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27/02/2012 : Notizie di oggi Corriere della Sera Risparmio, mini patrimoniale più pesante

Corriere Economia Fondi comuni Oltre la crisi C'è chi ha reso più del 100%

Daily Yomiuri, The DPJ should shelve new pension system plan Firm loses 200 billion yen in pension funds / AIJ told to halt business; other probes planned Minimum pension hard to guarantee Raise consumption tax to protect future elderly Uncertainty lingers over AIJ / Firms seek answers over 200 bil. yen in unaccounted-for pension funds

Gtnews.com Aegon Selects Logica to Support Delivery of Pension Auto-enrolment 'Hub'

ItaliaOggi7 Colf, buste paga poco più pesanti Enti di previdenza sotto attacco Il contributivo non risolve tutti i problemi SCADENZARIO del mese di marzo 2012

Mattino, Il Rossella Lama Roma. C'è qualche confusione sull'articolo 27 del decreto (Nazionale) liberalizzazioni che...

Milano Finanza Auguri di lunga vita. Potete permettervela? Brambilla (Itinerari previdenziali): complementare senza paura La leggerezza delle pensioni Qui c'è già la flexsecurity Si andrà in pensione più tardi e con un assegno più magro

Sole 24 Ore, Il SuperInps, una sfida per tutta la Pa

Sole 24 Ore, Il Il «quinto» con clientela mirata (Plus) LA POSTA DEL RISPARMIATORE

Tirreno, Il riscatto laurea, domanda bis possibile

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Corriere della Sera Data: "Risparmio, mini patrimoniale più pesante" 27/02/2012

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CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE DELLA SERA sezione: Primo Piano data: 27/02/2012 - pag: 5 Risparmio, mini patrimoniale più pesante

Il bollo dello 0,1% anche su certificati di deposito e depositi vincolati ROMA Arriva il bollo proporzionale dell'uno per mille anche sui depositi bancari e postali e i certificati di deposito ma non sui conti correnti. Lo prevede l'ultima versione disponibile del decreto sulla semplificazione fiscale, che oggi dovrebbe approdare per la promulgazione al Quirinale nella sua versione definitiva, messa a punto dai tecnici dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri di venerdì scorso. Il salva Italia. Come è noto, i conti di deposito finora non sono stati gravati da maxibollo sugli estratti conto ma neanche da quello sulle comunicazioni relative al deposito dei titoli. La normativa attuale, così come innovata dal decreto salva Italia a dicembre scorso, stabilisce che l'onere dell'imposta di bollo di 34,20 euro annuali venga pagato dagli intestatari persone fisiche solo se il conto è attivo e con un saldo medio nell'anno oltre i 5 mila. Per chi non supera tale soglia l'imposta di bollo non è dovuta. Una particolarità che determina un risparmio per ben 8 milioni di contribuenti, un terzo dei correntisti italiani. Anche sui titoli si è cercato di introdurre un principio equo per cui l'imposta è diventata proporzionale e si calcola applicando una percentuale sul valore totale posseduto pari allo 0,1% nel 2012 e allo 0,15% dal 2013, comprendendo però tutti i tipi di prodotti finanziari, anche quelli detenuti all'estero. Con un limite minimo di 34,20 euro e, solo per il 2012, un massimo di 1.200 euro di imposta. Il decreto salva Italia infine esclude dalla tassazione i fondi pensioni ed i fondi sanitari. La nuova versione. Una volta che la norma del salva Italia è stata approvata, non tutti sono rimasti convinti della sua chiarezza e equità. Alcuni operatori del settore ne avevano azzardato un'interpretazione estensiva, ricomprendendo tra gli strumenti finanziari, cui si sarebbe dovuta applicare l'imposta proporzionale, anche i conti di deposito e i certificati, considerandoli nel novero degli strumenti di investimento. La novità introdotta con il decreto sulla semplificazione fiscale sana proprio questa incertezza rendendo esplicito ciò che era ancora «in nuce». La norma stabilisce che vengano tassate le comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari, anche non soggetti a obbligo di deposito, «ivi compresi i depositi bancari e postali anche se non rappresentati da certificati». L'imposta resta non dovuta per le comunicazioni ricevute e emesse dai fondi pensione e dai fondi sanitari. La base imponibile. L'imposta proporzionale si calcola sul valore del deposito o, nei casi dei certificati, sul valore nominale o di rimborso. La norma dice che l'imposta si applica sulle comunicazioni nel senso che, se applicando l'un per mille sul conto, l'importo dovuto fosse pari a mille, questo importo può essere prelevato una volta sola se la comunicazione è una, o suddiviso per il numero delle comunicazioni effettuate, se sono più di una. L'applicazione. La nuova imposizione verrà applicata dalle banche ai conti vincolati già in corso o solo a quelli che verranno stipulati dall'entrata in vigore della norma in poi? La decisione starà alle banche che potrebbero propendere per la seconda soluzione. Ma potrebbero anche fare di più per accaparrarsi il cliente: accollarsi l'onere del bollo almeno per i conti che non siano troppo bassi, quelli che vengono tenuti in vita con pochi euro. Resta inteso che le banche che oggi espongono clausole del tipo «bollo vigente a carico della banca» dovranno farvi fronte oppure cambiare le condizioni dando al cliente il necessario preavviso di almeno due mesi. Antonella Baccaro RIPRODUZIONE RISERVATA PRESSToday Rassegna stampa

Corriere Economia Data: "Fondi comuni Oltre la crisi C'è chi ha reso più del 100%" 27/02/2012

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CORRIERE ECONOMIA - ECONOMIA sezione: Prima data: 27/02/2012 - pag: 18 Fondi comuni Oltre la crisi C'è chi ha reso più del 100%

DI GIUDITTA MARVELLI E FRANCESCA MONTI Rendimenti a tre cifre per i migliori prodotti. Tra le sgr vince JP Morgan, seguita da Pimco. Pioneer è prima tra le italiane. Ecco dove puntano ora i gestori fuoriclasse I l mondo dei fondi si mette in mostra, sfidando la crisi e i numeri non incoraggianti del 2011. L'edizione 2012 del Salone del risparmio, organizzato da Assogestioni di cui il Corriere della Sera è media sponsor, invita gli operatori del settore e tutti i privati investitori desiderosi di sapere di più sulle possibilità di gestione a lungo termine dei propri risparmi, ad una tre giorni di dialogo, informazione e cultura. Dal 18 al 20 aprile, a Milano, negli spazi dell'Università Bocconi, la Fiera degli investimenti offre seminari, dibattiti, ricerche: due giorni sono dedicati agli operatori, il terzo al pubblico. La passata edizione ha ospitato novemila visitatori e 76 mila contatti online. Le iscrizioni sono gratuite e si possono già fare sul sito www.salonedelrisparmio.com. RIPRODUZIONE RISERVATA L e performance non mancano: basta guardare le classifiche dei migliori fondi (vedi tabelle in queste pagine e a pagina 20). Negli ultimi tre anni con i prodotti specializzati sui Paesi Emergenti si poteva portare a casa anche il 170%. Ma anche nella martoriata Piazza Affari, c'è chi è riuscito, tra il 2009 e il 2011, a mettere insieme un +29%, vale a dire un 10% l'anno. Ma il punto è un altro. Questi numeri affascinanti sono finiti in poche tasche perché manca un collegamento efficiente tra i bisogni dei risparmiatori e i veicoli che possono trasportarli nel futuro. Classifiche Le trenta case di investimento che con i loro punteggi di eccellenza si sono guadagnate un posto nella classifica di CorrierEconomia costruita sui risultati a tre anni dei rispettivi fondi impegnati in 22 diverse categorie hanno di fronte questa notevole sfida, da giocare in una partita doppia e non semplice con le rispettive reti distributive. Cioè con quei canali (in Italia sono soprattutto banche) che vendono all'investitore finale non solo i fondi, ma anche altri strumenti. Se Jp Morgan, Pimco e Franklin Templeton i tre big internazionali sul podio ma anche Pioneer (la fabbrica di Unicredit, prima italiana e quinta classificata) o Eurizon (Intesa Sanpaolo, 24esima posizione) un giorno arrivassero a produrre il fondo Miracoloso, uno strumento dalle performance taumaturgiche, non avrebbero comunque risolto il problema della mancanza di organizzazione efficiente dei portafogli familiari. Anche il Miracoloso, se finisce nelle tasche sbagliate, può rivelarsi inutile. O, peggio, distruttivo. Il sentimento Il 2011 è stato un anno di fuga dai fondi (meno 40 miliardi la raccolta netta, ma il patrimonio resta pur sempre a quota 938 miliardi) e di risparmi sempre più stretti. Una gelata che si spiega con la crisi e che mette l'industria di fronte all'impellenza di recuperare la fiducia delle famiglie, mai così bassa. «Non mi fido delle banche, non mi fido dei fondi e non mi fido neanche di me stessa». Firmato: Grazia. Questo è uno degli aforismi, forse il più disincantato, raccolto dai creativi di Saatchi&Saatchi che si sono presi la briga di analizzare per conto di Assogestioni l'umore degli italiani qualunque davanti al risparmio. Uno screening emotivo, senza pretese di scientificità, che rivela grandi insicurezze e grande bisogno di strumenti utili. «Non voglio comprare niente dice Max voglio consigli seri, comprensibili e disinteressati. Nel mio interesse». Dal 18 al 20 aprile l'industria del risparmio gestito, quella che dovrebbe nel suo articolato complesso fatto di sgr, promotori, banche, attori nazionali e stranieri tradurre in pianificazione di lungo termine, i soldi delle famiglie sempre più orfane di Welfare state, si ritrova al Salone del risparmio, una tre giorni dedicata alle innumerevoli possibilità di investimento a disposizione dei privati. Il dialogo non parte da numeri incoraggianti, ma ci sono anche nuove tendenze interessanti. Per esempio, in un quadro funesto di raccolta, quella degli strumenti di tipo previdenziale è stata piccola (2,8 miliardi nel 2011) ma positiva. Un segnale di consapevolezza dell'importanza crescente di accumuli personali per la pensione. E poi c'è anche un primo tentativo di istituzionalizzazione. Che cosa vuol dire? Oggi in Italia solo il 25% delle risorse delle famiglie viene affidato al risparmio gestito (polizze, fondi, fondi pensione e così via) contro medie del 40-50% riscontrabili in altri paesi. Un gap dovuto al diverso sviluppo degli strumenti di lungo termine in chiave previdenziale, dove i fondi comuni diventano una parte, un mattoncino del progetto finanziario di lungo termine. E non più, come è stato finora in Italia, una cosa da vendere senza istruzioni per l'uso allo sportello della banca. La foto del Paese senza fondi è emersa anche dalle dichiarazioni dei redditi dei ministri del governo tecnico: solo cinque hanno qualche posizione in quote. L'unico vero fan, che si è trasformato in un testimonial inconsapevole del Salone e della causa, è il premier Mario Monti, che sui fondi ha investito più di 11 milioni. La quantità è inarrivabile per i più. Sull'idea, invece, i signori in mostra al Salone cercheranno di convincerci che vale la pena di studiare. 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Daily Yomiuri, The Data: "DPJ should shelve new pension system plan" 27/02/2012

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This is not the time for the government and the Democratic Party of to charge ahead with the adoption of the new pension system touted in the DPJ's 2009 House of Representatives election manifesto.

If the DPJ intends to proceed with talks on integrated reform of the social security and tax systems with opposition parties, the party should declare it will shelve this pension plan.

The DPJ wants to establish a new premium-based earnings-related pension scheme, which integrates the existing corporate employees pension, mutual aid pension and national pension plans. The envisaged system would draw on taxpayers' money to provide a minimum guaranteed pension of 70,000 yen a month to elderly people eligible for only a small pension benefit.

During an interpellation session in the lower house on Friday, New Komeito Secretary General Yoshihisa Inoue ripped into Prime Minister over the planned pension system. "The fundamentals of the system have yet to be presented in detail," Inoue said. Noda reiterated that the government plans to submit bills to introduce the new pension system to the Diet next year, saying, "The government will promote discussions to reach a national consensus."

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Where will money come from?

The problem lies in where the money to finance this system would come from.

According to an unofficial DPJ estimate, introducing a minimum guaranteed pension would require an additional 25.6 trillion yen for fiscal 2075, when Japan's graying population is expected to peak, compared to a situation in which the current basic pension system is maintained.

The Noda administration plans to raise the consumption tax rate to 10 percent as part of integrated reform of the social security and tax systems. But the estimate showed bankrolling a minimum guaranteed pension would require the consumption tax to be jacked up by another 7.1 percentage points.

Increasing the consumption tax rate to 10 percent has been anything but easy. Forging ahead with this new pension system will only whip up more confusion. Allowing the new pension system to hamper integrated reform of the social security and tax systems is like putting the cart before the horse.

Given the expected rapid increase in health and nursing care costs in the future, the likelihood that the new pension system will become a reality is very low. Liberal Democratic Party President Sadakazu Tanigaki was quite right to lash out at the DPJ for "insisting it can do something that's impossible to do."

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Have courage to back down Last summer, the government and the ruling parties effectively iced a plan to establish the DPJ's new pension system, when they finalized an outline for integrated reform of the social security and tax systems under Kaoru Yosano, then state minister in charge of economic and fiscal policy. Instead, they said they would reform the existing pension system.

However, now Noda and DPJ executives have started clearly saying they will have bills on the new pension system submitted to the Diet next year. Apparently with an eye on the next general election, the DPJ decided it would be a bad idea to withdraw the new pension system, which was an eye-catching key policy in its manifesto. However, now is precisely the time for the DPJ to find the courage to wave goodbye to its manifesto.

Carrying out integrated reform of the social security and tax systems is an important and urgent task. Drastic reform of the pension system include integrating corporate employees pension and mutual aid pension plans; shortening the minimum period of enrollment required to receive pension payments; and providing help to people eligible for only very small benefits. These items mostly overlap with a pension reform plan put forward by the LDP and Komeito when they were the ruling coalition. As such, we expect all parties to hold constructive discussions on these issues.

In the 1990s, Sweden organized a task force comprising members of ruling and opposition parties and completely overhauled its pension system despite a change of government during the process. Japan also has reached the point where it must apply such wisdom and efforts to build consensus.

(From The Yomiuri Shimbun, Jan. 28, 2012)

(Jan. 29, 2012) PRESSToday Rassegna stampa

Daily Yomiuri, The Data: "Firm loses 200 billion yen in pension funds / AIJ told to halt business; other probes 27/02/2012 planned"

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The Financial Services Agency on Friday ordered AIJ Investment Advisors Co. to suspend its operation for a month after the Securities and Exchange Surveillance Commission found about 200 billion yen in pension funds it managed had vanished, officials said.

The investment advisory firm, based in Chuo Ward, Tokyo, manages corporate pension funds of small and midsize firms. It had solicited customers by falsely telling them it kept proper records of pension fund management.

The suspension order was issued based on the Financial Instruments and Exchange Law.

Shozaburo Jimi, state minister for financial services, announced Friday the simultaneous launch of inspections into 263 similar investment companies to verify their financial conditions.

According to the agency and other parties, the commission launched an investigation into AIJ last month and was unable to confirm the status of about 200 billion yen, or 90 percent of pension assets it was entrusted to manage by small and midsize companies for their employee pension funds.

Almost no funds were found in AIJ's bank accounts, with AIJ sources reportedly telling the commission the company had failed to properly manage the pension funds.

The commission is now investigating what happened to the assets. It has already discovered that AIJ had solicited customers by telling them the company secured high yields, though this was not the case.

The commission decided to report the case to the agency, saying customer protection must be given the highest priority. The Financial Services Agency issued the one-month business suspension order as an emergency measure.

Speaking to reporters after a Cabinet meeting Friday, Jimi said the order was intended to protect investors since their assets had likely been damaged.

"We will do our utmost to prevent similar misdeeds by conducting simultaneous inspections of companies in the same trade," he said. "The agency also wants to work closely with the Health, Labor and Welfare Ministry, which is responsible for pension management."

According to the Japan Securities Investment Advisers Association, the management of corporate pensions was handled chiefly by banks and life insurers until 1990, when the market opened up to investment advisory firms as a deregulatory measure. AIJ was founded in 1989 with 230 million yen in capital.

The outstanding assets of corporate pensions in the nation was about 79.3 trillion yen as of March 31, 2011.

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Monitoring inadequate Two types of investment advisory companies exist: those that give investment advice to individual and corporate investors, and those that provide investment management services by selling and purchasing financial products for investors.

Investment advisory companies are obliged to register with the Financial Services Agency.

In many cases, funds entrusted by individual investors are managed by trust banks.

However, it is believed financial authorities have difficulty in fully monitoring investments, observers said.

