REGIONE

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI RILEVANZA REGIONALE

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI

2) Codice di accreditamento: NZ01055

3) Albo e classe di iscrizione: REGIONALE 1^

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

SENTIERI DEL PASSATO

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

D03– Valorizzazione storie e culture locali

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

0. introduzione

Il progetto “Sentieri del passato”si pone come obiettivo quello di favorire la valorizzazione di storie e culture locali, attraverso l’attivazione di specifici percorsi in13 Comuni del territorio Ascolano: COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI 1

COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI RIPATRANSONE COMUNE COMUNE DI COMUNE DI

1. Il contesto territoriale del progetto.

Castorano (2370 abitanti) è un ridente paese situato sulle colline a ridosso della riva sinistra del Fiume Tronto a 280 m sul livello del mare. Fondato dai Piceni è divenuto, in età romana, una delle stazioni dell’antica via Salaria, venne acquistato nel 1283 dallo Stato di Ascoli ed assunse così il ruolo di castello della città e di baluardo posto a difesa del confine con il Regno di Napoli.

Grottammare(tutto il Comune15643 abitanti, di cui nel borgo storico 242)deve il suo nome al toponimo “Grotte a mare”, riferito alla presenza di grotte naturali sul versante orientale del colle del Borgo antico, anticamente lambite dal mare. Situato a nord della foce del fiume Tesino, il centro abitato si estende lungo la costa fino alle pendici delle vicine colline, dove spicca il prestigioso borgo medievale. Per questo l’antico incasato, zona in cui si trovano i resti delle più antiche fortificazioni, è anche uno dei Borghi più belli d'Italia. Secondo gli storici le origini della piazza sono medievali, ma l’aspetto attuale risale alla fine del XVIII secolo e si deve all’architetto Pietro Maggi, incaricato del progetto del Teatro dell’Arancio e della Chiesa di San Giovanni Battista. Sulla piazza si affacciano anche la Chiesa di San Giovanni Battista, il vecchio convento e antichi palazzi.

Cupra Marittima ( 5385 abitanti) era una colonia romana ed il suo nome è derivato da ‘cuprum’ cioè rame, in tempi remoti sul territorio Cuprense vi erano, infatti, miniere di rame. Nel territorio risultano ben distinti gli insediamenti preistorico,romano e medievale. Luoghi di notevole interesse storico-archeologico sono: Marano con l'incasato medievale, il Museo archeologico del Territorio con le sezioni preistorica, picena e romana;sulla SS. 16 si trova la Villa romana con ninfeo ed ambienti termali e di spremitura del I° sec d.C. , illustranti attività di pesca e di vita marinara. Pieve di San Basso, è una delle testimonianze più ragguardevoli della zona, datata IX sec. d.C. segna ufficialmente il passaggio dalla dimensione pagana(Dea Cupra) all'affermazione del primo culto cristiano (San Basso). Il Foro romano rappresenta il fulcro del Parco Archeologico che mostra delle emergenze architettoniche di eccezionale spessore; una necropoli pre-romana (VI - V secolo a.C.) all'interno della quale sono stati rinvenuti vasellame e ornamenti vari di provenienza ellenica ed etrusca. Il Museo Malacologico è uno dei pochi in Italia per estensione e per completezza.

Castel di Lama( 8356 abitanti) prende il nome dal torrente Lama, che la bagna, e si colloca sulla sinistra del fiume Tronto, a 234 metri s.l.m., su una collina digradante verso la vallata. La storia di Castel di Lama è strettamente legata alla storia della Salaria romana e di quel percorso che, fin dall’epoca preistorica, metteva in comunicazione il versante tirrenico con quello medio-adriatico. Importanti il Museo archeologico, il Parco della Villa Seghetti Panichi e costruzioni annesse del XIII-XVIII secolo, la cisterna romana in via Colle Cese e i cippi miliari in Villa Sant'Antonio.

Monsampolo del Tronto ( 4575 abitanti) si sviluppa su un colle a 184 m. s.l.m., lungo la 2

vallata del Tronto. La sua storia ha origini remote, nel territorio sono state rinvenute testimonianze archeologiche che vanno dall’età del Bronzo, all’epoca picena, romana e medievale. La prima memoria scritta risale al 1031, anno in cui un ricco possidente donò alla chiesa fermana metà del territorio di Monsampolo, insieme alla chiesa di S. Paolo. Tra le risorse archeologiche artistiche del suo territorio ci sono dei Reperti, trovati in contrada Treazzano, che testimoniano contatti avuti con la civiltà Micenea (1250-1100 a.C.). Il centro storico conserva l’assetto di borgo rinascimentale fortificato. Sono inoltre presenti il Museo archeologico, il Museo Civico all’interno del convento di S. Francesco, il Museo delle Mummie nella cripta chiesa Maria SS. Assunta, i suggestivi Percorsi Ipogei del Castello con mostra permanente di presepi artistici, la Biblioteca Tomistica di S. Alessio fondo antico con incunaboli e volumi sec. XV-XVIII.

Ripatransone( 4432) gode di un panorama tale ( Monte Conero, Gran Sasso, Gargano) da essere chiamata il “Belvedere del Piceno”. Il nome Ripatransone deriva da: Ripa, che indica una rupe e/o un’ altura e Transone, primo feudatario, vissuto intorno al IX secolo. È uno dei centri più antichi della Provincia di , libero comune dal 1205, città e diocesi dal 1571.Le mura quattrocentesche racchiudono un centro storico che è di per sé una suggestiva opera d’arte. E’ il secondo centro della Provincia di Ascoli Piceno per il patrimonio storico: sono presenti, infatti, molti tratti delle mura, porte, torrioni medievali e la corte delle Fonti. Nel centro storico si trova il Vicolo più stretto d’Italia, con i suoi soli 43 cm di larghezza. Queste le risorse storico-culturali di Ripatransone: Museo Civico Archeologico, Pinacoteca Civica- Gipsoteca Uno Gera, Museo Storico- Etnografico, Museo Civiltà Contadina ed Artigiana, Museo Vescovile di Arte Sacra, Museo del Vasaio, Museo e Bottega delle sculture in legno, Museo- Mostra permanente delle Barbie, Museo del Giudizio Universale e altre opere dello sculture Sergio Tapia Radic, Museo della Tradizione Garibaldina, Museo del Cavallo di Fuoco, Palazzo del Podestà ( secolo XIV),Teatro storico Mercantini e l’Anfiteatro delle Fonti. Ripatransone è patria di Ascanio Condivi (primo biografo di Michelangelo) e di Luigi Mercantini (poeta risorgimentale, celebre autore dell’ Inno di Garibaldi e de La Spigolatrice di Sapri). Ripatransone è inoltre: Bandiera Arancione del TCI dal 2002, Città del vino e Città dell’olio, premiata, all’interno del progetto EDEN 2008 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra le destinazioni italiane d’eccellenza per il turismo e il patrimonio immateriale locale.

Monteprandone ( 12149 abitanti) si trova a soli 5 km dal mare Adriatico. La leggenda vuole che il castello sia stato eretto nel IX secolo da un cavaliere franco a seguito di Carlo Magno. È ancora intatta parte della cinta muraria dei secoli XIV-XV. È presente il Museo Monotematico “ San Giacomo della Marca” presso il Santuario di San Giacomo della Marca; il Museo civico libreria- codici San Giacomo della Marca; della Biblioteca, istituita da San Giacomo della Marca e arricchitasi anche dopo la sua morte fino a raggiungere più di 700 reperti, rimane solo una minima parte. Ma la presenza di un codice del IX-X secolo e di 54 codici del XIV-XV secolo è sufficiente per parlare di un autentico tesoro di inestimabile valore artistico e culturale. È anche presente il Museo parrocchiale di arte sacra.

Offida( 5331 abitanti)è una cittadina dalle antiche origini. Vi sono resti di mura medievali con torri, mentre della Rocca cinquecentesca restano un tratto di muraglia e due torrioni cilindrici. La chiesa di Santa Maria della Rocca è uno dei maggiori monumenti dell'intera regione Marche. Sita all'estremo occidentale dell'abitato, risulta circondata su tre lati da altrettanti dirupi, che la ritagliano esaltandone l'imponenza e aprendola allo sguardo di due vallate. La 3

grande costruzione in laterizio in stile romanico-gotico si deve al maestro Albertino che la eresse nel 1330 sulla preesistente piccola chiesa benedettina. Patria dell’arte del merletto a tombolo, dal latino tumulus cioè “tumolo”, è una tradizione che si tramanda da almeno cinque secoli da madre in figlia.Dal2006 è presente in territorio offidano anche un'associazione culturale senza scopo di lucro (Associazione culturale merletto a tombolo di Offida) che si occupa di salvaguardare i tradizionali metodi di esecuzione offidani, divulgarli soprattutto alle nuove generazioni e confrontare tecniche di esecuzione fra le diverse merlettaie. Altra struttura presente nel territorio di Offida è il Teatro Serpente Aureo. Di grande importanza il Polo Museale De Castellotti che ospita: Museo Archeologico “ Guglielmo Allevi”, Museo del Merletto a Tombolo, Museo delle tradizioni Popolari, Pinacoteca Comunale.

