25 Aprile PRESIDENTE CARLO SMURAGLIA Anna Cocchi Pubblichiamo Una Sintesi Della Sua Relazione

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

25 Aprile PRESIDENTE CARLO SMURAGLIA Anna Cocchi Pubblichiamo Una Sintesi Della Sua Relazione Organo dell’ANPI Provinciale di Bologna - Anno XIV - Numero 2 - Luglio 2016 IL XVI CONGRESSO NAZIONALE RICONFERMA 25 Aprile PRESIDENTE CARLO SMURAGLIA Anna Cocchi Pubblichiamo una sintesi della sua relazione Bilancio di un quinquennio rici, studiosi locali e “testimoni”, alcuni punti fermi ormai acquisiti 1. Nel difficile contesto internazio- in tema di Resistenza: a) Resistenza nale e nazionale l’Anpi ha difeso non solo armata, ma anche civile, la Costituzione, invocato la rifor- dopo l’8 settembre; b) Resistenza ma della legge elettorale, indica- contrapposta all’autoritarismo e to le strade corrette e praticabili alla dittatura; c) Resistenza delle per riequilibrare i rapporti sociali donne sia come staffette, sia come devastati dalla crisi, svolto la sua combattenti nelle brigate parti- ari partigiani, cari antifa- funzione di “coscienza critica” nei giane, sia come supporto logistico scisti, gentili rappresentanti confronti di un sistema politi- alla Resistenza non armata; d) Cdelle istituzioni e cittadi- co spesso degenerato. Rispetto ai Resistenza come fenomeno nazio- ni tutti, è con grande umiltà e governi l’Anpi ha sempre conser- nale con la partecipazione anche vato una linea di discussione sulle BO grandissimo rispetto per la storia del Sud; e) Resistenza libera sia dell’Anpi che oggi parlo per la singole iniziative e su specifici dalla mitologia più enfatica, sia prima volta come presidente dei comportamenti. da quei pregiudizi accusatori sui partigiani di Bologna e della sua 2. Intenso il lavoro sulla memoria quali alcuni scribacchini hanno Provincia , io, che sono nata dopo attiva. In base ai risultati più fatto fortuna. la guerra e dopo la Resistenza. Per recenti della storiografia e della la prima volta l’Associazione dei elaborazione di molti scritti di sto- > segue a pag. 2 partigiani di Bologna ha un presi- RT. 1 comma 2 aut. N. 080016 del 10/03/2008 - DCB - - DCB 10/03/2008 del 080016 N. 2 aut. 1 comma RT. dente donna, e per la prima volta è un antifascista. Voglio che sia pro- prio l’antifascismo il filo condutto- re del mio mandato, in continuità con i valori della Resistenza che appartengono a questa associazione di cui è stata portatrice ieri, oggi e ALE - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) A 46) n. L.27/02/2004 in (conv. 353/2003 - D.L. ALE lo sarà domani, con uno sguardo che necessariamente deve essere rivolto anche al presente e al futu- ro. Perché l’Anpi è un movimento vivo, vivace e vitale: e tale lo dob- biamo mantenere. Lo dobbiamo ai partigiani che ancora ci possono omaggiare della loro testimonianza POSTE ITALIANE Spa - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POST ABBONAMENTO IN - SPEDIZIONE Spa ITALIANE POSTE > segue a pag. 4 La relazione introduttiva di Carlo Smuraglia > segue XVI congresso nazionale da pag. 1 riflessioni storico-politiche con sione dei movimenti neofascisti, alcune Università che hanno pro- sempre più presenti nelle città, 3. Notevole sforzo nel campo della dotto pubblicazioni fondamentali. nei paesi, sulla rete, nelle liste “formazione”, non solo rivolta ai Crescente autorevolezza acquisita elettorali e nei luoghi che si è cer- più giovani, ma anche ai dirigenti. con le Istituzioni. Da due anni il cato di consacrare alla memoria di Importanza della formazione per Quirinale ospita la premiazione Mussolini e del fascismo. affrontare meglio la complessità dei nostri concorsi con il Miur, 10. Difesa della Costituzione. Su que- delle situazioni politiche e supera- con la presenza e l’intervento del sto piano intransigenza assoluta re i limiti determinati dalla pro- Presidente della Repubblica. contro qualunque iniziativa di un gressiva assenza di testimonianze 7. Fondamentale e ragguardevole il suo stravolgimento da parte di dirette. lavoro svolto nelle