EDITORIALE

BENE LO SHOW, MA L’OBIETTIVO VERO È IL BUSINESS

di David Pambianco

van Scalfarotto ha centrato l’obiettivo. La settimana della moda che si è appena con- clusa, ha acceso i riflettori su Milano. Il sottosegretario ha portato avanti il progetto Itracciato dal predecessore, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, e ha guidato le fasi conclusive del lavoro avviato con la costituzione del tavolo nazionale della moda. Quello che era l’obiettivo dichiarato, cioè fare a Milano la “super settimana della moda”, si è tradotto in un progetto basato su tre assi: l’integrazione/avvicinamento delle fiere della filiera nella settimana della moda; la creazione di Milano XL, ovvero sette installazioni creative, organizzate in città dai diversi segmenti del sistema; il lancio dei Green Carpet Fashion Awards, per legittimare il lavoro impostato dalla Camera in termini di sostenibilità. Il risultato, si diceva, è stato quello di moltiplicare l’attenzione, ottenendo per questo importanti consensi. Il coro è unanime nel riconoscere a Milano un dinamismo e un’ef- fervescenza perduti, che l’hanno riportata al centro dei radar internazionali, in concomi- tanza con un momento di riflessione delle altre fashion week. Il presidente di Camera Moda Carlo Capasa non ha nascosto il proprio entusiasmo definendo quella appena conclusa come “la migliore settimana della moda da qualche anno a questa parte”, arri- vando a parlare di “nuovo Rinascimento”. Detto questo, occorre anche ragionare su alcuni aspetti. Riprendendo il titolo di un editoriale sul New York Times, è utile chiedersi davvero “Does Milano matter?”. E, so- prattutto, chiedersi: per chi? La generale approvazione degli addetti ai lavori ha riguardato l’effetto show di Milano XL e dei Green Carpet Fashion Awards, intuendone la forte capacità comunicativa, e la forza di coinvolgimento della città (e più in generale del pubblico) verso la moda. Ma è difficile strappare agli operatori un commento, un’analisi, sugli effetti operativi o strategici che queste esibizioni hanno portato al sistema. Buyer e giornalisti spesso non sapevano dove le installazioni fossero dislocate. Ci sono operatori che si chiedono quan- to i premi “green” siano riconducibili all’impostazione tecnico-scientifica tenuta dalla Cnmi con la pubblicazione delle linee guida sulla sostenibilità. Dal punto di vista del business, hanno senz’altro pesato di più le iniziative delle fiere degli accessori, capaci di creare sinergie logistiche con le passerelle, in termini di date sia in termini di coinvolgimento delle griffe tra gli espositori. Insomma, si può concludere che il “bersaglio-consumer” sia stato centrato ed è un’otti- ma condizione di partenza. Ma Milano, da sempre, rappresenta una capitale della moda per la sua capacità di tradurre la creatività in business. È questo il prossimo, decisivo, obiettivo da centrare.

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EFFETTO SHOW

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DOSSIER MILANO XL, UNA SETTIMANA CONSUMER

Gli operatori del settore promuovono la vivacità del sistema e la voglia di fare della città. La serie di iniziative che ha accompagnato l’ultima Mfw ha centrato l’obiettivo di coinvolgere un pubblico di massa. Ma ancora deve tradursi in un meccanismo di business.

NUOVI POLI DI FILIERA Si risvegliano le M&A nel tessile. E nascono aggregazioni tra marchi storici, col supporto della finanza.

28 47 ATTUALITÀ TENDENZE 40 BOUTIQUE PER STRANIERI LAMPI DI GLICINE Per i multimarca, boom di ricavi nel SCENARI La sensualità riscopre i colori 2016. Dall’analisi Pambianco, pastello per le proposte P/E 2018. il ruolo decisivo dei buyer esteri. Exploit di stampe neo-animalier.

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ABBIAMO PARLATO DI... 10 NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO

28 ATTUALITÀ Boom estero in negozio

33 DOSSIER Effetto show 34 Settimana consumer Gianfranco Maccarrone P. 1 2 Arthur Arbesser P. 1 2 Michele Bernardi P. 1 8 37 Usai: “Vogue, anno zero a Milano”

40 SCENARI Nuovi poli nella filiera

47 TENDENZE Tom Ford P. 2 4 Roger Farah P. 2 4 Pierre Bergé P. 2 4 Lampi di glicine

64 FENOMENI In copertina: Street food district “Put a Ring on it” by Unskilled Worker 72 SCENARI Courtesy of Gucci Terminal d’alta gamma

Cover story pag. 90 86 OPENINGS

IPSE DIXIT L’IKEA DELLE DUE RUOTE Diego Sgorbati, AD di Tucano Urbano, descrive con ironia la policy dell’azienda.

A pagina 85 ...ogni giorno sul web

TENDENZE NOVITÀ DALLE FIERE REPORTAGE DALLE PASSERELLE SCARICA LA APP Tutte le notizie dal Cersaie di Bologna Le immagini di sfilate e protagonisti DI PAMBIANCONEWS fino alla design week londinese. dell’ultima settimana della moda.

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Percassi ridimensiona Sorpresa, la crescita dell’adv Vergelio a Milano sul web si normalizza Vergelio ridimensiona la rete di negozi milanesi e, nel giro di un mese, chiude ben due punti vendita nel centro città. La catena di calzature di alta gamma ha abbassato la saracinesca di due store, in corso Buenos Aires e in corso Vittorio Emanuele.

Adidas inaugura a Milano lo store più grande Adidas ha inaugurato a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II, il suo più grande store italiano e il secondo a livello mondiale dopo quello di New York. Il brand center si estende su due piani per una superficie di 1.300 mq, caratterizzata da un layout che riprende il concetto di stadium. a crescita dei ricavi pubblicitari del set- tore media e intrattenimento in Italia in arrivo da internet si normalizza. Karla Otto e K2 Miss Sixty riapre LÈ quanto emerge dal report “Entertainment & Media Outlook in Italy 2017-2021” Nasce colosso pr (e risorge) a Milano di Pwc che, per il nono anno consecuti- Il rilancio di Miss Sixty parte da vo, descrive l’andamento di 17 segmenti del I colossi delle pubbliche relazioni Milano. Il marchio, oggi controllato mercato dei media e dell’intrattenimento, aggregano le forze. La storica agenzia dalla cinese Trendy International, si tra cui cinema, libri, adv su internet, radio europea di public relations Karla prepara a inaugurare un nuovo store e pubblicazioni di diverso tipo. L’industria Otto e K2, agenzia di experiential in Corso Vittorio Emanuele, negli Media & Entertainment (E&M) in Italia marketing ed eventi con uffici a spazi occupati prima da Jdc. raggiungerà 38,1 miliardi di euro, in cresci- Shanghai e Tokyo fondata da Isabelle ta rispetto ai 31,5 del 2016 (Cagr 3,9%). Chouvet, si sono unite in The Tv e internet continuano a rappresentare i Independents. La nuova entità sarà segmenti trainanti. Ma il fatturato in arrivo composta da uno staff di oltre 400 dagli investimenti sul web non crescerà più persone. Le agenzie, in ogni caso, in modo stellare, bensì con un tasso 2017- continueranno a seguire i propri 2021 del +6,2 per cento. La locomotiva della clienti sotto il proprio nome. crescita arriva dai ricavi mobile, di cui è pre- visto un aumento del 15,3 per cento. Nel 2016, a livello global, l’internet advertising ha superato il broadcast tv advertising. Lo Il Bisonte approda stesso trend non sarà applicabile alla realtà italiana almeno per i prossimi cinque anni. nel Quadrilatero In questo contesto, si può davvero ancora Il Bisonte ha inaugurato il suo primo parlare di crescita significativa soltanto per il monomarca meneghino durante video advertising sul web, che lo scorso anno la fashion week scegliendo uno ha avuto introiti superiori ai 500 milioni di spazio di circa 100 mq al civico 14 euro e ha pesato oltre il 20% del total inter- di via Santo Spirito, nel cuore del net advertising. Una percentuale che si stima Quadrilatero. Lo store si articola in tre possa arrivare al 36,3% nel 2021, grazie alla Isabelle Chouvet e Karla Otto stanze dedicate alle collezioni 100% raccolta pubblicitaria che arriva dai social. made in Italy.

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Gucci, anche il Museo sarà targato Michele Dopo aver dato una nuova impronta Il rinnovamento appare coerente con barocca e massimalista alle collezioni di il nuovo corso impresso dal diretto- abbigliamento e accessori, trasformato re creativo Michele e dal CEO Marco le sfilate in eventi co-ed e aggiornato Bizzarri, fautori di un rilancio che ha il concept delle boutique, Alessandro portato la griffe a registrare ricavi record Michele è pronto a lasciare la propria a 2,832 miliardi di euro nel primo firma anche sul Gucci Museo. Secondo semestre 2017 (+45,4%). Voluto for- quanto risulta a Pambianco Magazine, temente dall’ex direttore creativo Frida lo spazio aperto nel 2011 in piazza della Giannini, ma mai veramente decollato, Signoria a Firenze in occasione del 90° il Gucci Museo aveva già subito una anniversario della maison dovrebbe ria- prima incursione da parte del designer prire i battenti tra dicembre e genna- lo scorso anno, con due sale dedicate a io 2018, dopo un profondo restyling. Tom Ford.

Hearst lancia Esquire Dsquared2 è senza CEO Fay, Arthur in Italia esce Maccarrone Arbesser è Hearst si prepara a lanciare in Italia Esquire, celebre magazine maschile direttore creativo statunitense che nel nostro Paese sarà guidato da Giampietro Baudo Fay scommette su Arthur con Timothy Small. Arbesser. Il fashion brand del gruppo Tod’s annuncia l’inizio della collaborazione Bata, in Italia ricavi con lo stilista austriaco appena per 180 mln (+3%) nominato direttore creativo, Bata Italia prevede di chiudere il 2017 ruolo ricoperto fino allo scorso a 180 milioni di euro, in crescita del luglio dal duo Tommaso 3% a parità di perimetro sull’anno Aquilano e Roberto Rimondi. precedente, con una media di circa Le prime proposte Fay ideate 5,5 milioni di scarpe vendute all’anno. da Arbesser esordiranno Gianfranco Maccarrone all’inizio del prossimo anno con la collezione autunno/ Les Copains Dsquared2 resta senza società italiana e da circa inverno 2018-19. Mariani diventa CEO una guida, dopo 20 anni. tre anni come numero uno Lo stilista, che ha una linea Les Copains, marchio di Bvm, ha Gianfranco Maccarrone, della holding con sede a che porta il suo nome, è stato promosso Alessandro Mariani, da CEO e general manager del Lugano, Maccarrone nell’ul- direttore creativo di Iceberg oltre 20anni brand manager, nel ruolo gruppo, ha lasciato le redi- timo periodo guidava anche fino all’agosto 2016. di CEO. La nomina risponde a un ni della maison. Il manager la divisione retail e quella piano di riorganizzazione della griffe. (da sempre braccio destro dei digital, dopo le uscite dei fondatori Dean e Dan Caten rispettivi manager lo scorso e vero riferimento ‘operativo’ dicembre e a marzo. Il brand Pin-Up Stars, obiettivo e di business per tutta l’azien- rimane così senza guida sia 10 mln nel 2018 da) non riveste più il proprio per la rete dei negozi sia per Pin-Up Stars torna a vedere rosa e incarico. Secondo quan- l’e-commerce. Nel 2016, la conta di chiudere il 2017 intorno ai 7 to raccolto da Pambianco DSquared2 spa ha registra- milioni di euro di fatturato, in arrivo Magazine, il motivo dell’usci- to ricavi per 53,4 milioni di per il 75% dal mercato italiano. ta sarebbe adducibile a visio- euro, mentre il giro d’affari Il marchio di beachwear conta su ni differenti sul business. generato del marchio, com- una rete di 5 store monobrand e oltre Da sempre all’interno della prese le royalties, si stima 700 multimarca. società, prima a capo della superi i 200 milioni. Arthur Arbesser

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ITALIA

Italia Independent AltaRoma, il Comune esce dal consorzio rivede la redditività Il Comune di Roma esce da AltaRoma. L’annuncio risponde Italia Independent archivia il primo al piano di riorganizzazione semestre 2017 con un incremento delle partecipate presentato dal del margine operativo lordo a Campidoglio, che prevede18 cessioni fronte di un fatturato pressoché e liquidazioni che riducono il numero stabile. Sembra dunque emergere delle società da 31 a 11, con benefici un primo passaggio concreto nel in termini di riduzione di costi e oneri. percorso di riorganizzazione avviato nei mesi scorsi sotto la guida di Giovanni Carlino: l’ebitda è tornato positivo per 35mila euro, con ricavi del periodo a 16,06 milioni di euro, in flessione dell’1,7% rispetto ai 16,34 milioni registrati nella prima Prada, utili semestrali metà dello scorso anno. Il risultato netto consolidato del gruppo di in calo del 18% occhialeria fondato da Lapo Elkann è stato negativo per 3,14 milioni Il gruppo Prada, controllante dei marchi Prada, di euro, rispetto al rosso di 2,66 Miu Miu, Church’s e Car Shoe, ha chiuso il primo milioni del primo semestre del Milano Fashion Week, semestre d’esercizio con ricavi in calo del 5,5% 2016. indotto da 160 mln (-5,7% a cambi costanti) a 1,46 miliardi di euro e Un incasso da 160 milioni di euro un utile di 115,7 milioni, sceso del 18%, contro i per 18mila imprese durante una 143 milioni attesi dal consensus Bloomberg. sola settimana (della moda). Questi Nel primo semestre, il gross margin del gruppo è i numeri dell’indotto della fashion cresciuto, passando al 74,1% dal 72,2% del semes- week milanese che ha dato lavoro, in tre precedente. Gli investimenti ammontano infine maniera diretta e indiretta, a 137mila a 105,6 milioni di euro e sono stati destinati alla val- persone (+5%). orizzazione della rete retail e al rafforzamento della supply chain con l’obiettivo di sviluppare ulterior- mente le capacità industriali. La società guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ritiene che il piano Cnmi, settore a 86 mld strategico dell’azienda, nel quale la ristrutturazione di euro (+3%) del retail network e i digitale avranno un ruolo sem- Carlo Capasa, presidente di Cnmi- pre maggiore, determinerà un ritorno alla crescita di Camera nazionale della moda italiana, ricavi e margini, anche se i risultati attesi potrebbero in apertura di Milano Moda Donna, Giovanni Carlino e Lapo Elkann richiedere più tempo del previsto. ha dichiarato che il settore moda dovrebbe registrare nel 2017 una crescita del 3% del fatturato a quota La corsa di Ovs firmata 86 miliardi di euro. dal low price Upim Ovs chiude il primo semestre dell’anno chising dedicato al bambino (Blukids)”. White sbarca a Shanghai registrando vendite nette pari a 697,1 L’ebitda, inoltre, è cresciuto del 44,5% a White, il salone dedicato alla moda milioni di euro (+8,9%) e un ebitda di quota 12 milioni, con un’incidenza sulle e patrocinato dal comune di Milano, 82,1 milioni (+9,4%). A livello di sin- vendite del 10,6 per cento (l’incidenza approda a Shanghai grazie a un gole insegne, è Upim a fare la differenza sulle vendite esclude i ricavi verso Charles accordo sottoscritto da White, in termini di crescita, registrando vendite Vögele). Per quanto riguarda l’insegna Ovs, Confartigianato e Ice con la Shanghai nette in aumento dell’8,1% a 109 milioni invece, le vendite nette sono aumentate Fashion Week. Il progetto è infatti (escluse le vendite verso Charles Vögele) del 3,4% a 557 milioni “grazie al costante inserito all’interno del calendario della “beneficiando del più che positivo sviluppo sviluppo della rete diretta”, mentre l’ebitda Shfw nei giorni dal 13 al 15 ottobre. del network Upim full format e del fran- è cresciuto del 5,2% a 71 milioni.

