Dreamed and Made in Italy
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DREAMED AND MADE IN ITALY DREAMED AND MADE IN ITALY NON SI TRATTA SOLO DI BUON DESIGN Tato nasce con l’intenzione di fare bene le cose. C’è una qualità speciale in certe imprese di design, È questo il suo campo di attività. Esiste un sapere quella di considerare l’istanza estetica come sua base profondo che si costruisce nella pratica del fare. Fare fondativa, anche dal punto di vista economico. bene le cose per un’azienda che produce apparecchi Perché sono sempre più i contenuti culturali d’illuminazione e tutto ciò che si configura come a indicare le scelte delle persone. oggetto di arredamento significa esprimere un modo TATO propone un nuovo modello strutturato di essere e una precisa disposizione: progettare, e poetico in cui la ricerca visiva si combina alla con studiatissimo understatement, una propria idea sperimentalità industriale, la filologia su materiali di libertà, un’idea di nuovo che non si cerca perché e tecniche, nuove e antiche, alla scoperta di nuove è quotidianamente vissuto. geografie produttive per costruire un catalogo Quella di Tato è un’idea di design che traduce in che privilegia gli stimoli contenutistici ai vincoli di un nuovo scenario economico e culturale e declina fabbricazione, i metodi dell’edizione alla ripetitività al futuro la lunga tradizione di abilità manuale, della catena di montaggio. di conoscenza dei gesti e dei materiali, di perizia Non si tratta solo di buon design, ma di una e destrezza del lavoro artigiano che costituisce da concezione più complessa del mondo delle cose sempre un elemento di riconoscibilità dell’Italia nel e dell’abitare, di un’attitudine che mette insieme mondo. Non c’è industria di qualità che possa fare una rete di saperi che comprendono il fatto a mano a meno dell’artigianato. e il fatto a macchina e ha relazioni con gli aspetti Il continuo lavoro manuale sul materiale e sulle forme più antropologici dell’artigianato e dell’industria. che esso può assumere, la sorpresa e l’intima e nuova Per trasferire la fenomenologia dell’arte nell’oggetto familiarità che ne deriva, ci restituisce degli oggetti d’uso e rendere coincidenti le informazioni estetiche che sono, in qualche modo, personaggi e presenze, e funzionali, occorre innanzitutto saper scegliere che conversano dentro a un’architettura, si sentono i propri autori. sempre a loro agio e sanno comportarsi. Tato was conceived to do things well. This is what it’s Praticare con loro quell’intensità delle relazioni IT’S NOT JUST ABOUT GOOD DESIGN Cose capaci di mantenere nel tempo il loro valore. dealing with. There’s a deep knowledge arising from the professionali e affettive tra committente, impresa Il buon design inizia sempre dalle persone. practice. Doing things well for a company producing e designer che appartiene alla cultura del progetto. There is a special quality in some design firms, Tato si circonda di quelle che un poco gli lighting design and furnishing items, means to express a L’oggetto diventa così parte di un vasto e which is considering the aesthetical purpose as their assomigliano ma soprattutto di quelle che sono way to be and a precise attitude. It means to purposely articolatissimo programma narrativo che, nel basic foundation, also from an economic point of view. molto diverse. Non solo di architetti e designer ma design in an understated way a personal idea of what perseguire una propria personale immagine, That’s because cultural contents are more and more an di un circuito intellettuale vasto e caratterizzato da freedom is, a personal idea of new, of something you ridefinisce la relazione tra produzione industriale expression of people’s choices. un’attitudine alla ricerca e alla sperimentazione. Sono don’t look for, because you live with it every day. e produzione del sapere. TATO’s proposal is a newly structured and poetic soprattutto importanti le relazioni legate ai saperi Tato’s design concept results in a new economic and model where the visual research goes together with the artigianali del territorio in cui l’azienda è nata e quelle cultural scenario and in a future-oriented tradition of industrial experimentation, the philology of materials internazionali che contribuiscono a diffondere il suo manual dexterity, knowledge of gestures and materials, and techniques, both new and old, the discovery of new pensiero. Cruciale è poi ascoltare le persone, sempre handicrafts. All those elements that make Italy wellknown production geographies in order to build a catalogue in più numerose e sempre più sofisticate, che cercano in the world. There is no industry that can do which the content stimulus and the edition methods are storia e cultura nelle cose che scelgono. without handicrafts. more privileged than the manufacturing limitations and Per Tato la cultura è importante e s’impegna in The constant manual working the material and the assembly line repetitiveness. diverse operazioni. Gli piace ripescare nella storia the forms it can take, the surprise and the intimate It’s not just about good design: it’s about a