GENNAIO|FEBBRAIO|MARZO

N°1 2021 nel mondo € 1,70 – Contiene I.P.

Poste Italiane Spa – Sped. in A.P. / DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, c. 1 Aut. GIPA / C RM – Segno nel mondo GIPA Aut. 1 c. 1, Art. 27/02/2004 n.46) in L. / DL 353/2003 (conv. A.P. in Italiane Spa – Sped. Poste LARGO AI GIOVANI IL TEMPO GIUSTO PER COSTRUIRE FUTURO

TEMPI MODERNI L’INTERVISTA IL PRIMATO DELLA VITA La pandemia? «Perché amo Azione cattolica, Una lente la teologia “ecosistema d’ingrandimento della porta accanto» educativo”

Janna Carioli Le ie stor Illustrazioni di osa Silvia Forzani di R

IN USCITA A FEBBRAIO copertina cartonata

Per bambini fino a 7 anni

Rosa è una bimba vivace e curiosa che esplora il mondo intorno a sé: la neve, il treno, il vasino… e diventa grande un passetto dopo l’altro!

Storie da leggere insieme, con tanti spunti verso la conquista dell’autonomia. di Gianni Borsa Direttore di Segno nel mondo dal 2007

e Marco Iasevoli Nuovo direttore di Segno nel mondo Segno: passaggio del testimone. Voce di un’Ac in cammino

no dei compiti che abbiamo in que- delle coscienze attraverso l’informazione e sto tempo è “preservare”. Tenere al l’attualità; è uno sguardo libero e costruttivo riparo dalla pandemia ciò che vale aperto sulla Chiesa, sul Paese, sull’Europa, e che, soprattutto, sarà prezioso per sul mondo. Sono questi i tre pilastri inamo- Uricostruire. Mai l’avremmo pensato, vibili della rivista, il dono, il Dna, l’essenziale ma oggi “preservare” è uno dei modi migliori da, appunto, “preservare”. di “promuovere” ciò che ci sta a cuore. Anche il dono di Segno nel mondo va pre- *** servato, custodito e reso disponibile al futu- ro dell’associazione. Preservare e custodire È intorno a questo patrimonio genetico che non significa, né mai ha significato, limitarsi si costruisce ogni numero della rivista, intor- a conservare, chiudere no ad esso avvengono poi in una teca, arroccare. LUGLIO|AGOSTO|SETTEMBRE gli inevitabili cambiamen- Significa far vedere sem- ti che il tempo richiede. N°3 pre il valore, l’essenziale, 2020 Cambiano i direttori, la nel mondo il significato più profondo veste grafica, le rubriche, della rivista associativa. E le attenzioni specifiche, € 1,70 – Contiene I.P. non disperderne il “patri- le firme. Ma tutto ruota monio genetico” in mode intorno al significato che e capricci estemporanei. la rivista ha per l’Azione Il passaggio di direzione cattolica. è vissuto da entrambi con Un significato che di- Poste Italiane Spa – Sped. in A.P. / DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, c. 1 Aut. GIPA / C RM – Segno nel mondo GIPA Aut. 1 c. 1, Art. 27/02/2004 n.46) in L. / DL 353/2003 (conv. A.P. in Italiane Spa – Sped. Poste estrema serenità pro- TEMPO SILENZIO FRATERNITA AMBIENTE LAVORO FAMIGLIA pende, in gran parte, dai prio perché comune è la SEI PAROLE PER IMMAGINARE IL FUTURO soci-lettori. Da voi passa IL PUNTO SCUOLA INTERVISTA consapevolezza di fondo: Azione cattolica, C’è in gioco Mario Calabresi: il valore che l’associazio- un’agenda la vera sfida quel “dopo” Segno nel mondo è uno per il nuovo anno socio-educativa che cambia la vita ne assegna alla rivista, è degli strumenti con cui l’associazione a fare di l’Azione cattolica italiana si aiuta a sentir- Segno un “segno”. Leggere il giornale con si famiglia; è un contributo alla formazione attenzione e spirito critico, voler bene a que-

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gli obiettivi...) dentro il grande «cambia- LUGLIO|AGOSTO|SETTEMBRE mento d’epoca» attraversato. La redazione,

N°3 in stretto rapporto con le Presidenze di Ac 2019 nel mondo succedutesi, ha inoltre provato a “portare il mondo” dentro l’associazione, cercando di € 1,70 – Contiene I.P. affrontare quei temi a carattere culturale, sociale, civile, internazionale che possono risultare interessanti per i singoli lettori e per l’attività dei gruppi di Ac. Nel frattem- po Segno ha cambiato periodicità e “volto”

Poste Italiane Spa – Sped. in A.P. / DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, c. 1 Aut. GIPA / C RM – Segno nel mondo GIPA Aut. 1 c. 1, Art. 27/02/2004 n.46) in L. / DL 353/2003 (conv. A.P. in Italiane Spa – Sped. Poste grafico, e ha provato a mettersi al pari con CREDERE COL SORRISO i mutamenti intervenuti nella comunica-

IL PUNTO TEMPI MODERNI L’INTERVISTA zione, aprendosi anche spazi su internet L’Ac verso Decent work: Falcone: l’Assemblea il lavoro non è il messaggio nazionale una merce resta (SegnoWeb, pagina Facebook). Un rappor- to virtuoso è attivato con il sito e i social sto strumento, condividerlo con amici di Ac e dell’Ac nazionale e con la rivista culturale non, offrire idee e spunti che aiutano davvero dell’associazione, Dialoghi, la cui lettura si a ridisegnarne i confini di senso. Aspettarlo rivela sempre più interessante e preziosa. con simpatia nella cassetta postale o sugli Alla realizzazione della rivista hanno contri- strumenti digitali, andarne anche fieri, se buito, e continuano a contribuire, tanti re- possibile, perché oggi tenere in piedi uno sponsabili di Azione cattolica, associazioni strumento informativo è un’impresa ai limiti parrocchiali e diocesane, numerosi soci di della follia. Chiudere è la via comoda che si Ac (anche mediante un utile scambio di fa avanti in ogni tempo di crisi: custodire e lettere ed email alla redazione). Fondamen- rilanciare è la via difficile che richiede una tale, inoltre, l’apporto di tanti giornalisti e piena corresponsabilità. studiosi che si prestano sempre volentieri a Proseguiamo questa avventura, quindi, con scrivere per Segno. spirito positivo e costruttivo. Continuiamo tutti a lavorare perché sfogliando le pagine di Segno nel mondo ci siano sorprese, voci APRILE|MAGGIO|GIUGNO e parole che illuminano, confermano o, al N°2 2020

contrario, destabilizzino. Continuiamo a im- nel mondo pegnarci perché dalle pagine venga fuori il volto di un’associazione che non teme il pre- € 1,70 – Contiene I.P.

sente e il futuro, radicata nella speranza che il bene continua a fiorire su ogni terreno.

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Negli ultimi 14 anni, la rivista, raccolto il te- / C RM – Segno nel mondo GIPA Aut. 1 c. 1, Art. 27/02/2004 n.46) in L. / DL 353/2003 (conv. A.P. in Italiane Spa – Sped. Poste LA PANDEMIA. E LA SPERANZA stimone dalle precedenti direzioni, ha tenta- IL PUNTO L’INTERVISTA IL PRIMATO DELLA VITA Nelle foto: alcune Truffelli: siamo Io, suora Settimana sociale: to di raccontare l’associazione (la sua “ani- tutti chiamati e infermiera una casa comune copertine di a remare insieme a Betlemme per il bene comune Segno nel mondo ma”, i suoi soci, le iniziative, i temi rilevanti,

2 il punto

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Ora il timone passa di mano. Si tratta – in un percorso giornalistico e associativo tra continuità e necessario rinnovamento – di far camminare Ac, Chiesa e mondo insie- Aprile/Maggio/Giugno me. Senza eccedere in autoreferenzialità ma anche senza cancellare il contributo specifico che l’associazione dà alla realtà nel mondo della nostra vita. Un equilibrio che già è 2/2018 inscritto nella nostra storia e che si sta rinnovando con grande creatività. SINODO DEI GIOVANI L’idea di fondo resta quella di conso- Generazione protagonista 1,70 - Contiene I.P. lidare il rapporto con l’attualità senza € del futuro Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / RM GIPA/ Aut. comma 1 1, 27/02/2004 n.46) art. in L. 353/2003 (conv. - Spedizione in abbonamento postale D.L. Italiane S.p.A. Poste Segno nel mondo farsi “soffocare” dalle contingenze e CoverSegno2/2018.indd 1 30/05/18 13:39 provare a parlare in modo più diretto ai nostri lettori più giovani. Il proposito sforzo particolare sarà espresso per far è che ogni numero riesca a tenere in- giungere nel modo più immediato pos- sieme territori, paese, Europa e mondo, sibile la versione digitale di Segno nel le esperienze più semplici e gli sce- mondo ai responsabili associativi dio- nari più articolati. Il dossier tematico, cesani e parrocchiali. gli Orizzonti di Ac, gli Esercizi di laicità Ringraziamo la Presidenza nazionale di espressi nella sezione “Primato della Ac, che continua ad aver cura degli stru- vita” e l’approfondimento spirituale dei menti della vita associativa e, prima di nostri assistenti nazionali continueran- tutti, li “preserva” e consegna a questo no ad essere i pilastri della rivista. Uno futuro che ci interpella. ■g

PRESIDENZA NAZIONALE DI AC Un grazie a Gianni e il benvenuto a Marco La Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, accogliendo la richiesta di Gianni Borsa di lasciare la direzione di Segno nel mondo dopo 14 anni di servizio, ha indicato Marco Iasevoli come nuovo direttore responsabile. Gianni Borsa, giornalista dell’agenzia Sir esperto di politiche europee, da pochi mesi presidente diocesano dell’Ac Ambrosiana, lascia la direzione della rivista asso- ciativa assunta il 1° gennaio 2007. Marco Iasevoli, già vicepresidente nazionale del settore Giovani, sino all’anno scorso è stato presidente diocesano dell’Azione cattolica di Nola. Giornalista, è responsabile vicario del servizio politico di Avvenire. La Presidenza, a nome di tutta l’associazione, ringrazia entrambi per la generosa disponibilità: esprime un forte apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni da Gianni Borsa, ed è certa che esso sarà portato avanti nel migliore dei modi da Marco Iasevoli.

3 N°1|2021 in questo numero GENNAIO|FEBBRAIO|MARZO

il punto ______1 tempi moderni di Gianni Borsa e Marco Iasevoli La pandemia? Una lente d’ingrandimento _____ 22 dossier intervista con Maria Grazia Galantino LARGO AI GIOVANI di Chiara Santomiero È tempo di L’amore al tempo del Covid ____ 24 un’alleanza autentica intervista con Cantelmi 6 di Marco Testi

«L’altro è mio fratello»

______26 Dal dramma alla vita di Giuditta Torrini

Sentirsi a casa ______28 di Maria Teresa Antognazza

L’Ostello della solidarietà ______30 di Barbara Garavaglia

Chiamati a vivere La gioia negli occhi di Paolo ___ 32 la Chiesa e la città intervista con Paolo Palumbo da protagonisti 8 di Rossella Avella di Luisa Alfarano e Michele Tridente Custodi della bellezza ______34 di Vittorio Sammarco «I miei guerrieri vinceranno il Covid-19»12 Apostole del Signore... intervista con Luca Micelli da Vitorchiano al Portogallo ___ 36 di Ada Serra di Fabiana Martini

Sei anni accanto a Francesco __ 38 Sposi nella pandemia: intervista con Yoannis Lahzi Gaid «basta l’essenziale» 14 di Ada Serra intervista con Anna Rebecca Ceccato e Tommaso Trevisanello di Luisa Bellomo Ogni incontro è sempre fecondo ______40 di Fabiana Martini «Smettiamola di aspettare» 16 Guardarsi dal virus intervista con Bernardo Mascellani della stupidità ______42 di Fabiana Martini di Gianni Borsa

news ______18 «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio» ____ 43 fatti&parole ______20 di Claudio di Perna e Martino Nardelli Trimestrale dell’Azione Cattolica Italiana N° 1 | 2021 gennaio-febbraio-marzo

Reg. al Trib. di Roma n. 13146/1970 del 02/01/1970 l’intervista Direttore «Perché amo Matteo Truffelli Direttore Responsabile la teologia della Giovanni Borsa porta accanto» Redazione intervista con Brunetto Salvarani 44 Gianni Di Santo di Gianni Di Santo Contatti redazione [email protected] - [email protected] orizzonti di ac Hanno collaborato a questo numero Luisa Alfarano, Maria Teresa Antognazza*, Rossella Avella, Verso la Luisa Bellomo, Carlotta Benedetti, Luca Bortoli, Paolo Cortellessa, _____ 48 Barbara Cutiscopo, Claudio di Perna, Barbara Garavaglia*, XVII Assemblea nazionale Fabiana Martini, Martino Nardelli, Vittorio Sammarco, di Carlotta Benedetti Chiara Santomiero*, Ada Serra, Marco Testi*, Giuditta Torrini, Michele Tridente, Lucio Turra, Gianluca Zurra

Progetti formativi personalizzati: * L’articolo è stato rilasciato sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-ND. l’esperienza di Benevento ______50 di Barbara Cutiscopo Editore Fondazione Apostolicam Actuositatem via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma 5xmille: un aiuto concreto Direzione e amministrazione all’associazione ______52 via Aurelia, 481 - 00165 Roma di Lucio Turra tel. 06.661321 (centralino) - fax 06.6620207 [email protected]

Nessuno sia lasciato indietro __ 53 Progetto grafico e impaginazione intervista con Francesca Pasinelli Editrice Ave | Veronica Fusco di gds Foto Portale convenzioni: shutterstock.com, Romano Siciliani Stampa l’occasione giusta ______54 MEDIAGRAF S.p.A. - Noventa Padovana (Pd) Chiuso in redazione il 25 gennaio 2021

Tiratura 52.800 copie focus Alle copie cartacee si aggiungono i 73.000 lettori, giovani e adulti, soci Far vivere la nostra Chiesa _____ 55 o abbonati, che ricevono Segno nel mondo in versione digitale. di Paolo Cortellessa Il pdf della rivista è disponibile sul sito segnoweb.azionecattolica.it

Associato all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) il primato della vita Ac, “ecosistema abbonamenti 2020 Ordinario ______€ 10,00 educativo” 56 Riservato ai soci di Azione Cattolica ______€ 5,00 di Laura Monti e Luca Bortoli Estero ______€ 50,00 Sostenitore ______€ 50,00 perch credere Puoi pagare con: • carta di credito sul sito editriceave.it/riviste/segno-nel-mondo Il desiderio • conto corrente postale fa camminare in avanti ______60 n. 97314009 Iban IT 48 M076 0103 2000 0009 7314 009 di Gianluca Zurra • bonifico bancario Credito Valtellinese S.c. Iban IT 77 A 05216 03229 000000002163 intestati a Fondazione Apostolicam Actuositatem, via Aurelia, 481 – 00165 Roma la foto L’abbonamento comprende 4 numeri della rivista e il testo per Sepolcro vuoto, nuova speranza _ 64 accompagnare la vita spirituale dei laici ogni domenica dell’anno. LARGO AI GIOVANI È tempo di un’alleanza autentica dossier

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Nessuna generazione si è trovata etichettata con tante definizioni: bamboccioni o sdraiati, millenials, generazione app o generazione Z. La strada di una vera alleanza tra giova- ni e adulti è osteggiata da pregiudizi e “rottamatori”. Per ripartire, oc- corre riscoprire il gusto di lavorare a progetti comuni. In questo dossier ne parlano anzitutto i vicepresiden- ti nazionali per il settore Giovani dell’Azione cattolica italiana. La pa- rola, poi, a Luca Micelli, professore di liceo alle prese con le emozioni degli studenti: «Li vedo speranzosi ma anche affaticati e spaventati. C’è chi si è chiuso in se stesso, ma mol- ti crescono nella consapevolezza di sé e nella responsabilità verso gli al- tri». Quindi Anna Rebecca Ceccato e Tommaso Trevisanello che hanno preparato il matrimonio tra divieti, disdette e quarantene. Raccontano di amore, affettività e valore della comunità. Quindi Bernardo Mascel- lani, 27 anni, che è un “case-study”. Ha creato una società di marketing e comunicazione a Pisa e una nuo- va impresa in apertura a Trento. Il lavoro, l’informatica, l’impegno nel Msac, il filo rosso è «il valore del tempo». In un paese gerontocratico è ora di guardare – davvero – ai gio- vani. Cominciando ad ascoltarli. E a far posto alle nuove generazioni.

7 1I2021 dossier Chiamati a vivere la Chiesa e la città da protagonisti di Luisa Alfarano e Michele Tridente

uello tra giovani e adulti è stato sempre un rapporto complesso. E ATTORNO ALLE se tanto si parla di rapporto difficile SFIDE DEL tra generazioni, o meglio tra adulti DIALOGO TRA Qe giovani, altrettanto si discute del- GIOVANI E ADULTI, la necessità di un’alleanza tra generazioni, SI GIOCA LA la quale, per realizzarsi, presuppone alcuni COMUNE elementi indispensabili. RESPONSABILITÀ Una cosa che stupisce spesso quando si DI RI-COSTRUIRE LA COMUNITÀ, parla con adulti che in qualche modo ven- IL “NOI”, gono a contatto con i giovani, è la facilità VALORIZZANDO con cui vengono pronunciati giudizi, spesso LE DIVERSITÀ PER RENDERLE negativi, su di noi. Giudizi che spesso la- RISORSE sciano poco spazio ad aperture di credito, FECONDE E all’ascolto e al dialogo necessari per un’al- COSTRUIRE leanza. Nessuna generazione come la no- INSIEME QUEL BENE CHE POSSA stra si è trovata etichettata con tantissime VERAMENTE definizioni: bamboccioni o sdraiati,mille - ESSERE DI TUTTI, nials o generazione app, neets piuttosto che PER TUTTI E CON TUTTI». generazione Z. C’è chi si è spinto addirittu- I VICEPRESIDENTI ra a definire noi giovani come “generazio- DI AC PER IL ne perduta”. Senza scomodare uscite poco SETTORE GIOVANI felici di personaggi famosi, ci basta parlare SPIEGANO A SEGNO COME È con genitori, educatori e insegnanti per ren- POSSIBILE OGGI derci conto dei pregiudizi nei confronti dei RISCOPRIRE IL giovani. Tanti di loro pensano di conoscerci GUSTO DI ESSERE GIOVANI PER IL profondamente e di avere la definizione del CAMBIAMENTO giovane di oggi in tasca.

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EVOCATI EPPURE AI MARGINI alla next generation europea. Quella gene- D’altro canto, la politica e le istituzioni razione futura di cittadini europei che sarà sembrano sempre più spesso non impor- chiamata a fare i conti con una crescita tarsene del presente e del futuro dei gio- notevole del debito pubblico, pagando gli vani, studenti o lavoratori che siano, troppo errori del passato e ponendo un’importan- impegnati a preservare le necessità, sep- te tema di equità intergenerazionale. A ciò pur legittime, delle generazioni più adulte. si aggiunge una situazione pre-Covid in cui Basti pensare al Next generation Eu (in Ita- i giovani già erano spettatori del proprio lia conosciuto “solo” come Recovery plan): futuro, mentre oggi si ritrovano a costruire tra bracci di ferro e tatticismi di palazzo, con fatica un presente privo di prospettive, si dimentica il vero obiettivo del piano di sogni, speranza. ripresa che non a caso è stato dedicato E se questa è la situazione per i giovani a livello politico e sociale, anche a livello

© shutterstock.com ecclesiale spesso siamo considerati solo i destinatari dell’azione pastorale ed edu- cativa della Chiesa, senza che ci si lasci interrogare dalle domande e dalle ne- cessità, a volte inespresse, che ciascun giovane ha nel profondo. Papa Francesco, al contrario di molti, prova a responsabi- lizzarci, a chiamarci in causa per essere protagonisti di una Chiesa che non deve essere dispensatrice di servizi ma luogo in cui sentirsi protagonisti di un’azione pastorale che possa rispondere alle esi- genze e alle dinamiche delle nostre vite, impegnandoci tutti ad assumere la fra- ternità e la giustizia come stili di vita nei confronti del prossimo, perché in essi sta il cuore del Vangelo.

