Universalismo Repubblicano E Politiche Multiculturali: Modelli Di Cittadinanza a Confronto 3 Emanuela Ceva
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STRUMENTI PER LA DIDATTICA E LA RICERCA – 84 – METHEXIS Comitato Scientifico Brunella Casalini (Direttore, Università di Firenze) Maria Chiara Pievatolo (Direttore, Università di Pisa) Nico De Federicis (Università di Pisa) Roberto Gatti (Università di Perugia) Roberto Giannetti (Università di Pisa) Michele Nicoletti (Università di Trento) Claudio Palazzolo (Università di Pisa) Gianluigi Palombella (Università di Parma) Salvatore Veca (Università di Pavia) Danilo Zolo (Università di Firenze) Volumi pubblicati Calabrò C., Liberalismo, democrazia, socialismo Costantini D. (a cura di), Multiculturalismo alla francese? Multiculturalismo alla francese? Dalla colonizzazione all’immigrazione a cura di Dino Costantini Firenze University Press 2009 multiculturalismo alla francese ? : dalla colonizzazione all’immigrazione / a cura di dino costantini. – Firenze : Firenze university press, 2009. (strumenti per la didattica e la ricerca ; 84) isBn 978-88-8453-346-3 (print) isBn 978-88-8453-350-0 (online) edizione digitale: 2009 creative commons immagine di copertina: © Barsik | dreamstime.com progetto grafico di alberto pizarro Fernández © 2009 Firenze university press università degli studi di Firenze Firenze university press Borgo albizi, 28, 50122 Firenze, italy http://www.fupress.com/ Printed in Italy SOMMARIO RINGRAZIAMENTI VII INTRODUZIONE IX I. LA TEORIA REPUBBLICANA E LE IDENTITÀ CULTURALI Universalismo repubblicano e politiche multiculturali: modelli di cittadinanza a confronto 3 Emanuela Ceva Metamorfosi esagonali dell’idea di nazione. Alcune riflessioni 23 Giuseppe Goisis II. LA POLITICA REPUBBLICANA E LE IDENTITÀ CULTURALI: LA FRANCIA COLONIALE Lo statut de droit musulman nell’Algeria coloniale: tra riconoscimento e razzismo 45 Dino Costantini Una storia coloniale della laicità. Rivisitazione dell’amministrazione dell’islam in Algeria (1905-1962) 67 Raberh Achi Ordine sociale e ordine urbano: la ville nouvelle nell’ideologia coloniale francese 91 Rachele Borghi Dino Costantini (a cura di ) Multiculturalismo alla francese? Dalla colonizzazione all’immigrazione, ISBN 978-88-8453-346-3 (print) ISBN 978-88-8453-350-0 (online), © 2009 Firenze University Press VI SOMMARIO III. LA POLITICA REPUBBLICANA E LE IDENTITÀ CULTURALI: LA FRANCIA CONTEMPORANEA Ideologie e politiche della casa per i migranti nella Francia del secondo dopoguerra 105 Agostino Petrillo L’esperienza francese di regolamentazione pubblica dell’islam. Tra regime di laicità, politica pubblica volontarista e riforma della religione 123 Frank Fregosi Il razzismo repubblicano e le sue metafore: il caso della metafora laica 145 Pierre Tevanian La ‘condizione di integrazione’, o il ritorno dell’assimilazionismo nella legislazione sull’immigrazione 167 Dino Costantini NOTA SUGLI AUTORI 187 INDICE DEI NOMI 189 RINGRAZIAMENTI Voglio qui ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno in vario modo partecipato, direttamente e indirettamente, alla realizzazione di questo lavoro, ed in particolare Raberh Achi, Pietro Basso, Bruna Bian- chi, Rachele Borghi, Brunella Casalini, Emanuela Ceva, Giuliana Chia- retti, Juliette Ferdinand, Frank Frégosi, Francesco Ghia, Giuseppe Goi- sis, Claire Moulindoos, Diletta Mozzato, Michele Nicoletti, Sonia Paone, Fabio Perocco, Agostino Petrillo, Maria Chiara Pievatolo, Luigi Ruggiu e Pierre Tevanian. Un ringraziamento del tutto speciale va ad Angelo Marocco, per l’in- dispensabile sostegno fornito nell’impaginazione del testo, e a Marta Miatto, per l’aiuto paziente e competente offerto nella revisione dei testi. Un caloroso grazie va infine anche alla mia famiglia e agli amici Pie- tro Del Soldà, Gianfranco Ferraro, Alexis Lévrier, Maria Elena Locatelli, Noémi Oxley, Aicha Messina, Emilio Raimondi, Sasha Rubel, Michèle Savi e Mina Zaza, che, ciascuno nel proprio singolare e irripetibile modo, hanno reso più ricca tanto la mia vita che questo lavoro. Dino Costantini (a cura di ) Multiculturalismo alla francese? Dalla colonizzazione all’immigrazione, ISBN 978-88-8453-346-3 (print) ISBN 978-88-8453-350-0 (online), © 2009 Firenze University Press INTRODUZIONE Dino Costantini La Francia non può essere né communautariste, perché ciò distrugge- rebbe i fondamenti storici della Repubblica, né intégrationniste per- ché ciò distruggerebbe i fondamenti postcoloniali della Repubblica. La Francia non può che essere désintégrationniste: preservate le vo- stre differenze perché esse sono la prova che voi non meritate di esse- re francesi; preservate le vostre differenze ma soprattutto, ah sì!, so- prattutto non esistete che come altrettanti atomi isolati e privi di di- fese. S. Khiari, Pour une politique de la racaille È convinzione comune che il modello francese di integrazione si di- stingua per un’attitudine fortemente diffidente nei confronti delle iden- tità culturali. È per questo che in paragone a quanto avviene nel mondo anglosassone, il concetto di multiculturalismo ha in Francia una diffu- sione e un successo assai limitati, al punto che parlare, seppure interro- gativamente come fa il titolo di questo libro, di un ‘multiculturalismo alla francese’ può avere il sapore di un paradosso se non addirittura di una provocazione. Ma da dove nasce questa diffidenza? E come deve es- sere compresa? Quando il 14 settembre 1792 Robespierre attacca di fronte alla Con- venzione i girondini, colpevoli di voler importare in Francia il modello federalista americano, o quando il Consiglio costituzionale, nella deci- sione Statut de la Corse del 9 maggio 1991, cassa il progetto di legge pre- sentato dal ministro dell’interno Pierre Joxe, che avrebbe riconosciuto l’esistenza di un popolo corso sostenendo che «il popolo francese è una categoria unitaria e non suscettibile di alcuna divisione», o quando infi- ne l’allora Presidente della Repubblica Jacques Chirac, in un famoso Di- scorso relativo al rispetto del principio di laicità nella Repubblica pronun- ciato il 17 dicembre 2003, sostiene che «il communautarisme non potrà mai essere la scelta della Francia» poiché esso «sarebbe contrario alla no- stra storia, alla nostra tradizione e alla nostra cultura», è alla medesima Dino Costantini (a cura di ) Multiculturalismo alla francese? Dalla colonizzazione all’immigrazione, ISBN 978-88-8453-346-3 (print) ISBN 978-88-8453-350-0 (online), © 2009 Firenze University Press X DINO COSTANTINI radice politica che il discorso fa riferimento1. La diffidenza francese nei confronti delle politiche multiculturali – spregiativamente definite come communautaristes – dipende in buona sostanza dall’interpretazione rigi- damente unitaria della nazione a cui, sin dai tempi della Rivoluzione, la tradizione repubblicana si dichiara fedele. L’ostilità nei confronti di tutti i corpi intermedi che si frappongano tra gli individui-cittadini e la nazio- ne va compresa come conseguenza della volontà rivoluzionaria di libera- re la nazione da tutti i privilegi, ovvero da tutti i diritti speciali attribuiti a una qualsivoglia minoranza di cittadini, per sottomettere l’insieme del corpo sociale ad una legge unica ed eguale per tutti2. Il sospetto nei con- fronti dell’espressione politica delle identità culturali minoritarie si iden- tifica così con la volontà di difendere quello che è considerato il princi- pio fondamentale del pensiero repubblicano: l’uguaglianza di tutti i cit- tadini di fronte alla legge. In questa prospettiva ogni comunità che si costituisca sulla base della particolare identità culturale dei suoi componenti e che pretenda di ave- re voce nello spazio pubblico è percepita come l’emergere di un perico- loso particolarismo che minaccia l’interesse generale e prefigura un ri- torno all’ordine differenzialista dell’ancien régime. Come afferma Domi- nique Schnapper, l’integrazione politica della nazione repubblicana si realizza infatti precisamente nella misura in cui le identità particolari di ciascuno riescono ad essere trascese: La nazione è una forma politica che ha trasceso le differenze tra le popolazioni, che si tratti di differenze oggettive d’ordine sociale, reli- gioso, regionale e nazionale o di differenze di identità collettiva, e le ha integrate in un’entità organizzata intorno ad un progetto politico comune3. I legami, le affiliazioni e le preferenze culturali degli individui-cittadi- ni possono da questo punto di vista essere tollerati solo se rimangono confinati su di un piano privato. Quando ci si sposta su quello pubblico, invece, la sola comunità legittima è la comunità di eguali formata dai cit- tadini repubblicani, una comunità composta da «cittadini astratti, spo- gliati delle loro caratteristiche proprie e in primo luogo dei loro legami, 1 D. Lacorne, Le multiculturalisme est-il un communautarisme? Le débat en France, aux Etats-Unis et au Royaume-Uni, in M. Pélissier, A. Paecht (dir.), Les mo- dèles d’intégration en question, IRIS-PUF, Paris 2004. 2 Cfr. il classico E.-J. Sieyès, Saggio sui privilegi, in Id., Che cos’è il terzo Stato?, Editori Riuniti, Roma 1972. 3 D. Schnapper, La communauté des citoyens, Gallimard, Paris, p. 73; Id., Inté- gration des immigrés et intégration nationale, «Migrants-formation», 95, 1993, pp. 14-21; Id., L’universel républicain revisité, «Ville-Ecole-Intégration Enjeux», 121, 2000, pp. 10-22. INTRODUZIONE XI delle loro reti sociali»4. Per realizzare l’unità della nazione e l’uguaglianza dei cittadini che la compongono, tutti i particolarismi devono dunque essere proscritti dalla scena pubblica e confinati rigidamente nel privato. In questo senso, l’integrazione della nazione repubblicana contiene in sé, ad ammissione dei suoi