"[The financial authorities] can't accurately determine how investments are conducted overseas," an industry source said.

The disappearance of pension funds managed by AIJ Investment Advisors will likely have a huge impact on pension investment policies by companies entrusting their funds to investment advisory firms.

The corporate pension program is supposed to supplement the public pension program and support company employees after retirement.

However, the number of new subscribers has not been increasing because of the low birthrate, while the amount of pension payouts has been increasing following the retirement of baby boomers and other factors.

Many corporate pension programs are struggling because of low management yields after the Lehman Brothers collapse, making it increasingly difficult for corporate pension operators to make ends meet.

According to the Health, Labor and Welfare Ministry, about 2.84 million people receive pensions from employees' pension funds established in each industry by small and midsize companies.

However, the operations of many investment advisory companies are believed to be less than reputable.

Both the public and private sectors must keep a wary eye on such businesses, observers say.

(Feb. 25, 2012) PRESSToday Rassegna stampa

Daily Yomiuri, The Data: 27/02/2012 "Minimum pension hard to guarantee"

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The Democratic Party of Japan's plan to create a minimum guaranteed pension covering everyone in the country will need an additional 7.1-percentage-point hike in the consumption tax rate in fiscal 2075, according to an estimate by the welfare ministry.

The estimates, released Thursday, showed that if such a pension system was financed completely with tax revenues, the government would need an additional 25.6 trillion yen a year in fiscal 2075, when Japan's graying population is expected to reach its peak, compared with the current basic pension system.

The DPJ-led government has pledged to raise the consumption tax rate to 10 percent. But the estimate showed that another seven-point hike would be needed to finance a minimum guaranteed pension.

The estimate was made assuming that the new system would be implemented over a 40-year period starting in fiscal 2016.

The minimum pension would be paid in full to people whose average annual income during their lives was less than 2.6 million yen.

For people earning 2.6 million yen but less than 6.9 million yen, part of the minimum pension would be cut from the pension they receive. The minimum pension would not be included in the pension paid to people whose incomes exceed 6.9 million yen.

The estimate has drawn the attention of lawmakers in the current Diet session.

The Liberal Democratic Party and New Komeito question whether the estimate is consistent with the government's plan for integrated reform of the social security and taxation systems, which has at its core an increase of the consumption tax rate to 10 percent.

The release of the estimate is expected to influence debate between the ruling and opposition parties on the integrated reform and may determine whether they will reach an agreement.

Even when it was an opposition party, the DPJ pressed for a system in which pensions granted on the basis of past annual incomes of workers are combined with a minimum guaranteed pension of up to 70,000 yen a month. This minimum pension would be financed with revenues from the consumption tax.

The plan to reform the public pension system is one of the DPJ's marquee policies and was the driving force for the party to take over the reins of government.

But the Health, Labor and Welfare Ministry's estimate reveals that a huge amount of tax revenue will be needed to realize a minimum guaranteed pension.

The ministry, which began working out the estimate in spring last year, offered four options.

The first option is closest to the DPJ's original plan. In this option, the minimum guaranteed pension will be paid in full to people whose average lifetime annual income is less than 2.6 million yen. The amount would be gradually reduced for people with higher incomes and totally cut off for those with annual incomes of 6.9 million yen or higher.

The raising of the consumption tax rate to 10 percent is based on the premise that the current basic pension system, which is evenly financed by premiums and taxpayers' money, is maintained.

If the minimum guaranteed pension is financed completely by tax revenues, the first option would need a boost in the consumption tax rate by an additional 7.1 percentage points in fiscal 2075.

In the three other options, the ranges of recipients of the minimum guaranteed pension have been narrowed.

Only the fourth option will need the same amount of financing with tax revenues as that of the current system.

In the fourth option, the minimum guaranteed pension would be paid in full to people who earned nothing during their lifetimes. The amount would be cut according to income, with people whose annual income is 3.8 million yen or higher not receiving the minimum pension.

In 2007, then DPJ President Ichiro Ozawa proposed a minimum guaranteed pension should be paid in full to people who earned an average annual income of up to 6 million yen, and the amount would be reduced for people with incomes up to 12 million yen.

The four options in the new estimate set a much lower income ceiling than Ozawa's proposal for eligibility to receive a minimum guaranteed pension.

Whichever option is adopted, the consumption tax rate will need to be raised significantly.

Under the current system, a basic pension of up to 66,000 yen is paid to all pensioners regardless of the size of their income.

The DPJ plans to abolish the basic pension system when a minimum guaranteed pension system is introduced.

Therefore, even under the first option, which will cover the widest range of people, the pensions paid out will be lower than those under the current system, as those who earn high or middle-ranking incomes will not be eligible to receive a minimum guaranteed pension.

Under the other three options, pensions will fall in most income categories.

The DPJ's plan is fraught with problems.

As self-employed people and company employees will be included in the same system in which part of their pension will be decided by income level during their working lives, it is possible self-employed people will falsely report lower incomes to minimize their premium payments. On the other hand, many self-employed people will have to pay higher premiums because they must pay the full amount, while employers pay half the premiums of company employees.

"All people will receive 70,000 yen a month under the minimum guaranteed pension system," the DPJ has proclaimed.

However, about 40 years are needed to fully enact the new system.

During this period, people who have not paid premiums in the past will not receive any pension. Therefore, the problem of people receiving little or no pension will be unresolved.

Regarding pension system reforms, some people believe the current system should be kept in place and measures taken to assist people who receive little or no pension.

In 2008, The Yomiuri Shimbun released a reform proposal calling for taxpayers' money to be used to guarantee that people with small pensions receive 50,000 yen a month.

In this case, the predicted tax revenues necessary to finance the measure would be equivalent to between one and two percentage points of the consumption tax rate.

This would make it possible to use future consumption tax revenue to help other social security fields, such as medical and nursing care.

The new estimate has raised serious doubts about the feasibility of the DPJ's plan.

(Jan. 28, 2012) PRESSToday Rassegna stampa

Daily Yomiuri, The Data: "Raise consumption tax to protect future elderly" 27/02/2012

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Elderly people lament their long lives while working generations cry out in anguish.

Unless something is done, this future will certainly become a reality. The elderly at that time will be the people who are in their 30s and 40s now. Those who cry out in anguish will be today's young people and children yet to be born.

Why don't politicians have much of a sense of crisis about this?

During intensive deliberations on the social security and tax systems in the House of Representatives Budget Committee on Wednesday, the ruling and opposition parties bickered over how to start discussions. It cannot be denied that the discussions were frustrating.

This is because both the ruling and opposition parties are trying to push through their opinions, apparently with a lower house election in mind. Of course, the government and the Democratic Party of Japan are primarily responsible for the situation.

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DPJ must relent

The outline of integrated reform of the social security and tax systems, which was approved by the Cabinet last week, states that the government will submit to the Diet next year a bill to establish a new pension system. The establishment of a new pension system was touted in the DPJ's manifesto for the 2009 lower house election.

The Liberal Democratic Party and New Komeito said they will not join discussions on the social security and tax systems with the ruling parties unless the bill's submission to the Diet next year is withdrawn.

If nothing is done, time will continue to be wasted as the ruling and opposition parties cannot engage in fundamental debate on how urgent it is to improve the social security system and implement the consumption tax hike, which are sought by the integrated reform.

The government and the DPJ should first separate the idea of establishing a new pension system from the integrated reform.

Then the current pension system must be quickly improved. The DPJ, the LDP and Komeito have agreed on this point. If the parties have full-fledged discussions, starting from this point, they could have concrete talks on when the consumption tax hike is necessary and how much it should be.

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Details take time

If a new pension system is to be created, appropriate levels for minimum guaranteed pension benefits and premium rates would be determined in the process of reviewing measures for low-income earners and others under the existing pension system.

It is difficult to present a concrete image of the new pension system without this work.

During the intensive deliberations on the social security and tax systems, it was confirmed that a minimum guaranteed pension of 70,000 yen a month and a premium of 15 percent of annual income under a new common national pension scheme, which have been emphasized by the DPJ, are not reliable figures.

It seems impossible to have in-depth discussions on a new pension system and create the bill to establish it within just a year.

During the intensive deliberations, Prime Minister Yoshihiko Noda said it is important to consider what social security reform will leave for not only the generations living now but also for future generations.

In connection with this, , an LDP member and former state minister in charge of consumer affairs, pointed out the necessity of taking measures against the chronically low birthrate and agreed with Noda's view.

"In their discussions, lawmakers should look 50 or 100 years ahead," she said.

For the elderly people of the future and their children, it is time to carry out social security reform and raise the consumption tax rate by deepening deliberations on these matters in the Diet.

(From The Yomiuri Shimbun, Feb. 24, 2012)

(Feb. 25, 2012) PRESSToday Rassegna stampa

Daily Yomiuri, The Data: "Uncertainty lingers over AIJ / Firms seek answers over 200 bil. yen in unaccounted- 27/02/2012 for pension funds"

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Companies and organizations that entrusted AIJ Investment Advisors Co. with the management of part of their corporate pension funds were preoccupied with inquiries Friday after a report that most of the more than 200 billion yen in pension funds the investment firm managed had disappeared.

An official of major electric appliance maker Yaskawa Electric Corp., which entrusted AIJ with the management of part of its corporate pension funds, said the case would have little impact on the Kitakyushu firm since it had entrusted less than 2 percent of its pension funds to AIJ. The official declined to comment further.

Major semiconductor manufacturing equipment maker Advantest Corp. of Chiyoda Ward, Tokyo, said in a statement it would release information if it had to revise its earnings forecast.

Saitama-ken Torakku Kosei Nenkin Kikin, a truck industry pension fund in Saitama Prefecture, entrusted AIJ with the management of about 5 percent of pension funds covering about 13,000 people, including transport company employees.

An executive of the Saitama-based fund said he received a call on his cell phone from an AIJ official at 6 a.m. Friday. The official reportedly told him that although AIJ could provide no details, the investment manager would figure prominently in the newspapers.

The executive said the truck industry pension fund cannot tell its member companies anything as no relevant information is available. "I suspect it will take a long time to recover the assets," he said.

A Sendai-based pension fund for truck industry employees in six Tohoku prefectures entrusted AIJ with the management of between 2 percent and 3 percent of its pension funds from around 2004 to 2005.

An official of Tohoku Rokken Torakku Kosei Nenkin Kikin, which is in charge of the pension, said the fund canceled the contract within a year. "Although AIJ had good yields, there was a great deal of uncertainty over its operation. For example, it gave many unclear explanations on its fund management structure at a quarterly meeting," the official said.

The eighth floor of an 11-story building in Chuo Ward, Tokyo, that houses AIJ headquarters, was packed with reporters from early Friday morning.

Sei Takahashi, a lawyer for AIJ, appeared at about 11:30 a.m. and told reporters he could not make any statements as the firm is currently under investigation.

A source near an upscale condominium in Roppongi, Tokyo, where AIJ President Kazuhiko Asakawa is believed to live, said his whereabouts are unknown and that he seems to have moved out a few days ago.

(Feb. 25, 2012) PRESSToday Rassegna stampa

Gtnews.com Data: 27/02/2012 "Aegon Selects Logica to Support Delivery of Pension Auto-enrolment 'Hub'"

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Aegon Selects Logica to Support Delivery of Pension Auto-enrolment 'Hub' - 24 Feb 12

Aegon has chosen business and technology company Logica to support the delivery of its pension reform proposition for new and existing corporate customers. All organisations in the UK will have to automatically enrol their employees into a qualifying pension scheme following government legislation in the Pensions Act of 2008. Aegon's proposition will centre on an online auto-enrolment 'hub'.

By combining Logica's leading edge solution and experience of the pensions industry with Aegon's heritage and expertise in corporate pensions the company believes it will create a compelling support proposition for corporate customers. Logica's technology solution is delivered in partnership with SuperChoice, which is tried and tested in the Australian pension market and has been configured to meet UK requirements.

The online hub, which is expected to launch in 4Q12, will offer employers:

Categorisation of employees for auto-enrolment based on payroll information. Automatic calculation and validation of contributions based on scheme rules. Tailored employee communications, including electronic communications. Online facility to manage opt outs and opt ins together with automatic re-enrolment of all opt outs every three years. Regulatory reporting. Management information to help employers gain maximum value from their pension investment.

Paul McMahon, group marketing director at Aegon, said: "In the current economic climate, employee engagement is more crucial than ever for employers seeking value for money from their employee benefits spend and to attract and retain staff. Auto- enrolment is a great opportunity to get employees thinking about pensions and planning for the future." PRESSToday Rassegna stampa

ItaliaOggi7 Data: "Colf, buste paga poco più pesanti" 27/02/2012

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ItaliaOggi7 sezione: Previdenza data: 27/02/2012 - pag: 18 autore: Pagina a cura di Daniele Cirioli I calcoli in vista del primo appuntamento per i versamenti del 2012 da effettuare all'Inps

Colf, buste paga poco più pesanti

Adeguati all'inflazione (+2,7%) le retribuzioni e i contributi Colf un poco più cara quest'anno. Sono aumentate, infatti, retribuzioni e contribuzioni da versare all'Inps per il consueto adeguamento annuale al costo della vita: +2,7%. Per fare un esempio, chi l'anno scorso ha pagato per il primo trimestre 424 euro circa di contributi (103 euro a carico del lavoratore) per la colf tenuta 24 ore con paga di 6 euro all'ora, quest'anno entro il 10 aprile (quando scade il termine per il pagamento del primo trimestre 2012) dovrà sborsare 437 euro circa (107 euro circa a carico del lavoratore), dunque circa 13 euro in più (4 euro in più a carico del lavoratore).Rincarano contributi e salari. Permettersi la colf quest'anno, dunque, sarà un po' più oneroso. L'incremento è dovuto, come detto, alla lievitazione delle retribuzioni convenzionali (variazione indice del costo della vita del 2,7%) su cui è calcolata la contribuzione. La retribuzione da considerare ai fini del versamento dei contributi della colf è stabilita dalla legge, che prevede tre determinate fasce di salario orario convenzionale, cui corrispondono altrettante fasce di retribuzioni effettive (si veda tabella). Dal 1° gennaio, inoltre, è scattato l'adeguamento al costo della vita di tutti i livelli retributivi minimi previsti per i domestici dal contratto collettivo di lavoro. L'aggiornamento riguarda anche le indennità sostitutive di vitto e alloggio che spettano alle domestiche a servizio intero (parzialmente anche a quelle a mezzo servizio, qualora occupate per notevole parte della giornata): a partire dal 1° gennaio il valore di ciascun pasto passa da 1,75 a 1,81 euro, mentre quello dell'alloggio da 1,52 a 1,57 euro. Come si pagano i contributi. Per calcolare i contributi da versare è sufficiente cercare, nella tabella pubblicata in pagina, l'importo del contributo orario corrispondente alla retribuzione effettiva che è corrisposta al domestico. Poi basterà moltiplicare questo valore al numero delle ore di lavoro svolte entro l'ultimo sabato del trimestre solare (in altra tabella in pagina sono riportati due esempi: di una colf a 24 ore e di una a 25 ore settimanali). Per i rapporti di lavoro oltre le 24 ore settimanali, per i quali si prescinde dalla retribuzione, il calcolo della cifra da pagare è semplicissimo: basta moltiplicare il contributo orario (1,02 euro) per il numero di ore lavorate nel trimestre. Le operazioni da fare sono, invece, più di una quando la colf lavora in casa per meno di 25 ore settimanali. In tal caso, infatti, per sapere in quale delle tre fasce rientra il contributo orario bisogna prima calcolare la retribuzione effettiva alla quale si arriva sommando alla paga oraria: a) la quota per la tredicesima; b) una o più quote per le indennità di vitto e alloggio, per le colf che sono a servizio intero o che consumano in casa uno o più pasti. La quota per la tredicesima si calcola dividendo la paga oraria per 12. Se questa fosse, per esempio, di 8 euro l'ora, bisogna aggiungere 0,67 euro. In questo caso la retribuzione oraria effettiva di 8,67 (8 + 0,67) si colloca nella seconda fascia alla quale corrisponde un contributo orario di 1,58 euro. Per le colf conviventi e per quelle che consumano in casa uno o più pasti alla retribuzione comprensiva del rateo di tredicesima, bisogna aggiungere anche le indennità convenzionali di vitto e alloggio. I versamenti alla CassaColf. Operativa dal 2010 la CassaColf (cassa mutua per colf e badanti) assicura prestazioni sanitarie ai domestici e ai rispettivi datori di lavoro (famiglie). L'iscrizione è obbligatoria per chi applica il ccnl lavoro domestico, praticamente tutti i datori di lavoro degli oltre un milione di collaboratori familiari. La nuova tutela costa 0,03 euro all'ora (0,01 euro sono a carico dei lavoratori), con versamento tramite Inps insieme ai contributi previdenziali obbligatori. Il versamento dei contributi è a cura del datore di lavoro che deve provvedervi con la stessa periodicità (trimestrale), entro lo stesso termine e con le stesse modalità (il codice da indicare è «F2») con cui versa i contributi all'Inps. Il calcolo del contributo dovuto va effettuato alla stessa maniera di come si determinano i contributi previdenziali: il datore di lavoro moltiplica il contributo orario (0,03) per le ore lavorate nel trimestre e così ottiene l'importo da versare a Cassacolf. L'importo così ottenuto va sommato ai contributi previdenziali dovuti e il totale è la somma da versare. Nella casella «G.ORG.» sul bollettino va indicato «F2». Attenzione a chi effettua i versamenti online. La procedura Inps non effettua il calcolo dei contributi dovuti a CassaColf. Pertanto, una volta determinato manualmente il contributo dovuto, questo andrà aggiunto ai contributi di previdenza e il totale indicato come somma da versare. © Riproduzione riservata PRESSToday Rassegna stampa

