem e OptiStem, promossi dalla Commissione Europea. L'esperimento e' stato condotto su cellule di ratto, prelevate, isolate e coltivate in laboratorio nelle stesse condizioni nelle quali vengono di solito coltivate le cellule della pelle. E' stata sufficiente l'esposizione a questo ambiente, fatto di sostanze nutrienti e fattori di crescita, che le cellule del timo hanno cambiato identita'. Una volta completata la trasformazione, sono state trapiantate in un lembo di pelle coltivato artificialmente. Il risultato e' particolarmente incoraggiante perche', a distanza di un anno, le cellule ottenute dimostrano ancora di rigenerare le cellule della pelle e di garantire la funzione dei follicoli piliferi, che contribuiscono a rigenerare la pelle dopo lesioni e ferite. Secondo gli esperti l'esperimento indica che i segnali che provengono dal 'micro-ambiente' (in questo caso dal cocktail di fattori necessari da alimentare le cellule della pelle) e' in grado di riprogrammare cellule di tipo diverso. 'Le cellule di timo si sono trasformate a causa dell'ambiente con il quale sono entrate in contatto', ha osservato il coordinatore della ricerca, Yann Barrandon. 'In teoria - ha aggiunto - questa operazione puo' essere riprodotta con altri organi'.

19-08-2010 11:43 ITALIA/Cure palliative allungano la vita di tre mesi nei malati di tumore al polmone Cure palliative efficaci non solo per lenire il dolore dei malati di cancro, ma anche, secondo le ultime ricerche scientifiche, per allungare loro la vita. Uno studio che appare sulla rivista 'The New England Journal of Medicine' getta infatti nuova luce sugli effetti delle terapie di fine vita: oltre a rendere migliore la qualita' degli ultimi mesi di esistenza di questi pazienti, pare siano in grado di farli vivere, in media, tre mesi in piu' rispetto a coloro che non le ricevono. Il dato emerge dalla ricerca portata avanti dagli oncologi del Massachusetts General Hospital (Usa) per un periodo di tre anni, coinvolgendo in totale 151 pazienti con cancro al polmone in veloce progressione. Il trial e' stato organizzato in maniera randomizzata, dividendo i pazienti in due gruppi: il primo ha ricevuto solamente il trattamento medico per la cura della malattia, mentre il secondo ha potuto giovare anche di cure palliative. Seguiti fino alla fine del 2009, il 70% dei malati e' poi purtroppo deceduto. Eppure, rilevano gli autori dell'indagine, coloro che hanno ricevuto cure di fine vita fin dall'avvio dello studio, hanno sofferto meno di depressione e di altri disturbi, anche fisici, che caratterizzano la malattia terminale. In piu', pur se pochi di loro hanno optato per una chemioterapia aggressiva essendo la malattia in veloce progressione, i pazienti del primo gruppo sono vissuti in media tre mesi in piu' rispetto a quelli in cura con terapie standard. "Molti medici e anche pazienti - sottolinea Jennifer Temel, oncologa dell'ospedale americano - intendono le cure palliative come qualcosa che allunga semplicemente il ricovero del paziente in ospedale nelle sue ultime settimane di vita. Noi, invece, pensiamo che abbia senso somministrarle a partire dalla diagnosi di tumore. I risultati che abbiamo notato ci hanno stupiti: mostrano che le terapie anti-cancro e quelle palliative non sono due cose distinte".

19-08-2010 11:35 SVIZZERA/Lsd, ketamina e funghi allucinogeni possibile cura contro malattie mentali

Ricercatori svizzeri dell'universita' di Zurigo suggeriscono un possibile utilizzo delle droghe psichedeliche in medicina, associate alla psicoterapia per curare chi soffre di depressione, turbe compulsive o dolori cronici. In particolare, sostengono i possibili effetti terapeutici di sostanze come Lsd, ketamina o funghi allucinogeni. Recenti studi, sottolineano gli scienziati, hanno dimostrato che queste sostanze agiscono sul cervello e sono in grado di ridurre i sintomi delle turbe psichiche. Queste droghe, spiegano, potrebbero venir utilizzate come 'catalizzatori': permetterebbero al paziente di modificare la propria percezione dei problemi o l'intensita' della sofferenza, avviando cosi' un lavoro con gli esperti del comportamento e gli psicoterapeuti. "Le sostanze psicotrope sono in grado di offrire ai pazienti nuove prospettive, in particolare quando certi ricordi tornano in superficie. Possono quindi operare a cominciare da questa esperienza", afferma Franz Vollenweider, della clinica psichiatrica dell'universita' di Zurigo, che ha firmato un articolo pubblicato su 'Nature Neuroscience'. Precedenti studi hanno mostrato che l'utilizzo di queste droghe puo' migliorare le condizioni dei pazienti che soffrono di depressione o stati d'ansia, agendo sul cervello e sui neurotrasmettitori coinvolti in questi problemi di salute mentale. Vollenweider e il suo collega Michael Kometer precisano comunque che, se il medico fosse chiamato a utilizzare tali sostanze nella cura dei malati, le dosi da utilizzare dovrebbero essere minime e il trattamento molto contenuto. Uno studio pubblicato da ricercatori americani in agosto evidenzia inoltre come un'infusione di ketamina, anestetico utilizzato in medicina umana e in veterinaria, puo' agire in pochi minuti sul morale di chi soffre di turbe bipolari. Questo genere di malattie e' in crescita ovunque nel mondo, fanno notare Vollenweider e Kometer, ricordando che alcuni pazienti non rispondono ai farmaci tradizionali. "Sono malattie gravi che accorciano la vita, e gli attuali trattamenti disponibili hanno un debole tasso di successo. Le sostanze psicotrope potrebbero offrire un'alternativa per il benessere del paziente e risulterebbero anche meno onerose per lui e la societa'", scrivono i due ricercatori.

19-08-2010 10:01 RUSSIA/Vodka bandita dopo le 22 Niente vodka tra le 22 e le 10. Tolleranza zero per chi guida in stato di ebrezza. Dal 1 settembre sara' proibita la vendita al dettaglio di alcolici con piu' di 15 gradi.

19-08-2010 09:51 ITALIA/Consumi. Soprattutto sicurezza. Sentenza Consiglio di Stato

Con la sentenza del Consiglio di Stato n.04894/2010 emessa il 6 luglio ma depositata il 27 luglio, si accoglie il ricorso dell'Antitrust contro il Tar del Lazio che aveva ribaltato un provvedimento emesso dall'Agcm in primo grado contro una pubblicita' di un integratore alimentare a base di estratti vegetali. Per la sentenza, le norme del codice del consumo in materia di sicurezza corrispondono non solo a precise direttive comunitarie ma anche ad un principio quale la tutela della salute, garantito come diritto fondamentale da parte della Costituzione e quindi deve prevalere su qualunque esigenza di commercializzazione di un prodotto, anche se la pubblicita' sia stata autorizzata dal competente organo amministrativo.

18-08-2010 18:27 ITALIA/Serpelloni (Dpa): pillole o erbe miracolose in spiaggia sono talvolta vere droghe

Attenzione a pillole o erbe 'miracolose' offerte in vendita sulle spiagge. E' il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio a mettere in guardia sul fenomeno che rischia di diffondersi nelle localita' balneari. Aumento della potenza sessuale, energia, sensazioni psichedeliche sono alcuni degli effetti promessi dalle 'pillole magiche' vendute ai vacanzieri. Pasticche a base di erbe che 'possono dare seri problemi cardiaci come infarto o aritmie. Qualche settimana fa a Rimini e' morto un uomo sui 40 anni noto come un grande utilizzatore di queste sostanze, chiaramente la morte si collega all'abuso che ne ha fatto", dice all'Adnkronos Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento politiche Antidroga. "Alcune di queste pillole - spiega Serpelloni - ingannano l'acquirente perche' sotto l'etichetta 'naturale' si nascondono vere e proprie droghe. In alcuni casi sono confezionati dagli stessi spacciatori i quali mescolano erbe o foglie secche con dei veri principi farmacologici. Un dosaggio sbagliato, puo' avere effetti mortali. E' per questo che sono previste sanzioni per chi le vende e per chi le compra". Il Capo del Dipartimento per le politiche antidroga sottolinea che "attualmente e' in atto su tutta l'Italia una campagna congiunta con le procure e prefetture per contrastare questo fenomeno". Secondo Roberto Bernorio, ginecologo e sessuologo, "e' difficile capire cosa contengano queste pillole magiche per cui il loro effetto e' probabilmente un effetto placebo". Sarebbero proprio le alte temperature estive e il relax delle giornate al mare a spingere le persone a comprare le pillole magiche. 'Sono gli uomini -continua Bernorio- i piu' propensi all'utilizzo di queste sostanze. Soprattutto gli uomini insicuri che hanno bisogno di un supporto per riuscire a conquistare una donna".

18-08-2010 17:24 ITALIA/Mozzarelle a pallini rosse: sono innocue Non sono pericolose per la salute dei consumatori le mozzarelle a macchiette e puntini rossi trovate l'11 agosto a Livraga, in provincia di Lodi. Lo hanno stabilito le analisi della sezione di diagnostica dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia, che ha terminato le analisi sui latticini a pois. Mario Luini, dirigente responsabile ha precisato che 'gli aloni rosa erano dovuti alla presenza di lieviti pigmentanti assolutamente innocui per la salute umana, che di solito si sviluppano a causa di cattiva conservazione degli alimenti.' Le mozzarelle erano state prodotte in Germania.