D’altro canto, la politica SEGNI CHE INCIDONO e le istituzioni sembrano NELLA REALTÀ sempre più spesso non Crediamo, come giovani, di essere qualcosa importarsene del presente in più di una definizione sociologica, di un e del futuro dei giovani, giudizio o di una generalizzazione, perché studenti o lavoratori che una parola non può racchiudere milioni di siano, troppo impegnati giovani donne e uomini, con diverse aspira- a preservare le necessità, zioni, storie, culture, sogni e progetti. seppur legittime, delle E negli ultimi anni tanti sono stati i giovani generazioni più adulte che si sono fatti notare per il loro impegno, che si sono resi protagonisti del nostro tempo e che si sono contraddistinti per i

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loro gesti coraggiosi: giovani che si sono I GIOVANI fatti apprezzare, ma che hanno anche ri- PER IL CAMBIAMENTO cevuto molto critiche per il loro slancio di- Nel ripensamento del nostro sistema socia- rompente e a volte estremo. Pensiamo a le, dell’economia, della politica e anche del- Greta Thumberg, la giovane ambientalista la vita ecclesiale è fondamentale partire dal che ha portato il dramma ambientale all’O- presupposto che l’impegno di tutti sia fon- nu, coinvolgendo anche tantissimi adole- damentale e che non solo chi detiene delle scenti; a Carola Rackete, la comandante responsabilità istituzionali può portare al re- della nave Sea watch, o al giovane gior- ale cambiamento di cui il mondo ha bisogno. nalista Megalizzi, che ha perso la Se l’impegno e le competenze di ciascun vita mentre portava avanti la propria pas- cittadino sono indispensabili, allora non può sione per la radio e contribuiva al sogno mancare la presenza di noi giovani e della europeo. nostra voglia di esserci e di fare, di costruire Al di là delle singole storie, loro e tanti al- il futuro del pianeta. L’attuale crisi pandemi- tri giovani si impegnano a contribuire gior- ca, come tutte le crisi, ci insegna che non no dopo giorno, nei propri quartieri, paesi possiamo più procedere con un orizzonte e ambiti di vita, a rendere migliore questo emergenziale, ma occorre assumere insieme mondo: sono il segno di una giovane ge- obiettivi ambiziosi e il più possibile condivisi, nerazione che è molto sensibile a ciò che facendoci guidare dai criteri della lungimi- accade e alle istanze ambientali, sociali, po- ranza, della progettualità e della sostenibilità. litiche e di solidarietà di cui la nostra società È necessario ascoltare sistematicamente la è portatrice. voce dei giovani e garantire la rappresentan-

10 dossier za e la partecipazione giovanile ai processi la Chiesa e la città da protagonista corag- decisionali, recependo la centralità delle gioso, consapevole che tante sono ancora le nostre istanze e evitando un corto circuito pagine bianche di futuro da scrivere e che il democratico che può acuire lo scontro in- mondo ha bisogno di noi, dei nostri occhi per tergenerazionale, invece che rafforzarlo per avere speranza e vedere le necessità di chi creare quell’alleanza preziosa che può esse- non ce la fa, della nostra voce per denuncia- re il motore della nostra società. re le troppe ingiustizie commesse, del nostro Si tratta di provare a scardinare un sistema cuore per amare chi soffre, chi è emarginato, sostanzialmente “gerontocratico” in cui le chi è abbandonato e le nostre passioni per posizioni di potere economico e politico e di non arrendersi davanti alle difficoltà. Lo spe- “prestigio” sono in mano alle generazioni più rimentiamo con la certezza di avere accanto adulte, spesso incapaci di mettersi in discus- qualcuno di “più esperto” (nella vita) che ti sione indipendentemente dai risultati ottenuti. può sostenere (e non controllare), che può Se da lungo tempo la palla è sempre in mano sognare insieme e costruire lo stesso pro- agli stessi, essi si autoconvinceranno che getto, mettendo in comunione cuore, intelli- il «si è sempre fatto così» è la modalità che genze e forze. funziona meglio. Qualcuno ha pensato che la Crediamo che il dialogo e la collaborazione soluzione potesse essere quella di “rottamare” tra giovani e adulti possano essere fecondi gli adulti. Noi crediamo invece che la sfida è solo se saremo capaci di far emergere le tan- quella di investire nell’alleanza tra giovani e te domande che abbiamo in comune, perché adulti, affinché lo slancio dei primi possa co- i cambiamenti che caratterizzano i nostri ter- niugarsi con la saggezza dei secondi. ritori e la nostra società sono molti e gene- rano sfide che toccano tutti, giovani e adulti. RISCOPRIRE DOMANDE Attorno a queste sfide, si gioca la comune COMUNI responsabilità di ri-costruire la comunità, il In Azione cattolica si sperimenta il valore e la “noi”, senza aver paura delle soggettività che fatica di una comunità in cui i giovani sono caratterizzano le generazioni e le persone, protagonisti non da soli, ma nella ricchezza ma al contrario valorizzando le diversità per di un’esperienza intergenerazionale. In Ac renderle risorse feconde e costruire insieme impariamo che, nonostante le fatiche e le de- quel bene che possa veramente essere di lusioni, ciascun giovane è chiamato a vivere tutti, per tutti e con tutti. ■g

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11 1I2021 dossier «I miei guerrieri vinceranno il Covid-19» intervista con Luca Micelli di Ada Serra

nsegnante per vocazione, di quelli che... ciazione a cui insieme ad alcuni amici ab- «faccio fatica a prendere sonno la sera biamo dato vita per accompagnare studenti pensando ai problemi familiari, economi- in difficoltà. ci, affettivi dei miei studenti e mi tormento UN PROFESSORE perché come scuola non sappiamo fare Il 2021 è stato atteso da molti come DI LICEO ALLE I PRESE CON fronte a certe difficoltà, legate al coronavirus l’inizio di una nuova era, dopo il 2020 LE EMOZIONI e non solo, che rendono incerto anche il fu- segnato dalla pandemia. I giovani DEGLI STUDENTI: turo più prossimo». Si racconta così a Segno come entrano in un futuro post-Co- «LI VEDO SPERANZOSI nel mondo Luca Micelli, pugliese trapianta- vid che speriamo arrivi presto? MA ANCHE to in Basilicata, docente di Religione in un li- Roberto Vecchioni li definirebbe «comici spa- AFFATICATI E ceo scientifico di Potenza, marito di Carmela ventati guerrieri». Io li vedo speranzosi ma SPAVENTATI. e papà di Beatrice. In Azione cattolica è uno anche affaticati e spaventati. Spesso i loro SPESSO I LORO OCCHI SONO dei coordinatori dell’area della Formazione a occhi sono spenti. Questo tempo ha messo SPENTI. LI livello nazionale, vicepresidente diocesano a dura prova tutti. Ma credo che tra i più col- CONSIDERO per il settore Adulti nella diocesi di adozione, piti ci siano bambini, ragazzi e adolescenti. PERÒ ANCHE “GUERRIERI”, «ma soprattutto sono educatore giovanissimi Li considero però anche “guerrieri”, perché il PERCHÉ IL VIRUS e giovani in parrocchia», tiene a specificare. virus non riuscirà a strappare loro il desiderio NON RIUSCIRÀ La sua condivisione sul rapporto tra giovani di vivere, sognare, costruire. A STRAPPARE e futuro in chiave educativa parte dalla defi- LORO IL DESIDERIO nizione di educazione: «Per me significa ac- La pandemia li sta facendo crescere DI VIVERE, compagnare e prendermi cura delle persone o regredire? SOGNARE, affidatemi, valorizzando le loro potenzialità e Molti stanno crescendo nella consapevolezza COSTRUIRE. C’È CHI SI È CHIUSO capacità. Una passione nata soprattutto gra- di sé e nella responsabilità verso gli altri. La IN SE STESSO, zie all’Ac, su cui con il tempo ho deciso di loro quotidianità è stata stravolta. C’è chi, di MA MOLTI investire anche a livello professionale». fronte alle restrizioni, si è chiuso in se stesso, CRESCONO ha tagliato i ponti con gli amici ed è caduto NELLA CONSAPEVO- Chi sono i suoi «maestri»? in depressione. Ma c’è anche chi ha trova- LEZZA DI SÉ Una figura che mi ispira è quella di don Lo- to lo slancio per coltivare gli affetti familiari, E NELLA renzo Milani, con il suo insistere sulla cura chi è stato felice di avere a casa un fratello RESPONSABILITÀ VERSO dell’altro e del mondo. Il suo I care è diven- o una sorella maggiore che di solito è fuori GLI ALTRI» tato, qualche anno fa, il nome di un’asso- per l’università o, più semplicemente, chi ha

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A sinistra imparato a cucinare per la propria famiglia e usciti a reinventarsi. Sui social, ad esempio, Luca Micelli con entusiasmo lo racconta. ci sono centinaia di pagine che fanno divul- e, sopra, con i “suoi” gazione e informazione e molte sono curate ragazzi Il “già e non ancora” che caratte- da giovani studenti. rizza l’età giovanile può rendere le persone che appartengono a que- Ci sono spazi che i giovani potreb- sta fascia di età come “educate” ed bero abitare ma non lo fanno per “educanti” allo stesso tempo? mancanza di volontà o perché non è Nelle mie classi do molto spazio al dialogo. E concesso loro di farlo? mi rendo conto che i contenuti vengono ap- Molte nostre città non hanno spazi per i presi con più efficacia se sono altri giovani a giovani. Questo problema purtroppo riguar- trasmetterli piuttosto che figure istituzionali da anche le parrocchie. Abbiamo i giovani come quella di un professore. migliori, ma li abbandoniamo a loro stessi. Quante strutture abbandonate o confiscate Istituzioni, Chiesa, mondo del lavo- alla criminalità sono in attesa di essere va- ro: come si occupano e preoccupa- lorizzate per creare spazi di confronto per i no per l’educazione a tutto tondo ragazzi... Ogni vuoto che lasciamo viene ri- dei giovani? empito da altro: ricordiamoci di questo prin- L’educazione è affare di tutti. Bisognerebbe cipio elementare. però investire sul protagonismo dei giovani. Alcune realtà lo fanno, ma non è sufficien- Nei suoi studi ha approfondito la figu- te. Inoltre, dobbiamo crescere rispetto al ra di Giorgio La Pira. Un suo messag- linguaggio. Il linguaggio dice quanto cono- gio per i giovani (e gli adulti) del 2021? sciamo i ragazzi e com’è il loro mondo, ma «I giovani sono come le rondini, sentono il soprattutto dice chi siamo. Chi siamo quando tempo che cambia e volano verso la prima- scimmiottiamo lo slang giovanile a tutti i co- vera in fiore», affermava La Pira. È un’im- sti? Oppure, chi siamo quando parliamo un magine commovente: dice che se la società linguaggio obsoleto, colmo di categorie che vuole capire verso dove stiamo andando e non dicono più nulla? che forma dare al futuro, occorre guardare ai più giovani, alle loro inquietudini, ai loro In cosa i giovani oggi sono più sotto- sogni e inclinazioni. Non è poco per porre valutati? le basi di una (ri)costruzione morale, socia- Nella capacità di portare idee e adattarsi alle le, psicologica, oltre che economica, della difficoltà. Molti durante la pandemia sono ri- società. ■g

13 1I2021 dossier Sposi nella pandemia: «basta l’essenziale» intervista con Anna Rebecca Ceccato e Tommaso Trevisanello di Luisa Bellomo

ommaso Trevisanello e Tommaso – Abbiamo continuato a coltivare la Anna Rebecca Ceccato, relazione. Dal punto di vista della preghiera, dopo aver letto trecen- per esempio, ci siamo impegnati veramente toventinove Dpcm, sono tanto. Lo stesso vale per le serate su Zoom Tquasi sicuri di poter an- con gli amici: abbiamo avuto una dinamica «nunciare il loro matrimonio», recita la parte- equilibrata. La prima parte del lockdown è cipazione alle nozze. Anna Rebecca e Tom- stata un’occasione positiva per passare del maso hanno 28 e 29 anni, abitano ad Abano tempo con i miei genitori e per salutarci Terme (Padova) e sono entrambi giuristi: lei bene. Poi il secondo mese la situazione è di- lavora nell’ufficio legale della Caritas di Vi- ventata più pesante, e questo ha accelerato cenza e ha passato – qualche giorno dopo il l’operazione del trasloco anticipato rispetto al matrimonio – l’esame di Stato per diventare matrimonio. avvocato; lui è impiegato nell’amministrazio- ne dell’Università di Padova, e nel frattempo Siete entrati in casa ai primi di luglio REBECCA E si prepara al concorso per la Magistratura. e poi avete avuto un’estate in cui le TOMMASO Lei ha una lunga storia di Ac, lui è tuttora cose sembravano andare meglio... HANNO capo nel suo gruppo Agesci. Si sono effetti- – Durante il lockdown aveva- PREPARATO IL Anna Rebecca MATRIMONIO vamente sposati il 24 ottobre, come avevano mo sospeso l’organizzazione, però migliorata TRA DIVIETI, deciso a inizio marzo, ma il percorso per ar- la situazione abbiamo iniziato a ragionare con DISDETTE E rivarci si è intrecciato da subito con l’anda- 200 invitati, garantendo la sicurezza ma an- QUARANTENE. ANCHE IL mento della pandemia. che tutto quello che ci sarebbe piaciuto fare. PRANZO È Tommaso – Tra l’altro è stato un periodo di SALTATO. MA LA Come sono stati i due mesi di lonta- belle notizie, perché abbiamo avuto la con- COMUNITÀ HA ferma, dopo mesi di incertezza, che don TROVATO I MODI nanza in primavera? PER ACCOMPA- Anna Rebecca – Mi mancava Tommaso, ma Daniele avrebbe presieduto, e così abbiamo GNARLI: «ORA avevo trovato il mio equilibrio, sapendo che potuto pensare alla celebrazione con lui, e NON VEDIAMO avevamo preso la decisione di vivere insie- anche fare un percorso insieme per ripren- L’ORA DI APRIRE LA TAVERNA PER me. Ero molto tranquilla. La difficoltà è stata dere le cose su cui non avevamo riflettuto al FESTEGGIARE» più quella di stare in casa con i miei. corso fidanzati.

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sciti. Le difficoltà sono state grandi, le scelte che abbiamo dovuto fare sono state difficili e anche il confronto tra noi è stato duro, in certi momenti, però probabilmente il nostro legame è talmente forte che ci ha permesso di trovare una quadra e regalarci una giorna- ta stupenda. Anna Rebecca – L’unico momento in cui ho titubato è stato quando il sacerdote ci ha det- to che doveva stare in isolamento. La cosa che ci importava di più era che le persone vivessero una celebrazione in cui emergesse lo stile della coppia, e don Daniele è molto simile al nostro modo di vivere la fede. Ma sarebbe stato ingiusto nei confronti della no- stra comunità rinviare, perché il nostro obiet- tivo era quello di celebrare insieme la nostra In alto: Rebecca Da ottobre però le cose sono precipitate... scelta, pur consapevoli della realtà che c’era e Tommaso sposi Anna Rebecca – Il 12 ottobre abbiamo sco- intorno. Volevamo dichiarare alla chiesa, alla (foto Vasile Eni e Marta Caramel) perto che non avremmo potuto fare la festa, comunità e alla società civile che abbiamo e quindi abbiamo disdetto il pranzo. Qualche scelto di stare assieme. giorno prima il direttore del coro non ci ha più dato la sua disponibilità. Molte persone non Da che basi iniziate a costruire la vo- hanno potuto partecipare, chi era all’estero, stra vita da sposati? chi aveva malattie pregresse, chi non se la Tommaso – Dalla consapevolezza che la no- sentiva... Uno dei testimoni è di Milano e fino stra vita di famiglia può essere bella e piena all’ultimo abbiamo temuto che non riuscisse con pochi elementi essenziali. Questi mesi di a scendere. Poco prima del matrimonio c’è preparazione e questo matrimonio inaspetta- stato un caso di positività nel mio ufficio, mi to e carente di tante cose che avevamo im- sono autoisolata e ho fatto un tampone pri- maginato è stato bello e pieno, perché c’era vatamente, ma è stata una situazione mol- l’essenziale: noi due innanzitutto. Con molto to pesante emotivamente; ho poi ottenuto poco possiamo essere una coppia piena, fe- lo smartworking. Svariati amici sono venuti lice, equilibrata. a contatto con positivi e sono stati in isola- Anna Rebecca – Se condividiamo gli obiet- mento, e il giorno prima è successo anche al tivi li portiamo avanti, e per ora gli obiettivi sacerdote, che quindi non ha potuto parteci- che ci prefissiamo non sono superficiali ma pare alle nozze. danno senso al nostro stare assieme. E poi io mi sono sempre sentita amata, pensata, Che valore ha assunto la celebrazione sono arrivate chiamate, proposte di darci una del matrimonio, in questa situazione? mano, e alla fine in chiesa eravamo più del Tommaso – È stato un sollievo. Arrivare quel previsto. Siamo circondati proprio da belle sabato mattina in piazza davanti alla chiesa persone, non vediamo l’ora di aprire la taver- è stato emozionante, perché c’eravamo riu- na per festeggiare! ■g

15 1I2021 dossier «Smettiamola di aspettare» intervista con Bernardo Mascellani di Fabiana Martini

n un tempo avaro di prospettive per tutti po in attesa che qualcuno ti chiami sia una e in un paese gerontocratico e da sempre strategia vincente. poco generoso nei confronti delle nuove generazioni, che neanche in una situazio- «CURRICULA? ROBA Ine emergenziale riesce ad allargare e ad VECCHIA...» allungare lo sguardo, un imprenditore di “ap- «C’è una mia amica – racconta – che non pena” 27 anni è già una notizia: scoprire inol- fa altro che inviare curricula convinta che un tre che ha iniziato a lavorare a 16 anni e a 22 giorno o l’altro qualcuno la chiamerà per as- ha fondato un’azienda carica di interesse la sumerla. Ma non funziona così. A parte che sua storia, non tanto per gridare all’ecceziona- non credo nel curriculum e, se proprio voglio lità, ma per lanciare un messaggio di speranza presentarmi, oggi avrebbe più senso manda- e un invito ad alzarsi, a non aspettare. re un video, che è più coerente col momen- Bernardo Mascellani, classe 1994, fer- to ed è maggiormente in grado di restituire mo non ci sa stare. E non solo nei vi- quello che sono, penso che bisognerebbe deo, che pubblica sul suo canale YouTube cambiare approccio: ognuno dovrebbe pro- (youtube.com/c/bmascy) e poi condivide durre dei contenuti e sfruttare le potenzialità sui vari social, ma anche nella vita: pure in di internet per condividerli e in questo modo Azione cattolica si è scelto la parte più dina- mostrare quello che sa fare. Sono convinto UNA SOCIETÀ mica, il Movimento studenti. Ultimamente si che un contenuto offerto in rete è un’atten- DI MARKETING sposta in monopattino: ha deciso di provar- zione ricevuta piuttosto che un’informazione E COMUNICAZIO- lo per consigliarlo a chi lo segue ma anche persa». Tuttavia, è bene precisarlo, non c’è NE A PISA. E UNA NUOVA IMPRESA perché probabilmente restare imbottigliato in questa convinzione un invito all’improv- IN APERTURA nel traffico sarebbe inaccettabile: «Il tem- visazione o una presunzione generazionale A TRENTO. po – sostiene – è la risorsa più importante tale da farti credere che basta essere un po’ A 27 ANNI, BER- NARDO che abbiamo, dobbiamo essere consapevoli smanettoni per bucare lo schermo: dietro i MASCELLANI È del suo valore». Per questo, per ottimizzarlo, risultati ottenuti da Bernardo c’è tanto studio, UN “CASE-STUDY”. bisogna imparare a delegare, una delle com- sostenuto dalla convinzione che “siamo fatti DALL’AZIENDA petenze che a suo avviso più caratterizzano per pensare, non per seguire come cagno- DI INFORMATICA ALL’IMPEGNO l’essere imprenditore; per questo la sua so- lini”. Ma c’è anche l’idea che non ci si può NEL MSAC, cietà, la Flooow, offre servizi di marketing e fermare né nascondere dietro il “si è sempre IL FILO ROSSO pubblicità in modo da mettere le aziende in fatto così”, da cui peraltro anche papa Fran- È «IL VALORE DEL TEMPO» condizione di concentrarsi sul proprio lavoro; cesco ci esorta a rifuggire. I tempi sono cam- per questo non crede che far passare il tem- biati, la competizione è aumentata, occorre

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analizzare le richieste del mercato a partire ca (costi ridotti rispetto a un oggetto nuovo dai dati e costruire la propria unicità, il pro- e quindi più appetibili) a una convenienza di prio posizionamento. senso (importanza per l’ambiente di riparare gli oggetti e di ridare loro nuova vita)». RICONDIZIONARE, Restando in tema di ricondizionamenti, gli UNA REGOLA DI VITA chiedo che cosa salverebbe, riammodernan- Certo le idee, le passioni sono importanti, ma dolo, di questi mesi di emergenza sanitaria: non bastano. In fondo anche il percorso di «L’interesse a snellire le procedure burocra- Mascellani è partito da un’intuizione frutto di tiche, il fatto che di fronte all’asimmetria in- una grande passione, ma poi è progredito: formativa a cui abbiamo tutti assistito qual- «Sin da piccolo mi piaceva smontare e rimon- cuno si sia rimesso a pensare ai processi». tare, mi accanivo su una sorta di tablet an- Processo è un termine che ricorre spesso teguerra. A 16 anni ho provato coi telefonini nelle riflessioni di Bernardo: a proposito della usati: li aggiustavo e li rivendevo, li ricondizio- necessità di avviarli, tipica azione imprendi- navo. La fortuna è stata che mio padre aveva toriale; di conoscerli per poterli automatizza- un’azienda informatica. Successivamente ho re risparmiando risorse; di rivederli quando affinato le competenze laureandomi in Inge- non rispondono alle esigenze. Ed è interes- gneria gestionale e ho conferito motivazione sante andare alla radice di questa parola al mio lavoro: comprendendo che dietro un che deriva da procedere ed esige iniziativa, telefono spesso c’è molto sfruttamento, sono dinamismo, evoluzione. Lui procede e dopo riuscito a fare il passaggio da quella che quella di Pisa sta aprendo una nuova azienda all’inizio era solo una convenienza economi- a Trento. Nonostante il Covid. ■g

17 1I2021 news L’inatteso e l’essenziale in questo “tempo sospeso”

Siamo andati a letto “immuni” e ci siamo svegliati ti da treni veloci, adesso quasi abbandonati a sé “contagiati”, scrive il filosofo Luca Alici nel libro La stessi. Scuole e università spettrali. Fabbriche, vita (in)attesa. Per ritrovarci, dopo negozi, uffici chiusi e spenti. Chie- la pandemia, pubblicato da poco se abitate solo da Dio. Il silenzio dei dall’Ave. Quasi un diario, dedicato cellulari. alla nostra vita appesa, per pande- Convinti di aver costruito ambien- mia, su una bilancia. Un diario per- ti sterili nei confronti dell’inatteso, sonale che entra dentro le ansie e scrive Alici, da questo inatteso sia- le domande di questi giorni, scritto mo stati colti di sorpresa, mentre davvero molto bene, dove la parola stavamo trasferendo la nostra vita segue il pensiero in un dialogo ser- quasi del tutto online, in un ibrido rato tra convivenza e conflitto. entusiasmante e pieno di possibili- Il tempo sospeso è quello che stia- tà. Torneremo a vedere, dopo questa mo viavendo. E, forse, costruendo esperienza, l’essenziale? Perché la insieme. Strade affollate divenute pandemia ci ha fatto capire che qual- deserte. Cieli solitamente trafficati cosa stava scricchiolando, mentre come vie nelle ore di punta tornati facevamo finta di non sentire. Sapre- improvvisamente vuoti. Binari di norma aggredi- mo accettare questa sfida?

Museo Egizio di Torino: custodire la memoria

Ha 197 anni e, per valore e quantità di reperti, è con- del Museo Egizio, ma ha spalancato quelle virtuali. siderato secondo solo a quello del Cairo: il Museo “Le passeggiate del direttore”, i dialoghi online con Egizio di Torino ha lanciato nelle scorse settimane la i curatori, i laboratori de “L’antico Egitto fai da te” campagna “Prenditi cura di ME” per sostenere la ri- sono stati lo strumento per realizzare l’obiettivo di cerca, lo studio e il racconto dei suoi preziosi ogget- “portare il Museo Egizio a casa vostra”. «Dal 1824, ti. Sono circa 40mila statue, papiri, mummie, sar- anno di fondazione – ha scritto il direttore Christian cofagi, arredi funerari e di uso comune che coprono Greco in una lettera per promuovere la campagna di la storia del paese del Nilo dal paleolitico all’epoca donazioni – il Museo Egizio continua ad evolversi, a copta. Nel 2015, dopo i lavori di ristrutturazione e crescere, a migliorarsi. Ma la missione non cambia ampliamento, il museo è stato riaperto al pubblico e ci dà uno scopo comune: conoscere sempre di più con una superficie espositiva di 12mila mq. I visita- gli oggetti di cui siamo custodi, studiarli per com- tori hanno risposto con entusiasmo alla nuova mise prenderli, per consegnarli alle prossime generazioni del museo egizio più antico al mondo: nel 2019 lo affinché possano continuare a raccontare la storia hanno visitato quasi un milione di persone. La pan- delle donne e degli uomini che prima di noi li hanno demia ha costretto alla chiusura le porte del Pa- creati, usati, amati, abbandonati». lazzo delle Accademie delle scienze che è la casa Chiara Santomiero

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Un antidoto all’odio nel romanzo d Marco Erba «L’antidoto sono le buone relazioni. Il costruire per religione) può diventare odio e persino guerra. ponti invece di muri. Incontrare le persone e avere «Non va dimenticato – continua Erba – che il con- qualcuno che ti fa sperimentare la bellezza delle flitto in Bosnia non è stato religioso ma è la reli- relazioni. L’essere aperto agli incon- gione che è stata strumentalizzata. tri ha un ruolo decisivo. Il dolore fa Se la guardiamo dal punto di vista parte della vita e confrontarti col do- religioso a Srebrenica più di 8mila lore aiuta a crescere, ci fa capire che musulmani sono stati massacrati da l’amore è più forte, che la speranza cristiani ortodossi. Le religioni nel è più forte. La Bosnia, nonostante loro significato più autentico porta- tutte le ferite che ci sono, è un gran- no pace, ma quando vengono usate, de paese dove ho fatto tantissimi in- strumentalizzate, per creare il ne- contri che, partendo da esperienze mico e ottenere consenso, qualsiasi di dolore, hanno scoperto un amore, religione perde la propria identità. una bellezza più grande». Lo scrit- Non è più fede ma diventa un’arma tore Marco Erba racconta a Segno pericolosa da una parte e dall’altra. (l’intervista integrale è leggibile su In tempi dove si generalizza dicen- segnoweb.azionecattolica.it) il suo do che tutti i musulmani sono ter- nuovo romanzo, Città d’argento (Riz- roristi, credo che questa autocritica zoli), che ci riporta a vicende dei Balcani di ieri dell’Occidente, su quanto è avvenuto a Srebreni- e insegna tanto sull’oggi mettendoci in guardia ca, possa essere utile». dal fatto che la paura (in questo caso del diverso Silvio Mengotto

Corte europea: se hai fame mendicare è un diritto

La Svizzera ha sbagliato, la donna aveva il diritto rimediare qualcosa per i propri bisogni con la men- di chiedere la carità: questo dice la Corte europea dicità». Nemmeno la multa inflitta, scrive la Corte, dei diritti umani, contraddicendo le autorità gine- è stata «una misura proporzionata né per la finalità vrine che nel 2014 avevano inflitto una multa di della lotta alla criminalità organizzata, né per tute- 500 franchi a una donna rom che mendicava per lare i diritti dei passanti, residenti e proprietari di le strade di Ginevra e, non potendo la donna pagare esercizi commerciali». Nella nota della Corte si fa la muta, l’aveva incarcerata per 5 giorni. Secondo anche un riferimento alla legge penale del cantone la Corte (sentenza del 19 gennaio 2021), poiché la di Ginevra che vieta l’accattonaggio e si legge: «un donna apparteneva a una famiglia estremamente divieto generale di un determinato comportamento è povera, era analfabeta, non aveva lavoro e non ri- una misura radicale che richiede una solida giustifi- ceveva alcun sostegno sociale, «mendicare era per cazione e un controllo particolarmente serio da parte lei un modo per sopravviverer». In quella situazione dei tribunali che sono autorizzati a valutare tutti gli di «vulnerabilità manifesta», la donna «aveva il di- interessi in gioco». Ora la Svizzera dovrà pagare una ritto, per una questione di dignità umana, di poter multa di 922 euro alla donna, per «danno morale». esprimere la sua condizione di miseria e cercare di Sarah Numico

19 1I2021 fatti&parole ue uguale urss? fame e spreco Abuso di parole, L’anno della frutta abuso di potere e della verdura

L’Unione europea equiparata all’Unione sovie- tica. È un espediente retorico ricorrente nella narrazione srotolata dal populismo sovranista. Coniato da Marine Le Pen, leader del Rassem- blement National, è stato ripreso da Judit Varga, ministro della Giustizia del governo ungherese di Victor Orbán, in occasione dell’approvazione del Recovery Fund, piano teso a risollevare l’e- La riduzione della quantità di cibo che viene sprecata conomia nel vecchio continente. nei processi di produzione, distribuzione e consumo è L’Ue come l’Urss è un ossimoro. La costruzione l’ultima frontiera della “economia che uccide” di Papa degli Stati Uniti d’Europa, vaticinata da Altiero Francesco. Ogni anno nel mondo si buttano 1,4 miliardi Spinelli ed Ernesto Rossi in esilio sull’isola di di tonnellate di generi alimentari e nei Paesi più ricchi Ventotene, sconta ritardi, fallimenti, ottusità bu- l’80% dello spreco è colpa dei consumatori. Cioè è il rocratiche, cecità politiche ed egoismi nazionali. nostro sistema che uccide. Nessuno lo nega. Tuttavia, il combinato dispo- Gli alimenti che si buttano più frequentemente sono la sto di democrazia liberale ed economia sociale frutta e la verdura e per questo la Fao ha proclamato il di mercato ha fatto conoscere una duratura e 2021 l’Anno della frutta e della verdura. Un ruolo de- fiorente stagione di pace e sviluppo. Ben lungi cisivo lo hanno le tecnologie ma il resto è nelle nostre dalla miseria e dal dispotismo dilaganti al di là mani. Il cambiamento climatico comporta la perdita della “cortina di ferro”. di enormi quantità di verdura e frutta, a causa dello L’Europa ha tenuto accesa la fiaccola dello Stato stravolgimento degli ecosistemi. Le recenti invasioni di di diritto e alto il tono della democrazia: elezioni locuste in molte aree africane e asiatiche lo confer- regolari; rispetto delle minoranze; magistratura mano. Lo spreco è una questione morale e politica e indipendente; libertà di culto e di informazio- la pandemia aggrava una situazione già compromes- ne. Un modello di cui hanno beneficiato anche sa. Gli esperti calcolano che difficilmente si arriverà a i paesi dell’Est, usciti in macerie – economia “fame zero” entro il 2030, la sfida più ambiziosa dei in disarmo e società stremate – da decenni di Millennium Goals dell’Onu. Si può provare attraverso feroce regime comunista. Sovrapporre falce e azioni di advocacy in ambito politico e scientifico per martello alla bandiera blu cerchio-stellata si- invocare azioni più virtuose da parte dei governi soprat- gnifica, tramite il linguaggio, distorcere la real- tutto nel controllo dei mercati, perché nessuno scom- tà, degradare a demagogia la democrazia. mette più sulla sua capacità di autoregolamentazione. A proposito, torna alla mente il monito lanciato Ma pensiamoci quando in tavola arrivano verdura e dal filosofo tedesco, Josef Pieper, già amico di frutta. Il consumatore può fare molto. Si chiama “voto Benedetto XVI: l’abuso delle parole prelude a con il portafoglio” e premia quelle imprese che sanno quello del potere, corrompe l’umanità e milita riconciliare l’uomo con la terra e creare insieme valore al servizio della propaganda più bieca. economico, dignità del lavoro e tutela dell’ambiente. Alberto Galimberti Chiara Santomiero

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rimesse mekong Così la pandemia Così muore impoverisce i poveri la “madre delle acque”

Per tutti noi la crisi provocata dal Covid-19 Il fiume Mekong scorre per 4900 chilometri dall’altopiano resta soprattutto una crisi sanitaria: guar- tibetano al Mar cinese meridionale; attraversa sei paesi: diamo alla lenta diffusione del vaccino e Cina, Laos e Myanmar, Thailandia Vietnam e Cambogia. La aspettiamo che vi sia una copertura tale “madre delle acque”, come lo chiamano i laotiani, rappre- da permetterci di tornare ad incontrarci in senta una risorsa preziosa e strategica, ma al tempo stesso tranquillità, desiderosi di stringere mani e estremamente fragile ed è all’origine di tensioni politiche, di dare abbracci. Ma, forse, stiamo sotto- ambientali e sociali tra i paesi che attraversa. Nella prima valutando gli effetti della pandemia sociale metà del suo percorso – “l’alto Mekong”, interamente in che non sta colpendo solo l’Italia e l’Europa territorio cinese – si contano almeno 11 dighe e altre sono – dove sono state decise misure eccezio- in costruzione. Una condizione che ha provocato un de- nali di sostegno all’economia – ma ancor pauperamento della portata d’acqua nel tratto del “basso di più i Paesi poveri. Prendiamo il caso del- Mekong”, dove peraltro esistono altri due imponenti sbar- le rimesse ovvero dei soldi che i migranti ramenti in Laos e Cambogia, altri 9 sbarramenti sono in inviano periodicamente a familiari o amici fase di progettazione. Le dighe, oltre all’acqua, trattengono nel Paese d’origine. Secondo una recente anche gran parte dei sedimenti indispensabili all’agricoltu- ricerca della Banca Mondiale nel 2020 – ra. Questa situazione aggravata dai cambiamenti climatici a seguito della pandemia – il volume delle ha fatto sì che le comunità del basso Mekong, che vivevano rimesse a livello mondiale è calato in media di pesca e raccolti stagionali si siano sfaldate. Il drammati- del 20% con un picco del 23% in riferimen- co impatto sociale della crisi del Mekong è stato il tema di to all’Africa. Risorse che in alcuni Paesi ar- una raccolta di cortometraggi che ha aperto la XXI edizione rivano a valere fino al 10% del Pil e che del Festival del Cinema Asiatico. Il film racconta da cinque si traducono in case più dignitose, nuove prospettive diverse, quanti sono i paesi che attraversa, le attività economiche, cure sanitarie, acces- conseguenze della morte di questo immenso fiume su mi- so all’istruzione e, che nei periodi di crisi, lioni di persone la cui economia e sussistenza alimentare come quello in cui viviamo, possono fare la sono irrimediabilmente compromesse. Migrazioni, povertà, differenza nell’accesso all’alimentazione. perdita di culture e conoscenze tradizionali, sono gli ele- Di fronte a questa situazione appare quanto menti visibili della perdita di un patrimonio umano millena- mai urgente rimettere al centro dell’agen- rio; quelli meno visibili che colpiscono l’ecosistema, atten- da politica il taglio dei costi delle rimesse gono invece alla distruzione del Creato. stesse, che in alcuni casi arrivano a costare Stefano Leszczynski più del 10% della somma inviata. Questo permetterebbe di compensare, seppur par- zialmente, il calo degli invii. Un tema che speriamo possa essere messo sul tavolo dei grandi della terra nel corso del prossimo G20 che si terrà a Roma nell’ottobre 2021. Michele Luppi

21 1I2021 tempi moderni La pandemia? Una lente d’ingrandimento intervista con Maria Grazia Galantino di Chiara Santomiero

na ruota quadrata che in cui abbiamo sfruttato la natura. Oggi se non gira». È il “sistema ne parla meno, ma fino a l’anno scorso gli Italia” secondo il 54° studenti manifestavano per il riscaldamento Rapporto Censis, pub- globale e i cambiamenti climatici. La pande- Ublicato a fine 2020, che mia funziona come una lente d’ingrandimen- «ABBIAMO «restituisce l’immagine di una società resa to che ingigantisce situazioni già presenti. Di GIÀ VISTO LA ancora più incerta e vulnerabile dalla pan- fronte alle difficoltà, aumenta la ricerca di si- PROFONDA demia, ma già provata da anni di precarietà curezza da parte dei cittadini che – il secon- DIFFERENZA TRA LA SCORSA economica e divaricazione dei redditi. Cosa do dato che citava – qualche volta si traduce PRIMAVERA si prospetta per la società italiana alla fine nella richiesta di maggiore severità, aumento E OGGI: del tunnel in cui è entrata all’improvviso a delle pene, fino a invocare la pena di morte. ALL’INIZIALE causa del Covid 19? Ne parliamo con Maria Preoccupa, tra i dati del Rapporto, che i più COESIONE, SOLIDARIETÀ, Grazia Galantino, docente presso il Diparti- severi verso chi non usa la mascherina o non VOGLIA DI mento di Scienze sociali ed economiche della rispetta le norme anti-Covid siano proprio i REAGIRE, Sapienza, Università di Roma, dove insegna giovani. La politica e i mezzi di comunicazio- ADESSO SI SOSTITUISCONO Sociologia della sicurezza. ne dovrebbero adottare una strategia comu- SEGNI DI nicativa capace di ridimensionare certi STANCHEZZA». Secondo il rapporto Censis, il 73,4% allarmistici che fanno aumentare l’audience, UNA SOCIOLOGA degli italiani ha paura dell’ignoto e ma generano ansia e a volte atteggiamenti SPIEGA A SEGNO NEL MONDO prova ansia per il futuro. Il 57,8% è regressivi. COME L’ATTEN- disponibile a rinunciare alle libertà ZIONE ALLA personali per la tutela della salute. Quali iniziative possono restituire FORMAZIONE, ALLA SANITÀ, Questi dati sono l’uno la causa dell’altro. sicurezza alla nostra società? AL RAPPORTO Nelle società occidentali la paura dell’ignoto Mettere al centro la formazione. Un dato CON L’AMBIENTE, non è qualcosa di nuovo: nasce come rea- interessante è il dibattito nato sulla scuola, POSSONO zione ai cambiamenti che si collegano all’ac- come non avveniva da tanto nel nostro pae- ATTIVARE COMPORTAMENTI celerazione del progresso. I sociologi parlano se. Del tutto inaspettato, inoltre, è stato l’au- POSITIVI spesso di “società del rischio”, perché siamo mento delle iscrizioni all’università durante il E AIUTARE A tutti esposti a rischi su cui non abbiamo il lockdown. Certo le lezioni a distanza hanno CREARE UNA SOCIETÀ controllo. Alcuni sono il risultato del nostro permesso ad alcuni di fare una scelta che MIGLIORE modello di sviluppo economico e del modo altrimenti non avrebbero potuto fare, anche

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per motivi economici, rendendo non neces- politiche, sarebbe utile per arrivare a un sario lo spostamento da casa verso i centri risultato migliore. L’elevata conflittuali- universitari. Però è un segnale positivo per- tà degli ultimi anni, aver utilizzato alcuni ché noi siamo penultimi in Europa per l’edu- temi complessi come quello dell’immi- cazione terziaria dei giovani. Eppure questa grazione proponendo delle soluzioni che è una chiave di volta per il futuro: occorrono sembravano di facile realizzazione, non giovani formati e competenti per costituire hanno aiutato a governare i fenomeni in la classe dirigente dei prossimi anni. I dati maniera corretta. Anche i media dovreb- sulla sicurezza, inoltre, ci dicono che cittadini bero fare attenzione a come vengono vei- più informati e più qualificati hanno maggiori colati certi messaggi. Perché una volta strumenti per valutare in maniera più ade- messi in circolo, specie sul web, diventano guata le situazioni. È una riflessione comune, “verità” per le persone a cui sono diretti. infine, che questa fase ci induce a ripensare non solo i nostri modelli di sviluppo econo- Usciremo da questa crisi con una so- mico, ma anche i nostri modelli relazionali. cietà più forte o più fragile? Confinati nelle mura domestiche abbiamo Nessuno in questo momento è in grado di imparato l’importanza delle relazioni e della fare previsioni. Sarà molto importante il fatto- solidarietà. re tempo. Abbiamo già visto la profonda dif- ferenza tra la scorsa primavera e oggi: all’i- C’è, invece, qualcosa da non fare? niziale coesione, solidarietà, voglia di reagire, Una strada da non percorrere? adesso si sostituiscono segni di stanchezza. Indurre a credere che ci siano soluzioni fa- Più questa fase si prolunga nel tempo, più è cili per problemi complessi. Anche nell’os- facile che la resistenza emotiva delle perso- servanza delle misure per la tutela della ne possa venir meno e la società civile cede- salute. La sola sanzione non può essere la re. Alcuni dei segnali emersi – l’attenzione soluzione. Occorre convincere, coinvolgere alla formazione, alla sanità, al rapporto con i cittadini in un progetto che deve esse- l’ambiente – possono attivare comporta- re accettato e condiviso. La coesione tra menti positivi e aiutare a creare una società istituzioni e cittadini, ma anche tra parti migliore. ■g

23 1I2021 tempi moderni L’amore al tempo del Covid intervista con Tonino Cantelmi di Marco Testi

«L’INSURREZIONE n questo tempo di esilio forzato sono a distanza, tutta la movida è finita in aperitivi DIGITALE, cambiate molte cose nella nostra vita. La virtuali e chat di incontri, i convegni di ogni E LA SUA stessa percezione della realtà è mutata. tipo sono stati fatti in zoom e siti simili. L’Oms ACCELERAZIONE E l’amore, con la separazione imposta, a gennaio 2020 dichiarava i videogiochi CLAMOROSA DURANTE Icon la distanza talvolta anche interconti- come potenzialmente causa di dipendenza, a QUESTA nentale, con un destino che improvvisamen- marzo li dichiarava come un ottimo strumen- PANDEMIA, STA te impedisce la carezza, l’abbraccio, lo stare to ricreativo. È stato il trionfo della rivoluzione SEMPLICEMENTE INCREMENTANDO insieme nello stesso luogo? Lo chiediamo a digitale. E a proposito di affettività: nei 3 mesi LA METAMORFOSI un vero esperto di amore ai tempi del web, del lockdown il traffico di prodotti digitali a DELL’AMORE Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeu- contenuto sessuale (il mondo del cybersex) è NELLA POSTMODER- ta, direttore della Scuola di Specializzazione triplicato, con punte incredibili in Lombardia. NITÀ». AMORE in Psicoterapia cognitivo-interpersonale, do- Contemporaneamente c’è stato il boom del TECNOLIQUIDO È cente di Cyberpsicologia all’università Euro- traffico di contenuti digitali a carattere spiri- UN LIBRO CHE pea di Roma e coautore, assieme a Valeria tuale: messe, riflessioni, preghiere, cateche- RACCONTA L’AMORE AI TEMPI Carpino, di Amore tecnoliquido (Franco An- si, meditazioni e tanto altro. DEI SOCIAL. LA geli editore), in cui si fa il punto sui rapporti CARATTERISTICA interpersonali, sull’amore e la sessualità al Quali sono i problemi più ricorren- PRINCIPALE? CI SI CONOSCE tempo del web. ti nelle persone che fanno ricorso al VELOCEMENTE, suo aiuto di psicoterapeuta ai tempi SI CONSUMA Quale è stata la reazione di un della “peste” 2020? VELOCEMENTE esperto di Cyberpsicologia come lei L’Istituto che dirigo ha offerto nei mesi del E DURA TANTO QUANTO BASTA di fronte a un evento che se da una lockdown sostegno e aiuto gratuito con vi- A SODDISFARE I parte va nel senso di una affettività deosedute a cappellani ospedalieri, medici e BISOGNI EMOTIVI liquida, dall’altra deve fare i conti infermieri impegnati nella lotta in prima per- DEL MOMENTO. UNO PSICOTERA- con una clausura semi-totale non sona al Covid-19. Oggi ci occupiamo di colo- PEUTA SPIEGA A prevista fino a qualche mese fa? ro che sono sopravvissuti: il Covid-19 lascia SEGNO NEL Dal mio punto di vista, quello del cyberpsico- segni neurocognitivi e psicologici impressio- MONDO COME logo, siamo stati catapultati in una “insurre- nanti. Ci occupiamo soprattutto di persone E PERCHÉ IL MONDO zione digitale” senza precedenti per velocità che hanno fatto l’esperienza della terapia DIGITALE SIA e pervasività. In poche settimane la maggio- intensiva. Tuttavia la pandemia è stata ed è ENTRATO COSÌ ranza dei lavoratori si è trovato costretto a tuttora traumatica per gran parte della popo- PREPOTENTE- MENTE NELLA lavorare su piattaforme da remoto, tutti gli lazione per la sua minacciosità. Per questo NOSTRA VITA studenti sono stati inghiottiti dalla didattica abbiamo accettato di fare incontri (on line!)

