1 INDICE

OSSERVAZIONI PERVENUTE NEI TEMPI ...... 3 OSSERVAZIONE N. 1 numero di protocollo 4789 data di registrazione 12 Ottobre 2016 ...... 4 OSSERVAZIONE N. 2 numero di protocollo 5132 data di registrazione 27 Ottobre 2016 ...... 6 OSSERVAZIONE N. 3 numero di protocollo 5284 data di registrazione 7 Novembre 2016 ...... 13 OSSERVAZIONE N. 4 numero di protocollo 5563 data di registrazione 18 Novembre 2016 ...... 26 OSSERVAZIONE N. 5 numero di protocollo 5603 data di registrazione 22 Novembre 2016 ...... 28 OSSERVAZIONE N. 6 numero di protocollo 5717 data di registrazione 28 Novembre 2016 ...... 30 OSSERVAZIONE N. 7 numero di protocollo 5769 data di registrazione 1 Dicembre 2016 ...... 32 OSSERVAZIONE N. 8 numero di protocollo 5856 data di registrazione 7 Dicembre 2016 ...... 34 OSSERVAZIONE N. 9 numero di protocollo 5871 data di registrazione 7 Dicembre 2016 ...... 36 OSSERVAZIONE N. 10 numero di protocollo 5884 data di registrazione 7 Dicembre 2016 ...... 40 OSSERVAZIONE N. 11 numero di protocollo 5893 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 42 OSSERVAZIONE N. 12 numero di protocollo 5894 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 44 OSSERVAZIONE N. 13 numero di protocollo 5895 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 46 OSSERVAZIONE N. 14 numero di protocollo 5901 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 50 OSSERVAZIONE N. 15 numero di protocollo 5896 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 52 OSSERVAZIONE N. 16 numero di protocollo 5903 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 54 OSSERVAZIONE N. 17 numero di protocollo 5915 data di registrazione 9 Dicembre 2016 ...... 56 OSSERVAZIONE N. 18 numero di protocollo 5925 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 58 OSSERVAZIONE N. 19 numero di protocollo 5926 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 60 OSSERVAZIONE N. 20 numero di protocollo 5927 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 62 OSSERVAZIONE N. 21 numero di protocollo 5929 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 64 OSSERVAZIONE N. 22 numero di protocollo 5930 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 67 OSSERVAZIONE N. 23 numero di protocollo 5931 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 69 OSSERVAZIONE N. 24 numero di protocollo 5932 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 71 OSSERVAZIONE N. 25 numero di protocollo 5963 data di registrazione 12 Dicembre 2016 ...... 73 OSSERVAZIONI PERVENUTE FUORI TEMPO ...... 75 OSSERVAZIONE N. 26 numero di protocollo 5973 data di registrazione 13 Dicembre 2016 ...... 76 OSSERVAZIONE N. 27 numero di protocollo 6022 data di registrazione 14 Dicembre 2016 ...... 78 OSSERVAZIONE N. 28a numero di protocollo 4674 data di registrazione 4 Ottobre 2016...... 86 OSSERVAZIONE N. 28b numero di protocollo 6145 data di registrazione 22 Dicembre 2016 ...... 91 OSSERVAZIONE N. 29 numero di protocollo 413 data di registrazione 27 Gennaio 2017 ...... 93

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OSSERVAZIONI PERVENUTE NEI TEMPI

3 OSSERVAZIONE N. 1 numero di protocollo 4789 data di registrazione 12 Ottobre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Massaroli Renato Residente in Via Case Sparse Molinuzzo/ loc. il Molinuzzo della Molina In qualità di Proprietario

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE  Osservazione al Regolamento Urbanistico ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione del RU ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località loc. il Mulinuzzo della Molina.

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Revisione della pericolosità idraulica su un tratto del Torrente Arbia di circa 300 mt prospiciente al fabbricato identificato al foglio 79 particella 60 al fine di realizzare n. 2 servizi igienici in ampliamento all’edificio esistente.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Le verifiche idrauliche a firma dell’ing. Stefano Anichini allegate all’osservazione del sig. Massaroli Renato, è stata depositata presso il Genio Civile Bacino Arno Toscana Centro per il parere di competenza. Qualora l’istanza di deperimetrazione, corredata delle suddette verifiche idrauliche, venisse accolta, il Comune procederà a recepire le modifiche proposte con le procedure di cui all’art. 21 della L.R. 65/2014

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CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA SUBORDINATAMENTE AL PARERE FAVOREVOLE DEL GENIO CIVIOLE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

5 OSSERVAZIONE N. 2 numero di protocollo 5132 data di registrazione 27 Ottobre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Grosseto ed Arezzo Residente in In qualità di

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione al Regolamento Urbanistico ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione del RU ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: conformità nei confornti del PIT con valenza di piano paesaggistico

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

1. Si osserva che per la variante al Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico dovrà essere verificata la conformità nei confronti del PIT con valenza di Piano Paesaggistico approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 37 del 27/03/2015 con particolare riferimento all’ambito 10, allegato 8B, alle schede IV dei relativi DM di cui all’art. 136 del D.Lgs 42/2004.

2. Inoltre alle norme oggetto di variante riguardanti i beni paesaggistici, dovranno essere apportate le seguenti modifiche: “Gli impianti solari e fotovoltaici potranno essere collocati esclusivamente sulle coperture degli edifici ricadenti all’interno dell’area di tutela, solo nei casi in cui le falde del tetto non interferiscono o non siano visibili da punti panoramici o dalla viabilità principale esistente. Tali impianti dovranno essere completamente integrati nel manto copertura”

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ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

1. In riferimento al primo punto si precisa che la variante puntuale al PS e RU in oggetto opera, da un lato, revisionando alcune previsioni vigenti, e dall’altro, introducendone di nuove. Alcune di queste ricadono in aree sottoposte a vincolo per decreto, altre in aree vincolate ex lege (art. 142 c. 1 lett. c de Codice), ed altre ancora in aree al di fuori delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Per una verifica sintetica e puntuale dei contenuti della variante con il PIT vigente si propone la seguente tabella sinottica:

AREA VINCOLATA ai sensi del DM n. 23.05.1972 G.U. 15 del 1973dec

PREVISIONE DESCRIZIONE VALUTAZIONI Estratto prescrizioni della scheda di vincolo 15-1973 Variazione della classe di alcuni edifici Tenuto conto del quadro di 3 - Struttura antropica Id 373 scheda 38 Podere Da classe 2 a 4 tutela definito dalla scheda di - Insediamenti storici Prato vincolo allegata al PIT e qui - Insediamenti contemporanei id 572 scheda 316 Da 6 a nessuna riportata in estratto; - Viabilità storica Rilevato che le variazioni - Viabilità contemporanea, impianti ed Podere Campassole proposte dalla variante si infrastrutture id 1206 Da classe 2 a 3 sostanziano nella capacità di - Paesaggio agrario Podere Coltassala intervenire sul patrimonio 3.c.1. Sono ammessi interventi di trasformazione Id 1054 Da classe 2 a 4 edilizio esistente e rilevato, nel del patrimonio edilizio dei castelli e nuclei storici e rispetto di quello che è il dell’intorno territoriale ad essi adiacente ovvero contesto di riferimento, le ambito di pertinenza paesaggistica, a condizione invarianti strutturali esistenti che: ed il livello di percezione dei - siano garantiti la coerenza con l’assetto luoghi non si rilevano morfologico urbano di impianto storico, il elementi di criticità . mantenimento dei caratteri tipologici e architettonici di impianto storico degli edifici e l'utilizzo di soluzioni formali, finiture esterne e cromie, coerenti con la tipologia storica di riferimento; - siano mantenuti i percorsi storici, i camminamenti, i passaggi, gli accessi storici ai castelli e nuclei e le relative opere di arredo; - in presenza di sistemazioni delle pertinenze originarie o comunque storicizzate, sia garantito il

7 mantenimento dei percorsi interni sia nel loro andamento che nel trattamento del sottofondo, dei manufatti presenti e del sistema del verde; - in presenza di un resede originario o comunque storicizzato, sia mantenuta l’unitarietà percettiva delle aree e degli spazi pertinenziali comuni evitandone la frammentazione con delimitazioni strutturali, con pavimentazioni non omogenee conservare i manufatti accessori di valore storico- architettonico; - le nuove aree di sosta e parcheggio, elaborate sulla base di progetti di integrazione paesaggistica, non compromettano l’integrità della percezione visiva da e verso la città storica e le emergenze, garantendo il mantenimento di ampie superfici permeabili. 3.c.2. Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia sono ammessi a condizione che: - siano mantenuti i caratteri connotativi della trama viaria storica, e i manufatti che costituiscono valore storico-culturale; - siano mantenuti i coni e i bersagli visivi (fondali, panorami e skylines); - siano armonici per forma, dimensioni, orientamento, con le caratteristiche morfologiche proprie del contesto territoriale; - sia garantita la qualità insediativa attraverso un’articolazione equilibrata tra spazi aperti e costruito con particolare riferimento alla qualità progettuale degli spazi di fruizione collettiva; - sia mantenuta l’accessibilità ai luoghi da cui è possibile godere delle visuali a maggiore panoramicità. 3.c.3. Non sono ammesse previsioni di nuova edificazione che costituiscano nuclei isolati rispetto al territorio urbanizzato. 4 - Elementi della percezione -Visuali panoramiche ‘da’ e ‘verso’, percorsi e punti di vista panoramici e/o di belvedere - Strade di valore paesaggistico

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4.c.1. Gli interventi di trasformazione sono ammessi a condizione che non interferiscano negativamente con le visuali panoramiche e l'intervisibilità tra castelli e nuclei, limitandole o occludendole e sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio. 4.c.2. L'inserimento di manufatti non dovrà interferire negativamente o limitare le visuali panoramiche. Le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabili per la sicurezza stradale dovranno armonizzarsi per posizione, dimensione e materiali con il contesto paesaggistico e mantenere l'integrità percettiva delle visuali panoramiche. 4.c.3. Non sono consentiti interventi che comportino la privatizzazione dei punti di vista accessibili al pubblico

AREA VINCOLATA art. 142 c. 1 lett. c da Codice

PREVISIONE DESCRIZIONE VALUTAZIONI ESTRATTO DEL RU All. 8 RC17 “Ultimo La loc. Ultimo Mulino si trova sul confine Le disposizioni e prescrizioni contenute nella 8.3. Prescrizioni Mulino” comunale tra e Gaiole in scheda norma n. RC17 recepiscono a - Fermo restando il rispetto dei requisiti tecnici Chianti ed è caratterizzata dalla presenza integralmente le disposizioni del PIT. derivanti da obblighi di legge relativi alla di una struttura turistico ricettiva la cui L’ampliamento dell’attività turistico ricettiva sicurezza idraulica, gli interventi di funzionalità è garantita dalle strutture in aderenza al fabbricato esistente presenta trasformazione dello stato dei luoghi sono presenti in entrambi i comuni. In alcune criticità in quanto: ammessi a condizione che : particolare l’edificio ospitante le attività - L’edificio è situato all’interno della fascia 1 - non compromettano la vegetazione ripariale, i ricettive con le camere ricade nel di 150 m dal corso d’acqua e in area caratteri ecosistemici caratterizzanti il paesaggio territorio di Gaiole mentre l’accesso alla coperta da bosco vincolate ai sensi fluviale e i loro livelli di continuità ecologica; medesima ed i relativi spazi a parcheggio dell’art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 2 - non impediscano l’accessibilità al corso assieme ad altre funzioni accessorie ed 42/2004, e di cui alla lett. g). d’acqua, la sua manutenzione e la possibilità di altri manufatti di servizio ricadono nel - E’ un edificio di valore storico fruire delle fasce fluviali; territorio di Radda. L’area è attraversata documentale, di origine antica e recente 3 - non impediscano la possibilità di divagazione da un piccolo corso d’acqua localizzato ristrutturazione, originariamente, ad uso dell’alveo, al fine di consentire il perseguimento tra il versante collinare coltivato a nord di condizioni di equilibrio dinamico e di

9 ovest ed il versante prevalentemente mulino. configurazioni morfologiche meno vincolate e più boscato a sud est in cui insiste il - Ogni trasformazione potrebbe stabili; fabbricato principale. compromettere i caratteri tipologici e 4 - non compromettano la permanenza e la In particolare la presente previsione ha architettonici dell’edificio appartenente riconoscibilità dei caratteri e dei valori determinato una variante puntuale del al patrimonio insediativo di valore paesaggistici e storico- identitari dei luoghi, anche P.S. ai fini del dimensionamento per storico ed identitario. con riferimento a quelli riconosciuti dal Piano “nuova costruzione” a destinazione Paesaggistico. turistico ricettiva. La previsione contenuta nella scheda RC17 b – omissis …. Al fine di apportare un miglioramento riguarda una porzione di territorio dove sono c - Gli interventi di trasformazione, compresi gli qualitativo dell’offerta turistico ricettiva già avvenute delle trasformazioni in modo adeguamenti e gli ampliamenti di edifici o la struttura edilizia esistente necessita di spontaneo senza un disegno unitario che infrastrutture esistenti, ove consentiti, e fatti salvi un ampliamento per ottimizzare i servizi hanno in qualche modo alterato le gli interventi necessari alla sicurezza idraulica, e l’ospitalità già in essere. Vista la caratteristiche morfologiche e funzionali dei sono ammessi a condizione che: morfologia del luogo e le caratteristiche luoghi (viabilità di accesso, parcheggio, 1 - mantengano la relazione funzionale e quindi le edilizie dell’edificato esistente si prevede piscina, trasformazione del mulino in dinamiche naturali tra il corpo idrico e il di localizzare l’ampliamento in adiacenza struttura turistico ricettiva). territorio di pertinenza fluviale; Elaborato 8B (da un punto di vista urbanistico) ma con L’obiettivo è dunque quello di individuare Disciplina dei beni paesaggistici (artt. 134 e 157 riguardo alle aree boscate e al corso soluzioni progettuali coerenti con l’ambiente del Codice) d’acqua e pertanto la previsione ricade e l’architettura adeguate al ripristino ed al 2 - siano coerenti con le caratteristiche nel versante collinare coltivato ricadente mantenimento delle relazioni funzionali tra il morfologiche proprie del contesto e garantiscano nel territorio comunale di Radda in corpo idrico ed il territorio pertinenziale del l’integrazione paesaggistica, il mantenimento dei Chianti. corso d’acqua oggi in parte compromesso per caratteri e dei valori paesaggistici, anche con le trasformazioni esistenti. Ecco perché l’area riferimento a quelli riconosciuti dal Piano individuata nella scheda avendo una natura Paesaggistico; di localizzazione urbanistica dell’intervento, 3 - non compromettano le visuali connotate da ha quindi un’ampiezza superiore all’area elevato valore estetico percettivo; edificabile, che di fatto non viene identificata, 4 - non modifichino i caratteri tipologici e perché posticipata alla successiva fase di architettonici del patrimonio insediativo di valore progetto nel rispetto delle prescrizioni che storico ed identitario; hanno recepito le disposizioni del P.I.T.. 5 - non occludano i varchi e le visuali panoramiche, da e verso il corso d’acqua, che si aprono lungo le rive e dai tracciati accessibili al pubblico e non concorrano alla formazione di fronti urbani continui.

AREA NON VINCOLATA

PREVISIONE DESCRIZIONE VALUTAZIONI

10 Variazione della classe di alcuni Podere Casanova da classe 2 a classe 3 Le modifiche proposte, sono una edifici revisione puntuale e limitata del Podere Docciole da classe 2 a classe 3 patrimonio edilizio nel rispetto dei Podere Gorrazzano da classe 2 a Classe 3 criteri fissati dal RU e nel rispetto Podere Malpensata da classe 6 a 3 degli obiettivi di tutela dell’integrità Podere La Spugna Da classe 6 a nessuna morfologica e architettonica degli Podere il Casino di Vecine: aggregati minori e dei manufatti Id 911 scheda 255 Da 2 a 3 edilizi di valore storico/ testimoniale Id 1050 scheda 255 Da 6 a nessuno o di carattere tradizionale (pievi, Id 502 scheda 255 Da 4 borghi e fortificazioni, ville fattoria, Podere croce di sopra case coloniche), e della relazione tra questi e il loro intorno territoriale, Id 551 Da 2 a 4

Id 256 Da 2 a 6 Cl01 Nelle schede è proposta una sezione CM07 dedicata all’analisi degli aspetti RC16 paesaggistici che prendono in esame e verificano il rispetto degli obiettivi di qualità e delle direttive contenute nella schede di ambito 10 Chianti.

In riferimento alla disciplina attinente i boschi si propone di modificare l’art. 88 come di seguito riportato:

Art. 88 Boschi omissis Fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla disciplina a tutela degli interessi forestale ed idrogeologico, è prescritta, per le ipotesi di interventi comportanti riduzione delle specie arboree forestali, la proposizione di relazione descrittiva corredata di documentazione fotografica ed elaborati planimetrici degli elaborati previsti dal D.P.G.R. n. 48/R del 8/8/2003 e s.m.i..

2. In riferimento al secondo punto si ritiene di poter accogliere l’osservazione e di procedere alla integrazione dell’art. 44 comma 9 come di seguito evidenziato in rosso: “….Gli impianti solari e fotovoltaici non potranno essere collocati nelle falde degli edifici ricadenti all’interno dell’area di tutela, fatta eccezione di quei casi in cui le falde del tetto, interessate dall’intervento, non interferiscono o non sono visibili né da punti panoramici, né dalla viabilità principale esistente né dal bene generatore. Tali impianti dovranno essere completamente integrati nel manto copertura. Tali prescrizioni si applicano integralmente nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico”

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

11 ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

12 OSSERVAZIONE N. 3 numero di protocollo 5284 data di registrazione 7 Novembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Arch. Alessandra Bellini Residente in In qualità di Responsabile del Servizio Associato della funzione fondamentale dell’Urbanistica Ente di Appartenenza Comune di Castellina

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: ______

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservazione è tesa alla correzione di errori materiali, refusi rilevati e riportati sinteticamente nella tabella sottostante, nonché alla integrazione e riallineamento di alcuni articoli delle norme in relazione alle osservazioni pervenute in merito.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Premessa n.1 in riferimento a classi/categorie di intervento A seguito della Adozione della variante in oggetto, sono pervenute n. 29 osservazioni. Di queste n. 14 hanno riguardato la classe di valore attribuita al patrimonio edilizio esistente e, conseguentemente le categorie di intervento edilizio ammissibili. Le richieste di modifica della classe sono state accompagnate nella maggior

13 parte dei casi da documentazione atta a dimostrarne la fondatezza, pertanto la prima valutazione è stata condotta al fine di verificare la classe attribuita e alla eliminazione di eventuali errori. Conseguentemente risulta modificata anche la categoria di intervento edilizio ammissibile. Tuttavia, tenuto conto che nel tempo intercorso tra l’approvazione del Regolamento urbanistico e l’adozione della variante è stata introdotta una nuova normativa urbanistico-edilizia e che in particolare, prima in sede nazionale e successivamente in sede regionale, una categoria di intervento fondamentale come la “ristrutturazione edilizia” è stata profondamente modificata, si è deciso di cogliere l’occasione delle controdeduzioni alle osservazioni per riallineare le definizioni delle categorie di intervento edilizio alla nuova normativa. Sarebbe stato infatti di scarsa efficacia l’eventuale accoglimento di modifiche rispetto a definizioni ormai superate. Pertanto, al netto delle eventuali modifiche di classe conseguenti alle osservazioni e alla verifica di effettivi errori, sono state riformulate le categorie di intervento ammissibili. Conseguentemente l’intero impianto di gestione del patrimonio edilizio esistente è risultato modificato (artt. 57-63) e la valutazione delle osservazioni è stata condotta facendo riferimento al nuovo quadro normativo.

