Superbasket Daily

il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • [email protected] a cura di Giuseppe Sciascia # 4 • giovedì 25 Settembre 2019

LBA Serie A

Trento, ufficiale il colpo Gentile

Accordo raggiunto fra Trento ed Alessandro Gentile dopo l'esperienza del 2018/19 in Spagna (quinto marcatore dell'ACB con 15,1 punti di media all'Estudiantes Madrid). Blitz in tempi rapidi del g.m. Trainotti, che alla luce delle condizioni ancora non ottimali di Dada Pascolo ha aggiunto il miglior italiano disponibile sul mercato dei free agent. Gentile si inserirà nella rotazione degli esterni dando la possibilità a coach Brienza di varare anche quintetti dinamici con l'impiego di George King da 4 tattico in caso di necessità. Le parti hanno trovato l'accordo nella giornata di ieri, oggi è atteso il comunicato ufficiale per un contratto che avrà durata biennale fatte salve clausole d'uscita nell'estate 2020. Per Trento si tratta di un extrabudget importante ma su importi salariali comunque largamente inferiori rispetto all'ingaggio che l'atleta percepiva con l'ultimo contratto a Milano.

Pesaro, tempi non imminenti per il nuovo pivot

La ricerca del centro titolare della Vuelle non pare avere obiettivi immediati alla luce dei reiterati nulla di fatto con gli attuali free agent disponibili. L'area di ricerca della Carpegna Prosciutti si concentrerà principalmente fra gli elementi tagliati dai veteran camp della NBA, che inizieranno fra domani e lunedì 30 settembre; serviranno almeno 10 giorni prima di iniziare a valutare i primi profili. Anche se le varie formule contrattuali – two way, Exhibit 10 ed Afffilate Player – proposte dalle franchigie NBA per tenere legati fino a 6 giocatori in G-League ridurranno sensibilmente il numero di elementi interessati all'Europa. Nel frattempo si monitora il mercato internazionale in caso di tagli di giocatori che possano fare al caso della Vuelle.

Trieste, Jones salta Venezia

La dovrà fare a meno di Daequan Jones in occasione del debutto di stasera sul campo di Venezia. L'atleta statunitense non è stato tesserato in mancanza della documentazione necessaria, il caso è analogo a quello della Virtus Roma con Davon Jefferson per l'arrivo tardivo

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della letter of clearance dalla federazione israeliana dove Jones aveva giocato lo scorso anno con la maglia dell'Hapoel Holon.

Di Milano e Venezia gli organici più numerosi

Olimpia e Reyer posseggono gli organici più numerosi al via della nuova serie A. Con la firma di Xavi Rey sono 15 gli elementi sotto contratto a disposizione di , che una volta recuperati Gudaitis e Nedovic dovrà ruotare ogni volta in campionato 9 stranieri per 6 posti (ma il lungo spagnolo dovrebbe andare a referto eventualmente solo in Eurolega). L'Umana ha invece 14 giocatori contrattualizzati di cui 7 stranieri da ruotare, più l'azzurrino Under 16 Davide Casarin, che ancora non ha contratto. Tutti gli altri club hanno numeri inferiori, partendo dai 12 tesserati di Cremona. Ogni club può effettuare fino ad un massimo di 18 tesseramenti: il counter non scatta però alla firma del contratto ma quando l'atleta va effettivamente a referto. Nel computo non sono conteggiati i contratti degli atleti in età giovanile (nati nel 2000 e seguenti) come ad esempio i Millennials di Pesaro Drell, Miaschi ed Eboua.

Prima doppia cifra per Mezzanotte

Andrea Mezzanotte ha stabilito il suo nuovo record in carriera nell'esordio contro Pistoia. L'ala forte di Trento, uno dei pochissimi Under 22 italiani della serie A, ha sfruttato lo spazio aperto dall'indisponibilità di Pascolo ed ha chiuso con 14 punti in 20' migliorando il precedente career high a quota 5.

LNP Serie A2

Napoli rimanda l'aggiunta di un rinforzo

Napoli rimanda l'eventuale innesto sul perimetro dopo le prime giornate di campionato. Il summit dell'area tecnica partenopea ha optato per non affrettare i tempi, attendendo i riscontri dell'ultimo torneo per completare l'inserimento di Terrance Roderick. L'idea potrebbe essere quella di aggiungere un play-guardia alle rotazioni, ma a meno della disponibilità di un crack o di un blitz per Alessandro Piazza – che al momento non è nome caldo – la formazione di Gianluca Lulli inizierà il campionato con il roster attuale.

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Casale Monferrato, Piazza o nessuno per Valentini

Casale Monferrato scioglierà oggi la riserva sulla necessità di inserire un rinforzo a gettone per rimpiazzare Fabio Valentini. Decisione finale affidata al proprietario Giancarlo Cerutti, che ascolterà la relazione dell'area tecnica e poi opterà tra la soluzione di un inserimento a termine – in cima alla lista ci sarebbe Alessandro Piazza – oppure sopperire all'assenza della guardia ex azzurrino Under 20 – atteso in campo alla sesta giornata – con le risorse interne, al momento la soluzione più plausibile.

Orzinuovi l'unica con due rookies

La firma ufficiale di Tarin Smith ad Orzinuovi ha completato nuovamente il quadro dei 56 stranieri al via del prossimo campionato di A2. La matricola lombarda sarà l'unica a schierare due rookies stranieri tra l'esterno ex Uconn e il lungo nigeriano James Mekowulu. In totale sono 7 i giocatori stranieri appena usciti dalla NCAA che inizieranno la stagione nel primo campionato dilettantistico tricolore. Oltre ai due dell'Agribertocchi ci saranno l'ala Michael Polite a Biella, l'esterno Christian James ad Agrigento, il centro James Thompson IV a Montegranaro, la guardia inglese Lautier-Ogunleye a Bergamo e l'ala forte Kenny Goins a Trapani.

LNP Supercoppa, le protagoniste: Scafati

Ecco i profili dei giocatori di rotazione della Givova Scafati, una delle quattro protagoniste delle finali di Supercoppa in programma venerdì e sabato all'Allianz Cloud di Milano: J.J. FRAZIER (1994, play, USA) Razzente motorino che sfrutta una velocità supersonica per nascondere una taglia ridottissima (178 centimetri per 70 chili). Rivelazione assoluta del finale di due anni fa quando trascinò Treviglio ai playoff, un brutto infortunio ad una caviglia lo ha tenuto ai box per diversi mesi nel 2018/19 ma i 24,5 punti di media delle 4 gare eliminatorie di Supercoppa ne dimostrano il completo recupero. Giocatore eccitante in campo aperto, va nel traffico senza paura con capacità di finire o scaricare per i compagni, a ritmi bassi è meno dominante soprattutto quando non è serata al tiro, ma è uno dei giocatori più adrenalinici dell'intera A2 e certamente sarà il motore dell'attacco Givova. CLAUDIO TOMMASINI (1991, play, Italia) Prodotto giovanile della Virtus Bologna nella covata dei vari Moraschini, Michele Vitali e Baldi Rossi. Regista di stazza imponente con un fisico scolpito in palestra a cui abbina un buon passo atletico. Sa mettere ordine

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grazie alla sua visione di gioco, attacca il ferro con energia ma il suo compito nelle gerarchie della Givova sarà principalmente quello di metronomo dietro e a fianco di Frazier. RICCARDO ROSSATO (1996, guardia, Italia) Realizzatore di vaglia cresciuto nel Leoncino Mestre, sa mettere punti sul tabellone in modi diversi tra capacità in penetrazione, costruzione dal palleggio e tiri sugli scarichi dei quali ha migliorato l'affidabilità. Dividerà i minuti in guardia con Contento nella prima stagione da titolare, la velocità di Frazier gli aprirà spazi importanti per colpire dal perimetro ed esaltare le sue doti in campo aperto nei quintetti con 3 piccoli utilizzati da Griccioli. MARCO CONTENTO (1991, play-guardia, Italia) Attaccante perimetrale di scuola Udine ormai di casa in Campania dove è alla terza stagione fra Agropoli e Scafati. Combo guard con doti principalmente realizzative, ottimo primo passo per attaccare il canestro, possiede raggio e qualità nel tiro dall'arco che diventerà una opzione primaria nel suo ruolo di sesto uomo d'impatto offensivo. NICHOLAS CROW (1989, ala piccola, Italia) Figlio d'arte di un americano di culto degli anni '80 e '90 (papà Mark è stato bandiera a Rimini e Fabriano e poi anche scout NBA), torna a Scafati dove era già stato dal 2015 al 2018. Alona con fisico e tiro perimetrale, rallentato da qualche acciacco in precampionato, numero 3 vecchio stampo fra uscite dai blocchi, scarichi e presenza a rimbalzo difensivo, fra i convertitori designati dell'attivatore Frazier. RAPHIAEL PUTNEY (1990, ala forte, USA) Atleta clamoroso che sfrutta un fisico smilzo (84 chili per 208 centimetri) per decollare sui due lati del campo per sfruttare il suo stacco da terra, guida la classifica delle stoppate di tutti i tempi della G-League. Attaccante principalmente perimetrale che sa mettere palla per terra, ha raggio di tiro ma esito alterno nelle sue soluzioni perimetrali, vola a rimbalzo d'attacco. Torna in Italia tre anni dopo l'avventura a Caserta, leggero per la A ma in A2 il suo atletismo è un fattore. ION LUPUSOR (1996, ala forte, Italia) Origini moldave ma nazionalità e scuola tecnica italiana con tante presenze in maglia azzurra a livello giovanile (vinse il torneo di Mannheim nel 2014), lungo dinamico con qualità frontali che non disdegna di sporcarsi le mani dentro l'area. Torna a Scafati dove era già stato nella seconda parte del 2016/17, nelle gerarchie parte dietro Putney come cambio dell'ala forte. MARCO AMMANNATO (1988, pivot, Italia) Il capitano è ormai una istituzione visto che inizia la quinta stagione consecutiva con la maglia della Givova. L'atleta toscano garantirà durezza interna e presenza a rimbalzo, in attacco vive principalmente di scarichi e soluzioni costruite dalla squadra. Giocatore solido e dal rendimento

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garantito, può incidere sia sul pick&roll che sul pick&pop con Frazier vista la sua affidabilità nel tiro dall'arco. ABDEL FALL (1991, centro, Italia-Senegal). Figlio di un diplomatico senegalese di stanza in Italia, scuola tecnica e formazione tricolore alla Stella Azzurra. Presenza importante nel pitturato, complementare ad Ammannato nel dividersi i minuti da centro rispetto al quale ha meno taglia e tiro ma più atletismo e dinamicità. Altro elemento che potrà beneficiare molto della presenza di Frazier visto il vigore dei suoi roll a canestro.

LNP Serie B

Faenza, ecco Anumba

Faenza ha ufficializzato la firma di Simon Anumba: la 23enne guardia cresciuta nelle giovanili della Grissin Bon scendendo nuovamente in B, dove aveva militato nel 2017/18 a Battipaglia (13,3 punti di media) dopo l'esperienza in A con l'Auxilium Torino.

Lecco prova il colpo Carenza

Lecco prova a convincere Giovanni Carenza a scendere di categoria. Proposta trimestrale garantita con A2 escape per la 31enne ala perugina nella stagione passata in A2 a Rieti (6,7 punti e 3,8 rimbalzi); l'atleta del 1988 dovrà decidere se attendere chiamate dalla categoria superiore o accettare di partire dalla B.

Lucca, parte solo Genovese?

Lucca va verso l'inizio della stagione con il solo Totò Genovese in uscita. L'ala del 1987, che in estate aveva siglato un accordo biennale con il club toscano, sarebbe al momento l'unico esubero dell'organico allestito in estate; dirigenza ed atleta starebbero cercando un accordo per la transazione del contratto, in ogni caso l'atleta siciliano sarebbe libero di trovarsi un'altra collocazione previo accordo per la rescissione con Lucca.

Avellino attiva sul mercato. Ma è oggi o mai più

Giorno della verità per Avellino che ha dato importanti segnali di vita iniziando a sondare il mercato in cerca di eventuali rinforzi rispetto al roster attuale composto solo da Under 20 e Under 18. Il coach Gianluca De

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Gennaro ha contattato diversi elementi locali e non in forza del tentativo in atto del sindaco Festa di creare un pool di imprenditori interessati alla gestione ordinaria della Scandone con un budget da salvezza. Il più vicino all'accordo sarebbe l'ex Juve Caserta Domenico Marzaioli, trattativa avviata ma non conclusa con Marco Cucco (ex Salerno), altri nomi sul taccuino sarebbero quelli degli esterni Dell'Uomo (ex Catanzaro e Corato) e Iovinella (ex Isernia), dell'ala Bruno Ondo Mengue e dei lunghi De Leo (ex Ruvo di Puglia) e Prunotto (classe 2001 di scuola Fortitudo Bologna che nel 2018/19 disputò la Next Gen Cup con la Scandone). Ma tutto si muove sul filo di lana: il lodo esecutivo con l'agenzia DoubleB che ancora blocca il mercato e del quale la FIP ha dichiarato lo stato di morosità non è stato pagato. Oggi è l'ultimo giorno utile in vista della scadenza del periodo ordinario dei tesseramenti della B fissato per le 11 di domani, entro il quale – oltre ad eventuali rinforzi del parco giocatori – Avellino dovrà inderogabilmente tesserare lo staff tecnico e dirigenziale. Il mancato saldo del debito nella giornata odierna renderebbe virtualmente impossibile per la Scandone la partecipazione al campionato.

Valmontone perde Carrizo, caccia al sostituto

Valmontone sonda il mercato in cerca del sostituto del 39enne Manuel Carrizo che ha interrotto l’attività agonistica. Il club laziale valuta innesti con caratteristiche tecniche differenti rispetto all’oriundo, valutando principalmente il settore guardie. La preferenza sarebbe rivolta ad un giocatore locale, tra le ipotesi quella del ritorno del veterano 36enne Dario Scodavolpe, già nelle ultime 2 stagioni in forza a Valmontone.

Da "New York Stories 2.0", capitolo "Kareem" di Claudio Limardi

"Stai giocando come un negro". Jack Donohue, coach della Power Memorial Academy a Manhattan, non era un razzista o quantomeno non ci

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sono motivi per pensare che lo fosse. Ma la sua squadra, che sarebbe stata votata anni dopo come la migliore di sempre a livello liceale, aveva pochi ragazzi di colore. Il migliore di tutti si chiamava Lewis Alcindor e veniva dai projects di Dyckman Street, nella sezione di Manhattan nota come Inwood, vicino ad Harlem. Era un predestinato. Altissimo e coordinato. Un atleta. Alla St.Jude, la sua scuola elementare, era stato immarcabile e quando arrivò a Power Memorial, adesso tristemente chiusa, era già una piccola celebrità. Donohue usò quella frase per motivarlo dopo un primo tempo opaco. Ma aveva superato il limite. Nella testa del giovane Alcindor negli anni '60 quella era una frase che non poteva essere tollerata. Il piccolo Alcindor era cresciuto in un ambiente misto, ma conosceva tanti bambini o ragazzi bianchi. Alle elementari era l'unico ragazzo di colore nella sua classe. Aveva già sofferto qualche episodio di intolleranza e maturato grande sensibilità nei confronti delle questioni razziali. In seguito avrebbe studiato la storia della sua gente, avrebbe scritto libri e preso posizioni forti pubblicamente. Nel 1968 fu uno degli atleti che si mossero per boicottare le Olimpiadi di Città del Messico: alla fine aveva prevalso la volontà di andare, protestando in modi diversi come fecero i velocisti Tommy Smith e John Carlos – il pugno guantato di nero sul podio - o il quattrocentista Lee Evans. Ma lui non era andato del tutto, solo che gli USA vinsero l’oro lo stesso e la sua protesta passò sommato sotto traccia. Ovviamente la sua percezione pubblica cambiò insieme al suo nome, quando smise di essere Alcindor e si trasformò in Kareem Abdul-Jabbar (“Generoso e Potente Servo di Allah”). Era un musulmano americano che per qualche tempo mantenne riserbo sulla sua decisione. Diventò pubblica durante la permanenza a Milwaukee.

