Anno 11 Numero 26 19 Luglio 2013

In questo numero troverete:

• Borsino del calcio europeo #2, Pag. 2 • Cesena-Pro Vercelli, Pag. 54

• Virtus Roma-Cantù playoff, Pag. 14 • Pisa-Perugia playoff, Pag. 58

• Sassuolo-Livorno playoff, Pag. 26 • Latina-Nocerina playoff, Pag. 66

• Cesena-Juve Stabia, Pag. 34 • Reggiana-Cuneo playout, Pag. 73

• Bellinzona-Aarau, Pag. 38 • Pisa-Latina playoff, Pag. 81

• Modena-Pro Vercelli, Pag. 46 • Casertana-Virtus Verona playoff, Pag. 86

• Novara-Empoli playoff, Pag. 50 • Centese-Solierese Coppa Italia, Pag. 95

“Sport People”, Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Lecco, autorizzazione nº11/2003. Editore “Ragazzi di Stadio”, Via Adda 22, 23898, Imbersago (LC). Info: [email protected]. Approfondimenti: Borsino del calcio europeo 2012/13 (seconda parte)

Borsino del calcio europeo #2 Per il resto qualche delusione come, per esempio, il Valencia, appunto “appena” SPAGNA – Da un decennio a questa parte, in Europa League, e per gli striminziti la Liga, il massimo campionato iberico, è di campionati di Athletic Bilbao ed Espanyol. una noia mortale: è un confronto diretto tra Ottime salvezze per le “piccole”, ovvero Barcellona e Real Madrid, con le briciole Rayo Vallecano (terza squadra di Madrid, lasciate alle altre squadre. Non che sugli il cui gruppo portante, i Bukaneros, sono spalti sia meglio: le realtà ultras sono poche un’ottima realtà), il Real Betis (squadra di e spesso molto disorganizzate, il tifo è Siviglia eterna rivale dei biancorossi che lasciato qualche volta alla spontaneità delle portano il nome della città) e il Levante peñas, o all’apatia in altre. In più l’ultras, in (seconda squadra di Valencia, la più antica Spagna, è da considerarsi, per la società della città). Proprio il Betis va in Europa perbenista, un emarginato sociale, forse League, mentre il Malaga, che non ha persino in maniera peggiore che da noi. ripetuto l’exploit della stagione precedente, Le trasferte, persino a poche decine di ma che in virtù del suo sesto posto avrebbe chilometri da casa, sono un diversivo per avuto diritto all’Europa League, a causa del pochi temerari, e non importa la squadra. mancato rispetto delle norme del cosiddetto È, piuttosto, un tipo di mentalità che, al di “Fair Play finanziario”, è stato escluso là di quello che si dice sulla personalità dalla competizione. Si è così scatenato “caliente” degli Spagnoli, nei confronti del un contenzioso tra il Rayo Vallecano, che calcio è molto fredda. per classifica avrebbe avuto diritto al posto vacante, ma senza licenza Uefa (che però Fatta questa doverosa premessa di il club madrileno ha richiesto) e il Siviglia, inquadramento, il campionato è stato arrivato immediatamente dopo in classifica, stravinto dal Barcellona con 100 punti tondi, che tale licenza già la ha. Per ora gli rendendo persino ridicoli, in confronto, gli organismi competenti hanno dato ragione 85 del Real Madrid. Terzo, a 76 punti, è al Siviglia, ma a Luglio è attesa una risposta stato l’Atletico Madrid in netta risalita, che per il ricorso inoltrato dal Rayo. Retrocedono però è stato capace di perdere, di nuovo, Deportivo La Coruña (ormai squadra yo-yo), tutti e due i derby in campionato. Dal 1999 Real Zaragoza e, a sorpresa, il Mallorca, l’Atletico non ne vince uno. I Conchoneros, presenza fissa in Primera ormai da anni. comunque, si possono consolare per la vittoria al Bernabeu, ai supplementari, della Parlando di pubblico, inarrivabili le cifre Copa del Rey, proprio contro il Real, anche di Barcellona (71.152 spettatori in media se, per le statistiche, il segno al 90° è l’“x”. a partita) e Real Madrid (67.209), terza Ci si chiede quando, e come, l’Atletico potrà piazza per fedeltà all’Atletico Madrid rivincere un derby nei 90 minuti contro il (44.000), quarta, praticamente a pari Real. Magari sarà proprio Ancellotti, neo- merito, per Real Betis e Valencia (36.000, tecnico dei “blancos” a riuscire nel miracolo. storico, per il Betis, il sorpasso sui cugini del Siviglia, con 31.500 spettatori), e Bilbao Queste tre squadre citate vanno alla fase (oltre 34.000). In generale, nessuna piazza, a gironi della Champions League, mentre tranne le piccole di Madrid, Rayo Vallecano i preliminari li disputerà la quarta piazzata (10.000) e Getafe (9.000), va sotto le 15.000 che, a sorpresa, non sarà il Valencia, quinto presenze medie annue. Segno di una certa per un punto, ma la Real Sociedad di San vitalità, nonostante la tremenda monotonia Sebastian. Dopo 15 anni, una squadra del campionato. basca può andare in Champions e sarà interessante, almeno nei preliminari se La Segunda Division è un lungo, non oltre, misurare l’ambiente nello stadio interminabile, campionato, conclusosi solo il Anoeta. 19 Giugno con la finale Play-off. Non poteva mancare all’appuntamento con la Primera il

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Villarreal, che nonostante la promozione diretta grazie al secondo posto, durante la stagione ha tribolato, e non poco. Primo posto per l’Elche, squadra che da diversi anni stava tentando il gran salto. Ai Play- off, invece, un altro ritorno nella massima serie, dopo un po’ più anni rispetto al Villarreal, ovvero quello dell’Almeria. Due le altre “grandi” del campionato, ovvero Sporting Gijón, finito anonimamente a metà classifica, e il Racing Santander, addirittura terzultimo, e per questo retrocesso in terza serie, la Segunda B, dalla quale è un inferno risalire. Racing associo ad un importante passato, sono seguito da Real Murcia, Xerez e Huesca. il Salamanca e il Cadice. Per il resto è Segunda B che, come ho appena detto, zeppo di seconde squadre dei club di fa passare le pene dell’inferno, prima di prima e seconda serie. una risalita. Intanto perché ha quattro gironi, e poi perché neanche la prima in classifica di ognuno ha la certezza della PORTOGALLO – Leggevo in un articolo, promozione in Segunda. Premetto che pubblicato anche nella rassegna di Sport neanche io ho ben capito il regolamento People, che i tifosi del Benfica siano i più della serie C spagnola, in ogni caso, tristi del mondo perché quest’anno hanno le prime di ognuno dei quattro gironi perso campionato, Europa League e Taça giocano semifinale e finale (con andata de Portugal. Sarà. Io sospetto che proprio e ritorno), e solo le due finaliste di questi il tifoso portoghese sia triste di suo. Non “Champion play-off” vanno direttamente solo perché, a parte alcune significative in Segunda; le altre due, se non sbaglio, eccezioni, spesso nella massima serie si vengono rimescolate alle due vincenti gioca in campi equivalenti a quelli della dei Play-off tra le varie seconde, terze e nostra , davanti a pochi spettatori. quarte di ogni girone, che si incontrano Ma anche perché, dalla fondazione del in base ad accoppiamenti stabiliti con campionato, nel 1934, hanno vinto il titolo criterio. Da tutto questo putiferio, quindi, sempre e solo tre squadre. Indovinate escono vincitrici altre due squadre. quali? Non potreste mai immaginarlo ma sono Benfica, Porto e Sporting Lisbona. Bene, le due finaliste dei Play-off per il Con due eccezioni: il Belenenses, nel titolo, ovvero il Tenerife e il Deportivo campionato 1945/46, terza squadra di Alavés (quest’ultima ha poi vinto il Lisbona, e il Boavista, seconda squadra doppio confronto) sono salite in Segunda di Porto, nel più recente 2000/01. Per il Division. Nel momento in cui scrivo, resto noia, noia, noia, con lo Sporting devono ancora essere giocate le finali Braga che ci ha provato, negli ultimi anni, per gli altri due posti, ovvero Eibar– ma senza riuscire nell’intento. Roba da L’Hospitalet (con l’Eibar che però ha tagliarsi le vene. Visto che anche i numeri vinto 3-0 all’andata in casa), e Real delle tifoserie riflettono il palmares, Jaen–Huracan Valencia (1-1 all’andata in nessuno protesterebbe se ci fosse un casa dei Valenciani, ed esito più incerto). unico campionato a tre squadre. Tanto, Purtroppo non ho dati sugli spettatori di quello è, e quello rimane. Segunda B. Uniche squadre, dei quattro gironi, che restano in Segunda B, e che Non ci vuole molta fantasia per capire

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chi si è conteso, fino all’ultima giornata, il campionato: naturalmente Porto e Benfica, col Porto che ha trionfato grazie alla vittoria nello scontro diretto alla penultima giornata, oltre ad un campionato con 24 partite vinte, 6 pareggi e 0 sconfitte. Lo stesso per il Benfica ma con un pareggio in meno ed una sola sconfitta in tutto l’arco della stagione, quella appena citata.

Sbadigli, tedio, sbadigli. L’unica movimentazione del campionato è stata offerta dal Paços Ferreira, arrivato di . Viene da ridere a pensare che, terzo, precedendo lo Sporting Braga, e su 22 squadre, nessuna ha raggiunto i qualificatosi ai preliminari di Champions 2.000 spettatori di media e che, le più League. Una prima volta storica. In “seguite”, sono state, oltre alla capolista Europa League Braga, appunto, e una e storica Belenenses (1.726 spettatori di new-entry, il piccolo Estoril (più famoso media in un impianto che ne ospita fino per il circuito di Formula Uno) e, grazie a 25.000), il Vitoria Guimarães II, il Porto alla Coppa, il Vitoria Guimarães che, II, e il Benfica II. Ben 14 le squadre sotto stranamente, ha battuto 2-1 il Benfica in i 1.000 spettatori di media, con il Naval II finale. Maio che ne ha registrati, mediamente, Per la cronaca, l’anonima Coppa di Lega 246. La Promozione della Campania è è stata vinta dallo Sporting Braga che, mille volte meglio. in finale, ha battuto il Porto. Retrocesse Passando ai risultati, passa in serie A la Moreinense che, come è arrivata, è subito il Belenenses, con la Furia Azul 1984 tornata da dove è venuta, e il che, se non altro, è sempre stato un Beira Mar di Aveiro, squadra che gioca in ottimo gruppo e l’Arouca (606 spettatori uno stadio spettacolare quanto deserto. di media) che, per lo più, andrà a batter Tale campionato, tale pubblico. Tolte le cassa ai tifosi delle grandi squadre. tre big, ovvero Benfica (42.366 spettatori Brutta la storia del Boavista (squadra in media), Porto (30.278), e Sporting che, tra l’altro, ha un discreto pubblico), Lisbona (26.521 per un campionato più retrocesso in per uno scandalo che mai deludente), più due outsider di corruzioni arbitrali nel 2008 e poi quali Sporting Braga e Vitoria Guimarães sprofondato (e rimasto tuttora) in terza (poco più di 12.000 spettatori per serie. Ultimamente, sembra, ci sia entrambe), gli altri 11 club hanno giocato stata una sentenza di appello che ha regolarmente sotto i 5.000 spettatori. Di assolto il secondo club di Porto, che ora più, ben 6 di questi 11, hanno una media chiede come risarcimento un posto nella che si aggira, chi più, chi meno, sui 2.000 prossima serie A. Il che sembra essere spettatori. fattibile. Quello che ci si può chiedere, Qualcuno dirà: ma se la serie A è così, legittimamente, è che campionato può figuriamoci la serie B. Esatto. Se la serie fare, in serie A, un club che, in cinque A è triste, la B è il deserto del Gobi. E anni, invece di risalire, è ulteriormente a nulla è servito riformare il campionato, sceso di categoria. portandolo persino da 16 a 22 squadre, con l’aggiunta di ben 6 squadre “B” di club

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SVIZZERA – Andiamo su un terreno che conosco bene e mi è caro, come testimoniano i miei numerosi articoli per Sport People, che siano essi di calcio oppure di hockey. La passionalità delle tifoserie, la non emarginazione degli ultras, la libertà di tifare che ricorda la nostra molti anni fa, e l’integrazione quasi perfetta dei tifosi con le loro squadre, rendono gli Elvetici un esempio da emulare su molti fattori. Non mancano le ombre anche in questo contesto. Sta di fatto che, rapportata ad altre realtà, la scena svizzera la si può definire mentre rimane clamorosamente fuori, assolutamente di spessore, anche se, dopo una seconda parte di campionato purtroppo, di grandi numeri se ne vedono disastrosa, il Sion di Gattuso che, dopo solo in Super League (la serie A svizzera) appena una stagione, ha salutato, e nell’hockey su ghiaccio. Va detto che, partendo con armi e bagagli alla volta di comunque, anche la Challenge League Palermo. ha almeno un gruppo ultras per ogni squadra, forse con un paio di eccezioni Basilea a parte (29.000 spettatori la (Wohlen e Biel, se non erro). media), non brillantissime quasi tutte le altre piazze che, però, ad eccezione Andando con ordine, e partendo dalla di Losanna e Thun, hanno portato allo Super League, per l’ennesima volta, stadio almeno una volta 15.000 spettatori, anche se con più sofferenza del solito, ha se non molti di più. Comunque, si attesta vinto il titolo rossocrociato il Basilea, che sui 17.500 spettatori lo Young Boys, sui per lunghi tratti ha subito il dominio del 14.500 il S. Gallo, 12.500 il Lucerna, oltre rinato Grasshoppers di Zurigo. Entrambe 10.000 per Zurigo e Sion. Delude un po’ la le squadre vanno in Champions League, media del Grasshoppers (8.600), tifoseria l’una diretta, l’altra tramite preliminari. Tra che però rivendica il proprio vecchio l’altro, queste due tifoserie rientrano tra stadio, demolito e mai più ricostruito le migliori del paese, assieme a Lucerna, nonostante ci sia da anni un progetto non San Gallo, Zurigo, ovviamente, Young attuato per le proteste di alcuni cittadini; Boys Berna e Servette. Quest’ultima, cavallette che, controvoglia, per ora purtroppo, è scesa nuovamente in giocano nello stadio degli odiati cugini Challenge League e stavolta gli ultras dell’FC Zurich. hanno contestato eccome. Un ultimo posto che brucia, ratificato dopo un Challenge League, serie B, ridotta alla miseria di 10 squadre, delle quali ben vano tentativo di rimonta, alla penultima È giornata, nello scontro diretto contro quattro ticinesi. retrocesso l’ultimissimo i Vodesi del Losanna, squadra con la Locarno, ma di fatto già ripescato prima quale c’è un accesissimo derby. Non per della fine del campionato, a causa niente, questa partita è stata turbata da della mancata ratifica dell’iscrizione al notevoli scontri. prossimo campionato del Bellinzona, che va in Prima Lega Promotion (la terza Mentre l’affascinante Coppa Svizzera è serie), rischiando però, tuttora, di ripartire stata un affare tra Grasshoppers e Basilea persino un paio di categorie più in basso, (vittoria per gli Zurighesi), in Europa qualora si dovesse concretizzare il League vanno S. Gallo, Zurigo e Thun, fallimento della società granata. Peccato,

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perché la squadra, penalizzazioni a parte, è arrivata seconda, contendendo fino all’ultimo il primato all’Aarau, compagine che poi ha effettivamente staccato il tagliando per la Super League.

A parte il miracolato Locarno (non è la prima volta che retrocede ma viene ripescato per fallimento di un’altra squadra, alternando, da diversi anni a questa parte, salvezze per il rotto della cuffia), campionato sin troppo tranquillo per Lugano e Chiasso. La stagione 2013/14 presenterà quindi tre e non 1.Liga Classic (la quarta serie svizzera). quattro squadre del Ticino in Challenge League, mentre dalla terza serie c’è il ritorno dello Schaffhausen, squadra dell’estremo nord della Svizzera che AUSTRIA – Il calcio austriaco possiamo ha una discreta tifoseria organizzata, dividerlo in due fasi storiche: quello A.R.B. comunque in linea coi parametri della e quello D.R.B. (Avanti Red Bull e Dopo Challenge League. Red Bull). Inutile dire che l’acquisizione dell’ormai disciolta (e rifondata dai tifosi) Come numeri, niente di eccezionale per Austria Salisburgo per farne la squadra questa serie B svizzera. Basti pensare della bibita, ha demolito certezze, che l’Aarau, che tradizionalmente vanta scavato un solco, creato precedenti, discreti numeri e un’ottima tifoseria diviso la tifoseria e compattato gli ultras organizzata, ha portato in media 3.100 di tutta Europa, non solo contro i dettami spettatori a partita, seguito dal Winterthur del calcio business, tutto denaro e senza con 2.400. Migliore fra le Ticinesi il né anima né cuore. Tanto che persino la Bellinzona con 2.000, seguito dal Lugano Red Bull pare aver imparato la lezione e, con 1.800. Va detto, a giustificazione in Germania, invece di rilevare una delle di tutte le squadre, che la formula del due squadre di Lipsia, ha comprato il campionato, con una retrocessione sola titolo di una squadra di provincia, il SSV che già era di fatto stabilita a Novembre, Markranstädt, senza far danno a nessuno e la promozione, diciamo, già da Marzo ma risultando comunque antipatica ai più. in mano all’Aarau (visto che erano già Ne parleremo tra poco, con la Germania. chiari i problemi del Bellinzona), ha allontanato notevolmente il pubblico da Sta di fatto che, ahinoi, in Austria la Red un campionato scontato e ripetitivo (due Bull non ha mollato l’osso e continua a gironi di andata e due di ritorno). Per ora detenere, senza rilanciare concessioni, la la formula non è messa in discussione proprietà del club. Senza dubbio, in questi ma qualche miglioria andrebbe senza anni, il sodalizio della città di Mozart ha dubbio portata. O forse meglio sperare in migliorato, e non di poco, il suo palmares. campionati meno scontati nei risultati. Già Ma il quesito è sempre lo stesso, che in il ritorno a dei play-off Super-Challenge e Europa si è presentato sotto varie forme dei Play-out Challenge-1.Liga potrebbe (PSG e Cardiff gli esempi concreti che ho cambiare qualcosa. fatto fin qui, ma ce ne sono tanti altri): si è disposti a vendere la propria passione e Dai bassifondi, risale il fallito Neuchâtel quindi la propria anima, nonché le proprie Xamax, che il prossimo anno giocherà in tradizioni, al diavolo, sotto forma di titoli

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vinti? La risposta non è poi così scontata come sembra, visto che, per una buona parte dei tifosi, la risposta è sì, con una parte della tifoseria contraria che, solitamente, tende più ad assottigliarsi che ad ingrossarsi, a meno che i successi sbandierati non arrivino.

