Andreas Hofer “Trentino” Graziano Riccadonna Ricostruisce in Un Libro La Controversa Figura Dell’Eroe Tirolese Che Trascorse Alcuni Anni Della Giovinezza in Trentino
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TRENTINO EMIGRAZIONE Lo Scaffale Andreas Hofer “trentino” Graziano Riccadonna ricostruisce in un libro la controversa figura dell’eroe tirolese che trascorse alcuni anni della giovinezza in Trentino E poco conosciuta è anche la frequen- tazione “trentina” di Andreas Hofer, se è vero che il celebre scalatore altoatesino Reinhold Messner nel corso di un’inter- vista affermò che “Hofer frequentò le scuole superiori a Trento”. La realtà è ben diversa: quand’era giovane, infatti, An dreas venne spedito prima a Cles, in Val di Non, e poi in una locanda al Passo del Ballino, nelle Giudicarie, ad imparare a fare il commerciante di ca- valli e l’oste. Ad accendere una luce sulla personalità di Andreas Hofer e sui suoi legami con i Trentini ed il Trentino, che nacquero appunto al Passo del Ballino ma che perdurarono fino alla tragica ribellione del 1809, al termine della quale l’Hofer perse la vita, ci pensa adesso un bel libro di Graziano Riccadonna, con con- tributi storici di Massimiliano Baroni e In Trentino è un personaggio storico di Alberto Mosca. Andreas Hofer “trentino”, poco conosciuto, quell’Andreas Hofer questo è il titolo, può essere considerato - oste a San Leonardo in Val Passiria, in il contributo storicamente più importan- Alto Adi ge - che esattamente 200 anni te che la Provincia autonoma di Trento fa (nel 1809) guidò i volontari tirolesi ha messo sul ricchissimo piatto delle (e cioè le Compagnie di Schützen del celebrazioni hofe riane che prosegui- Tirolo di Innsbruck, del Sudtirolo di ranno fino al 2010. È uno strumento di Bolzano e del Welschtirol, com’era allora conoscenza storica, ma anche un modo chiamato il Trentino) nella ribellione per rinsaldare i rapporti di collaborazio- contro le truppe franco-bavaresi spedite ne e di rispetto reciproco tra le genti di ad invadere l’allora territorio del Tirolo lingua italiana e quelle di lingua tedesca storico. di questa parte di Alpi. 42 43 Lo Scaffale La saga dei Nicolodi In un libro di Janice De Franceschi e Antoninho Nicolodi viene ricostruita la saga della famiglia Nicolodi emigrata in Brasile Si dice spesso che le “storie piccole” sono quelle che danno linfa e offrono un senso umano alla “Storia grande” che viene scritta nei testi accademici e che viene poi insegnata a scuola. Le “storie piccole” sono quelle che trat- teggiano le vicende di un paesino, di una valle, cercando di contestualizzare gli ac- cadimenti minimi con quelli grandi delle guerre e delle paci europee o mondiali. Janice De Franceschi e Antoninho Nico- lodi, entrambi brasiliani discendenti però di quei Trentini che colonizzarono ampie porzioni del Brasile a fine Otto- cento, con il volume Nicolodi - O resgate de suas origens danno l’ennesima prova che, volendo approfondire le vicende familiari del proprio ceppo (in questo caso la famiglia Ni co lodi, che dai borghi della Vallagarina si trasferì con le prime e che in queste pagine trovano materia ondate migratorie nello stato brasiliano per dar colore, calore e profumi alla del Rio Grande do Sul) si riescono a de- Storia maggiore. “Dobbiamo conoscere scrivere le condizioni di vita di un intero il passato, per capire il presente e per Paese, di quel Trentino sfiancato dalla progettare il futuro”, scrivono gli Autori povertà, dalle miserie e dai rovesci del nell’incipit del loro libro. Noi aggiungia- maltempo, e che trovò nell’emigrazione mo: “Il passato però dobbiamo saperlo una valvola