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La Vita in Un Blog
Mario Ughi Graffi(a)ti La vita in un blog Le aspirazioni di un aspirante scrittore Ebook Dedicato ai blogger migrati o fuggiti verso MySpace o Facebook intortati nei copia incolla di contenuti altrui Persi per strada Introduzione L'avvento dei blog rappresentò una vera rivoluzione per gli utenti di Internet, che fino a quel momento avevano usufruito di una navigazione sostanzialmente solitaria. In tempi non lontani, mettere una pagina online equivaleva ad accendere una piccola stella nel firmamento infinito, in un ramo remoto della galassia, ma nessuno garantiva che quella flebile luce, condensata nei propri pensieri, raggrumata in poche manciate di parole, avrebbe ricevuto qualche visita, anche solo per caso, lambita da una piccola onda del mare magnum di Google, approdo fortuito di qualche sperduto navigante. Certo, chi amava scrivere, e leggere, aveva a disposizione numerosi forum, ma questi offrivano un tipo di comunicazione asincrona, e per la maggior parte erano caratterizzati da un utilizzo di nicchia. Alcune centinaia di persone interagivano in modo lento, muovendosi in una sorta di club elitario, con pochissimi strumenti a disposizione per capire chi, quando e come stesse leggendo il frutto delle proprie fatiche. Un counter teneva aggiornato il numero delle visite a una determinata pagina, e avendo la fortuna di entrare nel momento giusto, si poteva rilevare la presenza di qualcuno impegnato a leggere. Spesso un anonimo capitato per caso. E allora ci fu chi si chiese, in questa rete solitaria, cosa stessero facendo le persone che contemporaneamente leggevano le stesse parole. La possibilità di mettere in comunicazione queste persone divenne una sfida difficile da ignorare. -
Vittorio Mascheroni
Archivio del sito Vittorio Mascheroni Scheda a cura di Giorgio Zoffoli Restauro digitale delle immagini di AZ Vittorio Mascheroni (Milano, 3 Marzo 1895 - Milano, 3 Luglio 1972), Gian Vittorio per completezza, fu compositore di prima grandezza e prolifico come pochi altri musicisti italiani del suo tempo: fu definito “il geniale maestro senza diploma”. Spesso, specie quando si dedicava al testo delle canzoni, si firmava Gargantino, ma ha utilizzato anche lo pseudonimo di Mascher. Cugino della poetessa Ada Negri e pare del matematico Lorenzo Mascheroni, aveva nel sangue la creatività: non poteva non diventare uno dei compositori più eclettici della canzone italiana fra le due guerre. Da tutti chiamato “Maestro”, in realtà frequentò in gioventù il corso di composizione presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ma abbandonò gli studi prima di conseguire il diploma. Nel 1915, ventenne di belle speranze, cominciò a farsi conoscere nell’ambiente musicale milanese con le sue prime composizioni, brani strumentali d’ispirazione jazzistica destinati alle sale da ballo: Senza soldi , Little Wanda , Renée , Mormorio d’amore . Alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, si dedicò anche all’operetta componendo La piccina del garage su un libretto di Leo Micheluzzi. Il suo talento non sfuggì all’editore Carisch che, dopo averlo scritturato, lo sostenne economicamente e l’incoraggiò a comporre. Vittorio Mascheroni fu certamente musicista meno legato al jazz di altri futuri leader come Piero (Pete) Rizza o Pippo Barzizza, ma fu anch’egli condizionato dalla musica americana. Già nel settembre del 1924, al Palace Hotel di Merano, dirigeva l’Orchestra Mascheroni, un quintetto dove lui suonava il pianoforte, Carlo Ferri il sax alto, soprano e clarinetto, Enzo Bassoli il sax tenore, baritono, banjo e all’occorrenza il violoncello, Angelo Da Nova il violino e Ciccio Vitaliti la batteria. -