ItaliaOggi7 Data: "Enti di previdenza sotto attacco" 27/02/2012

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ItaliaOggi7 sezione: professional day data: 27/02/2012 - pag: 4 autore: La protesta delle Casse/1

Enti di previdenza sotto attacco

Le casse di previdenza al fianco degli ordini per dire no a una politica che negli ultimi anni ha penalizzato i professionisti e di conseguenza la loro previdenza. Dopo una serie di interventi legislativi che hanno ridotto al lumicino l'autonomia degli enti previdenziali, l'ultima batosta per il comparto è arrivata con l'articolo 24 del decreto (n.214/2011) denominato «Salva Italia» e la relativa richiesta agli istituti pensionistici di presentare bilanci in equilibrio (fra entrate contributive e uscite per prestazioni) per 50 anni. Una misura che con molta probabilità obbligherà più o meno tutte le casse (che ancora non l'hanno fatto) di cui al dlgs 509/94 ad abbandonare il metodo retributivo a favore di quello contributivo. L'ennesima norma che, quindi, ignora l'autonomia gestionale concessa ormai 15 anni fa. Ecco perché il comparto ha scelto di essere al Professional day. Secondo Andrea Camporese, presidente dell'Adepp (l'associazione degli enti di previdenza privatizzati e privati) «viene ignorato che le casse non gravano sul bilancio dello Stato neppure quando parliamo di ammortizzatori sociali. Mentre si pensano norme che sembrano non tenere conto del ciclo economico e di un pil negativo, di un Paese che è fermo, di un reddito medio declinante e di una crisi che ricadrà soprattutto sui giovani professionisti». PRESSToday Rassegna stampa

ItaliaOggi7 Data: "Il contributivo non risolve tutti i problemi" 27/02/2012

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ItaliaOggi7 sezione: professional day data: 27/02/2012 - pag: 4 autore: La protesta delle casse/2

Il contributivo non risolve tutti i problemi

La riforma Fornero non lascia tranquilli nemmeno chi il sistema contributivo lo ha adottato nel 1996. Come l'Ente di previdenza dei biologi guidato da Sergio Nunziante. Domanda. Perché?Risposta. Obbligare le Casse nate con il dlgs 103/96 direttamente con il sistema contributivo a rispettare le prescrizioni dell'art. 24 comma 24, ritengo sia un assurdo tecnico. Ne spiego i motivi: con il contributivo le pensioni non vengono pagate con il contributo degli attivi, ma con i contributi che gli stessi pensionati hanno già pagato nel corso degli anni di vita attiva e che sono fisicamente nella «cassaforte» di ciascun pensionato. Non vi è, quindi alcun patto generazionale. Ognuno pensa alla propria pensione. Il fatto che il saldo previdenziale di una cassa 103 possa divenire negativo nel 2039 significa semplicemente che in quell'anno, all'Enpab, verranno versati contributi previdenziali in misura inferiore di quanto non siano le uscite per pensioni. Ma poiché le pensioni non vengono pagate con quei contributi, un saldo previdenziale negativo per le casse che adottano il sistema contributivo non ha alcun significato. D. Il sistema contributivo, però, spesso è visto come l'unico modo per salvaguardare i conti delle casse, non solo private…R. Con questo sistema tra trenta anni avremo sì i conti in ordine ma avremo creato una popolazione di pensionati poveri, perché le pensioni che ne deriveranno saranno abbondantemente inferiori al 50% dell'ultimo redditoD. Come se ne esce?R. Credo che la vera scommessa sia quella di cercare una terza via, che veda coniugata la sostenibilità finanziaria alla sostenibilità sociale. Gli strumenti ci sono, ne cito alcuni: eliminazione progressiva della doppia tassazione; aliquota di computo superiore all'aliquota di finanziamento, accreditare, cioè, e negli anni in cui vi sia un risparmio gestionale, una aliquota superiore a quella versata dal professionista, e ancora un minimo intervento statale per tutti i cittadini, come il sistema previdenziale svedese. PRESSToday Rassegna stampa

ItaliaOggi7 Data: "SCADENZARIO del mese di marzo 2012" 27/02/2012

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ItaliaOggi7 sezione: Scadenzario data: 27/02/2012 - pag: 29 autore: a cura di Annamaria Bettagno e Giancarlo Modolo SCADENZARIO del mese di marzo 2012

