CURATORI ELISA REBELLATO E ANTONIO CAVEDONI PROGETTO DI GRIFFO–LA GRANDE FESTA DELLE LETTERE PRESENTAZIONE 7 SAGGI 8 CRONOLOGIA 18

INTRODUZIONE 24 COME NASCE UN CARATTERE PER LINOTYPE 26

IL BREVETTO 32

ASTER 44 SELENE 48 PERMANENT 52 GARAMOND SIMONCINI 56 DELIA 82

ENGLISH TEXTS 105

BIBLIOGRAFIA 126 INDICE DEI NOMI E DEI CARATTERI 127 PRESENTAZIONE

Invenzione rivoluzionaria che ogni giorno, invisibile, passa sotto i nostri occhi; idea così potente da essere ancora oggi strumento fondamentale per la diffusione di pensiero e cultura–le lettere. L’orafo bolognese Francesco Griffo, inventore del primo corsivo e tra i precursori nell’arte del disegno di caratteri tipografici, incise gli alfabeti per le edizioni di Aldo Manuzio, riconosciute come capolavori del Rinascimento. A distanza di cinque secoli Francesco Simoncini, altro bolognese progettista di caratteri, si arruolò nel secolare e difficile lavoro di aggiornamento dei caratteri romani alle possibilità e alle esigenze tecniche del tempo. Entrambi condivisero genio, passione e coraggio, oltre alla possibilità di collaborare con un importante e illuminato editore. Simoncini si distinse per l’approccio tecnico che privilegiava la leggibilità piuttosto che la bellezza del carattere, e diversamente da Griffo riuscì nella tutela delle proprie invenzioni.

«Griffo, la grande festa delle lettere» porta al grande pubblico, per la prima volta, l’avventura imprenditoriale di Simoncini e delle sue Officine. La ricerca storica e tipografica dei curatori insieme al design dell’allestimento, ispirato al reparto disegno caratteri delle Officine Simoncini→P 22, creano il percorso espositivo attraverso cinque postazioni di lavoro (le aree tematiche) che illustrano l’approccio innovativo di Simoncini, enfatizzando l’importanza del nello sviluppo culturale ed economico della società di oggi e domani.

Griffo, la grande festa delle lettere

6•7 ELISA REBELLATO

Francesco Simoncini, Francesco dopo la formazione scolastica imprenditore con metodo non era rimasto con le mani in mano L’esperienza imprenditoriale di Francesco e prima di entrare nell’azienda paterna fece Simoncini si colloca significativamente la propria “gavetta” all’interno di altre aziende nella Bologna del secondo dopoguerra, bolognesi: prima modellatore meccanico quando un’Italia uscita sconvolta dai presso la ditta Roberto Brini, poi cesellatore bombardamenti cercava di rimettersi in moto. d’arte nella ditta d’argenteria di Enea Stefani. Il fermento che pervase l’industria nazionale Dal 1931 al 1939 Francesco lavorò per il padre portò sia alla creazione di nuove attività, come meccanico, ma dovette interrompere che alla rivitalizzazione di quelle sopravvissute, la propria attività in periodo di guerra, perché ed è in questa seconda forma, quella del richiamato al servizio militare nel 1941. rinnovamento sostanziale di un’azienda Tuttavia, in quanto operaio specializzato, già esistente, che si pone l’avvio dell’attività prestò la propria opera presso le industrie imprenditoriale di Simoncini. di guerra bolognesi, prima la Cevolani, riconvertita alla produzione di armi e di Nato a Bologna il 18 dicembre 1912 (lo stesso motori aerei, poi alla Ducati, dove oltre ad anno di Giulio Einaudi, che utilizzò per primo apparecchi radio per l’esercito si producevano il suo carattere più celebre, il Garamond pompe per motori e apparecchi ottici. Simoncini), Francesco nel 1927 ottenne Qui Francesco fu impiegato come tecnico la licenza presso l’Istituto industriale Giacomo nel reparto condensatori e dopo poco più Venezian, mentre negli anni successivi di un anno fu promosso caporeparto. frequentò la Scuola per le Industrie artistiche Alla Ducati ebbe modo di conoscere Lorenzo di Bologna e i corsi di disegno meccanico Malaguti, capo ufficio tecnico che nel della Scuola industriale Aldini Valeriani. dopoguerra lasciò l’azienda di Borgo Panigale La scelta di una formazione tecnica lo poneva per legarsi alle Officine Simoncini. Il ruolo come ideale continuatore dell’attività paterna. rivestito dalla Ducati nella storia aziendale delle Officine Simoncini non fu occasionale. Infatti il padre Vincenzo, nato a Bologna Entrambe le ditte producevano meccanica il 25 aprile 1881, dal 1908 aveva una piccola di precisione ed erano alla ricerca di personale officina per la lavorazione di prodotti in filo in grado di progettare tale tipologia di ferro in via Mascarella 24-28. Per dare di macchinari, e così alcuni tecnici lavorarono un’idea delle dimensioni artigianali dell’attività, per entrambe: oltre a Francesco Simoncini si può segnalare che nel 1921 la ditta e a Lorenzo Malaguti, anche Giuseppe Monti impiegava solo tre operai. L’ingresso nel e Gianluigi Mengoli. Nel 1945 Francesco mondo della Linotype, nel quale Francesco rientrò nell’azienda paterna come direttore avrebbe poi ricoperto un ruolo di leader tecnico e il 10 aprile 1946 la ditta di Vincenzo in Italia, avvenne nel 1931, quando Vincenzo fu trasferita in via delle Fragole 4. acquisì un’officina meccanica con sede a Nave, in provincia di Brescia, dove si Nel febbraio e marzo del 1950 Francesco fabbricavano pezzi di ricambio per macchine Simoncini fece un viaggio negli Stati linotipiche. Pochi anni dopo, nel 1934, l’attività Uniti che si rivelò fondamentale per la sua originaria della ditta, legata ai lavorati in filo preparazione tecnica e imprenditoriale: ebbe metallico, fu dismessa e fu anche chiusa infatti occasione di visitare due importanti la sede bresciana, con il probabile trasporto aziende attive nel campo della linotipia. del materiale a Bologna, nella nuova sede La Mergenthaler Linotype Company, nata di via Mura Galliera 7. nel 1886, era la più importante azienda produttrice di macchine compositrici; l’Intertype, fondata nel 1911 a Brooklyn ANTONIO CAVEDONI