scuole, soprat- qualsiasi Governo. Né conserva- 4. Particolare attenzione verso i gio- tutto a seguito del Protocollo d’in- torismo, né contrarietà a qualsia- vani, stabilendo contatti per capir- tesa col Ministero dell’istruzione, si modifica della Carta; nessuna ne le esigenze e coglierne le poten- stilato nel 2014. Quel documento obiezione anche sulla questione zialità. Per facilitare la reciproca ha aperto le porte della scuola in della correzione del “bicamerali- comprensione si sono modificati molti luoghi e ha consentito, con smo perfetto”, purché non si tratti gli strumenti di comunicazione e due concorsi nazionali, con l’ini- di stravolgimenti. Ferma posizione promosse occasioni di incontro in ziativa delle “lezioni” in dieci città contro la modifica della regola cui ci si potesse parlare al di fuori e con la manifestazione conclusiva delle regole (l’art. 138) e contro dell’ufficialità e del formalismo. del 6 maggio scorso alla Camera, il progetto di riforma del Senato, I giovani sono una risorsa straor- di contattare scuole e studenti, di dall’Anpi ritenuto negativo e peri- dinaria, che bisogna riuscire ad suscitare interesse ed emulazione, coloso, tanto più se accompagnato impiegare e coinvolgere con ogni di promuovere iniziative non solo da una riforma illiberale della mezzo, trasmettendo loro i valori per la conoscenza della storia più legge elettorale. dell’Anpi. recente, ma anche per lo svilup- 11. Vera e propria svolta, nella secon- 5. Stragi nazifasciste: l’Anpi si è po della cittadinanza attiva e del da parte del quinquennio, sul costituita parte civile in tutti i senso e valore della partecipazione. tema dei rifugiati e dei migranti, procedimenti presso i Tribunali 8. Valorizzazione del ruolo delle donne nel quadro di una forte aspirazione militari in cui è stato possibi- in generale, il diritto all’emancipa- alla pace e al rigetto di ogni forma le, e ha svolto una grande azio- zione, alla libertà, alla effettiva di xenofobia e di razzismo. ne per ottenere giustizia e verità uguaglianza e parità. Attraverso il nei confronti della Germania e lavoro del “Coordinamento donne” In conclusione, il 16° Congresso vede dell’Italia. Purtroppo sono manca- dell’Anpi, ma anche con ricerche, un’Anpi in buona salute, con oltre ti il riconoscimento e l’esecuzione incontri, seminari, convegni, tutti 124.000 iscritti, oltre a 900 tessere in Germania delle sentenze dei impostati al femminile, ma con la di “amici” dell’Anpi. Un dato for- Tribunali italiani, a causa della presenza costante di molti uomini temente superiore non solo a quel- contraddizione che ancora esiste in e dello stesso Presidente nazio- lo di altre associazioni, ma perfi- Germania tra chi (la maggioranza) nale, a significare che non esiste no dei partiti che ancora restano ha fatto e vuole fare i conti col un problema che riguarda solo le sulla scena. L’Associazione si com- passato e chi, invece, resta ancora- donne, quando si tratta del loro pone di 107 Comitati provinciali e to a un nazionalismo esasperato e ruolo nella società, nella politica e 1.482 Sezioni, di cui sette all’este- giustificazionista. Scarsi i risultati perfino nella famiglia. ro; 17 Coordinamenti regionali; 3 raggiunti nel nostro Paese, dove le 9. Importante lavoro compiuto sul Responsabili di area. Assicurata la Relazioni della Commissione bica- delicato, complesso e fondamenta- presenza in tutto il Paese, compresi merale sul cosiddetto “armadio le tema dell’antifascismo. Aspetto gli angoli più remoti e quelli in cui, della vergogna”, non hanno mai culturale della piena conoscenza fino a poco tempo fa, l’Anpi era asso- formato oggetto di una pubblica di ciò che è stato e ha signifi- lutamente inesistente o ignorata. Tra discussione. cato il fascismo, contrapponendo gli iscritti, un buon numero di donne 6. Importanza dei rapporti tra Anpi, una realtà fatta di dati ed eventi (circa il 30%), dato che andrebbe Università e mondo degli stu- certi, ai tentativi reiterati di aval- ampliato. In continua crescita la pre- diosi, in particolare