Preolimpica Olimpiadi Preparazione
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www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela PREOLIMPICA Preolimpica Nella classe regina i giochi sono ancora aperti. Irene Bezzi Irene L’equipaggio italiano che andrà ad Atene, verrà determinato dopo i Mondiali di Gaeta zurro (Alessandra Sensini nel Mistral ai Giochi di Sydney del 2000) vincere il massimo alloro olimpico, la vela italiana ha raccolto tan- tissime delusioni e qualche piccola soddisfazione. Irene Bezzi Irene Mentre Giorgio Gorla e Alfio Pieraboni conquistavano due bronzi nel- la Star ai Giochi di Mosca del 1980 e di Los Angeles del 1984, pro- prio in terra americana i fratelli Chieffi, impegnati nel 470, non an- davano oltre il quinto posto. Un vero peccato visto che da lì a un Lavori in corso anno sarebbero diventati campioni del mondo. Irene Bezzi Anche l’indimenticabile Giorgio Zuccoli, qualche anno dopo, veniva Nella foto in alto a sinistra, la Sensini festeggiata dai Gli allenamenti, la preparazione e l’impegno colpito dalla “sindrome olimpica”. In coppia con Angelo Glisoni ave- tecnici De Pedrini e Mankin in occasione dell’oro di Sydney. di tutti gli equipaggi in aria di Olimpiadi va vinto il Mondiale Tornado a Cagliari nel 1991 e era partito per i I fratelli Sibello (a destra e nella pagine a fronte) stanno preparando con scrupolo la campagna olimpica, così come Giochi di Barcellona del 1992 come l’uomo da battere: finì dicias- Diego Negri (sotto) impegnato nella durissima classe Laser di Mauro Melandri La vela azzurra non ha mai ottenuto grandi risultati in occasione settesimo, tra i peggiori di una squadra che ebbe nel settimo posto delle Olimpiadi raccogliendo solo undici medaglie in oltre un seco- della Sensini e dell’equipaggio del 470 femminile (Maria Quarra e importante è partecipare” era solito affermare il barone lo di regate a cinque cerchi: un palmarés troppo “leggero” per una Anna Barbino) i migliori risultati. Pierre De Coubertin, fondatore e Presidente del Comitato nazione che ha l’ottanta per cento dei suoi confini bagnati dal ma- Le cose, però, sembrano finalmente cambiate. Dopo Sydney i velisti “L’ Olimpico Internazionale tra il 1894 e il 1925. re e che trae parte delle sue tradizioni proprio da esso. azzurri hanno continuato a lavorare con grande professionalità, rin- Erano gli anni in cui nascevano le Olimpiadi moderne e, assie- Solo in tre occasioni i velisti azzurri si sono imposti conquistando francati non solo dall’oro della Sensini ma anche dall’argento con- me a esse, prendeva vita l’idea della competizione sportiva fine l’oro. Il primo arrivò nel 1936 in Germania grazie a Giovanni Leone quistato da Luca Devoti nel Finn, e i risultati non sono mancati. a se stessa. Reggio e al suo equipaggio, trionfatori nella classe 8 metri Stazza A ogni appuntamento importante c’è sempre un equipaggio azzurro Oggi le cose sono indubbiamente cambiate e la vittoria viene vi- Internazionale. Toccò poi ad Agostino Straulino e Nicolò Rode che, nelle parti alte della classifica e la Federazione Italiana Vela, come sta come il fine di ogni partecipazione, sia essa riferita a una ga- ai Giochi di Helsinki del 1952, portarono la Star “Merope” sul gra- del resto tutti gli appassionati, sembra nutrire grandi speranze in vi- ra dei Giochi della Gioventù o alla finale dei 100 metri piani dei dino più alto del podio. sta dei Giochi di Atene. Giochi Olimpici. Nei quarantotto anni che sono serviti per vedere un altro velista az- I numeri e gli uomini per fare qualcosa di grande ci sono tut- 90 Marzo 2004 Marzo 2004 91 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Preolimpica ti e i partecipanti italiani alla prossima Olimpiade hanno la tecnica, NEGRI, SENSINI E SIBELLO: INVERNO AD ALASSIO abbiamo regatato contro gli sparring partner su un bastone mol- il carattere e l’esperienza necessari per riuscire nell’impresa. Per curare la forma fisica e la preparazione tecnica degli atleti già to corto, in modo da abituarci a ragionare, a decidere e a mano- qualificati per Atene, la Federvela ha programmato una stagione vrare in velocità”. I SICURI PARTECIPANTI invernale ricca di allenamenti. Nei prossimi impegni ufficiali i Sibello sperimenteranno una serie Alessandra Sensini è sempre la numero uno nel Mistral e ha lascia- E’ toccato al direttore tecnico Valentin Mankin il difficile compi- di alberi nuovi e, a partire da aprile, entreranno in possesso della to spazio alle avversarie solo in qualche sporadica occasione, sem- to di coordinare il lavoro di tutti gli atleti convocati, compreso barca che utilizzeranno ai Giochi: “il Mondiale di Atene sarà un ap- pre riconducibile a problemi fisici di minore entità. quello dei vari “sparring partner”. puntamento molto importante per capire quanto il lavoro svolto Nel Laser Diego Negri non partirà come favorito numero uno ma, Le dure sessioni di allenamento, iniziate ad Alassio la prima set- durante l’inverno ci abbia giovato” ha concluso Gianfranco Sibello. In alto a sinistra, il duo in una classe dove almeno venti