Inter Vis Ta Camer Petroleum: Così Il Settore

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Inter Vis Ta Camer Petroleum: Così Il Settore 21 DICEMBRE 2018 PERCHÉ LE FRODI CONTINUANO A DILAGARE Un fenomeno “dilagante”, “degenerativo”, che sta bero valere anche un quarto del mercato. “sfigurando” il settore, cambiandone letteralmente Il punto è che diversi operatori sono già arrivati a gettare la i connotati. Si fanno sempre più fosche e cruente le spugna, nonostante gli sforzi delle associazioni di settore descrizioni del fenomeno delle frodi nella distribu- per arginare la deriva. In una realtà economica in cui, oltre EDITORIALE zione carburanti. E mentre i toni si alzano, la realtà tutto, il tradizionale presidio delle grandi società petrolifere continua ad andare per i fatti propri, le transazioni è sostanzialmente venuto meno. La speranza di riportare il sospette si moltiplicano, il giro d’affari del circuito mercato su binari di legalità inizia ad affievolirsi. E tanti ini- parallelo continua ad aumentare. Una quantità di ziano a pensare che quello che manca sia la volontà politica denaro che viene in parte “reinvestita” nell’acquisto di affrontare il problema di petto. di punti vendita e depositi, alimentando la metamorfosi del Un problema che non riguarda solo i punti vendita carbu- settore, e in parte finisce probabilmente a quel “secondo ranti sulla rete stradale: c’è infatti l’aspetto dell’extrarete, livello” della criminalità organizzata che diverse inchieste ovvero delle forniture al di fuori delle stazioni di servizio, a della magistratura hanno individuato come punto di regia società di autotrasporto, a enti pubblici, e per tutti quegli e controllo del fenomeno. usi che non passano dai “benzinai”. Un comparto in cui la Al quadro normativo manca ancora una circolare interpre- degenerazione ha raggiunto livelli che in molti giudicano tativa, quella relativa al comma 943 della Legge di bilancio irreversibili. Molti grossisti hanno ormai abbandonato an- del 2018 sul pagamento anticipato dell’Iva. Circolare che che solo l’idea di rifornire il mercato extrarete – soprattutto è rimasta sospesa tra il ministero dell’Economia e l’Agen- l’autotrasporto e le gare bandite dagli enti pubblici – che zia delle Entrate. E su cui, a quanto pare, la filiera non è è diventato ormai appannaggio o dei “big” o di operatori compatta. Ma non è l’unico punto rimasto sospeso. Un spregiudicati, con questi ultimi che riescono a offrire ribassi paio di settimane fa il deputato di Fratelli d’Italia Federico sulla base d’asta vicini al 50%. Mollicone ha presentato un’interrogazione a risposta scrit- Un circuito in cui i due canali – rete ed extrarete – si alimen- ta ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico. tano a vicenda. Sull’extrarete i pagamenti sono a 30, 60 o Il Governo, ha chiesto, intende attuare il piano straordi- 90 giorni, e spesso i compratori hanno un più alto rischio nario triennale di controlli contro le frodi nel settore dei di morosità. Per cui le vendite sulla rete servono a garantire carburanti? L’obbligo di fatturazione elettronica nella parte liquidità. E mentre sulla rete, con grande fatica, il livello di “B2B” della filiera, in vigore dallo scorso primo luglio, ha attenzione sembra essersi alzato negli ultimi tempi, l’extra- potenziato il contrasto alle frodi? Il Governo intende atti- rete resta un far west in cui i nuovi “trader” spadroneggia- vare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria no sostanzialmente indisturbati. (G.M.) sul tema? Insomma, le maglie non sono ancora sufficientemente strette e, nonostante il lavoro di indagine e repressione Sommario delle forze dell’ordine, pochi sono i risultati effettivi nel contrasto al fenomeno. Il paradosso è che tutto nasce con la liberalizzazione del Intervista Camer Petroleum Pag. 2 settore, in particolare con l’affrancamento dall’obbligo di Il Gnl auto a km zero Pag. 5 esclusiva e con la conseguente trasformazione di tanti pun- 45 anni fa a Genova nasce l’IP Pag. 6 ti vendita “colorati” in pompe bianche. Il problema, come ha recentemente sottolineato il presidente UP Spinaci, è Il parco circolante di Roma Pag. 10 che il sistema di sicurezza del settore era tarato su un mer- Focus ecotassa Pag. 12 cato “concentrato” e sostanzialmente centralizzato. Ora Notiziario Pag. 23 che il sistema è polverizzato, si sono moltiplicati gli intersti- zi in cui si annidano pratiche illecite. Interstizi che potreb- 1 DAY 1 DAY 2 DAY 3 CAMER PETROLEUM: COSÌ IL SETTORE CARBURANTI DAY 2 TA S DIVERSIFICA IL BUSINESS Dalla crisi di marginalità della rete ai nuovi prodotti per la mobilità; dal flop delle norme contro le frodi ai “pirati” dell’extrarete. Con una fotografia im- DAY 3 NTERVI pietosa delle società di vendita di elettricità e gas: finito il quantitative easing Giuseppe Greco I della Banca centrale europea, saranno in molti a saltare. Un colloquio a tutto campo con il direttore Giuseppe Greco. Partiamo dal vostro core business, aziende oil del settore rete ed extrarete nei prossimi anni. la distribuzione carburanti: Detto questo, personalmente non ritengo che il gas naturale come vede il futuro del settore? sia il prodotto della transizione energetica e della mobilità Credo che la crisi di marginalità del settore rete carburanti in eco sostenibile. I Balcani, storicamente privi di una rete di Italia sia strutturale e non mi meraviglio che molte compa- gas, hanno rinunciato a costruirne una collegata al Tap per- gnie petrolifere abbiano deciso prima di trasformare le sta- ché non ritengono che il gas naturale possa essere più conve- zioni di rifornimento da servite in total-self e poi abbiano niente dell’energia elettrica, che loro attualmente usano per preferito cedere le stesse stazioni di carburante a soggetti le loro utenze civili. Questo è un esempio di come già alcune terzi capaci di una gestione più snella e a costi più contenuti, nazioni a noi vicine abbiano rifiutato questo tipo di sviluppo ma mi chiedo se chi è entrato in questo mercato abbia vera- energetico, mentre l’Italia, che ha una delle reti metano più mente valutato le prospettive future. estese in Europa, continua ad investire nel gas naturale. Un capitolo a parte credo che lo meriti la Gdo, che è entrata In Italia è presente anche la maggiore rete d’Europa di di- nel mercato Italiano un po’ a gamba tesa, praticando prezzi stributori stradali di Gng (gas compresso) con circa 1.300 molto concorrenziali, a volte al limite della convenienza eco- impianti, che cresce con nuove aperture ogni mese, ma la nomica di settore. Da subito ha portato a casa grossi volumi mia preoccupazione è che questo sviluppo inizia ad avere di vendita, aprendo sempre nuove stazioni, utilizzando il cash dei segnali decisamente negativi, come il numero delle im- flow operativo e sfruttando l’effetto sorpresa del mercato matricolazioni delle auto a metano in crisi da circa 24 mesi. italiano lento ad accettare le nuove sfide commerciali. Con il Ciò renderà tale comparto poco remunerativo nel giro di un passare dei mesi sia i retisti privati che le compagnie petroli- paio di anni. fere hanno iniziato a rispondere, adeguando i loro prezzi di vendita a quelli delle stazioni della Gdo. E il Gnl? La nostra società ha risposto da subito ad ogni impianto di L’avvento del Gnl, al di là dell’utilizzo nella rete del gas na- carburanti della Gdo costruito nelle vicinanze di nostri im- turale, potrà avere successo solo nell’ambito del trasporto pianti di carburanti, praticando gli stessi prezzi di vendita. La pesante e nella navigazione marittima, vista la sua obbiettiva conseguenza è stata che i loro volumi non sono stati soddi- difficoltà di approvvigionamento in Italia. Non vi sono ancora sfacenti come in altre aree commerciali e i prezzi di vendita si basi di carico che consentano una logistica distribuita su tut- sono livellati leggermente al rialzo. La vendita degli impianti to il territorio nazionale e questo è un problema non banale stradali di carburanti da parte di Ipercoop è un segnale di che frenerà lo sviluppo di tale prodotto. resa della Gdo o forse di presa d’atto che il settore non è più profittevole come lo era solo pochi anni fa. Cosa pensa della mobilità elettrica? Ma la crisi del settore rete ci preoccupa in considerazione Ritengo che il futuro della mobilità sia l’ibrido nell’immediato anche dell’avvento dell’auto elettrica e soprattutto dell’auto e l’elettrico tra una decina di anni. In azienda nel luglio 2015 ibrida. Tutto ciò inevitabilmente porterà ad una contrazione discussi con mio padre Alberto, fondatore della mia società e dei consumi nei prossimi dieci anni. che ora purtroppo non c’è più, di un articolo del giornale Re- pubblica che lui aveva ritagliato per me. Era venuto a conse- Bisognerà quindi diversificare l’offerta gnarmelo in ufficio, e nell’articolo si parlava di auto ibride ed di prodotti, con un occhio a quelli più elettriche. Convenimmo insieme che l’era del petrolio era al “sostenibili”? tramonto, e con essa gli investimenti nel settore oil. Bisogna- L’integrazione e la diversificazione dei prodotti energetici va quindi accelerare sulla nuova organizzazione aziendale offerti è la chiave dei risultati positivi acquisiti della nostra mirata a sviluppare il mercato dell’energia e del gas naturale azienda negli ultimi 5 anni e credo che lo sarà per molte altre con strumenti innovativi. 2 DAY 1 DAY 2 DAY 3 ogni lotta all’illegalità sarà totalmente inefficace. Prima di passare alla vendita di elettricità Le ultime norme hanno sicuramente ristretto le possibilità DAY 2 e gas, parliamo dell’extrarete. d’azione dei trafficanti illegali di carburanti, ma l’illegalità Qual è lo stato di salute del settore? continua, quindi le norme introdotte evidentemente non Ormai le card carburanti di varie società e i prezzi sempre sono sufficienti. più convenienti hanno spostato i clienti extrarete sulla rete, Altro capitolo è quello dei transiti tra paesi della Comunità anche se l’aumento dei volumi complessivi del canale extra- europea di prodotti energetici e in particolare di carburanti,DAY 3 rete ha avuto come destinatarie solo le cosiddette pompe che non dovrebbero avvenire con le modalità attuali, perché bianche, quindi il dato dei volumi in aumento è in gran parte è ormai certo che il prodotto si perde nel nostro territorio na- falsato.
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