Fatto questo doveroso preambolo, stavolta il diavolo si è dovuto accontentare di un secondo posto, anche se correlato ai preliminari di Champions League. A vincere il campionato è stata l’Austria Vienna, tornata al vertice austriaco come ora, la Bundesliga è formata da dopo 7 anni. Scudetto numero 24 per molte squadre di piccoli centri, mentre i bianco-viola che, come la Red Bull, tifoserie numerose (Grazer Ak, Austria va ai preliminari dell’Europa che conta. Salisburgo, le due squadre di Linz) sono Delusione cocente per il Rapid Vienna, relegate persino in terza serie. staccato di 20 punti dalla seconda, che si consola con l’Europa League, così come Poco limpida la Eerste Liga, ovvero lo Sturm Graz. la serie B. Dopo un girone d’andata stradominato dall’Austria Lustenau, che Ma dall’Austria, oltre al calcio moderno, neanche ricordo quanti punti aveva di ci arriva anche una bella favola. In vantaggio sulla seconda (in ogni caso Coppa ha vinto il Pasching, squadra di tanti, troppi), ha perso quasi tutte le partite un paese di 6.500 abitanti, con un minimo del girone di ritorno, arrivando addirittura passato in Bundesliga (quando il club si terza a -14 dalla capolista. Ad andare in chiamava Superfund) e ora relegato in Bundesliga è il Grödig, piccolo comune terza serie. Dopo aver eliminato (sempre vicino a Salisburgo di 7.000 abitanti, giocando fuori casa) ai quarti il Rapid esordiente assoluto nella massima e in semifinale la Red Bull, i neroverdi, serie, con una media di 900 spettatori nella finale di Vienna, seguiti da appena a partita. Per completare l’annata d’oro 400 tifosi, hanno battuto i campioni del calcio a Lustenau, l’altra squadra, dell’Austria Vienna per 1-0. Immaginate l’FC, ha dichiarato bancarotta ed è stata l’incredulità dei tifosi e dei giocatori stessi retrocessa direttamente in Regionalliga che ora, come premio supplementare, (la terza serie), senza sapere neanche hanno i preliminari di Europa League. se, almeno quella, riuscirà a disputarla. Tornando alla massima serie, l’unica Ciò ha permesso all’Hartberg di salvarsi retrocessione è stata quella del e di far disputare i play-out al Blau Weiss Mattersburg. Passando ai numeri, ben Linz, ultimo, con una delle prime della 6 squadre su 10 non hanno raggiunto Regionalliga, ovvero il Parndorf. Ma il neanche i 5.000 spettatori di media, con BW Linz non ce l’ha fatta, così come, numeri decisamente bassi per Wiener nell’altro spareggio (giocato invece dalle Neustadt (2.780) e Admira Modling prime di altri due gironi di Regionalliga) (3.144). Squadra più seguita, al solito, il non ce l’ha fatta il LASK Linz, umiliato dal Rapid Vienna, con una media di 14.000. Liefering (2-0 a Salisburgo, 0-3 a Linz). A seguire Sturm Graz e Austria Vienna E sapete chi c’è dietro a questa squadra (poco più di 10.000), mentre la Red dal nome anonimo? Ovviamente no: è Bull si ferma a 8.467. Va detto che, ora la Red Bull, che ha rinominato Liefering la sua squadra “B” (ne ignoro il motivo,

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prima era semplicemente Red Bull II ma evidentemente era poco simpatico), composta da giovani Under 21. Liefering che, nel suo girone di Regionalliga, ha preceduto proprio l’Austria Salisburgo (che col secondo posto non ci ha potuto far nulla, visto che solo le prime di ognuno dei tre gironi vanno agli spareggi per i due posti di Eerste Liga dove, appunto, si aggiunge la penultima di tale campionato, che ha quindi una possibilità di salvarsi). Mi chiedo come i tifosi viola abbiano digerito il tutto ma, sono sicuro che, o prima o dopo, il tempo delle rivincite la Regionalliga, a dimostrazione che arriverà anche per loro. le pay-tv non hanno ancora trionfato; tranne rare eccezioni, gli stadi sono Tornando un attimo alla serie B, ovvero belli e confortevoli; i gruppi ultras sono la Eerste Liga, come media spettatori in crescita da anni anche se, c’è da dire, vince l’Austria Lustenau con un discreto come abbiamo scoperto io e Simone nel 3.716, seguito da St. Polten (quasi 3.000) nostro viaggio narrato su Sport People e Altach (2.400). A questo campionato un po’ di numeri fa, gli standard attuali si aggiunge, per mia simpatia, la First del movimento tedesco sono ancora ben Vienna che, come dice il nome, è stata lontani dalle varie epoche auree della la prima squadra fondata a Vienna e in nostra scena. I gruppi, pur registrando Austria, nell’ormai lontano 1894. Per un’impennata di aderenti, sono ancora una realtà che resta comunque in ombra in perenne conflitto col tifoso normale, rispetto a Rapid e Austria, sono più che che spesso tifa persino in piedi accanto dignitosi i quasi 1.400 spettatori di media. agli ultras, ma con un modo di pensare Come abbiamo visto, un piccolo paese diverso, sicuramente più conformista e come l’Austria, il cui calcio non è borghese. propriamente considerato ai vertici del Fatto sta che, a parte qualche continente, ha tante storie da raccontare, malfunzionamento che oggettivamente a volte belle, a volte assolutamente no. ci può stare, il calcio della Germania è riuscito, in qualche maniera, ad amalgamare la passione popolare col GERMANIA – Si dice, anzi, in tanti lo business e il marketing. Non cambiare i dicono, che il campionato tedesco sia simboli e i colori delle società, permettere diventato il più bello del mondo. Non ai tifosi di tifare in piedi, non impedire le c’è dubbio che molti fattori confermino trasferte, tollerare situazioni a volte di un’affermazione del genere: In Europa, estrema tensione, fa sì che il tifoso, che il calcio tedesco è arrivato a livelli di sia ultras o meno, non abbia nessuna assoluto vertice, con Spagna e Inghilterra voglia di allontanarsi dallo stadio. Poi c’è che, di contro, si stanno notevolmente anche la repressione, poco raccontata, ridimensionando; il giro di soldi è ma che abbiamo visto con i nostri aumentato e l’arrivo in Germania di occhi, con gruppi che devono sfondare i alcuni top player, nonché di allenatori di cancelli per appendere i propri striscioni indiscusso prestigio come Guardiola, ne in trasferta, o il rischio di diffide per è la prova; gli stadi registrano un pubblico l’accensione di una torcia. Eppure, che notevole fino alla quarta serie del calcio, lo si voglia o meno, loro stanno meglio di

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noi. Bastano poche foto dei loro stadi per accorgersene.

Passando ai risultati sportivi, impossibile ignorare lo strapotere del Bayern Monaco che centra un’imperiosa tripletta: vittoria del campionato (91 punti, + 25 sul Borussia Dortmund secondo), della Champions League (in finale sempre contro il Borussia Dortmund), nonché della Coppa di Germania (1-0 in finale sullo Schalke 04). Nulla da dire, su questa squadra che sembra essere tornata ai vecchi fasti, forse persino qualcosa di una squadra artificiale, che va avanti più. solo grazie a iniezioni di denaro sonante Champions diretta, oltre che per (forse perché ancora non conoscevano Bayern e Dortmund, anche per il Bayer la Red Bull). Comunque sia, a tre quarti Leverkusen, mentre lo Schalke 04 di campionato, l’Hoffenheim sembrava dovrà vedersela ai preliminari. Posti di spacciato, facendo la spola tra l’ultimo e Europa League per Friburgo, Eintracht il penultimo posto. Poi è iniziato qualche Francoforte (partito a razzo ma sminuitosi buon risultato che ne ha risollevato le sorti dopo) e Amburgo. Campionati molto al (senza neanche troppo continuità) ma, di sotto delle aspettative per Borussia soprattutto, è iniziata una serie di risultati Mönchengladbach, Stoccarda, e Werder disastrosi della neopromossa Fortuna Brema, che ha persino lottato per non Düsseldorf, squadra partita molto bene in retrocedere. questa stagione: negli ultimi 12 incontri di campionato, il Fortuna ha raggranellato A proposito di lotta retrocessione, c’è più tre punti con tre pareggi, perdendo tutte di un indizio di calcio moderno per quanto le altre, in particolare le ultime cinque di successo in coda. Come molti sanno, a fila. Quando, all’ultima giornata, il Fortuna retrocedere direttamente, sono le ultime va a perdere ad Hannover contro una due in classifica, mentre la terzultima squadra senza più pretese di classifica fa uno spareggio contro la terza della per 3-0, e l’Hoffenheim va a vincere per 2.Bundesliga. Nulla da discutere 2-1 in rimonta negli ultimi minuti in casa sull’ultimo posto del Greuther Fürth, ma del ben più forte Borussia Dortmund, da non credere ciò che è successo tra la i tifosi del Düsseldorf capiscono che penultima e la terzultima piazza. Una delle ne hanno abbastanza e cominciano a due squadre in questione è l’Hoffenheim, spaccare tutto. Ma ne hanno ben donde: squadra di un borgo di 3.200 abitanti, con un gol annullato al Borussia Dortmund frazione della più popolosa Sinsheim, all’ultimo secondo (e che avrebbe dato la nella regione del Baden-Wütternberg. possibilità di spareggio al Düsseldorf), Squadra, questa, che dal 2000, grazie l’Hoffenheim si salva momentaneamente, ai soldi del plurimilionario Dietmar Hopp, per affrontare il Kaiserslautern, finito terzo ha scalato diverse categorie prima in 2.Bundesliga. Premetto che pure per di giungere, nel 2008, in Bundesliga. il Kaiserslautern ho poca simpatia, dopo Nonostante le simpatie di alcuni, che quanto visto di persona in loco, però era hanno creato comunque un buon meglio se a salire fosse stata una squadra pubblico, la maggior parte dei Tedeschi vera. E invece no, persino lo spareggio, detesta quella che viene descritta come di andata e ritorno, ha miracolato

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l’Hoffenheim. Forse è sbagliato pensare male, ma come disse il primo uomo sulla terra, spesso ci si azzecca.

Meglio passare alle statistiche sul pubblico, che fanno lustrare gli occhi. Premettiamo, intanto, che, possibilità di tifare in piedi a parte, i prezzi degli stadi sono molto popolari. Tutto esaurito, sempre, il Westfalenstadion, coi suoi 80.000 spettatori fissi. Uno spettacolo che, chi ha visto, dice che lascia indelebilmente un ricordo. Tutto esaurito, in tutto il campionato, anche l’opposizione della Lega (pensate in che per il Bayer Monaco (71.000), e lo tempi diversi si viveva). La cosa stava Schalke 04 (61.000). Di più non ne degenerando quando, negli anni ‘80, lo possono contenere. Quasi esauriti tutti sponsor stava per far cambiare il nome gli altri stadi. Persino il piccolo e ultimo della società in Eintracht Jägermeister, Greuther Fürth, ha registrato una media una specie di Cisco ante-litteram. di 17.000 spettatori in uno stadio che, Fortunatamente il tentativo andò a vuoto. al massimo, ne contiene 18.000. Poi, a parte il Friburgo (23.200 spettatori in Come già detto ampiamente, terza media dentro uno stadio che può arrivare classificata il Kaiserslautern che, dopo al massimo a 25.000), tutte le tifoserie i Play-off, non è riuscito nell’impresa di registrano almeno 26.000 spettatori medi arrivare in Bundesliga. Lo spareggio e minimo l’82% dei biglietti totali venduti. per non retrocedere, tra la terzultima di Si va dai 52.850 dell’Amburgo ai 26.162 2.Bundesliga e la terza della 3.Liga, ha dell’Hoffenheim. Düsseldorf, nonostante premiato la squadra dalla categoria più il tremendo epilogo, ha avuto una media alta, nonché una grande tifoseria: infatti, di 45.000 spettatori. Numeri che noi ci la Dynamo Dresda, pur con gran difficoltà, sogniamo. ha superato nel doppio confronto l’Osnabrück (sconfitta 1-0 a Osnabrück Stesso discorso per la 2.Bundesliga, e vittoria 2-0 a Dresda). Retrocesse anche se comincio col buttare un occhio direttamente in 3.Liga Sandhausen e ai risultati. Prima e seconda, promosse in Jahn Regensburg. Bundesliga, sono state rispettivamente Hertha Berlino e Eintracht Braunschweig. La 2.Liga ha presentato, e presenterà, Mentre i Berlinesi ultimamente si molte tifoserie di spessore: St. Pauli, divertono a fare la spola tra prima e Union Berlino, Monaco ‘60, Bochum, seconda serie, per l’Eintracht è un ritorno Colonia, Kaiserslautern e, appunto, la dopo quasi 30 anni di assenza. Con uno Dynamo Dresda. Una serie B dove le scudetto alle spalle, conseguito nella due squadre più seguite, ovvero Hertha stagione 1966/67, il Braunschweig è Berlino e Colonia, fanno poco più di stata una delle prime squadre a lottare, 40.000 spettatori medi, e dove ben in tempi antesignani, contro le logiche 7 club su 18 ne fanno più di 20.000, è del calcio moderno che oggi sembrano distante anni luce dai nostri canoni. essere la regola. Nel 1973, col liquore Solo due squadre (FSV Francoforte e Jägermeister, l’Eintracht fu la prima Sandhausen) hanno registrato poco squadra della Bundesliga ad avere più di 5.000 spettatori, con tutte le altre uno sponsor sulle maglie, vincendo almeno sopra i 7.000. Un torneo bello da

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vedersi ha, come punto di partenza, un grande pubblico. Andategli a parlare di tessere del tifoso, a questi.

Medie impressionanti anche per la terza serie, a girone unico, dove hanno partecipato piazze imponenti come Karlsruhe, Bielefeld, Rostock, Munster, Osnabrück e Aachen. Promosse in 2.Bundesliga due squadre predestinate, il Karlsruhe e l’Arminia Bielefeld. Incredibile la retrocessione, all’ultimo posto peraltro, dell’Alemannia Aachen, accompagnata da Darmstadt e Babelsberg. nei bassifondi, mentre una squadra Nonostante la presenza di due squadre figlia del più ostentato calcio moderno “zwei”, ovvero Stoccarda II e Borussia prende gli allori. Sta di fatto che la Red Dortmund II, nessun club ha avuto Bull ha registrato una media di quasi una media inferiore di presenze sotto 8.000 spettatori, a fronte dei 4.000 della le 2.000. Anzi, 11 delle 20 squadre Lokomotive. Il calcio moderno attira il hanno avuto almeno 6.000 spettatori di tifoso che guarda un solo parametro: le media-partita, con picchi raggiunti da (in vittorie. ordine) Karlsruhe (12.000), Alemannia Una piazza più prestigiosa salita in 3.Liga Aachen (11.500), Osnabrück (10.600) e è stata l’Holstein Kiel, accompagnata Arminia Bielefeld (10.300). Una partita dalla meno affermata Elversberg. Tante le dello Stoccarda II, alla Mercedes-Benz realtà dal peso storico in questa categoria: Arena, ha registrato 20.000 spettatori (e a parte la Lokomotive Leipzig, da non è stato il derby contro gli Stuttgarter segnalare Carl Zeiss Jena, Magdeburgo, Kickers, affollato da “appena” 6.500 Lubecca (persino retrocesso in Oberliga), spettatori, lo consiglierò nella prossima Koblenz, Ulm, Essen e Wuppertaler. guida ai derby europei). Ci sarebbe da dire pure della Oberliga, la Note dolenti dalla quarta serie, ovvero la serie D tedesca ma, se si comincia, col Regionalliga. Divisa in cinque gironi, la calcio tedesco non si finisce più. prima di ognuno, più la seconda del girone Sud-Ovest, si affrontano, su sorteggio, in tre incontri di andata e ritorno, dove, da ognuno, esce una delle tre promosse in DANIMARCA – Torniamo al nord. 3.Liga. Poche tifoserie numerose in Danimarca, pochissime quelle organizzate, spesso Una di queste tre è la Red Bull Lipsia, solo per partite di cartello. Ne sa che ora ha le porte spalancate verso le qualcosa il nostro Simone che, non molto categorie che contano (la Regionalliga tempo fa, in una normalissima partita di è forse uno dei peggiori pantani del campionato del Copenaghen, ha visto i sistema calcistico tedesco, visto che locali tifare in 30 (e parliamo della tifoseria non basta vincere il proprio girone per più blasonata del paese). garantirsi la promozione). Red Bull in Austria, Red Bull in Germania, anche se Pure il campionato, in questi ultimi anni, qua, fortunatamente, non ha ingerito le è noiosetto, col solito Copenaghen che locali Lokomotive e Chemie, i cui tifosi vince sempre, interrotto, giusto una ovviamente non gradiscono di marcire stagione fa, dall’incredibile vittoria del

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NordsJaelland di Farum. Quest’anno si è tornati alla tradizione, col Copenaghen netto vincitore (pur mollando decisamente a campionato acquisito) e NordsJaelland secondo. Entrambe le squadre vanno ai preliminari di Champions League. Randers, Aalborg e Esbjerg (vincitore, tra l’altro, della Coppa), vanno in Europa League. Retrocedono Horsens e Silkeborg, squadra che, forse, qualche tifoso della Roma ricorda.

