21 dicembre 2018

Perché le frodi continuano a dilagare

Un fenomeno “dilagante”, “degenerativo”, che sta bero valere anche un quarto del mercato. “sfigurando” il settore, cambiandone letteralmente Il punto è che diversi operatori sono già arrivati a gettare la i connotati. Si fanno sempre più fosche e cruente le spugna, nonostante gli sforzi delle associazioni di settore descrizioni del fenomeno delle frodi nella distribu- per arginare la deriva. In una realtà economica in cui, oltre

EDITORIALE zione carburanti. E mentre i toni si alzano, la realtà tutto, il tradizionale presidio delle grandi società petrolifere continua ad andare per i fatti propri, le transazioni è sostanzialmente venuto meno. La speranza di riportare il sospette si moltiplicano, il giro d’affari del circuito mercato su binari di legalità inizia ad affievolirsi. E tanti ini- parallelo continua ad aumentare. Una quantità di ziano a pensare che quello che manca sia la volontà politica denaro che viene in parte “reinvestita” nell’acquisto di affrontare il problema di petto. di punti vendita e depositi, alimentando la metamorfosi del Un problema che non riguarda solo i punti vendita carbu- settore, e in parte finisce probabilmente a quel “secondo ranti sulla rete stradale: c’è infatti l’aspetto dell’extrarete, livello” della criminalità organizzata che diverse inchieste ovvero delle forniture al di fuori delle stazioni di servizio, a della magistratura hanno individuato come punto di regia società di autotrasporto, a enti pubblici, e per tutti quegli e controllo del fenomeno. usi che non passano dai “benzinai”. Un comparto in cui la Al quadro normativo manca ancora una circolare interpre- degenerazione ha raggiunto livelli che in molti giudicano tativa, quella relativa al comma 943 della Legge di bilancio irreversibili. Molti grossisti hanno ormai abbandonato an- del 2018 sul pagamento anticipato dell’Iva. Circolare che che solo l’idea di rifornire il mercato extrarete – soprattutto è rimasta sospesa tra il ministero dell’Economia e l’Agen- l’autotrasporto e le gare bandite dagli enti pubblici – che zia delle Entrate. E su cui, a quanto pare, la filiera non è è diventato ormai appannaggio o dei “big” o di operatori compatta. Ma non è l’unico punto rimasto sospeso. Un spregiudicati, con questi ultimi che riescono a offrire ribassi paio di settimane fa il deputato di Fratelli d’Italia Federico sulla base d’asta vicini al 50%. Mollicone ha presentato un’interrogazione a risposta scrit- Un circuito in cui i due canali – rete ed extrarete – si alimen- ta ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico. tano a vicenda. Sull’extrarete i pagamenti sono a 30, 60 o Il Governo, ha chiesto, intende attuare il piano straordi- 90 giorni, e spesso i compratori hanno un più alto rischio nario triennale di controlli contro le frodi nel settore dei di morosità. Per cui le vendite sulla rete servono a garantire carburanti? L’obbligo di fatturazione elettronica nella parte liquidità. E mentre sulla rete, con grande fatica, il livello di “B2B” della filiera, in vigore dallo scorso primo luglio, ha attenzione sembra essersi alzato negli ultimi tempi, l’extra- potenziato il contrasto alle frodi? Il Governo intende atti- rete resta un far west in cui i nuovi “trader” spadroneggia- vare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria no sostanzialmente indisturbati. (G.M.) sul tema? Insomma, le maglie non sono ancora sufficientemente strette e, nonostante il lavoro di indagine e repressione Sommario delle forze dell’ordine, pochi sono i risultati effettivi nel contrasto al fenomeno. Il paradosso è che tutto nasce con la liberalizzazione del Intervista Camer Pag. 2 settore, in particolare con l’affrancamento dall’obbligo di Il Gnl auto a km zero Pag. 5 esclusiva e con la conseguente trasformazione di tanti pun- 45 anni fa a Genova nasce l’IP Pag. 6 ti vendita “colorati” in pompe bianche. Il problema, come ha recentemente sottolineato il presidente UP Spinaci, è Il parco circolante di Roma Pag. 10 che il sistema di sicurezza del settore era tarato su un mer- Focus ecotassa Pag. 12 cato “concentrato” e sostanzialmente centralizzato. Ora Notiziario Pag. 23 che il sistema è polverizzato, si sono moltiplicati gli intersti- zi in cui si annidano pratiche illecite. Interstizi che potreb- 1 DAY 1

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Camer Petroleum: così il settore carburanti DAY 2 diversifica il business Dalla crisi di marginalità della rete ai nuovi prodotti per la mobilità; dal flop delle norme contro le frodi ai “pirati” dell’extrarete. Con una fotografia im- DAY 3 pietosa delle società di vendita di elettricità e gas: finito il quantitative easing Giuseppe Greco s ta I ntervi della Banca centrale europea, saranno in molti a saltare. Un colloquio a tutto campo con il direttore Giuseppe Greco.

Partiamo dal vostro core business, aziende oil del settore rete ed extrarete nei prossimi anni. la distribuzione carburanti: Detto questo, personalmente non ritengo che il gas naturale come vede il futuro del settore? sia il prodotto della transizione energetica e della mobilità Credo che la crisi di marginalità del settore rete carburanti in eco sostenibile. I Balcani, storicamente privi di una rete di Italia sia strutturale e non mi meraviglio che molte compa- gas, hanno rinunciato a costruirne una collegata al Tap per- gnie petrolifere abbiano deciso prima di trasformare le sta- ché non ritengono che il gas naturale possa essere più conve- zioni di rifornimento da servite in total-self e poi abbiano niente dell’energia elettrica, che loro attualmente usano per preferito cedere le stesse stazioni di carburante a soggetti le loro utenze civili. Questo è un esempio di come già alcune terzi capaci di una gestione più snella e a costi più contenuti, nazioni a noi vicine abbiano rifiutato questo tipo di sviluppo ma mi chiedo se chi è entrato in questo mercato abbia vera- energetico, mentre l’Italia, che ha una delle reti metano più mente valutato le prospettive future. estese in Europa, continua ad investire nel gas naturale. Un capitolo a parte credo che lo meriti la Gdo, che è entrata In Italia è presente anche la maggiore rete d’Europa di di- nel mercato Italiano un po’ a gamba tesa, praticando prezzi stributori stradali di Gng (gas compresso) con circa 1.300 molto concorrenziali, a volte al limite della convenienza eco- impianti, che cresce con nuove aperture ogni mese, ma la nomica di settore. Da subito ha portato a casa grossi volumi mia preoccupazione è che questo sviluppo inizia ad avere di vendita, aprendo sempre nuove stazioni, utilizzando il cash dei segnali decisamente negativi, come il numero delle im- flow operativo e sfruttando l’effetto sorpresa del mercato matricolazioni delle auto a metano in crisi da circa 24 mesi. italiano lento ad accettare le nuove sfide commerciali. Con il Ciò renderà tale comparto poco remunerativo nel giro di un passare dei mesi sia i retisti privati che le compagnie petroli- paio di anni. fere hanno iniziato a rispondere, adeguando i loro prezzi di vendita a quelli delle stazioni della Gdo. E il Gnl? La nostra società ha risposto da subito ad ogni impianto di L’avvento del Gnl, al di là dell’utilizzo nella rete del gas na- carburanti della Gdo costruito nelle vicinanze di nostri im- turale, potrà avere successo solo nell’ambito del trasporto pianti di carburanti, praticando gli stessi prezzi di vendita. La pesante e nella navigazione marittima, vista la sua obbiettiva conseguenza è stata che i loro volumi non sono stati soddi- difficoltà di approvvigionamento in Italia. Non vi sono ancora sfacenti come in altre aree commerciali e i prezzi di vendita si basi di carico che consentano una logistica distribuita su tut- sono livellati leggermente al rialzo. La vendita degli impianti to il territorio nazionale e questo è un problema non banale stradali di carburanti da parte di Ipercoop è un segnale di che frenerà lo sviluppo di tale prodotto. resa della Gdo o forse di presa d’atto che il settore non è più profittevole come lo era solo pochi anni fa. Cosa pensa della mobilità elettrica? Ma la crisi del settore rete ci preoccupa in considerazione Ritengo che il futuro della mobilità sia l’ibrido nell’immediato anche dell’avvento dell’auto elettrica e soprattutto dell’auto e l’elettrico tra una decina di anni. In azienda nel luglio 2015 ibrida. Tutto ciò inevitabilmente porterà ad una contrazione discussi con mio padre Alberto, fondatore della mia società e dei consumi nei prossimi dieci anni. che ora purtroppo non c’è più, di un articolo del giornale Re- pubblica che lui aveva ritagliato per me. Era venuto a conse- Bisognerà quindi diversificare l’offerta gnarmelo in ufficio, e nell’articolo si parlava di auto ibride ed di prodotti, con un occhio a quelli più elettriche. Convenimmo insieme che l’era del petrolio era al “sostenibili”? tramonto, e con essa gli investimenti nel settore oil. Bisogna- L’integrazione e la diversificazione dei prodotti energetici va quindi accelerare sulla nuova organizzazione aziendale offerti è la chiave dei risultati positivi acquisiti della nostra mirata a sviluppare il mercato dell’energia e del gas naturale azienda negli ultimi 5 anni e credo che lo sarà per molte altre con strumenti innovativi. 2 DAY 1

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ogni lotta all’illegalità sarà totalmente inefficace. Prima di passare alla vendita di elettricità Le ultime norme hanno sicuramente ristretto le possibilità DAY 2 e gas, parliamo dell’extrarete. d’azione dei trafficanti illegali di carburanti, ma l’illegalità Qual è lo stato di salute del settore? continua, quindi le norme introdotte evidentemente non Ormai le card carburanti di varie società e i prezzi sempre sono sufficienti. più convenienti hanno spostato i clienti extrarete sulla rete, Altro capitolo è quello dei transiti tra paesi della Comunità anche se l’aumento dei volumi complessivi del canale extra- europea di prodotti energetici e in particolare di carburanti,DAY 3 rete ha avuto come destinatarie solo le cosiddette pompe che non dovrebbero avvenire con le modalità attuali, perché bianche, quindi il dato dei volumi in aumento è in gran parte è ormai certo che il prodotto si perde nel nostro territorio na- falsato. Questo mi ha convinto a indirizzare la mia società ad zionale e poi viene venduto nel canale illegale. Una soluzione abbandonare quasi completamente il settore extrarete negli potrebbe essere quella di costringere il soggetto proprietario ultimi anni. Le poche aziende ancora rifornite in extrarete del prodotto che transita sul nostro territorio ad avere un sono solo quelle alle quali abbiamo completato l’offerta con domicilio fiscale in Italia (come per gli yacht a noleggio che i nuovi prodotti gas e power. battono bandiera estera) che garantisca per l’accisa e l’iva di quel prodotto energetico in transito. Assopetroli, di cui la Ci sono arrivate segnalazioni di offerte in gare mia società fa parte, denuncia da tempo con forza in tutte le pubbliche con ribassi sospetti (40-50% sulla sedi istituzionali che molte società oneste del settore rete ed base d’asta). Com’è possibile? extrarete chiuderanno, se lo Stato non le tutelerà dalla con- Circa 10 anni fa, in accordo con i vertici della mia società, correnza sleale del mercato illegale dei carburanti con una abbiamo abbandonato il settore delle gare pubbliche per normativa efficace. due motivi: i soggetti appaltanti spesso non sono regolari nei pagamenti e in alcuni casi sono a rischio insolvenza (vedi Passiamo alla diversificazione del business Taranto); le gare vengono spesso assegnate con ribassi ano- nella vendita di energia elettrica e gas. Perché mali senza che le amministrazioni appaltanti, pur sollecitate questo passo? dalle aziende partecipanti, provvedano a verificare le offerte Camer Petroleum Europa, di cui sono il direttore dal 1996, anomale per come previsto dal Codice degli appalti, con il è nata 1970, ha operato e opera nel settore oil rete ed ex- risultato che alcune gare d’appalto non vengono portate a trarete ormai da 47 anni. Nel 2011 ho voluto fortemente lo termine, altre volte vengono portate a termine in maniera sviluppo del settore della vendita di gas naturale come logi- antieconomica. ca conseguenza del fatto che avevamo numerose stazioni di servizio con metano per uso autotrazione. Inoltre volevamo Stanno funzionando le norme contro le frodi offrire ai clienti extrarete un altro prodotto oltre al tradizio- nella distribuzione carburanti? nale oil. Negli ultimi anni da società di vendita del mercato Le frodi sui carburanti sono un fenomeno fuori controllo su libero siamo diventati shipper di gas naturale, accreditando- tutto il territorio nazionale e gli organi di controllo prepo- ci alla borsa italiana del gas Mgas e in qualità di utenti del sti hanno seri problemi nel contrastarlo con normative poco dispacciamento ci siamo accreditati alla borsa dell’energia efficaci. Sembra quasi che nessuno a livello politico voglia elettrica Ipex. Il passaggio alla vendita del gas e dell’energia fermare questo fenomeno illegale. A mio parere alcune so- elettrica è avvenuto in un arco temporale di circa 5 anni e ci luzioni normative potrebbero essere adottate. Credo che l’A- ha consentito in un momento di crisi economica reale del genzia delle Entrate dovrebbe assumersi l’onere di rilasciare paese Italia di diversificare il nostro business e i nostri ricavi, delle certificazioni, che attestino inequivocabilmente l’esat- anche in considerazione del restringimento dei margini pro to ammontare dell’esenzione Iva a cui ha diritto un’azienda litro nella rete carburanti e delle difficoltà dell’extrarete. esportatrice, mentre le dichiarazioni d’intento dovrebbero Che volumi d’affari avete nell’elettrico/gas? Chi servite? essere totalmente eliminate. Le dichiarazioni d’intento false Ho scelto negli ultimi 5 anni personale già formato da inserire possono essere rilasciate sia ai depositi a regime fiscale di nella mia società per operare sui mercati a termine dell’ener- prodotti energetici (che ricevono una verifica quadrimestrale gia elettrica e del gas naturale. Ho concentrato il core busi- dall’Agenzia delle Dogane) ma anche ai depositi commer- ness in un antico palazzo di famiglia a Galatina in provincia di ciali, quelli ad accisa assolta, che sono di gran lunga più nu- Lecce (Salento), dove sono ora i nostri uffici. Ho preferito una merosi e che ricevono scarsi controlli da parte degli organi cittadina più a misura d’uomo. Quest’anno prevediamo un preposti. In sostanza, il problema non sono i depositi fiscali o fatturato che sfiorerà gli 80 milioni di euro. Il nostro mercato commerciali, ma la normativa voluta dal legislatore comple- si rivolge principalmente alle Pmi. Ci rivolgiamo alle società tamente inadeguata. Fino a quando le dichiarazioni d’inten- di vendita del mercato libero medio-piccole, la maggior parte to ai fini Iva continueranno ad essere rilasciate a discrezione localizzate nel centro e nord Italia, ma anche ai clienti finali e 3 di una parte, sia essa una società o altra persona giuridica, alle aziende del sud Italia con una società del nostro Gruppo, DAY 1

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la Camer Gas&Power, che vende al dettaglio. Vendiamo ai a favorire i consumatori finali, ma le regole che sono state clienti domestici e solo attraverso le nostre agenzie distribuite poste nel mercato libero non lo tutelano dalle società, che DAY 2 tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Non operiamo con call usano in maniera spregiudicata lo strumento dei call center. center, a differenza di molte società del settore delle utilities, Personalmente li vieterei per il settore energy. Basti pensare perché riteniamo che il cliente non sia adeguatamente fide- che questi call center acquistano pacchetti di numeri di te- lizzato, ma anzi infastidito da questo approccio commerciale. lefono di clienti di società concorrenti, scelti per età, sesso, area geografica, consumi energetici ecc. e predatoriamenDAY 3- Quali sono i problemi del settore? te li tempestano di telefonate, acquisendo i clienti finali con Perché ci sono così tanti fallimenti? politiche commerciali spesso scorrette. I contratti in forma Dopo la liberalizzazione il settore delle utilities ed energy ha semplificata di fornitura di energia e gas naturale per i clienti vissuto alterne vicende: da una parte le società multinazionali finali vanno nella direzione contraria agli interessi del consu- market-leader del settore, dall’altra sono nate dal nulla molte matore, perché non sono decifrabili in tutte le componenti altre società, e si sono sviluppate in maniera sorprendente aggiuntive, neanche a volte da noi che riteniamo di essere in un arco temporale di tre-quattro anni. Molte di queste sufficientemente esperti del settore. Insomma, la poca se- società, pur avendo acquisito vaste quote di mercato senza rietà la fa da padrone e il prezzo della materia prima non badare a spese, presentano un capitale sociale e mezzi finan- è la fonte principale di guadagno, tant’è che molte società ziari a volte insufficienti e spesso hanno la sede legale in un per fare mercato vendono al di sotto del prezzo d’acquisto immobile in affitto, anche dopo aver superato 100 milioni di e ciò è un indice molto negativo su cui gli organi di vigilanza euro di fatturato. dovrebbero intervenire con norme molto severe. La nostra società ha deciso invece di effettuare una crescita per fasi progressive, forte di una buona capitalizzazione e Se le condizioni finanziarie del Paese una storicità commerciale di 47 anni. I fallimenti di società del dovessero peggiorare, che effetto ci sarebbe settore sono dovuti spesso a crescite improvvise di fatturato sulle società del settore? senza la necessaria liquidità a supporto di tale espansione Nel 2019 il sistema bancario italiano non riceverà più dalla commerciale. Molte società concludono contratti con i clienti Banca centrale europea iniezioni di liquidità come nel recente finali domestici e non domestici o vincono gare d’appalto passato e questo comporterà una crisi di tutti i settori, ancora senza aver acquistato o senza avere le capacità finanziarie di di più in quello delle utilities ed energy che ha bisogno di acquistare la materia prima. molta liquidità. Il mercato farà la sua selezione, come già sta avvenendo, ma di sicuro solo le società più solide ed equili- Perché vanno deserte molte gare brate finanziariamente continueranno a svolgere in maniera per la fornitura di energia elettrica? proficua questa attività. In più, molte aziende del settore si Per la scarsa liquidità presente nel mercato delle utilities, trovano in difficoltà a fare accettare dalle controparti com- dove le società presenti non riescono più a finanziare come merciali estere fideiussioni di banche italiane, perché il rischio un tempo i cronici ritardi di pagamento di molti dei soggetti Paese incide negativamente sul rating degli stessi istituti di appaltanti. Con il passare del tempo sarà sempre più difficile credito. La nostra società intende crescere senza perdere di trovare società partecipanti a queste gare. vista la propria identità territoriale: esistiamo da 47 anni e Anche nella vendita di elettricità e gas ci sono tanti raider, questo non è banale, per cui ci impegneremo per renderla per non dire pirati. Come si può dare una regolata al settore? sempre più solida e professionale, guardando sempre al fu- La liberalizzazione del settore era necessaria, perché diretta turo. (7/12)

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L’iniziativa della società Aspro DAY 2

Gnl auto, se il metano liquido è “a km zero” DAY 3 La Aspro, società emiliana che produce compressori, ha presentato la scorsa settimana un microliquefatore per produrre Gnl da tubo e distribuirlo ai mezzi pesanti

Con la riduzione dei profitti nel- la distribuzione dei carburanti tra- Simulazione margini con serbatoio Gnl dizionali, la diversificazione sul Gnl e con microliquefatore da tubo viene sempre più spesso vista come Serbatoio Serbatoio Serbatoio una buona possibilità di rimpolpare Rete LNG su LNG su LNG su a 12 bar i margini, intercettando la domanda Bologna Perugia Napoli nascente del trasporto pesante a gas e venendo incontro agli obblighi in- Margine con un erogato di metano 134.169 96.669 66.669 223.243 compresso di 750.000 kg/anno € /anno € /anno € /anno € /anno trodotti con il decreto legislativo Dafi. Il problema per l’Italia è che il Gnl Margine con un erogato di metano 47.376 37.376 29.376 41.736 deve ancora arrivare dalla Spagna o liquido di 200.000 kg/anno € /anno € /anno € /anno € /anno dalla Francia via autobotte, almeno Totale margine al netto degli 181.545 134.045 96.045 264.978 fino a quando (2020-2021) non sa- ammortamenti e gestione impianto € /anno € /anno € /anno € /anno

ranno pronti i primi depositi costieri. 83.434 130.045 168.934 Extra margine soluzione da rete – E il costo di trasporto può arrivare vi- € /anno € /anno € /anno cino al 50% del prezzo finale. Una possibile soluzione alternati- va l’ha presentata il 5 e il 6 dicembre Produzione annua di metano liquido e tempo la Aspro, società che produce com- pressori a Nonantola, in provincia di di rientro investimento Modena. All’open day presso lo sta- Produzione giornaliera di metano liquido 5.712 litri/giorno bilimento produttivo della società si sono presentati più di 180 retisti, per verificare le caratteristiche dell’im- Produzione annuale di metano liquido (220 gg) 1.256.640 litri/anno pianto messo a punto da Aspro: un Produzione annuale di metano liquido (220 gg) 477.523 kg/anno sistema di liquefazione del gas da condotta, per produrre Gnl “in loco”, Quantità massima di motrici annua (250 kg/cad) 1.910 motrici/anno senza doverlo trasportare in camion

da Marsiglia o Barcellona. Margine generato dal solo prodotto liquido 99.802,00 €/anno Il progetto, ci dice il manager del- la società Gianni Baroni, è frutto di Rientro dell’investimento modulo di liquefazione 3,5 anni uno studio di due anni dell’universi- tà di Bologna, relativo al processo di Fonte: Aspro liquefazione, e di nove mesi di test. Il punto è che per liquefare il gas ser- ve molta energia elettrica, e questo Aspro ha montato il microlique- sottolinea – adatta ai casi in cui ci sono rischia di far sballare i conti. “Il con- fatore all’interno dell’azienda, su un problemi paesaggistici per cui non è sumo del nostro impianto è pari a un punto di rifornimento di metano a uso possibile installare il serbatoio verti- kWh per kg prodotto, contro 0,7-0,9 interno, per dare una dimostrazione. cale. Ormai si installano serbatoi da kW dei grandi liquefatori”, dice Baro- Iveco ha portato un Tir a Gnl “a cui 60-80 metri cubi, che sono alti anche ni. L’impatto del costo dell’elettricità abbiamo fatto il pieno in diretta”. 18 metri”. Certo, aggiunge, “è impor- sul prezzo finale “è quindi di circa 18 Tecnicamente, l’impianto può li- tante collegarsi alla rete di trasporto a centesimi di euro al kg, che vanno ad quefare 250 litri l’ora, 5.500 litri al 8-12 bar e non a quella a 4 bar, cioè le aggiungersi ai 42-43 cent del gas da giorno che sono pari a due tonnellate, reti di distribuzione cittadine, dove ol- tubo”. In queste tre pagine riportia- cioè 7-8 camion al giorno e consente tretutto c’è da pagare il costo di vetto- mo i calcoli condotti da Aspro sulle di erogare sia Gnc che Gnl. I tempi di riamento, che è qualche centesimo di voci di costo e sui margini delle diver- rifornimento per il Gnl “sono accetta- euro al metro cubo, che su un milione 5 se soluzioni. bili”, dice Baroni. “È una soluzione – di mc fa 60-70mila euro”. (G.M.)