Comune di (46.962 abitanti) è un importante cittadina della riviera marchigiana, attivissimo centro peschereccio e una delle maggiori stazioni balneari del medio Adriatico. È situato alla foce del torrente Albula ed esteso tra i fiumi Tesino a nord e Tronto a sud. Il lungomare si distingue per la ricca vegetazione, formata essenzialmente da innumerevoli palmizi che crescono anche sulla spiaggia. Per questa sua peculiarità San Benedetto è indicata anche come la ''Riviera delle palme''. San Benedetto del Tronto è la patria del ''Brodetto alla sambenedettese''. Poco si sa delle sue origini, da sempre vengono fatte risalire al XII secolo ma, nell'estate 2011, in alcuni interessanti ritrovamenti archeologici, avvenuti nel Paese Alto, sono stati rinvenuti molti reperti risalenti ad epoca romana (tra cui una vasca, un mosaico di tessere bianche con cornici nere e un angolo di muro di un edificio con affreschi parietali di colore rosso tipici della fase decorativa romana risalente all'età neroniana o flavia) databili fra la prima metà del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C. In attesa di ulteriori studi sui ritrovamenti, continuiamo ad accreditare l'ipotesi che un nucleo sia sorto attorno ad una chiesa che avrebbe ospitato le spoglie di San Benedetto Martire, soldato romano martirizzato nell'antica Cupra (attuale Cupra Marittima). Il forte legame con la tradizione marinara ha portato alla creazione del Polo Museale “Museo del Mare” che comprende l’Antiquarium Truentinum, il Museo delle Anfore, il Museo Ittico “Augusto Capriotti”, il Museo della Civiltà Marinara delle Marche e ne fa anche parte la Pinacoteca del Mare ospitata nei locali di Palazzo Piacentini al “Paese Alto” della città. Recentemente è stata inaugurata la Sala IMMERS.E.A. “IMMERSive Environment for Adriatic” (che permette ai visitatori di effettuare un emozionante tour virtuale interattivo in 3D nelle profondità del mare Adriatico). Il Museo del Mare rappresenta l’unica realtà di tutto l’Adriatico in grado di “raccontare”, a tutti, l’ecosistema marino con i suoi organismi animali e vegetali.

Comune di Appignano Del Tronto(1.858 abitanti) è collocato su un crinale collinare arcuato circondato da corsi d'acqua a regime stagionale. Il paese è fortemente caratterizzato dalla presenza del fenomeno dei calanchi: si tratta del risultato dello scivolamento a valle di parte del terreno fangoso che compone le colline argillose per effetto della pioggia; questa si raccoglie a valle e forma intorno al paese il torrente Chifenti. Il torrente, snodandosi intorno al centro abitato, divide il territorio del paese in sei parti: le due centrali sono il centro storico e l'espansione novecentesca sui colli adiacenti, e le quattro periferiche sono: Montecalvo, Valle San Martino, Valle Chifenti e Valle Orta. In queste aree ci sono diverse testimonianze di antichi insediamenti romani. La Chiesa di San Giovanni Battista è situata al centro del paese ed è considerata, per i sui caratteri architettonici e stilistici, uno dei monumenti più notevoli della Diocesi di Ascoli Piceno. Il nucleo primitivo dell’edificio è molto antico, forse del sec. XI. L’edificio romanico interamente tessuto in cotto speciale, 4

robustissimo, dal colore rossiccio, risale alla prima metà del sec. XIV, con elementi rinascimentali aggiunti per restauri sopravvenuti nei secoli XV e XVI. La torre campanaria è uno splendido esemplare di arte trecentesca, fatta di mattoni, ha forma di prisma quadrangolare e alla sua base dà spazio all’abside della chiesa. A media altezza è collocato l’orologio pubblico. Sul piano della cella campanaria, marcato da una leggerissima cornice a gola romanica che gira tutt’intorno, si aprono quattro finestroni archivoltati a tutto sesto con ghiera appena accennata, il tutto sormontato da una merlatura in laterizio, formata da fregi e piccoli archi gotici. Dal piano di coronamento si stacca una cuspide , tipica dell’architettura gotica, sormontata da una croce.

Comune di Spinetoli(7.259 abitanti) sorge su un modesto poggio (177 s.l.m.) a ridosso della Salaria, sulla riva sinistra del fiume Tronto presso la confluenza con il torrente Fiobbo. Il toponimo “Spinetoli” pare derivare da Spine(t)ola, nome con cui si designava il luogo di fondazione del paese per via della rosa spina, che vi fioriva spontanea. Altra interpretazione dà al nome etimo affine a quello della città di Spina, e dunque un'origine etrusca. I primi insediamenti umani rinvenuti nel territorio di Spinetoli risalgono all'epoca picena. Infatti nell’800scaviarcheologici rivelarono l'esistenza di una necropoli del VII-V secolo a.C. Il centro storico, risalente al secolo XIII, di pianta esagonale, è cinto tutto intorno da robuste mura a scarpata. Sono presenti a Spinetoli: il Santuario della Madonna delle Grazie (costruita nel 1759), con i suoi preziosi ori rappresentati dagli ex –voto; la Chiesa di 5. Maria Assunta (il primo nucleo risale al 1370) che è di ordine Toscano con architettura semplice a volta finta e ad una navata; l’Eremo di San Rocco (costruzione fine ‘700) ricco di affreschi, bassorilievi in gesso ed arazzi; la Torre Civica, situata a fianco dell'ex Palazzo Municipale (datazione 1500) situata in Piazza Roma nel Centro storico.

Comune di Massignano(1.655 abitanti) caratteristico borgo medioevale situato su un colle dove la vista si allarga dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Fondato dai Sabini in epoca preromana, Massa Aniana era il complesso di beni posseduti da Anio, di stirpe etrusca. Dal 1168 è documentata l’esistenza del castello Ghibellino di Forcella. Ancora oggi Massignano conserva l’impianto urbano tipicamente medievale; il centro storico è caratterizzato da tre porte d’accesso: a nord (sec. XI), ad ovest (sec. XIX), a sud-est (sec. XVII). Dalla piazza principale si diramano le varie vie del paese lungo le quali si possono ammirare splenditi palazzi signorili: Palazzo Tassoni ( sec. XV), Palazzo Tafani-Santini ( sec. XVIII), Palazzo Faviani (sec. XVIII), Palazzo Laurantoni (sec. XIX). Massignano è conosciuto nei secoli come il Paese dei Vasai, delle pipe e dei fischietti in terracotta; questa tradizione è così forte e sentita dalla popolazione da aver istituito un Museo del Fischietti, delle Pipe e della Terracotta popolare.

Comune di Colli Del Tronto(3576 abitanti) sorge su un territorio di antichi insediamenti, come attestano le scoperte di manufatti litici, la necropoli picena e le tombe romane. La più antica denominazione fu quella di “Castrum Fanum”. Affascinante è la costruzione della Chiesa di San Felicita, che custodisce la tela del pittore Ferdinando Cicconi (1831-1896), cittadino di Colli. Fu realizzata nel 1796 su disegno dell'architetto Pietro Maggi di Milano. La chiesa documenta i criteri costruttivi delle fondazioni francescane nell'Ascolano del primo '500 e quelli con cui fu rinnovato nel '700 l'ex convento dei cappuccini. È presente la Biblioteca Comunale che ha sede presso un antico Palazzo del 1400.

2. Area di intervento Il nostro progetto mira alla valorizzazione ed alla riscoperta di alcuni aspetti tipici di ciascuna realtà locale, infatti si evidenziano:

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A Castorano:  un Museo di arte contadina e una Biblioteca Comunale;  un concorso letterario di poesia “Città di Castorano”;  la tradizione della “Scuccetta” (gioco con le uova sode), nella domenica di Pasqua;  la VVtella, festa contadina con carri allegorici e distribuzione di prodotti tipici, che viene organizzata nella vigilia del ferragosto (dal pomeriggio alla notte del 14 agosto);  l’artigianato del merletto a tombolo, che è una tradizione molto viva.

A Grottammare:  Piazza Peretti, centro dell’antico borgo storico, è dove si affacciano i principali edifici pubblici del vecchio comune: la chiesa di San Giovanni Battista, il palazzo comunale, il teatro dell’Arancio, la torre civica. Inoltre da qui si accede direttamente alle Logge, dove è possibile godere di un suggestivo scorcio sull’insediamento costiero del paese e sul litorale delle località limitrofe. Poco distante si trova la seicentesca chiesa di Santa Lucia attribuita all'architetto Fontana. Continuando lungo le mura si può visitare il restaurato Torrione della Battaglia. Nel lato settentrionale della piazza, di fronte all’antico palazzo comunale, si trova la struttura che ospitava il convento;  la Biblioteca Comunale;  il vecchio incasato è la cornice del tradizionale Presepe Vivente, che ogni anno, con centinaia di figuranti in costume d’epoca, trasforma il paese nelle abitazioni della Palestina dei tempi di Gesù. È un vero e proprio cammino che si snoda tra le vie del Paese Alto e per questa occasione vengono riaperte le “Grotte”;  la Sacra Giubilare, con cui si rivive lo sbarco di Papa Alessandro III sul litorale grottammarese, avvenuto per una terribile tempesta nel 1175. Originalmente tale rievocazione avveniva solo quando il 1 luglio è domenica, da quest’anno invece si ripeterà ogni anno;  i grandiosi festeggiamenti per il patrono San Paterniano (10 Luglio), che si ripetono ogni anno; la tradizione popolare vuole che ogni volta che i festeggiamenti non sono stati all'altezza, proprio il 10 luglio sono avvenute a Grottammare le grandinate più straordinarie;  la rappresentazione, di grande suggestione, della Processione del Cristo Morto, che si rievoca ogni tre anni nel venerdì santo. Il corteo coinvolge tradizionalmente centinaia di persone di Grottammare, che si tramandano di padre in figlio i ruoli assunti. La processione percorre le vie del paese, illuminate solo da torce, attraversando il vecchio incasato e la marina, accompagnata dal suono di tamburi e chiarine. Tre cori composti rispettivamente da bambine, ragazze e donne, vestite completamente di nero, al suono di tamburi e chiarine cantando inni religiosi, accompagnando i partecipanti durante tutta la rappresentazione. A Cupra Marittima:  la tradizione enogastronomica è di particolare genuinità e si evince in tutto il suo gusto nelle frequenti sagre di prodotti tipici. Tra i prodotti più sfiziosi vi sono gli spinosini ai frutti di mare;  la “Barca di fuoco” con fuochi d’artificio pirotecnici, che si organizza nel periodo estivo;  la Festa di San Basso che si tiene in agosto. Il programma prevede processioni, stand gastronomici e gruppi folkloristici;  il Cupramusica festival: concerti di musica classica eseguiti da artisti di fama mondiale in splendide scenografie archeologiche, storiche e naturalistiche come il castello di

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Sant’Andrea, villa Vinci e il foro romano. Questo evento permette di ascoltare Mozart o Beethoveen in ambienti che suscitano suggestione e splendore negli occhi di chi osserva.