Per eventuali segnalazioni e/o richieste di precisazioni inviare un'email a: [email protected] Giovedì 1/3/2012Iva-adempimento annuale (pro-memoria)A norma dell'art. 8 del dpr 22 luglio 1998, n. 322, per i soggetti non obbligati alla dichiarazione unificata o che intendono, come regola, procedere alla compensazione del credito Iva reveniente alla medesima, inizia il termine per procedere alla presentazione della dichiarazione relativa all'Iva-imposta sul valore aggiunto dispone che l'adempimento dichiarativo può risultare posto in essere:-esclusivamente in via telematica;-tra il 1° febbraio e il 30 settembre dell'anno successivo a quello cui la dichiarazione si riferisce.Non possono presentare la dichiarazione unificata e, di conseguenza, sono obbligati a presentare la dichiarazione Iva in via autonoma, senza pretesa di completezza, i seguenti soggetti:·le società di capitali e gli enti soggetti ad Ires con periodo d'imposta non coincidente con l'anno solare, nonché i soggetti, diversi dalle persone fisiche, con periodo d'imposta chiuso anteriormente al 31 dicembre 2011;·le società controllanti e controllate che partecipano alla liquidazione dell'Iva di gruppo ai sensi dell'art. 73 del decreto Iva, anche per periodi inferiori all'anno;·i soggetti risultanti da operazioni straordinarie o da altre trasformazioni sostanziali soggettive tenuti a comprendere nella propria dichiarazione annuale il modulo inerente alle operazioni dei soggetti fusi, incorporati, trasformati, ecc., qualora questi ultimi abbiano partecipato durante l'anno alla procedura della liquidazione dell'Iva di gruppo;·i curatori fallimentari e i commissari liquidatori, per le dichiarazioni da questi presentate per conto dei soggetti falliti o sottoposti a procedura di liquidazione coatta amministrativa, per ogni periodo d'imposta fino alla chiusura delle rispettive procedure concorsuali;·i soggetti non residenti che si avvalgono di un rappresentante fiscale tenuto a presentare la dichiarazione Iva per loro conto;·i soggetti non residenti che si sono identificati direttamente ai sensi dell'art. 35-ter del decreto Iva;·i soggetti «particolari», come, a titolo meramente indicativo, i «venditori porta a porta», qualora non siano tenuti alla presentazione dell'adempimento dichiarativo unificato, in quanto titolari di redditi per i quali non sussiste l'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi e dell'Irap;·i soggetti risultanti dalle operazioni straordinarie o da altre trasformazioni sostanziali soggettive, avvenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2012 e la data di presentazione della dichiarazione relativa all'anno 2011, tenuti a presentare tale dichiarazione annuale per conto dei soggetti estinti a seguito dell'operazione intervenuta (fusione, scissione, ecc.).N.B.: con circolare 25 gennaio 2011, n. 1, l'Agenzia delle entrate, al fine di evitare disparità di trattamento tra i contribuenti, al contrario di quanto previsto dall'art. 3 del dpr 322/1998, ha concesso la possibilità di separare la dichiarazione dei redditi da quella Iva con un debito d'imposta, così come era previsto nella dichiarazione Iva 2010.Giovedì 1/3/2012Locazioni-imposta di registro (pro-memoria: scadenza di riferimento: 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto o dalla data della decorrenza del rinnovo)I titolari dei contratti di locazione e di affitto riguardanti beni immobili, che non applicano l'imposta sostitutiva denominata «cedolare secca», devono procedere ad eseguire:-la registrazione (dopo aver effettuato il preventivo pagamento dell'imposta di registro) dei nuovi contratti di locazione degli immobili stipulati nel termine massimo dei trenta giorni precedenti (indipendentemente dall'ammontare del canone);nonché il pagamento dell'imposta di registro dovuta per:-le annualità di contratti pluriennali relativi ad immobili urbani (successive alla prima) aventi inizio dal 1° febbraio 2012;-le risoluzioni, le cessioni e le proroghe anche tacite aventi decorrenza dall'inizio del mese di febbraio scorso;mediante versamento presso gli istituti e le aziende di credito o gli uffici e le agenzie postali o i concessionari della riscossione con l'utilizzo del modello F23, indicando i codici tributo:- 115T - imposta di registro per i contratti di locazione fabbricati-prima annualità;-112T - imposta di registro per contratti di locazione fabbricati-annualità successive;-107T - imposta di registro per contratti di locazione fabbricati-intero periodo;-114T - imposta di registro per proroghe (contratti di locazione e affitti);-108T - imposta di registro per affitto fondi rustici;tenendo presente che la causale da rilevare è «RP - Registrazione di atti pubblici o privati - imposta principale». Lunedì 5/3/2012Esercenti attività di trAsporto Ai sensi della lettera e) del comma 1 dell'art. 74 del decreto Iva e dell'art. 3 del dm 5 maggio 1980, i soggetti esercenti attività di trasporto devono procedere, in relazione alle annotazioni eseguite nel corso del mese precedente, all'emissione e all'annotazione della fattura o della nota debito inerente alle provvigioni corrisposte ai rivenditori autorizzati di documenti di viaggio per il trasporto pubblico urbano di persone. Lunedì 5/3/2012Imposta sugli aeromobili Pagamento, ai sensi dell'art. 16 del dl 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214 (decreto «Salva Italia»), dell'imposta inerente agli aeromobili:- con certificato di revisione dell'aeronavigabilità in corso di validità al 6 dicembre 2011, nel qual caso l'imposta sarà pari a un dodicesimo degli importi dovuti per ciascun mese, da quello in corso al 6 dicembre 2011 sino al mese in cui scade la validità del predetto certificato;- per i quali il rilascio o il rinnovo del certificato di revisione dell'aeronavigabilità avviene nel periodo compreso fra il 6 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012;mediante versamento utilizzando il modello di pagamento «F24 versamenti con elementi identificativi».Sabato 10/3/2012Comunicazione valutaria statistica-operazioni decanalizzate Presentazione all'Uif-Ufficio di informazione finanziaria, ai sensi dei ddmm 27 aprile 1990 e 6 maggio 1995, nonché del dpr 31 marzo 1998, n. 148, della comunicazione valutaria statistica relativa alle cosiddette «operazioni decanalizzate» poste in essere nel corso del mese precedente.Sabato 10/3/2012Giornalisti-Fondo di previdenza Versamento, da parte delle aziende associate alla Cassa di previdenza dei giornalisti, dei contributi al fondo di previdenza complementare per le retribuzioni di competenza del mese precedente e per inviare la relativa documentazione.Giovedì 15/3/2012Agriturismo-corrispettivi Annotazione nel registro Iva dei corrispettivi, da parte delle imprese agrituristiche che rilasciano le ricevute fiscali, degli ammontari inerenti alle operazioni effettuate nel corso del mese precedente, se, ovviamente, non hanno già provveduto ad eseguire le rilevazioni analitiche giornaliere.Giovedì 15/3/2012Associazioni sportive dilettantistiche- registrazioni contabili Le associazioni sportive dilettantistiche (di cui al comma 1 dell'art. 25 della L. 13 maggio 1999, n. 133), le associazioni senza scopo di lucro e le associazioni pro-loco che hanno optato per l'applicazione delle agevolazioni previste dalla L. 16 dicembre 1991, n. 398 devono procedere, entro la data in esame, ad eseguire l'annotazione, anche in unica registrazione, dell'ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi altro provento conseguiti nell'ambito dell'attività commerciale posta in essere nel corso del mese precedente nell'apposito registro di cui al dm 11 febbraio 1997 opportunamente integrato.Giovedì 15/3/2012Commercianti al dettaglio-annotazione cumulativa delle operazioni I commercianti al dettaglio e i soggetti assimilati, ai sensi del comma 4 dell'art. 6 del dpr 9 dicembre 1996, n. 695 e del dpr 7 dicembre 2001, n. 435, nonché delle precisazioni esposte dall'Agenzia delle entrate nella circolare 5 agosto 1994, n. 134/E e nella risoluzione 22 settembre 1976, n. 363527, possono procedere all'annotazione riepilogativa mensile, anziché giornaliera, dei corrispettivi inerenti al mese precedente, se, ovviamente, gli stessi sono certificati dallo scontrino fiscale. Detta facoltà è consentita anche ai contribuenti che emettono le ricevute fiscali, per effetto dell'equiparazione tra scontrino e ricevuta ai fini certificativi.Giovedì 15/3/2012Fatturazione differita Le imprese ed esercenti arti e professioni soggetti ad Iva devono, se ne ricorrono le condizioni, procedere all'emissione e all'annotazione nell'apposito registro Iva delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese precedente. Giovedì 15/3/2012Fatture e autofatture di importo inferiore a euro 300,00 Annotazione dell'eventuale cumulativa delle fatture emesse e/o ricevute, nonché delle autofatture emesse dal cessionario/committente per le operazioni, territorialmente rilevanti in Italia, poste in essere dal cedente/prestatore non residente di ammontare inferiore a 300,00 euro (art. 6 del dpr 9 dicembre 1996, n. 695 e art. 7, comma 2, lettera aa), del dl 13 maggio 2011, n. 70).Giovedì 15/3/2012Imprese grande distribuzione-annotazione cumulativa operazioni I soggetti che operano nella grande distribuzione e che già hanno la possibilità di adottare, in via opzionale, la trasmissione telematica dei corrispettivi, possono procedere all'annotazione riepilogativa mensile, anziché giornaliera, dei corrispettivi inerenti al mese precedente, se, ovviamente, gli stessi sono certificati dallo scontrino fiscale o dalla ricevuta fiscale. Giovedì 15/3/2012Iva-corrispettivi-Imprese grande distribuzione Le imprese che operano del settore della grande distribuzione (a norma dell'art. 4, comma 1, lettere e) ed f) del dlgs 114/1998), devono procedere all'invio dei corrispettivi inerenti alle operazioni effettuate nel mese precedente, mediante trasmissione esclusivamente in via telematica che:- deve risultare, distintamente per ciascun punto vendita e per ciascuna giornata, in conformità alle specifiche tecniche allegate al provvedimento dell'Agenzia delle entrate 12 marzo 2009; -deve riguardare tutti i corrispettivi delle cessioni di beni e/o delle prestazioni di servizi relative al mese solare di riferimento; -deve risultare eseguita anche per le giornate in cui sussiste l'assenza di corrispettivi.Venerdì 16/3/2012AccisE-Imposta di fabbricazione e consumo Ai sensi dell'art. 3 del dlgs 26 ottobre 1995, n. 504, degli artt. 17, 18, 19 e 20 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241, del D.Dirig. 30 marzo 1998, del dm 31 marzo 2000, del provvedimento dell'Agenzia delle entrate 20 giugno 2002 e del comma 49 dell'art. 37 del dl 4 luglio 2006, n. 223, i soggetti obbligati al versamento delle accise, quali:- il titolare del deposito fiscale dal quale avviene l'immissione in consumo e, in solido, i soggetti che si siano resi garanti del pagamento ovvero il soggetto nei cui confronti si verificano i presupposti per l'esigibilità dell'imposta;- il destinatario registrato che riceve i prodotti soggetti ad accisa alle condizioni di cui all'art. 8 del dlgs n. 504/1995;e, relativamente all'importazione di prodotti sottoposti ad accisa;- il debitore dell'obbligazione doganale individuato in base alla relativa normativa e, in caso di importazione irregolare, in solido, qualsiasi altra persona che ha partecipato all'importazione;devono, entro la data in esame, procedere al pagamento delle accise sui prodotti immessi in consumo nel mese precedente.Venerdì 16/3/2012Addizionale comunale all'Irpef-Sostituti d'imposta A norma degli artt. 23 e 24 del dpr 29 settembre 1973, n. 600, art. 23 e 24 e dell'art. 1 del dlgs 28 settembre 1998, n. 360, nonché delle precisazioni di cui alla risoluzione 21 settembre 2007, n. 261/E e alle circolari 20 aprile 2007, n. 23/E e 16 marzo 2007, n. 15/E, pagamento, da parte dei sostituti d'imposta:- a seguito delle operazioni di conguaglio di fine anno, delle rate inerenti all'addizionale comunale all'Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze inerenti al mese precedente;- della rata mensile di acconto determinata applicando le aliquote al reddito imponibile del precedente periodo d'imposta trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; - in unica soluzione, a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro, dell'addizionale comunale all'Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze inerenti al mese precedente.Venerdì 16/3/2012Addizionale regionale all'Irpef-Sostituti d'imposta Ai sensi dell'art. 50 dlgs 15 dicembre 1997, n. 446, e degli artt. 17, 18 e 19 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241, pagamento, da parte dei sostituti d'imposta:-a seguito delle operazioni di conguaglio di fine anno, della rata inerente all'addizionale regionale all'Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze inerenti al mese precedente;-in unica soluzione, a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro, dell'addizionale regionale all'Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze inerenti al mese precedente;mediante versamento utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Associati in partecipazione Pagamento della contribuzione dovuta all'Inps-Gestione separata associati in partecipazione, sugli utili corrisposti nel corso del mese precedente agli associati in partecipazione tenuti all'iscrizione nell'apposita gestione separata ai sensi dell'art. 43 della L. 326/2003, mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012apparecchi da intrattenimento-Prelievo erariale unico Pagamento, da parte degli esercenti attività di intrattenimento (concessionario di rete) ai quali Aams- Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento per il gioco lecito di cui all'art. 110, co. 6, R.D. n. 773/1931 (Tulps), del Preu-prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento a titolo di saldo dovuto per l'anno precedente.Venerdì 16/3/2012Banche e PostA-Ritenute su bonifici ristrutturazioni edilizie e spese per risparmio energetico Pagamento da parte delle banche e delle Poste italiane delle ritenute alla fonte operate, nel momento dell'accreditamento dei pagamenti, con obbligo di rivalsa, dell'imposta sul reddito dovuta dal beneficiario, mediante versamento utilizzando il modello F24, esclusivamente in via telematica e specificando il codice tributo «1039-Ritenuta operata da Banche e poste italiane spa all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi a bonifici disposti per beneficiare di oneri deducibili e detrazioni d'imposta ai sensi dell'art. 25 del dl n. 78/2010”, oltre a rilasciare al destinatario del bonifico la certificazione delle ritenute eseguite e delle somme erogate.Venerdì 16/3/2012Banche, poste e/o istituti di credito-saldo ritenute Pagamento del saldo delle ritenute sugli interessi corrisposti per i depositi e i conti correnti da parte delle aziende, degli istituti di credito con esercizio sociale non coincidente con l'anno solare e, quindi, che hanno chiuso il periodo d'imposta nel corso dello scorso mese di gennaio, mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012CANONE RAI-SOSTITUTI D'IMPOSTA Per i contribuenti titolari di reddito da pensione per un ammontare complessivo annuo di entità non superiore a euro 18.000,00, che hanno presentato la prevista richiesta, gli enti pensionistici, nel rispetto del disposto dell'art. 38, comma 8, dl 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122, devono procedere al pagamento della rata inerente al canone Rai 2012 trattenuta sull'erogazione effettuata nel corso del mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello F24.Venerdì 16/3/2012CASAGIT - DENUNCIA E VERSAMENTO CONTRIBUTI Pagamento, da parte dei datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze giornalisti e praticanti giornalisti, dei contributi inerenti al mese precedente. Venerdì 16/3/2012Concorsi e operazioni a premio Pagamento dell'imposta unica dovuta per ogni giornata nella quale hanno trovato svolgimento gli avvenimenti e gli eventi oggetto delle cosiddette «scommesse al totalizzatore» e/o «a quota fissa» e/o per ogni concorso pronostico che hanno trovato svolgimento nel corso del mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello F24. Gli estremi del versamento devono necessariamente essere rilevati su uno dei prospetti o fogli al riguardo previsti.Venerdì 16/3/2012Contribuzione gestione separata Pagamento, da parte dei datori di lavoro e/o dai committenti, della contribuzione dovuta alla Gestione separata Inps lavoratori autonomi sui compensi corrisposti nel corso del mese precedente ai soggetti tenuti all'iscrizione ai sensi della L. 335/1995 e, cioè, tra l'altro a:-rapporti di collaborazioni a progetto, di cui all'art. 61 del dlgs 10 settembre 2003, n. 276;-prestazioni degli incaricati alle vendite a domicilio (se il reddito annuo è di entità superiore a euro 5.000,00 - art. 44 del dl 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla L. 24 novembre 2003, n. 326);-esercenti attività di lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è di entità superiore a euro 5.000,00 - circolare Inps 6 luglio 2004, n. 103 in relazione all'art. 44 del dl 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla L. 24 novembre 2003, n. 326);mediante versamento utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Contributi previdenziali Inps Pagamento, da parte dei datori di lavoro, della contribuzione dovuta all'Inps sulle retribuzioni di lavoro dipendente di competenza del mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Enpals-Versamento contributi Pagamento, da parte delle aziende dei settori dello spettacolo e dello sport, della contribuzione dovuta all'Enpals per il mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Imposta sugli intrattenimenti Pagamento, da parte dei soggetti che pongono in essere:- attività di intrattenimento;e/o:- altre attività indicate nella Tariffa allegata al dpr 640/1972 in modo continuativo;dell'imposta dovuta sugli intrattenimenti per le attività svolte con carattere di continuità nel corso del mese precedente, mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Inail-denuncia delle retribuzioni Presentazione, da parte dei datori di lavoro tenuti agli adempimenti Inail, della denuncia delle retribuzioni inerenti ai soggetti assicurati, utilizzando modelli informatici-telematici (la denuncia deve riguardare ogni posizione assicurativa di competenza dell'Istituto).Con l'autoliquidazione del premio, il datore di lavoro: · dichiara le retribuzioni pagate nell'anno precedente; · calcola il premio anticipato sulle retribuzioni corrisposte l'anno precedente, detraendo eventuali agevolazioni contributive; · paga la somma dovuta all'Inail, data dal premio anticipato e dall'eventuale conguaglio relativo all'anno precedente, in unica soluzione o in forma rateale, utilizzando il «Modello di pagamento unificato - F24», che consente di compensare direttamente debiti e/o crediti nei confronti di più enti pubblici. Venerdì 16/3/2012Incrementi di produttività, innovazione ed efficienza legati all'andamento economico delle imprese Pagamento dell'imposta sostitutiva sulle somme corrisposte ai lavoratori dipendenti nel corso del mese precedente, ai sensi dell'art. 5 del dl 185/2008 e dell'art. 53 del dl 78/2010, in relazione agli incrementi di produttività, innovazione ed efficienza legati all'andamento economico delle imprese, mediante versamento utilizzando il modello telematico F24.Venerdì 16/3/2012Inpgi-Denuncia e versamento contributi lavoro dipendente I datori di lavoro dei giornalisti e dei praticanti giornalisti:-devono procedere al pagamento dei contributi previdenziali inerenti alle retribuzioni corrisposte nel corso del mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello telematico F24;- devono presentare il mod. DASM esclusivamente in via telematica attraverso i servizi di trasmissione telematica dell'Agenzia delle entrate (Entratel e Fisconline).Venerdì 16/3/2012Iva-dichiarazioni d'intento Presentazione, da parte dei fornitori di esportatori abituali che intendono effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell'Iva che hanno ricevuto, nel corso del mese precedente, dichiarazioni d'intento rilasciate dagli stessi, della comunicazione dei dati contenuti nelle predette dichiarazioni, mediante invio, esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando il modello disponibile sul sito internet dell'Agenzia delle entrate.La tardiva o l'omessa trasmissione delle dichiarazioni in via telematica determina l'applicazione della sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell'ammontare dell'Iva che non risulta applicata.Venerdì 16/3/2012Iva dovuta-contribuenti che applicano il Regime di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o nuovo regime dei contribuenti minimi Pagamento, da parte dei contribuenti che applicano il regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, di cui all'art. 27, commi 1 e 2, del dl 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 (individuato anche come «nuovo regime dei contribuenti minimi»), dell'ammontare dell'Iva dovuta conseguente all'integrazione delle fatture per gli acquisti intracomunitari e per le altre iniziative economiche di cui risultano debitori di imposta, come, a titolo meramente indicativo, nelle ipotesi di operazioni soggette al regime dell'inversione contabile (reverse charge), mediante versamento utilizzando il modello F24.Venerdì 16/3/2012Iva dovuta-contribuenti che applicano il Regime di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o nuovo regime dei contribuenti minimi-rettifica detrazione Pagamento dell'importo (unica soluzione o prima rata di cinque) risultante dalla rettifica della detrazione Iva ex art. 19-bis2 del decreto Iva per i soggetti che hanno adottato il regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, di cui all'art. 27, commi 1 e 2, del dl 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 (individuato anche come «nuovo regime dei contribuenti minimi»), con decorrenza dal 1° gennaio 2012. Inoltre, versamento delle rate successive alla prima per l'eventuale rettifica di detrazione in relazione all'iniziale periodo di adozione del regime dei contribuenti minimi.Venerdì 16/3/2012Iva dovuta-soggetti mensili I contribuenti che applicano il regime ordinario mensile devono procedere al pagamento del credito di tributo a favore dell'Erario (da individuare nella differenza tra imposta a debito ed imposta a credito del periodo di riferimento) mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24 on line o per il tramite degli intermediari abilitati.Venerdì 16/3/2012Iva dovuta-soggetti mensili con contabilità presso terzi I contribuenti Iva che hanno affidato a terzi la tenuta della contabilità ed optato per il previsto regime, devono effettuare la liquidazione e il versamento dell'Iva relativa al secondo mese precedente a quello in corso, eventualmente scomputando l'ammontare del credito del periodo precedente, mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24 on line o per il tramite degli intermediari abilitati.Venerdì 16/3/2012Iva dovuta-versamento imposta risultante dalla dichiarazione annuale Pagamento in unica soluzione o come prima rata, da parte dei contribuenti Iva, del saldo inerente al tributo dovuto per l'anno 2011 risultante dalla dichiarazione annuale senza maggiorazione per interessi, mediante versamento utilizzando il modello F24 con modalità telematiche.Venerdì 16/3/2012Iva MENSILE-nota di variazione e versamento differenza nuova aliquota 21% I soggetti Iva esercenti attività d'impresa, arti e professioni in regime mensile devono procedere, se ne ricorrono le condizioni, ad effettuare la regolarizzazione delle fatture emesse nel mese di dicembre 2011 con la vecchia aliquota del 20% e dei corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento a norma dell'art. 26, primo comma, del decreto Iva.Venerdì 16/3/2012Iva TRIMESTRALE-nota di variazione e versamento differenza nuova aliquota 21% I soggetti Iva esercenti attività d'impresa, arti e professioni in regime trimestrale devono procedere, se ne ricorrono le condizioni ad effettuare la regolarizzazione delle fatture emesse nel mese di dicembre 2011 con la vecchia aliquota del 20% e dei corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento a norma dell'art. 26, primo comma, del decreto Iva.Venerdì 16/3/2012pignoramenti presso terzi-Ritenute Pagamento, da parte dei sostituti d'imposta, delle ritenute sui pignoramenti presso terzi relative al mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello F24.Venerdì 16/3/2012Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento Pagamento, da parte degli esercenti attività di intrattenimento (concessionario di rete), ai quali l'Aams-Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento di cui all'art. 110, comma 6, del R.D. 733/1931 (Tulps), del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento a titolo di saldo dovuto per l'anno precedente, mediante versamento, utilizzando il modello F24.Venerdì 16/3/2012Raterizzazione conguagli pensioni di ENTITÀ NON superiori a euro 18.000,00 Per i contribuenti titolari di reddito da pensione per un ammontare complessivo annuo non superiore a euro 18.000,00, gli enti pensionistici, nel rispetto del disposto dell'art. 38, comma 7, dl 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122, devono procedere al pagamento della prima a rata inerente all'operazione di conguaglio Irpef trattenuta sull'erogazione effettuata nel corso del mese precedente, mediante versamento con modalità telematiche.Venerdì 16/3/2012Regime del risparmio amministrato Ai sensi dell'art. 6, comma 9, del dlgs 21 novembre 1997, n. 461 e degli artt. 17, 18 e 19 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241:-le Sim-società di intermediazione mobiliare;-le banche;-le società fiduciarie;-le società di gestione del risparmio;e.-gli altri intermediari autorizzati;devono procedere al pagamento dell'imposta sostitutiva applicata sulle plusvalenze nel corso del secondo mese precedente a quello in corso (regime del risparmio amministrato), mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24 on line o per il tramite degli intermediari abilitati.Venerdì 16/3/2012Regime del risparmio gestito Ai sensi dell'art. 7, comma 11, del dlgs 21 novembre 1997, n. 461 e degli artt. 17, 18 e 19 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241, oltre a tenere presenti i chiarimenti riportati nella circolare n. 165/E del 24 giugno 1998:-le Sim-società di intermediazione mobiliare;-le banche;-le società fiduciarie;-le società di gestione del risparmio;e.-gli altri intermediari autorizzati;devono procedere al pagamento dell'imposta sostitutiva applicata sul risultato maturato nell'ipotesi di revoca del mandato di gestione nel corso del secondo mese precedente a quello in corso (regime del risparmio gestito), mediante versamento esclusivamente in via telematica direttamente, utilizzando il modello telematico F24 on line o per il tramite degli intermediari abilitati.Venerdì 16/3/2012RITENUTE ALLA FONTE Pagamento, da parte dei sostituti d'imposta, delle ritenute alla fonte su:- corrispettivi dovuti dal condominio per contratti di appalto di opere e di servizi;- indennità di cessazione del rapporto di agenzia;- indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto;- indennità di esproprio, di occupazione e similari;- indennità per la perdita dell'avviamento commerciale);- indennità, compensi e rimborsi correlati all'esercizio dell'attività sportiva dilettantistica;- interessi, premi ed altri frutti corrisposti sui depositi;- obbligazioni e titoli similari;- operate nel corso del mese precedente, mediante versamento utilizzando il modello F24 specificando gli appropriati codici tributo. - plusvalenze realizzate tramite cessioni a termine di valute estere;- premi corrisposti dal fise; - premi delle lotterie, tombole, pesche e banchi di beneficenza, nonché su altre vincite e premi;- premi e contributi corrisposti dall'unire;- premi per giochi di abilità in spettacoli radiotelevisivi e competizione sportive;- proventi da cessioni a termine di obbligazioni e titoli similari;- proventi derivanti da depositi a garanzia di finanziamenti;- proventi derivanti dalla partecipazione ad associazioni in partecipazione;- proventi indicati su cambiali finanziarie e su cambiali accettate da aziende ed istituti di credito emesse da imprenditori con indicazione dei proventi in qualunque forma pattuiti girabili con la clausola senza garanzia ed aventi scadenza non superiore a 12 mesi cambiali finanziarie (art. 6, n. 4, tariffa dpr 642/1972);- provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza di commercio;- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;- redditi derivanti da riscatti di polizze vita;- redditi derivanti da utilizzazioni di marchi ed opere dell'ingegno;- redditi derivanti dalla perdita di avviamento commerciale;- redditi di capitale diversi dai dividendi;- redditi di lavoro autonomo;- redditi di lavoro dipendente, compresi gli incrementi di produttività;- rendite Avs;operate nel corso del mese precedente.Venerdì 16/3/2012Società di capitali-tassa annuale concessione governativa libri e registri Pagamento, da parte delle società di capitali della tassa annuale per la bollatura e la numerazione dei registri nella misura forfettaria:- di euro 309,87, se il capitale sociale o il fondo di dotazione non è superiore a euro 516.456,90;- di euro 516,46, se il capitale sociale o il fondo di dotazione è superiore a euro 516.456,90;mediante versamento utilizzando il modello F24 con modalità telematiche.Venerdì 16/3/2012Soggetti Ires-Versamento imposte inerenti al modello Unico SC Pagamento delle imposte (Ires e Irap) a titolo di saldo e/o di primo acconto inerenti alla dichiarazione dei redditi (modello Unico SC), se ne ricorrono le condizioni, da parte dei soggetti Ires (società di capitali ed enti commerciali residenti) con esercizio sociale o periodo d'imposta:- non coincidente con l'anno solare e che, quindi, si è chiuso alla fine del scorso mese di settembre (senza maggiorazioni);- non coincidente con l'anno solare che si è chiuso alla fine dello scorso mese di agosto (con applicazione della maggiorazione dello 0,40%);mediante versamento utilizzando il modello F24 con modalità telematiche.Venerdì 16/3/2012Spesometro-Contribuenti Iva colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo Con il comunicato stampa 3 febbraio 2012, l'Agenzia delle entrate ha concesso la proroga alla data in esame per i contribuenti e i professionisti residenti nel «cratere» del sisma del 2009 in Abruzzo – colpito cioè da scosse d'intensità pari o superiore al sesto grado della scala Mercalli – per procedere all'invio delle comunicazioni rilevanti ai fini IVA (spesometro), per l'anno 2010, soggette all'obbligo di fatturazione e perfezionate, per un importo non inferiore a 25.000 euro.Venerdì 16/3/2012Tfr-versamento a Fondinps Pagamento, utilizzando il modello F24, delle quote di Tfr di competenza del mese precedente.Lunedì 19/3/2012Ravvedimento operoso versamento unitario-sostituti d'imposta (scadenza di riferimento: 30 giorni dal 16 febbraio 2012)I contribuenti tenuti a porre in essere i versamenti unitari hanno la possibilità di procedere alla regolarizzazione per ravvedimento breve dei pagamenti non eseguiti o effettuati in misura non sufficiente. L'adempimento, a condizione che le violazioni oggetto della regolarizzazione:-non siano state già constatate;e, comunque:-non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento (inviti di comparizione, questionari, richiesta di documenti, ecc.) delle quali l'autore ed i soggetti solidalmente obbligati hanno già avuto formale conoscenza;si perfeziona con la corresponsione delle imposte e delle ritenute, maggiorate degli interessi legali e della sanzione amministrativa ridotta nella misura del 3%, mediante versamento utilizzando il modello F24.Martedì 20/3/2012Agenzie di somministrazione Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 7, del dlgs 21 aprile 2000, n. 181 e del decreto 30 ottobre 2007, nonché della nota del Ministero del lavoro 21 dicembre 2007, le agenzie di somministrazione devono procedere a comunicare in via telematica al Centro per l'impiego competente, tramite il modello UnificatoSomm, tutti i rapporti con i lavoratori somministrati che nel corso del mese precedente risultano instaurati, prorogati, trasformati o cessati. Martedì 20/3/2012Armatori e società di armamento Gli armatori e le società di armamento, a norma del dm 31 marzo 2008 e dell'art. 40 della L. 133/2008, nonché della nota del Ministero del lavoro in data 28 luglio 2008, devono procedere a comunicare, utilizzando il servizio di collocamento in via telematica a mezzo modello Unimare, l'assunzione e la cessazione dei marittimi imbarcati o sbarcati nel corso del mese precedente.Martedì 20/3/2012Aziende di spedizione-agenzie marittime-Denuncia e versamento contributi Le imprese di spedizione e le agenzie marittime che applicano il Ccnl del settore merci devono procedere al pagamento dei contributi relativi al mese precedente dovuti al fondo di previdenza per gli impiegati, tenendo presente che sia il versamento dei contributi, sia l'invio delle distinte di contribuzione devono essere effettuati utilizzando esclusivamente il canale telematico.Martedì 20/3/2012Contributo ambientale-dichiarazionI Conai I produttori e gli importatori di imballaggi, a norma del regolamento Conai, devono, entro la data in esame, procedere a presentare la dichiarazione periodica inerente al mese precedente, utilizzando l'apposita modulistica, con il dettaglio evidenziante il numero e la data di protocollo delle bolle doganali e a liquidare il contributo ambientale prelevato o dovuto per il mese precedente, utilizzando il modello conforme.Giovedì 22/3/2012Canone di concessione sugli apparecchi da intrattenimento I concessionari della rete telematica devono procedere al pagamento del canone di concessione sugli apparecchi di intrattenimento inerente al primo periodo contabile (mesi di gennaio e febbraio), mediante versamento utilizzando esclusivamente il modello F24-accise.Giovedì 22/3/2012PREU-Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento Gli esercenti attività di intrattenimento, ai quali l'Aams-Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento devono procedere al pagamento della a quarta rata del primo periodo contabile (mesi di gennaio e febbraio), pari al prelievo erariale unico dovuto per il periodo contabile al netto di quanto versato per le prime tre rate, mediante versamento utilizzando, esclusivamente in via telematica, il modello F24.Lunedì 26/3/2012Cassa integrazione guadagni-Richiesta di autorizzazione (Scadenza di riferimento: 25 marzo 2012-Domenica)Le aziende industriali interessate alla procedura di integrazione devono procedere alla presentazione della richiesta di autorizzazione al trattamento Cig/Cigs per sospensione o riduzione dell'attività lavorativa intervenute nel mese precedente. Lunedì 26/3/2012Comunicazione valutaria statistica (Scadenza di riferimento: 25 marzo 2012-Domenica)Presentazione all'Uif-Ufficio di informazione finanziaria, ai sensi dei ddmm 27 aprile 1990 e 6 maggio 1995, nonché del dpr 31 marzo 1998, n. 148, della comunicazione valutaria statistica relativa alle cosiddette «operazioni canalizzate» poste in essere nel corso del mese precedente e di quelle «decanalizzate» eventualmente ricevute dagli operatori (si veda, in merito, le istruzioni Rv 1998/1 del 27 febbraio 1998).Lunedì 26/3/2012Enpaia-Denuncia e versamento contributi (Scadenza di riferimento: 25 marzo 2012-Domenica)Le aziende agricole devono procedere alla denuncia delle retribuzioni effettive corrisposte nel mese precedente e contestualmente eseguire il versamento dei relativi contributi previdenziali per gli impiegati agricoli, mediante M.Av. bancario pagabile presso qualsiasi sportello della rete interbancaria. La procedura prevede l'elaborazione e la stampa del M.Av. direttamente dal proprio pc, dopo la conferma dei dati dell'autodenuncia. Lunedì 26/3/2012Enpals-Denuncia contributiva mensile unificata (Scadenza di riferimento: 25 marzo 2012-Domenica)Le aziende dei settori dello spettacolo e dello sport devono procedere alla presentazione della denuncia mensile unificata delle somme dovute e versate relative al mese precedente, dei lavoratori occupati, del periodo lavorativo e della retribuzione percepita da ognuno di essi, mediante l'inoltro dei dati relativi alla denuncia contributiva mensile unificata che può essere eseguita:·utilizzando la procedura on-line fruibile dal portale dell'Enpals;oppure: ·attraverso la trasmissione telematica dei flussi contributivi in formato Xml;tenendo presente che le imprese che non fossero in condizione di utilizzare le procedure informatiche, possono rivolgersi agli Uffici della Siae presentando i modelli cartacei debitamente compilati. Mercoledì 28/3/2012PREU-Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento Gli esercenti attività di intrattenimento, ai quali l'Aams-Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento devono procedere al pagamento della prima rata del secondo periodo contabile (mesi di marzo e aprile), pari al 25% del prelievo erariale unico dovuto per il sesto periodo contabile dell'anno precedente (mesi di novembre e dicembre), mediante versamento utilizzando, esclusivamente in via telematica, il modello F24.Venerdì 30/3/2012Locazioni-imposta di registro (pro-memoria: scadenza di riferimento: 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto o dalla data della decorrenza del rinnovo)I titolari dei contratti di locazione e di affitto riguardanti beni immobili, che non applicano l'imposta sostitutiva denominata «cedolare secca», devono procedere ad eseguire:-la registrazione (dopo aver effettuato il preventivo pagamento dell'imposta di registro) dei nuovi contratti di locazione degli immobili stipulati nel termine massimo dei trenta giorni precedenti (indipendentemente dall'ammontare del canone);nonché il pagamento dell'imposta di registro dovuta per:-le annualità di contratti pluriennali relativi ad immobili urbani (successive alla prima) aventi inizio dal giorno 1 del mese in corso;-le risoluzioni, le cessioni e le proroghe anche tacite aventi decorrenza dall'inizio del mese in corso;mediante versamento presso gli istituti e le aziende di credito o gli uffici e le agenzie postali o i concessionari della riscossione con l'utilizzo del modello F23, indicando i codici tributo:- 115T - imposta di registro per i contratti di locazione fabbricati-prima annualità;-112T - imposta di registro per contratti di locazione fabbricati-annualità successive;-107T - imposta di registro per contratti di locazione fabbricati-intero periodo;-114T - imposta di registro per proroghe (contratti di locazione e affitti);-108T - imposta di registro per affitto fondi rustici;tenendo presente che la causale da rilevare è «RP - Registrazione di atti pubblici o privati - imposta principale». Sabato 31/3/2012Avvertenza: gli adempimenti fiscali e previdenziali che comportano versamenti e che risultano scadenti di sabato o di giorno festivo, ai sensi sia del comma 8 dell'art. 6 del dl 31 maggio 1994, n. 330 convertito dalla L. 27 luglio 1994, n. 473, sia dell'art. 18 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241, sono considerati tempestivi se posti in essere il primo giorno lavorativo successivo, tenendo in considerazione, in ogni caso, per quanto attiene ai pagamenti di natura previdenziale, le specifiche modalità previste dagli enti o dai fondi o dalle casse interessate. -Acconti imposte (seconda o unica rata)-persone giuridiche Per i contribuenti persone giuridiche (società di capitali, associazioni non riconosciute, consorzi, società e enti di ogni tipo non residenti, enti non commerciali, ecc.) aventi l'esercizio sociale o periodo d'imposta non coincidente con l'anno solare (1° maggio 2011 - 30 aprile 2012), il cui termine è stabilito per la fine del prossimo mese di aprile (e, di conseguenza, il mese in corso è l'undicesimo dell'esercizio o periodo d'imposta), scade il termine per procedere al pagamento degli acconti (seconda e/o unica rata) ai fini dell'imposta sul reddito e dell'Irap-imposta regionale sulle attività produttive.Sabato 31/3/2012Enasarco Contribuzione Firr Pagamento, da parte delle aziende commerciali, industriali e artigianali dei contributi dovuto all'Enasarco per il Firr-fondo indennità risoluzione rapporto di agenti e rappresentanti calcolati sulle provvigioni dell'anno precedente. 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Mattino, Il (Nazionale) Data: "Rossella Lama Roma. C'è qualche confusione sull'articolo 27 del decreto 27/02/2012 liberalizzazioni che..."