Premessa n.2 in riferimento a Regolamento del territorio agricolo L’emanazione del nuovo Regolamento di attuazione della 65 relativo alla disciplina del territorio agricolo intervenuta successivamente alla approvazione del Regolamento urbanistico, trattando aspetti gestionali di sicura rilevanza nel contesto territoriale di Radda in Chianti, ha indotto l’Amministrazione a cogliere l’occasione delle modifiche conseguenti all’accoglimento delle osservazioni pervenute alla variante, per introdurre gli aspetti più significativi di detto Regolamento e produrre così uno strumento più aggiornato ed efficace. In questo senso sono stati modificati gli artt. 83-121.delle Norme tecniche del Regolamento urbanistico variato proposto per l’Approvazione e conseguentemente formulate le risposte alle osservazioni pervenute.

CORREZIONI REFUSI:

RIFERIMENTI NORMA ADOTTATA PROPOSTA MODIFICA OGGETTO / MOTIVAZIONI Intero corpo delle Revisione degli norme articoli e dei richiami a seguito della modifica della numerazione Formattazioni Art.5 “superficie Eliminazione con la conseguente modifica Per un errore territoriale della numerazione degli articoli materiale è rimasto Art. 6 “superficie solo il titolo dei due fondiaria” articoli Comma 2 art. 11 Non sono da considerare ai fini - Allineamento con la “distanze minime delle distanze minime dai confini definizione del REI dai confini” del lotto di proprietà: - le costruzioni con altezza massima (Hmax) non superiore a ml 2,40 destinate ad usi; - accessori (garages, centrali termiche, etc.); - le rampe carrabili necessarie per

14 accedere ad eventuali parcheggi pertinenziali; - collocati sulle coperture degli edifici o comunque su solai posti a quota sopraelevata rispetto al piano di campagna. Incrementi di superficie utile Incrementi di superficie utile lorda (S.u.l.) e Proposta correzione lorda (S.u.l.) e di volume di volume (V)tamponamenti di logge, (V)tamponamenti di logge, tettoie e porticati esistenti, anche mediante tettoie e porticati esistenti, la semplice apposizione di infissi, tranne i anche mediante la semplice casi di cui al successivo comma 3. apposizione di infissi, tranne i casi di cui al successivo comma 3. Intero corpo delle l.r.1/2005 l.r. 65/2014 e s.m.i Proposta correzione norme per l’aggiornamento dei riferimenti normativi Art. 19 “Piani Ai sensi dell’art. 9 del vigente Piano Ai sensi dell’art. 9 del vigente Piano Semplificazione attuativi” strutturale, i P.A.P.M.A.A. hanno valore strutturale, i P.A.P.M.A.A. hanno valore di di Piano attuativo Piano attuativo ai sensi dell’art. 9 del qualora: vigente Piano Strutturale e dell’art. 110 prevedano delle presenti norme. nuova edificazione o cambio di qualora: destinazione pari o superiori a 600 mc, prevedano ove interessanti, anche parzialmente, nuova edificazione o cambio di aree soggette a tutela ai sensi del D. destinazione pari o superiori a 600 mc, Lgs. 22 ove interessanti, anche parzialmente, aree gennaio 2004, n. 42; soggette a tutela ai sensi del D. Lgs. 22 prevedano gennaio 2004, n. 42; nuova edificazione o cambio di prevedano destinazione ovvero pari o superiori a nuova edificazione o cambio di 1.200 mc. nel caso di aree non vincolate destinazione ovvero pari o superiori a paesaggisticamente. 1.200 mc. nel caso di aree non vincolate paesaggisticamente Art. 21 c. 1 Tabella riepilogativa del Tabella riepilogativa del dimensionamento Proposta correzione dimensionamento residenziale del R.U.: residenziale del R.U.: in coerenza con le Previsione totale P.S. 19.253,86 mq Previsione totale P.S. 19.253,86 mq disposizioni della L.R. Prelievo totale R.U. 8.921,2 mq Prelievo totale R.U. 8.921,2 mq + le deruralizzazioni 65/2014 e s.m.i., Residuo totale P.S. 10.332,66 mq da monitorare alla fine del quinquennio tenuto conto che non

15 Al valore di 10.332,66 mq totali residui Residuo totale P.S. 10.332,66 mq è ancora trascorso il di P.S. per futuri R.U. devono essere Al valore di 10.332,66 mq totali residui di quinquennio del sottratti 2.500 mq stanziati nel primo P.S. per futuri R.U. devono essere sottratti primo RU. R.U. per le deruralizzazioni. 2.500 mq stanziati nel primo R.U. per le Al fine del Pertanto il residuo netto di P.S. è pari a deruralizzazioni. quinquennio sarà 8.836,66 Pertanto il residuo netto di P.S. è pari a fatto il monitoraggio Residuo totale P.S. netto 7.836,66 mq 8.836,66 delle deruralizzazioni. Residuo totale P.S. netto 7.836,66 mq Art. 61c.6 per edifici ad uso non agricolo : per edifici ad uso non agricolo : Eliminazione errore per le abitazioni rurali: ampliamento per le abitazioni rurali: ampliamento una materiale una tantum fino ad un massimo di 100 tantum fino ad un massimo di 100 mc mc purché tale intervento non comporti purché tale intervento non comporti aumento delle unità abitative. Lo stesso aumento delle unità abitative. Lo stesso dovrà rispettare i criteri per le nuove dovrà rispettare i criteri per le nuove residenze rurali di cui all’art. 106 presente residenze rurali di cui all’art. 106 regolamento; per presente gli annessi agricoli: ampliamento «una regolamento; per tantum» fino ad un massimo di 300 gli annessi agricoli: ampliamento «una mc, comunque nei limiti del 10% del tantum» fino ad un massimo di 300 volume esistente. Tale intervento dovrà mc, comunque nei limiti del 10% del rispettare i criteri per i nuovi annessi volume esistente. Tale intervento dovrà agricoli di cui di cui all’art. 104 del rispettare i criteri per i nuovi annessi presente regolamento. agricoli di cui di cui all’art. 104 del 1. Uso produttivo: 20 % della SUL esistente presente regolamento. ; 1. Uso produttivo: 20 % della SUL 2. Turistico ricettivo: 30% della SUL esistente ; esistente; 2. Turistico ricettivo: 30% della SUL 3. Residenziale: 45 mq esistente; 3. Residenziale: 45 mq

Art. 61 c. 8 Sugli edifici di Classe 4 sono consentiti Sugli edifici di Classe 4 sono consentiti Con le modifiche interventi pertinenziali, come definiti interventi pertinenziali, come definiti apportate alle norme all'art.26, delle presenti norme, nella all'art. 26 delle presenti norme nella in fase di adozione è misura minore uguale al 20% del misura minore uguale al 20% del volume stata rivista volume legittimo esistente, ad legittimo esistente, ad eccezione l’impostazione eccezione che all’interno dei tessuti storici di cui generale della norma che all’interno dei tessuti storici di cui all’art. 54, dove la S.u.l. massima secondo la quale nella all’art. 54, dove la S.u.l. massima aggiuntiva è di 10 mq., e disciplina dei tessuti aggiuntiva è di 10 mq., e comunque comunque entro il limite massimo del 20% sono definiti i criteri

16 entro il limite massimo del 20% del del volume effettivo dell’edificio principale. generali ed nella volume effettivo dell’edificio principale. in relazione a: disciplina della classe Tessuto storico: è ammesso l’ampliamento degli le quantità edifici pertinenziali esistenti, ovvero nuova ammissibili in ciascun edificazione purché interrati o seminterrati. Le tessuto. Mantenendo suddette volumetrie non devono in ogni caso le quantità invariate si alterare i caratteri planoaltimetrici del complesso propone di inserire le edilizio e degli spazi pertinenziali. seguenti modifiche Territorio agricolo: è ammessa la sola per allineamento demolizione e ricostruzione di volumi secondari all’impostazione del facenti parte di un medesimo organismo edilizio testo adottato ancorché in diversa collocazione all’interno del resede di riferimento.

Art. 62 c.8 Tessuto storico: minor uguale a 75 mc Tessuto storico: minor uguale a 75 mc (25 Correzione di errore (25 mq di SUL) di volume aggiuntivo mq di SUL) di volume aggiuntivo per ogni materiale per ogni lotto urbanistico di lotto urbanistico di riferimento riferimento (desumibile dal catasto (desumibile dal catasto d’impianto o da d’impianto o da atti abilitativi di atti abilitativi di natura edilizia). Per i natura edilizia). Per i pubblici esercizi pubblici esercizi o di esercizi commerciali o di esercizi commerciali di vicinato di vicinato legittimamente insediati alla legittimamente insediati alla data di data di adozione del Regolamento adozione del Regolamento Urbanistico, Urbanistico, è assegnato un ulteriore è assegnato un ulteriore incremento di incremento di mq 12 di SUL. Le consistenze mq 12 di SUL. Le consistenze aggiuntive non devono essere visibili dalla aggiuntive non devono essere visibili pubblica via. non è ammesso dalla pubblica via. Tessuto prevalentemente residenziale Tessuto prevalentemente commerciale: minore uguale a 150 mc di residenziale commerciale: minore volume aggiuntivo (pari a 50 mq di SUL) uguale a 150 mc di volume aggiuntivo per ogni lotto urbanistico di riferimento. (pari a 50 mq di SUL) per ogni lotto Per i pubblici esercizi o di esercizi urbanistico di riferimento. Per i commerciali di vicinato legittimamente pubblici esercizi o di esercizi insediati alla data di adozione del commerciali di vicinato legittimamente Regolamento Urbanistico, è assegnato un insediati alla data di adozione del ulteriore incremento di mq 15 di SUL ; Regolamento Urbanistico, è assegnato Tessuto prevalentemente produttivo un ulteriore incremento di mq 15 di e/o commerciale: SUL ; 1. Uso produttivo: 25 % della SUL esistente Tessuto prevalentemente produttivo Territorio agricolo: e/o commerciale: per edifici ad uso agricolo:

17 1. Uso produttivo: 25 % della SUL per le abitazioni rurali: ampliamento una esistente; tantum fino ad un massimo di 100 mc Territorio agricolo: purché tale intervento non comporti per edifici ad uso agricolo: aumento delle unità abitative. Lo stesso per le abitazioni rurali: ampliamento dovrà rispettare i criteri per le nuove una tantum fino ad un massimo di 100 residenze rurali di cui all’art. 106 presente mc purché tale intervento non regolamento; per gli annessi agricoli: in comporti aumento delle unità assenza di PAPMAA ampliamento «una abitative. Lo stesso dovrà rispettare i tantum» fino ad un massimo di 300 mc, criteri per le nuove residenze rurali di comunque nei limiti del 10% del volume cui all’art. 106 presente regolamento; esistente. Tale intervento dovrà rispettare i per gli annessi agricoli: ampliamento criteri per i nuovi annessi agricoli di cui di «una tantum» fino ad un massimo di cui all’art. xxx del presente regolamento. 300 mc, per edifici ad uso non agricolo : comunque nei limiti del 10% del ampliamenti una tantum fino a: per le volume esistente. Tale intervento dovrà abitazioni rurali: ampliamento una rispettare i criteri per i nuovi annessi tantum fino ad un massimo di 100 mc agricoli di cui di cui all’art. 104 del purché tale intervento non comporti presente regolamento. aumento delle unità abitative. Lo stesso per edifici ad uso non agricolo : dovrà rispettare i criteri per le nuove per le abitazioni rurali: ampliamento residenze rurali di cui all’art. 106 presente una tantum fino ad un massimo di 100 regolamento; per gli annessi agricoli: mc purché tale intervento non ampliamento «una tantum» fino ad un comporti aumento delle unità massimo di 300 mc, comunque nei limiti abitative. Lo stesso dovrà rispettare i del 10% del volume esistente. Tale criteri per le nuove residenze rurali di intervento dovrà rispettare i criteri per i cui all’art. 106 presente regolamento; nuovi annessi agricoli di cui di cui all’art. per gli annessi agricoli: ampliamento 104 del presente regolamento. «una tantum» fino ad un massimo di 1. Uso produttivo: 20 % della SUL esistente; 300 mc, comunque nei limiti del 10% 2. Turistico ricettivo: 30% della SUL del volume esistente. Tale intervento esistente; dovrà rispettare i criteri per i nuovi 3. Residenziale : 45 mq annessi agricoli di cui di cui all’art. 104 c. Salva diversa previsione contenuta nella del presente regolamento. disciplina dei Tessuti o della Classi di cui 1. Uso produttivo: 20 % della SUL alla Parte II, Titoli II e III delle presenti esistente ; norme, le addizioni volumetriche di cui al 2. Turistico ricettivo: 30% della SUL presente articolo sono consentite se esistente; contenute entro il 30% del volume 3. Residenziale : 45 mq legittimo effettivo dell’edificio preesistente c. Salva diversa previsione contenuta alla data di approvazione del presente

18 nella disciplina dei Tessuti o della Regolamento urbanistico. Classi di cui alla Parte II, Titoli II e III d. Al fine di consentire l’ampliamento di delle presenti norme, le addizioni esercizi di somministrazione di alimenti e volumetriche di cui al presente articolo bevande al pubblico (bar, ristoranti e sono consentite se contenute entro il simili) o di esercizi commerciali di vicinato 30% del volume legittimo effettivo legittimamente insediati alla data di dell’edificio preesistente alla data di approvazione del presente Regolamento approvazione del presente urbanistico, sulle unità immobiliari aventi Regolamento urbanistico. tali destinazioni possono essere realizzate d. Al fine di consentire l’ampliamento di addizioni volumetriche aggiuntive a quelle esercizi di somministrazione di attribuite, ai sensi del precedente comma alimenti e bevande al pubblico (bar, 3, all’edificio, nel limite massimo del 30% ristoranti e simili) o di esercizi del volume dell’unità immobiliare commerciali di vicinato legittimamente interessata. Tale addizione volumetrica è insediati alla data di approvazione del consentita ove compatibile con le presente Regolamento urbanistico, caratteristiche tipologiche e sulle unità immobiliari aventi tali architettoniche dell’edificio oggetto di destinazioni possono essere realizzate intervento nonché con il contesto di addizioni volumetriche aggiuntive a riferimento e sempre che non sia superato quelle attribuite, ai sensi del il rapporto di copertura (Rc) massimo precedente comma 3, all’edificio, nel consentito dalle norme che regolano i limite massimo del 30% del volume singoli tessuti insediativi. dell’unità immobiliare interessata. Tale addizione volumetrica è consentita ove compatibile con le caratteristiche tipologiche e architettoniche dell’edificio oggetto di intervento nonché con il contesto di riferimento e sempre che non sia superato il rapporto di copertura (Rc) massimo consentito dalle norme che regolano i singoli tessuti insediativi.

INTEGRAZIONI / PRECISAZIONI RIFERIMENTI NORMA ADOTTATA PROPOSTA MODIFICA OGGETTO / MOTIVAZIONI Art. 21 c. 11 La tabella di monitoraggio di cui al La tabella di monitoraggio di cui al precedente Si propone la revisione per precedente comma 4 assume rilevanza comma 4 integrata con il monitoraggio degli edifici allineare la norma alle anche ai fini della predisposizione della che hanno mutato la destinazione d’uso agricola nei disposizione della L.R.

19 relazione annuale di monitoraggio di cui cinque anni precedenti, assume rilevanza anche ai 65/2014 e s.m.i. all’art. 138 a cura dell’Osservatorio di cui fini della predisposizione della relazione annuale di all’art. 136 delle presenti norme, nonché monitoraggio di cui all’art. 138 a cura ai fini della redazione della relazione dell’Osservatorio di cui all’art. 136 delle presenti quinquennale ai sensi dell’art. 55, comma norme, nonché ai fini della redazione della relazione 7, L.R. 3 gennaio 2005, n. 1. quinquennale ai sensi dell’art.95 55, comma7 14, L.R. 6572014 e s.m.i..

Art. 24 comma 2 Sostituire la parola limitatissimi con Proposta precisazione “circoscritti” Art. 58 c. 2 Sugli edifici di Classe 1 sono consentiti gli Sugli edifici di Classe 1 sono consentiti gli interventi Proposta precisazione interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione ordinaria, manutenzione manutenzione straordinaria, restauro e straordinaria, restauro e risanamento conservativo risanamento conservativo R1. R1. Interventi pertinenziali nei limiti di cui al comma 7 del presente articolo. Art. 58 c. 5 Fermo restando il rispetto di quanto Fermo restando il rispetto di quanto disposto dall’art. Proposta precisazione disposto dall’art. 57, comma 8, 55, comma 8, relativamente ai limiti di superficie relativamente ai limiti di superficie utile utile lorda (S.u.l.) per ciascuna unità abitativa, lorda (S.u.l.) per ciascuna unità abitativa, l’eventuale frazionamento in più unità immobiliari è l’eventuale frazionamento in più unità consentito solo nell’ambito di interventi di restauro e immobiliari è consentito solo nell’ambito risanamento conservativo conformi a quanto sopra di interventi di restauro e risanamento specificato, e che in ogni caso non deve introdurre conservativo conformi a quanto sopra separazioni e/o elementi incongrui nelle parti specificato, e che in ogni caso non dell’edificio o del complesso edilizio dotate di una introducano separazioni o elementi propria individualità e unitarietà architettonica e incongrui nelle parti dell’edificio o del funzionale, né si pongano in contraddizione con le complesso edilizio dotate di una propria stratificazioni aggregative che hanno dato luogo alla individualità e unitarietà architettonica e configurazione attuale dell’immobile. funzionale, né si pongano in contraddizione con le stratificazioni aggregative che hanno dato luogo alla configurazione attuale dell’immobile. Art. 59 c.4 interventi pertinenziali nei limiti di cui al comma …… Inserimento di ulteriore comma Art.60 c.4 Ristrutturazione edilizia ricostruttiva Ristrutturazione edilizia ricostruttiva ‘R4’ (come ‘R4’ (come definita dall’art. 24 delle definita dall’art. 24 delle presenti norme), a presenti norme), a condizione che nella condizione che nella ricostruzione siano eliminate ricostruzione siano eliminate eventuali eliminando contestualmente eventuali alterazioni dei alterazioni dei caratteri originari caratteri originari dell’immobile

20 dell’immobile.