Francesco Simoncini, un’attività che non può prescindere dal progettista di caratteri supporto su cui questi caratteri dovranno Progettare caratteri è un mestiere antico essere utilizzati. È la piena consapevolezza come l’invenzione della stampa e chi di tutti i passaggi che vanno dal disegno lo pratica si trova spesso a dover giustificare di una lettera alla sua rappresentazione una simile professione: non esistono forse agli occhi del lettore, a rendere migliore già abbastanza caratteri per ogni necessità? il progetto di un carattere. Sicuramente è una domanda posta più di una volta anche a Francesco Simoncini. Francesco Simoncini è stato un imprenditore In questa mostra, attraverso i documenti e un progettista di caratteri. La sua impresa, e le testimonianze, abbiamo cercato di le Officine Simoncini, è cresciuta e si è immaginare concretamente la risposta che lui sviluppata principalmente con la vendita stesso potrebbe dare se fosse ancora tra noi. del suo prodotto di punta, ovvero le matrici per macchine Linotype. Lo scopo delle La progettazione di caratteri tipografici si matrici nel sistema di composizione linotipica pone al crocevia di discipline diverse come è di fare da supporto fisico per trasportare la grafica, il design, l’ingegneria e la linguistica. la forma delle lettere, e Simoncini si è quindi Per questa sua natura multidisciplinare non trovato nella posizione di progettare sia è sempre facile comunicarne le sottigliezze. il supporto sia la forma stessa. In mostra I caratteri hanno una componente estetica è esposta una panoramica complessiva delle – la più evidente – che li colloca nell’ambito varie fasi di progettazione e produzione di un delle arti applicate. Si può dire, ad esempio, carattere per composizione linotipica →P 28. che le curve delle lettere sono sinuose o angolari, che le forme sono opulente La carriera imprenditoriale di Simoncini o asciutte e che lo stile di un certo carattere è parzialmente ricostruibile attraverso è più appropriato a un particolare uso rispetto la documentazione dei bilanci delle Officine, a un altro. Ma i caratteri, fondamentalmente, la comunicazione aziendale nelle forme sono progettati per rappresentare un testo, della pubblicità, articoli su riviste di settore e in questo caso il loro valore ha più a che e tramite i frequenti interventi di Simoncini vedere con la funzionalità che con l’estetica. stesso presso associazioni, enti, fiere, convegni A seconda delle condizioni di lettura, della e altre occasioni d’incontro nel mondo superficie e delle tecnologie di riproduzione dell’industria di cui faceva parte. L’immagine del carattere, e infine del contesto grafico che si profila è quella di un imprenditore in cui il carattere viene utilizzato, esso risulterà molto attivo, concentrato non solamente più leggibile di un altro, esteticamente sui suoi interessi ma anche sull’educazione equivalente. La leggibilità è data in dei propri clienti e in particolare delle nuove particolare dal rapporto tra le forme positive generazioni di giovani potenziali collaboratori; delle lettere, cioè tra la parte solitamente nonché di un imprenditore disposto ad stampata in nero, e le forme negative, ossia assumere i rischi necessari per innovare gli spazi generalmente bianchi tra le lettere e e per crescere. all’interno delle stesse. È questo rapporto che permette ai nostri occhi di differenziare L’identità dell’imprenditore sembra riflettersi le forme le une dalle altre, riconoscendole; in gran parte anche nella carriera di un rapporto molto delicato e legato progettista di caratteri. Ma prima di entrare strettamente a fattori esterni al carattere nel merito di questo peculiare aspetto di come la dimensione di riproduzione e la Simoncini è necessario affrontare il problema distanza del lettore dalla superficie di lettura. dell’attribuzione dei caratteri pubblicati La progettazione di caratteri è inoltre dalle Officine. Ricostruire tali attribuzioni 12•13 Francesco Simoncini 1950 Si reca negli Stati Uniti in visita alla Intertype 1912 e alla Mergenthaler di New York, per studiare Francesco Simoncini, secondo di 8 fratelli le fasi di produzione di caratteri e matrici per (Giuseppe, Gian Attilio, Cesarina, Paolo, Linotype. Maria Amalia, Rita, Luisa), nasce il 18 dicembre da Vincenzo e Nerina Negroni. 1953 → 1955 1927 Nasce la Simoncini S.p.A. e la sede viene → 1930 spostata in un edificio più grande in Via In questi anni apprende le basi tecniche dei Lamponi. L’anno successivo scompare studiando all’Istituto industriale Giacomo il padre e Francesco viene nominato Venezian e alla Scuola per le Industrie Amministratore Unico. artistiche di Bologna. Nel frattempo lavora come modellatore meccanico e come 1955 cesellatore d’arte presso alcune aziende → 1957 della città. Vengono rilasciati sul mercato i primi caratteri firmati dalla Simoncini, Aster e Simplicitas. 1931 → 1941 1958 Continua la sua formazione tecnica → 1961 frequentando corsi di disegno meccanico Nasce l’accordo commerciale tra la Simoncini alle Aldini Valeriani, e dal 1931 inizia e la Ludwig & Mayer di Francoforte a collaborare con il padre, lavorando come per il disegno e la produzione di caratteri meccanico nell’azienda di famiglia. per Linotype. Primo risultato di questa Rientrato dal terzo anno di servizio militare collaborazione è il Garamond Simoncini, (’33, ’39 e ’41) viene assunto con mansione impiegato dalla Einaudi a partire dal 1960 di meccanico dall’industria di guerra Cevolani. nelle collane tascabili.