A Castel di Lama:  La tradizione culturale, prettamente contadina pertanto legata al folklore.  diversi gruppi musicali, costituitisi negli ultimi tempi, che hanno riproposto con successo la musica popolare delle nostre campagne (saltarello), altrimenti destinata all’oblio;  un Festival della musica popolare;  la Fiera del SS Crocifisso, nella prima settimana di settembre, che si tiene annualmente e con enorme successo.

A Monsampolo del Tronto:  Reperti, trovati in contrada Treazzano, che testimoniano contatti avuti con la civiltà Micenea (1250-1100 a.C.);  il centro storico che conserva l’assetto di borgo rinascimentale fortificato;  il Museo archeologico, Museo Civico - convento di S. Francesco con l’istituendo “Museo delle Mummie nella cripta chiesa Maria SS. Assunta”;  i suggestivi “Percorsi Ipogei del Castello” con mostra permanente di presepi artistici;  Biblioteca Tomistica di S. Alessio fondo antico, incunaboli e volumi sec. XV-XVIII.

A Ripatransone:  Il Museo della civiltà contadina ed artigiana che, con oltre 2.000 pezzi tra attrezzi e manufatti, dà testimonianza di mestieri e di vita contadina tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento. Il Museo è articolato in più sezioni: bottega del fabbro, del calzolaio, del falegname, mezzi di illuminazione, pesi e misure, terraglie, tessitura, mezzi di trasporto, viticoltura e cantina, lavoro dei campi, cucina, camera da letto, scuola e giocattoli.  La realizzazione della “festa del grano e della trebbiatura”, nella prima settimana di agosto, in cui si rivive la trebbiatura con attrezzatura d’epoca.  La manifestazione storica il Cavallo di Fuoco ha origine nel 1682, quando in occasione dell’incoronazione della Madonna di San Giovanni a Patrona della Città e della Diocesi, un abile fuochista di Atri, concluso il suo lavoro, con tutto quello che gli rimaneva improvvisò uno spettacolo in sella al suo cavallo. Il risultato piacque talmente tanto ai ripani, che da quella data fu ripetuto ogni anno in occasione dei festeggiamenti della Madonna di San Giovanni, il giorno dell’Ottava di Pasqua. Oggi la sagoma equina è costituita da una struttura metallica, che poggia su di un sostegno avente due ruote gommate ed è trainato da alcune persone. I fuochi, azionati da fuochisti professionisti, sono spettacolari e animano le piazze principali del paese: Ascanio Condivi e Matteotti. Lo spettacolo dura circa mezz’ora e gli spettatori arrivano da tutta Italia per assistervi. La storia del cavallo di fuoco e tutte le sue evoluzioni, sono oggi fruibili nel museo del Cavallo di Fuoco.  Teatro all’aperto delle “Fonti”, la cui cornice è composta dalle mura e dai torrioni medievali con la “Corte delle Fonti”, luogo ideale per concerti e spettacoli di ogni genere;  Teatro storico Mercantini, aperto al pubblico nel 1824, conta 50 palchi su tre ordini, con sipario storico dipinto da Giuseppe Ruffini, dal 1894 intitolato a Luigi Mercantini; 7

 Ipiatti tipici sono: il Ciavarro (una minestra di legumi e cereali con salsa piccante), lo Stoccafisso in salsa, “Lu Frestinghe”, dolce natalizio; nell’ambito della valorizzazione della cultura enogastronomica si evidenziano: le Vie di Bacco (menù della tradizione e vini delle migliore cantine), “la passatella” (percorso enogastronomico nelle vie del centro storico), la festa della carne marchigiana IGP, il puzzle gastronomico, la Summer School, ( corsi di cucina italiana e marchigiana rivolti agli studenti delle scuole statunitensi), la Festa del Vino.

A Monteprandone:  il Museo civico libreria- codici San Giacomo della Marca;  la biblioteca, istituita da San Giacomo della Marca, che contiene la presenza di un codice del IX-X secolo e di 54 codici del XIV-XV secolo. Sono presenti inoltre opere di S. Bonaventura, di San Giovanni Damasceno, di Seneca, di Boezio, di Cicerone, di San Gregorio, di S. Agostino, di Scoto, di Aristotele, etc., una lettera autografa del Santo a S. Giovanni da Capestrano, cataloghi di varie epoche, documenti inerenti la libreria e le antiche pergamene medievali del castello di Monteprandone.  la storica processione del Cristo Morto, che si rivive ogni anno dal 1500. Il venerdì santo, prima della Pasqua, alla sera, si ritrovano nella Chiesa di San Niccolò di Bari, oltre 300 persone del paese che vestono i ruoli dei personaggi storici che compongono la processione, dalle pie donne ai portatori, dalla banda ai chierichetti.

A Offida:  la tradizione enogastronomica, che è particolarmente significativa (“Ad Offida si spende poco e si mangia bene” dicevano in passato i cittadini dei paesi limitrofi). Oltre alle specialità della cucina marchigiana, si possono gustare due prodotti tipici di Offida: il Chichìripieno (una focaccia molto saporita e gustosa farcita con tonno alici, sottaceti e capperi) e i Funghetti (dolci a base di farina, zucchero ed anice).  l’arte del merletto a tombolo.

A San Benedetto Del Tronto:  il Polo Museale Museo del Mare e della cultura marinara, per il quale si prevede l’attuazione di una serie di attività, tra le quali l’organizzazione di eventi, seminari, incontri pubblici, momenti di dibattito, esposizioni temporanee, attività educative e didattiche, visite guidate, attività di comunicazione, realizzazione di studi e ricerche sulle tematiche della cultura marinara, realizzazione di materiale documentario e pubblicazioni, etc. Per la realizzazione delle attività si ritiene fondamentale che il Polo Museale agisca attraverso uno stretto rapporto sinergico con l’Archivio Storico Comunale, che conserva i documenti prodotti o acquisiti dal Comune di San Benedetto del Tronto nel corso della sua attività dal XVII al XX secolo (1970 circa), e la Biblioteca Comunale Multimediale “G. Lesca”.

Ad Appignano Del Tronto:  la tradizionale Processione dell’anno vecchio (“Precessiò de l’anne viecchie”): ogni fine anno, subito dopo il cenone di S. Silvestro, il centro storico di Appignano del Tronto diventa teatro della Processione dell’anno vecchio, tipica manifestazione appignanese che celebra le esequie del defunto anno e festeggia la nascita del nuovo. Sacro e profano si fondono in un curioso e goliardico corteo funebre formato da 8

grotteschi personaggi e costumi simboleggianti i mesi dell’anno, i quali, accompagnati dalla banda, che suona una buffa arietta funebre, sfilano per le vie del paese portando sbiadite ghirlande. Le fiaccole della “compagnia bonamorte” ed i lumini accesi lungo le rue rischiarano il passaggio del “vescovo”, che con una grossa e variopinta mitria in capo e voce stentorea, officia il funerale aspergendo di vino gli astanti. Segue il carro funebre, sospinto dall’umano bue e asinello. Allo scoccare della mezzanotte la bara verrà data alle fiamme dalle “guardie romane”, e con spettacoli di fuochi, si accoglie la nascita del “bambinello”, ovvero il nuovo anno. La tradizione vuole che l’11 Novembre ci sia il BANCHETTO DI SAN MARTINO, esso è propiziatorio e la benedizione dell’olio del Vescovo si svolge ogni anno nella notte in un luogo segreto deciso di anno in anno dalla compagnia del Vescovo. La partecipazione è consentita ai soli senatori della Processione dell’anno vecchio. Il 30 dicembre avviene il Percorso delle dodici case:si accompagna il visitatore tra le strette viuzze del paese a far visita alle dimore dei mesi dell’anno, che tra scenette, filastrocche e degustazioni varie delle tipicità caratteristiche di ogni mese. Inoltre si ha il Percorso purificativo: si porterà il visitatore a svestirsi degli “abiti del male” e rinascere attraverso la “purificazione dell’oliva”, il cui nocciolo, a simbolo di tutto ciò che di negativo ha caratterizzato il vecchio anno, verrà gettato all’interno della bara del vecchio morente, che bruciando libererà le speranze per un anno migliore. Le scene che si sviluppano lungo il percorso rappresentano in forma allegorica i sette vizi capitali: Avarizia, Accidia, Superbia, Invidia, Lussuria, Ira, Gola. Il percorso terminerà con il banchetto degustazione e la visita alla camera ardente. La manifestazione, già "tradizionale evento" negli anni 50, in realtà pare avere origini ancora più lontane, forse fine ottocento, così come narra la memoria orale delle persone più anziane del paese.  i Giochi della Tradizione, dove le contrade di Appignano (Valle Orta, Valle Chifenti, Centro Storico e Valle San Martino)si sfidano in giochi popolari della tradizione. La manifestazione è cresciuta negli anni e si è arricchita dei contesti più diversi: spazi dedicati alla musica ed al ballo tradizionale con il coinvolgimento di gruppi folklorici, sfide incentrate sui mestieri di un tempo, mostre fotografiche, proiezioni di filmati, mostre di artisti ed artigiani locali oltre ad una ricca proposta gastronomica frutto di una continua ricerca di piatti della tradizione.