Tutto sommato, data l’entità del ripercuote anche nel calcio. Oltre a tanti campionato, i numeri potrebbero essere club che regolarmente falliscono dalla persino peggiori. Rapportati al fatto che il serie B in giù, un paio di anni fa è stato paese non ha città molto grandi, a parte l’Iraklis Salonicco, con qualche fusione la capitale, nessun club va sotto le 3.000 di troppo, a dover ripartire dalla serie presenze medie a partite, anzi, quasi tutti C. Ora, sembra, è arrivato il turno di sopra i 5.000. Premiata la città più grande squadre blasonate che negli scorsi anni con le sue due squadre, il Copenaghen hanno speso troppo, ritrovandosi così a (quasi 16.000 spettatori di media) e il fare i conti con una austerità che, come Brøndby (quasi 10.000 per questo club nel caso dell’AEK, può arrivare fino a dei un po’ decaduto da diversi anni a questa veri disastri. parte). Le due squadre di Atene, AEK, In serie B, su 12 squadre partecipanti, appunto, e Panathinaikos, dopo un appena 5 superano la media dei 1.000 ridimensionamento clamoroso del medi a partita. Bene, dato lo standard, budget, hanno dovuto rivedere i loro le due neopromosse Viborg (primo classici obiettivi di inizio stagione. Con in assoluto con 2.800 spettatori medi la conseguenza che il Panathinaikos è a partita) e Vestsjaelland (terzo in rimasto persino fuori dall’Europa League, questa speciale graduatoria, con 2.000 sesto posto finale impronosticabile solo spettatori). Secondo club più seguito dai fino ad un anno fa. Peggio di tutti è propri tifosi il Vejle-Kolding (2.500). andata all’AEK, squadra quasi sempre ultima che, verso la fine della stagione, sembrava potesse risalire e salvarsi GRECIA – Dal nord al sud, per poi risalire finché, alla penultima giornata, nello di nuovo. Grecia, paese in tremende scontro diretto in casa col Panthrakikos difficoltà economiche, come tutti noi non (che avrebbe permesso all’AEK sappiamo. I vari aspetti della crisi ellenica, l’aggancio alla terzultima posizione), il più delle volte, non vengono neanche il gol degli ospiti a tre minuti dalla fine passati dai nostri notiziari o dai quotidiani, ha scatenato una furiosa invasione di se non in qualche trafiletto. La situazione, campo (in stile Lecce), con retrocessione in quella che è stata la culla della civiltà immediata e perdita della partita per i europea, è disastrosa e, ovviamente, si gialloneri. Un epilogo drammatico per una delle squadre più amate della Grecia,

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con 11 titoli nazionali alle spalle (anche se l’ultimo, ormai, risale a 20 anni fa).

Siamo partiti dal basso, e completiamo col basso, con l’altra retrocessione, quella del Kerkyra Corfù. Il titolo l’ha stravinto l’unica delle grandi rimasta in piedi, l’Olympiakos Pireo, 77 punti a fine campionato, + 15 sul PAOK Salonicco secondo. Olympiakos che, tanto per gradire, ha vinto anche la Coppa di Grecia. Dalla seconda alla quinta si sono disputati dei play-off a girone unico che assegnavano un posto per i preliminari di Champions League, riservando agli altri l’Europa League: PAOK, Asteras Tripolis, Atromitos Atene e PAS Giannina si sono affrontati in sei partite tutt’altro che scontate. Pur con troppa fatica rispetto al dovuto, il PAOK ha confermato il piazzamento in campionato e può giocarsi, ai preliminari, un posto in Champions. Beffato proprio sul finire l’Atromitos che, insieme ad Asteras e PAS Giannina, si consola con l’Europa La prossima serie A greca avrà due League. squadre in più, passando da 16 a 18; quindi, a due retrocessioni, fanno In termini di affluenza, togliendo i play-off contrappeso quattro nuovi arrivi dalla finali, si può notare come la serie A ellenica serie B, tre per promozione diretta, sia un insieme di stadi semi-deserti, a uno ai play off, che hanno coinvolto fronte di poche realtà dal grande seguito: dalla quarta alla settima classificata. esse sono Olympiakos (prima assoluta, Le tre promosse dirette sono, in ordine con 21.000 spettatori di media partita), di classifica, Apollon Smirne, Ergotelis PAOK (11.300), l’AEK (nonostante tutto (città di Heraklion, Creta, che torna a quasi 9.800), l’Aris Salonicco (8.500 disputare il derby con l’OFI) e Kallonis. spettatori) e il Panathinaikos (8.000 Ai play off vince il Panaitolikos Agrinio, spettatori la media di quest’anno, ma il che ha messo in fila il prestigioso Iraklis, club, di solito, è abituato a ben altre cifre). già citato, e le due squadre di Volos, Poi il nulla, con tutti gli altri 11 club sotto i l’Olympiakos e la Niki. Purtroppo sulla 2.700 spettatori di media, fino ad arrivare serie B greca non ho dati attendibili sulle alla più totale tristezza di Platanias medie spettatori, così come è di scarso (820) e Kerkyra (523). Più di qualcosa, interesse la serie C. comunque, la crisi avrà influito eccome, visto che, per molti, i soldi servono a ben Testo di Stefano Severi. altro che a comprarsi un biglietto per la partita.

Sport People n°26/2013 Pag. 12 Sport People n°26/2013 Pag. 13 Tifocronache: Semifinale Playoff Lega A, Virtus Roma-Cantù 4-3

L’intera serie in casa di Roma una semifinale piacevole, sugli scudi e con palazzetti sempre caldi e colmi di passione. Questa sarà certamente un’annata che i romani amanti della pallacanestro non GARA 1 (Virtus Roma-Cantù 82-75) dimenticheranno facilmente. La Virtus A distanza di pochi giorni dall’ultima partita Roma si è resa protagonista di una stagione della serie contro Reggio Emilia, si torna regolare a dir poco maiuscola, condita dalla al PalaTiziano. Il raggiungimento delle conquista della finale che nessuno avrebbe semifinali ha fatto tornare a parlare di osato pronosticare ad inizio stagione, basket sulle colonne dei principali giornali quando il sodalizio capitolino era riuscito sportivi della Capitale e molta gente si è ad iscriversi al campionato per il rotto ricordata dell’esistenza di questo sport. Del della cuffia, riducendo spese ed organico resto, come detto in altri resoconti, questa e ponendosi come obiettivo quello della è un po’ la differenza che intercorre tra città salvezza. Al momento in cui scrivo, invece, che vivono la palla a spicchi marginalmente la squadra è in piena lotta per conquistare e città che invece fanno girare attorno ad il titolo ed è già sicura di partecipare alla essa l’interesse generale della comunità prossima Eurolega. Seppure più attrezzata sportiva (Siena e Cantù docet). tecnicamente, anche per Cantù si può parlare di stagione positiva: i brianzoli sono Arrivo nei pressi del palazzetto quando infatti arrivati ad un passo dalla finalissima manca mezz’ora all’inizio della sfida, subito ed hanno disputato dei play-off esaltanti noto l’assembramento roman-canturino buttando fuori un’avversaria quotata da tutti davanti la curva di casa. Il gemellaggio viene come probabile finalista, la Dinamo Sassari, rinsaldato tra fiumi di alcol, risate e scambi di al termine di 7 gare sempre al fulmicotone. sciarpe. Entro per ritirare l’accredito e poco Dal punto di vista del tifo si è trattata di dopo entrano anche gli ultras ospiti. Una

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Sport People n°26/2013 Pag. 14 Sport People n°26/2013 Pag. 15 Tifocronache: Semifinale Playoff Lega A, Virtus Roma-Cantù 4-3 quarantina circa. Un numero di tutto rispetto terzo quarto qualcosa cambia. Sotto di oltre se si considera che gli stessi sono reduci 20 punti i giallorossi cominciano a spingere da 4 trasferte massacranti in Sardegna e sull’acceleratore, recuperando velocemente Roma non è proprio dietro l’angolo. Come distanza. al solito hanno con loro tante bandiere e stendardi per colorare il proprio settore. Si va all’ultimo quarto dove la propulsione capitolina porta prima al pareggio dei Fanno il loro ingresso anche i ragazzi della conti e poi al sorpasso. Ma il quintetto di Curva Ancilotto suddivisi, come sempre Trinchieri non ci sta e prima della sirena ultimamente, in Gioventù e Virtus Roma finale riesce a ristabilire la parità Si andrà 1960. Cori di reciproca stima tra le due ai supplementari. Il PalaTiziano è ora una tifoserie e buon tifo da ambo i lati. bolgia e s’intuisce come l’inerzia del match, che ad un certo punto sembrava chiuso, In campo non sembra esserci storia, Cantù sia sfuggita dalle mani dei biancoblu per la infatti costringe spesso l’avversario alle disperazione dei propri supporters. corde e mantiene, almeno fino al terzo quarto, un cospicuo vantaggio. Nell’extra-time non sono sufficienti le triple di Mazzarino per fermare una Virtus Roma Gli Eagles mettono in mostra un tifo che, a tratti, è sembrata a dir poco inferocita, costante e di ottima fattura. Bei battimani bloccando gli avversari e chiudendo la ed un paio di sciarpate che non sfigurano partita con una vittoria di 7 punti che fa mai, pensando al grigiore che ormai popola ben cominciare le semifinali alla squadra di la maggior parte delle italiche curve. Calvani.

La sponda romana cerca comunque di Prima di lasciare le gradinate ancora spronare i propri giocatori ed a metà del un saluto tra canturini e romani, a

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simboleggiare quanto amicizia e rispetto e poi ritiro l’accredito entrando. Neanche siano più importanti di qualsiasi scudetto. sto a sottolineare la calura che assedia il piccolo impianto capitolino, ma già dai primi GARA 2 (Virtus Roma-Cantù 74-68) passi capisco che sarà abbastanza difficile Non c’è tempo per respirare nel basket. Né riuscire a respirare senza affanno. tantomeno per riordinare le idee ed inviare Pochi minuti prima della palla a 2 entrano gli scatti realizzati in Gara 1. Dopo 48 ore le tifoserie. La Curva Ancilotto è forse è infatti già tempo di tornare al palazzetto. leggermente più gremita rispetto a Gara 1, Ormai la metà della mia vita, nelle ultime mentre gli ultras brianzoli sono all’incirca settimane, si svolge nell’area delimitata tra in egual numero rispetto al primo incontro. il Lungotevere e Piazza del Popolo. Così Si raggruppano tutti dietro allo striscione salire sul tram è ormai come entrare nel Eagles cominciando da subito a mettersi cortile del mio condominio. in mostra con bei battimani e qualche Tanti ragazzi, un’ora prima della gara, sono sbandierata. Anche stasera non mancherà già attorno al PalaTiziano e, proprio come la loro classica sciarpata sulle note di “Rose due giorni prima, tifosi di casa ed ospiti si rosse per te”. Uno di quei momenti per i quali ritrovano insieme nel prepartita, mangiando sono disposto a correre in tondo all’intero e bevendo beatamente. palazzetto pur di immortalarlo. Sì lo so, la sanità mentale non è il mio forte, però a Faccio qualche giro intorno all’impianto per me le sciarpe tese sono una di quelle cose assaporare l’ambiente, scambio quattro che hanno sempre fatto perdere la ragione. chiacchiere con molteplici persone che Sciarpe tese, tamburi battuti come Cristo incontro ed alle quali neanche sapevo comanda, mani tenute sopra la testa e cori interessasse il basket (magia dei play-off) scanditi lentamente ed a lungo. Datemi una curva così e per lei venderei mia mamma ai

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beduini, come disse Woody Allen. a non arrendersi, ben consci che le prossime due gare tireranno in ballo il tanto celebre Da parte capitolina stasera il tifo tiene “Fattore Pianella”. Realizzo qualche video e davvero alla grande, ottimi battimani, poi, divincolandomi tra la folla, abbandono cori che spesso coinvolgono anche gli spalti per fare rientro a casa. Un po’ l’imborghesito pubblico della tribuna e molto confuso se ormai la mia casa effettiva non colore nel settore della Gioventù. Applausi sia Viale Tiziano. per lo striscione canturino in sostegno agli Ultras Bresciani, colpiti dalla morte di uno di GARA 5 (Virtus Roma-Cantù 66-77) loro al ritorno dalla trasferta di Livorno. Dopo essermi concesso un “salto” al In campo, come in Gara 1, è sempre Cantù Pianella ed averne assaporato il caldissimo a fare la partita con i suoi cecchini che ambiente in una delle due gare disputatevi, sembrano infallibili da 3. Eppure, proprio si fa ritorno nella Capitale con i brianzoli che come successo 2 giorni prima, ad un certo sono riusciti a pareggiare la serie. Potrebbe punto qualcosa si spegne e la costanza dei quindi essere questa la partita della svolta romani esce fuori. Il divario si colma ed a per una delle due formazioni. fine 3/4 sono i padroni di casa ad essere in vantaggio, per l’euforia generale del Gli Eagles per l’occasione hanno organizzato PalaTiziano. al meglio la trasferta, richiamando più gente possibile in modo da spingere la squadra di L’ultimo periodo di gioco sancisce il Trinchieri alla vittoria, avvicinandola di fatto successo della squadra giallorossa con alla finale. l’Ancilotto che festeggia chiamando tutto il palazzo ad alzarsi in piedi. Applaudono Giungo alquanto in anticipo in zona anche i canturini, invitando i propri giocatori palazzetto, ci sono già congrue file ai

Sport People n°26/2013 Pag. 18 Sport People n°26/2013 Pag. 19 Tifocronache: Semifinale Playoff Lega A, Virtus Roma-Cantù 4-3 cancelli ed io, dopo aver ritirato l’accredito, complice (bisogna sempre ricordarlo) un ho modo di incontrare persino la mia ex pubblico di tribuna che a Roma è davvero professoressa di educazione fisica. Una difficile far scaldare e partecipare ai cori. tipa che merita di essere citata solamente perché, ai tempi che furono, condividemmo Complessivamente s’intuisce che per insieme una trasferta a Milano, su di uno la Virtus non è serata e questa volta i di quei treni sudici che partivano la sera ed biancoblu scendono in campo determinati arrivavano a mattina inoltrata. La stessa a vincere per ribaltare definitivamente la che mi commissionò una piccola inchiesta serie. Mazzarino ed Aradori sono scatenati sul movimento ultras a Roma da presentare ed a tratti incontenibili, mentre tra i romani in un progetto sullo sport, organizzato da lei le precarie condizioni di Datome, Taylor e sul finire dell’anno scolastico. Quindi, onore D’Ercole pesano come macigni. al merito. Il centinaio di canturini incita a gran voce Richiuso il cassetto dei bei ricordi, posso fare il proprio quintetto, accompagnandolo il mio ingresso nella fornace PalaTiziano. all’ambito successo. Sciarpe, manate e Mancano pochi minuti alla palla a due, i cori scanditi a lungo e lentamente. Il loro canturini sono un centinaio circa. Tra loro leit motiv per tutta la serie, questa sera noto subito lo stendardo dell’Onda d’Urto raddoppiato nel numero delle presenze. Montecatini. Come sempre molte bandiere, Finisce con il palazzetto che applaude tanti stendardi e bel movimento. comunque i giocatori in maglia La curva di casa oggi sembra un po’ sotto giallorossa, c’è aria di rassegnazione. tono, forse troppa tensione blocca un po’ C’è la consapevolezza che adesso, per i ragazzi della Curva Ancilotto i quali non conquistare la finale, ci vorrà un’impresa riescono quasi mai a far decollare il tifo, quasi proibitiva: vincere in Lombardia e poi

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Sport People n°26/2013 Pag. 20 Sport People n°26/2013 Pag. 21 Tifocronache: Semifinale Playoff Lega A, Virtus Roma-Cantù 4-3 battere ancora la Trinchieri’s Band nella di qualche losca figura che, in una sola botta, Capitale. Laconico il commento di Coach è riuscita ad accaparrarsi più di 20 tagliandi. Calvani a fine partita: “Non andremo a Nonostante la società abbia allestito un Cantù per calarci le braghe”. maxi-schermo all’esterno delle gradinate, in molti sono intenzionati a provare l’ingresso GARA 7 (Virtus Roma-Cantù 89-70) “coatto”.