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ITALIA

Armani arriva a un patrimonio di 1,65 miliardi Tutto l’utile netto del 2016 della società precedente (anche per effetto della fusio- Giorgio Armani verrà reinvestito nella ne di Armani St avvenuta nel febbra- società. Altri 199,5 milioni di euro io 2016). L’azienda vanta inoltre 797,7 saranno quindi destinati a riserva stra- milioni di liquidità, di cui 789,7 milioni ordinaria, come già accaduto l’anno pre- in depositi bancari. Lo scorso ottobre, il cedente. Questo è quanto emerge dal designer si era staccato una super-cedola bilancio 2016 della Giorgio Armani spa, straordinaria da 80 milioni. Per quanto che l’imprenditore controlla quasi total- riguarda i conti dell’anno, se l’utile a mente (di recente, lo 0,5% del capitale livello consolidato del gruppo Armani è passato alla Fondazione Armani). In è stato pari a 271 milioni (+12,5%), su questo modo, la Giorgio Armani spa ricavi per 2,5 miliardi (-5%), a livello arriva a un patrimonio di 1,65 miliardi, della spa i ricavi hanno registrato un calo si legge su il Sole-24ore, con una posizio- dell’1,4% (1,676 miliardi), mentre l’e- ne finanziaria netta positiva per 774,9 bitda si è ridotto del 38% e l’utile netto Giorgio Armani milioni, più del doppio rispetto all’anno è sceso del 15%.

Dolce e Gabbana in crescita, ma La Juve vince anche negli Furla a +23,5% shopping center con margini a marce ridotte Ha aperto a inizio settembre nei sei mesi Mondojuve, lo shopping center in provincia di Torino che, al Furla ha chiuso il primo semestre completamento previsto per il del 2017 con un fatturato di 2020, diventerà il maggiore parco 238 milioni di euro, in crescita commerciale del Piemonte. del 23,5%. Secondo quanto riportato da fonti di stampa Cucinelli al 100% del italiane, slitterebbe la tempistica business di Hong Kong del debutto in Borsa. “Quello Brunello Cucinelli ha rilevato per della quotazione – ha dichiarato circa 1,8 milioni di euro la quota di Giovanna Furlanetto, presidente minoranza della Brunello Cucinelli di Furla, a Mffashion – è uno Hong Kong Limited detenuta da scenario futuribile, ma oggi siamo ENM Holdings, salendo al 100%. impegnati su altri fronti”. Al via l’implementazione della struttura produttiva la riqualificazione dei Stella McCartney fa intimo negozi esistenti e il cambio dei e costumi con Isa Il gruppo Dolce e Gabbana ha terminato l’esercizio partner in alcuni Paesi. Stella McCartney ha stretto una chiuso al 31 marzo 2017 con vendite consolidate partnership di licensing con aumentate del 9,6% a 1,296 miliardi di euro contro l’italiana Isa Spa per la produzione e gli 1,179 dell’anno precedente. È quanto emerge dal distribuzione delle sue collezioni di bilancio della società D&G visionato da Pambianco lingerie e costumi da bagno. Magazine. Dai documenti emerge un risultato netto d‘esercizio pari a 80 milioni, più che quadruplicato rispetto ai 17,93 milioni precedenti, e un ebitda Pirelli torna alla moda margin migliorato di oltre un punto e mezzo per- col ciclismo centuale. Ma, nonostante questo, l’incidenza del In occasione di Eurobike, Pirelli torna margine operativo lordo resta lontana da quello nel mondo del ciclismo presentando dei più redditizi brand del lusso, che viaggiano sia i pneumatici da bici P Zero Velo, ampiamente sopra il 20%: i 168 milioni registrati sia una capsule collection sviluppata nel 2016 equivalgono al 12,7% dei ricavi (erano con Castelli. l’11,09% l’anno precedente).

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Fedon resta quotato Best Company al rilancio con Falis solo sull’Aim Best Company, brand simbolo della moda anni ’80 fondato da Olmes Giorgio Fedon & Figli lascia Carretti, torna a nuova vita grazie alla Parigi e rimane quotato soltanto newco ligure Falis 2014, guidata da a Milano. La storica azienda di Michele Bernardi, che sta investendo pelletteria ha lasciato a metà per riportare il marchio alla gloria di settembre la Borsa di Parigi, un tempo. l’Euronext Paris, restando solo sui listini dell’Aim, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane che vogliono investire nella loro crescita. L’azienda ha chiuso lo Luxottica-Essilor scorso anno fiscale registrando ricavi in leggera crescita a 71,6 la Ue frena il closing milioni di euro dai 71,4 milioni del 2015, e con un utile netto Bruxelles solleva timori in merito alla fusione tra a 1,6 milioni di euro (+8,4 per Michele Bernardi Luxottica ed Essilor, che potrebbe slittare al 2018, cento). L’ebitda si è attestato a 5,1 rispetto al closing previsto per fine anno. Secondo milioni (+19,3%) mentre l’ebit è quanto riferito da fonti di stampa italiana, infatti, cresciuto a 3,2 milioni di euro, in Atos Lombardini rivive il progetto di fusione da 46 miliardi di euro tra una forte progressione del 30,2 con D’Avant Garde il colosso italiano dell’eyewear e il primo produt- per cento. tore di lenti al mondo avrebbe messo al lavoro le Atos Lombardini torna in pista grazie autorità antitrust Ue, che potrebbero imporre la a D’Avant Garde Tricot che ha rilevato cessione di alcune attività. Secondo un report di il brand dopo il fallimento. Obiettivi del Euromonitor, le due società, insieme, godrebbero di marchio sono il consolidamento del una quota del mercato dell’occhialeria pari al 40% mercato italiano, l’ampliamento dei in Nord America, al 41% in Australia e Asia, del punti vendita e il raggiungimento dei 30% in America Latina, del 15% nell’est Europa fatturati di Atos Lombardini prima del e del 20% in Europa occidentale.“L’ipotesi sulle fallimento, circa 25 milioni. possibili richieste da parte delle autorità internazio- nali – si legge su Il Giornale – sono le più svariate a iniziare, per quanto riguarda Luxottica, da una Stefanel, inizia l’era eventuale riduzione del numero delle vetrine (in Oxy-Attestor Nord America ne ha oltre 4.600, in Europa 500) L’assemblea degli azionisti di Stefanel che operano, tra l’altro, sotto le insegne di Sunglass ha approvato l’aumento di capitale Hut, LensCrafters e Salmoiraghi&Viganò. da 10 milioni di euro, ufficializzando l’ingresso dei fondi Oxy Capital e Attestor nell’azionariato con una quota di maggioranza pari al 71 per Kering Eyewear scommette cento. sugli occhiali sostenibili Kering Eyewear siglato un accordo con l’a- al proprio team di designers una serie di zienda bolognese Bio-on, quotata all’Aim materiali all’avanguardia per ampliare le Malo chiede di Borsa Italiana, per lo sviluppo di nuovi loro possibilità creative, tracciando nuove il concordato preventivo materiali basati sulla rivoluzionaria biopla- tendenze nel settore lusso e sport & life- Malo spa ha reso noto di aver stica Minerv PHAs, naturale e biodegra- style. depositato, il 18 agosto 2017, presso dabile al 100 per cento. “L’obiettivo – si Kering Eyewear, inoltre, ha spostato la il Tribunale di Firenze, la domanda legge nella nota divulgata dall’azienda di sua sede milanese da via Manzoni a via per l’ammissione alla procedura di occhialeria – è di contribuire attivamente Sant’Andrea 25. Il quartier generale del concordato preventivo “con riserva” ai allo sviluppo di un modello di business polo guidato da Roberto Vedovotto, rima- sensi dell’art. 161, sesto comma della innovativo e sostenibile, nonché di fornire ne, invece, a Padova, presso Villa Zaguri. legge fallimentare.

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Hudson’s Bay sfonda Primo calo dei negozi di lusso in Olanda con 10 store a livello mondiale (-1,3%) Hudson’s Bay Company ha aperto il primo punto vendita dell’insegna ammiraglia, Hudson’s Bay, fuori dai confini domestici, inaugurando ad Amsterdam uno store di quasi 17mila metri quadrati. Gli opening previsti in Olanda sono 10 in totale.

I polacchi di Reserved a Londra al posto di Bhs Reserved, marchio del gruppo polacco Lpp, ha inaugurato il suo primo flagship store a Londra in Oxford Street, nei 3mila metri quadrati lasciati vuoti a fine agosto dalla storica insegna inglese Bhs. Per il debutto il brand di fast fashion ha scelto come testimonial la top model Kate Moss.

e ne parla da tempo. Adesso, ci sono i numeri: tra luglio 2016 e luglio 2017, Aedes Siiq entra col 40% per la prima volta le chiusure hanno Ai cinesi comprare in The Market Ssuperato gli opening. A dirlo è il report Bg Asset Management del gruppo “Store wars” realizzato sul Proprietary in EU conviene meno Borletti ha sottoscritto un accordo Bernstein Store Count database, un archi- per l’ingresso di Aedes Siiq al vio di proprietà della casa d’investimento, Si abbassa il differenziale dei prezzi 40% nel capitale delle società che che include circa 7mila negozi facenti rife- del lusso tra Cina ed Europa. realizzeranno l’outlet di San Marino rimento a 36 luxury brand. A fare le spese A riferirlo è un’analisi di Deloitte, The Market. della crisi sono stati soprattutto i department diffusa dal Finanicial Times, che store, pari al 31% della distribuzione, che evidenzia come il divario si sia nell’ultimo anno hanno perso l’1,3 per cento. ridotto di circa un quarto negli Flat i mall. Nell’anno nero del retail, l’uni- ultimi dodici mesi, con i beni di co format che nel mondo del lusso sembra lusso che oggi costano il 32% in più non essere colpito più di tanto dalla crisi è il nell’Ex Celeste Impero rispetto, ad monomarca standalone che ha registrato un esempio, al mercato francese, contro incremento dell’1,2%, che si traduce in una il +41% di un anno fa. quota di mercato del 24 per cento. A livello geografico, è la Cina l’area che regi- stra il maggior numero di chiusure; male anche il Medio Oriente, mentre a salvare la situazione sono Americhe e Giappone, che riportano una crescita modesta. Apax Partners si compra A mostrare del potenziale sono i marchi Matchesfashion dalla rete di negozi ancora limitata, come Céline, Loro Piana, Van Cleef & Arpels, Apax Partners ha rilevato la Harry Winston, Moncler e Saint Laurent. Le maggioranza di Matchesfashion. ultime due griffe, in particolare, sono state I termini della trattativa non sono quelle ad aver messo a segno il numero più stati resi noti. Secondo fonti vicine alto di aperture nette, al contrario di Dunhill all’operazione, il retailer fondato da e Burberry che sono state quelle ad aver regi- Tom e Ruth Chapman sarebbe stato strato il maggior numero di chiusure. valutato 1 miliardo di dollari.

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Target, piano monstre 12 nuovi marchi moda Target amplia il suo orizzonte nel comprende 30 milioni di visitatori negli mondo fashion. Il retailer statuniten- store reali e 55 milioni di shopper virtua- se lancerà una dozzina di nuovi mar- li ogni settimana. chi dedicati a menswear, womenswear, Il percorso è già iniziato con il lancio dei maternity e accessori per la casa, che marchi Goodfellow & Co. (menswear), rappresenteranno un upgrade dell’offerta A new day (womenswear), Isabel mater- in house di Target. nity by Ingrid & Isabel(maternity) e Le nuove label rientrano in un piano Project 62 (arredamento). A suggerire il di investimenti da 7 miliardi di dollari, retailer una svolta fashion devono essere strutturato per migliorare il rapporto state le tante collaborazioni realizzate con con i propri clienti e per aumentare l’en- alcuni brand, come Missoni, Victoria gagement sia nell’esperienza retail fisica Beckham, Jason Wu, Philip Lim, sia in quella online con un bacino che Proenza Schouler e Jean Paul Gaultier.

