A ROSARNO NEL 1792 Di Giovanni Mobilia 39 LA RACCOGLITRICE DI OLIVE Di Giorgio Castella 41 ANGELUCCIO DI ROSARNO E LA REGINA DI NAPOLI (A
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SOMMARIO SETTEMBRE 2016 2 ALCUNE VECCHIE CITAZIONI SULLE ACQUE TERMALI DI GALATRO di Antonio Violi 3 BRIGANTI NELLA PIANA DI GIOIA NEL 1810-1811 di Giovanni Russo 7 MAROPATI: SERVI DI DIO E ANIME ELETTE DAVANTI AL PIANTO DI SANGUE DELLA MADONNA di Giovanni Mobilia 8 CENTENARIO DELL’INAUGURAZIONE DELLO STORICO MUNICIPIO DI CINQUEFRONDI di Giovanni Quaranta 9 CENNI SULLA MUSICA SACRA NELLA DIOCESI DI OPPIDO-PALMI E SUL MONUMENTALE ORGANO A CANNE DELLA CATTEDRALE DI OPPIDO MAMERTINA di Letterio Festa 11 UN SOCIALISTA CALABRESE: PASQUALE CREAZZO DI CINQUEFRONDI di Giuseppe Masi 13 DON GIULIO MANTINEO, GENERALE DEI CELESTINI di Giosofatto Pangallo 15 CRONOTASSI DEI PARROCI ED ECONOMI DELLA PARROCCHIA DI TRITANTI di Giovanni Mobilia 16 VOTO PER AVERE UNA GRAZIA, FATTO DA GIOVANNA “’A RUSSEDA” ALLA MADONNA DI SEMINARA di Domenico Cavallari 17 IL SOTTOTENENTE PASQUALE ROMEI DA SCIDO di Giovanni Quaranta 20 LE GUARDIE NAZIONALI DOPO L’UNITÀ D’ITALIA di Roberto Avati 21 UN’OPERA SULL’ANTICA FONDERIA BORGIA DI MELICUCCÀ di Rocco Liberti 23 L’ANTICA ARTE DEL CARBONAIO di Natalia Ruggeri 27 LOTTA POLITICA A MAROPATI A FINE ‘800 di Andrea Frezza Nicoletta 29 UNA LONGEVA DROSITANA MORTA A 133 ANNI: ROSARIA PANCALO (1697-1830) di Giovanni Russo 30 VI CENTENARIO DELLA NASCITA DI S. FRANCESCO DI PAOLA: IL MIRACOLO DELLA “BISACCIA” 31 CENTO CANNONATE NAZISTE SU RIZZICONI: LA STRAGE DEL 6 SETTEMBRE 1943 di Antonino Catananti Teramo 32 KALOS IRTETE! BENTORNATI NELL’ANTICA CALABRIA di Antonio Lacquaniti 33 RICORDO DEL TENENTE ANTONIO PAGANI DA GALATRO di Umberto di Stilo 35 IL CULTO DI SAN GAETANO DA THIENE A CANDIDONI di Ferdinando Mamone 37 GLI STATI ITALIANI DEL DUCA DI TERRANOVA IN UN’INEDITA RELAZIONE DEL 1539 di Francesco Musicò 38 GLI ARCHIVI RACCONTANO… LA CRISI DELLA “NEVE” A ROSARNO NEL 1792 di Giovanni Mobilia 39 LA RACCOGLITRICE DI OLIVE di Giorgio Castella 41 ANGELUCCIO DI ROSARNO E LA REGINA DI NAPOLI (a. 1382) di Ugo Verzì Borgese L’ALBA DELLA PIANA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE «L’ALBA» La collaborazione è per invito ed è completamente gratuita. Manoscritti, Viale Pietro Nenni, 13 - 89020 Maropati (RC) fotografie, disegni anche se non pubblicati non vengono restituiti. I lavori 3348615084 pubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori i quali ne assumono la [email protected] responsabilità di fronte alla legge. Il giornale è scaricabile gratuitamente sul sito Stampato in proprio www.lalbadellapiana.it In copertina: Taurianova, Monumento ai Caduti di Iatrinoli (foto G. Quaranta) L’Alba della Piana ALCUNE VECCHIE CITAZIONI SULLE ACQUE TERMALI DI GALATRO Antonio Violi e acque di Galatro, che vantano qua- dista che un palmo. Laonde puoi ben cre- di alcune caratteristiche del minerale, tro- L lità terapeutiche e salutari, sono cono- dere che nel giro di pochi anni l’acqua ter- viamo anche qualche notizia sulla città: sciute fin dall’antichità. Pare che già, sul male andrà perduta, se non si giunga a fo- “Galatro, borgo con 1840 abitanti, situato finire del primo millennio, i monaci basi- rare