Il bello di questo sport è senza dubbio Già quando scendo dalle scalette del tram l’imprevedibilità. Guai a dare per scontato intuisco che l’aria è ben diversa da quella di il raggiungimento di un obiettivo quando 48 ore prima. Tante persone sono attorno manca poco al traguardo e si ha un cospicuo al perimetro del palazzetto. Ultras di casa vantaggio. Ci sono sempre ostacoli su cui si e canturini sono, ormai come di consueto, potrebbe inciampare e non rialzarsi più. Lo radunati nel prato antistante l’ingresso ha capito bene Cantù che due giorni prima della Curva Ancilotto. Birre, alcolici e cori di al “Pianella”, convinta molto probabilmente rispetto tra le due fazioni. di accedere a mani basse alla finale, ha lasciato ampio raggio di azione alla Virtus La “security” della Virtus Roma, posta agli Roma. I capitolini con una gara gagliarda ingressi, non è certo abituata a così tante e stoica, hanno realizzato l’impresa persone e quindi è facile perdere il controllo sbancando l’impianto brianzolo e riportando della situazione. Fortunatamente non c’è il fattore campo dalla loro parte. Sarà dunque la morsa repressiva del calcio ed in molti il PalaTiziano l’arbitro di questa semifinale. ne approfittano per fare il proprio ingresso in barba alla mancanza di titoli d’accesso. La prevendita è stata confusionaria, con Tutto facilmente prevedibile. file chilometriche al di fuori del palazzo e momenti di tensione a causa della presenza Ritiro il mio accredito ed entro. Clima

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bollente. Qualche minuto più tardi ecco presenza a tre cifre di due giorni prima, ma i primi vessilli biancoblu, questa volta i loro 50 li portano sempre. Tutti hanno una i supporters canturini vengono fatti sciarpa o una maglietta blu e ciò li rende accomodare in Galleria. Dopo aver appeso sempre belli dal punto di vista del colore. lo storico striscione, gli Eagles lanciano i primi cori, a favore della Curva avversaria. Gli ultras capitolini si rendono forse Il pubblico romano ricambia applaudendo. protagonisti della loro miglior prova nelle semifinali ed anche il pubblico “normale” Inizia la partita e subito la curva di casa si sembra quest’oggi avere quel qualcosa mostra in grande forma. Mani in alto, cori in più che rende il PalaTiziano una vera e potenti e nemmeno un seggiolino libero. Il propria bolgia. tutto dà una grande idea di compattezza e risulta molto piacevole da vedere e La squadra risponde alla grande e dimostra fotografare. Come sempre il settore della subito di avere una marcia in più rispetto Gioventù ostenta stendardi, sciarpe e agli avversari. Datome, Lawal, Goss stasera bandiere con i colori sociali mentre nell’ex valgono doppio. Corrono, conquistano settore dei Warriors si è mosso qualcosa e rimbalzi, servono assist, rubano palloni e nuove facce popolano la curva. All’ingresso segnano da 3. Il divario con il passare dei in campo delle squadre, questi ultimi minuti si amplia inesorabilmente. Gli ultras espongono lo striscione: “Fino all’ultimo lombardi che solo 4 giorni prima, vincendo senza mollare, prendiamoci la finale!”. sullo stesso parquet, avevano accarezzato il sogno della finalissima, sentono ora Dei canturini, che dire? Ormai li ho visti in scivolare lentamente qualsiasi velleità di tutte le salse. Di sabato, domenica, durante successo. Ma invece di abbattersi, alzano la settimana. Sempre in buon numero ed il tono dei propri cori. Sentono che sarà attivi. Oggi era impensabile ripetessero la l’ultima partita della stagione ed allora non

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mollano fino alla sirena finale, prodigandosi Mazzarino. Molto bello poi vedere uscire in un paio di belle sciarpate. i giocatori della Virtus che si prestano ai cori goliardici dei tifosi. La lunga serata Nonostante lo speaker inviti il pubblico a terminerà con Datome a cena assieme ai non invadere il campo, tutti si preparano ai tifosi. bordi dello stesso. Il risultato è acquisito e come di consueto in questi casi, la curva si Per una città come Roma raggiungere lascia andare alla festosa esecuzione de una finale in qualsiasi sport è sempre un “La Società dei Magnaccioni”. evento. Ed anche se poi non si vincerà Suona la sirena ed il flebile cordone di nulla, i protagonisti entreranno comunque polizia non riesce (più che altro non vuole, nell’Olimpo di chi ha fatto la storia dello sport onde evitare situazioni ben più pericolose nella Capitale. Soprattutto in un’annata in un ambiente così piccolo e chiuso) a come questa in cui la Virtus Roma si era contenere il pubblico che si riversa sul iscritta al campionato negli ultimi giorni terreno di gioco per ringraziare i propri disponibili ed era partita con l’obiettivo beniamini. Dopo 5 anni è di nuovo Finale. principe della salvezza. In molti vanno sotto il settore degli Eagles a battere le mani, sintomo che anche il Per quanto riguarda me, ormai sono tifoso medio da tribuna porta rispetto verso diventato un automa in mano alla un’amicizia ormai pluridecennale. pallacanestro. L’estate si sta inoltrando, il caldo è arrivato. Mi aspetterebbero mare, Quando il palazzetto comincia a svuotarsi, spiagge e sole. Ma ormai c’è la volata finale. i festeggiamenti si spostano all’esterno, In fondo si tratta solamente di altre 7 partite. più precisamente davanti al cancello da Un nonnulla. cui escono i giocatori. Ci sono applausi anche per l’ex Aradori e per il “Cardinale” Testo e foto di Simone Meloni.

Sport People n°26/2013 Pag. 24 Sport People n°26/2013 Pag. 25 Tifocronache: Serie B, Sassuolo-Livorno 1-0

Se il calcio è fatto di emozioni… punticino va benissimo per raggiungere allacciatevi le cinture, si parte! i playoff, secondo voi può succedere un evento catastrofico che faccia sbloccare Il campionato di serie B è infinito, passi dal il risultato di partenza? Domanda ovvia, rischio zona playout a quello ben più nobile risposta altrettanto ovvia. della speranza della promozione, perciò, da Su Sassuolo–Livorno sono puntati i fari di tradizione, è bene fare le valutazioni sulla questo finale di stagione, anche in questo reale consistenza di una squadra, quando caso bisogna dire che al Sassuolo basta il campionato ha già ampiamente superato un punto per assicurarsi la promozione, il giro di boa. In questa stagione Sassuolo mentre il Livorno deve solo vincere per e Livorno hanno, invece, mantenuto un salire direttamente in serie A. cammino costante, con pochi alti e bassi, con il pregio di restare stabilmente nella I tifosi del Sassuolo hanno visto via via parte alta della classifica dove, di volta in assottigliarsi la batteria di match point, la volta e almeno nella prima parte, hanno squadra neroverde poteva essere promossa cambiato il compagno di viaggio. già con qualche giornata di anticipo, ma il finale di campionato è stato contraddistinto Quasi per uno scherzo del destino, le prime da diverse battute di arresto, tanto che c’è quattro squadre in classifica si affrontano chi comincia ad essere un po’ scettico della l’una contro l’altra proprio all’ultima giornata, promozione che qualche mese fa sembrava per stabilire promozioni ed eventuali scontata. abbinamenti playoff. Verona–Empoli è un incontro che sulla carta ha poco da dire, A Livorno si registra tanta euforia mista all’Hellas basta un punto per assicurarsi alla speranza di centrare l’obiettivo grosso, la matematica promozione, all’Empoli un tanti tifosi hanno intenzione di muoversi alla

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Sport People n°26/2013 Pag. 26 Sport People n°26/2013 Pag. 27 Tifocronache: Serie B, Sassuolo-Livorno 1-0 volta di Modena, complice la possibilità per non notare l’assenza di pezze o striscioni i non tesserati di essere comunque presenti diretta espressione degli ultras. Diversi in virtù della formula “porta un amico”, in striscioni di club, altri fatti a bomboletta per pratica di usufruire dell’1+1 che in alcune l’evento, un paio di pezze ed un più grosso piazze ha permesso la trasferta degli ultras striscione generico “Forza ragazzi” è tutto non tesserati. quello che offre la vetrata: è evidente che la tessera ha tenuto ben lontano da Modena Gli ultras livornesi, coerentemente con la lo zoccolo duro del tifo. propria netta decisione del “No alla tessera”, declinano l’invito e come Curva Nord Il restante stadio offre un gran bel colpo decidono di non presentarsi a Modena, d’occhio, soprattutto la Curva Sud, dove nonostante l’alta posta il palio. Decisione sono assiepati gli ultras del Sassuolo, risulta più o meno condivisibile ma che reputo in essere ben piena. La speranza è quella di linea con quello che la tifoseria labronica ha strappare la promozione e per questo non si fin qui portato avanti. È ovvio, comunque, va tanto per il sottile, cercando di sostenere che la possibilità per un non tesserato di la squadra come meglio non potrebbe seguire comunque la squadra lontano dalle essere fatto. mura amiche, incentivi un gran numero di persone. Alla fine il settore ospite dello Che l’ambiente sia carico si capisce fin stadio Braglia di Modena, sarà quasi del da subito, nel momento dell’ingresso in tutto esaurito. campo delle due squadre per il consueto riscaldamento, quando si alzano cori e I livornesi giungono a Modena a bordo di bus fischi a seconda del colore delle maglie, e molte auto private, il settore viene preso con le ugole che cominciano a scaldarsi e d’assalto ed alla fine avrà un buon colpo si notano chiaramente le prime bandiere. d’occhio, anche se esteticamente non si può

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Lo stadio è già praticamente pieno, per in pochi a rispondere ma, queste prime una volta sembra essere tornati indietro schermaglie, mi fanno immediatamente nel tempo, quando per gli eventi clou immaginare che, a seconda del risultato bisognava arrivare con notevole anticipo che decreterà il terreno di gioco, i cori per assicurarsi i posti migliori. offensivi potranno diventare senza dubbio meno rari. Sicuramente questo non sarebbe Le due curve cominciano a scaldarsi, i successo se tra il contingente ospite fosse primi cori si alzano e la leadership viene stata presente la rappresentanza ultras, ma conquistata dal “Noi vogliamo questa in casi dove un chicchessia si può metter vittoria” che entrambi gli schieramenti ad incitare la folla, il risultato può essere intonano con notevole potenza. Il tifo è in sconfortante. palla e, come mi aspettavo, per certi versi il tifo del prepartita risulta essere quasi meglio Finalmente è il momento dell’ingresso in di quanto espresso nei novanta minuti di campo, la Curva Sud viene avvolta da gioco, quando le due tifoserie hanno tenuto fumogeni verdi mentre sugli spalti vengono un occhio e mezzo sul terreno di gioco e sventolati alcuni bandieroni. Niente di l’attenzione è stata quasi esclusivamente elaborato anche se qualche fumone in più per i calciatori in azione. avrebbe offerto un risultato migliore. È bene ricordare però, che con le leggi attuali non Che la posta in palio sia elevata lo si so fino a che punto sarebbe stato possibile. capisce anche dai cori delle due tifoserie: dopo i fischi alle squadre dalla curva di Nel settore ospiti viene organizzata la casa, si alza pure un coro offensivo, per classica sciarpata i cui risultati, vista la la verità non so quanto voluto dagli ultras tipologia di persone presenti, sono discreti, presenti o piuttosto partito spontaneamente anche in virtù di qualche bella bandiera che dagli occasionali. Sull’altro versante sono fa sempre colore e va a coprire qualche

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inevitabile vuoto. battimani è fatto quasi dall’intero settore ed il coro che ne consegue è un discreto boato. Si aprono le ostilità sul terreno di gioco e come mi aspettavo il tifo cala leggermente Il colore non manca in entrambe le curve, i propri decibel, ora tanti presenti hanno gli tante bandiere sventolano con una discreta occhi solo sul manto erboso e tralasciano, continuità, i livornesi fanno esplodere pure per diversi minuti, il sostegno alla squadra. una bomba carta all’interno del settore e in Sicuramente i padroni di casa possono Curva Sud, invece, si prova ad organizzare contare su una migliore organizzazione, una sciarpata dagli esiti non proprio dei dietro la pezza “Clan” si radunano gli ultras migliori. neroverdi, da lì parte il tifo e si espande a tutta la curva o almeno a quella porzione Chi si aspettava un Sassuolo con le pile che intende sostenere a gran voce i propri scariche deve restare deluso, la squadra di undici. Di Francesco viaggia su ritmi elevatissimi e mette alle corde un Livorno che fa fatica ad Nel settore dei livornesi manca una imporre il proprio gioco. Le azioni sul campo guida riconosciuta perciò c’è molta infiammano il pubblico locale, dalla curva i improvvisazione, anche se col passare dei cori sono abbastanza continui ma è tutto lo minuti sembra che i cori vengano meglio stadio, in alcuni frangenti, a farsi sentire. I dettati da qualche volontario, raccolto dietro tifosi amaranto non demordono, sostengono una pezza che ricorda i vicini cugini pisani. la squadra piuttosto bene e chiedono a gran voce la vittoria. Intonano anche un Se i padroni di casa vanno avanti a cori e paio di cori verso Morosini, ricordato tra le battimani, gli ospiti sono meno continui, ma altre cose con un paio di t-shirt appese alla quando riescono a scaldarsi dimostrano vetrata e provano ad ovviare all’assenza di avere un ottimo potenziale: qualche degli ultras cantando i cori che ogni sabato

Sport People n°26/2013 Pag. 30 Sport People n°26/2013 Pag. 31 Tifocronache: Serie B, Sassuolo-Livorno 1-0 vengono intonati in Curva Nord. ma quando si alzano i cori sono quasi dei boati. Inevitabili, in questo frangente, anche Il primo tempo termina in pareggio ma sul diversi cori offensivi: se tutto lo stadio saltella campo, ai punti, vince il Sassuolo. Sugli al coro “Chi non salta è un livornese”, gli spalti le due tifoserie hanno offerto uno ospiti rispondono con un poco convinto spettacolo discreto, con i padroni di casa “Sassuolo Sassuolo vaffanculo”, dopo che più continui ma senza quel cambio di le offese degli amaranto erano volate per i passo richiesto mentre i livornesi pur tra rivali dell’Hellas Verona. alti e bassi, quando è stato tutto il settore ad essere coinvolto, hanno offerto risultati Il gioco si fa spezzettato, il direttore di gara ottimi. fa fatica a tenere la partita in pugno, ai bordi del campo ognuno si sente in dovere di tirare Nel secondo tempo, dopo appena dieci l’acqua al proprio mulino e questo fa salire il minuti, ci può essere la svolta dell’incontro: disappunto del pubblico. Dal settore ospite si il difensore neroverde Antei viene espulso, cerca di farsi giustizia, c’è un lancio di oggetti lasciando la propria squadra in inferiorità verso l’estremo difensore del Sassuolo numerica e con un risultato da difendere a accusato di perdere eccessivamente tempo, denti stretti. Da questo momento in avanti la poi anche un inserviente ed uno steward partita si trasforma in una battaglia e sugli finiscono nelle mire dei tifosi livornesi per spalti non ci si discosta da questo clima. Sul un comportamento non proprio corretto. terreno di gioco falli, simulazioni, perdite di tempo, palloni che vanno e vengono: gli Il tifo, in alcuni frangenti, si va a fare benedire, animi già surriscaldati dalla posta il palio anche i battimani dei padroni di casa son diventano incandescenti, sugli spalti i cori meno compatti e seguiti anche se, a livello verso le squadre diventano più rabbiosi di colore, va segnalata una bella bandiera ed incisivi, si canta con meno continuità sventolata continuamente a centro curva.

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Il Livorno si getta a capofitto in avanti per resta sotto controllo, lo speaker prega i tifosi cercare di segnare la rete del vantaggio, neroverdi di uscire dal terreno di gioco per il Sassuolo si difende con i denti e prova permettere la premiazione della squadra, il ad imbastire qualche contropiede e proprio pubblico sembra infischiarsene ed ognuno sul filo di lana trova il pertugio giusto per continua a festeggiare a modo proprio, segnare la rete che significa vittoria e mentre i giocatori sul palco sembrano promozione in serie A. proprio cercare l’abbraccio con i propri tifosi.

Parte la festa dei padroni di casa, i La festa continua all’interno dello stadio giocatori vengono sommersi dall’abbraccio ed anche all’esterno, con la carovana dei dei tifosi che hanno invaso il terreno di livornesi che fa ritorno a casa pensando già gioco, si scattano le foto di rito, si piange alla prossima sfida dei playoff. dalla gioia e si sventolano le bandiere sul campo. Sull’altro versante c’è chi prende Per il Sassuolo la promozione è storica, gli mestamente la via di casa ma il grosso ultras neroverdi ora calcheranno i gradoni del pubblico tributa un lungo applauso della serie A e si troveranno davanti tifoserie alla squadra e non mancano i cori di di spessore. Sicuramente mantenere i incitamento, cori che si fanno sempre più numeri espressi in questo pomeriggio convinti e che vengono eseguiti da un gran sarebbe già cosa più che buona, se bel numero di persone. Resta il nervosismo l’entusiasmo non si spenge man mano tra gli ospiti, qualche intrepido si arrampica che si metabolizza la promozione, si potrà sulla recinzione, la polizia vigila a distanza parlare di un altro miracolo sportivo come fu pronta ad intervenire, anche perché tra i quello del Chievo Verona quando si affacciò padroni di casa c’è chi si avvicina un po’ alla massima serie. In bocca al lupo! troppo per sbeffeggiare i rivali. La situazione Testo e foto di Valerio Poli.

Sport People n°26/2013 Pag. 32 Sport People n°26/2013 Pag. 33 Tifocronache: Serie B, Cesena-Juve Stabia 3-1

Attenti alle vespe come già avvenuto in altre occasioni. Dagli striscioni e dai drappi che accompagnano Ultime fondamentali battute per il torneo di gli ospiti, se ne deduce che nell’insieme la serie B 2012/2013, utili per provare a cen- presenza di Stabiesi residenti al Centro- trare gli obiettivi primari che ci si era prefis- Nord è abbastanza nutrita rispetto al totale sati ad inizio campionato. Nel caso dell’A.C. dei sostenitori gialloblu presenti nel settore Cesena, per come era iniziata quest’av- ospiti. Il loro tifo, nel complesso, è piuttosto ventura, l’obiettivo da raggiungere è la sal- continuativo e rumoroso, soprattutto nella vezza che, unita ad un adeguato riassetto parte iniziale del match e, poi, in occasione societario, possa garantire ai bianconeri la della marcatura che regala alla loro squadra permanenza nella categoria e allo stesso il momentaneo pareggio. Faccio comunque tempo gettare le basi per un futuro che sol- molta fatica a sentirli ed a distinguere i loro tanto pochi mesi fa sembrava davvero mol- cori nella bolgia di un Manuzzi che per tutta to incerto. la durata dell’incontro sostiene a gran voce i bianconeri per aiutarli a superare questa Ospite del Manuzzi quest’oggi è la Juve Sta- ennesima, importantissima prova. bia, formazione campana che fino ad ora ha decisamente fatto bene e che sbarca in Ro- Sulla sponda di casa, come sempre, c’è magna senza particolari ansie di classifica. aria di festa tutt’intorno alla zona della Fiori- Le “vespe” gialloblu si presentano a Cese- ta e la giornata di sole, con una temperatura na accompagnate da una pattuglia di soste- finalmente primaverile, mette di buon umo- nitori non molto nutrita ma non per questo re anche il più scettico tra i tifosi del “caval- poco agguerrita e decisa a farsi sentire, luccio marino”. Il colpo d’occhio, una volta

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all’interno dello stadio, è come sempre di quelli che ti riconciliano col calcio e ti fanno tornare indietro di qualche anno, quando le televisioni ancora non aveva- no colonizzato il mondo del pallone e la gente, alla domenica, affollava ancora gli spalti per partecipare a quel rito colletti- vo che era la partita di calcio della pro- pria squadra locale. Ci sono circa 9.000 spettatori sugli spalti, pronti a dare il loro contributo per spingere la palla nella rete stabiese il maggior numero di volte pos- sibile. E alla fine nessuno dei due, squa- dra e tifosi, deluderà le mie aspettative.

