- San Benedetto del

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca -

INDAGINE SANITARIA:

Banchi Naturali di Vongole ( Chamelea gallina)

zone: 19.1 – 19.2 – 19.3 – 19.4 – 19.5 - R

INDICE

Introduzione ...... pag. 2 Sez. I - descrizione del contesto ...... pag. 3 Sez. II - fonti di contaminazione ...... pag. 16 Sez. III - risultati del monitoraggio ...... pag. 35 Sez. IV - valutazione e conclusioni ...... pag. 56

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Introduzione

La presente Indagine Sanitaria, elaborata ai fini dell'aggiornamento della classificazione delle zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi di cui alla D.G.R. 1300/2009 e succ. modd., è stata condotta secondo le LLGG (Issue 4 August 2010) del CEFAS Centro di Referenza Comunitario per la contaminazione microbiologica dei molluschi bivalvi, mediante l’acquisizione e valutazione delle informazioni relativamente a: . caratteristiche dei banchi naturali di vongole, . caratteristiche fisico-geografiche dell'area interessata . fonti di contaminazione censite: tali informazioni sono state in parte acquisite dalla documentazione messa a disposizione da altri Enti ed in parte derivano da osservazioni dirette mediante l'ispezione della linea di costa, eseguita per la zona di competenza tra il 20.05.2010 ed il 08.06.2010 Inoltre sono stati presi in considerazione: . i risultati del monitoraggio delle zone di produzione classificate, effettuato da questa U.O. tenendo conto dei dati riferiti al periodo dal 11/11/2008 al 19/07/2012 . i risultati del monitoraggio delle acque costiere ai sensi del D.L.vo 152/2006, per l’anno 2009, eseguita dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente delle Marche (ARPAM).

Nella tabella che segue è riportata, per ciascuna tipologia, l'origine delle informazioni e, ove disponibile, il riferimento alla relativa documentazione.

Tipologia informazione ente documentazione Reflui regolari CIIP – gestore servizio idrico 1. relazione situazione impianti idrici (31.12.06) integrato 2. informazioni scarichi industriali afferenti i sistemi fognari ARPAM – Ascoli Piceno 1. Monitoraggio biologico corsi d'acqua piceni (1996) 2. Classificazione ecologica ed ambientale dei principali corsi d'acqua piceni (1997-1999) ATO 5 Teramano Relazione Piano economico-finanziario 2006 ARTA - Abruzzo Rapporto Stato ambiente 2001 Reflui meteo-dipendenti CIIP – gestore servizio idrico Relazione situazione impianti idrici (31.12.06) integrato Osservazione diretta sulla linea di costa Coltivazioni Regione Marche Relazione sulla vulnerabilità ai nitrati delle acque superficiali Allevamenti Banca Dati SIVA Dati patrimonio zootecnico Osservazione diretta in allevamento Fauna selvatica Osservazione diretta sulla linea di costa Acque costiere ARPAM Monitoraggio marino costiero – Anno 2009 Balneazione www.portaleacque.it Classificazione acque balneazione Zone portuali Osservazione diretta sulla linea di costa Precipitazioni Regione Marche – ASSAM Servizio agro-meteo regionale Livello di contaminazione dei ASUR MARCHE AV5 -SBT Risultati piano di monitoraggio delle zone di produzione dei MBV MBV ARPAM Monitoraggio delle acque costiere ai sensi del D.L.vo 152/2006 – Anno 2009

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. I – descrizione del contesto

Sez. I.1 - delimitazione delle zone di produzione interessate

Il tratto mare che viene preso in considerazione, di competenza di questa Unità operativa, è quello compreso tra la foce del Rio Canale, a nord, e la foce del Fiume Tronto, a sud. La relativa carta nautica è stata riportata nella Cartina I.1-a.

CARTINA I.1-a: carta nautica

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Le zone di produzione presenti, classificate dalla D.G.R. Marche 1300/2009 per la raccolta di vongole (Chamelea gallina) e scrigno di venere (Anadara inaequivalvis, A. demiri), sono riepilogate nella Tabella I.1-b. E rappresentate nella Cartina I.1-c

TABELLA I.1-b: zone di produzione classificate presenti, classificate ai sensi della D.G.R. 1300/2009

Codice Zona denominazione Status sanitario Coordinate Lat. 43°04’,20N Long. 13°51’,15E Lat. 43°04’,70N Long. 13°55’,00E A 19.1 A Lat. 43°02’,70N Long. 13°55’,80E Lat. 43°02’,15N Long. 13°51’,90E Lat. 43°00’,10N Long. 13°52’,60E Lat. 43°00’,60N Long. 13°56’,70E A 19.2 A Lat. 43°02’,70N Long. 13°55’,80E Lat. 43°02’,15N Long. 13°51’,90E Lat. 43°00’,10N Long. 13°52’,60E Lat. 43°00’,75N Long. 13°52’,55E B 19.3 B Lat. 42°58’,30N Long. 13°53’,35E Lat. 42°58’,00N Long. 13°53’,25E Lat. 43°00’,75N Long. 13°52’,55E Lat. 43°00’,60N Long. 13°56’,70E A 19.3 Grottammare A Lat. 42°58’,70N Long. 13°57’,50E Lat. 42°58’,30N Long. 13°53’,35E Lat. 42°56’,05N Long. 13°54’,35E Lat. 42°56’,75N Long. 13°58’,30E B 19.4 S.Benedetto Tr. B Lat. 42°58’,30N Long. 13°53’,35E Lat. 42°58’,00N Long. 13°53’,25E Lat. 42°56’,05N Long. 13°54’,35E Lat. 42°56’,75N Long. 13°58’,30E A 19.4 S.Benedetto Tr. A Lat. 42°58’,70N Long. 13°57’,50E Lat. 42°58’,30N Long. 13°53’,35E Lat. 42°56’,00N Long. 13°54’,25E Lat. 42°56’,75N Long. 13°58’,30E B 19.5 Porto d'Ascoli B Lat. 42°54’,40N Long. 13°55’,05E Lat. 42°54’,60N Long. 13°54’,75E Lat. 42°56’,75N Long. 13°58’,30E Lat. 42°56’,75N Long. 13°58’,30E A 19.5 Porto d'Ascoli A Lat. 42°55’,35N Long. 13°58’,55E Lat. 42°54’,40N Long. 13°55’,05E Lat. 42°54’,60N Long. 13°54’,75E Lat. 42°55’,35N Long. 13°58’,55E B R Sentina B Lat. 42°54’,40N Long. 13°59’,10E Lat. 42°53’,75N Long. 13°55’,80E 0,5 mn dalla lanterna verde del porto: Porto di S.Benedetto del Tronto Raccolta vietata Lat. 42°57’,25N Long. 13°53’,25E 0,7 mn dalla foce: Foce del fiume Tronto Raccolta vietata Lat. 42°53’40N Long. 13°54’,60E

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CARTINA I.1-c: delimitazione delle zone di produzione classificate

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. I.2 - caratteristiche geografico-ecologiche

La fascia costiera, della zona presa in considerazione, fa parte della più ampia unità fisiografica costiera compresa tra il promontorio di ed il promontorio di Punta Penna presso Vasto. La costa si presenta con caratteristiche uniformi in tutta la sua estensione, senza rilevanti insenature, con uno stretto litorale sviluppatosi lungo il margine esterno di una serie di rilievi collinari interrotti da torrenti che scendono al mare. In corrispondenza dei corsi d'acqua principali si ha la presenza di spiagge sabbiose di ampiezza variabile. Ai piedi delle falesie si ha invece una breve spiaggia ad elementi ciottolosi e ghiaiosi, con rive per lo più sabbiose o ghiaiose e fondale che scende dolcemente: a circa tre miglia dalla costa il fondale raggiunge la profondità massima di 15-16 metri ed è caratterizzato, praticamente per la sua totalità, da fondi mobili sabbiosi e sabbioso fangosi mentre in prossimità degli estuari dei corsi d’acqua più importanti si presenta spesso fangoso; in corrispondenza delle scogliere frangiflutti, disposte su ampi tratti della costa, e sui rari scogli naturali distribuiti sul fondale e sulle strutture artificiali utilizzate per le ricerche petrolifere è possibile riscontrare dei fondi rocciosi (substrati duri). La localizzazione di tali fondali è riportata sinteticamente nella Cartina I.2-a.

CARTINA I.2-a: caratteristiche del fondale

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto A ciascun tipo di fondale corrisponde una precisa biocenosi (comunità di organismi viventi, animali e vegetali, legati da rapporti reciproci) caratterizzata da una composizione abbastanza costante delle specie presenti. La conoscenza delle biocenosi permette quindi, associando le diverse specie di bivalvi ai tipi di fondale, di conoscere la posizione dei banchi naturali di C. gallina, A. inaequivalvis e A. demiri all'interno delle zone classificate. Nella Tabella I.2-b sono riportate le diverse biocenosi presenti associate alle specie di bivalvi riscontrabili.

TABELLA I.2-b: biocenosi presenti

Biocenosi biotopo Specie di bivalvi presenti fondo batimetria Sabbie fini superficiali Sedimento sabbioso fine sottoposto a da 0 a 3 metri Donax semistriatus periodici rimescolamenti a causa del moto Donax trunculus ondoso Tellina tenuis Tellina incarnata Lentidium mediterraneum Scrobicularia cottardi Chamelea gallina Mactra stultorum Solen vagina Sabbie fini ben Sabbia fine a diametro omogeneo a volte Chamelea gallina calibrate leggermente infangata da apporti fluviali da 2-3 a 10-12 Spisula subtruncata metri Mactra stultorum Acanthocardia tubercolata Montacuta ferruginosa Tellina pulchella Tellina planata Tellina nitida Tellina fabula Pharus legumen Sabbie fangose Acque calme a causa di barriere naturali o da 2 a 6-7 metri Tapes decussatus superficiali in artificiali che ne determinano un certo Paphia aurea ambiente riparato grado di infangamento Loripes lacteus

Fanghi terrigeni Sedimento sempre fangoso, più o meno Oltre i 10- 12 Acanthocardia paucicostata costieri argilloso, di origine fluviale metri Axinulus croulinensis Mysella bidentata Anadara inaequivalvis Anadara demiri Abra nitida Abra alba Thracia convexa Fondi mobili instabili Zona di transizione tra fondi sabbiosi e Tellina distorta fangosi soggette ad una notevole variabilità Dosinia lupinus Anadara inaequivalvis Anadara demiri Corbula gibba Substrati duri Scogliere frangiflutti, rocce sottomarine, Mytilus galloprovincialis strutture metalliche o in cemento sommerse

Sulla base di questi dati si può dedurre come, all'interno di ciascuna zona classificata, i banchi naturali di C. gallina si estendano fino alla batimetria di 10-12 metri (fondali a sabbie fini ben calibrate), mentre quelli di A. inaequivalvis e A. demiri siano presenti più a largo (fondali di transizione e fondali terrigeni costieri).