il sasso più in alto; e la operazione nel mandamento e a borea di Cinque- liani conoscessero i loro effetti. Non ab- sarebbe assai facile, perché l’impetuoso frondi, nel Circondario e a greco di Palmi, biamo trovato documentazione originale sgorgar delle acque mostra che scendono provincia di Calabria Ulteriore I, in que- su queste antiche acque, ma di certo i mo- da sito alto e lontano. D’altra parte non è sto comune scaturisce, nella quantità di naci e la popolazione locale le sfruttarono da porre in dubbio la loro efficacia in 45000 litri (in un giorno), un’acqua sulfu- conoscendo le loro virtù. molte malattie, avendone antichissima rea, che ha la temperatura di gradi 35, e si I più rinomati autori del passato hanno esperienza i cittadini di Galatro e de’ adopera con vantaggio per bagno degli sottolineato la presenza di queste partico- paesi all’intorno; benché il luogo aperto e abitanti dei dintorni nella cura delle ma- lari acque nel territorio adiacente al Me- senza ricovero alcuno, la brezza che vi do- lattie cutanee. E dal monte Longa sgorga tramo, come Fiore da Cropani, il poliste- mina sempre, e il camminar faticoso per anche un’acqua ferruginosa”4. nese Marafioti, ecc., che in verità non si di- sentieri ripidi e alpestri, debba sempre L’Accademia dei Lincei così scrive: lungano molto nella loro descrizione: “In un laghetto a piè del monte Livio “L’acque di questo casale in alcune presso Galatro è un’abbondante ac- parti scaturiscono sulfuree, e in al- qua solfurea a 28 gradi R. usata per cune altre parti nascono ferrigne”1. bevanda; una copiosa sorgente solfu- Evidentemente, nell’arco dei secoli il rea usata per bagni è presso Poli- loro sfruttamento divenne sempre stena, ed altra detta Acqua Santa maggiore e l’interesse riguardava non sgorga ad un miglio di Feroleto”5. soltanto chi ne usufruiva per motivi te- Evidentemente, l’economia e la ge- rapeutici ma anche ai gestori. Un do- stione delle preziose acque di Galatro cumento conservato all’Archivio di non poteva non generare problemi, Stato di Reggio, infatti, è di “Gratifi- tanto che sul finire dell’800, un docu- cazione al medico De Felice” mento depositato nell’Archivio di Stato (A.S.R.C., bust. 55, fasc. 2441, 1828), è chiaro fin dal titolo: “Questioni con la certamente per l’opera svolta come signora De Felice per l’uso di alcune amministratore per lo sfruttamento acque” (A.S.R.C., bust. 16, fasc. 238, delle acque. È negli “Annali Civili del scemare e talvolta distruggere il beneficio 1871-72). La signora in questione era la Regno” risalenti al 1842, che troviamo la delle acque. Altre scaturigini della stessa moglie del sindaco di Galatro. Per finire e descrizione più completa: natura, ma più scarse sono alla radice del per capire il benessere psico-fisico che da- monte Livia e dell’opposto monte Longa; vano le acque e, certamente, tutto l’am- “Circa un miglio dalle abitazioni di per guisa che quest’acqua trovasi a destra biente, chiudiamo con una pubblicazione di Galatro avvi sorgente abbondantissima di e a sinistra del fiume. Dallo stesso Monte mons. Morabito vescovo di Mileto, dal ti- acqua calda che forma quasi un laghetto tolo molto significativo: “Lasciatemi so- Longa scaturisce un’acqua ferrata, che la- 6 alle falde del monte Livia, intanto che scia il deposito di ocra marziale, ma nel gnare!..: presso le Terme di Galatro” . sprizza qua e là da molte parti, e in mag- punto dove sarebbe utile cosa un viottolo gior copia dalla fenditura di una rupe. Se- Note: che vi desse adito, perocchè l’acqua be- 1 G. MARAFIOTI, Cronache et antichità di Calabria, gna gradi 28 al termometro di R.; anneri- vuta a digiuno torna utilissima nelle più 1601, p. 110. Di Giovanni Fiori da Cropani vedi: sce l’argento, e tramanda forte odore di pertinaci ostruzioni”2. Della Calabria illustrata, Ed. Forni, Sala Bolognese, zolfo. Posta nel bicchiere è limpidissima, 1980, pag. 142. Da sempre quest’acqua risulta la più 2 con molte bollicine le quali si attaccano Annali Civili del Regno delle Due Sicilie, Fasc. LV, mineralizzata tra le acque della provincia: gennaio-febbraio-marzo-aprile, vol. XXVIII, Tip. all’orlo del vase, ma a poco a poco queste “Nella Calabria Ulteriore ci sono sorgenti Real Ministero degli Affari Interni, 1842, p. 132. 3 dileguansi; ed agitando il bicchiere vedrai solfuree in Solano, in Palizzi, in Feroleto, S. DE RENZI, Topografia e statistica medica della città di Napoli: con alcune considerazioni sul Regno non pochi minuzzoli bianchi precipitarsi in Polistena, in Rizziconi ed in Galatro, e al fondo. I sassi fra cui gronda l’acqua son intero ossia guida medica per la città di Napoli e del questa vuolsi di tutte la più mineralizzata. Regno, p. 170. pure orlati di una materia biancastra, leg- Una simile ve n’è presso Gerace che con- 4 L. MARIENI, Geografia medica dell’Italia, Acque gera, insolubile, senza odore, e di un sa- tiene del solfato di soda, poco solfato di Minerali, Milano, 1870, p. 236. 5 Atti della Real Accademia dei Lincei, anno 18882- pore che tiene allo zolfo. Vuolsi notare che magnesio e carbonato di calce: l’acqua la sorgente di queste acque era un quattro 83, vol. XVIII, Roma, p. 138. della sorgente fredda si usa per bevanda, 6 G. MORABITO, Lasciatemi sognare!..: presso le palmi sul livello del fiume: ma da qualche quella termale si usa per bagno nelle ma- Terme di Galatro, Mons. Giuseppe Morabito, ve- tempo in qua per lo scoscendere della rupe lattie cutanee, e nei dolori articolari”3. In scovo di Mileto, Tip. Orfanelli, Polistena, 1911. e l’alzarsi dell’alveo del Fermano non ne Mons. Morabito fu vescovo di Mileto dal 15 di- un altro documento, a parte la descrizione cembre 1898 al 4 luglio 1922. Settembre 2016 Pagina 2 L’Alba della Piana BRIGANTI NELLA PIANA DI GIOIA NEL 1810-1811 Giovanni Russo l fenomeno del brigantaggio assunse I aspetti allarmanti negli anni 1809- 1810, epoca dell’occupazione francese, anche a causa dell’intensificarsi della propaganda inglese e borbonica. Dapprima il governo cercò di fron- teggiare e liquidare il brigantaggio con misure concilianti ma, visti inutili questi espedienti, pose forti taglie sul capo dei briganti più famosi e mandò a combat- terli una colonna mobile sotto il co- mando del generale Manhès. Anche le popolazioni erano stan- che delle violenze e brutalità che i bri- ganti perpetravano. Il brigantaggio non era più espressione del malcon- tento e dell’ostilità delle popolazioni contro il Governo, ma un’organizza- zione che si era data alla delinquenza ed alle ruberie1.