Betty Curtis, La Chiamavano «Urlatrice» L’Italiana
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IN SCENA 21 sabato 17 giugno 2006 LUTTI Si è spenta a settant’anni una delle madrine del canto al- Betty Curtis, la chiamavano «urlatrice» l’italiana. Giovanisi- ma, negli anni 50 e 60 RICORDI Sensualità e ottime doti canore scosse il paese con la sua bellezza e con Traghettò l’Italia quel cantare «urlato» verso l’era di Mina ■ di Luca Montani e di Celentano I ■ di Ronaldo Pergolini l suo nome d’arte era Betty Curtis, quello anagrafico Roberta Corti, è stata una delle cantanti più amate dei secondi anni 50 e dei 60 nella cosiddetta categoria delle «urlatri- ci», vinse un Sanremo nel ‘61 in coppia con Luciano Tajoli, ispira- va una gran simpatia. Giovedì po- meriggio la cantante è morta a Lecco, dov’era ricoverata in clini- ca per una lunga malattia. Era nata a Milano il 21 marzo del 1936. Non suonerà originale, ma con lei si è chiuso uno di quei capitoli del- la canzone italiana che passava da Sanremo quando il festival anda- va regolarmente a caccia di talen- Betty Curtis con il maestro Gianni Ferrio al suo esordio a Sanremo nel 1959 ti. Come cantante la scoprì, e sug- gerì il nome d’arte, Teddy Reno: ny Dorelli, Gino Latilla e Claudio Johnny Dorelli con Amore senza vece no. Chiude il conto con il fe- naco in È più forte di me. Poi im- «Ragazzina, mise piede per la pri- Villa. Nel ‘60 fa coppia sia con sole sia con Mina con Non sei feli- stival nel 1967 con Tony Del Mo- bocca la stagione del «dopo». Ne- ma volta nel mio ufficio alla Cgd. ce. Ma prima dell’esibizione con gli anni 80 e 90 si vede nei revival Mi colpì per la giovinezza, la sim- Mina le arriva un biglietto con in tv, più recentemente a Domeni- patia e soprattutto le ottime doti La scoprì una polverina per starnutire. È un A Sanremo nel ca In. Wilma De Angelis la ricor- canore. Allora andavano di moda Teddy Reno sabotaggio. Nel 1961 arriva la vit- ‘60 fu sabotata: da bene: «Era una grande, davve- i nomi con qualcosa di americano, toria al festival cantando Al di là, ro. Negli anni '60 Betty vendeva tipo il mio o quello di Johnny Do- «Nessuno» compagno di palcoscenico è Lu- le inviarono una milioni di dischi, era la più famo- relli: così le proposi Betty Curtis. ciano Tajoli. Arriva il 1962: a sa tra noi. Malata, aveva lasciato All'inizio titubante, poi accettò». «Una marcia in Sanremo fa Buongiorno amore bustina con lo spettacolo. L'ultima volta che Il debutto sanremese data 1959 con Dorelli e Il cielo cammina abbiamo lavorato insieme in tv fu con Nessuno cantata con Wilma fa», «Aldilà» i con Tajoli, ma con Chariot rag- polvere lo scorso anno, da Fiorello. Prima De Angelis (ottavo posto) e con suoi successi giunge il primo posto in classifi- per starnutire era scettica, si sentiva stanca, alla Una marcia in fa insieme a John- ca. Nel 1965 a Sanremo intona In- fine fu felice di quel ritorno». La cantante in televisione nel 1975 illa Pizzi? No, troppo la Curtis. Non fu certo una meteo- «vecchia». Carla Boni? ra, non durò il tempo di un disco N Nemmeno. Tonina Tor- per l’estate. Rimase ancora per rielli? Ma per carità, pareva una diversi anni una artista di rango. monaca mancata. Wilma De An- Una significativa coprotagonista gelis? Simpatica ma inoffensiva. delle Canzonissime e una sicura Betty Curtis? Lei sì. Per un ragaz- finalista dei successivi Sanremo. zino della fine anni 50, lei entra- L’addio al Festival nel ‘67 con È va nelle fantasie di una pubertà più forte di me in coppia con che bussava alle porte. Non era la Tony Del Monaco che, dopo lo tempesta che avrebbe provocato strepitoso successo di Vita mia, la Cardinale del Gattopardo: era fu consegnato all’oblio. ADRIANA DAMATO I MARIANNE CORNETTI I JUAN PONS qualcosa di più leggero ma sottil- Poi solo qualche partecipazione Coro e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia mente intrigante. C’era in lei un ad uno dei periodici amarcord te- tocco di malizia «nature», non fa- levisivi