la Vocedel popolo

Il Siluro la Vocedel popolo ordigno protagonista del 2016 storia www.edit.hr/lavoce Anno 12 • n. 94 sabato, 2 gennaio 2016 Nel 150.esimo dell’arma micidiale, rapida e invisibile, le istituzioni fiumane hanno predisposto un programma teso a ricordare le glorie dell’industria fiumana. Tra le iniziative, l’allestimento di un museo specifico dedicato all’ordigno nel luogo in cui cominciò la sua storia, ossia negli spazi dell’ex fabbrica «», giÀ stabilimento whitehead schegge PILLOLE PUBBLICAZIONI

Regole per un vivere civile Misure di profilassi contro il colera Un singolare puzzle di cartoline semplici e sempre attuali nella Capodistria di fine Ottocento per raccontare i vari angoli dell’Istria Presentiamo alcuni passaggi del Regolamento di polizia Le autorità cittadine dell’epoca adottarono tutta una Memento: recita così il titolo di un volume (in croato, urbana adottato dal Comune di Dignano, datato 17 serie di misure pratiche atte a debellare, con successo, la italiano e inglese) che offre ai lettori un assaggio della luglio 1929, comprendente 1084|5 articoli e 9 capitoli malattia, limitando il numero delle6|7 vittime ricca Collezione del Museo storico e navale di 8Pola del popolo 2 sabato, 2 gennaio 2016 storia&ricerca la Voce COPERTINA LE ISTITUZIONI DI FIUME PROGETTANO UN MUSEO DEDICATO AL SILURO DI , PERFEZIONATO DA ROBERT WHITEHEAD QUEST’ANNO SI CELEBRA IL 150º ANNIVERSARIO DELLA SUA INVENZIONE.

l museo delle cose dimenticate è un luogo che custodisce oggetti reali Io immaginati, che rappresentano quelle cose preziose che abbiamo perduto, oggetti del vivere (e in questo caso del morire) del tempo che fu e in quanto tale, oltre a suscitare curiosità, può essere motivo di paragoni che possono far meditare. E indubbiamente più di una riflessione va fatta su quello che è stato l’”ordigno del demonio”, rapido e invisibile ma spesso micidiale: il siluro. Un po’ trascurato e quasi reso invisibile da una città che, con tutti i mutamenti che l’hanno investita tra la seconda metà «ORDIGNO DEL DEMONIO» del Novecento a oggi, s’è scordata del suo immenso patrimonio storico e, in questo specifico caso, industriale, lasciando decadere e inesorabilmente crollare sotto i colpi del tempo (e della scelleratezza degli uomini) ciò che la rese famosa in tutto il mondo. RAPIDO E INVISIBILE Sono così ridotti a poco più di rovine (pericolanti, pure!) l’antica raffineria zuccheri, poi fabbrica tabacchi e successivamente fabbrica motori, quindi lo stabilimento della mitica cartiera – ampliata da Walter Crafton Smith, fratello del famoso economista inglese Adam Smith, e dal bavarse Charles PROTAGONISTA DEL 2016

Meynier –, per non parlare della pilatura cui, negli spazi dell’ormai ex fabbrica riso, della raffineria oli e petroli (che “Torpedo” venne presentato al Comitato resiste, ma non si sa fino a quando)... tecnico della Marina militare austriaca Qualcosa però si sta muovendo, il primo modello di siluro, invenzione in meglio. Verso il recupero della che segnò l’inizio dell’epoca d’oro nella tradizione. storia industriale fiumana. A partire dal siluro. Contenuti specifici, di carattere anche Per il 2016 la Regione litoraneo- multimediale, volti a far conoscere montana e la Città di Fiume hanno al più ampio pubblico questa pagina preparato, in collaborazione con spesso ignorata. numerose istituzioni e associazioni, Nel corso di quest’anno, infatti, verrà un ricco programma dedicato ai 150 allestita una mostra con reperti mai anni trascorsi da quel lontano 1866 in esposti, con prestiti provenienti anche

QQ 1858 assiduamente ed in segretezza al suo progetto per ben due QQ 1873 QQ 1905 Robert Whitehead (Bolton, anni (dal 1864 al 1866). Lo Stabilimento Tecnico Fiumano dichiara bancarotta Whitehead trasforma la sua azienda in Società per 3 gennaio 1823 – azioni e nasce la “Torpedo Fabrik Whitehead e Co. QQ Shrivenham, 14 novembre Dicembre 1866 QQ 1875 Gesellochaft”, col capitale di 7.500.000 corone. Oltre 1905), ingegnere Sempre per conto della Marina austro-ungarica, Grazie alla vendita dei diritti d’uso e alle anticipazioni a vendere ai vari Stati il diritto d’uso e riproduzione inglese specialista compie i primi test del prototipo dell’arma: a economiche della marina tedesca, Whitehead con il figlio dei prodotti, il Silurificio istituisce filiali in tutto il nella progettazione 600 m di distanza con navi ferme, su trenta John e il genero George Hojos, ungherese, marito della figlia mondo – e tra queste Weymouth in Inghilterra, St di macchine e lanci sedici colpiscono il bersaglio, con la nave Alice, rilevano lo Stabilimento Tecnico Fiumano, costituendo Tropez in Francia, Napoli in Italia e Feodosia in Russia impiantistica silurante in moto due lanci su sei, mentre con la compagnia privata a conduzione familiare denominata –, concorrendo all’impianto all’estero di silurifici meccanica, arriva a entrambe le navi in moto uno su tre fa centro. “Torpedo Fabrik von Robert Whitehead”. governativi o privati. Fiume. Dopo aver già L’esperimento ufficiale ha successo. Il primo lavorato a Marsiglia, prototipo di siluro del 1866 aveva la forma di QQ QQ 1878 Novembre 1905 a Milano e a spola con le estremità affusolate e portava due A 82 anni, l’ingegnere inglese muore. Poco prima, in (dove fu direttore dello alette, una superiore ed una inferiore, per impedire L’azienda conta già 500 dipendenti e in pochi anni aumenterà il personale, ampliando le proprie strutture in modo tale da mancanza di eredi diretti, aveva ceduto il pacchetto di Stabilimento Tecnico sbandamenti di direzione. Queste le sue dimensioni: maggioranza dell’azienda al gruppo inglese Vickers- Triestino, già Fabbrica lunghezza massima 3,53 m; diametro 356 o 406 mm; diventare uno degli stabilimenti industriali più progrediti del tempo, fonte di ricchezza e benessere per la città di Fiume. Armstrong Whitworth, che amplia la produzione con la Macchine Strudthoff), peso 136 kg; velocità massima 6 miglia. All’estremità costruzione di sommergibili. affermandosi quale esperto della testa era avvitato l’acciarino, il congegno preposto Per rispondere alle esigenze di fabbricazione di un’arma così complessa tecnicamente, al suo interno la fabbrica è dotata meccanico e costruttore, assume allo scoppio della carica, mentre la testa, conica, conteneva QQ le redini dello Stabilimento Tecnico 15-18 kg di esplosivo, cioè di polvere o fulmicotone umido. di reparti di fonderia, caldareria, lavorazioni meccaniche, 1914 Fiumano. Le autorità austriache gli affidano l’incarico di Serviranno altri due anni a Whitehead per perfezionare e assemblaggio e sperimentazione. Ci sono anche un pontile All’inizio della Prima guerra mondiale, l’azienda opera in perfezionare il salvacoste. Whitehead individua subito rendere operativa l’arma di lancio per le prove ed i collaudi dei siluri prodotti, e un territorio austro-ungarico, con proprietà inglese per il 50% e la scarsa efficienza del salvacoste, troppo lento, esposto porticciolo per ospitare le unità delle marine acquirenti, per due filiali in territorio nemico (Francia e Russia), con il governo all’influenza del moto ondoso e del vento e facilmente QQ 1868 l’installazione a bordo dei tubi di lancio. austro-ungarico proprietario dell’altro 50%. Nel conflitto la avvistabile dal nemico. Studiando anche l’anatomia dei Whitehead di Fiume viene militarizzata dagli Austriaci e la La Marina austro-ungarica decide di acquisire i diritti non direzione affidata a un ufficiale del loro esercito. Il Silurificio pesci, l’ingegnere inglese progetta un corpo fusiforme, esclusivi di uso e riproduzione per la notevole somma alimentato da un motore ad aria compressa e capace di di Fiume lavora esclusivamente per gli Imperi Centrali. In di 200.000 fiorini. Nel febbraio 1871, dopo lunghe seguito all’entrata in guerra italiana (24 maggio 1915) le navigare occultamente sott’acqua ad una quota stabilita sperimentazioni, anche la Marina britannica acquista da un regolatore d’immersione, in modo da far avvenire attrezzature di produzione di Fiume vengono trasferite a St. il “Whitehead torpedo”; da lì in poi per Whitehead si Polten, vicino Vienna, mentre in città restano solo le funzioni l’esplosione in corrispondenza della carena, ossia nella zona spalancano le porte delle più importanti marine mondiali: vitale e meno protetta della nave nemica. di poligono di lancio. I timori si rivelano fondati in quanto il 2 Francia (1872), Italia e Germania (1873), Danimarca, agosto 1916 gli italiani bombardano la fabbrica, che si trova Svezia e Norvegia (1875), Russia (1876), Turchia, Belgio, QQ pochi km a ovest della città, tra il villaggio di Plase e quello di 1864-1866 Portogallo, Argentina, Cile e Grecia (1877), Stati Uniti Cantrida. Nel corso del conflitto, il Silurificio produrrà 1.780 Assistito dal figlio John, il geniale inventore lavora (1891). siluri da 450mm, 64 lanciasiluri e 94 compressori. Il percorso della fabbr i ca della percorso Il del popolo la Voce storia&ricerca sabato, 2 gennaio 2016 3 a cura di Ilaria Rocchi