1942 1961 → 1944 → 1963 Entra come tecnico meccanico nell’industria Francesco Simoncini viene insignito del titolo di guerra Ducati dove successivamente di Cavaliere della Repubblica. L’azienda diventa caporeparto. Nel dicembre 1942 continua a crescere e viene trasferita nella sua nasce il figlio Giovanni. sede definitiva a Rastignano in provincia di Bologna. Prosegue la produzione di caratteri 1945 originali come il Delia e il Permanent e viene → 1949 depositato il brevetto Metodo Simoncini. Torna a lavorare con il padre assumendo il ruolo di direttore tecnico dell’azienda 1964 e avvia la produzione di matrici per Linotype → 1965 di spazi e segni di punteggiatura. Nel 1946 Il Life va ad aggiungersi alla collezione la sede dell’azienda viene trasferita in via di caratteri dell’azienda. Francesco assume delle Fragole, dove l’anno successivo viene la presidenza della sottocommissione prodotta la prima prova per un carattere UNIGRAF per la Tipologia e la di piccole dimensioni per giornali. Composizione e del Rotary International di Bologna Est. 1965 Continua l’impegno istituzionale e accademico di Francesco per l’approfondimento e il miglioramento della qualità nel campo dei caratteri da stampa. Scrive articoli su riviste di settore ed è tra i fondatori della Scuola di Scienze ed Arti grafiche del Politecnico di Torino, dove tiene lezioni nel Corso Superiore di Cultura grafica, istituto che gli conferisce il Premio Gromo.

1969 Il Selene viene aggiunto al catalogo dei caratteri Simoncini.

1973 → 1975 In veste di Vicepresidente, Francesco contribuisce all’organizzazione della Grafitalia del 1973, la prima fiera grafica italiana di livello internazionale. Riceve il premio Clessidra dell’unificazione, nell’ambito del Convegno per i cinquecento anni della introduzione della stampa a Torino organizzato dalla Scuola di scienze ed arti della stampa del Politecnico di Torino. Sta lavorando all’organizzazione della seconda edizione di Grafitalia, quando il 20 luglio 1975, muore prematuramente a Milano Marittima.

18•19 FRANCESCO SIMONCINI

20•21

→P 7

22•23 Come nasce un carattere per Linotype La realizzazione di un nuovo carattere tipografico è un procedimento complesso, spesso iterativo, che partendo da un’idea arriva alla produzione in serie di oggetti fisici; può nascere a seguito di diverse istanze, come la ricerca del nuovo e dell’inaspettato, esigenze funzionali che richiedono soluzioni particolari o una domanda del mercato. Stabilita la direzione creativa, il progettista sviluppa una serie di forme con criteri di coerenza di peso e finitura in modo da comporre parole graficamente coese; una volta raggiunte forme soddisfacenti, può iniziare la produzione dei disegni esecutivi. Il disegno viene riprodotto in rilievo su una lastra di ottone necessaria come guida per l’incisione pantografica nella dimensione finale su un punzone di acciaio. Il punzone viene quindi utilizzato per imprimere la medesima lettera sulle matrici da inserire nella macchina Linotype per la fusione delle righe di testo da stampare.

26•27 DISEGNO ESECUTIVO, MASCHERA PUNZONI GARAMOND SIMONCINI PER PANTOGRAFO IL PUNZONE IN LEGA DI ACCIAIO OGNI DISEGNO RAPPRESENTA IL DISEGNO DEL NUOVO TEMPERATO RIPRODUCE UNA LETTERA, POSIZIONATA CARATTERE È RIPRODOTTO IN POSITIVO LA FORMA E SULLA LINEA DI BASE. IN SCALA SULLA LASTRA LA SPAZIATURA FINALE DEL LE DIMENSIONI DEL FOGLIO DI OTTONE E UTILIZZATO CARATTERE PER L'INCISIONE CORRISPONDONO ALLA COME GUIDA PER L'INCISIONE DELLA MATRICE. LARGHEZZA DELLA LETTERA PANTOGRAFICA A DIMENSIONE COMPOSTA IN UNA RIGA FINALE SUL PUNZONE DI ACCIAIO. CON LO SPAZIO NEGATIVO DESIDERATO AI DUE LATI DELLA STESSA, INSIEME ALLE PROPORZIONI DI ASCENDENTI E DISCENDENTI. MATRICI RIGA DI TESTO FORMA TIPOGRAFICA LE MATRICI, CHE RIPORTANO FUSA CON MACCHINA LE RIGHE FUSE CON LA SUL FIANCO IL NEGATIVO LINOTYPE LINOTYPE SONO COMPOSTE DELLE LETTERE IMPRESSE IL PRODOTTO DELLA LINOTYPE MANUALMENTE NELLO CON IL PUNZONE, SONO È LA LINE OF TYPE, UNA RIGA SPECCHIO DI STAMPA PRIMA INSERITE NEL MAGAZZINO DI CARATTERI FUSI IN UN UNICO DELL'INCHIOSTRAZIONE. DELLA LINOTYPE. QUANDO BLOCCHETTO DI METALLO. L’OPERATORE DIGITA SULLA TASTIERA, LA MACCHINA COMPONE UNA RIGA DI MATRICI AFFIANCATE NELLE QUALI VIENE VERSATA LA LEGA DI METALLO PER LA FUSIONE DELLA RIGA DI TESTO.

28•29 Il brevetto Tra il disegno di una lettera e la sua effettiva resa in stampa si frappongono effetti di distorsione dovuti alle tecnologie impiegate, ad esempio la riproduzione del disegno su un supporto fisico come il nastro della fotocompositrice, sbavature dell’inchiostro in stampa o difetti di percezione ottica del lettore. Le Officine Simoncini, consce di queste criticità, elaborarono e brevettarono nel 1963, in Italia e all’estero, il Metodo Simoncini, che prevedeva l’applicazione di distorsioni controllate già in fase di disegno, così da preservare i dettagli delle forme delle lettere. Questa tecnologia, concepita dalle Officine Simoncini per la fotocomposizione, fu utilizzata anche nella realizzazione di caratteri per Linotype.

32•33 36•37 BREVETTO METODO SIMONCINI/ Francia (richiesto 3 Luglio 1963, rilasciato 13 Aprile 1964)/ PAESI STRANIERI (RIPRODUZIONI) Gran Bretagna (richiesto 5 Luglio 1963, rilasciato 24 Agosto 1966)/ Germania (richiesto 16 Luglio 1963, rilasciato 28 Aprile 1966)/ Stati Uniti (richiesto 15 aprile 1964, rilasciato 31 Gennaio 1967) DOCUMENTI PRELIMINARI Nelle tavole sono illustrate le deformazioni delle lettere DEL BREVETTO CON TAVOLE dovute alla riproduzione fotografica, messe a confronto DIMOSTRATIVE con quelle disegnate con il Metodo Simoncini. (ALTEZZA LETTERA P. 40-41: 13,2 CM) FONDO SIMONCINI, MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE

38•39 PROCESSO DI RIPRODUZIONE SENZA IL METODO SIMONCINI PROCESSO DI RIPRODUZIONE CON IL METODO SIMONCINI

40•41 Aster In circa trent’anni di attività le Officine Simoncini produssero decine di nuove famiglie di caratteri, illustrate nei diversi cataloghi dell’azienda. Nella mostra è esposta una selezione dei più rilevanti per la storia della tipografia o dell’editoria. Il carattere Aster, risalente alla seconda metà degli anni Cinquanta, e considerato il primo successo commerciale delle Officine Simoncini, è tutt’ora utilizzato in Italia per quotidiani, periodici e documenti ufficiali dello Stato.

44•45 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, 1971/ ASTER COLLEZIONE PRIVATA Selene Questo carattere, creato nel 1969, fu inizialmente chiamato Armstrong in onore del primo astronauta sulla luna, Neil Armstrong; il nome definitivo fu quello di Selene a partire dal 1971. Indicazioni sul nome originario si trovano sia nei materiali pubblicitari Simoncini che nella cartella Dati caratteristici del Selene, conservata al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Disegnato per la composizione di testi di dimensioni medio/ piccole, fu probabilmente ispirato dal carattere Textype di Chauncey H. Griffith per la Linotype nel 1929. Il disegno del Selene presenta alcune interessanti soluzioni formali: l’applicazione del Metodo Simoncini per la distorsione preventiva dei terminali di tutte le aste, le forme squadrate per enfatizzare l’orizzontalità del testo e i filetti tramutati in tagli netti per evitare di creare sbavature durante il procedimento di stampa. Quest’ultima idea, utilizzata in precedenza anche per il carattere Delia e probabilmente mutuata dalle forme dei caratteri stencil, fu una soluzione originale delle Officine Simoncini.

48•49 CATALOGO CARATTERI SIMONCINI/ "il primo uomo sulla Luna, l’uomo che dalla Luna può SELENE osservare il meraviglioso pianetaTerra e pensare ai suoi (20X27 CM) COLLEZIONE PRIVATA abitanti in una nuova dimensione finalmente unitaria, al di sopra dei contrasti. In riverente omaggio a questa conquista umana, ho dedicato questo nuovo disegno dell’alfabeto al nome Armstrong, nome che racchiude e rappresenta in sé il contributo di tanti eminenti studiosi, vanto dell’intera umanità." Permanent Il carattere fu disegnato da Karlgeorg Hoefer e pubblicato dalla Ludwig & Mayer di Francoforte a partire dal 1962. La Simoncini iniziò a produrlo nel 1963, sia nella versione per Linotype che per la fotocomposizione. Il Permanent ebbe grande diffusione, fu usato da quotidiani, periodici e volumi in grandi tirature, così come negli inserti pubblicitari. La Simoncini ne realizzò anche una versione cirillica (serba) con il nome di Beograd.

52•53 DISEGNO ESECUTIVO/ PERMANENT FONDO SIMONCINI, MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE Garamond Simoncini Nella seconda metà degli anni Cinquanta la casa editrice Einaudi, nell’ambito di un progetto generale di rinnovamento grafico, era alla ricerca di un carattere che rispondesse in modo nuovo alle esigenze estetiche e tecniche dei propri libri. La scelta di Giulio Einaudi, insieme al suo direttore di produzione Oreste Molina, cadde sul Garamond. L’adozione di questo carattere da parte di una delle principali case editrici italiane lo rese un carattere iconico e, allora come oggi, molto diffuso nel mercato editoriale italiano. Per quanto è stato finora possibile accertare, il primo libro per il quale Einaudi utilizzò il Garamond Simoncini è La linea d’ombra di Joseph Conrad, per la collana Universale Einaudi, finito di stampare l’11 giugno 1960.

56•57 IL PRIMO LIBRO DELLA UNIVERSALE Il volume di Joseph Conrad, La linea d’ombra. EINAUDI IN GARAMOND SIMONCINI Una confessione, finito di stampare l’11 giugno 1960, COLLEZIONE PRIVATA fu il primo della collana Universale Einaudi ad essere composto con il nuovo Garamond. DISEGNI ESECUTIVI, Il Garamond Simoncini fu prodotto nei corpi dal 6 al 12 GARAMOND SIMONCINI TONDO e nel corpo 14. Alcune lettere furono disegnate in varianti FONDO SIMONCINI, secondo il corpo, le proporzioni di discendenti e ascendenti, MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE e l’altezza degli accenti. 70•71 CATALOGO CARATTERI SIMONCINI/ Il Garamond Simoncini fu prodotto nelle serie tondo, GARAMOND SIMONCINI corsivo, neretto, nero e nero corsivo, tutte sulle medesime (FORMATO 20X27 CM) COLLEZIONE PRIVATA larghezze; tondo, corsivo e nero comprensive della versione maiuscoletto. Come si può notare nel catalogo, la produzione del Garamond di Simoncini si ferma al corpo 14, al contrario dei caratteri prodotti per la composizione a mano che possono anche raggiungere corpi superiori. GARAMOND/ Discendenti più corte delle ascendenti SIMONCINI nel Garamond Simoncini Delia

3/4 1/2 Questo carattere è una delle creazioni più originali disegnate da Francesco Simoncini. Chiamato all’inizio semplicemente Pubblicità, nome che già implicava un utilizzo molto specifico, fu prodotto in un primo momento solo per corpi molto piccoli, in serie tonda e nera. Nel Fondo Simoncini sono presenti due serie di disegni esecutivi, il primo per i corpi dal 4 al 5 e il secondo per il corpo 6. Il suo utilizzo principale fu da parte di SEAT Pagine Gialle, che lo impiegò per comporre gli elenchi telefonici dal 1969 al 1979. Le proporzioni del Delia e alcune sue caratteristiche formali sono state successivamente riprese dal Galfra, disegnato dal franco-ungherese Ladislas Mandel. Degna di nota è la brochure realizzata da Mandel e presentata a SEAT Pagine Gialle durante i lavori di produzione del suo carattere.