18-08-2010 15:53 USA/Staminali, ricercatori: troppe riviste, pubblicare proprie scoperte solo su quelle serie

Panacea di tutti i mali, considerate allo stesso tempo capaci di far ricrescere denti nuovi di zecca o riparare i danni inferti al cuore dall'infarto, le cellule staminali sono ormai diventate le 'star' mediatiche della ricerca scientifica. Tanto che due ricercatori dell'Universita' del South Florida, Paul Sanberg e Cesar Borlongan, si sono chiesti sulle pagine della rivista Stem Cell se la moltiplicazione delle riviste dedicate alle baby cellule non sia esagerata. Gli autori suggeriscono che la proliferazione di queste riviste puo' essere correlata all'attuale tendenza a pubblicare su riviste 'open access' e on-line. Il trend editoriale, secondo Sanberg, sembra imitare alla perfezione il meccanismo di differenziazione e proliferazione delle stesse staminali. Ma attenzione, concludono, anche se 'la ricerca sulle cellule staminali e' uno dei settori piu' intraprendenti della scienza medica', gli autori di nuove scoperte dovrebbero scegliere con maggiore scrupolo quelle piu' serie e accreditate. 18-08-2010 12:50 USA/Nuovi farmaci: 85% inefficace o tossico?

La stragrande maggioranza dei nuovi farmaci, l'85%, ha una scarsa efficacia a fronte di rischi di gravi danni a causa della loro tossicita' o dell'uso improprio. E' l'allarme lanciato da uno studio Usa condotto presso l'Universita' di Medicina e Odontoiatria del New Jersey e presentato ieri al meeting annuale della American Sociological Association di Atlanta, in Georgia. L'autore della ricerca, Donald Light, professore di Medicina comparativa, lancia un durissimo 'j'accuse' all'industria del farmaco: "A volte - ha detto al quotidiano 'Independent' - le aziende farmaceutiche nascondono o minimizzano informazioni sui gravi effetti collaterali dei nuovi farmaci e sovrastimano i benefici dei farmaci stessi". Inoltre, attacca l'esperto, "spendono il doppio o addirittura il triplo in marketing rispetto alla ricerca, per convincere i medici a prescrivere questi nuovi farmaci. In questo modo i medici ricevono informazioni fuorvianti e non informano i pazienti sui rischi di un nuovo farmaco". Lo studio comprende dati di studi indipendenti che indicano che l'85 per cento dei nuovi farmaci forniscono pochi, se non nulli, ulteriori vantaggi. Light accusa esplicitamente le aziende di "bombardare le persone di farmaci che sono stati sottoposti a pochi, incompleti e parziali test clinici". I dati parlano chiaro: uno studio su 111 domande di approvazione ha riscontrato che nel 42 per cento dei casi mancavano dei dati estratti da studi randomizzati in modo adeguato, il 40 per cento erano supportati da un errato dosaggio e il 49% sollevava preoccupazioni circa gravi effetti collaterali.

18-08-2010 08:54 FRANCIA/Farmaci rimborsati dalla mutua in base alla loro efficacia. Esperimento

La muta vorrebbe rimborsare i farmaci prescritti in funzione della loro efficacia e non piu' rispetto al prontuario della Sicurezza sociale. Cosi' sul quotidiano Le che fa riferimento ad una sperimentazione gia' in atto. Lo sostiene in un'intervista il dr Jena-Martin Cohen-Solal, direttore generale della Mutualita' francese, che raggruppa la maggior parte delle mutue. Ma, secondo il quotidiano, sarebbe impossibile da applicare oggi poiche' l'attuale organizzazione sanitaria non ha nessuna informazione, da parte dell'Alta Autorita' di sanita', sulla "risultato del servizio medico" reso attraverso i farmaci. Intanto, pero', la "Commissione nazionale informatica e liberta'" (Cnil) ha autorizzato l'esperimento in corso in alcune farmacie. L'obiettivo sarebbe di "estendere questa sperimentazione per evitare di continuare a rimborsare alla cieca", dice Cohen-Solal.