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. I.3 - caratteristiche di produzione

L'attività di pesca professionale che viene attualmente svolta è orientata esclusivamente verso la vongola (Chamelea gallina). Per altre specie eduli presenti, comprese A. inaequivalvis e A demiri, l'interesse commerciale è diventato pressoché nullo. La raccolta delle vongole è regolamentata dall'obbligatorio consorzio di gestione CO.VO.PI. (Consorzio Vongole Piceno) che, in accordo alle normative nazionale e comunitaria determina i giorni di pesca consentita ed i quantitativi massimi per ciascuna imbarcazione. La pesca avviene con l'utilizzo della draga idraulica, attrezzo trainato da un'imbarcazione (vongolara) che, scivolando sul fondo sabbioso o fangoso, con una serie di getti di acqua a pressione che mettono in sospensione lo strato superficiale e gli organismi presenti, raccoglie questi ultimi se superiori a determinate dimensioni. Successivamente, a bordo, viene operata la pulizia e la cernita degli organismi catturati mediante una serie di crivelli azionati meccanicamente (vibro-vaglio). Le operazioni di pesca si svolgono esclusivamente il mattino a partire dall'alba e, nella tarda mattinata avviene lo sbarco del pescato, confezionato in sacchi di rete e destinato a CSM e CDM. La frequenza di pesca è di tre giorni alla settimana per tutto l'arco dell'anno, senza interruzioni stagionali, e con limitazioni legate alle condizioni meteo-marine o ai vincoli imposti dalle misure di tutela delle risorse ittiche (due mesi di sosta obbligatoria ciascun anno).

Sez. I.4 - caratteristiche idrografiche e meteorologiche

I.4.1 - correnti A livello di Mare Adriatico il circuito delle acque superficiali, a carattere semi-permanente, ruota in senso antiorario; il ramo discendente, a largo del Monte Conero, incontra un ramo trasversale diretto dalla costa dalmata verso quella italiana. Ne risulta uno spostamento del ramo discendente verso la nostra costa. L’azione delle correnti litorali, dirette prevalentemente verso Nord, all’incontro con la corrente discendente, determina l’instaurarsi di una cella di circolazione costiera che favorisce la messa in circolo dei sedimenti fini, trasportandoli in un circuito costiero. Indagini oceanografiche indicano l’afflusso nella costa marchigiana di correnti di densità provenienti dall’Adriatico settentrionale. Queste correnti interessano un’ampia fascia di fondali e si dirigono verso sud. Il moto ondoso, capace con la sua turbolenza di rimettere in sospensione le fini particelle argillose e di rielaborare i suoi sedimenti con ritmi stagionali e cicli annuali, in un bacino poco profondo come l’Adriatico è in grado di influire direttamente sulla sedimentazione costiera.

I.2.2 - caratteristiche chimiche Il tratto di costa, in virtù della circolazione ciclonica, è in parte influenzato dal settore settentrionale del bacino Adriatico, che vi convoglia gli apporti fluviali commisti alle acque marine, ed in misura maggiore, dall'apporto locale dei fiumi principali e dei corsi d'acqua minori che costituiscono la principale origine delle forme chimiche azotate presenti nella colonna d'acqua. Questo apporto rimane però limitato al tratto più prossimo alla costa tanto che già oltre le tre miglia le acque possono considerarsi di tipo pelagico con salinità prossima a 38PSU e livelli di nutrienti piuttosto contenuti. I risultati di un monitoraggio dei parametri chimico-fisici delle acque, eseguito nel 2002 nell'ambito dei lavori preparatori alla costituzione del Parco Marino del Piceno, sono rappresentati nelle cartine che seguono.

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-a:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-b:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-c:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-d:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-e:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2.2-f:

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto I.4.3 - venti In generale si osserva, nel periodo da novembre a febbraio, la predominanza dei venti di Ponente e Maestrale; successivamente si ha una relativa diminuzione della frequenza dei venti del quadrante NNW e, a partire da aprile, si assiste ad un aumento della frequenza dei venti dal quadrante ENE. Tra maggio e novembre predominano i venti di Levante (ESE). Nel periodo estivo la velocità media è 0,8 km/h mentre in inverno è di 3,5 km/h. Per quanto riguarda le mareggiate, intese come periodi con mare forza 6-8, si presentano in maniera irregolare durante tutto il corso dell’anno e sono attribuibili per lo più a venti E-NE-ENE.

I.4.4 - marea Sono sempre di entità molto limitata raggiungendo escursioni di circa 30-50 cm.

I.4.5 - precipitazioni Sulla base dei dati raccolti dal Servizio agro-meteo regionale gestito dall'ASSAM della Regione Marche negli ultimi venti anni, l’andamento pluviometrico ha presentato caratteri di irregolarità molto accentuati con media annuale di circa 750 mm. In generale si riscontrano piogge abbondanti durante le stagioni autunnale (200mm) e primaverile (165mmm) e valori più bassi nei periodi invernale ed estivo.

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Sez. II - fonti di contaminazione

Per l'individuazione delle fonti di contaminazione sono stati presi in considerazione i bacini idrografici, afferenti il tratto di mare interessato, così come definiti dall'Autorità di Bacino della Regione Marche. Da nord verso sud sono rappresentati da: 1. Fiume Aso 2. Rio Canale 3. Torrente Menocchia 4. Torrente S. Egidio 5. Fiume 6. Torrente Albula 7. Fiume Tronto I dati salienti sono riepilogati nella tabella II-a. Nella successiva tabella II-b sono riportati, oltre alle zone di raccolta limitrofe a ciascun bacino, i rispettivi comuni afferenti fino ad una lunghezza di circa 20 km dell'asta fluviale. I comuni sono stati suddivisi in costieri (1a fascia), limitrofi ai costieri (2a fascia) e dell'entroterra (3a fascia). Non sono stati presi in considerazione gli altri comuni e le relative fonti di contaminazione, più lontane, in quanto le capacità auto depurative fluviali, salvo eventi eccezionali, rendono poco significative queste fonti di contaminazione.

TABELLA II-a :bacini idrografici Denominazione Estensione Asta fluviale Portata media Foce principale Fiume Aso 280 km2 58 km ≥ 1 m3s-1 Lat. N 43°06129' Long. E 13°50522' Rio Canale ≈ 25 km2 5 km ≥ 0,1 m3s-1 Lat. N 43°04144' Long. E 13°50949' Torrente ≈ 115 km2 22 km ≥ 0,3 m3s-1 Lat. N 43°02371' Long. E 13°51435' Menocchia Torrente S. Egidio ≈ 29 km2 5 km ≥ 0,1 m3s-1 Lat. N 43°01604' Long. E 13°51642' Fiume Tesino ≈ 130 km2 38 km ≥ 0,7 m3s-1 Lat. N 42°58722' Long. E 13°52588' Torrente Albula ≈ 30 km2 6 km ≥ 0,2 m3s-1 Lat. N 42°56938' Long. E 13°53274' Fiume Tronto ≈ 1192 km2 97 km ≥ 17,18 m3s-1 Lat. N 42°53594' Long. E 13°54963'

TABELLA II-b : bacini idrografici e comuni interessati denominazione Zone Comuni classificate 1a fascia 2a fascia 3a fascia afferenti Fiume Aso Altidona Pedaso Lapedona Montefiore dell'Aso Monte Vidon Combatte Monterubbiano Ortezzano Moresco Petritoli Rio Canale 19.1 Campofilone Montefiore dell'Aso Massignano Pedaso Torrente 19.1 Cupra Marittima Montefiore dell'Aso Carassai Menocchia 19.2 Massignano Montalto delle Marche Torrente S. Egidio 19.2 Cupra Marittima Ripatransone Grottammare Fiume Tesino 19.3 Grottammare Ripatransone Cossignano Montalto delle Marche Torrente Albula 19.3 Grottammare 19.4 S. Benedetto del Tronto Grottammare

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto denominazione Zone Comuni classificate 1a fascia 2a fascia 3a fascia afferenti Ripatransone Fiume Tronto 19.4 S. Benedetto del Tronto Controguerra 19.5 Monteprandone R Offida

Sez. II.1 - pressione antropica Nella tabella II.1-a sono riepilogati i dati relativi alla popolazione presente nei comuni interessati.

TABELLA II.1-a: dati geografici e demografici dei comuni interessati Fascia Dati geografici Dati demografici Fluttuanti Superficie (km2) Altitud. Min. Altitud. Max. residenti densità arrivi presenze Altidona 12,93 0 250 2551 196 37423 516714 Pedaso 3,65 0 155 2040 168 13920 39428 Campofilone 12,11 0 275 1833 151 1794 25835 Massignano 16,35 0 300 1576 130 8827 38849 I Cupra Marittima 17,19 0 252 5125 422 20262 221004 Grottammare 17,66 0 275 14596 1201 45042 362466 S. Benedetto del Tronto 25,31 0 6 46057 1820 152763 965026 Martinsicuro 14,32 0 115 13963 985 nd nd Lapedona 14,81 40 345 1150 95 693 3572 Moresco 4,32 51 430 617 51 nd nd Monterubbiano 32,14 43 463 2419 199 1362 18487 Montefiore dell'Aso 28,07 41 412 2226 183 1610 6390 II Ripatransone 74,16 36 508 4360 359 1955 7673 Acquaviva Picena 20,90 48 359 3526 169 3686 15834 Monteprandone 26,38 6 283 10623 403 3927 8580 Colonnella 21,74 25 303 3322 150 nd nd Petritoli 23,76 83 358 2527 208 577 1992 Ortezzano 6,99 167 379 820 67 236 1435 Monte Vidon Combatte 10,91 104 393 513 42 nd nd Carassai 52,44 96 382 1271 105 nd nd Montalto delle Marche 34,11 126 580 2330 192 nd nd III Cossignano 15,05 124 400 1035 85 nd nd Offida 49,22 52 455 5379 443 2131 10202 Castignano 38,29 153 738 3041 250 538 2070 Monsampolo del Tronto 15,49 14 200 4140 267 nd nd Spinetoli 12,41 20 223 6135 494 nd nd Controguerra 24,91 18 242 2479 108 nd nd TOTALI 625,62 -- -- 145654 233 296746 2245557

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. II.2 - reti fognarie e trattamento dei reflui L'analisi delle caratteristiche dei sistemi di raccolta dei reflui presenti nel territorio dei comuni considerati mostra come le caratteristiche geografiche ed idrografiche abbiano influito sulle caratteristiche del sistema fognario - depurativo. Nei comuni di 1a fascia la raccolta avviene, nella maggior parte dei casi, in maniera completa con collettori che scaricano in impianti terminali centralizzati; nei comuni di 2a e 3a fascia le reti sono di dimensioni più ridotte e gli impianti di trattamento, più numerosi, non riescono a coprire tutte le necessità. Nella tabella II.2-a sono riepilogati i dati relativi a tali reti, mentre nella tabella II.2-b sono riassunte le informazioni relative agli impianti di trattamento reflui. La localizzazione dei depuratori, nei comuni di I fascia, è riportata nella successive cartine II.2-c e II.2-d. Gli agglomerati urbani con carico generato superiore a 2000 abitanti equivalenti, censiti ai sensi del D. L.vo 152/2006, sono riassunti nella tabella II.2-e e la localizzazione di tali agglomerati è riportata nella cartina II.2-f.