da Spalato, nonché di oggetti rinvenuti sul fondale marino in diversi punti della costa adriatica. Come annunciato dal direttore del Museo civico, Ervin Dubrović, si sta lavorando intensamente al progetto di costituzione di un museo che racconti la storia industriale e tecnica di Fiume, che proprio nel siluro ha visto una delle pagine più brillanti, nel senso tecnologico del termine. La mostra, che verrà allestita probabilmente in primavera, ha come obiettivo finale l’istituzione di un Museo del siluro negli spazi dell’ex fabbrica “Torpedo”, assieme all’opera di restauro della rampa di lancio, che si svolgerà in collaborazione con la Port Authority. Intanto, nei magazzini ferroviari in Žabica è già stata predisposta una parte dell’allestimento, che include anche le Arma letale, torpedini degli anni Sessanta del XIX secolo e i dispositivi di lancio adottati negli anni Trenta del secolo scorso, genio fiumano sotto l’amministrazione italiana della città, nonché aerosiluranti, torpedini Piccolo ma letale, pericolosissimo – navali di produzione britannica, russa, spesso micidiale – sotto la superificie statunitense, tedesca... del mare, il siluro è stato per lungo L’iniziativa ben s’inserisce negli tempo l’arma navale per antonomasia: eventi del centenario della Prima proiettile esplosivo dotato di propul- guerra mondiale, nell’ambito della sione autonoma e automatizzata, ha quale l’“ordigno del diavolo”, come dominato fino alla metà degli anni veniva chiamato il siluro Whitehead, 1940, quando il suo impiego è stato conobbe la consacrazione definitiva. via via sostituito dal razzo. Nasce nella La diffusione e produzione mondiale seconda metà dell’Ottocento a Fiume, dell’arma fu notevole: il solo nel periodo in cui questa, dominio Stabilimento fiumano costruì 6.894 dell’impero austriaco fin dal Medioevo, esemplari nei suoi primi 25 anni di vita. si trovava sotto la diretta amministra- Lustro al nostro Paese e gloria dei suoi figli Il primo lancio di siluro in zione ungherese, pur mantenendo una combattimento, privo di successo, forte dose di autonomia (quale Corpus Da “La Bilancia”, n. 21, 23 maggio 1868: “Se, occupandoci con fedeltà e diligenza delle cose venne effettuato dalla nave inglese separatum adnexum sacrae hungaricae patrie, abbiamo omesso di fare menzione d’un’invenzione la quale, per la sua grande importanza “Shah” contro la nave peruviana Coronae) e una spiccata identità mul- sta per attivarsi l’universale attenzione, lo fa cenno per i riguardi dovuti ad un argomento eminen- “Huascar” il 29 maggio 1877. La prima ticulturale, con un ruolo preminente temente delicato. Numerosi fogli ne registrano dei cenni dei quali alcuni più o meno inesattamente. operazione riuscita risale invece al 16 della lingua (ufficiale, negli affari par- Noi crediamo serbare ulteriore silenzio, col divisamento di trattare l’oggetto diffusamente e colle gennaio 1878, quando le torpediniere ticolari della città) e cultura italiane. osservazioni, che ci permetteremo allorchè ci sembrerà giunto il momento opportuno. L’amore però russe “Cesme” e “Sinope”, comandate Tutto parte da un’idea geniale – il che sentiamo per tutto cià che ridonda a lustro del nostro Paese ed in ispecie a gloria de’ suoi figli, dall’ammiraglio Makharoff centrarono salvacoste – del capitano di fregata ci sospinge semplicemente, ora terminati gli sperimenti, di porgere le nostre congratulazioni al no- da 80 m di distanza il guardacoste Giovanni Biagio Luppis (Fiume, 27 ago- stro fiumano Giovanni Luppis colonello dell’i. r. marina il quale da circa sette anni fece conoscere, turco “Intibah”. La consacrazione sto 1813 - Torriggia, 11 gennaio 1875). con appositi modelli; alle rispettive autorità in Vienna in qual guisa dovrebbe essere costruita la dell’efficacia di questa nuova arma, I suoi genitori erano Ferdinando Carlo formidabile arma, i cui usi sono ormai noti. Le stesse espressioni le dobbiamo indirizzare al valente dopo alcune azioni di siluramento nella Teo Riva, nobile di Parenzo e Lissa, e ingegnere tecnico direttore del locale stabilimento tecnico sig. Robert Whitehead, il quale con assidui guerra cinese-giapponese del 1894-95, Giovanna Parich, nobile di Ragusa. e speciali studi, eseguiva il sorprendente congegno, che illustrerà eziandio il suo nome”. si ebbe con la battaglia di Tsushima del All’epoca la famiglia Luppis era una be- 1905, nell’ambito della guerra russo- nestante famiglia di armatori tra le più giapponese. importanti famiglie dell’Istria. Il casato, Il numero di siluri giapponesi lanciati fu che risaliva al XII secolo, era origina- enorme. Alla fine, per i Russi si trattò di rio della Puglia (Giovinazzo), ma si un disastro totale. era diramato in Calabria, a Trento, in E difatti, piccolo ma letale, Sicilia, in Dalmazia (prima a Ragusa pericolosissimo – spesso micidiale – e poi a Sabbioncello, dove il cognome sotto la superificie del mare, il siluro assunse la forma slavizzata di Vuk o è stato per lungo tempo l’arma navale Vukašinovic) e da qui, nel XVII secolo, per antonomasia: proiettile esplosivo a Fiume. dotato di propulsione autonoma e Giovanni Luppis, dopo aver frequentato automatizzata, ha dominato fino alla il ginnasio a Fiume e quindi la Scuola metà degli anni 1940, quando il suo di Marina a Venezia, che fungeva da ac- impiego è stato via via sostituito