17-08-2010 17:42 ITALIA/Testamento biologico, Pdl punta su testo Camera per ottenere consenso Fli

Il ddl sul biotestamento, varato dalla Commissione Affari Sociali della Camera il 12 maggio scorso, e ancora in attesa di essere calendarizzato in aula, continua a creare polemiche. E' infatti tra i temi dello scontro tra Fli e Pdl, ma non solo, e' anche un nodo su cui tra gli stessi finiani sembrerebbe non esserci un accordo, una linea comune. A sollevare la questione, il vicecapogruppo Fli alla Camera Benedetto Della Vedova che ha chiesto un 'passo indietro' sulla legge e si e' poi corretto spiegando di aver solo ribadito 'le mie posizioni sui cosiddetti 'temi civili''. Posizioni che hanno in ogni caso scatenato la polemica politica. E' insorto il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, invitando il deputato a 'prendersi le proprie responsabilita' se vuole buttare per aria un progetto di legge che tiene apertamente conto delle posizioni della Chiesa in materia' mentre il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella si e' chiesta se la posizione espressa fosse quella di tutto il partito. E proprio tra le file del neonato Fli si sono alzate ulteriori polemiche e molti parlamentari hanno espressamente detto di non essere d'accordo con il collega. Intanto, il ddl aspetta di approdare nell'aula della Camera a ottobre dopo quasi due anni da quel 9 febbraio 2009 che vide spegnersi nella clinica 'La Quiete' di Udine dove era ricoverata Eluana Englaro, 36 anni, in stato vegetativo da 17 dopo un incidente stradale, alla quale fu sospesa per sentenza l'alimentazione artificiale. All'epoca quella del Parlamento fu una lotta contro il tempo per evitare che ad Eluana venissero sospese idratazione e alimentazione. Il 6 febbraio approda in Cdm un decreto con un solo articolo 'In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi'. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprime l'intenzione di non sottoscriverlo e lo stesso giorno il Cdm vara un ddl che ricalca sommariamente il decreto. Il disegno di legge viene presentato subito al Senato. E mentre il 9 febbraio i parlamentari sono in aula a discutere il ddl con l'intento di lavorare tutta la notte e trasmettere il testo alla Camera l'indomani, arriva la notizia: Eluana se n'e' andata. Si decide allora che, non essendoci piu' 'l'emergenza' si varera' con urgenza una legge organica sul testamento biologico. Il 26 marzo 2009 il Senato approva il ddl Calabro' (dal nome del relatore Raffaele Calabro', del Pdl) che prevede all'articolo 3 il divieto assoluto di interruzione di alimentazione e idratazione. Il disegno di legge arriva dunque in Commissione Affari Sociali della Camera, dove viene varato il 12 maggio scorso. 'Il testo - ha spiegato all'ASCA il relatore Domenico Di Virgilio - e' stato modificato in commissione in maniera determinante, tanto e' vero che ho trovato una convergenza anche dei finiani sull'articolo 3 dove si parla di nutrizione e alimentazione. Con grande responsabilita' ho presentato un emendamento, che e' stato approvato, per cui pur non considerandosi un atto terapeutico alimentazione e idratazione possono essere interrotte quando in alcune fasi terminali della vita diventano inutili o addirittura dannose'. Insomma, 'il testo e' piu' avanzato rispetto a quello del Senato, attualmente e' in attesa dei pareri di altre commissioni e a ottobre dovrebbe andare in aula, ma la situazione politica attuale non mi fa presagire nulla di buono perche' e' dominata da altri fattori. Le leggi subiranno le evoluzioni del quadro politico, ora molto molto confuso'. E proprio sulle recenti polemiche in merito al biotestamento Di Virgilio conclude: 'Mi sono meravigliato delle dichiarazioni di Della Vedova che vuole ridiscutere alcuni punti, il testo elaborato gia' prevede delle aperture significative che vanno incontro ai laici in maniera determinante. Secondo me e' un testo che dovrebbe essere accolto dalla maggioranza assoluta della Camera'. (Asca)

17-08-2010 12:58 GRAN BRETAGNA/Droghe, ex presidente Royal College of Physicians: proibizionismo ha fallito, depenalizzare

Sir Ian Gilmour, presidente fino a un mese fa del Royal College of Physicians, ha chiesto al Governo di considerare la possibilità di depenalizzare le droghe in quanto il proibizionismo non è riuscito a ridurre il crimine ne' a migliorare la salute pubblica. "Non dico che dovremmo distribuire l'eroina a tutti, ma dovremmo affrontare la questione come un problema di salute piuttosto che criminalizzare le persone", ha detto. Sir Gilmour aveva già preannunciato la 'controversa' presa di posizione quando era a capo del Royal College, la più antica e prestigiosa istituzione medico-scientifica della Gran Bretagna. Solo ora pero' ha dichiarato pubblicamente il risultato di un percorso di riflessione basato sull'evidenza scientifica. Il medico ha dato il proprio sostegno cosi' a Nicholas Green, presidente del Bar Council, l'organo disciplinare dell'avvocatura inglese. Nella rivista dell'organo, Green ha affermato che i costi legati alla criminalizzazione delle droghe sono di circa 13 miliardi di sterline ogni anno, spiegando che vi sono ormai prove sull'efficacia della depenalizzazione ridurre il crimine, la recidiva e migliorare la salute pubblica. La depenalizzazione "potrebbe ridurre drasticamente il crimine e migliorare la salute pubblica", ha aggiunto. Infine, ha elogiato un editoriale apparso sulla rivista scientifica British Medical Journal a firma di Stephen Rolles, della Transform Drug Policy Foundation, fatto proprio dal comitato di redazione. Danny Kushlik di Transform, impegnata nella riforma delle politiche antidroga, ha spiegato che l'intervento di Sir Gilmour è molto significativo. "I medici hanno l'obbligo di parlare a voce alta se gli effetti del proibizionismo causano piu' danni di quanti se ne vorrebbero eliminare. Con un primo ministro e un vice primo ministro da tempo sostenitori di politiche alternative alla guerra alla droga, come minimo il Governo dovrebbe dare avvio ad una fase di analisi dei risultati per comparare la proibizione con la depenalizzazione e severa regolamentazione". 17-08-2010 12:40 ITALIA/Staminali coltivate specificamente per riparare il cuore