Non Solo Canzonette L’Italia Della Ricostruzione E Del Miracolo Attraverso Il Festival Di Sanremo
DENTRO LA STORIA Leonardo Campus Non solo canzonette L’Italia della Ricostruzione e del Miracolo attraverso il Festival di Sanremo Con nota introduttiva di Stefano Bollani Le Monnier 0I_X_principi.indd 3 09/12/14 10:18 Storia e canzoni anni Cinquanta portare a Sanremo una canzone come Ventiquattro- mila baci sarebbe stato semplicemente impensabile (e probabilmente neanche lontano dal Festival sarebbe mai venuta fuori). Impensabile: ma nel 1961 questo successe. Viceversa oggi le canzoni di un Sanre- mo non sono poi così diverse rispetto a quelle di un decennio o di un ventennio fa, soprattutto dal punto di vista dei testi. Ciò che si canta- va nel 1995 o nel 2005 potrebbe tranquillamente rivincere nel 2015. Segno che quello, a differenza di questo, era un momento in cui la storia stava accelerando, e le canzoni non facevano che rispecchiarlo. La medesima tendenza si era verificata del resto in altri analoghi momenti storici, come le guerre combattute dagli italiani tra Otto- cento e Novecento, che lo storico Mario Isnenghi in un suo recen- te saggio ha analizzato anche attraverso le canzoni: perché «canti e musiche – ha detto nel presentare il libro – sgorgano più abbondan- ti e facili nelle fasi di accelerazione storica» 88. L’amore, la donna, la famiglia ai tempi del boom Tutti pensate che vincerà Modugno o Paul Anka, e invece vincerà Gigliola Cinquetti. (Sanremo 1964: prima della finale, Mina dà il suo pronostico ai giornalisti) 89. Non ho l’età, non ho l’età per amarti Non ho l’età per uscire sola con te. E non avrei, non avrei nulla da dirti perché tu sai molte più cose di me Lascia ch’io viva un amore romantico nell’attesa che venga quel giorno ma ora no […] Se tu vorrai, se tu vorrai aspettarmi quel giorno avrai tutto il mio amore per te […] 190 165_220_P02_05.indd 190 09/12/14 10:23 Il tuo bacio è come un boom (1959-1964) Non ho l’età (per amarti): ovvero, probabilmente il brano più pu- dico della storia della musica italiana. -
RCA Victor 12 Inch Popular Series LPM/LSP 1300-1599
RCA Discography Part 5 - By David Edwards, Mike Callahan, and Patrice Eyries. © 2018 by Mike Callahan RCA Victor 12 Inch Popular Series LPM/LSP 1300-1599 LPM 1300 – Thursday’s Child – Eartha Kitt [1956] Fascinating Man/Mademoiselle Kitt/Oggere/No Importa Si Menti/Lisbon Antigua/Just An Old Fashioned Girl/Le Danseur De Charleston/Lazy Afternoon/Jonny/If I Can't Take It With Me/Thursday's Child/Lullaby Of Birdland LPM 1301 – Rhythm Was His Business – George Williams [1957] I Wanna Hear Swing Songs/For Dancers Only/Lunceford Special/I'll Take The South/Margie/Yard Dog Mazurka/Rhythm Is Our Business/Swingin' On C/Uptown Blues/White Heat/'Tain't Whatcha Do/Harlem Express LPM 1302 – A Mellow Bit of Rhythm – Andy Kirk and His Clouds of Joy [1956] A Mellow Bit Of Rhythm/Little Joe From Chicago/McGhee Special/Hey Lawdy Mama/Cloudy/Froggy Bottom/Wednesday Night Hop/Walkin' And Swingin'/Scratchin' In The Gravel/Toadie Toddle/Take It And Git/Boogie Woogie Cocktail LPM 1303 – My Guitar – Renato Rossini [1956] Torna A Surriento/Pescatore A Pusilleco/Guapparia/Tarantella/Scalinatelia/Mandolinata/Sciumo(The River)/O'ciucciariello (Little Donkey)/Mattinata/Passione/Papere/Finesta Che Luceva/Musetta's Walts/O'marenariello (I Have But One Heart)/A' Vela/Dicitencello Vuie (Just Say You Love Her) LPM 1304 – One Night in Monte Carlo – Guy Lupar [1956] There's Danger In Your Eyes/Mam'selle/Bistro/The Blue Riviera (Sur Les Bonds De La Riviera)/It All Began With You/If You Love Me (Hymna A L'amour)/My Lost Melody (Je N'en Connais Pas La Fin)/The Gallant Tango/Two -