Galeries Lafayette Decathlon ci riprova Il retail Usa si compra La Redoute Galeries Lafayette ha annunciato la e riapre negli Usa raffredda le stime sua intenzione di rilevare, attraverso sul 2017 la holding Motier, il 51% di La Redoute, con l’obiettivo di arrivare al La Nrf-National retail 100% in futuro. federation ha rivisto al ribasso il tasso di crescita delle vendite nel 2017, aspettandosi un Kiabi conquista il centro città incremento tra il 3,2% e il Kiabi sperimenta una nuova strategia 3,8% dal 3,7%-4,2% previsto retail. Il brand francese low cost ha lo scorso anno. L’outlook è inaugurato il suo primo flagship store stato svelato nei giorni scorsi nel centro storico di una grande città: durante la XXIV edizione Barcellona; tre piani su Passeig de della conferenza sul retail di Gracia per una superficie di 1500mq. Goldman Sachs. “Nonostante il rallentamento dell’inflazione Decathlon è pronto a tornare familiarizzare con le richie- e una spesa al di sotto delle Da Kmart “plus-size” negli Usa. Il retailer france- ste sportive locali, prima di aspettative nel primo quarter, diventa “favoloso” se di abbigliamento e arti- espandersi nel resto degli possiamo anticipare una Grasso è favoloso. Potrebbe essere coli per lo sport, dopo oltre Stati Uniti”. ripresa in autunno e nella questo il claim di Kmart, che ha dieci anni dall’abbandono Infatti, il gruppo non vorreb- holiday season”, ha dichiarato annunciato il rebranding della sua degli Stati Uniti, ha confer- be fare gli stessi errori dell’ul- Jack Kleinhenz, chief linea di taglie forti, in inglese plus- mato l’intenzione di sbarcare tima volta, quando ha tenta- economist dell’Nrf. size, che verrà ora indicata come nuovamente nel mercato e to un enorme incursione nel “fabulously sized”. di aprire il primo negozio a mercato statunitense che ha San Francisco in California. finito per lasciare nel 2006. Nel dettaglio, lo store, che “Il nostro arrivo oggi – ha H&M, prove di trasparenza si svilupperà su una super- dichiarato Michel d’Hu- totale con Arket ficie di circa 800 metri qua- mières, a capo di Decathlon Il gruppo H&M punta alla trasparenza drati, sarà in Market Street e Usa – non ha nulla a che online e lo fa tramite Arket, il suo verrà inaugurato in autunno. fare con i nostri tentativi nel nuovo brand sul cui sito per ogni Decathlon ha sottolineato in 1999. Non siamo la stessa capo sono specificati il “Made in” e una nota che “concentrarsi azienda, in termini di pro- la localizzazione esatta della fabbrica su un unico Stato america- fessionalità e offerta proposta che ha prodotto l’articolo. no permetterà al retailer di del prodotto”.

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MONDO

Tiffany, Farah Quanto vale è il nuovo presidente davvero Tom Ford? Tiffany & Co. ha annunciato la nomina di Roger Farah come nuovo Diventare uno dei primi 5 luxury presidente. Entrato nel board di brand del mondo. A presentare Tiffany lo scorso marzo, Farah l’obbiettivo della propria griffe è sostituisce Michael J. Kowalski, Tom Ford che, secondo fonti di chairman dal 2002. mercato, chiuderà il 2017 con ricavi retail per circa 2 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro). Si tratta, puntualizza il magazine, di una cifra che considera tutti i rami di business. In primo luogo, comprende i ricavi dei licenziatari cui Ford ha consentito l’utilizzo del proprio marchio. Inoltre, si Stop a modelle taglia 36 e tratta di un valore retail, ossia Roger Farah calcolato con i prezzi finali ai under 16 per Kering e Lvmh quali vengono venduti i prodotti in negozio. Si può immaginare Il benessere dei modelli e delle modelle è al centro che il giro d’affari di Ford possa Sylvie Colin nominata di una carta definita da Kering e Lvmh, che verrà aggirarsi tra i 300 e i 500 milioni CEO di Kenzo adottata da tutti i loro marchi. I due colossi francesi di dollari. Lvmh ha nominato Sylvie Colin come hanno annunciato la firma di un protocollo, valido nuovo CEO di Kenzo. La manager in tutto il mondo, che definisce come prioritari prende il posto di Eric Marechalle, che diversi impegni. Diventa obbligatorio per modelle da ottobre è CEO di Marc Jacobs e modelli presentare un certificato attestante lo stato International. A Sylvie Colin, attuale di salute, rilasciato nei sei mesi precedenti. Chi sfila DG di Maje, brand del gruppo Smcp, non potrà più lavorare dalle 22 alle 6, e la presenza spetta il compito di guidare la crescita di un accompagnatore o tutore diventa obbligatoria internazionale del brand. per chi ha tra i 16 e 18 anni (i minori di 16 anni, invece, non potranno essere ingaggiati per rappre- sentare adulti nelle sfilate o in servizi fotografici). Inoltre, i due gruppi si impegnano a escludere dai Lasciano i direttori requisiti di selezione la taglia 36 per le donne e la storici dei magazine Usa 46 per gli uomini. I marchi, infine, saranno tenuti a Rivoluzione al vertice dell’editoria mettere a loro disposizione uno psicologo/terapeuta cartacea americana. Dopo 16 anni durante l’orario di lavoro. La carta è già stata adotta- Cindi Leive lascia Glamour. Un addio ta durante la scorsa tornata di settimane della moda. Tom Ford che segue quello di Graydon Carter da 25 anni al timone di Vanity Fair. Robbie Myers ha salutato la redazione di Elle e Il made in Bangladesh Nancy Gibbs quella di Time. batterà tutti nel 2020 Addio a Pierre Bergé Entro il 2020, il Bangladesh potreb- l’import dalla Cina ha segnato una flessio- be soffiare alla Cina il ruolo di principa- ne in volume: se nel 2010 più della metà Pierre Bergé, imprenditore francese le fornitore di abbigliamento dell’Unione delle importazioni di abbigliamento faceva appassionato d’arte che ha Europea. A renderlo noto è un report di capo all’ex Celeste Impero, nel 2016 l’inci- partecipato alla fondazione della Textiles Intelligence, secondo il quale nel denza è scesa al 30 per cento. maison Yves Saint Laurent nel 1961 2016 le importazioni dal Bangladesh sono Tra le questioni che il Bangladesh dovrà ed è stato partner del famoso stilista cresciute per il nono anno consecutivo, affrontare per mantenere il suo slancio ci fino al 1976, si è spento all’età di 86 con il raddoppio delle percentuali di inci- sono i costi di produzione in aumento, le anni, nella sua casa di Saint Rémy- denza del Paese negli scambi con l’Europa preoccupazioni in tema di sicurezza sul de-Provence. (dal 12% al 23,4%). Nello stesso periodo lavoro, gli scioperi contro i salari bassi.

24 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017

MONDO

Amazon alza il tiro sulla moda E fa la prima adv per un marchio fashion Le acquisizioni di retailer fisici da parte E intanto, a maggiore riprova di come di Amazon potrebbero non limitarsi il colosso faccia sul serio con la moda, a Whole Foods e al settore alimenta- Amazon ha lanciato la sua prima cam- re. Secondo quanto riferito dal portale pagna pubblicitaria per una sua private americano Recode, infatti, il colosso gui- label, il marchio in-house di abbiglia- dato da Jeff Bezos potrebbe ora alzare il mento femminile Find, presentato un tiro sulla moda e rilevare una tra le più po’ in sordina già lo scorso maggio. note catene americane. “A logica il pros- La campagna è veicolata attraverso simo passo potrebbe essere Nordstrom”, billboard, digital advertising e sul sito ha spiegato alla testata americana Scott dedicato, in Paesi come Gran Bretagna, Galloway, professore della New York Germania, Italia, Francia e Spagna. Otto University ed esperto del settore, che in i look in totale per l’autunno/inverno, tempi non sospetti aveva previsto l’acqui- che mixano capi basic e proposte più sizione di Whole Foods. originali.

Hermès, profitti a +11% Esprit frena, ma consolida Samsonite, sei mesi l’utile a 7 mln nel semestre Esprit ha chiuso i dodici mesi allo a 1,58 mld $ (+31,8%) scorso giugno con profitti in crescita da 21 milioni a 67 milioni di dollari di Samsonite International ha chiuso Hong Kong (circa 7,2 milioni di euro), il primo semestre dell’anno con a fronte di ricavi in calo da 17,8 a vendite nette a 1,58 miliardi 15,9 miliardi di dollari HK. di dollari (+31,8% a cambio costante) e un ebitda rettificato a Smcp (Sandro), al via iter 241,5 milioni di dollari (+26,9%). per quotazione Il gruppo, che sotto di sé ha Smcp ha depositato i documenti licenze e marchi quali Samsonite, di registrazione presso la Consob Tumi, AmericanTourister, francese per avviare la quotazione in Hartmann, High Sierra e Gregory, Borsa. Shandong Ruyi manterrà le ha registrato crescite a due cifre in sue quote (il 51% circa). tutte le aree geografiche sospinte soprattutto da Tumi, brand acquisito lo scorso anno e che nel Il Qatar fa cassa con Tiffany Semestre in forte crescita per Hermès, che ha chiuso semestre ha toccato quota 296,9 Il Qatar, attraverso il fondo sovrano la prima metà dell’anno con profitti netti in crescita milioni di dollari di vendite nette. Qatar Investements Authority, ha dell’11% a 605 milioni di euro e utili operativi in venduto un pacchetto di 4,4 milioni progressione del 13% a 931 milioni (salendo al di azioni Tiffany & Co. del gioielliere 34,3% delle vendite, contro il 33,9% dello stesso newyorkese, per una raccolta pari a periodo del 2016). Secondo quanto comunicato lo 417 milioni di dollari. scorso luglio, nei sei mesi il fatturato della griffe ha toccato quota 2,713 miliardi di euro, segnando un +11 per cento. A trainare i conti della maison parigi- Alibaba, ecco il pagamento na è stata l’Asia, che ha registrato un incremento del con il sorriso 16% grazie soprattutto al mercato cinese, mentre Alibaba sta testando la tecnologia l’America e l’Europa hanno segnato, rispettivamen- sviluppata dalla startup asiatica te, un +12% e un +7 per cento. Crescono a doppia Megvii, che sfrutta il riconoscimento cifra sia la pelletteria (+12%) che il ready-to-wear e facciale , nello specifico il sorriso, gli accessori (+10%), mentre la profumeria ha regi- per le operazioni di pagamento. strato un +8 per cento.

26 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 REMIX your style

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ANALISI PAMBIANCO SULLE BOUTIQUE BOOM estero in negozio Nel 2016, il fatturato dei 36 principali multimarca di lusso italiani ha sfondato il miliardo di euro (+23%). Il segreto? L’estero, il parallelo e le strategie online.

di Milena Bello dell’ultimo esercizio fiscale delle prin- stessi che sfoderano percentuali di crescita cipali 36 insegne di abbigliamento di da start up, con picchi che raggiungono il fascia alta in Italia hanno evidenziato un 60 per cento. aumento del fatturato del 23,4 per cento. a crisi dei negozi? Per i multi- E, grazie a questo balzo in avanti, il tur- GLI ORDINI? SI FANNO ONLINE brand italiani di lusso, o quanto nover nel 2016 ha superato il miliardo di I numeri sono di impatto. Solo pochi anni meno per molti di essi, sem- euro, con un ebitda che si attesta sul 5,1% fa, tra gli addetti al settore si moltiplicava- bra ormai un ricordo. Dopo un del fatturato (nel 2015 era del 5,7%). Più no le levate di scudi contro l’e-commerce, 2015 scoppiettante, anche nel della metà del fatturato del panel conside- da un lato, e la concorrenza degli outlet, L2016 le vendite messe a segno da questo rato (631 milioni) è in mano a dieci nomi, dall’altro, che rischiavano di mettere in canale hanno confermato il momento o meglio a dieci gruppi di multibrand difficoltà i multibrand italiani, in modo propizio. Secondo l’analisi condotta da dato che queste realtà ormai contano su particolare quelli delle città di provin- Pambianco Strategie di Impresa, i bilanci un nutrito network di negozi. E sono gli cia non troppo distanti dalle metropoli e

28 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 ATTUALITÀ

TOP 10 PER FATTURATO

Azienda FATTURATO FATTURATO Var. % 2016 FATTURATO 2015 2016 su 2015 per dipendente FOLLI FOLLIE 86 140 62,4 1,9 VINICIO 45 73 63,4 1,2 CUCCUINI GIANNI 58 68 17,9 2,4 WISE NEW CLASSIC 54 64 18,5 1,3 SUGAR MAN 48 56 18,3 1,9 TONY BOUTIQUES 38 50 30,5 2,2 FRANZ KRALER 38 45 18,6 nd COLTORTI 44 45 3,8 0,5 TIZIANA FAUSTI 31 45 44,2 1,0 BINI SILVIA 38 44 13,8 1,4 TOTALE 480 631 31,4 1,9

Valori in milioni di euro Fonte: Pambianco Strategie di Impresa dai circuiti delle cittadelle a sconto. Se si A sinistra, la boutique considera, poi, che il mercato interno è Vinicio a Legnano tuttora ridotto al lumicino, risultano quasi stonati, rispetto al contesto, i dati positivi In apertura, il negozio donna di Franz Kraler e la strategia di molti big del settore dei a Cortina multibrand che, a suon di aperture o di ampliamenti della loro superficie di ven- dita, hanno costruito un network di nego- zi che nulla ha da invidiare ai blasonati department store italiani o europei. Cosa è successo quindi? La risposta è duplice. Da una parte gli stranieri, come accade per le principali vie del lusso ita- liane, si rivelano sempre più determinan- ti per mantenere un giro d’affari di un certo livello. Secondo i dati analizzati da Pambianco, la vendita in Italia a clientela straniera delle principali boutique multi- brand italiane si aggira infatti oltre il 70%, la vendita da negoziante a negoziante e LA RINCORSA DEI DIECI complice il fatto che acquistare in Italia che è ormai un business consolidato per È proprio il connubio tra web e aper- consente un risparmio non di poco conto. il settore. ture ad aver premiato i conti dei primi In alcuni casi si tratta di acquisti privati, Con vendite ormai monopolizzate dagli dieci multibrand italiani. La classifi- in altri si tratta di vendite non ufficiali. ordini della clientela estera, il passo ca per fatturato vede al primo posto la In questo caso, a spingere l’attività sono i successivo per le boutique multibrand mantovana Folli Follie che sale di una Daigou cinesi (persone residenti all’este- è quello di fidelizzare il cliente, singolo posizione rispetto al ranking del 2015, ro che acquistano prodotti stranieri per o venditore, una volta tornato a casa. E con i suoi 140 milioni di euro di ricavi conto terzi, importando privatamente in qui gioca una carta fondamentale il web. (+62%) e una quota estero del 72 per Cina prodotti non reperibili sul territorio, L’acquisto inizia dal negozio e prosegue cento. La società della famiglia Galli, che o troppo costosi). Oppure, più in genera- poi online. Dove ci si sta attrezzando al nel corso degli anni ha aperto store anche le, il cosiddetto mercato ‘parallelo’, ovvero meglio. a Brescia, Verona, Bologna e Riccione,

