Perché Questo Ciclo Di Incontri E Di Seminari
Viva Palestina Italia Perché questo ciclo di incontri e di seminari La pubblicazione del saggio di Ghada Karmi introduce nel discorso pubblico italiano il tema della one-state solution, ed è quindi necessario e doveroso promuoverne la conoscenza e aprire un dibattito, in particolare in questo momento in cui si sta sviluppando da parte sionista una manovra propagandistica senza precedenti. Due esempi tra tutti, la manifestazione del 7 ottobre a Roma Per la verità, per Israele1 e la presenza in Piemonte dal 7 al 12 novembre di Amos Oz2. Ma c'è dell'altro, dalla guerra in Libano nel 2006, all'operazione Piombo Fuso, all'attacco omicida contro la Mavi Marmara, il movimento di solidarietà internazionale con la resistenza palestinese, o almeno parte di esso, sta cercando nuove strade per agire con efficacia contro il sionismo. L' appello palestinese al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) del 9 luglio 2005, preceduto nel 2004 da quello per il boicottaggio accademico e culturale di Israele, i convogli sempre più numerosi, la flottiglia del maggio 2010, che ha dato un seguito alla felice intuizione del Free Gaza Movement, e quelle che si preannunciano, sono parte di una stessa strategia, una strategia di boicottaggio diretto e indiretto, che mira a ottenere risultati concreti a breve-medio termine. Non si può più permettere al sionismo di continuare a fare tutto quello che gli è stato permesso di fare, a partire dalla pulizia etnica che continua, e di godere della completa immunità e impunità per il suo agire barbaro e criminale, sia da parte delle potenze occidentali sia da parte dei cosiddetti paesi arabi “moderati”.
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