Lieu : Teatro Kursaal De Lugano ( Suisse )
Lieu : Teatro Kursaal de Lugano Orchestre de Fernando Paggi ( Suisse ) Présentation : Lohengrin Filipello Date : Jeudi 24 Mai Réalisateur : Franco Marazzi Durée : 1h 40 C’est en Janvier 1955 qu’un comité chargé de créer un événement télévisé susceptible de fédérer l’Europe, ne serait-ce que pour une nuit, eut la lourde tache de choisir entre les deux propositions qui avaient germé de leurs réflexions. C’est finalement le concours entre de nouvelles chansons populaires de chaque pays qui l’a emporté sur un festival pour artistes de variétés et le Grand Prix Eurovision était né. Le poids des Italiens n’est peut-être pas indifférent à ce choix, tant on a dit tout au long des années qui se sont écoulées, que le concours Eurovision de la Chanson était inspiré du Festival de San Remo, déjà vieux de 4 ans en 1955. Quoiqu’il en soit c’est la Radio Télévision Suisse Italienne qui se charge de l’organisation de cette première manifestation, peut être parce que le Suisse Marcel Besançon fut un des promoteurs les plus enthousiastes de la création du concours, au point qu’on lui en attribue aujourd’hui encore souvent l’initiative. Ce sont 7 pays qui se retrouvent au Teatro Kursaal de la station de Lugano. 10 nations avaient annoncé leur souhait de participer, l’Autriche, le Danemark et le Royaume-Uni ne s’étant inscrit que trop tard ont tout de même retransmis le concours. Chacun des pays participants a été autorisé à présenter 2 titres, fait unique dans l’histoire du concours, ces derniers ayant été sélectionnés au travers d’une finale nationale afin de garantir à la manifestation son caractère populaire. -
La Grande Festa Europea Della Musica
Guida all'EUROVISION SONG CONTEST 2012 a cura di Emanuele Lombardini e Alessandro Pigliavento LA GRANDE FESTA EUROPEA DELLA MUSICA Immaginatevi una grande festa, dove ognuno porta la propria musica per condividerla con gli altri. Oppure, per fare un paragone calcistico, immaginatevi la squadra campione nazionale (in questo caso l’artista) che viene invitata a prendere parte alla Champions League. L’Eurovision Song Contest (questa la sua denominazione ufficiale: noi italiani l’abbiamo a lungo chiamato Eurofestival, i francesi sciovinisti lo chiamano Concours Eurovision de la Chanson) in fondo è un po’ questo: il campionato d’Europa della musica. Oggi più che mai una rassegna globale, che vede protagonisti 42 paesi aderenti all’ente organizzatore, la Ebu (European Broadcasting Union), cioè il consorzio che riunisce le televisioni pubbliche d’Europa, ma anche alcune del bacino del Mediterraneo fuori dal nostro Continente. L’idea venne nel 1956 a Marcel Bezençon, il franco-svizzero allora direttore generale del neonato consorzio: un concorso di musica con lo scopo nobile di promuovere la collaborazione e l'amicizia tra i popoli europei, la ricostituzione di un continente dilaniato dalla guerra attraverso lo spettacolo e la tv. E oltre a questo, molto più prosaicamente, anche sperimentare una diretta in simultanea in più paesi e promuovere il mezzo televisivo nel vecchio continente. Da allora, nel corso degli anni, la manifestazione è cresciuta in maniera costante, passando da evento da teatri e auditorium per un ristretto numero di spettatori a festa popolare. Dalla metà degli anni 90, quando la manifestazione comincia ad approdare nei palasport, negli stadi e nelle arene, l’Eurovision Song Contest è diventato un vero e proprio kolossal paneuropeo. -