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 29 ATTUALITÀ

TOP 5 PER VARIAZIONE % TOP 5 PER EBITDA %

Azienda FATTURATO FATTURATO Var. % 2016 Azienda FATTURATO Ebitda 2015 2016 su 2015 2016 2016 % VINICIO 45 73 63 SUGAR MAN 56 10,6 FOLLI FOLLIE 86 140 62 CUCCUINI GIANNI 68 8,6 TIZIANA FAUSTI 31 45 44 FRANZ KRALER 45 6,3 TONY BOUTIQUES 38 50 31 TIZIANA FAUSTI 45 6,2 FRANZ KRALER 38 45 19 FOLLI FOLLIE 140 5,7 TOTALE 239 354 48 TOTALE 356 7,2

Fonte: Pambianco Strategie di Impresa ha lanciato tra 2016 e 2017 due nuovi corner, in una località di villeggiatura”. Magazine Antonio Re, AD di Exor Inc, la progetti. Da una parte, si è alleata con “Negli ultimi dieci anni abbiamo pun- società Italiana cui fa capo Tiziana Fausti Base blu di Varese, Wise di Cremona e la tato su una strategia di aperture - ha - ed è anche la parte che sta crescendo più bresciana G&B di Gianni Peroni apren- raccontato Daniela Kraler - che peral- rapidamente”. E nel breve tempo, secon- do il nuovo luxury store Lagrange 12 a tro ci ha premiato a livello di conti nello do gli addetti al settore, sarà sempre più Torino; mentre con Ratti, storica insegna scorso esercizio. Essendo sul confine, la determinante per la salvezza dei multi- bolognese ha inaugurato ad aprile lo spa- nostra clientela è soprattutto austriaca, brand di lusso. zio FR. Dall’altra ha investito sull’online tedesca e proveniente dall’est Europa. con l’e-commerce TheDoubleF, attivo da L’e-commerce? Non lo escludiamo, ma quest’anno. Anche Vinicio, secondo in vogliamo studiare la giusta formula”. Nel VENDITE ALL’ESTERO classifica per fatturato e primo per cre- frattempo, il luxury multibrand ha lan- scita con un +63% rispetto a un 2015 ciato un nuovo progetto con l’apertura a archiviato a +37% (il bilancio 2016 dif- Bolzano di Alexander’s, un’insegna dedi- 28% ferisce perché di 14 mesi), deve parte del cata alle proposte delle stagioni passate. successo agli investimenti fatti nel canale Chi punta invece tutto o quasi sul web online. “Entro Natale lanceremo la nuova è Tiziana Fausti, in nona posizione per 72% piattaforma digitale”, ha raccontato a fatturato e al terzo posto in classifica per Pambianco Magazine Vinicio Ravagnani. crescita con un +44% a 45 milioni di euro “Siamo già presenti su Farfetch ma (il dato non comprende i ricavi generati il nostro obiettivo è diventare 4.0 - ha dalla boutique di Lugano). Anche in que- aggiunto - non più un bottegaio, ma una sto caso il motore della crescita è legato al Export Italia vera azienda. In più continuiamo a inve- web. “Ormai il canale e-commerce rap- stire anche sul canale fisico”. Dopo le presenta circa la metà del fatturato tota- Dati calcolati su un campione pari al 48% del fatturato delle Top 10 aperture del 2016 di Novara e dei due le del gruppo - ha rivelato a Pambianco Fonte: Pambianco Strategie di Impresa negozi di Genova, è in programma un ulteriore ampliamento dello storico nego- zio di Legnano. A sinistra, l’interno Tornando alla classifica, al terzo posto si della boutique di piazza Cuccuini con 68 milioni di euro Franz Kraler a Cortina (+18%), seguito da Wise con 64 milioni (+18%), Sugar con 56 milioni (+18%) e Tony Boutiques con 50 milioni (+30%). Alla settima posizione nel ranking per fatturato si piazza Franz Kraler con 45 milioni di euro (+18,6%). Oltre allo sto- rico spazio di Dobbiaco, il luxury mul- tibrand conta ormai cinque punti ven- dita in corso Italia a Cortina, diventan- do, come precisa la società “il più grande department store italiano suddiviso in

30 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 Italia SHOP AT FRACOMINA.IT Dossier

Effetto SHOW Gli operatori promuovono la capacità del progetto Milano XL di accendere i riflettori sulla città. Che, in questo modo, enfatizza il proprio momento di rilancio. Tuttavia, il corredo di eventi e installazioni è più coerente con un posizionamento consumer. Mentre ancora non coinvolge l’ambito business. DOSSIER DOSSIER

LA STAMPA INTERNAZIONALE SU MILANO XL SETTIMANA consumer Giornalisti colpiti dalla miriade di iniziative a corredo delle sfilate P/E 2018. Apprezzano lo sforzo per un pubblico diverso. Ma non sono ‘eventi business’.

di Gianni Salerno moda. C’è la percezione di un aumento di pubblico che una fashion week punta del numero di eventi e appuntamenti in a coinvolgere, oltre agli addetti ai lavori: concomitanza con défilé e presentazioni. “La moda - spiega a Pambianco Magazine ilano fashion Milano XL, la prima edizione dei Green - ha il suo universo, ci sono cerchi diversi week e in più le Carpet Fashion Awards, il Fashion Film e una miriade di cose, di persone che lo fiere? Non ce la Festival, Micam e Mipel sono solo alcune abitano. Quando ho iniziato a lavorare posso fare a fare delle manifestazioni che si sono affianca- nella moda, 35 anni fa, questo ambien- tutto!”. Il parere te alle passerelle. Ma si tratta di momen- te era piccolo, un élite, ora è diventato “ di Saori Masuda, ti che possono aver raccolto l’interesse un intrattenimento di massa e tutti sono fashion market di fashionisti, cittadini e turisti, tuttavia affascinati da ogni singolo dettaglio, così director di Vogue poco vissute dagli operatori business, a ogni evento rispecchia questo fenomeno. JapanM, sembra riassumere perfettamente cominciare dai giornalisti. Tutte queste manifestazioni non esiste- il parere di alcuni esponenti della stam- rebbero se non ci fossero persone interes- pa internazionale, intervistati da Pam- FASHION PER TUTTI sate”. Quindi, ce n’è per tutti, anche se bianco Magazine sulla propria esperienza Tim Blanks, editor-at-large di Business of dal punto di vista giornalistico la priori- nell’ultima edizione della settimana della Fashion riflette sulla molteplice tipologia tà restano le sfilate, le presentazioni, gli

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eventi organizzati dai top brand. Il resto è per il pubblico extra-settore, intrigato da istallazioni e celebrity sul tappeto rosso a cui chiedere un selfie prima della serata di gala. Insomma, la fashion week offre “cose diverse per persone diverse - rias- sume Anders Christian Madsen, fashion critic di Vogue Uk - che coprono impieghi diversi, c’è chi segue le sfilate e chi va alle fiere, c’è spazio per tutti”.

MILANO CAPUT BUSINESS La stampa internazionale, per giunta, re- A sinistra e in apertura, istallazioni sta convinta del ruolo di Milano come del progetto Milano XL

capitale del business, meno propulsiva nel In basso, ospiti della sfilata dare risalto ai nuovi talenti: “È una città in Anteprima P/E 2018 cui dominano i grandi nomi, mentre i gio- vani talenti emergono meno velocemente di quanto accada a New York o Londra, anche se la situazione sta lentamente cambiando”, rifletteNicole Phelps, diret- trice di Vogue Runway, che, evidentemen- te, non ha avuto modo di visitare l’Uni- credit Pavilion di Piazza Gae Aulenti che ha ospitato la quinta edizione del Fashion Hub Market dedicata a quattordici mar- chi emergenti di prêt-à-porter e accessori. “Milano - aggiunge Masuda - è il centro della moda. Sembra sia Parigi, ma è sem- pre stato anche Milano, perché il mercato qui è più aperto, non è solo creativo ma anche commerciale, e ce n’è bisogno”.

GREEN TIME? Agli impegni tradizionali si è aggiunta la serata di gala dei Green Carpet Fashion Awards, etichettata da alcuni come Oscar della moda sostenibile, un evento nell’e- vento organizzato da Cnmi che ha visto campo con rigore tecnico-scientifico da la partecipazione di numerose personalità imprese e associazioni di categoria. “Ogni del settore. Anche qui, la sensazione è che qual volta la moda si sofferma su green e gli operatori abbiano percepito l’evento da prodotti eco-friendly - è il commento di lontano, come un meccanismo valido per Phelps - è assolutamente positivo perché, ‘bucare il video’, direbbero in televisione. come sappiamo, la moda non è affatto gre- Non a caso, la citazione dei giornalisti vie- en, la produzione è dannosa per l’ambien- ne riservata a Livia Firth, alla quale sono te”. Insomma, il risultato è stato, sì, quello andati i complimenti per aver organizzato di accendere i riflettori della Scala. Ma la serata, senza menzioni per gli sforzi di anche quello di confermare negli operatori sostenibilità della filiera italiana, messi in l’idea di una moda “niente affatto green”.

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PARLA FEDELE USAI “Vogue, anno zero a MILANO”

Il CEO di Condé Nast Italia promuove la diffusa “voglia di fare” del sistema. Uno scenario che accompagna al meglio il riassetto e riposizionamento digitale del gruppo editoriale.

di Luca Testoni

remiata la “rinnovata energia e voglia di tornare in auge di Milano”. Fedele Usai, dal primo settembre formalmen- te alla guida di Conde Nast Italia (ne era già direttore generale), non entra nel merito delle iniziative connesse a Milano XL, ma esprime un chiaro P apprezzamento verso “operazioni di questo tipo che fanno comunque bene al settore e alla città”, e che sono testimonianza di una spinta “che arriva da tutti”. Il manager del gruppo editoriale ha presentato, qualche giorno prima dell’inizio delle sfilate, il nuovo Dna della galassia Vogue, una realtà ormai radi- calmente trasformata nei protagonisti, nelle dinamiche, ma, soprattutto, nelle logiche imprenditoriali, ormai orientate al ‘capovolgimento’ degli equilibri a favore del

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digitale (vedi box nella pagina successi- Academy per le blogger, e la testata Lisa che non rientravano nella nostra visione va). Condé Nast è al suo “anno zero”, lo sviluppata solo per i social media. Ma prospettica, e abbiamo investito di più definisce Usai, una sfida che ha bisogno che fine farà la carta? in ambiti in cui siamo certi di avere un di essere accompagnata dal risveglio di La carta resta fondamentale. Siamo al differenziale sui competitor. L’obiettivo un sistema, la moda, e della sua capitale secondo round di una battaglia epocale. è essere il benchmark nel nuovo mondo italiana, Milano. Il primo, quello della diffusione, l’hanno vinto Google e Facebook. Ora, dopo la Il sistema moda è pronto? Per Condé Nast, testate (cartacee) che grande sbornia, è il momento della quali- A livello di cultura e di sviluppo digitale chiudono, progetti digitali che si molti- tà. E in questa qualità la carta, e la pagina l’Italia fa più fatica di altri Paesi. Inoltre, plicano e spingono la moda verso nuovi di pubblicità sul magazine cartaceo, gioca non siamo un Paese celebre per la capa- scenari di comunicazione. È un anno e giocherà un ruolo da pivot. Attorno al cità di fare sistema. Ma le nostre com- zero? quale giocherà tutto il resto. petenze e creatività sono invidiate nel Sì, questo può essere considerato un mondo, e saranno una carta importan- anno zero. Anche se non solo come inizio, Si è spostato del tutto l’asse di rotazione te anche nel digitale. La media azienda ma anche come termine di un percorso. del mondo della comunicazione. affronta questa nuova fase della comuni- Un percorso che è passato attraverso la Il piano industriale di Condé Nast Italia cazione con la percezione di una necessi- decisione di dismettere attività (L’Uomo indica il digitale a quota 37% dei ricavi tà. Non è detto che ci sia una piena con- Vogue, Vogue Bimbo, Vogue Sposa e entro tre anni. Ma il mio obiettivo è più sapevolezza. Ma ciò che comprendono Vogue Accessories, ndr) che non rispon- alto, ossia superare con il digital il 50% gli imprenditori è proprio l’importanza dono a cambiatissime esigenze dei clienti dei ricavi totali entro il 2020. di comprendere, di imparare a muoversi che vogliono piattaforme. E non si accon- in uno scenario soggetto a una disruption tentano più di semplici estensioni della È più una sfida di numeri o di posiziona- epocale. tradizionale carta stampata. mento? Il percorso che abbiamo impostato punta E Milano? Come vede la città? È un cambiamento profondo. Anche cul- a confermarci come player della comuni- Negli ultimi due anni Milano è tornata di turale, a vantaggio di nuovi strumenti: la cazione di qualità. Siamo usciti da attività diritto tra le capitali internazionali e sta

A sinistra, l’homepage della Social Academy sviluppata da Condé Nast e Sda Bocconi

