De Sabata E Santa Cecilia Negli Ultimi Anni Di Vita Del Maestro)

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De Sabata E Santa Cecilia Negli Ultimi Anni Di Vita Del Maestro) 17/18 Accademia Nazionale di Santa Cecilia Stagione sinfonica Auditorium Orchestra e Coro Parco della Musica Sala Santa Cecilia dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia giovedì 7 dicembre 2017 ore 19.30 turno G-G2 Antonio Pappano sabato 9 dicembre 2017 direttore ore 18 turno S-S2 domenica 10 dicembre 2017 Lisa Batiashvili ore 18 turno V-V2 violino Artista in residence Ciro Visco maestro del coro Il concerto è dedicato alla memoria di Victor de Sabata, a 50 anni dalla scomparsa. Trieste, 10 aprile 1892 - S. Margherita Ligure, 11 dicembre 1967 r frammento in un servizio televisivo della Rai registrato De Sabata e Santa Cecilia negli ultimi anni di vita del Maestro). di Umberto NicoleUi Altimari De Sabata appare a Santa Cecilia dal citato debutto del 1921 sino al 1952 con ben 85 presenze sul podio dell'Orchestra dell'Accademia e tre con quella della Scala ospite dei concerti ceciliani.1I10 febbraio 1934 è eletto Accademico. In particolare si nota un intensificarsi di impegni negli anni che vanno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (De Sabata si era trasferito a Roma) al suo ritiro, un insieme tale da configurare un ruolo prima- Nella notte tra il 26 e il 27 settembre 1953 Victor de rio nella vita dell'Orchestra romana. In effetti in questi Sabata subisce una gravissima crisi cardiaca a se­ anni, che vanno dal 1945 al 1953, vediamo De Sabata guito della quale decide di ritirarsi dal podio. Muore protagonista di una serie di appuntamenti che sareb­ quattordici anni dopo e in questo lasso di tempo torna bero stati normale appannaggio di un direttore stabile: a dirigere due sole volte, la prima per onorare l'impe­ concerti in sede, tournée, registrazioni discografiche e gno con una casa discografica e registrare la Messa concerti speciali come quellO tenuto il15 giugno 1954 da Requiem di Verdi a Milano con i complessi scaligeri nell'Aula delle Benedizioni in Vaticano alla presenza di (giugno 1954) e la seconda, sempre a Milano il18 feb­ Papa Pio XII di cui esiste una preziosa registrazione (in braio 1957, per dirigere ancora una volta l'Orchestra parte contenuta nel cofanetto pubblicato dall'Accade­ della Scala in occasione dei funerali di Arturo Tosca­ mia in occasione dei 100 anni dell'Orchestra). A questo nini. Con le note della Marcia funebre dell'Eroica di Be­ quadro si deve aggiungere anche la prima esecuzione ethoven eseguita in quella occasione si interrompe la operistica mai affrontata dall'Orchestra dell'Accademia carriera del direttore d'orchestra ed inizia la leggenda. nella sua storia: quattro rappresentazioni di Otello di De Sabata fu legato all'Accademia Nazionale di Verdi al Teatro Adriano nel novembre del 1945. E ancora Santa Cecilia da un solido e continuativo rapporto di il ciclo rimasto nella memoria dei "Concerti beethove­ collaborazione. Il debutto avvenne nel gennaio del niani del mercoledi" nei quali De Sabata - siamo nel 1921 all'Augusteo quando De Sabata non aveva an­ 1946 - diresse il ciclo delle nove Sinfonie in una serie cora trenta anni. In locandina - oltre a brani di Mozart, consecutiva di concerti. Un ruolo che si esplicava in Sibelius, Franck, Pick-Mangiagalli e Strauss figura il una attività a largo spettro e che incluse anche le prime .. ~ suo poema sinfonico Juventus, composizione che era importanti registrazioni discografiche dell'Orchestra tra stata tenuta a battesimo da Toscanini alla Scala nel le quali, da notare, la prima registrazione mondiale del 1919. Già da questo dato può essere dedotta la con­ siderazione e quindi l'autorevolezza del musicista. De poema danzato di Debussy Jeux. Un'analisi del repertorio proposto da De Sabata a San­ Sabata era stato precocissimo e sappiamo che era in ta Cecilia mette in luce non solamente gusti e predilezio­ grado di suonare tutti gli strumenti dell'orchestra e in ni del direttore ma anche i mutamenti che nel tempo si particolare il violino e il pianoforte ad un livello virtuosi­ erano prodotti nello scenario nazionale. Alcuni percorsi stico degno di un concertista professionista. Teodoro restano costanti e si riconducono a quelle che sono sta­ Celli, già critico musicale del "Messaggero" e autore te le caratteristiche salienti dell'interprete e del direttore di un volume commemorativo dedicato al direttore e che, se può essere avanzata una semplificazione per triestino, testimonia di avere ascoltato una esecu­ meglio definirle, si muovono in due direzioni parallele: il zione casalinga di Scarbo dal Garspard de la nuit di grande repertorio della tradizione europea e tedesca Ravel di impressionante perizia tecnica (ne esiste un 29 28 Pappano/Batiashvili Accademia Nazionale di Santa Cecilia in particolare, laddove Wagner resta il nume indiscusso (varrà la