BFI Annual Review 2007-2008 There’S More to Discover About Film and Television Through the BFI
BFI Annual Review 2007-2008 There’s more to discover about film and television through the BFI. Our world-renowned archive, cinemas, festivals, films, publications and learning resources are here to inspire you. 2Front cover: BFIDracula Annual (1958) Review 2007-2008 Contents Chair’s Report 3 Director’s Report 7 About the BFI 11 Summary of the BFI’s achievements › National Archive 15 › International Focus for Exhibition 21 › Distribution to Digital 27 2007-2008 – How we did 33 Financial Review 35 Appendices 41 Front cover: Dracula (1958) BFI Annual Review 2007-2008 3 Chair’s Report From its origins in the nineteenth century, This is a significant achievement but it is not cinema became the most influential – and enough. The rapid development of digital pervasive – art-form of the twentieth century. technology means we now have the opportunity The subsequent near-universal adoption of to multiply our impact, and to provide every television in the second half of the last century British citizen, no matter where they live, with engrained the moving image in our daily lives. greater access to the national archive. This, in And today, with the spread of the internet and the turn, will enable a new generation not just to development of cheap recording equipment, the watch work from previous eras but to create new moving image is entering a new phase – one in work for themselves and the future. We have – which anyone can create moving images to record albeit in a largely opportunistic way – created a and share their understanding of the world. major digital presence through such things as the development of downloads, our Screenonline The BFI is at the centre of this world: resource, our filmographic database and our YouTube channel. -
Eurovision a Cura Di Giulia Di Leo Pubblicato Il 18 Maggio 2020
#Sanremo1956 e #Sanremo1997: gli anni di C’era una volta Sanremo all’Eurovision a cura di Giulia Di Leo pubblicato il 18 Maggio 2020 https://www.zetatielle.com/eurovision-diodato-festival-di-sanremo-2020-1957-1997-partecipanti-vincitori/ #Sanremo1956 e #Sanremo1997: gli anni di C’era una volta Sanremo all’Eurovision Torniamo anche questa settimana, eccezionalmente di lunedì, con la rubrica“C’era una volta Sanremo” e lo facciamo parlando dell’Eurovision per ricollegarci all’evento storico andato in onda nella serata di sabato 16 maggio, “Eurovision shine a light”, la prima manifestazione online in streaming. Il legame con il Festival della canzone italiana è nato a #Sanremo1956 e messo in pausa per poco più di un decennio dal #Sanremo1997. #Sanremo1956 #Sanremo1956 si svolge al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dall’8 al 10 marzo 1956 dalle ore 22. A condurlo ci sonoFausto Tommei e Maria Teresa Ruta, alla sua seconda conduzione consecutiva. A vincere #Sanremo1956 è “Aprite le finestre” cantata dalla debuttante Franca Raimondi, al secondo posto arriva Tonina Torrielli con “Amami se vuoi” e al terzo Luciana Gonzales con “La vita è un paradiso di bugie”. Il 1956 è anche il primo anno dell’Eurovision Song Contest. L’Italia partecipa immediatamente, insieme a Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. A partecipare per il nostro Paese direttamente da #Sanremo1956 ci sono la canzone vincitrice “Aprite le finestre” e la seconda classificata “Amami se vuoi“. Il regolamento voleva, infatti, che ogni Stato partecipasse con due canzoni che non superassero i tre minuti e mezzo di durata. -