82•83 ELENCO TELEFONICO SIP, PAVIA Dal 1969 l’aspetto grafico di elenchi telefonici e Pagine E PROVINCIA, 1975/ DELIA Gialle fu profondamente modificato con il passaggio a un COLLEZIONE PRIVATA formato più squadrato di 245×280 mm. Il testo, su cinque colonne, era composto nel carattere Delia in due dimensioni e pesi (tondo e neretto). DISEGNI ESECUTIVI, DELIA, Il Delia fu disegnato nei pesi tondo e nero in due classi TONDO, CORPO 51/2 E 6 di dimensioni, la prima dal corpo 43/4 al 51/2 e la seconda FONDO SIMONCINI, per il corpo 6. Il disegno del carattere si distingue per MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE alcuni aspetti: le proporzioni delle lettere sono tendenti allo squadrato, le aste terminano con delle micro-grazie, le giunture tra le aste diritte e le curve si presentano disconnesse, infine la linea di base è accentuata su tutte le lettere, comprese quelle tonde. Nei disegni per i corpi più piccoli queste caratteristiche sono ulteriormente enfatizzate.

ESEMPIO DI DEFORMAZIONI NEL Francesco Simoncini, in un suo articolo del 1965, inserì DISEGNO DEL DELIA una riproduzione ingrandita dell’intero alfabeto del BIBLIOTECA DEL CENTRO DI CULTURA GRAFICA Delia, mettendo in evidenza le deformazioni del Metodo CESARE RATTA Simoncini nelle terminazioni delle aste e degli angoli retti per migliorare e chiarificare la resa in stampa. FORME NEGATIVE ENFATIZZATE ENFATIZZAZIONE DELLA LINEA DI BASE NELLE LETTERE TONDE INK TRAP MICRO�GRAZIE AD INIZIO ASTE DISCONNESSIONE TRA ASTE E CURVE MICRO�GRAZIE SULLA LINEA DI BASE

100•101 FOREWORD

P 7 A revolutionary invention that we see every day, but never notice; an ancient idea so powerful that it is still a fundamental tool for spreading ideas and culture—the letters. One of the pioneers in the art of type design has been Bologna-based goldsmith and punchcutter Francesco Griffo, who created roman and italic alphabets for the books published by Aldus Manutius, considered masterpieces of the Renaissance. Five centuries later, Francesco Simoncini, another type designer hailing from Bologna, took up the difficult, time-honored task of updating the roman alphabet to the technical needs and possibilities of his own time. Both men were gifted with insight, dedication, and courage, as well as the opportunity to work with an enlightened and successful publisher. Simoncini stood out for a technical approach that favored overall over the beauty of each letterform, and unlike Griffo, he managed to safeguard his inventions.

Griffo, The Great Gala of Letters, is introducing the general public to Simoncini’s entrepreneurial adventure and the story of his Officine for the very first time. The historical and typographic research conducted by the curators combined with the exhibition design concept, inspired by Officine Simoncini Type Design Department →P 22, lead visitors through five “workstations” (thematic areas) and illustrate Simoncini’s innovative approach, while underscoring the importance of type design for the cultural and economic growth, now and in the future.

Griffo, The Great Gala of Letters

104•105 ELISA REBELLATO

Francesco Simoncini, company, he gained shop-floor experience a Man with a Method at other Bologna-based firms: first as a moldmaker with Roberto Brini, then P 8 • 12 as a chaser at Enea Stefani’s silverware factory. Francesco Simoncini’s career in business From 1931 to 1939 Francesco worked for his unfolded against the significant backdrop father as a mechanical engineer, but had of post-war Bologna, when Italy, still reeling to suspend this activity during the war, since from the bombs, was anxious to get back into he was called up for military service in 1941. gear. The industrial ferment that gripped Nevertheless, he lent his specialized skills the country in that period led to the creation to Bologna’s war industries: first at Cevolani, of new firms and the revitalization of those which had been converted to produce that had pulled through, and it was in this weapons and airplane engines, then at Ducati, second way—through a major overhaul which in addition to radio equipment of a pre-existing company—that Simoncini for the army, manufactured fuel pumps got his start in business. and optical devices. Here, Francesco worked as a technician in Born in Bologna on December 18, 1912 the capacitor department, and after little (the same year as Giulio Einaudi, the first more than a year was promoted to foreman. publisher to use his most famous , At Ducati he came into contact with the Simoncini Garamond), Francesco graduated engineer, Lorenzo Malaguti, who left from the Istituto Industriale Giacomo that company after the war to join Officine Venezian in 1927, and in the years that Simoncini. Ducati played more than a walk-on followed attended the Scuola per le Industrie role in the latter firm’s history. Artistiche in Bologna, as well as mechanical Both companies produced precision drafting courses at the Scuola Industriale machinery and were on the lookout for Aldini Valeriani. The choice of a technical personnel capable of designing this type education put him in an ideal position to carry of product, so a number of engineers worked on his father’s business. for both: in addition to Francesco Simoncini and Lorenzo Malaguti, they included Vincenzo Simoncini, born in Bologna on April Giuseppe Monti and Gianluigi Mengoli. 25, 1881, had opened a small workshop In 1945 Francesco returned to his father’s firm at 24-28 Via Mascarella, manufacturing as technical director, and on April 10, 1946, articles out of wire. To give an idea of its Vincenzo moved the company to 4 Via small scale, one could note that in 1921 the delle Fragole. company had only three workers. It first became involved with Linotype machinery In February and March of 1950, Francesco (the field in which Francesco later made it an went on a trip that would stand as a turning Italian leader) in 1931, when Vincenzo bought in his technical and entrepreneurial a machine shop in Nave, near Brescia, which development: he traveled to the United produced spare parts for Linotype matrices. States, visiting two major companies that Just a few years later, in 1934, the company worked in the field of line casting. shut down the original wire-related part of its The Mergenthaler Linotype Company, business and also closed its Brescia location, founded in 1886, was the world’s leading probably shifting all of the material to its new manufacturer of machines; the location in Bologna, at 7 Via Mura Galliera. Brooklyn-based Intertype, founded in 1911 by Hermann Ridder, produced a machine similar Francesco hadn’t been sitting idly by since to the Linotype that used the same kind of finishing school. Before joining his father’s matrices. Since he could take no notes or ANTONIO CAVEDONI