dei quaranta partecipanti nutro- timana di dicembre, si sono concluse a metà febbraio. Mentre i fratelli Sibello e Alessandra Sensini si sono preparati sot- Zandonà-Trani. no speranze di medaglia, il velista ligure avrà sicuramente voce in Per tutto il periodo in questione, dal lunedì al venerdì, Diego Ne- to la supervisione di Luca De Pedrini, Diego Negri è stato segui- Sopra, la Conti e il suo equipaggio, negli Yngling. capitolo. gri, Alessandra Sensini e i Sibello hanno iniziato la loro giornata to direttamente da Valentin Mankin. A lato, Bruni e Antar Vigna in Star I fratelli Sibello, specialisti del “pirotecnico” 49ers, hanno migliora- di buonora, ritrovandosi alle otto presso il palazzo dello sport di “Il mio allenamento è stato differente rispetto a quello degli al- to le loro performance a ogni uscita, tanto da essere additati come Alassio dove, seguiti dal fisioterapista Marco Ghezzi, hanno dedi- tri - puntualizza Diego Negri - I velisti della classe Laser sono gli stenti, sono stati appena sufficienti a coprire le spese relative uno degli equipaggi da battere all’ombra del Partenone. cato oltre due ore alla preparazione atletica: “finito il risveglio unici a dover regatare su scafi assegnati tramite sorteggio: il tu- ai viaggi aerei - ha raccontato Rizzi - L’acquisto e la modifica Gabrio Zandonà e Andrea Trani, ancor prima del trionfo al Mondiale muscolare avevamo un’oretta di tempo da dedicare ai massaggi e ning della barca ha quindi un ruolo marginale. Abbiamo puntato dei materiali è stato totalmente a nostro carico. L’unico ram- di Cadice nel 470, avevano dimostrato di possedere il carattere e la al relax poi, verso le dodici, si usciva in mare dove rimanevamo moltissimo sulla preparazione generica: la versatilità potrebbe ri- marico è di non essere riusciti a programmare sedute di allena- grinta necessari per raggiungere l’eccellenza: la calma, l’astuzia e la fino alle sedici - ha raccontato Gianfranco Sibello a Solovela - Il velarsi l’arma vincente”. mento comuni con gli altri equipaggi italiani: Angelo Glisoni regolarità dei piazzamenti fanno ben sperare per il grande appunta- contenuto degli allenamenti è stato sempre differente, circostan- Per tutti questi atleti il “rompete le righe” di metà febbraio è (l’allenatore federale, ndr) si è dovuto continuamente dividere mento di agosto anche se, regatare con gli occhi di tutti puntati ad- za che ci ha permesso di mantenere alta la concentrazione: alcu- coinciso con l’inizio della stagione agonistica: un vero e proprio tra noi e gli altri. Per quanta esperienza tu possa avere, alle- dosso, non sarà certamente impresa facile. ni giorni ci siamo dedicati solo alle partenze, mentre altre volte tour de force che si concluderà alla fine di agosto, con lo spe- narsi senza nessuno che ti osserva e ti dà consigli è estrema- gnimento della fiaccola olimpica. mente difficile”. In questa classe è la coppia genovese Marcolini-Bianchi ad avere ZANDONÀ E TRANI: PREPARAZIONE AUSTRALE maggiori chance olimpiche, grazie al buon vantaggio accumulato Luca Villata Luca Gabrio e Andrea hanno deciso di preparare l’Olimpiade trascorren- su Sonino-Bruni e Montefusco-Rizzi. do parte dell’inverno regatando nelle calde acque australiane, se- Anche Dede De Luca, allenatore destinato dalla Federvela a se- guiti dall’allenatrice federale Federica Salvà. guire la classe Yngling, ha trascorso parecchi giorni in aereo, di- La loro esperienza agli antipodi del mondo si è conclusa verso la videndosi tra le Baleari, teatro degli allenamenti di Cristiana Mo- fine di gennaio dopo una visita agli stabilimenti della North Sails nina e del suo equipaggio, e Miami, dove la giovanissima rivela- dove hanno collaborato allo sviluppo di nuove vele per la loro im- zione Giulia Conti ha preparato la sua stagione. barcazione. “Dopo l’esperienza negativa dell’anno scorso, in cui ho perso quasi due mesi di allenamento per il fatto di avere la barca in IL LUNGO INVERNO DEI NON QUALIFICATI Florida, ho deciso di rimanere in Europa - ha spiegato la Monina Gli atleti delle classi Yngling, Star, Mistral maschile e Tornado han- a Solovela - Allenandoci alle Baleari siamo riuscite a staccare la no utilizzato il periodo invernale affilando le armi in vista delle ul- spina e a concederci qualche giorno di riposo vero in Italia. Inol- time, decisive, prove di selezione. Queste quattro classi, pur es- tre il clima decisamente mite ha portato parecchi equipaggi ad sendo già qualificate per i Giochi di Atene, sono ancora in attesa allenarsi nella stessa zona: ci siamo confrontate spesso con le al- di sapere chi le condurrà tra le boe nella calda estate ateniese. tre e devo dire che sono molto contenta dei risultati raggiunti. Tutti i candidati a ottenere l’agognato “biglietto” olimpico, la- Ora non rimane che incrociare le prue con gli altri equipaggi cer- sciati liberi dalla Federvela di pianificare la loro preparazione sot- cando di recuperare lo svantaggio che abbiamo dalla Conti: sarà to tutti i punti di vista, hanno ricevuto un piccolo contributo dura, ma ci proveremo”.