In apertura, Fedele Usai

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In alto, le copertine dei quattro magazine oggetto della ristrutturazione

marcando la propria leadership assieme a quella dell’intera moda italiana che, in CONDÉ NAST, il Dna oltre la carta precedenza, era un po’ uscita dai radar. Si tratta di un risveglio che è nato dalla grande voglia di fare di tutti. Attorno alla piano industriale indica quota 37% entro tre anni. Ma Fedele Usai, neo amministratore Camera della moda rilevo un network di ldelegato di Condé Nast Italia, non riesce a nasconderlo: “Il mio obiettivo è più alto, ossia soggetti e di player che vogliono cercare superare con il digital il 50% dei ricavi totali entro il 2020”. Il manager, entrato nel gruppo nuovi modelli di ingaggio del pubblico. editoriale nel 2011 e nominato nella poltrona più alta formalmente dallo scorso primo set- E questo, per un gruppo come il nostro tembre, due settimane dopo ha presentato il nuovo Dna editoriale del gruppo. impegnato in un riposizionamento strut- Quando il mondo di Vogue mosse i primi passi su Internet, non era certo tra i precursori turale, è un fattore di grande importanza. e tra i più arditi. Ci ha messo qualche anno, e ha dovuto incassare la pesante rivoluzione imposta dal web e dai social, arrivando a situazioni di crisi che hanno imposto anche una E come giudica Milano XL. Anche que- dieta salariale interna (contratto di solidarietà). Negli ultimi 3-4 anni, poi, è scattata l’acce- sto è un ‘anno zero’? lerazione che ha portato alla trasformazione profonda e radicale dell’anima dell’azienda: da Ognuno di noi ha una visione personale editore a qualcosa di diverso, di nuovo. Una ‘media company’, l’ha definita in un comunica- e parziale soprattutto in questi ambiti to il Cdr (l’organo di rappresentanza dei giornalisti). È probabilmente la definizione più cor- e anche la mia non prescinde da que- retta, perché la più ampia e la meno definita, e la più prossima a indicare un soggetto che sta premessa. Non voglio entrare in una punta a valorizzare su ogni fronte un patrimonio di 13 milioni di fan e follower. Non (o non logica facilona del ‘si poteva fare meglio’ più, o non solo) di lettori. Usai ha confermato il taglio delle testate (L’Uomo Vogue, Vogue o del ‘mi piace’ o ‘non mi piace’. Credo Bambino, Vogue Sposa e Vogue Accessory) e dei giornalisti (35), annunciando una serie di invece sia importante sottolineare che progetti innovativi: la già anticipata Social Academy (assieme alla Sda Bocconi) per la forma- operazioni di questo tipo fanno comun- zione e la creazione di influencer per “costruirsi un nuovo strumento di comunicazione”; que bene al settore e a Milano. In ter- la definizione di una serie di accordi, il primo dei quali con Estée Lauder, definiti di ‘content mini strategici, è uno sforzo da apprez- commerce’, di fatto una integrazione di storytelling nell’e-commerce; il primo maxi accordo zare, anche perché porta la moda fuori di content provider digitale, stipulato per i canali diretti dell’intera galassia del gruppo La dai soliti recinti per gli altrettanto soliti Rinascente; e poi il progetto più futurista: Lisa, ovvero Love Inspire Share Advise, un canale happy few. E coinvolge la città. che nasce direttamente sui social media, per rivolgersi alle Millennials.

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 39 SCENARI

CONSOLIDAMENTO A MONTE Nuovi POLI nella filiera Il tessile vive una fase di fermento. Dopo le acquisizioni tra il 2009 e il 2013, sono nate nuove compagini industriali. Che hanno una carta in più: la finanza.

di Milena Bello Industriale Biellese, l’export tessile del della crisi, si sono concretizzate diverse distretto è passato dagli 890,85 milioni fusioni che hanno dato vita agli attuali di euro del 2010 a 1,065 miliardi di euro maxi poli del tessile italiano. I nomi sono nel 2016, e, nel solo primo semestre del quelli dei gruppi Marzotto, Zegna Baruffa il 2009 quando il mondo del 2017, le vendite fuori confine hanno rag- Lane Borgosesia ed Ermenegildo Zegna tessile lancia un vero e pro- giunto i 588,92 milioni (+3,85). Al di là che aveva già avviato il consolidamento prio grido d’allarme all’allora dei numeri, seppur positivi, la novità è con l’operazione Agnona, circa un decen- governo Berlusconi. Il rischio che il tessile si è lanciato in una nuova nio prima dell’ingresso nella Bonotto. è semplicemente quello di sfida. Disegnare alleanze per dare vita a Va ricordato che i concetti ‘alleanza’ e Èuna scomparsa graduale, ma inarrestabile, nuovi poli in grado di sostenere le esigen- ‘integrazione’ hanno sempre avuto poco di una delle principali eccellenze italia- ze in termini di dimensioni dettate dalla spazio nel Dna imprenditoriale del setto- ne. Poco meno di dieci anni più tardi, si sfida sui mercati internazionali. re. Ci sono casi storici in cui quei concetti può dire, dati alla mano, che il tessile è Il fenomeno non è del tutto nuovo perché sono divenuti ostacoli insormontabili. Nel riuscito a navigare verso acque più tran- prima negli anni Ottanta, e poi, soprattut- 2009, dopo mesi di trattative, l’accordo quille. Secondo i dati raccolti dal’Unione to proprio tra il 2009 e il 2013, nel pieno di fusione tra Mantero e Clerici Tessuto

40 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 SCENARI sfuma all’ultimo. Prima ancora, negli anni oltre una sessantina di milioni di ricavi Ottanta si vocifera di un possibile matri- che, attraverso quest’operazione studiata monio tra il gruppo Marzotto e il gruppo con l’ottica dell’integrazione tra aziende, Gft (Gruppo finanziario tessile) per la punta anche a mettere in atto un cam- creazione di un polo del settore tessile- mino di rilancio. Per Brandamour il deal abbigliamento, ma non si va al di là dell’i- dovrebbe portare il turnover complessivo potesi. a quota 90 milioni, una cifra che lo avvici- Oggi, con il sostegno nuovo e strategico na ai grandi gruppi tessili italiani che viag- della finanza, sembra dunque scattata una giano, in generale, sul centinaio di milioni nuova fase di consolidamento. E, nell’O- di euro di giro d’affari. limpo del tessile, ci sono player, come Brandamour e Imprima, che sembrano SENZA CONFINI decisi a proporsi come nuovi poli tessili. Se Biella rappresenta un campo di gioco importante, le partite però si giocano BIELLACENTRICI ormai su confini assai più estesi. E non Biella caput mundi. Da sempre, la provin- è un caso che l’altro player protagonista cia piemontese fa da cornice alle principa- di questa fase di consolidamento punti li aziende della lana. Ed è proprio qui che già, sin dall’esordio, alle sinergie con l’e- si stanno moltiplicando le operazioni di stero. Imprima è una holding dedicata M&A del settore tessile. I riflettori si sono alla stampa e al finissaggio tessile finan- accesi negli ultimi mesi su Brandamour. ziata da un pool di investitori guidati da È questa la società che si è aggiudica- Wisequity IV, fondo di private equity ta la maggioranza dello storico Lanificio italiano gestito da Wise. Il battesimo di Fratelli Cerruti, l’azienda di tessuti di Imprima ha coinciso con l’acquisizione Nino Cerruti. Un’operazione tutta giocata del 100% della tedesca Kbc e dell’italiana in casa, quanto meno a livello geografico. Guarisco, azienda comasca da 25 milio- Brandamour è infatti una realtà emergen- ni di euro di turnover. Meno di sei mesi te capitanata da una coppia di imprendi- tori del luogo, Nicolò Caneparo e Matteo A sinistra, lo stabilimento Tempia Valenta (che ha chiamato la della Ratti; sotto società col soprannome di un bisnonno). un momento della I due soci, con un passato rispettivamente lavorazione dei tessuti all’interno della Ratti nell’ambito finanziario e in quello dei media, hanno deciso di riportare agli anti- In apertura, alcuni chi splendori marchi del Made in Italy tessuti di Bonotto messi in difficoltà dalla crisi. Così hanno iniziato con la F.lli Ormezzano nel bielle- se, acquisita nell’estate del 2015 da parte di Need srl, azienda tessile biellese nata nel 2007 come tessitura conto terzi, e poi confluita in Brandamour. Poi sono seguite le acquisizioni di Luigi Botto, e a giugno del 2016 di Botto Fila e il pas- saggio di tutto il pacchetto sotto il nome di Brandamour grazie ad un aumento di capitale da 7 milioni di euro, in cui è intervenuto come partner istituzionale il fondo australiano Hermitage investment group, con sede a Dubai. Un ulteriore tassello è arrivato una manciata di mesi più tardi, a settembre, con l’acquisizione di D’Avenza, brand di lusso specializzato in sartoria maschile, che ha portato il fat- turato del gruppo a quota 20 milioni di euro. Ad aprile di quest’anno, poi, il salto di qualità con l’acquisizione della mag- gioranza del lanificio Fratelli Cerruti, uno dei marchi storici del tessile italiano con

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Sopra, alcuni tessuti più tardi, il gruppo ha integrato anche il prodotti da Ratti; converter B-Blossom, 8,6 milioni di euro a lato, una delle fasi di ricavi, specializzato nella stampa dei di produzione di tessuti, che lavora sia per l’alto di gamma Bonotto sia per il fast fashion. Ed è solo l’inizio, promettono i due CEO, Chiaretto Calò e Paolo Gramaglia. In cassa, infatti ci sono oltre 30 milioni di euro destinati “ad altre acquisizioni nel settore, in Italia e all’e- stero”, ha sottolineato il management in occasione della presentazione della nuova creatura. Ma sui nomi preferisce mante- nere il riserbo.

UN PASSO CON LA DONNA Non sono solo le piccole realtà a sfruttare le occasioni sul mercato. A fine 2016 un aspetto. La realtà tessile di Molvena big come il gruppo Ermenegildo Zegna (Vicenza) ha come cifra distintiva l’uso ha annunciato l’acquisizione del 60% di di tecnologie d’epoca e un ciclo completo, Bonotto, azienda tessile vicentina, e del con il controllo diretto delle diverse fasi 33% della Bonottoeditions, un progetto produttive, dalla tessitura al finissaggio. innovativo dedicato a edizioni tessili spe- Si definisce ‘Fabbrica lenta’, ma l’opera- ciali, di cui ha un 33% anche Cristiano zione, seppur senza snaturare l’azienda, Seganfreddo. Bonotto, con i suoi 30 milio- dovrebbe introdurre un approccio più ni di euro di fatturato, è una piccola preda industriale. per un colosso come Zegna che muove un giro d’affari da 1,156 miliardi di euro PER I BIG I GIOCHI SONO FATTI (il dato si riferisce al 2016), ma è una Accanto ai poli emergenti, ci sono poi pedina strategica Prima di tutto, per la i gruppi che hanno già completato le tipologia di produzione. Bonotto è spe- operazioni di consolidamento, e ora stan- cializzata nelle collezioni donna, e questo no alla finestra per valutare le occasioni. aiuterà lo sviluppo delle linee femminili Magari, compiendo un passo oltre confi- di Zegna, ambito in cui il gruppo è pre- ne. È la situazione di Zegna Baruffa Lane sente attraverso la controllata Agnona, Borgosesia e del gruppo Marzotto, per i acquistata nel 1999. Ma non è l’unico quali le operazioni principali che hanno

42 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 SCENARI contribuito a dare vita all’attuale assetto si ti incursioni anche nel segmento a valle sono susseguite dal 2009 al 2013. della filiera (Hugo Boss e Valentino poi Nel caso di Zegna Baruffa Lane scorporate per dedicarsi esclusivamen- Borgosesia sia l’integrazione di Filatura di te al business tessile). Nel 2008, hanno Chiavazza che l’acquisizione dell’intero fatto il loro ingresso il lanificio Fratelli pacchetto azionario di Botto Poala sono Tallia di Delfino, il lanificio G.B. Conte datate 2009 e quest’ultima operazione, e ha acquisito il 100% del Linificio e in particolare, si è conclusa nell’ottobre Canapificio Nazionale mentre è del 2009 del 2016 con la fusione di Botto Poala nel l’operazione con Ntb Nuova Tessilbrenta gruppo. “Noi non intravediamo possibilità e la collaborazione col Gruppo Schneider. per ampliare il raggio d’azione perché il Nel 2010 il gruppo Marzotto ha preso nostro tipo di offerta è già ampio, e non la maggioranza della comasca Ratti, è nel nostro interesse andare a toccare nel 2012 ha acquistato il 15% nella dei segmenti più a valle che potrebbero Pettinatura di Verrone, azienda biellese creare competizione con i nostri clienti”, specializzata nell’attività di pettinatura di ha commentato Paolo Todisco, CEO del lane superfini, cashmere e vicuña e nel gruppo da 110 milioni di euro di ricavi 2013 si è comprato la Redaelli Velluti e una produzione made in Italy suddi- e Niedieck specializzati nel velluto. visa tra i tre stabilimenti di Borgosesia Operazioni considerate strategiche per il (Vercelli), Lessona (Biella) e Vigliano biel- gruppo, ma non tutte di facile gestione. lese. “Però - ha aggiunto - è indubbio che “Ratti, per esempio, ha conseguito reddi- la situazione del tessile in generale è in tività nel bilancio, mentre abbiamo dovu- divenire. Oggi sono i gruppi della moda a to far fronte a una maggiore complessi- governare tutto ciò che accade nella filiera tà nell’ambito del velluto”, ha ammesso retrostante, rendendo così più difficile il Tamborini. lavoro per i lanifici e i filati. E questo ha Due anni fa, il gruppo ha riorganizzato il dato il via alle aggregazioni, soprattutto bouquet di marchi tessili raggruppandoli per chi ha dimensioni contenute e non all’interno di tre società, Marzotto Wool gode ancora di un respiro internazionale”. Manufacturing per la lana; Marzotto Lab che include tutte le altre attività del grup- L’ARRIVO DELLA FINANZA po diverse dalla lana e quindi cotone, vel- La novità rispetto al passato sta nell’in- luto, coperte, filati di lino; e Ratti per la Sopra, la produzione dei filati di gresso della finanza nel mondo del tes- sua proposta seta. E per il futuro? “Mi Zegna Baruffa Lane Borgosesia sile. Sergio Tamborini, AD di Ratti e del sembra che in questo contesto le azien- gruppo Marzotto ci tiene a sottolinear- de siano ormai strutturate”, ha concluso lo. “Sicuramente il tessile ha ancora una l’AD del gruppo, “non intravedo grandi valenza e ora si intravede qualcuno dispo- occasioni. Piuttosto, nel nostro caso, forse sto a prendere posizioni, anche se la red- conviene guardare fuori dai confini nazio- ditività in questo settore è più limitata nali e in particolare in Europa”. rispetto ad altri. Parlare di euforia - ha precisato Tamborini - mi sembra eccessi- vo, direi piuttosto di un certo fermento. Anche se ancora a macchia di leopar- do. Stiamo a vedere. Per esperienza, fare FILATI con bandiera tedesca aggregazioni e gestire acquisizioni non è scontato. Servono idee chiare, uomini ra i poli del tessile va segnalato anche quello creato da Südwolle Group a monte della giusti, velocità e disponibilità economica”. Tfiliera. La società ha ufficializzato in settembre la fusione, il cui processo è iniziato lo scorso Tutti elementi che il gruppo Marzotto, giugno, delle società italiane Safil, Biella Yarn by Südwolle, Erwo Italia, HF Filati by Südwolle. che oggi conta su un turnover aggre- A partire dal primo ottobre 2017, saranno riunite sotto l’unica ragione sociale di Südwolle gato di 446,1 milioni di euro di ricavi Group Italia Spa, controllata direttamente dalla tedesca Südwolle Gmbh & Co. KG. “La nuova nel 2016, ha cercato di mettere a frut- struttura – spiega la nota ufficiale – verrà completata dal Gruppo Tessile Industriale il quale, to nelle diverse operazioni che si sono sebbene non faccia parte del processo di fusione aziendale, continuerà a operare come susseguite negli anni. Dalla metà degli parte integrante di Südwolle Group in Italia”. Il gruppo specializzato in filati di alta gamma in anni Ottanta, la crescita è stata infatti fibre naturali, infatti, era stato in precedenza acquisito all’80% dal gruppo di Norimberga. Nel scandita da importanti acquisizioni: nel nuovo assetto, Davide Mercante di Biella Yarn by Südwolle assumerà la carica di CEO, Marco 1985 il Linificio e Canapificio Nazionale; Zaffalon di Safil quella di COO mentre Pier Mario Mello Teggia, sempre di Safil, sarà CFO. nel 1987 la storica rivale Lanerossi; nel 1991 il lanificio Guabello; con importan-