Art. 60 c. 9 Territorio agricolo: Territorio agricolo: Adeguamento della per edifici ad uso agricolo: non ammesso per edifici ad uso agricolo: non ammesso disciplina con le disposizioni • per le abitazioni rurali: ampliamento una della L.R. 65/2014. tantum fino ad un massimo di 100 mc purché tale intervento non comporti aumento delle unità abitative. Lo stesso dovrà rispettare i criteri per le nuove residenze rurali di cui all’art. 104 del presente regolamento; • per gli annessi agricoli: ampliamento «una tantum» fino ad un massimo di 300 mc, comunque nei limiti del 10% del volume esistente. Tale intervento dovrà rispettare i criteri per i nuovi annessi agricoli di cui di cui all’art. 102 del presente regolamento. Art. 60 c. 10 Sugli edifici di Classe 3 sono consentiti Sugli edifici di Classe 3 sono consentiti interventi Adeguamento della interventi pertinenziali, come definiti pertinenziali, come definiti all'art. 26 delle presenti disciplina tenendo conto all'art. 26 delle presenti norme, nella norme, nella misura minore in relazione a: Tessuto delle disposizioni della L.R. misura minore uguale al 20% del volume storico: è ammesso l’ampliamento degli edifici 65/2014. legittimo esistente, ad eccezione che pertinenziali esistenti, ovvero nuova edificazione all’interno dei tessuti storici di cui all’art. purché interrati o seminterrati. Le suddette 54, dove la S.u.l. massima aggiuntiva è di volumetrie non devono in ogni caso alterare i 10 mq., e comunque entro il limite caratteri planoaltimetrici del complesso edilizio e massimo del 20% del volume effettivo degli spazi pertinenziali uguale al 20% del volume dell’edificio principale. legittimo esistente, ad eccezione che all’interno dei tessuti storici di cui all’art. 54, dove la S.u.l. massima aggiuntiva è di 10 mq., e comunque entro il limite massimo del 20% del volume effettivo dell’edificio principale. Territorio agricolo: è ammessa la sola demolizione e ricostruizione di volumi secondari facenti parte di un medesimo organismo edilizio ancorchè in diversa collocazione all’interno del resede di riferimento

Art. 63 Nei casi in cui - sulla base di documentazione Reinserimento di norma comprovante prodotta dall’interessato - contenuta del RU previgente all’identificazione cartografica riferita a ‘volumi ed erroneamente rimossa secondari’ (V.S.) corrispondano consistenze edilizie di con l’adozione

21 carattere primario (unità immobiliari con destinazione d’uso residenziale, artigianale, etc.), su tali consistenze sono consentiti interventi urbanistico - edilizi di cui al comma 4 comprensivi del mutamento della destinazione d’uso. Art.68 Gli ampliamento volumetrici sono consentiti in Integrazione tra comma 2 e conformità all’art. 23 delle presenti norme. comma 3 l’incremento volumetrico una tantum è richiedibile da tutti i proprietari delle unità immobiliari facenti parte di un complesso edilizio o dell’edificio esistente attraverso un progetto unitario, attuabile attraverso la redazione di più pratiche edilizie.

Art. 72 c. 7, art 73 c nuovi edifici a destinazione residenziale nuovi edifici a destinazione residenziale non Allineamento con altro 7 non potranno avere dimensioni inferiori potranno avere dimensioni inferiori a quelle previste articolo della norma a quelle previste dall’art. 57 comma 8. dall’art. 57 comma 8.

IMPRENDITORE AGRICOLO e IMPRENDITORE AGRICOLO e IMPRENDITORE Precisazione IMPRENDITORE AGRICOLO AGRICOLO PROFESSIONALE (I.A.P.) PROFESSIONALE (I.A.P.) Si definisce imprenditore agricolo il soggetto che Si definisce imprenditore agricolo il esercita l'attività di conduzione del fondo agricolo soggetto che esercita l'attività di detenuto a qualunque titolo di possesso valido, di conduzione del fondo agricolo detenuto a allevamento di animali, e attività connesse ai sensi qualunque titolo di possesso valido. dell’art. 2225 del C.C. E' classificato imprenditore agricolo IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (iap) professionale (I.A.P.) il soggetto che, ai E' definito classificato imprenditore agricolo sensi della vigente normativa, esercita professionale (I.A.P.) l’imprenditore agricolo con l'attività agricola in forma prevalente sia specifica qualifica il soggetto che, ai sensi della in termini di tempo lavoro che di reddito, vigente normativa, esercita l'attività agricola in essendo dotato di riconosciuta capacità forma prevalente sia in termini di tempo lavoro che professionale (L.R. 45/2007). di reddito, essendo dotato di riconosciuta capacità professionale (L.R. 45/2007).

Art. 95 c. 8 Attraverso interventi sul patrimonio Attraverso interventi sul patrimonio edilizio esistente edilizio esistente sono consentiti sono consentiti mutamenti della destinazione d’uso in mutamenti della destinazione d’uso in residenziale (residenza rurale ed urbana) verso le residenziale (residenza rurale ed seguenti destinazioni: residenza rurale ed urbana; urbana). turistico – ricettivo, per un massimo di 40 posti letto.

Art. 78 c. 1 Eliminare i riferimenti alla

22 L.R. 1/ 2005 senza sostituirli Art. 78 c. 3 Sul patrimonio edilizio esistente a Sul patrimonio edilizio esistente a destinazione Precisazione destinazione produttiva è ammesso un produttiva è ammesso un incremento, una tantum, di incremento, una tantum, di S.u.l. pari al S.u.l. pari al 20% della S.u.l. esistente nelle misure di 20% della S.u.l. esistente. Tale cui al Capo I del Titolo III delle presenti norme. Tale ampliamento è subordinato alla stipula ampliamento è subordinato alla stipula di un atto di un atto unilaterale d’obbligo con il unilaterale d’obbligo con il quale l’interessato si quale l’interessato si impegna, per un impegna, per un periodo di almeno 20 anni, a periodo di almeno 20 anni, a mantenere mantenere la destinazione d’uso in relazione alla la destinazione d’uso in relazione alla quale si è ottenuto l’incremento di superficie una quale si è ottenuto l’incremento di tantum. superficie una tantum.

Sul patrimonio edilizio esistente a Sul patrimonio edilizio esistente a destinazione Precisazione destinazione residenziale è ammesso un residenziale è ammesso un incremento della S.u.l. incremento della S.u.l. pari al 10% della pari al 10% della S.u.l. esistente nelle misure di cui al S.u.l. esistente calcolata al netto di Capo I del Titolo III delle presenti norme calcolata al precedenti ampliamenti una tantum. Nel netto di precedenti ampliamenti una tantum. Nel caso in cui l’edificio fosse stato oggetto di caso in cui l’edificio fosse stato oggetto di precedenti precedenti ampliamenti sarà possibile ampliamenti sarà possibile usufruire di questo usufruire di questo ampliamento nella ampliamento nella misura in cui producesse una misura in cui producesse una differenze differenze positiva tra i due incrementi. positiva tra i due incrementi.

Art. 108 c. 2 Per dette aree produttive è ammessa la Per gli edifici di classe 5 e 6 con destinazione Precisazione riorganizzazione degli assetti esistenti produttiva dette aree produttive è ammessa la previa approvazione di un Piano riorganizzazione degli assetti esistenti con le attuativo di iniziativa privata e /o procedure di cui all’art. 35 della L.R: 65/2014 e pubblica. Il piano attuativo può s.m.i.previa approvazione di un Piano attuativo di prevedere interventi fino alla sostituzione iniziativa privata e /o pubblica. Il piano attuativo La edilizia, nonché incrementi di S.u.l. pari al suddetta procedura può prevedere interventi fino alla 40 %. Detti interventi sono ammissibili sostituzione edilizia, nonché incrementi di S.u.l. pari solo sugli edifici di classe 5 e 6 e nel al 40 %. Detti interventi sono ammissibili solo sugli rispetto di quanto indicato nel successivo edifici di classe 5 e 6 e nel rispetto di quanto indicato comma 3. nel successivo comma 3.

Art. 108 c. 4 Il piano attuativo, può altresì prevedere Il piano attuativo, può altresì prevedere l’incremento Si propone l’abrogato l’incremento delle funzioni esistenti con delle funzioni esistenti con attività funzionalmente attività funzionalmente connesse a quelle connesse a quelle indicate al comma 1. indicate al comma 1.

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Art. 108 c. 4 Sul patrimonio edilizio esistente a Sul patrimonio edilizio esistente a destinazione precisazione destinazione produttiva è comunque produttiva è comunque ammessa una addizione ammesso, anche in assenza di piano volumetrica, anche in assenza di piano attuativo, un attuativo, un incremento di S.u.l. pari al incremento di S.u.l. pari al 20% della S.u.l. esistente. 20% della S.u.l. esistente. Tale Taleampliamento è ammesso, purché compatibile con ampliamento è ammesso, purché la classificazione attribuita all’edificio, previa compatibile con la classificazione sottoscrizione di atto unilaterale d’obbligo con il attribuita all’edificio, previa quale l’interessato si obbliga a mantenere, per un sottoscrizione di atto unilaterale periodo di almeno 20 anni, la destinazione d’uso d’obbligo con il quale l’interessato si dell’immobile. obbliga a mantenere, per un periodo di almeno 20 anni, la destinazione d’uso dell’immobile.

Art. 109 c.3 L’incremento volumetrico una tantum è richiedibile Integrazione da tuti i proprietari dell’immobile interessato, attraverso un progetto unitario attuabile attraverso la redazione di più pratiche edilizie Art. 111 Mantenere solo il comma 1 e far un rimando al DPGR 63/R/2016 Art. 116 Nel caso di perdita della funzione agricola la Revisione totale quantità di SUL de ruralizzata dovrà essere computata, tramite la tenuta di un registro a cura dell’ufficio tecnico, ai fini del bilancio quinquennale Art. 131 Le disposizioni di cui sopra si applicano nelle more dell’approvazione del “Piano Intercomunale di protezione civile”, secondo quanto disposto all’art. 126 delle presenti norme Art 136 abrogato “osservatorio del’attività urbanistica edilizia Art 138 c. 1 Il Comune, mediante le proprie strutture Il Comune, mediante le proprie strutture tecniche e Precisazione tecniche e con l’ausilio dell’Osservatorio con l’ausilio dell’Osservatorio di cui all’art. 136, di cui all’art. 136, provvede al provvede al monitoraggio del Regolamento monitoraggio del Regolamento Urbanistico al fine di…. Urbanistico al fine di….

24

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

25 OSSERVAZIONE N. 4 numero di protocollo 5563 data di registrazione 18 Novembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Montanari Ideo Residente in Loc. Colle Petroso In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza Comune di Radda in Chianti

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: Classificazione dell’edificio 908 identificato alla scheda n. 253

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Colle Petroso

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservazione è finalizzata a rivalutare la classe dell’edificio sito in loc. Colle Petroso, identificato al Catasto Fabbricati del comune di Radda in Chianti al foglio 51 particella 196, inserito nella scheda n. 253 al numero 908 con la classe assegnata 6. L’edificio, autorizzato con C.E. n. 26 del 14.09.2001 per la costruzione di un annesso agricolo, è costruito con tipologia e materiali propri della tradizione locale e misura una SUL pari a 66,00 mq. L’osservante chiede che sia revisionata la classe attribuendone una più consona giustificando la propria richiesta richiamando la descrizione degli edifici ricadenti in classe 6 non corrispondente, a suo avviso, alle caratteristiche del proprio edificio.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

26

Tenuto conto che l’edificio è stato realizzato in forza della C.E. n. 26 del 14.09.2001 per la costruzione di un annesso agricolo, si propone di non accogliere la richiesta di cambio di classe perché, pur concordando sul fatto che l’edificio non risponde alla descrizione della prima parte del comma 1 dell’art. 61, trattasi pur sempre di edificio destinato a funzioni accessorie e di servizio alla conduzione del fondo. Il caso specifico ed ad esso analoghi, in considerazione delle dimensioni, tipologia e materiali utilizzati, si ritiene applicabile le disposizioni del comma 10 dell’art. 61.

In detti casi è da precludere la possibilità di realizzare annessi per la conduzione del fondo e pertanto si propone di modificare l’articolo 103 “Annessi agricoli reversibili per la coltura amatoriale o per piccole produzioni agricole” inserendo tra il comma 8 e 9 la seguente disposizione: “Non è ammessa l’installazione qualora l’Amministrazione abbia già rilasciato, al titolare e/o sul fondo, una concessione per la realizzazione di un annesso per lo svolgimento dell’attività agricola a titolo amatoriale, anche nel caso in cui questo abbia cambiato destinazione d’uso ai sensi del comma 10 art. 61.”

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

27 OSSERVAZIONE N. 5 numero di protocollo 5603 data di registrazione 22 Novembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Gennaro Marino Residente in Radda in Chianti In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: Osservazione alla Scheda CM04

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Radda in Chianti

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Si chiede di revisionare la scheda CM04 Croce di Sopra al fine di definire meglio il camminamento ad uso pubblico e l’accesso al lotto per le seguenti motivazioni: - Per tutelare il filare di olivi centenari presenti sul terreno proprio là dove nella scheda è previsto il camminamento ad uso pubblico - Perché la scheda tenga conto dello stato attuale dei luoghi ivi compreso il fatto che parte della strada provinciale attuale ed i sottoservizi insistono su terreni ancora intestati all’osservante.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

28 La scheda osservata non è stata oggetto di variante tuttavia può essere introdotta riportando le modifiche progettuali richieste e necessarie all’attuabilità della medesima in quanto non riconducibili a modifiche essenziali. Si propone di modificare la scheda come in allegato all’elaborato PR05var, nel paragrafo relativo alle Disposizioni e prescrizioni, come di seguito descritto: L’accesso all’area di intervento potrà essere assicurato dalla condivisione con le viabilità esistenti.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ACCOLTA PARZIALMENTE ESITO

VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

29 OSSERVAZIONE N. 6 numero di protocollo 5717 data di registrazione 28 Novembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Mulino di Radda srl Sede in via Galileo Ferraris, 93 – Sesto Fiorentino In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Mulino di Radda SP Traversa del Chianti

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che - nella scheda norma redatta per il recupero del mulino di radda a fini turistico ricettivi sia ammesso il mantenimento della destinazione residenziale nella misura esistente; - riguardo ai parametri urbanistici in riferimento alla SUL soggetta a trasformazione, siano tolti i riferimenti della SUL trasformabile e soprattuto il limite massimo di 880 mq ,essendo stati desutni da elaborazioni cartografiche e non da un rilievo strumentale; - per quanto riguarda le disposizioni e prescrizioni di poter recuperare il capannone con nuova configurazione, successivamente alla sua demolizione, per il 100% della SUL (circa 560 mq) pari a circa il 65% del suo volume (1.580 mc) al fine di avere una superficie più congrua per configurare una struttura turistico ricettiva di livello che necessita di spazi sia a comune che relativi alle camere/alloggi maggiore rispetto alla media

30 - di inserire nella scheda norma la possibilità di poter realizzare le piscine e le altre opere autonome a corredo degli edfici come disciplinato dall’art. 114 delle NTA del RU - di inserire nella scheda norma la possibilità data al Piano di Recupero di ridefinire l’esatta area di intervento nel caso si riscontri una leggera discordanza tral la perimetrazione della scheda norma e la perimetrazione catastale, considerata la patricolare orografia dello stato dei luoghi senz ache ciò comporti la necessità di effettuare Variante allo strumento urbanistico

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva. A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’ adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante.

L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva.

SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA

31 OSSERVAZIONE N. 7 numero di protocollo 5769 data di registrazione 1 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Giovanna Stianti Sede in Piazza della Cisterna, 1 – Castello di Volpaia In qualità di Proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: Schedatura degli edifici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: varie

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante evidenzia  l’attribuzione della classe 1 alla Scheda ID 474 risulta incongrua in quanto l’edificio non è vincolato ai sensi della Legge 1089/1939  l’attribuzione del RU della classe 3 all’edificio ID 374 (serra) risulta incongrua, in quanto il fabbricato è stato realizzato sulla base della C.E. 31/1999 e chiede che a detto edificio sia attribuita la classe 6 oltre che la verifica della classe per l’edificio ID 373 (la pozza);  l’attribuzione della classe 3 all’edificioID 600 (prefabbricato coltassala) risulta incongrua con lo stato del fabbricato, trattandosi di un prefabbricato in cemento e chiede che a detto edificio sia attribuita la classe 6;  il RU attribuisce ad alcune capanne rurali (ID 601, ID 377, ID 1016, Id 1052 ed ID 1047)la classe 2 che ne limita però fortemente il riutilizzo con il conseguente rischio di abbandono e rovina e chiede che a detti edifici venga attribuita la classe 4;

32  il fabbricato ID 597 della scheda n. 339 è inesistente;  la riformulazione dell’art. 131 delle NTA del RU in variante affinchè venga incentivato l’esercizio delle attività agricole tradizionali e quelle ad esse connesse all’interno dei borghi rurali ripristinando la specifica categoria di Centri Storici Rurali nei quali sia mantenuta per le aziende agricole operanti la possibilità di edificare a mezzo di PAPMAA.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

In merito all’osservazione in oggetto si evidenzia che: - l’edificio 474 della scheda n 271, situato in aderenza alla chiesa di San Lorenzo è applicabile il comma 1 dell’ art. 56 “ edifici ricompresi nella classe 1 – edifici o complessi di rilevante valore storico- architettonico dichiarati di interesse culturale ai sensi del D.lgs 42/2004 che stabilisce che, qualora il vincolo sia apposto parzialmente sull’immobile, si applica, sulle parti rimanenti, la classe 2”; - riguardo alla classe attribuita all’edificio n. 374 della scheda 38, pur realizzato in epoca recente, risulta assimilabile per tipologia, materiali, caratteristiche architettoniche e contesto di riferimento, agli edifici appartenenti alla classe assegnata. Le stesse considerazioni sono da ritenersi valide anche per l’edificio identificato al n. 373. - L’edificio ID 600 della scheda n. 342 è una tettoia aperta sui 4 lati realizzata con struttura prefabbricata in C.A. e copertura in lamiera o eternit. Per caratteristiche costruttive, dimensioni e funzioni l’edificio ha i requisiti per essere portato alla classe 6. - Per gli edifici ID 601, 377, 1066, 1052 e 1047 si ritiene che la classe assegnata sia corrispondente ai criteri definiti ed utilizzati ai fin i dell’attribuzione della classe. - Riguardo all’edificio della scheda 339, verificata l’inesistenza dell’edificio appare opportuno un aggiornamento. - In merito all’ultimo punto, l’istanza non appare adeguatamente motivata. Si precisa, in ogni caso, che ai sensi dell’art. 35 della L.R. 65/2014 l’azienda ha la possibilità di proporre, contestualmente al P.A.P.M.A.A., una variante semplificata. Questa procedura consente alle amministrazioni di ridurre i livelli di tutela delle aree urbane a fronte di un progetto specifico, redatto nel rispetto dei caratteri architettonici e del valore testimoniale che la norma attuale tutela. Per tutto ciò che precede si propone di accogliere l’osservazione ad esclusione del: - Cambio di classe dell’edificio ID 474 della scheda 271; - Cambio di classe dell’edificio ID 374 e 373 della scheda 38; - Cambio di classe degli edifici ID 601, 377, 1066, 1052 e 1047; - Modifica dell’art. 130 (già 131).

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

33 OSSERVAZIONE N. 8 numero di protocollo 5856 data di registrazione 7 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Relais Vignale srl Sede in Via Pianigiani, 9 Radda in Chianti In qualità di Proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: Schedatura degli edifici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Radda in Chianti

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante richiede la possibilità di realizzare una struttura stabile ma amovibile per chiudere uno spazio dove è situato un barbeque utilizzato al momento solo durante la stagione estiva, al fine di migliorare il proprio servizio. La struttura dovrà essere ubicata in proprietà privata e rimossa alla cessazione dell’attività .

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Tenuto conto che la richiesta è tesa all’installazione di un outdoor a corredo di una attività economica e considerato che tale struttura è tesa a migliorare il servizio ampliando l’uso stagionale del barbeque, si ritiene che tale esigenza possa essere soddisfatta tramite installazione di strutture stagionali di cui all’art.