Francesco Simoncini, Type Designer typeface is a full awareness of the entire process, from the drawing stage up to when P 13 • 17 the letters are placed before the reader’s eyes. Type design is an occupation as old as printing, and those who undertake it often Francesco Simoncini was a businessman find themselves forced to justify their and a type designer. His company, Officine profession: aren’t there already enough Simoncini, grew and prospered above all out there to serve every possible through the sale of its core product, matrices need? That’s a question that Francesco for Linotype machines. The purpose of Simoncini must also have faced more than matrices in the Linotype system is to serve as once. In this exhibition, through documents, a physical support conveying the letterforms, artifacts and first-hand accounts, we’ve tried so Simoncini found himself in a position to imagine the answer he might have given to design both the support and the forms himself, were he still with us today. themselves. The exhibition shows an overview of the various stages of designing and Typeface design stands at the intersection producing a type for line casting →P 28. of different disciplines, such as graphics, design, engineering, and linguistics. This Simoncini’s business career can be multidisciplinary nature sometimes makes reconstructed in part though company it difficult to explain the subtler aspects records such as financial statements, of the craft. Type has an aesthetic side to advertisements and articles in trade it—the most obvious one—which puts it magazines, and through his own frequent in the sphere of the applied arts. You can talks before associations and institutions, say, for instance, that the curves of a or at conferences and other gatherings are sinuous or angular, that the letterforms of the industrial world he belonged to. are lush or crisp, or that the mood of one The portrait that emerges is of a very active type is more appropriate for a given use businessman who was not merely concerned than another would be. But in the end, type with his own profit, but with educating is designed to present a text, and from his clients, and above all the next generation this angle its value has more to do with of potential employees; and also of an practicality than aesthetics. Depending on entrepreneur who was willing to take risks the reading conditions, printing medium in order to innovate and grow. and technology, and the graphic context in which it is used, one typeface will prove Much of his attitude towards business more legible than another that is aesthetically seemed to carry over into his career as a type equivalent. Legibility derives above all from designer. But before we look more closely the relationship between the positive shapes at this particular aspect of Simoncini’s of the letterforms, i.e., the part usually printed work, we must address the question of how in black, and the negative shapes, i.e., the to attribute the typefaces put out by his generally white space between and inside Officine. Reconstructing their authorship them. It is this relationship that allows our is a problem, above all because the company eyes to distinguish and recognize the forms; archive has been dispersed. The final and it is a very delicate one, closely linked to drawings kept at the Museo del Patrimonio factors beyond the type itself, such as the size Industriale in Bologna are a fundamental it is printed at and the distance from which record of the company’s work, but show it is read. Type design is also inseparably the definitive incarnation of the letterforms, connected to the medium the type will and tell us nothing about their origin and be used on. The key to designing a better development process. In some Officine 110•111 Francesco Simoncini 1950 Simoncini traveled to the United States, P 20 • 21 visiting Intertype and Mergenthaler in 1912 New York, to study the phases of type and Francesco Simoncini, the second of eight matrix production for Linotype machines. siblings (Giuseppe, Gian Attilio, Cesarina, Paolo, Maria Amalia, Rita, and Luisa), 1953 was born on December 18 to Vincenzo → 1955 Simoncini and Nerina Negroni. Simoncini S.p.A was founded and the business moved into a larger building on Via 1927 dei Lamponi. The following year, Vincenzo → 1930 Simoncini died and Francesco was appointed In this period Francesco got his basic sole director. technical training at the Istituto Industriale Giacomo Venezian and the Scuola per 1955 le Industrie Artistiche in Bologna. → 1957 Parallel to this he worked as a moldmaker The first typefaces bearing the Simoncini and chaser at several firms in the city. name were launched on the market: Aster and Simplicitas. 1931 → 1941 1958 He continued his technical studies, attending → 1961 mechanical drafting courses at Aldini Simoncini signed an agreement with Ludwig Valeriani, and in 1931 began working for his & Mayer of Frankfurt to design and produce father in the family business as a mechanical Linotype typefaces. The first result of this engineer. Back from his third year of military partnership was Simoncini Garamond, which service (’33, ’39, and ’41), he was hired as Einaudi began to use for its paperbacks in an engineer by the Cevolani weapons factory. 1960.

1942 → 1944 1961 Francesco began working as a technician → 1963 at Ducati’s wartime factory, where he later Francesco Simoncini was awarded the became foreman. In December 1942 his Cavaliere della Repubblica order of son Giovanni was born. knighthood. The company kept growing, and moved to its definitive location in 1945 Rastignano, outside of Bologna. It continued → 1949 to produce original typefaces such as Delia Back at his father’s firm, he took over the role and Permanent, and filed a patent application of technical director and began producing for the Simoncini Method. matrices with spaces and for Linotype machines. In 1946, the company moved to Via delle Fragole, where the first trial run of a small typeface for newspapers was produced the following year. 1964 → 1965 Life was added to the company’s typeface collection. Francesco became chair of the UNIGRAF subcommittee on Type and Typesetting and the East Bologna branch of Rotary International.

1965 Francesco continued to work with institutions and the academic world to improve the overall level of quality in the field of type. He helped found the Scuola di Scienze e Arti Grafiche at the Politecnico in Turin, wrote for trade publications, and gave lectures for the Advanced Course in Graphic Culture at the Politecnico, which awarded him its Premio Gromo.

1969 Selene was added to the catalogue of Simoncini typefaces.

1973 → 1975 In the role of vice-president, Francesco helped organize Grafitalia, the first Italian graphics fair of international scope, in 1973. He received the Clessidra dell’Unificazione prize at a conference organized by the graphics institute at the Politecnico to mark the five hundredth anniversary of the arrival of the printing press in Turin. Francesco was working on the organization of the second Grafitalia when he died at the age of just 62, on July 20, 1975, in Milano Marittima.

