Rimarcando N. 8 Anno 2013
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Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche RiMARCANDO Bollettino 8 2012 Bollettino della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche N. 8 Direzione Lorenza Mochi Onori Comitato scientifico Lorenza Mochi Onori, Mario Pagano, Maria Rosaria Valazzi, Stefano Gizzi Redazione Marina Mengarelli, Michela Mengarelli A cura del Servizio comunicazione e promozione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Grafica e Stampa Errebi Grafiche Ripesi - Falconara 2014 3 Presentazione Lorenza Mochi Onori Ogni anno si rinnova l’appuntamento con la nostra rivista per la quale raccoglievo e producevo contributi quando ho ricoperto per sei anni l’inca- rico di Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche e che ora presento con piacere quale Direttore Regionale. I contributi sono sempre di altissimo livello e riflettono le attività svolte da tutti gli uffici afferenti ai Beni Culturali della regione. L’attenta cura della tutela, gli approfondimenti scientifici, i difficili problemi operativi risolti: ogni anno la rivista della Direzione Regionale dà conto dell’impegno profondo e della grande competenza dei nostri diri- genti e funzionari. E’ un grande piacere presentare questo lavoro corale che dimostra ancora una volta, se fosse necessario, l’attività dello Stato per la tutela e ribadisce la grande passione con cui questo compito viene svolto da chi ne ha l’impegno. PARTE PRIMA STUDI E RICERCHE Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 7 Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 Alberto Pugliese L’istituto della “dichiarazione” di particolare interesse culturale (ex art. 10, comma 1 del Decreto legislativo 42/2004) di beni appartenenti a soggetti giu- ridici privati e, parallelamente, quello della “verifica” dell’interesse culturale relativa ai beni di proprietà di Enti pubblici territoriali (ex art. 12 del Codice) costituiscono, sotto il profilo giuridico, la conditio sine qua non per qualsiasi ulteriore attività nel campo della tutela e della valorizzazione dei beni culturali. Tale premessa, apparentemente pleonastica, appare comunque necessaria per il riconoscimento della centralità della tutela all’interno del quadro com- plessivo della attività istituzionale: le dichiarazioni di interesse culturale, infatti, al pari delle verifiche, costituiscono un processo essenziale, certamen- te di primaria importanza. Al di là delle esplicitazioni meramente numeriche e di tipo statistico, imme- diatamente desumibili dalle tavole riassuntive di seguito riportate, esplica- tive dell’attività svolta nel triennio 2010-2013, si ritiene di dover formulare alcune brevi riflessioni sul tema. La prima considerazione è la sorprendente ricchezza del patrimonio cultura- le regionale, in tutte le sue diverse estrinsecazioni, dal settore dei beni architet- tonici a quello dei beni archeologici, dal ricco patrimonio degli archivi privati fino ai beni, mobili o fissi per destinazione, di interesse storico, artistico e etno- antropologico; ricchezza e varietà ancora in grado di svelare elementi di straor- dinaria bellezza o di eccezionale interesse; vari esempi tra i beni compresi negli elenchi riportati ne rappresentano una ampia e significativa dimostrazione. In assenza di una concertata azione programmatica riferita a tematiche, ambiti territoriali o epoche predefinite, l’attività di tutela si è prevalentemente svolta su richiesta diretta dei proprietari, su spontanee proposte dei funzionari o per ovviare a situazioni emergenziali. Numericamente prevalenti, i provvedimenti dichiarativi dell’interesse cultura- le proposti dalla competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggi- stici nel triennio 2010-2012, hanno interessato svariate tipologie edilizie. A modelli di architettura “aulica”, rappresentativi dei gusti e delle capacità economiche di classi sociali agiate, si affiancano infatti esempi di una archi- tettura sicuramente più semplice nelle forme espressive, spesso realizzati con l’impiego di materiali di uso più corrente, ma non per questo meno interes- santi sotto il profilo storico e urbanistico oltre che documentario. Le proposte della Soprintendenza per i beni archeologici sono state orientate prevalentemente dai ritrovamenti di siti di interesse archeologico (e quindi strettamente correlate alla parallela attività istituzionale sul territorio); non sono mancate, contemporaneamente, proposte di tutela di intere collezioni di reperti Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche 8 Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 posseduti (e/o detenuti) da soggetti privati. L’attività della Soprin- tendenza per i beni sto- rici, artistici ed etnoan- tropologici di Urbino si è esplicitata unicamente in alcuni provvedimen- ti relativi a beni mobili “pertinenziali”, posti a corredo e congruen- te completamento di vincoli di natura mera- mente architettonica (vedasi gli arredi futu- risti di Ivo Pannaggi della Casa Zampini di Esanatoglia). Nello stesso arco tem- porale sono state molto puntuali e incisive le proposte di tutela di archivi privati avvia- ti dalla competente Soprintendenza archi- Fig. 1 - Treia (MC) - Collezione archeologica conservata vistica per le Marche; presso l’Accademia Georgica si segnalano, in modo particolare, i provvedi- menti riguardanti gli archivi UDI (Unione Donne in Italia) di Pesaro, gli archivi del CIF (Centro Italiano Femminile) di Ancona e del Comitato provin- ciale di Pesaro, gli archivi e le raccolte conservati presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea Morbiducci di Macerata, l’archivio dell’I- stituto per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, l’archivio pri- vato Marco Lion (uno dei fondatori del Movimento dei Verdi in Italia); proposte di tutela che rilevano una attenzione particolare agli episodi della storia sociale e politica italiana più recente ma non per questo meno importante. Ci preme segnalare anche la tutela dell’archivio dei disegni dell’architetto Neampotisto Filonzi Ducci di Belvedere Ostrense (AN), stimato professionista prematura- mente scomparso, e dell’archivio iGuzzini Illuminazione di Recanati, una delle tante ditte marchigiane che da sempre si è distinta in campo internazionale per la ricerca e l’innovazione tecnologica, oltre che per la cura del design. Si segnala inoltre il provvedimento di tutela emesso direttamente dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 9 “Codice di macchine civili e militari del secolo XV attribuito a Giovanni Battista Comandino”, ingegnere militare al servizio di Francesco Maria della Rovere. Munito di custodia in cuoio rosso, il Codice è composto da circa 160 disegni su fogli di pergamena raffiguranti macchine di uso civile e militare rappresentate in 68 carte su 138 fac- ciate che, come esplicitato nel prov- vedimento di tutela, rappresenta- no nell’insieme “un documento di eccezionale rilevanza storica unita ad una forte valenza espressiva”. Trattasi, in dettaglio, di un provvedimento conseguente l’at- tività svolta in tale ambito regio- nale (competente anche per le Marche) dall’Ufficio Esportazione Fig. 2 - Portonovo (AN) - Sito neolitico in loc. istituito presso la competente Fosso Fontanaccia. Planimetria scavo 2011 Fig. 3 - Portonovo (AN) - Sito neolitico in loc. Fosso Fontanaccia. Scavo 2011 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche 10 Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 Fig. 4 – Sarnano (MC) – Palazzo Dal Pero, fronte di via Leopardi Soprintendenza per i beni stori- ci, artistici ed etnoantropologici di Bologna, la quale, a seguito del diniego alla richiesta di attestato di libera circolazione del bene mobile (espresso ai sensi dell’art. 68 del D. Lgs. 42/2004) ha conseguen- temente comunicato agli interes- sati l’avvio del procedimento di dichiarazione dell’interesse parti- colarmente importante del Codice Comandino (ex art. 14) applicando in maniera diretta ed autonoma, la procedura di dichiarazione d’in- teresse culturale conclusasi con la emanazione del relativo decreto e con la successiva notifica ai privati. Il decreto di tutela del Codice “Comandino” non costituisce Fig. 5 – Sarnano (MC) – Palazzo Dal Pero, Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche peraltro l’unico esempio in quan- ambiente interno Dichiarazioni d’interesse culturale e prescrizioni di tutela indiretta nel triennio 2010-2012 11 to analoghe modalità procedura- li sono state seguite, in date più recenti (2013), per la tutela della “Collezione archeologica detenu- ta da Agostino Vallorani” e della “Collezione archeologica di fibule in possesso di Agostino Vallorani”. Nel triennio in esame, oltre alla preannunziata tutela indi- retta dell’area immediatamen- te circostante l’ex Cinema- teatro Beniamino Gigli di Porto Sant’Elpidio, poi rinviata in fun- zione della proposta soprintenden- tizia di una più generale e coeren- te riprogettazione di tutta l’area urbana, due sono i provvedimenti di tutela indiretta emessi ai sensi dell’articolo 45 del Codice dei beni culturali e del paesaggio: