Ali. 81- SEDI OPERATIVE DI RIFERIMENTO
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ASSESSORATO ALLE OPERE E lAVORI PUBBLICI ESPROPRIAZIONI, PROTEZIONE CIVILE SUL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO, GEOTECNICA, GEOTERMIA, CAVE, TqRBIERE, ACQUE MINERAU ETERMAU RELAZIONE SULLE ATINITA' SVOLTE Ali. 81- SEDI OPERATIVE DI RIFERIMENTO Gruppo di Lavoro "PRESIDI TERRITORIALUDROGEOLOGICI E IDRAULICI" (costituito cOn' nota SP/2331 del CY2/1lf2)l1) febbraio 2012 fonte: http://burc.regione.campania.it Gruppo di lavoro 'presidi territoriali idrogeologici e idraulici (costituito con nota SP/2331 del 02111/2011) RELAZIONE SULLE ATTIVITA' SVOLTE Sedi operative di riferimento Ai fini della realizzazione del progetto sull'intero territorio regionale, è risultato opportuno individuare gli ambiti territoriali ottima li, di riferimento per lo svolgimento delle attività dei presidi, .attesa la necessità di renderne effettivamente operativa l'azione, sia con riferimento agli interventi da adottare in tempo reale, nel caso di attivazione degli stati di allertamento stabimi nella. pianificazione di protezione civile, che in relazione alle attività ordinarie (in tempo differito) che i presidi dovranno assicurare in ambito di prevenzione e previsione dei rischi. E' proprio in tali ambiti che, in relazione alle due differenti tipologie di rischio (idrogeologico .e idraulico), possono essere messe in atto le azioni e le attività dei presidi, con la massima efficacia e compatibilità di tempistica degli interventi, rispetto all'attivazione progressiva delle fasi Cliallettamento previste Clallattuale sistema Cliallenamemo regionale, operativo, al sensI e per gli effetti della Direttiva PCM 27 febbraio 2004 e s.m.i., dal 01 settembre 2005. l'attuale ordinamento in materia di protezione civile, delineatosi a partire dall'emanazione della legge 24 febbraio 1992, n. 25 e successivamente integrato elo modificato con i prowedimenti [Jo!m_ativiad_ottati,_~~~S~~~ ~ ~~lIeRegioni, in attuazione degli artt ..}07e 108d~1 D.l~s~.31 marzo 1998, n. 112, assegna al Sindaco, quale autorità di protezione civile a livello comunale (art. 15 della l. 225/92), la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso, assistenza e informazione alla popolazione colpita dagli effetti di un evento calamitoso. Tali attività devono essere svolte attraverso l'istituzione del Centro Operativo Comunale (COC), strutturato secondo un'area strategica, nella quale confluiscono i soggetti responsabili degli Enti e delle strutture comunali preposti alle decisioni di protezione civile e di una Sala Operativa, organizzata per funzioni di supporto definite dal metodo adottato per la gestione dell'emergenza. Per il territorio della regione Campania, caratterizzato da un'elevata esposizione al rischio idrogeologico e idraulico della popolazione residente, demograficamente distribuita in modo molto disomogeneo nell'ambito dei 551 comuni, di cui 263 con popolazione compresa fra 1.000 e 5.000 abitanti e 68 con meno di 1.000 abitanti, non è possibile adottare una strategia (evidentemente non sostenibile sia in termini finanziari che operativi), basata sull'individuazione del territorio comunale quale ambito ottimale di riferimento per l'azione dei presidi territoriali idrogeologici e idraulici. Anche sulla base delle esperienze di gestione delle emergenze idrogeologiche