UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Venerdì, 03 gennaio 2014 Venerdì, 03 gennaio 2014

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Enti locali La mini­crescita ingigantisce il problema del maxi­debito Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 5 «Modifiche alla Iuc nel Dl Imu Bankitalia» Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 7 Il dato del fabbisogno riflette il risultato differenziale espresso dai... Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 8 Ora la sfida della crescita per rispettare i target del 2014 Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 9 Rush finale per l' Ufficio parlamentare di Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 11 Alle Regioni scuola, sanità, turismo Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 13 Sbarchi triplicati nel 2013, centri accoglienza al collasso Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 15 La ripresa che verrà dalle Città metropolitane Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 17 Lettere Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 19 Telefisco 2014, appuntamento fissato il 30 gennaio Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 21 Otranto, attesa di 10 anni per il porto Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 22 Trieste vira sul mini­rigassificatore Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 24 «Le condizioni di lavoro non muteranno» Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 26 Nuovo attentato a Confindustria Da Il Sole 24 Ore del 2014­01­03T07:00:00 28 Scrapping is not enough, building is also needed Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:31:00 30 brevi Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:31:00 31 Compensazioni condizionate Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:31:00 32 Tarsu sugli stadi a carico dei negozi Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 34 brevi Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 36 Imu non dovuta (neppure sull' area edificabile) Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 37 Trasferimento del plafond senza limiti Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 39 Mini­Imu 2014, l' ultima tassa sugli immobili Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 41 Personale, spese senza sconti per i mini­enti Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 43 Tagli alla spesa più flessibili Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 45 Il bilancio 2014 si poteva varare Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 47 Per i mini­enti più tempo per le gestioni associate e sconti sul... Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 49 Fisco, attuato lo statuto siciliano Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 51 Trento e Bolzano potranno farsi l' Imu a proprio Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:32:00 53 Case in costruzione senza Imu Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:33:00 55 Lo Scaffale degli Enti Locali Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:33:00 57 agevolazioni in pillole Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:33:00 58 Lazio, 1,6 milioni per le officine di arti e mestieri Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:33:00 59 Piano immobili rivotabile Da Italia Oggi del 2014­01­03T05:33:00 60

Web Sfide 2014, Pirazzini (Uisp): «Prezzi contenuti per promuovere... Da Settesere.it del 2014­01­03T10:24:00 62 Sfide 2014, l'onorevole Pagani: «La legge elettorale entro gennaio?... Da Settesere.it del 2014­01­03T10:23:00 64 ­ Nozze d'oro alla F.lli Bedeschi di Bagnacavallo per i coniugi Andraghetti Da Lugonotizie.it del 2014­01­03T10:20:00 67 Il buon anno dagli amministratori della Bassa Romagna Da Lugonotizie.it del 2014­01­03T10:19:00 68 ­ Si chiama Francesco il primo nato del 2014 in provincia di Ravenna Da Lugonotizie.it del 2014­01­03T10:18:00 69 Teatro dialettale al Goldoni di Bagnacavallo: sabato in scena Al pianell Da Lugonotizie.it del 2014­01­03T10:17:00 70 Ce la faremo Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:15:00 71 Cotignola: un sabato alla scoperta di Casa Magnani Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:14:00 72 Nozze d'oro per i coniugi Andraghetti Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:12:00 74 Si può pagare il bollo alla Posta Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:11:00 75 Andiamo al cinema nella Bassa Romagna Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:09:00 76 Aspettando la Befana ­ Storia di elfi e folletti Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:08:00 77 Al pianell Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:08:00 78 Il silenzio di Cortesi illumina il momento Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:07:00 79 Di Spadoni l'articolo più letto Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:05:00 80 Pasi a Fusignano per competenza Amministrativa Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:04:00 81 Pasi a Fusignano per competenza Amministrativa Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T10:02:00 82 Ma è il giornale di oggi o di dieci anni fa? Da PavaglioneLugo.net del 2014­01­03T09:53:00 83 I sindaci scrivono a Letta e Napolitano: "No all' Imu, tassate il gioco d'... Da ilfattoquotidiano.it del 2014­01­02T20:51:00 84 Banche e imprese, un anno di agonia per i poteri forti italiani Da ilfattoquotidiano.it del 2014­01­03T08:48:00 86 Il primo nato del 2014 è faentino Da Ravenna24Ore.it del 2014­01­02T10:41:00 91 Si chiama Francesco il primo nato del 2014 in provincia di Ravenna Da RavennaNotizie.it del 2014­01­02T09:47:00 92 No una tantum Imu, sì tassa sul gioco d' azzardo: l' intervento del... Da RavennaNotizie.it del 2014­01­02T17:56:00 93

Il Resto del Carlino Ravenna Candidatura a sindaco condivisa, primarie inutili' Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 95 DOMANI SI RIDERA' IN DIALETTO AL TEATRO GOLDONI Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 96 «La Rocca diventi il Museo della città Pavaglione, auditorium... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 97 Nasce una "rete di imprese' per promuovere il territorio Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 99 Quintali di legname addossati ai piloni del ponte della Bastia Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 100 Il conselicese Daniele è il primo bimbo nato nel 2014 all' ospedale... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 101 Concorso "Addobbiamo il Natale', tutti i nomi dei vincitori Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 102 Se ne va un altro pezzo di storia Chiude la caserma dei carabinieri Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 103 Cotignola, i bambini alla scoperta del magico mondo di Arialdo Magnani Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2014­01­03T05:27:00 105

Corriere di Romagna Ravenna E' Bryan il primo nato del 2014 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 106 Ceramica, 2013 anno difficile con chiusure e richieste di Cig Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 107 «Le primarie? Ci crediamo, non vanno banalizzate» Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 109 La crisi non molla la presa ma c' è anche chi investe Apre nuova... Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 110 Il presepe delle scuole nella ghiacciaia Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2014­01­03T09:44:00 111 Ottima affluenza alla mostra di Enzo Babini Presenta le opere realizzate... Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 112 Nozze d' oro alla "F.lli Bedeschi" per i coniugi Andraghetti Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 113 RAVENNA ­IMOLA Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 114 ALFONSINE BAGNACAVALLO BERTINORO Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 115 Bevano Est a Ravenna Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 116 RUSSI ALFONSINE CESENA Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) del 2014­01­03T05:03:00 118

La Voce di Romagna Ravenna Al teatro Goldoni c'è il mentalista Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T09:51:00 121 LUGO Il caso Pesca.clandestina in pieno centro Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 122 Sindaci in guerra contro Imu e gioco d' azzardo Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 123 Pesca clandestina in pieno centro Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 125 Aspettando la Befana... in piazza della Libertà Il 6 gennaio tra... Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 126 Bagnacavallo Al pianell in scena al Teatro Goldoni Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T09:49:00 127 Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti festeggiano le nozze d' oro Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 128 Al Caffè Centrale con "Befana Rock" Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 129 Una gita nella casa dell' artista Aldo Magnani Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:03:00 130 "Nudi e crudi" al teatro Rossini Da La Voce di Romagna del 2014­01­03T05:02:00 131 3 gennaio 2014 Il Sole 24 Ore

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Enti locali

L' ANALISI. La mini­crescita ingigantisce il problema del maxi­ debito

Isabella Bufacchi L' Italia, non è una novità, è un fanalino di coda cronico quando la sua crescita viene messa a confronto con quella registrata nelle economie più avanzate, in Europa ma anche nel resto del mondo. L' Italia è segnata dal più basso tasso di crescita in termini di Pil reale nel periodo 1990­2012, all' ultimo posto nella classifica dei 30 Stati più industrializzati in Asia, Nord America, Europa, Medio Oriente ed Africa. Non sorprende quindi se i mercati, che non credono nei miracoli, si accontentino di un' uscita molto lenta dalla recessione. Il consenso orbita attorno a un Pil italiano in risalita quest' anno dello 0,5%, sulla base di stime più prudenti di quelle del governo, date da un impulso atteso meno forte proveniente dal pagamento del debiti pregressi della PA e dai frutti della prima ondata delle riforme strutturali. La mini­ crescita non è una novità ma resta il fatto che ingigantisca comunque il nodo del macro­ debito pubblico. Il debito/Pil italiano in area 132% è secondo soltanto a quello della Grecia, nell' Eurozona: Irlanda, Cipro, Spagna e Portogallo non arrivano a tanto, pur se il loro rapporto è lievitato a tassi molto superiori a quelli italiani negli ultimi anni. Al 132%, l' Italia è costretta a tenere la guardia alta: al mercato poco importa se il deficit/Pil italiano quest' anno si arresterà al 3% o sforerà al 3,1 per cento. L' asticella del 3% è molto più lontana per Cipro, Francia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Slovenia e Spagna ed è da questi Paesi che il mercato pretende il maggiore sforzo di correzione. A un' Italia superindebitata si richiede di saper controbilanciare la bassa crescita con la conferma del trend di un deficit/Pil in calo, un avanzo primario in aumento e l' impegno costante a favore delle riforme strutturali. «Governi compiacenti sono la nostra preoccupazione principale per il 2014», hanno ammonito gli economisti di RBS, mettendo in risalto l' Italia e la Francia per il ritardo accumulato nel programma delle riforme: «i paesi dell' Eurozona periferica hanno bisogno di rimuovere i colli di bottiglia che frenano la ripresa economica intervenendo sui costi del lavoro per migliorare la produttività e la crescita nel lungo termine e raggiungere così la sostenibilità del debito». L' Italia in particolar modo ritarda nell' affrontare il problema della bassa redditività ed elevata frammentazione del sistema bancario e la lentezza del sistema giudiziario, per RBS. Senza prospettive di crescita adeguate, il debito/Pil stenterà a ritornare

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sulla traiettoria del calo sostenibile, la strada maestra per tranquillizzare definitivamente i mercati e le agenzie di rating (ancora outlook negativo sull' Italia per S&P' s, Moody' s, Dbrs e Fitch) : Mizuho proietta il debito/Pil italiano in rialzo al 135,2% quest' anno, e in calo ma solo al 134,4% nel 2015. Margini di manovra stretti, quindi, per l' Italia. Nonostante lo spread intorno ai 200 punti e il BTp decennale sotto il 4 per cento. «La recessione è alle spalle e questo è un punto fermo positivo. Le prospettive sono però per una crescita ancora modesta, che noi prevediamo allo 0,7% nel 2014, perchè è difficile cambiare il passo velocemente ­ ha affermato Loredana Maria Federico, economista di Unicredit ­. L' export registra elementi di vitalità positivi ma la domanda interna avrà una ripresa graduale, le sfide in avanti sono complesse. Vediamo come particolarmente pressanti le riforme istituzionali e va modificato il sistema elettorale per consentire in futuro la formazione di un governo stabile e coeso che possa concentrarsi sulle riforme per rilanciare l' economia, come, ad esempio, le liberalizzazioni. Proprio per questo motivo, una ripresa economica modesta non consente di distogliere l' attenzione dal problema del fardello del debito pubblico che resta elevato: in questa prospettiva, l' Italia ha la necessità di tenere i conti pubblici in ordine». @isa_bufacchi [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

BUFACCHI ISABELLA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 6 3 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

Enti locali

Baretta. Sulla casa. «Modifiche alla Iuc nel Dl Imu Bankitalia»

ROMA La modifica della Iuc, con la possibilità per i Comuni di introdurre nuove detrazioni in favore delle famiglie grazie a un aumento dell' aliquota Tasi per il 2014, potrebbe arrivare l' 8 gennaio, come emendamento del governo al Dl Imu­Bankitalia che mercoledì prossimo approderà in Aula al Senato (si veda da ultimo Il Sole 24Ore di ieri). È questa la prima data utile indicata dal sottosegretario all' Economia, Pier Paolo Baretta, intervenuto ieri alla trasmissione "Prima di tutto" su Radio 1. In alternativa le modifiche dovrebbero essere introdotte in un apposito decreto sulla casa da approvare in Consiglio dei ministri. Per Baretta quella dell' 8 gennaio è una data utile «anche per vedere approvate le modifiche alla Iuc». Un' occasione da cogliere per soddisfare le richieste dei Comuni, che puntano a incassare dalla nuova Tasi almeno 1,5 miliardi in più rispetto a quanto ipotizzato dal governo con la legge di stabilità. Le richieste dell' Anci sono note: maggiore flessibilità per l' imposizione fiscale, non essere bloccati sull' aliquota del 2,5 per mille fissata per il 2014, un margine di tolleranza «e questo ovviamente, ha sottolineato ancora Baretta, potrebbe dar la sensazione che non si tratti di un vantaggio per i cittadini, perché potrebbe aumentare il carico fiscale. Ma non c' è dubbio che tutto questo va collegato all' obiettivo di aumentare le detrazioni e dare un maggiore qualità dei servizi». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 7 3 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

Enti locali

LA PAROLA CHIAVE. Il dato del fabbisogno riflette il risultato differenziale espresso dai conti consolidati di ...

Il dato del fabbisogno riflette il risultato differenziale espresso dai conti consolidati di cassa del settore statale e misura l' eccedenza delle erogazioni sugli incassi sulle operazioni correnti, in conto capitale e finanziarie. Il fabbisogno, in quanto componente principale della variazione del debito pubblico, consente una prima valutazione della dinamica del debito in corso d' anno. In generale il fabbisogno rappresenta il flusso di risorse finanziarie assorbite nell' anno dalla Pa ed è calcolato in termini di cassa mentre l' indebitamento in termini di competenza economica.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 8 3 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

Enti locali

L' ANALISI. Ora la sfida della crescita per rispettare i target del 2014 LA PREVISIONE Se a fine anno il Pil registrerà l' incremento atteso dell' 1,1% allora è possibile un deficit al 2,5% LA TRATTATIVA Con l' Ue confronto sulla «clausola di flessibilità» per 3­4,5 miliardi. Ma con avanzi primari certi.

Dino Pesole Il 2014 si apre con un mix di sfide e di incognite sul fronte dei conti pubblici. Il dato relativo al fabbisogno del settore statale, reso noto ieri sera dal ministero dell' Economia (30 miliardi in più rispetto al 2012) fotografa una situazione per molti versi attesa e prevedibile in un anno che si è chiuso con una contrazione del Pil tra l' 1,7 e il 2 per cento. Poichè ad appesantire il fabbisogno 2013 hanno contribuito diverse «operazioni straordinarie» che non impattano sul deficit (tra cui il pagamento dei debiti pregressi della Pa, i rimborsi fiscali e i contributi ai meccanismi di salvaguardia europei, oltre che dei prestiti a Monte Paschi e Bei), l' aspettativa del governo è che ai primi di marzo, quando l' Istat comunicherà il dato relativo all' indebitamento netto (la versione europea del deficit) sarà possibile certificare un saldo pari al 3% del Pil, in linea con le stime contenute nei più recenti documenti di bilancio. Per centrare l' obiettivo si è resa necessaria una minicorrezione pari allo 0,1% del Pil, e poi con una complessa e faticosa serie di coperture il governo ha fatto fronte agli oltre 4 miliardi necessari per abolire le rate Imu di settembre e dicembre. E ora con quali margini reali si apre il 2014? La variabile decisiva è l' andamento del Pil. Se a fine anno l' economia nazionale registrerà l' incremento dell' 1,1% previsto dal governo (Bruxelles ma anche l' Ocse non si spingono oltre lo 0,7%), sarà possibile contenere il deficit nominale al 2,5% (è la stima contenuta nella Nota di aggiornamento del Def di settembre). Assumendo fin d' ora che il target a fine anno si collochi nei dintorni del 2,7% per effetto di una crescita del Pil più contenuta, si aprirebbe sulla carta un margine di trattativa con Bruxelles, pari allo 0,2­0,3%, dunque dai 3 ai 4,5 miliardi, da utilizzare sotto forma di ulteriore «clausola di flessibilità» sul fronte degli investimenti produttivi. È un margine che va sondato, senza pregiudicare il target del 3%, fermo restando l' impegno a conseguire il pareggio strutturale di bilancio (al netto dunque delle variazioni del ciclo e delle una

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tantum) a partire del 2015. Più complessa e non priva di ostacoli è la proposta lanciata ieri dal segretario del Pd, Matteo Renzi di provare a forzare sul tetto del 3 per cento. Lo si potrebbe prevedere a fronte di riforme strutturali, ad esempio nel mercato del lavoro. Una strada da percorrere, ma nell' ambito di una trattativa con Bruxelles che provi ad anticipare la ratio degli «accordi contrattuali» di cui si è appena cominciato a discutere nell' ultimo vertice europeo. Finanziamenti a tassi ridotti, sconti e agevolazioni per finanziare riforme con impatto certo sul potenziale di crescita dell' economia, in sostanza. Se si spinge sul denominatore, il debito comincia a ridursi "in automatico", e su questo punto la Commissione europea (ma soprattutto Berlino) dovrà mostrare maggiore attenzione nel corso del 2014, anno in cui le elezioni europee potrebbero sancire la crescita dei partiti e movimenti che cavalcano le spinte antieuro. Occorre chiudere in fretta una stagione in cui il rigore è stato applicato con una logica prevalentemente "ragionieristica". La svolta dunque deve avvenire in primis in Europa, e dovrebbe trovare nel governo italiano uno dei più convinti e fattivi sostenitori. Per quel che ci riguarda, la trattativa da condurre in sede europea sarebbe comunque sostenuta dalla rassicurazione a conseguire avanzi primari di tutto rilievo nell' arco dei prossimi anni. Il più aggiornato quadro programmatico fissa il saldo tra entrate e uscite al netto degli interessi al 3,8% del Pil quest' anno, fino al 5,7% atteso nel 2017, con il deficit strutturale allo 0,4% nel 2014, e il pareggio di bilancio dal 2015 in poi. Resta da assicurare che i target 2014 vengano effettivamente conseguiti. Da questo punto di vista, potrebbe bastare un rafforzamento della manovra pari allo 0,2% del Pil, da affidare al pacchetto di misure già annunciato dal governo: spending review, privatizzazioni, incassi attesi dal rimpatrio dei capitali esportati illegalmente, e in primissimo piano la fondata aspettativa che a fine 2014 la spesa per interessi possa attestarsi a un livello decisamente inferiore rispetto agli 86 miliardi programmati, pari al 5,4% del Pil. La discesa dello spread nei dintorni dei 200 punti base, registrata ieri, è un ottimo viatico, con il rendimento dei btp decennali sotto il 4%, a patto che la tendenza al ribasso si consolidi. Si aprirebbe così uno spazio concreto di manovra per finanziare il taglio del prelievo fiscale sul lavoro. Una partita che può valere anche oltre 5 miliardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 10 3 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

Enti locali

Pareggio in Costituzione. Procedura in forte ritardo rispetto alle previsioni di legge, l' ultimo "richiamo" di Bruxelles è di metà novembre. Rush finale per l' Ufficio parlamentare di bilancio NOMINE AL TEST TRASPARENZA Fino al 20 gennaio si possono presentare le candidature, poi la nomina dei tre membri che saranno scelti da Grasso e Boldrini.

Davide Colombo ROMA. Sicuramente i dati sul fabbisogno del settore statale dei primi mesi dell' anno non saranno oggetto d' analisi del costituendo Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). C' è da sperare che lo sia perlomeno il Documento di economia e finanza 2014 (Def) che il Governo pubblicherà in aprile, con le nuove stime macroeconomiche e i tendenziali di finanza pubblica. Dopo la lunga istruttoria gestita dai presidenti delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato e che ha portato alla definizione del regolamento per l' attivazione di quest' organismo indipendente di verifica del rispetto delle regole di bilancio, sui siti web di Camera e Senato il 23 dicembre è finalmente comparso l' avviso per le manifestazioni d' interesse alla designazione dei tre membri dell' Upb. La selezione "non concorsuale" si chiude il 20 gennaio. Poi toccherà alle due commissioni Bilancio scegliere un elenco di dieci nominativi dal quale i presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini individueranno i tre membri (uno con carica di presidente) del nuovo Upb. L' Ufficio parlamentare di bilancio è previsto dalla legge costituzionale n. 1 varata il 20 aprile del 2012, vale a dire il provvedimento che allinea il nostro ordinamento alla nuova governance europea sancita dalla riforma del Patto di stabilità e crescita e la sottoscrizione del fiscal compact. Mentre la legge attuativa, la 243 del dicembre 2012, ha definito le caratteristiche istituzionali, il ruolo e i criteri di funzionamento di questo organismo che dovrà operare «in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione». Per l' Italia, che il 21 giugno scorso ha incassato la migliore notizia di finanza pubblica degli ultimi quattro anni con l' uscita dalla procedura per deficit eccessivo (sono ancora 12 su 17 i paesi dell' Eurozona sottoposti a quella procedura), aver mancato la promessa di avvio a gennaio dell' Upb non rappresenta un bell' esempio. Ora c' è da sperare che il rush finale di selezione si concluda in tempi davvero celeri e con il massimo di trasparenza. Lo scorso 15 novembre un richiamo della Commissione Ue a questo organismo ­ che ancora non c' è ­ è stato riproposto nel parere assai critico sulla legge di Stabilità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 11 3 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

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Una volta istituito l' Upb potrà accedere a tutte le banche dati pubbliche e dovrà svolgere analisi proprie sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo. E, in caso di discostamento, potrà illustrarne i motivi alle Camere. Dovrà poi effettuare verifiche sull' impatto dei principali provvedimenti legislativi, valutazioni sull' osservanza delle regole di bilancio, l' analisi sulla sostenibilità dei saldi nel medio­lungo termine e, se dovesse servire, vigilare sui meccanismi da attivare per autorizzare o correggere scostamenti dei saldi dagli obiettivi in caso di eventi eccezionali. Una delle attività su cui si dovrà concentrare questa valutazione indipendente, per esempio, sarà il piano di spending review. Per garantire il funzionamento dell' Upb, che opererà in sedi parlamentari, la legge attribuisce un budget minimo e personale (6 milioni l' anno e 40 funzionari a regime). Registrato che la partenza è a scoppio ritardato, resta l' auspicio che la scelta dei primi tre membri sia di altissimo profilo e politicamente neutra. @columbus63 © RIPRODUZIONE RISERVATA ORGANISMO INDIPENDENTE L' Upb L' Ufficio parlamentare di bilancio è un organismo indipendente per l' analisi e la verifica degli andamenti di finanza pubblica e per la valutazione dell' osservazione delle regole di bilancio che «opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione» Il suo profilo è stato definito nella legge 243 del dicembre 2012 , la norma attuativa della legge costituzionale n. 1 varata il 20 aprile del 2012, vale a dire il provvedimento che allinea il nostro ordinamento alla nuova governance europea sancita dalla riforma del Patto di stabilità e crescita e la sottoscrizione del fiscal compact Requisiti per la nomina Come i membri del Congressional budget office statunitense, dell' Office for budget responsability britannico o canadese, oppure i membri dei vari fiscal council di Svezia, Belgio, Danimarca o Paesi Bassi, chi entrerà nell' Upb italiano non dovrà ricoprire cariche politiche né essere parlamentare oppure avere incarichi di governo o cariche di vertice i società partecipate dallo Stato o altre amministrazioni pubbliche.

COLOMBO DAVIDE

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Ddl in arrivo. I renziani al lavoro in Senato per ricondurre allo Stato molte materie. Alle Regioni scuola, sanità, turismo PARLAMENTARI DIMEZZATI I deputati scendono a 350­400, i senatori a 150. Il Senato sarà Camera delle autonomie con rappresentanti di Regioni e Comuni.

Mariolina Sesto ROMA Un massiccio ritorno allo Stato, addio al bicameralismo perfetto e taglio drastico dei parlamentari. Sono le linee guida entro le quali si stanno muovendo i senatori renziani del Pd, Rosa Maria Di Giorgi e Roberto Cociancich, estensori di un Ddl costituzionale sulle riforme che, di fatto, mette nero su bianco in una proposta di legge quanto ieri ha anticipato il leader dei Democratici. A tornare di competenza statale ­ stando al testo che i due senatori stanno redigendo ­ non sarà solo l' energia, ma gran parte delle competenze (ora in capo alle regioni) in materia di scuola, turismo, sanità e agricoltura. «In questi anni a causa delle troppe competenze regionali si è venuto a creare un grande vulnus ­ spiega la senatrice Di Giorgi ­: i contenziosi Stato­Regioni sono sotto gli occhi di tutti e i Tar lavorano praticamente solo su questo». Il Ddl decreta poi l' addio al bicameralismo perfetto con la "specializzazione" delle due Camere. In particolare, il Senato si occuperà di tutte le materie che hanno un' articolazione regionale e del rapporto con l' Europa. Sarà infatti solo Palazzo Madama ad occuparsi del recepimento di tutta la normativa europea. La Camera, al contrario, si occuperà di tutte quelle materie che non hanno ricadute dirette sulle autonomie locali come la difesa, l' economia o la giustizia. La filosofia, in generale, è quella di affidare ruoli distinti alle due Camere per ottenere un recupero di efficienza. Proprio seguendo questo solco, il Senato diventerà la Camera delle autonomie, con i senatori provenienti dagli enti locali: regioni, comuni, città metropolitane. L' orientamento sarebbe inoltre quello di una composizione di tipo "elettivo", cioè tutti i componenti dovrebbero essere eletti per avere una legittimazione popolare. Drastico, infine, il taglio. Alla Camera i deputati dovrebbero ridursi a 350­400, mentre al Senato non si dovrebbe superare quota 150. Il gruppo di senatori che sta lavorando al testo ha avuto a ridosso di Natale una serie di incontri con un gruppo di costituzionalisti ed un confronto serrato con la titolare delle Riforme nella segreteria Pd, Maria Elena Boschi. Il 14 gennaio sarà la volta del leader Pd Matteo Renzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 13 3 gennaio 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore

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SESTO MARIOLINA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 14 3 gennaio 2014 Pagina 12 Il Sole 24 Ore

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Immigrazione. L' impatto delle crisi nel Mediterraneo ­ Cie, il governo cerca una soluzione. Sbarchi triplicati nel 2013, centri accoglienza al collasso Nelle ultime ore in Sicilia arrivati in 600. Il rebus dell' identificazione.

Marco Ludovico ROMA Sbarchi più che triplicati nel 2013. Sulle coste meridionali, soprattutto siciliane, sono arrivati 41mila migranti, rispetto ai 13mila del 2012. La tendenza sembra inarrestabile: nelle ultime ore in Sicilia sono giunti circa 600 disperati. Corollario inevitabile, i centri di accoglienza ormai scoppiano. Quello in provincia di Catania, a Mineo, ospita 3.800 migranti, quasi il doppio della capienza prevista di 2mila posti. Con alti rischi di ordine pubblico. Emergenze quotidiane sempre più gravi, in attesa di segnali politici. A cominciare dai Cie (i centri di identificazione ed espulsione), strutture ormai deprecate dai più: l' attesa diffusa è per una riduzione della permanenza ­ oggi lo straniero può restare rinchiuso fino a 18 mesi ­ che potrebbe limitarsi a due­tre mesi. Ci lavorano il ministro dell' Interno Angelino Alfano, il viceministro Filippo Bubbico e il sottosegretario Domenico Manzione. Si viaggia sul filo di un equilibrio difficile tra le esigenze di maggioranza, comunque l' abolizione è esclusa. I numeri dei Cie, del resto, sono ormai ridotti al minimo: al 31 dicembre c' erano 393 persone. Di fronte a una capienza teorica di 1.851 posti, scesa a poco più di 700 causa chiusure, ristrutturazioni e manutenzioni. Su 12 Cie, a metà novembre 2013 la metà era fuori uso. Le cifre impressionanti sono invece quelle dell' accoglienza di coloro che fanno richiesta di asilo o di protezione umanitaria. Nei Cara (centri di assistenza richiedenti asilo) ci sono 10.100 migranti a fronte di una capienza di 7.500. Altri 3mila posti sono stati messi a disposizione in una serie di province dai prefetti in accordo con enti e associazioni. E lo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che fa capo agli enti locali, ospita altri 9.500 immigrati e potrà quest' anno contare su 3.500 posti in più. Indispensabili, visti i ritmi dei flussi degli sbarchi del 2013. A confrontarli con quelli del 2012 si nota il boom dei siriani (circa 11mila rispetto ai 600 dell' anno prima), gli oltre 9mila eritrei, i 3.200 somali, i 2.600 egiziani, i 2.500 nigerini. L' operazione «Mare Nostrum», al via da metà ottobre 2013, che vede impegnate diverse unità della Marina militare ­ come quelle che hanno raccolto i profughi in queste ore ­ e dell' Aeronautica, continua a pattugliare il Mediterraneo, ma non ha finanziamenti ad hoc e ogni uscita o missione è ormai calcolata con i fondi minimi indispensabili. Il Viminale, inoltre, ha chiesto da tempo ma finora invano all'

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 15 3 gennaio 2014 Pagina 12 Il Sole 24 Ore

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Economia di raddoppiare il numero delle commissioni di esame delle domande d' asilo, ora ferme a 15. Sui clandestini la scommessa si gioca sull' opzione di identificarli negli istituti penitenziari: ma la norma, già prevista dal decreto legge "svuotacarceri", prevede che i consoli vadano negli istituti di pena: evenenienza a quanto pare improbabile, perciò quella disposizione andrà rivista altrimenti sarà inutile. «Ci sono in realtà almeno tre profili di lavoro fissati ­ spiega il sottosegretario Manzione ­ uno amministrativo, con un tavolo tecnico che dovrebbe chiudersi in tempi stretti; uno politico, che con due mozioni approvate in Parlamento ha già definito la road map di intervento sulle norme; e la revisione dei sistemi di appalto dei servizi per Cara e Cie». Per i centri di identificazione ed espulsione sono stati spesi 236 milioni nel 2013 e altri 220 milioni sarà l' onere quest' anno. Non solo costi, ma anche rischi di ordine pubblico continuo sotto l' occhio del dipartimento di Ps guidato dal prefetto Alessandro Pansa. Sottolinea Manzione: «Vanno rese omogenee le regole, perché le decide il questore e capita che in un centro si possa usare il telefonino e in un altro no». Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, rileva che «i colleghi anzichè occuparsi delle operazioni per agevolare l' identificazione degli stranieri sono costretti a mediare continuamente, con enormi sforzi peraltro non pagati, tra le proteste e le diverse strategie di resistenza, prima tra tutte l' occultamento della propria identità». Senza contare che ci sono alcune migliaia di poliziotti impegnati a tavolino nella burocrazia dei permessi di soggiorno e delle altre pratiche di immigrazione. Mentre tutti i sindacati di polizia chiedono da anni di destinarli a compiti operativi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

LUDOVICO MARCO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 16 3 gennaio 2014 Pagina 14 Il Sole 24 Ore

Enti locali

ENTI LOCALI. La ripresa che verrà dalle Città metropolitane

Il 23 dicembre il Senato ha approvato la legge di stabilità, con la quale è stato prorogato il contestato regime di commissariamento delle Province sino al 30 giugno 2014 (art. 1, comma 441). La legge di stabilità non prevede solo la permanenza dei commissariamenti in corso ­ regime già dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza 220/2013 ­ ma estende il ricorso al commissariamento nell' ipotesi di scadenza naturale del mandato nonché di cessazione anticipata degli organi provinciali che dovessero verificarsi in una data compresa tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2014, periodo nel quale avrebbero dovuto andare al voto 52 Province. Il legislatore ha voluto prendere tempo nella speranza che nel primo semestre dell' anno giunga a compimento la riforma costituzionale degli enti locali e possa entrare in vigore il disegno di legge ordinaria Delrio (1542/2013), non curandosi del sospetto di incostituzionalità che investe il mantenimento e l' estensione del regime di commissariamento a un ulteriore e rilevante numero di Province. Per quanto concerne il Ddl Delrio (disegno di legge recante le disposizioni su Città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni) il 21 dicembre la Camera dei Deputati l' ha approvato in prima lettura. Si attende l' esame del Senato. In forza del disegno di legge, le Città metropolitane (già previste dalla Costituzione dal 1999 ma mai concretamente attuate) dovrebbero trovare ingresso nella complessa compagine degli enti locali quali enti di secondo livello, aventi la funzione di facilitare e rendere coerente e razionale l' azione degli enti territoriali di primo livello, ossia i Comuni rientranti nell' ambito territoriale delle stesse. Negli intenti del legislatore dovrebbero svolgere un ruolo propulsivo dell' auspicata ripresa economica. In esse si troverebbero concentrate oltre la metà della popolazione e del Pil del nostro Paese. Inoltre è nelle circoscrizioni delle Città metropolitane che avrebbero sede i centri di ricerca di maggior pregio e prestigio, le università e le strutture finanziarie portanti (oltre che i relativi capoluoghi di Regione, con l' eccezione di Reggio Calabria). La data stabilita per l' avvio di questo imponente progetto è il 1° luglio 2014, dopo le elezioni amministrative e soprattutto, nella prospettiva del disegno di legge, una volta che siano scaduti gli organi delle Province interessate attualmente in carica. Dunque alla chiusura dei commissariamenti delle attuali province al 30 giugno prossimo (termine stabilito dall' ultima Legge di stabilità) dovrebbe seguire l' avvio dell' esperienza delle Città metropolitane.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 17 3 gennaio 2014 Pagina 14 Il Sole 24 Ore

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Per niente chiaro è il destino delle Province diverse da quelle coincidenti con le Città metropolitane, allo spirare del 30 giugno 2014. Con il ddl Delrio non si ha infatti una vera e propria abolizione delle Province, ma uno svuotamento delle stesse e la presa d' atto che dal 2014 non si svolgeranno più le elezioni provinciali. Gli organi provinciali non saranno più manifestazione diretta del voto dei cittadini, bensì assumeranno la fisionomia di enti di secondo livello, composti (ed eletti) dai rappresentanti dei diversi enti operanti nei vasti ambiti territoriali provinciali, ossia i Comuni, al pari delle Città metropolitane. Vero è che lo stesso ddl Delrio disciplina le funzioni delle Province, ma tali indicazioni hanno valore transitorio, infatti troveranno applicazione "fino alla data di entrata in vigore della riforma costituzionale ad esse relativa" (art. 15, comma 1). Anche in tal caso l' aspettativa maggiore è riposta in una riforma costituzionale degli esiti e dai termini non scontati (anche perché, mancando eventualmente la maggioranza dei 2/3 in seconda lettura anche nell' ipotesi del tutto incerta di approvazione da parte delle camere, la riforma potrebbe essere sottoposta a referendum). Il problema si sposta al 30 giugno 2014, ma senza che siano stati affrontati i rilievi critici sollevati dalla Corte Costituzionale. Il Parlamento ha un semestre di tempo per concludere il profondo disegno di riforma degli enti locali ed evitare un ulteriore slittamento del progetto di istituzione delle Città metropolitane. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 18 3 gennaio 2014 Pagina 14 Il Sole 24 Ore

Enti locali

Lettere

Nel 2014 si svolgeranno le elezioni europee: la crisi, la mancanza di occupazione, la disillusione sulla forza dell' Unione alimentano i partiti populisti che raccoglieranno vasti consensi a maggio. Per governare sarà necessario che partiti conservatori e socialisti si alleino al centro per far fronte all' ondata populista? Mario De Feo ­ Napoli Caro De Feo, anche se mancano cinque mesi alle elezioni e quindi bel frattempo gli umori potrebbero cambiare, i sondaggi attuali dicono che almeno un quarto dei deputati del prossimo Parlamento europeo sarà euroscettico. Naturalmente i partiti tradizionali stanno pensando a come reagire alleandosi per garantire la governabilità dell' istituzione. Ma se davvero alla fine ci sarà il trionfo degli euroscettici, temo che si porrà un problema che andrà ben oltre l' Europarlamento: il problema del consenso popolare al processo di integrazione europea proprio in un momento in cui si riflette sul rilancio dell' Unione attraverso un' ulteriore integrazione delle politiche a tutti i livelli per rendere più stabile e sostenibile la sfida dell' euro. Così com' è, il governo e la coesione interna alla moneta unica è insufficiente ma senza consenso popolare futuri passi avanti potrebbero diventare impossibili. Consiglieri e revisori nei Comuni Imploravamo le riforme, invece riceviamo le controriforme. I Comuni, in particolare quelli più piccoli, nel 2012 erano stati messi a dieta come numero di consiglieri e assessori, ora con la riforma Delrio si ritorna ai consigli ante 2012. I revisori dovranno però accertare che i costi di gettoni di presenza e indennità non aumentino. Il consiglio di un comune di 3.100 abitanti passerà da 7 consiglieri a 12 più quattro assessori. Il maggior numero di consiglieri non danneggerà i Comuni per il costo dei gettoni; i danni, ben noti e accuratamente rimossi, derivano più dalla persone da piazzare in partecipate, in altri enti e sotto­sotto governi, missioni e commissioni che discettano di Plutone eccetera. Con la riduzione dei consiglieri si era pure elevata la qualità del consiglio, si erano ridotti i posti per personaggi che portavano solo voti e malaffare, ora contrordine. Il provvedimento pota i revisori nei Comuni fino a diecimila abitanti, i più, quelli che contano su personale ridotto e meno qualificato e in cui un occhio esterno e finalmente autonomo serviva eccome. Qui l' organo di revisione sarà solo uno e in capo all' unione di Comuni. Non erano le riforme che si chiedevano. Gaetano Fera ­ Falerna (CZ) La reazione dei cittadini Il messaggio del presidente Giorgio Napolitano ha chiuso un anno caratterizzato da una lunga serie di suicidi o tentativi di suicidio, da parte di italiani massacrati da debiti o divenuti disoccupati dopo una vita di lavoro. La casta parassita dei politicanti di professione non ha ancora capito che ormai siamo alla frutta. Dopo i suicidi dello scorso anno, resta ora Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 19 3 gennaio 2014 Pagina 14 Il Sole 24 Ore

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solo la forte reazione contro le caste, che continuano ancora con le loro vuote promesse e pagliacciate televisive, aggravando con nuove tasse le tasche degli italiani in questo 2014. Credo che a reagire ora sarà anche la classe media, che sinora ha subìto, mentre politici, evasori e truffatori continuano a prosperare a spese di lavoratori e pensionati. M.D.F. Il taglio dei costi della politica Il cittadino chiede ai politici condivisione nella sobrietà: il capo dello Stato accenna ai tagli previsti su Province e contributi ai partiti. Occorrerà accertare i tempi e le effettive riduzioni di spesa, che potrebbero aumentare in altre voci. Senza riduzione sensibile dei costi del Palazzo, non si può ripartire. G.N. Imparate da Bill de Blasio Il nuovo sindaco di New York, il democratico Bill de Blasio è andato in metropolitana alla cerimonia del giuramento come primo cittadino. Questi sono gli esempi che vorrei fossero seguiti anche dai politici di casa nostra. I privilegi in questa fase di grave crisi, in cui alle famiglie e alle imprese sono chiesti sempre nuovi sacrifici, sono intollerabili. Anche un' auto blu che va verso un palazzo del governo. I politici ritornino fra noi, si sporchino le mani nei problemi concreti delle persone: pagare la rata del mutuo, le tasse sempre più onerose, fare i conti con stipendi che ogni mese perdono potere d' acquisto. Facciano come noi, usino i mezzi pubblici. Forse, noi cittadini riusciremo a riavvicinarci alla cosa pubblica, e ci sarà guadagno per tutti. Lettera firmata ­ Matera.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 20 3 gennaio 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore

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Le iniziative del Sole. Telefisco 2014, appuntamento fissato il 30 gennaio

La 23esima edizione di Telefisco, targata 2014, sta incassando forte consenso: sono già 38 le sedi accreditate (tra quelle principali e quelle collegate) che hanno aderito all' appuntamento del «Sole», dedicato all' approfondimento delle novità fiscali, in programma giovedì 30 gennaio. Telefisco è il convegno annuale de «L' Esperto risponde». Durante la manifestazione, dedicata a professionisti e aziende, saranno trattate le principali novità tributarie, attraverso approfondimenti e chiarimenti degli esperti del Sole 24 Ore e il confronto con i dirigenti delle Entrate. La scaletta degli argomenti parte dalle modifiche in campo tributario introdotte dalla legge di stabilità: dalla rimodulazione della fiscalità sugli immobili alla tassazione del risparmio, dalla rivalutazione dei beni d' impresa alle nuove deduzioni Irap. Troveranno poi spazio anche le altre novità: l' imposta di registro sulle compravendite immobiliari e le operazioni societarie, le modifiche sul monitoraggio fiscale e sulle sanzioni per il quadro RW. Compreso il capitolo dedicato ad accertamento, riscossione e contenzioso: il nuovo redditometro che si prepara al debutto, le insidie sulla difesa dalle indagini finanziarie, la mini­sanatoria delle cartelle con Equitalia entro il 28 febbraio. Informazioni dettagliate per diventare partner di Telefisco 2014 si possono avere telefonando allo 02­ 34973204 o inviando una email all' indirizzo [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 21 3 gennaio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore

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Il caso. Presentato a maggio 2007 il progetto preliminare per un' opera la cui conclusione è prevista per il 2017 PUGLIA. Otranto, attesa di 10 anni per il porto IMPEGNO FINANZIARIO Per l' infrastruttura la società Condotte d' Acqua ha messo a budget 56 milioni di euro totalmente a proprio carico.

Vincenzo Rutigliano OTRANTO (LE) Se va bene il nuovo porto turistico di Otranto potrebbe essere pronto a fine 2017, mese più mese meno. Tra progetto preliminare, procedure autorizzatorie, apertura cantieri e consegna delle opere, ci saranno voluti quasi 10 anni. In mezzo oltre 50 milioni di investimenti, programmati dal 2007, a totale carico della società romana Condotte d' Acqua Spa destinata a realizzare e gestire l' infrastruttura in concessione demaniale cinquantennale (DPR 509/97). Un' opera di cui gli otrantini sentono parlare almeno dal 1970 e che serve come il pane ­ in estate i turisti diventano anche 70­80mila, rispetto ai 5mila abitanti ­ per intercettare flussi turistici più stabili, diventare uno scalo di sosta e di transito decisivo lungo le rotte adriatiche verso Albania e Turchia, ripristinare la vecchia rotta Otranto­Grecia e puntare anche sui traffici delle navi da crociera. Per questo Condotte d' Acqua crede nello scalo idruntino e mette giù, a maggio 2007, un progetto preliminare per un porto da 417 posti fissi per imbarcazioni da diporto medio­grandi e maxi yacht (fino a 40 metri), oltre a 80 posti per i transiti, attracchi per le navi da crociera, nuovi tratti di lungomare pedonabile, autorimesse interrate, servizi nautici e 80 residenze per i diportisti. Il progetto, insieme alla richiesta di concessione, va al vaglio di una prima Conferenza dei servizi e supera le altre proposte preliminari presentate. A dicembre 2008 viene presentato alla città. Poi è il turno delle compatibilità ambientali perché l' area di intervento (134mila mq di cui 39mila a terra) rientra nella porzione marina del Sic "Alimini". Perciò il progetto ­ che a luglio 2011 viene ulteriormente dettagliato agli idruntini ­ va alle valutazioni ambientali. Due anni dopo, a luglio 2013, Condotte d' Acqua deposita il progetto che ha dovuto rimodulare secondo i dettami della Regione (l' investimento perciò è sceso da 72,9 a 56 milioni) e gli studi di impatto ambientale. Ora, a quasi 7 anni dalle prime mosse, si attende la deliberazione regionale di chiusura favorevole del procedimento d' impatto ambientale (prevista per gennaio 2014) cui seguiranno, nell' ordine, la Conferenza di servizi per approvare l' accordo di programma sul progetto finale, il rilascio della concessione demaniale (a opera della Regione) e del permesso di costruire(dal Comune). «Se tutto va Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 22 3 gennaio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore

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bene ­ spiega Luciano Cariddi, sindaco dal maggio 2007 ­ i cantieri potrebbero essere aperti tra giugno e dicembre 2014 e le opere concludersi in 24­30 mesi». Per Condotte d' Acqua è una gara di resistenza con oltre 50 milioni in stand­by. Ma a luglio 2011 Stefano Tomarelli, responsabile settore Opere marittime di Condotte, era stato chiaro: «Nonostante i grovigli burocratici frapposti di continuo riusciremo a raggiungere il risultato. Ma se andasse per le lunghe potremmo destinare i fondi ad altre opere a più pronta realizzabilità». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

RUTIGLIANO VINCENZO

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Morire di burocrazia/7. Dopo l' ennesima bocciatura (stavolta della Regione) di Zaule le possibilità di realizzare l' impianto ridotte al lumicino FRIULI VENEZIA GIULIA. Trieste vira sul mini­rigassificatore I privati propongono un investimento di 100 milioni per la costruzione di un piccolo sito a Lisert LA CORDATA Capofila è la Sbe di Monfalcone, fondata nel 1966 da una società americana e poi acquisita dalla famiglia Vescovini.

Barbara Ganz TRIESTE Un altro no al rigassificatore di Trieste, mentre prende corpo il progetto di un mini impianto proposto da un pool di imprenditori per abbattere il costo dell' energia. Dopo la presa di posizione del ministero dell' Ambiente, che a metà ottobre scorso aveva emesso un preavviso di revoca della Via (la valutazione di impatto ambientale, ottenuta nel luglio 2009 a conclusione di un iter avviato nel 2006) dando alla multinazionale spagnola Gas Natural un termine di 10 giorni (non perentorio) per presentare le proprie osservazioni, si è mossa anche la Regione, contraria al progetto come la totalità degli altri enti locali coinvolti. «La Regione trasmetterà al ministero dell' Ambiente parere favorevole rispetto all' avviato procedimento di revoca della compatibilità ambientale relativa al rigassificatore di Zaule»: questa la decisione della Giunta regionale in merito alla richiesta di parere urgente, da rilasciare entro il 7 gennaio 2014, ma non vincolante, formulata dal dicastero nei giorni precedenti Natale. In seguito alla sospensione dell' efficacia del decreto di compatibilità ambientale, «la società proponente ­ scriveva il ministero ­ aveva confermato la coerenza della localizzazione e l' Autorità portuale l' impossibilità di rideterminare le previsioni di sviluppo dei traffici rendendole compatibili con l' impianto di rigassificazione». Ognuno fermo nella propria posizione, dunque: «Il ministero ­ ha detto l' assessore regionale all' Ambiente, Sara Vito ­ ha ricevuto dalla Gas Natural una serie di osservazioni rispetto alle quali ha formulato le proprie valutazioni, concludendo per un non superamento delle criticità evidenziate. La Giunta regionale ha fatto proprio il parere ministeriale, confermando la linea di condotta pubblica contraria al rigassificatore di Zaule». Intanto, in una regione che sconta un gap pesante nel costo dell' energia rispetto ai paesi confinanti, prende corpo il progetto di un impianto dieci volte più piccolo rispetto al contestato rigassificatore, che potrebbe essere realizzato nell' area industriale del Lisert per fornire metano a un consorzio di imprese che utilizzano grandi quantità di gas nelle proprie lavorazioni. La capofila è la Sbe di Monfalcone,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 24 3 gennaio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore

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fondata nel 1966 da una società americana e acquisita a fine anni Ottanta dalla famiglia Vescovini, 500 addetti nella produzione di componenti per i diversi settori dell' industria meccanica. La cordata presenterà i dettagli dell' operazione alla fine di gennaio, ma già si sa che l' investimento potrebbe valere 100 milioni e identifica nel gas un fattore cruciale per l' area, dato che la stessa Fincantieri sta lavorando su navi e traghetti alimentati da questa fonte. In attesa di conoscere i particolari, Legambiente ha fatto sapere di «non avere alcun pregiudizio: la proposta peraltro, è assolutamente in linea con l' ipotesi di riconversione della centrale gestita dalla multiutility A2A presentata già nel 2012. I circa 100 milioni di metri cubi di gas che la società di imprenditori ipotizza di mettere a disposizione di A2A possono alimentare un gruppo a ciclo combinato di 100 MW, con la possibilità di mettere a disposizione il calore residuo per le aziende della vicina zona industriale. La proposta di Legambiente prevede anche la creazione di un parco fotovoltaico e l' insediamento di aziende ad elevato tasso di innovazione. È evidente che la riduzione del costo del gas per le aziende della Regione potrebbe favorire un rilancio economico dell' intera area». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GANZ BARBARA

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INTERVISTAHeather WhiteRicercatrice dell' Università di Harvard. «Le condizioni di lavoro non muteranno»

PRATO «Nessuna illusione: le condizioni di lavoro nelle aziende cinesi di fast fashion di Prato non cambieranno dall' oggi al domani». Heather White, ricercatrice all' Edmond Safra Center for Ethics dell' Università americana di Harvard, esperta di condizioni di lavoro nelle comunità cinesi mondiali, era a Prato nei giorni dell' incendio nel capannone­dormitorio (sette operai morti e due feriti). E ha sentito la console cinese di Firenze, Wang Xinxia, impegnarsi di fronte al sindaco e al consiglio comunale, riunito il 4 dicembre scorso in seduta straordinaria per commemorare la tragedia, a «collaborare con le istituzioni italiane per dire no all' illegalità». Eppure White è scettica sulla possibilità di cambiamento: «Il consolato cinese ha ignorato il brutale sfruttamento dei lavoratori che è stato il modus operandi nelle fabbriche cinesi di Prato negli ultimi 15 anni. E non darà alcun aiuto ai lavoratori». La convinzione della ricercatrice è rafforzata dai colloqui avuti con alcuni operai cinesi che lavorano in aziende di abbigliamento di Prato: «Sa cosa mi hanno detto? Che quando chiamano il consolato cinese per avere assistenza, la cornetta viene messa giù e non ottengono alcun aiuto. Dicono che il rapporto è completamente diverso da quello che abbiamo in Occidente con ambasciate e consolati». E infatti, aggiunge White, «nessuno degli operai con cui ho parlato crede che le parole del console diventeranno realtà». In ogni caso, secondo la ricercatrice americana, il consolato «se volesse avrebbe un sacco di lavoro da fare visto che la situazione a Prato è ormai fuori controllo: c' è da affrontare il crescente problema della criminalità, della mancanza di sicurezza nelle fabbriche, della rete di trafficanti che porta i lavoratori illegalmente in Italia». E poi, secondo Heather White, «il consolato dovrebbe collaborare col governo italiano in materia di espulsioni, visto che le stime sono ancora più alte di quelle che leggo: oggi i clandestini cinesi che vivono a Prato sono più di 30mila». Secondo la ricercatrice «la Cina preferisce esternalizzare il problema della popolazione, e disporre di oltre un milione di lavoratori impiegati all' estero che mandano i soldi guadagnati verso la madrepatria, come fanno le cinquemila fabbriche cinesi di Prato che inviano un milione di dollari al giorno in Zhejiang e Fujian». Su cosa accadrà adesso a Prato, Heather White ha le idee chiare: «I lavoratori cinesi vorrebbero migliorare le proprie condizioni di lavoro ma hanno giustamente paura di ritorsioni nelle fabbriche. L' intervento delle autorità locali e del sindacato è necessario. Il sindacato dovrebbe mettere manifesti che spiegano i diritti dei lavoratori intorno a via Pistoiese (cuore della Chinatown, ndr): la gente li leggerà, anche se poi verranno strappati.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 26 3 gennaio 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore

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E si potrebbe dare un numero di telefono di un consulente cinese disponibile a rispondere alle domande». Si.Pier. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 27 3 gennaio 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore

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Taranto. Colpi di pistola contro la sede PUGLIA. Nuovo attentato a Confindustria L' ALLARME Cesareo: diamo fastidio con la nostra battaglia per la trasparenza negli appalti; più chiarezza sull' industria nell' area.

Domenico Palmiotti TARANTO Tre colpi di pistola calibro 9 sparati contro la sede di Confindustria Taranto. È il secondo attentato nel giro di un mese alla sede degli industriali. Il primo nella notte fra il 4 e il 5 dicembre scorso, quando ignoti, dopo aver imbevuto di liquido infiammabile uno straccio, vi diedero fuoco e le fiamme bruciarono parzialmente il portone della sede di via Dario Lupo. L' altra notte, invece, due colpi hanno raggiunto i battenti del portone mentre un' altro si è infranto contro la vetrata di una finestra attigua, corrispondente al pian terreno di Confindustria. «L' attentato a Confindustria è da approfondire seriamente ­ afferma il colonnello Daniele Sirimarco, comandante provinciale dei Carabinieri di Taranto ­. Anzitutto, è il secondo episodio a distanza di un mese; eppoi, questo è un momento in cui la città si sta interrogando in modo forte sull' industria e su come continuare ad avere la sua presenza». Sirimarco, che ieri mattina si è recato nella sede di Confindustria per un incontro col presidente Vincenzo Cesareo, dice che gli accertamenti tecnici e balistici, già avviati dai Carabinieri, «permetteranno di inquadrare meglio quanto avvenuto. Rispetto ad una primissima fase, abbiamo escluso l' impiego di una pistola calibro 22, che è molto diffusa. E quindi, andando su un genere di arma diversa, sono altri i contesti che dobbiamo esaminare». Per Cesareo ­ a cui ieri ha telefonato il questore di Taranto, Enzo Mangini ­, «spiegazioni su questo secondo attentato non sappiamo darne, ma un punto ci sembra chiaro: il gesto di un mese fa non può più ritenersi isolato». La nuova intimidazione, per il presidente di Confindustria Taranto, «potrebbe essere la reazione di chi sta cercando di osteggiare la linea che stiamo portando avanti in materia di appalti pubblici e progetti di rilancio dell' area. L' azione di contrasto di Confindustria contro ogni pressione ed infiltrazione illecita può essere stata interpretata da alcuni ambienti come un elemento di disturbo. Questo però conferma come sia giusta la nostra linea, spingendoci a portarla avanti». Cesareo ricorda le prese di posizione di Confindustria ed Ance Taranto contro i massimi ribassi nei lavori pubblici. «Ci sono stati casi importanti ­ afferma Cesareo ­ come la strada regionale 8, Taranto­ Avetrana, e la strada dei moli nell' area portuale. Abbiamo sempre denunciato questo sistema dicendo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 28 3 gennaio 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore

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che un intervento assegnato con ribassi eccessivi fa sorgere inevitabilmente dei dubbi: o quel lavoro sarà eseguito male e porrà problemi nel giro di qualche tempo, oppure chi se lo è aggiudicato, non ha evidentemente interesse a remunerare col lavoro la propria attività di impresa perchè ha altri scopi e altri obiettivi. Poichè le amministrazioni locali stanno recependo la nostra denuncia, impegnandosi a limitare il massimo ribasso nelle gare pubbliche, e considerato che stiamo per firmare con la Prefettura un protocollo sulla legalità, può darsi che questo abbia dato fastidio». Cesareo, però, non sottovaluta un altro elemento ed è il clima di «esasperata conflittualità nel quale Taranto vive da molti mesi. Non si può negare la fortissima crisi della città e l' altrettanto forte disagio sociale, ma questo non autorizza nessuno ad inasprire i toni e ad invelenire il clima. Occorrono moderazione, civiltà, rispetto del dissenso purchè espresso in forme costruttive e democratiche, mettendo al bando tutti gli estremismi». Una posizione condivisa anche dalla Fillea Cgil: «C' è bisogno di un clima che torni quanto prima ad essere sereno e costruttivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

PALMIOTTI DOMENICO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 29 3 gennaio 2014 Pagina 2 Italia Oggi

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Improve your American English. Scrapping is not enough, building is also needed

New year, new Renzi. The Secretary of the has taken the stage on the night of New Year' s Eve (to provide further evidence of his activism that does not take breaks) and interviewed with the newspaper il Fatto Quotidano. He praised president Napolitano' s New Year message (sweeping away the suspicions of a latent conflict with the head of state) and invited the 5 Star Movement to work for some essential reforms (first of all that of the Senate, transforming it in the house of regions). And then (addressing Enrico Letta ) suggested not to consider the 3 per cent deficit to gross domestic product ratio as definitive. «Europe needs an alive . » If you show «that you are starting with education, culture and social reforms then in Europe they will applaud you even if you surpass 3 percent.» Daring and brave, Renzi plays all over the field, suggesting solutions and improvising new alliances for the party of which he is secretary. In the coming weeks and months we will check if it is only propaganda, or if he' s going to really change the horizons of the Democratic Party and the entire Italian politics. The first may be true, considering that in the same interview Renzi shows a certain lack of confidence in the ability of Grillo' s politics, and the competition with Letta does not seem to predict (beyond the mutual recognition ) an agreement of intent in strategies to launch a recovery (even in implementing institutional reforms). It is not even clear whether, at the time of the interview (during Max Pezzali' s New Year' s concert in Florence), the mayor was able to assess the full extent of their statements. The hope is that he was serious and had not exceeded the toast. Because Italy needs politicians who aim to change the rules of the game, showing imagination, who are not afraid to take the step up to the plate (even turning to Beppe Vaffa). If 2014 were to conform to the rules of 2013 and 2012, our destiny would certainly not be rosy. The problem is not scrapping: it' s rebuilding, experimenting with some new ideas.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 30 3 gennaio 2014 Pagina 18 Italia Oggi

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brevi

Qatar Holding nel capitale di Vente Privée. La società di investimenti che fa capo al fondo sovrano Qatar Investment Authority, e controlla fra gli altri i grandi magazzini Harrods e la Costa Smeralda, è entrata con una quota minoritaria nel capitale del portale francese di vendite online. Lady Gaga volto di Versace per la primavera­ estate. La cantante pop ha affidato a un tweet di mercoledì sera assieme agli auguri per il nuovo anno le nuove immagini della campagna multisoggetto di Versace (nella foto). La maison della Medusa ha dichiarato come l' artista rispecchi «lo spirito creativo, sperimentale e senza paura di Versace». Natale record per la gdo inglese. Anticipando di una settimana la comunicazione dei risultati di Natale, la catena John Lewis ha dichiarato vendite a dicembre per 734 milioni di sterline (882 mln di euro) a +5% rispetto al 2012. Gli acquisti nei negozi sono cresciuti dell' 1,2%, favoriti dal servizio «click and collect» con cui si ordina online e si ritira nello store di vicinato. Il gruppo di grandi magazzini House of Fraser che conta 61 negozi nel Regno Unito ha incassato 1,2 miliardi di sterline (1,4 mld di euro), in crescita del 7,3%, e vendite e­ commerce a +57.7%. Ryanair, nuovi servizi e posti numerati. La compagnia low cost ha annunciato nuove facilitazioni per i passeggeri secondo una politica di marketing varata ad autunno 2013 a tutela dei clienti. Da oggi il vettore, che ha registrato a dicembre 5 mln di passeggeri (+2% rispetto all' anno scorso), applicherà nuove riduzioni sui prezzi dei bagagli extra in aeroporto. La compagnia introdurrà poi i posti numerati a partire dal 1° febbraio.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 31 3 gennaio 2014 Pagina 25 Italia Oggi

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La novità introdotta dalla manovra è applicabile agli importi oltre i 15 mila euro. Compensazioni condizionate Visto di conformità anche per i crediti Irpef, Ires e Irap.

Crediti Irpef, Ires e Irap oltre i 15 mila euro, utilizzabili nel 2014, ancorché riferibili al 2013, in compensazione, ma con obbligo di apposizione del visto di conformità in dichiarazione. L' utilizzo, fatte salve diverse indicazioni, appare condizionato alla preventiva presentazione della dichiarazione, dalla quale detto credito emerge. È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 dello scorso 27 dicembre, la legge 27/12/2013 n. 147, cosiddetta «Legge di stabilità 2014», entrata in vigore dall' 1/01/2014, che ha previsto, tra le numerose novità, l' obbligo di rilascio del visto di conformità per i crediti riguardanti imposte dirette, ritenute alla fonte e sostitutive. Infatti, il comma 574, dell' articolo unico della citata legge annuale, analogamente a quanto prescritto ai fini dell' Iva, ha disposto che l' utilizzo in compensazione, con il modello di delega «F24», dei crediti Irpef, Ires, Irap, ritenute alla fonte e imposte sostitutive, per importi superiori a euro 15 mila annui, necessita dell' apposizione del visto di conformità, di cui al comma 1, lett. a), art. 35, dlgs 241/19987, in sede dichiarativa; limite da considerarsi autonomamente per ogni tipologia di credito d' imposta, come avviene per l' Iva. Per le società di capitali, assoggettate al controllo contabile, di cui all' art. 2409­bis c.c., il visto di conformità può essere (facoltà) sostituito dalla sottoscrizione della dichiarazione, del soggetto incaricato al controllo contabile (revisore contabile), che attesti l' esecuzione dei controlli prescritti dal comma 2, dell' art. 2, dm 164/1999. Con riferimento ai soggetti abilitati per il rilascio del visto di conformità, l' individuazione è demandata al citato art. 35, dlgs n. 241 del 1997 e, in particolare, trattasi dei responsabili dell' assistenza fiscale dei Caf­imprese, ai sensi dello stesso comma 1, lettera a), dell' art. 35, degli iscritti negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e in quelli dei consulenti del lavoro, ai sensi del comma 3 dell' articolo citato e degli iscritti, alla data del 30/09/1993, nei ruoli di periti ed esperti, tenuti dalle camere di commercio per la sub­categoria tributi. Il professionista può rilasciare il visto di conformità, almeno ai fini Iva, soltanto dopo aver eseguito una serie di controlli come la regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie, la

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 32 3 gennaio 2014 Pagina 25 Italia Oggi

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corrispondenza dei dati esposti nelle scritture contabili alla relativa documentazione, la corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili e la correttezza «formale» delle dichiarazioni presentate (circ. n. 57/E/2009 § 7). Ai soggetti indicati nell' art. 35 citato, che rilasciano il visto di conformità, ovvero l' asseverazione, infedele, si rende applicabile la sanzione amministrativa da euro 258 a euro 2.582, di cui alla lett. a), comma 1, art. 39, dlgs 241/1997, fatti salvi ulteriori provvedimenti, come la cancellazione dai relativi elenchi, in presenza di violazioni particolarmente gravi o ripetute. Si deve porre attenzione, inoltre, alle sanzioni applicabili in presenza di crediti esistenti, ma non utilizzabili, cui si rende applicabile la sanzione pari al 30% dei medesimi crediti utilizzati e delle indebite compensazioni, per le quali si rende applicabile la sanzione dal 100 al 20% del credito inesistente. Si evidenziano, però, alcune problematiche di natura operativa giacché le disposizioni richiamate pongono soltanto l' obbligo di apposizione del visto per la compensazione di importi superiori a 15 mila euro, con la conseguenza che, sebbene diversa l' applicazione rispetto a quella dell' Iva, per la quale il credito superiore a 5 mila euro è utilizzabile a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione, non è chiaro se il visto debba essere rilasciato anteriormente all' utilizzo, bloccando di fatto tutte le compensazioni fino a giugno, o anche successivamente all' utilizzo stesso. Infine, si ritiene che, ancorché il credito risulti superiore a 15 mila euro, se il contribuente desidera utilizzare un' entità inferiore (per esempio 10 mila), non si renda necessario apporre il visto di conformità. © Riproduzione riservata.

FABRIZIO G. POGGIANI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 33 3 gennaio 2014 Pagina 26 Italia Oggi

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Tarsu sugli stadi a carico dei negozi

Tarsu sugli stadi di calcio a carico dei commercianti. Il pagamento della tassa rifiuti per locali e aree ubicate all' interno di uno stadio di calcio, infatti, non è a carico della società sportiva che ha la concessione per l' utilizzo dell' impianto. Il tributo è dovuto dai soggetti che al suo interno esercitano le attività commerciali (bar, ristoranti), anche se l' utilizzo dei locali è saltuario ed è limitato ai giorni in cui si svolgono le partite. E non importa che nell' atto di concessione a favore dell' unione sportiva Lecce calcio il comune si sia riservato la facoltà di consentire a terzi l' uso dell' impianto. Questo non limita comunque il diritto di occupazione e detenzione delle aree ricevute in sub concessione. È quanto ha affermato la Commissione tributaria regionale della Puglia, sezione staccata di Lecce (XXII), con la sentenza n. 177 dell' 1 ottobre 2013. Per i giudici d' appello, nel contratto stipulato tra la U.S. Lecce e il sub­concessionario è previsto l' affidamento della gestione all' interno dello stadio comunale del servizio bar nel corso delle partite e manifestazioni organizzate dalla società «senza nessuna predeterminazione di uno specifico periodo dell' anno ovvero di un numero fisso, o variabile per le differenti annualità, di giorni di occupazione». Quindi, viene effettuata una stabile occupazione delle aree produttive di rifiuti, con «facoltà di farvi gestione dell' attività di commercio ogni qual volta nello stadio la U.S. Lecce organizzi "partite" o altre manifestazioni». In effetti, il presupposto della tassa rifiuti solidi urbani è l' occupazione o detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti. L' articolo 62, comma 2, del decreto legislativo 507/1993 dispone che non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell' anno, qualora tali circostanze siano indicate nella denuncia originaria o di variazione e debitamente riscontrate in base a elementi direttamente rilevabili o a idonea documentazione. Tra i locali e le aree che non possono produrre rifiuti per la natura delle loro superfici rientrano quelli situati in luoghi impraticabili, interclusi o in stato di abbandono. La legge prevede, dunque, una presunzione relativa di produzione dei rifiuti che ammette la prova contraria. Le condizioni che fanno venir meno la presunzione di legge della potenziale produzione di rifiuti devono essere provate dal contribuente e accertate dall' amministrazione comunale. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 34 3 gennaio 2014 Pagina 26 Italia Oggi

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SERGIO TROVATO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 35 3 gennaio 2014 Pagina 27 Italia Oggi

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brevi

«Ritengo che l' 8 gennaio, data in cui andrà in Aula il decreto per l' abolizione della seconda rata Imu, sia una data utile anche per vedere approvato il decreto che apporta modifiche alla Iuc». Lo ha detto il sottosegretario all' economia Pier Paolo Baretta, in merito alle richieste dei comuni di correzione della nuova tassa sulla casa, nella sua componente relativa ai servizi indivisibili, aumentando le detrazioni. Ottenere, in sede di conversione del decreto «Milleproroghe», tre anni di tempo. Questo l' impegno della regione Emilia Romagna a proposito dei tempi di restituzione delle rate dei prestiti assunti per il pagamento delle imposte da parte delle imprese del cratere sismico. «Bisogna prendere atto che non si deve pagare subito» sottolineano il presidente della giunta Vasco Errani e l' assessore alle Attività produttive . «Noi lavoreremo insieme ai parlamentari, durante la conversione in legge del decreto, per raggiungere il nostro obiettivo». Per la prima volta i detenuti presenti nelle 14 carceri del Lazio scendono sotto quota 7.000, attestandosi a 6.904, duecento in meno rispetto a un mese fa, a fronte di una capienza regolamentare di 4.799 posti. A rendere noti i dati è il garante regionale dei detenuti, Angiolo Marroni, secondo cui, a livello nazionale, nelle 205 carceri italiane (con 47.709 posti disponibili) i detenuti sono 62.716, circa 1.400 in meno rispetto ai 64.084 censiti il 2 dicembre scorso, per un tasso di sovraffollamento del 31%.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 36 3 gennaio 2014 Pagina 28 Italia Oggi

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i casi in cui manca l' oggetto dell' imposizione alla luce di prassi e giurisprudenza. Imu non dovuta (neppure sull' area edificabile) Esenti i fabbricati privi di rendita e lastrici solari usati nella costruzione di impianti.

Non sono tenuti a pagare il saldo Imu gli immobili in corso di costruzione e tutti quelli privi di rendita. In questi casi il tributo non è dovuto né sul fabbricato né sull' area edificabile utilizzata a fini edificatori. Non sono soggetti all' imposizione neppure i lastrici solari anche nel caso in cui vengano utilizzati come area edificabile durante la fase di costruzione di un impianto fotovoltaico. Dunque, vi sono dei casi in cui manca l' oggetto dell' imposizione perché un bene non può essere considerato area fabbricabile né fabbricato, se non ultimato, effettivamente utilizzato o se privo di rendita. Si trovano in questo stato i fabbricati che in catasto risultano iscritti nelle cosiddette categorie fittizie (F1 ­ area urbana, F2 ­ unità collabenti, F3 ­ unità in corso di costruzione, F4 ­ unità in corso di definizione e F5 ­ lastrico solare). Per esempio, nella categoria F/2 vengono iscritti gli immobili danneggiati o distrutti. Questa categoria viene attribuita agli immobili che non sono suscettibili di fornire reddito, come le costruzioni non abitabili o non agibili a causa di dissesti statici, fatiscenza o inesistenza di elementi strutturali e impiantistici. Al riguardo, il dipartimento delle Finanze del Ministero dell' economia (risoluzione n. 8 del 22 luglio 2013) ha chiarito, richiamando una recente sentenza della Cassazione (17035/2013), che i fabbricati in corso di costruzione, quelli in corso di definizione, le unita cosiddette collabenti e i lastrici solari non devono pagare l' Imu né come fabbricati né come aree edificabili. In base alla normativa Ici contenuta nel decreto legislativo 504/1992, che si applica anche all' Imu, non si può tassare l' area edificabile in presenza di un fabbricato regolarmente iscritto in catasto, anche se privo di rendita, in quanto, per ragioni contingenti, inagibile. Allo stesso modo non può essere assoggettato a imposizione un fabbricato in corso di costruzione. Secondo la Cassazione, una volta che l' area edificabile sia comunque utilizzata, il valore della base imponibile ai fini dell' imposta si trasferisce alla costruzione realizzata. Le aree edificabili, quindi, sono soggette all' imposta municipale fino a quando venga realizzata una prima costruzione. Da questo momento oggetto di imposta è la costruzione, mentre l' area fabbricabile diviene una pertinenza esente. In realtà, in base all' articolo 5 del decreto legislativo 504/1992, se un fabbricato non è ultimato, effettivamente utilizzato o è senza rendita dovrebbe scontare sempre l' imposta l' area sottostante

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 37 3 gennaio 2014 Pagina 28 Italia Oggi

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utilizzata a fini edificatori. È questa la regola applicata dai comuni da venti anni. Non ci dovrebbe essere una zona d' ombra che esonera l' immobile, area o fabbricato, dal pagamento del tributo. ©Riproduzione riservata.

SERGIO TROVATO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 38 3 gennaio 2014 Pagina 28 Italia Oggi

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Trasferimento del plafond senza limiti

In tema di trasferimento del plafond Iva nell' affitto di azienda, nessuna norma specifica stabilisce il passaggio in capo all' affittuario, come presupposto per il trasferimento del plafond, di tutti i rapporti giuridici di debito e credito; nonostante la prassi interpretativa dell' amministrazione finanziaria propenda per la tesi contraria, recepita in numerose circolari e risoluzioni, il giudice tributario è soggetto soltanto alla legge, per cui può ben discostarsi, nella propria decisione, da tali posizioni. Sono le interessanti conclusioni che si leggono nella sentenza n. 216/67/13 della Commissione tributaria regionale di Milano (sede staccata di Brescia) depositata in segreteria lo scorso 26 luglio. La vicenda riguarda il trasferimento del plafond Iva per acquisti in sospensione d' imposta, transitato da una società in concordato preventivo a una società per azioni unipersonale (società veicolo appositamente costituita), subentrata nella gestione con contratto di fitto di azienda e successivamente incorporata dalla società madre. Le Entrate di Bergamo notificavano un accertamento per recuperare imposte per oltre 610 mila euro. Secondo gli accertatori, il trasferimento del credito erariale era avvenuto in maniera illegittima in quanto, per garantire una continuità aziendale, lo stesso avrebbe dovuto essere accompagnato dal trasferimento di tutti i rapporti giuridici, compresi i debiti e i crediti. La Commissione provinciale di Bergamo, applicando le disposizioni dell' articolo 8 comma 4 del dpr n. 633/72, nel testo aggiunto dall' articolo 1 comma 5 della legge n. 66 del 1992 accoglieva il ricorso. L' Ufficio opponeva la decisione rivolgendosi alla Commissione regionale di Brescia e obiettando come il collegio di primo grado non avesse affatto esaminato la posizione espressa dall' amministrazione finanziaria in numerose risoluzioni ministeriali, che subordinavano il trasferimento del plafond nel fitto di azienda al trasferimento di tutti gli altri rapporti giuridici, attivi e passivi. Il collegio regionale non ha avuto dubbi e ha confermato la decisione di prima istanza. «Il giudice di primo grado», osserva la Commissione, «ha motivato l' accoglimento del ricorso con la rilevata sussistenza delle condizioni richieste dall' articolo 8, comma 4 del dpr n.633/72, affinché possa verificarsi il trasferimento in capo all' affittuario di azienda del beneficio del trasferimento degli acquisti in sospensione d' imposta». I giudici regionali proseguono l' esame dei motivi di accoglimento del ricorso di primo grado ed escludono il vizio di motivazione sollevato dall' Agenzia erariale rifacendosi ad un principio di rilevanza costituzionale. Nello specifico, la Commissione afferma che, in considerazione dell' articolo 101 comma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 39 3 gennaio 2014 Pagina 28 Italia Oggi

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2 della Costituzione, il giudice è assoggettato a osservare solo la legge; conseguentemente la mancata indicazione delle ragioni per le quali non ha ritenuto di conformarsi alla prassi interpretativa espressa nelle risoluzioni dell' amministrazione finanziaria non implica un vizio di motivazione. ©Riproduzione riservata.

BENITO FUOCO E NICOLA FUOCO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 40 3 gennaio 2014 Pagina 31 Italia Oggi

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la legge di stabilità ai raggi x. Mini­Imu 2014, l' ultima tassa sugli immobili

Il famoso detto «anno nuovo vita nuova» mal si concorda con la famigerata imposta Imu sulla prima casa che rimane ai primi posti nella scaletta degli adempimenti operativi degli studi e dei Contribuenti anche per il 2014. Come noto con il Decreto Legge n.133 del 30 novembre 2013 è stata sancita l' abolizione definitiva della seconda rata Imu per i seguenti immobili: ­ abitazione principale e relative pertinenze (escluse categorie A/1, A/8 e A/9);­ unità immobiliari assimilate all' abitazione principale (unità appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa e assegnate ai soci, alloggi degli Iacp, ex casa assegnata al coniuge separato, unità che il Comune ha assimilato alle abitazioni principali come quelle possedute dagli anziani ricoverati in case di cura, cittadini italiani non residenti in Italia (se casa non locata), unità data in comodato a parenti entro il primo grado e utilizzata come abitazione principale, immobile posseduto dal personale delle forze armate indipendentemente dalla residenza anagrafica se non concesso in locazione); ­ terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (restano esclusi e terrene montani ma sono invece soggetti a Imu gli altri terreni agricoli); ­ fabbricati rurali strumentali (sono soggetti quelli rurali ad uso abitativo non adibiti ad abitazione principale). Tuttavia in presenza di maggiore aliquota deliberata dal Comune per il 2013 per l' abitazione principale e le relative pertinenze la differenza tra l' imposta calcolata con l' aliquota effettiva e quella con l' aliquota di base deve essere versata entro il 24 gennaio 2014 per il 40% dal contribuente (il restante 60% risulta invece a carico dello Stato). La legge di Stabilità 2014 appena approvata ha introdotto modifiche in merito alla fiscalità immobiliare dando alla luce la nuova Iuc (Imposta unica comunale) caratterizzata dalla presenza di tre componenti diverse ovvero: ­ l' Imu dovuta dal possessore degli immobili (sono in questo caso escluse le abitazioni principali e il tributo continua ad essere dovuto per gli altri immobili ovvero abitazioni secondarie, uffici, negozi ecc.); ­ una tassa sui servizi indivisibili (ad esempio manutenzione delle strade, illuminazione, sicurezza ecc.) detta Tasi; ­ una tassa relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento a carico dell' utilizzatore denominata Tari. In alcuni casi la Tasi può essere a carico sia del proprietario, ma anche dell' utilizzatore dell' immobile e, tale circostanza si verifica, ad esempio, qualora il fabbricato sia stato concesso in locazione per un periodo

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superiore a sei mesi (il locatario potrebbe quindi pagare una quota nella misura compresa tra il 10 e il 30% come stabilito dal Comune con proprio regolamento). In sostanza la Tasi reintroduce l' Imu sulla prima casa e il Comune può deliberare le aliquote applicabili per ciascuna tipologia di immobile nel limite massimo dell' aliquota consentita dalla legge statale per l' Imu al 31 dicembre 2013 fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile (forse il tetto potrebbe essere alzato all' 11,60% con apposito provvedimento). Considerando che l' Imu sulla prima casa non è dovuta, a regime la Tasi potrebbe essere determinata, avendo riguardo ai regolamenti dei singoli Comuni, proprio nella misura del 6 per mille (solo nel primo anno la Tasi non potrà superare il 2,5 per mille, ma dal 2015 in avanti sulla prima casa il tributo potrebbe essere teoricamente dovuto nella misura del 6 per mille). Per i fabbricati rurali strumentali infine l' aliquota massima della Tasi non può superare l' 1 per mille. La legge di Stabilità 2014, oltre alla proroga al 24 gennaio 2014 del termine per il pagamento della mini­Imu 2013 (40%) ha anche previsto quanto segue: ­ esclusione dal pagamento di sanzioni e interessi gli eventuali carenti versamenti della seconda rata Imu 2013 se regolarizzati entro il termine del 16 giugno 2014; ­ la tassazione, a far data dal 2013, ai fini del reddito del 50% della rendita catastale per gli immobili abitativi non locati situati nel medesimo Comune nel quale si trova l' abitazione principale del possessore (rimangono escluse le seconde case e le unità immobiliari locate); ­ l' esenzione Imu a decorrere dal 2014 di tutti i fabbricati rurali strumentali; ­ la riduzione da 110 a 75 del coefficiente moltiplicatore da applicare ai fini Imu al reddito dominicale rivalutato dei terreni agricoli (anche non coltivati) solo se posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti alla Previdenza agricola;­ infine (buona notizia) l' Imu dovuta sugli Immobili strumentali viene resa deducibile dalle imposte sui redditi nella misura del 30% per il 2014 e del 20% dal 2015 in poi.

CELESTE VIVENZI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 42 3 gennaio 2014 Pagina 33 Italia Oggi

Enti locali

Personale, spese senza sconti per i mini­enti

Per i piccoli comuni, le spese di personale restano rigide. Infatti, l' importo previsto per le assunzioni programmate, ma che non sono state poi effettuate, non può incrementare, virtualmente, il livello della spesa di personale da prendere in considerazione nell' anno di riferimento, ai fini del rispetto della riduzione di spesa imposta dall' articolo 1, comma 557 della legge finanziaria 2007. Così ha statuito la sezione autonomie della Corte dei conti, nel testo della deliberazione n. 27/2013, pubblicata ieri sul sito istituzionale della stessa magistratura contabile, rispondendo a un quesito sollevato dalla sezione regionale piemontese in ordine alla possibilità che, per gli enti soggetti al patto di stabilità, nella spesa di personale per l' anno di riferimento, ai fini della riduzione prevista dall' art. 1, c. 557 della legge n. 296/2006, possa essere compreso l' importo relativo ad assunzioni programmate ma che poi non è stato possibile effettuare. Sul punto, infatti, si devono registrare due diversi orientamenti che, in questi anni, sono stati messi nero su bianco dalle articolazioni regionali della Corte. Da un lato, alcune Sezioni ritengono che l' assunzione programmata nell' anno di riferimento sia da intendere come avvenuta, ancorché «virtualmente» e conteggiabile ai fini della riduzione della spesa di personale nell' anno. Dall' altro, invece, altre sezioni della Corte hanno ritenuto inderogabile l' estensione del regime più restrittivo ai comuni più piccoli, obbligandoli a ridurre la spesa rispetto all' esercizio finanziario precedente. Le sezioni favorevoli alla reintegrazione del personale cessato sostengono che, in costanza di procedure assunzionali già avviate, la spesa di personale dell' anno di riferimento possa essere virtualmente incrementata dell' importo derivante dall' assunzione programmata e non effettuata, ma stanziata in bilancio, generando quello che tecnicamente viene definito il cosiddetto «effetto prenotativo» delle spese. A sostegno di ciò, vi è la necessità di sopperire all' inadeguatezza degli organici più esigui, ma anche l' esigenza di portare a conclusione l' iter delle relative procedure assunzionali. A l contrario, l' indirizzo opposto alla tesi sopra evidenziata, contesta la sostenibilità del conteggio figurativo delle spese programmate, in quanto, nel confronto storico con l' anno successivo, non si tratterebbe di spese effettivamente sostenute, ma puramente virtuali. La Sezione autonomie, con la deliberazione di ieri, ritengono che non sia sostenibile la soluzione dell' effetto prenotativo, in quanto potrebbe dimostrarsi una modalità elusiva del principio della riduzione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 43 3 gennaio 2014 Pagina 33 Italia Oggi

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programmata della spesa di personale, in quanto si raffrontano due aggregati non omogenei, ovvero quello relativo alla spesa virtuale e l' altro relativo a quella effettiva. L' utilizzo di interpretazioni in parte derogatorie delle norme, per la Sezione autonomie, può apparire «comprensibile», in quanto risponde all' intento di favorire gli enti che versano in gravi situazioni di deficit di competenze, ma questo non è aderente alla disposizione di legge, che è «di stretta interpretazione». In conclusione, l' estensione dei vincoli assunzionali a tutti i comuni con più di 1.000 abitanti (ex art. 16 del dl n. 138/2011) «non presenta particolari incompatibilità» con le misure di contenimento della spesa pubblica. I mini enti, infatti, possono riprogrammare sia le procedure di reclutamento delle risorse umane, facendo leva sulle previste forme di associazionismo comunale, quale modulo organizzativo più flessibile, economico ed efficiente.

ANTONIO G. PALADINO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 44 3 gennaio 2014 Pagina 33 Italia Oggi

Enti locali

La sezione autonomie della Corte conti risolve la querelle. Compensazioni possibili. Tagli alla spesa più flessibili Fermo restando il tetto complessivo, gli enti sono autonomi.

Fermo restando l' obiettivo complessivo di spesa pubblica da tagliare, saranno gli enti locali a decidere come e dove. Privilegiando per esempio alcune voci di spesa rispetto ad altre «in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell' ente». Le norme che dal 2010 in poi si sono alternate per imporre alle amministrazioni locali specifiche percentuali di spesa da ridurre, prendendo di mira un po' tutto (dalle consulenze alle collaborazioni, dalle pubbliche relazioni ai convegni, dalle spese di rappresentanza alle sponsorizzazioni, dalle auto di servizio, ai mobili, dalla carta alle auto blu) non devono essere interpretate con rigidità. Ma vanno, invece, lette alla luce di quanto sostenuto dalla Corte costituzionale che con sentenza n. 139/2012 ha stabilito un principio di carattere generale affinché i tagli agli enti locali siano legittimi: lo stato può solo fissare un limite complessivo di risparmio, «lasciando agli enti ampia libertà di allocazione fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa». Questo è l' orizzonte interpretativo lungo cui devono muoversi le riduzioni di spesa imposte dallo stato centrale. Lo ha stabilito, con delibera n. 26/2013 (depositata in segreteria il 30/12), la sezione autonomie della Corte dei conti che, su input della sezione regionale della Lombardia, è intervenuta a fare chiarezza sulla corretta interpretazione dell' art. 1, comma 141 della legge n. 228/2012 (legge di Stabilità 2013) oggetto di diverse letture lungo lo Stivale. Si tratta della disposizione che per il 2013 e 2014 impone di tagliare dell' 80% (rispetto alla media fatta registrare nel 2010­2011) la spesa per mobili e arredi. Sull' applicazione della norma erano giunte alla Corte conti Lombardia due richieste di parere da parte della provincia di Sondrio che da un lato intendeva escludere dal novero delle spese da ridurre quelle per l' acquisto di arredi scolastici e dall' altro proponeva una lettura più flessibile degli obiettivi di risparmio che consentisse «una gestione unitaria e consolidata dei budget inerenti le varie tipologie di spesa». Le sezioni regionali di controllo non sono riuscite a pervenire a una lettura unitaria delle norme sui tagli. E accanto a interpretazioni più restrittive come quella della stessa Corte conti lombarda, se ne sono distinte altre più a maglie larghe come quella delle sezioni riunite per la regione Sicilia che hanno invece aperto la strada a compensazioni nell' ambito delle singole voci di spesa, fermo restando il limite

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 45 3 gennaio 2014 Pagina 33 Italia Oggi

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complessivo imposto dalla legge. La sezione autonomie ha aderito proprio a quest' ultima lettura, condividendo l' opinione dei giudici siciliani che le norme sui tagli agli enti locali vadano lette nel solco di quanto affermato dalla Consulta con la sentenza n. 139/2012. «Non vi è dubbio», scrive la sezione autonomie, «che una lettura costituzionalmente orientata dell' art. 1, comma 141, della legge n. 228/2012, impone la ricerca di una soluzione interpretativa che salvaguardi le scelte decisionali degli enti locali in tema di allocazione delle risorse, evitandone l' indebita compromissione dell' autonomia finanziaria». Per questo, la norma va letta nel senso di obbligare gli enti al rispetto del tetto complessivo risultante dall' applicazione dei coefficienti di riduzione della spesa per consumi intermedi, ma consentendo al contempo «che lo stanziamento in bilancio tra le diverse tipologie di spese soggette a limitazione avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell' ente».

FRANCESCO CERISANO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 46 3 gennaio 2014 Pagina 34 Italia Oggi

Enti locali

E invece è arrivata, come sempre, la proroga. A parlare è il responsabile finanziario di un ente. Il bilancio 2014 si poteva varare C' erano le condizioni per l' ok ai preventivi entro il 31/12.

L' avvio del 2014 non è dei migliori. Balletto di cifre e di scadenze. Nel frattempo, si dovrà approvare il bilancio di previsione 2014 con tutti i dubbi e le incertezze che caratterizzano ormai ogni anno. Il decreto del ministero dell' interno del 19 dicembre (G.U. n. 302 del 27 dicembre) ha prorogato al 28 febbraio 2014 la scadenza per l' approvazione del preventivo, anche se già si parla di ulteriori proroghe. Ma sulle cifre per raggiungere gli equilibri le incognite sono ancora numerose. Basti pensare alla nuova Imposta unica comunale (Iuc) e alla sua prima scadenza. Dalla lettura della legge di Stabilità 2014, appena entrata in vigore, e stando alle novità in tema di fiscalità locale e patto di stabilità, sicuramente non ne mancheranno altre di proroghe. L' approvazione del bilancio di previsione per l' esercizio 2014 resta una partita aperta. Ma l' esercizio provvisorio poteva essere evitato? È il solito dubbio amletico che al termine di ogni esercizio frena gli uffici finanziari. A prescindere dalla proroga concessa, si ritiene che, nonostante le incertezze legislative, anche per il 2014, come per i precedenti, si sarebbe potuto affrontare il consiglio comunale entro il 31 dicembre 2013 e approvare il preventivo nei termini ordinari di legge. È evidente, ci sono i pro e i contro. Basta però precisare alcuni aspetti. Per il 2014, la nuova Iuc dovrebbe garantire (il condizionale è d' obbligo) il gettito dell' Imu, della Tares e coprire i servizi indivisibili; l' imposta municipale secondaria è rinviata al 2015; il patto di stabilità è stato ridefinito sia nelle percentuali dei saldi obiettivo, sia nelle medie di riferimento delle spese correnti (2009­2011), e, a breve, si capirà meglio il meccanismo di funzionamento degli spazi finanziari per il pagamento di spese in conto capitale (850 milioni per i comuni) e dei debiti ante 31 dicembre 2012 (500 milioni). All' atto pratico, il bilancio di previsione 2013, approvato entro il 30 novembre, contiene anche le annualità 2014/2015, e per tali annualità gli equilibri sono già garantiti. Motivo per cui, prima del 31 dicembre 2013, e a legislazione vigente a tale data (si ricorda che la legge di Stabilità è entrata in vigore l' 1 gennaio 2014), il bilancio avrebbe potuto essere approvato con il gettito Imu e Tares e con la definizione dei saldi ai fini del patto, tenendo conto della media 2009/2011 e utilizzando, per il 2016, la percentuale che era già nota da tempo e contenuta nel disegno di legge di stabilità.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 47 3 gennaio 2014 Pagina 34 Italia Oggi

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Il bilancio si chiama, per l' appunto, di previsione e può essere variato in ogni momento, a partire dal 2 gennaio. Non approvarlo significa incorrere in un duplice rischio, i cui riflessi sono svariati. Come sarà regolamentata la Iuc? Soprattutto, quando si avranno gli elementi di certezza che consentiranno ai comuni di disciplinare il nuovo tributo? Ricordiamo tutti quante volte il legislatore ha cambiato le regole su Imu e Tares nel corso del 2013, rendendo difficile non solo l' istituzione del tributo sui rifiuti, ma la quantificazione e la corretta contabilizzazione delle entrate locali, fondo di solidarietà compreso (sul ristoro dell' Imu 2013 dovremo aspettare un decreto del Mef previsto per il 28 febbraio 2014 ­ dl n. 133/2013). Il rischio Iuc è il medesimo. Si fanno già le prime ipotesi di come, quando e quanto dovranno pagare i contribuenti a titolo di imposta unica. L' altro grosso limite, derivante da tale proliferarsi di norme poco chiare, tocca la liquidità e le casse comunali. Non è certamente salutare, a lungo andare, l' estensione a 5/12 dei limiti di anticipazione di tesoreria. Ritardi nell' attuazione della Iuc, e l' esperienza insegna, produrrebbero un eccessivo ricorso alle anticipazioni e un blocco quasi certo dei pagamenti, con i noti riflessi di aggravio di costi per interessi, atti di pignoramento e spese per la difesa da azioni esecutive. Per non parlare dei disagi recati ai contribuenti. Approvare il bilancio nei termini e poi ricorrere alle variazioni è sempre possibile, nonostante le «confusioni romane». Certo, nessuno potrebbe mai accusare l' ente di cattiva programmazione se ricorre più volte allo strumento delle variazioni! Al limite, la responsabilità potrà ricadere sul legislatore, che sembra non aver compreso a pieno le difficoltà che hanno dovuto subire tutti i comuni italiani nel corso di questi ultimi due anni, e che, si teme, si ripeteranno anche per il 2014. In ultimo, appare utile ricordare le giuste bacchettate della Corte dei conti (delibera sezioni autonomie n. 23 del 14 ottobre) sulla gestione provvisoria in dodicesimi e sulla illogicità delle continue capriole del legislatore sulla fiscalità locale. Si ritiene che ne valga sempre la pena fare uno sforzo entro fine anno. I vantaggi si avrebbero per tutto l' esercizio successivo. Peccato che oggi è già tardi parlare di ciò; peccato che la politica, spesso, non tiene conto degli aspetti tecnici che, in molti casi, fanno la differenza.

MICHELANGELO NIGRO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 48 3 gennaio 2014 Pagina 34 Italia Oggi

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Per i mini­enti più tempo per le gestioni associate e sconti sul Patto

Più tempo e più risorse per le gestioni associate e sconti sul Patto. È complessivamente positivo per i piccoli comuni il bilancio della manovra contenuta nella legge di stabilità (legge 147/2013), anche se le misure varate non sono sufficienti a risolvere le diffuse criticità organizzative e finanziarie. Luci e ombre caratterizzano, in particolare, la nuova proroga concessa dal comma 530 per l' avvio delle forme associative che dovranno obbligatoriamente svolgere le funzioni fondamentali indicate dall' art. 19 del dl 95/2012. Anziché una dead­line unica (in precedenza fissata al 31 dicembre 2013), sono ora previste due scadenze: entro il prossimo 30 giugno, i mini enti dovranno mettere insieme altre tre funzioni, oltre alle tre già conferite entro la fine del 2012, mentre al 31 dicembre 2014 l' intero «core business» dovrà essere gestito tramite unione o convenzione. Il nuovo timing, tuttavia, mal si concilia con l' ormai imminente tornata elettorale, che interesserà più di 4 mila comuni, la maggior parte dei quali soggetti agli obblighi. Finora, infatti, quasi ovunque è prevalso un atteggiamento attendista (che le continue proroghe non hanno fatto che incentivare): le funzioni già devolute o sono da tempo gestite in forma associata (ad esempio, polizia locale o socio­ assistenziale) o non presentano al momento impatti significativi sul piano organizzativo (è sintomatico il caso del catasto). Nei prossimi mesi, invece, occorrerà lavorare sulle funzioni «pesanti», che coinvolgono la quasi totalità delle risorse (finanziarie, strumentali e soprattutto umane). Ed è pressoché impossibile che amministrazioni appena insediate possano in tempi brevi assumere delle scelte. In questo senso, avrebbe più senso tornare ad adempimenti con cadenza annuale, con il vantaggio, fra l' altro, di semplificare anche la fase transitoria. A ciò potrebbe provvedere il cd disegno di legge «Delrio» (appena licenziato dalla camera ed ora all' esame del senato). Tornando alla legge di Stabilità, essa ha anche previsto (comma 730) un incentivo finanziario per le gestioni associate, destinando una quota del fondo di solidarietà comunale, di importo non inferiore a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014­2016, ad incrementare il contributo spettante alle unioni di comuni (un' altra quota di identico importo è stata prevista a favore delle fusioni). Per chi, invece, ha optato o opterà per la convenzione, è stata prevista la rimodulazione degli obiettivi di Patto per non penalizzare gli enti capofila.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 49 3 gennaio 2014 Pagina 34 Italia Oggi

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Quest' ultimi, infatti, sostengono spese anche per gli altri enti convenzionati, con conseguente appesantimento dei propri obiettivi di finanza pubblica. Da quest' anno, tale aggravio sarà, invece, sterilizzato: a tal fine, entro il 15 marzo, occorrerà comunicare all' Anci (che a sua volta li trasmetterà al Mef) gli importi in riduzione e in aumento degli obiettivi di ciascun comune. Sempre in relazione al Patto, occorre segnalare i nuovi criteri di riparto dei bonus del Patto regionale verticale incentivato previsti dal comma 542: nel 2014, le regioni continueranno a destinarne la metà ai comuni con meno di 5 mila abitanti, ma solo fino all' azzeramento del rispettivo obiettivo. Gli spazi finanziari eventualmente eccedenti saranno acquisiti dal Mef e ridistribuiti ai mini enti di altre regioni. Il meccanismo presenta un dedalo di scadenze, fortemente anticipate rispetto agli anni passati. Le richieste dei comuni (compresi quelli con più di 5 mila abitanti) dovranno essere trasmesse entro il 1° marzo alle regioni, che dovranno deliberare entro il 15 marzo. Entro il 10 aprile, le stesse regioni dovranno comunicare le eccedenze al Mef, che entro il 30 aprile le assegnerà su scala nazionale e su base proporzionale ai comuni che presentino ancora un saldo obiettivo positivo. Ricordiamo, infine, che il Patto continua a non applicarsi ai comuni sotto i 1.000 abitanti.

MATTEO BARBERO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 50 3 gennaio 2014 Pagina 35 Italia Oggi

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Ci sono voluti 67 anni per dare corso alla norma della Costituzione regionale del 1946. Fisco, attuato lo statuto siciliano Alla regione una quota delle tasse pagate dalle imprese.

Dopo 67 anni sono state finalmente definite le modalità per determinare la quota delle imposte sul reddito spettanti alla regione Sicilia per gli insediamenti delle imprese che hanno gli stabilimenti nell' Isola ma la sede legale altrove. È stato, infatti, emanato, il 19 dicembre 2013, il decreto del direttore generale del dipartimento delle finanze, d' intesa con l' Assessorato regionale del bilancio e delle finanze della regione Sicilia, previsto dal comma 2 dell' art. 1 del dlgs 3 novembre 2005, n. 241 (si veda ItaliaOggi del 27/12/2013). Detta norma era finalizzata ad attuare l' art. 37 dello statuto della regione, approvato con regio dlgs 15 maggio 1946, n. 455, il quale dispone che «per le imprese industriali e commerciali che hanno la sede centrale fuori del territorio regionale ma che in essa hanno stabilimenti e impianti, nell' accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti e impianti medesimi». Questa disposizione costituisce un' eccezione al generale sistema in base al quale viene attribuito alla regione Sicilia il gettito di tutti i tributi erariali che sono riscossi nel territorio regionale e forse proprio per le difficoltà di applicarla praticamente non era stata ancora raggiunta un' intesa tra lo stato e la regione. Dopo ben 67 anni di silenzio detta norma ha trovato finalmente attuazione grazie: all' art. 1 del citato dlgs n. 241 del 2005, che, al comma 1, ha previsto che siano trasferite alla regione le quote di competenza fiscale dello stato e che vi sia il simmetrico trasferimento alla regione di competenze previste dallo statuto fino ad ora esercitate dallo stato; all' art. 11 del dl n. 35 dell' 8 aprile 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, che ha previsto che per l' anno 2013 l' attribuzione diretta alla regione siciliana di 49 milioni di euro, ma ha disposto che a decorrere dal 2014, l' assegnazione delle somme dovute alla regione deve avvenire secondo le modalità previste dallo stesso decreto dirigenziale di cui all' art. 1, comma 2, del dlgs n. 241 del 2005. Era pertanto di fondamentale importanza, per non inceppare il meccanismo di assegnazione delle somme in gioco, condividere una metodologia in ordine alla determinazione degli importi spettanti in base allo statuto di autonomia.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 51 3 gennaio 2014 Pagina 35 Italia Oggi

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È solo con il decreto del 19 dicembre scorso, quindi, è stata condivisa una metodologia di calcolo utile per determinare la quota delle imposte sul reddito relativa agli insediamenti delle imprese presenti sul territorio dell' Isola e spettante alla regione. L' art. 1, del decreto affronta innanzitutto il caso delle imprese «multimpianto» aventi domicilio fiscale fuori dal territorio della regione siciliana, ma che sul territorio della stessa hanno stabilimenti e impianti, stabilendo che per le imprese soggette all' Ires, la quota di spettanza della regione siciliana si determina in base al rapporto tra i redditi imputabili secondo i criteri individuati in materia di Irap dall' art. 4, comma 2, del dlgs 15 dicembre 1997, n. 446, all' attività d' impresa esercitata all' interno del territorio della regione siciliana e quelli imputabili all' attività d' impresa esercitata sul territorio dello stato italiano. Per le persone fisiche esercenti attività d' impresa, invece, la quota dell' imposta spettante alla regione è stabilita in misura corrispondente al rapporto tra il reddito d' impresa imputabile al territorio Riguardo alle modalità di liquidazione e versamento della quota delle imposte sui redditi spettanti alla regione, la norma prevede che i soggetti interessati devono versare le imposte mediante modello F24 utilizzando i codici tributo che dovranno essere appositamente adottati con successivo provvedimento del direttore dell' Agenzia delle entrate. Il comma 3, dell' art. 1, del decreto prevede l' inapplicabilità del suddetto criterio, nelle more della ridefinizione dei rapporti finanziari fra stato e regione siciliana, nei casi in cui il reddito ritraibile dall' attività d' impresa risulta imputabile anche alle regioni Sardegna, Valle d' Aosta, Friuli­Venezia Giulia e province autonome di Trento e di Bolzano. L' art. 2, comma 1, del decreto detta specifiche disposizioni in ordine alle determinazione della quota di imposta di spettanza della regione siciliana nel caso di società ammesse al c.d. «consolidato fiscale», previsto dall' art. 117 del dpr 22 dicembre 1986, n. 917. È dedicato, invece agli adempimenti dei contribuenti l' art. 3 del decreto stabilisce le modalità di computo dei crediti d' imposta concessi alle imprese nonché delle eccedenze, comprese quelle di cui all' art. 43­ter del dpr 29 settembre 1973, n. 602, relativo alle eccedenze societarie infragruppo. La decorrenza dell' efficacia delle disposizioni del decreto è fissata dall' art. 4, a decorrere dal periodo d' imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013. Il comma 2 della norma in questione, nel riprendere le disposizioni del comma 5 dell' art. 11 del dl n. 35 del 2013, sancisce che dal 1° gennaio 2016 l' efficacia delle disposizioni del decreto dirigenziale è subordinata al completamento delle procedure relative alla ridefinizione dei rapporti finanziari fra lo stato e la regione Sicilia e al simmetrico trasferimento all' ente di funzioni ancora svolte dallo stato nel territorio della regione.

PAGINA A CURA DI ILARIA ACCARDI

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Enti locali

Trento e Bolzano potranno farsi l' Imu a proprio piacimento

La particolare posizione di privilegio è garantita dal comma 518 dell' art. 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che riscrive l' art. 80 dello statuto di autonomia approvato con dpr 31 agosto 1972, n. 670. Si deve ricordare che la norma in questione era già stata modificata con la legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 2009) che ha accordato alcune disposizioni di favore che hanno consentito alle province la possibilità di istituire nuovi tributi locali nelle materia di competenza. Norme di analogo tenore sono state poi approvate con la Finanziaria per l' anno 2011 (legge n. 220 del 2010) anche per la regione Friuli­Venezia Giulia. Con la legge di stabilità per il 2014, attraverso la riscrittura del comma 2 dell' art. 80, viene attribuita alle province autonome di Trento e Bolzano, la facoltà di disciplinare con legge oltre che detti tributi anche «i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, definendone le modalità di riscossione e può consentire agli enti locali di modificare le aliquote e di introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni». La norma che potrebbe sembrare all' apparenza innocua cela, invece, molte insidie e finisce per minare l' unitarietà del sistema fiscale italiano. Le province autonome, infatti, possono modellare il tributo comunale di natura immobiliare istituito dalla legge statale, e cioè l' Imu, a seconda delle specifiche esigenze degli enti locali compresi nel loro territorio. Si potrebbe, quindi, addirittura assistere alla creazione di un' Imu parallela a quella statale e considerando le particolari situazioni di favore economico di cui godono le province, non è escluso che il carico tributario possa essere per i contribuenti Trentini, di gran lunga minore rispetto a quello che grava sugli altri contribuenti della penisola. È lecito chiedersi se tutto ciò sia coerente con il principio di uguaglianza sancito dalla carta costituzionale. Per non pensare, poi, alle complicazioni pratiche dovute al fatto che alla già farraginosa disciplina dell' Imu, disseminata in innumerevoli norme statali, se ne potrebbero aggiungere altre che trovano applicazione in una sola parte del territorio nazionale. La cosa che più impressiona è che si parla tanto di federalismo fiscale, si fanno norme sul federalismo, colle la legge delega n. 42 del 2009 che non si applica però alle regioni a statuto speciale e, paradossalmente, proprio ad alcune di queste autonomie

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si riconoscono facoltà del tutto particolari che ne fanno enti territoriali ancora più speciali rispetto agli altri. Il comma 3, invece, dell' art. 80 è esattamente uguale a quello che va a sostituire tanto che non si comprende il perché di questo intervento legislativo. A ogni modo con tale norma sono rimasti fermi i seguenti principi: ­ le compartecipazioni al gettito e le addizionali a tributi erariali che le leggi dello stato attribuiscono agli enti locali spettano, con riguardo agli enti locali del rispettivo territorio, alle province. ­ ove la legge statale disciplini l' istituzione di addizionali tributarie comunque denominate da parte degli enti locali, alle relative finalità provvedono le province individuando criteri, modalità e limiti di applicazione di tale disciplina nel rispettivo territorio. Per la regione Friuli­Venezia Giulia l' art. 513 della legge di stabilità prevede una sola modifica dello statuto speciale di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1. Detta modifica riguarda l' art. 49, dedicato alle quote dei tributi erariali spettanti alla regione; in particolare al numero 7) del 1° comma dell' articolo in esame viene elevata da 9/10 a 9,19/10 la quota del gettito della quota fiscale dell' imposta erariale sul consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella regione.

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Enti locali

Sentenza della Cassazione sulle regole da seguire quando un fabbricato è privo di rendita. Case in costruzione senza Imu L' imposta non si paga nemmeno sull' area edificabile.

Non sono tenuti a pagare l' Imu gli immobili in corso di costruzione e tutti quelli privi di rendita. In questi casi il tributo non è dovuto né sul fabbricato né sull' area edificabile utilizzata a fini edificatori. Non sono soggetti all' imposizione neppure i lastrici solari anche nel caso in cui vengano utilizzati come area edificabile durante la fase di costruzione di un impianto fotovoltaico. Questa tesi sostenuta dalla Cassazione (sentenza 17035/2013), alla quale ha fatto seguito una successiva risoluzione ministeriale (8/2013), ha creato dubbi e incertezze interpretative nei comuni sulle regole da applicare quando un fabbricato è privo di rendita catastale. In realtà, in base all' articolo 5 del decreto legislativo 504/1992, se un fabbricato non è ultimato, effettivamente utilizzato o è senza rendita dovrebbe scontare sempre l' imposta l' area sottostante utilizzata a fini edificatori. È questa la regola applicata dai comuni da 20 anni, vale adire dal momento in cui è stata istituita l' Ici. Non ci dovrebbe essere una zona d' ombra che esonera l' immobile, area o fabbricato, dal pagamento del tributo. Secondo la Cassazione, vi sono dei casi in cui manca l' oggetto dell' imposizione perché un bene non può essere considerato area fabbricabile né fabbricato, se non ultimato, effettivamente utilizzato o se privo di rendita. Si trovano in questo stato i fabbricati che in catasto risultano iscritti nelle cosiddette categorie fittizie (F1 ­ area urbana, F2 ­ unità collabenti, F3 ­ unità in corso di costruzione, F4 ­ unità in corso di definizione e F5 ­ lastrico solare). Per esempio, nella categoria F/2 vengono iscritti gli immobili danneggiati o distrutti. Questa categoria viene attribuita agli immobili che non sono suscettibili di fornire reddito, come le costruzioni non abitabili o non agibili a causa di dissesti statici, fatiscenza o inesistenza di elementi strutturali e impiantistici. Al riguardo, anche il Dipartimento delle finanze del Ministero dell' economia (risoluzione n. 8 del 22 luglio 2013) ha chiarito, richiamando appunto la recente sentenza della Cassazione (17035/2013), che i fabbricati in corso di costruzione, quelli in corso di definizione, le unita cosiddette collabenti e i lastrici solari non devono pagare l' Imu né come fabbricati né come aree edificabili. In base alla normativa Ici contenuta nel decreto legislativo 504/1992, che si applica anche all' Imu, non si può tassare l' area edificabile in presenza di un fabbricato regolarmente iscritto in catasto, anche se

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privo di rendita, in quanto, per ragioni contingenti, inagibile. Allo stesso modo non può essere assoggettato a imposizione un fabbricato in corso di costruzione. Per la Cassazione, una volta che l' area edificabile sia comunque utilizzata, il valore della base imponibile ai fini dell' imposta si trasferisce alla costruzione realizzata. Le aree edificabili, quindi, sono soggette all' imposta municipale fino a quando venga realizzata una prima costruzione. Da questo momento oggetto di imposta è la costruzione, mentre l' area fabbricabile diviene una pertinenza esente. Per esempio, per determinare la base imponibile di un appartamento in costruzione al primo piano di un edificio, precisano i giudici di legittimità, non va applicata la regola fissata dall' articolo 5, comma 6, del decreto legislativo 504/1992, che disciplina l' utilizzazione edificatoria dell' area e tiene conto del suo valore ai fini dell' imposizione. Pertanto, il comune non può assoggettare all' imposta municipale l' area su cui si sviluppa la sua cubatura, poiché non vi può essere altra area edificabile che quella su cui insiste l' appartamento realizzato al piano terreno. Questa interpretazione, però, non può essere condivisa. Del resto, il citato comma 6 prevede che in caso di utilizzazione edificatoria di un' area la base imponibile è costituita dal suo valore, senza tener conto del fabbricato in corso d' opera fino alla data di ultimazione o di effettivo utilizzo.

SERGIO TROVATO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 56 3 gennaio 2014 Pagina 36 Italia Oggi

Enti locali

Lo Scaffale degli Enti Locali

Autori ­ Nicola Cipriani, Roberto Dall' Aglio Titolo ­ Quiz commentati per i concorsi in polizia municipale Casa editrice ­ Maggioli, Rimini, 2013, pp. 452 Prezzo ­ 29 euro Argomento ­ Il volume edito dalla Maggioli raccoglie una serie di quesiti utili per partecipare ai concorsi per l' accesso alla polizia municipale, tutti corredati da una sintetica ma esauriente spiegazione. Grazie a questa formula, aderente alle più aggiornate esperienze della didattica dei concorsi, il manuale offre al lettore un duplice vantaggio: familiarizzare con i test a risposta multipla e ripassare le materie previste dalla prova di concorso in tempi brevi. Completano la preparazione gli schemi per il tema di diritto, i test psicoattitudinali, i modelli di verbali e di atti, che rappresentano una vera e propria simulazione delle prove che il candidato si trova ad affrontare durante gli esami di concorso. Le materie sulle quali vertono i quesiti sono quelle proprie dei bandi di gara e spaziano dal diritto costituzionale al diritto amministrativo, dall' ordinamento di polizia locale urbana e rurale al rapporto di lavoro negli enti locali, dalla legislazione di pubblica sicurezza alla polizia stradale, dalla disciplina del commercio e degli alimenti alla polizia edilizia. Autore ­ a cura di Rosanna De Nictolis Titolo ­ Processo amministrativo ­ Formulario commentato Casa editrice ­ Ipsoa, Milano, 2013, pp. 2688 Prezzo ­ 150 euro Argomento ­ Il volume in questione raccoglie le formule dei principali atti processuali alla luce del c.d. Codice del processo amministrativo di cui al dlgs n. 104/2010. Oltre agli istituti che trovano collocazione nel codice stesso, il formulario tratta anche di altri istituti pertinenti e connessi, dal regime fiscale del processo amministrativo ai ricorsi amministrativi ordinari, dal ricorso straordinario al presidente della repubblica alla tutela della privacy nel processo, dalla tutela indennitaria in caso di irragionevole durata dei giudizi al c.d. processo telematico. Questa edizione è stata aggiornata con il primo e il secondo dlgs correttivo del codice e con le novità in materia di processo amministrativo. Gianfranco Di Rago.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 57 3 gennaio 2014 Pagina 37 Italia Oggi

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agevolazioni in pillole

Formez aiuta gli enti locali per la programmazione dei fondi Ue 2014­2020. È aperto fino al 20 gennaio 2014 l' avvisto del progetto «Esperi@» «Rafforzamento della capacità istituzionale ed amministrativa delle regioni e degli enti locali del Mezzogiorno per il reclutamento di nuove figure professionali», promosso dal dipartimento della funzione pubblica. Formez si propone di sostenere le amministrazioni regionali e locali del Mezzogiorno nella creazione e nel potenziamento delle capacità professionali utili alla nuova programmazione comunitaria. Le informazioni sono disponibili sul sito www.ripam.formez.it. Lombardia, 3 milioni di euro per le strutture adibite a spettacoli. La regione Lombardia ha pubblicato il bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul fondo di rotazione per ristrutturazione e adeguamento tecnologico di sale destinate ad attività di spettacolo, e acquisto ed installazione di apparecchiature digitali per la proiezione. Il bando 2013 relativo all' art. 5 della legge regionale 21/2008 è destinato, fra gli altri, ad enti e soggetti pubblici. Il contributo copre fino al 70% della spesa e si compone di una quota a fondo perduto ed una sotto forma di finanziamento agevolato. Piemonte, 2 milioni di euro per le «sezioni primavera». Uno stanziamento da 2 milioni di euro ha permesso alla regione Piemonte di rendere operativo il bando biennale di finanziamento per la prosecuzione e l' attivazione di sezioni primavera negli aa.ss. 2013­2014 e 2014­2015. Le sezioni primavera rappresentano un servizio socio­educativo sperimentale rivolto ai bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi. Anche i comuni possono presentare richiesta di finanziamento. Il contributo arriva fino a 18 mila euro per sezione. Il bando scadrà il 15 gennaio 2014. Toscana, 600 mila euro per progetti di mobilità. Ammonta a 600 mila euro lo stanziamento sul bando della Linea di intervento IV 4a del Por Creo 2007­ 2013 che finanzia progetti di info­mobilità presentati da parte di Autorità portuali. Il bando fissa la scadenza per presentare le domande al 3 febbraio 2014.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 58 3 gennaio 2014 Pagina 37 Italia Oggi

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domande entro il 26/2. Lazio, 1,6 milioni per le officine di arti e mestieri

Scadrà il 26 febbraio 2014 il bando della Regione Lazio che stanzia oltre 1,6 milioni di euro per il potenziamento e lo sviluppo della rete regionale di Officine dell' arte e dei mestieri. Il bando attua quanto previsto dal Piano annuale «Interventi a favore dei giovani». Possono presentare domanda gli enti locali, in forma singola o associata, che presentino progetti finalizzati alla creazione e gestione sul proprio territorio di una sede delle Officine dell' arte e dei mestieri. Il bando ha come scopo la creazione di quindici nuove Officine dell' Arte e dei mestieri dislocate sul territorio regionale. L' azione mira alla realizzazione di luoghi, dislocati sul territorio regionale in cui i giovani possano manifestare, realizzare e sviluppare le loro abilità e capacità creative nei diversi settori artistici e professionali, quali produzioni musicali, teatrali, cinematografiche, attività relative alla danza e alle arti figurative, artigianale, tecnico­ scientifici ecc. La regione contribuirà a sostenere fino ad un massimo di quindici progetti ciascuno dei quali sarà finanziato per un importo massimo di 106.500 euro. Le risorse destinate a ogni singola Officina saranno assegnate per euro 23.500 all' adeguamento dell' immobile, per euro 33 mila all' acquisto della strumentazione e attrezzatura, per euro 50 mila per i costi di gestione del biennio. Sono ammessi esclusivamente i comuni della regione Lazio che non abbiano ancora istituito o in via d' istituzione una Officina dell' arte e dei mestieri sul proprio territorio. Sono ammessi alla valutazione i progetti della durata non inferiore a due anni.

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Se la proposta su alienazioni e valorizzazioni non è stata approvata. Piano immobili rivotabile Non deve esserci un espresso divieto statutario.

Un consiglio comunale che non ha approvato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e contestuale variante urbanistica (atto prodromico all' approvazione del bilancio di previsione) non avendo la relativa proposta ottenuto la maggioranza qualificata prevista dello statuto comunale per tale tipologia di atti, può riproporlo all' esame del consiglio comunale in una successiva seduta, per sottoporre quindi a votazione il bilancio, oppure deve essere nuovamente attivata, in tutte le sue fasi, la procedura di approvazione del bilancio indicata nel Regolamento di contabilità di quell' ente? Nella fattispecie in esame, il regolamento di contabilità dell' ente, attesa la rilevanza dell' atto, reca precise disposizioni con valenza formale e sostanziale, dirette alla rigorosa predisposizione del bilancio, ai fini della necessaria informazione ai consiglieri comunali per un' esauriente conoscenza della proposta che consenta loro di partecipare alla formazione del documento, anche mediante la presentazione di emendamenti; inoltre stabilisce che il bilancio «è presentato al consiglio comunale per l' esame e l' approvazione entro il termine di legge, previa convocazione non oltre i cinque giorni antecedenti». Nel caso di specie, la proposta di bilancio non è stata discussa dal consiglio comunale; pertanto, ove non dovessero essere state apportate nel frattempo modifiche, potrà essere inserita nell' ordine del giorno di una seduta successiva senza dover procedere a una nuova procedura istruttoria ai sensi del citato regolamento, fatto salvo il rispetto dei termini previsti dallo stesso. In merito alla possibilità di procedere a una nuova votazione del piano delle alienazioni, le norme statutarie e regolamentari non contengono specifiche disposizioni riguardanti la possibilità o meno di sottoporre nuovamente al voto del consiglio una proposta non approvata in una precedente votazione. Lo Statuto prevede solamente la possibilità di re­iscrivere all' ordine del giorno di una seduta successiva la proposta che, per due volte, ha ottenuto la parità di voti favorevoli e contrari. In assenza di uno specifico divieto statutario e regolamentare non si ravvisano motivi ostativi nel procedere ad una nuova votazione sulla medesima proposta. Troveranno, naturalmente, applicazione le disposizioni riguardanti la formazione dell' ordine del giorno

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contenute nello Statuto e nel regolamento, compito che le citate disposizioni, fermo restando le prerogative riconosciute ai consiglieri, demandano al presidente del consiglio comunale. La questione posta potrà, tuttavia, trovare soluzione nell' ambito dell' autonomia organizzativa dell' ente, considerato che all' interno del consiglio comunale vanno ricondotte le discussioni sulle problematiche connesse alle dinamiche politiche proprie di ogni ente locale. CRITERI DI CALCOLO DEL QUORUM Ai fini del calcolo del quorum necessario per la validità delle sedute del consiglio comunale, deve essere computato anche il sindaco? Il legislatore statale (art. 38, comma 2 del Testo unico sugli enti locali, dlgs n. 267/2000) ha demandato alla fonte regolamentare, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, il funzionamento dei consigli e la determinazione del numero legale per la validità delle sedute, con il limite che detto numero non può, in ogni caso, essere inferiore al «terzo dei consiglieri assegnati per legge all' ente, senza computare a tal fine il sindaco». Nella fattispecie in esame, dalle norme contenute nel Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, si evince che per la validità della seduta in prima convocazione è necessaria la presenza di almeno la metà dei consiglieri assegnati al comune. Per le adunanze di seconda convocazione è previsto che la seduta possa iniziare purché intervengano almeno undici consiglieri e che le deliberazioni sono valide se partecipa al voto la metà dei consiglieri assegnati al comune, ad eccezione di quelle deliberazioni relative ad affari per i quali disposizioni di legge o di regolamento richiedono un numero speciale di presenze e di voti favorevoli. Nelle disposizioni recate dal regolamento sul funzionamento del consiglio del comune non è stato precisato se, nel novero dei consiglieri assegnati, debba essere computato, o meno, il sindaco. Ai sensi della citata fonte regolamentare, il numero legale per la validità delle sedute nelle quali vengano esaminate interrogazioni ed interpellanze è di undici consiglieri assegnati al comune senza computare a tal fine il sindaco. In merito alla tematica riferita alla computabilità del sindaco ai fini della definizione del quorum strutturale delle adunanze consiliari, non si riscontrano univoci orientamenti giurisprudenziali (cfr. Tar Puglia sent. 1301/2004, Tar Lazio, sez. II­ter, sentenza n. 497/2011 e Tar Lombardia sentenza n. 1604/2011). Ciò stante, in assenza di diverse previsioni statutarie o regolamentari, nelle ipotesi in cui l' ordinamento non ha inteso computare il sindaco, o il presidente della provincia, nel quorum richiesto per la validità di una seduta, lo ha indicato espressamente usando la formula «senza computare a tal fine il sindaco ed il presidente della provincia».

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Sfide 2014, Pirazzini (Uisp): «Prezzi contenuti per promuovere attività sportiva, salute e benessere» |

E' nei momenti difficili che la necessità va trasformata in virtù. Così il comitato Uisp della Bassa Romagna, l'ente di promozion sociale e sportiva attivissima nel comprensorio lughese, si propone di superare il periodo di magra andando incontro agli iscritti con proposte a basso prezzo. Ma non mancano le soddisfazioni: la nuova palestra lungo via Piratello funziona a gonfie vele e il comitato locale è diventato ufficialmente il punto di riferimento per il beach tennis in Italia. La crisi ha inciso sul numero dei tesserati? «Il numero dei tesserati, dopo un trend di crescita che ci ha accompagnati fino allo scorso anno, quando abbiamo registrato 14mila iscritti alla Uisp, si è assestato nel 2013 a quota 13mila: credo sia un calo fisiologico dopo tre o quattro anni di impennata. Una cifra comunque enorme, considerato che siamo il comitato territoriale con più iscritti in Italia». I tesserati spendono meno? «Si, gli stessi tesserati spendono meno ed è calata la frequenza ad alcune attività. Il nostro è un ente di promozione sportiva e sociale, per questo risente della crisi che attraversa le famiglie del territorio. Tutti hanno rinunciato a qualcosa: chi frequentava i tre corsi di nuoto invernali in piscina, ad esempio, ora ne frequenta solamente due e magari preferisce saltare quello nei mesi più freddi, tra gennaio e marzo». Il settore più in difficoltà? «E' il nuoto: è quello che mconta più praticanti e che ha subito la contrazione maggiore». E la nuova palestra lungo la Piratello a Lugo? «E' la principale novità del 2013, che ha dato buonissimi risultati. Abbiamo avviato l'attività in società con l'associazione Centro studi danza e ci dividiamo gli orari e le attività nella stessa struttura. La crisi delle palestre e i fallimenti di altre attività hanno avvicinato nuove persone a questa struttura. Qui non vi sono macchinari e attrezzi fissi per fare esercizi come altrove: in questi spazi vengono condotte attività a corpo libero, dalla ginnastica alla danza, dallo step alla fit­boxe. Per questo abbiamo costi di manutenzione piuttosto limitati e possiamo mantenere prezzi molto bassi». Quest'anno partirà una tappa del giro d'Italia dal centro di Lugo. Secondo lei, questa iniziativa avrà ricadute positive sul mondo del ciclismo locale? «Il Giro avrà una ricaduta positiva se verrà interpretato nella giusta maniera: se verrà dato spazio ai soggetti e alle associazioni del territorio, alle competenze locali, potrà costituire una bellissima vetrina per la città e non solo. Peccato che non si tratti di un arrivo, ma solo di una partenza. Tuttavia, portare il traguardo a Lugo avrebbe comportato costi enormi. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte. Il ciclismo targato Uisp, a

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differenza di altri sport, non ha subito flessioni e il triangolo tra Faenza, Imola e Ravenna, con Lugo al centro, rimane la zona con la maggiore concentrazione di cicloamatori in Italia». Cosa spera che porti il 2014? «La speranza è quella che le famiglie si avvicinino sempre di più allo sport con meno timori di tipo economico. Spesso lo sport viene considerato come un bene di lusso, una spesa di cui ci si può privare. In realtà è una fonte di benessere. Noi proponiamo attività dedicate a tutti, con costi contenuti. La Uisp viene ricordata per le discipline sportive, ma la nostra è un'attività sociale a tutto tondo: lo testimonia l'impegno dedicato agli anziani, agli extracomunitari e più in generale al welfare». Le principali novità in vista? «La Uisp regionale ha affidato al comitato Uisp della Bassa Romagna il ruolo di capofila nel campo dei beach tennis (racchettoni) in Emilia Romagna e, di fatto, in Italia. Un riconoscimento che premia 11 anni di attività in un settore in continua espansione. E porteremo avanti il nostro proposito, ovvero garantire a tutti l'oppportunità di faresport a costi contenuti. I costi aumentano per tutti, anche per noi, ma cercheremo di mantenere le tariffe invariate». Come procede il processo di avvicinamento tra le Uisp della Bassa Romagna, di Ravenna e Imola/Faenza? «Abbiamo dato vita ad un campionato romagnolo di calcio amatoriale. Questo va in questa direzione. L'idea è quella di sviluppare nei prossimi mesi altre attività in comune con gli altri comitati». Samuele Staffa [email protected]

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Sfide 2014, l'onorevole Pagani: «La legge elettorale entro gennaio? Speriamo» |

«La legge elettorale entro gennaio? Speriamo. Renzi? Gli daremo una mano tutti. Aiuti ad imprese? Ne abbiamo messi, così come alle famiglie». Reduce dalla «maratona» parlamentare sulla Legge di stabilità, l'onorevole del Pd Alberto Pagani delinea le prossime tappe dei lavori parlamentari, a partire dalle riforme che dovranno essere realizzate nei primi mesi del 2014. Onorevole Pagani, che 2014 si aspetta? Il tema del lavoro è centrale, la crisi è superata o è l'ennesimo abbaglio del Governo di turno? «La chiamiamo crisi, ma non è una semplice crisi, è una trasformazione mondiale dell'economia, dovuta alla crescita di grandi nazioni, che prima erano sottosviluppate ed ora sono diventate giganti dell'economia, con una conseguente divisione internazionale del lavoro diversa da prima. In questi anni è crollato il potere d'acquisto delle famiglie ed è cresciuto il numero dei poveri. Ora tutti i rilevamenti economici dicono che la discesa, che è avanzata ininterrottamente per cinque anni, si è finalmente fermata. Questa è una buona notizia, ma la ripresa ancora non c'è, bisogna avviarla e poi sostenerla, per tornare a crescere e per creare nuovi posti di lavoro, che sostituiscano quelli perduti. Per questo serve stabilità politica, riforme, riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale, sostegno alle imprese, politiche attive per il lavoro. Questa è la solo e vera priorità per l'Italia, nel 2014». Nella Legge di stabilità discussa e approvata in Parlamento nelle scorse settimane che aiuti concreti porta alle famiglie? «Per la prima volta negli ultimi cinque anni le tasse non aumentano ma diminuiscono, c'è la riduzione dell'Irpef per i lavoratori; 1,56 miliardi serviranno infatti a ridurre l'Irpef per le fasce medio­ basse. Per andare al concreto, chi si trova nella fascia di reddito tra i 15 mila e i 18 mila euro potrà avere uno sgravio medio di oltre 200 euro annui. C'è un impegno di 950 milioni a favore degli esodati, così sono stati tutelati 160 mila lavoratori. Ci sono 275 milioni, per il Fondo per le non autosufficienze, 75 milioni da destinare agli interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilità gravi e gravissime, come la Sla. C'è il bonus bebè per l'erogazione alle famiglie a basso reddito di prestiti per un importo fino a 5 mila euro, restituibili in cinque anni. Al programma sperimentale di diffusione della nuova carta acquisti ai nuclei in difficoltà (fino a 400 euro a famiglia sulla base dell'Isee) si aggiungono 40 milioni l'anno per il prossimo triennio. Vengono rivalutate le pensioni fino a 1.500 euro lordi per il 100%, al 95% per le pensioni fino a 2.000 euro lordi, al 75% per quelle fino a 2.500 euro lordi e al 50%

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per gli importi fino a 3.000 euro e al 40% quelle superiori. Inoltre sono stati riconosciuti, in caso di pensionamento anticipato prima dei 62 anni, anche i contributi figurativi relativi ai periodi di congedo o permesso riconosciuti per assistere congiunti con disabilità». E per le imprese? La tassazione appare ancora troppo elevata su entrambe i fronti... «Il taglio della tassazione sul lavoro per 3,3 miliardi va a beneficio delle imprese, attraverso il taglio dei premi e dei contributi obbligatori Inail. E' prevista l'applicazione della defiscalizzazione Irap sulle nuove assunzioni e l'integrale restituzione al datore di lavoro del contributo addizionale dell'1,4% della retribuzione per i rapporti di lavoro trasformati in tempo indeterminato. Vuol dire 15 mila euro di deduzione per ogni nuovo assunto in forma stabile, con un effetto stimato di almeno 135mila nuove assunzioni. Vengono potenziati gli incentivi per le imprese che si finanziano con mezzi propri, attraverso l'incremento del rendimento nazionale del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile. Viene rifinanziato il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per 600 milioni di euro, che consentirà di garantire nuovi finanziamenti 40 miliardi in tre anni. Ci sono 200 milioni in tre anni per finanziamenti agevolati nella forma di contratti di sviluppo nel settore industriale e nel turismo e 150 milioni per il fondo per la crescita sostenibile. Altri 50 milioni per i finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici, 200 per sostenere il credito all'esportazione a pagamento differito e degli investimenti all'estero. Sono confermati anche per i prossimi anni i bonus edilizi come leve di sviluppo del settore delle costruzioni e dell'immobiliare. Per interventi a favore del settore dell'autotrasporto autorizzata per il 2014 la spesa di 330 milioni di euro. C'è l'allentamento del patto di stabilità interno per un miliardo, consentendo ai Comuni che ne hanno la possibilità di far ripartire immediatamente i cantieri e le piccole opere, un impulso importante per la ripresa dell'economia. Ci sono 20,75 milioni di euro per il completamento del piano nazionale della banda larga, ed è previsto un piano di investimenti importante nelle infrastrutture e nel settore del trasporto pubblico». Riforme istituzionale, molto era stato annunciato e pochissimo è stato fatto. Le «larghe intese» sono un freno invece che uno stimolo? «Le riforme istituzionali si fanno rispettando la Costituzione, che prevede tempi e procedure ben precise. Non saranno fatte finché non sarà completato il percorso, e si fanno tutte insieme, in modo organico, non un pezzo alla volta. Le larghe intese sono una necessità, visto che alle elezioni nessuna parte ha ottenuto la maggioranza necessaria per Governare. Quando abbiamo votato la prima fiducia al Governo Letta c'era chi profetizzava l'implosione del Pd, invece è imploso il Pdl, che si è sfasciato. Nelle larghe intese rimangono Alfano ed il Ncd, mentre Berlusconi ha riesumato , per andare all'opposizione e votare insieme ai fratelli d'Italia, a Grillo ed alla Lega». Lei ha sostenuto Cuperlo, ora il Pd rinnovato di Renzi la convince? Si aspettava una partecipazione alle primarie così massiccia ed una vittoria così schiacciante del sindaco di Firenze? «Ho votato Cuperlo perché credo che il contributo della sua proposta sia utile al Pd, ma non mi sono candidato nella sua lista di sostegno per l'assemblea nazionale. Mi aspettavo una vittoria schiacciante di Renzi ed anche una buona partecipazione, anche se non così ampia. Con il clima avvelenato che c'è nel Paese, il populismo e l'antipolitca che dilagano, credo che tre milioni di persone che votano alle primarie del Partito Democratico per scegliere il leader siano una prova democratica straordinaria, ed un grande segnale di speranza e di fiducia nella politica. Sarebbe bello che lo facessero anche gli altri partiti. Io sono ottimista, a Renzi daremo tutti una mano, per quel che possiamo, perché il Pd si rafforzi e cambi l'Italia». Ce la farete a fare la riforma elettorale entro gennaio? «Non lo so, spero di sì, ma non dipende solo dalla nostra volontà. Per votare la riforma elettorale serve un accordo, perché ci vuole una maggioranza del Parlamento che la vota. Noi abbiamo fatto delle proposte, e cerchiamo di trovare un punto di convergenza». L'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è giusto? «L'ho votato per disciplina di partito. Credo che in questo momento fosse inevitabile, più che giusto». E' d'accordo con chi sostiene che andrebbero dimezzati gli stipendi di parlamentari e consiglieri regionali? «Credo che basterebbe lasciare nella busta paga dei Parlamentari quella parte di retribuzione che va effettivamente come retribuzione ai parlamentari, che sono circa 10.000 euro lordi, e quindi sono meno di 5.000 netti. Da questi ovviamente ciascuno dovrà togliere i versamenti volontari

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che ritiene di fare a favore del suo partito, come facciamo noi del Pd. Tutta quella parte di rimborso delle spese per i collaboratori, l'informatica, il trasporto, la diaria ecc sarebbe meglio che non passasse per la busta paga, perché sembra che sia una parte dello stipendio, mentre invece serve per pagare le spese e gli stipendi dei collaboratori. Sarebbe meglio che fossero direttamente la Camera ed il Senato a rimborsare le spese documentate, a stipulare il contratto con i collaboratori dei Parlamentari ed a pagarli, in un modo uguale per tutti, senza far passare questi soldi dalla retribuzione dei singoli parlamentari. Mi rendo conto che questo cambiamento produrrebbe molti disguidi organizzativi e incontra problemi burocratici, ma almeno si potrebbe eliminare la favola degli stipendi da 30.000 euro, che nella realtà non esistono affatto. Per quel che riguarda i consiglieri regionali non so esprimermi, non conosco abbastanza la materia». Manuel Poletti [email protected]

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­ Nozze d'oro alla F.lli Bedeschi di Bagnacavallo per i coniugi Andraghetti

Sabato 28 dicembre la casa protetta F.lli Bedeschi di Bagnacavallo ha ospitato la festa per il cinquantesimo anniversario di matrimonio di Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti. Ardea è ospite della struttura bagnacavallese dal 2009, mentre Giovanni è presidente del centro sociale Amici dell'Abbondanza. Al brindisi e al taglio della torta Ardea e Giovanni Andraghetti sono stati circondati dall'affetto dei familiari e di tutti gli ospiti e gli operatori della struttura. Alla festa, allietata dalla musica di Laura, erano inoltre presenti il presidente dell'Asp Pierluigi Ravagli e il direttore Monica Tagliavini. Conosciutisi nell'estate del 1961 in un locale di Massa Lombarda, "La Serenella", Giovanni e Ardea ­ l'uno originario di Bagnacavallo e l'altra di Massa Lombarda ­ si sono presto fidanzati, per poi sposarsi il 28 dicembre 1963. I coniugi Andraghetti hanno avuto due figli, Rossana e Leonardo, e sono nonni di due nipotini, Federico ed Edoardo. Nel 2009, a seguito dell'aggravarsi della malattia che la affligge dal 1988, d'accordo con tutta la famiglia Ardea ha scelto di farsi assistere nella struttura F.lli Bedeschi di Bagnacavallo, che è così diventata una nuova casa per i coniugi Andraghetti, contraccambiati dall'affetto di tutto il personale e degli ospiti della casa protetta.

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Il buon anno dagli amministratori della Bassa Romagna

I sindaci dell'Unione esprimono i propri auguri ai cittadini, salutando il 2014 con tante speranze La notte di San Silvestro a Lugo ha registrato il "tutto esaurito", con tantissima gente che si è assiepata in piazza Baracca per festeggiare in compagnia l'arrivo del nuovo anno, salutato dallo spettacolo pirotecnico a ritmo di musica. Con rinnovato entusiasmo, ecco i primi auguri arrivati da alcuni sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. "Mi auguro che migliori l'economia, che ci sia coesione nella nostra comunità, aiutando chi è più in difficoltà ­ ha detto il presidente dell'Unione Raffaele Cortesi ­. Mi auguro inoltre che i giovani possano trovare maggiori opportunità di lavoro e non precarie; infine, spero che tutti potremmo avere una maggiore capacità di credere in noi stessi, nei nostri talenti, nella nostra determinazione". "Mi auguro che la cultura continui a essere un pezzo importante della vita delle nostre comunità ­ ha detto il sindaco di Fusignano Mirco Bagnari, referente per la Cultura, Progetto giovani e sport ­. Per i giovani auguro non solo divertimento, ma anche strumenti per affrontare il futuro. Il 2014 avrà in serbo tante sorprese anche per il mondo dello sport, se pensiamo per esempio all'opportunità che ci sarà data con la tappa del Giro d'Italia". "I miei migliori auguri per un nuovo anno che segni finalmente una svolta in questa crisi così pesante e lunga ­ ha detto il sindaco di Bagnara Riccardo Francone. Un anno in cui la politica locale sappia dialogare e confrontarsi coi cittadini in un'ottica di servizio concreto e umile". "Per il 2014 auguro a tutti i cittadini della Bassa Romagna più giustizia sociale ­ ha detto Mauro Venturi, sindaco di Alfonsine, con delega per Organizzazione risorse umane e Servizi finanziari ­, ai dipendenti dell'Unione e dei nove Comuni di essere messi in condizioni di operare al meglio e agli amministratori di essere all'altezza del compito". "Auguri affinché ogni giorno del prossimo anno la nostra comunità sappia declinare la sua straordinaria capacità di fare ­ ha detto il sindaco di Massa Lombarda Linda Errani, referente per Pari opportunità e Servizi educativi ­, con il coraggio e la fiducia di chi affronta l'instabilità di oggi per contribuire a rendere migliore il domani".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 68 3 gennaio 2014 Lugonotizie.it

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­ Si chiama Francesco il primo nato del 2014 in provincia di Ravenna

L'ultimo nato del 2013 è invece Pietro, venuto al mondo all'ospedale di Lugo Il primo bimbo nato nel 2014 in provincia di Ravenna è Francesco Liverani nato all'ospedale di Faenza: nessun nuovo nato invece negli ospedali di Ravenna e Lugo. Qualche dato sugli ultimi nati del 2013: l'ultimo nato il 31 dicembre alle ore 21.41 si chiama Pietro Divona ed è nato all'ospedale di Lugo; alle 17.30 del 31 è nata Mia Lenzi all'ospedale di Faenza, mentre a Ravenna l'ultimo nato del 31 è stato alle ore 14.52 e si chiama Osafi Dario Emanuel. Complessivamente i parti del 2013 negli ospedali della nostra provincia sono stati 3116 così suddivisi: 1500 a Ravenna, 804 a Lugo e 812 a Faenza.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 69 3 gennaio 2014 Lugonotizie.it

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Teatro dialettale al Goldoni di Bagnacavallo: sabato in scena Al pianell

Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo inaugura il 2014 con un nuovo appuntamento della rassegna in lingua vernacolare che andrà in scena sabato 4 gennaio alle ore 21. A calcare le assi del palcoscenico sarà la compagnia TPR Doppio Gioco di Faenza con lo spettacolo Al pianell. Una commedia esilarante, ambientata ai nostri giorni, incentrata sulla realtà quotidiana, sul costume moderno, sui rapporti interpersonali, sull'istituzione matrimoniale e sulle relazioni, spesso complicate, tra genitori e figli. Non si potrà fare a meno di ridere e divertirsi nell'incessante susseguirsi di situazioni paradossali in cui saranno coinvolti i quattro protagonisti.... Biglietti: euro 7 (intero), euro 6 (ridotto over 65 e loggione). La prevendita viene effettuata la sera stessa di spettacolo a partire alle ore 20. Info: 0545/64330

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 70 3 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net

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Ce la faremo

A Caffè Letterario Mercoledi 8 gennaio è in programma una serata straordinaria del Caffé Letterario con il libro di Gacomo Casadio, CE LA FAREMO della collana GLI OCCHI DI BARACCA. Nel Salone Estense della Rocca alle ore 20.45.

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Cotignola: un sabato alla scoperta di Casa Magnani

Sabato 4 gennaio 2014 la scuola Arti e mestieri di Cotignola organizza Clown, gatti e lune, una gita nella casa dell'artista Arialdo Magnani e un laboratori di disegno, collage e acquerello. L'iniziativa avrà luogo dalle 16 alle 18 ed è rivolta ai bambini da 5 a 10 anni. L'ingresso prevede una quota di 2 euro a bambino per l'acquisto dei materiali necessari al laboratorio (la prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata). I bambini potranno andare alla scoperta di un piccolo scrigno intatto e poetico racconta Massimiliano Fabbri, direttore della scuola Arti e mestieri ­. Arialdo Magnani fu un pittore, poeta e ceramista, artista quasi naif, uomo scorbutico e dolce, tra gli ultimi allievi di Varoli. L'ambiente che andremo a scoprire nella visita del 4 gennaio è un ambiente domestico a tutti gli effetti, dove il tempo sembra essersi fermato e tutto è ancora magicamente immobile, al suo posto, quasi fosse sotto l'effetto di un incantesimo: il tinello, il salottino, i centrini di pizzo sul tavolo e gli occhiali con la montatura grossa, il laboratorio­studio di ceramica con i forni, i colori e alcuni, anzi molti, lavori, da dipinti a ceramiche, da disegni ad acquerelli. Il laboratorio proposto si concentrerà sull'aspetto più caratteristico e felice dell'artista: il colore e i soggetti maggiormente presenti nelle sue opere ovvero i clown, i gatti e le lune. Il primo sabato di ogni mese, la Scuola Arti e Mestieri di Cotignola organizza visite guidate, laboratori espressivi, letture e ascolti alla scoperta dei luoghi e dei personaggi che hanno segnato l'arte e la cultura di Cotignola: delle collezioni del museo civico, al colore squillante di Magnani, alla passione per la musica di Luigi Varoli, dai leggendari Sforza alla manipolazione dell'argilla, uno dei materiali prediletti dal maestro cotignolese. Sfruttando la vicinanza tra il museo, le case di Varoli e Magnani, e la scuola Arti e Mestieri, si faranno incursioni e brevi visite tematiche che introdurranno al laboratorio e stimoleranno la conoscenza del territorio, storia e peculiarità del luogo, intrecciando questi aspetti con aperture e tracce che permetteranno i bambini di collegare le cose viste al museo a sguardi contemporanei. Entrare fisicamente nelle Case d'Artista è un po' come entrare nella casa di un nonno che non si è conosciuto ­ osserva Massimiliano ­, ma con cui si può familiarizzare se si è osservatori curiosi e capaci di mettere in relazione, grazie alle storie e all'immaginazione, i luoghi e gli oggetti che li abitano. E' una specie di intrusione gentile e immedesimazione in stanze che un tempo erano private e quotidiane, e che oggi sono case­museo. Tutti i laboratori si terranno dalle 16 alle 18. L'accoglienza e l'uscita saranno sempre presso la scuola Arti e mestieri, in via Cairoli 3. Il museo Varoli e la scuola Arti e Mestieri sono su Pinterest al link www.pinterest.com/museovaroli. Pinterest è un nuovo social network Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 72 3 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net

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che funziona con gallerie e bacheche ricche di immagini. Per informazioni e prenotazioni, chiamare i numeri 0545.42110 oppure 0545.908879, oppure inviare una mail all'indirizzo [email protected] o [email protected].

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Nozze d'oro per i coniugi Andraghetti

Sabato 28 dicembre la casa protetta F.lli Bedeschi di Bagnacavallo ha ospitato la festa per il cinquantesimo anniversario di matrimonio di Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti. Ardea è ospite della struttura bagnacavallese dal 2009, mentre Giovanni è presidente del centro sociale Amici dell'Abbondanza. Al brindisi e al taglio della torta Ardea e Giovanni Andraghetti sono stati circondati dall'affetto dei familiari e di tutti gli ospiti e gli operatori della struttura. Alla festa, allietata dalla musica di Laura, erano inoltre presenti il presidente dell'Asp Pierluigi Ravagli e il direttore Monica Tagliavini. Conosciutisi nell'estate del 1961 in un locale di Massa Lombarda, La Serenella, Giovanni e Ardea l'uno originario di Bagnacavallo e l'altra di Massa Lombarda si sono presto fidanzati, per poi sposarsi il 28 dicembre 1963. I coniugi Andraghetti hanno avuto due figli, Rossana e Leonardo, e sono nonni di due nipotini, Federico ed Edoardo. Nel 2009, a seguito dell'aggravarsi della malattia che la affligge dal 1988, d'accordo con tutta la famiglia Ardea ha scelto di farsi assistere nella struttura F.lli Bedeschi di Bagnacavallo, che è così diventata una nuova casa per i coniugi Andraghetti, contraccambiati dall'affetto di tutto il personale e degli ospiti della casa protetta.

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Si può pagare il bollo alla Posta

Con il calcolo automatico dell'importo Per il pagamento del bollo auto, in scadenza il 31 gennaio, i proprietari di veicoli e motoveicoli residenti nella provincia di Ravenna che si rivolgono agli uffici postali usufruiscono di un servizio che semplifica il pagamento ed è a prova di errore. Tutti gli sportelli postali del Ravennate possono infatti collegarsi in tempo reale con l'archivio delle tasse automobilistiche: in questo modo automobilisti e motociclisti non devono preoccuparsi di calcolare l'importo del bollo. Basta indicare sul modulo di richiesta, disponibile in tutti gli uffici postali, il tipo e la targa del veicolo, il codice regione (6 per l'Emilia Romagna), la scadenza e il proprio codice fiscale. L'operatore allo sportello consulterà l'archivio delle targhe automobilistiche, verificherà la correttezza dei dati e segnalerà eventuali errori, comunicando al cliente l'importo esatto da pagare. Bollo auto e canone televisivo Rai possono essere rinnovati anche attraverso il sito internet www.poste.it.

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Andiamo al cinema nella Bassa Romagna

Al cinema Jolly di Russi Proseguono nel mese di gennaio le proiezioni al cinema teatro Jolly in via Cavour 5 a Russi, nella nuova sala totalmente digitalizzata. Realizzata grazie al contributo del Comune di Russi, Ministero dello Spettacolo, Regione Emilia­Romagna, Fondazione "Giovanni dalle Fabbriche" e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la sala rinnovata ospiterà i titoli più importanti della stagione cinematografica 2013/2014. Programmazione 04/01 e 05/01, ORE 21: BLUE JASMINE 11/01 e 12/01, ORE 21: UN FANTASTICO VIA VAI 18/01 e 19/01, ORE 21: MITTY 25/01 e 26/01, ORE 21: PHILOMENA

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Aspettando la Befana ­ Storia di elfi e folletti

Al teatro Comunale di Russi Domani, sabato 4 gennaio alle ore 20.45 presso il Teatro Comunale in Via Cavour 10 a Russi, si terrà lo spettacolo teatrale dedicato alle famiglie "Aspettando la Befana ­ Storia di elfi e folletti". L'ingresso è gratuito. Sono ormai duemila anni che il 26 dicembre Babbo Natale torna a casa sua, sotto il pinnacolo del Polo e si riposa fino a Pasqua. Intanto gli elfi continuano il suo lavoro: leggono le lettere dei bambini, dividono e catalogano i desideri e i sogni, preparano nuovi regali, nutrono le renne, accendono l'aurora boreale... Al Polo c'è sempre molto da fare in attesa che Babbo Natale si svegli e controlli ogni cosa. È sempre stato così! Quest'anno però le cose vanno diversamente...

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Al pianell

Al teatro Goldoni di Bagnacavallo Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo inaugura il 2014 con un nuovo appuntamento della rassegna in lingua vernacolare che andrà in scena domani sabato 4 gennaio alle ore 21. A calcare le assi del palcoscenico sarà la compagnia TPR Doppio Gioco di Faenza con lo spettacolo Al pianell. Una commedia esilarante, ambientata ai nostri giorni, incentrata sulla realtà quotidiana, sul costume moderno, sui rapporti interpersonali, sull'istituzione matrimoniale e sulle relazioni, spesso complicate, tra genitori e figli. Non si potrà fare a meno di ridere e divertirsi nell'incessante susseguirsi di situazioni paradossali in cui saranno coinvolti i quattro protagonisti.... Biglietti: euro 7 (intero), euro 6 (ridotto over 65 e loggione). La prevendita viene effettuata la sera stessa di spettacolo a partire alle ore 20. Info: 0545/64330

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Il silenzio di Cortesi illumina il momento

Il Capodanno in piazza a Lugo ma con un titolo che evidentemente incuriosisce, l'ultimo capodanno dei dieci di Raffaele Cortesi. Presto sceglieremo chi ci fa gli auguri nel prossimo. Intanto, ancora nel pieno delle Feste Natalizie, prima della Befana "che le porta via" siamo già tornati oltre i 1.300 contatti.

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Di Spadoni l'articolo più letto

Ovviamente non mi rallegro per avere guadagnato il titolo di articolo più letto del 31 dicembre 2013: non sono vanesio sino a questo punto. Mi rallegro, piuttosto per quel significativo numero di contatti ben 1.031 che dimostrano l'apertura e la pluralità del giornale on line della Bassa Romagna. Esprimo apprezzamento, inoltre, per il suo direttore che ha dato alla testata giornalistica un taglio plurale e autenticamente libero, non disponibile peraltro, in senso metaforico, a legare l'asino dove vuole il padrone. La sua forza resta appunto quella della libertà e dell'obiettività. Basta leggere qualche redazionale sulla battaglia per le primarie per comprendere lo spirito autenticamente democratico e scevro da ogni condizionamento. Auguro al direttore, alla redazione, ai lettori un felice 2014. Gianfranco Spadoni consigliere provinciale Udc

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 80 3 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net

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Pasi a Fusignano per competenza Amministrativa

E' concesso candidarsi candidarsi "contro" il numero uno del partito In vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno assieme alle europee nel maggio 2014, il PD di Fusignano ha avviato nelle scorse settimane delle consultazioni tra gli iscritti e volontari. Il comitato direttivo ha preso atto del lavoro svolto dal quale è emerso a larga maggioranza l'indicazione di Nicola Pasi quale candidato più autorevole per esperienza politica e competenza amministrativa. Il direttivo, prendendo atto di ciò e della disponibilità di Nicola Pasi a presentare la propria candidatura ha deciso, come previsto dalla statuto del Partito Democratico, di attivare la procedura delle elezioni primarie. Con la presente si comunica pertanto che, entro le ore 12.00 del prossimo 10 gennaio 2014, gli iscritti, in regola con l'iscrizione al PD per il 2013, che intendano candidarsi alla carica di sindaco, devono raccogliere le firme di sostegno di almeno 6 iscritti. I moduli per la presentazione della candidatura, per la raccolta firme di sostegno e l'elenco degli iscritti sono disponibili presso la sede del PD di Fusignano in Piazza F. Mazzotti, 8.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 81 3 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net

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Pasi a Fusignano per competenza Amministrativa

E' concesso candidarsi candidarsi "contro" il numero uno del partito In vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno assieme alle europee nel maggio 2014, il PD di Fusignano ha avviato nelle scorse settimane delle consultazioni tra gli iscritti e volontari. Il comitato direttivo ha preso atto del lavoro svolto dal quale è emerso a larga maggioranza l'indicazione di Nicola Pasi quale candidato più autorevole per esperienza politica e competenza amministrativa. Il direttivo, prendendo atto di ciò e della disponibilità di Nicola Pasi a presentare la propria candidatura ha deciso, come previsto dalla statuto del Partito Democratico, di attivare la procedura delle elezioni primarie. Con la presente si comunica pertanto che, entro le ore 12.00 del prossimo 10 gennaio 2014, gli iscritti, in regola con l'iscrizione al PD per il 2013, che intendano candidarsi alla carica di sindaco, devono raccogliere le firme di sostegno di almeno 6 iscritti. I moduli per la presentazione della candidatura, per la raccolta firme di sostegno e l'elenco degli iscritti sono disponibili presso la sede del PD di Fusignano in Piazza F. Mazzotti, 8.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 82 3 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net

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Ma è il giornale di oggi o di dieci anni fa?

Davvero titoli dei giornali "locali" che non ci saremmo più aspettati dopo la decisione dell'8 dicembre dei romandoli di cambiare il verso della politica. Dopo lo choccante, diciamo pure "incredibile", "Niente Primarie a Lugo" ora il "Decisi altre tre candidati". Ma decisi da chi, la domanda che viene spontanea, con quale mandato per farlo? Quello delle qualche decine di iscritti al PD di Cotignola, Fusignano ed Alfonsine a nome e per conto delle migliaia di elettori? E per di più "decisi" con criteri decisamente in netto contrasto tra loro. In primo luogo Primarie a Massa Lombarda e altrove, ma non a Lugo (nettamente le elezioni più importanti perchè si sceglierà il Sindaco della Bassa Romagna e l'Assessore, sempre della Bassa Romagna, se il Presidente, della Provincia) con Ranalli; nè a Cotignola con Piovaccari; nè ad Alfonsine con Venturi. A Lugo, con il criterio del rinnovamento in base ad un dato anagrafico per chi fa comunque politica da quindici anni. Invece praticamente ovunque, "quasi" unanime (ad Alfosnine, a Fusignano, a Cotignola...), le scelte sono state fatte là dove si puote in base al criterio della conoscenza dei delicati meccanismi istituzionali, della competenza amministrativa. Qualità che a Lugo, come detto la carica più complessa, invece non serve.... Ancora, a Fusignano la formale apertura del bando pubblico per la presentazione delle candidature. Formale certo, visto che il candidato è il numero uno del partito di Fusignano. A Bagnacavallo gara aperta tra Giacomoni e Leggieri, ma non per volontà del partito, bensì per merito di un lineare percorso avviato da tempo appunto, dallo stesso Andrea Leggieri. Quale sarebbe il giudizio del segretario nazionale del Partito su questa variegata, colorata all'arlecchino, situazione, potrebbe essere interessante conoscere; certamente non ci si può astenere dal constatare che laddove da anni si governa unitariamente la Cosa Pubblica, appunto nella bassa Romagna, non altrettanto si possa dire per le scelte politiche del Partito di maggioranza relativa. Ma quello che conta, almeno una volta ogni cinque anni, è solo quello che pensiamo e che decideremo noi elettori. Arrigo Antonellini

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 83 2 gennaio 2014 ilfattoquotidiano.it

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I sindaci scrivono a Letta e Napolitano: "No all' Imu, tassate il gioco d' azzardo" Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha radunato alcuni sindaci dell' Emilia Romagna (tra questi Pighi di , Balzani di Forlì e Merola di Bologna) e lanciato la proposta provocatoria: "Sostituiamo la tassa vergognosa. I soldi si possono prelevare dai guadagni delle slot machines"

Hanno fatto per una volta quadrato i sindaci dell' Emilia Romagna , al di là delle differenti visioni politiche o delle divisioni interne al primo partito della regione. Si è svolto oggi pomeriggio in Comune a Ravenna, alla presenza di una significativa rappresentanza di primi cittadini, di esponenti delle istituzioni, delle associazioni economiche, dei sindacati e dei partiti, un incontro pubblico promosso dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, a sostegno della proposta di sostituire l' Imu una tantum con una tassa una tantum di 350 milioni sul gioco d' azzardo e per sensibilizzare la comunità sul tema del gioco d' azzardo patologico. Per fare arrivare il loro appello a Roma hanno scritto coralmente una lettera con carattere di urgenza al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio Enrico Letta. Ad aprire l' incontro è stato il sindaco di palazzo Merlato il quale ha ricordato che "il 24 gennaio ci sarebbe la famigerata Imu sulla prima casa, prevista dal decreto del 30 novembre". La proposta innovativa di sostituirla con una tassa sul gioco d' azzardo è stata accompagnata dall' invito a una revisione strutturale della tassazione sul gioco, "incredibilmente calata in questi 10 anni del 200 per cento". Nel chiedere poi misure serie contro la dipendenza patologica da macchinette e gratta e vinci l' argomentazione di Matteucci è stata sostenuta da dati allarmanti: "Il gioco d' azzardo ­ha precisato­ fattura in Italia 100 miliardi all' anno e in dieci anni il volume d' affari è decuplicato, tanto che siamo il secondo Paese al mondo per giro d' affari nel settore e la spesa pro capite degli italiani per il gioco d' azzardo ha toccato quota 1800 euro. Chiediamo pertanto al governo e al parlamento misure immediate e robuste per invertire questa ignobile e inaccettabile deriva". Il Sindaco di Modena Giorgio Pighi , ha appoggiato l' iniziativa del Sindaco Matteucci perché puntare i riflettori su un tema specifico come quello dell' imposizione fiscale ridicola sul gioco d' azzardo e le pesanti imposizioni fiscali che, al contrario, gravano sulle famiglie, consente di affrontare il tema relativo alle conseguenze sul gioco d' azzardo. "Un tema

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del quale ­ha tenuto a precisare­ si parla poco. Le persone che si rivolgono al Sert per problemi legati al gioco d' azzardo patologico superano il numero dei tossicodipendenti in terapia ed è noto il rapporto fra gioco d' azzardo e criminalità organizzata ". Ma secondo Pighi c' è anche un terzo aspetto relativo alle situazioni di degrado che accompagnano l' apertura di una sala dedicata al gioco d' azzardo: "Se ci fossero leggi precise questa sarebbe la classica materia sulla quale i Comuni potrebbero intervenire con le norme urbanistiche e del commercio". Il Sindaco di Forli, Roberto Balzani ha rilevato che "c' è una differenza sostanziale fra cosa significa fare finanza pubblica con il decreto salva Roma e farla nell' interesse dei cittadini. Noi ­ha aggiunto­ oggi compiamo una scelta di carattere strutturale per dare una mano da un punto di vista pratico per risolvere un problema. Questo significa utilizzare uno strumento finanziario a sostegno dei cittadini. È una scelta di moralità". "Questo è un Paese che da oggi in avanti non può più pensare di prendere provvedimenti senza il nerbo sano e robusto dei Comuni ­ha esordito il Sindaco di Rimini . Non si tratta di essere teste calde che si inventano un movimento. Da questo pezzo d' Italia parte un messaggio che non asseconda logiche democratiche romane. Gli enti locali sono sottoposti a provvedimenti umilianti. Mentre si fa il decreto 'salva Roma' si fa anche l''ammazza italiani': noi non ci stiamo più". "Il Comune di Bologna c' è. La comunità di Bologna aderisce a questa iniziativa ­ ha esordito l' assessore alla sicurezza di Bologna Nadia Monti . Il Comune è l' ente sociale più vicino ai cittadini e il gioco d' azzardo ha costi sociali diretti e indiretti. Se non c' è un intervento serio a livello nazionale, difficilmente i Comuni saranno in grado di far fronte a questa emergenza". Servono strumenti fiscali che sostengano le aziende 'vere' e disincentivino o rendano meno appetibili certe attività ­ha detto Mirco Bagnari , sindaco di Fusignano e responsabile provinciale dell' Anci . Gli enti locali devono avere la possibilità di dire sì, oppure no all' apertura di una sala giochi sul loro territorio. Ma non hanno gli strumenti per farlo. L' iniziativa di proposta di legge popolare sostenuta da Anci e da Lega Autonomie va anche in questa direzione. Dal 19 al 26 gennaio verranno istituiti degli altri banchetti per la raccolta delle firme. Credo sia importante dare un segnale netto e chiaro".

di Enrico Bandini

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Banche e imprese, un anno di agonia per i poteri forti italiani Siena inghiotte il Monte dei Paschi, ma anche gli istituti più piccoli crollano, da Carige a Banca Marche. Il Corriere perde via Solferino e la Telecom perde se stessa diventando spagnola, Alitalia sogna gli arabi e Montezemolo spera di non perdere più decine di milioni con i suoi treni, mentre all' Ilva resta tutto come prima, nonostante i commissari.

Dopo un anno così sembra che restino soltanto macerie, anche se molte delle storie di impresa e finanza del 2013 devono ancora giungere al loro, prevedibilmente, poco allegro epilogo. Ecco cosa è successo e cosa succederà nel 2014 a quelli che una volta erano considerati poteri forti . Si scioglie il groviglio di piazzetta Cuccia. "Qualche groviglio in meno" e, soprattutto, "finalmente la finanza italiana viene rimodellata". Sono i possibili effetti del piano triennale di Mediobanca , secondo l' Economist , che in un articolo del 28 giugno sottolinea come il Belpaese , a partire da "buon cibo, vini eccellenti e cultura eccezionale offre molte cose al mondo, ma in pochi considererebbero Roma o Milano per il loro modo di condurre gli affari o per la loro gestione finanziaria". Per il settimanale britannico, l' istituto di Piazzetta Cuccia, è finalmente "al passo con i tempi", dopo essere stato "a lungo al centro di una rete di relazioni incestuose che collegano tra loro la maggior parte delle principali aziende italiane". Punto di svolta è l' annuncio fatto il 21 giugno dall' amministratore delegato Alberto Nagel sulla cessione di tutte le partecipazioni azionarie e sull' uscita dai patti di sindacato. Meno capitalismo dei salotti, più mercato , assicura Nagel presentando il nuovo piano industriale 2014­2016 che prevede l' uscita dai patti di sindacato in scadenza per rientrare nella piena disponibilità delle quote apportate. Perché le partecipazioni incrociate "sono un' eredità del passato e oggi non corrispondono al miglior modo di allocare il capitale". Unica eccezione: le Generali . Mediobanca, primo azionista con il 13,2 per cento (quota destinata a scendere al 10% nell' arco del piano) è il più convinto sostenitore della svolta del Leone compiuta con l' arrivo di Mario Greco . Piazzetta Cuccia ha intanto dimezzato la sua quota in Telco , la cassaforte di Telecom , negoziando un' ulteriore finestra di uscita dalla holding nel giugno 2014. Concentrazione nel core business di banca d' affari, internazionalizzazione, cambio della governance con riduzione del numero di consiglieri in adesione alle indicazioni di Bankitalia, sono

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dunque le principali direttrici in cui si muoverà la Mediobanca nel 2014. A febbraio i grandi soci apriranno anche il cantiere della revisione dei patto di sindacato che avrà durata biennale e sarà più snello senza la suddivisione degli azionisti in tre grandi gruppi. Addio via Solferino, l' avanzata della Fiat. I giornalisti del Corriere della Sera ricorderanno il 2013 come l' anno della cessione della storica sede di via Solferino. I soci di Rcs come l' anno della fine del patto di sindacato. Il 12 febbraio il gruppo editoriale vara infatti un business plan che prevede 800 esuberi e la chiusura di dieci periodici . Due giorni dopo, mentre il management è alle prese con la crisi dei conti, le Fiamme Gialle di Milano arrestano il finanziere Alessandro Proto con l' accusa di aver divulgato false informazioni al mercato. Comprese quelle su Rcs di cui Proto sosteneva di possedere il 3,2% e di essere a capo di un patto di sindacato con il 2,77% del gruppo insieme a personaggi dai nomi improbabili. Archiviato il fantomatico blitz di Proto, a marzo i conti del gruppo restano in profondo rosso e c' è bisogno di un aumento di capitale da 600 milioni anche per rifinanziare il debito bancario in scadenza. Intanto scalpita Diego Della Valle , il patron della Tod' s e azionista di Rcs con l' 8,6 per cento che insiste da tempo sullo scioglimento anticipato del patto di sindacato , proposta che è stata respinta dal presidente della Fiat, John Elkann . Tra i soci fuori patto, anche Giuseppe Rotelli insiste su una revisione della governance prima dell' aumento. Aumento da cui poi si chiamerà fuori il 17 giugno, diluendosi così nel capitale dal 16 al 4 per cento. Poche settimane dopo, il 28 giugno, il re della sanità ammalato da tempo muore nel letto di un suo ospedale. Lo stesso giorno, la Fiat acquista altri 10,7 milioni di diritti di opzione che le daranno diritto alla sottoscrizione di oltre 32 milioni di azioni Rcs. Mossa che porterà gli Agnelli a superare il 20 per cento del capitale . Il salotto buono non serve più: il 14 ottobre il patto di sindacato si scioglie anticipatamente . Rcs diventa di fatto contendibile. Ma più povera. Il 13 novembre è costretta a vendere le sedi di Solferino e San Marco al fondo Blackstone . Il futuro? Nessun rischio di scostamento dagli obiettivi dell' ambizioso piano industriale 2013­2015, nessuna tensione con le banche creditrici, assicurano dal gruppo. Che però è costretto a vendere altri pezzi e partecipazioni per fare cassa. Quanto al Corriere della Sera , dall' inizio del 2014 aumenterà il prezzo di copertina a 1,40 o 1,50 euro. La scoperta dei derivati che hanno affondato Monte Paschi. " Monte dei Paschi , accordo segreto tra Mussari e Nomura per truccare i conti". È questo il titolo dell' articolo firmato da Marco Lillo sul Fatto Quotidiano del 22 gennaio che dà il via all' inchiesta sui derivati Alexandria e Santorini sottoscritti dagli ex vertici della banca senese e legati allo sciagurato acquisto di Antonveneta nel 2007. I due nuovi amministratori della banca, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola , scoprono un buco da circa 200 milioni di euro lasciato dalla precedente dirigenza. Il 23 gennaio, l' ex presidente Giuseppe Mussari lascia la guida dell' Associazione Bancaria Italiana . La Banca d' Italia accende un faro sull' istituto di credito toscano e il titolo Mps perde il 5,7 per cento sul listino di Piazza Affari. Mentre incalzano le indagini della magistratura, il 6 marzo Siena e il Monte sono scossi da una tragedia: David Rossi , il responsabile dell' area comunicazione della banca, si suicida gettandosi dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Rossi, che non era indagato, una decina di giorni prima era stato perquisito nell' ambito dell' inchiesta su Antonveneta. Il 17 aprile le indagini sui derivati arrivano a una svolta: la Guardia di Finanza sequestra 1,8 miliardi alla banca giapponese Nomura nell' ambito dell' operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria. Viene indagato il presidente del gigante nipponico, Sayeed . L' 8 ottobre per il Monte dei Paschi parte il piano del rigore . Il consiglio di amministrazione approva le nuove strategie: aumento di capitale e 8mila esuberi . La ricapitalizzazione che inizialmente doveva essere di 1 miliardo viene portata a quota 3 miliardi. Il vertice della banca vuole vararla a gennaio, mentre la Fondazione Mps ­ ancora azionista di controllo con il 33,4 per cento ­ chiede di rinviarla a maggio per poter cedere una parte delle sue quote e rimborsare circa 340 milioni di debiti contratti con le banche ai tempi del finanziamento di Antonveneta. Il 28 dicembre l' assemblea dei soci riunita in seconda convocazione boccia la proposta di Profumo . Vince la linea della presidente della Fondazione, Antonella Mansi , arrivata a Palazzo Sansedoni a settembre di quest' anno. Il 2014 sarà l' anno decisivo per il Montepaschi che dovrà chiudere con successo l' aumento di capitale per restituire i Monti bond

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allo Stato ed evitare così la nazionalizzazione. Buchi in provincia, dalle Marche alla Liguria all' Umbria. L' annus horribilis delle banche italiane, accompagnato dal basso continuo del dramma Montepaschi, ha avuto i suoi acuti all' inizio con il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto , in estate con lo scandalo della Banca delle Marche e alla fine con l' esplosione del caso Carige , a Genova. Tre casi diversi ma ciascuno a suo modo tipico del triangolo perverso banche­politica­imprese. La popolare di Spoleto è stata commissariata a febbraio . La vicenda ha assunto i toni della commedia all' italiana con il padre­padrone, Giovannino Antonini , che ha impugnato il commissariamento davanti al Tar del Lazio e il 22 luglio è stato arrestato insieme al giudice del Tar Franco De Bernardi per aver cercato di pilotare la sentenza. Il 2014 ci dirà se sarà il Banco Desio o la cordata Clitumnus ad aggiudicarsi il salvataggio della banca. La Banca delle Marche, con crediti deteriorati pari al 20 per cento dei prestiti fatti e oltre 500 milioni di perdita nel 2012, ha chiamato un banchiere pluridecorato come Rainer Masera alla presidenza il 9 luglio e lo ha messo in fuga il 14 ottobre. Giusto il tempo di scoprire che la promessa del vecchio amico Francesco Merloni e del presidente della Regione Gian Mario Spacca , di soccorrere la banca con capitali freschi dell' imprenditoria marchigiana, era uno scherzo. Adesso la banca è commissariata e la Procura di Ancora indaga sui prestiti facili agli imprenditori amici e sulle prodezze dell' ex direttore generale Massimo Bianconi , l' unico banchiere al mondo che è riuscito nello stesso giorno a farsi cacciare con ricca buonuscita e a farsi riassumere con ricco stipendio. La Banca d' Italia cerca un salvatore. Sulla Carige, che ha chiuso i conti al 30 settembre scorso con una perdita di 1,3 miliardi , rimarrà memorabile l' autodifesa del presidente in uscita (e indagato) Giovanni Berneschi : "Il presidente Napolitano dice di aiutare le imprese. E a me accusano di avere aiutato le imprese liguri. Ma ci rendiamo conto?". Ecco, anche gli ispettori della Banca d' Italia stanno cercando di rendersi conto. Come conquistare la Telecom a prezzo di saldo. Il problema di Telecom Italia non è che sia finita sotto il dominio di un azionista come Telefónica España , classificato come straniero anche da certi commossi europeisti. Il problema è avere l' azionista di controllo in conflitto d' interessi, quello che trae maggiori vantaggi dalla rovina dell' azienda controllata che non dalla sua prosperità. Il 24 settembre 2013 l' accordo con cui Mediobanca , Intesa Sanpaolo e Assicurazioni Generali hanno consegnato a Telefónica il controllo di Telco , veicolo che possiede il 22,4 per cento di Telecom Italia, ha fatto venire al pettine un nodo intrecciato nel 1999. Allora il governo guidato da Massimo D' Alema , in nome della neutralità "blairiana" di fronte al libero dispiegarsi delle forze del mercato, non si oppose alla scalata a debito di Telecom da parte della razza padana di Roberto Colaninno . Da allora la rete telefonica italiana è gravata da un debito enorme che impedisce gli investimenti necessari. E da allora si sono succeduti al comando gruppi di comando avidi o squattrinati (o le due cose insieme), con un' unica idea fissa: un nuovo socio che immettesse i capitali necessari avrebbe fatto perdere loro il potere su una cassaforte da 30 miliardi annui di liquidità incassata con le bollette. Il capo di Telefónica, Cesar Alierta , è riuscito per anni a evitare l' aumento di capitale e con l' aiuto dei suoi complici italiani ha fatto saltare il dialogo con i cinesi di Hutchinson (azionisti di 3) e quello con l' egiziano Naguib Sawiris . Il 3 ottobre scorso il presidente Franco Bernabè ha lasciato il comando dopo sei anni , in aperta polemica con gli azionisti di Telco. Ma all' assemblea del 20 dicembre il sostegno dei fondi stranieri all' azionista ribelle Marco Fossati si è rivelato superiore al previsto . Il 2014 sarà un anno di battaglia, e la partita Telecom sarà decisiva per l' Italia. In gioco l' evoluzione del mercato finanziario e per il futuro della rete Internet più arretrata d' Europa. Ilva, l' unica cosa sicura è l' emergenza permanente. Nel 2014 "prevediamo 600­700 milioni di investimenti nell' Aia , l' autorizzazione integrata ambientale" che si potranno fare "se ci saranno finanziamenti perché le nostre risorse non bastano". Potrebbe bastare questa frase di Enrico Bondi , commissario straordinario dell' Ilva, a raccontare il 2013 della fabbrica di Taranto . Basterebbe questo per spiegare che dodici mesi di "salva Ilva", insomma, non sono serviti. I quattro provvedimenti legislativi ad aziendam varati da due governi nell' ultimo anno , evidentemente, non hanno ancora portato i frutti immaginati. Non è bastato un garante dell' Aia, cancellato pochi mesi dopo la sua nomina. Non è bastata la nomina dell' allora amministratore delegato dei Riva, Bondi, come commissario del

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governo. Non sono stati sufficienti nemmeno un sub commissario come Edo Ronchi , un commissario per le bonifiche come Alfio Pini e un comitato di tre esperti per dare il via a una concreta opera di risanamento del dramma sanitario e ambientale del capoluogo ionico. Quello che resta di questo 2013, soprattutto nelle coscienze di operai e cittadini, nella fabbrica di Taranto è principalmente la decisione della Corte costituzionale di concedere "una cappa di impunità" all' Ilva : finché non sarà a norma potrà continuare a emettere sostanze nocive. Un inquinamento provvisorio a norma di legge. Perché al di là delle azioni penali, della chiusura di un' inchiesta con 53 indagati, delle eventuali richieste di rinvio a giudizio e del quadro desolante emerso dalle intercettazioni con i padroni dell' acciaio, il dato è che il nodo tra salute e lavoro a Taranto è ben lontano dalla sua soluzione. Anzi. I fondi non ci sono: bisognerà elemosinare dai Riva, pescare dai soldi sequestrati agli industriali dalla procura di Milano oppure chiedere alle banche. Ma con quali garanzie Bondi potrà presentarsi agli istituti ora che la Cassazione ha restituito anche il tesoro da 8,1 miliardi di euro ai signori dell' acciaio ? La strada del 2014, così, non appare molto diversa da quella già percorsa. L' attuale equilibrio finanziario non è garantito da gennaio in poi e Bondi,quindi, chiede "un provvedimento veloce altrimenti faticheremo a fare tutto quello che dobbiamo fare". Un altro. Non l' ultimo. Il flop dei patrioti e l' ultima speranza araba per l' Alitalia. In attesa del cavaliere bianco con le insegne della compagnia aerea Etihad di Abu Dhabi , l' Alitalia continua a perdere 1 milione di euro al giorno. Se per qualche inciampo le trattative con gli arabi dovessero saltare e quindi dovessero venire a mancare in tempi ragionevoli i 300 o forse 350 milioni di euro di capitali freschi di cui si parla, è con questa triste passività quotidiana che i manager della compagnia italiana dovranno fare i conti nel 2014. In assenza di significativi cambiamenti nell' organizzazione dell' azienda, nel giro di pochi mesi si squaglierebbe l' aumento di capitale di 300 milioni di euro sottoscritto a fatica alla fine del 2013 dai "patrioti" , cioè i privati messi in pista nel 2008 da Silvio Berlusconi . Al massimo ad autunno 2014 l' Alitalia sarebbe di nuovo a un passo dal fallimento. Con l' aggravante di non poter più contare neanche sulla ipotetica rete di protezione di Air France che dopo aver corteggiato la compagnia italiana per più di un decennio ha preso atto proprio nel corso del 2013 che è stato tutto inutile. Dopo aver puntato 320 milioni di euro 5 anni fa per aggiudicarsi il 25 per cento del capitale di Alitalia in versione patriottica, dopo essersi resi ben presto conto che il nuovo corso berlusconiano era destinato a finire in un culdesac, i capi della compagnia transalpina avevano praticamente puntato sul tanto peggio tanto meglio, convinti di potersi giovare del fallimento dell' azienda italiana inglobandola per due soldi. L' ingresso di Etihad sta scompaginando i loro piani tanto che i francesi hanno addirittura deciso di uscire dal gioco rinunciando all' aumento di capitale . La loro partecipazione in Alitalia è ora ridotta a poco più di un presidio di appena il 7 per cento. Gli arabi di Etihad hanno intenzione di prendersi Alitalia con il 49 per cento del capitale, stando attenti a non superare questa soglia per evitare che la compagnia italiana diventi a tutti gli effetti extraeuropea e quindi costretta a rivedere i complessi accordi aerei bilaterali con il resto del mondo. Italo, il sogno ridimensionato della concorrenza sui binari. Non ci saranno Italo regionali. Rimasta scottata dalla sfida con le Ferrovie sui binari dell' alta velocità, la Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv) di Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle non parteciperà alle gare europee che si terranno nel 2014 per l' assegnazione dei servizi ferroviari locali a partire dalla Campania. La notizia non è ufficiale, ma sicura, e non è affatto buona, soprattutto per i pendolari, condannati ancora chissà per quanto tempo a usare solo quei convogli delle ferrovie statali che finora si sono rivelati un calvario. La rinuncia di Ntv non è una scelta, ma frutto di uno stato di necessità. Dopo appena 20 mesi di attività e una perdita di circa 80 milioni di euro nel 2012 l' azienda privata dei treni si appresta a chiudere un altro esercizio in rosso ed è costretta a ridimensionare di molto i suoi sogni di gloria e le sue previsioni di espansione. Il punto di pareggio tra entrate e uscite è stato spostato di due anni , dal 2014 al 2016. Per contenere i costi, il vertice aziendale ha avviato un piano assai severo di tagli e contenimenti . A cominciare dalle retribuzioni degli stessi manager, ridotte in media del 10 per cento. Nel frattempo una decina di dirigenti hanno lasciato la società in seguito al taglio delle direzioni, portate da 14 a 9. Entro il 2016 Ntv conta di

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ridurre i costi per un totale di 68 milioni di euro, intervenendo praticamente su ogni voce di spesa e tentando di contrattare su nuove basi meno onerose gli accordi con i fornitori. Nel corso del 2013 le casse esangui della società sono state rimpolpate con apporti straordinari di capitale da parte dei soci, 85 milioni di euro in totale in varie tranche, l' ultima delle quali a dicembre. Altri apporti di capitale sono stati già previsti per il 2014. Sui risultati non brillanti di Italo incide la politica asfissiante delle Fs sui prezzi dei biglietti, ritenuta sleale dai manager privati. A febbraio Ntv ha presentato un esposto e a maggio l' Antitrust ha aperto ufficialmente un' inchiesta tuttora in corso. di Francesco Casula, Camilla Conti, Daniele Martini e Giorgio Meletti da Il Fatto Quotidiano del 31 dicembre 2013.

di Redazione Il Fatto Quotidiano

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Il primo nato del 2014 è faentino In provincia, l' anno scorso, oltre 3100 parti.

Il primo bimbo del 2014 è Francesco Liverani: è nato all' ospedale di Faenza. Qualche dato del 2013, diffuso dall' Ausl: l' ultimo nato, il 31 dicembre alle 21,41, all' ospedale di Lugo,, si chiama Pietro Divona; alle 17,30 del 31 è nata Mia Lenzi all' ospedale di Faenza, mentre a Ravenna l' ultimo nato del 31, alle ore 14,52, è Osafi Dario Emanuel. Complessivamente i parti del 2013 negli ospedali della nostra provincia sono stati 3116 così suddivisi: 1500 a Ravenna; 804 a Lugo e 812 a Faenza.

R1

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Si chiama Francesco il primo nato del 2014 in provincia di Ravenna

Il primo bimbo nato nel 2014 in provincia di Ravenna è Francesco Liverani nato all' ospedale di Faenza : nessun nuovo nato invece negli ospedali di Ravenna e Lugo. Qualche dato sugli ultimi nati del 2013: l' ultimo nato il 31 dicembre alle ore 21.41 si chiama Pietro Divona ed è nato all' ospedale di Lugo; alle 17.30 del 31 è nata Mia Lenzi all' ospedale di Faenza, mentre a Ravenna l' ultimo nato del 31 è stato alle ore 14.52 e si chiama Osafi Dario Emanuel. Complessivamente i parti del 2013 negli ospedali della nostra provincia sono stati 3116 così suddivisi: 1500 a Ravenna, 804 a Lugo e 812 a Faenza.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 92 2 gennaio 2014 RavennaNotizie.it

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No una tantum Imu, sì tassa sul gioco d' azzardo: l' intervento del sindaco Matteucci

Si è svolto oggi in Municipio l 'incontro pubblico sul tema: "No una tantum Imu, sì tassa sul gioco d' azzardo" . Hanno partecipato numerosi esponenti degli enti locali, tra cui Giorgio Pighi Sindaco di Modena, Roberto Balzani sindaco di Forlì, Andrea Gnassi Sindaco di Rimini, Giovanni Greco del Sert, il Colonnello dei Carabinieri Guido De Masi, l' Assessore Sicurezza, Legalità, Giovani e Servizi Demografici del Comune di Bologna Nadia Monti, Mirco Bagnari sindaco di Fusignano e rappresentante provinciale ANPI Emilia Romagna. Riportiamo l' intervento del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci , promotore dell' iniziativa . "Oggi chiediamo tre cose. 1) Una tantum sul gioco d' azzardo al posto dell' una tantum IMU sulla prima casa prevista dal decreto del 30 novembre. Graziano Del Rio avanzò questa proposta da Sindaco e Presidente Anci. Siamo certi che da Ministro sarà coerente e conseguente. 2) Una revisione strutturale della tassazione del gioco d' azzardo, incredibilmente calata in questi 10 anni del 200%. 3) Misure per arginare la ludopatia. Gennaio sarà già un mese nero per le famiglie e le imprese italiane. Si parla di un nuovo aumento del prezzo della benzina, anche se il prezzo del petrolio è stabile. Entro il 30 gennaio va versata l' imposta di registro sugli affitti. Sempre in gennaio acconto Irpef e Irap. Poi c' è il canone RAI che fanno 113,5 euro. Poi il bollo auto. A tutto questo va aggiunto il probabile aumento del prezzo dei francobolli da 70 a 95 centesimi e delle raccomandate da 3,60 a 5,40 euro. Il 24 gennaio ci sarebbe la famigerata una tantum Imu sulla prima casa. Chiediamo con forza a Governo e Parlamento di sostituirla con un' una tantum sul gioco d' azzardo. Il gioco d' azzardo fattura in Italia 100 miliardi all' anno. Siamo il secondo Paese al mondo per giro d' affari. In dieci anni il volume d' affari è decuplicato e la tassazione è calata del 200 per cento. Chiediamo al Governo e al Parlamento misure immediate robuste per invertire questa ignobile e inaccettabile deriva. Evitare l' una tantum IMU sulla prima casa sarebbe un primo segnale in questa direzione. Ci rivolgiamo alla sensibilità dl Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai suoi poteri di sollecitazione verso il Parlamento. La spesa pro capite degli italiani per il gioco d' azzardo ha toccato quota 1800 euro. Le ludopatie sono esplose. Facciamo nostre le iniziative promosse da ANCI, LIBERA, ACLI, ARCI, CGIL, GRUPPOABELE, UISP, CNCA, COORDINAMENTO NAZIONALE GRUPPI PER GIOCATORI D' AZZARDO DI MATTEO IORI". Intanto la lettera indirizzata il 29 dicembre al Presidente della Repubblica Napolitano e al capo del Governo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 93 2 gennaio 2014 RavennaNotizie.it

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Letta reca le seguenti firme, oltre a quella di Matteucci: DANIELE MANCA, Presidente Anci Emilia Romagna e Sindaco del Comune di Imola, VIRGINIO MEROLA, Sindaco Comune di Bologna unitamente a ROBERTO BALZANI, Sindaco Comune di Forlì PAOLO DOSI, Sindaco Comune di Piacenza UGO FERRARI, Vice Sindaco Comune di Reggio Emilia ANDREA GNASSI, Sindaco Comune di Rimini PAOLO LUCCHI, Sindaco Comune di Cesena GIORGIO PIGHI, Sindaco Comune di Modena , Sindaco Comune di Parma TIZIANO TAGLIANI, Sindaco Comune di Ferrara.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 94 3 gennaio 2014 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna

BALDINI (PD) Candidatura a sindaco condivisa, primarie inutili'

«LE PRIMARIE sono uno strumento fondamentale di apertura e partecipazione in cui abbiamo sempre creduto e che fanno parte dell' identità stessa del Pd: proprio per questo non vanno banalizzate. Esse sono al servizio dell' elaborazione politica, non la precedono: pertanto sono da utilizzare quando, per la presenza di proposte legittimamente divergenti, pur nell' ambito dello stesso partito o coalizione), sia necessario procedere a un confronto aperto e leale tra tali proposte. Nel caso in cui invece si arrivi a una soluzione condivisa non è necessario ricorrere alle primarie ma non per questo la scelta fatta è meno democratica o meno legittimata». Così Giacomo Baldini, segretario lughese del Partito Democratico, reagisce alle critiche rivolte nei giorni scorsi al Pd (soprattutto su internet e sui social network) riguardo il fatto che, avendo trovato una candidatura unitaria a sindaco nella figura di Davide Ranalli, il Pd ha deciso di non effettuare primarie di partito a Lugo. «Come ha detto lo stesso Renzi, dopo le primarie nazionali, non ha più senso parlare di ?renziani', 'cuperliani' o ?civatiani'. Ora occorre lavorare uniti per il bene del Paese del Partito democratico».