116•117 BIBLIOGRAFIA BIBLIOGRAPHY

Antonio Cavedoni – Francesco Ceccarelli, Officine Simoncini. Un patrimonio da recuperare, «Scuola Officina» 27 (2008), n. 1, pp. 16-20.

Antonio Cavedoni, Typeface Designs of the Officine Simoncini: Garamond, Delia, Selene, Dissertation for Master of Arts in Typeface Design, Department of and Graphic Communication, University of Reading, 2010.

Giancarlo Fabbri, Francesco Simoncini, un uomo di carattere... Garamond, «Savena Setta Sambro» 46 (2014), pp. 95-103.

Manuel Rattin – Matteo Ricci, Questioni di carattere. La tipografia in Italia dall’Unità nazionale agli anni Settanta, prefazione di Giovanni Anceschi, Viterbo, Stampa Alternativa/ Graffiti, 1997.

Elisa Rebellato, Un Garamond bolognese per Einaudi, «I.B.C.» XXI (2013), pp. 12-15.

Francesco Simoncini, Leggibilità e funzionalità dei caratteri da stampa, «Corso superiore di cultura grafica» XI (1965), pp. VI/1-VI/17.

Francesco Simoncini, Panoramica sulla Società Simoncini, Bologna, Arti Grafiche Tamari, 1965.

FONTI SOURCES

Archivio Storico della Camera di Commercio di Bologna, fasc. Officine Simoncini.

Archivio Storico della Camera di Commercio di Bologna, fasc. Simoncini Vincenzo.

Museo del Patrimonio Industrale di Bologna, Fondo Simoncini.

MATERIALI SU SIMONCINI SI TROVANO IN NUMEROSE RIVISTE DI SETTORE, IN PARTICOLARE «ANNUNCIATORE POLIGRAFICO», «BASE STAMPA», «LINEA GRAFICA» E «GRAPHICUS».

MATERIALI INEDITI SONO PRESENTI IN COLLEZIONI PRIVATE; PER INFORMAZIONI: [email protected] E [email protected] INDICE DEI NOMI INDEX OF NAMES

ACIMGA vedi Associazione dei Costruttori italiani di Macchine grafiche e affini «Annunciatore Poligrafico» 15, 113 «L’Arcipelago Einaudi» 64, 122 Armstrong, Neil 16, 49, 50, 114, 120 Associazione dei Costruttori italiani di Macchine grafiche e affini (ACIMGA) 11, 12, 109 Biblioteca del Centro di Cultura grafica Cesare Ratta 89, 96, 123, 124 Boccaccio, Giovanni 15, 58, 113, 121 Bohn, Hans 15, 112 Brini, Roberto 8, 106 Camera di Commercio di Bologna 35, 119, 126 Cassoli, Ugo 14, 112 Cevolani (azienda) 8, 18, 106, 116 Commissione grafica dell’UNI (UNIGRAF) 11, 18, 109, 117 Confindustria 11, 108, 109 Conrad, Joseph 62, 121, 122 Coraglia, Giorgio 130 Corso Superiore di Cultura Grafica alla Facolta di Architettura del Politecnico di Torino 19, 30, 117, 119 De Macchi, Piero 16, 87, 114, 123, 130 Druck und Papier (DRUPA) 12, 16, 109, 113 Ducati (azienda) 8, 18, 106, 116 Einaudi (casa editrice) 15, 18, 57, 64, 113, 116, 121, 122 Einaudi, Giulio 8, 57, 106 Ente nazionale italiano di Unificazione (UNI) 11, 109 Erbar, Jakob 15, 112 Frutiger, Adrian 88, 123 Garamont, Claude 15, 79, 80, 113, 122 «Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana» 46, 120 «Graphicus» 15, 89, 113, 123 Grafitalia 12, 19, 109, 117 Griffith, Chauncey H. 49, 86, 120, 123 Griffo, Francesco 7, 79, 105, 122 «Guerin Sportivo» 47, 120 Haas/ Linotype vedi Linotype Hoefer, Karlgeorg 15, 17, 53, 112, 114, 121 Intertype Corporation 9, 18, 106, 116 Istituto di Istruzione superiore Aldini Valeriani Sirani 8, 10, 18, 106, 108, 116 Istituto di Psicotecnica dell’Universita di Bologna 10, 107 Istituto industriale Giacomo Venezian 8, 18, 106, 116 Jannon, Jean 15, 79, 81, 113, 122 Jost, Heinrich 15, 112 Kraaz, Gerhart 15, 58, 113, 121 Lardent, Victor 17, 114 Linotype 8, 9, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 25, 36, 27, 29, 33, 49, 53, 60, 72, 97, 105, 106, 107, 109, 111, 112, 113, 114, 116, 118, 119, 120, 121, 122, 124, 130

126•127 Ludwig & Mayer 12, 14, 15, 17, 53, 58, 72, 109, 112, 113, 114, 116, 121, 122 Lumitype 88, 123 Malaguti, Lorenzo 8, 10, 106, 108 Mandel, Ladislas 16, 83, 87, 88, 114, 123 Mari, Michele 64, 122 Mengoli, Gianluigi 8, 106 Mergenthaler Linotype Company 8, 86, 106, 123 Molina, Oreste 15, 57, 113, 121 Monti, Giuseppe 8, 106 Morison, Stanley 17, 114 Museo del Patrimonio Industriale 14, 16, 30, 34, 39, 49, 51, 54, 66, 78, 80, 90, 111, 114, 118, 119, 120, 121, 122, 124, 126 Negroni, Nerina 18, 116 Pellitteri, Giuseppe 11, 109 Pugno, Giuseppe Maria 11, 108 Ridder, Hermann 9, 106 Rotary International 18, 117 Scuola Applicazioni Fotografiche Salesiana 31, 119 Scuola di Scienze e Arti grafiche della Facolta di Architettura del Politecnico di Torino 11, 19, 108, 117 Scuola industriale Aldini Valeriani vedi Istituto di Istruzione superiore Aldini Valeriani Sirani Scuola per le Industrie artistiche 8, 18, 106, 116 SEAT/ Pagine gialle 16, 83, 88, 114, 123 SET 86, 123 Simoncini, Vincenzo 8, 9, 18, 106, 107, 116, 126 SIP 84, 123 Stefani, Enea 8, 106 STET 87, 123 Techniques papetieres et graphiques (TPG) 12, 109 UNI vedi Ente nazionale italiano di Unificazione UNIGRAF vedi Commissione grafica dell’UNI «Universale Einaudi» 57, 60, 62, 121, 122 Vico, Giambattista 60, 121 Warde, Beatrice 79, 122 INDICE DEI CARATTERI INDEX OF