e idrauliche verificatisi sul territorio regionale, a partire dagli eventi di Samo del 1998 e fino agli ultimi del 2010, occorsi nel territorio della provincia di Salerno, appare più congruo, e coerente con gli obiettivi di istituzione del presidio territoriale, riferirsi ad ambiti a scala sovracomunale, ove possono essere programmate più efficacemente le attività del presidio a supporto delle pianificazioni comunali di (~J Ali. B1 "Sedi operative di riferimento" 1 fonte: http://burc.regione.campania.it Gruppo di lavoro 'presidi territoriati idrogeologici e idraulici (costituito con nota SP/2331 del 02111/2011) RELAZIONE SULLE ATTIVITA' SVOLTE emergenza, che, spesso, se adottate e rese operative, sono caratterizzate dagli stessi compiti e ruoli in fase di monijoraggio e sorveglianza delle criticijà attese efo in atto sul territorio. L'articolazione territoriale degli ambiti di operativilà dei presidi di protezione civile dovrebbe, quindi, riferirsi a contesti spaziali, non solo quanto più omogenei possibili in termini di effetti al suolo attesi e indotti dagli eventi calamitosi, ma, anche e soprattutto, logisticamente e operativamente in grado di assicurare, con la massima tempestività, efficacia ed efficienza l'attuazione degli interventi di mitigazione dei danni e salvaguardia della. popolazione esposta al rischio, previste nella pianificazione di emergenza. Si è ritenuto, pertanto, di individuare tali contesti spaziali negli ambiti territoriali di competenza dei Centri Operativi Misti (COM) di protezione civile, istituiti o definiti a livello subprovinciale, per le azioni da svolgere nei territori amministrati dai comuni aggregati. Il COM, nell'ordinamento del sistema di protezione civile, è una struttura operativa flessibile, alle cui attività partecipano i comuni coordinati e che deve essere ubicata in posizione baricentrica rispetto ai comuni e localizzata in sede non vulnerabile. Le funzioni di supporto da attivare nei COM dipendono dalla tipologia e caratteristiche dell'emergenza in atto. .._ __Att\lalm~ot~. JO..Campania,.i CQM,JndividuatL dalle. Prefetture Jerrijorialmente competenti. sono in numero complessivo di 86, ripartiti per provincia secondo quanto riportato nell'elenco riportato in calce al presente elaborato. In relazione all'individuazione dei COM, v'è da rilevare che per le province di Avellino, Caserta e Salerno, essi sono stati individuati con Decreti Prefettizi, adottati, rispettivamente, nel gennaio 2012, gennaio 1997 e settembre 2011; per la province di Benevento e di Napoli i COM sono stati individuati nell'amMo dei rispettivi Piani provinciali di emergenza. Ali. 81 "Sedi operative di riferimento" 2 fonte: http://burc.regione.campania.it ~') ~ Gruppo di lavoro "presidi territoriali idrogeologici e idraulici (costituito con not, SP/2331 del 02111/2011) RELAZIONE SULLE ATT~ITA' SVOLTE I i I I i I Num Nro I Provincia I Id I SEDE Comuni appartenenti comunI I I Abitanti I(KmqlSup I FamiglieNum I Nole ALTAVILLA IRPINA, CAPRIGLIA IRPI , 01 I AV I COM1-AV I 9 I ALTAVILLA IRPINA I CHIANCHE, GROTTOLELLA, PETRU O IRPINO, PIETRAS~ORNINA, SANT'ANG LO I 13.3811 I 5.433 A SCALA, TORRIONI, TUFO ARIANO IRPINO! CASALBORE, GRE~, 02 I AV ICOM 2.AV I 8 I ARIANO IRPINO I MONTAGUTO, MONTECALVO IRPIN , SAVIGNANO IRIjINO, VILLANOVA D L I 344791 I 13.895 BATTISrTA ZUNGOLI ATRIPALDA, CA~DIDA, MANOCAi' 03 I AV I COM 3-AV I 