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA II.2-a: dati relativi alle reti fognarie distinte per comune Rete fognaria Trattamento reflui depurazione Fascia Comune Carico Carico % copertura Scarichi Scarichi Scar. nominale servito rete fognaria totali non trattati Dep. imhoff RSIT piena Altidona 1736 1566 90 1 0 1 0 0 0 Pedaso 1386 1284 93 4 3 1 0 3 0 Campofilone 827 703 85 3 2 1 0 2 0 Massignano 671 415 62 4 1 2 1 1 0 I Cupra Marittima 2875 2396 83 14 13 1 0 13 0 Grottammare 8616 8152 95 2 1 1 0 1 0 San Benedetto del Tr. 29264 28868 99 24 0 1 0 23 0 Martinsicuro 12081 11081 93 nd nd 1 0 nd nd TOTALI 57456 54465 95 52 20 9 1 43 0 Lapedona 551 252 46 3 1 2 0 1 0 Moresco 323 142 44 1 0 1 0 0 0 Monterubbiano 1217 735 60 16 11 2 3 7 4 Montefiore dell'Aso 1084 696 64 6 0 2 1 3 0 II Ripatransone 2319 1140 49 6 2 5 0 0 2 Acquaviva Picena 1922 1364 71 6 1 4 0 2 1 Monteprandone 5173 4083 79 12 1 3 0 8 1 Colonnella 3099 3099 100 nd nd nd 11 nd nd TOTALI 15688 11511 73 50 16 19 15 21 8 Petritoli 1289 871 68 8 6 1 1 0 6 Ortezzano 426 317 74 2 0 1 1 0 0 Monte Vidon Combatte 278 179 64 4 0 0 4 0 0 Carassai 695 363 52 2 0 0 2 0 0 Montalto delle Marche 1313 703 54 6 2 1 3 0 2 Cossignano 595 317 53 6 0 0 6 0 0 III Offida 2885 1849 64 2 5 3 0 4 1 Castignano 1547 952 62 7 2 4 1 0 2 Monsampolo del Tr. 2059 1693 82 12 0 1 2 1 0 Spinetoli 3104 2947 95 9 2 0 0 7 1 Controguerra 2494 2253 90 nd nd nd 14 nd nd TOTALI 16685 12444 75 58 17 11 34 12 12

LEGENDA: Carico nominale: quantificazione del bacino d'utenza totale espressa in A.E. (abitanti equivalenti) Carico servito: numero di A.E. Effettivamente collegati alla rete fognaria % copertura rete fognaria: rapporto carico nominale/carico servito scarichi in ambiente: scarichi attivi scarichi non trattati: scarichi regolari e non sottoposti ad alcuna depurazione Dep.: depuratori imhoff: fosse imhoff scar. piena: scaricatori di piena RSIT: reti collettate senza impianto terminale di trattamento

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA II.2-b: impianti di trattamento reflui Caratteristiche impianti di trattamento Fascia Comune tipologia metodo AE località Altidona depuratore fanghi attivi 6000 Marina di Altidona Pedaso depuratore fanghi attivi 5000 Valdaso Campofilone depuratore fanghi attivi 2500 Marina di Campofilone depuratore fanghi attivi 750 Montecantino Massignano depuratore fanghi attivi 1100 Marezi I fossa imhoff -- 100 Piane Santi Cupra Marittima depuratore fanghi attivi 15000 Via Taffetani Grottammare depuratore fanghi attivi 35000 S. Leonardo San Benedetto del Tr. depuratore fanghi attivi 180000 Via Brodolini Martinsicuro depuratore fanghi attivi 35000 Tronto depuratore filtro percolatore 250 Aso Lapedona Lapedona depuratore fitodepurazione 500 Fonte Antonucci Moresco depuratore filtro percolatore 250 Montefiore Corta depuratore fanghi attivi 2000 Rubbianello depuratore fanghi attivi nd Rubbianello PIP Monterubbiano fossa imhoff -- 100 Fonterrante Fossa fossa imhoff -- 100 Montotto Nord fossa imhoff -- 100 Montotto Sud depuratore fitodepurazione 1600 S. Giovanni Montefiore dell'Aso depuratore -- nd Montefiore fossa imhoff -- nd Aso Montefiore depuratore fanghi attivi 500 S.Maria Petrella II depuratore fanghi attivi 750 Macinadoro Ripatransone depuratore fanghi attivi 2500 S. Angelo depuratore fanghi attivi disuso Fonte Abeceto depuratore fanghi attivi nd S. Savino depuratore fanghi attivi 1200 Fonte Palanca depuratore fanghi attivi 1500 S. Vincenzo Acquaviva Picena depuratore fanghi attivi disuso Fonte Martora depuratore fanghi attivi disuso Via Magellano depuratore fanghi attivi 500 Collenavicchio Monteprandone depuratore fanghi attivi 500 Monterone depuratore fanghi attivi 500 Rustichelli Colonnella Fosse imhoff n. 11 -- -- III depuratore fanghi attivi 1000 Papagnano Petritoli fossa imhoff -- nd Papagnano depuratore fanghi attivi 100 Aso Ortezzano fossa imhoff -- nd Valdaso Monte Vidon Combatte fossa imhoff -- 50 San Procolo

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Caratteristiche impianti di trattamento Fascia Comune tipologia metodo AE località fossa imhoff -- 70 Cegli fossa imhoff -- 100 Collina Nuova fossa imhoff -- 170 S. Giuseppe fossa imhoff -- 300 SP58 Montevarmine Carassai fossa imhoff -- nd SP22 Cossignanese depuratore fanghi attivi 800 Fonte Arrigo fossa imhoff -- 50 Fonte d'Ercole Montalto delle Marche fossa imhoff -- 50 Patrignone fossa imhoff -- 100 Valdaso fossa imhoff -- 20 Tesino II° fossa imhoff -- 80 Tesino I° fossa imhoff -- 20 Via Mongarda Cossignano fossa imhoff -- 80 C.da Moglie fossa imhoff -- nd Fonte della Costa fossa imhoff -- nd Via De Cesaris depuratore fanghi attivi 3250 Mezzina Fornace Offida depuratore fanghi attivi 25000 S. Maria Goretti Consind depuratore fanghi attivi disuso S. Maria Goretti depuratore fanghi attivi 300 San Martino depuratore fanghi attivi 500 Icona Castignano depuratore fanghi attivi 750 Ripaberarda depuratore fanghi attivi 1500 Galvoni fossa imhoff -- 20 S. Angelo depuratore fanghi attivi 300 Cretoni Monsampolo del Tr. fossa imhoff -- nd Icona fossa imhoff -- nd Treazzano Controguerra Fosse imhoff n. 14 -- --

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2-c: localizzazione dei depuratori – nord

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.2-d: localizzazione dei depuratori - sud

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA II.2-e: agglomerati urbani con carico generato superiore a 2000 abitanti equivalenti NOME AGGLOMERATO CARICO GENERATO % CARICO SERVITO % CARICO TRATTATO Acquaviva Picena 3136 100,00 98,15 Cupra Marittima 10979 100,00 100,00 Grottammare 36432 100,00 100,00 Offida 3841 100,00 100,00 Pedaso 11665 100,00 100,00 San Benedetto del Tronto 135,052 99,74 99,66

CARTINA II.2-f: localizzazione degli agglomerati urbani con carico generato superiore a 2000 abitanti equivalenti

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. II.3 - utilizzo della costa Sono state prese in considerazione tutte quelle infrastrutture di tipo turistico e non che, situate nei comuni di prima fascia, possono dare origine a contaminazione microbiologica umana ed animale. Tali attività, rilevate nel corso dell'ispezione della linea costiera effettuata tra il 20.05.2010 e il 08.06.2010, sono riassunte nella tabella II.3-a. La localizzazione è stata riportata nelle successive cartine.

TABELLA II.3-a: utilizzo dei tratti di costa tipologia coordinate caratteristiche N 43°,10131 E 13°,84291 Pedaso - Porticciolo per imbarcazioni da pesca locale costiera con annessa struttura per vendita e lavorazione pescato N 43°,07187 E 13°,84856 Campofilone – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 43°,06651 E 13°,84943 Campofilone – area rimessaggio imbarcazioni pesca locale costiera N 43°,08837 E 13°,85793 Cupra Marittima – area rimessaggio imbarcazioni pesca locale costiera con annessa struttura per vendita pescato N 43°,03353 E 13°,85934 Cupra Marittima – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 42°,99701 E 13°,87083 Grottammare – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 42°,98891 E 13°,87233 Grottammare – area rimessaggio imbarcazioni pesca locale costiera Rimessaggio imbarcazioni N 42°,98330 E 13°,87492 Grottammare – area rimessaggio imbarcazioni pesca locale costiera con annessa struttura per vendita pescato N 42°,96916 E 13°,87927 Grottammare – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 42°,95097 E 13°,88846 area portuale di S. Benedetto del Tronto N 42°,95898 E 13°,88498 N 42°,93423 E 13°,89481 S. Benedetto Tr. – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 42°,92667 E 13°,89889 S. Benedetto Tr. – area rimessaggio imbarcazioni turistiche N 42°,91466 E 13°,90646 S. Benedetto Tr. – area rimessaggio imbarcazioni pesca locale costiera N 42°,90845 E 13°,90820 S. Benedetto Tr. – zona atterraggio kite-surf N 43°,07930 E 13°,84684 Campofilone - “Casa de mar” struttura presumibilmente non collegata a rete fognaria Ristoranti N 43°,07061 E 13°,84886 Campofilone - “Ponte Nina” struttura presumibilmente collegata a rete fognaria N 43°,01219 E 13°,86452 Cupra Marittima - struttura presumibilmente non collegata a rete fognaria N 43°,05105 E 13°,85345 Cupra Marittima - con zona balneare contigua Camping N 43°,04108 E 13°,85727 N 43°,10001 E 13°,84327 Pedaso - Serie di stabilimenti con relative infrastrutture presumibilmente collettati alla N 43°,09287 E 13°,84571 rete fognaria N 43°,07851 E 13°,84676 Campofilone – zona balneare Ponte Nina nord N 43°,07187 E 13°,84856 N 43°,07061 E 13°,84886 Campofilone – zona balneare Ponte Nina sud N 43°,06651 E 13°,84943 N 43°,05355 E 13°,85259 Massignano – zona balneare “Il Contadino” N 43°,05662 E 13°,85155 N 43°,08837 E 13°,85793 Cupra Marittima Zone balneari N 43°,01152 E 13°,86468 N 43°,00187 E 13°,86886 Grottammare nord N 42°,98044 E 13°,87694 N 42°,97868 E 13°,87716 Grottammare sud N 42°,96050 E 13°,88366 N 42°,91160 E 13°,90807 San Benedetto del Tronto - Porto d'Ascoli N 42°,94900 E 13°,88366 N 42°,89100 E 13°,92000 Martinsicuro N 42°,88100 E 13°,92150 Altro N 42°,95929 E 13°,88532 S. Benedetto Tr. – cassa di colmata

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.3-b: utilizzo dei tratti di costa ad uso turistico – nord

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.3-c: utilizzo dei tratti di costa ad uso turistico – sud

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.3-d: porti e rimessaggio imbarcazioni - nord

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.3-e: porti e rimessaggio imbarcazioni - sud

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. II.4 - Scarichi in mare censiti Nella tabella II.4-a sono riassunte le principali immissioni idriche censite nel corso dell'ispezione della linea costiera effettuata tra il 20.05.2010 ed il 08.06.2010. Nella cartina è stata riportata graficamente , la localizzazione di tali fonti; l'entità dell'immissione idrica è stata rappresentata attraverso la dimensione del simbolo.