A Spinetoli:  la “Festa dei Carri dell’Uva”, che si svolge il sabato della seconda settimana di settembre, ha lo scopo e l’obiettivo di tramandare i valori della vita dei campi, prima della meccanizzazione, quando lavorare la terra era un sacrificio e frutto di tanto faticoso lavoro. In particolare viene valorizzata la vendemmia. Dei figuranti presenti sui carri che suonano strumenti musicali provenienti dalla tradizione popolare contadina, quali l'organetto a due bassi, la fisarmonica, e danzano le tradizionali coreografie campagnole. Ogni gruppo pensa alla progettazione e realizzazione del proprio carro allegorico. Ogni carro riproduce tutte le attività che stagionalmente si compiono in campagna durante il periodo della vendemmia. Ogni carro risulta costituito da più unità e da diverse scenette di vita agreste. Questa rievocazione, è iniziata più di 40 anni fa, nell'ambito della Festa della Madonna delle Grazie, che si svolge ogni anno a Spinetoli;  il Concorso Nazionale di Scultura, che si svolge alla fine di agosto;  la Notte dei Musei, che si svolge a maggio;  i Maccheroncini alla Pagliarana (a cui è dedicata una sagra a fine luglio), uno dei prodotti enogastronomici più famosi è lo “stoccafisso”.

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A Massignano:  il Museo dei fischietti, delle pipe e della terracotta; attraverso questo progetto si vuole valorizzare la tradizione, anche attraverso la mostra mercato che si svolge ogni anno.  la sagra delle Frittelle, la prima e la più antica sagra, che da cinquant’anni si ripete ogni anno, dunque si vuole andare alla riscoperta delle origini di questa tradizione.

A Colli Del Tronto:  La Biblioteca, che ha sede presso un antico Palazzo del 1400, dal 1600 è proprietà del Marchese Sgariglia, che sposa l’ultima erede femmina della famiglia Antonimi, della quale eredita tutti i beni. Nel 1910 è acquistato dal Comm. Carlo Lozzi. Nel 1979 l’amministrazione comunale delibera l’acquisto. Restaurato e ristrutturato, ospita, oggi, la Biblioteca comunale che conserva oltre 5.000 opere divise nelle sezioni: Cinema e Teatro, Narrativa, Letteratura classica, Storie locali.  il Concorso Nazionale di Poesia “Tronto”, che venne indetto per la prima volta dalla Biblioteca comunale nel 1988, su idea del poeta locale Nazario Ricchi. L’amministrazione comunale prepara ogni anno l’edizione successiva. Attraverso questo progetto, dunque, si vuole promuovere una sinergia tra cultura e tipicità, sapendo coniugare saperi e sapori del territorio.

3. Il problema evidenziato nel contesto Da una analisi della popolazione degli ultrasessantacinquenni dei principali Comuni interessati dal progetto, emerge come dato l’evidente superiorità di quasi 3 punti della incidenza percentuale sul totale dei residenti rispetto alla media nazionale: una media del 23% rispetto a quella nazionale del 20%.

Popolazione in età maggiore di 64 anni residente all'1/1/2012 75-84 65-74 anni > 84 anni > 64 anni anni Appignano del Tronto 199 182 84 465 1858 Colli Del Tronto 350 261 75 687 3576 Castorano 248 213 72 533 2319 Cupra Marittima 534 474 178 1.186 5.392 Castel Di Lama 877 811 267 1.955 8.356 Grottammare 1.679 1.166 373 3.218 15.546 Massignano 164 174 53 391 1.657 Monsampolo del 446 287 109 842 4.554 Tronto Monteprandone 1.112 713 266 2.078 12.083 Offida 613 517 176 1.306 5.331 Ripatransone 471 409 200 1.079 4.442 San Benedetto del 5.476 4.179 1.441 11.144 48.036 Tronto Spinetoli 837 603 241 1.680 7.090 TOTALE 13.006 9.989 3.535 26.566 120.240

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Incidenza % su totale residenti all'1/1/2012

65-74 75-84 > 84 > 64

anni anni anni anni Appignano del Tronto 10,7 9,8 4,5 25 1858 Colli Del Tronto 9,8 7,3 2,1 19,2 3576 Castorano 10,7 9,2 3,1 23 2319 Cupra Marittima 9,9 8,8 3,3 22 5.392 Castel Di Lama 10,5 9,7 3,2 23,4 8.356 Grottammare 10,8 7,5 2,4 20,7 15.546 Massignano 9,9 10,5 3,2 23,6 1.657 Monsampolo del Tronto 9,8 6,3 2,4 18,5 4.554 Monteprandone 9,2 5,9 2,2 17,2 12.083 Offida 11,5 9,7 3,3 24,5 5.331 Ripatransone 10,6 9,2 4,5 24,3 4.442 San Benedetto del Tronto 11,4 8,7 3 23,2 48.036 Spinetoli 11,8 8,5 3,4 23,7 7.090

TOTALE

A questa forte presenza della popolazione anziana – portatrice di un notevole patrimonio culturale e di tradizioni locali, in considerazione anche delle ridotte dimensioni delle comunità locali di appartenenza- non corrisponde l’interesse da parte dei giovani e giovanissimi al recupero di queste tradizioni.

Una indagine promossa dalle Amministrazioni Comunali di Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima e Offida, in accordo con i dirigenti scolastici delle Scuole Medie di detti Comuni e che ha coinvolto un campione di circa 650 alunni, ha fatto emergere infatti la non-conoscenza di quali fossero le feste tradizionali del proprio Comune, quali fossero i piatti tipici, quali fossero le storie e le origini del proprio Comune. Non è solo un problema di ignoranza. Data la struttura decentrata, ma di forte capillarità, del patrimonio che abbiamo in Italia, e soprattutto nelle Marche, possiamo dare un esempio di “democrazia dal basso” nella gestione del patrimonio culturale, puntando sulle Associazioni, circoli, e gli Istituti Scolastici, affinché promuovano il riconoscimento e la salvaguardia delle culture locali con criteri partecipativi e in grado di produrre sviluppo territoriale. L’approccio che viene qui utilizzato non èla classificazione dei beni storico-artistici su scala qualitativa, perché si correrebbe il rischio di creare una conflittualità tra beni in sé incomparabili (Roma, Venezia, Firenze, etc.).Ciò che si intende fare è favorire un lavoro di tipo conoscitivo, documentario e partecipativo, così che le culture locali diventino finalmente protagoniste del loro “destino”.

Le componenti culturali di un popolo possono essere rappresentate da un modello, quello diHuxley-Zelinsky, che prende in considerazione gli aspetti spirituali, sociali e materiali di ogni cultura, ma anche le componenti regionali e le subculture dei piccoli gruppi. 11

La cultura infatti influenza il comportamento spaziale della popolazione:

 disegno dei campi  tracciato delle strade  costruzione e direzione del centro abitato  oggetto posto al centro (quasi sempre un simbolo sacrale)  sacralizzazione dello spazio (la chiesa, il luogo della sepoltura dei morti…)  segnatura dello spazio con simboli religiosi (croci, cappellette, cippi, tombe), …  distribuzione della popolazione (cascine)  i comportamenti demografici della popolazione  il lavoro dei campi  i canti  i giochi  i balli e le varie manifestazioni folkloristiche  la cucina e i piatti tipici  i costumi tradizionali  le tradizioni artistiche e artigianali  i rapporti sociali  l’esercizio del potere  il modo di produzione  il grado di sviluppo economico  le relazioni tra le varie culture

La trasmissione e la diffusione delle informazioni e delle innovazioni attraverso le regioni culturali è un processo di acculturazione. Le culture si muovono lungo le vie di comunicazione, si diffondono mediante i mezzi di trasporto, attraverso i media e le telecomunicazioni, con il turismo di massa, grazie alla globalizzazione dei mercati, mediante il contatto quotidiano.

Oggi queste culture possono essere diffuse tramite i new media, facendo tesoro delle nuove tecnologie informatiche e coinvolgendo per questo i giovani che sono particolarmente attenti a queste tecnologie

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AZIONI 2013 v.a. 2013 note

Siti internet destinati alla promozione della = Difficoltà ad aggiornare i siti e rinnovarli nella cultura locale e delle tradizioni dei 13 veste grafica Comuni Attività culturali nelle manifestazioni 16 richieste da parte di Associazioni e culturali dei 13 Comuni Amministrazioni locali per incrementare queste iniziative Sezioni apposite di cultura e tradizioni 2 necessità di incrementare queste sezioni e le locali sui siti internet dei 13 Comuni modalità di contatto con i fruitori di iniziative culturali e soprattutto con il mondo giovanile; Attività nelle scuole = Difficoltà a coinvolgere gli alunni delle scuole e sensibilizzarli al patrimonio artistico locale; non vi è materiale informativo nei vari siti storici/artistici formulati appositamente per bambini/ragazzi.

Ore di apertura musei (ore su base 36 mancanza di copertura nei periodi estivi e nelle settimanale ) sere dei mesi luglio e agosto

4. Destinatari e beneficiari

I destinatari sono gli abitanti dei Comuni inclusi nel progetto, che potranno beneficiare del riconoscimento e della salvaguardia delle culture locali con criteri partecipativi e in grado di produrre sviluppo locale. I beneficiari sono i giovani e i giovanissimi, che potranno apprezzare le storie e le culture locali; ma saranno beneficiari anche i turisti, che avranno la possibilità di fruire delle ricchezze artistiche e culturali dei 13Comuni che verranno valorizzate attraverso interventi mirati.

5. Conclusioni Come riportato nei dati sopra esposti, nell’anno 2013 si sono registrati, per quel che concerne le attività culturali, mancanza di strumenti adeguati e soprattutto la mancanza di una strategia per coinvolgere i giovani e i giovanissimi sulle tematiche della cultura e delle tradizioni locali. Un dato fortemente positivo che va valorizzato, tuttavia, è la disponibilità degli anziani a svolgere il compito di “trasmettitori” di contenuti culturali, attraverso iniziative con gli alunni delle scuole, avviando e consolidando così un positivo e organico legame generazionale . E’ necessario mettere in campo programmi innovativi che vadano ad esaltare i già buoni servizi messi in atto dai diversi Comuni.

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7) Obiettivi del progetto:

Obiettivo: L’obiettivo del nostro progetto è quello di valorizzare storie e culture locali dei 13 Comuni interessati, cercando di coinvolgere, quanto più possibile, la popolazione residente: gli anziani come portatori di memoria e i giovani come destinatari.

Indicatori

Indicatore 1: Elaborazione di sezioni apposite sui siti internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla conoscenza di storie e culture locali: storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare; le tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici.

Indicatore 2: Incremento di almeno 5 iniziative culturali all’interno dei 16 eventi e manifestazioni nel corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto.

Indicatore 3: collaborazione nella programmazione di almeno 50 ore di apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna;

Indicatore 4: avvio di un progetto all’interno di 13 scuole nei Comuni interessati in cui i ragazzi dovranno intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine e la storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici;

Indicatore 5:Elaborare e stampare almeno 3 opuscoli informativi sulle tradizioni culturali appositamente per bambini/ragazzi da distribuire anche presso le agenzie turistiche del territorio .

AZIONI 2013 v.a. 2013 note Previsione 2014 Scostamento V.A. Siti internet = Difficoltà ad 13 + 13 destinati alla aggiornare i siti e promozione della rinnovarli nella cultura locale e veste grafica delle tradizioni dei 13 Comuni Attività culturali 18 richieste da parte di 23 + 5 nelle 16 associazioni e manifestazioni amministrazioni promosse dai 13 locali per Comuni incrementare attività culturali in queste iniziative Sezioni apposite di 2 necessità di 13 + 11 cultura e incrementare queste tradizioni locali sezioni e le 14

sui siti internet dei modalità di contatto 13 Comuni con i fruitori di iniziative culturali e soprattutto con il mondo giovanile; Attività nelle = Difficoltà a 13 +13 scuole coinvolgere gli alunni delle scuole e sensibilizzarli al patrimonio artistico locale; non vi è materiale informativo nei vari siti storici/artistici formulati appositamente per bambini/ragazzi.

Ore di apertura 36 mancanza di 50 + 14 ore musei (ore su base copertura nei settimanali in più settimanale ) periodi estivi e e apertura nelle sere dei mesi serale/notturna. luglio e agosto

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8. 1Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Il piano di azioni descritto di seguito ha lo scopo di realizzare l’obiettivo sopra esposto e consiste nell’implementazione di una serie di attività ad esso strettamente correlate, mirate alla valorizzazione delle ricchezze artistiche e culturali del territorio.

Azione 1: progettazione di dettaglio

1.1. Progettazione di dettaglio del Piano di lavoro:

1.1.1. Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue sottospecifiche (sottoattività, risultati attesi); 1.1.2. Team Building del gruppo: incontri di kickoff e costituzione formale dello staff, condivisione dell’organigramma di progetto e assegnazione dei ruoli; 1.1.3. Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato.

1.2. Allestimento strumenti e documentazione di progetto: 1.2.1. Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il networking: banche dati, registri, verbali riunioni, ecc;

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1.2.2. Costruzione strumenti di gestione dell’utenza: schede utente, formulari di progettazione individualizzata, raccolta cartelle cliniche, ecc.

Azione 2: Networking 2.1.Pianificazione della comunicazione 2.1.1 Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti target comunicativi; 2.1.2 Definizione della tempistica dei cicli comunicativi; 2.1.3 Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) 2.1.4 Presa di contatto con i media, radio locali, testate locali, siti del Comune di San Benedetto del Tronto, Comune di Appignano del Tronto, Comune di Monteprandone, Comune di Offida, Comune di Spinetoli, Comune di Cupra Marittima, Comune di Monsampolo Del Tronto, Comune di Castel di Lama, Comune di Massignano, Comune di Ripatransone, Comune Castorano, Comune di Colli del Tronto, Comune di Grottammare; 2.2 Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale territoriale: 2.2.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi; 2.2.2 Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione della nuova offerta di servizi; 2.2.3 Invio degli inviti a uffici dei Comuni, Dirigenti scolastici, referenti scuole, Associazionismo, Centri Anziani e cooperazione sociale locale; 2.2.4 Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari all’avvio delle attività; 2.3 Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza: 2.3.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi; 2.3.2 Implementazione delle misure comunicative (affissioni, spedizioni, incontri nelle scuole); 2.3.3 Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle nuove iniziative;

Azione 3 : interventi di valorizzazione delle risorse culturali

3.1 Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla conoscenza di storie e culture locali:  storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare; le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche  la cucina e i piatti tipici 3.2 collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali nel corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto. 3.3 collaborazione nella programmazione di almeno 50 ore di apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna; 3.4 supportare l’ elaborazione e l’avvio di un progetto all’interno delle 13 scuole in cui i 16

ragazzi dovranno intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici. 3.5 Elaborare e stampare materiale informativo nei vari siti storici/artistici formulato appositamente per bambini/ragazzi.

Azione 4: Chiusura del progetto 4.1. Analisi quantitativa dei risultati conseguiti; 4.2. Analisi qualitativa dei risultati conseguiti; 4.3.Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti; 4.4.Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015.

Diagramma di Gantt

MESI ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Nome progetto: Sentieri del passato Obiettivo: L’obiettivo del nostro progetto è quello di valorizzare storie e culture locali dei 13 Comuni interessati cercando di coinvolgere, quanto più possibile, la

popolazione residente: gli anziani come portatori di memoria e i giovani come destinatari.

Azione 1 - progettazione di dettaglio Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue X sottospecifiche Team Building del gruppo X Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato X Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il X

networking Costruzione strumenti di gestione dell’utenza X Azione 2: Networking Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti X target comunicativi Definizione della tempistica dei cicli comunicativi X X Costruzione dei prodotti per la comunicazione X X Presa di contatto con i media X X Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di X X

servizi Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione X X

della nuova offerta di servizi

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X X Invio degli inviti a uffici dei Comuni, Dirigenti scolastici, referenti scuole, Associazionismo, Centri Anziani e cooperazione sociale locale;

Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari X X all’avvio delle attività Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di X X servizi Implementazione delle misure comunicative X X Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle X X nuove iniziative Azione 3 : interventi di valorizzazione delle risorse culturali Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti X X X X X X X X X X internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla conoscenza di storie e culture locali:  storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare;  le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche;  la cucina e i piatti tipici. Collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali nel X X X X X X X X X X corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto. Collaborazione nella programmazione di almeno 50 ore di X X X apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna; Supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto all’interno X X X X X X X X X X delle scuole in cui i ragazzi dovranno intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici Elaborare e stampare materiale informativo nei vari siti X X X storici/artistici formulati appositamente per bambini/ragazzi. Azione 4: Chiusura del progetto Analisi quantitativa e qualitativa dei risultati conseguiti X Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi X del contesto alla luce dei risultati conseguiti Definizione delle misure di follow up da intraprendere e X nuova progettazione 2015

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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività.

ATTIVITA’ Quantità e funzione Titoli, qualifiche ed risorse umane esperienza attinenti coinvolte Azione 1: Progettazione di n. 3 sociologi Laurea in sociologia dettaglio: - Progettazione di dettaglio n. 3 psicologi Laurea in psicologia del piano di lavoro - Allestimento strumenti e n. 3 progettisti Laurea in sociologia documentazione di progetto

Azione 2: Networking: n. 4 esperti in Laurea in scienze della comunicazione - Pianificazione della comunicazione comunicazione Laurea in sociologia - Networking con gli attori n. 4 sociologi istituzionali e del privato Laurea in psicologia sociale territoriale n. 2 psicologi - Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza Azione 3:Interventi di valorizzazione delle risorse culturali: Supporto nell’organizzazione di n. 4 operatori culturali Laurea Dams sezioni apposite sui siti internetdei 13 Comuni n. 10 volontari Insegnanti in pensione dedicati alla promozione e alla conoscenza di storie e culture n. 3 esperti informatici Laurea in informatica locali:  storie di vita legate al lavoro dei campi o al n. 4 esperti in lavoro nel mare; comunicazione Laurea in scienze della comunicazione  le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche;  la cucina e i piatti tipici. Collaborazione n. 10 volontari Membri delle associazioni locali nell’organizzazione degli eventi culturali nel corso dell’anno n. 5 operatori culturali Laurea Dams programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto. Collaborazione nella n. 3 operatori culturali Laurea in lettere programmazione di almeno 50 n. 4 esperti in Laurea in scienze della comunicazione ore di apertura dei musei nel comunicazione periodo estivo con l’opzione di n. 6 volontari Insegnanti in pensione una apertura serale/notturna;

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Supportare la elaborazione e n.5 Educatori Laurea in educatore professionale l’avvio di un progetto Professionali all’interno delle scuole in cui i n. 4 volontari Insegnanti in pensione ragazzi dovranno intervistare le n. 4 operatori culturali Laurea Dams persone anziane sulle storie di n. 3 esperti in Laurea in scienze della comunicazione vita legate ai lavori, alle comunicazione tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici Elaborare e stampare materiale n. 3esperti di grafica Diploma in grafica informativo nei vari siti storici/artistici formulati Laurea in lettere classiche appositamente per n. 2 storici Insegnanti in pensione bambini/ragazzi n. 2 volontari Azione 4: Chiusura del n. 4 sociologi Laurea in sociologia progetto - Analisi quantitativa dei n. 3 psicologi Laurea in psicologia risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei n. 2 progettisti Laurea in sociologia risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova n. 3 esperti di Laurea in scienze della comunicazione analisi del contesto alla luce comunicazione dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015

TOTALE OPERATORI  11 sociologi Operatori: 71 103  8 psicologi Volontari: 32  5 progettisti  18 esperti in comunicazione  16 operatori culturali  3 esperti informatici  5 educatori professionali  2 storici  3esperi in grafica  32 volontari

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Ruolo: Il coinvolgimento del volontario nelle realtà sopra esposte si offre come momento di formazione particolare nel settore del patrimonio artistico e culturale e della sua fruizione e diffusione.

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ATTIVITA’ Attività previste per i giovani del SCN

Azione 1: Progettazione di dettaglio: - Partecipazione agli incontri di avvio progetto - Progettazione di dettaglio del piano di lavoro - Partecipazione a stesura documenti di progetto - Allestimento strumenti e documentazione di progetto e allestimento strumenti Azione 2: Networking: - Collaborazione nella realizzazione dei prodotti - Pianificazione della comunicazione comunicativi (testi, brochure, volantini, poster, - Networking con gli attori istituzionali e del privato inserzioni web ecc.) sociale territoriale - Realizzazione in affiancamento agli operatori - Implementazione Piano di comunicazione del servizio di incontri nelle scuole, con le dell’iniziativa alla cittadinanza Associazioni di anziani, nei circoli per anziani, nelle parrocchie ecc.; - Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.) Azione 3 :Interventi di valorizzazione delle risorse culturali: Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui siti Collaborazione con i web-master per la internet dei 13 Comuni dedicati alla promozione e alla costruzione dei settori “Cultura e tradizioni conoscenza di storie e culture locali: locali” nei siti dei 13 Comuni coinvolti;  storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare;  le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche;  la cucina e i piatti tipici. Collaborazione nell’organizzazione degli eventi culturali Supporto nella pianificazione dell’attività con nel corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati gli organizzatori degli eventi culturali dal progetto. Collaborazione nella programmazione di almeno 50 ore di Supporto nelle attività di apertura dei musei nel apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una periodo estivo. apertura serale/notturna; Supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto Aiuto nella creazione di materiale per le all’interno delle scuole in cui i ragazzi dovranno interviste che bambini e ragazzi faranno agli intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai anziani dei Comuni su cui insistono le scuole; lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; i canti raccolta del materiale raccolto e supporto per tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine l’inserimento del materiale audio-video nei siti e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina dei 13 Comuni e i piatti tipici Elaborare e stampare materiale informativo formulati Supporto nella elaborazione del materiale appositamente per bambini/ragazzi informativo; distribuzione nelle agenzie turistiche del territorio. Azione 4: Chiusura del progetto Partecipazione a incontri di chiusura progetto - Analisi quantitativa dei risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015

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9)Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 19

10)Numero posti con vitto e alloggio: 0

11)Numero posti senza vitto e alloggio: 19

0 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

- partecipare nei tempi e con le modalità concordate, rispettando gli orari, l’ambiente, i modelli e le regole della realtà dell’ente ospitante; - garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze e applicazioni relative a programmi e organizzazioni dell’ente ospitante - garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze relative a storie e situazioni del target

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16)Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente N. Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cod. Accreditato vol. N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo ident. per sede Data di Data di sede Cognome e nome C.F. Cognome e nome C.F. nascita nascita

VIALE DE PIERBATTISTA 1 COMUNE DI SAN BENEDETTO SAN BENEDETTO GASPERI, RENATA 09/12/19 BRNRNT52T49 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 DEL TRONTO DEL TRONTO 124 25478 2 BRANCADORI 52 H769Q 01S

PIERBATTISTA 2 COMUNE DI APPIGNANO DEL APPIGNANO DEL VIA ROMA, 28/12/19 SMNSSY68T68 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 TRONTO TRONTO 98 15481 1 SIMONETTI SUSY 68 A462Y 01S

PIERBATTISTA 3 CIARROCCHI 14/03/19 CRRFNN66C14 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI MONTEPRANDONE MONTEPRANDONE VIA LIMBO,2 4093 1 FERNANDO 66 D086B 01S

PIERBATTISTA 4 VIA ROMA, ANTONELLI 30/01/19 NTNSRN72A70 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI OFFIDA OFFIDA 15 16412 2 SERENA 72 G005Q 01S

P.ZZA PIERBATTISTA LEOPARDI, 09/04/19 PLOMLN66D49 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 5 COMUNE DI SPINETOLI SPINETOLI 31 53674 1 POLI MARIA LUANA 66 A462X 01S

P.ZZA PIERBATTISTA 6 LIBERTA' , MAURIZIO VRGMR260L30 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI CUPRA MARITTIMA CUPRA MARITTIMA 11 30147 1 VIRGULTI 30/07/60 D210Q 01S

C.SO V. PIERBATTISTA 7 COMUNE DI MONSAMPOLO DEL MONSAMPOLO DEL EMANUELE , 04/12/19 PLBMRA62T04 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 TRONTO TRONTO 87 53657 2 PLEBANI MARIO 62 F380R 01S

VIA PIERBATTISTA 8 CARRAFO, 11/11/19 CHRRTI65S51 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI CASTEL DI LAMA CASTEL DI LAMA 22 8898 2 CHERUBINI RITA 65 A462M 01S

PIERBATTISTA P.ZZA G. 18/12/19 RCCNTN57T18 PRBFLL54T60F5 9 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI MASSIGNANO MASSIGNANO GARIBALDI 16400 1 RICCI ANTONIO 57 H769E 01S

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P.ZZA XX PIERBATTISTA SETTEMBRE 06/12/19 VLPVNI56TH32 PRBFLL54T60F5 10 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI RIPATRANSONE RIPATRANSONE , 1 53669 2 IVANA VOLPI 56 1L 01S

PIERBATTISTA PRBFLL54T60F5 20/12/1954 VIA P. C. VANNICOLA VNNMGS58P4 FIORELLA 01S 11 COMUNE CASTORANO CASTORANO ORAZI,3 30140 1 MARIAGIUSEPPINA 07/09/58 7C321O P.ZZA PIERBATTISTA PRBFLL54T60F5 COLLI DEL GARIBALDI, GRDSMN68C4 20/12/1954 12 FIORELLA 01S COMUNE DI COLLI DEL TRONTO TRONTO 1 28717 1 GIARDINI SIMONA 05/03/68 5A462X VIA PIERBATTISTA PRBFLL54T60F5 MARCONI, 20/12/1954 13 QNZTZN69M61 FIORELLA 01S COMUNE DI GROTTAMMARE GROTTAMMARE 50 4079 2 QUINZI TIZIANA 21/08/69 H769O

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17)Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il sistema e le modalità dell’impianto comunicativo del progetto rivestono una peculiarità centrale per il successo dell’intervento stesso. Pertanto va curato con attenzione e con grande professionalità utilizzando specifiche competenze (a livello produttivo) e strategie implementative (a livello comunicativo). Un’azione trasversale di informazione accompagnerà tutte le fasi dell’intervento attraverso: banca dati, sito, pubblicazioni, brochure ecc...) Più nello specifico: Costruzione/Aggiornamento sito web del Comune di Ripatransone e degli altri 12 Comuni partner : Comune di San Benedetto del Tronto, Comune di Appignano del Tronto, Comune di Monteprandone, Comune di Offida, Comune di Spinetoli, Comune di Cupra Marittima, Comune di Monsampolo Del Tronto, Comune di Castel di Lama, Comune di Massignano, Comune Castorano, Comune di Colli del Tronto, Comune di Grottammare  dedicato all’intervento. Totale : 10 ore Incontri - eventi  Incontri (e affissione di manifesti) nelle parrocchie, presso associazioni e luoghi di aggregazione giovanile; 10 ore  Campagne presso i luoghi di ritrovo dei giovani ovvero nei luoghi maggiormente frequentati dalle utenti e da potenziali clienti, quali: . Consultorio . Pronto soccorso . Medici di base e Farmacie . Scuole . Stazioni di treni e autobus . Mezzi di trasporto (autobus, metropolitana, treni) . Autogrill . Centri commerciali, Supermercati e Mercati . Discoteche . Benzinai . Bar e tabaccherie . Distributori di sigarette . Sportelli, URP, Uffici informazioni . Sportelli sindacali . Sportelli assicurativi Totale: 10 ore Totale per le attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile e del progetto specifico: 30 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri autonomi di selezione come da sistema verificato dall’ufficio regionale in sede di adeguamento

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19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato dall’ ufficio regionale in sede di adeguamento. In particolare si specifica che i piani di monitoraggio e valutazione dei risultati saranno costituiti da: - riunioni tra volontari, - riunioni tra volontari e i diversi operatori presenti nelle strutture (OLP, Responsabili ed operatori della sede e Responsabile del Servizio civile nazionale per l’ente), - riunioni tra gli operatori stessi. Tali riunioni avranno lo scopo di evidenziare le eventuali problematiche sia proprie della struttura che in seno al progetto di servizio civile, e saranno condotte con cadenza almeno mensile, in base alle necessità. Verranno, inoltre, proposti questionari di valutazione e di autovalutazione, sia specifici per le diverse tipologie di intervento, sia generali riguardanti l’esperienza di volontariato, comune a tutte le sedi di attuazione. In particolare il piano di monitoraggio volto alla valutazione delle performance del progetto sarà incentrato su 4 punti: 1. Verrà effettuata, in fase di avvio del progetto (prime due settimane), un’analisi dei dati esistenti (documentazione inerente l’andamento di tutte le attività svolte durante i progetti di servizio civile precedentemente svolti) al fine di definire la situazione storicamente determinatasi allo scopo di disporre di un’ampia gamma di fonti di informazioni. 2. Verranno sottoposti periodicamente (almeno una volta al mese) alle figure coinvolte nel progetto questionari (diversi a seconda del ruolo ricoperto dalla risorsa all’interno dell’organizzazione) allo scopo di acquisire informazioni in tempi rapidi da poter analizzare (anche sulla base dello storico) per valutare i risultati del progetto (positivi e negativi). 3. Verranno indetti a cadenza mensile dei Focus Group moderati dal responsabile del sistema di monitoraggio e formazione che si occuperà di analizzare i punti di forza e debolezza del progetto. Gli aspetti positivi identificati (best practice) saranno utilizzati e diffusi a tutti i gruppi/risorse coinvolte. Gli aspetti negativi identificati saranno oggetto di azioni correttive volte alla risoluzione degli stessi. 4. Verranno effettuati sopralluoghi (effettuati dal responsabile del sistema di monitoraggio e formazione) nelle sedi di attuazione del progetto volte alla valutazione (tramite intervista e osservazione diretta) delle prassi operative dei gruppi di lavoro (formati da volontari e operatori locali di progetto) al fine di identificare aspetti positivi (best practice) e negativi (questi ultimi daranno origine ad una azione correttiva volta alla risoluzione, ove possibile, delle problematiche riscontrate). Infine il monitoraggio e la valutazione in itinere verranno effettuati attraverso un dossier di servizio, uno strumento in progress da aggiornare, che permette di analizzare il servizio in tutte le sue componenti strutturali, organizzative, gestionali, di funzionamento e legate alle attività delle azioni progettuali. È prevista la figura di un supervisore che svolgerà lavoro di sostegno e di valutazione dei volontari del servizio civile. Gli indicatori quantitativi della qualità del servizio saranno dati dal numero degli iscritti alle attività e dal numero dei degli utenti fruitori dei servizi. 26