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Quando 45 anni fa a Genova nacque l’IP DAY 2 La notizia che “api” anonima petroli italiana spa si fonderà per incorporazione nella Italiana Petroli spa, la nuova ragione sociale assunta da TotalErg spa dopo il suo acquisto, un anno fa, da parte della stessa “api”, offre lo spunto per una rivisitazione delle vicende che, quasi 45 anni fa, porta- rono alla costituzione a Genova della prima società a portare questo nome. Vicende già racconDAY 3- tate sulla Staffetta nel febbraio 2004 quando l’, che ne era proprietaria, decise di dismetterla App unti di s toria vendendola nell’aprile 2005 proprio all’ “api”.

Una storia che risale appunto a 45 anni fa, all’inverno 1973- nucleari. Accuse che gettano scompiglio nei piani alti delle 1974. La domenica gli italiani vanno a piedi, non per amore major americane tanto che il Governo deve pregare l’amba- della natura o per tentare di evitare che l’aria diventi irre- sciatore Usa a Roma, in occasione di un viaggio in patria, di spirabile, come accade oggi, ma in nome dell’austerity, per rassicurare i dirigenti di questi gruppi che la loro attività in cercare, insieme ad altre misure in vigore dalla fine di no- Italia non sarà mai ostacolata e che, per carità, non pensino vembre, di risparmiare un po’ di energia. In un paese dove di seguire l’esempio della Shell e della BP di andarsene dal la dipendenza dal petrolio raggiungeva punte elevatissime nostro paese (v. Staffetta 4/3/74). (quasi il 75%) e i prezzi dei prodotti petroliferi, come del Contro l’uscita della Shell si levano per la verità poche voci. resto le tariffe dell’elettricità, erano rigidamente amministrati In seno al Governo, presieduto dal luglio 1973 da Mariano senza alcuna considerazione per i costi della materia prima, Rumor, le preoccupazioni di Ugo La Malfa, ministro del Teso- l’embargo decretato in ottobre contro l’occidente dai paesi ro, sull’esborso valutario dell’operazione trovano scarsa soli- arabi, dopo la guerra del Kippur, ha lasciato il segno. In più si darietà. Franco Piga, capo di gabinetto dello stesso Rumor, deve fare i conti con l’aumento del prezzo del petrolio. Non mandato a Londra alla fine del 1973, insieme a Cazzaniga, è facile in questo contesto assicurare la regolarità dei rifor- per sondare la possibilità di un ultimo ripensamento da parte nimenti. La situazione si presenta particolarmente critica per dei vertici del gruppo anglo-olandese, nulla può contro un il gasolio, il combustibile di gran lunga più usato nel settore accordo ormai definito nei particolari tra il presidente del- del riscaldamento. la Shell Italiana, Norman Bain, e l’amministratore delegato Ma non è solo questo fatto a tenere accese sul petrolio le luci dell’Agip, Lorenzo Roasio. Prevalgono i pareri favorevoli del della ribalta. ministro dell’Industria, Ciriaco De Mita, e del ministro delle Partecipazioni Statali, Antonino Gullotti. Lo “scandalo petroli” L’acquisto della Shell Italiana, formalizzato l’ 8 gennaio La Shell, il secondo gruppo petrolifero mondiale, in Italia dal 1974, costa all’Agip circa 140 miliardi di lire di allora (pari a 1912, ha appena annunciato di aver venduto all’Agip la Shell quasi 700 milioni di euro di oggi) ma in cambio porta a casa Italiana e le sue attività petrolifere. Un vero terremoto. Anche tre raffinerie (Rho, La Spezia e Taranto), quasi 5.000 punti se la decisione non ha nulla a che vedere con l’embargo, es- vendita carburanti e una quota di mercato di circa il 10%, sendo stata decisa mesi prima, il collegamento è abbastanza nonché vantaggiosi contratti di fornitura di petrolio a lungo naturale e girano le scommesse su chi la seguirà, tanto più termine. Per ironia della sorte, la Shell impiegherà una grossa che nel maggio del 1973 se ne era già andata la BP (la Co- parte di questi soldi per tentare l’avventura dell’energia nu- noco lascerà nel 1980, la Amoco nel 1983, la Gulf e la Elf nel cleare, un vero e proprio fiasco. E negli anni ‘80 si rimangerà 1984, la Texaco nel 1985, la Chevron nel 1986, la CFP nel la decisione di abbandonare il mercato italiano prima com- 1987 e la Mobil nel 1990). Come non ha nulla a che vedere prando la rete della Conoco (1980) e poi (1987) quella della con il cosiddetto “scandalo petroli”, scoppiato giusto all’i- Selm (ex Total Italiana). Salvo poi a uscire ancora una volta nizio di febbraio, che nei mesi successivi porterà alla sbarra dalla rete carburanti italiana vendendola nel giugno 2014 tutto il Gotha dell’industria petrolifera italiana a cominciare alla Kupit. da Vincenzo Cazzaniga, ex presidente della Esso Italiana e dell’Unione Petrolifera, da anni uno dei grandi referenti della Il “piano petrolifero” classe politica italiana (v. Staffetta 12/5/17). Per l’Eni, all’epoca presieduta da Raffaele Girotti, l’acquisto L’accusa, smontata anni dopo in tribunale, è di aver gonfiato della Shell Italiana rientra in una strategia di rafforzamento i prezzi dell’olio combustibile fatturati all’Enel per finanzia- della propria quota di mercato perseguita fin dai tempi di re tutti i partiti politici e in subordine di aver versato soldi Mattei, che trova nel Piano petrolifero, presentato al Cipe il all’ente elettrico per scoraggiare la costruzione degli impianti 29 gennaio 1974 dal ministro De Mita, il pieno e convinto 6 DAY 1

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supporto politico e governativo. L’idea del piano era partita rispetto alla politica seguita negli anni del boom, che aveva dal socialista Antonio Giolitti, tornato al ministero del Bilan- portato ad una proliferazione abnorme e disordinata di tut- DAY 2 cio e della Programmazione nel luglio 1973, che rispolvera ti gli impianti. Direttive che troveranno altresì conferma nel vecchi studi tesi a dotare il Paese di un programma per l’ap- piano energetico del 1975, il primo Pen, laddove si stabilirà provvigionamento e la raffinazione dei prodotti petroliferi. che l’Eni dovrà essere il principale realizzatore delle politiche Momentaneamente accantonato per dare la precedenza alla di approvvigionamento petrolifero, che solo l’Eni dovrà dare predisposizione delle misure di emergenza, viene fatto pro- all’amministrazione pubblica il supporto tecnico per l’attuaDAY 3- prio dal ministro dell’Industria senza peraltro rimeditare le zione del piano e che le reti carburanti abbandonate dalle ipotesi di base da cui si era partiti. Ne esce un documen- aziende private dovranno essere affidate prioritariamente to basato su ipotesi che risulteranno troppo ottimistiche in proprio all’Eni. Direttive che discriminano gli operatori privati termini di sviluppo del reddito nazionale e di evoluzione dei e che prescindono da qualsiasi considerazione del costo eco- consumi energetici. Basti pensare che si prevede una crescita nomico di queste scelte per l’ente di Stato. dei consumi del 7,2% annuo nel periodo 1972-1980 e del 6,3% nel quinquennio 1980-85, contro il 7,9 del periodo La scelta del nome e l’ipotesi Iran 1955-1972. Tassi che porterebbero ad un consumo di 230 Nell’acquistare la Shell, l’Eni ha fatto un pensierino anche alla milioni di tep (tonnellate di petrolio equivalente) nel 1980 e possibilità di utilizzarlo come strumento per stringere rappor- di 310 nel 1985, contro i 130 del 1972. In realtà nel 1980 ti di collaborazione con qualche paese produttore di petrolio. raggiungeranno a stento, grazie anche al miglioramento Una delle ipotesi iniziali a cui si lavora con la stessa Shell nelle dell’efficienza energetica e alle politiche di risparmio, i 146,9 fasi preliminari della trattativa è quella di un accordo a tre milioni di tep e tali resteranno anche nel 1985 (nel 2003 han- che includa anche una partecipazione della Nioc iraniana. L’i- no toccato i 190 milioni). Tanta è la fretta di presentare qual- potesi resta in piedi anche dopo l’uscita di scena della Shell e cosa all’opinione pubblica che De Mita non aspetta neppure trova riscontro nella decisione adottata il 7 maggio 1974 dai la conclusione dell’indagine conoscitiva sull’energia in corso nuovi azionisti di cambiare la denominazione della società alla Camera e rinvia ad un futuro piano energetico il compito in Industria Italiana Petroli, denominazione che resterà in di occuparsi delle altre fonti. piedi per oltre dieci anni fino al 27 marzo 1987 quando verrà Malgrado questi vizi di origine e metodologici, il Piano petro- cambiata in Italiana Petroli, meglio nota appunto come I P. lifero 1974 presenta importanti novità e la prima è appunto Si vocifera che la denominazione si presta ad essere cambiata l’accentuazione e il rafforzamento del peso dell’Eni nell’indu- in Industria Iraniana Petroli nel caso di un accordo con quel stria petrolifera italiana. “Tale rafforzamento, rileva il Piano, paese produttore, allora ancora in mano allo Scià Reza Paha- è sembrato indispensabile poiché attraverso una consistente lavi, vecchio amico di Mattei. presenza sul mercato dell’impresa pubblica - strumento di- A scegliere il nome fu alla fine lo stesso Roasio, dopo una retto di intervento dei pubblici poteri nell’industria petrolifera selezione di numerose ipotesi discusse in una delle periodi- - può essere accresciuto il grado di sicurezza degli approv- che riunioni a Genova con il management dell’allora ancora vigionamenti petroliferi del Paese e al tempo stesso acqui- Shell Italiana. siti all’economia nazionale i vantaggi che possono derivare Sulla fondatezza delle voci sull’Iran, che cadranno definiti- dall’attiva e non trascurabile presenza di un’impresa nazio- vamente nel 1979 all’atto della rivoluzione khomeinista, la nale nell’industria petrolifera”. E secondo il Piano tutto ciò Staffetta interpella nel febbraio del 1974 Renzo Piga, vice potrà realizzarsi con una quota di mercato del 40%, quota presidente dal 1952 del Comitato del Petrolio dell’Ocse e che può costituire “un adeguato termine di riferimento per profondo conoscitore dell’industria petrolifera italiana. Alla tale obiettivo”. Parole scritte tenendo certamente presente il domanda se vi siano state offerte per trovare un terzo alla fatto che l’Eni per effetto dell’acquisizione della Shell Italiana combinazione Eni-Shell, Piga rileva che da un punto di vista si era già avvicinata a quota 30. generale trovare un socio qualificato non dovrebbe essere Coerentemente con questo obiettivo il Piano prevede che difficile, ma non in Italia per l’atmosfera di discredito con cui eventuali carenze negli approvvigionamenti dovranno es- il settore petrolifero era additato in quel momento all’opi- sere coperte dall’Eni alle migliori condizioni e addossando nione pubblica del Paese. I paesi produttori, aggiunge Piga, allo Stato gli eventuali oneri dell’operazione, che l’Eni dovrà anche se hanno espresso l’intenzione di voler partecipare costituire una riserva strategica di greggio, che all’Eni dovrà alle attività a valle (trasporto, raffinazione e distribuzione del essere assicurata prioritariamente la nuova capacità di raffi- petrolio), sono molto cauti nell’esaminare proposte del ge- nazione e il 50% delle nuove concessioni di impianti auto- nere perché, mentre non intendono diminuire i loro redditi stradali di carburanti. Direttive che trovano indirettamente nelle attività a monte (produzione del greggio), desiderano sostegno anche in quelle relative alla riorganizzazione e alla aumentarli ottenendo un’equa redditività economica anche razionalizzazione dei comparti della raffinazione e della di- dalle attività a valle. In altri termini, conclude Piga, la possi- 7 stribuzione stradale, con una netta inversione di tendenza bilità per l’Agip di trovare un partner a cui cedere una quo- DAY 1

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ta dell’appena acquisita Shell Italiana o in qualsiasi altra Dall’Eni all’Api iniziativa è subordinata sia alla possibilità per l’Agip di Un’operazione lì per lì difficile da interpretare vista la con- DAY 2 assicurarsi una fornitura di greggio a prezzi almeno pari a comitanza con la decisione adottata il 27 marzo 2002 dal quelli praticati dai paesi produttori alle compagnie petro- Consiglio di Amministrazione dell’Eni di “divisionalizzare” lifere internazionali, sia alla possibilità di dare come con- dopo Agip e Snam anche l’Agip Petroli in funzione di una tropartita al partner produttore di petrolio precise garan- maggiore integrazione strategica e di una semplificazione zie e assicurazioni circa l’economicità e la remuneratività organizzativa dell’assetto del gruppo voluta e attuataDAY da 3 della gestione delle operazioni a valle. Contropartita che Vittorio Mincato. Decisione che diventerà operativa a tutti all’epoca l’Agip non era in grado di dare a causa della gli effetti il 1° gennaio 2003 e che comporta l’incorporazio- rigida regolamentazione dei prezzi e che resterà quanto ne di Agip Petroli in Eni e il conferimento delle sue attivi- mai problematica per i successivi vent’anni, fino alla libe- tà e partecipazioni (inclusa la IP) ad una apposita divisione ralizzazione dei prezzi del 1994. “Refining&Marketing” al pari di quanto già accaduto con Sia come sia, l’accordo con l’Iran l’Agip non lo farà mai (men- le attività dell’Agip conferite a partire dal 1° gennaio 1998 tre si faranno quelli che porteranno all’ingresso nel down- alla divisione “Exploration&Production” e con quelle della stream petrolifero italiano del Kuwait nel 1984 e della Libia Snam conferite a partire dal 1° gennaio 2002 alla divisione nel 1985) e la IIP, poi IP, resterà fino al 2005 sempre e soltan- “Gas&Power”. Con la Staffetta che il 4 maggio 2002 gli de- to di proprietà dell’Eni, contribuendo a rafforzarne la presen- dicò un editoriale con il titolo “Addio Agip”. za nel mercato italiano fino al superamento di quel fatidico Decisione, quella della costituzione della nuova IP srl, di cui traguardo del 40%. si capirà invece il senso il 6 dicembre 2003 quando il CdA Eni deciderà di dismetterla con l’invito a presentare manife- Dall’Agip all’Agip Petroli stazioni di interesse. Con una quota dell’8% circa sulla rete Con la costituzione nel 1978 dell’Agip Petroli e ancor più a carburanti in termini di volumi venduti, il marchio IP si colloca partire dal 1981 quando questa società diventa capo settore in quel momento al quarto posto dopo Agip (29%), Esso del gruppo Eni per le attività di raffinazione e di commer- (18,5%) e Kupit (10,6%), prima di Tamoil (7,4%) e Erg (7%), cializzazione, anche la IP entra nella sua orbita mantenendo gode di un’immagine che, anche se appannata dal conferi- peraltro a tutti gli effetti lo status di società per azioni. Fino mento di alcune delle sue migliori stazioni di servizio all’Agip all’estate del 2001 quand, in attuazione del piano di razio- e dalla cessione di porzioni di rete a Tamoil e Total, continua nalizzazione della rete carburanti Agip/IP, viene trasformata ad essere ben radicata nella clientela e nel territorio. Con un in un’apposita “divisione marchio IP” alle dirette dipendenze marchio che può contare su un alto tasso di fidelizzazione del presidente di Agip Petroli. Divisione che ha il compito grazie anche ad una serie di indovinate iniziative promozio- di realizzare un nuovo modello di gestione che prevede una nali. Per chi è già presente sulla rete la sua acquisizione può rete Agip con gli impianti a più alto erogato e più orientata costituire l’occasione per aumentare considerevolmente o ai servizi automatizzati e al non-oil e una rete IP più specia- addirittura raddoppiare la propria quota, per altri un biglietto lizzata e con impianti di scala media in vista di operazioni di di ingresso di tutto rispetto. “deconsolidamento” attraverso operazioni a trattativa priva- A quasi trent’anni dall’acquisto della Shell Italiana da parte ta con retisti indipendenti. Con le raffinerie entrate a loro dell’Agip, il contesto e il clima sono molto cambiati. L’Eni, volta nell’orbita di Agip Raffinazione controllata anch’essa trasformato nell’estate del 1992 da ente in spa, è diventata da Agip Petroli. una società privata con la quota direttamente in mano allo A tutti gli effetti un apparente ridimensionamento. Se- Stato ridotta a poco più del 20% (un altro 10% fa capo alla nonché meno di un anno dopo il vento cambia di nuovo Cassa Depositi e Prestiti) e nella rete carburanti la sua quota con la decisione di Agip Petroli, annunciata il 13 febbraio di mercato è prevista scendere entro il 2006 sotto il 30%. La 2002 di abbandonare l’ormai consolidato binomio Agip/IP IP, dal canto suo, dal 1° maggio 2002 era tornata ad essere per passare a due reti completamente distinte: due mar- una srl controllata al 100% dall’Agip Petroli . Una IP che nel chi, due politiche di “marketing“ con prezzi autonomi e frattempo è stata spolpata delle tre raffinerie (due sono state diverso posizionamento sul mercato, peraltro in presenza di chiuse e solo quella di Taranto è ancora in piena attività), un approvvigionamento affidato (ma non più in esclusiva) della parte logistica e dell’extra-rete e che è stata costretta a sempre all’Agip Petroli. Con un nuova IP, una srl ricolloca- cedere (all’Agip e a terzi) molti dei suoi migliori impianti stra- ta ufficialmente a Genova, con una struttura operativa del dali e autostradali e a vendere ai retisti convenzionati la mag- tutto autonoma, con un organico di 90 persone di cui 43 gior parte degli impianti restanti, una vera anomalia. Resta il occupate presso la sede di Genova e 47 in periferia e con marchio IP, che in trent’anni è riuscito a ritagliarsi un indice strutture commerciali presenti sull’intero territorio del Pae- importante di gradimento tra gli automobilisti senza alcun se. Operativa a tutti gli effetti, dopo alcuni slittamenti, dal complesso di inferiorità rispetto all’Agip Petroli, e una quota 8 2 maggio 2002. di mercato pur sempre dell’8% che può far gola a molti ope- DAY 1

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ratori già presenti sulla rete italiana o che vogliono entrarci. di 186 milioni di euro e un’operazione in due tempi: il E come la IP nel 1974 era stata determinante per raggiun- 90% subito e il restante 10% entro il secondo semestre DAY 2 gere il 40%, oggi lo è altrettanto per centrare questo obiet- 2010 con clausola di “put and call”. Senza escludere un tivo. Nemesi storica. eventuale accordo con ReteItalia, la società che detiene la Se nel 1974, la nascita della IP era stato un segnale for- maggior parte degli impianti convenzionati IP. Un’opera- te di presenza e di volontà dominante dell’Eni e dello Sta- zione che consente alla famiglia Brachetti Peretti di salire to nel downstream petrolifero italiano, trent’anni dopo la al terzo posto dopo Eni e Esso nella classifica delle DAYsocietà 3 decisione assunta dal CdA dell’Eni il 6 dicembre 2003 di petrolifere presenti sulla rete carburanti con un quota di metterla in vendita, o meglio di dismetterla, rappresenta mercato di circa il 12% e con oltre 4.500 punti vendita a un segnale altrettanto forte di spostamento di accento e fronte dei precedenti 1.650. A caldo il commento della di strategie e di ricentralizzazione su altri obiettivi e su altri Staffetta è che l’affare migliore sotto il profilo finanziario, mercati. È cambiata l’Eni, è cambiato il mondo del petrolio strategico e politico lo ha fatto l’Eni di Mincato che voleva e dell’energia, gas ed elettricità sono i nuovi protagonisti portare a casa non meno di 185 milioni e resta marker lea- del mercato, quelli che attirano i maggiori investimenti, nel der, senza aver causato alcuna destabilizzazione sulla rete. petrolio l’upstream fa premio sul downstream, la dipenden- E un buon affare lo ha fatto anche l’Api, di cui all’epoca za dell’Italia dal petrolio è scesa al 47%. La IP non è più era presidente Aldo Brachetti Peretti e amministratore funzionale a questo tipo di scenario. L’ultimo servizio che delegato Umberto Scarimboli, con la mossa finale del le si chiede è quello di vivacizzare, sotto nuovi padroni, la rilancio a 186 milioni che ha spiazzato tutti i concorrenti. concorrenza sulla rete carburanti. Un bel boccone e questo Per la IP, fusa a tutti gli effetti in Api il 28 febbraio 2007, spiega l’interesse suscitato dalla notizia data dalla Staffetta la soddisfazione di vedere il suo marchio, oggi ben visibile il 19 dicembre che entro la fine di gennaio 2004 sarebbero su tutte le strade e autostrade italiane, al centro del nuo- potute partire le procedure di dismissione con l’invito a pre- vo logo integrato adottato progressivamente a partire dal sentare manifestazioni di interesse. 2008 per tutti i punti vendita del gruppo Api e che ora Sulla carta e sulla base delle voci che si rincorrono i candi- prenderà il posto anche del marchio TotalErg. A maggior dati in pectore sono molti e annoverano molte delle com- ragione dopo la notizia di questi giorni che “api” anoni- pagnie già presenti sul mercato e molti retisti indipenden- ma petroli italiana spa si fonderà per incorporazione nella ti (compresa la CDO) che a tale scopo nel marzo 2005, a Italiana Petroli spa, la nuova ragione sociale assunta da pochi giorni dalla data dell’offerta finale più volta slittata. TotalErg spa nel frattempo diventata 100% di ”api”. To- danno vita a ReteItalia spa. Lista che via via si assottiglia gliendo la parola “anonima”, retaggio ormai anacronistico fino a ridursi all’inizio di aprile, quando parte il conto alla degli anni ‘30. rovescia, a quattro contendenti, Api, Erg, Ies e ReteItalia. Una scelta azzeccata allora, una scelta che può portare Per la valutazione, si va da quella del tutto strampalata di fortuna a chi oggi ne raccoglie il testimone. Forse proprio 300 milioni a 150 milioni. per quel concetto di italianità, di dinamismo e di ener- Alla fine, il14 aprile 2005 a oltre due anni dalla decisio- gia che questo marchio è sempre riuscito a trasmettere. ne di dismetterla, a portarsela via è l’Api con un’offerta (14/12)

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Mobilità DAY 2

La radiografia del parco circolante di Roma

Un’analisi dei dati del ministero dei Trasporti su auto e furgoni in circolazione nella Capitale in relazione a tipo diDAY ali- 3 mentazione, classe Euro ed età dell’intestatario. Articolo di Alessandro Fiorini e Antonio Sileo.