degli storici. lare la tesi di un “fascismo mite”. senza dei giovani, ma anche in questo Collaborazione su ricerche, studi, Impegno a contrastare la diffu- campo bisogna fare molto di più. - 2 I Congressi La campagna congressuale, iniziata dalla fine di ottobre 2014, si è svolta secondo le regole e ordinatamente nei mesi successivi. Alto esempio di democrazia: in tutte le Sezioni, o quasi, si è tenuto il Congresso, con discussioni anche vivaci, ma senza problemi e in un’atmosfera di grande fraternità (complessivamente, 25/30.000 presenze). Il Comitato nazionale del 21 gennaio 2016 ha deciso di aderire alla campagna refe- rendaria contro la riforma del Senato e contro alcune parti della Legge elettorale. Discussione c’è stata, eccome, in quasi tutti i Congressi. Il contenuto del documento base, nella parte relativa alla difesa della Costituzione era inequivocabile, nel senso che spiegava chiaramente le ragioni che impongono di difen- dere la Costituzione da stravolgi- menti, senza peraltro restare fermi su posizioni conservatrici; e conte- neva una critica piuttosto esplicita non solo alle riforme in corso, ma anche alle modalità di trattazione in Parlamento. Su questo terreno non sono ammissibili cedimenti o compromessi, “essendo in gioco la Intervento al congresso del Segretario ANPI Bologna Gildo Bugni rappresentanza dei cittadini e dun- non sono favorevoli all’ottimismo: sione, visto che ormai gli stranieri que la democrazia”. le guerre non cessano e hanno per che vivono stabilmente in Italia rag- Il Comitato nazionale non è stato vittime i civili; la minaccia ter- giungono il 10% della popolazione. smentito, perché il documento è roristica persiste; spostamento a In un contesto simile sono prioritari: stato approvato a larghissima mag- destra di molti Paesi europei; nel l’impegno per la pace e la contrarie- gioranza e, quando si è votato nei Mediterraneo due Paesi preoccupa- tà a ogni tipo di guerra; l’impegno Congressi sul tema del referendum, no in modo particolare: l’Egitto, sulla questione dei migranti e sulla a riguardo di documenti o emen- per l’indirizzo autoritario che ha questione dell’inclusione, oltre che damenti presentati nel corso del ormai assunto in modo definitivo; la per il rispetto dei diritti umani.
Recommended publications
  • Amendola: Mobilitazione Unitaria E Vigilanza Dimassa Perche Gli Organi
    s dI n ANNO XIX / NUOVA SERIE / N. 12 pcital< '* e"° grupp« '"o •"»"""1 bis/70•) ic Luntdi 22 mtrzo 1971 / Lire 80 (.rr.tr.ti L. IM) Tito in Italia: Casa: il governo nuove prospettive nei chiamato al rispetto rapporti jugo-italiani degli impegni (A PAGINA 12) ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO (A PAGINA 2) A Bologna una possente dimostrazione antifascista ha concluso il Congresso nazionale dei partigiani CENTOMILA IN PIAZZA CONTRO LA REAZIONE Amendola: mobilitazione unitaria e vigilanza dimassa perche gli organi dello Stato facciano il loro dovere Un grande corteo riafferma gii ideali della Resistenza e li collega ai compiti presenti - Numerosissimi i giovani nella fiumana di popolo - I discorsi di Vecchi, vice-presi- dente del Consiglio regionale, e del senatore Arialdo Banfi: il governo colpisca senza esitazione i responsabili e i mandan*' dei piani eversivi - Le richieste dell'ANPI SEQUESTRATE NUOVE LISTE DI NOMI SU CUI CONTAVANO I SEDIZIOSI DALL'INVIATO BOLOGNA, 21 marzo Con una grande, appassionante, indimenticabile manifestazione popolare si e con­ cluso questa mattina a Bologna il VII Congresso nazionale dell'ANPI. Non meno di Borghese centomila cittadini hanno sfilato per oltre due ore per le vie del centro per riaffer* mare la decisa volonta di sbarrare la strada al fascismo, sotto qualsiasi forma esso .si manifesti. Preceduti dai gonfaloni delle citta-martiri di Marzabotto e di Boves e e in Grecio? da quello del Comune di Bologna, medaglia d'oro della Resistenza, il corteo dei centomiUi si e poi portato in piazza Maggiore, dove hanno parlato i compagni Banfl, ROMA, 21 marzo vice presidente dell'ANPI, e Giorgio Amendola.