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 43 CREATIVII CREATIVI supported by ph Francois Joret ph Francois

Illustratore, scenografo, stilista: chi è davvero Pierre-Louis Mascia? Non amo le definizioni, tanto più se riferite a me stesso. Dopo aver studiato alla Scuola di Belle Arti di Tolosa, città in cui sono nato e dove vivo tuttora, ho iniziato la mia carriera come illustratore di moda. Ho lavorato in Giappone per molti anni, nel campo delle arti grafi- che. Poi, per 9 anni sono stato diretto- re artistico di Première Classe, la fiera parigina dedicata agli accessori. E infine, nel 2007, ho lanciato la linea di foulard che porta il mio nome. Ma tutt’oggi, mi sento più un disegnatore che uno stilista: considero le stampe alla stregua di vere e proprie opere d’arte.

Come descriverebbe le sue collezioni? Uniche: ogni stagione ha per scelta circa una ventina di pezzi, non di più. E di Pierre-Louis Mascia: qualità. Tutti i miei capi sono made in Italy, realizzati interamente a Como: lì ha sede Achille Pinto, la storica stam- peria serica a cui ho affidato la licenza “IL MAGICO POTERE della produzione. Queste peculiarità si riflettono nella durata pressoché infinita dei prodotti: voglio che una mia sciarpa DEGLI INCONTRI” possa accompagnare anche dieci anni di Caterina Zanzi una persona, potenzialmente.

er lui, la moda non è decisamente un’ossessione. Da dove trae ispirazione per i modelli? Le sue collezioni sono composte da un massimo di Dalla vita. Credo che il posto in cui abiti P20 pezzi, tutti diversi. E i cambiamenti, di vita e e ciò che ti accade influiscano inevitabil- professionali, arrivano sulla scia di incontri che portano mente sulla tua creatività e, da ultimo, energie positiva. Storia di un creativo i cui foulard made sulle tue produzioni. Quando vivevo a in Italy sono diventati un’icona. Parigi gli esiti dei miei processi artistici

44 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 I CREATIVI supported by

In queste pagine, alcune immagini della collezione A/I 2018 e dello showroom di Tolosa

In apertura, un ritratto di Pierre-Louis Mascia ph Francois Joret ph Francois

erano completamente diversi da quelli, stato contattato da Christian Dior per per esempio, che ho da quando sono guidare una nuova divisione dedicata tornato a vivere a Tolosa. Gli avveni- alla seta. Per diverse ragioni, alla fine, menti sono il motore più potente di una non è andata. Ma sono sicuro arriveran- creazione. no altre occasioni: non interpreto mai la mia vita come una scalata verso qualco- Di recente ha lavorato insieme ad altri sa, lascio che le cose accadano. marchi, tra cui Herno e Felisi. Come sceglie le sue collaborazioni? Quale marchio le piacerebbe guidare? In base agli incontri che faccio, e al tipo Senza dubbio Hermès, il migliore brand di energia che mi trasmettono. Faccio in circolazione. Non cerca di soddisfare a un esempio: mi ha chiamato Claudio tutti i costi il pubblico, né di essere sem- Marenzi perchè in Giappone aveva pre al passo con le tendenze, la moda comprato una mia sciarpa e gli era pia- intesa come trend poco gli importa. Un ciuta. Ci siamo trovati, come si dice in po’ come a me. questi casi? Questione di feeling. ph Francois Joret ph Francois I cobranding sono però anche una ABOUT BONAUDO buona occasione per allargare la sua ABOUT BONAUDO offerta ad altre categorie di prodotto... Ricerca, innovazione, continuità, risorse umane e Certamente. Tramite queste collabo- prodotti che coniughino stile e performance. Sono questi i cardini della filosofia di Bonaudo, conceria razioni ho avuto modo di occuparmi con alle spalle 90 anni di tradizione, guidata dal anche di borse, t-shirt, piccola pellette- 1994 da Alessandro Iliprandi. Specializzata nella ria. Ma ripeto, non è in nessun caso una produzione dei grandi classici della tradizione con- mera operazione di marketing. ciaria italiana destinati ai marchi del lusso e dello sportswear, l’azienda da sempre investe fortemente In quali aree geografiche riscuote mag- nel made in Italy e nella creatività, alla ricerca co- giore successo? stante del bello. E proprio al fine di perseguire la pro- Direi in misura eguale in Europa e in pria mission aziendale, la realtà con sedi produttive Asia, soprattutto il Giappone. nelle provincie di Milano, Verona e Firenze da due anni ha instaurato un fruttuoso dialogo con le arti, perché è dalla ricerca del bello che nasce il nuovo. Non ha mai considerato l’idea di diven- tare direttore creativo per qualche Bonaudo collabora con Pambianco Magazine per dare brand? risalto alla nuova generazione di fashion designers. Anche in questo caso, lascio che le cose www.bonaudo.com accadano. Sono molto aperto in questo Alessandro Iliprandi senso. Cinque anni fa, ad esempio, sono

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SFILATE DONNA

LAMPI DI GLICINE di Marco Caruccio

La femminilità riscopre le tinte pastello per il daywear, e luccicanti tonalità metal per la sera. Stampe animalier interpretate con grafismi inediti. Il classico black & white alternato a righe oblique. Acido, lime, ramarro, foresta, bottiglia, erba: il verde conquista le passerelle.

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 47 SFILATE DONNA

Max Mara Victoria Beckham Nostalgia volante Bottega Veneta Missoni

Moschino sa come fare breccia nel cuore delle millennials, e non solo. La nuova capsule collection Arthur Arbesser Ssheena già disponibile in boutique e online è dedicata a My Little Pony, indimenticabile cartoon anni 80. Felpe, t-shirt, maglie e accessori nate dall’estrosa fantasia di Jeremy Scott.

Niente di romantico o, citando le millennials con smartphone incorporato, ‘girlish’. Pur essendo senza dubbi una tonalità pastello il glicine, tra i colori più frequenti delle collezioni primavera/estate 2018, non risente di alcun retaggio legato all’adolescenza ma viene anzi utilizzato per sottolineare una certa emancipazione sociale. I power suit di Max Mara e Victoria Beckham mettono in risalto un codice stilistico che mixa leggerezza e autorità senza ricorrere a nuance inflazionate come il solito office grey o il prevedibile total black. Per enfatizzare la femminilità si ricorre alle trasparenze impalpabili viste sulla passerella di Angela Missoni che ha festeggiato i vent’anni al timone creativo della maison di famiglia. Dopo il tramonto optare In apertura, Salvatore Ferragamo per tessuti glitterati, la lunghezza Emporio Armani Alberta Ferretti

48 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 SFILATE DONNA

Chiara Boni Prada Versace La Petite Robe Saint Laurent A new bag is born

Si chiama Gita ed è la nuova borsa della maison Trussardi. In pelle di Roberto Cavalli vitello o pitone stampato, declinata Mila Schön in tre misure diverse riprende i temi della collezione primavera/ estate 2018 ma è già disponibile in boutique e online, pronta per essere sfoggiata al check-in.

dell’orlo è variabile ma le calzature rasoterra sono bandite, pena il rischio di essere confuse per liceali in libera uscita. Da sempre le stampe animalier evocano le provocanti creazioni di Roberto Cavalli. L’esordio di Paul Surridge, nuovo direttore creativo del brand, ha tenuto conto dell’intramontabile desiderio di seduzione a cui vengono associati i pattern felini ma, allo stesso tempo, un grafismo inedito ha saputo rielaborarli in maniera pulita, lineare, contemporanea. La sfilata-tributo dedicata a Gianni Versace in occasione del ventennale della scomparsa dello stilista non ha solo riportato sulla passerella le top model dei mitici anni 80 ma ha anche ricordato quanto lo stilista calabrese fosse in grado di eccellere nell’enfatizzare Gucci N° 21 la sensualità del corpo femminile,

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Cividini Gocce di colore Dries Van Noten Antonio Marras Fendi Un’iniezione di allegria e positività. Il défilé di MSGM, brand fondato da Massimo Giorgetti, è stato tra i più Peter Pilotto vitaminici dell’ultima Milano fashion Aquilano.Rimondi week. Al logo, da sempre elemento distintivo della griffe, sulle borse si aggiungono ‘macchie’ che ricordano il famoso dripping di Pollock.

tra stampe pop, barocche e, ovviamente, animalier. Prada, Gucci e N°21 eleggono a capo must-have il graffiante soprabito stampa all over, magari in vernice o bordato di pelliccia. Se non si sa da che parte andare meglio esplorare nuove strade stilistiche anziché rifugiarsi in quelle già percorse. Lasciare agli architetti linee verticali e orizzontali per tuffarsi in un guardaroba animato da righe oblique. I colori a contrasto delle bande assicurano una joie de vivre dal sapore retrò, vedi Antonio Marras. La vivacità degli anni 80 rivive attraverso accostamenti audaci firmati Philosophy di Lorenzo Serafini e giacche over viste sulla centesima passerella di Dries Van Noten. Da Kenzo Kenzo Philosophy di Lorenzo Serafini

50 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 David Pambianco Luca Colombo Pambianco Strategie di Impresa Facebook Italia

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Ermanno Scervino Over the rainbow John Richmond Blumarine Marc Jacobs Si illumina di specchietti, pietre splendenti, passamanerie e applicazioni ipercolorate. Cambia Krizia Luciano Vanotti colore, pellame e diventa anche più morbida ma resta inconfondibile. È la Rainbow Bag, prima vera borsa must have di Etro che sfila assorbendo le influenze della collezione prêt-à-porter.

e Fendi, invece, le linee non si limitano a seguire una sola direzione ma si incontrano, scontrano e sovrappongo in un crash visivo ipnotico. Per far riposare lo sguardo tenuto costantemente in ostaggio dagli schermi retroilluminati di tablet e smartphone basta azzerare la gamma spettrale. Ripudiare effetti speciali e proiezioni 3D in favore di un classico in bianco e nero. Il fascino senza tempo di Grace Kelly e Isabella Rossellini sembra aver ispirato le eleganti proposte che hanno come protagonisti lo yin e lo yang della scala cromatica. Persino un creativo maximalista come Fausto Puglisi ha virato verso il raffinato black and white fatto Fausto Puglisi di pizzi, macramè e trasparenze Elisabetta Franchi

52 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 SFILATE DONNA

Capucci Stella Jean Caleidoscopio-à-porter Brognano Jeremy Scott Salvatore Piccione manda in passerella la seconda collezione di borse in Genny Stella McCartney pelle realizzate in collaborazione con un’azienda vicentina. I modelli non deluderanno le fan delle stampe fiorate che da sempre caratterizzano Piccione. Piccione, famoso per le sue proposte contemporary.

ispirate all’american icon Carolyn Bessette. Dalle grafiche optican di John Richmond ai fiori stilizzati di Marc Jacobs anche le stampe sembrano dare priorità unicamente a luce accecante e buio assoluto, senza sfumature intermedie, ad eccezione del verde. Il colore un tempo meno utilizzato dai fashion designer si prende la sua rivincita tra fiori wallpaper (Marni), omaggi all’Oriente (Roccobarocco) e patchwork (Stella McCartney). Dalle sfumature smeraldo al denso color bosco passando per i pigmenti più acidi fino al verde ramarro. Perfetto in total look oppure accostato ad accessori in contrasto, sconsigliato a chi non ha voglia di osare, ideale per le addicted Marni Roccobarocco dei filtri tecnicolor cresciute

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 53 SFILATE DONNA

Au Jour Le Jour Daizy Shely Ciak, si sfila Laura Biagiatti Valentino

Ci sono le inquietanti gemelle di Shining, lo squalo dell’omonimo cult Christian Pellizzari Vivetta di Spielberg, l’enorme King Kong, Patrick Swayze nell’iconica scena finale di Dirty Dancing e il poster di Lolita. Le handbang di Marco De Vincenzo faranno la felicità delle fashioniste cinefile.

osannando le tele ipersature di Andy Warhol. Proprio il Re Mida della Pop Art apprezzerebbe certamente gli abiti satinati, glitterati, brillanti, luccicanti, abbaglianti che ricordano le mise indossate dalle dive del mitico Studio 54. Dai mosaici di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior alle proposte new-glam di Francesco Scognamiglio, un po’ eighties, un po’ femme fatale. La notte si illumina si cromie metalliche che celebrano la vitalità di quegli anni strizzando l’occhio ai celebri outfit della Carrà catodica e, contemporaneamente, alla stagnola di certi cioccolatini nostrani. Tempi duri per i fautori di Mies van der Rohe: less is a Christian Dior Francesco Scognamiglio bore.