Le Canzoni Che Hanno Fatto L'italiano*
LORENZO COVERI Le canzoni che hanno fatto l’italiano* Alla pagina precedente: Domenico Modugno (Polignano a Mare 1928 - Lampedusa 1994) interpreta Nel blu, dipinto di blu (F. Migliacci - D. Modugno), canzone vincitrice del Festival di Sanremo, 1 febbraio 1958 (da Borgna 1985, p. 143). È una notte in Italia che vedi questo darsi da fare questa musica leggera così leggera che ci fa sognare (Ivano Fossati, Una notte in Italia, 1986) Il fenomeno della musica “leggera” (o pop, di consumo, commerciale, contrap- posta, per comodità semplificatoria, a quella “classica”o “colta”), tra gli altri generi musicali con cui intrattiene rapporti (dal melodramma al canto popola- re propriamente detto, dal rock al rap) è di così grande radicamento e rilievo sociale, economico, culturale e di costume nella vita degli italiani fin dagli anni dell’Unità (ma anche prima), pur senza voler cedere allo stereotipo di un “Pae- se canterino”, che non poteva a lungo sfuggire all’interesse dei linguisti, datato ormai dalla metà degli anni Settanta. Le riflessioni hanno ruotato sostanzial- mente attorno a tre grandi interrogativi: a) qual è la natura semiotica dell’italia- no della canzone? quali sono i meccanismi linguistici di un testo che, a diffe- renza del testo poetico, non esaurisce in sé tutti i sensi, ma, non lo si dimenti- chi, è comunque sempre destinato ad essere “parola per musica” (musica che costituisce un’“aggiunta di senso” alla parola)?; b) qual è stato il ruolo della canzone nella storia linguistica dell’Italia unita? essa ha costituito un “model- -
La Verde Copenaghen Si Collega Al Mondo Attraverso L’ESC
* La Guida all'Eurovision Song Contest 2014 è ora disponibile anche in versione e-book. Scaricala gratuitamente sui principali store digitali o sul nostro portale al link escne.ws/ebook La grande festa Europea della musica C’è chi la definisce “La Champions League” della musica e in fondo non sbaglia. L’Eurovision è una grande festa, ma soprattutto è un concorso in cui i Paesi d’Europa si sfidano a colpi di note. Tecnicamente, è un concorso fra televisioni, visto che ad organizzarlo è l’EBU (European Broadcasting Union), l’ente che riunisce le tv pubbliche d’Europa e del bacino del Mediterraneo. Noi italiani l’abbiamo a lungo chiamato Eurofestival, i francesi sciovinisti lo chiamano Concours Eurovision de la Chanson, l’abbreviazione per tutti è Eurovision. Oggi più che mai una rassegna globale, che vede protagonisti nel 2014 37 paesi aderenti all’ente organizzatore. L’idea venne nel 1956 a Marcel Bezençon, il franco-svizzero allora direttore generale del neonato consorzio: un concorso di musica con lo scopo nobile di promuovere la collaborazione e l'amicizia tra i popoli europei, la ricostituzione di un continente dilaniato dalla guerra attraverso lo spettacolo e la tv. E oltre a questo, molto più prosaicamente, anche sperimentare una diretta in simultanea in più paesi e promuovere il mezzo televisivo nel vecchio continente. Da allora, nel corso degli anni, la manifestazione è cresciuta in maniera costante, passando da evento da teatri e auditorium per un ristretto numero di spettatori a festa popolare. Dall’inizio degli anni 2000, quando la manifestazione comincia ad approdare nei palasport, negli stadi e nelle arene, l’Eurovision Song Contest è diventato un vero e proprio kolossal paneuropeo. -