TABELLA II.4-a: scarichi in mare censiti denominazione tipo coordinate Portata note stimata (lt/s) Aso fiume N 43°,10332 200-300 Le risorgive sono presenti in zone Foce di e dopo circa 58 Km sfocia in E 13°,84144 mare a nord del centro abitato di Pedaso. E’ oggetto di imponenti attività di captazione dell’acqua per uso idroelettrico, irrigua e civile. Nel tratto terminale raccoglie lo scarico dei depuratori di Pedaso e Marina di Altidona. Centrale ENEL Scarico N 43°,08598 500 Scarico del lago artificiale, ad uso idroelettrico, di Campofilone. Al momento dell'ispezione artificiale E 13°,84597 l'acqua era ricca di materiali in sospensione regolare fosso N 43°,08528 2-3 È presente uno scarico di collettore E 13°,84594 Fosso fosso N 43°,07988 15 Raccoglie lo scarico del depuratore di Campofilone Campofilone E 13°,84647 Rio Canale fosso N 43°,06981 5 A monte è presente un lago artificiale ad uso irriguo E 13°,84912 fosso N 43°,06647 assente E 13°,84932 Scarico N 43°,06158 4-5 Raccoglie lo scarico dell'adiacente depuratore di Massignano depuratore E 13°,85029 Scarico N 43°,05829 assente Scarico di collettore (tubo in plastica corrugata Ø m 1) con adiacente tombino collettato E 13°,85103 Fosso S. fosso N 43°,06647 4-5 Acqua limpida con crescita di alghe lungo le sponde Giuliana E 13°,84932 fosso N 43°,04748 quasi assente Presenza di rifiuti E 13°,85446 Scarico N 43°,04419 assente Scarico di collettore (doppio tubo in plastica corrugata Ø cm 40) collettato E 13°,85578 Menocchia torrente N 43°,04002 50 Origina nei pressi della località Porchia, in comune di Montalto Marche e dopo circa 22 E 13°,85724 Km sfocia in comune di Cupra Marittima. Già nel suo primo tratto è stato sottoposto ad opere di regimazione che lo hanno trasformato in un collettore passivo di acque di qualità igienica scadente, inficianti tutti gli usi umani. Raccoglie lo scarico dell'adiacente depuratore di Cupra Marittima Fosso S. Egidio fosso N 43°,02744 2-3 È presente uno scarico di collettore E 13°,86071 fosso N 43°,01885 1-2 Riaffioro dell'acqua sulla spiaggia in prossimità della riva E 13°,86279 fosso N 43°,01471 quasi assente Rigogliosa vegetazione sulle sponde E 13°,86362 fosso N 43°,01380 quasi assente Vegetazione sulle sponde E 13°,86388 Fosso fosso N 43°,01028 5 Acquarossa 13°,86410 fosso N 43°,00898 quasi assente Vegetazione sulle sponde E 13°,86548 fosso N 43°,00380 2-3 E 13°,86785 fosso N 43°,00032 quasi assente E 13°,86964

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denominazione tipo coordinate Portata note stimata (lt/s) fosso N 42°,99935 5 Situato in corrispondenza di un pontino sulla SS16 è parzialmente nascosto dalla E 13°,89911 scogliera artificiale Fosso S. Lucia fosso N 42°,99701 2-3 Presenti tre scarichi di collettori E 13°,87054 Terminale di N 42°,98891 asciutto Ø 1m. Con pozzetto d'ispezione superiore collettore E 13°,87233 Terminale di N 42°,97951 10-15 Si immette nel tesino alla sua foce. Sponde e acqua con ricca vegetazione collettore E 13°,87592 Tesino fiume N 42°,97909 100 A carattere torrentizio, origina a circa 650 metri slm sulle pendici del monte La Torre e, E 13°,87656 dopo 38 Km, sfocia a sud di Grottammare. Il bacini imbrifero ha una superficie di circa 114 Km2, stretto ed allungato, senza sotto-bacini di particolare importanza. La densità di popolazione è di circa 256 Ab/km2. Nel periodo estivo massicci prelievi a scopo agricolo e industriale ne riducono drasticamente la portata fino alla secca. Nel primo tratto predominano gli scarichi di tipo civile e zootecnico e nei pressi della foce quelli a carattere industriale. In prossimità della foce è presente uno scarico di collettore, attivo, di natura ignota. Raccoglie lo scarico del depuratore di Grottammare. Terminale di N 42°,97468 asciutto Ø 1m collettore E 13°,87718 Terminale di N 42°,97382 asciutto Ø 1m collettore E 13°,87754 Terminale di N 42°,97127 1-2 Acque bianche ed altro. Ø 1m collettore E 13°,87863 Terminale di N 42°,97037 minima collettore E 13°,87900 delle Tavole fosso N 42°,96904 asciutto E 13°,87935 Terminale di N 42°,96685 asciutto collettore E 13°,87998 S. Francesco fosso N 42°,96555 minima E 13°,88067 Albula torrente N 42°,94980 15-20 Origina da S. Savino di Ripatransone e raccoglie gli scarichi della zona industriale di E 13°,88800 Acquaviva Picena Fornaci fosso N 42°,94280 1-2 Origina dalla zona S. Lucia E 13°,88991 Brancadoro fosso N 42°,93553 1-2 Origina dalla zona Brancadoro E 13°,89410 Ragnola torrente N 42°,92689 20 Sorgente a sud-ovest del centro abitato di Acquaviva Picena E 13°,89900 fosso N 42°,90832 20 Canale di scarico delle industrie ortofrutticole della zona industriale di Porto d'Ascoli E 13°,90843 Tronto fiume N 42°,89458 15000 il bacino idrografico ha una superficie di 798 km2 un carico di 163.485 abitanti con E 13°,91504 densità media di 205. La portata, è di 15-20 m3/secondo. Nei pressi della foce raccoglie gli scarichi dei depuratori di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro

Terminale di N 42°,89380 50 Scarico in mare del depuratore di Martinsicuro collettore E 13°,91705

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.4-b: localizzazione ed entità degli scarichi in mare censiti - nord

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.4-c: localizzazione ed entità degli scarichi in mare censiti – centro

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto CARTINA II.4-d: localizzazione ed entità degli scarichi in mare censiti – sud

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. II.5 - attività agro zootecniche e fauna selvatica Le attività agricole nei comuni di I fascia sono abbastanza limitate ed orientate, perlopiù, verso le produzioni orticole ed il vivaismo. Nei comuni di seconda fascia le attività agricole sono sviluppate soprattutto nelle vallate (orticoltura e vivaismo) mentre nelle zone collinari predominano le colture cerealicole e vitivinicole. Gran parte di tale territorio è stato classificato quale area agricola ad intrinseca vulnerabilità da nitrati, in base al Decreto D.S. n. 10/TAM (10.09.2003) della Regione Marche. Le attività zootecniche nei comuni di I fascia sono quasi assenti. Negli altri comuni non sono molto sviluppate: sono presenti alcuni allevamenti suinicoli di modesta entità. Riguardo alla fauna selvatica è presente un'area protetta di circa 1,8 km2, dedicata all'avifauna prevalentemente migratoria, situata in località Sentina di San Benedetto del Tronto, subito a nord della foce del Tronto, riportata nella Cartina II.5-a; l'avifauna marina è presente su tutto il tratto di costa ma in concentrazioni non elevate.

CARTINA II.5-a: Riserva naturale Sentina

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. III - risultati del monitoraggio

Sez. III.1 - monitoraggio dell'allevamento Le zone di raccolta classificate sono state oggetto di sistematico monitoraggio, nei confronti dei contaminanti microbiologici e di quelli chimici, limitatamente ai metalli pesanti, da ultimo secondo la procedura di cui al D.D della P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare n. 190 del 2006. tale monitoraggio è stato limitato alla specie Chamelea gallina in quanto le altre specie (A. inaequivalvis e A. demiri) non sono più oggetto di pesca professionale. Come già a partire dal 2002, i prelievi sono stati eseguiti in due punti di campionamento per ciascuna zona: sulla batimetria 3-6 metri (I), posto a 0,4-0,5 nm dalla riva, e sulla batimetria 6-9 metri (II) a 0,8- 0,9 nm dalla riva. I campioni sono raccolti con le stesse modalità della pesca professionale: mediante draga idraulica e strisciate di circa 0,3 nm. Inoltre vengono raccolti e trattati secondo uno specifico protocollo interno mirato a garantire la rappresentatività del campione e la riduzione delle contaminazioni accidentali. Subito dopo lo sbarco, sono immediatamente recapitati alla sez. di dell'IZSUM per gli esami di laboratorio: con frequenza bimestrale sono effettuate ricerche microbiologiche (per E. coli con metodo MPN e per Salmonella); con frequenza semestrale esami chimici per Hg, Cd e Pb. Tutti gli esami vengono eseguiti con la metodica prevista dalla normativa vigente. Ai fini di questa Indagine sono stati presi in considerazione i risultati ottenuti successivamente alla precedente classificazione, quella della DGR 1300/2009.

MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO: Per garantire la significatività statistica dei dati ottenuti sono stati presi in considerazione gli ultimi 24 risultati per ciascun punto di campionamento, comprendendo quindi anche periodo antecedente l'ultima classificazione. I risultati del monitoraggio microbiologico sono riassunti nelle tabelle III.1-a. E III.1-b.