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PURPLE RAIN di Marco Caruccio

Lo sguardo di Liz Taylor, il colore dei campi di iris e l’indimenticabile hit di Prince. Il viola seduce attraverso le creazioni presentate durante l’ultima edizione di Vicenzaoro. Proposte che mixano la luminosità dei preziosi e l’irresistibile fascino femminile.

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 57 TENDENZE

50s glamour50 glamour 50sBrosway svela la sua anima dark attraverso il modello Olivia. L’orologio trae ispirazione dagli anni 50 e si caratterizza per le linee avvolgenti, cassa in acciaio 304 in vetro minerale, quadrante grigio scuro sunray e cinturino total black.

Alfieri & St.John Pasquale Bruni

Mattioli

Pianegonda

S’Agapõ In apertura, Damiani

58 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 TENDENZE

Black & white

Liu Jo Luxury segue il mood sporty-chic proponendo il modello ‘Bicolor’: orologio che accosta la ceramica, proposta per la prima volta dal brand, all’acciaio. Leggero e resistente è proposto in total black oppure off white.

Salvini

Giovanni Ferraris

Stefan Hafner

Antonini

Thomas Sabo

Les Georgettes

Rosato

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 59 UPCOMING BRANDS

No Ka’Oi (‘il meglio’ in hawaiano) è il progetto activewear dell’azienda Rilievi per le donne che non sono disposte a rinunciare allo stile nel loro tempo libero. POWER COUTURE

di Rossana Cuoccio

FEMMINILITÀ DINAMICA Monreal London unisce moda e funzionalità atletica trasformando outfit sportivi in capi futuristici amati da Victoria Beckham e dalle sorelle Middleton.

60 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 UPCOMING BRANDS

No Ka’Oi

Ispirato all’energia e alla natura delle isole hawaiane, No Ka’Oi è un brand activewear che trova le sue radici nello spirito della pratica dello yoga. Porta un nome, appunto, hawaiano, e ‘il meglio’ è quello cui il brand, che controlla rigorosamente tutta la filiera dei propri capi, punta in termini di design, vestibilità, lavorazioni e performance. È distribuito in tutto il mondo, in circa 60 punti vendita, tra cui Barneys e Harvey Nichols, e online, oltre al proprio sito e-commerce, su diverse piattaforme tra cui Net-a-porter, Yoox e Luisaviaroma. Il brand ha tra i suoi principali mercati l’Europa e l’Asia e si sta sviluppando anche in America. No Ka’Oi è un marchio del gruppo bolognese Rilievi, fondato da Simona Finelli, Stefania Marocchi e Michele Galliano, specializzato in oggetti fatti a mano di alta sartoria, e ricami per il mondo della haute couture internazionale. L’azienda vuole portare questa expertise anche nel mondo dell’activewear.

Monreal London

Monreal London è un marchio inglese di luxury activewear fondato dalla ex-tennista e designer Stefani Grosse. Propone una collezione che punta a colmare il divario tra sport e high fashion mettendo al primo posto le prestazioni sportive senza rinunciare alla femminilità. I capi del brand, che si sta espandendo nel mercato europeo (in Italia per il momento è disponibile solo online), sono realizzati esclusivamente in Europa con i tessuti Sensitive Fabrics certificati Lycra Sport, tra cui il nuovo tessuto Sensitive Sculpt: ogni capo, in base alla disciplina che si pratica, svolge prestazioni ottimali, grazie alla tecnologia che permette di seguire perfettamente i movimenti del corpo, garantendo comfort e durabilità. La loro particolarità è che sono traspiranti, anti-piega, dall’asciugatura rapida e hanno una protezione UV Spf 50+. Il brand non è sfuggito al mondo delle star: Victoria Beckham, Kate e Pippa Middleton sono infatti state tra le prime affezionate fan di Monreal London seguite dalla golfista Anna Rawson e dalla fitness blogger Faya Fot.

In apertura: in alto Simona Finelli e Stefania Marocchi e sotto Stefani Grosse

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 61 REPORTAGE

IL SALONE DELLE CALZATURE FA IL PIENO DI PRESENZE I BUYER tornano a Micam L’84esima edizione della kermesse si è chiusa con visitatori, sia italiani che stranieri, in aumento. Premiate le nuove date a ridosso della fashion week.

di Caterina Zanzi scorso settembre, di cui 27.880 estere prima volta a far coincidere il giorno di (+5%) e 19.307 italiane (+6,5 per cento). chiusura del Salone con l’avvio della set- Sono stati 1.441 gli espositori presenti timana della moda milanese. E le buone di cui 797 italiani e 644 internazionali. notizie, hanno riguardato anche Mipel, li sforzi di Assocalzaturifici Sul fronte internazionale, da segnalare il il salone della pelletteria che si è tenuto di cambiare il calendario boom dei buyer russi (+32%) e le buone negli stessi giorni sempre a Rho Fiera. a Micam e rinnovarne il performance dei compratori in arrivo da L’evento, giunto alla sua 112esima edizio- layout sono stati ripaga- USA (+15%), Cina e Hong Kong (+7%). ne, ha visto crescere del 10% gli espositori ti dall’ultima edizione del Nei mercati UE in pole position la Francia e del 17% i visitatori rispetto allo scorso Gsalone, che si è chiusa a Rho Fiera Milano (+6,7%) e la Germania (+4 per cento). settembre. Per la prima volta dopo anni, lo scorso 20 settembre con un aumento Questa edizione, oltre alla partecipazio- inoltre, è stato registrato il tutto esaurito di visitatori, sia italiani che stranieri. In ne di brand del lusso come Prada, Tod’s tra le aziende, mentre tra i buyer c’è stato totale, la kermesse dedicata alle calzatu- e Armani, ha beneficiato anche di un un boom di presenze italiane (+27%) e re ha registrato 47.187 presenze, in cre- nuovo posizionamento all’interno del ucraine (+29%), e un positivo aumento scita del 5,6% rispetto all’edizione dello calendario fieristico, che è riuscito per la dalla Russia (+5 per cento).

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What For studia Primadonna inaugura in via Dante Nuovo store milanese per location”, ha raccontato il fondatore store a Milano Primadonna Collection. Il brand e CEO Valerio Tatarella, “Il piano di calzature ha inaugurato a metà proseguirà sia in Italia che all’estero: settembre il suo punto vendita su oltre confine abbiamo già porta- due piani e da 240 metri quadrati to a 30 gli store in Spagna e per nel cuore della città, al civico 15 di la Francia nel mirino c’è quota 10 via Dante. “Siamo soddisfatti per negozi”. Con le ultime aperture, nel questo nuovo opening, che rientra nostro Paese il marchio, che ha chi- nel nostro nuovo progetto di aper- uso il 2016 con un fatturato di 108 ture di flagship per così dire impor- milioni (rispetto ai 99 del 2015), si tanti, sia come metrature sia come è portato a 400 punti vendita.

What For è pronto per aprire il primo monomarca Skechers, nel 2018 Giano, jv per le in Italia. A dirlo a Pambianco Magazine, a margine ancora “record” scarpe con Woolrich di TheMicam, è il CEO Yann Tobelaim, che spiega: “Stiamo valutando diverse possibilità in città, in una C’è voglia di crescere in casa zona che sappia essere il giusto compromesso tra Skechers, il brand americano di visibilità e business”. Nel nostro Paese, attualmente, calzature attivo nel segmento sport, il marchio di calzature di proprietà del gruppo lifestyle e performance. A dirlo a Stella International, arrivato in Europa nel 2013, Pambianc Magazine, a margine di conta per ora soltanto su una distribuzione in TheMicam, è David Weinberg, 150 punti vendita multimarca di livello medio- COO e CFO dell’azienda, che alto. Ma l’intenzione è quella di sviluppare anche spiega: “Stiamo aumentando i Momento positivo per Giano, negozi di proprietà, complici le buone performance ricavi significativamente in Italia, calzaturificio di Torre San economiche. “L’Italia incide per il 30% sul business uno dei principali mercati a livello Patrizio (Fermo), che produce su aziendale, così come la Francia. In soli 4 anni siamo europeo per il nostro marchio. licenza brand come La Martina arrivati a essere presenti in ben 25 Paesi”. Cresceremo double digit nel 2017 e Harmont&Blaine, e che ha di e posso spingermi a dire che il recente costituito una joint venture 2018 sarà un altro anno record”. con Woolrich Europe per il lancio Il marchio, che non rende noti i della prima linea di calzature del Le scarpe Colmar Originals dati economici per Paese, ha chiuso brand. ““Per l’inverno abbiamo il 2016 a livello globale con un già consegnato 15mila paia, e per accelerano sul retail turnover in aumento del 13,2% a l’estate aumenteremo questa cifra Le calzature di Colmar Originals vanno alla con- 3,56 miliardi di dollari (pari a circa di oltre la metà”, ha fatto sapere quista dei multibrand. Quest’anno, la proposta 3,3 miliardi di euro) e utili netti a Pambianco Magazine il titolare footwear del marchio ha toccato quota 800 punti per 243,5 milioni di euro. In Italia, dell’azienda Enrico Paniccià. Giano vendita solo in Italia e 12 monomarca in Europa, Skechers è presente con 14 negozi ha chiuso il 2016 con un fatturato di cui otto nel nostro Paese. L’espansione retail va standalone in diverse regioni e di 10 milioni di euro, generati per di pari passi con i buoni risultati economici, train- conta su una rete di 1600 punti il 65% dall’estero (per la maggior ati principalmente dal settore donna e dal mondo vendita multimarca. parte realizzati nel Vecchio del running. “Questa licenza porta 9 milioni di Continente). Nel mirino, anche fatturato (di cui 1,5 milioni arriva dall’estero), che lo sviluppo su mercati dal vasto equivale al 15% dei ricavi complessivi di Colmar potenziale come Asia e Stati Uniti. Originals. Nel 2016, la cifra più interessante è “E grazie alle ottime performance quella di crescita sull’anno precedente: abbiamo di entrambe le nostre licenze, toccato quota +45 per cento”, ha detto Giacomo e soprattutto de La Martina, Scaglia, titolare di Wage Italia, licenziatario e dis- contiamo di archiviare l’esercizio tributore delle calzature Colmar Originals, mar- in corso con una crescita double chio che fa capo alla Manifattura Mario Colombo. digit”, ha concluso Paniccià.

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MILANO LANCIA IL TREND STREET FOOD district Nelle vie dietro La Rinascente regna il take away brandizzato. Aprire qui porta visibilità internazionale e opportunità di partnership per l’estero. I costi aumentano di conseguenza.

di Andrea Guolo distribuiti lungo tre piccole strade, via ci sono incassi altrettanto ingenti. Santa Radegonda, via San Raffaele Tutto nacque attorno a Luini. Davanti e via Agnello, esaurendo di fatto le allo storico forno del panzerotto, attività capacità dell’area che oggi è sold out fondata nel 1888, si crea ogni giorno una due passi dal Duomo e dalla e presenta valori ingenti di buonuscita lunga fila di clienti con tanto di servizio Galleria c’è il regno dello per il subentro: secondo quanto risulta d’ordine a sorvegliare le operazioni. street food. Il pasto veloce di a Pambianco Magazine, il key money Fino a sei anni fa, però, attorno a qualità e da asporto è ormai concordato per le ultime trattative Luini non c’era seguito, se non quello una tendenza internazionale concluse in zona era compreso tra i 10 e rappresentato da pizzerie e ristoranti Ache Milano ha sposato appieno. Anzi, ha 15mila euro al metro, cui naturalmente va altrettanto storici come la pizzeria Di anticipato i tempi, dando vita e forma a aggiunto l’affitto delle location. Si tratta Gennaro. “Quanto aprimmo nel 2011, uno street food district in piena regola quindi di un investimento importante occupammo uno spazio sfitto da tempo e con poche analogie nelle capitali e tale da selezionare i pretendenti sulla e non versammo un centesimo di occidentali. I brand dello spuntino hanno base della forza economica e finanziaria buonuscita”, ricorda Vincenzo Ferrieri, preso possesso degli spazi disponibili e del brand. In cambio, oltre all’immagine, CEO di Cioccolatitaliani, ben piazzato al

64 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 FENOMENI civico 6 di via San Raffaele, una location store della mini-catena, si è imposto strategica, per il gruppo fondato sulla velocemente come flagship e principale chocolate experience, che da qui trae il fonte di introiti. “Oggi ci assicura circa 30% degli incassi totali di Milano, dove due milioni l’anno su un totale di 2,8 dispone di altri quattro punti vendita. “Per milioni”, racconta il CEO Guido noi, quello shop è un flagship. Si tratta Cancellieri, evidenziando l’apporto del non solo del negozio più performante suo locale e del vicino Juice Bar alla della catena, ma anche di quello che ci riqualificazione dell’area. “Quando siamo ha offerto più visibilità internazionale, arrivati noi, la zona era abbandonata permettendoci di concludere accordi di a se stessa”, spiega l’imprenditore, partnership come quello che sta portando impegnato nel potenziamento di Mama il brand ad aprire in Oman dopo aver Burger con l’apertura a fine settembre conquistato Arabia Saudita, Emirati Arabi, presso il centro direzionale Mac7 e in Qatar e Kuwait”. Per il gruppo da 30 procinto di inaugurare lo store in piazza In apertura, Spontini Point in via Santa Radegonda milioni di ricavi nel 2016, e con stime Gae Aulenti, iniziative che dovrebbero In basso, il take away giapponese Musubi e lo store di chiusura sui 38 milioni a fine anno, è far decollare i conti inevitabilmente di CioccolatItaliani giunto il momento di avviare il restyling di questo punto vendita, dopo sei anni di grande crescita. “Chiuderemo per qualche settimana a febbraio. L’importanza della boutique di via San Raffaele è tale da imporre adeguati cambiamenti per offrire un premium di massima bellezza. Abbiamo ricevuto tante offerte allettanti per cedere lo spazio, offerte che ci hanno ancor più convinto di quanto sia stata giusta la nostra scelta. Abbiamo contribuito all’esplosione di quella zona” conclude Ferrieri. Nel quartiere dello street food non poteva non trovar spazio l’hamburger, presente sia in salsa americana con il colosso McDonald’s in Galleria Fontana (tra Santa Radegonda e San Raffaele) sia nella versione made in Italy di Mama Burger, il cui punto vendita è al civico 18 di via Agnello. Nato come terzo