RCA Victor MKL 3000 Mexican 10 Inch Series RCA Victor MKL 1000
RCA Discography Part 48 - By David Edwards, Mike Callahan, and Patrice Eyries. © 2018 by Mike Callahan RCA Victor MKL 3000 Mexican 10 Inch series MKL 3000-3003 (no information) MKL 3004 – On La Onda De La Comparsa - Universitaria de La Laguna [195?] MKL 3005 – Cantares de Mexico – Miguel Aceves Mejia [195?] Ella/Cuando El Destino/Entre Copa Y Copa/Por Un Amor/Orgullosa Y Bonita/Tu, Solo Tu/La Que Sea/El Rebelde MKL 3006 MKL 3007 – El Tenor Continental – Pedro Vargas [195?] Rosa/Maria Bonita/Golondrina Aventuera/Pecado/Maria Del Mar/Monasterio Santa Clara/Adios Mariquita Linda/El Abandonado MKL 3008 MKL 3009 MKL 3010 – La Inmortal Lucha Reyes – Lucha Reyes [195?] MKL 3011-3019 (no information) MKL 3020 – Libertad Lamarque – Maria Grever [195?] Te Quiero Dijiste/Alma Mia/Cuando Me Vaya/Volvere//Jurame/Tipi Tipi Tin/Ya No Me Quieres/Cuando Vulava a Tu Lado MKL 3021-3028 (no information) MKL 3029 – El Rey Del Mambo – Perez Prado [195?] MKL 3030-3056 (no information) MKL 3057 – Canciones Y Recuerdos – Los Hermanos Martinez-Gil [195?] Cha Cha Linda/Lucero/El Rio Canta/Desgracia//Relampago/Oasis/Cancion Sin Nombre/Vuelve MKL 3058-3092 (no information) MKL 3094 – Cha Cha Cha El Ritmo De Moda – Enrique Jorrin [195?] Los Marcianos/El Usurero Del Amor/Vivir Asi/Es Tuyo//La Blusa Azul/Kl Kl Rl Kl/Morir Feliz/Trompetas En Cha-Cha-Cha RCA Victor MKL 1000 Mexican Series Even though this series was produced in the United States, it was sold mainly in Mexico, they were listed in the Phonologs of the times, and could be purchased in the United States. -
Guida All'eurovision Song Contest 2013
presenta Guida all’Eurovision Song Contest 2013 a cura di Emanuele Lombardini e Alessandro Pigliavento eurofestival.ws e eurovisionitalia.com L’Eurovision Song Contest: la musica che ci gira intorno Una grande festa, dove ognuno porta la propria musica per condividerla con gli altri. Oppure, per fare un paragone calcistico, immaginatevi la squadra campione nazionale (in questo caso l’artista) che viene invitata a prendere parte alla Champions League. L’Eurovision Song Contest (questa la sua denominazione ufficiale: noi italiani l’abbiamo a lungo chiamato Eurofestival, i francesi sciovinisti lo chiamano Concours Eurovision de la Chanson) in fondo è un po’ questo: il campionato d’Europa della musica. Oggi più che mai una rassegna globale, che vede protagonisti nel 2013 39 paesi aderenti all’ente organizzatore, la Ebu (European Broadcasting Union), cioè il consorzio che riunisce le televisioni pubbliche d’Europa, ma anche alcune del bacino del Mediterraneo fuori dal nostro Continente. L’idea venne nel 1956 a Marcel Bezençon, il franco-svizzero allora direttore generale del neonato consorzio: un concorso di musica con lo scopo nobile di promuovere la collaborazione e l'amicizia tra i popoli europei, la ricostituzione di un continente dilaniato dalla guerra attraverso lo spettacolo e la tv. E oltre a questo, molto più prosaicamente, anche sperimentare una diretta in simultanea in più paesi e promuovere il mezzo televisivo nel vecchio continente. Da allora, nel corso degli anni, la manifestazione è cresciuta in maniera costante, passando da evento da teatri e auditorium per un ristretto numero di spettatori a festa popolare. Dall’inizio degli anni 2000, quando la manifestazione comincia ad approdare nei palasport, negli stadi e nelle arene, l’Eurovision Song Contest è diventato un vero e proprio kolossal paneuropeo.