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per molte organizzazioni per dare strumenti del ricorso alla tecnologia. Ma direi nel com- di autoresilienza a tutti. Nell’ultimo incontro, plesso incremento della loneliness, cioè della rivolto a congregazioni religiose, c’erano più solitudine percepita. di mille persone collegate. Teme un aumento di quella porno- Come è cambiato, se è cambiato, grafia via web di cui parla assieme a l’amore durante la pandemia? Valeria Carpino in Amore tecnoliqui- L’insurrezione digitale e la sua accelerazio- do durante questa imposta assenza ne clamorosa durante questa pandemia sta di fisicità? semplicemente incrementando velocemente La pornografia è l’area più cliccata da sem- la metamorfosi dell’amore nella postmoder- pre in rete. Ma il dato nuovo è che, accanto nità. In piena pandemia abbiamo pubblicato alla sua straordinaria accessibilità, la porno- Amore tecnoliquido, un libro che racconta grafia riguarda già ragazzini di 10/11 anni. l’amore ai tempi dei social. Direi che la carat- Troppo precoce, troppo pervasiva, troppo teristica principale è racchiusa nella velocità: accessibile. Molti studi ne dimostrano la ca- ci si conosce velocemente, si consuma velo- pacità di distorcere lo sviluppo psicoaffettivo: cemente e dura tanto quanto basta a soddi- il cortocircuito pornografico erode la capacità sfare i bisogni emotivi del momento. di intimità.

Che differenza ha notato, sempre Quale è il messaggio essenziale di un durante l’assedio pandemico, tra l’af- esperto della psiche umana per tutti fettività condivisa anche fisicamente quelli che sono costretti alla solitudine? in casa (marito e moglie, famiglia) Contrastare il senso di isolamento, di im- e quella forzatamente soggetta a potenza e di tempo sospeso incrementando distanziamento (fidanzati non con- l’impegno per come è possibile: tutti pos- viventi, lavoratori costretti ad una siamo impegnarci. Direi che il messaggio separazione imposta)? principale è contrastare la sensazione di Anche qui dati contrastanti: incremento delle tempo sospeso recuperando la capacità di denunce di violenza domestica e incremento progettualità. ■g

25 1I2021 tempi moderni «L’altro è mio fratello» Dal dramma alla vita di Giuditta Torrini

a seconda domanda che Dio pone vicino Pitigliano, in Maremma. Il figlio di Ire- UN POSTO nell’Antico Testamento è rivolta a Cai- ne, Matteo Gorelli, diciannovenne alla guida DI BLOCCO no: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Ben dell’auto, e i suoi compagni sono di ritorno DELLE FORZE DELL’ORDINE, nota è la risposta di Caino: «Non lo so. da un rave party. Risultato positivo all’alcol LA VIOLENZA DI LSono forse il guardiano di mio fratel- test, Matteo si scatena con una spranga UN GIOVANE, lo?». Dio invita Caino a volgere lo sguardo contro Antonio e il suo collega Domenico. UN APPUNTATO MUORE... PARTE verso l’altro, verso suo fratello, ma Caino non Quest’ultimo rimane ferito a un occhio, men- DA QUI LA trova questo coraggio; teme la domanda di tre Antonio entra in coma. Dopo un mese i VICENDA DI Dio e risponde con l’indifferenza. dottori comunicheranno alla moglie dell’ap- DUE DONNE L’associazione “AmiCainoAbele” nasce puntato Santarelli, Claudia, che il marito CORAGGIOSE, CLAUDIA dalla volontà di due donne, Claudia Fran- non si risveglierà: morirà un anno dopo, l’11 FRANCARDI cardi e Irene Sisi, di testimoniare che l’in- maggio 2012. (VEDOVA DI contro con il fratello che ci ha ferito è do- Questa vicenda cambia radicalmente le vite ANTONIO SANTARELLI) loroso, faticoso, ma apre a una vita nuova. delle persone coinvolte. Claudia racconta la E IRENE SISI Riconciliarsi con se stessi e con gli altri è fatica di quei mesi; doveva elaborare un lutto (MADRE DI possibile ed è necessario creare occasioni e attraversare due dolori: quello per la per- MATTEO). per . Ho avuto la dita del marito e quello per la sofferenza del PRENDE COSÌ fare nuove tutte le cose AVVIO UN possibilità di fare due lunghe chiacchierate loro figlio. «Non è facile, anche da credente, DIFFICILE al telefono con Claudia ed Irene e spero di dare un senso a quello che stava accadendo. CAMMINO DI riuscire a raccontare la passione e la de- La rabbia è tanta ed è difficile capire come RICONCILIA- ZIONE. «DEVI terminazione che mi hanno trasmesso con fare a rialzarsi. C’è la volontà di uscire dal SMETTERE DI le loro voci. dolore, perché», ribadisce Claudia più volte, PIANGERE E «umanamente l’uomo fugge dal dolore. Ab- VOLGERE LO biamo paura di soffrire, ma quando attraversi SGUARDO MESSAGGIO UNIVERSALE VERSO L’ALTRO». Il messaggio universale dell’associazione il dolore e lo vivi, la grazia di Dio ti arriva. IL MESSAGGIO “AmiCainoAbele” parte da un evento tragi- Non avviene per magia, non c’è una ricetta, DELL’ASSOCIA- co che segna le vite di Claudia e Irene: la ma è frutto di un percorso e di una scelta di ZIONE “AMICAINOABELE” notte del 25 aprile 2011 l’appuntato Antonio fondo. Dio non ti abbandona nel dolore: è lì Santarelli ferma un’auto a un posto di blocco che interviene e ci salva».

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SENTIRSI VICINI... senso per la morte del marito è ritrovato nella Mentre Antonio è ancora in coma, Claudia ri- possibilità di un nuovo inizio per Matteo. ceve una lettera da parte di Irene, la mamma Non sempre si può riparare all’errore com- di Matteo. Non si indigna per questo gesto, piuto, ma è fondamentale che si creino per- ma sente che una persona è interessata a lei corsi per far sì che l’errore non travolga la e la sta pensando. vita delle persone: «la persona non è il reato Irene racconta che aveva da subito pensato che ha commesso». È importante dare la di mettersi in contatto con le famiglie delle possibilità di creare nuovi inizi, di ripartire, di vittime dell’aggressione. C’era da parte sua ricostruirsi e di questo beneficia non sono la il desiderio di farsi sentire vicina a quel do- persona stessa, ma tutta la società. lore: la sofferenza dopo l’arresto di Matteo Claudia e Irene, tramite l’associazione “Ami- era tanta, il figlio era «ferito nell’anima», ma CainoAbele”, hanno deciso di raccontare la fisicamente sano; forte era il pensiero per le loro storia e testimoniano che l’incontro con famiglie delle vittime e ricorrente la doman- l’altro è possibile e che è importante, paral- da: «cosa posso fare per loro?». Da questa lelamente al percorso di giustizia, creare oc- spinta, facendo passare un po’ di tempo, casioni di dialogo, occasioni di confronto tra nasce l’idea della lettera, un atto delicato, le vittime e gli autori di reato. che lascia all’altro la libertà di accogliere o Uscire dal proprio dolore, fare pace con se meno questo dialogo. «Bisogna trovare il giu- stessi, essere posti davanti alla verità e alla sto modo – dice Irene – per chiedere scusa giustizia... sono passi di un percorso sicura- e per far sì che sia un atto non solo per se mente non semplice, ma capaci di proiettarci stessi, ma anche e soprattutto per l’altro». verso gli altri e verso l’alto. ■g La lettera crea un’occasione di incontro, in cui Claudia può urlare il suo dolore e sentirsi accolta. Irene non giustifica il figlio, si mostra interessata alla sua sofferenza e pronta ad ac- coglierla. Proprio Irene diventa il tramite per il percorso di riconciliazioni con Matteo, alla cui base c’è la verità. Irene parla al figlio del- le condizioni e della sua famiglia e Matteo si assume le proprie responsabilità, con Claudia e anche in aula di tribunale.

COMPRENDERE IL DOLORE C’è un incrocio di sguardi: «a un certo punto devi smettere di piangere e guardare al tuo dolore, ma volgere lo sguardo verso l’altro»,

Nella foto dice Claudia. Matteo ammette i suoi errori a lato sopra: davanti alla giustizia, si preoccupa per Clau- Claudia Francardi (a sinistra), dia e lei, a sua volta, incontra e comprende socia dell’Ac della il dolore del ragazzo e ora ha a cuore la sua diocesi di Pitigliano- vita. Con il tempo capisce che è importate Sovana-Orbetello; Irene Sisi (a destra) per Claudia aiutare Matteo a ricostruirsi e il

27 1I2021 tempi moderni Sentirsi a casa di Maria Teresa Antognazza

ra le esperienze di accoglienza di Hanno tutti fra i 24 e i 27 anni, i circa cin- stranieri nelle nostre famiglie e nel- quanta giovani arrivati in Italia negli ultimi le nostre terre ci sono almeno due quattro anni dalle principali città siria- percorsi che meritano di essere ne, Aleppo, Homs, Damasco, grazie a un Tconosciuti e diffusi. Uno è quello “corridoio umanitario universitario”, nato dell’associazione Refugees welcome. Gio- dall’amicizia fra un monaco della comuni- vani uomini e donne, che hanno ottenuto tà siriana di Deir Mar Musa, padre Jacques dal governo lo status di rifugiati e termina- Mourad e il rettore dell’Università Cattolica to la presenza nelle comunità previste dal di Milano Franco Anelli. dispositivo legislativo, vengono accolti nelle famiglie italiane per completare il proprio PORTE APERTE ALL’UNIVERSITÀ L’ESPERIENZA cammino verso una piena e totale autono- W. e T. sono entrambi di Homs, arrivati a Mi- DELL’ASSO- mia, cioè trovare lavoro e casa. lano nell’ottobre del 2019; hanno 27 e 25 CIAZIONE Alassane e Momo, di origine Ivoriana il anni e studiano informatica e agraria. Per REFUGEES WELCOME E primo, e proveniente dal Mali il secondo, loro e gli altri amici si sono aperte le porte QUELLA DEGLI sono passati negli ultimi anni da casa Corti delle università italiane: la Cattolica, il Poli- AMICI DI DEIR a Venegono Inferiore (Varese). Entrambi ul- tecnico e la Statale di Milano, poi l’ateneo MAR MUSA. NEL traventenni hanno vissuto in famiglia per sei del Piemonte Orientale, Genova, Brescia PRIMO CASO SI TRATTA DI UN mesi, condividendo la tavola e il cibo, rac- e Cagliari, che garantiscono una borsa di MODELLO DI contando la propria storia e potendo contare studio e un posto nel pensionato per conse- ACCOGLIENZA sul sostegno di figli (loro coetanei) e genito- guire la laurea magistrale. Alcuni vengono IN FAMIGLIA «BASATO SULLO ri nel completare i percorsi di studio. Alas- anche ospitati in famiglia, come la giova- SCAMBIO, sane, già destinatario di una borsa lavoro ne R. arrivata questo autunno con l’ultimo L’INCONTRO E regionale, mentre imparava la professione gruppo di studenti. Per nessuno di loro le LA CONOSCENZA di sarto ha iniziato la scuola guida, mentre cose sono facili: paese nuovo, lingua sco- RECIPROCA FRA RIFUGIATI E Momo, più giovane di età ha completato gli nosciuta e tanti problemi burocratici per ot- CITTADINI studi di italiano, ottenendo la licenza media tenere i documenti e studiare serenamente. ITALIANI». durante i difficili mesi del lockdown 2020. Sono gli amici che vivono a Milano da più NEL SECONDO CASO PORTE I volontari della onlus italiana accompagna- tempo a tendere una mano ai nuovi arrivati. APERTE A no e supportano la famiglia e il rifugiato, Come B., 26 anni, che studia matematica in STUDENTI assicurando che i rapporti siano sereni e Statale, accolto al suo arrivo in una famiglia SIRIANI, FRUTTO facendo fronte alle eventuali esigenze che milanese, oppure F., 27 anni, calciatore, ar- DI UN’INIZIATIVA DELL’UNIVERSITÀ si presentano lungo il percorso. Alassane e rivato nel 2016 per la magistrale in Scienze CATTOLICA E Momo oggi camminano sulle proprie gambe motorie. DEI MONACI e le notizie che si scambiano con la famiglia E attorno ai ragazzi, grazie all’associazio- DEL MONASTERO SIRIANO DI che li aveva accolti sono piene di speranza ne Amici di Deir Mar Musa e al comitato MAR MUSA nel futuro. svizzero di aiuto ai cristiani dell’oriente, si è

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creata una ricca rete di solidarietà formata da famiglie e volontari che sostengono gli studenti nelle loro esigenze, sia concrete che di ospitalità. «Noi giovani siamo tutti cristiani – spiega F. – e nella nostra esperienza non facciamo alcuna separazione fra cattolici e ortodossi. Siamo nati in un paese bellissimo dove si viveva in pace». Ma la guerra ha cambiato tutto e sono dovuti scappare. Il loro punto di riferimento è la comunità di Mar Musa: nel monastero del deserto siriano, fondato da padre Paolo Dall’Oglio, hanno fatto espe- rienza di volontariato, di lavoro, di preghie- ra. «Siamo grati di questa opportunità, felici di essere in Italia a studiare», raccontano W. e T., anche se non nascondono la preoccu- pazione per ciò che li attende. Ma la voglia di riuscire nell’impresa è tanta e le famiglie italiane sono vicine a loro per far sì che il sogno si avveri. ■g

DA REFUGES WELCOME AGLI STUDENTI SIRIANI Corridoi educativi che aprono alla speranza L’esperienza della onlus Rw è raccontata sul sito refugees-welcome.it La mission è espressa così: «Promuoviamo un modello di accoglienza basato sullo scambio, l’incontro e la conoscenza reciproca fra rifugiati e cittadini italiani, che può contribuire a combattere pregiudizi, discriminazioni e luoghi comuni. L’accoglienza in famiglia fa bene a tutti: non solo ai rifugiati, ma anche ai cittadini che decidono di aprire le porte della propria casa. Chi ospita in casa un rifugiato ha l’opportunità di conoscere una nuova cultura, aiutare una persona a costruire un progetto di vita nel nostro paese, diventare un cittadino più consapevole e attivo, creare nuovi legami». L’associazione Amici di Deir Mar Musa sostiene invece l’accoglienza degli stu- denti siriani, frutto di un’iniziativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dei monaci del monastero siriano di Mar Musa, che hanno creato dei corridoi educativi In alto: il primo per far venire a studiare in Italia giovani meritevoli, che non possono proseguire gruppo di siriani l’università nel loro paese. Si tratta di ragazzi cristiani conosciuti dal monastero, arrivati in Cattolica (con il rettore Anelli). che vengono da situazioni di difficoltà economica e ottengono il visto per motivi di Sotto, Alassane studio. Dal 2016 a oggi sono arrivati in Italia 41 studenti in 8 università, anche grazie mentre cucina alla generosità di associazioni, ordini religiosi e tanti privati, che li hanno ospitati, e Momo che festeggia il suo compleanno hanno pagato il viaggio dalla Siria, offerto borse di studio. [mta]

29 1I2021 tempi moderni L’Ostello della solidarietà di Barbara Garavaglia

i vuole poco per essere ACCOMPAGNARE LE PERSONE vicini alle persone». Con L’esperienza di questi mesi ha dimostrato questo disarmante pen- che “parcheggio” l’Ostello della solidarietà siero Angela Missaglia non lo è. Quando le condizioni meteorologi- Csintetizza l’esperienza che e le condizioni sanitarie lo hanno per- «coinvolgente e importante dell’Ostello della messo, ospiti e volontari si sono presi cura solidarietà di Lecco, del quale è responsabile. dei giardini esterni alla struttura, oppure han- LO SCORSO Una struttura aperta nell’arco di una manciata no realizzato oggetti per la sala da pranzo, MARZO È di giorni, per far fronte alle esigenze concrete di hanno abbellito i locali con scritte significati- NATO IL PROGETTO alcune persone che gravitano sulla città lariana, ve. «Prendersi cura della persona – rimarca DI CARITAS emerse con evidenza all’inizio della pandemia. la responsabile – fa la differenza. Non ab- AMBROSIANA Durante il primo lockdown, infatti, riecheggiava biamo grandi pretese, ma l’importante è es- SU LECCO, APERTO 24 in tutta Italia l’invito a stare a casa. Gli operatori serci e accompagnare le persone». E questa ORE SU 24, PER di Caritas sono di conseguenza andati incontro vicinanza ha permesso “piccoli miracoli”. «La ACCOGLIERE alla necessità dei senza fissa dimora di avere gente è cambiata, perché si fida. Qualcuno IN UNA un luogo in cui stare. È nato così a marzo il ha trovato lavoro, qualcun altro una casa». STAGIONE DI EMERGENZA progetto di Caritas ambrosiana su Lecco. Nel La mente va al caro “monsieur Charmant” SANITARIA, E rione di Maggianico era presente una struttura che ha lasciato l’Ostello per intraprendere NON SOLO, delle suore di Maria Bambina, non utilizzata. Il un nuovo percorso, oppure ai ragazzi stra- PERSONE IN DIFFICOLTÀ. direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gual- nieri che hanno utilizzato il loro tempo per OGGI LA zetti, ha quindi proposto alla congregazione di studiare, oppure a chi ha avuto la forza di STRUTTURA riaprire la dimora, per far nascere un Ostello, raccontare del proprio passato doloroso per È UN aperto 24 ore su 24, per accogliere in una spalancarsi al futuro. CROCEVIA DI SOLIDARIETÀ, stagione di emergenza sanitaria, e non solo, SEMPLICE, persone in difficoltà. PICCOLO MIRACOLO IMMEDIATA, MA In dieci giorni l’Ostello ha aperto i battenti, ed è Attorno all’Ostello ruotano anche alcuni vo- SIGNIFICATIVA. ACCOLTE GIÀ diventato un crocevia di solidarietà, semplice, lontari, medici, un insegnante di italiano. 45 PERSONE, DI immediata, ma significativa. «Sinora – spiega Ma c’è un altro miracolo nato dall’apertura ETÀ COMPRESA Angela Missaglia – abbiamo accolto 45 per- dell’Ostello: la rete di solidarietà e di condi- TRA I 19 E I sone, di età compresa tra i 19 e i 75 anni. visione tessuta attorno alla struttura per ga- 75 ANNI. PER UN’OSPITALITÀ Gli ospiti, 24 in totale, all’Ostello sono aiutati a rantire agli ospiti il cibo. Il pranzo per gli ospiti CHE vivere una dimensione comunitaria e la nostra è preparato da una cooperativa del territorio, SCOMMETTE idea è quella di fare, su ciascuno di loro, un ma le cene, data l’impossibilità di cucinare SULLA DIMENSIONE progetto, quando ciò è possibile. Perché l’O- nei locali di Maggianico, è offerto dalle fami- COMUNITARIA stello non deve diventare un parcheggio». glie della città. Dopo l’avvio dell’accoglienza