Oltre milione novecento venticin- que mila sono le automobili intestate Fig. 1 - Autovetture per tipologia di alimentazione. a cittadini residenti nella Capitale e Valore assoluto e percentuale rispetto al totale ad aziende romane, a fronte di una popolazione di poco più di 2,865 mi- lioni di abitanti, questa è la fotografia 1.000 100% scattata grazie al parco circolante dei 750 75% Migliaia veicoli su strada in Italia del Ministero 500 50% dei trasporti, pubblicato in open data 250 25% ed estratto dall’archivio nazionale dei 0 0% veicoli gestito dalla Motorizzazione. Molti meno invece sono i veicoli commerciali leggeri (autocarri sotto le 3,5 tonnellate), solo poco più di ot- tanta cinque mila trecento unità (dati aggiornati al 31 ottobre 2017). Valore assoluto Valore percentuale Nella autovetture, per quanto ri- guarda le alimentazioni benzina e ga- solio, come è facile immaginare, fanno Fig. 2 - Autovetture. Dettaglio per classe ambientale di appartenenza muovono grandissima parte del parco,

quasi il 90%, con la benzina oltre il 100% 51% e il diesel poco più del 38%, se- 600

guito a distanza dal GPL con un buon Migliaia 75% 8,7%, residuali tutte le altre alimenta- zioni, più di 16 mila le auto ibride, più 400 di 12 mila quelle a metano, neanche 50%

500 le vetture elettriche, con una pe- 200 netrazione comunque doppia rispetto 25% alla media italiana (v. Figura 1). Lo standard di emissione più dif- 0 0% Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 fuso è l’Euro 4 con oltre 610 vetture, Valore assoluto Valore percentuale che hanno ormai più di dieci anni, il 31,7% del totale, seguito dall’Euro 5, introdotto nel 2008, con oltre 374 mila vetture, quasi il 19,5% del par- co, e dall’Euro 3 oltre 280 mila unità, Fig. 3 - Autovetture. Dettaglio per classe d’età dell’intestatario solo quarto l’Euro 6, introdotto nel 100% 2014 e diffuso in poco più dell’11% 600.000

del totale. Da notare che le vetture 75% ante Euro V, con quindi ben più di 400.000 dieci anni sono più di 1,3 milioni, il 50% 69% del totale. 200.000 I dati della Motorizzazione permet- 25% tono anche di sapere l’età anagrafica 0 0% dei proprietari, che ovviamente, non 20-34 35-49 50-64 65-79 80 oltre è detto coincidano con gli utilizzatori principali delle auto. Gli intestatari gio- Valore assoluto Valore percentuale 10 vani, da 20 a 34 anni, sono solo l’8%

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Il cammino accidentato dell’ecotassa. Cronologia DAY 2

Il Governo ha presentato in commissione Bilancio misura – aggiungono Dell’Orco e Crippa – che abbiamo alla Camera un emendamento al disegno di legge voluto fortemente e che rappresenta un primo forte segnale

F ocu s di Bilancio (49.069 nuova formulazione) che intro- di cambiamento nelle politiche per la mobilità che il GovernoDAY 3 duce incentivi e disincentivi per l’acquisto di auto ha inserto nel proprio Programma. A questa misura seguirà, nuove sulla base delle emissioni di CO2. a breve, il Piano strategico per la mobilità sostenibile, che La proposta, disponibile in allegato, dispone che sarà pronto nei primi mesi del 2019, e che conterrà indica- chi acquista tra il 2019 e il 2021 un’auto nuova con zioni fondamentali e concretamente operative sul trasporto emissioni di CO superiori a 110 grammi al km pa- pubblico per contribuire al raggiungimento degli obiettivi na- ghi una sorta di supertassa che cresce al crescere delle emis- zionali verso il 2030”. (5/12) sioni, partendo da 150 euro fino a 3.000. Chi invece acquista auto a basse emissioni riceverà un incen- Se la benzina è troppo cara, che usino l’auto elettrica tivo: da zero a 20 grammi di CO2 il contributo è di 6.000 L’emendamento alla legge di Bilancio che introduce un mec- euro, da 20 a 70 di 3.000, da 70 a 90 di 1.500 euro. canismo bonus/malus per l’acquisto di auto sulla base delle Per la misura vengono stanziati 300 milioni di euro l’anno emissioni di CO2 incentiverà pochi a comprare auto costose per tre anni. e dissuaderà molti dal comprare auto economiche. Un emen- Le votazioni sugli emendamenti sono in corso, il disegno di damento che, in sostanza, concede 6.000 euro a chi compra legge di Bilancio dovrebbe approdare domani in Aula. (4/12) un’auto elettrica e poco altro, visto che, con il nuovo metodo di misurazione delle emissioni che entrerà in vigore il primo Auto, approvato emendamento su incentivi e CO2 gennaio, saranno probabilmente pochissimi i modelli endo- La commissione Bilancio della Camera ha approvato ieri sera termici che resteranno sotto la soglia dei 90 grammi al km l’emendamento al disegno di legge di Bilancio che introduce (al di sotto della quale scattano gli incentivi). Tanti saranno incentivi e disincentivi all’acquisto di auto nuove sulla base invece i modelli penalizzati con la sovrattassa, a partire so- delle emissioni di CO2 per km. Il testo, come anticipato ieri prattutto da quelli a benzina. E saranno penalizzati anche i dalla Staffetta) prevede un bonus da 1.500 a 6.000 euro per modelli più diffusi, ad esempio la Panda che è di gran lun- chi compra un’auto con emissioni tra 20 e 90 grammi per km ga l’auto più venduta in Italia (nei primi undici mesi quasi e un malus da 150 a 3.000 euro per chi ne compra una con 114mila esemplari, la seconda è la Renault Clio con meno di emissioni oltre i 110 grammi per km. 50mila), con una sovrattassa di 400 euro su un’auto che ne L’emendamento stanzia 300 milioni l’anno per tre anni dal costa 7.000. Probabilmente non rientreranno negli incenti- 2019 al 2021. vi neanche i modelli a metano (Panda compresa). Dall’altra Esultano i sottosegretari al Mise e al Mit in quota 5 Stelle, Mi- parte, i 6.000 euro di incentivo a chi acquista un’auto elettri- chele Dell’Orco e Davide Crippa: “ieri – si legge in una nota ca non coprono la differenza di prezzo rispetto ad analoghi diffusa stamattina – abbiamo segnato un significativo passo modelli endotermici: una Leaf costa intorno ai 34mila euro, avanti verso una mobilità sempre più sostenibile. Con l’ap- una Golf (modello assimilabile per segmento) circa 22mila. provazione di un emendamento alla legge di Bilancio, infatti, Quindi gli incentivi andranno a chi già può permettersi mo- è stato introdotto per la prima volta in Italia un contributo delli “di lusso”. per l’acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bo- Nei primi undici mesi del 2018 sono state vendute 4.630 nus/malus ecologico”. auto elettriche, 4.360 ibride plug-in e 592mila circa a benzi- “Dal 1° gennaio 2019 e per i successivi tre anni – spie- na. Dal punto di vista del mercato auto, l’effetto sarà dunque gano i due esponenti del Governo – chi acquisterà e im- con tutta probabilità depressivo. Un effetto che andrebbe ad matricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida aggiungersi al calo delle immatricolazioni degli ultimi mesi, o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contri- al tonfo dei consumi industriali di gas che abbiamo registrato buto economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base da giugno a novembre, e ai segnali non proprio rassicuranti della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne com- sull’andamento del Pil. Insomma, né il governo del popolo né prerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, il Governo del Pil. dovrà pagare un’imposta che, anche in questo caso, sarà Chi non si può permettere un’auto da 20mila euro non ne legata alle emissioni di CO2 del veicolo. Attraverso questo comprerà certo una da 30mila, anche con un incentivo da meccanismo, insomma, diventerà sempre più conveniente 6mila. Parafrasando Maria Antonietta di Francia sulle brio- acquistare vetture meno inquinanti contribuendo al mi- che: se la benzina è troppo cara, che usino l’auto elettrica. 12 glioramento della qualità dell’aria delle nostre città. È una (5/12) DAY 1

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Incentivi auto elettrica, Fim Cisl: misura così strutturata, oltre a rallentare il rinnovo dell’ob- schiaffo all’industria italiana soleto parco circolante, penalizza le classi sociali con minore DAY 2 Fim Cisl critica con forza l’emendamento al disegno di legge capacità di acquisto delle nuove tecnologie”. di Bilancio approvato ieri sul meccanismo “bonus/malus” per Proprio ieri il premier Giuseppe Conte ha preso parte all’as- l’acquisto di auto nuove: “un altro schiaffo all’industria ita- semblea pubblica di Anfia al Grand Hotel Plaza di Roma liana, altro che sovranisti”, afferma in una nota il segretario dichiarandosi vicino alla filiera: “Siate fiduciosi e intrapren- Marco Bentivogli. Secondo il sindacato dei metalmeccanici si denti, coscienti che questo governo vi sosterrà sempreDAY per 3 il tratta di una “misura regressiva: sanno che quota ha l’auto- bene del nostro amato paese”, aveva detto agli imprenditori motive italiano? Incentivando i veicoli a prezzo più alto e tas- del settore automotive. Parole ricordate da Anfia all’indoma- sando le automobili più popolari non assolviamo i ritardi dei ni dell’approvazione dell’emendamento: “dopo l’assemblea produttori, queste norme schizofreniche sono un danno per pubblica svoltasi a Roma alla presenza del Presidente del il Paese e i lavoratori”. Per il sindacato “si tratta di una misura Consiglio Giuseppe Conte, che ha chiuso i lavori con un in- che rischia solo di penalizzare la nostra industria automo- tervento in cui manifestava la vicinanza del Governo alla filie- bilistica e quella europea a favore della concorrenza estera, ra industriale italiana, si è appresa la notizia dell’approvazio- mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro penalizzando le ne, da parte della commissione Bilancio, di un emendamento fasce più povere della popolazione che non possono permet- al disegno di legge di Bilancio 2019 contenente l’articolo”. tersi un auto nuova”. Un provvedimento come questo, prosegue il comunicato, Per Fim Cisl il Governo sta giocando la partita dell’elettrico “colpisce la filiera industriale italiana che si è impegnata ad “in maniera dogmatica, quando invece va affrontata gesten- investire nell’elettrificazione e mette in difficoltà gli operatori do la transizione in maniera virtuosa”. Senza appello il giudi- e il mercato, andando esattamente nella direzione opposta zio: “chi approva normative con scadenze immediate, come rispetto all’attenzione dichiarata ieri nei confronti di un com- fatto ieri sera la commissione Bilancio della Camera con l’ar- parto chiave per il Paese”. ticolo 79 bis, prova solo a salvarsi la coscienza, senza tenere Anfia sottolinea che le classi di emissione indicate nell’emen- conto della realtà del Paese senza tra l’altro aiutare la sacro- damento non tengono conto del fatto che dal prossimo pri- santa battaglia per l’aria pulita delle nostre città e il clima”. mo gennaio entrerà in vigore il nuovo sistema di misurazione Sulla transizione della mobilità “bisogna ragionare sui dati e Wltp, che porterà a un aumento generalizzato dei livelli per non sulle mode del momento pensando anche da quale fon- rispecchiare maggiormente l’uso reale del veicolo. te si ricava l’energia elettrica, perché altrimenti, a consumi Ieri ha preso le redini dell’associazione Paolo Scudieri, ceo di crescenti i risultati per l’ambiente saranno trascurabili e l’u- Adler Group, eletto alla presidenza per il triennio 2019-2021. nico risultato che avranno prodotto sarà lo smantellamento Con lui sono stati eletti due dei presidenti dei tre gruppi della nostra industria dell’automotive, (che non è solo FCA, merceologici, che assumono anche il ruolo di vice presiden- ma tutta le aziende di componentistica) e la conseguente ti dell’associazione: Marco Stella (Duerre Tubi Style Group) perdita di migliaia di posti di lavoro”. Anche se, conclude il per il gruppo componenti e Massimo Repetto (Piaggio) per il comunicato, il rischio per Fca, è fortissimo: “il governo dimo- gruppo costruttori. stri di occuparsi dell’infrastruttura di rete e dell’ecosistema “Il primo messaggio che vogliamo dare oggi al Governo – indispensabile per far funzionare la mobilità elettrica e do- aveva detto Scudieri durante il suo discorso di insediamento mani a guida autonoma. Con questo emendamento il piano – riguarda il ruolo centrale che l’industria merita nel program- di 5 miliardi di euro presentato a noi dal vertice di FCA rischia ma del Paese: non c’è crescita sociale e occupazionale senza di diventare carta straccia”. (5/12) la creazione di condizioni favorevoli per il rafforzamento e l’ampliamento del tessuto imprenditoriale italiano”. Scudieri Incentivi auto elettrica, aveva ammonito: “è importante sviluppare la rete infrastrut- Anfia: tassa di 400-1.000 euro sulla Panda turale e non incentivare oggi l’acquisto di veicoli elettrici, una La battaglia per salvare la Panda è appena cominciata. Anfia mossa che favorirebbe solo un’élite di cittadini”. (5/12) ha diramato oggi un comunicato contro l’articolo aggiunti- vo alla legge di Bilancio che introduce incentivi e disincentivi Incentivi auto, lo stop di Salvini all’ecotassa all’acquisto di auto nuove sulla base delle emissioni di CO2: Infuria la battaglia sull’ecotassa e gli incentivi all’auto elettri- “se prendiamo ad esempio il modello più venduto in Italia, ca, con lo stop del vice premier Salvini e Di Maio che ha re- la Panda 1.2 prodotta a Pomigliano, comunque tra le vetture plicato dicendosi pronto “a migliorare” il testo e a convocare non ibride con le più basse emissioni di CO2, con il nuovo un tavolo al Mise. Sarà dunque con tutta probabilità modi- sistema pagherebbe un’imposta che varia dai 400 ai 1.000 ficato l’articolo aggiuntivo del disegno di legge di Bilancio euro. Si rileva, inoltre, che anche molte utilitarie a gas, vei- che introduce un meccanismo di bonus/malus per l’acquisto coli ad alimentazione alternativa, oltre a non avere nessun di auto nuove, approvato martedì con un emendamento in 13 bonus, rischierebbero di pagare un malus di 150 euro. Una commissione Bilancio alla Camera. DAY 1

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Questa mattina il leader della Lega e vice premier Matteo che si dovrebbero raggiungere e cioè il miglioramento della Salvini ha detto a Radio Anch’io: “sono contrario ad ogni qualità dell’aria ed il rinnovo del parco circolante, come noto, DAY 2 ipotesi di nuova tassa che vada a colpire beni già ipertassati tra i più vecchi d’Europa. Spiace che il Governo non abbia de- in Italia. Le auto italiane sono già le più tassate in Europa”. ciso di aprire una sia pur breve interlocuzione permissiva con Poche ore dopo, Salvini è tornato a parlarne a Mattino 5: gli operatori del settore perché si sarebbero potuti appro- “mettere nuove tasse è l’ultima delle cose da fare”. Un no fondire molti dettagli legati al mercato e al comportamen- deciso, rilanciato ovviamente anche sui social, agli incentivi to dei consumatori e, quindi, affinare al meglio la propostaDAY 3 alle auto elettriche finanziate con un’imposta sull’acquisto approvata. Allo stato attuale, per esempio, da un punto di di auto che non rispettano determinati limiti emissivi, tra cui vista applicativo, non è chiaro con quale tipo di procedure appunto le Fiat Panda (v. Staffetta 05/12). omologative vengano calcolati i valori di CO2, considerate Gli scambi a distanza tra le forze di maggioranza continuano le diverse norme esistenti in materia (NEDC, NEDC correlato, intanto sui social network. Il vice premier Luigi Di Maio in WLTP) e gli sviluppi che avranno nel 2019”. un video su Facebook ha replicato: “Non vogliamo creare Unrae ribadisce: “Apprezziamo sicuramente il tema della problemi alle famiglie in difficoltà, quelle che acquistano una pluriennalità e il rispetto del paradigma della neutralità tec- macchina per l’intera famiglia, la meno costosa, col motore nologica, ma riteniamo inaccettabile colpire così duramente meno performante, la più piccola della gamma, quella che gli automobilisti italiani con una nuova tassazione sui veicoli il ministro Costa ha chiamato la Pandarella, la più utilitaria di ultima generazione. Più della metà dei veicoli immatricolati di tutte, o anche la Punto. Tantomeno vogliamo creare uno sarà vessato da un nuovo tributo: su alcuni di questi, non di shock al mercato dell’auto e dei costruttori: chi lo può dire lusso, il costo dell’imposizione varrà circa il 10% del costo meglio di me che sono di Pomigliano D’Arco?”. La disposi- del veicolo, senza considerare il paradosso di iper-tassare un zione introdotta nel disegno di legge di Bilancio, ha detto veicolo nuovo mentre in Italia potranno continuare a circo- ancora il vice premier pentastellato, si può migliorare: “sic- lare liberamente, senza l’imposizione di alcun tributo, veicoli come ho ricevuto telefonate sia dalle case costruttrici, sia dai di oltre 15 anni”. sindacati, sia dai consumatori, li mettiamo tutti attorno ad un Una questione che ha a che fare anche con le risorse impe- tavolo e vediamo di migliorare questa norma”. Di Maio ha gnate dallo Stato: “si rischia di investire inadeguatamente concluso: “stiamo cercando di fare quello che abbiamo sem- un ammontare di risorse pubbliche molto significativo (circa pre detto: stimolare un nuovo mercato dell’automobile. La 300 mln di euro all’anno) perché “si va ad incentivare un norma verrà migliorata in modo che le famiglie che possono numero di autovetture minore rispetto a quelle che già si comprare auto di quel tipo, che non hanno i soldi per acce- vendono”. Unrae conclude con un appello al dialogo: “Chie- dere a maggiori tecnologie e quindi inquinare di meno, non diamo, quindi, a tutte le Istituzioni competenti l’apertura di debbano essere danneggiate. Faremo questo tavolo molto un confronto immediato per migliorare insieme a tutti gli presto, perché la legge di Bilancio si modifica al Senato tra stakeholder un impianto normativo che merita adeguato ap- una settimana”. Il Governo, ha concluso, continuerà “nello profondimento per non sprecare un’occasione molto impor- stimolo delle auto elettriche, ibride e a metano”. (6/12) tante per rinnovare il nostro parco circolante e ridurre i livelli di emissioni complessive di CO2, ma soprattutto i livelli di Incentivi auto, Unrae: misura da migliorare emissioni inquinanti (ad esempio NOx e Pm10) che non sono Unrae ha chiesto di parlare con il ministero dello Sviluppo tenute in alcuna considerazione nell’attuale formulazione del economico in merito al bonus-malus sulle emissioni di CO2 provvedimento”. (6/12) delle nuove autovetture, con il fine, si legge in una nota di- ramata dall’associazione dei rappresentanti dei veicoli esteri, Incentivi auto, critiche e proposte di discutere tutti i problemi che non vengono affrontati dal del Centro studi Promotor provvedimento. La richiesta è stata fatta propria nel frattem- “L’emendamento approvato dalla Camera che punta a intro- po dal vicepremier Luigi Di Maio, che ha fatto sapere poche durre incentivi per l’acquisto di vetture ibride ed elettriche e ore fa che presto verrà aperto un tavolo (v. Staffetta 06/12). penalizzazioni per l’acquisto di tutte le altre vetture, se entre- In attesa che il dibattito si sposti tra le mura del Mise, Unrae rà effettivamente in vigore con l’approvazione della Legge di commenta nella nota l’emendamento al disegno di legge di Bilancio, avrà conseguenze negative o addirittura contropro- Bilancio, e punta il dito sulla necessità di agevolare la rotta- ducenti rispetto agli obiettivi che si intendono perseguire”. È mazione, di cui l’articolo non tiene conto: “non è prevista la quanto sostiene il Centro studi Promotor in una nota. rottamazione di veicoli obsoleti che riteniamo assolutamente Secondo il Centro studi, l’aumento del prelievo fiscale sul- prioritaria perché è fondamentale svecchiare il nostro parco”. le immatricolazioni per le auto non elettriche e non ibride Il testo, prosegue il comunicato, “rappresenta sicuramente ostacolerà fortemente la sostituzione delle auto circolanti più un segnale interessante ed apprezzabile nell’intento, ma l’im- vecchie e più inquinanti che sono in larghissima misura di 14 postazione del provvedimento non è funzionale agli obiettivi proprietà di automobilisti a basso reddito e quindi partico- DAY 1