    [Show full text]
  • The Italian Resistance in Piedmont: Motives and Aspirations
    DOI: 10.7763/IPEDR. 2012. V51. 18 The Italian Resistance in Piedmont: Motives and Aspirations + Michael C. Kelly School of Humanities and Social Sciences, Nazarbayev University Abstract. At the end of May, 1945, the forces of the Italian Resistance were in a seemingly impregnable position of power: they had emerged victoriously from an eighteen-month-long armed struggle against the German occupying army and Fascist Republic of Salò; they had liberated the major towns and cities of northern Italy before the arrival of the victorious Allied troops; they had installed Committees of National Liberation (CLN) throughout the north which controlled civil administration and the management of the major industrial enterprises; and their leaders had been installed in power to head a government of national unity under the leadership of the Action Party's (PdA) FerruccioParri.Yet how had this seemingly victorious movement begun? What type of Italians had joined the forces of the Resistance, and equally importantly why? What had motivated the participants in what was an essentially minority, northern Italian phenomenon, and what did they want to achieve? This paper will examine the diverse motives for joining the Resistance struggle during 1943-45, as well as examining the political aspirations of the participants. Through a series of interviews, ex-partisans from the Garibaldi, Justice and Liberty, Matteotti and Autonomi Brigades give fascinating - and varied - responses to these questions. Keywords: Italian Resistance, Partisan Warfare, Guerrilla Warfare, Italian Anti-Fascism. 1. Introduction Italy!! The belpaese – the beautiful country. The imagination runs wild. Images of the rolling hills of Tuscany, the classical cities of Venice, Florence, and the eternal city itself – Rome – come to mind.
    [Show full text]
  • Il Fondo ANPI Della Biblioteca Corticella
    Il Fondo ANPI della Biblioteca Corticella Via Gorki 14 Corticella ( Bologna) Tel. 051 700972 [email protected] N.Inv.: CN D 13325 ANPI 261 LAV *Pacem in terris : l'enciclica della liberazione / Raniero La Valle. - San Domenico, Fiesole : Cultura della pace, 1987 N.Inv.: CN D 13477 ANPI 320 LAV La *voce della Resistenza : *antologia del 1. decennio di "Patria indipendente" 1952-1961 / introduzione di Lucio Cecchini. - Roma : a cura del Comitato nazionale dell'ANPI, stampa 1981 N.Inv.: CN D 13335 ANPI 324 COM I *comunisti e la società italiana / a cura di Ettore A. Albertoni, Berta Berti, Sergio Mariani ; [scritti di Amendola ... et al.]. - [S.l. : s.n.], 1962 N.Inv.: CN D 13396 ANPI 324 GAL *Storia del Partito comunista italiano / Giorgio Galli. - Milano : Schwarz, 1958. N.Inv.: CN D 13481 ANPI 324 NED *Faenza e Rimini sotto la dittatura : contributo alla storia dell'antifascismo e della Resistenza repubblicana 1919-1945 / Bruno Nediani ; prefazione di Oddo Biasini. - [S.l.] N.Inv.: CN D 13323 ANPI 324 RIN *Rinascita : 1947. - Roma : Editori Riuniti, stampa 1976. N.Inv.: CN D 13324 ANPI 324 RIN *Rinascita : 1944-1945. - Roma : Editori Riuniti, 1974. N.Inv.: CN D 13385 ANPI 324 ROB *Trent'anni di lotte dei comunisti italiani : 1921-1951 / Paolo Robotti, Giovanni Germanetto. - Roma : Edizioni di cultura sociale, 1952 N.Inv.: CN D 13375 ANPI 324 SEC L'*azione svolta dal partito comunista in Italia durante il fascismo, 1926- 1932 : ricordi, documenti inediti e testimonianze / Pietro Secchia. - Milano : Feltrinelli, 1970 N.Inv.: CN D 13327 ANPI 324 SET L'*uomo qualunque : 1944-1948 / Sandro Setta.