34 136 c. 2 lett. cbis della L.R. 64/2014 “attività libera”, e pertanto si propone di non accogliere l’osservazione dando atto della fattibilità dell’ installazioni stagionali costituite da elementi facilmente amovibili quali pedane, paratie laterali frangivento, elementi ombreggianti e altre strutture leggere di copertura , prive di parti in muratura o di strutture stabilmente ancorate a terra.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

35 OSSERVAZIONE N. 9 numero di protocollo 5871 data di registrazione 7 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia Sede in Via San Gallo 34/A, 50129 Firenze In qualità di Proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE  Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Dopo una breve sintesi degli obiettivi della variante l’osservante rileva che: - in riferimento al SIC Monti del Chianti IT 5190002, il Rapporto Ambientale allegato alla Variante al R.U. non contiene una specifica valutazione di incidenza; - i riferimenti normativi e tecnici appaiono superati ed incompleti; - Il Rapporto Ambientale non riporta ulteriori conclsioni specifiche per il SIC e per le previsioni che lo riguardano rispetto alle conclusioni contenute nella richiamata Valutazione di Incidenza del Piano Strutturale; - Le misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti della variante vengono fornite solo per le componenti ambientali analizzate dal Rapporto Ambientale (acqua, suolo…) senza riferimenti specifici al SIC; - Valutazioni degli effetti sul SIC “ Monti del Chianti”

36 o Non viene specificato se e dove vengono recepite nella disciplina della Variante le misure di conservazioni previste dal DGR 644/2004. o L’unica previsione che interessa direttamente il SIC è quella corrispondente al sub-obiettivo 3.5 ( ampliamento della struttura ricettiva in loc. Ultimo Mulino) localizzata all’interno del sito ed è suscettibile di produrre un’incidenza nella misura in cui avrà effetti sulla tutela dei corsi d’acqua e sugli ambienti aperti (come sintetizzato nel formulario Natura 2000), sia direttamente (consumo di suolo ed eventuali di habitat) che prelievo idrico e/o scarico di reflui). Allo stato attuale della pianificazione, tuttavia , non è posibile analizzare l’effettiva incidenza di questa previsione sul SIC. Visto quanto sopra si ritiene pertanto che per la Variante in oggetto, possa essere esclusa un’incidenza significativa se: la previsione di cui al sub-obiettivo 3.5 della Variante (ampliamento dell’attività turistico ricettiva in loc. Ultimo Mulino) venga subordinata alla positiva valutazione di inciedenza da effettuarsi in fase di realizzazione dell’intervento, nell’ambito della quale lo Studio di incidenza dovrà tenere in particolare considerazione le misure di conservazione di cui al D.G.R. 1223/2015, gli effetti sulla qualità delle acque del Fosso di e del Torrente Piana e gli effetti sugli habitat eventualmente presenti. o Per quanto riguarda l’esclusione di alcune tipologie di intervento dalla procedura di valutazione di incidenza come riportato nel Rapporto Ambientale, si fa presente che i casi di esclusione sono attualmente normati dall’art. 90 della L.R: 30/2015. - Valutazioni in merito alla Rete Ecologica Regionale: o Il rapporto Ambientale non tiene conto, sia dell’analisi di coerenza che nelle altri parti valutative, della Rete Ecologica regionale individuata dal Piano Paesaggistico regionale e dei relativi indirizzi integralmente richiamati. o È necessario che la variante definisca le misure necessarie a mitigare gli eventuali effetti negativi sulle aree di collegamento ecologico- funzionale in applicazione dell’art. 75 della L.R. 30/2015 (Misure per la Tutela e la conservazione delle aree di collegamento ecologico funzionale) per gli interventi sub-obiettivo 3.1 e l’intervento 3.3 - Osservazioni alla variante puntuale al PS ed al RU o Le Norme tecniche di Attuazione della variante ed il Rapporto Ambientale contengono riferimenti normativi superati e incompleti che andrebbero aggionati. o Per quanto riguarda la disciplina del territorio agricolo contenuta nelle N.T.A., si suggerisce di inserire un riferimento agli obiettivi e alle misure di conservazione del SIC Monti del Chianti individuati dal D.G.R. 644/2004 e dal D.G.R. 1223/2015, per gli interventi di sistemazione ambientale (art. 110) per la redazione dei P.A.P.M.A.A. (art. 111) ed in generale per l’attività agricola e selvicolturale ed economica in generale anche al fine di indirizzare verso specifici elementi di analisi i procedimenti di valutazione di incidenza

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Premessa La variante puntuale al P.S. ed al R.U. individua specifici obiettivi senza interferire con l’impianto generale e la disciplina sia del P.S. che del R.U.. In tal senso anche l’adeguamento alle normative sopravvenute non ha interessato la presente variante se non per le categorie di intervento edilizio in rapporto alla classificazione dell’edificato ed in relazione alla normativa del territorio rurale in ordine ai disposti della L.R. 65/2014. In ordine a ciò non sono state apportati aggiornamenti ad altre normative che nella sostanza avrebbero indotto ad ulteriori modifiche dell’impianto del R.U. e perdere la natura puntuale assunta in fase di avvio delle procedure. Nondimeno resta valida la vigenza delle normative sopravvenute in riferimento a quelle contenute nella disciplina dell’atto di governo del territorio vigente senza che ciò costituisca variante.

Valutazioni degli effetti sul SIC “Monti del Chianti” Fatto salvo quanto in premessa, la previsione è stata assunta quale esito della conferenza di copianificazione ai sensi dell’art 25 della L.R. 65/2014. Le disposizioni e prescrizioni contenute nella scheda norma n. RC17 recepiscono integralmente le disposizioni del PIT. L’ampliamento dell’attività turistico ricettiva in aderenza al fabbricato esistente presenta alcune criticità in quanto:

37 - L’edificio è situato all’interno della fascia di 150 m dal corso d’acqua e in area coperta da bosco vincolate ai sensi dell’art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 42/2004, e di cui alla lett. g). - E’ un edificio di valore storico documentale, di origine antica e recente ristrutturazione, originariamente, ad uso mulino. - Ogni trasformazione potrebbe compromettere i caratteri tipologici e architettonici dell’edificio appartenente al patrimonio insediativo di valore storico ed identitario. La previsione contenuta nella scheda RC17 riguarda una porzione di territorio dove sono già avvenute delle trasformazioni in modo spontaneo senza un disegno unitario che hanno in qualche modo alterato le caratteristiche morfologiche e funzionali dei luoghi (viabilità di accesso, parcheggio, piscina, trasformazione del mulino in struttura turistico ricettiva). L’obiettivo è dunque quello di individuare soluzioni progettuali coerenti con l’ambiente e l’architettura adeguate al ripristino ed al mantenimento delle relazioni funzionali tra il corpo idrico ed il territorio pertinenziale del corso d’acqua oggi in parte compromesso per le trasformazioni esistenti. L’area rappresentata nella scheda norma ha una natura meramente urbanistica in quanto individua un ambito territoriale in cui il progetto potrà individuare il sedime edificatorio dell’ampliamento previsto che dovrà relazionarsi con le preesistenze ed il sistema prescrizionale e normativo a queste correlato. Ecco perché l’area individuata nella scheda avendo una natura di localizzazione urbanistica dell’intervento, ha quindi un’ampiezza superiore all’area edificabile, che di fatto non viene identificata, perché posticipata alla successiva fase di progetto nel rispetto delle prescrizioni che hanno recepito le disposizioni del P.I.T.. Si propone di accogliere il contributo nella misura in cui si introduca la prescrizione proposta nella scheda norma di cui all’elaborato PR05var: “l’intervento è subordinato alla positiva valutazione di inciedenza da effettuarsi in fase di realizzazione dell’intervento, nell’ambito della quale lo Studio di incidenza dovrà tenere in particolare considerazione le misure di conservazione di cui al D.G.R. 1223/2015, gli effetti sulla qualità delle acque del Fosso di Fonterutoli e del Torrente Piana e gli effetti sugli habitat eventualmente presenti.”

La prima Conferenza Paesaggistica ai sensi del dell’art. 21 della “Disciplina del Piano” del PIT con valenza di Piano paesaggistico, relativa all’adeguamento al PIT-PPR della “Variante puntuale al Regolamento Urbanistico ed al Piano strutturale” avvenuta in data 23 giugno 2017 ha valutato di stralciare la previsione di cui all’area RC17 “Ultimo Mulino”.

Valutazioni in merito alla Rete Ecologica Regionale premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva. A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante. L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva. SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA

In linea generale i contenuti relativi alla infrastruttura ecologica del territorio sono rappresentati nelle carte del R.U. vigente relativamente alle invarianti strutturali e normate all’art. 39 delle N.T.A. a cui si rimanda.

Osservazioni alla variante al PS e al RU - Si rimanda a quanto in premessa alla presente istruttoria;

38 - Si propone di accogliere l’osservazione introducendo il seguente comma agli artt. 109 e 110 della disciplina: “Gli interventi interferenti con il SIC Monti del Chianti dovranno perseguire gli obiettivi e le misure di conservazione individuati dal D.G.R. 644/2004 e dal D.G.R. 1223/2015”

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON /ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

39 OSSERVAZIONE N. 10 numero di protocollo 5884 data di registrazione 7 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Fronti Stefano Residente in Via delle Ginestre, 2 – Radda in Chianti In qualità di Proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: classe dell’edificio identificato al C.F. al foglio 59 particella 70

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Mugnaiolo

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante dopo aver ampiamente argomentato le proprie motivazioni evidenzia la necessità di: - modificare la classe dell’edificio, identificato al catasto fabbricati del comune di Radda in Chianti al foglio 59 particella 70, al fine di consentire la traslazione dell’edificio verso valle tramite un intervento di demolizione e ricostruzione, senza aumenti volumetrici e con l’eventuale inserimento di volumetrie accessorie interrate entro l’impronta dell’edificio. La possibilità di interventire come richiesto è coerente con il contesto di riferimento oggi caratterizzato dalla presenza di un edificio ristrutturato e di edifici di nuova edificazione.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

40 Premessa. A seguito della Adozione della variante in oggetto, sono pervenute n. 29 osservazioni. Di queste n. 14 hanno riguardato la classe di valore attribuita al patrimonio edilizio esistente e, conseguentemente le categorie di intervento edilizio ammissibili. Le richieste di modifica della classe sono state accompagnate nella maggior parte dei casi da documentazione atta a dimostrarne la fondatezza, pertanto la prima valutazione è stata condotta al fine di verificare la classe attribuita e alla eliminazione di eventuali errori. Conseguentemente risulta modificata anche la categoria di intervento edilizio ammissibile. Tuttavia, tenuto conto che nel tempo intercorso tra l’approvazione del Regolamento urbanistico e l’adozione della variante è stata introdotta una nuova normativa urbanistico-edilizia e che in particolare, prima in sede nazionale e successivamente in sede regionale, una categoria di intervento fondamentale come la “ristrutturazione edilizia” è stata profondamente modificata, si è deciso di cogliere l’occasione delle controdeduzioni alle osservazioni per riallineare le definizioni delle categorie di intervento edilizio alla nuova normativa. Sarebbe stato infatti di scarsa efficacia l’eventuale accoglimento di modifiche rispetto a definizioni ormai superate. Pertanto, al netto delle eventuali modifiche di classe conseguenti alle osservazioni e alla verifica di effettivi errori, sono state riformulate le categorie di intervento ammissibili. Conseguentemente l’intero impianto di gestione del patrimonio edilizio esistente è risultato modificato (artt. 57-63) e la valutazione delle osservazioni è stata condotta facendo riferimento al nuovo quadro normativo. Nell’ambito della procedura di variante è stata effettuata una revisione delle N.T.A. del Regolamento Urbanistico al fine di adeguare le stesse alle nuove disposizioni della L.R. 65/2014 e s.m.i. Tale operazione ha ricalibrato le categorie di intervento nell’ambito della classe di appartenenza. Nel caso specifico l’edificio principale, pur circondato da edifici di recente realizzazione in una lingua di terreno delimitata, da un lato, dalla strada regionale SR429 e dall’ altro dalla SP102, e pur presentandosi in un cattivo stato di conservazione, presenta dei caratteri tipologici e materici (paramenti murari in conci in pietra quadrati, riquadri di porte e finestre in pietra) di valore architettonico e testimoniale. Nella norma previgente la classe 2 consentiva di intervenire solo con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia R1 (ristrutturazione senza demolizione totale o parziale del fabbricato, modifiche alle caratteristiche tipologiche, modifiche significative agli elementi strutturali verticali, modifica alla sagoma).

La norma variata, tenendo conto dei vari livelli di ristrutturazione edilizia definiti dalla L.R. 65/2014, ammette oltre alla ristrutturazione conservativa R1, la ristrutturazione edilizia R2 ( ristrutturazione edilizia senza demolizione totale o parziale del fabbricato fatta eccezione per l’eliminazione di eventuali superfetazioni e per l’esecuzione di circoscritti interventi di demolizione/ricostruzione che si rendano indispensabili per motivi di sicurezza e/o adeguamento sismico debitamente documentati); ristrutturazione edilizia R4 (demolizione con fedele ricostruzione) per porzioni di edifici con evidenti problematiche statiche comprovate da apposita relazione giurata e depositata presso il tribunale firmata da tecnico abilitato, ed interventi pertinenziali. La demolizione di superfetazioni non inserite in modo organico nell’edificio possono essere recuperati in altra forma e collocazione a parità di S.U.L. e volume. La demolizione di parti circoscritte per motivi di sicurezza e/o adeguamento sismico è preordinata alla ricostruzione.

Il ventaglio di possibilità offerte dalla norma variata consente, nel rispetto del valore tipologico e testimoniale dell’edificio, di mettere in sicurezza l’intero fronte prospicente SR429 tramite la demolizione parziale e successiva fedele ricostruzione dell’edificio. La norma così strutturata risponde parzialmente all’istanza presentata. Resta però esclusa la possibilità di demolire e ricostruire totalmente il fabbricato traslandolo verso valle.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

41 OSSERVAZIONE N. 11 numero di protocollo 5893 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Pinzauti Lorenzo Residente in Via dei Bardi, 28 – Radda in Chianti In qualità di Proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: Scheda Norma RC16 ( Area Ex Roslein)

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Area Ex Roslein Circonvallazione Santa Maria

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che l’area di ricollocazione dell’immobile oggetto di demolizione, individuato nella scheda RC16 venga ampliata alla zona individuata nella documentazione agli atti dell’amminstrazione al prot. 268 del 2 marzo 2015 ovvero che nella suddetta scheda norma sia data la possibilità di poter intervenire sempre con gi interventi previsti di demolizione e ricostruzione, cambio di destinazione e ricollocazione all’interno della zona individuata dove è attualemnte ubicato il fabbricato.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

42 La previsione si colloca all’interno del Territorio urbanizzato così come definito dall’art 224 della L.R. 65/2014 e così come rappresentato ai fini del procedimento di copianificazione espletato in ordine ai disposti di cui all’art. 25 della suddetta legge. L’ambito di margine in cui si colloca l’intervento presenta caratteri di ruralità dettati anche dalla presenza di un’oliveta ricadendo all’interno dei tessuti agricoli rappresentati dal P.T.C.P.. In riferimento a ciò la scheda definisce un ambito di intervento maggiormente adiacente al tessuto urbano consolidato esistente e alle infrastrutture viarie e alle relative opere di urbanizzazione primaria al fine di ridurre la dispersione insediativa. Le volumetrie incongrue per cui è prevista la demolizione e rilocalizzazione si trovano a ridosso di un edificio produttivo che per posizione forma identifica il margine sud dell’insediamento. In relazione a ciò è stata prevista la delocalizzazione in un ambito che se pur con caratteri di ruralità si pone in testata ed in linea con tale preesistenza.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

43 OSSERVAZIONE N. 12 numero di protocollo 5894 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Landi Raffaele Residente in Le Bonatte, 77 – Radda in Chianti In qualità di Tecnico incaricato dai sig. Sersale Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: il Casetto

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede la revisione della classe assegnata all’edificio identificato al C.F. al foglio 57 part. 118 destinato ad abitazione passando lo stesso da classe 2 a classe 3 in quanto l’edificio pur realizzato anteriormente al 1954 è stato oggetto di notevoli rimaneggiamenti ed ampliamenti negli anni 70 con perdita di molte caratteristiche originarie e tipiche del territorio.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

44

L’edificio pur avendo subito pesanti modifiche ai prospetti mantiene l’impianto e le caratteristiche tipologiche originarie. Inoltre si evidenzia che la nuova classe proposta non è coerente con i criteri adottati per la schedatura di tutto il patrimonio edilizio e pertanto si propone di non accogliere l’istanza.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

45 OSSERVAZIONE N. 13 numero di protocollo 5895 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Landi Raffaele Residente in Le Bonatte, 77 – Radda in Chianti In qualità di Tecnico operante nel territorio Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante evidenzia:

 Art. 103-105 dalla lettura degli articoli riguadanti le serre, gli annessi reversibili per attività amatoriali ed i manufatti precari, si riscontrano delle differenziazioni, per tempi e modalità di esecuzione con il regolamento regionale della L.R. 65/2014 pertanto si propone di uniformare tali norme a quelle originali;

 Art. 77 comma 3: cita espressamente “ sugli edifici esistenti : gli interventi urbanistico – edilizi previsti dal Titolo III della Parte II sulla base della classificazione ad essi attribuita, purchè non comportatni incrementi di volume (V) e/o di superficie coperta (S.c.)” Questo in contrasto con le norme del

46 regolamento del codice della strada e dello stesso REI che contemplano, fuori dai centri abitati, nelle fasce di rispetto stradale, gli ampliamenti sui lati degli edifici non fronteggianti la sede stradale oltre che con lo stesso comma 1 dell’art. 77. In merito a questo punto l’osservante chiede che la norma sia chiarita meglio per consentire le possibilità edificatorie in amplimento previste dalle norme del RU per i singoli edifici.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Tenuto conto che ai sensi dell’art. 240 bis la realizzazione dei manufatti di cui all’art. 70 della L.R. 65/2014 sono consentiti nelle aree in cui la disciplina comunale non ponga limitazioni alla realizzazione, si propone di accogliere l’osservazione, di recepire le disposizioni del DPGR 63R/2016 nelle N.T.A. del R.U. modificando l’art. 102 (già 103) nel seguente modo:

Art. 108.Art. 102. Installazione di manufatti aziendali temporanei e di serre Serre fisse e temporanee con copertura stagionale o pluriennale 1. I manufatti aziendali temporanei sono manufatti realizzati con strutture in materiale leggero e semplicemente ancorati a terra senza opere murarie la cui installazione è consentita agli imprenditori agricoli per lo svolgimento delle attività agricole 1. Le serre sono manufatti finalizzati alla produzione agricola o florovivaistica, costituiti da componenti in tutto o in parte trasparenti, atte a consentire il passaggio della luce e la protezione delle colture dagli agenti atmosferici, attraverso una separazione, totale o parziale, dall’ambiente esterno. Si distinguono: a. serre fisse; b. serre temporanee semplicemente appoggiate sul terreno o, eventualmente, ancorate al suolo senza opere di fondazione, basamenti e/o opere permanenti in muratura; c. serre a copertura stagionale, eventualmente ancorate al suolo, la cui copertura permanente è vietata. 2. L’installazione dei manufatti in oggetto è consentita con le modalità di cui al comma 4 e 5 secondo le disposizioni di cui agli artt. 1 e 2 del D.P.G.R. 63/R per periodi non superiori a due anni. solo alle aziende agricole previa comunicazione al comune, e comunque in coerenza con le disposizioni della presente disciplina, con il P.T.C.P. e con il P.I.T.. L’installazione, riferita alla durata del ciclo produttivo, ancorché superiore all’anno, è consentita a condizione che: a. il materiale utilizzato consenta il passaggio della luce; b. l’altezza massima non sia superiore a 4 metri in gronda e a 7 metri al culmine; nel caso di serre con tipologia a tunnel viene considerata solo l’altezza al culmine; c. le distanze minime non siano inferiori a: metri 5 dalle abitazioni sul fondo; • metri 10 da tutte le altre abitazioni; questa distanza è ridotta a 5 metri qualora la serra non abbia alcuna apertura nel lato prospiciente l’abitazione; • metri 3 dal confine se l’altezza massima al culmine è superiore a metri 5; metri 1,5 se questa altezza è 5 metri o inferiore; • metri 1 se questa altezza è uguale o inferiore a metri 5; • distanze minime dalle strade pubbliche secondo quanto previsto dal codice della strada. non siano realizzate su basamento in cemento ma con ancoraggi semplici e non permanenti. 3. Nella comunicazione presentata dal titolare dell’azienda agricola, sono indicate: a. le esigenze produttive; b. la superficie e le dimensioni di ciascuna serra; c. i materiali utilizzati; d. l’indicazione su planimetria catastale dei punti in cui sono previste le varie installazioni; e. la data di installazione e quella di rimozione, nonché il periodo annuale di rimozione della copertura per le sole serre con copertura stagionale. Per le serre con copertura stagionale, l’obbligo alla rimozione è riferito alla sola copertura.