Armstrong vedi Selene Aster 9, 14, 18, 44, 45, 46, 47, 107, 112, 116, 120 86, 123 Beograd 53, 121 Bodoni 14, 112 Delia 9, 14, 16, 17, 18, 49, 82, 83, 84, 86, 87, 88, 89, 90, 96, 97, 99, 107, 112, 113, 114, 115, 116, 120, 123, 124, 126 Dominante 12, 109 Galfra 16, 83, 87, 88, 114, 123 Garamond (ATF) 15, 81, 113 Garamond (Monotype) 113 Garamond (Stempel) 80 Garamond Premier Pro (Adobe) 80 Garamond (Simoncini) 8, 12, 14, 15, 16, 17, 18, 28, 56, 57, 58, 62, 64, 66, 72, 74, 76, 78, 79, 81, 106, 109, 112, 113, 114, 115, 116, 118, 121, 122, 126 Granjon (Linotype) 60, 121 Helvetica 17, 114 Ionic 14, 112 Jannon (Storm) 81 Life 9, 14, 17, 18, 107, 112, 114, 117 Nomina 16, 87, 114, 123 Permanent 12, 14, 17, 18, 52, 53, 54, 55, 109, 112, 114, 116, 121 Pubblicità vedi Delia Sabon 80 Selene 9, 14, 16, 17, 19, 48, 49, 50, 51, 99, 107, 112, 114, 115, 117, 120, 124, 126 Simplicitas 9, 14, 18, 107, 112, 116 Textype 16, 49, 114, 120 Times New Roman 17, 114

128•129 COLOPHON

IDEA E PROGETTO | PROJECT BY CATALOGO PUBBLICATO DA | CATALOG PUBLISHED BY GRIFFO, LA GRANDE FESTA DELLE LETTERE RONZANI EDITORE VICENZA GRIFFO, THE GREAT GALA OF LETTERS MARCHIO EDITORIALE DI ELABORA S.R.L. GRIFFOANNIVERSARY.COM VIALE DEL PROGRESSO, 10 36010 MONTICELLO CONTE OTTO (VI) CURATELA E TESTI | CURATION AND TEXTS RONZANIEDITORE.IT [email protected] ELISA REBELLATO, ANTONIO CAVEDONI FOTO | PHOTOS BY DESIGN MOSTRA E CATALOGO | GIANNI MAZZOTA EXHIBITION AND CATALOG DESIGN 28 > 29 / 34 / 39 / 50 / 55 / 58 > 65 / DINA&SOLOMON 72 > 75 / 84 > 88 / 97 (MIRIT WISSOTZKY, MANUEL DALL’OLIO) TRADUZIONE | TRANSLATION COORDINAMENTO | PROJECT MANAGEMENT JOHANNA BISHOP MANUEL DALL’OLIO TYPEFACES MOSTRA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON | VERLAG, HOEFLER&CO. THE EXHIBITION WAS MADE POSSIBILE LIFE, LINOTYPE THANKS TO THE COLLABORATION OF COMUNE DI BOLOGNA, ISTITUZIONE BOLOGNA STAMPATO DA | PRINTED BY MUSEI, MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE PAOLO GALVANI — STAMPERIA S.R.L., LAZISE (VR) CON IL CONTRIBUTO DI | WITH THE SUPPORT OF ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO DEL PATRIMONIO CARTA | PAPER | COURTESY OF FEDRIGONI INDUSTRIALE, POLIGRAFICI IL BORGO, FONDAZIONE SIRIO WHITE WHITE ALDINI VALERIANI, ASSOCIAZIONE CNOSFAP BOLOGNA SYMBOL MATT PLUS PREMIUM WHITE CON IL PATROCINIO DI | WITH THE PATRONAGE OF SIRIO COLOR PERLA AIAP, ASSOCIAZIONE ITALIANA DESIGN DELLA COMUNICAZIONE VISIVA L'EDITORE RINGRAZIA | THE PUBLISHER THANKS ALESSANDRO CORUBOLO, FRANCO ZABAGLI, RINGRAZIAMO | WE WOULD LIKE TO THANK GIOVANNI STEFANO MESSURI VALENTINO BALDOVIN, NICO DE BRABANDER, MARIA GRAZIA BOLLINI, FRANCESCO CALZOLARI, ANTONIO CAMPIGOTTO, FRANCESCO CECCARELLI, © RONZANI EDITORE VICENZA RENZO COMOGLIO, GIORGIO CORAGLIA, CARLO ISBN 978-88-94911-05-3 DALL’OMO, MASSIMO DRADI, CARLO FANTINEL, PRIMA EDIZIONE, 1000 COPIE FLAVIO GIORGIS, MAURA GRANDI, FEDERICO GOZZI, 2017 DOMENICO IERVOLINO, STAN KNIGHT, PIERO DE MACCHI, VITTORIO MARCHESINI, ORESTE MOLINA, LORENZO MALAGUTI, MIRIAM MASINI, GIUSEPPE MONTI, ALESSANDRO MORINI, GIACOMO NEROZZI, CLAUDIO PAVESE, PALMIRO PEDRINI, MANUELA RATTIN, MATTEO RICCI, ANTONIO SCACCABAROZZI, DANIELE SIMONCINI, GIOVANNI SIMONCINI, PAOLO SIMONCINI, FRANCESCO VENTURI, HENDRIK D. L. VERVLIET, VALTER VISCARDI, ALESSIO ZOEDDU, CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA, ISTITUTO ALDINI VALERIANI SIRANI, RP STUDIO