Archeologia in Valdera
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20° REALITY ARCHEOLOGIA la Valdera in età etrusca dalle prime scoperte all'archeologia sul campo Cristina Cagianelli el quadro delle molte città- della Piappina e la chiesetta della questo piccolo centro del comune Archeologa stato circondate da un loro Madonna delle Serre, le ultime due di Peccioli, è solo negli anni Novan- Nterritorio, che caratterizza- nel comune di Peccioli. ta del Novecento che la Valdera ha no la civiltà etrusca, il distretto della Ma la prima notizia di una vera e pro- conosciuto una più puntuale attività Valdera ha svolto un ruolo altamente pria scoperta archeologica in questo di indagini da parte della Soprinten- strategico grazie alla sua posizione, territorio, avvenuta, come spesso denza Archeologica. È sempre a par- potremmo dire di cerniera, tra il ter- capita, in circostanze del tutto fortu- tire da questo periodo che si assiste ritorio della città di Pisa, alla foce ite, risale addirittura al XVIII secolo e al consolidarsi di una più attenta co- dell’Arno e quello della città di Vol- ci è stata trasmessa da uno studioso scienza storica da parte delle ammi- terra a sud, nell’interno. che possiamo considerare tra i “pa- nistrazioni dei vari Comuni di questo Il recupero della memoria della più dri fondatori” delle ricerche moder- distretto. È inoltre importante rico- antica storia della Valdera è un feno- ne sugli Etruschi, ovvero il fiorentino noscere il ruolo significativo svolto meno piuttosto recente che rimonta Anton Francesco Gori. da gruppi organizzati della popola- agli anni Novanta del Novecento. Gori, nella sua opera monumentale zione, la cui presenza ha evitato che Infatti fino ad allora questo distretto intitolata “Museum Etruscum”, rife- informazioni preziose per la ricostru- era noto soprattutto per il fenome- risce che, nel 1737, il parroco di Cel- zione della storia più antica di que- no del reimpiego di una particolare li, Martino Gotti, nel fare dei lavori sto territorio andassero perdute. classe di monumenti etruschi in ar- agricoli in un podere della chiesa, Si è venuto così sempre meglio de- chitetture medievali e moderne. Si scoprì casualmente alcuni materiali lineando il quadro di un comparto tratta di cippi in marmo, detti a clava relativi ad una tomba etrusca a ca- che appare, nel corso dell’intera per la loro forma, che originariamen- mera ipogea. Tra questi materiali, in storia della nazione etrusca, prima, e te avevano la funzione di segnacoli parte descritti e disegnati, c’erano della vicenda romana poi, di grande funerari, ma che in alcuni casi sono appunto anche due cippi a clava che importanza nel panorama dell’estre- Il sito archeologico di Parlascio. Foto archivio stati rilavorati e riutilizzati come ac- il parroco, consapevole del loro va- ma Etruria nord-occidentale e nelle Gruppo Archeologico quasantiere. Si possono citare gli lore storico, donò al grande studio- dinamiche insediative, economiche Le Rocche esemplari presenti in piccole chiese so fiorentino per la sua collezione, e sociali di un territorio su cui pro- Archeologi e volontari come la badia di Morrona, presso purtroppo andata perduta alla sua iettano la propria ombra due dei al lavoro sullo scavo di Terricciola, la chiesa di San Sebastia- morte. principali centri della regione. Pisa Parlascio. Foto archivio no a Montefoscoli, la chiesa di san Se possiamo affermare che l’arche- estende il proprio dominio almeno Gruppo Archeologico Le Rocche Michele a Casciana Terme, la pieve ologia della Valdera inizia proprio in fino alla zona segnata dalla serie di 48 49 Museo Archeologico di Peccioli, sala dei dolii. Foto insediamenti posti sulle alture della una delle strutture museali più vivaci archivio Fondazione Peccioliper Rocca di Parlascio a Casciana Ter- della regione, anche per l’attivazio- Museo archeologico di Peccioli, sala con la kylix di Makron. me, di Santo Pietro Belvedere e di ne di moderni supporti multimediali Foto archivio Fondazione Peccioliper Montacchita di Forcoli. Tra queste audio e video, che accompagnano Museo Archeologico di Peccioli, kylix di Makron. Foto località quella che ha visto un inter- gli usuali apparati didattici, quali i archivio Fondazione Peccioliper vento archeologico sul campo, coor- pannelli esplicativi, le carte topogra- dinato dall’Università di Ferrara d’in- fiche e le didascalie relative ai sin- Museo Archeologico di Peccioli, sala con il plastico del tempio etrusco secondo Vitruvio. tesa con il Comune di Lari-Casciana goli reperti. Foto archivio Fondazione Peccioli per Terme e con la collaborazione del Gruppo archeologico “Le Rocche”, è Parlascio. Qui si sta riportando in luce un importante insediamento che rimonta allo scorcio dell’VIII se- colo a. C. e che, con alterne vicende, si spinge fino alla prima età imperia- le romana. A questo scavo è stata dedicata una mostra “di cantiere” nel centro di Casciana Terme, dove sono esposti alcuni dei reperti più significativi. Più a sud si collocano gli abitati che gravitano nell’orbita di Volterra, ov- vero Montevaso di Chianni, Badia di Morrona, ma soprattutto Terricciola e Peccioli. A Terricciola rivestono un notevole interesse le numerose tombe ipo- gee ancora visibili nel centro del paese e in parte visitabili. È inoltre importante ricordare che in questa zona aveva possedimenti una delle famiglie degli aruspici di Velathri, i Lecu, come testimonia un rinveni- mento archeologico nella zona di Scannicci. Per quanto riguarda Peccioli parti- colare rilievo ha l’area di Ortaglia, dove, in località Le Serre, tra il 2000 e il 2011, l’Amministrazione comuna- le, con la direzione scientifica dell’U- niversità di Ferrara ha indagato un complesso santuariale che dal pieno VI secolo a.C. è rimasto in vita alme- no fino a tutto il III secolo a.C. I risul- tati di questi scavi sono stati resi pie- namente accessibili grazie alla rea- lizzazione di un Museo Archeologico inaugurato nel 2007 al piano terreno del Palazzo della Società Belvedere, in Piazza del Carmine. Si tratta di 49.