Associazione Arte E Scienza
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Anno VII, N. 13 giugno 2020 SCIENZA Rivista semestrale di nuova cultura Six-monthly magazine of new culture ISSN 2385-1961 ArteScienza ® Anno VII, N. 13, giugno 2020 Rivista semestrale telematica www.assculturale-arte-scienza.it ® Registrazione n.194/2014 del 23 luglio 2014 Tribunale di Roma ISSN 2385 - 1961 Proprietà dell'Associazione Culturale "Arte e Scienza" Direttore responsabile: Luca Nicotra Direttori onorari: Giordano Bruno, Pietro Nastasi Segretaria di redazione: Giulia Romiti Sede del periodico: Roma, via Michele Lessona, 5 Carattere della rivista La Rivista pubblica preferibilmente articoli e saggi sull'unità della cultura o che metta- no in evidenza collegamenti e contaminazioni fra le discipline letterario-umanistico- artistiche e quelle scientifiche. Sono accettati anche articoli e saggi di solo contenuto sto- rico, letterario, filosofico, artistico e scientifico, purché presentati in forma divulgativa, comprensibile anche da parte di lettori con formazione culturale non specialistica. Comitato di Redazione: Angela Ales Bello Gian Italo Bischi Luigi Campanella Isabella De Paz Maurizio Lopa ____________________________________ Tutti i diritti riservati © Copyright 2020- Associazione Culturale "Arte e Scienza"- Roma Copertina: Giulia Romiti (ISIA), Tommaso Salvatori (ISIA) A norma delle leggi sul diritto d’autore e del Codice Civile è vietata la riproduzione de- gli articoli di questa rivista o parte di essi con qualsiasi mezzo: elettronico, meccanico, fotocopie, microfilm, registrazioni o altro. L'inserimento di singoli brani degli articoli in altre pubblicazioni è consentita purché se ne citi per intero la fonte. Comitato Scientifico Angela Ales Bello Patrizia Audino Luigi Balis Crema Stefano Bigliardi Luca Bindi Gian Italo Bischi Giordano Bruno Luigi Campanella Rino Caputo Fabio Cerroni Antonella Colonna Vilasi Marco Crespi Samuel Culbert Anna Maria Dell’Agata Isabella De Paz Mario De Paz Michele Emmer Franco Eugeni Carlo Francou Donatella Gavrilovich Mauro Ginestrone Armando Guidoni Manuel Knoll Ugo Locatelli Maurizio Lopa Alberto Macchi Paolo Mazzuferi Luca Nicotra Emanuela Pietrocini Teresa Polimei Paola Ronchetti Stefano Sandrelli Ezio Sciarra Costantino Sigismondi Piero Trupia Anna Maria Vinci INDICE Federigo Enriques tra filosofia e matematica. Parte III 5-52 di Luca Nicotra Ripensare oggi l’umano e la natura attraverso il concetto di limite 53-70 di Danilo Serra La scomparsa di un grande amico: Piero Trupia 71-76 di Luca Nicotra Un ricordo di Piero Trupia 77-88 di Angela Ales Bello Piero Trupia. Il racconto, la regola e l’invenzione. Saper leggere e scrivere 89-94 di Anna Maria Sciacca Saremo bravi studenti rispetto a quanto il coronavirus ci ha insegnato? 95-102 di Luigi Campanella Il Novecento italiano tra entusiasmi, paure e innovazioni 103-110 di Sabina Fattibene Inganni visivi di Piero della Francesca. Figure nascoste nella “Flagellazione” di Urbino 111-140 di Fausto Eugeni Salvador Dalì conosceva l’ipercubo? 141-156 di Diana Le Quesne-Eugeni, Franco Eugeni Il virus intelligente 157-172 di Isabella De Paz, Ferdinando Gargiulo Zenone: da Achille ai fotoni e agli ipercomputer 173-222 di Antonio Fontana, Carlo Toffalori Quando dare del “Lei” era un reato 223-256 di Antonio Castellani Ricordo di Kim Veltman-Memories of Kim Veltman 257-284 di Anna Maria Dell’Agata Federigo Enriques: tra fi losofi a e matematica Parte III * Luca Nicotra DOI:10.30449/AS.v7n13.111 Ricevuto 05-05-2020 Approvato 28-05-2020 Pubblicato 15-06-2020 La seconda parte di questo articolo è stata pubblicata in «ArteScienza» N.12. Sunto: Federigo Enriques è stato una delle fi gure di primo piano nel panorama culturale, non soltanto italiano ma anche europeo, della prima metà del secolo XX. Matematico, fi losofo e storico della scienza, grande didatta ha lasciato in ciascuno di questi campi opere che - come disse Guido Castelnuovo - «basterebbero da sole a riempire ed illustrare l’intera vita di uno scienziato». La letteratura su Federigo Enriques è immensa. Qui si vuole tratteggiare la sua fi gura di intellettuale a tutto campo, ponendo in evidenza la straordinaria varietà dei suoi interessi culturali, che ne fanno uno dei più notevoli riferimenti per il superamento delle barriere fra le cosiddette due culture, sempre unite nel pensiero dell’Enriques. Parole Chiave: fi losofi a della scienza, Scientia, storia della scienza, razio- nalismo critico, principi della geometria, psicologia fi siologica. Abstract: Federigo Enriques was one of the leading fi gures in the cultural landscape, not only Italian but also European, of the fi rst half of the twentieth century. Mathematician, ________________ * Direttore responsabile di «ArteScienza», del «Bollettino di Filosofi a delle Scienze Uma- ne» e del «Periodico di Matematica».Ingegnere e giornalista, presidente dell’Associazione culturale “Arte e Scienza”, accademico onorario della Nuova Accademia Piceno Aprutina dei Velati e dell’Accademia di Filosofi a delle Scienze Umane; [email protected]. 5 ArteScienza, anno VII giugno 2020 N.13, ISSN 2385-1961 ________________________________________________________________________________________ philosopher and historian of science, great teacher has left in each of these fi elds works that - as Guido Castelnuovo said - “alone would be enough to fi ll and illustrate the entire life of a scientist”. The literature on Federigo Enriques is immense. Here we want to outline his intellectual fi gure in all areas, highlighting the extraordinary variety of his cultural interests, which make him one of the most remarkable references for overcoming the barriers between the so-called two cultures, always united in the thought of Enriques. Keyword: philosophy of science, Scientia, history of science, critical ratio- nalism, principles of geometry, physiological psychology. Citazione: Nicotra L., Federigo Enriques: tra fi losofi a e matematica.Parte III, «ArteScienza», Anno VII, N. 13, pp. 5-52, DOI:10.30449/AS.v7n13.111. 8 - Federigo Enriques e la fi losofi a 8.1 - La mancata affermazione in Italia come fi losofo Nel 1906 Abramo Giulio Umberto Federigo Enriques (questo il nome completo) fonda la Società Filosofi ca Italiana (SFI) e ne di- viene presidente, mantenendo la carica fi no al 1913. Una iniziativa che nessun altro fi losofo italiano aveva preso. Dal 31 agosto al 5 settembre 1908, ad Heidelberg in Germania, partecipa attivamente, anche in qualità di presidente della SFI, al III Congresso Internazio- nale di Filosofi a e ivi riceve l’incarico di organizzare e assumere la presidenza del IV Congresso che, in occasione del cinquantenario dell’unità d’Italia, si terrà a Bologna nel 1911. Già questo basterebbe per riconoscergli un posto di primaria importanza non solo nella scena della fi losofi a italiana ma anche in quella internazionale. Inoltre, la sua polemica con gli idealisti italiani, e proprio con i loro capiscuola, Benedetto Croce e Giovanni Gentile, ebbe una larga eco anche sulla stampa nazionale. Eppure Federigo Enriques, in Italia, non ha goduto, come avrebbe meritato, di grande notorietà come fi losofo. Per quali motivi? Uno dei motivi è certamente il successo incontrastato, in Italia, 6 Luca Nicotra Federigo Enriques: tra fi losofi a e matematica - Parte III ________________________________________________________________________________________ dello storicismo assoluto di Benedetto Croce38 e dell’attualismo di Giovanni Gentile,39 che comportarono la scomparsa del positivismo dalla scena fi losofi ca italiana. Enriques, fi n da giovane, si richiamò energicamente e chiaramente al positivismo, ma con critiche tali da non poterlo più inserire pienamente in quel movimento di pensie- ro fi losofi co. Ma le critiche di Enriques al positivismo classico non furono evidentemente comprese a fondo e la sua fi losofi a fu super- fi cialmente marchiata come positivista, in antitesi con l’idealismo imperante in Italia e destinata quindi a rimanere sommersa, anche per l’appoggio del regime fascista all’idealismo gentiliano. La polemica fra Enriques e gli idealisi italiani iniziò nel 1908 con Gentile, a seguito della sua severa critica ai Problemi della scienza apparsa in «La Critica» (n. 6, p. 430 e succ.), nella quale il fi losofo siciliano negava alla fi losofi a della scienza di Enriques il valore di una vera fi losofi a. Divenne più aspra con il successivo intervento di Croce nella sua intervista rilasciata a Guido De Ruggiero in treno il 6 aprile 1911, di ritorno a Napoli dopo l’apertura del IV Congresso Internazionale di Filosofi a di Bologna e poi ripubblicata in “Il Gior- nale d’Italia” il 16 aprile, poi riedita da Croce in Pagine sparse, 1° vol., Letteratura e cultura, 2a edizione del 1960 interamente riveduta, pp. 342-349. Croce, a differenza di Gentile, negava ogni valore conoscitivo alla scienza, considerata insieme di “pseudo-concetti”, riconoscendo- le soltanto una utilità pratica. Posizione in netto contrasto quindi con 38 Il termine “storicismo assoluto” fu introdotto da Benedetto Croce in sostituzione dell’al- tro “idealismo” da lui stesso dato inizialmente. In sintesi, è il ruolo totalizzante della storia che fa coincidere il progresso della realtà con la storiografi a e quindi con la fi losofi a, unica vera porta per la conoscenza assoluta («la vita e la realtà è storia e nient’altro che storia» Benedetto Croce, La storia come pensiero e come azione, a cura di M. Conforti, 2002, p.59). 39 Dalla voce “attualismo” dell’Enciclopedia Treccani on line: «Il nome di a. (o di idealismo attuale) deriva dal ridurre tutta la realtà a spirito (spiritualismo assoluto) e dall’intendere lo spirito come ‘atto’ non nel senso aristotelico di realtà che è già tutto quello che può essere nella sua perfezione (actum), ma all’opposto nel senso di actus, o realtà che è in quanto si fa. Atto è la stessa autocoscienza come processo pratico e teorico insieme di fondazione. Nella scuola attualistica si distingue un’ala sinistra, antimetafi sica e antiteologica, e un’ala destra, tendente a conciliare l’a. con la trascendenza teistica». (http://www.treccani.it/ enciclopedia/attualismo/). La realtà, per Gentile, è l’atto puro del pensiero nel momento che pensa. «Il pensiero, sì, è la realtà, il mondo» (Giovanni Gentile, Filosofi a dell’arte, Firenze, Sansoni, 1937, p.