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larmente sensibili all’aumento del costo di acquisto di una soluzioni tecnologiche sostenibili, compatibili con l’ambiente nuova auto. In secondo luogo, avrà un impatto negativo sul e che guardano alle esigenze economiche dei consumatori DAY 2 mercato dell’auto che sta ancora faticosamente uscendo da finali, a partire dai cittadini alle amministrazioni pubbliche. una crisi gravissima, impatto stimabile cautelativamente in Questo provvedimento – secondo CE – rischia di alimentare almeno 100.000 immatricolazioni. Infine, gli incentivi previsti ideologie e privilegiare tecnologie di tendenza che non pro- dall’emendamento non contemplano la contestuale rotta- durranno nessun beneficio nel breve e medio termine”. mazione di un usato per chi beneficia degli incentivi né con- Confindustria Energia “crede nella assoluta necessitàDAY di 3af- siderano il fatto che attualmente in Italia non si producono fermare un modello di mobilità sostenibile, che implica in- auto elettriche. crociare tanti aspetti differenti tra loro come ad esempio le Secondo Promotor è in generale sbagliato “usare il basto- emissioni, il traffico, la sicurezza, i trasporti pubblici e il car ne” per affrontare il problema dell’inquinamento da auto, sharing. Gli interventi da realizzare possono contribuire alla mentre “si può usare la carota, venendo anche incontro agli riduzione delle emissioni di CO2 solo se valutati sulla base automobilisti che pensano di cambiare la loro auto perché dell’intero ciclo di vita delle soluzioni considerate. Per questo penalizzata dalle limitazioni al traffico e contestualmente motivo appare strategico affrontare l’evoluzione del compar- dando anche un contributo all’incremento delle entrate tri- to dei trasporti con una visione di sistema, valutando atten- butarie e allo sviluppo del Pil”. tamente i costi e i benefici, anche per essere competitivi sul Questa la proposta alternativa del Centro studi: un bonus di mercato”. 2.000 euro più uno sconto di altri 2.000 euro a tutti coloro La proposta per l’Italia è di “partire dal ricambio del parco cir- che nel 2019 compreranno una nuova auto e contestual- colante, pubblico e privato, che è tra i più vetusti in Europa”, mente rottameranno un usato di oltre 10 anni. Una pro- di sfruttare tecnologie italiane “per la produzione di miscele posta “a costo zero” e anzi “con un aumento del gettito a minor impatto carbonico e per la produzione di biocarbu- per l’Erario e un impatto positivo sulla crescita del Pil”, in ranti di migliore qualità”, di potenziare “l’impiego del gas, quanto “il prezzo medio per l’acquisizione di un’autovettura compresso e liquefatto, sia per il trasporto su strada che per è di 21.020 euro di cui 3.790 di Iva”. La proposta del Centro quello marittimo” utilizzando le infrastrutture esistenti. In- Studi Promotor è costruita sulla base dei primi incentivi alla somma, è la conclusione, “le sinergie tra i comparti energia rottamazione che furono in vigore nel 1997 e che ottennero e automotive valorizzano ancora di più il lavoro di questa ca- risultati senza oneri per lo Stato, dato che l’aumento del get- tena di montaggio. La sostenibilità ci sta insegnando a guar- tito Iva e delle tasse di immatricolazioni sulle auto vendute in dare all’industria nazionale e sta a noi salvaguardarla”. (6/12) più coprì completamente il costo dell’erogazione del bonus e lasciò all’Erario un maggior gettito netto di 1.400 miliardi di Incentivi auto, la posizione dell’UP lire (723 milioni di euro). “L’emendamento approvato ieri dalla Commissione Bilancio “La nostra proposta – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, della Camera al DDL Legge di Bilancio 2019, oggi approdato presidente del Centro Studi Promotor – è motivata dall’esi- in Aula, introduce un bonus-malus sulle emissioni di CO2 genza di supportare gli automobilisti, spesso a basso reddito, per le nuove autovetture che rappresenta una nuova tassa che possiedono una vettura di oltre 10 anni di anzianità e sull’automobile che non è un bene di lusso ma uno strumen- che hanno necessità di sostituirla per evitare le limitazioni al to necessario nella vita quotidiana di milioni di cittadini”. E’ traffico imposte per motivi ambientali”. (6/12) quanto si legge in una nota dell’Unione Petrolifera. “Occorre inoltre considerare che la gran parte delle auto che Incentivi auto, rientrano nei segmenti A, B e C (utilitarie e medie e basse critiche anche da Confindustria Energia cilindrate, comprese Panda, Clio), cioè oltre l’85% dell’im- Dopo le critiche dei sindacati e dei produttori di auto, anche matricolato a novembre, si situano sopra la soglia dei 110 g/ Confindustria Energia boccia l’emendamento del Governo km, soprattutto se a benzina, e dunque saranno colpite dalle per introdurre incentivi alle auto elettriche tassando quelle nuove misure, con la conseguenza di penalizzare anche le fa- con emissioni superiori ai 110 grammi/km. “L’Italia ha biso- sce a più basso reddito della popolazione, chiaramente molto gno della sua industria e di energia per crescere. Non possia- attente al prezzo di acquisto”, prosegue la nota. mo condividere scelte ideologiche che non siano supportate In queste condizioni “i proprietari di veicoli euro 0-euro 3, da valutazioni oggettive e complete su tutta la catena del appartenenti alle classi a più basso reddito, saranno dissua- valore”. Con queste parole Confindustria Energia “esprime si dalla sostituzione della propria vettura non potendosi mai preoccupazione per l’emendamento al disegno di legge di permettersi una BEV o una ibrida, nonostante il bonus, man- Bilancio 2019 che prevede l’inserimento dell’articolo bonus/ tenendo dunque in circolazione le vetture più inquinanti del malus sulle emissioni di CO2 g/km delle nuove autovetture”. parco”, sottolinea l’UP. In una nota, l’associazione sottolinea che “la filiera energeti- Una misura che - secondo l’Unione Petrolifera - peraltro 15 ca italiana è da sempre impegnata nella ricerca e sviluppo di “nega il principio cardine della neutralità tecnologica non DAY 1

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riconoscendo i notevoli abbattimenti delle emissioni di CO2 equilibrate per ridurre le emissioni e i livelli di inquinamento conseguiti con prodotti come biometano e biocarburanti, locale che sono stati accolti con favore da più parti nelle fasi DAY 2 nonché tutte le altre azioni per il contenimento delle emis- di presentazione. sioni che possono essere attuate lato carburanti”. Assistiamo ora ad una deformazione della norma in Aula e, “Il nostro auspicio, dunque, - conclude la nota - è che du- pur sostenendo con vigore il fatto che vada incentivato l’ac- rante l’esame parlamentare si ripensi una misura dalle con- quisto di auto a basse emissioni, vogliamo che si parta dall’o- seguenze non solo devastanti sotto il profilo industriale, per biettivo base di rinnovare l’attuale parco auto circolante”.DAY 3 ora non stimabili, ma controproducente in termini di impat- Secondo gli elettrici, il meccanismo del “bonus-malus” è “la to sulla qualità dell’aria a causa del rallentamento, se non strada giusta ma bisogna andare nella direzione di disincen- blocco, del ricambio del parco auto più vecchio, invertendo il tivare la circolazione dei mezzi più inquinanti. C’è poi biso- trend di continuo miglioramento registrato grazie all’adozio- gno di una visione d’insieme del fenomeno, una visione di ne delle più avanzate tecnologie motoristiche e alla sempre sistema. migliore qualità ambientale dei carburanti”. (6/12) Le auto elettriche non sopravvivono da sole se non sono in- serite in un contesto infrastrutturale pienamente sviluppato Incentivi auto, le critiche della Fiom e di Motus-E che possa consentire spostamenti e la percorrenza di distan- Continuano a piovere critiche sull’emendamento del Gover- ze adeguate”. no che ha introdotto nel disegno di legge di Bilancio un siste- Apertura quindi al tavolo di confronto: “accettiamo con fa- ma di bonus/malus per l’acquisto di auto nuove. Alla levata vore le dichiarazioni del Ministro Di Maio che ha dichiarato di di scudi di ieri si aggiungono anche i metalmeccanici della voler convocare un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo Fiom e addirittura Motus-E, l’associazione di promozione del- economico, per migliorare gli incentivi per la mobilità soste- la mobilità elettrica. nibile, con i costruttori e con le associazioni. “Con un emendamento alla manovra economica in commis- Siamo pronti a trovare subito insieme la soluzione giusta sione bilancio della Camera dei Deputati si rischia di imboc- per guidare la transizione e centrare l’obiettivo di riduzione care la strada sbagliata investendo milioni di euro della collet- dell’impatto ambientale creato dal vetusto parco circolante tività per pochi privati a cui scontare con un bonus l’acquisto che grava sull’Italia, senza colpire gli acquirenti delle nuove dell’auto elettrica e invece scaricare sui cittadini che non po- auto meno costose”. (7/12) tendo acquistare l’elettrico sono condannati a pagare una imposta aggiuntiva che farebbe lievitare il costo del veicolo”. Incentivi auto, Di Maio: tavolo lunedì o martedì Lo si legge in una nota della Fiom Cgil. Sarà convocato lunedì o martedì al ministero dello Sviluppo “È necessario – prosegue il sindacato – che il ritardo nel no- economico il tavolo con costruttori auto, sindacati e consu- stro Paese sia colmato con investimenti delle aziende e del matori sulla misura bonus/malus per l’acquisto di nuovi vei- Governo per realizzare la rivoluzione ecologica dell’auto a coli. Lo ha detto questa mattina a Radio 24 il ministro e vice partire dalle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche e premier Luigi Di Maio (M5S). A quanto risulta alla Staffetta, nel processo di trasformazione del nostro sistema industriale per arrivare a stabilire la data definitiva il Mise sta aspettando dell’automotive verso auto ecologiche con progetti di ricerca di terminare la raccolta delle adesioni. e sviluppo con risorse pubbliche e private”. In attesa che venga votata la fiducia al disegno di legge (v. Insomma, per i metalmeccanici “la vera scommessa è nel- Staffetta 07/12), Di Maio ha ribadito alla radio che dopo il la pianificazione di un programma di trasformazione della tavolo tecnico ci saranno modifiche all’emendamento: “io filiera della produzione di auto, garantendo l’occupazione: credo che su quello dobbiamo ancora migliorare la norma. per questo la Fiom ha proposto la costituzione di una com- Il bicameralismo perfetto esiste per questo, perché dalla Ca- missione nazionale dell’automotive con il Governo e i centri mera si va al Senato. Intanto io tra lunedì e martedì incontro i di ricerca e le Università”. Michele De Palma, segretario na- costruttori di automobili, i sindacati delle aziende costruttrici, zionale Fiom e responsabile automotive, conclude così: “con e le associazioni dei consumatori, facciamo un tavolo tecnico questi provvedimenti estemporanei si rischia di non raggiun- e la miglioriamo”. gere l’obiettivo dell’abbassamento delle emissioni e di mette- Per Di Maio la questione, su cui ieri l’altro vice premier Mat- re in crisi l’occupazione negli stabilimenti italiani. teo Salvini si era espresso criticamente, non divide l’esecuti- Chiediamo l’apertura di un confronto non per investire per vo: “se qualcuno pensa di fare litigare il Governo su questa pochi, ma per le auto di massa ecologiche e nel car sharing norma. sbaglia” e ha rassicurato ancora: “io non penso di ibrido ed elettrico”. mettere nessuna tassa sulle automobili familiari degli italia- Queste invece le critiche di Motus-E, l’associazione per la ni, di cui hanno bisogno per portare i figli a scuola”. Dopo promozione della mobilità elettrica (v. Staffetta 22/11): “in l’incontro tecnico, ha ribadito infine Di Maio, “troveremo il qualità di promotori della mobilità sostenibile, l’organo diret- modo per migliorare questa norma, che non significa fare 16 tivo di Motus-E ha suggerito più volte al Governo modalità marcia indietro. Il nostro intento è incentivare l’uso dell’auto DAY 1

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elettrica, ibrida e a metano, e questa norma fa questo con L’emendamento sarà presentato dal Governo? sconti fino a 6 mila euro” specificando “per la trazione elet- Credo sarà presentato dai Cinque Stelle, abbiamo concorda- DAY 2 trica o sostenibile”. (7/12) to così. Poi bisognerà vedere se ci sono le coperture: le spese per investimenti che vanno ai privati vengono calcolate come Incentivi auto, domani pomeriggio il tavolo spesa corrente, e in questa fase è molto difficile trovare le ri- È stato fissato per domani pomeriggio alle ore 16 il tavolo sorse, soprattutto sulla base delle indicazioni della comunità sull’automotive convocato dal vice premier e ministro dello europea. DAY 3 Sviluppo economico Luigi Di Maio (M5S). Come annunciato Sono previste misure per il rinnovo del parco autobus? dallo stesso Di Maio alla fine della scorsa settimana (v. Staf- Nel decreto Genova sono previsti fondi per il trasporto pub- fetta 07/12) il tavolo si occuperà di definire interventi miglio- blico in cui è privilegiato l’acquisto di mezzi elettrici o ibridi. rativi sulla misura bonus/malus per l’acquisto di auto nuove Abbiamo comunque da rinnovare tutto il parco mezzi con inserita nel ddl Bilancio approvato alla Camera e passato ora motori più moderni, sostituendo gli euro 3 non solo con ibri- al Senato (v. Staffetta 10/12). do ed elettrico. L’altro vice premier, Matteo Salvini, nel corso della manife- Veniamo alle navi. Anche qui c’è un problema di riconversio- stazione leghista di sabato a Roma è tornato a ribadire che ne della flotta, con i nuovi limiti al tenore di zolfo. l’esecutivo non imporrà “nessuna nuova tassa”, promessa Stiamo cercando di portare avanti una serie di progetti, in ribadita anche agli imprenditori riuniti domenica mattina al particolare sul Gnl, dall’utilizzo degli attuali rigassificatori alla Viminale. realizzazione di una serie di punti di rifornimento, depositi e Oltre che sull’automotive, in questi giorni l’esecutivo ha de- sistemi con bettoline che possono consentire di rifornire le ciso di riaprire il confronto con le associazioni, e ieri Salvi- navi. Il punto qui non sono i soldi ma l’adeguamento delle ni ha incontrato al ministero dell’Interno i rappresentanti di infrastrutture: molti di questi impianti di auto finanziano e 15 gruppi del mondo delle imprese tra cui Confindustria, non hanno bisogno di denaro pubblico. E il discorso vale an- Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Ance, che per la mobilità elettrica: finché non c’è una rete diffusa, Confimi, Cna. Gli incontri degli esponenti dell’esecutivo pro- difficilmente avremo un acquisto considerevole di macchine seguiranno nei prossimi giorni. Il Presidente del Consiglio elettriche, soprattutto come prima macchina. E spesso è un Giuseppe Conte incontrerà oggi a mezzogiorno i rappresen- problema legato a questioni di carattere burocratico e legi- tati delle sigle sindacali Cgil, Cisal, Cisl, Confsal, Ugl e Uil slativo. Se non ci sono infrastrutture, difficilmente si cambia- e infine Di Maio ha annunciato sabato sul Sole24Ore che no i mezzi. domani, nel corso della mattinata, prima del tavolo sull’au- Quindi interverrete per semplificare gli iter? tomotive, avvierà il tavolo permanente per piccole e medie C’è la necessità di semplificare i processi soprattutto per la imprese. (10/12) realizzazione dei depositi. Il punto è la revisione del Codice degli appalti per quanto riguarda gli investimenti infrastrut- Ecotassa, Rixi: turali. Sul Gnl discuterò anche con Eni sugli obiettivi che vo- meglio un fondo per la rottamazione gliamo ottenere e sulle difficoltà burocratiche. Oggi pomeriggio il ministro dello Sviluppo economico Luigi Eni stava studiando un’infrastruttura nel porto di Genova. Di Maio ha convocato un tavolo sull’emendamento bonus/ Eni sta ancora capendo qual è la soluzione migliore. In alcuni malus per l’acquisto di auto, la cosiddetta ecotassa, inserito porti del Nord Europa si è deciso di fare rifornimento con le nel disegno di legge di Bilancio. Come Mit avete una propo- bettoline. Dobbiamo capire qual è il sistema che ci consente sta di modifica? di essere più flessibili e di adeguarci in tempi rapidi. Anche Non me ne occupo io, se ne occupa il Mise. C’è da rilevare perché oggi la vita delle tecnologie è molto più breve che in che le immatricolazioni oggi sono in gran parte benzina e passato e i grossi investimenti infrastrutturali che si ripagano diesel. Sul bonus/malus forse sarebbe stato meglio un fondo in qualche decina d’anno destano qualche perplessità tra gli per la rottamazione. Ma questo non lo gestisco io, noi al Mit investitori. Soprattutto in un territorio difficile come quello ita- ci occupiamo di infrastrutture e autotrasporto merci. liano, con poco spazio, con porti spesso dentro le città. Oggi Passiamo allora all’autotrasporto. Saranno rinnovati gli in- buona parte degli ordinativi di navi di Fincantieri è a Gnl. Noi centivi alla rottamazione con acquisto di mezzi a basso im- dobbiamo porci l’obiettivo che almeno un porto per area geo- patto – Gnl in particolare? grafica abbia la possibilità di rifornire queste navi. (11/12) C’è un emendamento al disegno di legge di Bilancio che prevede un fondo sugli euro 3, bisogna vedere se riesce ad Incentivi auto, la battuta di Di Maio: andare avanti. c’è qualcuno che è d’accordo sul malus? Un emendamento che verrà presentato al Senato? Se qualcuno è d’accordo con il malus alzi la mano. Così il vice Sì. Alla Camera è passato il mantenimento degli sconti sui premier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio 17 carburanti per l’autotrasporto. avrebbe ironizzato sulla levata di scudi seguita all’approva- DAY 1

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zione dell’emendamento sull’ecotassa approvato la scorsa seguito, “va rinnovato, soprattutto quello vetusto che è sot- settimana, nel corso del tavolo che si sta svolgendo al Mise. to l’Euro 4 e rappresenta quasi un terzo dell’intero parco”. DAY 2 Una cinquantina i presenti: oltre a Di Maio, il suo vice Dario Insomma, l’emendamento del Governo “non sarà un’ecotas- Galli, i sottosegretari Davide Crippa e Andrea Cioffi, il segre- sa e non è un’ecotassa. L’obiettivo è quello di incentivare le tario generale Salvatore Barca, il capo della segreteria tecnica auto non inquinanti e non tassare le auto delle famiglie degli Daniel De Vito, il direttore della direzione imprese Stefano italiani. Nelle prossime 24 ore ci arriveranno le richieste tecni- Firpo, i vice capo di gabinetto Giorgio Sorial e Elena Loren- che sulla vicenda e in base a quelli che sono i consigli tecniciDAY 3 zini, il vice capo dell’ufficio legislativo Enrico Esposito, il sot- dei consumatori, che rappresentano i cittadini che comprano tosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Michele Dell’Orco le auto, e dei produttori, che rappresentano le aziende che con l’ing. Alberto Andreoni, e i rappresentanti di Automobili le producono, avremo modo di migliorare la norma per evi- Lamborghini, Adiconsum, Aci, Unione Nazionale Consuma- tare sia shock al comparto che produce auto e soprattutto tori, Motus-e, Anfia, Assilea, Federauto, Unione per la difesa per evitare di gravare sulle auto delle famiglie degli italiani. dei consumatori, NGV Italia, Telos A&S (delegato da Toyota), Le prossime 24 ore non saranno soltanto importanti per la Class Onlus, Fca, Ancma, Altroconsumo, Aniasa, Tesla, Asso- manovra in generale e le interlocuzioni con l’Europa, ma an- utenti, Cnh-Iveco, Confindustria, Renault, Unrae, Confcon- che per il destino di questa norma che non è un’ecotassa”. sumatori, Federconsumatori, Adoc, Assoconsum, Movimen- (12/12) to consumatori, Movimento difesa del cittadino. (11/12) Incentivi auto, le proposte del settore Incentivi auto, Di Maio: dopo l’incontro al Mise sì al bonus, cambia il malus Una maggiore riflessione sugli strumenti per indirizzare la po- Riformulazione del “malus”, apertura al rinnovo del parco litica nazionale verso la mobilità a basse emissioni. È quanto circolante pre euro 4. Così si può riassumere il primo risul- chiedono Anfia, Federauto e Unrae al ministro dello Sviluppo tato del confronto tra Mise, produttori auto e associazioni economico Luigi Di Maio dopo l’incontro che si è svolto ieri dei consumatori sulla cosiddetta ecotassa introdotta nel dise- al Mise (v. Staffetta 12/12), con un maggior sostegno alla gno di legge di Bilancio. A illustrare la posizione del Governo creazione di una rete nazionale più capillare di colonnine per è stato il vice premier e ministro dello Sviluppo economico, la ricarica dei veicoli elettrici, “magari con la formula del cre- Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti al termine del tavo- dito d’imposta ampiamente utilizzato dalle famiglie italiane lo con produttori auto e associazioni dei consumatori. Una nel settore delle ristrutturazioni edilizie”. Nella nota, le tre soluzione, dunque, che si avvicina a quanto proposto ieri dal associazioni hanno espresso apprezzamento per la posizione responsabile energia della Lega, il senatore Paolo Arrigoni (v. del ministro riguardo la volontà di non introdurre alcuna ulte- Staffetta 11/12). Resta aperta la questione delle coperture. riore forma di tassazione a danno degli automobilisti italiani Tra le ipotesi su cui si sta ragionando, anche una modulazio- e hanno ribadito la loro contrarietà a qualsiasi forma di “ma- ne del bollo. lus” nella norma. Una forma di tassazione, sottolineano, che “Le aziende e le associazioni dei consumatori adesso ci invie- “si tradurrebbe nel 2019 in una diminuzione delle vendite di ranno delle proposte tecniche e saremo pienamente disponi- auto nuove stimata tra l’8 ed il 12% rispetto alla chiusura del bili ad accogliere quelle che sono le richieste di miglioramen- corrente anno - che già evidenzia un pesante rallentamento to della norma. C’è un grande entusiasmo per il bonus sulle - con una conseguente perdita di gettito erariale per mancati auto elettriche e le auto non inquinanti, invece per quanto incassi da Iva e Ipt stimabile in una cifra superiore a mezzo riguarda la parte malus, sicuro che non ci saranno nuove tas- miliardo di euro”. se sulle auto delle famiglie degli italiani”. Anche Motus-E, l’associazione nata quest’anno con lo scopo “Miglioreremo la norma al Senato”, ha aggiunto Di Maio. di promuovere la mobilità elettrica in Italia e che ieri ha par- “Ovviamente nelle prossime 24 ore ci sarà un confronto tec- tecipato al tavolo, ha diffuso le proposte inviate agli organi nico con le parti al tavolo per arrivare alla norma che possa tecnici del ministero a seguito dell’incontro con il ministro Di combattere l’inquinamento con auto non inquinanti incenti- Maio. “Motus-E – ha dichiarato il segretario generale Dino vate e allo stesso tempo non gravare sulle auto delle famiglie Marcozzi – ha espresso il proprio apprezzamento per l’inizia- degli italiani”. tiva del Governo di sostenere lo sviluppo della mobilità elet- Di Maio ha poi ampliato il discorso: “nei prossimi 3 anni l’Eu- trica nel nostro Paese, sviluppo che non può però prescindere ropa chiederà alle aziende automobilistiche in alcuni casi di da tre elementi fondamentali: sostegno alle infrastrutture di dimezzare le emissioni. Non dipenderà quindi soltanto dalle ricarica utilizzando i fondi già stanziati, sostegno alle flot- nostre norme ma anche dagli obiettivi che abbiamo contrat- te di auto e veicoli commerciali leggeri, rinnovo del parco tato a livello europeo. Obiettivi – ha aggiunto – che devono circolante del trasporto pubblico locale con veicoli elettrici”. essere una buona notizia perché ci sono città ostaggio dello In quattro punti le proposte dell’associazione: l’eliminazio- 18 smog non solo per le automobili”. Il parco circolante, ha pro- ne dagli incentivi della fascia di veicoli con 70-90 grammi di DAY 1

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emissioni di CO2 – e quindi esclusi dal contributo economico i Incentivi auto, la proposta dei produttori veicoli ibridi (non plug-in), piccoli diesel, mild-hybrid, metano, Riduzione del bonus con collegamento alla rottamazione, DAY 2 gpl – che ridurrebbe a 100 milioni le risorse necessarie per il soppressione del malus, detrazione del 65% per chi installa 2019; calcolo dei valori di emissione dei veicoli con il nuovo colonnine di ricarica. Questi i tre punti della proposta che le ciclo “WLTP” e non con il vecchio “NEDC”; valutare soluzio- associazioni dei produttori di auto hanno inviato al ministero ni alternative al sistema di “malus” per sostenere un piano dello Sviluppo economico nell’ambito del confronto per la di incentivazione; un piano per lo sviluppo della rete di infra- modifica della disposizione sull’ecotassa inserita nel disegnoDAY 3 strutture di ricarica per veicoli elettrici con un supporto tecnico di legge di Bilancio. offerto agli enti locali e un’incentivazione “soft” (ad esempio Anfia, Federauto e Unrae hanno unito le forze e formulato tramite detrazione fiscale per i soggetti) per i privati. (12/12) una proposta articolata in tre punti: l’introduzione un contri- buto per l’acquisto di veicoli nuovi, meno impattanti in termi- Ecotassa, Spinaci: “inutile e iniqua” ni di inquinamento, contestualmente alla rottamazione, ma L’ecotassa è “inutile e iniqua” e avrebbe come conseguen- solo per le persone fisiche e non per le persone giuridiche, za quella di compromettere il ricambio del parco circo- di un veicolo vetusto (sino alla categoria di Euro 4), al fine lante. Lo ha detto il presidente dell’UP, Claudio Spinaci, di sostenere il rinnovo del parco circolante italiano; la sop- durante la presentazione del preconsuntivo che si è svolta pressione del malus al fine di non gravare sull’acquisto di oggi a Roma. Si verrebbe a creare una situazione in cui “la autovetture per le fasce meno abbienti e sul mercato nuovo macchina che hai vale meno e quella che vai a compra- in generale, dal momento che esistono già il bollo auto, l’IPT re costa troppo di più”, ha aggiunto il presidente dell’UP. e altri gravami fiscali; la previsione di una detrazione fiscale Quello intrapreso dal Governo è “un percorso pericoloso”, per l’acquisto e l’installazione delle colonnine elettriche per i quanto accaduto in Francia con i gilet gialli “dovrebbe in- privati e le imprese. segnare qualcosa”. Il costo totale dell’iniziativa, sottolineano le tre associazioni, Entrando nel merito dell’iniziativa, Spinaci ha sottolineato è di 85 milioni di euro annui complessivi (70 mln per il bonus che il calcolo per l’emissione di CO2 di un veicolo va fatto per l’acquisto di una autovettura nuova con emissioni inferio- su tutta la vita dell’auto, non soltanto leggendo il libretto di ri a 70 grammi al km e 15 per l’ecobonus per le colonnine). circolazione. Inoltre, vanno tenuti in considerazione gli effetti Secondo le tre sigle l’incentivo andrebbe limitato alle auto di abbattimento delle emissioni generati dalla quota di mi- con emissioni fino a 70 grammi al km (contro i 90 della pro- scelazione obbligatoria di biocarburanti. posta del Governo), con due sole fasce: la fascia 0-20 g/km Sull’immatricolazione di auto nuove in generale c’è una gran riceverebbe 5.000 euro, quella da 20 a 70 invece 2.000. La confusione tra i consumatori, che rallenta il ricambio del par- relazione tecnica indica che con la norma potrebbero esse- co auto, ed è alimentata proprio da questa e da altre inizia- re incentivati circa 11.000 veicoli (il che comporterebbe un tive politiche destabilizzanti, come il blocco di circolazione aumento del 120% sul 2018), con un costo di 55 milioni anche per i Diesel euro 6. di euro. Nella fascia 20,01-70 g/km sarebbero invece circa All’evento hanno partecipato anche Rita Pistacchio, respon- 7.500 i veicoli potenzialmente incentivati (+74% sul 2018) sabile ufficio studi dell’UP, che ha presentato i numeri del con una spesa di 15 milioni di euro. Per le colonnine si spen- preconsuntivo, e l’ex ministro dell’Industria Alberto Clô, che derebbero invece 15 milioni di euro. (13/12) è intervenuto per delineare lo scenario del mercato energeti- co nel 2019. “Sono ingiustificati i necrologi sul petrolio, che Incentivi auto, Di Maio: continua ad essere il pivot degli scenari energetici mondiali”, nessuna tassa, solo ecobonus ha esordito Clô. Secondo il professore, il petrolio è ancora al Prosegue il dibattito sulla cosiddetta ecotassa, cioè il mecca- centro della scena geopolitica, capace di disfare alleanze an- nismo di bonus/malus sull’acquisto di auto nuove introdotto tichissime e farne nascere delle nuove, come quella tra Russia nel disegno di legge di Bilancio. Dopo che ieri sono iniziate e Arabia. È al centro anche delle politiche interne dei paesi ad arrivare al ministero dello Sviluppo economico le proposte industrializzati, come dimostrano i gilet gialli in Francia. Per il di modifica dei soggetti interessati, questa mattina il titolare 2019 sul prezzo del petrolio “non ci sono certezze e si naviga del dicastero Luigi Di Maio è tornato sull’argomento interve- a vista”, in un mercato dove “non contano più i fondamen- nendo alla trasmissione televisiva Mattino Cinque su Cana- tali ma il gioco delle aspettative”. Per questo Clô prevede che le5: “Non ci sarà nessuna tassa sull’auto delle famiglie degli nel 2019 ci sarà ancora forte volatilità per i prezzi del petro- italiani né nuove né in uso”, ha detto il vice premier. “Sarà lio, mentre la spare capacity, cioè la capacità di fare fronte solo un ecobonus sulle auto elettriche, ibride e a metano, a picchi imprevisti della domanda, si assottiglierà ancora di perché ci sono città ostaggio dell’inquinamento. Dobbiamo più a causa della prudenza delle compagnie non più inclini a iniziare rivoluzione della mobilità in Italia”. indebitarsi per fare i grandi investimenti necessari alle attività Il governo, ha aggiunto Di Maio, si sta preparando all’instal- 19 di esplorazione e produzione. (12/12) lazione “di 20.000 colonnine” per la ricarica delle auto elet- DAY 1

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triche: “stiamo facendo un piano con Enel X proprio su questo”. Auto, Adiconsum: Il sottosegretario al Mise Davide Crippa ha commentato ieri bene Di Maio su no a tasse DAY 2 per parte sua che “quello che viene detto in questi giorni L’associazione dei consumatori Adiconsum ha espresso una sulla necessità di fare prima l’infrastruttura e poi eventual- “prima soddisfazione per l’accoglimento delle nostre osser- mente mettere in piedi degli incentivi (all’auto elettrica) è un vazioni” da parte del ministro dello Sviluppo economico Luigi tema sbagliato (...) siamo convinti che, con 10mila auto che Di Maio sulla norma c.d. “bonus-malus” sulle auto. Lo di- andiamo ad incentivare all’anno, suddivise per 8mila comuni chiara in una nota Danilo Galvagni, vicepresidente di AdiconDAY 3- e quindi 1,1 auto a comune, è evidente che non è un impatto sum nazionale, con riferimento l’annuncio del ministro che il che stravolge la mobilità del Paese ma un messaggio chiaro governo non intende mettere nuove tasse ma solo un bonus di dove vuole andare un governo per la mobilità del futuro”. sulle auto poco inquinanti. “La mobilità è un diritto che i Parlando con l’agenzia Ansa al convegno “I nuovi scenari consumatori devono esercitare senza subire un aggravio di della mobilità elettrica: upgrading tecnologico, potenzialità costi che non tenga conto delle condizioni reddituali. Ora ed impatti mobilità” di Enea a Roma, ha aggiunto che “quel- – prosegue Galvagni - ci auguriamo che al più presto venga lo che andiamo ad incentivare - spiega Crippa - riguarda un convocato il Tavolo con tutti gli stakeholder per definire le parco che è ampiamente al di sotto delle previsioni di cresci- modalità attuative degli incentivi”. ta delle colonnine, tanto è vero che alcuni operatori privati Le proposte presentate da Adiconsum nel documento conse- stimano un piano industriale di 14mila colonnine e le auto gnato al ministro Di Maio nella recente riunione del tavolo (v. incentivate sono 10mila”. “E’ evidente - prosegue - che di- allegato) prevedono una transizione progressiva alla mobilità venta fondamentale dare un messaggio anche al consuma- a zero emissioni con bonus incentivanti in tutti gli ambiti del tore che c’è anche questa possibilità e così immaginando di trasporto, una fiscalità premiale basata sulla valutazione di far partire un percorso di informazione” in questa direzione tutte le emissioni inquinanti, non solo della CO2, certificata “per cui i cittadini potranno iniziare a farsi i conti in tasca sui da un organismo scientifico terzo e la trasformazione del par- loro percorsi urbani”. “Il tema delle tariffe - ha concluso - è co macchine inquinante. importante, dove si devono distinguere due aspetti: le rica- “Anche alla luce dei risultati conseguiti – conclude Galva- riche nel futuro potranno essere un costo o un’opportunità gni – auspichiamo che questo metodo di confronto tra as- di guadagno - spiega -, per esempio tramite le tecnologie sociazioni di rappresentanza dei consumatori e Governo su vehicle to grid”. tematiche rilevanti per il Paese, esca dalla logica di incontro Per il presidente della commissione Industria del Senato Gian- sporadico ed occasionale, e diventi prassi”. (14/12) ni Girotto non bisogna dimenticare il trasporto pubblico lo- cale: “fondamentale il potenziamento del Tpl è incentivarne Ecotassa, accordo tra Lega e M5S l’utilizzo, possiamo pensare e sto spingendo con il Governo “Resta solo su quelle extra lusso” per incentivare dando dei bonus anche in questa direzione. Il primo annuncio è arrivato dalla lega, poco prima della mez- Secondo me va bene puntare ai bonus per l’auto elettrica, zanotte scorsa: “Via le tasse sulle piccole auto, resta solo su ma affiancando con bonus per il trasporto pubblico locale, quelle extra lusso, tipo Porsche”. Questa mattina su twitter che è nettamente più efficiente”, ha detto ieri in occasione si è espresso il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti del convegno Nens sul Piano Energia Clima, aggiungendo Michele Dell’Orco (M5S), in merito alla cosiddetta ecotassa: che parlando di autobus “secondo gli studi, elettrico è più “Buon accordo trovato ieri a Palazzo Chigi. Battaglia contro lo conveniente”. smog, per la salute dei cittadini iniziata. Confermato ecobo- Sul bonus per Girotto “il Governo dovrà trovare una forma nus, fino a 6.000 euro, per elettriche e ibride; inoltre massima per salvare capra e cavoli, per cui incentivare uno shifting tutela per auto utilitarie e auto fascia media, venendo incontro ad auto meno inquinanti senza penalizzare le fasce meno a cittadini e costruttori”. A quanto pare, l’ecotassa sarebbe abbienti”. Probabilmente “si adotterà un criterio di potenza, applicata solo alle auto più potenti. Si starebbe pensando di cercando di far pagare chi va verso un’auto potente e molto alzare la soglia di applicazione a 150-155 grammi/km. inquinante”. In attesa di capire quale sarà la formulazione della proposta Anche il senatore concorda che “senza domanda non c’è of- che sarà inserita in legge di bilancio, diamo conto dello scam- ferta di colonnine, ma il segnale è che con l’incentivo dell’au- bio avvenuto nel fine settimana su twitter tra le due anime to elettrica partano anche le colonnine”. “Personalmente - della maggioranza. Il responsabile energia della Lega, Paolo ha proseguito - non auspico un incentivo esagerato, auspico Arrigoni, ha scritto sabato: “Bonus/malus auto: la Lega ha che i soldi pubblici siano utilizzati anche per l’utilizzo pubbli- presentato emendamento per cancellare ecotassa! SI a mi- co, banalmente uno sconto sull’abbonamento e sistemi di sure sostenibili, NO a misure ideologiche!”. Posizione cui si incentivazione per la mobilità condivisa dei dipendenti delle è sostanzialmente allineata la presidente della commissione aziende. Intanto è importante che abbiamo dato un segnale Attività produttive della Camera, Barbara Saltamartini: “Met- 20 sull’auto elettrica”. (14/12) tere tasse non aiuta a rilanciare economia”, ha scritto. “Per DAY 1

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combattere inquinamento non serve ecotassa semmai sareb- adottati decreti attuativi di concerto tra Mise, Mit e Mef entro be più utile un fondo per rottamare le auto più inquinanti sessanta giorni dall’entrata in vigore della legeg di bilancio. DAY 2 iniziando dagli Euro3”. Ieri sera, con un comunicato congiunto, Anfia, Federauto e Sul fronte opposto i due sottosegretari M5S, Michele Dell’Or- Unrae avevano chiesto al Governo di rimandare al 2020 la co, appunto, e Davide Crippa. Così il sottosegretario allo Svi- misura che introdurrebbe un “malus” per l’acquisto di un’au- luppo economico: “ecobonus scritto nero su bianco. Si sta to nuova in base alle emissioni del veicolo. Questo, spiegano discutendo di una rimodulazione che salva tutte le utilitarie le associazioni, per restare coerenti con il timing dei DAYnuovi 3 e premia le autovetture con emissioni ridottissime”. Questo obiettivi europei e “per far sì che siano calibrati al meglio invece il tweet di Dell’Orco: “ecobonus per le auto green è anche gli effetti sul mercato e sulla produzione industriale”. imprescindibile. È scritto nel contratto di Governo: incenti- Le associazioni sottolineano come la nuova tassa somigli mol- vazione mezzi a bassissime emissioni, applicando la regola to al superbollo, “non ha effetti sulla riduzione dell’inquina- comunitaria del chi inquina paga. NESSUNA nuova tassa sul- mento, crea un ammanco nel bilancio dello Stato e impatterà le auto in circolazione e nemmeno su utilitarie. Ma STOP a sull’occupazione del nostro Paese”. E chiudono: L’auspicio è smog SI”. che il Governo ‘del cambiamento’ non si uniformi a misure Due ore fa il ministro Di Maio ha pubblicato un posto su fa- vecchio stampo come il superbollo, che ha ampiamente di- cebook: “abbiamo confermato l’ecosconto fino a 6.000 euro mostrato il suo fallimento”. (18/12) per le macchine elettriche e non inquinanti senza tassare nes- suna delle auto in circolazione né l’acquisto di nuove utilita- Ecotassa, le case auto protestano ancora rie. Solo chi deciderà di acquistare un suv diesel o a benzina o “La nuova riformulazione del bonus-malus presentata oggi una “super car” extralusso pagherà qualcosa in più”. (17/12) (ieri, ndr) in commissione al Senato dimostra che ad essere colpite non saranno solo le auto di grossa cilindrata”. Nono- Ecotassa al via a marzo, soglia a 160 g/km stante la profonda riformulazione dell’emendamento sul bo- È pronta la “versione definitiva” del meccanismo bonus/ma- nus/malus per l’acquisto di nuove auto (v. Staffetta 18/12), le lus sull’acquisto di auto nuove. L’importo degli incentivi (e principali associazioni di produttori di auto Anfia, Federauto della corrispondente tassazione) si è ridotto a un quinto di e Unrae hanno diffuso ieri sera una nota in cui “rinnovano il quanto previsto nella versione originaria Crippa-Dell’Orco. grido d’allarme al Governo, al Parlamento e ai consumatori L’emendamento 1.4015 al disegno di legge di bilancio è sta- sugli impatti che la misura in discussione avrà sul settore au- to appena presentato dai relatori in commissione Bilancio al tomotive”. Senato. Queste le novità: due le fasce “premiate” (da 0 a 20 Secondo le tre sigle, con la nuova riformulazione saranno grammi di CO2 per km e da 21 a 70), con rispettivamente colpite dal malus non solo “le autovetture di lusso o di grossa 6.000 e 2.500 euro in caso di rottamazione di veicoli euro cilindrata, peraltro già assoggettate ad una gravosa imposta 0-4, o 4.000 e 1.500 euro senza rottamazione; l’ecotassa quale il superbollo, ma anche moltissimi modelli ampiamente si applicherà al di sopra dei 160 grammi/km di emissioni: diffusi sul mercato, molti con una fascia media di costo sul da 161 a 175 grammi si pagherà 1.100 euro, da 176° 200 quale l’aggravio di una tassa di 1.100 euro appare veramen- grammi 1.600 euro, da 201 a 250 grammi 2.000 euro, ol- te irragionevole”. Le tre associazioni stilano poi “a titolo di tre i 250 grammi 2.500 euro;lo stanziamento è di 60 milioni esempio” un elenco di modelli colpiti dal malus – non indi- nel 2019 (erano 300 nella versione originaria), 70 nel 2020 cando tuttavia gli allestimenti. e 70 nel 2021. Di questi, cinque milioni l’anno andranno a Gli impatti della misura, secondo le associazioni, “dimo- finanziare le detrazioni fiscali per chi installa colonnine per strano che il malus è di gran lunga superiore rispetto alla la ricarica. necessità di copertura del bonus. Una misura così struttura- Vengono inoltre introdotti, con l’emendamento 1.4016, in- ta, appare pertanto socialmente iniqua, poiché richiede ad centivi ai ciclomotori elettrici e ibridi (categorie L1e e L3e) un’ampia fascia di cittadini un importante sforzo economico pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di per finanziare l’acquisto di pochi veicoli”. 3.000 euro, con contestuale rottamazione di mezzi euro 0-2. Positivo invece il giudizio sullo stanziamento previsto a sup- Per questa misura è previsto uno stanziamento di 10 milioni porto delle infrastrutture di ricarica, definito “di fondamen- di euro, finanziato con i proventi delle aste dei permessi di tale importanza” e “primo necessario passo che il Paese deve emissione di CO2. fare per creare le condizioni abilitanti per lo sviluppo della Per entrambe le misure (auto e motorini) dovranno essere mobilità elettrica”. (19/12)

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Le notizie dell’ultimo mese* DAY 2 Leggi e atti amministrativi obblighi in questione”. Del resto, Villarosa ha sottolineato Carburanti, la Toscana recepisce “che spetta ai Comuni, nell’esercizio della propria autonomia Dafi e anagrafe carburanti regolamentare, definire la specifica documentazione che si richiede ai contribuenti/produttori”. (29/11) Il consiglio regionale della Toscana ha approvato lo scorso 7 novembre il nuovo Codice del commercio DAY 3 Francia, annullati aumenti delle accise

N otiziario (legge 44/2018). Nel codice vengono aggiornate, tra l’altro, le nor- per tutto il 2019 me relative alla distribuzione carburanti: al titolo II, Annullato l’aumento delle accise sui carburanti per il 2019 in capo VIII vengono introdotte disposizioni per ade- Francia. È la decisione presa dal presidente, Emmanuel Macron, guare la normativa regionale al dlgs Dafi 257/2016 e dal primo ministro, Edouard Philippe. Un dietrofront dopo e alla legge sulla Concorrenza 124/2017, dirette rispettiva- settimane di proteste Parigi del movimento dei “gilet gialli”, ai mente “ad aumentare i punti di rifornimento dei carburanti quali non è bastata la proposta di moratoria di 6 mesi. eco-compatibili” e a “eliminare dal mercato i distributori di Il governo francese vuole scongiurare nuove manifestazioni carburante che ricadano nelle fattispecie di incompatibilità, di piazza. (6/12) soprattutto in relazione alla sicurezza della circolazione stra- dale”. (26/11) Frodi carburanti, interrogazione alla Camera Il Governo intende attuare il piano straordinario triennale di Auto, le nuove norme controlli contro le frodi nel settore dei carburanti? La fattura- su omologazione ed emissioni zione elettronica “B2B” in vigore dallo scorso primo luglio ha È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L potenziato il contrasto alle frodi? Il Governo intende attivare un 301 del 27 novembre il regolamento Ue 2018/1832 della tavolo di confronto con le associazioni di categoria sul tema? Commissione del 5 novembre 2018 che modifica la diret- È quanto si legge nell’interrogazione a risposta scritta n. tiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e 4-01806 firmata dal deputato di Fratelli d’Italia Federico Mol- i regolamenti della Commissione (CE) n. 692/2008 e (UE) licone e depositata alla Camera la scorsa settimana. L’interro- 2017/1151 al fine di migliorare le prove e le procedure di gazione, disponibile in allegato, è rivolta ai ministeri dell’Eco- omologazione per le emissioni dei veicoli passeggeri e com- nomia e dello Sviluppo economico. Delegato a rispondere è merciali leggeri, comprese quelle per la conformità in servizio il ministero dell’Economia. (12/12) e le emissioni reali, e di introdurre dispositivi per il monitorag- gio del consumo di carburante e di energia elettrica. Emissioni auto, il Tribunale Ue Il regolamento modifica le norme sull’omologazione in base boccia la Commissione alle nuove regole sulla misurazione delle emissioni, e si appli- Il presidente di Assogasmetano, Paolo Vettori, era stato tra i ca a partire dal primo gennaio 2019. (27/11) primi a sentire puzza di bruciato. Ora il Tribunale dell’Unione europea (“gemello” della Corte di giustizia) conferma quel Tari, il Governo ribadisce: gestori esenti sospetto, accogliendo il ricorso dei comuni di Parigi, Madrid Il Governo ha ribadito ieri in commissione Finanze alla Ca- e Bruxelles contro la Commissione europea, perché ha fissato mera che le aree dove si producono i rifiuti speciali, come i limiti troppo alti alle emissioni di NOx (ossidi di azoto) nel distributori di carburanti, devono essere esentate dalla Tari, periodo transitorio di passaggio ai nuovi test di misurazione come stabilisce la legge, ricordando che spetta ai Comuni in condizioni reali di guida (Rde). definire le modalità con cui “si possa dimostrare l’esisten- La Corte Ue sottolinea che le città di Parigi, Bruxelles e Ma- za delle condizioni necessarie a ottenere l’esenzione del tri- drid sono legittimate a contestare i limiti di emissione degli buto” e ai produttori presentare la documentazione. La ri- ossidi di azoto stabiliti dalla Commissione con il regolamento sposta, letta in commissione Finanze dal sottosegretario del 2016/646 perché “non potrebbero includere nel perimetro ministero dell’Economia Alessio Mattia Villarosa, replica alla di una misura di restrizione della circolazione basata sul li- richiesta del deputato Antonio Lombardo (M5S) riguardo la vello delle emissioni inquinanti i tipi di veicoli che avessero definizione di criteri attraverso cui accedere all’esenzione. superato tali prove e che soddisfacessero gli altri requisiti di Villarosa ha chiarito: “non sussiste una tipologia definita del- omologazione”. (13/12) la documentazione in discorso e che quindi è lasciato ampio spazio ai produttori, su cui ricade l’onere della prova”. Il Mef CO2 auto, fumata bianca da Bruxelles ha aggiunto ancora che “non è possibile individuare un do- Riduzione delle emissioni di CO2 tra il 2021 e il 2030 del cumento specifico con il quale i produttori adempiono agli 37,5% per le automobili, del 31% per i veicoli commerciali 23 DAY 1

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leggeri. Obiettivo intermedio per le auto al 2025 al 15%. Il 24% con un risultato stimato a 43,7 milioni nel 2018 per trilogo, al quinto tentativo, raggiunge l’accordo sul regola- passare poi a 83,5 al 2020 e 103,7 nel 2022. Api aveva DAY 2 mento Ue che stabilisce gli obiettivi di riduzione delle emis- chiuso il 2017 con un utile netto di 12 milioni di euro (da sioni di CO2 delle nuove auto. A dare l’annuncio il commis- poco più di 3 milioni dell’anno precedente) senza, però sario europeo al Clima Migueal Arias Canete, che ieri sera incassare dividendi: per finanziare l’acquisizione di Tota- su twitter ha commentato: “con questi obiettivi ambiziosi lErg, Api ha, infatti, sottoscritto contratti di finanziamen- l’Europa mostra come si mettono in pratica l’accordo di Pa- to con le banche che prevedono una serie di impegni,DAY tra 3 rigi e la Cop24”. Soddisfatto anche il vice presidente della cui il blocco della distribuzione di dividendi fino al com- Commissione Ue, Maros Sefcovic: “Un altro passo decisivo pleto rimborso del finanziamento concesso per dar vita a sostegno della competitività a lungo termine dell’indu- ad un gruppo con oltre cinquemila punti vendita su tutto stria europea, poiché stimolerà gli investimenti nella catena il territorio nazionale, diventando primo player della rete di valore dell’Ue, tra cui batterie e altre tecnologie chiave”. carburanti. Soddisfatta anche la relatrice della proposta al Parlamento La stima sul risultato, rileva Radiocor, è giudicata atten- europeo, Miriam Dalli, che parla di “buon equilibrio”. dibile, premessa l’aleatorietà delle previsioni legata alla Per entrare in vigore il regolamento ha ora bisogno dell’ap- possibile crescente competizione nel mercato in cui opera provazione formale del Consiglio Ue e del Parlamento euro- il gruppo e ad eventuali cambiamenti normativi che ac- peo in seduta plenaria. (18/12) celerino la transizione tecnologica ad una mobilità basa- ta sull’elettrico. La fusione, si legge nel progetto, rientra Società e associazioni “nell’ottica del già avviato processo di riorganizzazione del Carburanti in autostrada, Eni apre a un tavolo gruppo, finalizzato ad ottenere lo snellimento della strut- “Salutiamo con soddisfazione la disponibilità, finora inutil- tura organizzativa e quindi un risparmio di costi ammini- mente sollecitata ed ora finalmente manifestata da Eni R&M, strativi e gestionali nonché la valorizzazione delle poten- ad aprire un tavolo di confronto, che possa eventualmente ziali sinergie economiche”. Aggiungendo che “la società coinvolgere anche le concessionarie autostradali, per valu- risultante dalla fusione disporrà delle risorse necessarie” tare le criticità del settore e proporre possibili soluzioni”. Lo ad effettuare il pagamento delle proprie obbligazioni e dei scrive la Fegica in una lettera indirizzata al responsabile del contratti di finanziamento con le banche “disponendo nel R&M Eni, Giuseppe Ricci, e, per conoscenza, a diversi espo- lungo periodo di liquidità in misura superiore” a quanto nenti del Governo e del Parlamento, oltre che ad Autostrade erogato dalle banche stesse. per l’Italia e ai presidenti delle Regioni nelle quali transita la Quanto all’operazione di fusione, sempre a quanto ripor- A14. La scorsa settimana i gestori avevano scritto a Eni per tato ieri da il Sole 24 Ore Radiocor , la novità è che sarà chiedere di affrontare i problemi dei punti vendita autostra- Api a fondersi per incorporazione nella societa’ oggetto dali, in particolare per il mancato rinnovo dell’accordo e per dell’acquisizione, l’Italiana Petroli, e non viceversa. Opera- la questione prezzi. zione che, dal momento che il capitale di Italiana petroli Fegica auspica che l’iniziativa Eni “sia colta prontamente an- è interamente posseduto da Api non darà luogo ad alcun che dai ministeri competenti, tenuto conto della gravità del- concambio. Le azioni intestate ad Api verranno annullate le questioni poste e dell’interesse collettivo che coinvolge”. e le azioni di nuova emissione verranno assegnate ai soci (27/11) Api in ragione di un’azione IP per ogni azione Api posse- duta. (6/12) Api, anticipazioni sul piano 2018-2022 post fusione Faib, sciopero gestori IP/TotalErg Sollecitato da un anno da Filctem, Femca e Uiltec, che e Petrolifera Adriatica in Toscana e Liguria oggi incontreranno nel primo pomeriggio i rappresentan- Sciopero dei gestori Faib di Petrolifera Adriatica (marchio ti della società al fine di evitare lo sciopero differito all’11 Esso) e di Italiana Petroli (marchi Api-Ip e TotalErg) per le re- dicembre, il piano industriale del gruppo Api post fusione gioni Toscana e Liguria dalle ore 19,00 dell’11 dicembre alle sarà approvato il 13 dicembre dall’assemblea dei soci. Ne ore 7,00 del 14 dicembre, self-service compresi, salva mino- ha dato ieri notizia il Sole 24 Ore Radiocor che è stato in re durata decisa a livello provinciale e preventivamente co- grado di consultare il progetto già approvato dai CdA di municata alle rispettive prefetture. Per protestare, annuncia Api spa e di Italiana Petroli spa (ex TotalErg). Si tratta del un comunicato della Faib, contro la politica discriminatoria piano 2018-2022 che accompagna il progetto di fusione da parte di Italiana Petroli, che detiene la proprietà degli e che prevede di “conseguire risultati consolidati reddi- impianti a marchio IP e Total-Erg, e di Petrolifera Adriatica, tuali e finanziari positivi, in linea o superiori con i risultati che ha acquistato, con cessione di ramo di azienda, gli im- del 2017”. Per l’utile netto della società risultante dal- pianti con marchio Esso. E per denunciare da una parte la 24 la fusione è attesa infatti una crescita media annua del condotta scorretta di Petrolifera Adriatica, che, benché te- DAY 1

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nuta ad applicare l’accordo Esso, in conseguenza della con- ti, del recupero dei siti petroliferi, con particolare riferimento ai danna dinanzi al Tribunale di Roma, continua nella pratica punti vendita carburanti (v. notizia a parte). (13/12) DAY 2 di tagliare i margini ai gestori e scaricare su di essi le proprie contraddizioni strutturali. E dall’altra la politica dilatatoria e UP, al via il Progetto riqualificazione ambientale inconcludente di Italiana Petroli che, disattendendo gli ac- L’Unione Petrolifera ha dato il via al Progetto Riqualifica- cordi, si sottrae agli obblighi contrattuali e saccheggia la zione Ambientale, un progetto per la definizione e la diffu- redditività delle gestioni con politiche di aggressione al mar- sione dei migliori standard operativi per la riqualificazioneDAY 3 gine determinato dagli accordi siglati in base alla normativa ambientale del settore petrolifero. Il progetto, attraverso il di settore. (7/12) quale l’associazione mette a disposizione il proprio patri- monio di competenze professionali, si concentra nelle se- Assopetroli, accordo con Nexive guenti aree: ingegneria ambientale, tecniche di bonifica e per servizi postali riqualificazione dei siti contaminati, tecniche di recupero di Assopetroli-Assoenergia ha firmato un accordo con l’ope- siti petroliferi, con particolare riferimento ai punti vendita ratore postale privato Nexive per offrire ai propri associati carburanti. nuovi servizi postali. L’iniziativa, si legge in una nota, è Le attività si svolgeranno con il coordinamento dell’ufficio rivolta agli oltre 12.000 punti vendita associati ad Asso- Salute, sicurezza e ambiente di UP e avranno la finalità petroli e ha già visto l’adesione di una prima stazione di di diffondere le conoscenze tecnico scientifiche su parti- servizio a Napoli, che sarà operativa a breve. Le stazioni di colari aspetti innovativi o di sostenibilità degli interventi servizio associate ad Assopetroli entrano così a far parte di risanamento, concorrere all’elaborazione di linee guida del servizio di Nexive Inzona, avviato nel 2016 con il coin- condivise dalle parti (enti di controllo, aziende committen- volgimento in prima battuta delle edicole e di altri esercizi ti, aziende che operano nelle attività di risanamento dei merceologici con diffusione capillare, che dà la possibilità siti), monitorare l’applicazione di norme speciali di settore, ai cittadini di ricevere e inviare corrispondenza e pacchi in organizzare workshop o seminari con altri soggetti inte- punti di prossimità diffusi sul territorio. ressati, anche con valenza di aggiornamento professio- Questo il commento di Luciano Traja, amministratore de- nale specifico, partecipare in maniera strutturata a diversi legato di Nexive: “Con il progetto Inzona che oggi esten- eventi specializzati annuali, tra cui Remtech (evento sulle diamo anche alle stazioni di servizio, abbiamo introdotto bonifiche dei siti contaminati, la protezione e la riqualifi- nuove modalità per agevolare i cittadini nelle operazioni cazione del territorio) ed Ecomondo (Fiera dello sviluppo quotidiane legate al ritiro della propria corrispondenza, sostenibile). (13/12) che sia una raccomandata o un acquisto fatto online. Si tratta di un’iniziativa che capitalizza il costante impegno di Rete carburanti, firmato l’accordo Nexive per guidare l’innovazione del settore postale grazie sul contratto di commissione a un’integrazione sempre maggiore tra fisico e digitale. È stato firmato mercoledì al ministero dello Sviluppo econo- Ad oggi, oltre ai 500 punti diretti su tutto il territorio na- mico l’Accordo per la tipizzazione del contratto di commis- zionale abbiamo attive già un totale di 1400 tra edicole, sione tra compagnie petrolifere, rappresentate dal presiden- cartolerie e tabaccherie. Con questa nuova partnership ci te Claudio Spinaci, e gestori, rappresentati dai vertici di Faib auguriamo di offrire un servizio sempre più capillare, per (Martino Landi), Figisc (Maurizio Micheli) e Fegica (Roberto consentire a tutti di ritirare e inviare buste e pacchetti in Di Vincenzo). modo comodo e flessibile”. (13/12) Presenti alla firma il vice ministro Dario Galli (Lega) e il diret- tore per la sicurezza degli approvvigionamenti e le infrastrut- Sonatrach Raffineria Italiana entra in UP ture energetiche Gilberto Dialuce. Il Consiglio generale dell’Unione Petrolifera, riunito ieri a Roma, Il contratto, si legge in una nota del ministero, rappresenta ha accolto, ai sensi dello Statuto, la richiesta di adesione della la seconda nuova tipizzazione contrattuale, in applicazione società Sonatrach Raffineria Italiana che entra a far parte dell’as- delle disposizioni della legge n. 27 del 2012 quale strumento sociazione in qualità di socio effettivo. Nella stessa seduta, il di liberalizzazione del settore. Consiglio generale ha inoltre approvato le richieste di adesione, La tipizzazione prevede una negoziazione di secondo livello quali soci aggregati, di 9 nuove società: Amec Foster Wheeler in quanto il contratto tipizzato, nella sua architettura norma- Italiana, Ecotherm, Intergeo Italia, Jacobs, Mares, Petroltecni- tiva, riguarda tutti gli operatori, ma per la parte economica ca, Syndial, Stantec e Tralice costruzioni. Queste ultime società e di politica commerciale rimanda alla libera contrattazione entrano a far parte dell’associazione nell’ambito del “Progetto tra le Associazioni di categoria dei gestori e i proprietari degli Riqualificazione Ambientale”, volto alla definizione e alla diffu- impianti. sione dei migliori standard operativi nei campi dell’ingegneria L’accordo è stato depositato al ministero dello Sviluppo eco- 25 ambientale, della bonifica e riqualificazione dei siti contamina- nomico, che “vuole continuare ad essere parte attiva per la DAY 1

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tutela di quegli operatori del mercato dei carburanti, che Azimut è stata assistita sul piano legale da Lombardi Segni operano in un sistema di legalità e di rispetto del quadro e Associati e sugli aspetti contabili da Accuracy. Coop Alle- DAY 2 normativo di riferimento”. anza 3.0 Soc. Cooperativa è stata assistita sul piano legale A questo proposito il Mise “invita le associazioni degli opera- dallo Studio Legale BLF. (18/12) tori del settore a proseguire il confronto costruttivo allo sco- po di individuare le possibili soluzioni delle questioni poste ed Mobilità alternativa ancora aperte e si rende disponibile a valutare i risultati di tali Auto elettrica, lo studio Eea DAY 3 confronti per le opportune azioni di evoluzione e consolida- sull’impatto ambientale mento del settore”. (14/12) Allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica e degli assetti produttivi, un’auto elettrica garantisce una riduzione delle Fattura elettronica, emissioni di gas serra tra il 17 e il 30% rispetto a una a ben- campagna Eni sulla app zina o gasolio, considerando l’intero ciclo di vita; il beneficio È partita lunedì scorso la campagna Eni per pubblicizzare rispetto agli inquinanti è invece più problematico da calco- app Eni Station Partita Iva, in vista dell’entrata in vigore, lare, così come l’impatto generale sull’ecosistema, mentre il prossimo primo gennaio, dell’obbligo di emissione e ri- le prestazioni delle auto elettriche sono probabilmente peg- cezione delle fatture elettroniche anche per gli acquisti di giori per quanto riguarda la tossicità per l’uomo e l’ambien- carburante al fine della deducibilità delle imposte dirette te. Questi, in estrema sintesi, i risultati dello studio “Electric e della detraibilità dell’Iva. vehicles from life cycle and circular economy perspectives”, Dal 1° gennaio 2019 i titolari di partita Iva dovranno pubblicato la scorsa settimana dall’Agenzia europea per dunque documentare gli acquisti di carburante tramite l’ambiente (Eea). fatturazione elettronica emessa ad ogni rifornimento. La sintesi dello studio inizia indicando le previsioni della com- Per questo dallo scorso 10 dicembre Eni ha consegna- missione sulla diffusione delle auto elettriche: a fronte dello to presso i punti vendita abilitati la cartolina illustrativa 0,6% delle immatricolazioni nel 2017, nel 2030 si potrebbe dell’app Eni Station Partita Iva con cui si possono pagare arrivare a una quota di mercato tra il 3,9% e il 13%, a se- i rifornimenti. (17/12) conda degli obiettivi di riduzione della CO2 imposti dalla Ue. Tre gli aspetti presi in considerazione nel valutare l’impatto Vega-Coop, conclusa l’acquisizione ambientale delle auto elettriche in confronto con quelle a Giovedì scorso 13 dicembre è avvenuto il closing tra Vega combustione interna: l’impatto sul clima, quello sulla salute, Carburanti e Coop Alleanza 3.0 per l’acquisto del 100% quello sugli ecosistemi. delle quote di Carburanti 3.0, proprietaria di 63 punti Quanto ai gas serra, un veicolo elettrico garantisce una ri- vendita in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e duzione delle emissioni nell’intero ciclo di vita del 17-21% Puglia, ubicati prevalentemente all’interno o in prossimità rispetto a un’analoga auto diesel e del 26-30% rispetto a dei centri commerciali di Coop Alleanza. una a benzina. Molto dipende, tuttavia, dal mix elettrico Nel perimetro dell’acquisizione è compresa anche la parte- che viene utilizzato: con produzione elettrica a carbone le cipazione al 40% di Energya, società che opera da centra- emissioni sono maggiori, con produzione eolica sono del le d’acquisto dei prodotti petroliferi destinati agli impianti 90% inferiori. stradali di distribuzione carburante, a marchio Enercoop, Quanto a inquinanti e PM, e quindi all’impatto diretto sul- di proprietà delle cooperative presenti sulla rete nazionale. la salute umana, i dati si fanno molto più incerti. Le auto All’esito positivo dell’operazione hanno contribuito PwC elettriche possono garantire benefici quanto alla qualità Deals in qualità di lead financial advisor per le attività di dell’aria al livello locale perché non hanno emissioni allo M&A e Debt Advisory, nonché per le attività di due diligen- scarico di ossidi di azoto (NOx) o PM, anche se restano le ce contabile e fiscale, lo studio internazionale Gianni Ori- emissioni da sfregamento (freni, pneumatici, fondo stra- goni Grippo Cappelli & Partners (GOP) in qualità di advisor dale). Inoltre, come per i gas serra, molto dipende dal tipo legale e contrattuale. e dalla localizzazione delle centrali elettriche, se in prossi- Il finanziamento dell’operazione è stato curato da un pool mità o lontano dai centri abitati. di banche: UniCredit con il ruolo di sole global coordi- Tra gli impatti sulla salute è valutato anche il livello di tos- nator, sole bookrunner, mandated lead arranger e facility sicità: su questo la letteratura scientifica è limitata ma sug- agent; Banca IFIS, Banco BPM, UBI Banca con il ruolo di gerisce che l’impatto dei veicoli elettrici potrebbe essere Mandated Lead Arrangers. Lo studio legale Dentons ha maggiore rispetto agli equivalenti a combustione interna. supportato le banche finanziatrici. Alla struttura finan- Quanto infine agli impatti sull’ecosistema, in particolare ziaria dell’operazione ha contribuito anche Azimut Libera agli effetti tossici sull’acqua e all’eutrofizzazione può es- Impresa Sgr tramite il fondo di private debt Antares AZ I, sere maggiore per via dell’estrazione dei metalli necessari 26 che ha sottoscritto un prestito obbligazionario mezzanino. alla produzione di batterie e di carbone. (26/11) DAY 1

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Mobilità, 100 bus elettrici in Cile per Enel in fase di realizzazione nell’ambito del suo piano di sviluppo pluriennale, che ne prevede circa 300. (26/11) Sono arrivati in Cile i 100 autobus di produzione cinese DAY 2 BYD che Enel Chile e la società di trasporto di Santiago Metbus metteranno prossimamente in circolazione nella GNL auto, al via punto vendita in Veneto capitale sudamericana. L’annuncio lo ha dato ieri l’a.d. di “Questa stazione, per me, è un vero motivo d’orgoglio poi- Enel Francesco Starace su twitter, diffondendo un video ché B-Petrol, ad oggi, è la prima società petrolifera privata in della colonna di messi che si dirige verso la capitale. “i pri- Italia ad avere due stazioni attive in grado di erogare metanoDAY 3 mi autobus elettrici che Enel Chile metterà in circolazione liquido”. È quanto afferma Nicola Bonato, amministratore da dicembre sono arrivati dalla Cina. Eccoli in transito per unico di B-Petrol, annunciando l’inaugurazione, il primo di- raggiungere Santiago. Comuni Italiani siamo pronti!”, ha cembre, del secondo punto vendita di GNL della società. La commentato Starace. stazione è stata ultimata e l’8 novembre con l’ok di Vigili del La scorsa settimana Enel Chile ha annunciato il prossimo Fuoco e Comune, il 12 novembre è stato erogato il primo completamento del centro di ricarica per autobus elettrici, kg di GNL. La stazione si trova in Strada Porcilana 38 a San il primo in America Latina, costruito da Enel X e Metbus. Bonifacio, sulla provinciale che porta da San Bonifacio verso Il centro avrà 63 punti di ricarica, parcheggi fotovoltaici, Arcole, a 1,5 km dal casello dell’autostrada A4 uscita Soave/ sistemi di controllo e gestione del carico intelligenti tre San Bonifacio. Una localizzazione strategica, sottolinea l’a- generatori di backup. zienda, perché “nel raggio di 10 km troviamo le più impor- Ogni autobus è lungo 12 metri e ha una capacità di 81 pas- tanti logistiche Gdo d’Italia”. seggeri. Il costo di esercizio, si legge in una nota Enel Chile, è B-Petrol ha un secondo punto vendita GNL in via Somma- fino al 70% inferiore rispetto agli autobus diesel convenzio- campagna 75 a Villafranca di Verona. (27/11) nali: 70 pesos al km contro 300. Dal 2017 ci sono già due bus elettrici in servizio a Santiago. Idrogeno, impianto Air Liquide negli Usa (26/11) Air Liquide ha annunciato la costruzione, negli Stati Uniti occidentali, della prima unità di produzione di idrogeno Snam, accordo con Seat su CNG e biometano liquido di grandi dimensioni destinata ai mercati dell’e- Il presidente di SEAT, Luca de Meo, e l’amministratore dele- nergia basata sull’idrogeno. Il Gruppo, si legge in una gato di Snam, Marco Alverà, hanno firmato oggi a Milano un nota, ha inoltre firmato un contratto a lungo termine con accordo strategico per promuovere l’utilizzo del gas naturale FirstElement Fuel (FEF), uno dei principali attori nella di- (CNG - gas naturale compresso) e del gas rinnovabile (biome- stribuzione dell’idrogeno negli Stati Uniti, per la fornitura tano) per la mobilità sostenibile, oltre a progetti di ricerca e di idrogeno alla sua rete di stazioni in California. Questi sviluppo in questo ambito. nuovi impegni, prosegue la nota, serviranno a soddisfare “La condivisione di mercati strategici come l’Italia, la Francia le crescenti esigenze del mercato della mobilità a idrogeno e l’Austria - si legge in una nota congiunta delle due socie- in California e contribuiranno allo sviluppo di veicoli elet- tà - consentirà a SEAT e Snam di realizzare sinergie per dare trici a idrogeno, nonché all’espansione di questo mercato impulso a CNG e bio-CNG come alternative più pulite e con- in tutto lo Stato. venienti rispetto ai carburanti tradizionali”. Air Liquide prevede di investire più di 150 milioni di dolla- In base all’accordo, siglato durante il Partners’ Day di Snam, ri americani per la costruzione dell’impianto, con lavori che le aziende esploreranno opportunità di sviluppo di business prenderanno il via all’inizio del 2019. Il sito avrà una capacità e iniziative rivolte ai rivenditori, ai clienti commerciali e agli produttiva di quasi 30 tonnellate di idrogeno al giorno, un automobilisti per promuovere il sistema delle stazioni di rifor- volume in grado di rifornire 35.000 veicoli elettrici a celle a nimento di gas naturale e l’individuazione di nuovi progetti combustibile (FCEV). La società prevede che al 2022 ci saran- tecnologici. no 40.000 veicoli elettrici alimentati a pile a combustibile in SEAT e Snam collaboreranno inoltre nello sviluppo di servizi California. di mobilità e nella creazione di nuovi prodotti, “con l’obietti- Air Liquide ha inoltre acquisito una partecipazione nel capi- vo di offrire un valore aggiunto ai proprietari di questo tipo di tale di FEF, società già sostenuta da Toyota e Honda. (27/11) veicoli”. L’accordo, che potrà essere esteso agli altri brand del gruppo Volkswagen, include anche iniziative per lo sviluppo Auto elettrica, FuelsEurope: tecnologico del biometano. Eea conferma che non sono a emissioni zero Nel campo della mobilità sostenibile SEAT offre tecnologie a Le auto elettriche non sono a zero emissioni e i motori ter- gas compresso e ibride a benzina sui modelli Mii, Ibiza, Leon mici, con nuovi carburanti a basse emissioni, possono com- e Arona, l’unico SUV a CNG al mondo. Snam ha recente- petere anche nel lungo termine. Lo afferma FuelsEurope, mente inaugurato a Pesaro la prima stazione di L-CNG e ha l’associazione europea dei raffinatori, in una nota diffusa 27 circa 50 impianti di rifornimento di gas naturale e biometano all’indomani della pubblicazione dello studio dell’Agenzia DAY 1

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europea per l’ambiente (Eea) sulle prestazioni ambientali del- lità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico e il numero di le auto elettriche sull’intero ciclo di vita. incidenti e apportare complessivamente benefici ai cittadini e DAY 2 Secondo lo studio, i veicoli elettrici hanno emissioni inferiori all’economia europea. su base LCA tra il 17 e il 30% rispetto a omologhi modelli a Infine un ultimo avviso: “L’internalizzazione dei costi esterni gasolio e a benzina. del trasporto è un prerequisito per fare le scelte più efficienti “FuelsEurope – si legge in una nota – aveva citato dati simili in termini di tecnologia e modalità di trasporto”. (28/11) dell’università norvegese NTNU all’inizio del 2017, sottoline- DAY 3 ando che i veicoli elettrici non sono a emissioni zero, deno- GNL, costiero Oristano pronto a giugno 2020 minazione che può essere abbastanza fuorviante per persone Il deposito costiero Higas la cui costruzione è iniziata oggi in non molto informate”. Sardegna a Santa Giusta (Oristano) sarà avviato “entro giu- L’associazione sottolinea inoltre che con combustibili liquidi gno 2020”. Lo ha annunciato Andrew Pickering, presidente a basse emissioni di carbonio i motori termici possono facil- di Avenir LNG, la società della norvegese Stolt-Nielsen che mente competere con l’elettrificazione come soluzione so- si occupa di servizi GNL, azionista di maggioranza di Higas. stenibile a lungo termine per ridurre le emissioni di gas serra L’annuncio è arrivato in occasione della cerimonia, in corso a dai trasporti, come sottolineato nella Vision 2050. Ancora Santa Giusta, per l’avvio della fase esecutiva dei lavori per la più importante, conclude la nota, è la possibilità di offrire realizzazione del deposito. una soluzione per tutti i trasporti e la possibilità di rifornire Anche se in molti hanno fatto annunci, ha aggiunto Picke- l’intero parco di veicoli leggeri esistenti con l’introduzione sul ring, “siamo i primi a prendere la decisione finale di investi- mercato di carburanti a basse emissioni di carbonio, consen- mento su tutti gli aspetti della catena logistica del GNL di tendo così una riduzione dei gas serra più ampia rispetto allo piccola scala. Un impegno da oltre 100 milioni di euro”. scenario business as usual. (27/11) Stolt-Nielsen sta costruendo sei metaniere per portare il GNL in Sardegna e in altre destinazioni. Ue 2050, la visione Ue sulla mobilità Pickering ha infine ringraziato Gas & Heat, l’altro socio di L’elettrificazione rappresenta oggi quello che nello scorso Higas, Cpl concordia, l’azienda 3A di Arborea, prima a utiliz- decennio è stata la produzione di energia da fonti rinno- zare il GNL nell’Isola, e l’amministrazione regionale. vabili, ma non è, per il momento, la soluzione per tutti i Il progetto ha ricevuto il sostegno dei fondi europei Cef Blen- tipi di trasporto. Lo sostiene la Strategia della Commis- ding 2017come parte del progetto GAINN4MID, coordinato sione europea per la riduzione delle emissioni al 2050, da Consorzio 906. presentata oggi. “Le batterie – si legge – hanno finora Il deposito sarà alimentato con la nave da 7.500 ma ordina- una bassa densità di energia, e per ora il peso elevato le ta da Stolt-Nielsen come infrastruttura mobile per il GNL in rende poco adatte per il trasporto aereo e i lunghi tragit- GAINN4MID. (29/11) ti. Anche per i camion e gli autobus a lungo raggio non è al momento chiaro se le batterie raggiungeranno il livello Gnl, il piano dei norvegesi per la Sardegna di prestazioni e costi necessario”. A margine della cerimonia per la posa della prima pietra del Quanto ai carburanti alternativi, secondo la Commissio- deposito costiero di Gnl di Higas a Santa Giusta (Oristano), ne un ruolo di primo piano potrà essere assunto dall’i- abbiamo scambiato due battute con Andrew Pickering, presi- drogeno soprattutto nel medio e lungo termine, mentre dente di Avenir LNG, la società della norvegese Stolt-Nielsen “il Gnl con alte percentuali di biometano potrebbe essere che si occupa di servizi Gnl, azionista di maggioranza di Higas. un’alternativa a breve termine per il trasporto a lunga Partiamo dalla domanda fondamentale: chi comprerà il Gnl? distanza”. Per il trasporto pesante e quello marittimo a Abbiamo due contratti firmati: uno con Ottana, che è stato lungo raggio si prevede un ruolo anche per gli e-fuels, il primo, e il secondo è con la 3A di Arborea che sta già rice- ma la Commissione avverte: “Sono necessari ulteriori vendo Gnl via camion… passi significativi nella ricerca e sviluppo e nella produ- Dalla Spagna? zione di carburanti decarbonizzati e nelle tecnologie fuel Prima lo riceveva dalla Spagna, ora dalla Francia. Siamo su- cell e a idrogeno”. Per quanto riguarda il settore dell’a- bentrati in quei contratti di fornitura, fino a quando avre- viazione, la Commissione punta sull’ibridizzazione e su mo il nuovo deposito in esercizio. Poi l’impianto sarà a 13 una maggiore efficienza dei motori con il passaggio ai km dall’azienda. E abbiamo molte altre lettere di intento e biocarburanti e agli e-fuels carbon-free. memorandum of understanding, con tutte le condizioni e L’elettrificazione resta però centrale in un sistema energe- i numeri, ma non ancora firmati. Stavano tutti aspettando tico decarbonizzato, decentralizzato e digitalizzato. Occorre di vedere se andavamo avanti. E nel frattempo altri opera- quindi secondo la Strategia puntare su batterie più efficienti tori hanno fatto proposte, dicendo ai potenziali compratori e sostenibili, sistemi di trazione elettrica più efficienti, con- di non firmare… Ora che abbiamo iniziato a costruire, credo 28 nettività e guida autonoma che possono aumentare la qua- che arriveranno altre firme. DAY 1

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Quanto ai prezzi, che formula usate? ne produttiva a tutti i siti italiani e il raggiungimento dell’o- Noi siamo una formula legata al greggio. Ora che il prezzo del biettivo della piena occupazione”, si legge nella nota diffusa DAY 2 gas è salito e il Brent è sceso, la formula è più conveniente. da Fca. Si sono detti soddisfatti anche i sindacati che hanno E nel confronto con i prodotti che dovrebbe andare a rim- partecipato all’incontro. piazzare? Mercoledì la commissione Lavoro della Camera ha delibera- Attualmente il prezzo è un po’ più basso dell’olio combu- to di convocare in audizione i vertici Fca nell’ambito della stibile e molto più basso di gasolio e Gpl. discussione delle risoluzioni riguardanti le iniziative DAYper 3la Si è fatto un’idea del motivo dei rialzi del prezzo del gas? salvaguardia dell’occupazione nel settore della produzione Non dipende certo dai fondamentali di domanda e offer- dei mezzi di trasporto e dei loro componenti, con particolare ta… è dovuto soprattutto a speculazione. riguardo alla situazione di Fca. (30/11) Da dove arriverà il Gnl per la Sardegna? Il gas verrà da Barcellona, da Fos (come adesso) e anche da Gnl small scale, i piani di Edison Malta dove c’è un’unità galleggiante. Come anticipato ieri, Edison ha stipulato con l’armatore nor- E da Olt? vegese Knutsen Shipping un contratto di lungo termine di Quanto a Olt c’è il problema che è un’infrastruttura re- 12 anni (rinnovabile di altri 8) per il noleggio di una nave Gnl golata. Se le cose cambieranno dal punto di vista delle da 30mila mc. L’annuncio è arrivato oggi da Milano, dove regole ci penseremo perché è sicuramente la soluzione più Edison ha organizzato un evento per presentare le proprie funzionale. (30/11) strategie in materia di Gnl small scale, strategie di cui fa par- te la joint venture con Pir per la realizzazione di un deposito Fca, passo indietro sull’addio al diesel costiero a Ravenna che sarà pronto nel 2021, il secondo in “Ci siamo resi conto che il 2021-2022 per il diesel era una Italia dopo quello Higas di Oristano. data un po’ aggressiva rispetto alle dinamiche di mercato, La nave sarà realizzata da Hyundai Heavy Industries nel can- anche se è inevitabile che prima o poi accadrà quanto è sta- tiere navale di Mipo in Corea del Sud e sarà consegnata nella to annunciato a giugno”. Sono le parole di Pietro Gorlier, prima metà del 2021. La nave rifornirà il deposito da 20.000 capo delle operazioni Fca nell’area Emea, che ha giustificato mc che Edison realizzerà nel porto di Ravenna per la newco la decisione del gruppo italoamericano di posticipare l’addio Depositi Italiani GNL (51% Pir, 49% Edison). “La metaniera – al gasolio di alcuni suoi modelli: a dettare la nuova linea è sottolinea Edison in una nota – potrà approvvigionarsi grazie stata la ancora sostenuta richiesta di diesel soprattutto per all’ampio portafoglio di contratti di Gnl a lungo termine de- i veicoli commerciali. Questo è stato solo uno dei numerosi tenuto da Edison”. La nave sarà equipaggiata con un motore annunci che hanno animato la presentazione del “Piano Ita- duel fuel alimentato a Gnl e diesel marino, e sarà dotata di lia” ieri a Torino in occasione dell’incontro tra Fiat Chrysler un’unità di liquefazione che permette una maggiore flessibi- Automobiles e le organizzazioni sindacali firmatarie del con- lità operativa e sostenibilità ambientale. tratto collettivo. Knutsen Shipping è un amatore norvegese con 46 navi in Saranno 5 i miliardi di euro che verranno investiti nel triennio attività, 31 navi cisterna di grandi dimensioni destinate al 2019-2021 nel paese, sforzi da parte di Fca che saranno “fo- trasporto su brevi distanze, due FSO (unità di stoccaggio calizzati su motorizzazioni elettriche e ibride”. A Torino verrà galleggianti), 4 navi cisterna più piccole che possono es- prodotta la prima Fiat 500 100% elettrica made in Italy: “Mi- sere usate per il trasporto di diversi tipi di sostanze, 11 rafiori rappresenterà la prima installazione della piattaforma navi metaniere, e sta costruendo 3 vettori di Gnl e tre full BEV che sarà applicata sulla nuova Fiat 500 e che potrà petroliere. essere utilizzata per altri modelli a livello globale”, le parole in Edison sottolinea di essere l’unico importatore di Gnl di lun- apertura di incontro dell’a.d. Mike Manley. Gorlier ha invece go termine in Italia e di poter quindi garantire la disponi- fornito ulteriori dettagli sugli investimenti più importanti che bilità continua e duratura del Gnl sul territorio grazie a un saranno presentati nelle prossime settimane: oltre al lancio di portafoglio diversificato e all’apertura di un nuovo canale di 13 modelli (nuovi o restyling di esistenti), la produzione della approvvigionamento dagli Stati Uniti. Lo scorso anno Edison versione europea della Jeep Compass a Melfi (sulla stessa ha firmato un accordo con Venture Global per l’acquisto di piattaforma e con la stessa tecnologia PHEV utilizzati per la circa 1,4 miliardi di metri cubi di Gnl dall’impianto Calcasieu Jeep Renegad), un nuovo UV compatto Alfa Romeo (sempre Pass in Louisiana. (30/11) con piattaforma e tecnologia PHEV) e una Fiat Panda MHV (Mild Hybrid Vehicle) nello stabilimento di Pomigliano d’Arco CO2 auto, Eurelectric scrive a Bruxelles e un nuovo modulo produttivo a Termoli per i propulsori ben- La Ue deve “garantire con fermezza che i regolamenti zina FireFly 1.0 e 1.3 turbo, aspirati e ibridi. sui limiti alle emissioni di CO2 delle auto portino a una “Gli interventi previsti su veicoli e motori faranno leva sulla riduzione delle emissioni nel prossimo decennio e dopo il 29 capacità produttiva esistente, garantendo una solida missio- 2030, con obiettivi di almeno il 20% nel 2025 e almeno DAY 1

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il 40% nel 2030 per vetture e furgoni”. Lo chiede l’as- to di Santa Giusta (Oristano), un‘area su cui insistono altri sociazione europea dei produttori elettrici Eurelectric in due progetti, uno di Ivi Petrolifera e uno di Higas (progetto DAY 2 una lettera inviata alla commissaria europea ai Trasporti quest’ultimo i cui lavori di realizzazione sono iniziati giovedì Violeta Bulc in vista del trilogo in programma martedì 4 scorso). “La situazione – ha aggiunto – si è complicata l’anno dicembre sulla proposta di regolamento che dovrà stabi- scorso quando è stato dichiarato che potrebbe essere costruito lire i nuovi limiti alle emissioni di CO2 di auto e furgoni un terminale di rigassificazione con un approvvigionamento dal 2021 al 2030. (30/11) molto assiduo. Questo ha raffreddato abbastanza gli operatoDAY 3- ri, sia noi che altri. Ho saputo che ieri (giovedì, ndr) c’è stato Auto elettrica, i piani della Sardegna un evento per il progetto di Oristano: sarei molto contento La Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’asses- di capire a quali condizioni questa decisione di investimento sora dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato martedì è stata presa perché per noi in quel contesto sarebbe molto scorso il Piano d’azione delle installazioni delle infrastrutture difficile”. “Pensavamo di partire prima ad Oristano – ha con- di ricarica dei veicoli elettrici. Lo comunica la Regione con cluso – perché lì abbiamo avuto l’autorizzazione prima ma c’è una nota. La delibera (in allegato) specifica che il piano si oc- una differenza sostanziale tra il continente e la Sardegna: il cuperà della raccolta ed elaborazione dei dati, pianificazione, continente può essere un mercato enorme. Se il dispositivo quantificazione e individuazione della distribuzione puntua- regolatorio non è né stabile né chiaro non possiamo mettere a le dei punti di ricarica in tutte le amministrazioni comunali disposizione un importo paragonabile a quello che metteremo coinvolte comprensive sia delle distanze sia della potenza di a Ravenna. Aspettiamo un quadro regolatorio più preciso”. erogazione e di allaccio nel punto di connessione alla rete di Quanto al “continente”, “stiamo lavorando su Napoli da distribuzione, definizione delle caratteristiche tecniche prin- tempo. Siamo in fase di soluzione con l’Autorità portuale e cipali delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, elaborazio- con un partner per trovare un accordo del tipo di quello che ne della stima dei costi di fornitura, installazione e posa in abbiamo con Pir per Ravenna e speriamo che nelle prossime opera a regola d’arte delle stazioni di ricarica in ciascuna area settimane saremo in grado di accennare qualcosa, ma c’è an- interessata e individuazione di indicazioni circa la definizione cora della strada da fare. Su Brindisi siamo al livello di studio e la comunicazione di un processo autorizzativo per l’installa- di fattibilità: siamo stati accolti molto positivamente ma non zione delle stazioni di ricarica in Sardegna. Il Piano d’azione, possiamo fare tutto nello stesso momento”. definito dall’assessorato dell’Industria con il supporto dell’U- La presidente della commissione Attività produttive della niversità di Cagliari, è il documento di pianificazione strategi- Camera Barbara Saltamartiniha inviato un messaggio vi- ca, e, fa sapere la Regione, unico riferimento per l’installazio- deo: “Mi auguro – ha detto – che oltre questo progetto ne delle colonnine, oltre che base per il futuro sviluppo della tante altre iniziative potranno essere intraprese in Italia mobilità elettrica a livello regionale. (3/12) anche con imprese straniere, ma soprattutto mi auguro che in questo processo di transizione energetica che vede Gnl, Vergerio (Edison): l’Italia protagonista ci possano essere iniziative pubbliche senza regolazione difficile investire in Sardegna e private tese a valorizzare e a rendere il paese sempre più Edison rilancia sul Gnl small scale con quattro progetti di de- indipendente dal punto di vista energetico”. positi costieri, ma frena sulla Sardegna dove ritiene invece ne- Era invece presente di persona Armando Siri, sottosegre- cessario un ritorno regolato. È quanto ha detto Pierre Vergerio, tario alle Infrastrutture e Trasporti: “Guardando a questo executive vice president Gas Energy Management investimento si guarda anche ad altri possibili investimenti di Edison, parlando venerdì con la stampa a margine della pre- nel Mezzogiorno. La mia presenza è a testimonianza che sentazione dell’accordo con Pir per il costiero di Ravenna e con il Governo è molto attento e molto interessato a tutto l’armatore norvegese Knutsen per il noleggio di una metaniera. questo, cioè tutto quello che diventa concretamente una Alla domanda della Staffetta sulla metanizzazione della Sar- realizzazione di quella vision che tutti auspichiamo per il degna e sui piani di Edison in merito, Vergerio ha dato una ri- futuro”. (3/12) sposta molto articolata: “c’è un dato di fatto: la Sardegna non è metanizzata. Per anni abbiamo creduto al progetto Galsi, di Mobilità, Piano strategico in dirittura d’arrivo cui io sono presidente. Purtroppo il mercato è cambiato tal- Il Piano strategico sulla mobilità sostenibile è in dirittura d’ar- mente tanto che Galsi è stato congelato e quindi c’era un vuo- rivo. Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo econo- to da colmare. Secondo il piano della Sardegna e del ministero mico Davide Crippa (M5S). doveva essere colmato dai depositi costieri. Ma con un mer- Il Piano, ricordiamo, è previsto dalla legge di Bilancio 2017 cato piccolo la redditività economica dell’impianto deve essere (legge 11 dicembre 2016, n. 232, comma 613), è stato mes- valutata e pensiamo che senza un sistema semi-regolato sarà so a punto dai dirigenti dei ministeri delle Infrastrutture e molto difficile decidere su un investimento”. dei Trasporti, dello Sviluppo economico, dell’Economia e 30 Edison sembra dunque molto prudente rispetto al proget- dell’Ambiente ed era pronto già a giugno. Secondo la legge DAY 1

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il Piano avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 giugno una piattaforma tecnologica internazionale per una più facile 2017. La dotazione finanziaria è di 200 milioni di euro per il rintracciabilità da parte degli utenti. (10/12) DAY 2 2019 e 250 milioni l’anno per il periodo 2020-2033. “Abbiamo fatto un passaggio la scorsa settimana, giovedì CO2 auto, ancora nessun accordo a Bruxelles sarà l’ultimo passaggio in un vertice di Governo”, ha detto La scorsa notte si è tenuto il quarto trilogo sul regolamento Crippa alla Staffetta a margine della presentazione del Libro Ue che dovrà stabilire gli obiettivi di riduzione delle emissioni bianco sulle rinnovabili di Confindustria. “C’è un piano di di CO2 delle nuove auto dal 2021 al 2030 ma non DAYè sta 3- sostituzione degli autobus precedentemente finanziato di to raggiunto alcun accordo. Secondo alcune fonti riportate tre miliardi che prevede di dare un contributo all’acquisto da Politico, il compromesso tra Consiglio Ue e Parlamento per le municipalità che sostituiscono i loro mezzi di traspor- europeo risulta particolarmente complicato sugli obiettivi to, viene erogato sul vettore metano ed elettrico piuttosto intermedi al 2025 (il Consiglio in ottobre aveva votato per che sul diesel”. Il Governo vuole indirizzare la filiera indu- una riduzione del 15%, il Parlamento europeo per un -20%). striale dell’automotive: “ci troviamo a importare. C’è un Fallito anche il tentativo di accordo sul target al 2030: anche fondo che dovrà accompagnare la trasformazione della fi- qui la distanza tra le due parti, in relazione a quanto avevano liera, inoltre stiamo cercando di lavorarci anche occupando- votato in precedenza, è di 5 punti percentuali (35% il Consi- ci delle crisi industriali. Nel nostro Paese non c’è un sistema glio, 40% il Parlamento Ue). (11/12) che indirizza alla mobilità del futuro, per questo ci stiamo lavorando parecchio”. Gnl auto, due impianti Tecnogas Il Mise, ha detto ancora Crippa, sta iniziando a pensare a un per Delta Energy disegno di legge sull’energia: “Non sappiamo se è un col- Tecnogas si appresta a realizzare per conto della società Delta legato se è un disegno di legge, un decreto”. Il testo, ha Energy di Trento due nuove stazioni di servizio Gnl che saran- detto rispondendo ai giornalisti, “conterrà tutti i nodi che no ubicate a Trento (uscita casello Trento Nord della A22) e a dobbiamo risolvere, alcune infrazioni sui carburanti, sul gpl, Guidonia Montecelio (Roma, presso il Centro Agroalimenta- e quello che riguarda quella filiera”. Un altro punto “riguar- re a 8 km dal casello Roma Est della A1-E45). derà alcune questioni da dipanare sui Ppa”, i contratti di L’impianto di Trento, attualmente in corso di realizzazione, approvvigionamento a lungo termine di elettricità rinnova- sarà dotato di un serbatoio criogenico orizzontale da 80 bile. Su questo ha ribadito che “la centrale pubblica è uno metri cubi ed è previsto che entri in funzione entro giu- strumento”, ma questo non implica che non possano partire gno 2019. Entro il 2019 verrà anche realizzato il secondo iniziative private: “ne discuteremo ancora il 19 dicembre alla impianto di Guidonia Montecelio che è ancora in fase di Camera” nell’ambito della conferenza sul tema organizzata autorizzazione. dal ministero dello Sviluppo. (4/12) Tecnogas, si legge in una nota, ha realizzato più di 10 im- pianti su tutto il territorio nazionale e offre ai propri clienti Auto elettrica, Ascotrade con Be Charge un servizio globale per la realizzazione “chiavi in mano” di La multiutility di Pieve di Soligo (TV) Ascotrade e Be Charge stazioni di rifornimento di Gnl. hanno siglato una partnership per “aiutare le amministrazio- Delta Energy ha una rete di stazioni di servizio operative ni pubbliche e i privati a dotare il proprio territorio di una ca- principalmente nel Nord Italia e ha deciso di affrontare lo pillare infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici”. Ascotra- sviluppo della propria rete commerciale con i marchi Delta de, si legge in una nota, aiuterà Be Charge, società parte del Oiline per il settore lubrificanti e Delta Energy per il settore Gruppo Building Energy, a estendere la propria rete di ricarica carburanti. (12/12) su tutto il territorio nazionale, con una particolare attenzione alle province di Treviso, Venezia e Belluno. Il progetto, prose- Auto elettrica, accordo Enel X-Q8 gue il comunicato, si rivolge sia alle amministrazioni comu- Al via la prima colonnina in autostrada nali che alle utility pubbliche attraverso una campagna per Enel X ha installato e attivato presso l’area di servizio Q8 l’installazione, nel territorio di competenza, di infrastrutture di Rho Sud la prima stazione di ricarica lungo il tratto au- di ricarica pubblica per veicoli elettrici di ultima generazione. tostradale. Grazie all’accordo siglato da Enel X e Q8 sarà Saranno a carico di Ascotrade e Be Charge la realizzazione possibile muoversi in elettrico tra Torino e Milano senza dell’allaccio alla rete elettrica e i lavori civili a ciò necessa- dovere uscire per effettuare la ricarica del veicolo. ri, l’installazione di infrastrutture composte da uno o più L’accordo prevede l’installazione di ulteriori quattro sta- punti di ricarica per auto elettriche, la fornitura agli utenti zioni di ricarica JuicePump (Fast Recharge) da 50 kW in di energia elettrica 100% proveniente da fonte rinnovabile, altrettante stazioni di servizio Q8. Oltre a quella installata la gestione dei pagamenti e della fatturazione del servizio di a Rho Sud è attiva anche la colonnina presso la stazione ricarica erogata, la manutenzione e il servizio di assistenza di servizio Q8 di viale Alcide De Gasperi a Milano. Le altre 31 per i singoli punti di ricarica e l’inserimento degli stessi in verranno installate e rese operative nei prossimi mesi pres- DAY 1

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so le stazioni di servizio di Marcon (Venezia), Carugate e ti – la diffusione on-line delle informazioni, il che consente Cinisello Balsamo (Milano). (18/12) di non avere limiti alla varietà di informazioni che possono DAY 2 essere disponibili (a differenza dell’opzione, pur prevista nella Numeri e prezzi Direttiva europea, di una diffusione sul punto vendita, che Mercato auto, quest’anno le immatricolazioni presenterebbe una serie di controindicazioni)”. si fermeranno a 1.930.000 (-2,1%) L’Osservatorio prezzi carburanti pubblicherà sia i fattori di Nel 2018 le immatricolazioni di autovetture in Italia dovreb- equivalenza energetica dei combustibili che il raffrontoDAY tra 3 bero fermarsi a quota 1.930.000 con calo del 2,1% sull’an- prezzi medi unitari comparabili e “sta avviando un percorso no precedente . Questa la previsione fatta dal Centro Studi di divulgazione preliminare dei concetti più rilevanti utili al Promotor di Bologna nella conferenza stampa tenuta oggi a confronto dei prezzi, sia in termini di equivalenza energetica Milano, rilevando che il risultato di quest’anno viene dopo che rispetto alla percorrenza i cui elementi essenziali si ripren- crescite del 16% sia nel 2015 che nel 2016 e dell’8% nel dono nel prosieguo dell’articolo”. La comparazione è basata 2017. La mancata crescita del 2018 potrebbe quindi essere sulla percorrenza di 100 km (metodologia scelta a livello euro- frutto di un fisiologico consolidamento della domanda al ter- peo). In considerazione della variabilità dei prezzi nel tempo e mine di uno sviluppo pluriennale sostenuto e prima di una della varietà di veicoli in circolazione, le informazioni che sa- nuova fase di crescita. Quest’anno le immatricolazioni sono ranno diffuse in futuro sul portale dell’Osservatorio prezzi state tuttavia penalizzate anche dalla riduzione al ricorso ai carburanti si baseranno su prezzi medi unitari trimestrali e chilometri zero, dall’introduzione del nuovo sistema di omo- consumi medi elaborati a partire da gruppi di auto compa- logazione WLTP, dal rincaro dei carburanti (maggior spesa rabili (per fasce di cilindrata e diverse alimentazioni) sulla per benzina e gasolio per 4,6 miliardi) e dal rallentamento base dei consumi indicati nei certificati di omologazione dell’economia che farà registrare una crescita dell’1% nel delle auto. 2018 contro la crescita dell’1,6% nel 2017. L’equivalenza in termini energetici è basata sul potere ca- Nel 2019, sempre secondo il Centro Studi Promotor, le lorifico. In questo caso il confronto dei prezzi non tiene immatricolazioni potrebbero collocarsi su 1.900.000 auto conto dell’efficienza delle auto, ma prende in considera- (-1,6%). I fattori che hanno limitato la crescita nel 2018 zione le sole caratteristiche intrinseche dei carburanti. Il saranno infatti presenti in larga misura il prossino anno, consumatore potrà comparare i diversi carburanti dividen- quando sui risultati potrebbero gravare però anche altri ele- do il prezzo del carburante espresso in €/litro (o kg per il menti ed in particolare uno scenario economico a rischio metano) per il coefficiente che esprime il corrispondente di recessione, problemi derivanti dal conflitto con Bruxelles contenuto energetico, ottenendo così il prezzo per unità sulla manovra 2019 e la dinamica dello spread. Nei primi di MegaJoule (€/MJ) o il prezzo in euro per singolo chilo- dieci mesi di quest’anno le immatricolazioni hanno toccato wattora (€/kWh). (28/11) 1.638.364 auto con un calo del 3,2% . “Lo scenario del prossimo anno cambierebbe però radical- Mercato auto: mente - ha affermato Gian Primo Quagliano, presidente del novembre -6,31%, primi undici mesi -3,46% Centro - se venisse accolta la nostra proposta di incenti- In base ai dati diffusi la sera del 3 dicembre dal ministero vi alla rottamazione a costo zero che comporterebbe, non delle Infrastrutture e dei Trasporti, in novembre sono state solo maggiori vendite di auto, ma anche un benefico im- immatricolate 146.991 autovetture con un ulteriore calo pulso alla crescita delle entrate fiscali e del prodotto interno del 6,31% sull’analogo mese del 2017. Con le immatrico- lordo oltre che benefici per l’ambiente e la sicurezza stra- lazioni dei primi undici mesi calate a loro volta del 3,46% a dale”. (27/11) 1.785.722. Un dato che si aggiunge a quelli che segnalano l’esaurirsi della ripresa economica e il probabile inizio di una Prezzi carburanti, nuova fase recessiva. così il Mise si prepara alla “comparazione” Per quel che riguarda le immatricolazioni in base al tipo di Il regolamento Ue è stato pubblicato in maggio e il ministero alimentazione, secondo le elaborazioni Unrae su dati legger- dello Sviluppo economico si sta da qualche tempo preparando mente superiori a quelli del ministero (148.024), in novembre all’obbligo, previsto dal 2020, di comparazione dei prezzi dei le auto diesel sono calate del 25,6% (66.771 contro 89.744), diversi carburanti sull’Osservaprezzi. Il percorso lo descrivono quelle a gpl del 6,2% (10.558 contro 11.251) e quelle a me- Giancarlo Fiorito e Orietta Maizza, della competente direzione tano addirittura del 41% (1.940 contro 3.286). del Mise, nell’articolo “La metodologia europea per la com- Mentre quelle a benzina sono continuate a crescere del parazione dei prezzi dei carburanti”, pubblicato sul Quaderno 26,7% (60.265 contro 47.582). Informativo Mercato e consumatori pubblicato ieri. Sempre in crescita il.comparto delle elettriche, con le ibride, “Il nostro Paese – si legge – ha optato per una soluzione che tra HEV e plug-in (PHEV e REX), salite del 17% (8.028 contro 32 privilegia – ai fini della comparazione dei prezzi tra carburan- 6.863) e le elettriche pure del 200% (462 contro 154). DAY 1

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Facendo il confronto con le immatricolazioni dell’analogo mento è sceso di 2,82 € (-0,45%) a 618,69, il fluido di periodo del 2017, nei primi undici mesi del 2018 il peso 2,70 € per mille chili (-0,44%) a 614,42 e il denso Btz di DAY 2 percentuale delle auto diesel è sceso dal 56,7 al 51,8%, 4,16 € (-1,07%) a 385,65 €. Al consumo e al lordo delle mentre quello delle auto a benzina è salito dal 31,7 a l imposte, questo lunedì il “prezzo Italia” self della benzi- 34,8%. Quanto alle auto a gas, il peso di quelle a gpl è na, praticato mediamente sulla rete, è sceso poco sopra rimasto stazionario sul 6,5% mentre quello delle auto a 1,53 €/litro e il diesel poco sopra 1,47. (11/12) metano è salito dall’1,6 al 2, %. In aumento dal 3,3 al DAY 3 4,5% il peso delle ibride e dallo O, 1 allo 0,3% quello I “prezzi Italia” chiudono il 2018 delle elettriche pure. (4/12) ancora in calo, benzina al minimo dell’anno Anche la terza e ultima rilevazione di dicembre dei “prezzi Margini carburanti, Italia” da parte del Mise (il 24 e il 31 non saranno rilevati) aumenti boom in novembre registra cali su tutti i prodotti, più consistenti sui carburanti Dopo diversi mesi negativi, per i margini sui carburanti no- con la benzina sempre ai minimi dell’anno. Sulla rete il 17 vembre è stato un mese molto positivo, con il margine sulla dicembre la benzina è scesa di altri 10,77 € per mille litri benzina che nell’ultima rilevazione del mese ha registrato un (-2,04%) a 517,80 € (minimo dell’anno), il diesel di altri livello mai visto prima, a 0,223 euro litro e quello del ga- 11,24 € (-1,90%) a 580,11 € e il gpl auto di altri 7,14 € solio salito a 0,200 euro/litro, valore che non si raggiunge- (-1,76%) a 397,90 €. Sull’extra-rete, il gasolio riscaldamen- va da dicembre 2015, quando si salì a 0,206 euro/litro. La to è sceso di 0,06 € (-0,01%) a 618,63, il fluido di 7,65 € media mensile della benzina è salita di ben 47 millesimi a per mille chili (-1,25%) a 606,77 e il denso Btz di 0,22 € 0,207 euro/litro, quella del gasolio di 39 a 0,121 euro/litro. (-0,06%) a 385,43 €. Al consumo e al lordo delle imposte, L’aumento boom è stato generato dal crollo delle quotazioni questo lunedì il “prezzo Italia” self della benzina, praticato internazionali, cui non ha fatto seguito un adeguato aggiu- mediamente sulla rete, è sceso poco sopra 1,52 €/litro e il stamento dei prezzi interni (5/12) diesel poco sopra 1,46. Facendo il confronto con l’ultima rilevazione di novembre, “Prezzi Italia”, anche in dicembre i “prezzi Italia” risultano tutti in netto ri- benzina al minimo dell’anno basso, guidati dalla benzina. Sulla rete la benzina è scesa Anche la seconda rilevazione di dicembre dei “prezzi infatti, al netto di accisa e Iva, di ben 61,74 € per mille litri Italia” da parte del Mise registra cali su tutti i prodotti, (-10,7%), il gasolio auto di 53,76 € (-8,5) e il gpl auto di più consistenti sui carburanti con la benzina che tocca il 28,63 (-6,7%). Sull’extra-rete, il gasolio riscaldamento è sce- minimo dell’anno (v. tabella). Sulla rete il 10 dicembre la so a sua volta di 23,35 € per mille litri (-3,6%), il fluido di benzina è scesa di altri 26,06 € per mille litri (-4,70%) 17,08 € per mille chili (-2,7%) e il denso Btz di ben 12,86 € a 528,57 € (minimo dell’anno), il diesel di altri 21,97 (-3,2%). Alla pompa, imposte incluse, la benzina è scesa di € (-3,58%) a 591,35 € e il gpl auto di altri 18,99 € ben 75,33 € per mille litri (-4,7%), il diesel di 65,59 (-4.3%) (-4,48%) a 405,04 €. Sull’extra-rete, il gasolio riscalda- e il gpl auto di 34,92 € (-5%). (18/12)

*La data si riferisce al giorno di pubblicazione sulla Staffetta online

Direttore responsabile: Gabriele Masini Editore: RIVISTA ITALIANA PETROLIO Srl Vice direttore: Gionata Picchio Redazione, Pubblicità e Amministrazione Largo Luigi Antonelli, 30 - Roma - 00145 Numero speciale online pdf della Direttore editoriale: Giovanni G. Borromeo www.staffettaonline.com STAFFETTA QUOTIDIANA - 21 dicembre 2018 Pubblicità e marketing [email protected] Petrolio gas elettricità e altre fonti di energia In Fieri Srl - Paolo Angelini - [email protected] Reg. Trib. Roma n. 4304 del 7/12/54 33