TABELLA III.1-a: ultimi 24 risultati del monitoraggio microbiologico zone 19.01, 19.02 e 19.03 19.01 19.02 19.03 data I II salm data I II salm data I II salm 2-mar-09 140 A 17-feb-09 140 140 A 12-nov-08 20 A 15-apr-09 20 20 A 04-mag-09 490 170 A 17-feb-09 1300 A/P 2-lug-09 20 20 A 25-mag-09 20 20 A 2-mar-09 20 80 A 27-lug-09 50 130 A 02-lug-09 20 20 A 4-mag-09 170 330 A 17-nov-09 80 40 A 27-lug-09 80 20 A 25-mag-09 20 20 A 19-gen-10 170 330 A 17-nov-09 20 20 A 15-giu-09 20 20 A 17-mar-10 50 80 A 19-gen-10 230 230 A 27-lug-09 20 10 A 24-mar-10 330 230 A 24-mar-10 110 50 A 12-nov-09 490 490 A 14-apr-10 700 170 A 07-lug-10 20 20 A 24-nov-09 50 50 A 28-apr-10 50 20 A 09-set-10 20 20 A 19-gen-10 490 330 A 7-lug-10 20 50 A 16-nov-10 20 50 A 17-mar-10 170 A 9-set-10 20 20 A 20-gen-11 10 10 A 24-mar-10 50 80 A 16-nov-10 20 20 A 10-mar-11 1300 1100 A 13-lug-10 10 10 A 20-gen-11 20 20 A 30-mar-11 20 10 A 14-set-11 40 20 A 10-mar-11 490 93 A 11-mag-11 10 50 A 18-nov-10 790 170 A 30-mar-11 1300 A 11-lug-11 20 10 A 20-gen-11 50 10 A 20-apr-11 20 10 A 07-set-11 10 10 A 10-mar-11 260 490 A

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19.01 19.02 19.03 data I II salm data I II salm data I II salm 11-mag-11 20 10 A 10-nov-11 10 10 A 30-mar-11 20 A 11-lug-11 45 45 A 10-gen-12 20 80 A 11-mag-11 40 130 A 7-set-11 10 10 A 14-mar-12 20 130 A 11-lug-11 10 10 A 10-nov-11 10 20 A 23-mag-12 330 700 P/P 7-set-11 20 20 A 10-gen-12 20 10 A 6-giu-12 700 130 A 10-nov-11 10 10 A 14-mar-12 10 10 A 14-giu-12 10 10 A 10-gen-12 10 130 A 23-mag-12 80 70 A 11-lug-12 10 10 A 14-mar-12 10 10 A 11-lug-12 10 10 A 23-mag-12 10 10 A 11-lug-12 10 10 A

TABELLA III.1-b: ultimi 24 risultati del monitoraggio microbiologico zone 19.04, 19.05 e r 19.04 19.05 r data I II salm data I II salm data I II salm 9-mar-09 20 A 3-dic-08 330 A 23-ago-07 10 10 A 4-mag-09 1700 P/A 10-feb-09 20 20 A 22-nov-07 10 130 A 25-mag-09 20 A 26-feb-09 50 170 A 13-mar-08 330 1100 A 15-giu-09 20 20 A 4-mag-09 490 940 A 1-lug-08 10 10 A 10-ago-09 10 50 A 25-mag-09 20 20 A 26-ago-08 270 130 A 19-ago-09 1100 10 A 15-giu-09 20 50 A 3-dic-08 790 330 A 25-ago-09 20 20 A 10-ago-09 20 20 A 26-feb-09 330 220 A 12-nov-09 230 330 A 12-nov-09 110 1300 A 10-ago-09 20 50 A 24-nov-09 20 20 A 24-nov-09 20 20 A 12-nov-09 790 330 A 26-gen-10 220 700 A 26-gen-10 170 110 A 26-gen-10 50 70 A 17-mar-10 170 A 25-mar-10 130 110 A 25-mar-10 50 330 A 25-mar-10 330 1300 A 13-lug-10 20 10 A 13-lug-10 20 50 A 14-apr-10 50 A 14-set-10 68 20 A 14-set-10 110 40 A 13-lug-10 10 20 A 18-nov-10 790 330 A 18-nov-10 2400 9200 A 14-set-10 40 20 A 2-dic-10 20 A 10-feb-11 45 80 A 18-nov-10 790 50 A 10-feb-11 40 10 A 23-mar-11 20 110 A 19-feb-11 50 20 A 23-mar-11 130 230 A 25-mag-11 10 70 A 23-mar-11 790 80 A 25-mag-11 10 50 A 13-lug-11 20 10 A 25-mag-11 70 10 A 13-lug-11 10 10 A 6-set-11 10 40 A 13-lug-11 10 20 A 6-set-11 50 20 A 14-nov-11 10 40 A 6-set-11 10 10 A 14-nov-11 10 20 A 12-gen-12 10 50 A 14-nov-11 10 10 A 12-gen-12 10 10 A 20-mar-12 110 80 A 12-gen-12 10 10 A 20-mar-12 10 10 a 9-mag-12 40 50 A 20-mar-12 10 10 A 9-mag-12 20 130 A 19-lug-12 10 10 A 9-mag-12 790 330 A 19-lug-12 10 10 A 6-giu-12 90 A 19-lug-12 10 10 A

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L'andamento temporale dei risultati, limitatamente al parametro E. coli, è stato rappresentato nei grafici da III.1-c a III.1-h. Dall'esame non appare riconoscibile un chiaro andamento stagionale anche se, il superamento del valore 230MPN/100gr, tende ad essere più frequente nel periodo invernale-primaverile.

GRAFICO III.1-c: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona 19.01

1380

1150

r 920 g / 0

0 19.01-I

1 690

N 19.01-II P

M 460

230

0 8 9 0 0 1 1 2 2 0 0 -1 -1 -1 1 1 1 - - b t- r- t- ic g n o e p t d lu e g fe s a o - - -g -a - - - - 8 6 2 0 6 4 1 8 1 2 1 2 1 1

GRAFICO III.1-d: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona 19.02

1380

1150 r

g 920 0

0 19.02-I 1

/ 690

N 19.02-II P

M 460

230

0 9 0 0 1 9 1 1 2 -0 -0 -1 - -1 1 -1 n g b o r t- r u e g a t p e l f a o a -g - - - -m - - 7 6 1 0 8 4 1 2 1 3 1 2

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto GRAFICO III.1-e: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona 19.03

900 800 700

r 600 g /

0 500 19.03-I 0 1

N 400 19.03-II P M 300 200

100 0

9 9 0 0 1 2 0 0 1 1 1 1 1 ------1 r- n g b o r tt p e lu fe g a o a -g - - -a -m - - 7 6 1 0 8 4 1 2 1 3 1 2

GRAFICO III.1-f: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona 19.04

1840

1610

1380

r 1150 g 0

0 19.04-I 1

/ 920

N 19.04-II P

M 690

460

230

0

8 9 0 0 1 1 2 2 -0 0 1 1 1 -1 1 1 v - - - - r- t- o iu n g b o a e n g e lu fe g s - - -g - - -a -m - 8 6 2 1 6 5 2 8 2 1 2 2 1 2

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto GRAFICO III.1-g: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona 19.05

1380

1150

r 920 g / 0

0 19.05-I

1 690

N 19.05-II P M 460

230

0 0 1 2 8 9 9 0 1 1 1 0 0 0 1 - 1 -1 - t- r- t- - v - c g e a t g o iu i u s -o a n g -d -l - -m 4 m - - 9 8 1 - 8 6 3 0 2 2 1 2 1

GRAFICO III.1-h: monitoraggio per E. coli delle vongole nei punti di campionamento I e II della zona r

10000 9000 8000 7000 r g / 6000 0

0 r-I 1 5000 N r-II P 4000 M 3000 2000 1000 0 7 7 8 8 9 0 0 1 1 2 2 0 0 1 1 1 - - 0 -0 0 - - - 1 -1 1 r v - c - n o b t- r t- p o iu i g e p t a g d lu e g fe s a o - -n - - - -g -a - - - - 8 4 1 8 6 2 0 6 4 1 8 2 1 1 2 1 2 1 1

L'analisi dei risultati, sempre per E. coli e distinta per ciascun punto di campionamento, è stata riassunta nella tabella III.1-j. È riconoscibile la tendenza, per tutte le zone, a risultati migliori per i punti di campionamento posti più al largo (II) rispetto ai corrispondenti più vicino alla riva (I): non conformità numericamente inferiori, valori massimi e media geometrica sempre inferiori tranne che per la 19.05. La distribuzione per classi dei valori ottenuti è stata rappresentata nei grafici III.1-k e III.1-i: anche in questo caso è rilevabile come i punti (II) mostrino risultati migliori rispetto ai corrispondenti punti (I).

TABELLA III.1-j: analisi dei risultati del monitoraggio per E. coli 19.01 19.02 I II I II Periodo 15-apr-09 - 11-lug-12 2-mar-09 - 11-lug-12 17-feb-09 - 11-lug-12 17-feb-09 - 11-lug-12 N° esami 24 24 24 24 Valore minimo 10 10 10 10 Valore massimo 1300 330 1300 1100 N° non conformità (>230) 4 1 4 2 N° non conformità (>4600) 0 0 0 0

Media geometrica (Xg) 44,942 40,161 40,700 40,812 Deviazione standard 298,887 86,419 300,184 252,998 Errore standard 61,010 17,640 61,275 51,643

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19.03 19.04 I II I II Periodo 12-nov-09 - 11-lug-12 2-mar-09 - 11-lug-12 9-mar-09 - 19-lug-12 15-giu-09 - 19-lug-12 N° esami 24 24 24 24 Valore minimo 10 10 10 10 Valore massimo 1300 490 1700 1300 N° non conformità (>230) 5 4 6 4 N° non conformità (>4600) 0 0 0 0

Media geometrica (Xg) 42,759 42,644 55,370 39,385 Deviazione standard 313,766 150,289 444,571 293,539 Errore standard 64,047 30,678 90,748 59,918

19.05 r I II I II Periodo 3-dic-08 - 19-lug-12 10-feb-09 - 19-lug-12 23-ago-07 - 19-lug-12 23-ago-07 - 19-lug-12 N° esami 24 24 24 24 Valore minimo 10 10 10 10 Valore massimo 790 1300 2400 9200 N° non conformità (>230) 3 3 6 4 N° non conformità (>4600) 0 0 0 1

Media geometrica (Xg) 40,371 42,989 49,091 84,713 Deviazione standard 185,318 313,614 514,365 1862,171 Errore standard 37,828 64,016 104,994 380,114

GRAFICO III.1-k: distribuzione in classi dei risultati ottenuti in ciascun punto di prelievo: numero di risultati

25

20

>4600 i t 15 230-4600 a t l

u 20-230 s i

r 10 20 10

5

0 19.01-I 19.01-II 19.02-I 19.02-II 19.03-I 19.03-II 19.04-I 19.04-II 19.05-I 19.05-II r-I r-II MPN/100gr

GRAFICO III.1-i: distribuzione in classi dei risultati ottenuti in ciascun punto di prelievo: percentuale rispetto al totale

100%

90%

80%

70% >4600 60% 230-4600 50% 20-230

40% 20 10 30%

20%

10%

0% 19.01-I 19.01-II 19.02-I 19.02-II 19.03-I 19.03-II 19.04-I 19.04-II 19.05-I 19.05-II r-I r-II

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Nella tabella III.1-l sono riassunti i valori ricavati, necessari alla costruzione della rappresentazione “box and whiskers” secondo Tukey, per i risultati per E. coli, sempre distinti per punto di campionamento. Nei grafici III.1-l e III.1-m è riportata la rappresentazione tenendo conto che la linea orizzontale unisce le mediane, il margine inferiore del “box” è il valore del primo quartile (Q1), il margine superiore quello del terzo quartile (Q3), le estremità del segmento centrale corrispondono al valore adiacente inferiore (VAI) ed al valore adiacente superiore (VAS); inoltre VAI ≥ Q1-1,5(Q3-Q1) mentre VAS ≤ Q3+1,5(Q3-Q1) e VASx ≤ Q3+3(Q3-Q1). Solo nella tabella sono indicati i valori anomali oltre l'inner fence (Out) e quelli fortemente anomali oltre l'outer fence(Outx).