    [Show full text]
  • War, Resistance, and Memorialization in Tuscany, 1943-1945
    Georgia Southern University Digital Commons@Georgia Southern Electronic Theses and Dissertations Graduate Studies, Jack N. Averitt College of Spring 2011 Heroes or Terrorists? War, Resistance, and Memorialization in Tuscany, 1943-1945 Lynda Lamarre Follow this and additional works at: https://digitalcommons.georgiasouthern.edu/etd Recommended Citation Lamarre, Lynda, "Heroes or Terrorists? War, Resistance, and Memorialization in Tuscany, 1943-1945" (2011). Electronic Theses and Dissertations. 596. https://digitalcommons.georgiasouthern.edu/etd/596 This thesis (open access) is brought to you for free and open access by the Graduate Studies, Jack N. Averitt College of at Digital Commons@Georgia Southern. It has been accepted for inclusion in Electronic Theses and Dissertations by an authorized administrator of Digital Commons@Georgia Southern. For more information, please contact [email protected]. HEROES OR TERRORISTS? WAR, RESISTANCE, AND MEMORIALIZATION IN TUSCANY, 1943-1945 by LYNDA LAMARRE (Under the Direction of Charles S. Thomas) ABSTRACT This thesis will delve into the unfolding of the Italian Resistance, from an underground association to a militant organization, which aided and facilitated the Allied advance to northern Italy. Particular emphasis will be placed on the actions and consequences of the Resistance in rural Tuscany and their affect on the local population. It will examine the changing views of Italian society, from the immediate post-war era and the decades that followed, with a brief examination of the cinematographic influences on the social views. It will include the debate over who deserves a commemorative monument and the divided and changed memory regarding the Resistance. Finally, the author will examine the current debate over the most appropriate way to memorialize the complicated and tumultuous struggle to free Italy over sixty years ago.
    [Show full text]
  • Film Neorealism and the Postwar Italian Condition
    Re-envisioning the Nation: Film Neorealism and the Postwar Italian Condition Brent J. Piepergerdes1 Department of Geography, University of Kansas 1475 Jayhawk Blvd., Lawrence, KS, 66045 Email: [email protected] Abstract Emerging out of the ashes of Fascism, Italian Neorealist films were inexorably tied to the social, political, and economic reorganization of the nation in the immediate postwar years. Coupled with the advent of new cinematic techniques that characterized the genre (the use of non-actors, natural lighting, on-location shooting, and the absence of melodrama), the reassertion of local and regional realities in Neorealist films marked a sharp break from Fascist-era depictions of a national ideal. By injecting presentations of poverty and class conflict into the urban setting and deconstructing the rural idyll, Neorealism offered a new means of imagining national unity based on class consciousness and consent as opposed to coercion. The attempts to present the “social truths” of the postwar period revolved around the transformation of the iconic images central to Fascist constructions of the nation. Luchino Visconti’s La terra trema (1948) is discussed as emblematic of the shared moral and stylistic unity of the genre. 1 © Brent J. Piepergerdes, 2007; collection © ACME Editorial Collective Re-envisioning the Nation: Film Neorealism and the Postwar Italian Condition 232 Introduction In his examination of the relationship between cinema and socio-cultural transformation in Italy, P. Adams Sitney identifies two specific periods in which film has most actively participated in the (re)construction and communication of the changing nation: the immediate postwar period of the late 1940s, and the early 1960s, years marked by the apex of Italy’s “economic miracle” (Sitney 1995, ix).