47 4. Previa ulteriore comunicazione, le serre temporanee, al termine del periodo di utilizzo di cui al comma 2 del presente articolo, possono essere reinstallate, una volta rimosse, anche in parti diverse della superficie aziendale per più periodi consecutivi. Le serre a copertura temporanea, al termine del periodo di utilizzo di cui al comma 2, possono nuovamente essere coperte previa ulteriore comunicazione. 5. All’installazione di serre con requisiti diversi da quelli indicati nel presente articolo si applicano le disposizioni previste per gli annessi agricoli di cui all’art. 123. 6. 4. Non sono soggette alla disciplina di cui al presente articolo le coperture temporanee con altezza inferiore ad un metro. L’installazione per periodi superiori a due anni di serre e di altri manufatti per lo svolgimento delle attività agricole è consentita agli imprenditori agricoli previa presentazione di SCIA di cui all’art. 135 della L.R: 65/2014 e s.m.i. corredata della documentazione specificata al comma 3 e 4 dell’art.2 del DPGR 63/2016.” 7. Le serre non possono essere soggette a cambio della destinazione d’uso, né a cambio della destinazione di utilizzo, rimanendo pertanto finalizzate alla sola attività produttiva agricola. 8. E’ ammessa le realizzazione di serre fisse soltanto in seguito dell’approvazione del P.A.P.M.A.A., che dimostri l’effettiva necessità della realizzazione di tali nuove costruzioni per la corretta gestione e conduzione dell’azienda agricola. Nella convenzione o atto unilaterale d’obbligo dovrà essere riportata l’indicazione che, la realizzazione della serra non costituisce volume urbanistico riutilizzabile. Alla fine dell’attività la stessa dovrà essere completamente rimossa ed effettuato il ripristino dello stato originario dei luoghi; in alternativa potrà essere rinnovata la convenzione/atto unilaterale d’obbligo. 9. La struttura della serra dovrà essere realizzata in ferro o in alluminio verniciati con specchiature che potranno essere in vetro policarbonato o materiali similari. Le strutture portanti potranno essere in muratura intonacata o faccia vista, il basamento potrà essere in cemento o altro materiale lapideo. 10. Le serre temporanee a copertura stagionale o pluriennale di norma saranno costruite con materiali plastici, avranno strutture leggere di ancoraggio, non saranno dotate di impianti fissi di condizionamento atmosferico, di irrigazione o di illuminazione.

In riferimento al secondo punto si evidenzia che le fasce di rispetto delle strade sono di norma inedificabili sia per motivi di sicurezza che per opportunità, qualora sia necessario adeguare la viabilità esistente con realizzazione di opere di corredo quali marciapiedi, punti di sosta o opere in genere per la messa in sicurezza della stessa. Ferme restando queste finalità si conviene che là dove esiste un fabbricato questo possa essere ampliato sul lato non fronteggiante la strada in quanto ciò non costituisce una riduzione della sicurezza stradale né una limitazione alla realizzazione di opere a corredo delle strade o di messa in sicurezza delle stesse. Pertanto si propone di accogliere l’osservazione integrando l’art. 77 nel seguente modo: art. 75 “Linee di arretramento e fasce di rispetto stradale”

…omississ…. 7. Fatte salve eventuali limitazioni e/o prescrizioni dettate dalle norme di cui ai Titoli I Parte II e alla Parte V nelle porzioni di territorio comprese nelle linee di arretramento sono ammessi: • ovunque: la realizzazione di canalizzazioni di infrastrutture tecnologiche, verde di arredo urbano, percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi scoperti, purché le opere previste, per le loro modalità progettuali, non arrechino danno o pregiudizio alla viabilità ed alla sicurezza del traffico; • nelle aree per usi specialistici, come appositamente disciplinate dalle rispettive disposizioni di cui ai Capi III e IV del Titolo III, Parte II: la permanenza di parcheggi e spazi di servizio a corredo di aree per campeggi nonché di depositi o spazi per l’esposizione di merci e/o materiali o per lo stoccaggio di materiali edili e/o messa in riserva di rifiuti inerti non pericolosi derivanti da demolizione già esistenti; • impianti per la distribuzione dei carburanti; • nel territorio aperto: le pratiche agricole, non comportanti la realizzazione di nuove costruzioni;

48 • sugli edifici esistenti: gli interventi urbanistico - edilizi previsti dal Titolo III della Parte II sulla base della classificazione ad essi attribuita, purché non comportanti incrementi di volume (V) e/o di superficie coperta (S.c.) sui tre lati adiacenti la strada

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ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

49 OSSERVAZIONE N. 14 numero di protocollo 5901 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Paolo Semplici Residente in Radda in Chianti In qualità di tecnico incaricato da porciatti Giulina e Ceni Gian Marco e Ceni Vanessa Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Radda in Chianti - loc. la Villa

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

I sig.ri Giulina e Ceni Gian Marco e Ceni Vanessa sono proprietari di due aree in loc. la Villa ( lotto n. 1 rimasto indedificato da un piano di lottizzazione oggi decaduto con una superficie di mq 750 e lotto n. 2 con superficie di mq 840 ricadente all’interno del tessuto concolidato prevalentemente residenziale). Le modifiche apportate con la variante alla norma sembrano aver reso attuabili l’edificazione dei lotti pur non avendone certezza.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

50 Il comma 7 dell’art. 53 stabilisce che … omissis… la superficie totale sia maggiore o uguale a mq. 800. Ai lotti in possesso dei requisiti di cui al precedente comma è assegnata una tantum una S.u.l. residenziale pari a mq. 240,00 distribuita su due piani con altezza massima 7,50 ml. Nei lotti di completamento di cui al presente comma devono essere rispettate le dotazioni di parcheggio pertinenziale privato previsti dall’art. 5 delle presenti norme” Ciò pare escludere che il lotto di 750 mq possa essere edificato. Trattandosi di lotti appartenenti ad un piano di lottizzazione decaduto, situati all’interno di un’area urbanizzata appare ragionevole ridurre la superficie del lotto, del comma sopra richiamato, a 750 mq specificando che nei casi di cui trattasi, detti lotti dovranno essere completati nel rispetto dei parametri edilizi, allineamento e tipologia del piano di lottizzazione decaduto di appartenenza. Pertanto si propone di accogliere l’osservazione apportando le seguenti modifiche al comma 7 dell’art. 53: Il completamento di lotti interstiziali presenti nel “Tessuto consolidato prevalentemente residenziale” e ancorché non individuati nella cartografia del presente Regolamento Urbanistico, è ammesso quando ricorrano i seguenti requisiti: • già dotata di opere di urbanizzazione primaria (rete idrica, rete fognaria, viabilità, ecc); • adeguata capacità delle infrastrutture per la mobilità carrabile e l’accessibilità (raccolta nettezza urbana, mezzi di soccorso, ecc.); • sia assicurato il reperimento degli standard a parcheggio (sosta stanziale e di relazione); • si inserisca in maniera adeguata nel contesto di riferimento per tipologia, materiali e sagoma. • la superficie totale sia maggiore o uguale a mq. 800 750. Ai lotti in possesso dei requisiti di cui al precedente comma è assegnata una tantum una S.u.l. residenziale pari a mq. 240,00 distribuita su due piani con altezza massima 7,50 ml Nei lotti di completamento di cui al presente comma devono essere rispettate le dotazioni di parcheggio pertinenziale privato previsti dall’art. 5 delle presenti norme. • I lotti appartenenti a piani di lottizzazione decaduti, potranno essere edificati nel rispetto dei parametri edilizi, allineamenti e tipologia approvati nel piano di lottizzazione di appartenenza sempre che l’area risulti correttamente urbanizzata.

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ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

51 OSSERVAZIONE N. 15 numero di protocollo 5896 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Landi Raffaele Residente in Le Bonatte, 77 – Radda in Chianti In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: loc. Le Bonatte

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede la verifica della classe assegnata ai seguenti edifici: - Edificio destinato a rimessa macchine ed attrezzi per l’azienda (edificio n. 1110): portarlo a classe 5 da classe 6 in considerazione della non rilevanza architettonica e storica dell’immobile oltre che trattasi di edificio produttivo. - Edificio destinato come vinsantaia (edificio n. 1108) ristrutturato nel 2010 con scia 07/2009: portarlo a classe 5 da classe 6

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

52 Tenuto conto che l’edificio ID 1110 della scheda 375, è una parata realizzata in laterizio e copertura in struttura lignea e manto in coppi ed embrici utilizzata a fini agricoli aziendali, si propone di accogliere l’osservazione in quanto le dimensioni, le caratteristiche tipologiche e morfologiche sono affini a quelle degli edifici appartenenti alla classe 5. Riguardo all’edificio ID 1108 della scheda 375 è un edificio in laterizio e copertura con struttura lignea e manto in coppi ed embrici che si sviluppa su due livelli ed utilizzato come vinsantaia, si propone di accogliere l’osservazione in quanto le dimensioni, le caratteristiche tipologiche e morfologiche sono affini a quelle degli edifici appartenenti alla classe 5 e contenute nell’art. 60.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

53 OSSERVAZIONE N. 16 numero di protocollo 5903 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Palagi Antonio Residente in Palagio, 21– Radda in Chianti In qualità di propritario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: aspetti cartografici

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: il Palagio

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante richiede che per l’immobile della propria abitazione individuato nella scheda n. 139 (edificio n. 694 e 695) venga rivista la classe assegnata portando detto immobile da classe 2 a classe 3 al fine di effettuare degli interventi, che pur rispettosi delle carattesristiche costruttive dell’immobile, siano più ampi per meglio far fronte alle diverse e necessarie esigenze private. Il fabbricato, pur realizzato in data antecedente al 1954, è stato oggetto nel tempo di varie trasformazioni e rimaneggiamenti dovuti alle diverse necessità dei proprietari e non presenta caratteristiche di pregio particolari.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

54 Esaminata la scheda si propone di non accogliere l’osservazione in quanto la classe assegnata al complesso edilizio a cui appartengono le due unità volumetriche individuate come ID 694 e 695 appaiono coerenti con le caratteristiche ed i requisiti definiti all’art. 57 “edifici ricompresi nella classe 2 – Edifici o complessi di elevato valore storico architettonico antecedenti al 1954” delle presenti norme.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

55 OSSERVAZIONE N. 17 numero di protocollo 5915 data di registrazione 9 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Rampini Romano Residente in Casa Beretone di Vistarenni– Radda in Chianti In qualità di Legale rappresentante dela società proprietaria e tecnico incaricato Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: revisione della classe assegnata all’edificio identificato al C.F. al foglio 61 part.lla 131

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Casa Beretone di Vistarenni

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Premessa A seguito della Adozione della variante in oggetto, sono pervenute n. 29 osservazioni. Di queste n. 14 hanno riguardato la classe di valore attribuita al patrimonio edilizio esistente e, conseguentemente le categorie di intervento edilizio ammissibili. Le richieste di modifica della classe sono state accompagnate nella maggior parte dei casi da documentazione atta a dimostrarne la fondatezza, pertanto la prima valutazione è stata condotta al fine di verificare la classe attribuita e alla eliminazione di eventuali errori. Conseguentemente risulta modificata anche la categoria di intervento edilizio ammissibile. Tuttavia, tenuto conto che nel tempo intercorso tra l’approvazione del Regolamento urbanistico e l’adozione della variante è stata introdotta una nuova normativa urbanistico-edilizia e che in particolare, prima in sede nazionale e successivamente in sede regionale, una categoria di intervento fondamentale come la “ristrutturazione edilizia” è stata

56 profondamente modificata, si è deciso di cogliere l’occasione delle controdeduzioni alle osservazioni per riallineare le definizioni delle categorie di intervento edilizio alla nuova normativa. Sarebbe stato infatti di scarsa efficacia l’eventuale accoglimento di modifiche rispetto a definizioni ormai superate. Pertanto, al netto delle eventuali modifiche di classe conseguenti alle osservazioni e alla verifica di effettivi errori, sono state riformulate le categorie di intervento ammissibili. Conseguentemente l’intero impianto di gestione del patrimonio edilizio esistente è risultato modificato (artt. 57-63) e la valutazione delle osservazioni è stata condotta facendo riferimento al nuovo quadro normativo.

L’osservante chiede la rettifica delle classificazione degli edifici e di destinazioni d’uso future con riconversione parziale dell’attività svolte. A supporto di tale richiesta si evidenzia che: - Il complesso edilizio di Casa Beretone, situata lungo la S.P. 2 di Molinlungo, si compone di due edifici di cui quello principale risalente al tardo ‘800 e quello secondario agli anni ’30. Entambi gli edifici sono stati interessati da una serie di procedure edilizie ed urbanistiche che hanno condotti alle consistenze ed utilizzo odierne ( produzione di ceramiche artistiche decorate a mano, inclusa residenza di presidio); - Nella scheda specifica n. 414 appare carente della funzione inerente l’attività artigianale che viene finalizzata alla vendita. Si chiede di implentare le informazioni contenute nella schedatura stessa. - È intenzione della proprietà mantenere in essere l’attività di produzione delle ceramiche artistiche ma con una dinamicità e versatilità nuove, interagendo con un’altra attività compatibile con questa quale la ristorazione con la possibilità di eseguire dei corsi di cucina per neofiti e di specializzazione avanzata. - Qualora quanto sopra non fosse possibile, sia almeno possibile la riconversione dei due edifici in residenza per una attività extra alberghiera in modo da favorire anche l’eventualità di una futura vendita immobiliare costituendo una versatilità di zonizzazione che parte dalla situazione in essere .

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

La scheda n.414 riporta, per entrambi gli edifici appartenenti, la funzione mista che appare corrispondente a quanto rappresentato dall’osservante sia dello stato attuale che a quello futuro, qualunque siano le scelte aziendali. La classe attribuita agli edifici appare coerente con i criteri fissati all’art. 58 “Edifici ricompresi nella classe 3 – edifici o complessi di modesto interesse architettonico e/o storico – testimoniale antecedenti al 1954”. Si evidenzia che, sulla base della classe attribuita agli edifici, sono ammessi gli interventi di ristrutturazione conservativa (R1, R2, ed R3), di ristrutturazione ricostruttiva R4, il frazionamento in più unità immobiliari oltre che ampliamenti volumetrici una tantum nella misura indicata all’art. 58 c. 9. Le disposizioni normative non appaiono limitative all’attuazione di una delle ipotesi di progetto prospettate. Si propone di non accogliere l’osservazione e di riconfermare la classe assegnata agli edifici

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

57 OSSERVAZIONE N. 18 numero di protocollo 5925 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Società Agricola Montevertine ss di Sergio Martino Manetti & C Residente in Radda in Chianti In qualità di proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: revisione della classe assegnata all’edificio identificato al C.F. al foglio 61 part.lla 131

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Montevertine

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che all’interno della variante sia prevista la possibilità di installazione di manufatti aziendali che necessitano di interventi permanenti sul suolo non soggetti a P.A.P.M.A.A. in linea con il D.P.G.R. 63/R.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Si propone di accogliere l’istanza e di integrare la norma con un ulteriore articolo da inserire dopo l’art. 98 “Nuovi Annessi agricoli stabili” facendo così scorrere la numerazione degli articoli successivi: Art. 99 Manufatti aziendali che necessitano di interventi permanenti sul suolo non soggetti a P.A.P.M.A.A.:

58  I manufatti aziendali non temporanei di cui all’art. 3 del D.P.G.R. 63R sono soggetti al rilascio di Permesso di Costruire, non sono computati tra i beni aziendali e non possono essere trasformati o riutilizzati per usi diversi da quelli dichiarati. Cessata la loro funzione devono essere rimossi pena l’applicazione dell’art. 196 della L.R. 65/2014.  I permessi rilasciati sono trasmessi ad ARTEA ai fini dell’aggiornamento dell’Anagrafe regionale delle aziende.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

59 OSSERVAZIONE N. 19 numero di protocollo 5926 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Società Agricola Montevertine ss di Sergio Martino Manetti & C Residente in Radda in Chianti In qualità di proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a: revisione della classe assegnata all’edificio identificato al C.F. al foglio 61 part.lla 131

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Montevertine

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che per gli edifici di classe 6 sia ammissibile la demolizione con ricostruzione comunque configurata al fine di favorire operazioni di recupero e riqualificazione di volumi sottoutilizzati e spesso in abbandono. Al fine di garantire che gli interventi di sostituzione edilizia soddisfino anche un obettivo di riqualificazione architetonica sarebbe altresì opportuno circoscrivere questa possiblità, stabilendo che gli interventi debbano avere caratteristiche tecniche ed estetiche volte al recupero e vaorizzazione del patrimonio architettonico, come ad esempio l’utilizzo di materiali di recupero per le coperture e le finiture esterne.”

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

60

PREMESSA A seguito della Adozione della variante in oggetto, sono pervenute n. 29 osservazioni. Di queste n. 14 hanno riguardato la classe di valore attribuita al patrimonio edilizio esistente e, conseguentemente le categorie di intervento edilizio ammissibili. Le richieste di modifica della classe sono state accompagnate nella maggior parte dei casi da documentazione atta a dimostrarne la fondatezza, pertanto la prima valutazione è stata condotta al fine di verificare la classe attribuita e alla eliminazione di eventuali errori. Conseguentemente risulta modificata anche la categoria di intervento edilizio ammissibile. Tuttavia, tenuto conto che nel tempo intercorso tra l’approvazione del Regolamento urbanistico e l’adozione della variante è stata introdotta una nuova normativa urbanistico-edilizia e che in particolare, prima in sede nazionale e successivamente in sede regionale, una categoria di intervento fondamentale come la “ristrutturazione edilizia” è stata profondamente modificata, si è deciso di cogliere l’occasione delle controdeduzioni alle osservazioni per riallineare le definizioni delle categorie di intervento edilizio alla nuova normativa. Sarebbe stato infatti di scarsa efficacia l’eventuale accoglimento di modifiche rispetto a definizioni ormai superate. Pertanto, al netto delle eventuali modifiche di classe conseguenti alle osservazioni e alla verifica di effettivi errori, sono state riformulate le categorie di intervento ammissibili. Conseguentemente l’intero impianto di gestione del patrimonio edilizio esistente è risultato modificato (artt. 57-63) e la valutazione delle osservazioni è stata condotta facendo riferimento al nuovo quadro normativo.