TABELLA III.1-l: valori per la costruzione delle “box and whiskers” secondo Tukey 19.01 19.02 19.03 19.04 19.05 r I II I II I II I II I II I II mediana 20 30 20 20 20 20 20 20 20 20 30 70 Q1 20 20 17,5 10 10 10 10 10 17,5 17,5 10 40 VAI 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 VAS 170 170 230 230 170 330 330 90 170 230 330 220 VASx 170 330 330 230 260 490 790 90 170 330 330 330 Q3 80 102,25 117,5 130 80 140 255 82,5 115 115 150 152,5 Out 790 330 330 330 490 790 330 330 330 330 260 490 790 330 Outx 330 490 700 490 1100 330 330 940 790 1100 490 700 1100 490 1700 330 490 1300 790 9200 700 1300 790 700 790 2400 1300 1300 1300 Legenda: Q1= primo quartile, VAI=valore adiacente inferiore, VAS=valore adiacente superiore (x1,5), VASx= valore adiacente superiore (x3), Q3= terzo quartile, Out=valori anomali (outliers oltre l'inner fence), Outx= valori fortemente anomali (outliers oltre l'outer fence)

GRAFICO III.1-m: rappresentazione “box and whiskers” secondo Tukey della distribuzione dei risultati per ciascun punto di campionamento con VAS ≤ Q3+1.5x(Q3-Q1)

VAS<1,5x(Q3-Q1)

460 r g 0 0 1

/ 230 N P M

0 19.01-I 19.01-II 19.02-I 19.02-II 19.03-I 19.03-II 19.04-I 19.04-II 19.05-I 19.05-II r-I r-II punti di campionamento

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto GRAFICO III.1-n: rappresentazione “box and whiskers” secondo Tukey della distribuzione dei risultati per ciascun punto di campionamento con VAS ≤ Q3+3x(Q3-Q1)

VAS<3x(Q3-Q1)

920

690 r g 0 0 1 / 460 N P M 230

0 19.01-I 19.01-II 19.02-I 19.02-II 19.03-I 19.03-II 19.04-I 19.04-II 19.05-I 19.05-II r-I r-II punti di campionamento

La valutazione dell'impatto delle precipitazioni piovose sulla contaminazione fecale delle vongole, valutata attraverso i valori di E. coli, è stata oggetto di uno studio specifico che sarà presentato al prossimo XXII Convegno A.I.V.I. (Torino, 19-21 settembre 2012) e di cui vengono riportati succintamente i risultati. Per poter disporre di una base di dati sufficientemente ampia sono stati utilizzati i risultati del monitoraggio ottenuti tra il 2002 ed il 2011. Per ciascun punto di campionamento i risultati non conformi (>230 MPN100/gr) sono stati confrontati, per gamme di valori da 2mm a 10mm, con le precipitazioni registrate nei 4 giorni antecedenti il campionamento; per il confronto è stato utilizzato il Test esatto di Fischer ed i risultati sono riassunti nella tabella III.1-o. Per una più agevole lettura le caselle con valori che permettono di rifiutare l’ipotesi nulla H0 sono state colorate: rispettivamente in arancio quelle con valori molto significativi (p ≤0,01) ed in giallo quelle con valori significativi per p≤0,05. Appare evidente come, per le zone 19.01 e 19.02, tutti i risultati ottenuti non permettano di rifiutare l'ipotesi nulla e quindi non sia dimostrata una relazione tra le precipitazioni e le non conformità riscontrate. Invece per le zone 19.03, 19.04 e 19.05 questa relazione appare significativa per entrambi i punti di campionamento: per i punti più vicini alla riva (I) ad un livello di precipitazioni via via decrescente man mano che si scende verso sud e per i punti più a largo (II) già ad un basso livello di precipitazioni (2mm). Inoltre per queste tre zone è dimostrabile anche una relazione estremamente significativa in determinati casi: già a 4mm per 19.05-I e 19.04 -II e a 8 mm per 19.03-II. Per il punto R-I è dimostrata una relazione significativa con precipitazioni ≥ 6mm.

TABELLA III.1-o: risultati del Test esatto di Fischer: valore di probabilità (p) dell’ipotesi nulla H0 precipitazioni punti zona ≥2mm ≥4mm ≥6mm ≥8mm ≥10mm 19.01 0,1666 0,1405 0,2207 0,1844 0,1464 19.02 0,4610 0,5305 0,7256 0,8122 0,8573 19.03 0,2222 0,1230 0,0471 0,0307 0,0695 I° 19.04 0,0611 0,0175 0,1663 0,2431 0,3336 19.05 0,0235 0,0099 0,0388 0,1460 0,3878 R 0,0783 0,0817 0,0314 0,0790 0,1190 19.01 0,4202 0,4000 0,2990 0,2416 0,2364 19.02 0,2961 0,3698 0,6057 0,7460 0,7864 19.03 0,0412 0,0565 0,0110 0,0038 0,0852 II° 19.04 0,0225 0,0085 0,1045 0,0512 0,1733 19.05 0,0306 0,0721 0,1135 0,0527 0,1684 R 0,0990 0,1304 0,2147 0,3151 0,2723

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto La salmonella è stata isolata soltanto in quattro campioni su un totale di 288 presi in considerazione (prevalenza del 0,72%); il dettaglio è riportato nella tabella III.1-p. La ridotta quantità di dati non permette valutazioni precise ma alcuni aspetti possono essere evidenziati: • sono stati episodi isolati nel tempo e per punti di campionamento, • le salmonelle isolate appartengono a tipi non dotati di particolare patogenicità • è costante l'associazione con valori non conformi per E. coli, • la correlazione con le precipitazioni piovose non appare evidente. Da quanto sopra esposto il riscontro di salmonella può essere attribuito a singoli episodi originati da fonti di contaminazione di origine fecale irregolari (p.e. da episodi di malfunzionamento della sanificazione dei reflui dei depuratori).

TABELLA III.1-p: isolamenti di salmonella data sito tipizzazione E. coli Precipitazioni (mm di pioggia nei 4gg prec.) 17/02/2009 19.03-II S. Ohio 1300 MPN/100gr 0 – 0 – 0 - 18 04/05/2009 19.04-I gruppo F 1700 MPN/100gr 5 – 0 – 0 - 0 23/05/2012 19.02-I S. veneziana 330 MPN/100gr 0 – 0 – 0 - 0 23/05/2012 19.02-II S. farmingdale 700 MPN/100gr 0 – 0 – 0 - 0

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto MONITORAGGIO CHIMICO: I risultati del monitoraggio nei confronti dei metalli pesanti sono riassunti nella tabella III.1-q; a fronte dei limiti previsti dal Reg. CE/1881/2006 (Cd ≤ 1,0 ppm, Hg ≤ 0,50ppm e Pb ≤ 1,5 ppm) i risultati disponibili dipingono un quadro di grande tranquillità con valori, regolarmente ed in maniera significativa, inferiori al limite consentito.

TABELLA III.1-q: risultati del monitoraggio per metalli pesanti (risultati espressi in ppm) 19.01 19.02 data I II data I II Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb 17-feb-09 0,079 0,02 0,155 0,083 0,02 0,145 17-feb-09 0,066 0,02 0,125 0,075 0,02 0,11 27-lug-09 0,107 0,02 0,161 0,1 0,02 0,17 27-lug-09 0,102 0,02 0,159 0,105 0,02 0,159 19-gen-10 0,078 0,02 0,182 0,073 0,02 0,148 19-gen-10 0,08 0,02 0,153 0,081 0,02 0,122 7-lug-10 0,079 0,02 0,088 0,074 0,02 0,062 07-lug-10 0,068 0,02 0,084 0,079 0,02 0,058 20-gen-11 0,098 0,02 0,137 0,104 0,02 0,069 20-gen-11 0,098 0,02 0,118 0,092 0,02 0,088 11-lug-11 0,062 0,01 0,053 0,046 0,01 0,043 11-lug-11 0,05 0,01 0,042 0,039 0,01 0,033 10-gen-12 ND ND ND ND ND ND 10-gen-12 ND ND ND ND ND ND 11-lug-12 0,039 0,02 0,023 0,046 0,02 0,049 11-lug-12 0,04 0,02 0,024 0,05 0,02 0,039

19.03 19.04 data I II data I II Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb 17-feb-09 0,065 0,02 0,123 0,078 0,02 0,142 26-feb-09 0,047 0,02 0,093 0,052 0,02 0,07 27-lug-09 0,098 0,02 0,161 0,052 0,02 0,102 19-ago-09 0,101 0,02 0,136 0,073 0,02 0,127 19-gen-10 0,079 0,02 0,148 0,079 0,02 0,121 26-gen-10 0,091 0,02 0,156 0,083 0,02 0,163 13-lug-10 0,077 0,02 0,058 0,078 0,02 0,049 13-lug-10 0,086 0,02 0,054 0,08 0,02 0,062 20-gen-11 0,099 0,02 0,131 0,106 0,02 0,113 19-feb-11 0,089 0,01 0,109 0,09 0,01 0,124 11-lug-11 0,067 0,01 0,06 0,041 0,01 0,027 13-lug-11 0,037 0,01 0,029 0,04 0,01 0,054 10-gen-12 ND ND ND ND ND ND 12-gen-12 ND ND ND ND ND ND 11-lug-12 0,04 0,02 0,043 0,047 0,02 0,033 19-lug-12 ND ND ND ND ND ND

19.05 r data I II data I II Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb Cd Hg Pb 26-feb-09 0,048 0,02 0,07 0,053 0,02 0,064 26-feb-09 0,076 0,02 0,095 0,083 0,02 0,108 10-ago-09 0,053 0,02 0,106 0,063 0,02 0,143 10-ago-09 0,054 0,02 0,095 0,073 0,02 0,115 26-gen-10 0,088 0,02 0,125 0,09 0,02 0,133 26-gen-10 0,085 0,02 0,146 0,085 0,02 0,131 13-lug-10 0,096 0,02 0,086 0,08 0,02 0,085 13-lug-10 0,086 0,02 0,066 0,073 0,02 0,065 10-feb-11 0,098 0,01 0,12 0,094 0,01 0,168 10-feb-11 0,078 0,01 0,132 0,064 0,01 0,138 13-lug-11 0,054 0,01 0,072 0,035 0,01 0,025 13-lug-11 0,044 0,01 0,032 0,044 0,01 0,045 12-gen-12 ND ND ND ND ND ND 12-gen-12 ND ND ND ND ND ND 19-lug-12 ND ND ND ND ND ND 19-lug-12 ND ND ND ND ND ND

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. III.2 - altri dati di monitoraggio disponibili Nell'area presa in considerazione dall'Indagine Sanitaria sono presenti le zone di produzione classificate per la raccolta dei molluschi bivalvi riepilogate nella tabella III.1-A e rappresentate graficamente nella CARTINA III.2-b. Ai fini di questa indagine non sono stati presi in considerazione i risultati del monitoraggio di tali allevamenti in quanto poco significativi, tenuto conto delle diversità biologiche e di habitat tra le specie e della relativa distanza tra i siti: infatti, anche se le zone classificate per le vongole Chamelea gallina si estendono fino a 3 nm dalla riva, i banchi naturali di vongole possono essere presenti fino a 1,2-1,3 nm mentre gli allevamenti distano dalla riva 2-2,5 nm.

TABELLA III.2-a: zone di produzione classificate presenti nell'area denominazione specie tipologia categoria Liberi Naviganti Piceni Mytilus galloprovincialis Allevamento A

Mitilpesca 2 Nord Mytilus galloprovincialis Allevamento Ostrea edulis A Crassostrea gigas Mitilpesca 1 Sud Mytilus galloprovincialis Allevamento A

CARTINA III.2-b: zone di produzione classificate presenti nell'area

Nel corso del 2009, nel porto di San Benedetto del Tronto, alla base della parte esterna del Molo Nord, è stata realizzata una cassa di colmata (Confined Disposal Facility) per contenere i fanghi di dragaggio del porto di Senigallia. Tale cassa di colmata, riportata nella cartina III.2-c, rappresenta un sito per lo

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto stoccaggio di materiale dragato inquinato che, per la sua natura, non può essere rilasciato direttamente in mare. A seguito di esposto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno ha segnalato a questo Servizio la situazione e ha chiesto l'adozione di misure atte a verificare l'impatto della cassa di colmata, sul tratto di mare antistante, nell'ottica della sicurezza alimentare. Il tratto di mare immediatamente prospiciente la cassa di colmata si trova all'interno di un'area che la Regione Marche ha già precluso alla raccolta dei bivalvi (area con raggio di 0,5 mn dalla lanterna verde del porto di S. Benedetto del Tronto); tuttavia le aree adiacenti a questa, e che distano circa mille metri dalla cassa di colmata sono classificate (A.19.4 e B.19.4), possono essere oggetto di contaminazione. È stato quindi predisposto ed attuato un piano di monitoraggio straordinario, inizialmente per il periodo 2010-2011, i cui risultati sono riassunti nella tabella III.2-d. Le conclusioni ricavate dalla prima serie di dati sono: • parametri microbiologici : i risultati ottenuti non hanno messo in evidenza situazioni anomale. • metalli :in alcuni casi (Cd, Pb, Hg, V) le variazioni nel tempo sono state non significative; nel caso del As si è assistito ad un’ampia oscillazione con tendenza alla diminuzione; nel caso di Ni e Cr le oscillazioni hanno una tendenza all’incremento (figura III.2-e). • idrocarburi policiclici aromatici : in tutti i campioni esaminati i valori si sono mantenuti al di sotto del limite di rilevabilità. • PCB e diossine : nel corso del monitoraggio, a partire da un ampio ventaglio di molecole, l’attenzione si è concentrata su quelle considerate più significative: è stata osservata una certa fluttuazione, presumibilmente su base stagionale, che in almeno quattro casi (PCB-52, PCB-101, PCB-138 e PCB-153) hanno una tendenza all’incremento nel tempo (Figura III.2-f). Da queste conclusioni è emersa la necessità di continuare il monitoraggio, per il periodo 2011-2013, limitandolo a quei parametri che hanno mostrato una iniziale tendenza all'incremento. I risultati provvisori sono riportati nella tabella III.2-g

CARTINA III.2-c: localizzazione della cassa di colmata del Porto di S. Benedetto del Tronto

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.2-d: monitoraggio straordinario della cassa di colmata 2010-2011: risultati complessivi data parametro U.M. 17/03/2010 28/04/2010 28/07/2010 29/09/2010 02/12/2010 14/02/2011 30/03/2011 E. coli MPN/100gr 230 230 10 130 130 110 790 Salmonella pres./25gr ass ass ass ass ass ass As mg/kg 3,054 2,849 4,020 3,730 2,848 2,403 3,014 Cd mg/kg 0,071 0,063 0,095 0,077 0,089 0,050 0,053 Cr mg/kg 0,425 0,300 0,263 0,149 0,324 0,397 0,271 Hg mg/kg 0,025 0,025 0,025 0,025 0,050 0,050 0,050 Ni mg/kg 0,823 0,730 0,527 0,544 0,934 1,032 1,072 Pb mg/kg 0,101 0,078 0,096 0,078 0,108 0,082 0,084 V mg/kg 0,507 0,404 0,259 0,143 1,189 0,548 0,380 Zn mg/kg 16,6 14,3 10,6 10,6 10,4 13,5 14,9 5-metilcrisene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 benzo(a)antracene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 benzo(a)pirene ng/g 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 benzo(b)fluorantene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 benzo(g,h,i)perilene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 benzo(j)fluorantene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 ciclopenta(cd)pirene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 crisene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 dibenzo(e)pirene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 dibenzo(a,h)antrace- ne ng/g 1 1 1 1 1 1 1 dibenzo(a,h)pirene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 dibenzo(a,i)pirene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 dibenzo(a,l)pirene ng/g 1 1 1 1 1 1 1 indeno(1,2,3-c,d)pire- ne ng/g 1 1 1 1 1 1 1 % grasso estratto % 1,6 1,4 0,6 0,6 1,0 0,5 0,8 PCB-101 ng/g 19 18 8,8 12 9 23 29 PCB-105 ng/g 3,3 5,1 1,25 4,7 21 PCB-110 ng/g 17 20 13 9,7 31 PCB-118 ng/g 13 13 7,6 14 5,8 PCB-138 ng/g 29 29 17 29 1,25 38 49 PCB-146 ng/g 8,1 6,3 1,25 4,5 6,4 PCB-149 ng/g 25 22 9,4 17 1,25 PCB-151 ng/g 12 8,7 1,25 4,5 8,6 PCB-153 ng/g 39 38 35 39 7,9 52 55 PCB-170 ng/g 3,8 2,8 1,25 2,8 2,9 PCB-177 ng/g 5,6 5,9 1,25 2,6 11 PCB-180 ng/g 10 12 7,1 4,4 4 7,3 13 PCB-183 ng/g 3,5 2,6 1,25 1,25 1,25 PCB-187 ng/g 17 17 11 12 2,8 PCB-28 ng/g 4 1,25 1,25 1,25 2,6 0,5 2,7 PCB-52 ng/g 11 4,5 1,25 4,5 11 12 13 PCB-95 ng/g 15 16 5 8 6,9 PCB-99 ng/g 12 14 20 1,25 7,9 somma (upper bound) 6,0 161 TOT PCB 247,3 236,15 143,9 172,45 142,55

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto FIGURA III.2-e: monitoraggio straordinario della cassa di colmata 2010-2011: andamento metalli

tendenza metalli

4,500 As 4,000 Cd 3,500 Cr

3,000 Hg

Ni 2,500 m Pb p p

2,000 Va Lineare (As) 1,500 Lineare (Cr) 1,000 Lineare (Ni)

0,500 Lineare (Pb) Lineare (Va) 0,000 22/01/10 02/05/10 10/08/10 18/11/10 26/02/11 06/06/11 data

FIGURA III.2-f: monitoraggio straordinario della cassa di colmata 2010-2011: tendenza PCB e diossine

tendenza PCB

60

PCB-101 50 PCB-138 PCB-153 40 PCB-180 PCB-28 PCB-52 b

p 30 Lineare (PCB-101) p Lineare (PCB-138) Lineare (PCB-153) 20 Lineare (PCB-180) Lineare (PCB-28) 10 Lineare (PCB-52)

0 22/1/10 2/5/10 10/8/10 18/11/10 26/2/11 6/6/11 data

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.2-g: monitoraggio straordinario della cassa di colmata 2011-2013: risultati provvisori data parametro U.M. 14/092011 30/11/2011 30/03/2012 14/06/2012 E. coli MPN/100gr Salmonella pres./25gr As mg/kg Cd mg/kg Cr mg/kg 0,160 0,352 0,247 0,475 Hg mg/kg Ni mg/kg 0,736 0,700 0,808 0,911 Pb mg/kg V mg/kg Zn mg/kg 5-metilcrisene ng/g benzo(a)antracene ng/g benzo(a)pirene ng/g benzo(b)fluorantene ng/g benzo(g,h,i)perilene ng/g benzo(j)fluorantene + benzo(k)fluorante- ne ng/g ciclopenta(cd)pirene ng/g crisene ng/g dibenzo(e)pirene ng/g dibenzo(a,h)antracene ng/g dibenzo(a,h)pirene ng/g dibenzo(a,i)pirene ng/g dibenzo(a,l)pirene ng/g indeno(1,2,3-c,d)pirene ng/g % grasso estratto % 0,4 0,4 0,8 0,9 PCB-101 ng/g 9,7 19 18 11 PCB-105 ng/g PCB-110 ng/g PCB-118 ng/g PCB-138 ng/g 17 28 22 13 PCB-146 ng/g PCB-149 ng/g PCB-151 ng/g PCB-153 ng/g 34 49 41 33 PCB-170 ng/g PCB-177 ng/g PCB-180 ng/g 6,3 14 13 11 PCB-183 ng/g PCB-187 ng/g PCB-28 ng/g 0,5 0,5 0,5 3,1 PCB-52 ng/g 2,8 8,3 12 6,1 PCB-95 ng/g PCB-99 ng/g somma (upper bound) 72 118 108 76 TOT PCB

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. III.3 - monitoraggio delle acque costiere delle Marche Il programma relativo alle acque costiere marchigiane è affidato ai Dipartimenti ARPAM e si integra con i monitoraggi previsti dal D. Lgs 152/06. È basato sulla valutazione di acqua e biota (mitili) in stazioni di campionamento predeterminate che nel tratto di mare preso in considerazione sono rappresentate da:

denominazione coordinate matrice Aso 500 430622N 0135054E Acqua Aso 3000 430653N 0135238E Acqua Tronto 500 425350N 0135626E Acqua Tronto 3000 425426N 0135706E Acqua Pedaso ENEL (Aso) 430545N 135045E Acqua e Mitili Sud Tesino 425843N 135243E Acqua e Mitili

I relativi risultati, tratti dalla relazione per l'anno 2009, sono riportati nelle tabelle che seguono. Riguardo alla qualità delle acque ai fini della balneazione tutto il tratto di costa considerato, ad eccezione dei transetti situati in corrispondenza delle foci dell'Aso e del Tesino e di quello in corrispondenza della Centrale ENEL, sono tutte classificate balneabili.