21)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

22)Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Nessuno

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Attività RISORSE TECNICHE COSTI E STRUMENTALI EURO NECESSARIE Azione 1: Progettazione di Computer 1000 dettaglio: - Progettazione di dettaglio del Stampanti 200 piano di lavoro - Allestimento strumenti e Fotocopiatrici 250 documentazione di progetto Azione 2: Networking: Computer 1000 - Pianificazione della comunicazione Volantini 500 - Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale Brochure 750 territoriale

- Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza Azione 3 :Interventi di valorizzazione delle risorse culturali: Supporto nell’organizzazione di Computer 1000 sezioni apposite sui siti internet dei 13 Comuni dedicati alla Stampanti 300 promozione e alla conoscenza di storie e culture locali: Fotocopiatrici 400  storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare;  le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche;  la cucina e i piatti tipici. Collaborazione nell’organizzazione Computer 1000 degli eventi culturali nel corso dell’anno programmati dai 13 Stampanti 300 27

Comuni interessati dal progetto. Volantini 500

Brochure 700 Collaborazione nella Volantini 300 programmazione di almeno 50 ore di apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura Brochure 600 serale/notturna; Supportare la elaborazione e l’avvio Computer 800 di un progetto all’interno delle scuole in cui i ragazzi dovranno Stampanti 400 intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle Carta 200 tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, Fotocopiatrici 600 costumi tradizionali; l’origine e storia delle varie manifestazioni Volantini folkloristiche; la cucina e i piatti 500 tipici Azione 4: Chiusura del progetto Computer 1000 - Analisi quantitativa dei risultati conseguiti Stampanti 200 - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti fotocopiatrici 250 - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015 Formazione specifica aula formativa x 75 ore adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, n. 1 lavagna, 500 lucidi, n. 1 videoproiettore, Supporti informatici (quota 1000 utilizzo) formatori x 75 ore materiale didattico 1200 2 Computer: raccolta dati e banca dati 500 Pubblicizzazione progetto e volantini 650 reclutamento brochure fotocopiatrice 250

120 TOTALE COSTI 16.970

24) Eventuali reti a sostegno del progetto del progetto (copromotori e/o partners)::

 Associazione “Cinefotoclub – Marchese Alessandro Bruti Liberati”

L’Associazione “Cinefotoclub – Marchese Alessandro Bruti Liberati” concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione le proprie sale e le attrezzature fotografiche per lo svolgimento di attività inerenti i principi di tecnica e ripresa 28

fotografica nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners;

 “Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone”

L’Associazione di Volontariato Archeoclub D’Italia – sezione di Ripatransone” concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione la propria sede e i propri volontari per la realizzazione di visite guidate e laboratori di approfondimento, tesi alla riscoperta e alla valorizzazione dell’arte pittorica e architettonica presente nei Comuni coinvolti, e dei beni architettonici presenti nei vari Musei dei territori interessati, rivolti ai giovani residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners. Mette a disposizione i propri volontari per l’organizzazione di feste popolari, giochi e ricette del passato rivolte ai giovani che potranno essere i protagonisti di momenti di animazione e ritrovo, anche con la riscoperta delle tradizioni del passato. Organizza inoltre dei corsi gratuiti tesi alla riscoperta dei dialetti e della letteratura locale tenuti da autori del luogo, per tramandare tradizioni e lingua dialettale in via di estinzione;

 Associazione Culturale “Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” L’Associazione culturale Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto organizzando dei corsi gratuiti tesi alla riscoperta dei dialetti e della letteratura locale tenuti da autori del luogo, ai fini della riscoperta delle tradizioni e della lingua dialettale in via di estinzione; mette inoltre a disposizione le proprie aule per la realizzazione di attività volte alla riscoperta e valorizzazione delle radici e tradizioni storico – culturali del territorio piceno e organizza visite guidate all’interno del proprio museo dedicato alla storia e alle professioni del passato;

 Ditta Meridiana srl La ditta Meridiana srl mette a disposizione ad un prezzo estremamente ridotto:i propri autisti per la guida di automezzi destinati alle attività previste dal progetto; i propri autisti e i propri automezzi per le visite ai musei del territorio e per l’accompagnamento degli utenti alle altre iniziative culturali e musicali.

 Università Politecnica della Marche L’Università Politecnica della Marche per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione gli spazi per la promozione del progetto presso l’Università con la sensibilizzazione degli studenti.

 Università di Macerata L’Università di Macerata per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto collaborando attivamente alle iniziative di informazione e promozione del Servizio Civile come opportunità per i giovani e per il territorio, sia all’interno delle proprie sedi attraverso l’affissione di materiale promozionale, messo a disposizione dall’ente, sia attraverso mail indirizzate agli studenti.

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25)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Attività RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE Interventi di valorizzazione delle risorse culturali:

Supporto nell’organizzazione di sezioni apposite sui Computer; connessione rete, hosting web, data base siti internet dei 13 Comuni dedicati alla MYSQL; registratori digitali per interviste anziani promozione e alla conoscenza di storie e culture locali:  storie di vita legate al lavoro dei campi o al lavoro nel mare;  le tradizioni artistiche e artigianali;  i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali;  origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche;  la cucina e i piatti tipici. Collaborazione nell’organizzazione degli eventi Programma eventi; contatto con organizzatori culturali nel corso dell’anno programmati dai 13 Comuni interessati dal progetto. Collaborazione nella programmazione di almeno 50 Computer; Volantini, Brochure ore di apertura dei musei nel periodo estivo con l’opzione di una apertura serale/notturna; Supportare la elaborazione e l’avvio di un progetto Computer, Elenco scuole ; progetto grafico, stampe; all’interno delle scuole in cui i ragazzi dovranno registratori digitali per interviste anziani; macchine intervistare le persone anziane sulle storie di vita legate ai lavori, alle tradizioni artistiche e artigianali; i canti tradizionali, i giochi, i balli, costumi tradizionali; l’origine e storia delle varie manifestazioni folkloristiche; la cucina e i piatti tipici Formazione specifica aula formativa x 75 ore adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, n. 1 lavagna, lucidi, n. 1 videoproiettore, Supporti informatici (quota utilizzo): formatori x 75 ore: Costo formatori materiale didattico: costo 2 Computer: costi Pubblicizzazione progetto e reclutamento volantini brochure fotocopiatrice: manutenzione e consumi

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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

In riferimento all’esperienza di servizio civile, equiparata allo svolgimento di un tirocinio, si intende attribuire alla stessa, un numero di crediti che verrà poi riconosciuto tramite uno specifico accordo con l’ Università.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

In riferimento all’accordo stipulato tra Regione Marche e l’università di Macerata, (Vedi allegato accordo), si intende far riconoscere l’attività svolta quale tirocinio, per quei volontari che sono iscritti ai corsi di laurea attinenti l’attività di servizio civile, questo attraverso un accordo specifico per singolo volontario.

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Il Comune di Ripatransone, nella veste di promotore del progetto, certifica e riconosce le competenze e le professionalità acquisite con lo stesso:

Competenze generali:  Conoscenza delle logiche funzionali nella gestione delle strutture, progettazione di prodotti ed attività culturali.  Gestione e catalogazione di beni storico archivistici  Organizzazione e catalogazione del patrimonio librario

Competenze specifiche  Conoscenza dei beni artistici e storico culturali del Piceno  Capacità di lavoro di rete con gli Istituti culturali della Provincia di Ascoli Piceno

Ai fini del curriculum dette competenze professionali saranno certificate e riconosciute dall’ente proponente e dagli enti partner del progetto . Competenza: Gestione degli interventi di Primo Soccorso, certificato da “Croce Verde di Montefiore dell’Aso- con rilascio di attestato di partecipazione al Corso di Primo Soccorso valido ai fini del Curriculum Vitae. . Competenza :Utilizzo e conoscenza dei principi e delle tecniche di ripresa fotografica certificato dall’Associazione “Cinefotoclub” con rilascio di attestato di partecipazione al Corso di fotografia valido ai fini del Curriculum Vitae. . Competenza: L’Università di Urbino riconosce le competenze e professionalità acquisite dai volontari in servizio civile che svolgono il progetto nel Comune di Ripatransone.