pena ricordare che De Sabata era nato a Trieste = nel 1892 quando la città non era ancora italiana ma au­ striaca) e un repertorio di musiche nuove e nuovissime coniu.gate al senso del colore e della tavolozza timbrica di un'orchestra moderna. È noto che Ravel rimase abba­ gliato dalla prova di De Sabata in occasione della prima mondiale da lui diretta de L'Enfant et les sortilèges andato in scena a Montecarlo nel marzo 1925. • Nei programmi diretti da De Sabata a Santa Cecilia notiamo anche (eseguito negli Stati Uniti nelle sue ap­ parizioni sul podio della New York Philharmonic e della Pittsburgh Symphony) la predilezione per brani di squi­ sita ispirazione pittorica e dalle atmosfere rarefatte (ad esempio la Pavane pour une infante défunte di Ravel e i .. ". "I. ~ .... f ,,' :". ", I ~ ~~ • '~- ~ , ~ ~, : ~ '" ~:.~., .. • ~ ~ ~_.. ~ - • .. Nocturnes di Debussy, Sere d'estate di Kodaly, il Cigno \. ,,; " " .:,,. .,." ".' .~ " ..-- ;'.~,,~ ..~ '. ,~' "'~, , ,', .' .. ' "'~ . ". •• " ., ,';'''' .. ' ," ,' " ,'f' di Tuonela di Sibelius, Nelle steppe dell'Asia centrale di , ~, ," ',- , ,,,,. ' , ",-"",~ ~ ' -.... '. ~'. '.'.'" -,," ,," Borodin) e dall'altra pagine dalle coloristiche accensio­ .. - . ._. , ' .. .1><,,\.,. ' , '. "'I • / '.. ,'\ ., .- , ~" ' ~ .. -'" .' '.. ' ' . _., . ~.". ,'. , ~, " ' " ni come L'Apprenti Sorcier di Dukas, il Feu d'artifice e Le ...'\ ~'i~.. _..... y. "r'~.~~ ". ~ ,~"''\il' -~. ,.-.~ ... - A' 'IL.. _. f.L!:,-:r;--··' ,. Ir,. .' ~ '. .. ' _, ' , .v.'''' ,,,': ! '-Q: ,~'"1!! .'0 ' . "'C -;. " Chant du Rossignol di Stravinskij, il Buffone di Prokof'ev. _" _ . .,,'," i;.'v".,l ,,' "~ ' ',__-t.. ..., •<!' . ""aJ ",." ,•• ;1, "' .'... ~ .,.,".. ..;,0 ".,. " " ~ De Sabata è un direttore moderno che non esita, in ~,~ '~ , ,,_ .~ " .', .'« '.'.\, " ",Y---, .. '0'\" !:c'" :,-, ". t ,' ..... ' anni nei quali non era affatto scontato, ad includere nel ril' r .,. ..... , I .... ! ," ' . .... repertorio pagine di Prokof'ev, Stravinskij, Debussy, ~ ~,~ . ~ '''l ~'II"""\~"'- !ti-~~' o,,;''' ,~, ;'~ l i';J, • .'ò:J / "'-~ "i.,' " Bartok, Barber, Mosolov (la celebre Zavod descrizione ' '" .,.' ..,"'" ' ,'. ' , , j . .. t~W.1 -_.... ", ' . ' •, ,r , ..f .. ~I . onomatopeica di una fonderia d'acciaio in lavorazione). .. - ",~ ..~. # ....~, ,.. Tra gli italiani, in campo sinfonico, ebbe una predilezio­ ne per la musica di Giorgio Federico Ghedini. De Sabata con l'Orchestra volume di Teodoro Celli già citato, scrive: "De Sabata De Sabata è stato un direttore moderno anche nel e il Coro dell'Accademia di aveva una carica mimica molto accesa, che io ritengo modo di calcare il podio laddove l'energia espressa Santa Cecilia, Teatro Argentina in parte collegata a quella che è stata forse la sua mag­ gennaio 1947. dal gesto e il coinvolgimento complessivo del corpo " giore e più famosa esperienza, la sua interpretazione del Foto conservata nell'archivio traducevano visivamente, in movimenti plastici ampi, il fotografico di Santa Cecilia. Tristano che egli voleva "ritrovare" come carica emotiva fluire della musica accompagnandosi ad espressioni e come mimica, anche per l'interpretazione di altre par­ del volto di viscerale partecipazione rispondenti ai titure". Non è dunque un caso che l'estratto dall'opera di diversi momenti della partitura eseguita. De Sabata si Wagner costituito dal Preludio e Morte di Isotta appare rivolgeva ai musicisti dicendo loro: "Iasciatemi plasmare ben 11 volte nelle locandine dei concerti ceciliahi di De la musica" quasi che quest'ultima dovesse avere una Sabata. E la frequenza di pagine di Wagner è pressochè consistenza tattile. Le fotografie spesso ritraggono De costante in tutta la serie di concerti diretti dal Maestro , Sabata in questi momenti, nelle prove e nel concerto. a Santa Cecilia. Ascoltando l'esecuzione del Preludio A tal proposito il poeta Giorgio Vigolo allora critico all'atto I del Parsifal di Wagner (si tratta della registrazione musicale di "Epoca", nella testimonianza contenuta nel live del concerto tenuto in Vaticano nel 1945 e contenuto 30 Pappano/Batiashvili Accademia Nazionale di Santa Cecilia 31 nel citato box dell'Accademia) si può sentire De Sabata Teatro Adriano a Roma, sembra calata "in una tersa accompagnare la musica con sonori tratti di canto ed e limpida luce mediterranea che permette di vedere espressioni vocali che restituiscono perfettamente lo quasi prismaticamente i valori timbrici nella massima stato di coinvolgimento e di appassionata resa della mu­ limpidezza". Lo stesso può dirsi dei due Nocturnes di si.ca che, non si stenta a crederlo, gli erano abituali. Debussy, di Fontane di Roma nelle quali è propriO la luce Tutto questo aveva ovviamente una presa straordina­ a dare forma ai monumenti evocati dalla musica di Re­ ria sul pubbl ico il quale accorreva ai concerti prendendo spighi e anche degli estratti operistici -
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