Marketing Profile Versione Provvisoria
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MARKETING PROFILE VERSIONE PROVVISORIA Comune di Livorno IL MOVIMENTO MASTER DI SCHERMA NEL MONDO: UNA REALTà IN AFFERMAZIONE TOTALE Il movimento Master, parte fondamentale del mondo della scherma e dello sport in generale , nasce all’inizio degli anni 90, precisamente nell’a- gosto 1991 in Gran Bretagna, prendendo il nome di “Comitato Europeo Veterani della scherma “ ; fin dalla sua nascita il Comitato si è impegnato nell’organizzazione dei Campionati Europei sia individuali che a squadre ad anni alterni , nonché un nutrito numero di gare che hanno composto un vero e proprio calendario agonistico riservato agli schermitori e schermi- trici over 40. Dal 1997 in poi, il movimento ha avuto il riconoscimento ufficiale dell’Or- ganismo Mondiale della Scherma, la FIE, che si impegna ad organizzare i Campionati Mondiali Veterani, sia individuali che a squadre, con cadenza annuale. Il movimento risulta in continua crescita e ad oggi può vantare sia a livello nazionale che internazionale presenze pari a 1000 schermitori impegnati nelle tre armi sia maschile che femminile 1997 CITTà DEL CAPO 1998 LA CHAUX DE FOND 1999 SIOFOK 2000 GODOLLO 2001 MARTINICA 2002 TAMPA 2003 LIMOGES 2004 KREMS 2005 TAMPA 2006 BATH 2007 SYDNEY 2008 LIMOGES 2009 MOSCA 2010 POREC 2011 POREC 2013 VARNA 2014 DEBRECEN 2015 LIMOGES LA PRIMA VOLTA IN ITALIA: L' AFFERMAZIONE DEL MOVIMENTO VETERAN, NELLA PATRIA DEGLI EROI DELLA SCHERMA Per la prima volta in Italia , Livorno ospiterà i Campionati Mondiali Veterani nel 2018, pertanto la città Toscana sarà il centro del mondo sportivo schermistico riverdendo il primato della sua tradizione schermistica che la colloca come una delle patrie della scherma mondiale . Vale la pena ricordare una nota, non a tutti conosciuta , che nel 1700 Livorno dette i natali a Domenico Angelo Tremamondo dei conti Malevolti, autore del celebre manuale di scherma “ L’ecole des armes avec l’explica- tion generale des principales attitudes et positions concermant l’escrime” integralmente inserito da Diderot e D’Alambert nell’encyclopedie . Il teatro della sfida mondiale sarà il PalaModigliani dove saranno presenti circa 25 delegazioni mondiali per un totale di circa 1000 atleti suddivisi in tre categorie over 50 che si contenderanno i titoli in palio sia a a livello individuale che a squadre. A LIVORNO: LA PORTA DELLA TOSCANA Livorno è, per grandezza, la seconda città della Toscana dopo il capoluogo Firenze. Famosa per il porto, per il suggestivo lungomare e per il carattere ironico dei suoi abitanti, Livorno è anche la più giovane tra le città toscane. Fu infatti nel 1575 che il Granduca di Toscana Francesco I de’ Medici diede incarico all’architetto Bernardo Buontalenti di progettare la prima pianta della nuova città di Livorno. L’idea di trasformare un piccolo villaggio di pescatori e contadini in una piazza mercantile fu di Cosimo de ‘ Medici (padre di Francesco), ma venne realizzata in seguito dal figlio Ferdinando I (fratello di Francesco), che si impegnò per dare gli impulsi decisivi alla costruzione della nuova città e allo sviluppo delle attività commerciali. E’ infatti a Ferdinando I che si deve, tra il 1591 e il 1593, la promulgazione delle famose leggi Livornine, provvedi- menti straordinari nei quali si invitavano “i Mercanti di qualsivoglia Nazione, Levantini, Ponentini, Spagnoli, Portoghesi, Grechi, Tedeschi, Italiani, Ebrei, Turchi, Mori, Armeni, Persiani” a stabilirsi a Livorno per svolgere la propria attività commerciale. Questa serie di atti annullava tasse, debiti ed insol- venze, cancellando qualsiasi trascorso penale e concedendo la più ampia libertà di culto (ampiamente dimostrata dalla presenza, arrivata ai giorni nostri, di templi e cimiteri di diverse religioni). Le Livornine conferirono a Livorno i tratti della città cosmopolita e i numerosi mercanti stranieri che vi giunsero, per i propri traffici, contribuirono a sviluppare l’importanza del porto livornese. Il passaggio e l’integrazione di popoli così diversi ha lasciato Milano profonde tracce nei costumi, nel linguaggio, nel carattere e V nella cucina dei livornesi. Non è un caso che il piatto che più Venezia rappresenta la città di Livorno e la sua mescolanza di culture sia il Cacciucco, zuppa di pesci diversi che convivono armoniosa- Genova mente insieme. Pisa Firenze Anche dal punto di vista culturale la città di Livorno ha dato Livorno i natali a personalità eccellenti, soprattutto nel campo della Siena pittura, come Amedeo Modigliani e Giovanni Fattori; a Giovanni Fattori, principale esponente del movimento dei Macchiaioli, è dedicato il Museo Civico Giovanni Fattori, situato nella presti- Roma giosa Villa Mimbelli, residenza privata ottocentesca, divenuta sede museale nel 1994. A Livorno ha sede, dal 1881, la prestigiosa Accademia Navale, ente universitario militare, che si occupa della formazione tecnica e della preparazione militare degli ufficiali della Marina militare italiana. Un altro esponente di spicco della cultura livornese è Pietro Mascagni, compositore e direttore di orchestra, arrivato al suc- cesso per la sua famosa opera Cavalleria Rusticana. A Mascagni è dedicata la bella “Terrazza Mascagni”, fiore all’occhiello dello splendido lungomare livornese. A LIVORNO: LA Città CON UNA STORIA SCHERMISTICA INEGUAGLIATA La scherma è di gran lunga la disciplina che, in ambito sportivo, ha dato più lustro alla città di Livorno; una lunga storia fatta di successi le cui origini documentate risalgono a più di tre secoli fa. Le prime cronache schermistiche furono raccolte dallo studioso Jacopo Gelli che, nei suoi scritti, Bibliografia generale della scherma e L’arte delle armi in Italia, fa risalire le origini della scuola livornese agli inizi del ‘700, periodo in cui la città si rivelò una fucina di eccellenti schermitori e maestri d’armi. Un personaggio “epico” della scherma livornese fu senza dubbio Domenico Angelo Tremamondo dei Conti Malevolti, l’Angelo della scherma. Nato a Livorno nel 1717, ricco, colto, di nobile discendenza e di bell’aspetto, An- gelo Tremamondo divenne ben presto uno dei personaggi più noti del suo tempo. Intorno al 1740 il padre lo mandò a Parigi per studiare economia, ma Angelo finì invece col dedicarsi a ciò per cui era più portato: le lezioni di scherma impartitegli dal celebre Maestro Bertrand Teillagory del quale divenne amico e allievo prediletto. Nel 1763, col generoso supporto di un altro illustre amico, Lord Pembroke, Angelo diede alle stampe la prima edizione del capolavoro del suo immenso talento: “L’ecole des armes avec l’explication générale des principales attitudes et positions concernant l’escrime”, uno dei più celebri e ricchi manuali di scherma mai pubblicati, arricchito da 47 splendide tavole realizzate dai più famosi artisti e incisori del tempo. Quando l’opera uscì a Londra, Diderot e D’Alembert ne rimasero così impressionati da volerla inserire in forma integrale all’interno della loro Encyclopedie. Dopo Angelo Tremamondo ancora molti personaggi epici costellarono l’evolu- Il 1892 fu un anno importante per la scherma livornese: nacque infatti il zione della storia della scherma livornese: l’esponente più significativo durante glorioso Circolo scherma Fides, fondato tra gli altri da Beppe Nadi, che l’Ottocento fu senza dubbio Giuseppe Pini, considerato il vero fondatore della fu valente schermitore in giro per l’Europa. Ma al di là delle vittorie come scuola di spadaccini labronici, attraverso la quale contribuì a restituire alla atleta, Giuseppe Nadi è passato alla storia soprattutto per l’efficacia dei scherma italiana “l’originaria identità”. Di fatto quindi fu l’iniziatore di quel per- suoi sistemi di insegnamento, considerando infatti l’elevato numero di corso stilistico che Eugenio Pini, suo figlio, e Giuseppe Nadi, il suo allievo più campioni che riuscì a formare durante la sua lunga carriera, è senz’altro brillante, contribuiranno a perfezionare e imporre, sia in pedana che a livello da ritenere uno dei più grandi maestri che la scherma moderna abbia magistrale, nel panorama schermistico di fine secolo, per poi farlo giungere mai espresso. Non è un caso che i suoi due figli, Aldo e Nedo, divennero i fino ai nostri giorni attraverso Nedo Nadi, Aldo Nadi e il Circolo scherma Fides. due atleti più vincenti. Fu grazie a Nedo Nadi e ai suoi 5 ori nell’ edizione dell’Olimpiade di Anversa 1920, che l’epopea della scherma livornese arrivò al suo apice; i nomi di schermitori livornesi vittoriosi alle Olimpiadi del primo Novecento furono molti: Aldo Nadi, Gustavo Marzi, Manlio di Rosa, Bino Bini, Oreste Puliti, Giorgio Chiavacci, Athos Tanzini e Aldo Montano (capostipite della gloriosa dinastia Montano). Gli anni ‘60 del Novecento aprirono, sotto la sapiente guida del maestro Athos Perone, un ventennio di nuovi successi per la scuola livornese: i primi a mettersi in luce alle Olimpiadi di Roma del 1960 furono Mario Curletto e Maurizio Vaselli, argento nel fioretto a squadre, e Pier Luigi Chicca, bronzo nella sciabola a squadre. Agli albori degli anni ‘70 IL PALA MODì LOCATION PRESTIGIOSA A GARANZIA DEL RISULTATO La cornice scelta per lo svolgimento dei campionati del mondo Master è quella del Modigliani Forum, palazzetto dello sport livornese e toscano, inaugurato nel 2004. La location del Modigliani Forum ha una capienza di circa 8000 spettatori ed è attualmente il palasport più capiente della Toscana; con la nuova gestione la struttura ha visto gli eventi musicali e non solo aumentare in maniera considerevole, rendendo il Modigliani Forum uno dei palazzetti più ambiti della Toscana. Il palazzetto deve il