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Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

P.zza XX Settembre n.1 Ripatransone

30) Modalità di attuazione:

Presso l’Ente con formatori dell’Ente.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia La metodologia usata è equamente distribuita tra lezioni frontali e dinamiche non formali (50% ciascuna). La lezione frontale: rappresenta lo strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici, dove i docenti ed i discenti riproducono funzioni e ruoli acquisiti e consolidati. Affinché la lezione frontale sia finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, l’abbiamo resa più interattiva, integrandola con momenti di confronto e di discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, quindi, ci sarà un momento di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali sarà dato ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni. Le dinamiche non formali: utilizzeremo una metodologia formativa che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilita la percezione e l’utilizzo delle risorse interne ad esso, costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dalla struttura formativa, facilitano i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è ancora di tipo “verticale”, con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione “orizzontale/circolare”, di tipo interattivo, in cui i discenti ed il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l’apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco). Risorse tecniche impiegate La formazione si svolgerà sempre in aule abbastanza grandi da permettere l’utilizzo di attività in movimento, attrezzate con sistemi audiovisivi e lavagna a fogli mobili, per 32

facilitare la partecipazione, l’esposizione dei contenuti e utilizzare una adeguata varietà di metodologie didattiche. Il gruppo dei formatori ha predisposto il materiale didattico e le dispense relativi ai contenuti dei corsi per i volontari. Per alcuni temi da trattare potremmo avvalerci di esperti, in ogni caso sarà presente in aula un formatore accreditato.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale del Comune di Ripatransone, in piena conformità alle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, propone i seguenti nuclei tematici:

Macroaree e moduli formativi

1 “Valori e identità del SCN” 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e Nonviolenta 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva” 2.1 La formazione civica 2.2 Le forme di cittadinanza – la solidarietà 2.3 La protezione civile 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” 3.1 Presentazione dell’ente 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 l’organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti:- L’ascolto attivo;L’autoconsapevolezza emozionale; Intercultura

34) Durata:

42 ore. Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto.

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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO VIALE DE GASPERI, 124

COMUNE DI APPIGNANO DEL TRONTO VIA ROMA, 98

COMUNE DI MONTEPRANDONE VIA LIMBO,2

COMUNE DI OFFIDA VIA ROMA, 15

COMUNE DI SPINETOLI P.ZZA LEOPARDI, 31

COMUNE DI CUPRA MARITTIMA P.ZZA LIBERTA' , 11

COMUNE DI MONSAMPOLO DEL TRONTO C.SO V. EMANUELE , 87

COMUNE DI CASTEL DI LAMA VIA CARRAFO, 22

COMUNE DI MASSIGNANO P.ZZA G. GARIBALDI

COMUNE DI RIPATRANSONE P.ZZA XX SETTEMBRE, 1

COMUNE CASTORANO VIA P. C. ORAZI,3

COMUNE DI COLLI DEL TRONTO P.ZZA GARIBALDI, 1

COMUNE DI GROTTAMMARE VIA MARCONI, 50

36) Modalità di attuazione:

Presso la sede operativa con personale della struttura

37) Nominativi e dati anagrafici dei formatore/i

Nome e Cognome Data di nascita Ilene Acquaroli 14/05/1972 Francesca Ciarrocchi 8/01/1964 Graziano Franchi 30/10/1964 Enzo Silla 14/04/1965

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38) Competenze specifiche del/i formatore/i

ATTIVITÀ Formatori Titoli, qualifiche, Esperienza nella PREVISTE PER I competenze ed formazione GIOVANI DEL esperienze SCN attinenti la materia - Partecipazione agli Francesca incontri di avvio Ciarrocchi Laurea in Dams Esperienza di 6 anni progetto Operatore beni culturali come formatrice nei - Partecipazione a stesura ecclesiastici corsi per volontari e documenti di progetto e operatore culturale disabili allestimento strumenti presso le strutture museali operatore culturale e bibliotecario formatrice del progetto “Laboratori di - Collaborazione nella Comunità” realizzazione dei prodotti comunicativi (testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) - Realizzazione in affiancamento agli operatori del servizio di incontri nelle scuole, con le Associazioni di anziani, nei circoli per anziani, nelle parrocchie ecc.; - Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.) Collaborazione con i web- -Perito industriale in Esperienza di 2 anni master per la costruzione informatica; come formatore presso dei settori “Cultura e - Tecnico Informatico, enti pubblici ed tradizioni locali” nei siti Enzo Silla manutentore sistemi associazioni di dei 13 Comuni coinvolti; operativi e applicative volontariato amministrazione pubblica

Supporto nella Ilene Acquaroli Diploma di maturità Esperienza di 8 anni pianificazione dell’attività magistrale- operatrice come formatore presso con gli organizzatori degli culturale e guida gli enti pubblici ed eventi culturali turistico- museale; associazioni di responsabile dell’ufficio volontariato informazioni ed accoglienza turistica

Supporto nelle attività di Ilene Acquaroli Diploma di maturità Esperienza di 8 anni apertura dei musei nel magistrale- operatrice come formatore presso periodo estivo. culturale e guida gli enti pubblici ed turistico- museale; associazioni di 35

responsabile dell’ufficio volontariato informazioni ed accoglienza turistica

Aiuto nella creazione di Francesca Laurea in Dams Esperienza di 6 anni materiale per le interviste Ciarrocchi Operatore beni culturali come formatrice nei che bambini e ragazzi ecclesiastici corsi per volontari e faranno agli anziani dei operatore culturale disabili Comuni su cui insistono le presso le strutture scuole; museali raccolta del materiale operatore culturale e raccolto e supporto per bibliotecario l’inserimento del materiale formatrice del progetto audio-video nei siti dei 13 “Laboratori di Comuni Comunità” Supporto nella Ilene Acquaroli Diploma di maturità Esperienza di 8 anni elaborazione del materiale magistrale- operatrice come formatore presso informativo; distribuzione culturale e guida gli enti pubblici ed nelle agenzie turistiche del turistico- museale; associazioni di territorio. responsabile dell’ufficio volontariato informazioni ed accoglienza turistica Partecipazione a incontri Francesca Laurea in Dams Esperienza di 6 anni di chiusura progetto Ciarrocchi Operatore beni culturali come formatrice nei ecclesiastici corsi per volontari e operatore culturale disabili presso le strutture museali operatore culturale e bibliotecario formatrice del progetto “Laboratori di Comunità” Formazione e Graziano Franchi -Perito Industriale Esperienza formativa di informazione sui rischi Capotecnico 7 anni nei corsi sulla connessi all’impiego dei - Consulente per sicurezza sui luoghi di volontari in progetti di l’implementazione dei lavoro per aziende ed servizio civile sistemi di sicurezza enti aziendali secondo il decreto 81/2008 -consulente per l’implementazione dei sistemi di autocontrollo nel settore alimentare (HACCP) - consulente per l’implementazione del sistema di qualità aziendale secondo ISO 9001; consulente per la corretta applicazione delle norme dei vari settori per la corretta marcatura CE

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Riguardo alla metodologia sarà data molta importanza al lavoro di interazione attiva/confronto. Infatti, momenti culminanti del processo formativo saranno, oltre la parte teorica necessaria ed indispensabile meramente espositiva, la parte interattiva di stampo esperienziale, che consentirà di confrontare, attraverso l’esperienza di ognuno, le acquisizioni della fase precedente Il metodo utilizzerà: - roleplaying - brain storming - lezioni frontali

40) Contenuti della formazione:

Modulo Contenuti formativi Modulo 1: Presentazione dell’Ente (5 -la mission, la rete di relazioni sul territorio ore)Formatore Francesca Ciarrocchi -l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi -i progetti in corso di realizzazione e la rete di collaborazioni -cenni sulla sicurezza nei posti di lavoro Modulo 2: Il Sistema cultura (15 ore)  il ruolo della pubblica Formatore Ilene Acquaroli amministrazione,  i soggetti extranazionali,  i beni ecclesiastici,  le dimore storiche,  le risorse finanziarie,  il consumo di cultura,  tipologie di imprese e industrie culturali,  le professioni,  il turismo,  i grandi eventi,  i sistemi museali,  il valore della cultura e il valore contigente

Modulo 3: Economia della cultura (7 ore)  la comunicazione, Formatore Enzo Silla  i linguaggi multimediali applicati al contesto culturale.  I new media  i linguaggi multimediali applicati al contesto culturale

Modulo 4: La storia del Piceno e la - Cenni storici sulla Marca storia dell’arte locale (20 ore) - Gli artisti presenti nel territorio 37

Formatore Ilene Acquaroli piceno; - Le tradizioni artistiche e artigianali; - La cultura letteraria locale: le tradizioni locali, la poesia dialettale; - La cucina locale; - Tradizioni folcloristiche;

Modulo 5: ruolo del/della -gli ostacoli nella relazione; volontario/volontaria in servizio civile e -la gestione conflitti; relazione d’aiuto (20 ore) - l’osservazione e l’ascolto attivo Formatore Francesca Ciarrocchi - la comunicazione - il lavoro di equipe

MODULO 6– Formazione e informazione sui - La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs rischi connessi all’impiego dei volontari in 81/2008): ruoli, funzioni, prassi progetti di servizio civile (8 ore) - I rischi generici comuni connessi a tutte le Formatore: Graziano Franchi attività di progetto - I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

41) Durata:

75 ore. Il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Si sceglie di utilizzare tale opzione poiché mentre garantisce una base congrua in termini di addestramento a inizio percorso (competenze di base), favorisce allo stesso tempo anche quegli apprendimenti che vengono acquisiti solo in una situazione di dialogo ricorsivo tra la teoria e la pratica, attraverso l’esperienza (competenze trasversali). Intendiamo per “competenze di base” quel set di strumenti che permette al volontario di svolgere l’attività. Mentre intendiamo per “competenze trasversali” quel set di strumenti che, a partire dalla propria esperienza, consentono di mettere in atto risorse per migliorare la propria performance secondo le richieste specifiche del contesto di riferimento.

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Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Saranno realizzate n. 4 verifiche in itinere (quadrimestrali) utilizzando i seguenti strumenti:  test di competenze formative acquisite rilevabili attraverso autovalutazione in ingresso ed in uscita  focus group su contenuti specifici, con l’obiettivo di approfondire cosa il gruppo ha rielaborato in tema di: - missione del proprio servizio; - qualità dell’intervento - partecipazione degli utenti/clienti alla realizzazione del servizio griglia di definizione del profilo professionale predisposta sugli assi del: sapere, saper fare e saper essere

Ripatransone, 30-07-2014

Il Responsabile legale dell’ente Il Sindaco Prof. Remo Bruni

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