Il combinato disposto dell’art. 61 “Edifici ricompresi nella Classe 6 - Volumi secondari” al comma 5 lettera C con l’art. 22 “Articolazione degli interventi di ristrutturazione edilizia (R1; R2; R3; R4; R5, R6)” in cui si definisce l’intervento di Ristrutturazione edilizia ricostruttiva ‘R5’ prevede la categoria di intervento osservata.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

61 OSSERVAZIONE N. 20 numero di protocollo 5927 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Gennaro Marino Residente in Radda in Chianti In qualità di proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: revisione periodizzazione per gli edifici identificati al C.F. al foglio part.lle 75 e 78

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: La Croce di Sopra

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante evidenzia che gli edifici di proprietà (foglio 57 part.lle 75 e 78) sono stati erroneamente classificati come presenti nel 1822 quando in realtà quello identificato alla particella 75 è stato realizzato nel 1925 ed ampliata nel 1939 mentre quello identificato alla particella 78 è stato realizzato nel 1951 e completato dopo il 1954, all’incirca nel 1958.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

62 Premesso che, la datazione dell’edificato non è relativa alla data di costruzione dell’immobile, ma quale ricognizione della presenza, comunque di un edificio su un sedime, che appare già dalle cartografie al 1822, si propone di dare espressamente atto della datazione dell’immobile nella delibera di approvazione ai sensi dell’art. 21 della L.R. 65/2014 ai fini dell’aggiornamento del quadro conoscitivo pur riconfermando la classe 2 assegnata al complesso edilizio in oggetto.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

63 OSSERVAZIONE N. 21 numero di protocollo 5929 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Geometra Nicola Fiscarelli Residente in Viale Undici Febbraio, 4/DRadda in Chianti In qualità di Tecnico operante nel territorio Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante evidenzia quanto segue: con l’adeguamento del vigente R.U. alla L.R. 65/2010, viene superata la definizione di “addizione volumetrica” venendo a mancare o risultando incompleta la norma disciplinante la realizzazione di “volumi Tecnici”, sia essi interrati che fuoi terra; in particolare i parametri per il loro dimensionamento, sebbene parzialmente menzionati negli articoli, delle N.T.A. dela Variante al R.U. adottato, che riguardano la classificazione del patrimonio edilizio esistente. Chiede di integrare in tal senso il suddetto strumento urbanistico oggetto di variante.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

64 Si propone di accogliere l’osservazione e a tal fine si integra gli artt. 23 e 24 delle N.T.A. del R.U. come di seguito riportato:

Art. 23. Addizioni volumetriche 1. Le addizioni volumetriche sono definite all’art. 134, comma 1, lettera g), l.r. 10 novembre 2014, n. 65. 2. Le addizioni volumetriche, laddove consentite dalla disciplina delle Classi e dei Tessuti di cui alla Parte II, Titolo II e III, possono essere realizzate secondo le seguenti caratteristiche: - siano collocate in aderenza (fuori terra), ovvero - se non ricomprese nel perimetro del tessuto storico - in sopraelevazione all’unità immobiliare di riferimento;

- salvo quanto specificato all’art. 14 delle presenti norme, rispettino i limiti e parametri fissati dal R.E.I. in relazione alle distanze, altezze, rapporto di copertura (Rc), rapporto di occupazione del sottosuolo (Ros), etc.;

- l'intervento sia proposto da tutti i proprietari delle unità immobiliari facenti parte del complesso edilizio o dell’edificio esistente;

- l’incremento volumetrico una tantum è richiedibile da tutti i proprietari delle unità immobiliari facenti parte di un complesso edilizio o dell’edificio esistente attraverso un progetto unitario, attuabile attraverso la redazione di più pratiche edilizie.

3. Ogni unità immobiliare di riferimento può essere interessata, nel corso della vigenza del presente Regolamento urbanistico, da un solo intervento di addizione, laddove consentito dalla disciplina dei tessuti di cui alla successiva Parte II, Titolo II Capo II. Art. 24. Interventi pertinenziali 1. Gli interventi pertinenziali, quali descritti all’art. 135, comma 2, lett. e), l.r. 10 novembre 2014, n. 65, costituiscono opere, manufatti e consistenze edilizie destinate in modo durevole a servizio dell’edificio o dell’unità immobiliare di riferimento e non suscettibili di utilizzo autonomo. Tali opere, si sostanziano in: - “volume aggiuntivo”1 non superiore al 20% del volume dell’edificio medesimo, con altezza interna anche inferiore a 2,40 m;

- demolizione e ricostruzione, ancorchè in diversa collocazione all’interno del resede di riferimento, di volumi secondari facenti parte di un medesimo organismo edilizio. e presentano le seguenti caratteristiche: - accrescono il decoro o determinano una migliore utilizzazione dell’edificio o dell’unità immobiliare di riferimento;

- non assumono autonomo valore di mercato.

2. Gli interventi di cui al precedente comma non comportano un incremento del carico urbanistico e necessitano dell’assenso di tutti i proprietari delle unità ricomprese nell’edificio principale.

1 Per “volume aggiuntivo” si intende: qualsiasi manufatto e consistenza di rilevanza edilizia.

65 3. Gli interventi pertinenziali che non presentino le caratteristiche specificate al precedente comma 1 sono identificati come “addizioni volumetriche” e disciplinate, ove consentite dal Regolamento urbanistico, dal precedente articolo 23 (“Addizioni volumetriche”). 4. La realizzazione degli interventi pertinenziali di cui al presente articolo - ivi compresi quelli realizzabili in deroga alle disposizioni del Regolamento Urbanistico ai sensi delle vigenti leggi statali e regionali - presuppone comunque il rispetto delle eventuali limitazioni e/o prescrizioni derivanti dalla disciplina di cui alla Parte II, III, IV e V delle presenti norme. La tipologia, la struttura e la forma delle consistenze edilizie proposte e realizzate quali interventi pertinenziali devono essere comunque conformi e coerenti con la funzione dichiarata.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

66 OSSERVAZIONE N. 22 numero di protocollo 5930 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Tirinnanzi Luciana Residente in via Guido Reni, 23 - Pontassieve In qualità di proprietaria Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: CM03 S. Maria

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Circonvallazione S. Maria

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che la previsione attualmente vigente per la particella di terreno di proprietà, attualemnte inserita nel R.U. all’interno di un’area di completamento con destinazione residenziale denominata “CM03 S.Maria”, venga stralciata non essendo interessata a portare avanti la suddetta previsione. ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Tenuto conto che: - L’accoglimento dell’istanza incide sulla fattibilità della intera previsione; - L’area individuata dalla scheda CM03 S. Maria interessa più proprietà; - La modifica non appare coerente agli obiettivi individuati nell’avvio del procedimento;

67 - Comporta una modifica essenziale che richiede la riadozione, limitatamente alla scheda CM03 di R.U., e l’espletamento delle procedure valutative di legge. Si propone di non accogliere l’osservazione.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

68 OSSERVAZIONE N. 23 numero di protocollo 5931 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Lelli Ildo Residente in loc. Serravalle - Radda in Chianti In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: scheda n 183 edificio n. 754 identificata al NCU al foglio 83 part.lla 247.

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Serravalle

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che sia modificata la classe 6 attribuita all’edificio di proprietà, situato in loc. Serravalle e concessionato con titolo n. 26 del 29.04.1989 ad uso annesso agricolo giustificando la propria richiesta con le seguenti motivazioni: - L’edificio è costruito in muratura in pietra faccia, tetto a due falde a capanna in travi e travicelli di legno mezzane e manto di tegole e coppi. Pertanto le caratteristiche tipologiche dell’edificio si discostano sensibilmente da quelle descritte nell’art. 63 - La forma è rettangolare con dimensioni esterne ml 12,50x5,80 per una superficie lorda di 72,50 mq.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

69 Tenuto conto che l’edificio è stato realizzato in forza della C.E. n. 26 del 29.04.1989 per la costruzione di un annesso agricolo, si propone di non accogliere la richiesta di cambio di classe perché, pur concordando sul fatto che l’edificio non risponde alla descrizione della prima parte del comma 1 dell’art. 61, trattasi pur sempre di edificio destinato a funzioni accessorie e di servizio alla conduzione del fondo. Il caso specifico ed ad esso analoghi, in considerazione delle dimensioni, tipologia e materiali utilizzati, si ritiene applicabile le disposizioni del comma 10 dell’art. 61.

In detti casi è da precludere la possibilità di realizzare annessi per la conduzione del fondo e pertanto si propone di modificare l’articolo 103 “Annessi agricoli reversibili per la coltura amatoriale o per piccole produzioni agricole” inserendo tra il comma 8 e 9 la seguente disposizione: “Non è ammessa l’installazione qualora l’Amministrazione abbia già rilasciato, al titolare e/o sul fondo, una concessione per la realizzazione di un annesso per lo svolgimento dell’attività agricola a titolo amatoriale, anche nel caso in cui questo abbia cambiato destinazione d’uso ai sensi del comma 10 art. 61.”

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO NON ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

70 OSSERVAZIONE N. 24 numero di protocollo 5932 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Paolo Stazzoni Residente in Viale XI Febbraio 4/D - Radda in Chianti In qualità di Tenico operante nel territorio Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: scheda norma CI01 – MISERICORDIA, EDIFICI RICOMPRESI NELLA CLASSE 4, EDIFICI RICOMPRESI NELLA CLASSE 3

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

- Scheda norma CI01 – Misericordia: vista l’effettiva morfologia del terreno ( dislivello attuale fra la quota della viabilità pubblica lungo il Viale Undici Febbraio e la quota del terrono posto a valle è pari a 9/11 mt.) e le carattersitiche dei fabbricati limitrofi esistenti (sia per il fabbricato di porprietà della Misericordia che per quello residenziale in condominio), si richiede la possibilità di avere n. 4 piani lato accesso garage ( mantenendo inalterato quanto previsto lungo il lato di Viale Undici Febbraio) - Edifici Ricompresi nella classe 4: Nelle N.T.A. di R.U. variate è indicata la previsione di un incremento volumetrico “una tantum” finalizzato a migliorare e/o razionalizzare l’utilizzo dell’immobile.Tale incremento è fissato in 45 mq negli edifici residenziali ad uso non agricolo posti nel territorio agricolo. Nel territorio rurale vi sono

71 molti edifici ad uso residenziale con più unità immobiliari. L’osservazione è mirata affinchè venga chiarito se i 45 mq sono riferiti all’unità immobiliare piuttosto che all’edificio. - Edifici Ricompresi nella classe 3 Nelle N.T.A. di R.U. variate è indicata la previsione di un incremento volumetrico “una tantum” finaizzato a migliorare e/o razionalizzare l’utilizzo dell’immobile.Tale incremento è fissato in 30mq negli edifici residenziali ad uso non agricolo posti nel territorio agricolo. Nel territorio rurale vi sono molti edifici ad uso residenziale con più unità immobiliari. L’osservazione è mirata affinchè venga chiarito se i 30mq sono riferiti all’unità immobiliare piuttosto che all’edificio.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

In riferimento al primo punto si ritiene modificabile il parametro urbanistico da tre piani fuori terra massimi a 4 attraverso la modifica dell’elaborato PR05var per il fronte verso valle.

In riferimento al secondo punto si precisa che l’ampliamento una tantum previsto nell’art. 59 “Edifici ricompresi nelle Classe 4 – Edifici o complessi di formazione successiva al 1954” è riferita all’edificio. Per consentire una corretta applicazione della norma anche nei casi in cui nell’edificio siano presenti più unità immobiliari si precisa che ai sensi dell’art. 23 comma 2 “l’incremento volumetrico una tantum è richiedibile da tutti i proprietari delle unità immobiliari facenti parte di un complesso edilizio o dell’edificio esistente attraverso un progetto unitario, attuabile attraverso la redazione di più pratiche edilizie”.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO PARZIALMENTE ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

72 OSSERVAZIONE N. 25 numero di protocollo 5963 data di registrazione 12 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Uberti Costante Residente in loc. Colle Petroso,8 - Radda in Chianti In qualità di Proprietario Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località: Colle Petroso

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante evidenzia che il R.U. non appare aver rilevato il fabbricato individuato al foglio 63 e part.lla 105 destinato a cantina di vinificazione, rimessa macchine agricole ed annesso per il ricovero dell’attrezzatura. Il fabbricato è statao realizzato in seguito all’approvazione di un P.A.P.M.A.A. e del rilascio del PC n. 9 del 09/06/2008 e successiva variante PC n. 1 del 24/03/2010. L’annesso è stato realizzato a seguito del rilascio della C.E. n. 39 del 18/12/2002 e chiede che sia attribuita la classe di merito ritenuta più opportuna per gli edifici di recente costruzione, a destinazione produttiva agricola .

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

73 All’art. 55 comma 4 delle N.T.A. del R.U. si stabilisce che “non sono classificati dal Regolamento Urbanistico: i manufatti e le consistenze edilizie interrate e gli edifici e i manufatti non presenti nella cartografia aerofotogrammetria di base se non presenti nell’aggiornamento cartografico speditivo”. Ciò detto si propone di integrare l’art. 55 delle N.T.A. specificando gli interventi ammissibili per gli edifici non rilevati e non classificati nel seguente modo:

Art. 55 Classificazione del patrimonio edilizio. Contenuti e finalità … omissis… 4. Non sono classificati dal Regolamento Urbanistico: • i manufatti e le consistenze edilizie interrate; • gli edifici e i manufatti non presenti nella cartografia aerofotogrammetrica di base, se non presenti nell’aggiornamento cartografico speditivo. Salvo quanto previsto per i ruderi all’art. 22, ed in particolare in relazione alla R6 ovunque consentita, negli edifici non classificati sono ammessi gli interventi consentiti dalla classe 5, se trattasi di edifici aziendali o produttivi, ovvero per gli edifici di classe 6, se destinati a funzioni accessorie e/ o di servizio.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

74 OSSERVAZIONI PERVENUTE FUORI TEMPO

75 OSSERVAZIONE N. 26 numero di protocollo 5973 data di registrazione 13 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: avv. Ugo Franceschetti Residente in via Maggio 7- 50125 Firenze In qualità di Legale rappresentatne del sig. Filippo Nencioni Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a: VAS

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

L’osservante chiede che sia rieditato il procedimento di vas al fine di eliminare le incongruenze sotto rilevate e concedere nuovi termini ex art. 25 L.R. 10/2010 che possano permettere di partecipare attivamente alle consultazioni ed in generale al procedimento ambientale: - pubblicazione del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica sul sito internet del comune di Radda in Chianti .

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Premesso che l’osservazione fa parte di quelle pervenute fuori tempo, l’Amministrazione ha inteso comunque controdedurle al fine di conseguire un quadro completo dei contributi in seno alla redazione della variante puntuale al R.U..

76

Premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva. A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’ adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante. L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva.

SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA

In relazione all’istanza promossa si riportano alcune fasi nodali atte a portare chiarimento al contributo in oggetto: - la VAS e la variante al RU adottate sono state pubblicate sul BURT n. 41 del 12.10.2016; - i medesimi documenti in formato cartaceo erano depositati presso l’ufficio urbanistica della sede comunale e posti a libera consultazione; - dai contenuti del contributo non si evincono elementi utili a comprendere le difficoltà intercorse alla consultazione di detti documenti e pertanto ai fini dell’istanza riportata; - ai sensi dell'art.7 comma 2 della L.R. 1/2010 "I provvedimenti amministrativi di approvazione assunti senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge", ma all'art. 25 della stessa legge è stabilito che "Contestualmente alla pubblicazione di cui al comma 1, la documentazione di cui al comma 2 è depositata presso gli uffici dell’autorità competente e dell’autorità procedente o del proponente. Essa è altresì pubblicata sui rispettivi siti web e la comunicazione della relativa pubblicazione è trasmessa in via telematica ai soggetti competenti in materia ambientale e agli uffici degli enti territoriali individuati ai sensi dell’articolo 19, a cura dell’autorità procedente o del proponente.". - la partecipazione al procedimento è stata assicurata tramite incontri pubblici e privati con la cittadinanza e gli specifici portatori di interesse, le conferenze con gli enti, ecc., - il Rapporto Ambientale riporta in forma sintetica i contributi pervenuti da ARPAT e Soprintendenza ai beni Archeologici e demanda agli specifici paragrafi la trattazione dei contenuti, mentre non è assunto il contributo della Soprintendenza Direzione Generale in quanto dichiara che saranno le specifiche Soprintendenze ad apportare eventuali contributi; - il Rapporto Ambientale riporta anche gli esiti della conferenza di copianificazione intervenuta ai sensi dell’art. 25 della L.R. 65/2014.

In ordine a quanto riportato non si rilevano le criticità addotte, e l’osservazione risulta parzialmente accoglibile nella misura in cui l’iter in relazione al Genio Civile non essendo concluso non permette di rispondere.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

77 OSSERVAZIONE N. 27 numero di protocollo 6022 data di registrazione 14 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Regione Toscana – Direzione Regionale Urbanistica e Politiche Abitative Sede in via di Novoli 26, 50127 Firenze In qualità di Settore Pianificazione del Territorio Ente di Appartenenza Regione Toscana

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE  Osservazione alla VAS  Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento ☐ Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

Si

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Il contributo prodotto ai sensi dell’art. 53 della L.R. 65/2014 riporta una ricognizione inerente i contenuti e gli obiettivi della Variante al Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico ed la disamina delle fasi procedurali intercorse, e in particolare degli esiti della Conferenza di Copianificazione ai sensi dell’art. 25 della suddetta legge conclusasi in data 29/07/2016. In riferimento alla variante puntuale al R.U. sinteticamente si riportano puntualmente i contributi apportati: 1. scheda RC15, area sosta T.I.R.: propone di riportare i contributi emersi dalla Conferenza di Copianificazione nella scheda norma in combinato disposto con i contenuti di cui all’elaborato 8 del PIT/PPR in relazione all’art. 8.3; 2. scheda CI01 e RC16, area della Misericordia e area ex Roslein: propone di approfondire la coerenza con gli Obiettivi 1 e 2 delle direttive di cui alla disciplina d’uso della Scheda dell’Ambito di paesaggio n. 10 “Chianti” ed in particolare ai punti 1.1, 1.5, 2.4. Inoltre si richiede che il sistema delle prescrizioni in coerenza con tali direttive sia riportato nella Scheda norma al fine di rendere coerente l’intervento alla disciplina paesaggistica;

78 3. scheda RC17, area Ultimo Mulino: propone di verificare il sistema di prescrizioni contenute nell’elaborato 8 del PIT/PPR in relazione all’art. 12.3.

Sono allegati al contributo del Settore Pianificazione i contributi del Settore Tutela della Natura e del Mare e Settore Servizi pubblici locali, energia ed inquinamenti. Sinteticamente si riporta il contributo che riveste carattere generale, del secondo settore in quanto i contenuti del primo sono coincidenti con quelli di cui all’ osservazione n. 9, Prot. 5871 del 7.12.2016 già esaminati nel presente documento.

COMPONENTE ATMOSFERA 1. gestione della qualità dell’aria da parte delle Regioni ai sensi del D.Lgs. 155/2010, competenza attuata in accordo alla L.R. 9/2010 per la ripartizione delle competenze tra le amministrazioni comunali. Del. 964/2015 E 1182/2015 per la zonizzazione da cui scaturiscono anche i P.A.C. a cui sono soggetti i Comuni individuati. I Comuni non individuati devono comunque preservare la qualità dell’aria in coerenza agli obiettivi del P.R.R.M..

2. il PAER individua aree non idonee e criteri di installazione per impianti termici che utilizzano biomasse.

COMPONENTE ENERGIA relaziona sullo scenario di natura energetica in trasformazione con il quale uno strumento urbanistico si confronta.

(a1) In particolare ritiene doversi richiamare il D.M. 26/06/2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”. (a2) Richiama la gestione delle fonti rinnovabili ai sensi del D.Lgs. 28/2011 (b1) Si auspica una politica di governo del territorio tesa ad incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. (b2) Si rende nota la disposizione comunitaria sulle reti di teleriscaldamento. (b3) Si richiama la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile non direttamente connessi alle esigenze energetiche di un edificio

COMPONENTE RUMORE richiama la L. 447/95 e L.R. 89/98, nonché DEL DPGR 2/R/2014

COMPONENTE RADIAZIONI NON IONIZZANTI E IONIZZANTI richiama la normativa e i disposti relativi a :

(a) inquinamento elettromagnetico a bassa frequenza – fasce di rispetto elettrodotti, (b) inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza – localizzazione degli impianti di radiocomunicazione, (c) radioattività ambientale - RADON

COMPONENTE RIFIUTI 1. Si segnala la DCR 94/2014 e l’impianto normativo correlato alla L.R. 25/1998

2. Si segnala che dalla consultazione di SISBON risulta presente un sito oggetto di procedura di bonifica denominato “Discarica ex fornace Santarello”.