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27/02/2012 Chiudi

Rossella Lama Roma. C'è qualche confusione sull'articolo 27 del decreto liberalizzazioni che prevede il conto corrente gratuito per i pensionati fino a 1.500 euro. Il testo che ha avuto l'ok della commissione Industria del Senato lascia aperti molti dubbi interpretativi, e scontenta le banche. È quindi doppiamente un bene che il divieto dell'uso del contante sopra i 1.000 euro, previsto dalla manovra Monti, scatterà non più a marzo, ma a maggio. Per quella data chi non avrà un conto sul quale farsi accreditare l’assegno non potrà più ritirarlo allo sportello se supera i 1.000 euro. Ad essere interessate da questa novità sono alcune centinaia di migliaia di persone. Solo l'Inps ha infatti spedito a gennaio 450mila lettere ai suoi pensionati coinvolti dal cambiamento, per avvertirli di ciò che stava per entrare in vigore. L’Istituto è il maggior ente di previdenza italiano, ma non l'unico. Sono 850 mila i pensionati non bancarizzati del nostro paese. Altri 9 milioni di persone ricevono l'accredito sul conto corrente bancario, 2 milioni sul Banco Posta e 4,7 milioni sul libretto postale. Per chi non dispone ancora di un conto bancario o postale l'obbligo di aprirne uno è solo rinviato di due mesi. Gli altri, se vorranno approfittare del costo zero, dovranno presumibilmente chiudere il vecchio contratto per aprire quello agevolato. Nel frattempo le Poste si stanno posizionando per cercare di assicurarsi la fetta più grande possibile di questa nuova clientela. In un messaggio ai propri servizi interni l'Inps spiega di aver raggiunto un accordo con Poste italiane per pagare le pensioni secondo le nuove disposizioni. Se il beneficiario non è titolare di un conto presso le Poste «l'addetto postale proporrà sia l'apertura di un libretto postale nominativo ordinario che la richiesta di accreditamento della somma in pagamento». Se invece il pensionato sceglierà un conto corrente bancario il pensionato dovrà andare nella sede Inps competente per comunicare l'Iban e tutte le coordinate necessarie. La limitazione dell'uso del contante ha la sua ragion d'essere nella lotta contro l'evasione fiscale. Per alleggerirne il peso sui pensionati il decreto liberalizzazioni prevede che «dovrà essere garantita la gratuità delle spese di apertura e gestione dei conti di pagamento di base, destinati all'accredito e al prelievo della pensione del titolare per gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili, ferma restando l'onerosità di eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare». Quindi, l’apertura del conto (bancario o postale che sia), l'accredito della pensione, e i prelievi saranno senza costi per i pensionati fino a 1.500 euro. Tutto il resto, dai bonifici alle domiciliazioni delle bollette vanno pagate. Ma i 1.500 euro sono netti o lordi? E poi saranno gratuiti solo i prelievi con il Bancomat o anche quelli allo sportello? Venerdì sera il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini è andato in televisione da Vespa avanzando questi dubbi, ma soprattutto per dire che le banche rischiano di dover offrire servizi gratis anche a chi non ha una gran pensione, ma possiede mobili e immobili. Nella norma niente chiarisce che il beneficio è pensato per chi ha effettivamente bisogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRESSToday Rassegna stampa

Milano Finanza Data: "Auguri di lunga vita. Potete permettervela?" 27/02/2012

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Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 25/02/2012 - pag: 40 autore: di Lucio Sironi Portafoglio

Auguri di lunga vita. Potete permettervela?

Il quadro di recessione nel quale l'Italia è ripiombata non è certo quello ideale in cui un promotore finanziario ambisce di trovarsi a lavorare. La competitività in calo e il relativo declino degli ultimi vent'anni hanno accumulato una massa critica tale, come l'ha definita il Centro studi Confindustria, da mettere a rischio il benessere degli italiani. Finora hanno cercato di rispondere alla difficile situazione con maggiore quantità di risparmio. Ma fino a quando questo potrà durare? Nel commentare i dati sul pil del quarto trimestre 2011 il ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture, Corrado Passera, dopo aver osservato che succede raramente nella storia che ci sia un periodo così prolungato di recessione, ha indicato per la ripresa la necessità di introdurre riforme profonde e strutturali capaci di liberare le energie del Paese dopo dieci anni di crescita insufficiente e molto inferiore al resto d'Europa. Se ora stanno per venire al pettine i nodi del lavoro e delle libere professioni, sul fronte del risparmio e della previdenza molto è già stato fatto, a base di nuove imposte e di regole più stringenti, meno generose rispetto al passato. Su questo fronte semmai manca ancora la parte costruttiva, per esempio quella relativa ai piani d'investimento a lungo termine e tassazione agevolata. E forse è giusto riconoscere che in alcuni casi la pressione fiscale potrebbe essersi spinta oltre il giusto limite, per esempio sull'immobiliare, settore che stenta anche per effetto dei nuovi carichi a cui è stato sottoposto dal governo Monti, a cominciare dall'introduzione dell'Imu con rincari che si preannunciano anche doppi rispetto alla vecchia Ici. In questa situazione che sembrerebbe lasciare poco spazio all'ottimismo può lasciare sorpresi la reazione vista in borsa dai pochi titoli del risparmio gestito presenti al listino. Nel primo mese e mezzo del 2012 le azioni di società come Banca Mediolanum, Banca Generali e Azimut hanno incamerato guadagni del 15-25%, superiori alla media di Piazza Affari che pure ha avuto un ottimo comportamento. A dare una mano sono state le aspettative legate proprio al movimento di recupero avviato dai mercati, che potrebbe tradursi in maggiori commissioni di performance per i pf e le loro società. Ma un altro fattore trascinante è stato il buon dato di raccolta che le società del risparmio gestito hanno saputo mettere insieme nell'intero 2011, rivelatore della capacità dei promotori di far muovere gli investitori in controtendenza, a risparmiare e investire quando i mercati sono bassi e la maggior parte dei clienti tenderebbe semmai a uscire, impaurita dalle perdite accumulate.Del resto rimane valido l'assunto che solo attraverso un surplus di risparmio privato si potrà pensare di far fronte a un futuro fatto di maggiori aspettative di vita ma minori risorse da destinare alle pensioni di base. Al riguardo, sullo scorso numero di MF-Milano Finanza si poteva leggere un primo resoconto (calcoli Mefop) della recente riforma previdenziale Monti-Fornero, secondo cui per un lavoratore oggi cinquantenne l'addio al lavoro è da considerarsi rinviato di oltre due anni, quindi con maggiori contributi versati per un importo di 35 mila euro e per un totale dei suoi assegni futuri che si riduce di 25 mila euro. Completano il quadro l'innalzamento dell'età di accesso al trattamento previdenziale, l'eliminazione di fatto della pensione d'anzianità e l'abolizione delle finestre mobili, a delineare un quadro in cui la fine dell'età lavorativa diventa un traguardo sempre meno nitido e le incognite da affrontare dal punto di vista economico sempre più fitte. Per questo è importante che gli italiani possano riprendere al più presto a risparmiare come facevano una volta. Con la differenza che ora l'obiettivo non sarà più la sistemazione dei figli, la sostituzione dell'auto ogni tre anni come è stato ultimamente o l'acquisto della seconda casa, bensì l'accumulo di risorse per il sostentamento della propria, lunga vecchiaia. PRESSToday Rassegna stampa