    [Show full text]
  • Antifascismo E Lotta Di Liberazione Nel Bolognese Comune Per Comune
    - Copertina di Gilberto Veronesi. In copertina e nel frontespizio: Un gruppo di partigiani in Piazza del Nettuno.il 21 aprile 1945 giorno della liberazione di Bologna. Antifascismo e lotta di Liberazione nel bolognese Comune per Comune ANPI - Bologna Si ringraziano particolarmente: per la collaborazione alla compilazione delle schede co­ munali: Katia Arbizzani Marchi per la collaborazione alla iconografìa: Gilberto Veronesi Si ringraziano per aver accolto l’invito a scrivere le pagine de­ dicate a cinque Comuni: Quinto Casadio, su Imola Mario Gandini, su San Giovanni in Persiceto W erther Romani, su San Lazzaro di Savena Graziano Zappi “Mirko”, su Casalecchio di Reno e su Mordano Si ringraziano per aver fornito relazioni, memorie, documenti e noti­ zie: Mario Anderlini, Tiberio Artioli, Lia Aquilano, Remigio Barbieri, Francesco Berti Arnoaldi Veli, Bruno Bertusi, Oscar Chiappelli, Angelo Cocchi, Luigi Crescimbeni, John Day, Franco Fontana, Nazario Galassi, Carlo Garulli, Elio Gollini, Giacomo Mazzocchi, Romano Nascetti, Nazario Sauro Onofri, Alfonso Saccenti, Giovanni Verni, Giuliano Vincenti. Si ringraziano per aver fornito fotografìe ed altro materiale illustrativo: Gino Agostini, Francesco Albanese, Enrico Bernardi, Sergio Bonarelli, Giuseppe Brini, Paolo Del Duca, Mario Gandini, Aldo Gioiellieri, Marco Goretti, Cesarina Gruppioni, Silvana Guazzaloca, Adriano Lipparini, Beatrice Magni, Giuseppe Masetti, Lia Mattioli, Giuseppe Roncaglia, Walter Tinarelli, Amedea Zanarini, Graziano Zappi. Si ringraziano inoltre gli Istituti e le Associazioni:
    [Show full text]
  • A Loyola Rome Student's Guide to World War Ii in Rome
    A LOYOLA ROME STUDENT’S GUIDE TO WORLD WAR II IN ROME & ITALY By Philip R. O’Connor, Ph.D. Loyola University Rome Center 1968-69 DOWNLOADABLE VERSION AVAILABLE PLEASE DIRECT COMMENTS AND SUGGESTIONS TO [email protected] Tenth Edition – September 2015 LOYOLA ROME STUDENT’S GUIDE TO WORLD WAR II IN ROME & ITALY DEDICATION & ACKNOWLEDGEMENTS This Guide to World War II in Italy and Rome is dedicated to those who served the Allied cause in the Italian War of Liberation 1943-45. Of special remembrance are the five Loyolans who, in the words of Abraham Lincoln, “gave the last full measure of devotion” on Italian soil: John J. Burke, John L. Carmody, Kenneth E. Krucks, Thomas A. McKitrick and Dean P. Reinert. John Felice, founder and guiding light of the Loyola Rome Center for thirty years and whose name was given to the Campus in 2004, was an intelligence officer in the British Eighth Army seconded to the American 12 th Air Force, 47 th Bombardment Group (Light) in preparation for the invasions of Sicily and the Italian mainland. John, who first inspired this Guide, passed away in January 2008, having lived the life of a great man. Another who served was the author’s uncle, Edward O’Connor. He followed his older brother, the author’s father, Philip J., into the U.S. Navy. Philip served in the South Pacific while Ed crewed in a 5-inch gun aboard the light cruiser USS Philadelphia . Before his nineteenth birthday, Eddie O’Connor participated in the invasion of Sicily, the landing at Salerno, the sbarco at Anzio-Nettuno followed by four months of daily missions from Naples to shell German forces besieging the beachhead, and the invasion of Southern France.
    [Show full text]
  • Genoa Cricket and Football Club
    ENTE PROMOTORE Regione Liguria Assessorato allo Sport Provincia di Genova 2/5 settembre 2010 Comune di Genova dedicato ai bambini di tutto il mondo Scultura di Armando Cassiano F.I.G.C. Consigli di Circoscrizione ENDAS GENOA CRICKET © 1/1993 Comitato Organizzatore. Realizzazione: www.lineagraficaprint.it - Genova Realizzazione: www.lineagraficaprint.it © 1/1993 Comitato Organizzatore. AND FOOTBALL CLUB 7 Settembre 2010: 117 anni di Genoa e di Calcio in Italia Ente Nazionale Ente di promozione sportiva Democratico riconosciuto dal CONI dal di Azione Sociale 1976, art. 31 DPR 530/1974 riconosciuto con DD.MM. Aderente al BTS 7/6/1949 - 24/7/1954 Bureau International du Via Merulana 48 - 00185 Roma Tourisme Social Aderente al CEDAG Sede Regionale Comité Europeén Via Ricci, 3/6 - 16149 Genova des Associations d’Interêt Tel./Fax 010.59.58.576 Général E-mail: [email protected] IL SALUTO DEL PRESIDENTE REGIONALE DELL’ENDAS LIGURIA Anche quest’anno, come di consueto, Genova e la Liguria si preparano ad assistere e par- tecipare con entusiasmo al Torneo Internazionale Giovanile del Centenario James Spensley - Coppa Giuseppe Piccardo, che rappresenta un importante appuntamento sportivo a cui l’E.N.D.A.S. contribuisce attivamente ogni anno con sempre maggiore responsabilità e parteci- pazione. La promozione, l’avviamento e l’organizzazione di attività fisico-sportive sono un dove- re istituzionale in quanto fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei giovani. Il gioco del cal- cio per ovvie ragioni è largamente diffuso, è sufficiente avere “fra i piedi” un pallone e si creano immediatamente complicità, amicizia e solidarietà che difficilmente si possono trovare in altre situazioni in modo così immediato e incisivo.
    [Show full text]
  • Italian Communists, the Cold War, and West-East Migration from Venezia Giulia, 1945-1949
    Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports 2019 Liberation by Emigration: Italian Communists, the Cold War, and West-East Migration from Venezia Giulia, 1945-1949 Luke Gramith West Virginia University, [email protected] Follow this and additional works at: https://researchrepository.wvu.edu/etd Part of the European History Commons, Intellectual History Commons, Labor History Commons, Political History Commons, and the Social History Commons Recommended Citation Gramith, Luke, "Liberation by Emigration: Italian Communists, the Cold War, and West-East Migration from Venezia Giulia, 1945-1949" (2019). Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports. 3914. https://researchrepository.wvu.edu/etd/3914 This Dissertation is protected by copyright and/or related rights. It has been brought to you by the The Research Repository @ WVU with permission from the rights-holder(s). You are free to use this Dissertation in any way that is permitted by the copyright and related rights legislation that applies to your use. For other uses you must obtain permission from the rights-holder(s) directly, unless additional rights are indicated by a Creative Commons license in the record and/ or on the work itself. This Dissertation has been accepted for inclusion in WVU Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports collection by an authorized administrator of The Research Repository @ WVU. For more information, please contact [email protected]. LIBERATION BY EMIGRATION: ITALIAN COMMUNISTS, THE COLD WAR, AND WEST-EAST MIGRATION FROM VENEZIA GIULIA, 1945-1949 Luke Gramith Dissertation submitted to the Eberly College of Arts and Sciences at West Virginia University in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in History Joshua Arthurs, Ph.D., Chair Katherine Aaslestad, Ph.D.