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Vicinanza, amicizia e all’Ostello, è stato infatti lanciato un appello: le persone, anche se, come in questo caso, solidarietà concreta preparate un pasto semplice per gli ospiti. può avvenire solamente a distanza. nell’Ostello di Lecco Alla chiamata hanno risposto circa centocin- quanta famiglie che, a turno, cucinano per UNA RISPOSTA CONCRETA chi abita nella struttura. Una fitta rete di per- I volontari si preoccupano anche delle cola- sone, coordinate da una volontaria, Donatella zioni e della frutta che viene distribuita. E in Turba, che si preoccupa di preparare il cibo, occasione del Natale non è mancato chi ha oppure anche solamente di consegnarlo. voluto consegnare dei doni a coloro che, all’O- Perciò, dal 27 di aprile, ogni sera due nu- stello, non hanno trovato solamente un riparo, clei familiari si mettono ai fornelli per questi ma una dimora. Sono tempi difficili. La Caritas ospiti. «È meravigliosa la rete di famiglie – Ambrosiana e la Caritas di Lecco conoscono commenta Angela Missaglia – che si fa ca- la realtà delle famiglie e dei singoli che il pe- rico dei nostri ospiti. E le persone che cuci- riodo della pandemia sta facendo emergere. nano per noi, tra le quali anche alcuni soci di L’Ostello della solidarietà per accogliere i sen- Azione cattolica, lo fanno con un’attenzione, za fissa dimora, è una risposta concreta. Si una cura, una sollecitudine che commuove». affacciano però nuove sfide, nuove povertà. Angela Missaglia non dimentica come alcuni «Lo constatiamo – conclude Angela Missaglia volontari presentino le proprie teglie di pasta, – soprattutto al Centro di Ascolto, dove incon- oppure di verdure, curando non solamente la triamo molti nuovi poveri e tra loro, numerosi preparazione delle pietanze, ma anche l’a- italiani». Che attendono che la rete di solida- spetto estetico. Perché tratto distintivo della rietà che molti hanno contribuito a tessere, si solidarietà diventi la cura della relazione con dilati per accogliere anche i loro bisogni. ■g

31 1I2021 tempi moderni La gioia negli occhi di Paolo intervista con Paolo Palumbo di Rossella Avella

o abbiamo conosciuto sul palco Negli ultimi cinque anni la tua vita è del Festival di Sanremo 2020 con il cambiata, ma non si è interrotta per- brano Io sono Paolo dove ha emo- ché grazie alla tua forza sei riuscito zionato tutti nel raccontare la sua a crearti nuove opportunità. Vorrei Lbattaglia contro la Sla. Lui è Paolo cominciare proprio con il parlare Palumbo, ha 23 anni e da poco ha annun- della canzone scritta e cantata con ciato sui social il suo nuovo singolo Quella Achille Lauro: si incentra sui ricordi notte non cadrà, un brano creato in collabo- di quando eri bambino. razione con Achille Lauro. Un brano forte e Uno dei ricordi più belli è un regalo di mio UNA VITA poetico, un incontro artistico tra due mondi papà, mi regalò un riproduttore di cd e cas- GIOIOSA, apparentemente lontanissimi, ma che insie- sette assieme a vari album di Lucio Dalla, POI LA me cantano l’importanza di prendersi cura Rino Gaetano, Vasco Rossi e Jovanotti. La MALATTIA E LO SCONFORTO, di sé stessi, soprattutto nei momenti più dif- musica mi ha rapito fin da bambino. Indub- MA SUBITO ficili, e di non mollare mai. Perché non è ciò biamente è rimasto l’amore per la vita, lo DOPO LA che ci accade nella vita a fare la differenza, stesso che avevo quando ero un bambino, RINASCITA. PAOLO – ma come reagiamo. ma anche la costante ricerca della felicità. MALATO DI SLA Paolo Palumbo è nato a Nuoro nel 1997 e – NON SI È MAI vive ad Oristano con la sua famiglia. A 17 anni Cosa rappresenta per te questa can- ABBATTUTO. Paolo è un ragazzo pieno di amici, con una zone? Che esperienza è stata colla- GRAZIE ALL’AMORE E bella famiglia e il sogno di diventare chef. Un borare con Achille Lauro? AL SOSTEGNO giorno in cucina il coltello gli sfugge di mano e Il testo rappresenta un messaggio universale DELLA lui pensa a una distrazione. Ma i brutti segnali per dimostrare quanto i mondi nonostante FAMIGLIA HA AVUTO LA aumentano e, dopo una serie di accertamen- possano sembrare all’apparenza completa- CAPACITÀ DI ti, la diagnosi è senza appello: Sla, sclerosi mente diversi, siano invece legati da un filo REINVENTARSI laterale amiotrofica, di cui Paolo diventa il più conduttore: l’essere sempre un po’ bambini. SEMPRE. LO giovane ammalato d’Europa. Ma Paolo non Collaborare con un artista come Lauro è sta- ABBIAMO CONOSCIUTO si lascia andare, non si arrende, diventa un ta una grande emozione, adrenalina al mas- A SANREMO, tutt’uno con suo fratello Rosario che lascia simo ma anche una grande responsabilità MA LA SUA tutto per stargli accanto e, sostenuto dall’a- nel tenere alta l’asticella perché Achille è un CARRIERA ARTISTICA more della famiglia, continua a inseguire i suoi artista di livello e le aspettative sono sempre CONTINUA... sogni realizzando obiettivi incredibili. molto alte.

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Nelle foto: Non è la prima volta che canti. Du- raccontato il Paolo combattente, innamorato Paolo Palumbo rante lo scorso Sanremo, Amadeus ti pazzo della vita. ha ospitato sul palco dell’Ariston per presentare il tuo brano Io sono Pao- Una figura molto importante è tuo lo. Quali sono le emozioni più forti fratello Rosario che ti affianca in che porterai con te per sempre? ogni momento: quanto è stato im- È stato un momento forte, emozionante, feli- portante nella realizzazione dei tuoi ce ma con una grande consapevolezza per la progetti e quanto racconti di voi nel- grande opportunità che Amadeus mi ha dato. la musica e nel libro? Amadeus oltre a essere un grande direttore Io e Rosario siamo una cosa unica. La sua fi- artistico è un grande uomo, una persona rara gura è la base di tutto, della mia felicità, del- e speciale. Le emozioni più forti e indimenti- la mia vita quotidiana e soprattutto dei miei cabili le ho vissute quando si è avvicinato e progetti. È la mia più grande fortuna. Nella mi ha accarezzato, ho letto l’amore nei suoi musica racconto tanto di noi poiché racconto occhi. Poi quando il pubblico si è alzato in dell’amore vero. Abbiamo un rapporto vera- piedi e ha fatto la standing ovation, li mi sono mente speciale. sentito volare. Che spettacolo. Ci sono dei progetti futuri che ti Un altro grande traguardo è stato la stanno particolarmente a cuore? Ci pubblicazione del tuo libro, Per vo- puoi anticipare qualcosa? lare mi bastano gli occhi. Che Paolo Il progetto a cui sto lavorando è l’album in hai raccontato in quelle pagine? uscita nel 2021, un album alla cui base c’è Più che un grande traguardo lo definirei un la musica di qualità, le emissioni. L’obiettivo punto di partenza. Nella mia biografia ho rac- è emozionarmi e voler emozionare trasmet- contato il Paolo di ieri, con tutto ciò che mi tendo tutto a chi ascolta. Lo scopriremo solo ha portato a diventare il Paolo che sono. Ho vivendo. Viva la vita! ■g

33 1I2021 tempi moderni Custodi della bellezza di Vittorio Sammarco

custodi siamo noi. E la spesso il settore pubblico, ma anche privato – bellezza che dobbiamo cu- vengono in molti casi abbandonati privando la stodire e di cui dobbiamo comunità di risorse importanti. E invece “libe- prenderci cura è l’Italia. riamo le energie che ci sono!”, è lo slogan che IDel resto, se non lo faccia- fa forte l’idea di Labsus. Da più di dieci anni a «mo noi, chi altri lo farà?». Non è una frase a questa parte, sono migliaia le esperienze che effetto, magari viziata da intenti politici per arricchiscono le comunità sul territorio. attrarre consenso e voti. Tutt’altro: è l’appello disinteressato di chi da anni si batte per un TANTE ESPERIENZE DA diverso concetto dell’amministrazione del- CONOSCERE la “cosa pubblica”. Sono parole di Gregorio Da El Barrio di Torino, un nuovo modo di ge- Arena, professore di Diritto amministrativo stire gli immobili pubblici, ai ragazzi di Bellu- a Trento fino al 2015, e che ancor prima di sco che con il cinema creano comunità; dal andare in pensione ha ideato e presiede Lab- Fate Largo: il futuro di Largo Balestra è verde! sus, Laboratorio per la sussidiarietà, fondato nel Lazio, al patto di collaborazione di Borgo nel 2005 (www.labsus.org), con una precisa Sabotino, in Puglia, per le Case di quartiere; UN’IDEA PER idea in testa: cambiare il modo di intendere dai libri salvati, in memoria di un maestro di EDUCARE AL la Pubblica amministrazione, ossia favorire strada, in Trentino Alto Adige, al Bilù: luogo di BENE COMUNE. E PRATICARLO, il modo di vederla “dalla parte dei cittadi- incontro, aggregazione e promozione culturale DAL BASSO. È ni”, grazie alla pratica di un rapporto con le nel quartiere San Fruttuoso di Genova in Li- QUELLO CHE amministrazioni pubbliche più trasparente e guria; dal Forte Gisella, un esempio di luogo FA LABSUS, partecipato, inclusivo, equilibrato ed efficace riscoperto per i cittadini veronesi, alla bellezza LABORATORIO PER LA insieme. del Giardino delle Culture in Umbria o il Centro SUSSIDIARIETÀ: I custodi della bellezza, è ora un libro ebook e di Quartiere Polymer a Terni; per finire con il CAMBIARE cartaceo per i tipi del Touring club (vedi box) Progetto partecipato nel quartiere San Marti- IL MODO DI INTENDERE che racconta in breve la storia dell’“avven- no. Sono solo alcune esperienze tra le migliaia LA PUBBLICA tura”. Quella che dall’intuizione passa all’i- sparse sul territorio che nascono e crescono, AMMINI- deazione di un sistema generale che possa producendo tre risultati utili immediati: una STRAZIONE favorire la nascita, il sostegno e la diffusione rivalutazione di un bene nell’interesse della ATTRAVERSO UN RAPPORTO dei Patti di collaborazione. Che nascono da comunità; una rivalutazione di un’istituzione EQUILIBRATO associazioni di cittadini che si mettono insie- (comune, provincia, ente pubblico), della quale ED EFFICIENTE. me per la cura di un Bene comune (scuola, si conosce anche un’altra faccia, quella colla- VISTO DALLA PARTE DEI piazza, monumento, casolare, ecc.) che nel borativa e inclusiva; e una crescita di fiducia CITTADINI nostro paese – a prescindere dai proprietari, reciproca tra cittadini.

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Per Arena e i collaboratori che con lui dalla sito). Non sempre hanno la pubblicità che nascita di Labsus hanno condiviso il pro- meritano sui siti degli stessi comuni che li getto e gli sforzi per diffonderlo, il rischio hanno approvati; non tutti vengono valoriz- è che dopo l’entusiasmo iniziale, un patto zati adeguatamente. Nonostante la legge possa nel tempo faticare a sopravvivere. di revisione costituzionale che nel 2001 Ecco quindi che nasce l’idea di fare appro- ha introdotto nella Costituzione il principio vare dagli enti locali un Regolamento per di sussidiarietà orizzontale: «Stato, Regioni, l’amministrazione condivisa dei Beni comu- Città metropolitane, Province e Comuni fa- ni. Una sorta di piccola costituzione che ga- voriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, rantisse modalità di scelta, di selezione dei singoli e associati, per lo svolgimento di at- progetti, le misure di sicurezza e tutela, la tività di interesse generale, sulla base del continuità, i diritti e i doveri di chi si prende principio di sussidiarietà» (art. 118, ultimo cura di un bene che – appunto – non è pri- comma). vato e neppure pubblico: è di tutti, comune «L’obiettivo ultimo è la realizzazione di un nel senso più alto del termine. sogno – scrive Arena – quello di vedere un intero paese che si prende cura di se stesso SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE e dei propri beni comuni e, nel far ciò, libera Dal primo, sottoscritto a Bologna a fine le infinite energie nascoste nelle nostre co- 2014, ora i comuni italiani che lo hanno munità, rafforzando il senso di appartenen- adottato sono 217. (si veda l’elenco sul za e la coesione sociale». ■g

La biblioteca a cielo aperto, il progetto del Municipio VIII di Roma

IL LIBRO Prendersi cura del Bene comune Il libro, nasce sulla base degli incontri dell’autore con migliaia di cittadini e associazioni nell’arco di oltre quindici anni; spiega con un linguaggio semplice e chiaro come si fa ad essere “custodi attivi”, prendendosi cura ciascuno del proprio “frammento” di Italia, in modo che alla fine l’Italia intera sia oggetto delle cure congiunte sia delle istituzioni, che ovviamente devono continuare a fare la loro parte, sia di noi cittadini, i nuovi “custodi della bellezza” (www.labsus.org).

35 1I2021 tempi moderni Apostole del Signore... da Vitorchiano al Portogallo di Fabiana Martini

u amore a prima vista e ancora oggi è non c’era più stata una presenza monastica; vivo il sapore di quel primo incontro con la richiesta arrivata dal vescovo della diocesi le Trappiste di Vitorchiano: avvenne nel- proprio nel centenario delle apparizioni della la sala da pranzo del pensionato dell’A- Madonna di Fatima; la generosità della gente Fzione cattolica a Roma, dove noi colla- del luogo, che ha donato della terra a questo boratrici e collaboratori la mattina facevamo scopo assieme a 500 piantine di mandorle. colazione con le squisite marmellate preparate Non restava che partire! DIECI da queste monache, che – sono sicura – con- SORELLE DEL MONASTERO tinuano a essere protagoniste sulle tavole di OSTACOLI DA SUPERARE TRAPPISTA molti di noi. Per questo motivo, quando qual- La preparazione è stata lunga: «Da quando NEL VITERBESE che mese fa ho letto un titolo che le riguarda- il gruppo delle fondatrici è stato formato, tre DECIDONO DI va, ho voluto approfondire, restando sorpresa anni fa, abbiamo subito cominciato a studia- PARTIRE ALLA VOLTA DEL ancora una volta. Infatti, nel momento in cui re il portoghese grazie all’aiuto prezioso di PORTOGALLO tutto si ferma, tutto viene annullato o rinviato a una docente universitaria che ci ha accom- PER FONDARE data da destinarsi, dieci sorelle del monastero pagnato settimanalmente e gratuitamente UNA NUOVA COMUNITÀ. di Vitorchiano decidono di partire, di sfidare il nell’apprendimento di questa lingua, che OGNUNA virus alla volta del Portogallo. Ognuna in cuor ormai capiamo perfettamente, ma parliamo SA COME HA suo sa come ha maturato il suo sì, ma tutte ancora a livello elementare», mi spiegano. MATURATO – mi raccontano – sono accomunate dal desi- Ma la lingua non è l’unico ostacolo: ce ne IL SUO SÌ, MA TUTTE SONO derio di testimoniare la bellezza della loro vita sono di tipo burocratico, di tipo economico e ACCOMUNATE monastica e della loro appartenenza a Cristo e gestionale, soprattutto c’è la pandemia con DAL alla sua Chiesa. tutte le incognite e i rallentamenti che si por- DESIDERIO DI TESTIMONIARE Non è la prima volta che succede: il mona- ta dietro. Un tempo difficile, drammatico, che LA BELLEZZA stero di Santa Maria Madre della Chiesa, ha reso questa testimonianza ancora più ur- DELLA che stanno edificando a Palaçoulo, è l’ottava gente: «Mai come in questo tempo così par- LORO VITA fondazione di Vitorchiano dal 1968. L’abbon- ticolare e pure doloroso si è reso manifesto MONASTICA E DELLA LORO danza delle vocazioni (erano più di settanta il desiderio inalienabile nel cuore dell’uomo APPARTENENZA le professe in comunità) non poteva non es- di un senso al proprio vivere e morire. Siamo A CRISTO E sere condivisa e la destinazione non è ov- consapevoli della bellezza della proposta del- ALLA SUA CHIESA viamente casuale: il Portogallo ha un ricco la nostra vita al cuore di chi – come dice San passato cistercense, ma dalla fine dell’800 Benedetto – desidera vedere giorni felici».

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e abbiamo definito il nostro orario, ritmato dai 7 momenti di preghiera liturgica comu- nitaria e dalla Messa quotidiana, che sono il centro della giornata monastica; poi c’è la quotidianità fatta di servizi come la cucina, la lavanderia, il vestiario, le pulizie... soprattutto le pulizie in queste prime settimane. Ancora non siamo riuscite a iniziare il lavoro con cui Le sorridenti La risposta non si è fatta attendere: «La gra- pensiamo di sostenerci, cioè una produzione suore trappiste di Vitorchiano e titudine che stiamo ricevendo è semplice, dolciaria a base di pasta di mandorle, rea- l’entrata della nuova è fatta di cesti di broccoli e cime di rapa e lizzata secondo le tipiche ricette italiane ma casa in Portogallo cavolfiori e tante, tante, tante zucche di di- adeguata al palato portoghese, ma contiamo mensioni incredibili; e di torte fatte in casa di farlo presto. E quanto prima ci auguriamo o proprio di pasti completi... E poi c’è l’ac- di essere in grado di accogliere gruppi di gio- coglienza del parroco, che sta contribuendo vani, sacerdoti, famiglie, pellegrini (uno dei paternamente all’edificazione spirituale della cammini che porta a Santiago di Compostela nostra comunità venendo quotidianamente passa non molto lontano da qui) che desi- di prima mattina a celebrarci la messa». derino condividere un tempo con noi. Anche perché l’ospitalità è uno degli aspetti signifi- MASSIMO IMPEGNO cativi della nostra vita. Inoltre speriamo che Dal canto loro le dieci monache si stanno im- anche in Portogallo, come nei vari paesi in pegnando al massimo: «Le prime settimane cui sono sorte le altre nostre fondazioni, sia- sono state dedicate alla sistemazione degli no numerose le giovani che vorranno unirsi a ambienti: ora viviamo nella foresteria, in atte- noi nel cammino», mi confidano emozionate. sa che il monastero sia costruito. Al momen- Buon cammino, sorelle! Che la vostra testi- to esiste solo il progetto architettonico. Stia- monianza ci permetta di continuare a vedere mo imparando a far funzionare gli impianti e gustare quant’è buono il Signore. ■g

COME SOSTENERLE Per collaborare alla crescita di questa nuova “dimora per Dio” chiedono innanzitutto la preghiera. Sono inoltre possibili donazioni: info su www.trappistevitorchiano.it/storia-fondazioni-santa-maria-mae-da-igreja.asp

37 1I2021 tempi moderni Sei anni accanto a Francesco intervista con Yoannis Lahzi Gaid di Ada Serra

restavo servizio nella strutto di Brazzaville, dopo il viaggio aposto- Nunziatura apostolica lico del Papa negli Emirati Arabi nel 2019, a Brazzaville, in Congo, ho confidato al pontefice il sogno di costruire quando in un orfanotrofio un orfanotrofio per i bambini egiziani, nella «IMMAGINATE LA Pche visitavo molto spes- nuova capitale amministrativa de Il Cairo. A PROFONDITÀ DI «so scoppiò un incendio e un bambino rima- lui l’idea è piaciuta e ha pensato di benedir- UN’ESPERIENZA se ucciso per mancanza di qualunque tipo di la donando una copia autentica della Pietà QUOTIDIANA DI SEI ANNI protezione. Da quella tragedia, è nato in me il di Michelangelo. Da questo regalo, è venuta ACCANTO AL desiderio di impegnarmi per dare una casa e l’ispirazione per il nome: Oasi della Pietà. A SUCCESSORE una famiglia a chi nasce solo». A parlare è don seguire, è nato il progetto dell’ospedale, che DI PIETRO, SPERIMENTANDO Yoannis Lahzi Gaid, sacerdote egiziano della si chiamerà “Bambino Gesù” e sarà sotto la GIOIE E FATICHE, Chiesa copta cattolica. Una vocazione nata a supervisione dell’omonimo ospedale pedia- SUCCESSI E dodici anni la sua, grazie alla testimonianza del trico di Roma. Per seguire questo duplice FALLIMENTI parroco padre Massimiliano; poi gli studi nel progetto in totale trasparenza ed efficienza, DELLA CURIA, DELLA CHIESA, seminario di Maadi e l’ordinazione nel 2001. è stata fondata l’associazione Bambino Gesù DELLE DIOCESI, Nel 2002 don Yoannis arriva in Italia, dove stu- del Cairo onlus (www.bambinogesu-eg.com). DELLE PARROCCHIE, dia diritto canonico a Roma e presta servizio DEI CONSACRATI, DEI FEDELI E come vice parroco a Latina, nella chiesa di Quali gli obiettivi raggiunti e i pros- NON FEDELI Santa Domitilla. Entrato nel Servizio diplomati- simi passi? DI TUTTO IL co della Santa Sede, è stato in Congo e Gabon I lavori dell’orfanotrofio procedono grazie alla MONDO». L’EX e poi in Iraq e Giordania. Rientrato in Vaticano generosità di chi ci accompagna nonostante SEGRETARIO PERSONALE per lavorare nella Sezione di lingua araba, dal la crisi economica aggravata dalla pandemia e DEL PAPA 2014 al 2020 è stato segretario personale di RACCONTA A papa Francesco. Se il suo impegno in Vatica- SEGNO NEL MONDO no prosegue come rappresentante della Santa LO SPECIALE Sede nell’Alto comitato per la fratellanza uma- RAPPORTO CON na, don Gaid continua a occuparsi della sua BERGOGLIO, terra grazie a un progetto molto ambizioso a MA ANCHE IL SUO IMPEGNO favore di bambini senza famiglia, che racconta A FAVORE DEI a Segno nel mondo. BAMBINI SENZA «Se la parrocchia di Santa Domitilla, grazie UNA FAMIGLIA NELLA SUA alla generosità del parroco don Gianni Toni, CITTÀ, IL CAIRO si è impegnata a ricostruire l’orfanotrofio di-