Milano Finanza Data: "Brambilla (Itinerari previdenziali): complementare senza paura" 27/02/2012

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Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 25/02/2012 - pag: 36 autore: Stefania Ballauco Brambilla (Itinerari previdenziali): complementare senza paura

La Riforma Fornero ha reso attuativo il sistema contributivo in sostituzione di quello retributivo. Cosa cambia per gli italiani? Le pensioni sono al riparo oppure è necessario pensare di integrare la pensione fin da subito con una forma di previdenza complementare? A questo e ad altro ha risposto Alberto Brambilla, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Itinerari previdenziali, realtà che persegue l'obiettivo di migliorare la conoscenza delle principali tematiche legate alle attività sociali e previdenziali.Domanda. Negli ultimi mesi in Italia è successo di tutto. Rispetto alla situazione del sistema pensionistico pubblico italiano cosa è cambiato? Risposta. La Legge n. 214 approvata lo scorso 22 dicembre ha rivoluzionato la tematica previdenziale, modificando i criteri attraverso cui verrà maturato d'ora in poi il diritto alla pensione. Questa è la più importante novità di quest'anno. Nel 2011 rilevavamo come il sistema fosse stato messo in equilibrio grazie agli stabilizzatori automatici, di cui anche il presidente del Consiglio Monti ha parlato in Borsa Italiana lo scorso 20 febbraio: il primo ha rivisto i coefficienti di trasformazione dei contributi versati in pensione mensile, definendo una proporzione diretta tra speranza di vita ed età della pensione. Il secondo consiste nel rapporto, proporzionale, tra contributi versati ed entità della pensione. Per il momento la verifica di questi coefficienti di trasformazione è triennale, ma si arriverà a un controllo con cadenza biennale. Il rafforzamento degli stabilizzatori, l'introduzione del metodo contributivo e una ridefinizione dell'età pensionabile hanno portato a un'equità intergenerazionale che prima non era possibile e che ha messo al riparo il sistema pensionistico pubblico, rendendolo tra i più stabili dell'Unione europea.D. Il 16 febbraio la Commissione europea ha messo in evidenza come sia necessario sviluppare un risparmio destinato alle pensioni complementari private. È un aspetto che, nonostante Manovre e Riforme, continua a essere prioritario?R. La Manovra ha certamente rafforzato l'adeguatezza dei tassi di sostituzione, ma gli italiani che sono andati o che andranno in pensione a un età ridotta, potranno contare su una pensione pubblica di molto inferiore all'importo del loro ultimo reddito. In particolare, se si parla di dipendenti pubblici e privati, il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra la prima rata della pensione e l'ultimo stipendio ricevuto, è pari a 68/70 punti e questo scende nel caso di lavoratori autonomi, che riceveranno un importo dal 50 al 60% dell'ultimo reddito, o ancora di più nel caso dei liberi professionisti, il cui tasso di sostituzione sarà del 40/45%. Tuttavia l'Italia ha uno dei maggiori tassi di sostituzione dell'Unione europea e solo poco tempo fa eravamo al pari di Grecia e Portogallo, per citare due esempi significativi. Va considerato che chi andrà in pensione dovrà vivere comunque con almeno il 30% in meno del reddito cui era abituato e che quindi forme di previdenza complementare sono indispensabili per assicurarsi uno stile di vita simile a quello di quando si era in attività. D. Questo sarà il messaggio anche della prossima Giornata nazionale della previdenza, nonché del Convegno di Primavera del 29 febbraio?R. Senza la conoscenza di quello che ci attende, è assai difficile che la gente si avvicini alle forme di previdenza complementare. Il messaggio della Giornata nazionale della previdenza sarà «se lo faccio da giovane, ho forti agevolazioni fiscali e con solo il 5% di reddito destinato alla previdenza integrativa avrò il 20% in più di tasso di sostituzione». Se ci si accorge di dover implementare la pensione pubblica a 50 anni è evidente che si dovrà impiegare una cifra molto al di sopra del 5% del reddito, arrivando anche al 20% di quanto si guadagna. Il promotore finanziario diventa in questa fase una figura importante di veicolo di questa conoscenza e potrà essere centrale nella distribuzione di prodotti di previdenza complementare. Per i pf sarà una grande sfida nonché occasione di accrescere il proprio portafoglio. Questa macchina sarà ulteriormente arricchita dalla possibilità di avere l'assicurazione che un domani il rischio sia ben calcolato.D. Cosa intende per risparmio fiscale e per assicurazione sul rischio?R. Ai giovani è concesso uno sconto fiscale di sei punti percentuali sulla sottoscrizione di prodotti previdenziali e anziché pagare il 15% di tasse, ne pagheranno soltanto il 9%. Oltre a questo la legge 252 prevede che le reti diano la possibilità di sottoscrivere una polizza che preservi il sottoscrittore dal rischio di rendita e che sostenga in caso di non autosufficienza. Oggi, infatti, la gente non si avvicina alla previdenza complementare anche a causa della paura legata agli investimenti ed è arrivato il momento che finalmente il meccanismo funzioni con tutti questi elementi. D. Ci vuole quindi un'azione di alfabetizzazione finanziaria?R. Parlerei più che altro di «abc di educazione previdenziale», che è uno scalino prima dell'alfabetizzazione finanziaria. Ai prossimi incontri organizzati da Itinerari Previdenziali mi piacerebbe sentir parlare anche di questo e dell'ulteriore modello che può rappresentare il promotore finanziario. PRESSToday Rassegna stampa

Milano Finanza Data: "La leggerezza delle pensioni" 27/02/2012

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Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 25/02/2012 - pag: 35 autore: di Stefania Ballauco La leggerezza delle pensioni

Situazione insostenibile visto che si dovrà vivere con almeno il 30% di reddito in meno. Allora perché aspettare ancora a scegliere una forma di previdenza integrativa? Una partenza in ritardo su questo fronte potrà avere gravi conseguenze. Come spiega Alberto Brambilla, di Itinerari Previdenziali A differenza del libro di Milan Kundera, nel quale tra le righe si diceva che le scelte che ognuno di noi compie nella sua breve o lunga vita appaiono irrilevanti davanti allo scorrere inevitabile delle nostre vite e in ciò risiede la loro leggerezza, in futuro a essere evanescente sarà sicuramente l'entità della pensione; tema tornato alla ribalta da quando il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ha reso fattive le sostanziali modifiche al calcolo delle pensioni, passando dal sistema retributivo a quello contributivo e innalzando l'età del pensionamento (si veda a tal proposito l'articolo a firma di Domenico Comegna nella pagina successiva). In tempi non sospetti, a maggio 2011, la Covip nella sua relazione annuale sottolineava la necessità, per conciliare l'adeguatezza delle prestazioni con la sostenibilità della spesa, di intervenire sull'età effettiva di pensionamento e sul periodo contributivo necessario per acquisire il diritto al trattamento pensionistico. E queste valutazioni scaturivano da alcune determinanti rilevazioni, quali l'allungamento della speranza di vita e il conseguente ampliamento del periodo di erogazione delle prestazioni (si veda al riguardo la rubrica Portafoglio a pagina 40); il rallentamento della crescita economica, che continua a frenare l'espansione della massa contributiva e le difficili condizioni in cui versavano le finanze pubbliche. Ciò emergeva anche dalla Consultazione realizzata dalla Commissione europea del Libro verde «Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa». E proprio la Commissione europea, a Bruxelles lo scorso 16 febbraio, ha presentato alla stampa il Libro bianco «Un'agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili», evidenziando come l'invecchiamento della popolazione rappresenti uno dei principali problemi dei sistemi pensionistici in tutti gli Stati membri. «Se uomini e donne», si legge nel documento, «che vivono più a lungo, non restano anche in attività più a lungo e non risparmiano in misura maggiore per la pensione, l'adeguatezza delle pensioni non potrà essere garantita: l'aumento previsto delle spese si rivelerà infatti insostenibile.Entro il 2060, la speranza di vita alla nascita dovrebbe aumentare, rispetto al 2010, di 7,9 anni nei maschi e di 6,5 anni nelle femmine. Ciò significa che le persone di età superiore a 60 anni aumentano ogni anno di circa 2 milioni, quasi il doppio cioè rispetto alla fine degli anni 90 e all'inizio del decennio successivo. Al contrario, il numero di persone in età lavorativa primaria (20-59) si ridurrà ogni anno nei prossimi decenni». E l'attuale crisi economica e finanziaria non farà che acuirne le conseguenze. László Andor, commissario Ue responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha quindi sottolineato la necessità che si sviluppino e si attuino strategie globali per adeguare i regimi pensionistici all'andamento della contingenza economica e demografica, definendo essenziale una riforma dei regimi pensionistici e delle pratiche di pensionamento. E i primi passi, in Italia, sono stati compiuti. Il Libro bianco è chiaro poi nell'individuare alcune importanti sfide rappresentate dalle pensioni: garantire la sostenibilità finanziaria dei regimi pensionistici, tenuto conto che le pensioni rappresentano una parte assai ampia e in aumento della spesa pubblica, ovvero in media attualmente oltre il 10% del pil e probabilmente il 12,5% nel 2060; mantenere l'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche, prolungando ad esempio la vita attiva dei lavoratori, opzione auspicata anche dai cittadini come recentemente rilevato dall'Eurobarometro della Commissione europea, aumentando anche la partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei lavoratori più anziani fornendo adeguate condizioni. Tra le raccomandazioni della Commissione poi, scaturite dalle analisi annuali di crescita (Annual Growth Surveys – AGS) effettuate dalla Commissione di recente, si sottolineava la necessità di promuovere il risparmio a fini di pensioni complementari per migliorare evidentemente i redditi dei pensionati. Sì, perché Manovre, Riforme e Decreto Salva-Italia non basteranno a rendere il sistema pensionistico pubblico sufficiente al mantenimento del livello di vita abituale degli italiani, visti gli attuali tassi di sostituzione (il rapporto tra l'ultimo reddito e l'entità della pensione pubblica).Continuerà a essere necessario integrare la pensione pubblica con una forma di previdenza complementare, che però agli italiani sembra non piacere. Un po' per paura, forse, e un po' per ignoranza, perché il tema della pensione sembra così lontano da far rimandare qualsiasi relativa scelta finanziaria. Eppure, ormai si dice da tempo quanto costi, in euro parlando, rimandare le proprie decisioni. Basti pensare che queste considerazioni sono anche contenute nell'annuncio che il sopraccitato ministro Fornero ha pubblicato nella prefazione del libro Guida alle pensioni integrative, uscito sabato 18 febbraio, che individua nella famigerata «busta arancione» dell'Inps, rendiconto dei contributi versati sul conto previdenziale di ciascun lavoratore, e nell'educazione finanziaria i primi due strumenti utili agli italiani per compiere scelte consapevoli per il proprio futuro. Quanto al tema dell'alfabetizzazione finanziaria fino ad oggi qualcosa è stato fatto ma, come rimarcato dall'Ocse, è importante che gli interventi realizzati in materia non vengano dispersi. Si fa quindi un richiamo a un impegno comune tanto degli Stati membri quanto all'interno di ciascuno di questi di politiche omogenee e coordinate dagli organi competenti. Nel frattempo, in tale contesto, promotori finanziari e Anasf stanno facendo la loro parte: i primi nel contatto quotidiano con i risparmiatori, rappresentando un veicolo interessante per i prodotti del comparto previdenziale oltre che di conoscenze in ambito di educazione finanziaria; la seconda in termini di alfabetizzazione finanziaria degli studenti attraverso l'iniziativa «Economic@menteTM - Metti in conto il tuo futuro». E ancora in arrivo ci attendono alcuni importanti appuntamenti in materia: il primo in ordine cronologico è il convegno di Primavera di mercoledì 29 febbraio a Roma, presso la Sala conferenze della Cassa Forense, dal titolo: «La sostenibilità finanziaria delle promesse pensionistiche», organizzata da Itinerari previdenziali, che proporrà anche una riflessione su Casse di previdenza e fondi pensione (che oggi gestiscono oltre 120 miliardi di euro dei quali pochi investiti nel Paese) considerabili come una importante risorsa per il Paese che può produrre significative ricadute economiche sul tessuto produttivo innescando una spirale virtuosa che porterebbe in ultima analisi a un miglioramento complessivo del tasso di crescita del pil (si veda nel servizio l'intervista ad Alberto Brambilla). Insomma, il messaggio che proviene da tutti è: non perdiamo tempo. PRESSToday Rassegna stampa

Milano Finanza Data: "Qui c'è già la flexsecurity" 27/02/2012

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Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi in Gestione pensione & previdenza data: 25/02/2012 - pag: 33 autore: di Carlo Giuro Qui c'è già la flexsecurity

Il fondo FonTemp destinato ai lavoratori con contratti a tempo determinato ha una marcia in più dal punto di vista dei contributi. Ecco come funziona Per i giovani precari la pensione appare come un miraggio. In attesa di vedere come si muoverà il governo tecnico sul tema della riforma del lavoro, si può fare il punto su cosa sia stato fatto per l'integrazione pensionistica. A partire da FonTemp, fondo pensione rivolto ai lavoratori in somministrazione. «Il problema centrale del mercato del lavoro italiano è il lavoro nero, che ad oggi è stato combattuto poco e male», dice Vincenzo Mattina, presidente di FonTemp. «Poi c'è il lavoro precario, che va esaminato nelle sue diverse tipologie che sono 37. Per valutare il livello di criticità occorre considerare che la precarietà ha due facce, quella normativa e quella temporale. Quando si sommano, per cui nel rapporto di lavoro non vi è certezza retributiva, contributiva, sindacale e contemporaneamente anche il termine è prefissato, siamo al cospetto della vera precarietà, quella che andrebbe fortemente circoscritta, riducendone le fattispecie consentite dalle leggi». In questa condizione sono i rapporti di lavoro parasubordinati. Aggiunge Mattina: «Quando, invece, gli aspetti regolamentari sono pari a quelli dei lavoratori a tempo indeterminato, la discontinuità temporale è di sicuro un problema, ma è sotto controllo per cui è sbagliato parlare di precarietà tout court. Nel caso della somministrazione, il rapporto di lavoro ha contenuti regolamentari identici a quelli del lavoro a tempo indeterminato; in più il lavoratore fruisce di attività formativa in ingresso e durante il rapporto, può accedere a una serie di prestazioni». Sottolinea Mattina: «Con l'istituzione di FonTemp chiudiamo il cerchio di un vero e proprio modello di flexsecurity, che non ha nulla da invidiare a quelli scandinavi similari. La nostra, in definitiva, è una flessibilità del lavoro protetta legalmente e sindacalmente». Dal punto di vista della contribuzione FonTemp ha una marcia in più. «Chi si iscrive indirizza il suo tfr al Fondo. Caso unico, però, nella storia dei Fondi pensione negoziali, a ogni lavoratore gli enti bilaterali Formatemp ed Ebitemp riconoscono un apporto aggiuntivo pari al 4% della retribuzione percepita sia nel primo anno di ingresso, che negli anni successivi, almeno fino a quando il Ccnl di categoria non venga modificato. Insomma, ogni iscritto riceve una dote che valorizza in partenza il suo accumulo contributivo e che si porta dietro anche se cambia fondo», risponde Mattina. In caso di vuoto lavorativo la posizione rimane attiva, ma non viene alimentata. Il fondo quindi accompagna con flessibilità il lavoratore nel suo percorso lavorativo. PRESSToday Rassegna stampa

Milano Finanza Data: "Si andrà in pensione più tardi e con un assegno più magro" 27/02/2012