Indifferenza e rispetto tra le due tifoserie, sia fuori che dentro lo stadio.

Ad inizio gara, la Curva Mare espone uno striscione per ricordare Stefano Giunchi, giovanissimo tifoso dell’A.C. Cesena tra- gicamente scomparso in un incidente stradale. Nell’occasione, il capitano dei

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bianconeri, Succi, rende omaggio alla me- sitato in chiave moderna, cantato a squar- moria di Patrick, altro grande tifoso bianco- ciagola da tutta la curva e anche da buona nero prematuramente scomparso, andando parte degli spettatori dei distinti, il tutto per a deporre un mazzo di fiori sotto la curva di almeno un quarto d’ora. casa. L’incontro si conclude con un perentorio 3 Dopodiché, si dà il via alle ostilità, con i a 1 a favore dei romagnoli e, a fine gara, la gruppi principali della Curva Mare (WSB e maggior parte del pubblico si trattiene all’in- Sconvolts nel secondo anello e Viking nel terno dello stadio in attesa dei risultati dagli primo) che spronano la loro tifoseria a so- altri campi, per cercare di capire se si pos- stenere gli undici bianconeri in campo. Il so- sa già festeggiare la salvezza matematica. stegno è continuo, incessante e roboante, Nei capannelli che si formano sugli spalti è tanto da contribuire in maniera decisiva al tutto un fluire di calcoli e ipotesi circa le pos- buon andamento della gara, costantemente sibilità di aver raggiunto la tanto agognata a favore dei padroni di casa, soprattutto nel- permanenza in B. Così non è, e la festa, la ripresa quando c’è da rimettere la testa quella vera, alla fine è rimandata di una set- avanti dopo il momentaneo pareggio mes- timana o forse due, con la consapevolezza so a segno dagli Stabiesi. La Curva Mare che nella peggiore delle ipotesi ce la si po- non accusa il colpo e, anzi, spinge ancora trà giocare all’ultima giornata, ancora tra le più forte sul tasto dei decibel, riuscendo a mura amiche, contro la già retrocessa Pro coinvolgere a tratti anche gli altri settori del- Vercelli. lo stadio. Coinvolgente, come sempre, sul finire del match, il coro “Romagna mia” rivi- Testo e foto di Giangiuseppe Gassi.

Sport People n°26/2013 Pag. 36 Sport People n°26/2013 Pag. 37 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2

Strade che si dividono troppo noti problemi societari dei granata (anche se il tanto temuto fallimento sembra Stavolta anche Simone mi raggiunge per essere scongiurato). questa penultima giornata di Challenge League svizzera. Peccato che, quando La Svizzera è ormai di casa e il valico di l’ho convinto ad anticipare di un giorno Val Mulini ci fa accedere al paese elvetico la sua trasferta per Cantù-Virtus Roma, senza inutili file e controlli. Le nostre Aarau e Bellinzona erano ancora in stretto compagne di viaggio sono delle birre contatto di classifica. La terzultima giornata tedesche e svizzere, tanto per calarci nella di campionato, invece, col Bellinzona che giusta atmosfera. Il tempo è clemente, dopo ha pareggiato per 2-2 contro il Wohlen (gol settimane di freddo e maltempo, e tra una preso all’ultimissimo secondo), ha già offerto chiacchiera e l’altra il viaggio scorre sereno È Giovedì il suo verdetto, con l’Aarau campione che verso la capitale del Ticino. ma ha festeggiato con gusto tra le mura amiche in molti cantoni della Svizzera è anche la il proprio ritorno in Super League. festa del Corpus Domini, una delle tante del mese di Maggio. La strada vuota, con La partita tra le due squadre, di fatto, è gli Svizzeri partiti chissà dove per un lungo diventata una mera passerella, con stati ponte, è compensata da un blocco di polizia d’animo diversi tra le due tifoserie: i tifosi all’uscita di Bellinzona Sud: con un’abile dell’Aarau senza più niente da chiedere ad manovra io e Simone imboschiamo le birre un campionato che ha regalato la massima senza dare nell’occhio, e poi basta dire agli delle soddisfazioni, il Bellinzona che ha agenti che siamo fotografi che vanno alla fallito l’obiettivo di inizio stagione e che partita per ottenere un rapido lasciapassare. quasi sicuramente ripartirà, ad andar bene, una categoria più in basso, a causa dei fin In breve tempo arriviamo allo stadio Comunale dove, dalla strada, è già possibile

Sport People n°26/2013 Pag. 38 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2

Sport People n°26/2013 Pag. 38 Sport People n°26/2013 Pag. 39 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2 notare una presenza importante di tifosi di questi numeri. ospiti. Di sicuro già meglio degli zero del Wohlen visti cinque giorni prima. Come Per quanto riguarda il Comunale, l’aria già detto nei passati racconti, a Bellinzona di smobilitazione è evidente anche dalla non esistono più liste degli accrediti ed presenza al di sotto della media stagionale. entriamo praticamente col tappetino rosso; Gli ultras granata, che mettono il loro l’elemento di novità è che, quest’oggi, non striscione con un certo anticipo, sono circa viene neanche dato il pass per accedere al una ventina o poco più. Anche loro hanno campo. La situazione di una società la si risentito di una situazione societaria vede già da queste piccole cose. E parliamo piuttosto grottesca, dove le notizie della loro pur sempre di un club che, fino a due anni squadra non erano tanto quelle delle partite fa, militava nella Super League. in campo ma quelle riguardanti fallimenti, tribunali, scioperi dei calciatori, mancati L’affluenza allo stadio non è di quelle stipendi e sfratti. Questo, nonostante la importanti, ma per essere una partita dal stampa locale sia pronta a scommettere che valore prossimo allo zero, ci si può anche il presidente abbia trovato, come per magia, accontentare. Gli Ultras dell’Aarau arrivano un fondo di investimento straniero pronto a mano a mano con tutti i loro gruppi: Amigos, versare capitali freschi; per ora, però, i soldi Futuro, Ferox, Adler, Fistulos e Suhr Bucks. nel conto corrente dell’ACB devono ancora Alla fine, a compattarsi dietro gli striscioni, arrivare. sono circa un’ottantina di ragazzi e ragazze, mentre la presenza comprensiva di tutti La partita inizia un po’ in sordina, tanto in i tifosi nel settore ospiti è poco meno del campo quanto sugli spalti. Intendiamoci, doppio: se si pensa che la squadra è già entrambe le tifoserie cantano ma manca promossa, si può essere più che soddisfatti quella tonalità che esprime la reale volontà di sostenere gli undici in campo. Coi minuti

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Sport People n°26/2013 Pag. 40 Sport People n°26/2013 Pag. 41 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2 però le cose migliorano, soprattutto su che sembra ammazzare definitivamente la sponda ospite, dove il numero superiore fa partita. Gli Argoviesi, di loro, tifano persino in maniera netta la differenza. La continuità meglio che nel primo tempo, sventolando dei cori, e l’aumento del volume delle corde più di continuo le loro bandiere. Nella loro vocali, spinge l’Aarau al meritato vantaggio, performance ripropongono il “tutti a destra, che arriva al minuto 17 con Calla. Bella tutti a sinistra”, stavolta alzando non le l’esultanza dei tifosi e della squadra, che braccia al cielo, ma le proprie scarpe. corre sotto la curva. La partita diventa più piacevole sia in campo L’incitamento degli ospiti sale ulteriormente che sugli spalti. Al 58° Schürpf accorcia di qualità, con cori originali e musicali, più un le distanze per il Bellinzona, regalando bel “tutti a destra, tutti a sinistra” mimato con una nuova prospettiva per la gara. Non le mani. I padroni di casa, pur sventolando mollano gli ultras dell’Aarau che non si con continuità le loro bandiere, sono meno costanti nell’incitamento, anche se, di tanto azzittiscono più neanche per un secondo. in tanto, riescono a farsi sentire. Fra le due Improvvisamente anche la curva di casa tifoserie anche qualche coro ostile, ma la riprende colore e vigore, con l’accensione di cosa finisce là. Il primo tempo si chiude un paio di torce gialle, accompagnate da un con l’Aarau in vantaggio e un’impressione fitto sventolio di bandiere. Il giusto epilogo sul tifo espresso dagli spalti abbastanza di fatto della partita avviene al 75°, quando soddisfacente. il nordcoreano Pak segna, in maniera piuttosto spettacolare, il 2-2 definitivo, che Nel secondo tempo gli ultras di casa tirano fa esultare tutto il pubblico convenuto al fuori arsenale e voce, e cominciano a dare Comunale che tifa granata. Il Bellinzona più colore, ma soprattutto più timbro, alla loro salva la faccia e nei quattro scontri diretti prova. Questo nonostante lo 0-2 di Staubli

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Sport People n°26/2013 Pag. 42 Sport People n°26/2013 Pag. 43 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2 con l’Aarau risulta, così, decisamente avviso, l’abisso culturale tra noi e la Svizzera vincitore (due vittorie granata, un pareggio sta anche in questo. È evidente che, nel e una sconfitta). paese elvetico, non ci sono giornalisti sul libro paga di potenti lobby pronte a pagare Sul finire delle ostilità, gli ultras ospiti per scrivere infamie sul nostro mondo e, intonano un coro a rispondere verso la così, manifestazioni come questa vengono parte sinistra accanto alla tribuna coperta apertamente tollerate persino dalle forze che, con nostra sorpresa, risponde a sua dell’ordine stesse, che hanno visto ma, volta verso la curva. Il meccanismo si considerato il contesto di festa, non hanno ripete più volte, finché non constatiamo infierito. che i ragazzi accanto alla tribuna coperta, e quasi opposti alla curva degli ospiti, sono i Ora le strade delle due squadre si dividono ragazzi diffidati dell’Aarau, che sono riusciti in maniera netta: Aarau in Super League, ad entrare negli ultimi minuti di partita e pronto ad una caterva di derby con le non fanno assolutamente segreto della loro Zurighesi, Basilea e Lucerna; Bellinzona presenza. che ripartirà, come minimo, una serie più in basso, nonostante il secondo posto La festa finale è collettiva, con entrambe definitivo in classifica. Alla propria squadra le squadre che vanno a festeggiare sotto i granata non possono rimproverare nulla, le rispettive curve. Una nota di rilievo per i mentre la proprietà comincia a stare sulla giocatori dell’Aarau, che dopo aver ricevuto graticola come un pollo allo spiedo. Solo il il saluto festoso della loro curva, vanno a futuro potrà dare sentenze definitive. fare la stessa identica cosa sotto al settore dei diffidati, cantando, ballando e saltando. Testo di Stefano Severi Ad ognuno le proprie considerazioni; a mio Foto di Simone Meloni

Sport People n°26/2013 Pag. 44 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2 Tifocronache: Challenge League Svizzera, Bellinzona-Aarau 2-2

Sport People n°26/2013 Pag. 44 Sport People n°26/2013 Pag. 45 Tifocronache: Serie B, Modena-Pro Vercelli 1-0

In memoria di Paolo Ponzo

Quest’oggi allo stadio Braglia si celebra il ricordo di Paolo Ponzo, grande professionista e soprattutto bellissima persona che pochi giorni prima è venuto a mancare prematuramente, lasciando un vuoto incolmabile e un ottimo ricordo in chiunque lo abbia conosciuto e ovunque abbia giocato, a prescindere dalle rivalità di campanile. Un abbraccio ideale attorno al feretro di questo sfortunato ragazzo che per un giorno accomuna virtualmente la tifoseria modenese a quelle di Reggio Emilia, Cesena, La Spezia e Savona, passando per Vado Ligure, Montevarchi e Imperia. I ragazzi di CS#, da parte loro, ricordano anche Marco, senza dimenticarsi di celebrare i 101 anni di vita del Modena FC. Per la prima volta vedo all’opera, dal

Sport People n°26/2013 Pag. 46 Tifocronache: Serie B, Modena-Pro Vercelli 1-0 Tifocronache: Serie B, Modena-Pro Vercelli 1-0

Sport People n°26/2013 Pag. 46 Sport People n°26/2013 Pag. 47 Tifocronache: Serie B, Modena-Pro Vercelli 1-0

vivo, i sostenitori della Pro Vercelli che giungono al Braglia in un discreto numero, nonostante la loro squadra sia ormai virtualmente retrocessa e abbia ben poco da chiedere al campionato di B. Il gruppo vero e proprio, i ragazzi della Curva Ovest, entrano nel settore ospiti a partita già iniziata e onorano più che degnamente il proprio ruolo con un sostegno costante, fatto di tanti cori secchi e battimani. Ma il particolare che verrà ricordato più a lungo di questa braccia al cielo per urlare a squarciagola loro fugace apparizione all’ombra della la loro passione per Modena e per il Ghirlandina, è senza dubbio il tizio Modena FC. Alla fine il loro sostegno vestito da leone (!) che trascorrerà risulterà essere continuo e costante per l’intero incontro tifando assieme ai suoi tutto l’arco dell’incontro, malgrado una compagni di fede e andando su e giù per prova ancora poco brillante da parte i gradoni. della squadra di casa, ormai da qualche In curva Montagnani, i ragazzi di CS# tempo affidata alle cure dell’esperto sono oggi in ottima forma e non fanno mai mister Novellino. mancare il loro sostegno ai Gialli per tutto Sempre sul fronte del tifo casalingo, l’arco dei novanta minuti. Cori secchi e egregia prova anche da parte della

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quarantina circa di ragazzi del Gruppo Gradinata, che si confermano ancora una volta come valida spalla rispetto al tifo proveniente dalla Curva Montagnani e capaci anche di far sentire il calore e la passione ai propri giocatori, quando questi si trovano a giocare dalla parte opposta del campo, rispetto alla curva di casa. Alla fine, i Gialli riescono comunque ad aggiudicarsi i tre punti in palio e a spezzare la maledizione che, ormai da diverse settimane, incombeva sulle loro gare casalinghe e che li vedeva subire goal decisivi sempre nei minuti di recupero. Finisce con un 1 a 0 che tiene ancora accese le residue speranze di accedere alla coda playoff. Ultimo treno utile che conduce a quella stazione dei sogni che si chiama serie A.

Testo e foto di Giangiuseppe Gassi.

Sport People n°26/2013 Pag. 48 Sport People n°26/2013 Pag. 49 Tifocronache: Seminfinali Playoff Serie B, Novara-Empoli 1-1

In quattro a caccia di un posto in A andando alla ricerca di pezze empolesi si trova quella dei Desperados, oramai l’unico Al Piola di scena la prima partita valida gruppo rimasto nella curva toscana. Infatti per le semifinali che porteranno una delle lo storico gruppo dei Rangers ha deciso di 4 candidate (Novara, Empoli, Livorno e sciogliersi, nell’estate scorsa, per vari motivi, Brescia) alla promozione nella massima uno su tutti la TdT. Lo scioglimento a livello serie seguendo Sassuolo e Hellas. Due di gruppo, però non ha allontanato i membri squadre che sotto diversi aspetti hanno dei Rangers, che in casa presenziano, ma compiuto un miracolo e meritatamente si essendo coerenti con il non tesserarsi oggi trovano qui: il Novara, dato per spacciato non sono all’interno dello stadio, anche se a inizio stagione e l’Empoli che non ha mai va riferita la loro presenza al di fuori, da dove mollato il terzetto di testa garantendosi la vengono poi allontanati. I Desperados, dal disputa dei playoff. canto loro erano in un primo tempo avversi L’affluenza allo stadio è alta, molti novaresi alla campagna imposta dal Ministero, ma hanno deciso finalmente di venire allo poi, per amore della squadra hanno deciso stadio a sostenere la squadra, il discorso di tesserarsi e poter così affrontare le vale anche per la curva. Stasera infatti sono trasferte. circa 300 i presenti nel settore centrale riuniti Colpiscono la mia attenzione anche due dietro le pezze U.N., Gioventu Biancoblu, pezze gialloblu, infatti sono presenti dei Sezione, Vecchio Stampo, Gruppo Storico e ragazzi della Curva Nord Matteo Bagnaresi Zoo pronti a sostenere con la voce i ragazzi di Parma gemellati con i toscani. A proposito di Aglietti. di presenze di gemellati, nella Nord novarese Sul versante ospite circa 200 gli empolesi c’è una rappresentanza da Rimini. che hanno raggiunto la città piemontese per All’ingresso delle squadre la curva nord, spingere i propri giocatori verso l’impresa; stasera davvero bella anche dal punto di vista cromatico, accoglie la propria

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squadra con un fortissimo “Novara Novara” il gelo sul resto dello stadio ma non sul subito ripetuto a gran voce anche dallo settore degli ultras che, armati di voglia stadio intero; varie torce “flash” e diversi e attaccamento ai colori, non mollano bandieroni fanno sì che l’inizio sia a dir un attimo spronando così la squadra. poco spettacolare. Anche gli empolesi Per far capire ai propri giocatori che loro ci accolgono l’entrata in campo della propria credono, i novaresi chiedono e ottengono squadra con un fortissimo “Empoli Empoli” l’aiuto di tutto il pubblico facendo sollevare e con lo sventolio di numerose bandierine. nuovamente un fortissimo “Novara Novara” Insomma un esordio degno delle più rosee che riecheggia nell’aria. aspettative. Finito l’effetto coreografico Dopo un buon inizio il tifo empolese inizia delle torce, dagli spalti novaresi si eleva uno un po’ a scemare, infatti sui cori secchi la striscione che la dice lunga sull’entusiasmo partecipazione di tutti è garantita, ma sui dei novaresi: “Voi con il cuore Noi con la cori più prolungati e sconosciuti ai più solo voce, Carica Novara”. lo zoccolo duro dei Desperados tiene vivo il coro. Un saluto ai gemellati di Parma si leva Il tifo da ambedue le parti è di alto livello, con un forte “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, i novaresi sfoderano subito cori a ripetere a rinsaldare il forte legame tra queste due che fanno tremare le fondamenta dello tifoserie, coro che vuole anche essere un stadio, gli empolesi, inferiori di numero ma ricordo del povero “Bagna”, ultras gialloblu con il cuore e la voglia giusta, rispondono scomparso troppo presto: un gesto per alla grande facendosi sentire molto bene. ricordare oltre che un fratello di tifo, anche Subito una doccia fredda per il Piola, infatti un ragazzo che condivideva gli stessi valori passano appena 180” che l’Empoli con dei presenti in curva. Maccarone trova l’immediato vantaggio: La Nord non molla un attimo, dal palo il il settore empolese esplode di gioia, lanciacori sprona i suoi: un susseguirsi di incontenibile la felicità dei toscani. Cala cori a ripetere, certamente l’arma migliore