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DOMANI SI RIDERA' IN DIALETTO AL TEATRO GOLDONI

Primo appuntamento dialettale dell' anno domani, sabato, al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Alle 21 la compagnia "Tpr Doppio Gioco' di Faenza porterà in scena la commedia ?Al pianell' incentrata sulla famiglia e sul rapporto genitori­figli. Biglietti interi a 7 euro, ridotti 6 euro.

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PER LA BUONA POLITICA' RILANCIA ALCUNE IDEE PRESENTATE DA STORICI LOCALI. «La Rocca diventi il Museo della città Pavaglione, auditorium da ripristinare»

«LE BUONE idee non hanno colore politico e possono diventare buoni progetti. E quando i progetti sono buoni, si possono trovare anche le risorse per realizzarli, trasformando in realtà quelli che sembrano sogni». E' quanto afferma Silvano Verlicchi dell' associazione civica "Per la Buona Politica' riguardo a una serie di idee per il futuro di Lugo che gli sono state presentate da un gruppo di lughesi appassionati di storia locale, ma anche di altri temi inerenti al territorio. Anche se ancora non è ufficiale, Verlicchi dovrebbe essere il candidato sindaco di Lugo della lista civica "Per la Buona Politica', che sta nascendo dall' omonima associazione. E VENIAMO al contenuto dei progetti ideati dai lughesi. Gli esperti di storia Norino Cani e Pietro Compagni hanno proposto 3 interventi per la rivitalizzazione del centro storico: liberare la Rocca Estense dagli uffici comunali e trasformarla nel ?centro culturale della vita cittadina' con la creazione di un moderno e innovativo Museo della Città, multimediale e multisensoriale; rimodernare il Pavaglione con il ripristino dell' Auditorium e il risanamento di tutti gli ambienti del sottotetto, intervenendo anche sui negozi per renderli fruibili al commercio moderno ed emettendo un bando per attrarre attività di alto livello; promuovere le eccellenze del centro storico (Rocca, Pavaglione, Museo Baracca). DAL lughese Ermete Bartoli è poi giunta la proposta "Romagna a Bassa Velocità' , nuovo modello di turismo ecologico, naturalistico­culturale, storico, sportivo, enogastronomico, imperniato sull' uso della bici e della rete ferroviaria locale e diventi un punto di forza per visite anche a Ravenna, Faenza e collina fino a Firenze, ma anche verso Bologna e Ferrara. Attività che potrebbero essere favorite anche dalla costruzione di un moderno parcheggio per camper e roulotte nella ex Fornace Gattelli, dove potrebbe anche essere ricostruito il villaggio neolitico. Inoltre, gli appassionati di questo particolare turismo potrebbero collegarsi al "Parco didattico di geologia e preistoria' costruito da Ermete Bartoli, a sue spese, a San Potito. Lo studioso Fiorenzo Landi ha posto poi il problema di una concentrazione delle risorse su contenitori culturali permanenti sui quali creare una collaborazione tra pubblico e privato: un museo della città , un cinema teatro, uno spazio verde a ridosso del centro urbano. TUTTE queste idee sono appunto state presentate sia a Verlicchi che a Guido Giovannini, anch' egli dell' associazione "Per la Buona Politica'. Entrambi affermano di «averne apprezzato il realismo e la fattibilità, proveniente dal potenziale della società civile senza bisogno di rivolgersi a costosi consulenti

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Il Resto del Carlino Ravenna

esterni», e si sono quindi impegnati a «trasformarle in progetti operativi». Verlicchi ha inoltre affermato di ritenere «opportuna, in via preliminare, la realizzazione di una mappatura di tutto il potenziale materiale artistico, culturale, architettonico sia civile che religioso. Bellissime sono le Pievi di Bagnacavallo, Campanile e la chiesa di Ascensione. A sua volta l' associazione "Per la Buona Politica' si farà carico di avviare un percorso di fattibilità per i singoli progetti, in collaborazione con Ascom Lugo che ha organizzato già due convegni sul turismo». Lorenza Montanari.

MONTANARI LORENZA

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ALFONSINE SONO SESSANTA LE ADESIONI. Nasce una "rete di imprese' per promuovere il territorio

SONO 60 le domande di preadesione alla nuova "Rete di imprese' promossa dal Comune di Alfonsine in collaborazione con Cna, Confartigianato Fapa, Ascom Confcommercio e Confesercenti. Il progetto si inserisce nell' ambito di una più ampia concertazione a sostegno di reti di imprese a livello di Unione dei Comuni della Bassa Romagna, create grazie ai fondi di perequazione economica territoriale relativi all' ampliamento del polo commerciale faentino. Per conoscere meglio il progetto, mercoledì 15 gennaio è previsto un incontro pubblico che si terrà alle 20.30 nell' auditorium del Museo della battaglia del Senio. L' obiettivo del nuovo organismo associativo, sottolineano in Comune, «è di dare vita a una "rete di imprese' che coinvolga gli operatori economici quali commercianti, artigiani e quanti possano esservi interessati, in un' attività di promozione delle sue realtà ed eccellenze». La crisi di questi anni, ha aggiunto l' assessore allo sviluppo economico, Riccardo Graziani, «ha messo in evidenza come la capacità di costruire organismi di aggregazione tra imprese possa essere elemento di rilievo per una maggiore competitività del territorio. Va evidenziata poi l' importante attività di alcuni esercenti alfonsinesi, i quali si sono personalmente adoperati per promuovere l' iniziativa tra i propri colleghi».

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LAVEZZOLA IN SEGUITO ALLE RECENTI PIENE. Quintali di legname addossati ai piloni del ponte della Bastia

IN questi giorni percorrendo la statale Adriatica alle porte di Lavezzola si nota un ammasso di legname formatosi a ridosso dei piloni centrali del ponte sul fiume Reno, noto come Ponte della Bastia, che segna il confine tra la nostra provincia e quella di Ferrara. Come segnalato da diversi automobilisti e autotrasportatori, si è formata una sorta di barriera composta da quintali di rami, tronchi e vegetazione varia. Con tutta probabilità si tratta di materiale trasportato dalla piccola piena che si è registrata negli ultimi giorni del 2013 in seguito alle abbondanti precipitazioni avvenute nel Bolognese. Questo ammassarsi di legname non è però una novità al ponte della Bastia. In diverse altre occasioni, in particolare in primavera e autunno, in concomitanza con abbondanti precipitazioni, la legna scende a valle arrestandosi in prossimità dei piloni. La "barriera' ha formato una piccola cascata che a sua volta ha originato un gorgo e il mulinello d' acqua è responsabile della frana che ha interessato nei mesi scorsi una settantina di metri di sponda della golena, poco dopo il ponte, a valle. lu. sca.

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Il conselicese Daniele è il primo bimbo nato nel 2014 all' ospedale di Lugo

SI CHIAMA Daniele Manzoni il primo bimbo nato a Lugo nel 2014. Daniele è venuto alla luce alle 23.16 di mercoledì 1° gennaio, quando ormai sembrava che all' ospedale di Lugo non ci sarebbero state nascite il primo giorno dell' anno. Ma questo bellissimo bimbo ha "tagliato il traguardo' per tempo, portando così ulteriore gioia e allegria nel reparto lughese di ostetricia e, ovviamente, ai suoi genitori conselicesi: la mamma Annalisa Camorani (col bimbo nella foto) , 34 anni, e il papà Alex Manzoni, 36. A casa, ad aspettare Daniele, c' è il fratellino Davide di 5 anni. Il parto è stato naturale e sia la mamma che il bimbo stanno benissimo. Ieri mattina poi al reparto di ostetricia di Lugo, sono nati anche una bambina e un altro maschietto. Sempre nel reparto lughese, il 2013 si è chiuso con la nascita, alle 21.41, del piccolo Pietro Divona, ultimo nato dell' anno a livello provinciale. In sostanza, nell' arco di un paio di giorni, a Lugo si sono verificati 4 lieti eventi, che vanno ad aggiungersi agli 804 registrati nel 2013. l. m.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 101 3 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna

FUSIGNANO. Concorso "Addobbiamo il Natale', tutti i nomi dei vincitori

DESIGNATI i vincitori dell' 11ª edizione del concorso "Addobbiamo il Natale' a Fusignano. Per la categoria "presepi' sono: Franco Balducci, Dario Casamenti, Carla Tazzari, Silvana Predoli, Mara Landi, Nadia Medici, Clementina Musella. A Elisabetta Rimini è andato il premio "Renzo Marangoni e Renzo Balducci' per il presepio, realizzato con più cura e passione. Per la categoria "addobbi': Roberta Baioni in via Kennedy; Mirko Nigrini in via Runzi; Agis alla palestra comunale. Sono stati segnalati: il presepe realizzato dai bambini della scuola materna parrocchiale "Maria Ausiliatrice' nell' ingresso della struttura; il presepe allestito in un televisore da Cesare Argelli e Tereso Balbi, sistemato sotto un albero natalizio con decori realizzati da Bruna Garotti, esposto nella vetrina del negozio di Balbi in corso Emaldi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 102 3 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna

SANTA MARIA IN FABRIAGO I RESIDENTI HANNO GIÀ "SALUTATO' L' UFFICIO POSTALE. Se ne va un altro pezzo di storia Chiude la caserma dei carabinieri

DOPO la chiusura, avvenuta alcuni mesi fa non senza suscitare polemiche tra i residenti, del locale Ufficio Postale, la frazione di Santa Maria in Fabriago è costretta a "salutare', suo malgrado, un' altra importante e stimata realtà. Stiamo parlando della caserma dei carabinieri, che alla mezzanotte del 31 dicembre ha chiuso definitivamente i battenti. OCCORRE però premettere che non si tratta di un cosiddetto fulmine a ciel sereno. I residenti, pur sperando fino all' ultimo che si potesse assistere ad una sorta di ripensamento dall' "alto", erano a conoscenza già da diverso tempo della chiusura della loro "stazione'. Chiusura che era stata a suo tempo proposta dal Comando generale dell' Arma e approvata dai Ministeri dell' Interno e della Difesa, nell' ambito di una riorganizzazione a livello strutturale. Un iter piuttosto lungo e di cui erano ovviamente al corrente anche le istituzioni locali, nella fattispecie l' amministrazione comunale e il Consiglio di Circoscrizione della frazione che al 31 dicembre 2012 contava poco 736 abitanti e 315 famiglie. Santa Maria in Fabriago, paese che nel XVII secolo il paese era denominato ?La Bruciata' (ancora oggi sono in tanti a chiamarlo la "Brusè') per il fatto di aver subito un gigantesco incendio che l' aveva distrutto, perde così un altro importante punto di riferimento. QUELLA della caserma dei carabinieri, che è situata in via Cardinale Staffa a due passi da due "gioielli' come il castello e l' arco del Ducato, è senza dubbio da considerarsi un' altra realtà ?storica' del paese essendo presente, pur avendo assistito ad un cambio di sede (quella operativa fino a tre giorni fa era nella ex Casa del Fascio), da oltre un secolo. Alla luce di questa riorganizzazione dell' Arma, dal primo gennaio le stazioni presenti nel territorio comunale di Lugo sono quindi scese a a tre (Voltana, San Lorenzo e la stessa Lugo). Il personale della caserma fabriaghese sarà impiegato in alcune stazioni limitrofe rafforzandole e assicurando ancor più efficacia e operatività. A livello territoriale saranno i carabinieri della vicina stazione di San Lorenzo ad avere la competenza sul territorio di Santa Maria in Fabriago, de "La Viola', di Campanile e di quello di gran parte di S.Bernardino. Spetterà invece ai carabinieri della stazione di Voltana "coprire' il territorio di Giovecca, Frascata e di una parte di San Bernardino. Luigi Scardovi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 103 3 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed.

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Il Resto del Carlino Ravenna

SCARDOVI LUIGI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 104 3 gennaio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna

Cotignola, i bambini alla scoperta del magico mondo di Arialdo Magnani

DOMANI , sabato, la scuola Arti e mestieri di Cotignola organizza "Clown, gatti e lune', gita nella casa dell' artista Arialdo Magnani e un laboratorio di disegno, collage e acquerello. L' iniziativa si svolgerà dalle 16 alle 18 ed è rivolta ai bambini da 5 a 10 anni. Prevista una quota di 2 euro a bambino per l' acquisto dei materiali per il laboratorio (la prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata). I bambini, spiega Massimiliano Fabbri, direttore della scuola Arti e mestieri, «andranno alla scoperta di uno scrigno intatto e poetico. Magnani fu pittore, poeta e ceramista, artista quasi naif, uomo scorbutico e dolce, tra gli ultimi allievi di Varoli. Andremo a scoprire un ambiente domestico, dove il tempo sembra essersi fermato e tutto è magicamente immobile come per un incantesimo: il tinello, il salottino, i centrini sul tavolo, gli occhiali con la montatura grossa, il laboratorio­studio di ceramica con i disegni».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 105 3 gennaio 2014 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

Corriere di Romagna Ravenna

E' Bryan il primo nato del 2014 Il piccolo è venuto alla luce alle 2.58 del mattino di ieri Pesa 3,6 kg ed è il primogenito di una coppia di albanesi.

RAVENNA. Si chiama Bryan Fingo, è un bel bambino di 3,6 chilogrammi, alto 55 centimetri ed è nato ieri alle 2,58 del mattino all' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. E' lui il primo nato del 2014 in città. Bryan è il primogenito figlio di una coppia di genitori albanesi da molto tempo residenti a Ravenna. Il reparto di ostetricia ha dovuto attendere così più di 24 ore per avere un nuovo arrivato lasciato dalla cicogna. L' ultimo nato del 2013 era stato invece Dario Emanuel Osafi venuto alla luce alle 14,52 del giorno di San Silvestro, giusto in tempo per non perdersi i festeggiamenti. Complessivamente i parti del 2013 avvenuti nella nostra provincia sono stati in tutto 3.116. Di questi ­ stando a quanto reso noto dall' Ausl ­ 1.500 sono avvenuti a Ravenna, 804 a Lugo e 812 nell' ospedale di Faenza.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 106 3 gennaio 2014 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

Corriere di Romagna Ravenna

ECONOMIA, TEMPO DI BILANCI. Ceramica, 2013 anno difficile con chiusure e richieste di Cig

di RICCARDO ISOLA FAENZA. Il 2013 è stato un anno non certo felice dal punto di vista economico e sociale per il comprensorio faentino. Crisi ancora presente, produzioni industriali lente con conseguenti richieste per cassa integrazione, solidarietà e mobilità, consumi al di sotto della media e una ripresa sempre prevista dietro l' angolo ma ancora ben lontana dal farsi vedere. Tra i settori industriali che più di tutti hanno subito e sentito questa morsa pressante, a Faenza e dintorni, c' è quello ceramico industriale. Al di là di una mosca bianca (la Gigacer, 66 dipendenti con crescita di 16 unità rispetto al 2010), per quasi tutte le imprese del territorio, sparse tra Faenza e Castel Bolognese, il 2013 è stato un altro anno con pochi alti e molti bassi. Ne è un testimonianza la richiesta di ammortizzatori sociali fatta dalle imprese negli ultimi dodici mesi. Oltre alla Cooperativa Ceramica di Imola, altre sono altre le realtà che nel 2013 hanno dovuto richiedere ore di cassa integrazione. Per non parlare dei fallimenti come la Porcellane di Faenza chiusa nel luglio 2013. Tra i casi più emblematici c' è la Cedir di Castel Bolognese, impresa con 156 dipendenti che dal 30 novembre fino al 10 febbraio 2014 ha deciso di chiudere la produzione con richiesta di contratti di solidarietà (fino a marzo 2014) e cassa integrazione. «La situazione della Cedir ­ spiega la sindacalista faentina Samuela Meci ­ desta abbastanza preoccupazione perché è un segnale che il comparto soffre. Le imprese decidono di chiudere per periodi più lunghi perché vogliono prima di liberarsi dello stock nei magazzini. La conseguenza è la sospensione del lavoro produttivo». A destare preoccupazione c' è anche la possibile, ma molto concreta, eventualità che nella stessa Cedir si inizi a parlare seriamente di esuberi. Già a partire dal 2014. Non se la passa meglio la Cerdomus, colosso industriale locale da 225 dipendenti, che nel 2013 ha usufruito di otto settimane di cassa (marzo e aprile) e ne ha chieste, a partire dal 16 dicembre, altre quattro. Se comincia la Cerdomus, che da sempre guarda oltre i confini nazionali nel vendere i propri prodotti, vuol dire che c' è bisogno di rallentare. Anche La Fabbrica, storica impresa ceramica castellana, ha deciso di fare una fermata produttiva di

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 107 3 gennaio 2014 Pagina 10 Corriere di Romagna

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Corriere di Romagna Ravenna

tredici settimane. Stando a voci interne all' azienda, sembra che ci sia l' intenzione di iniziare a guardarsi attorno, fuori dai confini castellani, per traslocare il proprio comparto produttivo. Non ci sono date e luoghi scelti ma l' ipotesi è presa in seria considerazione. «A seguito di investimenti importanti in ricerca e sviluppo ­ conferma la Mecisembra sia subentrata la necessità di avere capannoni più grandi per la produzione visto che i macchinari utilizzati non sono sfruttati al meglio. Nuove strutture che oggi a Castel Bolognese sembra non ci siano». Un' ipotesi, quello dell' eventuale spostamento, che non farebbe sorridere il tessuto sociale castellano anche se i territori interessati da questo "esodo" non sarebbero così lontani (Bagnara, Casal Fiumanese o altri vicini). Infine c' è la Sample, una piccola azienda che lavora per contoterzi, che ormai guarda agli ammortizzatori in deroga visto che nel corso di questo ultimo periodo ha usufruito della cassa ordinaria (3 volte) e straordinaria (2 volte).

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 108 3 gennaio 2014 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

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«Le primarie? Ci crediamo, non vanno banalizzate» Interviene il segretario del Pd. «E parlare ora di renziani, cuperliani o civatiani non ha alcun senso»

LUGO. «Le primarie sono uno strumento fondamentale di apertura e partecipazione in cui abbiamo sempre creduto e che fanno parte dell' identità stessa del Pd: proprio per questo non vanno banalizzate». E' quanto afferma Giacomo Baldini, segretario comunale del Partito democratico, intervenuto pubblicamente dopo che nei giorni scorsi alcune forze politiche e singoli commentatori avevano accusato il Pd di «avere dimostrato chiusura e scarsa democraticità» nel percorso verso le elezioni comunali. «Tutto questo perché la costruzione di una proposta politica unitaria, sfociata in una candidatura condivisa (quella di Davide Ranalli), con ogni probabilità renderà non necessario il ricorso alle primarie per individuare il candidato sindaco ­ afferma Baldini ­. Sono critiche francamente sconcertanti. Le primarie sono al servizio dell' elaborazione politica, non la precedono: pertanto sono da utilizzare quando, per la presenza di proposte legittimamente divergenti (pur nell' ambito dello stesso partito o coalizione) sia necessario procedere a un confronto aperto e leale tra tali proposte. Nel caso in cui invece si arrivi a una soluzione condivisa non è necessario ricorrere alle primarie ma non per questo la scelta fatta è meno democratica o meno legittimata». Quanto al rapporto con il risultato dell' elezione del segretario nazionale, «parlare ora di renziani, cuperliani o civatiani non ha alcun senso ­ dichiara ancora Baldini ­: Matteo Renzi ha prevalso ed è il segretario di tutti, ed è stato il primo ad avvertire che dal giorno dopo le primarie non si sarebbe più dovuto parlare, ad esempio, di "renziani". In generale, è preoccupante l' idea che le scelte locali debbano essere così pesantemente influenzate dalle vicende nazionali: è un' impostazione biecamente correntizia dominata esclusivamente da logiche di potere. Anche questa è una concezione che ci è estranea».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 109 3 gennaio 2014 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

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COMMERCIO LUGHESE. La crisi non molla la presa ma c' è anche chi investe Apre nuova attività in centro

LUGO. La crisi economica continua a imperversare nella Bassa Romagna, con decine di imprese in difficoltà e lavoratori a spasso o costretti a usufruire del salvagente degli ammortizzatori sociali, se e quando questi sono disponibili. I segnali di inversione di tendenza sono pochi e timidi, così come è raro trovare qualche imprenditore con l' intenzione di investire o provare a mettersi in gioco. Uno di questi è Giorgio Garavini, ravennate d' origine, che ha ufficialmente inaugurato la nuova vita della storica caffetteria di corso Garibaldi 39, in pieno centro storico di Lugo. Il bar continuerà comunque a portare il nome del vecchio proprietario, Vitaliano. «Vorrei cercare di fare squadra con i negozianti della zona, magari organizzando qualcosa tutti insieme nell' ambito di manifestazioni estive come i "Mercoledì sotto le stelle", così da farci promozione a vicenda», annuncia il nuovo gestore, che non ha dubbi: «Per battere la crisi, l' unione fa la forza». Garavini ha 38 anni, una compagna, due figli e già una lunga esperienza come barista. «Faccio questo lavoro dal 1991racconta ­. Ho iniziato in vari locali a Ravenna finché, nell' agosto 2006, sono arrivato a Lugo per gestire un bar all' interno del centro commerciale Globo». Già sono molti i clienti affezionati che l' hanno seguito nella "nuova sede" del centro città. «Ho scelto di prendere in ma no le redini del bar Vitaliano per recuperare un contatto più stretto con i clienti e con un quartiere, insomma con la vita di una comunità, cosa che in un centro commerciale è più difficile fare», confessa Garavini. Il bar effettua orario continuato dalle 6.15 della mattina e fino alle 20.30. Chi volesse informazioni, può telefonare al 347 8179309. Vitaliano, che di cognome fa Cantarelli, è originario di Santerno di Ravenna e ha aperto il suo bar nel 1961, all' età di 30 anni. È rimasto dietro al bancone fino al 1998, anno in cui è andato in pensione. Da quel momento si sono succedute tre diverse gestioni, che hanno tuttavia sostanzialmente deluso le aspettative. Ora è arrivato il momento del rilancio.

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Il presepe delle scuole nella ghiacciaia

E' visibile fino al 6 gennaio il presepe unico delle scuole, che come ormai da diversi anni viene allestito nella ghiacciaia della Rocca estense. Il presepe è costruito da tutti i bambini e ragazzi dei nid i , d e l l e s c u o l e dell'infanzia e delle scuole elementari e medie lughesi. I bambini dei nidi hanno realizzato gli addobbi del cielo: stelline, nuvolette, angioletti e fiocchi di neve; agli alunni di primarie e secondarie il compito di realizzare i pannelli decorativi alle pareti; e i bambini delle scuole dell'infanzia hanno creato il vero e proprio presepe, collocato al centro della Ghiacciaia. Le opere sono state realizzate con materiale povero e di recupero, all'insegna del rispetto dell'ambiente e della lotte allo spreco. «Molti ancora non conoscono la nostra ghiacciaia e la sua suggestiva atmosfera ­ ha dichiarato l'a ssessore Patrizia Randi ­. E' il momento di prendersi un poco di tempo e visitare il presepe». Orari: 13­18 e, nei festivi, 10.30­18. Info: tel. 0545 38448.

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Ottima affluenza alla mostra di Enzo Babini Presenta le opere realizzate negli ultimi anni

LUGO. La mostra "Onde catturate", sculture realizzate da Enzo Babini ospitate al Palazzo del Commercio, sta riscuotendo un notevole successo con numerosi visitatori. L' artista è uno scultore e ceramista conosciuto e apprezzato a dimensione mondiale per via delle numerose rassegne allestite in Usa, Canada, Cina e Russia, dell' omaggio di una scultura ai capi di stato della Unione Europea e al pontefice, e per le molteplici iniziative di solidarietà verso le popolazioni più disagiate del pianeta (una scuola di ceramica in Brasile, contributi ai pozzi nel Benin, ecc.). Babini ora espone a Lugo una serie di opere inedite, compresi due presepi, uno dei quali in bronzo, realizzate negli ultimi due anni di lavoro. Forte interesse suscita il fatto di come l' artista riesca ad esprimere nelle sue creazioni la serenità, ma anche la sofferenza, nel contempo con un appello alla fratellanza tra i popoli. Nelle sue sculture risulta esseci un mixer dell' elemento naturale (il vento), la figura, la tecnologia. L' esposizione al Palazzo del Commercio resta aperta fino al 6 gennaio, oggi 15.30 ­18.30, sabato e festivi 10.3012.30 e 15.30 ­ 18.30. Amalio Ricci Garotti.

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Nozze d' oro alla "F.lli Bedeschi" per i coniugi Andraghetti

tetta "F.lli Bedeschi" ha ospitato la festa per il cinquantesimo anniversario di matrimonio di Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti. Ardea è ospite della struttura bagnacavallese dal 2009, mentre Giovanni è presidente del centro sociale "Amici dell' abbondanza". Al brindisi e al taglio della torta Ardea e Giovanni Andraghetti sono stati circondati dall' affetto dei familiari e di tutti gli ospiti e gli operatori della struttura. Alla festa, allietata dalla musica di Laura, erano inoltre presenti il presidente dell' Asp, Pierluigi Ravagli e il direttore, Monica Tagliavini. Conosciutisi nell' estate del 1961 in un locale di Massa Lombarda, "La serenella", Giovanni e Ardea ­ l' uno originario di Bagnacavallo e l' altra di Massa Lombarda ­ si sono presto fidanzati, per poi sposarsi il 28 dicembre 1963. I coniugi Andraghetti han no avuto due figli, Rossana e Leonardo, e sono nonni di due nipotini, Federico ed Edoardo. Nel 2009, a seguito dell' aggravarsi della malattia che la affligge dal 1988, d' accordo con tutta la famiglia, Ardea ha scelto di farsi assistere nella struttura "F.lli Bedeschi", che è così diventata una nuova casa per i coniugi Andraghetti, contraccambiati dall' affetto del personale e degli ospiti della casa protetta.

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RAVENNA ­IMOLA

A Live&More è tempo di Befana rock. Sul palco, sabato 4 alle 21, i Linoleum, una band "garanzia a km zero": ottimi musicisti della zona in tutto il loro splendore, tra volumi alti e tanta energia. Info: 348 8180912. Sabato 4 appuntamento al rock club di Pinarella di Cervia con Pornoriviste live. Info: 335 7578009. Arrivano i Blues Gravity al caffè di Casal Borsetti (via delle viole, 2, Ravenna). Appuntamento sabato alle 22. Si può anche cenare. Info: 0544 445102. La discoteca di Imola, domenica 5, propone il suo primo appuntamento dell' anno. Di scena, in consolle, i dj Mozart e Rubens per una serata dedicata al funky, nu disco e rare groove. Info: 0542 600014. A Godo di Russi è in arrivo una notte dedicata al sound anni 80/90 fino ai nostri giorni, tutto su video. La Maison Barcelona di Bagnacavallo propone l' appuntamento della domenica con l' aperitivo artistico. Domenica 5 dalle ore 18 protagonista la danza del ventre di Belen e le ricercate selezioni musicali lovely deep & balearic del dj Lorenzo Minardi. Info: 0545 61574. Da sabato 4 gennaio ritorna il sabato house a Imola con uno staff nuovo, e tanto divertimento. Info: 345 8043577.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 114 3 gennaio 2014 Pagina 28 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

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ALFONSINE BAGNACAVALLO BERTINORO

Al Gulliver si proietta il film di animazione di Klay Hall "Planes", per la Disney. Ore 16. Ingresso 3 euro. Al Goldoni la compagnia TPR Doppio Gioco di Faenza presenta lo spettacolo in dialetto "Al pianell". Ingresso 7 euro. Info: 0545 64330.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 115 3 gennaio 2014 Pagina 28 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

Corriere di Romagna Ravenna

Bevano Est a Ravenna "La vedova allegra" al Palacongressi di Rimini A Montefiore domenica torna il Presepe vivente ALFONSINE IMOLA MONTECOLOMBO RAVENNA RICCIONE RIMINI.

Al Gulliver si proietta il film di animazione di Klay Hall "Planes", per la Disney. Ore 16. Ingresso 3 euro. All' Ebe Stignani va in scena la recita straordinaria fuori abbonamento del musical "Frankenstein Junior", con Giampiero Ingrassia. Ore 21. Info: 0542 602610. Alla Locanda San Savino in questo venerdì ore 21.45 concerto musicale con MamaLisa Mood Trio, con la voce di Annalisa Penzi, chitarra di Antonio Nasone, percussioni di Federico Lapa. Un sound raffinato che rivista jazz e bossanova. Info: 380 2471360. Al Valtorto di via Faentina 216 performance di video arte di Juliano Dhembi e musica di Emmanuele Gattuso. Ore 22.30. Ingresso con tessera associativa. Alla sala D' Attorre di Casa Melandri Massimiliano David presenta il suo "Ravenna eterna" (Ed. Jaca Book). Ore 18. Libero. Info: 0544 39972. "Vacanze al teatro" prosegue al Teatro del Mare venerdì 3 ore 16 con la Compagnia dei Ciarlatani in "Cario Bibliotecario", spettacolo per famiglie sulle avventure di due buffi bibliotecari interpretati da Alex Gabellini e Francesco Tonti. A seguire "Cartoon Club" corti animati. Alle 19 aperitivo concerto con Daniele Maggioli, cantautore semiserio che interagisce con gli attori di Città Teatro. Ingresso ore 16 euro 4; ore 19 gratuito. Info: 329 8147271. Replica in questo venerdì al Palacongressi di Rimini "sala dell' anfiteatro". "La vedova allegra", ovvero la più celebre delle operette composta da Franz Lehar, produzione di Opera Futura. Partecipano il Coro lirico Amintore Galli di Rimini, l' Orchestra di Fanza diretta da Matteo Salvemini, regia e scene di Paolo Panizza. Info: 345 4072700. Al Museo della Città re 17 visita guidata alla scoperta di "Bello da Mangiare". Info: 347 4110474. "Artusi jazz festival 2014 ­ Inverno" sabato 4 si sposta a Bertinoro: alla chiesa di San Silvestro, alle ore 17.30 per "Duende. Originals", esibizione del pianista Luigi Bonafede e di Gaspare Pasini al sassofono. Alle 21.30, al teatro dell' ex Seminario, il grande pianista Dado Moroni e Max Ionata sono protagonisti del concerto "Two for Duke". Alle 23.30, poi, all' enoteca bistrot Colonna si tiene la jam session "Round

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midnight" con tutti gli artisti coinvolti nel festival. Biglietti: 15 ­ 8 euro. Abbonamento: 30 ­ 20 euro disponibile presso Calboli Dischi. Info: 340 5395208 www.artusijazzfestival.com. CERVIA Al Rock Planet di Pinarella concerto della storica punk band italiana Porno Riviste. Ore 22.30. Si riapre il "Salotto del Custode" alla Rocca Malatestiana. Sabato 4 ore 21.30 musica con The Lovecats, giovane duo femminile veronese con Cecilia Grandi e Adele Nigro, ispirato alla musica di Bob Dylan e Cure. Un folk cantautorale interpretato da due voci magnetiche. Info: 347 7748822. È giunto alla quarta edizione il "Concorso fotografico" del Circolo Anspi Cappuccini di Faenza. Le 12 foto finaliste saranno esposte alla Bottega Bertaccini (corso Garibaldi 4), fino al 28 febbraio mentre l' inaugurazione è prevista per sabato 4 gennaio alle ore 18. Info: 0546 681712 [email protected]. Inaugurazione, oggi alle 17 alla Galleria d' arte Farneti (via degli Orgogliosi, 7/9) della antologica di Sergio Ugolini "Equilibri di forze", aperta fino al 18 gennaio. Info: 0543 30337. Sabato 4 gennaio (ore 19), all' Oratorio salesiano San Luigi si ripete "A cena con Francesco", tradizionale appuntamento benefico a favore delle Sorelle povere di San Biagio a Forlì per i lavori di restauro del complesso. La cena, promossa dal comitato "Amici del Monastero" costa 35 euro. Prenotazione: 0543 26141 349 3737026. Alle ore 21 poi, nella nuova chiesa delle Clarisse (ingresso via San Giovanni Bosco, 4), si tiene il concerto del pianista Flavio Pioppelli, aperto anche a chi non ha partecipato alla cena. La compagnia "Il Castello dei Sogni" di Montelabbate va in scena sabato 4 ore 21 nel teatro di Gradara con la commedia "Gl' Impromessi sposi" scritta e diretta da Franco Andruccioli, parodia divertente e surreale in dialetto del celebre romanzo manzoniano "I Promessi sposi". Ingresso euro 8. Info: 0541 964673. All' Ebe Stignani va in scena la recita straordinaria fuori abbonamento del musical "Frankenstein Junior", con Giampiero Ingrassia. Ore 21. Info: 0542 602610. Il Coro di Morciano diretto da Oreste Pecci si esibisce sabato 4 alle ore 21.15 nel teatro Malatesta in "Una fantasia di brani famosi ­un sogno per Serena" tra musica e solidarietà.

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RUSSI ALFONSINE CESENA

L' ingresso è libero, gli eventuali fondi raccolti andranno a favore dei piccoli malati della leucemia pediatrica. Info: 0541 980035. Una sorpresa attende i bambini in biblioteca Comunale sabato 4 ore 16.30. Si scoprono "Le sorprese della Befana" in arrivo il 6 gennaio. Info: 0541 987221. Al Bronson di Madonna dell' Albero serata dedicata alla surf music italiana con i concerti di Bradipos IV e I Monaci del Surf. Ore 21.30. Ingresso libero entro le 24. Info: 333 2097141. A Lido di Classe è in programma "Aspettando la Befana", con varie iniziative, dalla passeggiata "frizzantina" in pineta e passeggiata di nordic walking alla pedalata invernale guidata alla scoperta della fauna dell' Ortazzo e dell' Ortazzino. Dalle ore 10. Info: 340 3553816. Ultimo giorno per visitare la mostra "Libri senza parole. Destinazione Lampedusa", allestita alla Manica Lunga della biblioteca Classense. Dalle ore 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. Libero. Al Mama' s club concerto dei Bevano Est. Ore 21.30. Info: 331 9118800. Prende il via sabato 4 al Palazzo dei Congressi (viale Virgilio 17) pe concludersi lunedì 6 il 19° Mc Hip Hop Contest 2014, evento clou di street dance promosso da Idea/Cruisin' con ballerini e maestri provenienti da Italia ed Europa. In programma convention, stage, contest, concerti e oggi sabato una "Special One". È una sfida tra street dancer di free style, spinti da djs Master Freez, Barbara Ciluffo, AKE. Il più atteso è Salah, ballerino e performer di popping. Info: 059 225940. Il sabato 4 gennaio del Teatro del Mare invita alle 16 allo spettacolo "Machemare! Fiabe di acqua salata", narrazioni e musica dal vivo con Alessia Canducci e Tiziano Paganelli. A seguire "Cartoon Club" regno di corti di animazione. L' aperitivo musicale è alle 19 con l' Accademia danza di Antonella Bartolacci, Musical Academy di Riccione diretto da Elena Ronchetti. Ingresso euro 4 ore 16, gratuito ore 19. Info: 329 8147271. Scoprire Rimini con una passeggiata culturale che si addentra nel cuore della città fra i suoi palazzi e monumenti, è la visita guidata condotta da Michela Cesarini storica dell' arte che invita a ritrovarsi sabato 4 in piazza Tre Martiri (Torre dell' orologio) alle 10 per partire insieme. Info: 333 7352877. Al Museo della Città sabato 4 alle 16 i bambini possono divertirsi con il laboratorio "Aspettando la Befana", per realizzare calze personalizzate con bottoni, brillantini, ritagli e nastri colorati. Info: 347 4110474. Ultimo appuntamento con i "Racconti noir di Natale" alla scoperta della città. Sabato 4 gennaio ritrovo in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 118 3 gennaio 2014 Pagina 29 Corriere di Romagna

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piazza Tre Martiri (statua Giulio Cesare) alle 16 per una passeggiata guidata da una narrazione intrigante e misteriosa che rimanda a storie riminesi di tanto tempo fa. Costo 5 euro (adulti), gratis ragazzi. Info: 329 5731641. Nella chiesa dell' istituto Maccolini sabato 4 ore 16 concerto "Incanto di Natale" con il gruppo Laura Benizzi diretto da Pietro Ceccarelli. Alle 21 "Comet in canto", chiesa del Crocifisso, con il coro Carla Amori diretto da Andrea Angelini e Fabio Pecci. Info: 347 2573878. Al Comunale va in scena "Aspettando la Befana... Storia di elfi e folletti". Ore 20.45. Gratuito. Al Gulliver si proietta il film di animazione di Klay Hall "Planes", per la Disney. Ore 16. Ingresso 3 euro. Festa di compleanno per l' associazione MicaPoco; appuntamento domenica 5 nella saletta bar del cinema Eliseo ore 9.30 per brindare insieme e rinnovare le tessere. Info: 338 3549375. Alla Rocca Malatestiana si anticipa la festa della Befana domenica 5 con lo spettacolo dedicato "La dodicesima notte" di e con Elisabetta Marconi e camilla Perinelli. In programma quattro repliche di 30 minuti l' una a partire dalle 16 fino alle 19. Ingresso euro 3. Info: 0547 22409 FORLÌ È in programma domenica 5 gennaio alle 15,30 nella Sala San Luigi a Forlì (via Nanni, 12), lo spettacolo "Il cavallo King" scritto da Giampiero Pizzol e interpretato dall' attore Giampiero Bartolini, di "Compagnia Bella", per la regia di Angelo Generali. A organizzare il pomeriggio è l' associazione forlivese Enea ­ Eroi in ricerca onlus ­ nata per promuovere la ricerca e lo studio sulla micropoligiria ­ alla quale verrà devoluto l' intero incasso dello spettacolo. Ingresso: 5 euro. Info: 0543 375688. Domenica 5 gennaio (ore 17) al Moderno di Fusignano, Pandemonium Teatro presenta "Il cubo magico ovvero la morbida pietra filosofale del gioco". Lo spettacolo, firmato da Tiziano Manzini, è offerto da Auser Fusignano, per la festa dell' Epifania. Info: 0545 954194. All' Ebe Stignani va in scena la recita straordinaria fuori abbonamento del musical "Frankenstein Junior", con Giampiero Ingrassia. Ore 21. Info: 0542 602610. Conclusione dell' "Artusi Jazz Festival 2014Inverno" il 5 gennaio, a Meldola (ore 21.30): al teatro Dragoni si esibisce il Roberto Gatto Quintet, con Roberto Tarenzi al pianoforte. Il gruppo propone un "Tribute to Miles Davis 64­68" con una formazione creata da Roberto Gatto appositamente per l' occasione, a conferma della instancabile ricerca sonora che il batterista romano conduce da anni. Biglietti: 15 ­ 8 euro. Abbonamento: 30 ­ 20 euro disponibile presso Calboli Dischi. Info: 340 5395208 www.artusijazzfestival.com. Domenica 5 torna il Presepe vivente, da porta Curina lungo le vie del borgo. Una nuova Betlemme si ricrea dalle 17.30 alle 20, per oltre 30 quadri interpretati da 200 figuranti, un centinaio di animali e dagli ultimi due nati del paese come Gesù Bambino. Festa di piazza per famiglie domenica 5 piazza Vittorio Emanuele dalle 14.30 alle 16.30. Animazione, caccia al tesoro, giochi esplorativi al museo Il Mondo di Tonino Guerra, Laboratorio creativo al museo cittadino . Ospite la Befana con dolciumi per tutti. Si attendono genitori e nonni accompagnati da bambini. Info: 0541 928659. Al Valtorto la rassegna "Ravenna Duepuntozero" propone il triplo live si CancroRegina, Il Buio e Aidan. Ore 21. Ingresso con tessera associativa. Befana rock al Bronson di Madonna dell' Albero, con il concerto di Mr Nothing e Prism e la festa anni '90. Ore 21.30. Ingresso gratuito. Info: 333 2097141. Chiude "Vacanze al teatro"; domenica al Teatro del Mare ore 16 è protagonista Roberto Anglisani, narratore show man per ragazzi. Racconta "Le avventure di Nino" bambino disobbediente che si perderà nel regno di una strega. (fascia

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3­7 anni). A seguire proiezione del film "L' incredibile viaggio della tartaruga" in collaborazione con Fondazione Cetacea. Ingresso euro 7­5. Info: 329 8147271. Domenica 5 dalla Domus del Chirurgo parte alle 11 una visita guidata alla scoperta di un sito archeologico di fama internazionale ora restaurato, alla scoperta di duemila anni di storia riminese. Info: 347 4110474. Chiude la rassegna "Cori sotto l' albero". Domenica 5 chiesa di San Giuseppe (zona porto) alle 21 l' ensemble vocale Toto Corde e il coro gregoriano Beata Gens diretti da Pietro Ceccarelli e Oscar Chiodini, eseguono il concerto "Illuminare ­ Vespri dell' Epifania in forma di concerto". Info: 347 2573878. A cura di Alessandro Fogli, Maria Teresa Indellicati, Claudia Rocchi e redazione Extra Per le segnalazioni scrivere a: [email protected].

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Al teatro Goldoni c'è il mentalista

Giovedì 16 gennaio (ore 21) riprende la programmazione della stagione di prosa del Teatro Goldoni con il mentalista Francesco Tesei e il suo spettacolo Mind Juggler. Tesei squarcia il velo della percezione, mostrando con insolita ironia che la realtà, spesso, è esattamente il contrario di ciò che noi pensiamo che sia. Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro libero arbitrio, forse, non è così libero. Che tutto ciò che riteniamo assolutamente privato e personale è, in realtà, comune e condiviso. Che ogni comportamento è collegato da una serie infinita di rapporti di interdipendenza. Che dentro la nostra mente, forse, esiste un ordine segreto che regola il caos.

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LUGO Il caso Pesca.clandestina in pieno centro

Strani quei movimenti nella notte alla ex fornace Gattelli. Un tiro di schioppo dal centro di Lugo, 200 metri dal monumento di Baracca. E uno si immagina appuntamenti clandestini: incontri tra lei e lui? No, al laghetto della ex fornace Gattelli ci vanno a pescare. A pagina 20.

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Sindaci in guerra contro Imu e gioco d' azzardo LA LETTERA Firmato il documento per chiedere l' abolizione della imposta tassando le 'bestie nere' delle ludopatie.

Se la lotta contro il gioco d' azzardo aveva bisogno di un primo atto formale, a Ravenna la dichiarazione di guerra è arrivata ieri. Con una frecciata che da Palazzo Merlato viene scoccata dritta contro il bersaglio più odiato: l' Imu sulla prima casa, in particolare quell' una tantum prevista dal decreto del 30 novembre, il cui pagamento è slittato al 24 gennaio. La proposta è di quelle già annunciate dal sindaco; abolire la mini ­rata dell' imposta municipale unica aumentando la tassazione dello sterminato schieramento composto da slot, vlt, macchinette varie, gratta e vinci, considerati la bestia nera delle ludopatie. Una campagna che Fabrizio Matteucci apre al grido di "Imu, per adesso non pagatela": così esordisce nella sala consigliare del municipio, affiancato dai sindaci di Rimini, Andrea Gnassi, di Forlì Roberto Balzani, di Modena Giorgio Pighi, dall' assessore alla Sicurezza di Bologna Nadia Monti, e dal responsabile del Sert di Ravenna Giovanni Greco. Insieme a loro ha illustrato il contenuto della lettera inoltrata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio Enrico Letta, sostenuta dall' Anci dell' Emilia Romagna e firmata anche dai primi cittadini della regione. "Chiediamo tre cose ­ spiega Matteucci ­. L' una tantum spostata sul gioco d' azzardo: sono 350 milioni di euro, una sciocchezza in un settore che fattura 100 miliardi all' anno, pari al 15 per cento del bilancio dello Stato, e che ha decuplicato il giro d' affari in 10 anni". I dati scorrono: il fatturato lievitato dai 10 miliardi di euro nel 2004 ai 100 dell' anno appena trascorso. E il prelievo fiscale? Diminuito del 200 per cento. Situazione seguita da dichiarazioni "sconcertanti", aggiunge Matteucci, provenienti dal "muro di gomma eretto dalla politica". Tema che spiana la strada a un' altra questione: la tassazione del gioco d' azzardo. "Lo Stato incassa 10 miliardi, ne potrebbe incassare il doppio senza affamare nessuno". Infine le misure per contrastare il gioco patologico, in un Paese che spende in media 1.800 euro l' anno per colpa del gioco compulsivo. E' Roberto Balzani a chiarire due concetti: "Fare finanza pubblica col sistema 'salva Roma' e fare invece finanza pubblica nell' interesse collettivo. Noi stiamo facendo una scelta strutturale per assicurare il rispetto di una promessa fatta dal Governo e dall' altra parte risolvere un problema sociale pericoloso. Questo ­ conclude il primo cittadino di Forlìè il modo in cui si devono attuare le riforme economiche, le

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pattumiere finanziarie non ci interessano". Proprio sul rapporto tra Stato e Comuni, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, parla di "spartiacque" e di "livello di non ritorno nei rapporti tra territori e stato centrale". "Da questo pezzo d' Italia parte qualcosa d' inedito, l' intenzione di non assecondare logiche di caste tecnocratiche romane". Scontato, continua Gnassi, che dalla Capitale ci saranno delle resistenze, "si opporranno, diranno che il rischio è di uno spostamento del gioco all' estero, ma in ballo c' è un principio morale che non ha bisogno di spiegazioni". Su un punto è categorico: "Non accettiamo che mentre si fa il 'salva Roma' si faccia l' 'ammazza italiani', verificheremo tutti gli strumenti che la legge ci consente per opporci a questi provvedimenti". Certo, contro le roccaforti del gioco mancano autonomia amministrativa e urbanistica nel settore, lamentano i sindaci. L' assessore del capoluogo felsineo, Nadia Monti tira in ballo il decreto Balduzzi, che doveva stabilire la distanza minima dei centri del gioco dai cosiddetti 'luoghi sensibili', di fatto "mai reso attuativo". E' lapidario il sindaco di Fusignano, Mirco Bagnari, responsabile provinciale dell' Anci. "I Comuni ­ conclude ­ dovrebbero poter scegliere se fare aprire o meno questo tipo di attività". Batte questa linea l' iniziativa di legge popolare "Mille firme contro il gioco d' azzardo". I banchetti tocchernno anche le province tra il 19 e il 26 gennaio. Federico Spadoni.

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Pesca clandestina in pieno centro IL CASO Movimenti notturni alla ex fornace Gattelli. Recinzioni tagliate e strani giri al lago La gente segnala ma nessuno interviene in via Quarantola.

Strani e continui quei movimenti nella notte alla ex fornace Gattelli. Un tiro di schioppo dal centro di Lugo, duecento metri appena dal monumento di Baracca. E uno si immagina chissà quali appuntamenti clandestini: incontri tra lei e lui? Discorsi amorosi nella notte? Ma va la'. Al laghetto dell' ex fornace Gattelli ci vanno a pescare. Dal tardo pomeriggio in poi, notte compresa. In barba ai divieti appiccati ovunque. Area di demanio pubblico, per stendere una lenza e buttarla nel lago hanno tagliato la rete di protezione in più punti. Vicoli e pertugi ricavati tra le erbacce per andare a lanciare una canna e confidare che qualcuno abbocchi. I pesci. Peccato sia vietato, anche perché i pesci chissà dove finiscono. Si dice tutto intorno ci sia tra i pescatori di un giro di extracomunitari organizzati che pescano, poi il prodotto finisce all' estero. Insomma, non si va sul lago per fame. E' business. A Lugo lo sanno tutti che alle ex fornaci Gattelli ci vanno a pescare, tranne chi deve controllare, evidentemente, che infatti non se ne accorgono. Infatti non si vedono mai i vigili. Polizia Municipale? Va sua via Piratello e passa. Quando va bene. Intanto squadrette di cinesi, più spesso di ragazzotti cresciuti dell' Est Europa, pigliano il pesce (sarà sano lì?, in quello che è un lago di una ex fornace? ) Insomma: pigliano su il pesce da un laghetto che dovrebbe fare da allegro contorno al verde. Tant' è: loro pescano. E nessuno dice niente. La gente intorno però comincia a lamentarsi. Difatti lo sanno tutti e le recinzioni sono tagliate in più punti. Fish and chips nel cuore di Lugo. Ma chi sono i malandrini che nella notte pascolano nei verdi prati delle ex fornaci di via Quarantola? Perché nessuno dice nulla? Andrea Mainardi.

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EPIFANIA CON EFFETTI SPECIALI A BAGNACAVALLO E A CONSELICE ARRIVA LA "VECCHINA" Aspettando la Befana... in piazza della Libertà Il 6 gennaio tra burattini e scope magiche

Torna lunedì 6 gennaio, dalle 14.30, in piazza della Libertà a Bagnacavallo, l' appuntamento con la grande festa della Befana, organizzata dal Comune e dall' Associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri. La Befana, sulla sua scopa magica, atterrerà sul balcone del Palazzo comunale tra effetti speciali e, insieme ai suoi aiutanti, accoglierà i bambini nella Fabbrica naturale felice, piena di giocattoli di legno e di giochi dell' ingegno. Ad animare la piazza ci saran no poi il pastore e i suoi animali col carretto tirato dal somarello, il mago delle trottole, i cantastorie e gli zampognari. Non mancheranno la merenda della Befana, a cura di Pro Loco e degli Amici del Forno e i canti dei bambini, a cura dell' associazione Doremi. Infine la Befana regalerà a tutti i bambini il ranocchio tronchetto dello stagno palustre. Sempre nel pomeriggio del 6 gennaio, nella Sala di Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà, è in programma il film per ragazzi "Il signor Rossi di Bruno Bozzetto". Le proiezioni, ad ingresso libero, avranno inizio alle 17.15 (info 0545 280898 ­ www.romagnadeste.it). "Agata Attenta!" a Conselice Arriva la Befana al Teatro Comunale di Conselice. Lunedì 6 gennaio alle ore 15 "Agata Attenta!" spettacolo del Teatro dei Burattini con la Compagnia Nasinsù a cura della Pro Loco, con la collaborazione del Cineclub "Il Teatro".

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Bagnacavallo Al pianell in scena al Teatro Goldoni

Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo inaugura il 2014 con un nuovo appuntamento della rassegna in lingua vernacolare che andrà in scena domani alle 21. A calcare le assi del palcoscenico sarà la compagnia TPR Doppio Gioco di Faenza con lo spettacolo Al pianell. Una commedia esilarante, ambientata ai nostri giorni, incentrata sulla realtà quotidiana, sul costume moderno, sui rapporti interpersonali, sull'istituzione matrimoniale e sulle relazioni, spesso complicate, tra genitori e figli. Non si potrà fare a meno di ridere e divertirsi nell'incessante susseguirsi di situazioni paradossali in cui saranno coinvolti i quattro protagonisti. Biglietti: 7 euro (intero), 6 euro (ridotto over 65 e loggione). La prevendita viene effettuata la sera stessa di spettacolo a partire dalle 20. Informazioni 0545 64330.

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Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti festeggiano le nozze d' oro Alla festa erano presenti il presidente dell' Asp e il direttore Tagliavini.

Sabato 28 dicembre la casa protetta F.lli Bedeschi di Bagnacavallo ha ospitato la festa per il cinquantesimo anniversario di matrimonio di Ardea Penazzi e Giovanni Andraghetti. Ardea è ospite della struttura bagnacavallese dal 2009, mentre Giovanni è presidente del centro sociale Amici dell' Abbondanza. Al brindisi e al taglio della torta Ardea e Giovanni Andraghetti sono stati circondati dall' affetto dei familiari e di tutti gli ospiti e gli operatori della struttura. Alla festa, allietata dalla musica di Laura, erano inoltre presenti il presidente dell' Asp Pierluigi Ravagli e il direttore Monica Tagliavini. Conosciutisi nell' estate del 1961 in un locale di Massa Lombarda, "La Serenella", Giovanni e Ardea ­ l' uno originario di Bagnacavallo e l' altra di Massa Lombarda ­ si sono presto fidanzati, per poi sposarsi il 28 dicembre 1963. I coniugi Andraghetti hanno avuto due figli, Rossana e Leonardo, e sono nonni di due nipotini, Federico ed Edoardo. Nel 2009, a seguito dell' aggravarsi della malattia che la affligge dal 1988, d' accordo con tutta la famiglia Ardea ha scelto di farsi assistere nella struttura F.lli Bedeschi di Bagnacavallo, che è così diventata una nuova casa per i coniugi Andraghetti, contraccambiati dall' affetto di tutto il personale e degli ospiti della casa protetta.

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IL CONCERTO. Al Caffè Centrale con "Befana Rock"

Il Caffè Centrale propone l' appuntamento con "Live&More". Domani sera sul palco saliranno gli Linoleum in concerto. Dopo aver archiviato un anno magico e ricco di grandi e piccole soddisfazioni, riprende la rassegna "Live&More", ed è subito "Befana Rock". A renderle omaggio nel migliore dei modi salirà sul palco una band solidissima. Volumi alti e tanta energia, per il ciclo "Cover d' autore": i "Linoleum", qualità a km zero. A seguire dj Damiano Monti. Per i Linoleum saliranno sul palco Giò De Luigi (voce), Matteo Pantaleoni (batteria), Lorenzo Sebastiani (tastiere), Pier Mingotti (basso), Giulio Guerrini (chitarra) e Andrea Morelli (chitarra). Si parte alle 21 con l' aperitivo, poi alle 22.30 sarà la volta del concerto live per chiudere con la musica di dj Damiano Monti. L' evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo, mentre la rassegna sostiene l' associazione Giacomo Sintini, il cinoservizio canile di Bizzuno e il mercatino della solidarietà. Ingresso gratuito.

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Una gita nella casa dell' artista Aldo Magnani Per domani la scuola Arti e mestieri di Cotignola organizza l' iniziativa "Clown, gatti e lune", laboratorio di collage e acquerello.

Per domani la scuola Arti e mestieri di Cotignola organizza l' iniziativa "Clown, gatti e lune", una gita nella casa dell' artista Arialdo Magnani e un laboratorio di disegno, collage e acquerello. L' iniziativa avrà luogo dalle 16 alle 18 ed è rivolta ai bambini da 5 a 10 anni. L' ingresso prevede una quota di 2 euro a bambino per l' acquisto dei materiali necessari al laboratorio (la prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata). Il forziere della poesia "I bambini potranno andare alla scoperta di un piccolo scrigno intatto e poetico ­ racconta Massimiliano Fabbri, direttore della scuola Arti e mestieri ­. Arialdo Magnani fu un pittore, poeta e ceramista, artista quasi naif, uomo scorbutico e dolce, tra gli ultimi allievi di Varoli. L' ambiente che andremo a scoprire nella visita del 4 gennaio è un ambiente domestico a tutti gli effetti, dove il tempo sembra essersi fermato e tutto è ancora magicamente immobile, al suo posto, quasi fosse sotto l' effetto di un incantesimo: il tinello, il salottino, i centrini di pizzo sul tavolo e gli occhiali con la montatura grossa, il la boratorio ­studio di ceramica con i forni, i colori e alcuni, anzi molti, lavori, da dipinti a ceramiche, da disegni ad acquerelli". boratorio proposto si concentrerà sull' aspetto più caratteristico e felice dell' artista: il colore e i soggetti maggiormente presenti nelle sue opere ovvero i clown, i gatti e le lune. La Scuola Arti e Mestieri di Cotignola organizzerà visite guidate, laboratori espressivi, letture e ascolti alla scoperta dei luoghi e dei personaggi che hanno segnato l' arte e la cultura di Cotignola ogni primo sabato del mese. Tutti i laboratori si terranno dalle 16 alle 18. L' accoglienza e l' uscita saranno sempre presso la scuola Arti e mestieri, in via Cairoli 3. Il museo Varoli e la scuola Arti e Mestieri sono su Pinterest al link www.pinterest.com/museovaroli. Protagonista è il colore Il la Come partecipare Per infor mazioni e prenotazioni, chiamare i numeri 0545.42110 oppure 0545.908879, oppure inviare una mail all' indirizzo [email protected] o [email protected].

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IN PILLOLE. "Nudi e crudi" al teatro Rossini

Il 9 gennaio (ore 20.30) il Teatro della Cooperativa porta in scena al Rossini di Lugo "Nudi e crudi" di Alan Bennet con Alessandra Faiella e Max Pisu. Regia di Marco Rampoldi. Immaginate di rientrare a casa una sera e trovare la vostra abitazione completamente svuotata di tutti gli effetti personali. Senza più una sedia dove lasciarsi cadere sconfortati o un telefono dal quale chiamare la polizia. Questo il drammatico scenario che fa da incipit a Nudi e crudi: la tragicommedia di Alan Bennett, dove, da un evento scioccante, si aprono squarci esistenziali e comici nella vita dei due protagonisti ­ i beneducati Mr. e Mrs. Ransome, impersonati da Max Pisu e Alessandra Faiella.

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