L'odonomastica DI PALMA CAMPANIA Origine E Significato Dei
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COMUNE DI PALMA CAMPANIA L’ODONOMASTICA DI PALMA CAMPANIA Origine e significato dei nomi delle vie della città di Pasquale Gerardo Santella MICHELANGELO 1915 EDITORE In memoria di Don Pierino Manfredi, Guido De Pietro, Virginio Ferrara componenti della Commissione Toponomastica che hanno amato la città offrendo la loro professionalità e disponibilità con disinteresse e libertà. Palma Campania ha finalmente una nuova Toponomastica. Da sindaco non posso non provare una enorme soddisfazione. Questa amministrazione da me guidata ha contribuito a scrive- re una pagina di storia destinata a rimanere nel tempo e a tra- mandarsi alle future generazioni, grazie soprattutto al lavoro, svolto da un’apposita Commissione, da molti anni fermo per lungaggini burocratiche e colpevoli inerzie, con il rischio della dispersione di un significativo “bene culturale immateriale” da salvaguardare e valorizzare. Abbiamo dato seguito all’opera di esperti che, spinti unica- mente dall’amore verso la città, hanno portato a termine una opera di cui questo libro è testimonianza. Al momento di consegnare questo volume alla storia di Palma Campania, rivolgo il mio pensiero all’assessore Elvira Franzese, che ha dato il necessario impulso affinché si sbloc- casse la situazione di impasse che si era determinata, e ai cit- tadini palmesi, ai quali sarà consegnata una Toponomastica adeguata ai tempi. Dopo oltre un secolo, è stato compiuto un passo di straordinaria rilevanza. La storia, la cultura, le tradizioni di una comunità sono scritte anche sui muri delle strade cittadine, nei nomi dei per- sonaggi e dei luoghi che definiscono l’identità del nostro es- sere palmesi. Un’appartenenza di cui dobbiamo continuare ad essere orgogliosi. Dott. Aniello Donnarumma Sindaco di Palma Campania 7 8 Dal 1904, anno della vigente Toponomastica di Palma Campania, sono passati centoquindici anni, un lungo periodo di tempo all’interno del quale tanta storia è passata per le stra- de della nostra città. Uno spazio in cui la nostra gente ha vissuto eventi felici e tragici, avendo sempre, come punto di riferimento il proprio ri- one, la propria strada, la propria piazza, così come denominati dagli amministratori del tempo o anche dagli stessi cittadini, che talora identificavano una via anche in base al cognome di una famiglia che vi era insediata. Ma, con il passare degli anni, tutto si evolve e non è più possibile restare ancorati al ricordo del passato, e così anche la Toponomastica aveva bisogno di una revisione che ne correg- gesse le anomalie e la rendesse adeguata ai tempi. Da qui l’esigenza di apportare modifiche, sulla base di cri- teri rigorosamente scientifici, affidate ad una Commissione di esperti della disciplina, che hanno portato a termine il loro la- voro, approvato dal Consiglio comunale nel febbraio 2011. Occorreva formalizzare e applicare il tutto. L’amministra- zione Donnarumma ha dato il giusto impulso ad un’opera non più rinviabile ed è giunta alla conclusione di un iter accidenta- to e irto di ostacoli. Palma Campania ha finalmente la sua nuova Toponomasti- ca, grazie al lavoro intelligente di chi, senza alcun interesse personale, ha lavorato al solo scopo di rendere un servizio al paese. A noi il responsabile dovere di renderlo disponibile alla cittadinanza. Prof.ssa Elvira Franzese Assessore alla Cultura Comune di Palma Campania 9 10 PREFAZIONE Il presente volume è costruito sulla base del lavoro della “Com- missione per la Toponomastica”, istituzionalizzata con delibera consiliare n. 6 del 10 febbraio 2010 e così formata: prof. Pasqua- le Gerardo Santella (presidente), prof. Ivan De Giulio (segreta- rio), giornalista Giuseppe Allocca, preside Vincenzo Ammirati, dott. Mario Buonagura, prof. Ernesto Cavallo, preside Guido De Pietro, preside Virginio Ferrara, sacerdote Pierino Manfredi, architetto Giuseppe Sorrentino (componenti). Gli stessi avevano fatto parte di una precedente Commissione Consul-tiva, che aveva lavorato alla revisione della Toponomastica cittadina dal marzo 2006 al gennaio 2007 ed i cui risultati non erano mai stati discussi in Consiglio comunale per la mancata formalizzazione della stessa. Il nuovo lavoro è stato trasmesso all’Amministrazione comu- nale il 3 giugno 2010 ed approvato all’unanimità nella seduta consiliare del 10 febbraio 2011. Ed ora qualche osservazione. Nel nostro lavoro non ci siamo limitati semplicemente a proporre il cambiamento di nome di alcune strade cui attribuire nuove denominazioni. Siamo andati oltre ed abbiamo svolto una ricerca che ha interessato varie discipline del sapere, al fine di scoprire il significato di alcuni nomi in disuso che non sono ritrovabili in alcun dizionario cartaceo ed in alcuna enciclopedia digitale. Consapevoli che “solo con l’umiltà, e non con il dilettantismo, si possono capire i significati fluidi dei nomi e che ci si muove su un terreno scivoloso che nasconde insidie ad ogni passo” (V. Aversano), in questo percorso abbiamo proceduto con cautela. Abbiamo letto libri specialistici sulla toponomastica ed odono- mastica, fatto ricerche in archivi e biblioteche, utilizzato le nostre varie competenze disciplinari, partecipato a convegni 11 nazionali ed internazionali sull’argomento, ci siamo confrontati direttamente o tramite scambi epistolari con eminenti studiosi della materia. L’obiettivo, ambizioso, è stato di annodare, attraverso i risultati raggiunti, un filo tra gli abitanti e la loro città e far sì che la sem- plice conoscenza del nome della loro strada si trasformasse nella presa di coscienza delle loro radici e di una identità costruita nel tempo con il concorso di tutti gli elementi che caratterizzano un territorio nello spazio geografico ed interiore. Il lavoro consta di tre parti. La prima è dedicata ai nomi dell’attuale stradario; la seconda alle modifiche proposte dalla Commissione;la terza, inAppendice , alle strade del “Parco Rinascimento”, di nuovo insediamento, in via Lauro. Infine una nota esplicativa. Abbiamo preferito nel titolo del libro la parola “odonomastica” a “toponomastica” sulla base di quanto scrive Carlo Alberto Mastrelli: “Tra toponomastica e odonomastica non va fatta confusone. Infatti mentre la prima si occupa delle denomina- zioni tradizionali e storiche dei luoghi, la seconda si occupa delle denominazioni che sono il frutto di delibere ufficiali delle amministrazioni comunali. L’odonomastica è dunque è il complesso di quei nomi di strade, piazze, ecc. che sono stati scelti e approvati con appositi provvedimenti determinati dalla volontà politica di un consiglio o di una giunta comunale. Di conseguenza toponimi e odonimi non si contrappongono per una diversa specificità linguistica ma soltanto per una diversità di consacrazione giuridica”. 12 TIPOLOGIA E DENOMINAZIONE DELLE STRADE COMUNALI L’omologazione delle strade comunali di Palma, firmata dal prefetto di “Terra di Lavoro” (il nostro paese all’epoca non faceva parte ancora della provincia di Napoli) porta la data del 10 agosto 1904, oltre un secolo fa. Le strade sono divise in comunali interne (le strade cittadine) in numero di 26; comunali esterne (le strade periferiche) in numero di 46; vicinali (strade di proprietà privata soggette a servitù di uso pubblico) in numero di 33. La somma di tutte le strade da’ come totale 105, ma in realtà esse sono 98. La spiegazione è nel fatto che 7 strade sono riportate due volte in quanto inte- ressano due categorie. Ad esempio, via Querce era per un tratto comunale interna e per un altro vicinale; via Santa Caterina, in frazione Vico, era per un tratto comunale esterna e per un altro vicinale. Notiamo anche come alcune strade vicinali, quali San Martino, Torre, San Gennaro siano diventate comunali e come alcune comunali esterne, in seguito all’espansione del tessuto urbano, siano diventate interne, quali via Sediari e via Cimitero. Non si ritrovano nello stradario di inizio secolo alcune strade attuali, mentre se ne riscontrano altre che non ci sono più. Questo perché c’è stato nel tempo un cambio di denominazio- ne: Corso Nuovo si è trasformata in via Guglielmo Marconi, Corso Ferrovia in via Trieste, via Lauro in via Ugo Di Fazio, Vicoletto Ferrari in via Luigi Michele Coppola, via Nazionale in via Roma; ancora, la prima parte di via Tirone è ora chia- mata via Macello, la prima parte di via Lauro Secco è detta via Spaccara-pe. Da notare infine che Piazza De Martino si chiamava Piazza Mercato. Dal 1904 ad oggi sono state aperte sul territorio comunale solo 4 nuove strade: via Circumvallazione (di collegamento tra la statale proveniente da Nola e quella in direzione Sarno), via 13 Alcide De Gasperi (tra via Nola e via Circumvallazione), via On.Giovanni D’Antonio (tra via Trieste e via De Gasperi), via Mons. Addeo (tra via Ugo Di Fazio e via San Martino). Alcuni nomi di vie, quali Casalicchio, Casacarrella, Vascio, Botteghe, presenti nel “Catasto onciario” della Terra di Palma 1753 e che ancora permangono nella tradizione orale, hanno già cambiato denominazione e sono assenti nello stradario. Il nostro lavoro ha una finalità prevalentemente divulgativa, per cui abbiamo preferito, nell’elencazione delle strade l’ordine alfabetico, di più facile consultazione per il lettore. Ma, sotto il profilo scientifico, proponiamo qui una suddivisione sulla base delle caratteristiche delle varie denominazioni, avvertendo che sono indicate con un asterisco in alto quelle presenti nello stra- dario del 1904, ora scomparse, e con una sottolineatura quelle che si sono aggiunte successivamente o che hanno sostituito le originarie. Denominazioni antiche È la categoria più