Basket Europeo: geni e maghi (George Kastrinakis) di (# 6)

* In collaborazione con Alessio Cattaneo

George Kastrinakis, un centro di 203 centimetri uscito dall'American International College, è stato uno dei tanti giocatori americani ad aver

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giocato in Grecia e, dopo aver ottenuto la cittadinanza, ad aver vestito anche la maglia della nazionale ellenica. Gli altri americani sbarcarono in Grecia durante lo stesso periodo, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, come la guardia Chris Kefalos di Temple e la guardia di 1 metro e 87 Steve Young, proveniente da Connecticut. I due rappresentarono gli apripista per Nick Galis, che contribuì a mettere la pallacanestro greca sulla mappa del basket d'Europa e del mondo. Giocò in Grecia 12 anni a livello di club e 9 con la nazionale. George Kastrinakis giocò 12 anni con la maglia dell'Olympiakos di Atene, dal 1972 al 1984. Prima dell'arrivo di Kastrinakis (che da quel momento adottò il nome Giorgios) e di Steve Young (che divenne invece Stylian Yiatzolgou) la squadra non era mai stata così forte. Aveva vinto solo due campionati in 40 anni ma sotto la guida del leggendario coach Faidon Matthaiou divenne una vera potenza in Grecia, finendo al primo o al secondo posto in 8 delle 9 stagioni con Kastrinakis a roster e vincendo il titolo nel 1975-76 e nel 1977-78. La Coppa di Grecia venne istituita nella stagione 1975-76 e l'Olympiakos vinse quattro delle prime cinque edizioni, nel 1976, 1977, 1978 e 1980. La squadra iniziò anche a farsi strada nelle coppe europee, raggiungendo la semifinale della Coppa dei Campioni. Un risultato enorme per una squadra greca, dato che nessuna aveva mai nemmeno preso parte a una competizione del genere. Grazie alla presenza di Kastrinakis in aggiunta a quella di coach Faidon Matthaiou, l'Olympiakos raggiunse le semifinali della Coppa dei Campioni nel 1978-79 e tutto cambiò. Kastrinakis fu il loro miglior giocatore, capace di giocare dentro e fuori e di segnare, stoppare e schiacciare in traffico. Portò una nuova dimensione fisico-atletica che il basket greco non aveva mai conosciuto. All'improvviso, una squadra greca possedeva un lungo in grado di competere con i suoi pari ruolo in Europa. Kastrinakis giocò anche per la nazionale greca con cui disputò quattro Europei. Tuttavia la Grecia non si qualificò né per le Olimpiadi né per il Mondiale negli anni in cui vestì la maglia della nazionale, dal 1973 al 1981. La squadra non era molto competitiva e arrivò penultima all'Europeo del 1973 e ultima in quello del 1975. Lentamente, però, iniziò a migliorare e crescere anche grazie a Kastrinakis: arrivò nona sia agli Europei del 1979 (con un bilancio vittore-sconfitte di 4-4) che in quelli del 1981. Nel 1987 vinsero il titolo Europeo. Giorgios Kastrinakis fu un pioniere che portò grande atletismo all'interno della pallacanestro greca. Fu decisamente il primo grande centro, un lungo in grado di tenere testa ai migliori pivot avversari d'Europa: (Italia), Kresimir Cosic, Ratko Radovanovic e Zeljko Jerkov (Jugoslavia), Alexander Belostennyi, e (URSS), Atanas Golomeev (Bulgaria), Jiri Zidek (Cecoslovacchia) e Cliff Luyk

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(Spagna). La Grecia ha compiuto un enorme passo in avanti; oggi infatti possiede il maggior numero di titoli europei a livello di club di qualsiasi altro paese e la sua nazionale compete in ogni grande evento a cui partecipa. Tutto ciò ha avuto inizio grazie a Giorgios Kastrinakis.

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