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Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 25/02/2012 - pag: 36 autore: di Domenico Comegna Si andrà in pensione più tardi e con un assegno più magro

Per ottenere la pensione di anzianità ora servono più di 42 anni di contributi, mentre per la vecchiaia bisogna aver compiuto i 66 anni, 63 anni e mezzo le donne. Ed ancora, l'anzianità maturata dal 1° gennaio sarà calcolata con il meno vantaggioso metodo contributivo. E a proposito di contributi, sono aumentati di 1,30 quest'anno e raggiungeranno il 24% nel 2018. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dalla ennesima riforma del sistema pensionistico attuata con la legge n.214/2011, più nota come riforma Fornero, dal nome del ministro del lavoro del governo Monti.Aumentano i contributi. Rincara dunque il costo della pensione. La riforma ha elevato l'aliquota contributiva dal 20,09 al 21,39% nel 2012 e ha stabilito un incremento della stessa nella misura pari allo 0,45%, per ogni anno successivo, sino a raggiungere (nel 2018) il 24%. Tradotto in cifre, ciò significa che i pf quest'anno pagheranno come minimo 3.201 euro. Sulla quota di reddito che supera 14.930 euro, occorrerà applicare l'aliquota del 21,39% sino a 4.204 euro e del 22,39% sulla quota eccedente sino al massimale di 73.673 euro. Il massimale contributivo/pensionabile che si applica agli iscritti dal 1° gennaio 1996, privi di anzianità assicurativa alla data del 31 dicembre 1995, per l'anno 2012 risulta invece pari a 96.149 euro. Calcolo contributivo. Si tratta di una misura che accelera quanto previsto dalla riforma Dini del 1995, dalla quale restarono esclusi coloro che avevano, a quella data, più di 18 anni di lavoro e che mantennero il vantaggioso metodo di calcolo retributivo (2% del reddito per ogni anno, quindi pensione dell'80% dopo 40 anni). Da quest'anno i versamenti di questi lavoratori saranno calcolati col meno vantaggioso metodo contributivo, che tiene conto invece di quanto effettivamente versato e della speranza di vita media al momento del pensionamento, come succede per tutti quelli che hanno cominciato a lavorare dopo il 1995. Il passaggio al contributivo per tutti è pro rata, riguarderà cioè la sola contribuzione versata dopo il 31 dicembre 2011. Una novità tutto sommato poco dolorosa, che incide in maniera modesta sul calcolo della pensione finale. Secondo le stime, la riduzione dell'assegno finale dovrebbe aggirarsi intorno ad un punto percentuale per ogni anno di contributivo. In linea di massima si può dire che tanto più è vicina la pensione e tanto più alto il reddito, meno si perderà. Il vantaggio del retributivo, infatti, si attenua man mano che sale la base pensionabile, visto che al di sopra del cosiddetto «tetto» (pari oggi a circa 44 e 200 mila euro), l'aliquota di rendimento del 2%, per ogni anno, si assottiglia sino a raggiungere l'1,10%, per la parte di base pensionabile eccedente i 73 mila euro. Anzianità più difficile. A partire dal 2012 per ottenere la pensione prima della vecchiaia occorrono 42 anni e un 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne, requisiti parametrati alle speranze di vita a partire dal 2013. Tali requisiti sono comunque aumentati di un ulteriore mese per l'anno 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dall'anno 2014. Questo significa che nel 2013, ad esempio, anno in cui si comincerà a innalzare tutti i parametri anagrafici sulla base delle cosiddette speranze di vita, il minimo di contributi richiesto per l'anzianità sarà di 42 anni e 5 mesi. Ma non è finita qui. Al fine di disincentivare il pensionamento anticipato rispetto a quello di vecchiaia, è stata introdotta una misura di riduzione. Qualora, infatti, si chieda la pensione di anzianità prima dei 62 anni di età, l'assegno verrà corrisposto, per la quota retributiva, con una riduzione pari all'1% per ogni anno di anticipo (riduzione che sale al 2%, dal terzo anno in su). Sale l'età. L'equiparazione dell'età pensionabile delle donne con quella degli uomini era già stata decisa dal precedente governo. La riforma Fornero ha ora accelerato il cammino. Dal 1° gennaio 2012, infatti, l'età delle donne è bruscamente passata da 60 a 63 anni e mezzo e sarà ulteriormente elevata a 64 anni e 6 mesi nel 2014, a 65 anni e 6 mesi nel 2016 e a 66 a partire dal 2018. La salita dell'età c'è anche per gli uomini, i quali a partire dal 2012 potranno ottenere la vecchiaia solo dopo aver compiuto 66 anni. In pensione più tardi. Dal momento che si vive più a lungo, occorre andare in pensione più tardi. È questa la filosofia di base che ha ispirato la legge del 2010, con la quale è stato deciso che i requisiti anagrafici dovranno nel tempo fare riferimento all'incremento della speranza di vita. La manovra economica dell'estate scorsa ha anticipato al 2013 (doveva partire dal 2015) tale adeguamento, che avverrà con cadenza triennale (e con cadenza biennale dal 2019) in base ai dati forniti dall'Istat. A questo proposito, la riforma Monti stabilisce che qualora l'incremento dato dalle variazioni demografiche non dovessero arrivarci, a partire dal 2022 l'età del pensionamento (uomini e donne) non può comunque avvenire prima dei 67 anni di età. PRESSToday Rassegna stampa

Sole 24 Ore, Il Data: "SuperInps, una sfida per tutta la Pa" 27/02/2012

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Il Sole-24 Ore edizione: NAZIONALE sezione: PRIMO PIANO data: 2012-02-26 - pag: 9 MANOVRA E MERCATI Il piano enti previdenziali

SuperInps, una sfida per tutta la Pa

Presidente fino al 2014. Antonio Mastrapasqua Mastrapasqua: vera operazione di spending review ma nessuno freni su tempi e procedure «A regime saremo 35mila In Francia e Germania per le stesse mansioni 120mila e 60mila addetti» «Governance bilanciata con presidente, Civ, dirigenza e controlli Ma decida il Parlamento» Davide Colombo ROMA. L'operazione SuperInps, decisa con il decreto di dicembre che ha soppresso Inpdap ed Enpals, non ha precedenti, per dimensioni, con altre razionalizzazioni recenti di enti. Se per le vecchie incorporazioni di Ipost in Inps e di Ipsema e Ispesl in Inail non erano state fatte stime di risparmio, questa volta il legislatore ci riprova, sia pure con obiettivi modesti: 20 milioni di euro nel 2012, 50 milioni per l'anno 2013 e 100 milioni a decorrere dal 2014. La decisione di destinare questi risparmi al fondo ammortamento debito sembra indicare una scarsa fiducia sulla possibilità di ottenere vere economie nel breve termine da un'operazione lanciata senza un vero piano industriale già scritto. Abbiamo chiesto che cosa ne pensa il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua: «Soprattutto in questi casi la prudenza è una virtù. Non si tratta di scarsa fiducia, ma della consapevolezza che le grandi operazioni producono effetti maggiori sul medio periodo, almeno dal punto di vista del conto economico. Anche nel settore privato le grandi fusioni nel breve non danno risultati economici rilevanti. Con ciò credo che le economie derivabili dalla integrazione di Inpdap ed Enpals nel nuovo Inps saranno significative. Aver indicato nella norma delle somme vincolanti aiuterà a essere tutti più decisi e virtuosi». A questi risparmi si sommano i tagli per 60 milioni nel 2012 disposti dall'ultima legge di stabilità (80% su Inps, Inpdap, Enpals; 20% su Inail), in pratica uno scarico di tagli sugli enti anziché sul ministero. Come garantirete queste ulteriori economie? Sono altri 48 milioni che si sommano ai 20 del 2012. Quindi vede che non è poi così timido l'approccio al risparmio. Le aree di ottimizzazione sono molte: dalla logistica all'informatica, dalla centralizzazione degli acquisti all'eliminazione delle sovrapposizioni di poste di bilancio, derivanti dalla duplicazione degli stessi servizi. Per poter assicurare l'obiettivo occorre essere rigorosi sui tempi. Non a caso nelle linee generali che ho predisposto lo scorso gennaio c'è un dettagliato cronoprogramma che deve consentire un percorso certo, senza intoppi. La variabile tempo non può essere lasciata senza vincoli. Bisogna fare in fretta e bene. Parliamo dei tempi. Chiusura dei bilanci Inpdap ed Enpals entro il 31 marzo, poi i decreti ministeriali. Sappiamo che l'Economia ha cumulato ritardi sulle chiusure dei bilanci Enam e Ispesl. E Il Lavoro su Ipost. Guardi che la sfida è globale su tutta la Pubblica amministrazione. Non è una gara «individuale». O tutti faranno presto e bene il loro dovere, oppure sarà un'occasione sciupata. La spending review richiede convergenza e condivisione di intenti e di programmi. Appena emergono tentazioni da frenatore dovranno essere denunciate e rimosse. Il Paese non ha bisogno di pause, specie se si tratta di frenate determinate da interessi particolari e autoreferenziali, che emergono spesso nelle Pubbliche amministrazioni centrali e periferiche, nei ministeri e negli enti. La sfida globale è alla cultura della Pa, alla sua capacità di ragionare per obiettivi e non più per adempimenti. E questo vale per tutti gli attori: chi dà indirizzo amministrativo, chi gestisce e chi vigila e controlla. Non ci sono alibi per nessuno. Quali saranno i numeri di SuperInps a regime? La nascita del «nuovo Inps» non ha precedenti che io sappia. Anche perché l'Inps non ha confronti facili nei sistemi di Welfare europei. In Francia ci sono otto enti che fanno le cose che fa l'Inps; in Germania ce ne sono sei. E nonostante il fatto che qualcuno ancora dipinga l'Istituto come un pachiderma, per i suoi 27mila dipendenti, che diventeranno poco meno di 35mila con l'integrazione di Inpdap ed Enpals, in Germania i dipendenti pubblici addetti alle cose di cui ci occupiamo sono complessivamente più di 60mila; in Francia quasi 120mila. Per assorbire i soprannumerari Inpdap è possibile immaginare un nuovo blocco alle assunzioni in Inps? Il problema del personale non esiste. L'Inps negli ultimi anni ha perso circa un migliaio di dipendenti l'anno per il freno nel turn over. E, come ho detto, all'estero fanno il nostro lavoro con un numero doppio o triplo dei nostri dipendenti. Manterrete un centro acquisti o vi avvarrete di Consip? Non c'è contrapposizione con Consip. Sotto il suo ombrello la centrale acquisti è un ulteriore elemento di efficienza. Razionalizza la polverizzazione dei centri di responsabilità nell'acquisto, assicurando prospettive di risparmio certe. Sono solo tre anni che abbiamo introdotto la centrale acquisti in Inps, e come per le operazioni di fusione in organizzazioni complesse, i risultati saranno apprezzabili nel medio periodo. Ma già in questo triennio i risparmi sono stati apprezzabili. Per realizzare l'operazione è stata prorogata fino a fine 2014 la carica del presidente: una governance monocratica forte è adatta a gestire questa transizione? Il ministro Elsa Fornero ha detto che una riflessione andrà fatta. Non credo che la governance sia un problema: il Parlamento ovviamente è sovrano, ma ricordo che ha messo mano proprio alla governance dell'Inps poco più di un anno fa, abolendo il consiglio di amministrazione. D'altronde il sistema di governance dell'istituto è assai bilanciato. C'è il presidente che ha assunto anche il ruolo del soppresso cda, c'è il Civ (dove siedono le rappresentanze delle parti sociali), ci sono gli organi di controllo. C'è la gestione con le sue responsabilità operative. Io preferisco guardare agli obiettivi che sono posti nella mia responsabilità. E il decreto "Salva Italia" li ha ribaditi e precisati, avendo in qualche modo confermato la governance esistente, in un momento in cui si è messo mano all'Istituto e al suo rinnovato ruolo. L'obiettivo vero in questo passaggio di spending review è la riforma efficiente del sistema previdenziale e della sua organizzazione. Gli organismi pletorici spesso sono funzionali all'autorappresentazione, o alla garanzia di interessi "esterni". Quando i poteri sono bilanciati si è nella condizione migliore per ottenere i risultati più ambiziosi. In questi giorni si sta facendo un gran parlare di retribuzioni. A lei sono attribuiti 217mila euro come presidente Inps e 465mila come vicepresidente di Equitalia. Subirà anche lei un taglio consistente. Che cosa ne pensa di questo provvedimento? A parte il fatto che l'emolumento che ricevo come presidente Inps, contrariamente a quanto si è letto in questi giorni, non supera i 170mila euro, io credo che ogni decisione del Parlamento debba essere rigorosamente applicata. Sempre e a tutti. Quest'anno si farà anche il bilancio del piano e- government 2012 che ha coinvolto in vario modo gli enti previdenziali: quali attività condivise da tutti gli enti incorporati possono essere già considerate a regime a fine anno? L'Inps ha avuto un ruolo di primo piano nelle iniziative del piano di e-government. Il nostro programma di telematizzazione delle domande di prestazione, che arriverà a regime entro il primo semestre dell'anno, è uno dei capisaldi della dematerializzazione che costituisce uno degli obiettivi prioritari del piano di e-government. La sfida che ci riguarda è quella di portare tutto il sistema previdenziale, con l'integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps, ai livelli di eccellenza tecnologica che contraddistingue l'istituto. E questo vuol dire trasparenza e processabilità delle domande, dialogo stretto della Pa con i cittadini (con Reti Amiche e Linea Amica). Senza dimenticare l'evoluzione del sito web dove abbiamo 600mila visitatori unici al giorno, e molti di questi possono fruire di servizi online (pagamenti compresi) oltre alle informazioni. Gli enti incorporati dovranno essere condotti al livello delle nostre performance, per assicurare a tutti gli assicurati e pensionati lo stesso trattamento e le stesse opportunità. RIPRODUZIONE RISERVATAI numeri dei tre entiIl cronoprogramma A gennaio il presidente dell'Inps ha fissato le tappe fondamentali del piano di incorporazione di Inpdap ed Enpals, che avverrà con un riassetto organizzativo da concludersi entro novembre. Sul rispetto delle date incombono, naturalmente, i decreti ministeriali attuativi previsti dalla norma di soppressione dei vecchi enti Bilanci di chiusura Entro fine marzo dovranno essere deliberati i bilanci di chiusura dei due enti soppressi e, con una Circolare, saranno fissate le linee guida per il bilancio di integrazione Trasferimento risorse Entro fine maggio è previsto il primo rapporto quadrimestrale ai ministri vigilanti sullo stato di avanzamento del processo di riordino degli enti, la delibera di Rendiconto generale dell'istituto e il trasferimento in Inps di tutte le risorse di Inpdap ed Enpals Bilancio di integrazione Questo documento contabile dovrà essere rilasciato entro giugno Nuovo report ai ministri Entro fine settembre verrà inviato il secondo rapporto ai ministri vigilanti sul piano di accorpamento Attuazione riassetto Fine novembre: attuazione del riassetto organizzativo e funzionale Terzo report Entro il 31 gennaio 2013 verrà inviato il terzo rapporto sul piano di integrazione ai ministri vigilanti PRESSToday Rassegna stampa

Sole 24 Ore, Il (Plus) Data: "Il «quinto» con clientela mirata" 27/02/2012

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Plus edizione: NAZIONALE sezione: STORIA DI COPERTINA data: 2012-02-25 - pag: 4 Finanziamenti con garanzia. Il prelievo in busta offre più sicurezza agli istituti erogatori