COMPONENTE RISORSE IDRICHE

79 Richiama la normativa ed i disposti relativi al Piano di Tutela delle acque, ai contenuti del Piano Strutturale, alle prescrizioni di natura edilizia, al trattamento degli scarichi in territorio rurale.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

PUNTO 1: (la controdeduzione al presente punto è coordinata con le medesime alla seguente osservazione: N. 28, numero di protocollo, 4674, data di registrazione 4 Ottobre 2016 - OSSERVANTE: Provincia di Siena - Settore Servizi Tecnici – Assetto del Territorio e Trasporti U.O. Assetto del Territorio) premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva. A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante. L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva. SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA

PUNTO 2: la scheda CI01 attiene ad una previsione già presente nel R.U. vigente. La presente variante puntuale non apporta modifiche sostanziali. Le modifiche occorse sono comunque riportate nella specifica scheda di cui all’elaborato PR05var, ed in particolare riguardano: CI01: in riferimento all’osservazione n. 24 di cui al numero di protocollo 5932 del 12 Dicembre 2016 è stato variato il numero di piani massimi consentiti sul fronte verso valle in relazione ai contenuti del contributo. La previsione di cui alla scheda RC16 si colloca all’interno del Territorio urbanizzato così come definito dall’art 224 della L.R. 65/2014 e così come rappresentato ai fini del procedimento di copianificazione espletato in ordine ai disposti di cui all’art. 25 della suddetta legge. L’ambito di margine in cui si colloca l’intervento presenta caratteri di ruralità dettati anche dalla presenza di un’oliveta ricadendo all’interno dei tessuti agricoli rappresentati dal P.T.C.P.. In riferimento a ciò la scheda definisce un ambito di intervento maggiormente adiacente al tessuto urbano consolidato esistente e alle infrastrutture viarie e alle relative opere di urbanizzazione primaria al fine di ridurre la dispersione insediativa. Le volumetrie incongrue per cui è prevista la demolizione e rilocalizzazione si trovano a ridosso di un edificio produttivo che per posizione e forma identifica il margine sud dell’insediamento. In relazione a ciò è stata prevista la delocalizzazione in un ambito che se pur con caratteri di ruralità si pone in testata ed in linea con tale preesistenza. Per quanto riguarda le ulteriori prescrizioni proposte per entrambe le schede, in ordine agli aspetti paesaggistici, si rimanda al rispettivo paragrafo già contenuto nella scheda norma.

PUNTO 3: (la controdeduzione al presente punto è coordinata con le medesime alle seguenti osservazioni: N. 2, numero di protocollo 5132, data di registrazione 27 Ottobre 2016 - OSSERVANTE: Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena Grosseto ed Arezzo, N. 28, numero di protocollo, 4674, data di registrazione 4 Ottobre 2016 - OSSERVANTE: Provincia di Siena - Settore Servizi Tecnici – Assetto del Territorio e Trasporti U.O. Assetto del Territorio) la previsione è stata assunta quale esito della conferenza di copianificazione ai sensi dell’art 25 della L.R. 65/2014. Le disposizioni e prescrizioni contenute nella scheda norma n. RC17 recepiscono integralmente le disposizioni del PIT. L’ampliamento dell’attività turistico ricettiva in aderenza al fabbricato esistente presenta alcune criticità in quanto: - L’edificio è situato all’interno della fascia di 150 m dal corso d’acqua e in area coperta da bosco vincolate ai sensi dell’art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 42/2004, e di cui alla lett. g).

80 - E’ un edificio di valore storico documentale, di origine antica e recente ristrutturazione, originariamente, ad uso mulino. - Ogni trasformazione potrebbe compromettere i caratteri tipologici e architettonici dell’edificio appartenente al patrimonio insediativo di valore storico ed identitario. La previsione contenuta nella scheda RC17 riguarda una porzione di territorio dove sono già avvenute delle trasformazioni in modo spontaneo senza un disegno unitario che hanno in qualche modo alterato le caratteristiche morfologiche e funzionali dei luoghi (viabilità di accesso, parcheggio, piscina, trasformazione del mulino in struttura turistico ricettiva). L’obiettivo è dunque quello di individuare soluzioni progettuali coerenti con l’ambiente e l’architettura adeguate al ripristino ed al mantenimento delle relazioni funzionali tra il corpo idrico ed il territorio pertinenziale del corso d’acqua oggi in parte compromesso per le trasformazioni esistenti. L’area rappresentata nella scheda norma ha una natura meramente urbanistica in quanto individua un ambito territoriale in cui il progetto potrà individuare il sedime edificatorio dell’ampliamento previsto che dovrà relazionarsi con le preesistenze ed il sistema prescrizionale e normativo a queste correlato. Ecco perché l’area individuata nella scheda avendo una natura di localizzazione urbanistica dell’intervento, ha quindi un’ampiezza superiore all’area edificabile, che di fatto non viene identificata, perché posticipata alla successiva fase di progetto nel rispetto delle prescrizioni che hanno recepito le disposizioni del P.I.T..

La prima Conferenza Paesaggistica ai sensi del dell’art. 21 della “Disciplina del Piano” del PIT con valenza di Piano paesaggistico, relativa all’adeguamento al PIT-PPR della “Variante puntuale al Regolamento Urbanistico ed al Piano strutturale” avvenuta in data 23 giugno 2017 ha valutato di stralciare la previsione di cui all’area RC17 “Ultimo Mulino”.

In riferimento ai contributi allegati si riporta la controdeduzione a quanto pervenuto dal Settore Servizi pubblici locali, energia ed inquinamenti in quanto il contributo pervenuto dal Settore Tutela della Natura e del Mare è stato esaminato come osservazione n. 9 di cui al Prot. 5871 del 7.12.2016 ed esaminata nel presente documento.

COMPONENTE ATMOSFERA La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

Il Comune di Radda in Chianti non è individuato tra i comuni che presentano criticità relativamente ai valori di qualità dell’aria misurati ai sensi delle Del. 964/2015 e 1182/2015e pertanto non è tenuto all’elaborazione del Piano d’Azione Comunale. La natura diffusa, puntuale e di lieve entità degli obiettivi e delle trasformazioni previste dalla variante al R.U. non comporta modifiche di rilievo alla pressione sulla componente ambientale aria, tali da costituirne una sensibile variazione qualitativa.

COMPONENTE ENERGIA La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

In relazione a ciò il quadro conoscitivo e strategico del R.U. vigente in ordine alla componente energia è quello delineato dalla disciplina in uso. A tal fine si ricorda che:

81 (a1) (a2) (b1) Il R.U. vigente prevede specifiche disposizioni per incrementare l'efficienza energetica degli edifici ed incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso incentivi all'utilizzo di soluzioni progettuali e costruttive improntate al risparmio energetico conformi alla più recente normativa in materia, sia per la nuova edificazione che per il recupero del patrimonio edilizio esistente. I presenti punti sono disciplinati nella PARTE I – DISPOSIZIONI GENERALI, TITOLO I – PRINCIPI E RIFERIMENTI GENERALI, Capo IV – Edilizia sostenibile / incentivi economici e urbanistici delle N.T.A

(b3) Al fine di rendere maggiormente rispondente e dinamica la gestione del territorio in funzione del continuo aggiornamento della normativa di settore, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi comunitari, il Comune di Radda con delibera C.C. n. 31 del 27/07/2011, s.m.i., si è dotato del “Regolamento per l'installazione di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili”, con il quale ha inteso disciplinare le modalità di realizzazione degli impianti energetici da fonti rinnovabili (fotovoltaica, solare termini, eolica, da biomasse e idrica) e i presupposti per la realizzazione degli impianti, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale degli impianti già esistenti nonché la realizzazione delle opere connesse. In riferimento a questo punto si richiama pertanto la precedente delibera nel R.A. del R.U. vigente al paragrafo sulla caratterizzazione dello stato dell’ambiente 2.2.6. e nelle N.T.A. dove l’Art. 78. Impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili fa propria la suddetta disciplina recependo le eventuali integrazioni derivanti dalle sopraggiunte normative di settore senza che questo costituisca variante al R.U.. (b2) La natura, anche morfologica, dei luoghi, nonché la rilevanza storico-paesaggistica e morfotipologica sia degli insediamenti nel loro complesso che degli edifici considerati singolarmente, rendono complessa la scelta del teleriscaldamento che pertanto non risulta tra gli obiettivi in essere nel vigente R.U..

COMPONENTE RUMORE La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

In relazione a ciò il quadro conoscitivo e strategico del R.U. vigente in ordine alla componente rumore è quello delineato dalla disciplina in uso. A tal fine si ricorda che il Comune di Radda in Chianti è dotato di P.C.C.A. e il piano strutturale è adeguato in relazione ai disposti di cui alla LR 89/98. Le previsioni puntuali della variante al R.U. risultano coerenti con il PCCA.

In relazione al richiamo di cui all’art. 6, c. 2, della L. 447/1995 si rimanda all’art. 12. Progettazione integrata di cui alle NTA del R.U. vigente.

COMPONENTE RADIAZIONI NON IONIZZANTI E IONIZZANTI La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

In relazione a ciò il quadro conoscitivo e strategico del R.U. vigente in ordine alla componente radiazioni è quello delineato dalla disciplina in uso. In relazione a ciò si richiamano i punti su cui verte il contributo: 1. (a) Nel Comune di Radda in Chianti non sono presenti elettrodotti.

(b) Nel Comune di Radda in Chianti sono già localizzati impianti di ricetrasmissione radio/TV e impianti di telefonia cellulare come disciplinato all’Art. 79. Impianti e/o installazioni per telefonia mobile e/o telecomunicazione” e all’art. 137. In riferimento agli impianti di telefonia mobile si propone di integrare l’art. 137 come di seguito riportato:

82 Art. 137 Disciplina transitoria nelle more di approvazione del Piano comunale per la telefonia mobile e le telecomunicazioni 1. Nelle more di approvazione del Piano comunale per la telefonia mobile e le telecomunicazioni Fatte salve le localizzazioni di cui al “Piano comunale per la telefonia mobile” approvato con D.C.C. n. 37/2003 non è consentita la realizzazione di impianti per telefonia mobile e/o telecomunicazioni all’interno delle seguenti aree:

• nelle aree adiacenti a scuole, ospedali, case di cura strutture di accoglienza sociale ed edifici pubblici per un raggio di almeno 200 mt.; • nel tessuto storico; • sugli edifici di classe 1, 2 e 3.

(c) Il comune di Radda in Chianti non rientra tra i comuni toscani a maggior rischio radon.

COMPONENTE RIFIUTI La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

In relazione a ciò il quadro conoscitivo e strategico del R.U. vigente in ordine alla componente rifiuti è quello delineato dalla disciplina in uso. Le previsioni puntuali della variante al R.U. non introducono pressioni tali da modificare sensibilmente lo stato della componente. In relazione a ciò si richiamano i punti su cui verte il contributo ordinatamente alla disciplina vigente del R.U.: 1. La raccolta differenziata viene effettuata dal Comune di Radda in Chianti con quattro tipi di cassonetti e attraverso il centro di raccolta in loc. I Frati. Tali infrastrutture sono sottoutilizzate apparentemente per la scarsa sensibilità dei comportamenti individuali.

2. In ordine al presente punto si segnala che la procedura di bonifica del sito denominato “Discarica ex fornace Santarello” apparirebbe conclusa in quanto l’area risulta interamente piantumata con essenze arboree.

In riferimento alla componente rifiuti si ritiene accoglibile il riferimento al D.C.R. 94/2014 e l’impianto normativo correlato alla L.R. 25/1998 introducendo i seguenti commi all’art. 51. Aree urbane e/o di interesse urbano - contenuti e finalità  Il Comune, nel concepire i rifiuti solidi come risorsa, partecipa alla politica sovracomunale di ambito per la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi nei modi e nei luoghi stabiliti dal Piano provinciale dei rifiuti ed in ordine alle infrastrutture già presenti ed attive sul territorio.  Nel caso in cui, l’esistente centro di raccolta non risultasse idoneo al carico urbanistico esistente e di previsione ne saranno installate dove possibile di nuove. E’ comunque obbligatorio l’utilizzo di campane e cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti.  L’ubicazione delle isole ecologiche e/o delle campane e cassonetti per la raccolta differenziata, dovrà essere tale da garantire il facile raggiungimento da parte dell’utenza, compatibilmente con le esigenze di transito e manovra dei mezzi adibiti alla raccolta.

83  A fronte della progressiva utilizzazione del patrimonio edilizio presente in territorio rurale, e quindi di un incremento dimensionale conseguente, sarà valutata la necessità di inserimento di nuove aree con contenitori per la raccolta di rifiuti.  In occasione dell’ampliamento o della realizzazione di cantine dovranno essere presentati piani rivolti alla riduzione dei rifiuti.  Il Comune con l’obiettivo di ridurre al minimo la produzione di rifiuti procapite, in continuità con l’attività sinora svolta, conferma il sostegno, anche in collaborazione con i gestori dei servizi, per le azioni e le iniziative volte ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza della popolazione su temi relativi alla produzione di rifiuti ed al loro smaltimento.

COMPONENTE RISORSE IDRICHE La variante al R.U. ha una natura meramente puntuale ed attiene principalmente alla revisione delle norme in ordine alla disciplina delle attività edilizia innovata dalla L.R. 65/2014 ed in relazione a ciò alla attività edilizia in territorio rurale, all’aggiornamento di alcune schede norma presenti nel vigente R.U. e alla introduzione di quattro ulteriori previsioni di cui 2 restano in attesa degli ulteriori riscontri e studi richiesti dal genio civile.

In relazione a ciò il quadro conoscitivo e strategico del R.U. vigente in ordine alla componente risorse idriche è quello delineato dalla disciplina in uso. Le previsioni puntuali della variante al R.U. non introducono pressioni tali da modificare sensibilmente lo stato della componente. In relazione al contributo si rimanda alla disciplina del R.U. vigente ed alle prescrizioni introdotte nelle singole schede norma. In riferimento alla componente risorse idriche si ritiene accoglibile il riferimento ai disposti del Piano di Tutela introducendo il seguente art. 80bis:

Art. 80bis Reti ed impianti per il servizio idrico integrato 1. L’aumento del carico urbanistico è condizionato dalla disponibilità della risorsa idrica, pertanto le trasformazioni che comportino incrementi dei prelievi idrici dovranno essere sottoposte alla preventiva verifica della disponibilità della risorsa da parte del gestore. 2. Per le nuove edificazioni non saranno ammissibili le trasformazioni il cui bilancio complessivo dei consumi idrici comporti il superamento delle disponibilità reperibili o attivabili nel territorio di riferimento, a meno della contemporanea programmazione, a livello comunale o superiore, di altri interventi di trasformazione atti a compensare il maggior consumo idrico preventivato. Inoltre dovranno essere utilizzate tecniche costruttive rivolte al risparmio idrico prevedendo misure che consentano di perseguire il massimo risparmio della risorsa ai sensi dell’art. 98 del D.Lgs 152/06 3. Per le nuove trasformazioni si prescrive la preventiva realizzazione della rete fognaria e il suo allacciamento all’impianto di depurazione esistente e/o eventuali di progetto. Nei casi in cui l’allacciamento non fosse possibile per e/o economicamente sostenibile, si potrà ricorrere a sistemi individuali di smaltimento dei reflui. Tale soluzione dovrà tener necessariamente conto della vulnerabilità idrogeologica nonché della sensibilità degli acquiferi. 4. Gli interventi di realizzazione di nuove attività turistico – ricettive sono subordinati alla dichiarazione delle fonti di approvvigionamento idrico, dei consumi previsti, dei sistemi di smaltimento ed alla predisposizione di un piano per il risparmio idrico. 5. Perseguire la riduzione della quantità di acqua dispersa da tubazioni acquedottistiche, attraverso il rinnovamento e la sostituzione di tutti i tratti affetti dal problema. 6. Al fine di realizzare infrastrutture per consentire di incrementare l’attuale disponibilità idrica, il R.U. individua due aree riportate negli elaborati cartografici in scala 1:2.000 PR03a e PR03b. In ogni caso ulteriori opere, puntuali e/o lineari, sono ammesse in ogni zona del territorio comunale e possono pertanto essere localizzate senza preventiva variante allo strumento nel rispetto delle invarianti strutturali di cui al Titolo I, Parte II delle N.T.A. e delle norme sulla tutela degli acquiferi di cui al Titolo I, Parte V delle N.T.A.. 7. Nelle aree di cui al precedente comma gli interventi sono riservati all’Amm./ne Comunale (o all’Ente proprietario, se diverso dall’Amm./ne Comunale), che può attivare i procedimenti espropriativi di legge.

84

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

85 OSSERVAZIONE N. 28a numero di protocollo 4674 data di registrazione 4 Ottobre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Provincia di Siena - Settore Servizi Tecnici – Assetto del Territorio e Trasporti U.O. Assetto del Territorio Residente in In qualità di Ente di Appartenenza Provincia di Siena

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Viene puntualizzato che il territorio urbanizzato come sopra riferito e individuato nelle località Lucarelli-Badiaccia Monte Muro – _ Volpaia non si dimostra coerente con la realtà dei luoghi considerato che, nonostante la sovrapposizione del retino dei tessuti storici, questi conservano le originarie caratteristiche delle aree a esclusiva o prevalnete funzione agricola individuate nella stessa tavola del P.S., essendo tessuti gererati da una storiaca matrice rurale e solo in qualche caso risultano in parte deruralizzati. Si ricorda inoltre che queste località sono catalogate come aggregati (Lucarelli-Badiaccia Monte Muro) e nel caso di Volpaia area di pertinenza di B.S.A., e pertanto eventuali trasformazioni devono essere anticipate da studi e valutazioni di apporfondimento secondo i disposti del PTCP art. 13.13 e art. 13.14 soggette a valutazione concertata della Commissione Provinciale B.S.A..