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.3-a: ARPAM 2009 monitoraggio acqua Aso 500 e Aso 3000

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.3-b: ARPAM 2009 monitoraggio acqua Tronto 500 e Tronto 3000

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.3-c: ARPAM 2009 monitoraggio acqua e mitili Centrale ENEL

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto TABELLA III.3-d: ARPAM 2009 monitoraggio acqua e mitili Tesino

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Sez. IV - valutazione e conclusioni

L'analisi del contesto idrografico – meteorologico, nel quale sono inseriti i banchi naturali presi in considerazione, permette di escludere una rilevante influenza delle oscillazioni di marea; le correnti prevalenti corrono parallelamente alla costa in direzione meridionale e l'andamento pluviometrico, pur se in un quadro di irregolarità, presenta i suoi picchi nel periodo autunnale e primaverile Sette sono i bacini idrografici tributari del tratto di mare considerato, tutti relativamente modesti ma con quello più meridionale di maggiore estensione: il fiume Tronto con 1192 km2 di superficie, un'asta fluviale di 97 km ed una portata media, alla foce, di 17 m3s-1. Lo studio delle caratteristiche geografico-ecologiche, attraverso la conoscenza delle biocenosi presenti, ha permesso di conoscere la localizzazione approssimativa dei banchi naturali che, per le vongole Chamelea gallina, legate alla biocenosi delle sabbie fini ben calibrate, arriva fino alla batimetria dei 10-12 m ed una distanza dalla riva che può arrivare a 1,2-1,3 nm; per Anadara, invece, le biocenosi dei fondi mobili instabili e dei fanghi terrigeni costieri sono localizzate generalmente più a largo, anche oltre le 3 nm dalla riva. Gli studi sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque hanno messo in evidenza come sia significativo l'apporto di nutrienti da parte dei corsi d'acqua locali pur se rimane limitato al tratto più prossimo alla costa mentre non appare significativa l'influenza dei grossi corsi d'acqua dell'adriatico settentrionale. Le fonti di contaminazione sono quasi esclusivamente di tipo microbiologico con netta prevalenza di quelle di origine antropica. I comuni di prima fascia e soprattutto nella parte meridionale sono quelli più consistenti come popolazione e densità: la copertura fognaria, quasi completamente collettata ad impianti di depurazione mediante fanghi attivi, è superiore al 90% ed il carico trattato è superiore al 98% di quello servito. Scarsamente significativo l'apporto delle fonti di contaminazione di origine zootecnica o da animali selvatici. Riguardo alle contaminazioni di tipo chimico, attualmente, potrebbe assumere un certo significato al cassa di colmata realizzata a nord del Porto di San Benedetto del Tronto e per la quale è stato disposto un piano di monitoraggio straordinario. L'indagine della linea di costa ha permesso di evidenziare, soprattutto nel tratto meridionale a partire dal centro abitato di Grottammare e fino a quello di Porto d'Ascoli, una serie di scarichi diretti con immissioni a carattere intermittente legate, soprattutto ad eventi meteorici: una parte di questi scarichi è collegata, più a monte con gli sfioratori di piena delle reti fognarie.

I risultati del monitoraggio microbiologico per E. coli della specie Chamelea gallina, riferito agli ultimi 24 campioni per ciascun punto di campionamento, prelevati nel periodo dal 12/11/2008 al 19/07/2012, per mole di dati e modalità di campionamento possono essere considerati un campione significativamente rappresentativo della popolazione presente nei banchi naturali in esame. La valutazione dell'andamento dei risultati nel tempo non permette di riconoscere netti caratteri di stagionalità anche se, in generale, le oscillazioni di valori verso l'alto sono più frequenti nei periodi invernale e primaverile: tale fatto può essere attribuito da una parte a condizioni ambientali più favorevoli alla sopravvivenza di E. coli nella acqua marina (ridotta insolazione, temperatura meno elevata) e dall'altra può essere legato ad una maggiore contaminazione dovuta alle precipitazioni più elevate.

La suddivisione dei risultati in classi di valori permette di rilevare come nella maggioranza dei punti di prelievo i risultati siano <230 MPN/100gr in più dell'80% dei casi e ≤20 MPN/100gr in più del 50%, con l'eccezione del punto r-II; inoltre in ciascuna zona i risultati migliori sono sempre per i punti di prelievo più a largo

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto Le non conformità riscontrate sono state sempre inferiori per i punti di campionamento posti più a largo. N/c 19.01 19.02 19.03 19.04 19.05 r I 4 4 5 6 3 6 II 1 2 4 4 3 5

L'analisi dei dati mette in evidenza come la media geometrica dei risultati (Xg) presenti una certa variabilità pur entro un range relativamente contenuto.

Xg 19.01 19.02 19.03 19.04 19.05 r I 44,942 40,700 42,759 55,370 40,371 49,091 II 40,161 40,812 42,644 39,385 42,989 84,713 La deviazione standard (S) , che fornisce una misura della dispersione dei dati intorno alla media, pur presentando una notevole variabilità, presenta valori costantemente inferiori per i punti di campionamento posti più a largo, con l'eccezione della zona (r) posta a ridosso della foce del fiume Tronto. Tuttavia tale variabilità è notevolmente influenzata dalla presenza di valori estremamente anomali, come sono stati individuati mediante la successiva rappresentazione “box and whiskers” S 19.01 19.02 19.03 19.04 19.05 r I 298,887 300,184 313,766 444,571 185,319 514,365 II 86,419 252,998 150,289 293,539 313,614 1862,171

La costruzione delle rappresentazioni “box and whiskers” secondo Tukey, per ciascun sito di campionamento, ha permesso di definire: 1. i limiti dell'inner fence, cioè l'intervallo compreso tra il Valore Adiacente Inferiore (VAI) ed il Valore Adiacente Superiore (VAS): in una distribuzione normale, entro questo intervallo viene contenuto il 99.3% delle osservazioni; 2. la presenza di alcuni valori fortemente anomali, oltre l'outer fence, dei quali è necessario interpretare il significato: potrebbero rappresentare errori nella esecuzione e nella gestione dei campioni o nell'esecuzione delle analisi, ma è più probabile che rappresentino risultati si corretti ma ottenuti in condizioni particolari (p.e. in conseguenza di un malfunzionamento di un impianto di depurazione, dell'attivazione di uno sfioratore di piena in un collettore fognario, ecc.): in questo caso non sarebbero rappresentativi delle normali condizioni di contaminazione dei molluschi bivalvi ma costituirebbero una spia del verificarsi di eventi negativi. Da ciò, questa modalità di rappresentazione, assieme ai grafici della distribuzione in classi di risultati, ha permesso di evidenziare le caratteristiche delle diverse distribuzioni per ciascun punto di prelievo fornendo informazioni più precise sulle caratteristiche microbiologiche in condizioni “normali”, cioè in assenza di situazioni particolari che possano determinare incrementi del contenuto di E.coli. Riguardo allo studio sui rapporti tra precipitazioni e contaminazione microbiologica delle vongole Chamelea gallina, i dati disponibili hanno permesso di riconoscere chiaramente, per alcuni dei siti oggetto di campionamento, una relazione positiva tra le non conformità per E. coli nei campioni e le precipitazioni, nei 4 giorni precedenti la raccolta. Per alcuni siti di campionamento la relazione è risultata estremamente significativa (p≤0,01). Inoltre sono evidenziabili alcuni aspetti peculiari: la relazione non è stata dimostrata per le zone più a nord, caratterizzate da un basso livello di pressione antropica; al contrario la relazione è chiaramente evidente nelle zone più a sud con gli agglomerati urbani di maggiori dimensioni ed una più alta densità abitativa. Tale risultato potrebbe essere legato non tanto alla pressione antropica diretta, ma ad una fragilità del sistema di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche che causerebbe, con le precipitazioni, malfunzionamenti nei sistemi di raccolta e depurazione dei liquami.

Riguardo al riscontro di Salmonella verificatosi in quattro campioni, tenuto conto dell'associazione a contemporanei picchi di E. coli, gli episodi possono essere attribuiti a specifici e particolari eventi di

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE U.O.s. Prodotti della Pesca - San Benedetto del Tronto contaminazione le cui cause non sono state individuate. L’analisi dei risultati del monitoraggio nei confronti dei metalli pesanti ha permesso di rilevare un quadro di ampia, regolare e rassicurante conformità.

Il monitoraggio per idrocarburi e PCB, effettuato dall’ARPAM nell’ambito del relativo programma regionale per le acque costiere, sui mitili raccolti in siti prossimi alle foci dei due principali corsi d'acqua che sboccano nel tratto di costa considerato, non ha messo in evidenza significative contaminazioni.

Il monitoraggio straordinario presso la cassa di colmata, pur eseguito in un tratto escluso dalla raccolta dei molluschi bivalvi non ha messo in evidenza livelli di contaminazione significativi

In conclusione, sulla base di tutte le considerazioni sopra esposte, ai fini dell'aggiornamento della classificazione delle zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi di cui alla D.G.R. Marche 1300/2009 e succ. modd. si propone la classificazione dei banchi naturali di vongole (Chamelea gallina) come riportato nel prospetto che segue: Precedente Classificazione Zona Osservazioni classificazione proposta I° ¼ nm A A Il limite inner fence non supera il limite per la classificazione come “A” 19.01 Oltre ¼ nm A A Il limite inner fence non supera il limite per la classificazione come “A” I° ¼ nm A A Il limite inner fence non supera il limite per la classificazione come “A” 19.02 Oltre ¼ nm A A Il limite inner fence non supera il limite per la classificazione come “A” I° ¼ nm B A Il limite inner fence non supera il limite per la classificazione come “A” 19.03 Il limite inner fence supera (330 MPN/100gr) il limite per la classificazione come “A”. Oltre ¼ nm A B Relazione molto significativa tra non conformità per E..coli e precipitazioni ≥ 8mm I° ¼ nm B B Il terzo quartile supera (255 MPN/100gr) il limite per la classificazione come “A” 19.04 Oltre ¼ nm A B Relazione molto significativa tra non conformità per E..coli e precipitazioni ≥ 4mm I° ¼ nm B B Relazione molto significativa tra non conformità per E..coli e precipitazioni ≥ 4mm 19.05 Oltre ¼ nm A A Il limite inner fence raggiunge il limite per la classificazione come “A” I° ¼ nm B B Il limite inner fence supera (330 MPN/100gr) il limite per la classificazione come “A” r La mediana assume un valore nettamente superiore a quello delle altre zone e il Oltre ¼ nm B B limite inner fence è molto vicino (220 MPN/100gr) al limite per la classificazione come “A”

Riguardo alle specie A. inaequivalvis e A. demiri, per le quali non sono disponibili informazioni relativamente al monitoraggio microbiologico e chimico, in quanto non viene praticata la raccolta di tipo professionale, si propone la sospensione della classificazione.

Il Responsabile dell'U.O.s. Dr Cesare Ciccarelli

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