Il «quinto» con clientela mirata

La convenzione con l'ente previdenziale migliora i tassi La prudenza degli italiani sul ricorso all'indebitamento si riflette anche nelle scelte di finanziamenti attraverso la modalità della cessione fino a un quinto dello stipendio. Nel 2011 infatti la quota della cessione del quinto rispetto al totale del credito al consumo ha rappresentato l'8,7% con importi per 4,5 miliardi e circa 267mila operazioni finanziate. Rispetto al 2010 si tratta di un calo degli importi del 9% e delle operazioni per quasi il 12. Il quadro emerge dai dati dell'Osservatorio Assofin (si veda la tabella in alto). La contrazione, secondo le indicazioni degli operatori, ma anche dall'Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia, è dovuta in parte agli interventi regolatori della Banca d'Italia del 2009 e del 2011. La cessione del quinto passa per la busta paga e perciò è riservata al mondo del lavoro dipendente (pubblico e privato) e dei pensionati. Il pagamento delle rate avviene infatti in forma di ritenuta operata direttamente dal datore (o istituto erogatore), fatto che insieme agli obblighi assicurativi rende questo finanziamento particolarmente sicuro per gli istituti finanziari. Il vantaggio per il cliente rispetto a un prestito personale sostanzialmente è quello di potere ottenere cifre più alte. E a seconda degli operatori anche interessi più favorevoli. L'importo medio dei finanziamenti attraverso la cessione del quinto è di circa 16,9 mila euro contro i 12mila dei prestiti personali (dati Assofin). La Banca d'Italia per il trimestre in corso segnala per il quinto un leggero vantaggio anche sugli interessi: un Tegm (tasso effettivo globale medio per operazioni superiori ai 5mila euro) dell'11,05 contro uno dell'11,32 dei crediti personali. Nel Taeg della cessione del quinto i costi assicurativi (crescenti con l'età dell'interessato soprattutto se pensionato) sono inoltre compresi in quanto previsti per legge. In genere le compagnie escludono poi prestiti per pensionati oltre una certa età (80/85 anni), per l'eccessivo peso dei costi assicurativi. «In alcuni casi il vantaggio della cessione del quinto per la persona spiega Gabriella Bastelli, direttore Cessione del quinto di Compass è quello di ottenere somme per importi maggiori rispetto al prestito personale, è più semplice la modalità di rimborso, la rata viene decurtata direttamente dalla busta paga/pensione e può essere accettato anche se sulla busta paga c'è un pignoramento». E Luca Carrara, direttore generale di Prestitalia, del Gruppo Ubi Banca, conferma: «I tassi di interesse per questi prodotti, grazie alle convenzioni con gli enti previdenziali, sono ora più convenienti rispetto ai prestiti personali. Nel caso dei nostri prodotti di circa due punti percentuali». Carrara spiega che nel caso di Prestitalia tra coloro che accedono a questo tipo di finanziamento i dipendenti privati sono circa il 7 per cento. La "prevalenza" di pensionati e dipendenti pubblici presso altri istituti le medie sono differenti, ma il dato è costante è spiegata il vantaggio delle convenzioni (Inps e Inpdap e ministero dell'Economia) che accelerano i tempi e stabiliscono alcuni trattamenti di vantaggio per i soggetti convenzionati, come quelli relativi al tasso di interesse e vincoli anche sulla struttura delle reti distributive, con l'esclusione di alcuni tipi di intermediari la cui presenza potrebbe far crescere i rischi e i costi per i clienti. Nel caso di soggetti "coperti" da convenzioni i tempi stimati dagli istituti per l'erogazione del finanziamento si aggira intorno ai 20 giorni. Per quanto riguarda invece i dipendenti delle aziende private, la partita dei tempi si gioca nel grado di collaborazione prestato dalle amministrazioni aziendali ma in genere è di 40/45 giorni. Antonio Criscione [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA PRESSToday Rassegna stampa

Sole 24 Ore, Il (Plus) Data: "LA POSTA DEL RISPARMIATORE" 27/02/2012

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Plus edizione: NAZIONALE sezione: ATTUALITA' data: 2012-02-25 - pag: 14 LA POSTA DEL RISPARMIATORE

www.youinvest.org - La sua propensione a pianificare per un futuro lontano i suoi risparmi è encomiabile. Ma non vorrei che fosse un po' esagerata in relazione alle sue priorità finanziarie e alle sue capacità di accumulazione. Lei ha la possibilità di riscattare a titolo oneroso anche un solo anno del suo corso di laurea presso l'Inps e il parametro sul quale calcolare il contributo è il suo attuale stipendio. Mentre non è possibile lasciare il trattamento di fine rapporto (Tfr) in azienda (o meglio, farlo confluire nel fondo di Tesoreria presso l'Inps, in quanto lei è dipendente di una azienda con più di 50 dipendenti) e contemporaneamente aderire al suo fondo pensione di categoria. Nel caso lei aderisse al suo fondo pensione di categoria, dovrebbe accettare di destinare a esso il suo Tfr futuro, oltre al contributo a suo carico e quello a carico del suo datore di lavoro. Tenga poi conto che la posizione che lei maturerà nel fondo pensione sarà trasferibile nel caso lei dovesse cambiare datore di lavoro e scegliere un'azienda appartenente a una categoria diversa da quella attuale. Fatte queste precisazioni operative, parliamo della strategia. Tutta questa sua attenzione per il lungo periodo non dovrebbe farle dimenticare che i suoi risparmi andrebbero prioritariamente destinati a una riserva di liquidità con la quale fronteggiare eventuali spese impreviste. E che dovrebbe successivamente assicurare il suo capitale umano, ossia dotarsi di una copertura adeguata sull'invalidità permanente da malattia e infortuni e una per il caso morte (se ha familiari a carico). Soltanto dopo aver smarcato questi due fondamentali punti, e in presenza di ulteriori risparmi disponibili, sarebbe il caso di occuparsi della previdenza o più in generale del trasferimento del capitale a una data futura. L'alternativa tra il riscatto degli anni di laurea presso l'Inps e l'adesione al fondo pensione è complessa. Occorre sgombrare il campo dalla presunzione che i risparmi volontariamente destinati all'Inps siano più sicuri di quelli versati ai fondi pensione. I quali, rappresentando un patrimonio separato, possono rivelarsi più protetti in casi estremi e soprattutto comportano una diversificazione dal rischio Italia in quanto investiti tipicamente su scala globale. Ma su orizzonti di 40-50 anni è impossibile fare ipotesi: da qui ad allora le revisioni peggiorative delle "regole del gioco" potrebbero riguardare sia l'Inps sia i fondi pensione. RIPRODUZIONE RISERVATASono laureato in scienze delle comunicazioni e da tre mesi lavoro come impiegato presso un'azienda, ramo metalmeccanico, con un contratto a tempo determinato di un anno (ovviamente con la speranza che possa diventare indeterminato). Alla luce dei mutamenti normativi avvenuti nel campo delle pensioni, vorrei conoscere alcune informazioni riguardo il mio futuro contributivo. Aggiungo inoltre che nel mio «zainetto contributivo» figurano circa un anno di versamenti Inps, dato che prima dell'Università ho lavorato in un'altra ditta privata. Adesso sto valutando il riscatto degli anni universitari ma con un contratto di lavoro annuale non so se sia possibile. Posso riscattare un solo anno? Inoltre, ho optato per il mantenimento del Tfr in azienda (con più di 50 dipendenti, verrà trasferito al fondo Tesoreria dell'Inps): essendo questa scelta revocabile, potrò comunque valutare una diversa destinazione. È da condividere il mio atteggiamento? In seguito a questa decisione (Tfr all'Inps) potrei, egualmente, aderire versando una quota mensile al fondo pensione di categoria in modo tale da fruire anche della quota contributiva datoriale? E se dovessi cambiare lavoro (e quindi potrei cambiare settore merceologico) posso trasferire la mia posizione a un altro fondo pensione? Alessandro C. - (via e-mail)Sono un assiduo lettore di «Plus24» e avrei necessità di un chiarimento sulla tassazione applicatami dal mio istituto di credito, Banca popolare di Lodi, su questa operazione. Il 14 luglio 1998 ho acquistato obbligazioni zero coupon 25 ottobre 1996/25 ottobre 2011 (codice Isin XS0069992989) valore nominale 160 milioni di lire al prezzo di 50,20 per un esborso complessivo 80.320.000 lire. Ho tenuto il titolo fino alla naturale scadenza e il 25 ottobre 2011 la banca ha provveduto ad accreditarmi la somma netta di 75.318,43 euro; sulla contabile sono indicate ritenute e spese per 7.314,68 euro. Ho chiesto spiegazioni alla mia banca e mi è stato detto che l'importo delle ritenute è relativo alla imposta sostitutiva applicata sugli interessi del 12,50 per cento. Premesso che nel luglio del 2000 mi era stato accreditato un importo di 882.068 lire con la causale imposta sostitutiva decreto legge 239/1996 ritenuta su titoli esteri. Non riesco a capire come mai l'importo della ritenuta è così elevato, mi aspettavo un addebito per la differenza tra il prezzo da me pagato (50,20) e quello di rimborso (100) ma non dal prezzo di emissione. È corretto quanto applicatomi? Posso dedurre queste tasse dalle minusvalenze che ho accumulato? A.D.L. - (via e-mail) - Il valore di rimborso accreditato dalla banca è corretto. Il calcolo applicato dall'istituto di credito ha seguito questo sviluppo: da 100, valore nominale, è stato sottratto il prezzo di emissione, 29,184. Sul risultato di 70,816, approfondisce Angelo Drusiani di Banca Albertini Syz, è stata applicata l'imposta sostitutiva del 12,50%, che risulta essere 8,852. Ne consegue un valore netto di rimborso, alla scadenza del 25 ottobre scorso, di 91,148. Se si moltiplica questo valore percentuale per 160 milioni di lire si ottiene 145.836.800 lire, che, trasformato in euro, diventa 75.318,42. L'imposta sostitutiva del 12,50% è stata indicata percentualmente in 8,852. Il riferimento a 160 milioni di lire da luogo a un valore d'imposta di 14.163.200 lire, pari a 7.314,68 euro. I dati corrispondono a quelli riportati nella lettera e comunicati dall'istituto di credito. In realtà, la tassazione complessiva a carico del cliente è stata inferiore, perché egli fu beneficiario di un accredito di 455,55 euro (882.068 lire indicate nella lettera). L'imposta pagata fu quindi di 6.859,13 euro. L'accredito di cui sopra avvenne a seguito dell'affrancamento deciso con l'introduzione della cosiddetta legge sul capital gain, che comprendeva non soltanto i guadagni in conto capitale ma revisionava completamente anche la tassazione sul disaggio d'emissione, addebitandola pro-quota a ogni singolo portatore delle obbligazioni per il solo periodo di possesso. L'imposta che l'investitore ha pagato non può essere dedotta dalle minusvalenze accumulate in quanto queste ultime appartengono alla categoria dei redditi diversi, mentre gli interessi alla categoria dei redditi da capitale. E l'imposta di cui sopra è stata applicata esclusivamente sul disaggio d'emissione che, per i titoli privi di flusso cedolare, rappresenta la quota interessi che paga il prestito. A latere, sull'operazione effettuata è in realtà maturata una minusvalenza perché l'acquisto venne effettuato a un rendimento lordo del 5,35%, contro un rendimento in fase di emissione dell'8,55 per cento lordo. A fronte di un prezzo pagato di 50,20 il 14 luglio 1998, il prezzo teorico, originato dalla somma del prezzo di emissione e della quota di disaggio (interessi) maturata, era di 33,602. La minusvalenza è di 16,598 che rapportata al valore nominale sottoscritto a suo tempo dall'investitore è di 13.715,44 euro. Questa minusvalenza potrà essere utilizzata per questo e per i tre anni successivi, fino alla completa concorrenza, soltanto a detrazione dei futuri guadagni in conto capitale. PRESSToday Rassegna stampa

Tirreno, Il Data: "riscatto laurea, domanda bis possibile" 27/02/2012

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Pagina 47 - Economia

Riscatto laurea, domanda bis possibile

L’aveva già presentata nel 2003 ma aveva rinunciato per l’importo alto

PREVIDENZA di FELICE SILVESTRI. Consulenza sabato ore 10-12 allo 0586-220731

LA RUBRICA

nSono un quadro del settore industria, laureato in economia e commercio. Nel 2003 presentai all’Inps la domanda di riscatto dalla laurea ma non effettuai il pagamento della somma richiesta perché ritenuta di importo elevato. Poichè continuando a lavorare ho accresciuto l’anzianità contributiva, essendo mia intenzione usufruire del pensionamento anticipato nel 2014, vorrei ripresentare una nuova domanda di riscatto dalla laurea. Ciò è possibile, tenuto conto del precedente del 2003? Luigi N., Livorno nLa rinuncia al riscatto della laurea nel 2003 non esclude la possibilità di presentare una nuova domanda per aumentare l’anzianità contributiva intesa ad anticipare la data del pensionamento. L’onere del riscatto sarà rideterminato con riferimento alla situazione reddituale ed all’età anagrafica alla data della nuova domanda. classe 1952 In pensione nel giugno del 2018 nSono un dipendente del settore pubblico nato il 14 luglio 1952. A luglio di quest’anno raggiungerò 37 anni di servizio. Gradirei conoscere la data del mio pensionamento. Augusto B., Prato nIl diritto alla pensione anticipata, tenuto conto dell’adeguamento alla speranza di vita dei prossimi anni, sarà raggiunto nel maggio 2018 con il requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi. Il trattamento pensionistico, previa cessazione dell’attività lavorativa, potrà essere riscosso con decorrenza 1° giugno, cioè dal mese successivo al raggiungimento del requisito contributivo. A 62 anni Uscita senza penalizzazioni nSono un lavoratore dipendente del settore privato con una anzianità contributiva di 39 anni e 6 mesi. Tenuto conto che sono nato il 5 ottobre 1954 gradirei sapere quando potrò andare in pensione senza penalizzazioni. Giovanni N., Lucca nPer andare in pensione anticipata senza penalizzazione occorre far valere l’età di 62 anni che sarà raggiunta nell’ottobre 2016. Andando in pensione nel 2015 con il requisito contributivo di 42 anni e 6 mesi subirebbe una penalizzazione di circa l’1% per il periodo mancante ai 62 anni. OPeraia Congedo matrimoniale con l’assegno Inps nPotrei essere informata, in qualità di operaia del settore industria, sull’assegno per il congedo matrimoniale erogato dall’Inps? Laura R., Massarosa nL’assegno è pari a sette giorni di retribuzione ed è calcolato prendendo a riferimento la retribuzione percepita nell’ultimo periodo di paga. L’assegno è corrisposto dal datore di lavoro, per conto dell’Inps, all’inizio del periodo di congedo e l’azienda ne chiede il rimborso all’Inps entro un anno. Il lavoratore è tenuto a presentare copia del certificato di matrimonio al datore di lavoro entro 60 giorni dalla data di celebrazione delle nozze. assicurazione Per la colf è sempre obbligatoria nE’ mia intenzione assumere una colf per 4 ore settimanali, ripartite in due giorni. Sono tenuto ad assicurarla ai fini previdenziali, anche in presenza di un orario di lavoro ridotto? Silvano P., Livorno nLa colf deve essere assicurata all’Inps qualunque sia la durata della prestazione, indipendentemente che risulti assicurata da un altro datore di lavoro, che svolga un’altra attività lavorativa o che sia già pensionata. Se la colf lavora presso più datori di lavoro, ciascuno di loro è tenuto a versare all’Inps, i contributi per la parte di propria competenza. Per ottenere la copertura dell’intero periodo trimestrale solare, la colf deve prestare l’attività lavorativa per almeno 24 ore settimanali. Se l’orario è inferiore la copertura contributiva si riduce proporzionalmente. il caso Quando spetta il supplemento nSono un pensionato di anzianità di 63 anni dal 2007 e dal febbraio 2009 lavoro alle dipendenze di una ditta, regolarmente assicurato presso l’Inps. Tale ulteriore contribuzione mi dà diritto ad un supplemento di pensione. Quando potrò ottenerlo? Giuliano M., Follonica nL’ulteriore contribuzione versata dopo il pensionamento dà diritto, a domanda, al supplemento di pensione, trascorsi almeno 5 anni dalla decorrenza della pensione. La possibilità di richiedere il supplemento, per una sola volta, dopo due anni è riservata solo a quanti abbiano compiuto l’età pensionabile. universita’ Il riscatto degli studi nSono laureato e dipendente del settore industria. Gradirei essere informato sul riscatto, ai fini pensionistici, del periodo universitario. Roberto S.,Livorno nAi fini pensionistici è possibile riscattare solo gli anni accademici relativi al corso legale di laurea. E’ da tener presente che non possono essere riscattati i periodi di studio, compresi nel corso legale, durante i quali risulta essere stata svolta attività lavorativa coperta da contribuzione. E’ possibile, a domanda, coprire previdenzialmente anche solo una parte del periodo relativo al corso legale di laurea. Comunque in caso di mancato conseguimento della laurea non sono riscattabili gli anni di studio universitari. contribuzione Il riconoscimento del servizio civile nSono un lavoratore dipendente del settore privato. Prima di iniziare l’attività lavorativa, quale obiettore di coscienza, ho svolto il servizio civile in sostituzione di quello militare. Il periodo di servizio civile può esser fatto valere ai fini del riconoscimento della contribuzione figurativa valida per la pensione? Franco M., Pontedera nIl servizio civile, sostitutivo di quello militare, è da ritenersi equiparato a tutti gli effetti a quest’ultimo. Ne deriva, pertanto, che anche il servizio civile è valido per l’accredito figurativo del relativo periodo ai fini pensionistici. Tale accredito è a titolo gratuito e può avvenire, a domanda dell’assicurato indirizzata all’ente previdenziale (in questo caso l’Inps), in un qualunque momento, cioè non è soggetto a prescrizione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA