Beshty, «Il Mattino» Oltre Il Tempo
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Pacelli, Alessandra. ‘Beshty, “Il Mattino” oltre il tempo’. Il Mattino . 21 settembre 2018 pp. 38 38 Venerdì 21 Settembre 2018 CulturaNapoli M ilmattino.it Domani alla galleria napoletana di Thomas Dane l’inaugurazione della mostra dell’artista londinese dal titolo «Aggregato» Tra le opere una serie ispirata al nostro giornale: sette composizioni realizzate usando la prima e l’ultima pagina con tagli a mano LE OPERE A sinistra e sotto due dei lavori dell’esposizione da domani visibili alla galleria napoletana di Thomas Dane. In basso, l’autore delle opere, Walead Beshty LA MOSTRA Due tra le sette composizioni di Walead Beshty con la prima e l’ultima pagina de «Il Mattino» Sono tra le opere realizzate dall’artista londinese appositamente per questo suo esordio partenopeo Beshty, «Il Mattino» oltre il tempo Alessandra Pacelli èdiinterveniresultempotra- sono proprio quelle usate dagli le speculari sono rispettivamen- sformando un oggetto - il quoti- spedizionieri, con tanto di eti- te un omaggio al gallerista Tho- lfaredell’artista,letrasfor- diano - che proprio per la sua chette e timbri come se fossero i mas Dane e al suo socio Fra- mazioni che nel tempo subi- natura è radicato in un luogo e visti di un ipotetico passaporto. nçois Chantala: per ciascuno c’è sce l’opera e l’accumulo di in momento preciso facendosi L’opera dunque si altera nel una foto che ne mette in primo elementi come estrema for- portavoce di tutto ciò che acca- tempo e muta ogni volta che vie- piano le mani, e mentre a simbo- ma «ecologica» di riciclo. de in una data specifica, in un ne esposta, ed è testimone della leggiare il primo c’è una scriva- Sembrano essere queste le singolo giorno. Il giornale trasfi- sua stessa deperibilità, forse an- nia scomposta - nel senso che il principali direttrici attraverso gurato diventa così veicolo di un che della caducità della bellez- piano del tavolo è riprodotto in I rame e appeso a parete (con tut- cui si muove Walead Beshty, messaggio universale che fa i za. Un altro lavoro a parete, in- l’artista londinese che sovverte conti con i linguaggi della con- vece, è un inno all’arte del rici- to il suo tesoro di ditate) - per e ridefinisce le forme d’arte tra- temporaneità, perde il suo radi- clo: vecchie opere o progetti e l’altro c’è un computer seziona- dizionali dando vita a lavori che camento nel «qui ed ora» e si appunti vengono distrutti e ma- to e rimontato a mo’ di totem: è nella loro natura composta, fat- proietta in avanti, in un futuro cerati nell’acqua e ne viene fuo- ancora funzionate, lancia picco- ta di ricombinazioni, creano che lo accoglierà non per il suo ri un composto pastoso che ri- li suoni e cambi di luce dallo spaesamenti e cortocircuiti spa- significato ma per la sua trasfor- corda le zolle di terra, ma inclu- schermo: un computer zombie, un lacerto di macelleria dell’era zio-temporali di grande fascina- mazione e il nuovo senso che gli de pezzi di vetro e plastiche, digitale, una presenza iconica zione e potenza visiva. Ospite ha donato l’arte. tracce di un piccolo mondo ma carica di ironia. della galleria napoletana di Tho- scomparso a cui qui si offre una Ma tornando al concetto di E ancora, due grandi sculture mas Dane con la mostra «Aggre- seconda possibilità di vita. Poi «aggregato» - che Beshty usa rollini fotografici che contene- degli ambienti della galleria e in ceramica assemblano ritrova- gato» che inaugura domani alle due grandi foto sono il trionfo per titolare la sua mostra - quel- vano questo lavoro, per Beshty è delle persone, e in più... conser- menti di oggetti (mani mozzate, della scomposizione del colore, 18, Beshty presenta una ricca se- lo che l’artista evidenzia è pro- stato un gesto concettuale e poli- vano le impronte delle mani di figure di animali, parti di pian- ottenuta con movimenti forzati lezione di sue opere prodotte ne- prio la sovrapposizione di trac- tico allo stesso tempo. Un’altra Beshty, le tracce delle dita che le te, teste): sono state infatti rea- in fase di stampa: le cromie per- gli ultimi anni insieme a lavori ce, segni e fasi diverse che l’ope- opera su tela, come un sudario o hanno toccate o spostate come lizzate in Messico impiegando realizzati appositamente per ra attraversa prima di mostrar- dono così la loro compattezza un insolito reperto archeologi- testimonianza del lavoro del lo- sottoprodotti di scarto, e si ispi- questo suo esordio partenopeo, si. Ne sono testimonianza due (anche qui uno slittamento di co, reca in sé le tracce di un pre- ro autore e delle possibili tra- rano ai murales sudamericani tra i quali emerge con prepoten- cubi in vetro lacerati da crepe, senso e d’immagine) e sembra- cedente lavoro di pittura: sono sformazioni nel tempo. E qui si anticolonialisti. Infine, un