dove dimostrava davve- ceva nulla per provocare eppure ro che la classe non è acqua. Ca- ALBERTO VERONESI lasciava il segno, nonostante pace di confessare con estrema quei monumenti alla lacca costru- onestà che la sua Nessuno inter- iti dagli acconciatori dell’epoca. pretata da Mina aveva una mar- Eppoi c’erano le sue qualità cano- cia in più. Poi, casualmente, re che accrescevano il mio inte- Charriot o Soldi soldi soldi oppu- resse. Un timbro davvero partico- re Tra le canne di bambù beccati lare e quella capacità di chi si ca- su una di quelle radio che vivono pisce che ha studiato ma poi va al di ricordi. di là dello stile scolastico. Come Per ritrovare altre sue tracce c’è quando di un attore si dice che voluto un motore di ricerca ed ec- «non recita». co che riappare con il suo incon- Non potevo ancora «cestinare» fondibile musetto in un catalogo le Nilla Pizzi e i Claudio Villa: in- dell’agenzia Manzoni che la pre- gombranti miti familiari. Non po- senta così: «Una grande artista di- tevo perché mancavano alternati- sponibile dal vivo su basi per 60 ve valide. Ero in una sorta di lim- minuti di bellissime canzoni. Di- bo musicale. Di lì a poco sarebbe sponibile anche con pianista o esploso Adriano Celentano. Ma duo musicale». La freddezza di lei sul versante femminile (su Internet rende ancora più melan- quello maschile c’era Tony Dal- conico l’annuncio commerciale. lara) dissodò il terreno dell’acca- Così come il calendario degli demica canzone italiana. Un atti- spettacoli di un’Estate abruzzese mo prima di Mina fu lei la prima dove viene annunciata in tandem «urlatrice». Fu una sorta di inter- con Wilma Goich per la sera del regno il suo. In un certo senso 4 luglio ‘99 alla Rotonda di Va- guidò la transizione dal melodico sto Marina. Ma non c’è nulla di puro ad un made in Italy meno patetico in tutto questo. Non esi- provinciale. Mentre io ero impe- stono solo i grandi riflettori per gnato a governare la mia transi- un’artista capace di offrire prove zione adolescenziale. Chissà, for- di qualità. Deutsche Grammophon 2CD 477 6102 se è questa sorta di sintonia che In un’epoca di mordi e fuggi c’è suscitava il mio interesse per Bet- anche chi sa apprezzare i prodot- ty Curtis. ti di un artistico artigianato. La Lo straordinario Dopo il buon esordio nel ‘59 a qualità resta sempre un punto fer- Sanremo con Nessuno, Una mar- mo nel rutilante mondo delle mo- recupero di una cia in fa e Un bacio sulla bocca de. «Si porta via un pezzo del (allora i cantanti concorrevano mio cuore... Eravamo amicissi- delle prime e più con più canzoni) riuscì nell’im- mi, era una donna straordinaria, belle opere di presa di «oscurare», almeno per bella e buona, una grandissima lo spazio della premiazione, il professionista con una voce uni- Giacomo Puccini Celentano di 24mila baci. E mise ca. Betty non è mai stata trattata in una splendida in riga anche le Mille bolle blù di secondo il suo reale valore. Del Mina e la Sinfonia di Pino Do- resto in Italia chi è buono, chi incisione naggio. Nel ‘61, in coppia con non sgomita, viene sempre la- Luciano Taioli, portò al succeso sciato un poco da parte. E lei era interpretata Al di là. Titolo che offrì alla mia sempre disponibile, gentile con dal leggendario professoressa di lettere Cecilia tutti, si può ben dire che era la Nerone l’occasione per una lezio- cantante del popolo»: così la ri- Artwork: Punto Virgola,e Bologna Domingo:Photo P. © Sheila Rock / Veronesi:DG A. - © Riccardo Musacchio Plácido Domingo ne: «Ragazzi state bene attenti, corda Tony Dallara. NEI MIGLIORI NEGOZI DI DISCHI non si dice “al di là” ma “di la Cos’altro aggiungere? Nulla. Sa- Volete essere informati sulle novità Decca, Philips e Deutsche Grammophon via internet? Inviateci subito la vostra richiesta via e-maile-mail all’indirizzo:all’indirizzo: [email protected]@umusic.com dà”». Incassammo il suggerimen- rebbe una nota stonata. Betty to e anche l’inizio del declino del- Curtis non potrebbe sopportarla..