Se adeguatamente 'istruite', le cellule staminali adulte possono riparare i danni provocati al cuore dagli infarti. Lo afferma uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, secondo cui questa tecnica e' sicura e puo' essere testata sull'uomo. Le staminali adulte isolate dai pazienti normalmente hanno una limitata capacita' di riparare il cuore. I ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota, hanno sviluppato pero' un cocktail di fattori di crescita cardiaci che riescono a 'programmare' le staminali ottenute dal midollo osseo dei pazienti. Applicate a un modello animale queste cellule hanno mostrato una grande capacita' di riparare i tessuti cardiaci senza nessun effetto collaterale. Nello specifico, i ricercatori hanno trovato che il tessuto cardiaco danneggiato guariva piu' efficacemente, grazie all'apporto delle staminali, e le cicatrici lasciate dall'infarto erano scomparse dopo qualche mese dal trattamento.

16-08-2010 17:03 GRAN BRETAGNA/Staminali embrionali per creare globuli rossi

Nei laboratori dell'universita' di Edimburgo, dove da un anno si cerca di ricavare sangue artificiale da cellule staminali embrionali, sono stati prodotti per la prima volta dei globuli rossi, portando il progetto 'al 90% dal suo obiettivo finale'. E' quanto si legge oggi sul quotidiano 'The Indipendent', secondo cui i ricercatori stanno utilizzando piu' di 100 embrioni rimasti inutilizzati dalle cliniche per la fertilita', e una delle linee di staminali ottenute da questi e' stata trasformata in cellule del sangue umane contenenti emoglobina. 'Con questo primo successo abbiamo dimostrato il principio che si possono ottenere globuli rossi dalle staminali embrionali - spiega Marc Turner, capo del progetto - al termine dei tre anni di durata saremo in grado di produrre una unita' completa utilizzabile per una trasfusione'. L'obiettivo finale e' ottenere un procedimento che permetta, con l'uso di bioreattori, di produrre milioni di unita' di sangue a partire da un 'singolo embrione donatore'. Le cellule ottenute nel laboratorio scozzese hanno ancora un paio di problemi, fra cui il fatto che assomigliano piu' a globuli rossi di un feto che di un uomo adulto, ma tra i ricercatori regna l'ottimismo: 'Per ora abbiamo ottenuto cellule con emoglobina, e questo e' il 90% della strada verso quelle completamente differenziate - spiega Jo Mounford, uno dei ricercatori - siamo fiduciosi di riuscire ad ottenere in breve tempo cellule adulte adatte ai primi test sull'uomo, che dovrebbero iniziare in 5 anni'. A questo tipo di ricerche lavorano molti gruppi in tutto il mondo. Qualche anno fa alcuni ricercatori statunitensi avevano annunciato risultati simili, ma il loro studio fu fermato dal veto di George Bush sull'uso delle embrionali. Sempre in Usa un gruppo privato ha chiesto quest'anno l'autorizzazione all'FDA per i primi test su un sangue artificiale ottenuto pero' da staminali prelevate da cordone ombelicale.

16-08-2010 16:20 GRAN BRETAGNA/Turismo sessuale di Stato per malato

Un uomo di 21 anni con difficolta' di apprendimento volera' ad Amsterdam - a spese dei contribuenti britannici - per avere un rapporto sessuale con una prostituta del quartiere a luci rosse. Il denaro arriva dal fondo governativo Put People First - 520 milioni di sterline in totale - disegnato per aiutare i portatori di handicap a vivere una vita indipendente. L'episodio viene riportato dal tabloid britannico Daily Mail ed e' stato scoperto grazie al Freedom of Information Act, la legge britannica che obbliga la Pubblica Amministrazione e condividere i dati con i cittadini. L'assistente sociale che ha in cura il paziente lo ha descritto come un 'giovane ansioso e frustrato', bisognoso di avere la sua prima esperienza sessuale. 'Ha seguito due corsi di educazione sessuale e vuole provare cosa significa', ha detto l'assistente sociale chiedendo di restare anonimo. 'Le ragazze di Amsterdam sono molto piu' protette delle lucciole di strada della Gran Bretagna. Lasciamo dunque che si diverta un po'. Non e' meglio che tutto cio' avvenga in un modo in cui lo si possa controllare, offrirgli assistenza, in modo da soddisfare i suoi bisogni di crescita in un ambiente sicuro? Rifiutargli questa possibilita' sarebbe come violare i suoi diritti umani'. Altre richieste presentate sotto il 'cappello' del FOIA hanno poi rivelato che alcuni 'council' britannici hanno usato il denaro del fondo per portare i loro assistiti in club dove si pratica la lap-dance o pagare i costi d'iscrizione a siti internet di appuntamenti. Una realta' che ha mandato su tutte le furie Matthew Elliot, presidente di The Taxpayers' Alliance, l'associazione dei contribuenti britannici. 'E' essenziale - ha detto - che quando si tratta di denaro pubblico vi siano presenti sistemi di controllo che ne impediscano il suo spreco'.

16-08-2010 13:05 GRAN BRETAGNA/Eutanasia, associazione chiede assistenza al suicidio anche per malati non terminali

Il suicidio assistito dovrebbe essere permesso non solo ai malati terminali ma anche alle persone anziane che, a causa dell'insorgere di malattie o semplicemente perche' 'stanchi di vivere', decidono di porre termine alla propria vita. Lo sostiene l'ex medico di base britannico Michael Irwin, noto alle cronache britanniche per aver aiutato a morire nove dei suoi pazienti. Con il progressivo aumento dei cittadini britannici oltre gli 85 anni e in seguito a un sondaggio secondo cui il 67% dei britannici sarebbe favorevole ad una legge che permettesse sia agli anziani che ai malati terminali di accedere al suicidio assistito, Irwin ha chiesto che l'idea venga considerata dal parlamento britannico. 'Dopo otto o nove decenni di vita, molti possono giustamente decidere di aver vissuto al massimo e che la loro vita e' diventata troppo lunga', si legge in una nota dell'associazione presieduta da Irwin, Society for Old Age Rational Suicide, associazione per il suicidio razionale in tarda eta' (Soars), che sostiene che tutti dovrebbero aver diritto a una 'morte dignitosa'. La proposta e' che due dottori e un testimone legale potrebbero certificare che il malato terminale che decide di morire e' in grado di intendere e non e' stato sottoposto a pressioni. Mentre per le persone anziane non in fin di vita, l'iniezione letale potrebbe essere somministrata dopo due mesi dalla decisione, in modo da lasciare al paziente il tempo di cambiare idea. Il suicidio assistito non e' legale in Gran Bretagna ma, sebbene non sia mai stato affrontato il tema nel caso di persone anziane non in fin di vita, un recente caso giuridico ha portato alla pubblicazione di linee guida riguardo alle conseguenze legali per chi fornisce assistenza al suicidio di malati terminali. Secondo le linee guida ufficiali, resta illegale somministrare una sostanza letale. Non saranno processati pero' coloro che agiscono per motivi 'umanitari' e non di 'guadagno personale' (come ad esempio legati a lasciti testamentari).

16-08-2010 10:50 ITALIA/Contraccezione, sulla pillola dei 5 giorni dopo scontro tra scienza e clericali Funziona fino a 120 ore dopo il rapporto sessuale impedendo l'inizio della gravidanza, è già diffusa in molti paesi europei e venerdì è stata approvata anche dalla Food and drug administration statunitense. Dopo la lunghissima attesa per la Ru486, l'Italia potrebbe essere tra gli ultimi arrivati anche per la cosiddetta pillola dei cinque giorni dopo, ormai diffusa in mezzo mondo. I due farmaci sono molto diversi: il primo provoca l'aborto, il secondo è un contraccettivo parente stretto della ben nota pillola del giorno dopo. Ad accomunarli, da noi rischia di essere il ritardo nell'inserimento nel prontuario farmaceutico e forse anche uno scontro ideologico intorno al loro uso. Continua...

16-08-2010 09:28 ITALIA/E poi il pesto verde che diventa rosso....