8 I ATRIPALDA I MONTEFREDANE, PAROLISE, SA IRPINA, SAN POTITO ULTRA, SORB I 21.6191 1 7.920 SERPICO 041 AV ICOM4-AV l AVELLINO I I I AVELLINO 56.339 30 21.529 BAIANO, AVELLA, MUGNANO DEL 05 I AV ICOM5-AV I 6 I BAIANO I CARDINALE, QUADRELLE, SIRIGNAN 26.808 9.363 SPERONE CALITRI, ANDRETTA, CAIRANO, CON 06 I AV ICOM6-AV I 5 I CALITRI I DELLA CAMPANIA, SANT'ANDREA I I 10.6451 1 4.626 CONZA 07 I AV ICOM 7.AV 3 I CAPOSELE I CAPOSELE, CALABRITTO, SENERCH A 7.010 2.826 08 1 AV I COM 8.AV CERVINARA, ROCCABASCERANA, I 4 I CERVINARA 20,661 ROTONDI, SAN MARTINO VALLE CAùi INA 7.370 091 AV 1COM9-AV I 6 I GROTTAMINARDA I GROTTAMINARDA, BONITO, FLUMEF I, FRIGENTO, MEliTO IRPINO, STURN I 23.1801 1 8.694 10 1 AV 1COM 10.AV I 4 I LACEDONIA I LACEDONIA, AQUILONIA, BISACCIA MOIorTEVERDE I 9.5591 I 3.976 LAURO, DOMICELLA, MARZANO DI Ne LA, 11 1 AV I COM ll-AV I 7 I LAURO I MOSCHIANO, PAGO DEL VALLO DI LÀl RO, I 14.9131 741 5.548 QUINDICI, TAURANO 12 I AV I COM 12.AV I 4 I MERCOGLIANO I MERCOGLIANO, MONTEFORTE IRPI~, I OSPEDALETTO D'ALPINOLO, SUMMO TE 28.7131 I 9.775 Ali. 81 "Sedi operative di riferimento" I 3 fonte: http://burc.regione.campania.it ~ Gruppo di lavoro "presidi territorieli idrogeologici e idraulici (costituito con not+ SP12331 dei 0211112011) RELAZIONE SULLE ATTIVITA' SVOLTE I i ,i MIRABELLA EC~NO, FONTANARO 13 I AV 1COM 13-AV 1 5 I MIRABELLA ECLANO I GESUALDO, SANTANGELO ALL'ESC I 18.4341 I 7.475 TAURASI MONTELLA, BAGNOLI IRPINO, CASS O 14 I AV 1COM 14.AV I 7 1MONTELLA I IRPINO, CASTELFIMNCI, MONTEMA NO, I 25.9481 I 10.838 NUSCO, VOLTURARA IRPINA MONTEMILETTO, MONTEFALCION , I MONTEFUSCO, PI~TRADEFUSI, PRA~DI 15 1 AV 1COM 15-AV I 9 1MONTEMILETTO PRINCIPATO ULTRA, PRATOLASER , I 24.9191 1 10.014 SANTA PAOLINA. TORRE LE NOCEL E, VENTICANO SAN MAN~O SUL CALORE, 16 1 AV I COM 16.AV I 6 I SAN MANGO SUL CALORE I CASTELVETERE SUL CALORE, CHIUS;t'0 I SAN DOMENICO, LAPIO. LUOGO SAN , 10.7951 1 4.342 PATERNOPOLI SANTANGELO DEI LOMBARDI, GUA~IA SANTANGELO DEI 171 AV 1COM 137.AV I 8 I I LOMBARDI, LIONI, MORRA DE SANC S, I LOMBARDI ROCCA SAN FELICE, TEORA, TOREL DEI 19.6821 I 7.993 LOMBARDI, VILLAMAINA SERINO, AIELLO DEL SABATO, CESINfLl, 18 I AV I COM 18.AV 1 8 ISERINO I CONTRADA, FORINO, SAN MICHELE I SERINO, SANTA LUCIA DI SERINO, SA TO I 28.5231 1 10.226 STEFANO DEL SOLE 19 1 AV ICOM 19-AV I 3 I SOLOFRA I SOLOFRA, MONTORO INFERIORE, MONTORO SUPERIORE I 31.6861 I 10.546 VALLATA, CARIFE"CASTEL BARONIA, AN 20 1 AV I COM 2(J.AV I 8 IVALLATA I NICOLA BARONIA,ISAN' SOSSIO BARO lA, I SCAMPITt;:LLA, TREVICO, 11.8431 1 4.809 VALLESACCARDA '1 .: •.• ~ ;, l'; 1,'_ k •• ~ JoLl ~:~ " J f.l l'I, BENEVENTO GINESTRA DEGLI SCHIAVONI. CASTELVETERE IN VAL FORTORE, FOI SAN BARTOLOMEO IN 22 1 BN 1COM 2.BN I 7 I I DI VAL FORTORE, CASTELFRANCO I • GALDO MISCANO, SAN BARTOLOMEO IN GALpO, 1 13.8741305.271 6.0251 Sede Municipale BASELICE, MorjrrEFALCONE DI VAI FORTORE Ali. 81 "Sedi operative di riferimento" 4 fonte: http://burc.regione.campania.it ~ ~ Gruppo di lavoro "presidi territoriali idrogeologici e idraulici (costituito con not, SP/2331 del 02111/2011) RELAZIONE SULLE ATTIVITA' SVOLTE , , l 1 COLLE SANNITA, ~AN MARCO DEI CA:fTI, 23 I BN I COM 3.BN I 7 ISAN MARCO DEI CAVOTI CASTELPAGANO, ~EINO, SAN GIORGI LA 1 16.3801282,251 6.4361 Sede Municipale MOLARA, CIRCELLO, MOLINARA PESCO SANN,ITA, PAGO VEIANO, 24 I BN I COM4.BN I 5 I PESCO SANNITA I PIETRELCINA.