Obiettivo 1 - Revisione puntuale della disciplina vigente e della cartografia: sia attivata la procedura concertativa in attuazione del Decreto del Presidente della Provincia di Siena n. 51/2015 preventiva all'adozione della variante;

86 Obiettivo 2 - Adeguamento del RU al nuovo piano di protezione civile: non sono riportate le specifiche del PPC alle quali la variante intende dare risposta così come anche non sono puntalmente rappresentate le aree pubbliche in loc. Volpaia di destinazione per "area di attesa popolazione " e "area ammassamento soccorittori", pertanto non è posibile esprimere un giudizio di coerenza o prescrittivo relativamente al P.T.C.P.. Obiettivo 3- Revisione di alcune previsioni puntuali di trasformazione del territorio e della classificazione del patrimonio edilizio esistente: - sub-obiettivo 3.1 - Recupero del Mulino di Radda: ricordato il percorso storico effettuato dalla previsione nei vari momenti della formazione degli strumenti della pianificazione comunale (PS e RU), e per quanto indicato nei verbali del NTV e nei successivi passaggi dovranno essere effettuate specifiche valutazioni di approfondimento preventive alla fase di adozione, e considerato che per adeguare/modificare le NTA per conformarsi alla Disciplina del PTCP con le novità introdotte dalla L.R: 65/2014 dovrà attivarsi la procedura concertativa come già indicato, si invia al RUP l'opportunità di valutare il passaggio in commissione provinciale BSA preventivamente all'adozione della variante. - sub-obiettivo 3.2 - Variazione del tracciato in loc. Mandorlo: si invia alle valutazioni espresse in sede di contributo/parere per la COnferenza di Copianificazione art. 25 della L.R: 65/2014 tenutasi in Firenze - Regione Toscana il giorno 29.07.2016 trasmesso con prot. n. 4200/2016 del 29.07.2016; - sub-obiettivo 3.3 - Individuazione di un'area a parcheggio in loc. Lama di Pesa per sosta TIR: si rinvia alle valutazioni espresse in sede di contributo parere per la conferenza di copianificazione art. 25 della L.R. 65/2014 tenutasi in Firenze- Regione Toscana il giorno 29.07.2016 - sub-obiettivo 3.4 - Recupero dei volumi tecnici adiacenti all'area Roslein: preso atto delle considerazioni sugli aspetti urbnaisici e edilizi già espresse dal Comune di Radda nella descrizione dell'internvento a pag. 31-32 a tutela paesaggistica, si ritiene che la previsione i ricostruzione di una nuova volumetria viene ad occupare una porzione di territorio agricolo che conserva ancora evidenti capacità produttive senza presentare situazioni di degrado. La stessa prozione è caratterizzata da classificazione della maglia fitta. Si ritiene pertanto la previsione risulta non coerente con i principi di tutela paesaggistica del PTCP e che l'eventuale ricostruzione del volume demolito dovrebbe realizzarsi in stesso luogo. - sub-obiettivo 3.5 - Ampliamento dell'attività turistico ricettiva in loc. Ultimo Mulino: si rinvia alle valutazioni espresse in sede di contributo/parere per la conferenza di copianificazione art. 25 della L.R: 65/2014. Inoltre: l’ampliamento della struttura ricettiva esistene ricade all’interno di un corridoio ripariale che rappresenta una conessione ecologica forestale con funzione strategica, per la quale si rende necessario mantenere la sua continuità e complessità strutturale; lungo la fascia del fiume non sono ammesse nuove previsioni, fuori del territorio urbanizzato, di edifici di carattere permanente ad eccezione degli annessi rurali, e nelle aree boscate, gli interventi sono amessi a condizione che non comportino alterazione significativa permanente, in termini qualitativi e quantitativi, dei valori ecositemici e culturali e del rapporto storico e percettivo tra econsistemi forestali, agroecosistemi e insediamenti storici. Pertanto si rileva criticità di tale previsione in relazione alla presenza dei beni paesaggistici e della rete ecologica. In conclusione: la porzione di territorio rurale perimetrata, fatta eccezione della viabilità e del parcheggio, conserva ancora la propria capacità produttiva agricola, e per quanto è possibile comprendere, non mostra segni di alterazioni o forme di degrado. In tal caso appare evidente che emergono criticità in ordine agli obiettivi di tutela che il PTCP intende grantire. Inoltre l’ampliamento è riferito ad una struttura ricettiva esistene, come descritto in allegati e come inteso dalla Conferneza di Co-pianificazione, non si pone in diretta continuità ( Ultimo Mulino in Comune di Gaiole in Chianti generatrice dell’attività produttiva) o eventualmente all’interno della stretta pertinenza di territorio come magari auspicabile, ma è rappresentato da una nuova struttura indipendente, da destinarsi prevalentemente alla ristorazione e solo in parte ad aumentare la dotazione di posti letto, determinando oltre che occupazione di territorio rurale aperto, anche dipserzsione insediativa amplificando gli effetti negativi di antropizzazione del paesaggio già determinati dal parcheggio. - sub-obiettivo 3.6 - Revisione di alcune previsioni urbanistiche puntuali: o scheda di indirizzo progettuale Cl01 - MISERICORDIA: NON SI RILEVANO CRITICITÀ RELATIVAMENTE AL NUOVO INGRESSO ALL'AREA DAL PARCHEGGIO PUBBLICO ESISTENTE. ALLO STESSO MODO NON EMERGONO CRITICITÀ RELATIVAMENTE ALL'AMPLIAMENTO DI SUL, ritenendo comunque necessario precisare che il progetto di realizzazione del nuovo volume ( 2 piani lato strada - 3 lato valle), considerato la particolarità del luogo e la via pubblica di transito, dimostri adeguata sensibilità preservando visuali verso valle, così come anche indicato in Disciplina del PTCP all'art. 13.11

87 o scheda di indirizzo progettuale CM07 - AMBITO PARCHEGGI: non si rilevano criticità relativamente all'aumento della SUL di mq 40, ritenendo necessario che sia precisata la SUL complessiva finale prevista con la variante in presenza già una correzione per maggiori mq 40 sulla scheda di RU vigente e pubbicato. - sub-obiettivo 3.7 - Revisione puntuale del patrimonio edilizio esistente: come sopra indicato, nella procedura di revisione si dovrà tenere conto di quanto prescritto dal PTCP per i BSA e delle relative aree di pertinenza.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Premessa Il contributo in oggetto, riferito all’avvio del procedimento della variante puntuale al P.S. e R.U., è pervenuto al protocollo generale del comune di Radda in Chianti in data 03.10.2016, in data successiva all’adozione avvenuta nella seduta del 21.09.2016 con Deliberazione n. 40 e prima dell’apertura dei termini per la presentazione delle osservazioni avvenuta con la pubblicazione sul B.U.R.T n. 41 del 12.10.2016.

Inoltre alcuni dei rilievi riportati nella nota erano stati evidenziati già nel corso degli incontri avuti con la struttura tecnica ,oltre che in sede di conferenza di copianificazione, e superati con la stesura finale ai fini dell’adozione da parte del Consiglio.

Obiettivo 1: In merito alle trasformazioni ricadenti in aree di pertinenza dei BSA e/o aggregati si è provveduto ad attivare la procedura concertata con la Provincia in coerenza con quanto stabilito nel Decreto Deliberativo del Presidente della Provincia di Siena ed in particolare nel comma 6 della parte deliberativa che recita ”di stabilire che la risultanza delle suddette Commissioni verranno formalmente esplicitate nell’ambito di comunicazioni ai Comuni se richieste specificatamente dagli stessi oppure nell’ambito delle osservazioni e contributi rese dal Servizio nello svolgimento delle procedure previste dalla L.R. 65/2014 e s.m.i.” In merito alla perimetrazione dell’aree urbanizzate si precisa che la stessa è stata determinata nei termini di legge, in applicazione dell’art. 224 della L.R. 65/2014 per esclusione delle aree ad esclusiova e/o prevalente funzione agricola. Obiettivo 2: In riferimento all’elaborato PR07var riguardante le norme tecniche di attuazione si richiama l’art. 127 attinente i procedimenti in itinere in cui è stata introdotta una norma transitoria per l’adeguamento del R.U. a seguito dell’approvazione del Piano di Protezione civile intercomunale in fase di redazione: Art. 127. Procedimenti in itinere 1. I Comuni di Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga hanno avviato il procedimento per l'elaborazione congiunta del Regolamento edilizio intercomunale: le previsioni del Regolamento edilizio, allorché approvate, prevarranno - se contrastanti - rispetto alle definizioni di cui alle presenti norme. 2. I Comuni di Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti hanno avviato il procedimento per l'elaborazione congiunta del Piano di Protezione Civile intercomunale: le previsioni del Piano di Protezione Civile, allorché approvate, prevarranno - se modificate - rispetto alle determinazioni e localizzazioni de presente Regolamento Urbanistico. Obiettivo 3 sub-obiettivo 3.1: si rinvia al verbale della commissione provinciale B.S.A. del 14.12.2016 sub-obiettivo 3.2 : obiettivo stralciato in sede di conferenza di copianificazione. sub-obiettivo 3.3: premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva.

88 A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante. L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva. SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA sub-obiettivo 3.4: la previsione si colloca all’interno del Territorio urbanizzato così come definito dall’art 224 della L.R. 65/2014 e così come rappresentato ai fini del procedimento di copianificazione espletato in ordine ai disposti di cui all’art. 25 della suddetta legge. L’ambito di margine in cui si colloca l’intervento presenta caratteri di ruralità dettati anche dalla presenza di un’oliveta ricadendo all’interno dei tessuti agricoli rappresentati dal P.T.C.P.. In riferimento a ciò la scheda definisce un ambito di intervento maggiormente adiacente al tessuto urbano consolidato esistente e alle infrastrutture viarie e alle relative opere di urbanizzazione primaria al fine di ridurre la dispersione insediativa. Le volumetrie incongrue per cui è prevista la demolizione e rilocalizzazione si trovano a ridosso di un edificio produttivo che per posizione eforma identifica il margine sud dell’insediamento. In relazione a ciò è stata prevista la delocalizzazione in un ambito che se pur con caratteri di ruralità si pone in testata ed in linea con tale preesistenza. sub-obiettivo 3.5: (la controdeduzione al presente punto è coordinata con le medesime alle seguenti osservazioni: N. 2, numero di protocollo 5132, data di registrazione 27 Ottobre 2016 - OSSERVANTE: Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena Grosseto ed Arezzo, N. 28, numero di protocollo, 4674, data di registrazione 4 Ottobre 2016 - OSSERVANTE: Provincia di Siena - Settore Servizi Tecnici – Assetto del Territorio e Trasporti U.O. Assetto del Territorio) la previsione è stata assunta quale esito della conferenza di copianificazione ai sensi dell’art 25 della L.R. 65/2014. Le disposizioni e prescrizioni contenute nella scheda norma n. RC17 recepiscono integralmente le disposizioni del PIT. L’ampliamento dell’attività turistico ricettiva in aderenza al fabbricato esistente presenta alcune criticità in quanto: - L’edificio è situato all’interno della fascia di 150 m dal corso d’acqua e in area coperta da bosco vincolate ai sensi dell’art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 42/2004, e di cui alla lett. g). - E’ un edificio di valore storico documentale, di origine antica e recente ristrutturazione, originariamente, ad uso mulino. - Ogni trasformazione potrebbe compromettere i caratteri tipologici e architettonici dell’edificio appartenente al patrimonio insediativo di valore storico ed identitario. La previsione contenuta nella scheda RC17 riguarda una porzione di territorio dove sono già avvenute delle trasformazioni in modo spontaneo senza un disegno unitario che hanno in qualche modo alterato le caratteristiche morfologiche e funzionali dei luoghi (viabilità di accesso, parcheggio, piscina, trasformazione del mulino in struttura turistico ricettiva). L’obiettivo è dunque quello di individuare soluzioni progettuali coerenti con l’ambiente e l’architettura adeguate al ripristino ed al mantenimento delle relazioni funzionali tra il corpo idrico ed il territorio pertinenziale del corso d’acqua oggi in parte compromesso per le trasformazioni esistenti. L’area rappresentata nella scheda norma ha una natura meramente urbanistica in quanto individua un ambito territoriale in cui il progetto potrà individuare il sedime edificatorio dell’ampliamento previsto che dovrà relazionarsi con le preesistenze ed il sistema prescrizionale e normativo a queste correlato. Ecco perché l’area individuata nella scheda avendo una natura di localizzazione urbanistica dell’intervento, ha quindi un’ampiezza superiore all’area edificabile, che di fatto non viene identificata, perché posticipata alla successiva fase di progetto nel rispetto delle prescrizioni che hanno recepito le disposizioni del P.I.T.. Per quanto concerne le considerazioni in merito alla produttività dei terreni agricoli si rimanda alle opportunità dettate dalla libertà imprenditoriale dei soggetti proponenti.

La prima Conferenza Paesaggistica ai sensi del dell’art. 21 della “Disciplina del Piano” del PIT con valenza di Piano paesaggistico, relativa all’adeguamento al PIT-PPR della “Variante puntuale al Regolamento Urbanistico ed al Piano strutturale” avvenuta in data 23 giugno 2017 ha valutato di stralciare la previsione di cui all’area RC17 “Ultimo Mulino”.

89 sub-obiettivo 3.6: le schede CI01 e CM07 attengono a previsioni già presenti nel R.U. vigente. La presente variante puntuale non apporta modifiche sostanziali. Le modifiche occorse sono comunque riportate nella specifica scheda di cui all’elaborato PR05var, ed in particolare riguardano:  CI01: in riferimento all’osservazione n. 24 di cui al numero di protocollo 5932 del 12 Dicembre 2016 è stato variato il numero di piani massimi consentiti sul fronte verso valle in relazione ai contenuti del contributo. Per quanto riguarda le ulteriori prescrizioni proposte in ordine agli aspetti paesaggistici si rimanda al rispettivo paragrafo già contenuto nella scheda norma;  CM07: per quanto riguarda le ulteriori prescrizioni proposte in ordine agli aspetti paesaggistici si rimanda al rispettivo paragrafo già contenuto nella scheda norma. sub-obiettivo 3.7:la revisione puntuale delle classi attribuite al patrimonio edilizio esistente sul territorio comunale non ha alterato i criteri definiti e fissati ai fini dell’intera schedatura in sede di redazione del Regolamento Urbanistico approvato con D.C.C. n. 57 del 31.21.2013.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

90 OSSERVAZIONE N. 28b numero di protocollo 6145 data di registrazione 22 Dicembre 2016

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Provincia di Siena - Settore Servizi Tecnici – Assetto del Territorio e Trasporti U.O. Assetto del Territorio Residente in In qualità di Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

A sguito dell’attivazione della procedura concertata per le trasformazioni e per la valutazione del quadro normativo del RU relativamente alle aree di pertinenza di BSA si è tenuta la commissione in data 14 dicembre 2016 che ha espresso le seguenti conclusioni:

1. criteri introdotti all’art. 44 delle NTA del RU : Le NTA del RU adottato dovranno essere riviste ed integrate negli articoli o parti di essi laddove è trattato l’argomento delle aree di pertinenza dei BSA in adeguamento all’art. 13.14 del PTCP ed in particolare ritenuto che: - il vincolo di inedificabilità nelle aree di pertinenza dei BSA, così come sancito dall’art. 13.14 co. 5 della Disciplina del PTCP, deve essere preventivamente dichiarato;

91 - la norma deve evidenziare che l’azione di tutela nelle aree di pertinenza dei BSA non è limitata al solo controllo edificatorio ma è estesa anche alle sistemazioni ambientali, come in dicato al co. 6 stesso articolo richiamando i criteri dettati all’art. 13.13; - l’utilizzo di impianti di energia da fonti rinnovabili deve valutarsi in coerenza con l’art. 13.22 (fotovoltaico – da co.1 a co.7) del PTCP, a tal proposito si suggerisce di evitare in aree di pertinenz a(BSA e aggregati) l’utilizzo a terra; - la verifica di compatibilità degli interventi ammessi dalla legge regionale n. 65/2014, così come di altre trasformazioni di minore entità, potrebbero essere valutati all’interno della Commissione Paesaggistica Comunale secondo i criteri del PTCP. Alla Provincia di Siena sarà data informazione sull’esito dei lavori della Commissione mediante successivo invio di report informativo ai fini del monitoraggio delle attività; 2. Scheda RC13 Mulino di Radda (non sintetizzata in questa sede in quanto il punto è stato sospeso per richiesta di integrazioni da parte del genio civile così come evidenziato nell’istruttoria a seguire)

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

PUNTO 1: si propone di accogliere l’osservazione e di modificare la norma nel modo di seguito riportato:

11. La verifica della compatibilità degli interventi, ammissibili dalla presente disciplina (addizioni volumetriche, annessi agricoli precari e non e tutti gli interventi di cui ai precedenti commi, ecc.), nelle aree di cui all’art 13.14 del P.T.C.P., per le quali sussiste di norma una inedificabilità, potrà essere valutata dalla Commissione paesaggistica con successivo invio di report informativo ai fini del monitoraggio delle attività.

E al comma 9 all’ultimo punto è inserito il seguente periodo: Tali impianti dovranno essere completamente integrati nel manto di copertura. Tali prescrizioni si applicano integralmente nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico

PUNTO 2: premesso che in data 03.11.2016 il personale del Genio Civile Valdarno Superiore ha effettuato, congiuntamente al Responsabile ed al personale del servizio Edilizia Urbanistica del comune, un sopralluogo durante il quale è emersa la necessità di integrare le indagini geologiche depositate in data 12.09.2016 con le verifiche idrauliche sul fiume pesa limitatamente alle previsioni del parcheggio TIR lungo la strada prov.le 2/bis in prossimità della loc. Lama di Pesa e per il recupero del Mulino di Radda in struttura Turistico Ricettiva. A seguito di detta richiesta ed in considerazione della complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’Amministrazione ha convenuto nella opportunità di procedere all’adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le suddette previsioni, in attesa che i privati provvedano alla redazione delle verifiche idrauliche e al completamento degli studi idraulici necessari all’ integrazione del deposito presso il Genio civile Valdarno Superiore A tal fine il Comune di Radda in Chianti con proprio atto di Giunta n. 157 del 29.12.2016 ha stabilito di procedere all’approvazione parziale della variante. L’osservazione sarà presa in esame in sede separata ed indipendente previo esito positivo delle indagini geologiche ai fini dell’approvazione definitiva. SOSPESA CONGIUNTAMENTE ALLA PREVISIONE AD ESSA RIFERITA

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA PARZIALMENTE VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

92 OSSERVAZIONE N. 29 numero di protocollo 413 data di registrazione 27 Gennaio 2017

DATI GENERALI

OSSERVANTE: Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Settore Genio Civile di Bacino Arno Toscana Centro Residente in In qualità di Ente di Appartenenza

AMBITO GENERALE DELL’OSSERVAZIONE

☐ Osservazione al PIANO STRUTTURALE ☐ Osservazione alla VAS ☐ Norme Tecniche di Attuazione ☐ Osservazione all’atlante del dimensionamento  Osservazione a:

L’osservazione tratta un solo argomento

No

OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE

Località:

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE

Il Genio Civile chiede le seguenti integrazioni: lo studio idraulico inerente l’area RC15/parcheggio TIR a. la revisione dello studio inerente l’area RC13/Mulino di Radda, utilizzando le nuove curve di possibilità pluviometrica segnalando che, in ogni caso non deve essere ristretta la sezione idrulica del Fosso Cepperano. Perla passerella di attraversamento del suddetto Fosso dovrà essere contemplato in fase progettuale un franco di sicurezza e quanto altro previsto dalle normative vigenti in materia di autirizzaizoni idrauliche.

93 In merito all’estensione areale dello sudio del T. Pesa e di quanto altro relativo all’acquisizione delle condizioni drauliche al contorno di cui art. 146.6 della D.C.I. 235/16, si chiede di coordinarsi con l’A.B.

ISTRUTTORIA E PARERE TECNICO

Il presente contributo è pervenuto a seguito del sopralluogo congiunto con l’ufficio tecnico intervenuto in data 3 novembre 2016 a cui sono susseguite delle integrazioni spontanee in data 28 novembre 2016 con nota prot. 5703 per le quali sono stati aggiornati gli aspetti geologici e idraulici degli elaborati PR05var.

Rilevata la complessità ed onerosità delle verifiche richieste l’amministrazione con proprio atto di giunta n. 157 del 29.12.2016 ha convenuto nella opportunità di procedere alla adozione parziale della variante lasciando aperta la procedura per le previsioni relative alla scheda RC13 “Mulino di Radda” ed RC15 “Parcheggio Tir”, in attesa della redazione, da parte del privato, delle verifiche idrauliche e del completamento degli studi idraulici da depositare presso il Genio civile di Bacino Arno Toscana Centro.

CONTRODEDUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ESITO ACCOLTA VOTAZIONE PRESENTI VOTANTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

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