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In alto: i membri speriamo di inaugurarlo a Natale 2021. Per l’o- segreto, di giorni e giorni di dibattiti e incon- dell’associazione spedale, invece, siamo in attesa dei fondi neces- tri, di un sogno che non avrebbe visto la luce Bambino Gesù del Cairo onlus sari per iniziare a costruire. Ogni giorno prego il senza l’aiuto di Dio, la fiducia del Santo Padre, Signore che mi dia forza per proseguire e che ci la buona volontà di tutte le parti, la collabora- siano persone che aprano il cuore alle necessità zione generosa di tanti. dei fratelli. C’è una figura da cui mi sento gui- dato: è il beato Carlo Acutis, a cui dedicheremo La vicinanza a papa Francesco come una statua nella cappella dell’orfanotrofio. ha cambiato la sua vita di sacerdote? Durante gli anni passati accanto al Santo Abbiamo impressa l’immagine di Padre, molti mi hanno detto: «L’incontro con papa Francesco e del grande imam Francesco mi ha cambiato». E tanti lo aveva- di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib che no visto per pochissimi minuti, spesso senza firmano insieme il Documento sul- neanche scambiare una parola. Immaginate la fratellanza umana ad Abu Dhabi. la profondità di un’esperienza quotidiana di Dietro di loro c’è lei, quasi a custo- sei anni accanto al successore di Pietro, spe- dire quella firma. Che impegno c’è rimentando gioie e fatiche, successi e falli- stato per arrivare a quel momento e menti della curia, della Chiesa, delle diocesi, quali le sfide aperte? delle parrocchie, dei consacrati, dei fedeli e Ho avuto la grazia e la responsabilità di seguire non fedeli di tutto il mondo. tutto il processo, iniziato oltre un anno prima, avendo ricevuto dal Santo Padre il compito di Un episodio che sintetizzi gli anni af- elaborare il testo del documento e di accom- fianco al Papa? pagnare i preparativi del viaggio. Il momento Me ne viene in mente uno divertente. I miei della firma è stato per me il coronamento di genitori erano a Roma e li ho accompagnati tante notti in bianco, di tanti viaggi compiuti in a salutare il Santo Padre. Lui mi ha chiesto di tradurre ogni sua parola. «Vostro figlio è I lavori dell’orfanotrofio molto bravo, ma ha un grave difetto...», ha procedono grazie alla generosità esordito. Ovviamente mi è venuto meno il di chi ci accompagna nonostante respiro, ma avevo promesso di tradurre alla la crisi economica aggravata lettera. «Quando parla in arabo non lo capi- dalla pandemia e speriamo sco», ha proseguito. Siamo scoppiati a ridere di inaugurarlo a Natale 2021. e mia mamma ha osservato: «Santo Padre, Per l’ospedale, invece, però è grazie a mio figlio se quando lei parla siamo in attesa dei fondi noi la capiamo». A quel punto lui si è messo A lato: Yoannis Lahzi necessari per iniziare a ridere e l’ha abbracciata. Davvero non gli Gaid con papa Francesco a costruire manca il senso dell’umorismo! ■g

39 1I2021 tempi moderni Ogni incontro è sempre fecondo di Fabiana Martini

a quarantacinque anni, una moglie, maniera molto lacerante la Brexit, perché due figli, una laurea con una tesi su l’Unione Europea gli dava una via d’uscita da Ingmar Bergman e una grande pas- una situazione ibrida e alla domanda “Cosa sione per il cinema. Fin qui niente di sono?” poteva rispondere “Sono europeo.” «PER QUESTO AMO I PONTI, Hparticolare, le stranezze cominciano PERCHÉ se si apre la sua carta d’identità, dove si sco- L’AMORE È PIÙ FORTE PERMETTONO I pre che si chiama Peter Ciaccio, è nato a Quando si tracciano confini, e sui confini si COLLEGAMENTI. UNA DELLE Belfast e di mestiere fa il pastore delle Chie- alzano muri, esplodono i conflitti, ma «l’amo- PIÙ GRANDI se Metodista e Valdese di Trieste. La sua è re», dichiara Ciaccio, «è più forte di qualunque EMOZIONI CHE una storia di confini, spesso — scherza ma forza identitaria, di qualsiasi incanalamento HO PROVATO IN VITA MIA non troppo — «dalla parte sbagliata»: in Ir- che noi crediamo di poter fare: cattolici e pro- È STATO landa del Nord con i protestanti, ma anche testanti si incontrano, si confrontano, diven- ATTRAVERSARE in Italia, dove «il fatto che io porti un nome tano amici e talvolta addirittura si innamora- IL PONTE straniero è rassicurante per molti cattolici», no». Ne parliamo a proposito del cammino SUL RENO, COSTRUITO per i quali altrimenti la sua appartenenza re- ecumenico: «Da una parte siamo arrivati» SU MILIONI DI ligiosa sarebbe un’anomalia. Eppure, ciò che dice il pastore «ad un livello di ascolto e di CADAVERI». al mondo appare strano per lui e per la sua comprensione impensabili cinquant’anni fa, PERCHÉ «QUANDO CI SI famiglia (sua moglie Eva Valdo, con lui nella forse anche trenta; dall’altra ci troviamo in PARLA, SI CRESCE, foto, è figlia di un italiano e di una danese una situazione di “stallo”, di immobilità, in SI COSTRUISCE, vissuta ai confini con la Germania) è asso- cui stiamo bene, rispettiamo l’altro, e osare, SI GENERA». lutamente naturale e prezioso: «Il fatto di far andare avanti verso l’ignoto, porta con sé un UN PASTORE METODISTA parte di una minoranza è estremamente in- rischio. Papa Francesco ha chiesto perdono E VALDESE teressante, perché io non posso sopravvivere ai Valdesi: cosa volere di più? Ma Gesù ci RACCONTA se non mi metto nei panni della maggioran- insegna a volere di più! L’ultima frontiera è A SEGNO DEL MONDO, DA za, se non faccio lo sforzo di assumere il loro l’incontro con l’altro: il vero peccato di Caino TRIESTE, CITTÀ punto di vista. La difficoltà sorge quando ti non è tanto e solo aver ucciso Abele, ma non DI CONFINE, IL viene chiesto di identificarti: fortunatamente aver riconosciuto la vocazione a custodire il SENSO DI UN avviene solo in campo calcistico, dove arriva fratello. Stiamo bene ognuno a casa propria, ABBRACCIO CON L’UMANITÀ inesorabile la richiesta: “Tra Italia (il padre è ma dobbiamo chiederci se l’obiettivo del CHE NON calabrese, ndr) e Irlanda per chi tifi?”. Me la cammino ecumenico è la testimonianza co- ESCLUDE cavo dicendo che decido guardando in quale mune o tante testimonianze parcellizzate. In NESSUNO E DÀ SPERANZA AI delle due squadre ci sono più giocatori del- Germania, ad esempio, l’inter-comunione nei CUORI la Roma». Ammette però che ha vissuto in matrimoni misti è problematica e riguarda

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milioni di famiglie: non prenderne atto è una mo avuto capolavori come Taxi driver, Toro mancanza grave, soprattutto per confessioni scatenato, L’ultima tentazione di Cristo. Per religiose che mettono la famiglia al centro. questo occorre superare la separazione e Questa dialettica, in cui il vertice conta più la distanza che ci sono state in passato, e della base, rischia di allontanare le persone a volte ci sono ancora, tra cultura e fede, dalle Chiese e questo è un peccato». tra scienza e fede. Come comunità cristiane vogliamo fare il dipartimento della domeni- LIBRI DAI TITOLI “STRANI” ca o vogliamo interagire a 360°?». La vita, verrebbe da dire, ha sempre ragio- Per Ciaccio la domanda è retorica, perché cre- ne, la carne urla e gli incontri tra le per- de profondamente negli sconfinamenti e non a sone, indipendentemente dalle loro appar- caso si occupa di teologia pop, quella che ti fa tenenze, sono sempre fecondi: «Per questo scoprire semi evangelici dove meno te li aspet- amo i ponti», racconta Ciaccio, «perché ti: Il Vangelo secondo Star Wars. Nel nome del permettono i collegamenti. Non vorrei ap- padre, del figlio e della Forza (con Andreas parire retorico, ma una delle più grandi Köhn), Il Vangelo secondo Harry Potter. Come emozioni che ho provato in vita mia è stato affrontare la vita con la Bibbia in una mano e la attraversare il ponte sul Reno, costruito su bacchetta magica nell’altra e Il Vangelo secon-

Uno dei ponti più milioni di cadaveri. Quando ci si parla, si do i Beatles. Da Mosè ai giorni nostri passando celebrati al mondo, cresce, si costruisce, si genera: penso ad per Liverpool, sono i libri che il pastore italo-ir- simbolo dei popoli esempio all’incontro tra Martin Scorsese e landese ha firmato per Claudiana. che si incontrano, è quello di Mostar Paul Schrader, senza il quale non avrem- Serve aggiungere altro? ■g

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41 1I2021 tempi moderni Guardarsi dal virus della stupidità intervista con Giulio Albanese di Gianni Borsa

l titolo è tutto un programma: Libera nos questo indirizzo promuovendo il discernimen- Domine. Sulla globalizzazione dell’indiffe- to, l’esercizio del pensiero, influenzato e illu- renza e sull’ignoranza dell’idiota giulivo. minato, nella fede, dallo Spirito Santo. L’autore, padre Giulio Albanese, strizza Il’occhio al lettore per poi affrontare, fin Lei scrive: «l’unico vero antidoto dalle prime pagine, un tema cruciale: il discer- contro il pensiero debole contem- nimento, ovvero la propensione a studiare, ca- poraneo è il discernimento». Parola pire, confrontarsi. Anche perché, afferma, «il negletta di questi tempi... rischio, sempre in agguato, è quello di essere Significa far girare i neuroni, non solo del contaminati dal virus della stupidità», tra disin- cervello, ma anche quelli dell’anima per ope- formazione, fake news, assertività nei social rare scelte che rispondano al bene comune media, banalità diffuse con generosità. che è quello condiviso. Padre Albanese, comboniano, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato la Mis- Il suo libro è uscito alla fine del 2020, sionary Service News Agency. È stato direttore segnato dal Covid. Come ne usciremo? per 13 anni delle riviste delle Pontificie opere Ci auguriamo che questo tempo di prova missionarie italiane, fra le quali Popoli e Missione. possa risolversi il prima possibile. Ma fin d’o- ra è chiaro che il mondo sarà molto diverso Padre Giulio, partiamo dall’inizio: da come lo abbiamo lasciato alla vigilia di IL MISSIONARIO chi è l’idiota giulivo? questa emergenza sanitaria. D’altronde, lo COMBONIANO E GIORNALISTA L’idiota giulivo è il semplificatore, colui che di- stesso papa Francesco aveva prefigurato, HA DATO vide lo scenario tra buoni e cattivi e a cui man- uno scenario inedito: «questa non è un’e- ALLE STAMPE ca la capacità di comprendere la complessità poca di cambiamenti, ma un cambiamento IL VOLUME LIBERA NOS del mondo inteso come “villaggio globale” in d’epoca». Si tratta di un nuovo capitolo della DOMINE. SULLA cui viviamo. È l’incompetente che non solo storia che, come credenti, dobbiamo scri- GLOBALIZZAZIONE è inconsapevole di esserlo, ma non avendo vere insieme coltivando una spiritualità più DELL’INDIFFERENZA alcuna competenza fa dei danni enormi. Gli intensa, un sapere più alto, una capacità di E SULL’IGNORANZA DELL’IDIOTA GIULIVO. effetti di questa patologia sono sotto gli occhi riflettere più vigorosa, un’intelligenza morale E AFFERMA: di tutti. Il rischio in agguato è quello d’esse- che ponga un freno al selvaggio interesse di «L’UNICO re contaminati dal virus della stupidità di cui, parte. Tutto questo nella certezza che nono- ANTIDOTO È IL DISCERNI- per così dire, l’idiota giulivo è l’archetipo. Alla stante le nostre negligenze, la nostra storia è MENTO» comunità cristiana il compito di contrastare storia di salvezza. ■g

42 tempi moderni «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio» di Claudio di Perna e Martino Nardelli

La partecipazione al corso di forma- magari ci hanno lanciato e che non abbiamo zione Safe quale opportunità di cresci- saputo cogliere. Segnali a cui da oggi sapre- ta offre per educatori e responsabili? mo dare più attenzione. C’è una frase che ho sempre ben presente nella mente. È quel proverbio africano, men- Come aiuta il percorso associativo di zionato da papa Francesco, che recita: «Per cura e accompagnamento dei più piccoli? crescere un bambino ci vuole un intero vil- Alla luce di quanto ascoltato durante il cor- laggio». Racchiude infatti in poche parole la so di formazione possiamo affermare che il prospettiva con cui si deve muovere chiun- bambino porta con sé, in tutti i contesti in PROSEGUE IL que sia coinvolto e abbia un ruolo nella cre- cui vive, le conseguenze delle esperienze e PROGETTO scita anche spirituale di bambini e ragazzi. delle condizioni vissute in famiglia: questo SAFE: NEL MESE Questo ci fa capire l’importanza del fare rete, prova l’esistenza di una continuità tra con- DI NOVEMBRE SONO di creare alleanze, a più livelli, con le diverse testo familiare ed extrafamiliare e di con- PARTITI GLI realtà presenti sul territorio. Il Progetto Safe seguenza vede in quest’ultimo un diretto INCONTRI DI ne è la dimostrazione. coinvolgimento anche dell’Azione cattolica. I FORMAZIONE NELLE DIOCESI ragazzi che accompagniamo nel loro percor- COINVOLTE. Ci spieghi meglio... so di crescita spirituale, ci “travolgono” con i ABBIAMO Il corso di formazione che ha visto impegna- loro racconti, con le loro storie, quasi come INCONTRATO ti gruppi di educatori e responsabili ha dato se ci volessero affidare tra le mani dei ger- CLAUDIA MILELLI, loro la possibilità di avere una formazione più mogli da custodire. E allora quanto appreso RESPONSABILE completa, di acquisire piccole ma fondamen- grazie al Progetto ci sostiene, e ci consente DIOCESANA tali nozioni non solo in riferimento alla sen- di fissare pilastri importanti dalle fondamenta ACR DELLA DIOCESI DI sibilizzazione e alla prevenzione di condotte della nostra formazione per entrare in punta NARDÓ- abusanti nei confronti dei minori ma anche di piedi nella vita delle persone e, in questo GALLIPOLI, alle fasi legate alla loro crescita, permetten- caso, con maggiore delicatezza nella vita dei ALLA QUALE do così di allargare ancora di più lo sguardo più piccoli. Un aiuto per accorgersi di alcune ABBIAMO CHIESTO DI per cogliere i loro bisogni. Allo stesso modo, necessità, per una formazione che va oltre RACCONTARCI le ore trascorse insieme si sono rivelate un l’ordinario, più completa, senza dubbio spe- COME ulteriore momento propizio di condivisione e cifica ma necessaria per chi come noi edu- PROCEDE QUESTA di confronto del proprio vissuto, delle relazioni catori è vicino ai ragazzi e può offrire loro un ESPERIENZA che “costruiamo” con i ragazzi, dei segnali che ambiente in cui sentirsi sicuri. ■g

43 «Perché amo la teologia della porta accanto» intervista con Brunetto Salvarani di Gianni Di Santo intervista ’ l

44 l’intervista

gni volta che incontro Brunetto Sal- ologia, almeno in Italia. Un segnale di criticità varani in qualche convegno eccle- è il fatto che non si possa studiare teologia se siale – o meglio, in qualche trattoria, non nelle università pontificie, e ciò la limita dove spesso si va a smaltire il post nel fatto che possa diventare un fatto pubblico. Oconvegno – le riflessioni che ci lascia- Questo non toglie ovviamente che ci siano in mo, anche quelle più importanti, sulla Chiesa Italia teologi e sperimentazioni intelligenti, ma IL TEMPO DEL e l’annuncio del Vangelo, trovano sempre un si potrebbe fare molto di più. La teologia può COVID «CI REGALA SPAZI DI angolo “semiserio” per la decantazione. Ci aiu- aiutarci nel nostro cammino di vita, andando NUOVO, SOGNI tano la letteratura, i fumetti, la musica, i viaggi. oltre i temi squisitamente ecclesiologici o teo- SULLA CHIESA, Brunetto, “teologo pop” – così si dice oggi – logici. Specie se dialoga con il vivere sociale, ATTEGGIAMENTI CON LA TERRA viaggiatore del sacro che valica ponti e confini, le dinamiche etiche, e con una situazione che E IL CREATO ha dedicato una vita di studi e di passioni al ci vede immersi in un pluralismo religioso e PIÙ APERTI. racconto di un Dio che salva e che sa sorridere. culturale che non è casuale o momentaneo, IL SORRISO, E anche oggi, in questo tempo di pandemia ma destinato a durare nel tempo. intervista con Brunetto Salvarani LA SPERANZA di Gianni Di Santo GIOIOSA, che ci costringe a sentirci on line, vuole sin- L’ALLEGRIA, cerarsi prima di iniziare l’intervista, se siamo È il Vangelo che guarda all’umanità? LA FRATERNITÀ, allineati con le passioni comuni. «Che hai let- I personaggi della Bibbia si affannano e la- E SOPRATTUTTO L’IMMAGINAZIONE, to? Cosa ascolti? Cosa suoni?», mi domanda, vorano – esattamente come noi –, si inna- POTREBBERO prima di iniziare. morano e combattono, mentono e tradisco- ESSERE no, uccidono o vengono uccisi, desiderano e IL TRAINO PER sognano, mangiano e si emozionano. Chia- UN CARRETTO Viviamo tempi incerti, di solitudini, di CHE, PUR IN mancati abbracci, di paure e doman- mati a fare i conti con la fragilità dell’essere SALITA, È de irrisolte. La teologia può venirci umani. Il Dio d’Israele non punisce solo, ci PIENO DELLA incontro? Don Tonino Bello parlava sta accanto. Inizierei da qui i primi corsi di MISERICORDIA DI DIO». di “teologia della porta accanto”... teologia nelle nostre università. TRA FUMETTI, Nel 2018 pubblicavo Teologia per tempi incer- VIAGGI E ti. Certo, non potevamo sospettare che que- Qualcuno di questi personaggi della MUSICA D’AUTORE, sti tempi incerti diventassero in breve tempo Bibbia per tempi incerti? UN TEOLOGO i tempi pandemici che stiamo vivendo ogni Sicuramente il libro più compiuto della Bibbia POP RACCONTA giorno. Credo che la teologia possa veramen- che è Giona, il profeta riluttante, riottoso, il PERCHÉ DIO, te aiutarci a vivere meglio il tempo presente. profeta ombroso che Dio invita ad andare in OGGI, CI RENDE ANCORA FELICI Però bisogna vedere bene cosa sia oggi la te- una direzione e lui regolarmente ne prende

Teologo, giornalista e scrittore, Brunetto Salvarani dirige il periodico del dia- logo cristiano-ebraico Qol. È docente di Missiologia e Teologia del dialogo presso la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna di Bologna e gli Istituti di studi religiosi di Bologna, Modena e Rimini. È presidente dell’Associazione italiana degli Amici di Neve Shalom – Wahat as-Salam e della Fondazione Pietro Lombardini per gli studi ebraico-cristiani, è vicepresidente dell’Associazione Biblia ed è fra i conduttori della trasmissione radiofonica di Radio 3 Rai, Uomini e profeti. Fra i suoi libri più recenti: “Ho parlato chiaramente al mondo” (con M. Dal Corso, Cittadella 2020), Dopo (Laterza 2020) e Il vangelo secondo Tex Willer (Claudiana 2020, con O. Semellini). Nel gennaio 2021 è uscito Dell’umana fratellanza e altri dubbi (Ter- ra Santa, con Adnane Mokrani). Ha curato il volume Fratelli e sorelle. Ebrei, cristiani e musulmani, per l’opera omnia di Carlo Maria Martini (Bompiani 2020).