lun- za una serie ispirata dalle pagi- con gli angoli scheggiati, esito no esplodere in un tripudio da impronte di passaggi, memorie torna al tema d’origine: quell’ag- go piano raccoglie 7 volumi di ne de «Il Mattino». Si tratta di dei trasporti «violenti» subiti da fuochi d’artificio. Restando di passato, anche qui stratifica- gregazione di orme e di signifi- grande formato, prologo di un sette composizioni realizzate un luogo all’altro. E le scatole di nell’ambito della fotografia, un zioni e accumulazioni. cati che rendono le opere ani- lavoro più ampio di 52 libroni, con la prima e l’ultima pagina cartone su cui sono posizionati pezzo di storia rivive in due Tra i lavori formalmente più mate da vita propria. Poi due sa- che in maniera ossessiva, ma- del nostro quotidiano sulle qua- grandi immagini scattate all’in- belli, alcune sculture geometri- niacale, documentano in circa li ha operato - secondo la tradi- terno dell’ambasciata irachena che in rame che seguono un po’ 10.000 fotogrammi tutto quello zione dei «paper cut» - con tagli aBerlinoEstabbandonatain tutto il percorso della mostra, che ha contribuito alla realizza- a mano seguendo il segno circo- fretta nei giorni della caduta del messe sul pavimento ma che po- zione di una mostra al Barbican lare di un compasso, in modo IN ESPOSIZIONE Muro e rimasta in balia di sac- trebbero stare anche sospese a CUBI IN VETRO LACERATI Centre di Londra. Un’opera mo- che alcune parti della pagina UNA RICCA SELEZIONE cheggi e vandalismi. All’artista parete, occupare uno spazio DA CREPE, ESITO DEI numentale, esposta per la pri- ruotino determinando uno slit- interessava proprio ritrarre uno proprio o assecondare la trian- ma volta, che è archivio e allo tamento dell’immagine. Prende DI LAVORI DEGLI ULTIMI spazio che diventa improvvisa- golarità di un angolo (l’artista la- TRASPORTI, SU CARTONI stesso tempo dichiarazione d’in- così vita con folle visionarietà ANNI INSIEME A QUELLI mente libero da qualunque so- scia ampia scelta al loro posizio- ESCULTUREINRAME tenti. Una narrazione del fare un’idea surreale di giornale che vranità, una sorta di terra di nes- namento): opere lucide e spec- creativo che incarna l’apoteosi rifiuta ogni regola e si piega al NATI PER L’ESORDIO suno senza confini segnati. Il chianti nel loro riflesso ramato CON LUCE, RIFLESSI dell’«aggregato». volere dell’arte: l’idea di Beshty PARTENOPEO trasportare oltre le frontiere i che accoglie la luce e il riflesso EIMPRONTEDELL’AUTORE © RIPRODUZIONE RISERVATA Sacro/Profano, l’angela formosa cede al diavolo lussurioso (edizioni BD, pagine 180, euro mo, il diavolo “pervertito” e tore si ispira? femminile. 18), fumetto creato da Mirka bruttino - cercando di creare «Il mio tratto è l’insieme di «Secondo me sarebbe op- Andolfo che sarà presentato qualcosa di simpatico e diver- tutto quello che mi piace e di portuno valutare un artista in alle 18 alla Feltrinelli in piazza tente». tutti gli autori che ho apprez- base alla bravura, che sia un dei Martiri. Da cosa nasce l’idea di far zato e seguito fin da quando uomo o una donna dovrebbe La Andolfo, trentenne napo- incontrare un’angela formo- ero una ragazzina. I primi che essere solo un dettaglio. Ma è letana, vive da tempo a Tori- sa e svampita con un diavolo mi hanno influenzata sono vero che oggi rispetto al passa- no. dove lavora per la DC Co- innamorato e sfigato? senza dubbio Barbara Canepa to ci sono più donne che fanno mics e sulle serie di Harley «È nata per gioco, da un di- eAlessandroBarbucci,maan- questo lavoro, e ovviamente la Quinn, Wonder Woman, segno che avevo fatto nel tem- che gli americani Joe Madurei- cosa non può non farmi piace- Bombshells, Teen Titans. Ha po libero, in cui avevo rappre- ra e J. Scott Campbell». re». Giovanni Chianelli disegnato per Marvel, Dynami- sentato una prosperosa angio- Quanto c’è di napoletano © RIPRODUZIONE RISERVATA te, Aspen; da autrice ha firma- letta vicino a un brutto diavo- nel suo tratto che piace an- i sono Angelina, cherubi- to, oltre alla trilogia di Sacro/- lo monello. Ho pensato che sa- che all’estero? na bionda, formosa e Profano,un’altraseriedisuc- rebbe stato divertente costrui- «Per quanto sia orgogliosa svampita, e Damiano, un cesso, Contro natura,pubbli- re un mondo intorno a loro, delle mie origini, non credo LA NAPOLETANA diavolo sfigato e lussurio- cata anche negli Stati Uniti. dando loro dei nomi e creando che il mio segno dipenda dal D’ESPORTAZIONE Cso. Si innamorano ma lei, in Chi sono Angelina e Da- una storia. Avevo bisogno di luogo in cui sono nata. Quan- tutta la prima parte della sto- miano, Mirka? uno stacco dal lavoro di colori- do scrivo, forse, si vede un po’ MIRKA ANDOLFO ria, non vuole cedere alla pas- «Sono la versione caricatu- sta che facevo all’epoca e mi è di più per la verve umoristi- PRESENTA IL SUO sione.