dal cademia navale per la flotta asburgica, razzo. entra nella marina militare asburgica. Partecipa in seguito alla guerra del 1848-1849, con il grado di tenente di fregata, e viene quindi promosso capi- tano di fregata nel 1857 a bordo della produzione bellica è frenetica a causa della corsa agli armamenti di , fermata dal bombardamento del 1943, occupata nave “Bellona”. Intorno al 1850 uno che caratterizza il periodo precedente alla II Guerra mondiale. In dagli alleati nel 1944, quando venne derequisita, alla fine del sconosciuto ufficiale dell’artiglieria di questi anni viene progettato anche il siluro da aereo, la Whitehead 1945, fu incorporata allo stabilimento di Fiume, per dar vita alla marina austriaca, pubblica alcuni fogli di Fiume costruisce il tipo RM-MAS di calibro 450 mm, lungo 5,50 “Whitehead Moto Fides Stabilimenti meccanici riuniti Spa” con sui quali illustra come si sarebbe potuto m. Durante la II GM il Silurificio Whitehead di Fiume, il Silurificio sede a Roma e stabilimenti a Livorno. La società livornese si fuse impiegare un piccolo barchino alla stre- italiano di Napoli e il Silurificio Moto Fides di Livorno saranno le tre poi con gli stabilimenti di Marina di Pisa, dove si costruivano gua di un brulotto filoguidato, riempito produttrici uniche dell’arma. idrovolanti, e di Salviano, in provincia di Napoli. L’officina di esplosivo e propulso da un motore a crescendo ebbe una prima denominazione di “CM” (Costruzioni vapore per difendere le coste da even- QQ 1944 Meccaniche) e poi “Cmasa” (Costruzioni meccaniche aeronautiche tuali attacchi di navi nemiche. I suoi Fiume subisce le nefaste conseguenze dei bombardamenti aerei Società per azioni), con sede prima a Pisa poi a Genova. Lo studi finiscono nelle mani di Luppis, stabilimento aveva prodotto anche prototipi e aerei che furono QQ 1922 e quel che resta dello stabilimento Whitehead viene decentrato che decide di portare avanti il lavoro in località più interne (Valvasone, Fiume veneto) dalle ridotte costruiti in serie. Dopo la Seconda guerra, alla Cmasa subentrò compiuto dal suo predecessore. Vista la grande crisi, gli azionisti decretano il fallimento del la Fiat, prima direttamente poi attraverso la società per azioni capacità produttive. Crea così un mezzo di difesa delle coste Silurificio fiumano. La fabbrica di Napoli viene rilevata dalla Banca “Gilardini” di cui la Whitehead divenne una divisione nel 1978, Commerciale Italiana di Toeplitz e ridenominata Silurificio italiano. dalle incursioni navali, un ordigno filo- perdendo così autonomia amministrativa, ma acquistando una guidato, lungo circa un metro, dotato QQ 1945 rete distributiva della casa madre. Nel 1990, Gilardini acquisiva QQ di due timoni, di una vela in materiale 1924 L’ingresso in città delle forze jugoslave segna praticamente la la “Misar Spa”, società operante nel settore delle mine navali che vitreo e di una carica esplosiva, che sa- Il Silurificio viene rifondato e con il passaggio di Fiume all’Italia, fine della vita produttiva di questa gloriosa azienda, che il 31 con fusione con la “Gilardini Divisione Whitehead” vedeva nascere rebbe stata azionata solo al momento la Whitehead riprende slancio produttivo. L’ing. Giuseppe luglio 1945 viene fusa al silurificio Moto Fides di Livorno con la “Whitehead Spa”. Nel 1995 questa società fu ceduta per metà dell’impatto. Vista però la scarsa affida- Orlando diventa presidente della Società di Esercizio Anonima- conseguente trasferimento delle risorse rimaste nella città a Finmeccanica che costituì così l’attuale “Whitehead Alenia bilità di questo primo prototipo, Luppis Stabilimento Whitehead che, nel 1928, acquisisce la proprietà tirrenica. A Fiume l’ex-Whitehead divenne sede di un’azienda Sistemi Subacquei - Wass” che, nel 1997, diventò al 100% parte – che con diploma del 1869 l’imperatore con la ragione sociale di Silurificio Whitehead di Fiume S. A., meccanica, con la denominazione “Torpedo”. La Moto Fides di Finmeccanica. Francesco Giuseppe nomina nobile col un capitale di 30.000.000 di Lire e 230 dipendenti. Nel 1932 predicato von Rammer (affondatore) conta già un organico di oltre 1.000 unità. I locali e gli impianti – sviluppa un secondo modello (che sono stati ammodernati ed ampliati, completati da una nuova chiama 6m), che si discosta dal primo stazione di lancio per siluri e, nel 1935, da una struttura per la per l’ubicazione della carica esplosiva, simulazione di lanci da aereo. Negli undici anni di gestione italiana collocata a poppa. Anche il nuovo mo- si produrranno oltre 1.450 siluri da 450 e 533 mm dello, pur offrendo maggiori garanzie rispetto al precedente, presenta però QQ 1934 delle lacunem tanto che quando Luppis Il Silurificio fiumano presenta alla Regia Marina Italiana un lo sottopone alla valutazione dell’ap- nuovo siluro da 533 mm dalla carica di 300 kg di tritolo capace posita commissione istituita presso la di velocità di 50 nodi per 4 km di distanza, 40 nodi per 8 km e 30 regia marina militare austro-ungarica, nodi per 12 km. Nello stesso anno l’azienda fiumana costituisce esso viene respinto. Dovremo aspettare a Livorno la Società Moto Fides; in entrambe le città l’attività di l’arrivo di Whitehead per gli sviluppi successivi dell’arma. del popolo 4 sabato,sabato, 2 2gennaio gennaio 2016 2016 la Voce SCHEGGE

iamo grandi produttori di rifiuti. Probabilmente esisterà qualche dato Sstatistico sulla media pro capite di spazzatura che l’uomo produce. Ma la statistica, si sa, distribuisce equamente, togliendo di qua e aggiungendo di là. Non vogliamo occuparci di statistica. Abbiamo iniziato parlando di rifiuti. E quindi ci SEMPLICI E SEMPRE occuperemo di questi. Anzi, ad essere precisi, di nettezza urbana. Quindi dello smaltimento dei rifiuti, della cura del suolo pubblico, e anche del comportamento sul suolo e in luogo pubblico. Ci sarebbe molto da dire su quanto in materia succede all’oggi. Anche allargando il discorso a quello che è diventato il mantra da giro del mondo: ambiente, ecologia, ATTUALI REGOLE tutela, riciclo... Vogliamo vedere come è stato in passato, leggendo il Regolamento di polizia urbana per il Comune di Dignano d’Istria, datato 17 luglio 1929: 108 articoli divisi in 9 capitoli. Ecco i capitoli: Polizia del suolo pubblico e dei luoghi aperti al pubblico; Delle occupazioni PER UN COMUNE del suolo pubblico ed area pubblica; Disposizioni relative ai veicoli e al transito pubblico; Igiene pubblica; Quiete, moralità e pubblico decoro; Incolumità pubblica – Materie infiammabili; Luoghi di mercato; Procedimenti e pene; Transitorie. Alla base di tutto un comportamento educato VIVERE CIVILE Che cosa si vuole in materia di “Polizia del suolo pubblico e dei luoghi aperti al a quelli di altre Città e Comuni, e quindi Non sempre a velocità da centro abitato. d’aria, i cui congegni esterni sgocciolano in pubblico”? Un corretto comportamento, si la lettura si allarga a un’area più vasta. L’art. 6 prevede che “Non si possono tenere strada e spesso sulla testa di chi si trovasse a potrebbe dire. Educato. Tutti i luoghi aperti al Crediamo che sarà stato piuttosto cosa solita sui parapetti dei terrazzi, dei poggioli, delle passarvi sotto. pubblico, e anche semplicemente in vista del vedere snobbato l’art. 4: “È vietato tenere finestre né in altre parti delle case o dei muri A volte quella che gocciolava o cadeva più pubblico, devono essere costantemente puliti distesi od appesi fuori delle finestre, poggioli o prospicienti luoghi aperti al pubblico statue, consistente non era acqua dei vasi di fiori, e sgombri (Art. 1). Elementare, no? Ma come terrazzi prospicienti piazze, strade pubbliche e stemmi, casse con piante e simili, senza che ma di grondaia (capita anche oggi, no?). raggiungere lo scopo? Ecco qua: “A tal fine è luoghi aperti al pubblico oggetti di biancheria o siano convenientemente assicurati o trattenuti Situazione evitabile in applicazione dell’art. 8: proibito deporvi, lasciarvi cadere o dar da causa panni per asciugarli ed arieggiarli”. Facciamo con verga metallica, per modo che resti “I canali orizzontali di cui devono essere muniti che vi cadano in qualsivoglia ora del giorno e un attimo mente locale: quante volte, in varie impossibile lo smovimento di esso o di alcuna i tetti e i terrazzi degli edifici prospicienti della notte, letame, spazzature, gettito, animali città è capitato di individuare vedute di panni delle loro parti. Non si possono neppure tenere sulle pubbliche vie, piazze ed altri luoghi morti, avanzi di erbaggi, di frutta o di qualsiasi stesi al sole? Facciamo riferimento a calendari sui poggiuoli, sulle gronde dei tetti ed altri aperti al pubblico devono essere mantenuti altra materia, come pure versarvi e deviarvi vicini. luoghi prospicienti sui luoghi pubblici e di in buono stato e costantemente puliti allo acque di rifiuto di qualsiasi specie. È proibito pubblico passaggio colombaie, pollai e simili”. scopo di prevenire ogni possibile ingorgo o altresì di versare liquidi o gettare altre sostanze La lunga lista dei divieti A distanza di molti anni pensiamo spandimento”. nei canali pubblici, i quali sono destinati “I marciapiedi e il viale ombroso Regina Elena agli stemmi, pochi, che ancora oggi esclusivamente per le acque meteoriche”. sono destinati esclusivamente ai pedoni, fatta abbelliscono alcune facciate del centro Sicurezza a doppia corsia E ancora: “Se nel caricare o scaricare merci, eccezione per i carrozzini od altri piccoli veicoli storico. Decisamente chi li ha posizionati Ed ecco una ricetta per mantenere ordinati o altre materie di qualsiasi specie, il suolo spinti a mano e destinati esclusivamente al avrà provveduto a ben trattenerli. Dalle i vani in comune delle case: “I proprietari pubblico ne rimane ingombro, le persone trasporto di bambini, di invalidi o infermi, cadute. Purtroppo, spesso non è bastato a di caseggiati destinati ad abitazione, interessate al carico o scarico devono nonché per velocipedi condotti a mano. È difenderli dall’opera dei ladri. Occorreva ogniqualvolta loro ne sia fatto invito dal immediatamente provvedere alla loro vietato di depositare sugli stessi oggetti che con prestare attenzione pure quando si trattava Podestà, dovranno rinnovare le tinte nel rimozione e alla nettezza del suolo”. Avevamo il loro volume impediscono il libero passaggio. di ingentilire la casa con vasi di fiori, che porticato, nelle scale, nel cortile e nei vuoti pur detto che si tratta di regole di buona È altresì vietato di fermarsi sui marciapiedi a dovevano essere “provveduti di opportuni interni delle case”. Chissà se il Podestà avrà educazione: sarebbe cosa che viene da sé gruppi ed ostacolare in simil guisa il transito ripari affinché lo stillicidio, anche nella semplice mai messo in atto la disposizione (art. 10)? quella di pulire dove si è sporcato. di pedoni”. Ah, i marciapiedi spesso vengono innaffiatura, non cada nei sottostanti luoghi Si va un po’ oltre il “pubblico”, no? Sarà Passa il tempo ma non cambiano le abitudini. usati per parcheggiare le macchine e il pubblici, né renda molestia o danno al pubblico pur stata questione di soldi e di accordo tra Mettiamo le mani avanti, dicendo che molto viale ombroso Regina Elena, oggi via della ad agli abitanti dei piani inferiori”. Bene. inquilini? probabilmente il Regolamento che stiamo Stazione, continua ad essere viale ombroso, Oggi, la disposizione potrebbe avere buona L’art.11 ci sembra più che altro un leggendo sarà stato simile in tutto e per tutto ma purtroppo anche percorso da macchine. e necessaria applicazione ai condizionatori suggerimento di sicurezza: “Tutti gli accessi storia&ricerca sabato, 2 gennaio 2016 5 di Carla Rotta

|| Scorci di Dignano e del centro storico delle case sulla pubblica via dovranno nelle chiese, cappelle, cimiteri, teatri”. Investimenti di una certa consistenza hanno di sbattere e spolverare tappeti, vestiti, stracci rimanere ben chiusi durante l’intera notte e Sinceramente, non so che dire dell’art. 15: dotato i centri abitati dell’infrastruttura e consimili oggetti dalle finestre dei quartieri cioè dalle 21 alle 6 del mattino da ottobre a “Lungo le strade, piazze, giardini ed altri luoghi necessaria. Una moderna rete di raccolta e oppure sulla via; c) di esercitare sulle strade tutto marzo; e dalle 22 alle 4 del mattino da di pubblico passaggio è proibito l’inseguirsi a smaltimento delle acque reflue ha sostituito i anche transitoriamente un mestiere; d) di aprile a tutto settembre”. Sicurezza a doppia scopi di trastullo o divertimento, di rotolare vecchi pozzi neri, con tanto di guadagnato per depositare materiali di rifiuto ed utensili da corsia, diciamo. Porte chiuse per evitare cerchi, ruote od altro, come pure tener dietro l’igiene. Vediamo quello che il Regolamento costruzione e così via fuori dei luoghi destinati che vi si intrufoli qualche malintenzionato a vetture ed altri veicoli”. Comprendo la prevedeva in materia, pensando, oltre che alla a tale scopo dal Podestà; e) di spazzare di a entrare con la forza in casa altrui; ma si necessità di garantire la sicurezza; giocare pulizia anche all’igiene. giorno le vie della città senza averle prima bene trattava anche di non dare “nascondiglio” per strada oggi sarebbe deleterio. Eppure, la “I pozzi neri devono essere costruiti in cemento, innaffiate”. a qualche malintenzionato... intenzionato mia generazione è cresciuta rincorrendosi per non devono dar adito a spandimenti e devono Il Regolamento inoltre vietava di tenere a derubare i passanti, saltando fuori strada e nei parchi. Non abbiamo rotolato essere del tutto coperti” (art. 18). Ancora, nei luoghi abitati pelli fresche, ossa, corna dall’oscuro rifugio. cerchi, abbiamo giocato diversamente, come recita l’art. 19 “La vuotatura dei pozzi e intestini di animali, cenci ed altri simili ma siamo cresciuti fuori, all’aperto. Oggi neri, come pure il trasporto di materiale che oggetti che rendono puzza. (Scusate, ma già No agli animali domestici «liberi» di vagare la strada è improponibile: ma ci sarà pure emana fetore, può avere luogo solamente di pare di sentire un odoraccio...!). “Nelle vie, piazze ed altri luoghi aperti al qualche angolo se non proprio tranquillo, notte, e precisamente: dal 1.mo maggio al 30 Chiudiamo con una regola stagionale. “È pubblico è vietato lasciar vagare od anche almeno non tanto soffocato? Non è un invito settembre dalle ore 24 alle 4, e dal 1.mo ottobre obbligo di tutti i proprietari di case e stalle, dei tenere legati in luogo pubblico, pollame, a comportamenti scriteriati e spericolati. al 30 aprile dalle 23 alle 5. I carri carichi di conduttori e proprietari di negozi, magazzini, tacchini, anitre ed altri animali domestici” Concedetemi un pizzico di amarcord. letame potranno anche di giorno attraversare esercizi pubblici e botteghe, ed in generale di (art. 14). OK. Pericolo inesistente, oggi. le vie della città, e precisamente fino alle ore 8 tutti coloro che occupano locali a pianoterra di Eventualmente si potrebbe obiettare in Mantenere la decenza e non deturpare d’estate ed alle 9 di inverno. Ma durante l’epoca far spalare sollecitamente la neve e il ghiaccio materia di cani; sia randagi che quelli con “Non si possono nei luoghi pubblici od aperti al dal 1.mo novembre fino al 30 aprile il trasporto dai marciapiedi e dai corrispondenti tratti di padrone, lasciati liberi di vagare. Che se ne pubblico praticare atti contro la decenza, con sarà libero tutto il giorno”. Si specifica però strada non lastricati e di ammucchiarli sulle vie siano dimenticati? No. Il Regolamento ci strepiti di bocca od altro, come pure esporre le che “I carri destinati al trasporto di letame o in modo non incomodo ai passanti secondo le pensa alcune disposizione più avanti, all’art. nudità, piaghe o deformità ributtanti e simili, di altre materie emananti fetore o suscettibili a indicazioni che verranno date dagli organi del 17: “I cani di qualunque taglia o razza, non tener dietro a persone aventi difetti fisici, pazzi spandimenti dovranno essere coperti e costruiti Comune” (art. 24). Infine (art. 25), “È proibito possono condursi in luoghi aperti al pubblico, o dementi, ed importunarli con parole, con risa, in modo da impedire qualsiasi spandimento o di deturpare o imbrattare i cartelli indicatori né tenersi in luoghi privati non chiusi, se non con clamori od altri atti indebiti” (art. 16). Ah, lordura” (art 20). posti sulle vie e strade pubbliche”. sono muniti di musoliera o manodotti. Non ce ne sarebbero di “strepiti di bocca” in ore Più tassativo ancora l’art. 21. “È proibito a) Ci fermiamo qua, alla fine del primo capitolo. è permesso di condurre cani, né altri animali notturne da castigare! di lordare sulle piazze, vie e luoghi pubblici; b) In un altro momento leggeremo gli altri. del popolo 6 sabato, 2 gennaio 2016 storia&ricerca la Voce PILLOLE PROFILASSI CONTRO IL COLERA NELLA CAPODISTRIA DI FINE ’800