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un’altra, il profeta legato a una pianticella di commenti. Il sacro è un problema molto serio ricino, il qiqajon. Nella Bibbia non ci sono solo ed è ciò di cui Gesù diffidava largamente. In- dei bravi signori borghesi, tranquilli, pii, come fatti c’è una grande distanza tra sacro e santo. noi siamo abituati a immaginare. Anzi, tutta Gesù ha combattuto una battaglia contro il la Bibbia incontra contraddizioni e ambigui- sacro in nome della santità dell’uomo e della tà, come nel libro del patriarca Giobbe, dove donna. Ecco perché le prostitute, i gabellieri impariamo a conoscere la sua ansia febbrile, delle tasse, i poveretti, i lebbrosi, sono coloro la solitudine ferita. Perché il libro sacro è un che Gesù individua come sacri. La splendida passo verso un lungo, lento e faticoso eser- chiacchierata con l’anonima donna di Samaria cizio a riconciliare l’umanità con la propria al capitolo IV del vangelo di Giovanni, rompe debolezza, le proprie cicatrici. Cercando di con la tradizione del sacro. Cerchiamo piutto- accettare i nostri limiti. sto di individuare il santo nell’umanità di tutti i giorni. Quel guardare negli occhi di tua madre, Non c’è il rischio per la teologia con- di tuo figlio, di tua moglie, e scoprire in ciò temporanea che si parli troppo del Dio tracce di santità quotidiana. della legge e pochissimo del sacro? Qui però bisogna intenderci, perché c’è un E allora, sempre partendo da alcu- problema di terminologia. Che cosa è il sacro? ni tuoi libri, c’è una teologia che sa Perché se oggi c’è qualcosa che è popolare, parlare di Dio attraverso il fumetto è il sacro. Siamo invasi dal sacro. La morte (Dylan Dog e Martyn Mistere), attra- di Maradona, ad esempio, è stato l’evento verso la musica (Guccini, De André religioso massimo del ventunesimo secolo. e Leonard Cohen), attraverso il Nulla di così ambiguamente religioso e sacra- viaggio (Ulisse e Abramo) ... le come la sua morte, che è stata celebrata La vita è fatta di passioni. E le passioni, non in chiesa ma nelle strade, sui giornali, nei ahimè, per molto tempo, non sono andate

Nelle foto: Brunetto Salvarani accanto all’eroe Tex Willer e insieme a Francesco Guccini

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viaggiando per il mare. Entrambi si confron- tano con il sacro. Abramo lo coglie attraverso l’ascolto, e la fede in Dio, Ulisse attraverso la ricerca tormentata della sua stessa umanità.

E poi c’è Tex Willer... Qui andiamo oltre i confini della passione. È un vero e proprio amore, sbocciato con l’amico Odoardo Semellini, nipote del beato Odoardo Focherini, ritrovandoci a descrive- molto d’accordo con una certa tradizione re praterie su Tex. E pensare che negli anni cattolica. Questo percorso che sto facendo Cinquanta il fumetto di Tex era vietatissimo e da diversi anni, e che viene chiamato teolo- proibito nelle classifiche della Chiesa, mentre gia pop, va a scartabellare attorno il fumetto, oggi Avvenire e L’Osservatore Romano han- la musica, la letteratura, per trovare tracce no dedicato a questo lavoro delle belle re- di divino. Per esempio nel libro su Dylan Dog censioni. Quale tracce di religioso c’è in Tex? ho visto delle reazioni interessanti tra i miei Sicuramente il senso della giustizia, la difesa studenti, perché alcun temi come il sopran- dei deboli e indifesi, in particolare delle etnie. naturale, l’aldilà, la vita oltre, temi usciti dalla Non è una cosa da poco. Tex, alias Aquila porta della tradizione religiosa, rientravano della notte, ranger del Texas ma anche capo dalla finestra degli occhi di oggi. degli indiani Navajos, ci racconta una storia diversa riguardo i nativi americani. Bonelli Stesso risultato per Guccini e De André? senior, il creatore di Tex, proveniva in fondo Certo. La riflessione suLa buona novella, a dalla cultura del ventennio fascista. cinquanta anni dalla sua pubblicazione, è sta- ta l’occasione per ricentrare lo sguardo su Fa- Il cristianesimo come àncora di sal- ber, la sua lotta per gli esclusi ed emarginati. vezza per un mondo in rovina, o E anche con Francesco Guccini – per pren- come motivo per sperare e immagi- derlo in giro parlo di “teologia gucciniana” – il nare un mondo con il sorriso? percorso racconta di come un musicista, che È una domanda bellissima perché la risposta poi è anche un poeta, riesca a farsi delle do- è contenuta nella domanda. Àncora di sal- mande che provocano Dio e l’umanità di suo vezza? Se fosse questo sarebbe un proble- figlio Gesù. Provocazioni e domande che dalla ma serio perché facciamo fatica a salvarci protesta della fine degli anni Settanta, arriva a noi oggi. In realtà il tempo del Covid ci regala interrogare oggi la coscienza dell’uomo con- spazi di nuovo, sogni sulla Chiesa, possibilità temporaneo, con l’animo più aperto. concrete di avere un atteggiamento con la terra e il creato completamente nuovi, più Anche il tema del viaggio può essere aperti. In ciò vedo segnali interessanti. Il sor- catalogato come teologia pop? riso, la speranza gioiosa, l’allegria, la fraterni- Ogni viaggio ci trasforma. Abramo è chia- tà, e soprattutto l’immaginazione, potrebbero mato camminare, ad andare verso una terra essere il traino per un carretto che, pur in che non conosce. Ulisse, trova il cammino salita, è pieno della misericordia di Dio. E di camminando, ritornando alla sua Itaca e un abbraccio con l’umanità senza confini. ■g

47 1I2021 orizzonti di ac Verso la XVII Assemblea nazionale di Carlotta Benedetti

QUELLO CHE ante volte, in questi ultimi mesi, ci sia- le condizioni associative. Ci siamo trovati a STIAMO mo chiesti come poter abitare questo marzo dello scorso anno a decidere di ri- ATTRAVERSANDO tempo, senza sottovalutarlo, senza mandare l’assemblea nazionale, senza sa- È UN TEMPO DIFFICILE, correre il rischio di chiuderci nelle pere quando avremmo potuto immaginare MA PIENO DI Tnostre case estraniandoci da quanto di celebrarla. In questi mesi tante volte ci SPERANZA. succedeva intorno, ma cercando di cogliere siamo interrogati su come poter portare a PER NOI, PER L’ASSOCIAZIONE fino in fondo i rischi e le sfide di oggi. compimento il rinnovo delle responsabilità a CHE SCEGLIERÀ Siamo consapevoli di quanto oggi sia impor- tutti i livelli: diverse associazioni diocesane QUALI SONO tante contribuire alla vita del presente, in cui hanno celebrato le loro assemblee, riman- GLI OBIETTIVI siamo radicati, e attraverso il quale contribu- date a causa del Covid-19, in forma digitale PER IL PROSSIMO TRIENNIO. SARÀ iamo a dare forma al mondo di domani. Per o comunque con tempi e modalità innovati- IL TEMPO IN fare questo il Signore ci chiede di uscire dal vi, i consigli regionali elettivi si svolgeranno CUI DECIDERE nostro recinto, di guardare con fiducia fuori con buona probabilità in forma digitale e per INSIEME CON CHE STILE dai nostri ambienti, di intuire e cercare vie l’Assemblea nazionale stiamo ancora ragio- ABITARE nuove per vivere ed esprimere la fede nel nando sulle modalità di svolgimento (per GLI ANNI nostro tempo. ogni informazione e aggiornamento sull’As- POST-PANDEMIA. Con questo spirito, che vuole mettere al semblea: e social PER RIDIRCI www.azionecattolica.it CON FORZA centro ogni persona, affinché nessuno resti associativi), avendo sempre come obiettivo L’IMPORTANZA escluso o rimanga indietro, ci prepariamo principale la sicurezza e la salute di tutti i DELLA POPOLA- alla XVII Assemblea nazionale. partecipanti. RITÀ DELL’AC, UN’ASSOCIAZIONE Questo però non ha cambiato e non cam- CAPACE DI STARE INCERTEZZA bierà lo spirito dei nostri incontri e il deside- ACCANTO A E CAMMINO COMUNE rio di essere un’associazione che cammina OGNI UOMO Un momento che si preannuncia molto di- insieme e che è a servizio della Chiesa e E DONNA PER ESSERE, COME CI verso dalle assemblee che negli anni hanno del paese. HA RICORDATO scandito il percorso della nostra associazio- PAPA ne. Diverso per le condizioni sanitarie, che NELL’OGGI DELLA STORIA FRANCESCO, «VIANDANTI incideranno sullo svolgimento dei lavori, per Le nostre assemblee, e quella nazionale in DELLA FEDE» le condizioni sociali del paese e anche per particolare, sono state e saranno il luogo

48 orizzonti di ac del confronto, della discussione e della ri- Sarà il tempo in cui ridirci con forza l’impor- flessione sugli obiettivi che l’Ac sceglierà tanza della popolarità dell’Ac, un’associa- per i prossimi trienni. Sarà il tempo in cui zione capace di stare accanto a ogni uomo decidere insieme con che stile abitare gli e donna per essere, come ci ha ricordato anni post-pandemia. Sarà il tempo in cui papa Francesco «viandanti della fede, per rinnovare con forza il valore della scelta incontrare tutti, accogliere tutti, ascoltare democratica, che è continua esperienza tutti, abbracciare tutti» (Francesco all’Azio- di discernimento e di comunione, grazie ne cattolica italiana, 30 aprile 2017). Sarà il a cui tutti possono avere voce e mettersi tempo in cui scegliere di essere associazio- in gioco. ne nell’oggi della storia, coltivando il sogno della fraternità e dell’amicizia sociale, a cui ci invita il papa nell’enciclica Fratelli tutti. Per l’Assemblea nazionale stiamo Sarà il tempo di molte sfide, a cui l’Azione ancora ragionando sulle modalità cattolica non vuole sottrarsi e a cui, già in di svolgimento, avendo sempre questi mesi, stiamo provando a rispondere, come obiettivo principale mettendo in campo tutte le energie, la cre- la sicurezza e la salute di tutti atività e la passione per la Chiesa e per il i partecipanti mondo. ■g

© Romano Siciliani

49 1I2021 orizzonti di ac Progetti formativi personalizzati: l’esperienza di Benevento di Barbara Cutiscopo Referente nodo territoriale Benevento

l Pfp non è un semplice progetto, il UNA MANO TESA AI GIOVANI Pfp è un insieme di opportunità, so- L’Istituto Alberghiero “Le Streghe” di Bene- gni ed emozioni che prendono forma: vento ne è l’esempio emblematico: è il primo opportunità per tutti gli studenti de- istituto di Benevento che non solo ha aderito UNA RETE Imotivati, anche a causa della pande- al progetto ma ha anche attivato i primi quat- SOCIALE, mia, purtroppo da tempo disconnessi dalla tro piani formativi personalizzati con budget CHE SI FA CITTADINANZA Dad (Didattica a distanza), sogni che si educativi per i loro studenti dispersi, giovani ATTIVA TRA realizzano per tutti i genitori ormai quasi che dallo scorso lockdown non si sono mai LE AULE rassegnati nel vedere i loro figli abbando- collegati alle lezioni scolastiche. Come il SCOLASTICHE. A FAVORE DI narsi ed emozioni per tutti noi educatori, buon pastore, questi docenti sono usciti dal UNA SERIE DI docenti, cogestori partner del progetto loro ruolo per andare a cercare le “pecorelle RELAZIONI che, lavorando assiduamente e in stretta smarrite”. Sono diverse le motivazioni che CHE DIVENTA collaborazione sui percorsi individuali di hanno causato questa disconnessione, per lo PARACADUTE PER LE ogni studente, gioiamo per ogni singolo più parliamo di studenti residenti nei piccoli STORIE DEGLI studente ritrovato. comuni della provincia, che vivono situazio- STUDENTI Fondamentale per la riuscita dei Progetti ni familiari disagiate, senza supporti tecno- PIÙ FRAGILI, COSTRETTI IN formativi personalizzati con Budget edu- logici, privi di rete wifi, costretti a collegarsi UNA SPIRALE cativi è il ruolo dei dirigenti scolastici e dei con difficoltà da un cellulare magari con lo DI PERDITA docenti referenti progetto. Nel nodo territo- schermo rotto. Adolescenti figli di agricolto- DI CHANCE riale di Benevento hanno risposto otto isti- ri costretti a dover dare la precedenza alle AUMENTATA VORTICOSA- tuti scolastici superiori alla rete del proget- necessità familiari, come accudire i nonni MENTE DAL to, una rete che diventa paracadute per le anziani o andare a lavoro nei campi piuttosto COVID-19. storie degli studenti più fragili, costretti in che “perder tempo” davanti a uno schermo, IN PRIMA FILA ANCHE L’AC una spirale di perdita di chance aumentata come spesso viene percepita la Dad dentro DIOCESANA vorticosamente dal Covid-19. ad alcuni sistemi familiari precari.

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Ed è proprio qui che interviene il Progetto Pfp studenti dispersi. Le prossime mosse sa- con Budget educativi, attraverso un delica- ranno quelle fondamentali per la coesione to lavoro di mediazione tra scuola famiglia e sociale: nasceranno a breve le prime “Sen- studente, ma soprattutto grazie a una magni- tinelle dell’inclusione”. Grazie all’Azione fica collaborazione tra associazioni sportive cattolica diocesana di Benevento provere- come Us Rugby Benevento e l’Adp Libertà mo a raggiungere chi vive in provincia e non basket, associazioni culturali come la Solot può usufruire dei servizi che la città offre, compagnia teatrale, la Confederazione na- ed è proprio nelle piccole realtà che incontri zionale degli Artigiani e la Cooperativa agri- la vera solidarietà. cola lentamente che con l’investimento dei I due sindaci di Vitulano e Roccabascerana budget educativi danno la possibilità a molti hanno aperto le porte delle loro strutture giovani che non potrebbero permetterselo comunali per metterle a disposizione dei di frequentare attività extracurriculari come loro studenti e realizzare le prime aule di- “aule didattiche alternative”. gitali diffuse, così come sono stati coin- volti i parroci, associazioni di volontariato COLLABORAZIONE per reclutare giovani neolaureati per ora CON L’UNIVERSITÀ disoccupati o insegnanti in pensione che In questa rete territoriale si inserisce anche desiderano dedicare il loro tempo a soste- la preziosa collaborazione con il gruppo di gno dei giovani più fragili costituendo una ricerca Grace del prof. Francesco Vasca vera e propria Banca del Tempo, mentre la dell’Università degli Studi del Sannio che, Caritas diocesana ha attivato la prima aula grazie ai dati inviati dalle scuole, sta effet- digitale diffusa nella sua Cittadella del- tuando una mappatura della disconnessio- la Carità offrendo la possibilità ai ragazzi ne scolastica della città di Benevento sui dispersi di riconnettersi nuovamente alla Una veduta di Benevento quartieri della città dove risultano maggiori loro scuola. ■g

© shutterstock.com / Giambattista Lazazzera

51 1I2021 orizzonti di ac un aiuto concreto all’associazione di Lucio Turra Amministratore nazionale Azione cattolica italiana

l 5xmille è una misura prevista dal no- obiettivi statutari. In concreto significa che stro ordinamento fiscale. Consente al quanto raccolto con le firme del 5xmille contribuente di destinare una quota alla Fondazione diventa risorsa econo- dell’Irpef (ovvero l’imposta sui redditi mica per le attività dell’Ac. La consolidata Idelle persone fisiche), pari appunto al collaborazione con la Casa Hogar Niño Dios, 5xmille, a soggetti che svolgono attività di ma anche la realizzazione di appuntamenti interesse sociale. sull’ambiente, le attività per le Presidenze Possono essere associazioni onlus, di pro- diocesane, i preziosi strumenti per la forma- mozione sociale, di volontariato, fondazioni, zione personale di ogni aderente: sono i mille enti e istituzioni riconosciute dallo Stato. volti che le vostre firme del 5xmille hanno assunto in questi anni. CHE COSA SOSTIENE? Il 5xmille rappresenta una sorta di restitu- COM’È ANDATA FINORA? zione di una parte della tassazione generale Come è stato indicato nel Bilancio di so- dello Stato destinata a sostenere tutte quelle stenibilità dell’associazione, in questi ultimi attività che svolgono un interesse sociale e anni la Fondazione ha ottenuto il 5xmille per che hanno una ricaduta nel vasto ambito del importi variabili tra i 136 e 170mila euro da cosiddetto Terzo settore. Si tratta in sostanza parte di circa cinquemila persone. di attività, iniziative, servizi di utilità sociale e La cosa più importante però è che cresca NON È SEMPLICE senza scopo di lucro. il numero delle persone che firmano per METTERE IN la Fondazione: sappiamo che sono tante le RELAZIONE AC E FONDAZIONE realtà, più o meno note, che beneficiano del L’AZIONE CATTOLICA E La Fondazione Apostolicam Actuositatem è 5xmille, ma per i soci di Ac la scelta più na- IL 5Xmille. stata costituita dall’Azione cattolica italiana, turale continua ad essere e sempre più dovrà È NECESSARIO può accedere a questo istituto e tra le pro- essere firmare a favore della FAA, per con- INNANZITUTTO COMPRENDERE prie finalità ha anche aiutare l’Ac nelle sue fermare, oltre che con l’adesione personale, COSA È attività progettuali e nel perseguimento degli che l’Ac ci sta a cuore! ■g IL 5 PER MILLE E CHI SONO I SOGGETTI COME SI FA? DESTINATI AD Nella tua dichiarazione dei redditi inserisci nel prospetto “scelta per la desti- OTTENERE nazione del cinque per mille dell’Irpef” il Codice fiscale 96306220581 della QUESTO Fondazione Apostolicam Actuositatem nel riquadro “sostegno del Volontariato e CONTRIBUTO delle altre Organizzazioni non lucrative di utilità sociale”. DI CARATTERE PASSA PAROLA! FISCALE 52 orizzonti di ac Nessuno sia lasciato indietro Francesca Pasinelli, 61 anni, sposata con tutti d’accordo nel senso che si è capito due figli, è direttrice generale della Fon- che solo tramite di essa si può contrasta- dazione Telethon. È anche grazie alla sua re la pandemia e prevenire il verificarsi di cura e attenzione se la collaborazione tra emergenze simili nel futuro. Purtroppo non Telethon e l’Azione cattolica italiana ha pre- vedo una simile convergenza per quan- so forma e in questi due anni ha cominciato to riguarda la comprensione di metodi, a dare i primi frutti. Segno nel mondo le ha processi e tempi della ricerca, e quindi posto alcune domande. di come fare a sostenerla e renderla uno strumento davvero efficace. Noi ci siamo Anche quest’anno la collaborazione sempre impegnati in questo senso e ab- tra Azione cattolica italiana e Te- biamo continuato a farlo, anche in un con- lethon è andata avanti. Associazio- testo molto difficile come quello del 2020. nismo e ricerca possono trovare un Perché l’urgenza della nostra comunità di terreno comune di collaborazione. riferimento non è scomparsa, anzi in molti Cosa ne pensa? casi queste famiglie sono diventate ancora Alla base dell’associazionismo c’è la volontà più fragili. E poi, grazie al valore universale di creare quella catena di cooperazione che della scienza, oltre ad assicurare la tenuta consente di superare i bisogni del singolo del nostro sistema, siamo anche riusciti a per contribuire al bene comune. Telethon è trovare il modo di applicare le conoscenze nata con la stessa vocazione trovando nella acquisite studiando le malattie genetiche ricerca lo strumento per realizzare il comune rare alla ricerca contro il Covid. obiettivo della cura per le persone con ma- COSTRUZIONE, INCLUSIONE, lattie genetiche rare. E la scienza stessa vive Alcune parole che secondo lei ci aiu- IMPATTO. di collaborazione. Lo stiamo osservando in teranno a vivere meglio questo nuo- SONO LE TRE modo più eclatante nello sforzo globale con- vo anno... PAROLE CHE tro il Covid, ma la ricerca si è sempre basata Le prime che mi vengono in mente sono LA DIRETTRICE GENERALE DI sui valori della collaborazione e della condivi- costruzione, inclusione, impatto. Credo TELETHON sione. Anche dove vi siano divisioni politiche che ciascuno di noi sia chiamato a con- RICHIAMA ed economiche tra i paesi, la collaborazione tribuire a un processo di costruzione, o COME LA NUOVA SFIDA tra scienziati per far avanzare la conoscenza ricostruzione, che potrà subire una vera e AI TEMPI non conosce confini. propria spinta in avanti solo se lo affron- DIFFICILI tiamo con autentico spirito di servizio e CHE STIAMO se ci impegniamo affinché le azioni mes- VIVENDO. UN Nel tempo della pandemia, la ricerca COMPITO CHE è diventata la parola magica che sem- se in campo abbiano un impatto concreto. VEDE L’AZIONE brerebbe mettere tutti d’accordo. Vale a dire la costruzione di un mondo CATTOLICA Come ha vissuto Telethon quest’an- nel quale, davvero, nessuno sia lasciato IN PRIMA FILA AFFIANCO A no particolare e cosa ha fatto? indietro. TELETHON In realtà penso che la ricerca abbia messo [gds]