Sport People n°26/2013 Pag. 50 Sport People n°26/2013 Pag. 51 Tifocronache: Seminfinali Playoff Serie B, Novara-Empoli 1-1 dei novaresi, assieme a cori più prolungati tutto rispetto. fanno capire alla squadra che loro sono lì Sui cori più prolungati i novaresi fanno per spingerli alla vittoria. sventolare diversi bandieroni, uno del A più riprese il Novara ci va vicino e gruppo Sezione e altri 3 con i colori sociali finalmente al 38’ Buzzegoli trasforma il dando una bella nota di colore. penalty concesso dall’arbitro, facendo così Gli empolesi, o meglio quello zoccolo esplodere di gioia lo stadio intero. duro di 40/50 persone, continua, pur con L’intervallo si avvicina e gli ultras novaresi qualche pausa per rifiatare, a farsi sentire, spingono sull’acceleratore incitando i sostenendo i propri colori e accogliendo propri giocatori con un “Fino alla fine ogni passaggio errato degli avversari con forza Novara” che chiude il primo tempo. la stessa gioia di una rete. Anche se non Il secondo tempo si apre con i padroni di tutti partecipano al tifo regolarmente, devo casa che ricordano due ultras novaresi dire che sotto l’aspetto visivo gli empolesi prematuramente scomparsi (cio avviene in sono molto attivi: accendono qualche torcia tutte le partite, un bel gesto per ricordare rossa, sventolano un buon numero di amici e compagni di tifo che li guardano bandiere più o meno piccole e un grosso dall’alto). Dopo qualche bordata di fischi bandierone, risultando molto vivaci agli per rifiatare e disturbare il possesso palla occhi dei presenti. avversario, gli ultras azzurri ripartono con La partita non sembra schiodarsi dal cori prolungati che evidenziano la loro pareggio, il tifo novarese ne risente e chi presenza allo stadio per la squadra; a magari ci crede meno inizia a non batter differenza del solito, quando il battimani più le mani, a non sostenere più i ragazzi, sovrasta la voce, oggi, essendo anche in per questo gli ultras di casa invitano, numero superiore alla media, il risultato senza troppi giri di parole, chi non fosse è davvero ottimo e fa capire che, quando interessato a sostenere la squadra e a vuole, questa piazza sa offrire numeri di cantare, ad andare a vedere la Pro (Vercelli).

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Il messaggio sembra recepito, difatti dopo alla finale in virtù della miglior classifica in qualche minuto in sordina tornano a dare la campionato. carica ai propri giocatori. I giocatori toscani ringraziano i propri tifosi Come detto prima, il numero non troppo recandosi sotto il loro settore e lanciando elevato degli empolesi e il grande dispendio magliette e pantaloni a chi si è sobbarcato di voce patito nel primo tempo, fa sì che questa trasferta infrasettimanale. siano abbastanza lunghe le pause prese I novaresi, mai domi, al fischio finale dai toscani per rifiatare. Passato qualche intonano un fortissimo “Tutti a Empoli”, minuto in totale silenzio, tornano a farsi facendo capire alla squadra che loro ci sentire discretamente urlando a gran voce credono fino alla fine. “Empoli Empoli”. Un buon tifo espresso stasera da tutte Qualche decisione arbitrale non condivisa e due le tifoserie, i padroni di casa sono dal pubblico di casa, sposta l’attenzione di riusciti a presentare finalmente un numero alcuni cori all’indirizzo del direttore di gara, degno della piazza e della categoria. cori che si aggiungono ai fischi rivolti dallo Gli avversari, nonostante la tessera, le stadio intero allo stesso. diverse posizioni sul tesseramento e la La partita si avvia alla conclusione e trasferta infrasettimanale, offrono una i novaresi rendono il giusto saluto ai buona prestazione. Va ricordata ancora la propri gemellati con un forte “Rimini presenza di alcuni “no TdT” all’esterno dello Rimini” accompagnato dal battimani. stadio: non avendo aderito alla campagna di La partita termina in pareggio, gli empolesi tesseramento, è stato loro negato l’accesso; esultano come se avessero vinto: con come sempre, se non esegui l’ordine del questo risultato potranno permettersi anche padrone e la pensi diversamente, stai fuori. di pareggiare nella partita di ritorno, risultato che permetterebbe all’Empoli di accedere Testo e foto di Alessio Farinelli.

Sport People n°26/2013 Pag. 52 Sport People n°26/2013 Pag. 53 Tifocronache: Serie B, Cesena-Pro Vercelli 1-1

Il fascino delle cose semplici rilasciate in diretta ad una televisione locale, con le quali oltre a togliersi diversi “sassolini I bianconeri romagnoli, la settimana prece- dalle scarpe”, ha ribadito ancora una volta, dente, hanno raggiunto la salvezza mate- così come già aveva fatto in passato, il suo matica in quel di Bari, malgrado la sconfitta amore per la Romagna e per l’A.C. Cesena. maturata allo stadio San Nicola. Uno sfogo liberatorio, che ha infiammato e galvanizzato una tifoseria lungamente pro- La Curva Mare e l’intero stadio, per l’occa- vata da mesi di delusioni sportive ed incer- sione, rendono omaggio al “condottiero” che tezze sul futuro societario del “cavalluccio ha permesso tutto ciò. Pier Paolo Bisoli, l’al- marino”. lenatore che ha preso sulle sue spalle una squadra costruita da altri durante l’estate e Per ringraziarlo dell’impegno e dei risulta- che con qualche innesto a Gennaio è pas- ti conseguiti, la Curva Mare e il Coordina- sata dal fondo della classifica alla salvezza. mento dei clubs bianconeri posizionati nei Il tutto, dopo che nel 2010 aveva ricevuto distinti, gli dedicano uno striscione ciascuno il benservito da parte della precedente di- e, prima dell’inizio del match, gli tributano rigenza dell’A.C. Cesena, allora guidata un lungo e intenso coro (e non sarà l’unico), dall’ex presidente Campedelli, all’indomani che richiama lo stesso Bisoli sul terreno di della seconda promozione consecutiva con gioco, portandolo fin sotto gli spalti a ringra- cui aveva riportato i bianconeri dall’inferno ziare personalmente la sua tifoseria. della serie C1 al paradiso della serie A, da cui i romagnoli mancavano da ben venti Malgrado la gara di oggi non abbia alcuna lunghi anni. importanza ai fini della classifica, tanto da essere addirittura anticipata alle 14:30 del Comprensibili, anzi più che lecite, certe sue sabato (in aperto spregio di tutti quei tifosi recenti dichiarazioni senza peli sulla lingua,

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Sport People n°26/2013 Pag. 54 Sport People n°26/2013 Pag. 55 Tifocronache: Serie B, Cesena-Pro Vercelli 1-1 che volevano godersi un ultimo pomeriggio Curva Mare lo vede, lo apprezza e lo incita, allo stadio... complimenti, Lega di serie B!), tributando più di un coro all’indirizzo di Pier si contano anche stavolta i soliti 9.000 spet- Paolo Bisoli. tatori circa, che giungono al Manuzzi (molti a partita già iniziata) dai quattro angoli della Il rilassamento in campo, dovuto al clima di Romagna. festa e di vacanza anticipata già nella testa (e nelle gambe) delle due squadre, non inci- L’obiettivo della giornata per tutti è lo stes- de negativamente sul sostegno della Curva so, festeggiare una salvezza che, per come Mare che, per tutto l’arco dei novanta minuti è stata ottenuta e per le vicende societarie di gioco, sostiene la propria squadra con lo che hanno funestato questa stagione (e che stesso calore e la stessa intensità di sem- ancora non sono state risolte), vale quanto pre, incluso l’ormai abituale “Romagna mia” una promozione in serie A, se non addirit- rivisitato, che verso la fine del match viene tura di più. Di sicuro uno di quei campionati cantato ripetutamente da quasi tutto lo sta- che i sostenitori bianconeri ricorderanno a dio per una decina di minuti abbondanti. lungo. Malgrado gli appelli dello speaker a non Detto quindi che la partita in sé non ha al- entrare sul terreno di gioco, per permette- cun significato ai fini della classifica, va re alla squadra di effettuare il tradizionale detto anche che così non è per il “mister” giro di campo a fine partita, il triplice fischio bianconero, che invece ci tiene a chiudere dell’arbitro è salutato da una classica e la stagione 2012/2013 in bellezza. E quindi, pacifica invasione da parte degli spettatori come al suo solito, finisce per passare l’in- dei distinti (settore che da tempo è privo di tera partita ad urlare, a sbracciarsi e a dan- barriere che lo separano dal campo), che narsi l’anima nei pressi della panchina. La comunque non rovinano la festa accompa-

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gnando i giocatori dell’A.C. Cesena, ormai Infine, un pensiero ai sostenitori vercelle- in mutande, fin sotto la curva per tributare e si, presenti questo pomeriggio al Manuzzi. raccogliere i saluti di rito. Sono una trentina circa e malgrado la ma- tematica retrocessione della loro squadra Ma è nel dopogara la sorpresa più bella, per sia avvenuta ormai da alcune settimane, tutti i tifosi bianconeri accorsi questo pome- anche in occasione di questa ultima, inutile, riggio. trasferta decidono di sobbarcarsi le centina- L’intera squadra, inclusi mister e staff tec- ia di chilometri che separano Vercelli dalla nico, si presenta nel piazzale antistante il Romagna, pur di essere ancora una volta settore distinti e si uniscono ai propri soste- al fianco dei propri colori. Un gesto, il loro, nitori nella festa salvezza in corso di svol- davvero apprezzabile anche se non si trat- gimento a base di piada, salsiccia e vino. ta di nulla di clamoroso, né tanto meno di Un autentico bagno di folla al quale nessun numeri esorbitanti. Nel loro piccolo però, i tesserato dell’A.C. Cesena si sottrae e che ragazzi della Curva Ovest, hanno dato una prosegue per alcune ore. pregevole dimostrazione di quella tanto decantata “mentalità ultras”, intesa come Scene d’altri tempi, gesti semplici ma si- amore e sostegno incondizionato nei con- gnificativi di un calcio di provincia che va fronti della propria squadra e della propria sempre più scomparendo. Situazioni anco- città. Un gesto non da poco, soprattutto al ra possibili da queste parti, proprio perché giorno d’oggi, nell’era del calcio in diretta la Romagna è anche questo, tradizione e televisiva e con la “sirena” dei grandi club semplicità. Loro, dicono, le passerelle sui metropolitani che lancia il suo seducente ri- pullman scoperti circondati da due ali di fol- chiamo a breve distanza da casa. la, preferiscono lasciarle agli altri. Meglio un buon bicchiere di vino in compagnia. Testo e foto di Giangiuseppe Gassi.

Sport People n°26/2013 Pag. 56 Sport People n°26/2013 Pag. 57 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Pisa-Perugia 2-1

Benvenuti al ballo per la serie B la Curva Nord si presenta già ben piena con largo anticipo, qualche bandiera fa Il Pisa agguanta il treno playoff quasi sul capolino e quando la squadra entra sul filo di lana, il Perugia perde la possibilità di terreno di gioco per il rituale riscaldamento, salire direttamente in serie B quasi all’ultima il pubblico la chiama a gran voce sotto la giornata, così i destini delle due formazioni e curva, per ricevere l’ideale abbraccio. Cori delle due tifoserie si incrociano nuovamente che cominciano ad alzarsi senza troppi dopo che in campionato si erano avute due problemi, la squadra si scalda sotto la curva sfide interessanti, del resto sia pisani che e gli attestati di stima, le esortazioni a dare perugini hanno alle spalle una storia ultras tutto in campo si sprecano. non proprio da disdegnare. Sull’altro versante gli ultras perugini La partita è di quelle da non perdere, se sul arrivano con un discreto anticipo, il tempo terreno verde il Perugia deve confermare di posizionare gli storici striscioni che inizia il proprio maggiore tasso tecnico, sugli ad alzarsi anche a questa latitudine qualche spalti c’è di che divertirsi con una “Arena coro verso la squadra. Garibaldi” che si annuncia bollente e con i perugini che, essendo tesserati, non hanno L’ambiente è su di giri, dalla Nord spuntano problemi a portare quantità oltre che qualità bandiere e bandiere a due aste, le manate in Toscana. accompagnano la squadra al rientro negli spogliatoi, mentre i perugini offrono un Le attese non vanno assolutamente deluse, accenno di coreografia con le bandiere qualcosa di più dei canonici diecimila che spuntano in qua e là, poi anche loro spettatori fanno da cornice a questa sfida, accompagnano i giocatori nel tunnel con i ma sono le due curve le nostre protagoniste: propri cori.

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È il momento dell’ingresso in campo delle non si sia mai accorto di doping reale ed due formazioni, i perugini colorano il amministrativo, partite truccate, arbitraggi settore con tante bandiere bianche e rosse, discutibili e addirittura convocazioni pilotate accendono anche un fumogeno bianco che in Nazionale. Eppure le uniche cose ad trova il campo per destinazione. Sull’altro essere sanzionate sono: accendere una versante, i padroni di casa offrono una torcia, suonare un tamburo, introdurre uno bella coreografia, con i monumenti della striscione senza prima aver fatto domanda città contornati da tante bandiere nere e in carta da bollo. Passiamo oltre. azzurre. Spettacolo delle due tifoserie che da solo varrebbe il prezzo del biglietto: Quando iniziano le schermaglie in campo, certe coreografie son sempre più difficili sugli spalti bisogna cominciare a fare sul a vedersi, le leggi anti-ultras privano di serio: i perugini offrono un ottimo colpo colore e calore quegli spalti che, invece, d’occhio, tante bandiere vengono fatte hanno un costante bisogno di trasmettere sventolare in tutta la curva, anche se a emozioni, quelle stesse emozioni che non livello canoro incontrano qualche difficoltà. puoi provare stando seduto sul comodo In questo pomeriggio la loro organizzazione divano di casa. Ma questo è un discorso non è delle migliori, la voce dei biancorossi trito e ritrito, vecchio come la rabbia che si alza un po’ a fatica e non c’è il giusto si prova quando i “padroni” del pallone coordinamento tra i lanciacori dei gruppi. vogliono far passare gli ultras come solo ed Sicuramente i tanti occasionali sono per eterno male del calcio. Ogni tanto i Fabio certi versi un freno al tifo, si cerca di far Capello della situazione dovrebbero fare un cantare tutto il settore ma spesso sono minimo di autocritica, visto che bazzicando tante le persone che vanno fuori tempo. Si da decenni nel mondo pallonaro, dubito che nota che il potenziale è buono perché certi cori riescono bene ma, in linea di massima,

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Sport People n°26/2013 Pag. 60 Sport People n°26/2013 Pag. 61 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Pisa-Perugia 2-1 non c’è la continuità dimostrata in altre magari il tifo chiassoso e colorato ne risente occasioni. Sicuramente i perugini ottengono più del dovuto. Da segnalare, comunque, la maggiori risultati con i cori prolungati rispetto bella sciarpata accompagnata dalle tante ai cori secchi e ritmati: i coristi si guardano e bandiere, insieme a qualche battimani che cercano la giusta coordinazione, se il coro coinvolge praticamente tutto il settore. La fa presa coinvolge una gran fetta di settore, ciliegina sulla torta per il pubblico locale altrimenti cambiano tema e ritmo. cade proprio sul finire del tempo: il Pisa giunge al raddoppio e prende la via degli Sul terreno di gioco, intanto, il Pisa passa spogliatoi con un risultato di tutto rispetto. subito in vantaggio: torcia accesa e tanta euforia. Uno striscione un po’ critico viene La seconda frazione si apre con uno esposto dalla Curva Nord in merito alla striscione esposto dalla Curva Nord per gestione e alla quantità dei biglietti disponibili onorare Don Gallo, prete sui generis per questa partita: “E questa la chiamate deceduto pochi giorni prima della partita. un’Arena tutta esaurita??? Vergognatevi”. Per lui e per lo striscione esposto tanti applausi anche dal resto dello stadio. Passata l’euforia per la rete realizzata, anche la Curva Nord fatica ad alzare i decibel, Il tifo delle due tifoserie è un tifo propositivo, eppure il settore pieno ed il risultato a favore entrambe mirano a sostenere la propria farebbero sperare ben altro. Continuo a squadra e ad onorare i propri colori. Tra pensare che quando la partita è di quelle perugini e pisani non si può parlare di veramente importanti, tipo spareggio o amicizia ma sicuramente stima e rispetto play off, il tifo risente inevitabilmente del ci sono, del resto le due tifoserie hanno risultato sul terreno di gioco, troppa gente avuto la possibilità di conoscersi grazie a si intestardisce ad osservare la partita e qualche progetto extra stadio portato avanti

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Sport People n°26/2013 Pag. 62 Sport People n°26/2013 Pag. 63 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Pisa-Perugia 2-1 in comune, la differenza sostanziale che accompagnando i cori con battimani che a salta all’occhio è che una ha accettato la volte occupano l’intera curva. tessera del tifoso mentre l’altra, almeno fino ad oggi, è decisamente contraria. Nel finale di gara la Curva Nord espone Nonostante questo, la Curva Nord dimostra l’ultimo striscione della giornata: “Ultras la propria vicinanza ai perugini con lo tesserato servo dello Stato”. Sulla striscione “Siempre Skrondo” che riceve gli questione si potrebbe scrivere un trattato: immancabili applausi dei dirimpettai. come sempre succede in questi casi, le sfaccettature sono varie e tutte opinabili, Sul terreno di gioco il Perugia riesce ad ciò che è emblematico è che neanche su accorciare le distanze con una rete del questo tema gli ultras hanno saputo trovare livornese Moscati ed ora la partita si fa una linea comune. Evidentemente questo è vibrante, con le due squadre che si allungano uno dei “nei” di un mondo che vive di regole un po’ e si creano diverse occasioni da gol. proprie ma comunque non scritte.

Il tifo delle due compagini, dopo un primo Il risultato sul campo premia la squadra di tempo non proprio ai massimi livelli, casa che ora deve andare a Perugia con sembra salire di tono a metà ripresa. I l’idea di non perdere, impresa che può perugini cercano di spingere la squadra essere difficile visto che la squadra umbra al pareggio, i pisani credono fermamente ha dimostrato per tutto il campionato di nel terzo gol in virtù del fatto che il Perugia avere un passo diverso dalle inseguitrici. resta in dieci uomini per un’espulsione. Gli Risultato in bilico e Renato Curi che sarà umbri offrono una sciarpata accompagnata una polveriera. dalle immancabili bandiere, i pisani offrono un tifo corale decisamente buono, Testo e foto di Valerio Poli.

Sport People n°26/2013 Pag. 64 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Pisa-Perugia 2-1 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Pisa-Perugia 2-1

Sport People n°26/2013 Pag. 64 Sport People n°26/2013 Pag. 65 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0

Emozioni forti col tutto esaurito raggiungere la città laziale. Avendo aderito alla tessera del tifoso non ci sono limitazioni Ripercorrendo brevemente la storia della per loro, se non quelle numeriche imposte Latina calcistica negli ultimi anni, si può dalla ridotta capienza del settore ospiti. veramente capire quanto importante I tagliandi disponibili sono, infatti, 850 e sia questa semifinale di ritorno contro la vengono polverizzati in poche ore. Egual Nocerina. Una gara attesa dall’intera città sorte per quelli dei settori di casa. Dopo per raggiungere il traguardo, già storico anni quindi si preannuncia un “Francioni” al di per sé, della finale e di un’eventuale gran completo. promozione in cadetteria. Dall’altra parte ci sono i rossoneri campani, retrocessi Data la vicinanza posso prendermela con lo scorso anno dalla Serie B e vogliosi di comodo e passo la mattinata con la mia farvi immediato ritorno. All’andata si sono ragazza in giro per il centro di Roma con imposti per 1-0, risultato che non fa certo tanto di macchinetta fotografica al collo dormire sonni tranquilli ai Molossi: ai Pontini in stile turista giapponese (cosa di cui c’è infatti basterebbe vincere con il medesimo poco da vantarsi, visto il fastidio epidermico scarto per passare il turno in virtù del miglior che spesso mi causano). La partita è alle piazzamento durante la stagione regolare. 16, posso dunque prendere l’Intercity delle 14:49 seppur con la consapevolezza di Già dal giorno successivo al match di non poter concedermi alcun ritardo per la andata si può leggere in internet il vasto coincidenza con il pullman che dallo scalo tam-tam con il quale i tifosi nocerini porta alla città. Fortunatamente va tutto liscio invitano tutti, biglietto alla mano e non, a e la mezzora che mi separa dal capoluogo

Sport People n°26/2013 Pag. 66 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0

Sport People n°26/2013 Pag. 66 Sport People n°26/2013 Pag. 67 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0

pontino scorre tranquilla e veloce. Appena dopo anni, con il Perugia in casa, e la Curva sceso dal treno noto l’autobus acceso nel Nord contestava al resto dei tifosi latinensi piazzale e con uno sprint d’altri tempi, riesco uno scarso attaccamento ai propri colori, a prenderlo proprio mentre le porte si stanno nonostante l’annata superba che la squadra chiudendo. Fa caldo ed il vecchiume di cui stava disputando. Oggi era impossibile si compone il mezzo non aiuta certamente non riempire lo stadio. Nella curva di casa ad abbassare la temperatura, anzi. Prego campeggia lo striscione “Dai ragazzi noi perché i circa 10 km che mi separano dal ci crediamo”, che fa intuire una probabile centro abitato passino più in fretta possibile. coreografia. Nel settore ospiti ci sono dei Peraltro, a differenza dei giorni feriali e buchi, in molti devono chiaramente arrivare senza calcio, non potrò scendere davanti ed in molti stanno tentando di entrare alla allo stadio e, visto che il tempo stringe, “vecchia maniera”, con l’intransigente questa non è una buona notizia. Tuttavia mi servizio d’ordine che cerca di opporsi. faccio indicare dall’autista la via più breve, ed effettivamente in neanche 10 minuti sono Le squadre fanno il loro ingresso in campo, proprio davanti al cancello dove entrano in Curva Nord si alzano centinaia di i fotografi. Mancano 10 minuti al fischio bandierine nere ed azzurre con al centro d’inizio, prendo in fretta e furia la pettorina, la lettera “B”. Anche nella tribuna scoperta lascio il documento ed entro in campo. c’è un bel colpo d’occhio, tutti indossano un qualcosa di blu e molte bandiere con i La cornice di pubblico è senza dubbio colori sociali vengono sventolate sopra gli importante e non c’è un posto libero. striscioni Norma Nerazzurra, Veterani Latina Ricordo quando tornai qui la prima volta e XVIII Dicembre 1932. Noto la presenza di

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pezze “datate”. Su tutte spicca quella della esperienza in trasferta, cosa che a volte Falange Latina, gruppo che da queste parti scompatta inevitabilmente il tifo. ha letteralmente scritto la storia. C’è poi anche un drappo dei Mascalzoni Latina che, In campo la partita, come prevedibile, non se non erro, era sempre presente qualche decolla. Troppa la tensione e la paura di anno fa. fallire nel momento più importante della stagione. Si va così negli spogliatoi sul Da parte nocerina in molti continuano ad risultato di 0-0, con le opposte tifoserie che entrare a partita iniziata, addirittura si nota incitano a gran voce i propri giocatori. Da l’arrivo di altri pullman, segno tangibile di segnalare i continui cori offensivi tra le due come la questura locale abbia voluto fare parti che si beccano in nome di una rivalità ostruzionismo all’arrivo dei rossoneri. C’è ormai consolidata negli anni. molto movimento ai cancelli e, da quanto si vede, alla fine il filtro adibito da polizia La ripresa, sul terreno di gioco, si apre e steward cede sotto il colpo dei campani con la Nocerina che tenta l’assalto all’area che entrano indistintamente. E di giustezza avversaria colpendo un palo che fa mettere oserei dire. Al 10’ circa ecco tutti i gruppi le mani tra i capelli ai propri tifosi. La Curva presenti e la Curva Sud versione trasferta Nord sembra un po’ spenta rispetto al primo che si compatta cominciando a tifare. tempo, forse il passare dei minuti accresce il Ci sono tanti bandieroni, qualche torcia, nervosismo ed in molti pensano che il sogno qualche bomba carta e parecchi stendardi. della cadetteria stia lentamente svanendo. Il neo, in queste occasioni, è sempre quello Ma non la pensa così Barraco, che nel di portarsi dietro tanta gente alla prima finale avanza qualche metro prima del

Sport People n°26/2013 Pag. 70 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0 Tifocronache: Semifinale Playoff Prima Divisione, Latina-Nocerina 1-0

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limite dell’area e lascia partire un destro che non mi aspetterà. Riconsegno il “fratino” e trafigge un non perfetto De Lucia. L’urlo del riprendo il documento, affrettandomi verso il “Francioni” è di quelli storici, l’intera squadra cancello d’uscita. Arrivato alla stazione delle va ad esultare sotto la tribuna (perché poi autolinee, salgo quasi immediatamente non sotto la curva, che l’ha sostenuta tutta sull’autobus ben fiducioso di riuscire a la stagione, non è dato sapersi). Duro colpo prendere il treno delle 18,30. Peccato che per i Molossi che comunque continuano l’autista, incredibilmente, non sappia del a tifare e colorano il proprio settore con blocco in zona stadio e finisca quindi per una bella sciarpata, mentre la squadra in invischiarsi nel marasma del pubblico che campo tenta di giocarsi le ultime carte alla defluisce, dovendo poi fare numerose ricerca di un pareggio che non arriverà, con conseguente esplosione di gioia del manovre per tornare indietro. Morale della pubblico pontino. favola: treno perso ed altri 40 minuti di attesa per il primo collegamento utile con La finale da disputare col Pisa è ora Roma. Come se non bastasse sono con i realtà, giocatori e staff ricevono il caloroso minuti contati per assistere a Gara 5 delle abbraccio dei tifosi, ricambiando con semifinali del basket. Ma del resto, anche applausi. Applausi anche dai supporters io, posso pretendere un aiuto dai mezzi di campani verso la propria squadra, alla trasporto italiani? Sono un povero illuso. quale viene comunque riconosciuto il Queste sono le situazioni in cui me ne rendo merito di essersi rialzata dopo un avvio di conto e ne prendo atto. campionato a dir poco problematico. Per me è ora di andare, il pullman per la stazione Testo e foto di Simone Meloni.

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Al cuore (granata) non si comanda società presieduta dal presidente Barilli si fosse dimostrata un po’ più lungimirante, Il calcio, si sa, è una sfera che gira e visto il momento non certo esaltante che fortunatamente i momenti bui non durano sta vivendo il calcio reggiano, mettendo in per sempre. Perciò, per come la vedo io, campo iniziative finalizzate a portare quanta il giorno in cui l’A.C. Reggiana tornerà più gente possibile allo stadio e schierare ai livelli che le competono e affollare l’ex così quell’arma in più di cui la Reggiana stadio Giglio in occasione delle gare interne dispone rispetto al Cuneo. Ossia il fatidico dei granata tornerà di moda tra la gente dodicesimo uomo, il suo pubblico. di Reggio Emilia, allora sarà opportuno Invece, la dirigenza dell’A.C. Reggiana creare una corsia preferenziale, con finisce per adeguarsi alle disposizioni tanto di tappeto rosso, per premiare quei eccessivamente ed inutilmente restrittive 2.600 cuori granata che anche oggi, per impartite da Macalli & Co. (ma forse non l’ennesima volta, si tappano il naso (e gli potevano fare diversamente), che anziché occhi), sacrificando l’ennesima domenica invogliare la gente a recarsi numerosa pomeriggio che altrimenti poteva essere allo stadio per sostenere i propri colori in spesa meglio, magari per rilassarsi in occasione dei play-off/play-out, addirittura montagna oppure al mare, anziché venirsi in qualche caso finiscono per far perdere la a fare “sangue amaro” su questi gradoni pazienza anche al più fedele tra i sostenitori per provare a spingere gli undici in campo granata, costretti a vere e proprie caccie verso una vittoria utile solo ad ipotecare al tesoro per riuscire ad acquistare in uno straccio di permanenza in serie C1 prevendita i tagliandi d’ingresso dello (scusate, ma proprio non riesco a chiamarla stadio. Fortuna che, alla fine, ha prevalso diversamente!). il buon senso e si è deciso di mettere in Sarebbe stato anche auspicabile che la vendita i tagliandi anche presso i botteghini dello stadio, fino a poco prima dell’inizio del

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match (ma a prezzo maggiorato!). presenti assieme ai ragazzi di Teste Quadre Malgrado tutto, la curva sud reggiana chiama e Rebel Crew con le loro tradizionali pezze, a raccolta tutti coloro che hanno a cuore che ormai da tempo hanno sostituito i vecchi le sorti della squadra di calcio cittadina e, striscioni, un po’ per colpa delle recenti supportati in questo anche dai ragazzi del leggi repressive che a più riprese si sono Gruppo Vandelli, attraverso un passaparola abbattute sul mondo ultras, un po’ anche che si diffonde in tutti i principali ritrovi e a causa delle nuove tendenze di stile che luoghi di aggregazione cittadina, alla fine attraversano il movimento ormai da diversi riescono a riempire il loro settore con un anni. numero di persone che farebbe invidia a All’ingresso delle squadre sul terreno parecchie curve di B e pure a qualcuna di di gioco, la curva sud accoglie i propri serie A. giocatori mostrando loro un grande vessillo La giornata è moderatamente calda e che riproduce lo stemma cittadino e con soleggiata ma il clima in curva sud è l’esposizione di uno striscione semplice infuocato già un’ora prima del fischio d’inizio, ma diretto che recita “ADESSO TOCCA A con le corde vocali che iniziano a scaldarsi VOI… ONORATECI!”. Quanto basta per intonando cori a favore della Reggiana, per far capire l’importanza della posta in gioco i diffidati, per i gemellati e, immancabili, a chi questo pomeriggio scende in campo contro il presidente Barilli. con la maglia granata indosso. In particolare, sul fronte delle amicizie, Dopodiché, come era logico aspettarsi, la quest’oggi sono presenti nella curva di curva sud si infiamma, con un susseguirsi casa molti dei gemellati storici degli ultras di cori e battimani che coinvolgono granata, che hanno voluto essere presenti praticamente tutti i presenti nel settore, al loro fianco in uno dei momenti più che di fatto sono una percentuale piuttosto drammatici della recente storia granata. elevata sul totale degli spettatori presenti Vicentini, carraresi e cremonesi sono all’interno dello stadio.

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Fa la sua comparsa addirittura una torcia, difendere il magro risultato, il sostegno della portata dentro chissà come, che unita allo curva si fa sentire solamente a tratti. sventolio dei bandieroni dei gruppi della È a questo punto che si fa più sostenuto sud dà un ulteriore tocco di colore ad una e incessante il tifo proveniente dal settore cornice di pubblico di altissimo livello per occupato dal Gruppo Vandelli, che oggi una partita di play-out di serie C1. può contare su di un’ottantina di elementi, Il tifo della curva granata va avanti ininterrotto sistemati non al solito posto ma bensì e senza cali d’intensità per tutta la durata nella parte bassa e centrale dei distinti, del primo tempo, forte anche del goal di da dove provano a coinvolgere anche il vantaggio segnato nei primissimi secondi di resto del pubblico reggiano presente in gioco dalla squadra di casa e non mostra quel settore dello stadio. Il loro sostegno li flessioni né cedimenti nemmeno dopo il vede inizialmente colorare di granata il loro pareggio del Cuneo che non giunge certo settore, grazie all’esposizione del vecchio inaspettato, visto il dominio sul campo. striscione del gruppo, lo stesso vessillo che Nel secondo tempo la musica non cambia e un tempo campeggiava nella vecchia curva sono ancora gli ultras della curva di casa a sud dello stadio “Mirabello”, e grazie anche tenere banco all’interno dello stadio, almeno al continuo sventolio dei bandieroni a cui il fino a quando, a circa dieci minuti dal gruppo non ha mai rinunciato, mantenendo termine dell’incontro, complice l’eccessivo inalterato un certo stile anni ’80. Dopodiché, nervosismo che serpeggia nell’aria, in si compattono e seguono la partita curva si creano alcuni momenti di tensione riprendendo buona parte dei cori della sud che, purtroppo, finiranno per incidere in e talvolta proponendone dei propri. Appunto negativo sul sostegno all’undici granata. fino a circa dieci minuti dal termine quando, Da lì a fine gara, vuoi anche per il triste colto il momento di difficoltà della curva spettacolo in campo dove una Reggiana e, soprattutto, della loro squadra, buttano ormai rassegnata al pareggio si affanna a in campo cuore, polmoni e corde vocali

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per provare a sostenere i propri colori fino terreno di gioco con un paio di cori che si all’ultimo secondo. Il miracolo alla fine non sono uditi molto bene fino in tribuna. Poi, avviene, intendendo come tale la vittoria durante la gara, pur non sentendoli mai a dei padroni di casa, ma forse ne avviene livello vocale, li ho visti spesso in movimento, uno più piccolo ma non meno importante, con battimani e braccia al cielo, addirittura cioè il pareggio, da non sottovalutare alla con un paio di sciarpate, a significare che luce del forcing arrembante dei biancorossi non se ne sono stati certo lì fermi immobili cuneesi che, malgrado la supremazia a e composti a guardarsi la partita in silenzio, volte addirittura devastante, non riescono anzi. a violare la porta reggiana per la seconda La gara di ritorno, tra sette giorni a Cuneo, volta. promette scintille, soprattutto da parte Capitolo tifosi ospiti. Per la prima volta della Reggiana, che per salvarsi avrà a in assoluto vedo all’opera un gruppo disposizione un’unica possibilità. Vincere. ultras proveniente da Cuneo, città che Se siete arrivati a leggere fin qua, allora è fino all’altro giorno conoscevo solo per gli giusto che sappiate che il resoconto che ottimi cioccolatini, l’Alpitour e i trascorsi da avete appena letto è stato possibile grazie soldato di leva dell’indimenticabile Antonio anche alla combriccola di amici che mi ha De Curtis (in arte Totò). L’impressione che ospitato e tenuto compagnia nel prepartita: mi hanno lasciato è stata molto positiva perché, malgrado il numero esiguo di Federico, il miglior “aseador” che io abbia sostenitori cuneesi al seguito, quantificabile mai conosciuto prima d’ora (e a dire il vero intorno alle 50/60 unità, i pochi presenti anche l’unico!), l’Elisa “ostinatagranata” e hanno fatto davvero di tutto per farsi sentire. Viviana “la Turca”. Grazie di cuore. A cominciare dal prepartita, quando hanno accolto il sopralluogo dei loro calciatori sul Testo e foto di Giangiuseppe Gassi.