di sfogo. raccontare ai nostri figli, perché abbia un È un libro “familiare”, quello di Janice senso”. Ed è proprio quel che avviene e di Antoninho, e come tale avrebbe con queste pagine. la pretesa solo di esser utile a parenti ed amici. È, invece, un lavoro prezioso “Nicolodi - O resgate de suas origens” di Janice proprio per gli storici “seri”, per quelli De Franceschi e Antoninho Nicolodi (in lingua che cercano conferme alle loro teorie portoghese), 2008 42 43 TRENTINO EMIGRAZIONE Lo Scaffale Strenna Trentina 2009 È uscita anche quest’anno la “vetrina” della cultura trentina che arriva nelle famiglie sin dal 1905: più di un secolo di testimonianza preziosa La “Memoria” è la molla che spinge l’Uomo a scrivere la propria storia per riconoscervi la direzione da prendere per il proprio futuro. Ecco perché Strenna Trentina, che dal 1905 giunge nelle case trentine pun tuale ad ogni fine anno, può essere considerata la “Memoria” di quel Tren tino nascosto nelle pieghe della fede genuina, della poesia in vernacolo, degli episodi storici meno noti, delle leggende abbarbicate alle montagne o imprigionate nel fondo dei laghi alpini... Anche quest’anno Strenna Trentina ha det- to “presente” ed è giunta ad allietare le nostre case con articoli brevi, scritti con grazia e arguzia, attenti a quelle “piccole cose” che possono passare inosservate nella sarabanda della cronaca dei giorna- li e delle televisioni, ma che invece sulle pagine di questo annuario si fermano, si consolidano e piano piano si tramutano una parte considerevole di Trentino? in “storia” con la esse maiuscola. Sono solo tre “quadri” di quest’ultima Che dire, infatti, del ritratto di Chiara Lu- Strenna, che propone ben 133 articoli tutti bich, la trentina fondatrice dei Focola ri ni da leggere e da ricordare. C’è quasi da morta lo scorso mese di marzo 2008? E provar invidia per quei pochi fortunati del restauro del bellissimo Crocifisso che posseggono l’intera raccolta di que- del Duomo di Trento, che prima vigilò sta autentica preziosità trentina! sul Concilio tridentino e poi accolse paziente le mille preghiere dei fedeli Strenna Trentina 2009 inginoc chiati davanti al Santissimo in (Editrice Strenna Trentina coop a.r.l.) cattedrale? E della miniera di Calcerani- Via Barbacovi 10 - 38100 Trento, ca, una delle molte testimonianze di un tel./fax 0461 987101; lavoro pesante, che coinvolse per secoli e-mail: [email protected]) 44 45 Lo Scaffale Perù, gente y lugares Un libro di fotografie e una serie di cartoline realizzati da Massimo Zarucco per aiutare le “bambine invisibili” di Vittoria Savio Perù, gente y lugares è una scommessa vinta. line da mettere in vendita ha sostenuto. È una scommessa del fotografo Massimo Ma è anche una scommessa vinta da Zarucco, che ha vissuto a lungo presso il tutti noi Trentini che, in patria oppure Centro Yanapanakusun di Cusco, dove emigrati nei quattro continenti della si raccolgono le “bambine invisibili”, Terra, con ser viamo comunque intatto ragazze giovanissime costrette ad ab- nel nostro DNA di comunità solidale bandonare la propria famiglia per andar l’attenzione per chi soffre e per chi ha a lavorare come domestiche presso bisogno di aiuto. famiglie benestanti. È una scommessa della volontaria Vittoria Savio, che del Perù, gente y lugares di Massimo Zarucco Centro Yanapanakusun è l’anima e la ed. Centro Yanapanakusun, Cusco. fondatrice. È infine una scommessa della Per informazioni sull’acquisto, rivolgersi al Servizio Provincia autonoma di Trento, che il Emigrazione e Solidarietà Internazionale della libro Perù, gente y lugares e le annesse carto- Provincia autonoma di Trento. 44 45.