more complex perché esistono degli oggetti che sembrano fatti familiarity deriving from it, gives us back a number of vision of the world, of things and of living, it’s about an oggi benché appartengano al nostro ieri o forse objects representing characters, talking to us within an attitude that brings together a network of knowledge all’altroieri. architecture, feeling always comfortable and behaving. including the hand-made and machine-made and that These objects can keep their value over time. is related with the more anthropological aspects A good design begins with people. Tato surrounds himself of craftsmanship and industry. with people who are similar but also with very different Choosing good authors is necessary to transfer the art ones. Not only architects and designers but a large phenomenology in the object and to make aesthetic and intellectual group aiming to research and experiment. functional information be coincident. It’s important Particularly significant are those relationship with the to practice an intense professional and affective local handicrafts in the area where the company was relationship between client, designer and company that born and the international relationship, helping to spread belongs to the culture of the project. its ideas. Listening to people is crucial. More and more So the object becomes a part of a vast and very articulate people, sophisticated people, looking for history and narrative program that, in pursuing a personal image, culture in the things they choose. redefines the relationship between industrial production Tato takes culture into particular account and is engaged and knowledge production. in many processes. Tato likes to dig out from history those objects that are produced today but belong to our recent past or just to our past. 2 3 DESIGNER DESIGNER MODERNI CONTEMPORANEI Corrado Ignazio Eugenio Gio Alberto Antonia Lorenza Giulia e Guido Hisham Gianluigi Matteo Corradi dell’Acqua Gardella Gerli Ponti Rosselli Astori Bozzoli Guarnieri Kulhanek Landoni Nunziati Corrado Corradi Dell’Acqua Ignazio Gardella (Milano, 1905 Già sperimentatore di materiali Gio Ponti (Milano, 1891-1979) è Alberto Rosselli (Palermo, Antonia Astori nasce a Lorenza Bozzoli è nata Giulia e Guido Guarnieri Hisham Kulhanek è nato a Gianluigi Landoni è Matteo Nunziati è (Milano 1905 - Varese 1982) - Oleggio, 1999) è uno dei nuovi come il feltro plastico e una delle più importanti figure 1921 - Milano, 1976) si laurea Melzo (Milano) nel 1940. a Milano e ha studiato amano Milano e il design Praga nel 1958. architetto e designer. considerato uno degli conosceva il diritto e praticava protagonisti dell’architettura il compensato curvato prima di dell’architettura e delle arti del nell’immediato dopoguerra Si laurea in Industrial all’Accademia di degli anni Nel 1970 la sua famiglia si Si laurea al Politecnico architetti e designer la scrittura e, senza far rumore, italiana del Novecento. Si diventare architetto, Eugenio XX secolo. Si laurea a Milano presso la Facoltà di Architettura e Visual Design Belle Arti di Brera. Cinquanta e Sessanta. trasferisce ad Amsterdam. di Milano. Dopo diverse internazionali più è diventato designer. Il suo cane laurea prima in Ingegneria Gerli (Milano, 1923 - 2013) apre nel 1921. Dal 1923 al 1930 è del Politecnico di Milano. all’Athenaeum di Losanna Dal 1985 ha iniziato a Dopo una laurea al Dopo gli studi alla Delft esperienze in studi di importanti della sua bassotto si chiamava Azucena civile e poi in Architettura il suo studio nel 1949. Nel 1957 direttore artistico della Richard Dall’inizio della sua carriera e nel 1966. Dal 1968 lavorare come stilista, Politecnico di Milano, University of Technology architettura e industrial generazione. I suoi come l’avventura progettuale al Politecnico di Milano. Già nasce la lunga e straordinaria Ginori. Nel 1928 fonda la rivista parallelamente alla sua attività collabora in qualità di tra gli altri, per Fiorucci, hanno intrapreso diversi decide di trasferirsi a design, dal 1994 svolge progetti, esclusivi e che Corradi aveva iniziato nel prima della guerra svolge una collaborazione con Osvaldo e “Domus”, a cui seguiranno di architetto, ha svolto studi designer con l’azienda Basile, Plein Sud, Sergio percorsi professionali, Milano dove l’attività professionale valorizzati dalla sapiente 1947 con altri due giovani serie di lavori importanti per Fulgenzio Borsani e la Techno altre grandi imprese editoriali teorici e ha progettato come italiana Driade. Realizza Rossi, Camper. anche a livello inizia una lunga in proprio, collaborando selezione di materiali e intellettuali milanesi, Luigi l’alta borghesia piemontese e per cui progetta lo storico come “Stile”. Sono della fine designer, in campi differenti, importanti progetti di Dal 1996 si dedica internazionale, tra design, collaborazione col con diverse aziende di arredi, solitamente scelti Caccia Dominioni e Ignazio lombarda, una committenza sistema operativo Graphic degli anni Venti le prime “case da quello del product design sistemi e di mobili e con passione al design video arte e marketing.