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Febbre a 90 (ma non per tutti) è come una seconda casa, per condividere sogni e speranze in Notti insonni, partenze all’alba, treni, attesa che arrivino le 15. pullman, macchine, file interminabili, ansia e molto altro ancora è ciò che in questo Il mio ingresso allo stadio non è dei migliori: periodo stanno vivendo i tifosi del Pisa e circa mezz’ora di fila sotto la pioggia per del Latina. Alla vigilia della partita, mille ritirare l’accredito e soprattutto senza problemi riguardanti i biglietti e la capienza ombrello. Per salvare la macchina fotografica dell’Arena. L’appello lanciato dai tifosi e decido di accomodarmi in tribuna e scattare dai vertici della società neroazzurra è stato da lì, scelta che si rivelerà azzeccata per ascoltato, così altri 1400 tagliandi sono stati immortalare tutta la coreografia offerta dai messi in vendita per la Gradinata e sono padroni di casa. Curva Nord che regala andati esauriti in poco meno di due ore. un po’ di suspense esponendo fino a pochissimi minuti dall’inizio della gara uno Una partita che vale la stagione, quattro striscione con scritto: “...Per entrare nella anni dopo la possibilità di ritrovare quel storia...” . Dall’altra sponda, circa 1000 i paradiso perduto nell’anno del centenario, pontini che accompagnano l’ingresso delle quando i pisani sprofondarono nel calcio squadre con una fumogenata tricolore. Da dilettantistico. Per i neroazzurri laziali, segnalare, con gli ospiti, la presenza di una invece, sarebbe la prima promozione in pezza juventina, precisamente dei “Fighters Serie B della storia. 1977”, collocata nella parte destra in basso del settore riservato al Latina. È solo una partita di calcio dicono i “comuni mortali”, e che importa se un gruppetto di Adesso leggete bene quello che sto per persone la sera prima del match si ritrova scrivere. Dopo aver passato anni di dura sotto la Curva Nord, quella che per molti

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repressione, falcidiati da leggi assurde, dopo aver perso sangue durante questa battaglia, la curva di casa entra nella storia per una delle coreografie più belle di sempre. In un primo momento, una striscia di cartoncini neri nella parte centrale che attraversa tutto il settore con l’azzurro che fa da contorno. Il tempo di voltarsi per una frazione di secondo che improvvisamente la Curva Nord si è tinta di rosso con i cartoncini bianchi che compongono “1909”, anno di fondazione della squadra. E anche lo striscione è cambiato con “Lottate fino alla vittoria” che sostituisce il precedente. Un brivido mi percorre la schiena, emozioni che all’Arena Garibaldi mancavano da tempo.

Adesso penserete che vi stia prendendo in giro, ma non è finita qui: vedere le foto per credere. Il “1909” ha adesso un nuovo sfondo che è nero-azzurro, l’intero stadio è incredulo e batte le mani ad oltranza. Vedere brizzolati cinquantenni mischiati a giovani ragazzi, tutti uniti dalla fede

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e dall’amore per quei colori magici, che si riversa in avanti spinto dai suoi tifosi, nonostante annate non proprio felici, ancora la partecipazione di gradinata e tribuna sono lì con la loro fiducia incondizionata, fa è ottima. A pochi metri da me qualche capire cosa vuol dire essere tifoso di una piccolo momento di tensione, placato subito squadra. dall’intervento degli steward.

L’inizio è scoppiettante da entrambe le parti, La Curva Nord, con l’esposizione di due cori e battimani si susseguono con un ritmo striscioni, vuole ricordare sia la sentenza del impressionante. Le condizioni atmosferiche 5 giugno nel processo di Stefano Cucchi, non influiscono minimamente sul tifo delle che Marchino, a 5 anni dalla sua scomparsa due curve. dopo un tragico incidente in motorino.

Anche Pisa ha voluto ricordare Andrea, La partita si conclude in parità sul risultato l’ultras del Brescia scomparso nella trasferta di 0 a 0. Appuntamento rinviato quindi a di Livorno. Come sempre un gesto che va domenica prossima allo stadio Domenico oltre qualsiasi rivalità e dimostra quanto sia Francioni di Latina dove si saprà chi profondo essere Ultras. parteciperà al prossimo campionato In campo pochissime occasioni da goal, cadetto. nervi tesi e qualche fallo di troppo. La Ottima la prova dei pontini per quanto lo ripresa si apre con “saluti” reciproci, non concedesse l’Arena. Per quanto riguarda di certo amichevoli, da parte delle due l’altra fazione nero-azzurra, la Pisa Ultras tifoserie. Quando Perez si trova a tu per tu merita solo gioie dopo le meravigliose con l’estremo difensore del Latina, l’Arena “prestazioni” che ha saputo regalare. sembra scoppiare, ma alla fine i pontini possono tirare un sospiro di sollievo. Il Pisa Testo e foto di Paolo Nasuto.

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Passione e politica presenti sulla banchina con ampio anticipo, il convoglio, proveniente dall’aeroporto, rie- I chiari sintomi della stanchezza di fine sta- sce nell’impresa di accumulare un massic- gione si fanno sentire. Tra università, partite cio ritardo, rischiando seriamente di farmi a go-go, pretese eccessive dal mio fisico, perdere la coincidenza. Appena sceso alla sono arrivato a questo punto dell’anno che stazione Tiburtina quindi, sono costretto a somiglio più ad uno straccio della Vileda sprintare per catapultarmi sul treno con de- che ad un essere umano. Probabilmente, stinazione finale Ancona. Fortunatamente a volte, voglio troppo da me stesso. Sicu- ce l’ho fatta. Davanti a me ho un paio d’o- ramente questa è stata una di quelle vol- re di viaggio, manco a dirlo chiudo gli oc- te. Foligno è una città non tanto distante da chi impostando la sveglia del cellulare per Roma, eppure mai come oggi mi è sembra- evitare di risvegliarmi in riva all’Adriatico. La ta trovarsi in capo al mondo. Sarà forse per- giornata, finalmente, è serena. Le nuvole ché sono andato a dormire alle 6 sveglian- ed i piovaschi sembrano aver abbandonato domi alle 8,30 per studiare, fare un giro al il centro Italia anche se, durante il tragitto, mercato di Porta Portese e poi prendere il di tanto in tanto qualche nube grigiastra fa treno direzione Umbria? Beh, diciamo che la sua apparizione. L’importante è che non forse questa è una delle cause. Rimaniamo piova. vaghi, facciamo finta di nulla. Dalla stazione allo stadio (nessuno mi af- Dal celeberrimo mercato cantato da Claudio frontava, sic!) ci sono circa 2 km, non molto, Baglioni mi dirigo verso la Stazione Traste- ma devo accelerare il passo perché manca vere. Devo prendere il treno per Tiburtina poco all’inizio. L’ultima volta che ho mes- e da là quello per Foligno. Nonostante mi so piede all’“Enzo Blasone” correva l’anno

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2006 se non erro, Foligno-Reggiana. Una di no. Nella tribuna coperta prendono invece quelle partite di cui porto sempre bei ricordi, posto i tifosi della Virtus Verona. In totale grazie alla bella prestazione delle due cur- un’ottantina, di cui 50 a tifare. Le pezze ap- ve. Oggi il clima che si respira nelle curve pese sono quasi esclusivamente di carat- è ben differente, sono però fiducioso per tere politico e prima dell’inizio espongono questa finale. La Casertana manca ormai uno striscione che, onestamente, mi lascia dalla Serie C da molti anni, mentre la Vir- alquanto allibito: “Chiamateci virtussini, non tus Verona è una vera e propria novità per veronesi”. Per carità, non sta a me giudica- me. Sono molto curioso di vedere all’opera re, però da che mondo è mondo, il vanto questi ragazzi che rappresentano, di fatto, il di qualsiasi ultras è sempre stato portare in tifo della terza squadra della città scaligera. giro il nome della propria città. Molti sono Ritiro l’accredito, lascio il documento pren- i cori a favore dei dirimpettai, più che altro dendo in cambio la pettorina e poi, non sen- dovuti ad un’affinità ideologica. Anche se za qualche difficoltà dovuta alla confusione mi preme sottolineare come i Casertani, degli steward, entro sul terreno di gioco. I sebbene da sempre schierati a sinistra, nel Casertani occupano la tribuna scoperta ed mio immaginario sono prima di tutto ultras. in totale sono circa un migliaio. Risalta agli Con grande storia e tradizione alle spalle. occhi la folta rappresentanza ternana tra di Se penso ai Fedayn Bronx mi vengono alla loro. Ci sono, infatti, molti striscioni e ban- mente presenze massicce, sciarpate, bat- dieroni degli ultras rossoverdi che, aiutati timani, colore e passione. Non certo il loro dalla vicinanza, sono venuti a rimpinguare colore politico. Detto ciò, questa è una mia le fila degli storici gemellati campani. Pre- idea. Ed io ovviamente non sono il deposi- senti anche i ragazzi di Cosenza e Cassi- tario della verità.

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Le squadre fanno il loro ingresso in campo co. Bello da vedere il continuo sventolio di e gli ultras campani, assiepati sopra lo stri- vessilli rossoblu. scione “Resistiamo e non Molliamo”, colo- rano il proprio settore con sciarpe, bandiere Si va al riposo sul risultato di 1-0, con le tifo- e qualche torcia, mentre i veronesi mettono serie che spronano i propri giocatori. Rien- in mostra un paio di teloni. Comincia così trate le squadre negli spogliatoi ne approfit- anche la partita più attesa, quella sugli spal- to per salutare Sascha, ormai noto tedesco ti. Gli ultras dei Falchetti sono abbastanza al seguito delle più disparate partitelle ita- compatti, e lo zoccolo duro che trascina il liane. Il teutonico è seduto in Tribuna VIP tifo si può quantificare attorno alle 2-300 perché si sa, dove non arrivano gli accrediti persone. Aiutati da un tamburo (che battono arriva la Merkel. Ci concediamo una chiac- veramente alla grande), cantano in maniera chierata fino ad inizio secondo tempo quan- costante, trascinandosi dietro molto spesso do, per parlare degli incidenti tra Magdebur- l’intero settore. I supporters veneti tifano a go e Zwickau, per poco non perdo la mini sprazzi risultando, almeno nella prima parte fumogenata inscenata dai tifosi della Virtus di tempo, abbastanza scompattati. In cam- Verona. Una paio di fumoni rossi e blu colo- po al 21’ arriva il vantaggio della Casertana. rano il loro settore. La tribuna occupata dai Alvino s’incarica di battere un calcio di pu- casertani va pian piano ricompattandosi, nizione dal limite, la sfera supera la barriera ricominciando a tifare con costanza. Viene e s’infila magistralmente sotto il sette per esposto uno striscione di solidarietà, presu- la gioia dei tifosi campani. Bella esultanza mo verso un membro della curva, che reci- ed un paio di torce accese. I tifosi della Ve- ta: “Aspettando Roberto”. comp si compattano ed il loro tifo migliora nella parte finale della prima frazione di gio- La gara corre via con la formazione vero-

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nese che si spinge sovente all’attacco alla avrebbero militato nell’ultimo gradino del ricerca del pari. I suoi tifosi lo capiscono ed calcio professionistico italiano. Ciò, aggiun- il loro tifo migliora nettamente con bei batti- go io, sarà tutto da vedere. mani e qualche sbandierata. Comunque alla fine è grande festa sotto il A metà tempo i Casertani espongono lo stri- settore occupato dal tifo virtussino, i gio- scione “In Umbria solo Terni”, seguito da un catori saltano e cantano “brandendo” tra le paio di cori anti-Perugia. mani una grande lettera C. Applausi anche dei tifosi casertani ai propri ragazzi, ai quali La gara sembra segnata ma al 36’ c’è la comunque riconoscono tutto l’impegno pro- svolta con il pareggio dei Veneti a firma di fuso nella parte finale della stagione. Prima Mensah. Per la Casertana è una batosta ed di rientrare negli spogliatoi, c’è spazio per la in breve tempo arrivano anche la seconda e risposta dei Campani alle molteplici attesta- la terza marcatura della Virtus. Nonostante zioni di stima rilasciate dai dirimpettai con il la sconfitta, i tifosi giunti dalla Terra di La- coro: “Rispettiamo chi ci rispetta”. Infine cori voro non mollano ed urlano forte il nome per i gemellati ternani, cassinati e cosentini. della propria squadra. Anni di serie inferiori, delusioni ed umiliazioni non hanno fiacca- Anche per me è arrivato il tempo di tornare to la passione della Caserta ultras. Inoltre a casa. Fortunatamente, data la mia imma- sembra che quest’anno saranno in molti a ne stanchezza, scrocco un passaggio ad un dare rinuncia in Lega Pro e, prima di questa fotografo di Roma. finale, i due presidenti si erano affrettati a dichiarare che, comunque fossero andate Considerazioni finali: essendo una delle mie le cose, le due compagini il prossimo anno ultime partite calcistiche della stagione l’ho affrontata forse appesantito. Tuttavia sono

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rimasto abbastanza soddisfatto e contento senza guardare l’orientamento ideologico dall’aver visto i Casertani in ottima forma, di Tizio piuttosto che di Caio. Certo, poi ci sono una di quelle tifoserie che ho sempre sono curve che rispecchiano l’orientamen- considerato parte integrante del bagaglio to della piazza di provenienza, questo c’è culturale del nostro movimento e vederli an- sempre stato, inutile mentirsi. Ma secondo cora là, carichi e motivati, dopo anni di cam- me avanti a tutto, sulle gradinate, ci devono pionati anonimi, fa certamente ben sperare. essere 3 cose: la propria curva, la propria squadra, la propria città. Detto ciò, non vi Sui ragazzi di Verona, senza essere troppo annoio oltre. caustico nel giudizio, sicuramente apprez- zo lo sforzo nel cercare di seguire sempre Tenere gli occhi aperti nel viaggio di ritorno e comunque questa squadra, che va detto, non è impresa da poco, persino se gli argo- partita dai bassifondi del calcio italiano, mol- menti trattati con il mio interlocutore sono to probabilmente il prossimo anno giocherà inerenti agli ultras. Ma la frase più bella tra i professionisti. E dal punto di vista spor- della giornata è senz’altro quella detta da tivo rimane una bella favola. Resta però, mia zia durante la pallosissima cena con i sempre secondo me, un po’ un neo mettere parenti della sera: “Ah Simò, te vedo l’oc- davanti ai propri colori, alla propria squadra chi lucidi. Hai pianto o sei stanco?”. Glielo ed alla propria città, la politica. Personal- spiegate voi delle 3 ore scarse di sonno, di mente è una parte che non ho mai condivi- Porta Portese, della coincidenza quasi per- so nel mondo delle curve (che sia destra o sa, dei Casertani, dei Virtussini, delle pippe sinistra, poco importa) perché l’ho sempre mentali sul tifo che non deve essere politi- vista come un qualcosa che blocca l’aggre- cizzato? gazione da parte di chi vuole andare a tifare Testo e foto di Simone Meloni.

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Ciao mister Carletto

Oggi la Centese si gioca la finale di coppa Italia Emilia-Romagna contro la Solierese che vale la promozione in .

Il ritrovo dei tifosi della Centese è un chiosco nei pressi dello stadio; compattati i ranghi, partono in macchina, diretti a San Giovanni in Persiceto per prendere il treno per Bologna e da qui a Vignola, in provincia di Modena, sede della finale.

Arrivano verso le 13.30 ed appena scesi dal dei vigili urbani, probabilmente chiamata treno partono già con i cori e l’accensione da qualcuno forse infastidito dalla di alcuni fumogeni. Successiva sosta confusione in una citta deserta: alla fine nel parcheggio dello stadio, aspettando un normale controllo e nessun problema l’arrivo di altri sopraggiunti in macchina. di sorta. Non può mancare una foto di gruppo con torce e striscioni in prima fila (Ultras Quando mancano 45 minuti all’inizio della Cento, B.d.c., L’alba dei giovani Centesi, partita, la marcia riprende in direzione Decima). Mancando circa tre ore all’inizio dello stadio. Naturalmente si accendono della partita, il gruppo si muove compatto altri fumogeni e si levano diversi cori verso il centro, sostandovi circa un’ora. (Non abbiamo provincia, Cento non Nell’attesa arriva anche una pattuglia Ferrara, Chi non salta è modenese, Dai

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cento portaci via da questa categoria e tanti altri).

Arrivati allo stadio, che con il suo prato inesistente sembra più un campo da oratorio, iniziano ad esporre i loro striscioni tra i quali, per l’occasione, c’è anche quello dei “Fedelissimi Bologna” (tifosi bolognesi di Cento e dintorni), mentre sono presenti anche alcuni ragazzi di Codigoro.

Da Soliera arrivano circa 40 persone la cui età media è molto giovane. Espongono personaggio della Centese del passato due striscioni: “Giù le mani dagli ultras, recentemente scomparso). Si osserva ultimo grido di libertà” e “Noi con la voce, il minuto di silenzio e dopo inizia una voi con il cuore” firmato “U.F.S. 2013”. fumogenata bianco-azzurra-rossa mista a torce, che per alcuni minuti copre La tribuna è stracolma, saranno circa totalmente la tribuna, poi ci pensa il vento 600 i convenuti in totale. All’entrata dei a restituire la sufficiente visuale in pochi giocatori, da parte solierese, vengono secondi. sventolate delle bandiere gialloblu seguite da tre fumogeni di stesso colore. Dal Inizia la partita ed inizia anche il tifo settore centese, invece, viene esposto lo centese: il tamburo dà il ritmo a diversi striscione “Ciao mister Carletto” (storico cori che, com’è nel loro stile, non sono

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mai ripetitivi. Ci sono anche alcuni contro Forlì, specificatamente riferiti ai tifosi del basket, oltre ad un coro modificato sulle note di “Avanti ragazzi di Budapest”.

Dal settore solierese, in netta minoranza (30 contro 400), fanno il possibile per farsi sentire ma ci riescono a malapena, vista la supremazia avversaria sia in numeri che in esperienza.

Il primo tempo in campo è a netto favore della Solierese, che non passa solo per sfortuna e per la giornata di grazia con i giocatori. del portiere avversario, senza dubbio il Quando ormai mancano pochi minuti migliore in campo. alla fine, la rete che divide il campo cede Nel secondo tempo il tifo della Solierese alla pressione dei tifosi, che attendono scompare totalmente, mentre nel settore solo il triplice fischio finale. Quando centese vengono accesi altri fumogeni. arriva, com’era prevedibile, i tifosi della La Centese entra in campo molto più Centese invadono il campo di gioco per determinata e dopo alcune occasioni festeggiare con i propri giocatori questa sbagliate, segna il goal che manda in bella vittoria. delirio i suoi tifosi, parecchi dei quali si Testo e foto di Fabio Bisio. arrampicano sulla rete per festeggiare

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