    [Show full text]
  • Urban Narrative–Making on Refugee Crises
    Urban narrative–making on refugee crises Andrea Pogliano (FIERI) Irene Ponzo (FIERI) March 2017, Turin White paper produced thanks to the financial support of the Urban Communication Foundation in the framework of the programme “Changing Cities: Migration, Communication and Culture” and Compagnia di San Paolo. 1 Index 1. Aims and conceptual framework .................................................................................................. 3 2. The occupation of MOI buildings in Turin ................................................................................. 4 3. The transit refugees in Milan ...................................................................................................... 11 4. Methodological note ..................................................................................................................... 16 5. Media coverage and framing ...................................................................................................... 17 5.1. The MOI occupation in Turin.................................................................................................. 17 5.2. The transit refugees in Milan ................................................................................................... 19 6. The strategies of the local governments and the issue networks’ functioning ....................... 20 6.1. Local governments’ perspectives ............................................................................................. 20 6.2. Local governments’ communication strategies
    [Show full text]
  • Historical Roots of Political Extremism: the Effects of Nazi Occupation of Italy
    DISCUSSION PAPER SERIES IZA DP No. 10551 Historical Roots of Political Extremism: The Effects of Nazi Occupation of Italy Nicola Fontana Tommaso Nannicini Guido Tabellini FEBRUARY 2017 DISCUSSION PAPER SERIES IZA DP No. 10551 Historical Roots of Political Extremism: The Effects of Nazi Occupation of Italy Nicola Fontana Guido Tabellini London School of Economics IGIER, Bocconi University, CIFAR, CEPR, and CESIfo Tommaso Nannicini IGIER, Bocconi University, CEPR and IZA FEBRUARY 2017 Any opinions expressed in this paper are those of the author(s) and not those of IZA. Research published in this series may include views on policy, but IZA takes no institutional policy positions. The IZA research network is committed to the IZA Guiding Principles of Research Integrity. The IZA Institute of Labor Economics is an independent economic research institute that conducts research in labor economics and offers evidence-based policy advice on labor market issues. Supported by the Deutsche Post Foundation, IZA runs the world’s largest network of economists, whose research aims to provide answers to the global labor market challenges of our time. Our key objective is to build bridges between academic research, policymakers and society. IZA Discussion Papers often represent preliminary work and are circulated to encourage discussion. Citation of such a paper should account for its provisional character. A revised version may be available directly from the author. IZA – Institute of Labor Economics Schaumburg-Lippe-Straße 5–9 Phone: +49-228-3894-0 53113 Bonn, Germany Email: [email protected] www.iza.org IZA DP No. 10551 FEBRUARY 2017 ABSTRACT Historical Roots of Political Extremism: The Effects of Nazi Occupation of Italy* The Italian civil war and the Nazi occupation of Italy occurred at a critical juncture, just before the birth of a new democracy and when, for the first time in a generation, Italians were choosing political affiliations and forming political identities.
    [Show full text]
  • <Più in Là. 23 Partigiani Sulla Lotta Nel Mugello>. a Cura Del Circolo “La Comune” Del Mugello E Del Centro Di Docum
    <Più in là. 23 partigiani sulla lotta nel Mugello>. A cura del Circolo “La Comune” del Mugello e del Centro di documentazione di Firenze ( ed. La Pietra 1975) <Resistenza e Fascismo a Cusano Milanino>. Ezio Cuppone ( Ed. Anpi 2000) <Lo sterminio mancato. La dominazione nazista nel Veneto orientale 1943-45>. Pier Arrigo Carnier ( Mursia 1982) <Lettere di Giacomo Ulivi>. Istituto storico della Resistenza di Modena e provincia ( 1974) <Storia della Resistenza nel piacentino>. A cura dell’Amministrazione provinciale di Piacenza ( 1985) <Storia della Resistenza a Modena>. Volume 1. A cura di Anpi Modena ( 1980) <Storia della Resistenza reggiana>. Guerrino Franzini. A cura dell’Anpi di Reggio Emilia ( 1966) <Volontari della libertà. Il partigiano. Vernasca partigiana>. Memorie di Tobruk ( 1984) <La Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù>. Comune di Bologna ( 1975) <Resistenza. 40° 1945-1985>. A cura dell’ Anpi regionale ( Bologna 1985-86) <Resistenza. 1926: dittatura>. A cura dell’Anpi regionale ( Bologna 1985-86) <Resistenza. 1946: Repubblica>. A cura dell’Anpi regionale ( Bologna 1985-86) <Il partigiano>. Quaderni de “Il Novarese”. n.2 ( Nuova serie 1979) <La Glass e Cross attraverso le Alpi>. Edi Consolo ( ed. Teca Torino 1966) <Piacenza nella guerra di liberazione. Monografia n.6. Da Pertuso di Ferriere alle carceri di Piacenza. Cronache di un racconto partigiano>. ( Tep Piacenza 1981) <La guerra lungo il Po. La Seconda Guerra Mondiale lungo il grande fiume in 100 fotografie>. ( Azzurra Publishing 2016) <Memorie per la storia e per la pace. Mai più guerre>. A cura di Tullio Ferrari. ( Associazione nazionale combattenti e reduci sezione di Modena 1989) <Medaglie e pagine di storia sulla lotta di liberazione in Emilia Romagna>.
    [Show full text]