Dopo la mozzarella blu e' allarme pesto rosso, stavolta nel Salernitano. Un uomo di 55 anni di Nocera Inferiore ha denunciato infatti che il pesto genovese utilizzato per condire la pasta, al contatto con gli spaghetti ha cambiato colore, ed e' diventato di 'color bruno rossiccio'. L'episodio, di cui si legge oggi sulla stampa locale, ha fatto scattare i controlli della unita' operativa dell'Igiene pubblica dell'Asl di Nocera Inferiore, che ha sequestrato i residui del pesto rimasto nella confezione, prodotto da una ditta del veronese, oltre ad una parte della pasta condita. Le analisi sono state affidate al laboratorio di analisi cliniche e biotossicologiche del dipartimento tecnico provinciale dell'Arpac di Salerno. 14-08-2010 16:36 NUOVA ZELANDA/Paracetamolo aumenta di 2,5 volte la possibilita' dell'asma?

L'uso del paracetamolo negli adolescenti aumenta di 2 volte e mezza le possibilita' di sviluppare l'asma: e' quanto emerso da uno studio condotto dall'Istituto di ricerca medica della Nuova Zelanda che ha evidenziato inoltre un legame tra l'antipiretico, la rinite allergica e l'eczema. La ricerca, pubblicata sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, e' stata condotta su oltre 300 mila ragazzi tra i 13 e i 14 anni in 50 Paesi. E' stato dimostrato che coloro i quali hanno assunto paracetamolo almeno una volta al mese hanno 2,5 volte la possibilita' in piu' di sviluppare l'asma rispetto a chi non ha mai preso il medicinale. Il team neozelandese ha spiegato che, sebbene non si possa determinare con certezza che il paracetamolo sia la causa dell'incremento del rischio di sviluppare asma, eczema e riniti allergiche, il legame e' sempre piu' evidente. L'antipiretico, secondo gli studiosi, potrebbe interferire con il sistema immunitario e causare infiammazioni nelle vie aeree. L'autore dello studio, il docente di medicina Richard Beasely, ha spiegato che, dato l'uso cosi' ampio del paracetamolo, quasi la meta' dei casi di asma acuto potrebbe essere evitata se non si assumesse il medicinale. "Ora sono urgentemente necessari controlli randomizzati per indagare su questa relazione e gestire al meglio l'uso di antipiretici, non solo nei bambini ma anche nelle donne incinte e negli adulti", ha spiegato Beasely.

14-08-2010 14:02 USA/Contraccezione, Fda approva pillola dei 5 giorni dopo

La autorita' sanitarie statunitensi hanno dato ieri sera il via libera alla vendita negli Usa della pillola dei cinque giorni, un 'contraccettivo d'emergenza' simile alla 'pillola del giorno dopo', ma con un'efficacia di maggior durata. La pillola del giorno dopo, infatti, puo' essere presa entro 72 ore dal rapporto sessuale non protetto, ma la sua maggiore efficacia e' nelle 24 ore immediatamente successive. Donne che hanno rapporti sessuali non protetti hanno circa una possibilita' su 20 di rimanere incinta. Secondo quanto riportano gli studi di settore, con la pillola del giorno dopo il rischio si riduce a 1 su 40 e con quella dei cinque giorni, a 1 su 50. La pillola, a base di ulipristal acetato (Ua), e' considerata piu' efficace nello scongiurare gravidanze rispetto a quella 'del giorno dopo', basata su levonorgestrel. Studi condotti in Gran Bretagna, i cui risultati sono stati resi noti dalla rivista Lancet nel gennaio scorso hanno dimostrato che il rischio di gravidanza con ulipristal si e' ridotto fino a due terzi rispetto al levonorgestrel. La Food and Drug Administation (FDA) ha deciso di autorizzare la vendita dietro prescrizione medica negli Usa della pillola dei cinque giorni dopo che 'due sperimentazioni cliniche hanno dimostrato che era sicura ed efficace'. Ma la FDA ha anche sottolineato che la pillola, prodotta dalla francese HRA Pharma, 'non deve essere utilizzata come un comune contraccettivo'. 'E' importante che la FDA abbia preso una decisione basandosi su prove scientifiche e non su motivi politici', ha detto al New York Times, commentando positivamente il via libera Diana Zuckerman, presidente del National Research Center for Women and Families. Negativo invece il commento di But Wendy Wright, presidente di Concerned Women for America, associazione che si oppone all'aborto, secondo cui 'il fatto che la FDA abbia atteso fino a tarda notte di un venerdi' d'agosto per annunciare il via libera alla pillola, e' stata sicuramente una decisione politica'. Dopo l'ok dell'Agenzia europea per il controllo sui farmaci (Ema), la richiesta di commercializzazione della pillola dei cinque giorni dopo e' dal gennaio scorso all'esame dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). 14-08-2010 11:35 FRANCIA/Narcosale. Il no del Governo stimola le associazioni: una societa' senza droghe e' illusoria

L'Associazione francese per la riduzione dei rischi (Afr) e l'Associazione nazionale per la prevenzione di alcool e dipendenze (Anpaa), in due distinti comunicati, hanno deplorato il rifiuto del Governo all'esperimento con le narcosale. “Ancora una volta argomenti politici sulla sicurezza hanno la precedenza a svantaggio di azioni efficaci, provate e meno costose della repressione”, dice l'Afr. Ed evidenzia come “la guerra alla droga, dovunque essa esista, non ha mai ridotto il consumo, ma e' costata somme enormi”, cosi' come “la clandestinita' in cui porta i consumatori e un maggiore rischio per la diffusione di epidemie legate all'uso delle siringhe (Aids, epatiti)”. “Il Primo ministro ha inviato un segnale per zittire quelli che nella sua parte politica hanno invece compreso l'utilita' di questi strumenti gia' sperimentati in altri Paesi, ma non puo' zittire la scienza e le associazioni”, dice l'Afr rispetto al rapporto pubblicato dall'Inserm in merito. L'Anpaa, a sua volta, propone “che il Comitato consultivo nazionale di etica per le scienze della vita e della salute sia investito di questa questione sociale sollevata dai progressi della conoscenza”. “La storia epidemiologica e l'esperienza clinica dimostrano che il progetto di una societa' senza droga e' illusorio, che l'approccio proibizionista e repressivo si dimostra vano, e' che il cammino verso la 'guarigione' raramente passa attraverso la sola astinenza”, insiste l'Anpaa. Questa crea una maggiore esclusione per “una frangia particolarmente debole e spesso emarginata dei consumatori di droghe rispetto a sistemi di accoglienza e accompagnamento”.

13-08-2010 14:32 ITALIA/Carcere e sanità, cambiano protocolli: medici informeranno subito familiari su salute detenuti

"Nessuno potra' restituire Stefano Cucchi alla sua famiglia. Ma adesso si potra' evitare che altri casi come quello del giovane morto all'ospedale "Sandro Pertini" di Roma, a una settimana dal suo arresto per possesso di droga, accadano nuovamente. In seguito alle indicazioni della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, il Ministro della Giustizia Angelino Alfano mi ha comunicato, con una sua lettera ufficiale, che i correttivi introdotti nel protocollo organizzativo della struttura protetta del "Sandro Pertini" saranno estesi a tutte le strutture protette italiane". A renderlo noto il Presidente della Commissione Ignazio Marino. "In altre parole se al momento del ricovero di Stefano Cucchi vi era di fatto la proibizione di comunicare con i familiari, in caso di aggravamento di un paziente detenuto, da oggi il medico, di fronte ad una persona privata della liberta', potra' fare cio' che ogni medico pratica con ogni paziente: nel momento dell'aggravamento l'assiste e immediatamente dopo informa i familiari delle condizioni cliniche del loro caro. Fino ad oggi per fare questo c'era la necessita' di un permesso del magistrato di sorveglianza, richiesto attraverso il carcere. Occorrevano giorni. Ora bastano minuti". "In seguito a quella drammatica vicenda, in qualita' di Presidente della Commissione d'inchiesta sul SSN - ha ricordato Marino - avevo chiesto una modifica del protocollo organizzativo della struttura di medicina protetta che aveva ospitato Stefano Cucchi. Cio' e' avvenuto al "Sandro Pertini" e gia' questa mi e' parsa una grande e importante novita', per tutti i detenuti che in quell'ospedale saranno ricoverati. Ma il fatto che tali modifiche siano estese a tutte le strutture credo sia davvero un fatto importante per tutti coloro che prima di tutto sono persone, e poi carcerati".

13-08-2010 10:02 /Influenza A e conflitto di interessi. Ecco i nomi dei consiglieri dell'Oms

Finita ufficialmente la pandemia dell'influenza A, l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha rotto il segreto che aveva fino ad oggi mantenuto sui nomi dei 16 esperti del comitato d'emergenza che affiancava la direttrice Margaret Chan. Sei di questi hanno conflitti di interesse -che si verificano anche nel settore pubblico. Dei sei sospetti uno e' scartato a priori, Claude Thibault, dirigente della Iata, l'associazione internazionale per il trasporto aereo. Altri tre lavorano in laboratori statali che hanno ricevuto fondi da aziende farmaceutiche. In situazione molto delicata, invece, ci sono: Neil Morris Ferguson dell'Imperial College di Londra, consulente della Roche e della Gsk; Arnold Monto dell'Universita' del Michigan, consulente sull'influenza per Gsk, Novartis, Roche, Baxter e Sanofi. La notizia e' stata accolta con soddisfazione da chi aveva criticato la gestione della crisi, come Paul Flynn del Consiglio d'Europa, che ha fatto notare che, per aiutare la trasparenza, i nomi si dovrebbero sapere al momento in cui vengono decisi e non quando l'allerta e' passato.

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