|| Veduta di Capodistria nel 1867, opera di Gottlieb Christian Wilhelm Haase

al Medioevo ai primi decenni del XX pareri dei medici, articolandosi, in assenza di secolo le precarie condizioni igienico- valide terapie, in tutta una serie di normative Dsanitarie influenzarono in modo igieniche preventive e in conformità con la Chiusura delle scuole determinante la vita nelle cittadine istriane, teoria igienista, che attribuiva alle esalazioni dove lo stato deplorevole della tecnica e infettive dei “veleni” presenti nell’ambiente dell’organizzazione sociale e urbanistica degradato le cause delle epidemie. La fattiva e denuncia degli infetti finirono per determinare diffuse situazioni di collaborazione tra gli organi municipali e attrito ecologico, che richiesero un intervento l’apparato medico si concretizzò sovente nella Ogni caso di colera o presunto tale che si fosse verificato in città o nel comprensorio istituzionale energico per garantire alla creazione di commissioni sanitarie, incaricate di comunale, che comportava tra l’altro la rapida chiusura delle scuole e degli istituti di popolazione condizioni ambientali tali da segnalare situazioni igienicamente degradate e educazione, doveva essere immediatamente denunciato dal medico o dalla famiglia poter svolgere serenamente la vita di ogni di promuovere le misure più idonee a prevenire del colpito, altrimenti sarebbe scattata una severa penale in denaro. Guardiani fidati, giorno. Le città diventarono sempre più un un’eventuale propagazione della patologia. appostati giorno e notte a custodia dell’abitazione dell’infetto, su cui andava affissa la luogo sporco e fatiscente, nonché una seria Per ostacolare l’irruzione del male, anche scritta Cholera, avrebbero garantito il più rigoroso isolamento della famiglia colpita. preoccupazione di ordine sanitario. Capodistria non tardò a istituire delle Qualora poi fosse stata accertata senza ombra di dubbio la presenza del male, il Capodistria, come del resto gli altri centri Commissioni Sanitarie straordinarie, medico doveva preparare un recipiente contenente una soluzione di acido carbonico della penisola, non rappresentò certamente all’interno delle quali i medici, com’è ovvio nel quale immergere la biancheria infetta e dell’acido puro per neutralizzare le un’eccezione: molti documenti descrissero, aspettarsi, svolsero un ruolo di primo piano materie fecali e il vomito. Bisognava, inoltre, provvedere un numero sufficiente infatti, la città come malsana e maleodorante, nella profilassi della malattia. Uno di questi, il d’infermieri per l’assistenza dei colerosi nelle famiglie che ne facessero richiesta, ricolma di sudiciume, con strade intasate dal dottor Pio dei marchesi Gravisi-Barbabianca- ma soprattutto occorreva potenziare l’assistenza medica in città e in campagna, fango e dalla spazzatura, una condizione che Bocchina, ebbe parte attiva nel dibattito considerato che in caso di epidemia due medici comunali difficilmente avrebbero impose alle autorità di intervenire in modo sulle disposizioni urgenti da adottare per potuto da soli soddisfare le molteplici incombenze che una tale emergenza implicava. rapido onde poter esercitare un adeguato far fronte all’emergenza rappresentata dalla controllo igienico dell’ambiente e prevenire pandemia di colera che tra il 1884 e il 1886 eventuali manifestazioni epidemiche. dilagò in Italia, a Trieste e in Istria, ma che a Capodistria, grazie alle misure profilattiche Una situazione igienico-sanitaria fragile introdotte, ebbe sulla popolazione Ma ad esacerbare il fragile equilibrio igienico- conseguenze molto limitate. sanitario furono soprattutto le patologie infettive (vaiolo, difterite, colera) che, Un «cordone» a protezione della città nel corso dell’Ottocento, si abbatterono a Quando negli anni 1883-1884 le autorità più riprese su Capodistria impegnando la cittadine decisero di predisporre la rappresentanza comunale a compiere ogni sforzo per migliorare il servizio di polizia sanitaria. Tra i morbi citati, a distinguersi fu specialmente il colera, una malattia nuova nel pur ricco panorama epidemiologico del tempo, che traeva linfa vitale dalla sporcizia, dalle acque inquinate e, più in generale, dalle carenze strutturali e sanitarie, rivelando una volta di più i limiti organizzativi della vita associata. Quando, dopo le nefaste epidemie dei decenni precedenti, nella prima metà degli anni Ottanta il morbo tornò a farsi minaccioso, la municipalità decise di predisporre in anticipo la protezione sanitaria cittadina, dando vita a una Commissione Sanitaria straordinaria in grado di suggerire le misure profilattiche più opportune ed efficaci per scongiurare il diffondersi di un’eventuale epidemia colerosa. Collaborazione tra medici e autorità Fin dai primi assalti del morbo, i provvedimenti delle autorità furono adottati di concerto con i del popolo la Voce storia&ricerca sabato, 2 gennaio 2016 7 di Rino Cigui Disinfezione delle abitazioni

Ad ogni modo, le iniziative della Commissione Sanitaria non si focalizzarono solo sull’aspetto logistico ma contemplarono altresì tutta una serie di misure pratiche atte a debellare la malattia. I deceduti, ad esempio, dopo un periodo di dodici ore trascorso nelle proprie dimore, dovevano essere trasportati nottetempo nella cella mortuaria e visitati dai medici prima dell’inumazione; un medico e un membro della Commissione avrebbero successivamente visionato l’operazione di espurgo delle abitazioni infette, che andava eseguita sotto la sorveglianza di guardie municipali. La disinfezione era prescritta pure per gli infermieri, i becchini e, in generale, per tutte le persone che fossero venute in contatto con i colerosi o i loro effetti. Particolare attenzione fu riservata alla vendita degli alimenti e delle bevande

SHUTTERSTOCK ed al controllo del mercato della frutta, || Capodistria verdura, carne, pesce e cibarie di vario genere: inoltre, fu assolutamente proibito il commercio di cetrioli, Appello L’isolamento del centro cocomeri e meloni. alla popolazione Partendo dal principio che bisognava impedire ad ogni costo l’introduzione del morbo e, se introdotto, attutirne per quanto possibile le influenze letali, furono Tra le misure anti epidemiche non potevano vagliate e discusse tutte le riflessioni e le proposte dei presenti, che comportarono mancare naturalmente quelle attinenti l’igiene la messa in piedi di un complesso edificio di misure e dispositivi sanitari alla urbana contemplanti la spazzatura giornaliera cui osservazione la popolazione venne caldamente invitata. Per salvaguardare della città, la pulizia delle case, delle latrine l’immunità del luogo, fu ribadito, andavano respinte senza eccezione tutte le e dei canali di sfogo. Per non compromettere imbarcazioni in arrivo da luoghi infetti e approntate strutture di accoglienza per gli la salute della popolazione si decise inoltre di individui sospettati di aver contratto il colera o provenienti da località ammorbate. vietare l’importazione via mare del concime, A tale scopo, le autorità municipali furono incaricate di richiedere alle Direzioni di allontanare da abitazioni e stalle i maiali, dell’Ospedale Civico e dell’Asilo di Carità per l’infanzia le case di loro proprietà, il letame e i bozzoli putrefatti e di procedere che erano in grado di soddisfare le richieste dettate dalle impellenti necessità. Ma celermente alla sterilizzazione delle fogne e isolare Capodistria dalle provenienze di mare avrebbe rappresentato, secondo la delle stalle. Infine, la Commissione incaricò Commissione, solo un palliativo se non si fossero prese adeguate misure per un Giorgio Cobòl di redigere un appello alla completo isolamento della città dalla parte di terra nella malaugurata ipotesi che cittadinanza affinché cooperasse per rendere il male si appalesasse nella vicina Trieste; in questo caso, l’Autorità di Finanza più efficaci le misure sanitarie. avrebbe dovuto impedire a ogni costo che la biancheria sporca proveniente da Trieste o dal Lazzaretto venisse sbarcata ad Oltra per essere lavata. protezione sanitaria di Capodistria, qualora si fosse presentato il male Locali di ricovero e casse catramate Commissione, convinto che questa avrebbe consce che occorreva allestire in e che avrebbero dovuto, si sperava, Le questioni più dibattute nel corso della tratto giovamento dal suo “spirito di rara anticipo le difese interne per far fronte tamponare le falle più vistose di una seduta riguardarono tuttavia le precauzioni abnegazione e carità patria”. al colera che dilagava in Egitto, la città situazione urbana gravemente deficiente da assumere in merito al trasporto dei era stata già visitata in sei occasioni sotto il profilo igienico. morti e l’individuazione di un locale Misure che ridurranno il numero delle vittime dalla pestilenza. Le affrettate azioni adeguato per il ricovero provvisorio degli Per rendere più efficace l’operosità della di ripulitura della località, ripetutesi Provvedimenti precauzionali attaccati dal morbo. Per ciò che concerne Commissione, i membri della stessa vennero puntualmente ad ogni minaccia A onor del vero, provvedimenti di natura il primo punto, il dott. Gravisi consigliò di ripartiti in quattro sottocommissioni, ognuna d’invasione, avevano rivelato una preventiva erano già stati presi dalla usare delle casse internamente catramate con il compito di sorvegliare il proprio volta di più l’inettitudine e la poca Commissione Sanitaria permanente che, riposte in un cassone rivestito in lamiera segmento sanitario. L’ispezione del mercato lungimiranza delle amministrazioni locali come sottolineò il Marsich, aveva visitato che la notte andava rimosso con un carro. della frutta e verdura, la vendita della carne, nell’organizzazione della vita associata, accuratamente gli alberghi, le botteghe ed Quanto all’edificio da adibire ad ospedale del pesce e dei commestibili in generale che aveva impedito di rimuovere le i locali degli affitta letti; fatto esaminare le temporaneo, il comune si disse disposto fu affidata a Giuseppe Giovannini e Pietro condizioni socio-ambientali favorevoli al bibite dei liquoristi, le stoviglie e le caldaie a offrire la casa un tempo utilizzata Cobòl, mentre quella degli esercizi pubblici manifestarsi dei fenomeni epidemici. degli esercizi pubblici; perlustrato a più quale Ospedale militare, una scelta che (alberghi, affitta letti, ecc.) a Giorgio de Il Municipio, ritenendosi esposto alla riprese le case private; fatto sgombrare tutti la Commissione sanitaria ritenne subito Favento, Giorgio Cobòl e al dott. Pio minaccia del contagio, invitò i medici i letamai e svuotato le fogne e le vasche; inadeguata a causa dell’angustia delle scale Gravisi. Al Medico Distrettuale, Cesare comunali Pio Gravisi e Antonio fatto asportare le immondizie e disinfettata che rendeva difficoltoso il trasporto degli Radoicovich, e a un delegato capitanale Paulovich e i farmacisti Giorgio Favento l’aria con acido carbonico dal Commissario ammalati; quale alternativa fu proposta la spettò invece la vigilanza delle scuole, e Giuseppe Giovannini a riunirsi all’Annona e da due guardie di polizia Casa Bartoli, che aveva però il difetto di degli istituti di educazione, di pubblica con il presidente Andrea Marsich, il urbana. essere troppo vicina alle altre abitazioni beneficenza e della Caserma di Finanza; commissario Guido Perinello e il fisico Suscitò invece un’animata discussione la e poteva di conseguenza trasformarsi infine, alla sottocommissione composta da distrettuale Cesare Radoicovich per proposta del Gravisi che in futuro tali oneri in un potenziale focolaio epidemico. Pietro Destradi, Andrea Marsich, Giorgio dar vita a una Commissione Sanitaria fossero demandati ai capi contrada, respinta Scartate entrambe le opzioni, fu deciso Cobòl, Nicolò de Belli e dal dottor Pietro straordinaria che suggerisse i mezzi più dagli altri membri della Commissione di interpellare il Capitanato affinché si Longo venne assegnata la supervisione delle opportuni ed efficaci per scongiurare in quanto fu giudicato poco affidabile adoperasse presso la Direzione di Finanza latrine, canali di sfogo, fogne, pozzi neri e un’accidentale invasione del Cholera assegnare funzioni così delicate a popolani e la convincesse a cedere la Caserma di S. della locale Caserma militare. morbus. Nel corso della riunione che prestavano servizio gratuitamente e Nazario in cambio dell’ex Ospedale militare. Il Capitano Distrettuale ritenne però costitutiva i convenuti dibatterono dai quali non ci si poteva attendere un superfluo inserire l’Ergastolo e le Caserme effettivamente sulle misure cautelative adempimento coscienzioso del delicato Allarme: il morbo si avvicina di Guarnigione tra i luoghi da monitorare, che si sarebbero dovute introdurre compito. Le misure di profilassi fortemente volute poiché entrambi avevano già provveduto dalle autorità comunali si rivelarono alla disinfezione e alle altre misure fortunatamente inutili in quanto la città non profilattiche; la Commissione, tuttavia, venne mai contagiata dal colera, che infierì non volendo venir meno alla sua funzione, in Egitto consentendo al microbiologo reputò fosse suo dovere non tralasciare il tedesco Robert Koch di scoprire e isolare il controllo della casa di pena e della caserma vibrione colerico già descritto dall’italiano militare dal momento che i luoghi di grande Filippo Pacini nel 1854. assembramento erano anche quelli più Nell’estate 1884, però, la Municipalità esposti al contagio. fu di nuovo in allarme, poiché il colera Mentre a Capodistria venivano messe a imperversava nella Francia meridionale e punto le strategie di difesa, gli emigrati si apprestava a penetrare in Italia. Messo in italiani occupati come braccianti e preallarme dalla Luogotenenza di Trieste, il lavoratori stagionali in Francia introdussero Capitanato Distrettuale ordinò alle autorità e diffusero a loro insaputa il colera nel Bel comunali l’immediata attivazione di tutte Paese. La rapida propagazione dell’infezione le misure profilattiche già prescritte allo fece scattare l’allerta anche a Trieste, scoppio del colera in Egitto, tra le quali raggiunta dal contagio dilagante nel Veneto rientrava la pronta costituzione di una nel giugno 1886. Com’era già accaduto Commissione Sanitaria straordinaria che nel corso delle precedenti epidemie, da ponesse in atto le misure più efficaci a Trieste la pestilenza non tardò a propagarsi tener lontano il pericoloso morbo. Con nella dirimpettaia Capodistria, dove, grazie missiva datata 9 luglio, il podestà di all’efficacia delle misure profilattiche Capodistria informò il dottor Pio Gravisi introdotte, il numero di vittime fu della sua nomina a membro di tale veramente irrisorio. del popolo 8 sabato, 2 gennaio 2016 storia&ricerca la Voce PUBBLICAZIONI

|| La copertina del Catalogo

UN PUZZLE DI CARTOLINE

|| PER RACCONTARE L’ISTRIA La cartolina più vecchia della raccolta, “timbrata” 3 agosto 1892 ggi probabilmente risolve tutto competere con il Museo storico e navale di Li citiamo: A. Bonetti, M. Fischer, M. (o quasi) il cellulare, o una di Pola: 14.369 pezzi. Il che fa di quella polese Clapis, F. W. Schrinner, R. Marincovich, Oquelle macchine fotografiche iper- una delle collezioni più belle e importanti, M. R. Marincovich, J. Krmpotić, C. accessoriate. Ma forse con il cellulare si con esemplari di valore eccezionale, Fano, G. Fano, G. Costalunga. E la lista fa prima: dallo scatto all’arrivo della foto tanto che il ministero della Cultura l’ha prosegue. In considerazione del fatto che messaggio al mittente passa un amen. Le inserita nel Registro dei Beni culturali ogni paese dell’Istria aveva una propria cartoline postali, anche per i più sindacali della Repubblica di Croazia. Ebbene, 283 editoria di cartoline, si sviluppò una saluti da qualche luogo di villeggiatura, cartoline sono entrate nel catalogo museale bella attività editoriale a Pisino, Parenzo, sono cosa per pochi, coriacei amatori. La (un signor catalogo, a dirla tutta) “Istra Rovigno, Umago, Cittanova, Pinguente, cassettina della posta sforna unicamente Istria MEMENTO – una selezione dalla Buie, Albona. Poi ci fu il felice connubio bollette o pubblicità, tanto che se dovesse Collezione di vecchie cartoline”. creativo imprenditoriale tra fotografi succedere di trovarvi una cartolina... oh, Ci siamo limitati all’italiano, ma il volume ed editori di cartoline. Cominciarono a stupore! è trilingue: croato, italiano e inglese. “Un circolare le cartoline fotografiche. Ma Eppure alle cartoline erano stati affidati compito ingrato e non facile”, come ha quello delle tecniche di stampa e della saluti, pensieri, messaggi per un periodo avuto modo di dire nella prefazione del storia delle cartoline in Istria è un tema anche abbastanza lungo. Ne abbiamo catalogo il direttore dell’ente museale, che torneremo a trattare. ancora di dimenticate nei cassetti. Magari Graciano Kešac, facendo riferimento al Vogliamo proporvi una passeggiata spazio anche qualche pezzo da collezione. delicato compito di selezionare tra le temporale. Le donne vestite se non proprio Personalmente ne ho trovate alcune migliaia di cartoline quelle che avrebbero di crinoline, quasi; gli uomini eleganti, scritte dal nonno, marinaio sulla “Admiral dato corpo alla pubblicazione. Compito del baffetti e cappello. Per andare dove? Magari Spaun”, alla nonna nel campo profughi di quale si è fatta carico Gordana Milaković, al cinema a Pola (all’Edison, dei fratelli Wagna bei Leibnitz (riportato esattamente peraltro curatrice della Collezione. Fragiacomo, inaugurato nel 1908), a così) per far sapere che, guerra a parte, Raccolta che comincia a prendere forma prendere un caffè all’hotel Central, a vedere stava bene, e chiedere come stesse lei. già nei primi anni della fondazione del il monumento a Tegetthoff, o all’arciduca Che appena imbucata la cartolina le sorti Museo, istituito nel 1955 (come Museo || Pola, passeggiando vicino al tram Massimiliano, o quello dell’imperatrice sarebbero potute precipitare, forse non della rivoluzione popolare. Comunque, Elisabetta. O a fare i bagni all’ordinatissimo sarà nemmeno passato per la testa. Non tanti auguri per questi splendidi 60 anni! Abbazia, Isole (e naturalmente con i stabilimento di Valcane. O ai piedi della una frivola cartolina fiorita, o una veduta Il Catalogo è davvero un bel regalo), ma dintorni). rotonda del Castello di Pisino, nella di qualche piacevole cittadina: o erano i si trattava di acquisizioni occasionali. La Ecco una curiosità: la cartolina con saluti Piazza vecchia di Montona, ad Aurania, cannoni della K.u.K, oppure bellicose navi raccolta è stata intensificata nel 1990, poi più vecchia (la classica “Gruss aus Pola) è a Lanischie. Al Molo grande di Rovigno, schierate nel porto... Storia di un’epoca. nel 2011 si è avuta l’acquisizione della stata timbrata il 3 agosto 1892. lungo la Riva parentina, a Daila (al Kloster Perché le cartoline vanno ben oltre le storie raccolta di un collezionista privato, Libero Abbiamo già definito l’epoca d’oro delle von Daila, per la precisione), in Callegaria singole o familiari. Raccontano un’epoca, la Rojnić, formata in parte da una serie di cartoline: l’Istria all’epoca era... figlia a Capodistria (sotto l’insegna del caffè sua società, l’architettura, gli usi, i costumi, collezioni più piccole ma estremamente della Corona. Peculiarità del territorio la Giustinopoli), in piazza Tartini a Pirano. il volto turistico-industriale o altro di una significanti. Ma sono entrate al Museo le sua varietà linguistica, culturale, etnica. Al lago di Felicia (Cepic), in Slatina o sul località. collezioni di altri appassionati. Ecco, la situazione si rispecchia pure nelle Monte Maggiore... Alzi la mano chi ha collezionato cartoline Dopo essere stata in visione nel Castello cartoline. Le vecchie cartoline “istriane” L’Istria in mano. Con la sua storia, il suo postali. Un po’ tutti, credo. Senza un veneziano, Memento è diventata recano diciture in italiano, in tedesco. tempo, le sue genti, il suo percorso di alcunché di scientificità, presumo, badando esposizione itinerante. Finito di viaggiare Le più rare sono quelle con dicitura in sviluppo (ah, attenti al tram!). Ecco, ci solo alla quantità. Impossibile quindi sarà negli archivi museale. E il Catalogo croato. Spesso i cartoncini erano bilingui impegniamo fin da ora a tornare a dire delle resterà, per dirla con Kešac, “testimone (italiano/tedesco, italiano/croato), cartoline, della Collezione, dell’esposizione, permanente... un libro prezioso ed raramente trilingui (italiano/tedesco/ del Catalogo. Perché né le cartoline sono educativo che è il risultato di anni di attività croato). La richiesta di cartoline, leggiamo solo cartoline, né il Catalogo si ferma al Anno 12 / n. 94 / sabato, 2 gennaio 2016 del popolo professionale e di ricerca dell’autrice”. Gran nel Catalogo, era notevole. Pola, lo suo significato da dizionario. Entrambi la Voce IN PIÙ Supplementi è a cura di Errol Superina parte del fondo museale delle cartoline ricordiamo, era il principale porto militare vanno oltre. Non occorre essere intenditori [email protected] fa riferimento a quello che si può definire della Corona, con un considerevole per saperli apprezzare. Quindi, il nostro Edizione STORIA “periodo d’oro delle cartoline” (1897-1918). numero di marinai provenienti un po’ invito è quello di vedere la mostra. Ma Il Catalogo propone delle rarità, tali da tutte le parti dell’Impero: per scrivere intanto cominciamo con cercare nei cassetti sotto ogni aspetto. Sia di quello più a casa, per dare notizia di sé si faceva qualche cartolina dimenticata. Va oltre gli Caporedattore responsabile f.f. Redattore esecutivo specificatamente pratico delle cartoline, da ricorso alle cartoline. Vuoi quelle che affetti, oltre il messaggio. Racconta molto Roberto Palisca Ilaria Rocchi Impaginazione interi, a vedute – ed è quindi interessante riportavano l’orgoglio militare della guardando al soggetto, allo scrivente, al Borna Giljević vedere com’era la città all’epoca... già, Monarchia, vuoi quelle con le vedute mittente, agli indirizzi... La storia che non quale città? Beh, il viaggio è un bel della città. mi ha raccontato l’apparentemente ingenua Collaboratori viaggio: Pola, Dignano e dintorni, Pisino, Tra gli editori polesi di cartoline cartolina del nonno! Rino Cigui, Carla Rotta, Ivo Vidotto Pingente, Rovigno, Parenzo, Cittanova, compaiono alla fine del XIX secolo (fino Gruss aus... Saluti. Alla prossima cartolina. Umago, Buie, Capodistria, Muggia, Albona, ad allora provvedevano quelli tedeschi). (cierre)