53 1I2021 orizzonti di ac Portale convenzioni: l’occasione giusta

i può risparmiare su un incassarlo. In ogni caso, il portale spiega in caffè in autogrill, su un maniera molto chiara come procedere». Tra articolo tecnologico o, commercio reale e digitale, il portale delle ancora, sull’acquisto di convenzioni consente dunque di acquistare Spiccoli gioielli»: sintetiz- online ma anche di utilizzare gli sconti pres- «za così a Segno nel mondo Lorenzo, giovane so negozi fisici: si acquista online il voucher della diocesi di Imola, la propria esperienza con lo sconto, che verrà poi presentato alla con il portale delle convenzioni dell’Azione cassa dell’esercizio commerciale aderente. cattolica. Per il secondo anno consecutivo Molti sono i riscontri positivi di chi ha utiliz- si rinnova per i soci, al momento dell’ade- zato il portale e condiviso con gli altri soci la sione all’associazione, la possibilità di ac- propria recensione, dopo l’acquisto su cate- cedere a promozioni e sconti su prodotti di ne di negozi tra le più famose. Indicando la ogni genere. È sufficiente entrare sul sito propria posizione, anche attraverso cellula- PER IL convenzioni.azionecattolica.it, registrarsi re, è inoltre possibile conoscere quali sono i SECONDO con il proprio numero di tessera e inserire negozi aderenti più vicini, dai supermercati ANNO CONSECUTIVO alcuni dati personali per accedere ai van- ai ristoranti, dai viaggi ai motori, dai libri agli SI RINNOVA taggi di questa proposta che la Presidenza oggetti per la casa, fino all’affitto di appar- PER I SOCI, AL nazionale di Ac, come hanno fatto anche tamenti, con scontistiche che arrivano quasi MOMENTO altre associazioni, ha voluto offrire come al cinquanta per cento. DELL’ADESIONE ALL’ASSOCIA- piccolo aiuto economico concreto alla vita «Le offerte sono di ogni tipo. Come sempre ZIONE, quotidiana degli iscritti e delle loro famiglie. nello shopping, bisogna saper cogliere l’oc- LA POSSIBILITÀ «Ho usato il portale delle convenzioni soprat- casione giusta. Però c’è davvero da perder- DI ACCEDERE A PROMOZIONI E tutto per fare e farmi dei regali – racconta si nella marea di offerte che si trovano sul SCONTI SU ancora il giovane imolese – La maggior par- portale», conclude Lorenzo. Infine, cliccan- PRODOTTI DI te delle volte che ho comprato un articolo do alla voce solidarietà, è possibile anche OGNI GENERE. mediante il portale, ho usufruito non di uno sostenere concretamente l’Azione cattolica POCHI SEMPLICI CLIC E SI sconto diretto sull’oggetto, ma dell’accu- con una piccola donazione. ■g APRONO mulo di cashback. Questo poi è stato accre- [a.s.] LE PORTE ditato dal mio portafoglio digitale sul porta- AI NUMEROSI Per informazioni: VANTAGGI le alla mia carta di credito. In alternativa, [email protected] DEL PORTALE avrei potuto spenderlo direttamente senza per assistenza sul portale 800 142 802

54 focus Far vivere la nostra Chiesa di Paolo Cortellessa Studi e ricerche Servizio promozione Cei

er un momento proviamo a imma- momento dell’eterno, dell’assoluto e del ginare un mondo senza Chiesa cat- mistero. tolica, senza parroco, senza la pos- Esiste quella zona d’ombra, quel contra- sibilità di far battezzare i figli, senza sto di chiaroscuro, quella terra di nessuno Pla possibilità di avere un funerale che oggi è garantita solo dalla Chiesa e dai religioso, senza la possibilità di andare in sacerdoti. Per questo i credenti debbono parrocchia o far venire un prete che porti porsi con una certa impellenza il problema l’Eucarestia a un malato o somministri l’e- di far vivere la “loro” Chiesa. Se vogliono strema unzione a un morente. Immaginatevi che le parrocchie restino aperte, che gli una società in cui non si possono più man- oratori siano frequentati dai ragazzi, che i dare i figli al catechismo per ricevere la pri- locali siano accoglienti e riscaldati, bisogna ma comunione o la cresima, una società in porsi il problema del sostegno economico. cui non si può entrare in parrocchia quando Se vogliono continuare ad avere sacerdoti si è addolorati o feriti e si ha la necessità di che educano i nostri figli, che sostengono sentire una parola amica o di confessarsi. gli ammalati, che si occupano dei poveri, Una Chiesa, cioè, in cui non ci sia più la che fanno opere di carità, devono porsi il ministerialità dei servizi sacramentali, in cui problema impellente del sostentamento del non vi siano più sacerdoti. clero. L’idea di Chiesa di solito viene asso- LA Sarebbe una società migliore o una so- ciata sempre, per una deformazione storica, RESPONSABILITÀ cietà peggiore? Questa società sarebbe all’idea di una Chiesa opulenta, ricca, volta E LIBERTÀ NEL concepita come peggiore non soltanto dai al lusso e allo spreco. SOSTENERE LA CHIESA credenti, ma persino dai non credenti, che Si tratta dunque di fare carità a una Chiesa CATTOLICA, PER sono abituati ad avere quantomeno quel opulenta e ricca? No. Significa garantire alla IL BENE DI TUTTI. sollievo che la sacramentalità cristiana ha Chiesa una sopravvivenza, senza la quale il SONO MOLTI I MOTIVI PER sempre garantito a tutti, non fosse altro mondo sarà peggiore. Non si tratta di con- UN IMPEGNO in termini di preghiera, di consolazione, cetti astratti o accessori, ma di dati reali DIRETTO di speranza. In quei momenti cioè che che mostrano chiaramente come occorra DEI FEDELI/ tutti abbiamo sperimentato di fronte alla intervenire prima che sia troppo tardi. Per CITTADINI A SOSTEGNO morte di una persona cara o di fronte a questo è richiesta una nuova capacità di DELLA un evento doloroso della vita in cui, per assunzione di libera responsabilità da par- COMUNITÀ fortuna, un prete c’era. Perché se non ci te dei fedeli, perché con la loro presenza, ECCLESIALE E DELLA fosse stato un sacerdote, non ci sarebbe il loro aiuto, la loro responsabilità, facciano MINISTERIALITÀ stato nessuno in grado di amministrare il vivere la “loro” Chiesa. ■g

55 il primato della vita il primato

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Ac, “ecosistema educativo” di Laura Monti e Luca Bortoli

ESSERE ai come prima d’ora è stato così ne missionaria della Chiesa. Vivere da cre- CREDENTI chiaro: questo è il tempo di met- denti significa essere alla sequela del Van- OGGI SIGNIFICA terci la faccia, di raccontare se gelo la cui forza si esprime in pienezza nella STARE DALLA stessi e la propria fede. Trasmet- testimonianza da vivere nella ordinarietà e PARTE DEI tere attraverso le relazioni, lo quotidianità, qualunque sia il ruolo o servizio PIÙ DEBOLI, M PROMUOVERE studio, il lavoro, il tempo libero, la relazione vissuto all’interno della comunità cristiana». LA GIUSTIZIA fondamentale che dà senso alle scelte e alle Si apre così una stagione nuova per un tem- ATTRAVERSO azioni: quella con Gesù. po nuovo, che sembra non comprendere i L’ECONOMIA E LA POLITICA, In queste poche parole sembra essere rac- cristiani tiepidi, di maniera. La parola chiave PRENDERSI chiusa una delle direttrici fondamentali della oggi è l’autenticità. «Scegliere e appartene- CURA DELLA revisione del Progetto formativo dell’Azione re all’Ac – continua Giuseppe Notarsfeano “CASA cattolica, Perché sia fondato Cristo in voi, – significa scegliere e appartenere a Cristo, COMUNE”, VIVENDO UN presentato on line il 5 dicembre 2020. Pa- impegnarsi a vivere e “sentire” come Lui ci CAMBIAMENTO role che rimandano immediatamente alla ca- mostra nel Vangelo, consapevoli che questo DEGLI STILI DI tegoria centrale del “discepolo-missionario”. tempo – come ogni altra epoca – “cerca fatti VITA. LA REVISIONE «Attorno a questa idea abbiamo riletto l’iden- di Vangelo”, chiede una radicalità evangelica DEL PROGETTO tità del laico di Ac chiamato a riconoscere la che sia capace di dare spessore all’umano FORMATIVO presenza del Signore nella propria vita e in e di restituire concretezza alla fede, in pro- GUARDA quella dei fratelli e, contemporaneamente, a fondità e in ogni dimensione della vita delle PROPRIO A QUESTA darne testimonianza attraverso il dono di sé persone. Gesù ci mostra una umanità piena FRATERNITÀ e il servizio generoso alla edificazione del Re- e autentica, una bellezza che chiede di esse- APERTA E gno di Dio», spiega Giuseppe Notarstefano, re contemplata e scoperta giorno per giorno, DINAMICA, CHE PRENDE FORMA vicepresidente nazionale del settore Adulti. in ogni condizione e situazione e di esse- NELLO STILE La scelta missionaria era già stata la trama re comunicata in modo fraterno e solidale, ACCOGLIENTE sulla quale era stato intessuto il testo pre- prendendosi reciprocamente cura delle altre E GENERATIVO, cedente, quello del 2004, ma ora «abbiamo persone, custodendo particolarmente quelle CORRESPON- SABILE E CON- voluto evidenziare maggiormente il progetto più fragili e vulnerabili, impegnandosi per TEMPLATIVO. conciliare della “Chiesa in uscita” a partire una vita sociale ed ecclesiale più inclusiva e COMINCIA dalle sollecitazioni provenienti dalla esorta- accogliente». CON QUESTO NUMERO zione apostolica Evangelii Gaudium di papa UNA SERIE Francesco in cui viene messa a fuoco questa ACCOMPAGNARE DI ARTICOLI categoria dei discepoli-missionari (n. 120) LA VITA ASSOCIATIVA DEDICATI AL PROGETTO che definisce lo statuto di ogni battezzato, La revisione del Progetto formativo certifica FORMATIVO che in forza di essa è protagonista dell’azio- ancora una volta come l’Azione cattolica non

57 1I2021 il primato della vita sia semplicemente una struttura o un pro- mia, o meglio i suoi effetti a ogni livello della gramma di iniziative, bensì «un “ecosistema vita personale e sociale, è stata una sorta di educativo” che vuole abilitare le persone a passaggio “rivelativo” che per certi versi ha vivere la paradossalità della vita evangelica – accelerato alcuni processi, mettendo a nudo “del mondo ma non del mondo” come leggia- la fragilità di alcuni schemi e prassi della vita mo nella Lettera a Diogneto – promuovendo la associativa e costringendoci a una rigenera- sintesi di un percorso armonioso del “diventa- zione di essa partendo da ciò è essenziale e re pienamente umani” e del “diventare auten- prezioso, per altri versi ciò che stiamo viven- ticamente cristiani”», chiosa il vicepresidente. do è anche un grande “spiazzamento” che ci Perché sia formato Cristo in voi dunque sta costringendo a modificare le prospettive, evolve, è uno strumento dinamico e dutti- a ripensare percorsi e strumenti – continua le, che deve servire ad accompagnare un Notarstefano –. Tutto ciò dovremo viverlo in- tratto di strada della vita associativa. Tutta- sieme, come è capitato sempre nella nostra via la revisione di oggi non è dettata dalla storia, riempiendo di tale significato l’ultimo semplice necessità di aggiornare i linguaggi tratto del cammino assembleare, guardando o le espressioni, «ma anche per rileggere le alla vita associativa non solo “dall’interno” ma scelte fondative e le opzioni pedagogiche alla lasciandoci interrogare e interpellare davvero luce delle sfide pastorali e delle suggestioni dalle grandi sfide che oggi ci vengono poste. culturali di cui è carica questa stagione della Siamo come quell’atleta che, nel superare un vita della Chiesa e del nostro paese». ostacolo, per un attimo perde la sicurezza del Non può passare inosservato il fatto che contatto con il terreno che conosceva, confi- questa nuova versione prenda il largo nel da nella sua capacità lungamente allenata di cuore della pandemia da Covid-19 che af- spiccare un salto in grado di sospingerlo in fligge il mondo da oltre un anno. «La pande- avanti, sperimenta l’incertezza e il disequi-

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E la meta è fissata da oltre librio, ma fissa la sua concentrazione nella 150 anni: formare ragazzi, corsa, nel cammino, nel procedere verso la giovani e adulti gioiosi, meta che lo attende e che dà senso a ogni che gustano la bellezza sforzo e ogni fatica». della vita e la sua forza E la meta è fissata da oltre 150 anni: formare dirompente e drammatica, ragazzi, giovani e adulti gioiosi, che gustano che decidono di vivere la bellezza della vita e la sua forza dirom- nella condivisione e nella pente e drammatica, che decidono di vivere relazione, dedicando tempo nella condivisione e nella relazione, dedican- a ciò che fa crescere do tempo a ciò che fa crescere il “noi”, che il “noi”, che alimenta alimenta il sentire comunitario attraverso una il sentire comunitario carità concreta che si fa storia. «Essere cre- attraverso una carità concreta denti oggi – conclude il vicepresidente del che si fa storia. settore Adulti – significa stare dalla parte dei più deboli, degli “scartati” direbbe papa Francesco, promuovere la giustizia attraverso l’economia e la politica, prendersi cura del- «Essere soci di Ac significa la “casa comune”, vivendo una conversione scegliere una fraternità aperta ecologica e un cambiamento degli stili di vita e dinamica, ulteriore, che è alla base di un mondo più giusto e so- globale che prende forma nello stenibile. Essere soci di Ac significa scegliere stile dialogico e comunicativo, una fraternità aperta e dinamica, ulteriore, accogliente globale che prende forma nello stile dialogi- e generativo, corresponsabile co e comunicativo, accogliente e generativo, e contemplativo» corresponsabile e contemplativo». ■g

59 1I2021 perche credere PAROLE DI SPERANZA/1 Il desiderio fa camminare in avanti

di Gianluca Zurra Assistente nazionale settore Giovani Ac

niziamo il nostro percorso annuale sulle manca, non è egoisticamente voluto come un È LA FORZA DEL DESIDERIO, pagine di Segno nel mondo alla “riscoper- tappo che riempie la parte mancante, ma è DELLO SPERARE ta” della speranza dal termine desiderio, sperato, atteso come una grazia, come ciò UMANO, tradizionalmente associato alla speranza: che non è in alcun modo riducibile ai propri CHE ATTIVA E SOSTIENE Isi spera nel momento in cui si continua bisogni e che per questo spiazza, fa cammi- LA LIBERTÀ, a desiderare qualcosa o qualcuno. Il deside- nare in avanti, apre strade inattese. ANCHE IN rio, in effetti, porta con sé una spinta che fa TEMPI DIFFICILI: CI ALLENA camminare in avanti alla ricerca di ciò che RIMANERE NELL’ATTESA NON CERTO ancora non c’è. Ha a che fare con le stelle, In tempi di crisi come questi, in cui è più dif- A DIVENTARE come accenna l’etimologia latina: de-sidera ficile sperare alla maniera alta del desiderio, FORTI IN SENSO significa, infatti, “dagli astri”, in riferimento a è facile invece affidare la propria fiducia a chi MONDANO, MA A ESSERE PRONTI, qualcosa che manca e che dunque è sperato promette magie, colmando ogni mancanza PUR NELLA come un dono, non come un possesso. Ma al con un colpo di bacchetta magica, offrendo FRAGILITÀ, AD tempo stesso riguarda la nostra concretez- soluzioni a buon mercato per i vari problemi ATTRAVERSARE IN MODO za: emerge da dentro, suscitato o purtroppo che si presentano. In questo modo, però, la UMANO IL spento da ciò che succede attorno a noi. Nel speranza non viene accesa, ma è soffoca- TEMPO CHE desiderio si mescolano, così, corpo e stelle, ta, spenta, anestetizzata, quasi schiacciata CI È DATO DI terra e cielo: il corpo e la terra sono restituiti su un orizzonte troppo basso. Il desiderio, VIVERE. SENZA PROMETTERE alla loro profondità “celeste”, ma insieme il invece, resiste, chiedendo di poter rimanere UN ILLUSORIO cielo e le stelle non possono più essere pen- nell’attesa, invocando un tempo disteso per CONTROLLO SU sati senza il corpo e la terra. rielaborare fatiche, gioie, lacrime, affetti, per- OGNI COSA, MA SOSTENENDO Desiderare è sperare in modo concreto, fatti- ché “sa” che tutto ciò che è umano è sempre QUELL’ATTESA bile, senza rassegnarsi all’appiattimento oriz- debordante, più alto e profondo rispetto a ciò FIDUCIOSA CHE, zontale di ogni cosa: “desidero la tua amicizia” che si può immediatamente vedere o tocca- PUR MESSA DI è molto diverso da “voglio, pretendo la tua re. In tal senso il desiderio è un vero sapere, CONTINUO ALLA PROVA, amicizia”, perché ogni volta che entriamo nel- è saggezza di vita, non certo riducibile ad un SA TUTTAVIA la logica del desiderio stiamo già decidendo puro anelito impalpabile, irrazionale, o vaga- ACCOGLIERE di mollare la presa, di non voler avere tutto mente romantico. CIÒ CHE VERRÀ COME UN sotto controllo, e di andare oltre il semplice La pandemia ci ha sorpresi nel nostro esse- DONO soddisfacimento di un bisogno. L’altro, ciò che re poco allenati all’imprevisto, rivelando in

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PERCORSO ANNUALE Parole-chiave nel segno della speranza La speranza è una cosa seria, perché il senso della vita dipende da come e verso chi riponiamo la nostra fiducia. Potremmo dire che ciascuno di noi “diventa ciò che spera” e il tempo difficoltoso della pandemia ci riconduce con forza a questa con- sapevolezza, rendendo ancora più urgente una riflessione sulla qualità dello sperare umano. Ci sarà un futuro? È possibile attraversare la crisi pandemica non in modo remissivo, ma propositivo? Come riuscire a stare in piedi anche nella solitudine, nella distanza, nella malattia? In questi mesi proveremo ad approfondire le altezze e le profondità della speranza, attraverso alcune parole che la contraddistinguono. noi un difetto di speranza, nell’illusione che eravamo (e siamo!) della mentalità commer- ancora una volta tutto si potesse risolvere in ciale, per la quale a ogni bisogno deve cor- poco tempo. E l’illusione ha così lasciato il rispondere una sua immediata saturazione. posto alla delusione e, nel peggiore dei casi, E se fosse invece proprio ciò che si nascon- alla depressione. Forse è proprio l’apertura de nel desiderio a essere la chiave di volta desiderante che ci è mancata, schiavi come per tornare a sperare all’altezza della nostra

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umanità? E se fosse la fiducia che il deside- altrettanto vero che essere amati non coin- rio dischiude a restituire forza e coraggio per cide esclusivamente con l’essere saziati e questi giorni così difficili? al riparo da ogni rischio. La Parola che esce D’altronde nel racconto biblico è il dio Fa- dalla bocca di Dio si annuncia sempre nel- raone, e con lui tutti gli idoli, a promettere la prossimità del cibo donato e condiviso, soddisfazioni per ogni bisogno, soffocando senza spiritualismi, ma è Voce che spariglia però la libertà. Il Dio di Israele, al contrario, subito le carte a nostro favore, svegliandoci non soddisfa, ma apre, libera, conduce nel alla libertà ogni qual volta ci limitassimo a deserto, responsabilizza, accende un’atte- identificare la nostra e altrui felicità con ciò sa, suscitando nel popolo una fiducia non che si mangia. paternalistica, ma in grado di tracciare strade nuove, senza tornare indietro. Gesù L’UMANITÀ DELLE RELAZIONI stesso, nel deserto, resisterà alla tentazione Sperando in questo modo impariamo da di trasformare le pietre in pane, rivelando capo a custodire l’umanità delle relazio- che neanche in nome del bene si può cede- ni, incidendole sempre nella costellazione re alla mortificazione del desiderio, perché del desiderio e non della mancanza che se è vero che l’uomo vive di pane è tuttavia dovrebbe essere al più presto colmata in

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Noi siamo molto di più della nostra dimensione biologica, che intanto deve essere curata al meglio grazie ai passi straordinari della scienza, perché in essa riemerge comunque e di continuo la forza spiazzante del desiderio, che spera il ristabilimento dei legami perduti, la riscoperta della fiducia nella vita e negli altri, la saggezza per ripensare da capo il modo di vivere insieme. E tutto questo tornerà a essere curato, a muoversi in noi e tra di noi se avremo ridato voce a quell’apertura credente, desiderante, senza cedere all’illusione che basti tappare velocemente ogni mancanza per risolvere all’improvviso ogni cosa

modo egoistico. D’altronde, anche quan- za cedere all’illusione che basti tappare do ci saranno cure e vaccini adeguati, per velocemente ogni mancanza per risolvere altro necessari e urgenti, sarebbe illusorio, all’improvviso ogni cosa. oltre che idolatrico, ritenere che tutto si ri- Dio sta in questa apertura, diverso dagli solverà come d’incanto. Noi siamo molto idoli, perché non chiude nulla, non satura, di più della nostra dimensione biologica, ma rilancia tutto. È la forza del desiderio, che intanto deve essere curata al meglio dello sperare umano, che attiva e sostie- grazie ai passi straordinari della scienza, ne la libertà, anche in tempi difficili: ci al- perché in essa riemerge comunque e di lena non certo a diventare forti in senso continuo la forza spiazzante del deside- mondano, ma ad essere pronti, pur nella rio, che spera il ristabilimento dei legami fragilità, ad attraversare in modo umano il perduti, la riscoperta della fiducia nella tempo che ci è dato di vivere, senza pro- vita e negli altri, la saggezza per ripensare mettere un illusorio controllo su ogni cosa, da capo il modo di vivere insieme. E tutto ma sostenendo quell’attesa fiduciosa che, questo tornerà a essere curato, a muoversi pur messa di continuo alla prova, sa tutta- in noi e tra di noi se avremo ridato voce a via accogliere ciò che verrà come un dono, quell’apertura credente, desiderante, sen- “dalle stelle” appunto. ■g

63 la foto nuova speranza Sepolcro vuoto, 4 APRILE: PASQUA DIRESURREZIONE © shutterstock.com Rivista culturale dell’Ac

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Il prossimo numero della rivista avrà per tema Pensare e generare un mondo aperto

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