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condizionati dalla chiusura dello “storico” Mama Burger di via Vittor Pisani, zona giudicata non più adatta all’attività. “Abbiamo tante richieste per via Agnello, ci sono grandi gruppi di pizzerie e altri tipi di street food interessati alla zona. Per noi però è diventata una location fondamentale, con uno zoccolo duro di clientela milanese per la pausa pranzo, ma anche tanti stranieri, tra cui imprenditori mediorientali che spesso ci chiedono partnership per aprire anche nei Paesi del Golfo. Ci stiamo pensando”. Mama Burger sta inoltre lavorando per potenziare il servizio serale. “All’inizio era poco più di una scommessa, ora però gli incassi hanno superato le previsioni grazie ai turisti e alla clientela proveniente dal vicino cinema Odeon o dagli eventi in Duomo”. L’area ha attratto anche lo street food made in Japan. L’ingresso di Musubi risale al 2013, e da allora il giro d’affari voglia di rigustare i cibi di casa, ma ha Nelle immagini in alto, le focacce di Manuelina del piccolo take away si è moltiplicato. conquistato in fretta anche i milanesi. servite presso La Rinascente e qui sopra il punto vendita Mama Burger in via Agnello “Quest’anno arriveremo a 1,2 milioni “Superata l’iniziale diffidenza, la formula di euro”, racconta Takahiro Matsuyama, ha preso quota. Stiamo pensando di socio dell’attività avviata da un aprire un secondo store a Milano, in zone gruppo giapponese specializzato nella centrali come via Dante, Garibaldi o distribuzione di sistemi energetici e Brera, ma non abbiamo ancora trovato la primo partner di Grom per il mercato location adatta”. Takahiro però non crede nipponico. L’idea di Musubi, brand nato alle prospettive di crescita per Santa in Italia e non importato dal Giappone Radegonda in orario serale: “Ci abbiamo come in genere accade, nacque per provato, ma non ne vale la pena. Il 70% soddisfare un’esigenza di turisti e uomini dell’incasso viene realizzato tra le 12,30 d’affari che si trovano in Italia e hanno e le 15”.

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Non può esserci street food senza prime, gli stessi fornitori e gestiamo pizza o focaccia? Il Duomo district il ciclo produttivo esattamente come conferma la regola, e propone insegne a Recco”. Quanto a Spontini, il brand come Zia Esterina by Sorbillo per la della pizza alta in teglia oggi controlla pizza fritta, Spontini per la pizza “alla 22 punti vendita tra Italia ed estero, milanese”, Manuelina per la focaccia ma quello di Santa Radegonda ha una di Recco. Quest’ultima è giunta dalla particolare importanza. “Per questa Guido Cancellieri Riviera Ligure a Milano qualche giorno location – afferma il CEO Massimo prima dell’inaugurazione di Expo Innocenti – abbiamo sviluppato un nuovo 2015, attraverso un accordo con La format, lo Spontini Point. Questo concept Rinascente, e da allora i conti sono andati ha l’insegna nera e la consumazione in in crescendo, anche ad Expo archiviata. piedi, e asseconda le esigenze di rapidità “Milano – afferma il contitolare Cesare della clientela che frequenta il negozio. Carbone – è diventata una città molto Il punto vendita ha inoltre rappresentato turistica, lo si nota ad agosto quando un importante investimento nel marchio lavoriamo regolarmente. Nel 2016 Spontini che, grazie ai molti turisti che Takahiro Matsuyama abbiamo sfiorato il milione di ricavi e a frequentano ogni giorno il locale, ci fine anno dovremmo andare oltre”. Un ha permesso di essere conosciuti nel contributo sta arrivando dalla fascia oraria mondo”. In prospettiva, Innocenti crede dell’aperitivo, quando da Manuelina nello sviluppo dello street food, con il servono le focacce abbinate a vini o contributo della clientela turistica, ma per cocktails. “La focaccia ha un grande Santa Radegonda si augura una “pacifica” potenziale, è un prodotto che piace ed è convivenza di attività commerciali. “Oggi relativamente poco conosciuta. Va però – conclude il CEO di Spontini – stiamo Vincenzo Ferrieri fatta secondo determinati criteri. Noi vedendo un assalto al settore del food, a Milano utilizziamo le stesse materie che è visto come bene rifugio anche da chi non lo sa fare. Questo non mi sembra un grande metodo di sviluppo. Credo però che il futuro saprà tornare a dare spazio anche alle attività tradizionali. La ripresa economica farà alzare la richiesta di servizi”. Massimo Innocenti

A sinistra la pizza in versione milanese di Spontini e sopra il punto vendita della catena in zona Galleria Vittorio Emanuele

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RECARLO, 50 ANNI DI DIAMANTI A TUTTA LUCE di Giulia Sciola

reare gioielli che rendano eterna la bellezza. È con questa inten- zione che nel 1967 Carlo Re fonda la sua azienda di preziosi a Va- Clenza Po, città piemontese che dall’Ottocento si è affermata nel mondo come centro di riferimento dell’arte orafa italiana. Chiamati a dare continuità al progetto aziendale, al fondatore si sono nel tempo affiancati la moglie Bruna e i figli Giorgio e Paolo. Alla base della produzione e della filosofia di Recarlo c’è la passione per i diamanti, selezionati in modo accurato e riconosciuti nel mondo per la loro particolare brillantezza, il candore e i controlli che ne cer- tificano la migliore qualità. I gemmologi della maison selezionano le pietre dai più elevati standard qualitativi, per un colore e una purezza esclusivi. Tutte le creazioni si avvalgono di diamanti provenienti dalle aree aderenti al Kimberly Process, luoghi dove il lavoro di estrazione è tutelato. “Cerchiamo e lavoriamo diamanti di qualità superiore alla media - ha raccontato a Pambianco Magazine Paolo Re, vice presiden- te di Recarlo -. Sono pietre che provengono dalla Russia e che privi- legiano il taglio ideal, dove le proporzioni esatte di ogni sfaccettatura bilanciano luminosità massima e rifrazione”. Protagonista della visione dell’azienda è il solitario, declinato in col- lezioni differenti per soddisfare le esigenze di ogni donna, all’insegna

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RECARLO

dello stile, della femminilità e dell’affinità elettiva con l’oro bianco. olo Re - è a Valenza da sempre, custode di un know how unico nella Oggi Recarlo è presente in modo capillare su tutto il territorio italiano, creazione di preziosi. Sette anni fa abbiamo inaugurato la nuova sede, nelle vetrine delle migliori gioiellerie, con collezioni in grado di rispon- confermando i nostri investimenti sul territorio. Il legame con il Pie- dere alle molteplici occasioni di acquisto. La strategia di distribuzione monte è inoltre sottolineato dalla scelta del blu Savoia come colore all’estero prevede il presidio dei mercati più in target con il posizio- identificativo del brand”. namento di marca del brand, la cui offerta, oltre ai solitari, abbraccia I gioielli Recarlo sono studiati in ogni dettaglio, affinché si possa creare diverse tipologie di anelli, tennis, pendenti e punti luce, orecchini e un particolare effetto di luce che li rende unici, secondo la Lex Lux, un collezioni haute couture, costruite intorno a gemme di colore preziose codice stilistico del brand che si riferisce alla brillantezza dei diaman- e uniche. “Siamo ovviamente concentrati sul mondo femminile e sulla ti, al corpo aureo del gioiello che, modellato a regola d’arte, riesce a comunicazione di valori distintivi - ha continuato Paolo Re -. Il nostro è plasmare e a guidare i riflessi, la loro forma, la loro intensità. Le regole un target trasversale a livello di età, con acquisti che vanno dal primo scientifiche della luce dettano design ed effetti grafici, favorendo for- gioiello ad anelli celebrativi di fidanzamenti, matrimoni e anniversari”. me sinuose per una perfetta vestibilità e una proporzione armonica La distribuzione internazionale delle collezioni Recarlo convive con il degli elementi. patrimonio della tradizione artigianale orafa piemontese, nel solco Per i suoi cinquant’anni Recarlo ha lanciato la collezione Florence: della quale si inserisce la volontà di mantenere la produzione in Italia solitari personalizzabili dal cliente finale, dalla scelta del modello, alla e la sede aziendale a Valenza. Costruito nel 2010, l’edificio del nuovo caratura, fino ad arrivare all’incisione di una dedica. Sul sito web del- headquarter colpisce per la struttura di vetro con cupola centrale a la griffe è infatti possibile realizzare l’anello su misura per chi si ama, forma di diamante rovesciato. “La nostra manifattura - ha spiegato Pa- seguendolo passo dopo passo, come se si componesse davanti ai no-

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Da sinistra, alcune aree della sede di Recarlo a Valenza, Giorgio e Paolo Re

In questa pagina, le diverse fasi della creazione di un gioiello Recarlo e un anello

In apertura, la creazione di un gioiello Recarlo e un solitario Anniversary

stri occhi. “Florence - ha concluso Paolo Re - nasce a celebrazione del nostro 50esimo anniversario ed evidenzia la voglia di comunicare in modo sempre più diretto con il cliente finale, che sceglie la montatura dell’anello, il diamante e la parola o la frase da dedicare per le occasio- ni speciali. Questo progetto è un’occasione fondamentale per raccon- tare i valori del nostro brand e farci conoscere nel mondo, attraverso il nostro sito”. Verrà invece presentato il prossimo 18 ottobre il solitario Anniversary Love, una extension della collezione Anniversary, che scommette sul simbolo universale dell’amore, declinato in diverse proposte. Il bril- lante taglio cuore, caratterizzato da 58 faccette totali, trae ispirazione dai primi gioielli con diamanti di forma del XIV secolo, garantendo alla gemma una dilatazione visiva maggiore. Ai modelli più classici di soli- tario e punto luce, si aggiungono alcune creazioni speciali che sono un elogio al dettaglio: il girodito Eternelle, dove i diamanti a cuore si al- ternano, rivolti in direzioni opposte donando particolari effetti di luce e l’anello Contrarié, un girotondo di cuori a scalare dal design unico e avvolgente.

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ANCHE SU PAMBIANCO BEAUTY

DOPO IL CHECK-IN, È SUBITO SHOPPING TERMINAL d’alta gamma Il travel retail vale oltre 60 miliardi di dollari, e si prevede possa raddoppiare in 10 anni. L’espansione è trainata da aeroporti sempre più digital ed esperienziali.

di Chiara Dainese miliardi generati nel 2016. Più dei due tabacco e alcolici (fino a poco tempo fa, terzi dei viaggiatori internazionali in tran- la prima categoria in assoluto), anche sito effettua acquisti, e circa il 6% dello se con crescite meno rilevanti rispetto shopping d’alta gamma, pari a 14 miliar- ad altri settori perchè già consolidati da o shopping in viaggio è di di euro, oggi viene fatto all’interno tempo, restano comunque un business una partita chiave sull’at- degli scali con un incremento del 4% molto interessante e su cui concentrare tuale scacchiere del retail. dallo scorso anno. Dal 2009, le vendite gli investimenti. Secondo le statistiche di I numeri parlano chiaro. sono cresciute a doppia cifra ogni anno, Generation Research, nel 2016 le ven- Secondo le stime, lo shop- in parte grazie all’aumento del traffico dite del segmento ‘Cosmesi e profumi’ pingL duty-free (che comprende scali aeroportuale, in parte sospinte dal deside- sono cresciute del 2,7% a 18,3 miliardi aerei, ferroviari e marittimi) raggiunge- rio di shopping-on-the-go dei viaggiatori di euro, con una quota di mercato del rà un giro di affari pari a 90 miliardi di internazionali. I fatturati di cosmetici e 31,4%, cioè quasi un terzo del fatturato dollari entro il 2023, rispetto ai circa 62 profumi hanno superato le vendite di totale del travel retail mondiale. Inoltre le

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previsioni sono positive visto anche che, con l’aumentare del traffico di passeggeri, aumentano anche le possibilità di inter- cettare nuovi target, come i millennials o i consumatori di Cina e Brasile che negli ultimi tempi stanno viaggiando sempre di più.

SHOPPING PER MILLENNIALS L’industria del travel retail, sebbene in continua evoluzione, per decenni si è con- frontata con abitudini d’acquisto piutto- sto consolidate. Questa prevedibilità si è conclusa con l’arrivo dei millennials: una generazione iperconnessa, cresciu- ta nell’era digitale e sempre alla ricerca di esperienze in linea con i propri stati d’animo e interessi. Questa generazione, secondo un recente studio condotto da Nielsen Italia con Sda Bocconi, è sempre più rilevante per i consumi, soprattutto in relazione alla mobilità. Considerando che i nati tra il 1982 e il 1995 costitui- scono ormai un quarto della popolazione mondiale, diventa rilevante il loro potere d’acquisto: l’85% dei millennial che ha effettuato voli internazionali nel 2016, infatti, ha acquistato almeno una volta un prodotto premium o di lusso durante l’attesa in aeroporto. “Abbiamo visto un notevole cambiamento sia negli acqui- sti al dettaglio sia nei viaggi negli ultimi anni. Le nuove tecnologie – ha sottoli- neato Erik Juul-Mortensen, presidente di Tfwa Tax Free World Association, la principale associazione del settore – han- no rivoluzionato il modo di fare shop- ping dei consumatori, così sempre più persone, mentre sono in viaggio, acqui- stano online e poi cercano di rimanere sempre connesse durante il loro viaggio”. Per i millennials, che sono estremamente attenti all’aspetto esperienziale, non tut- ti gli aeroporti sono uguali. Hong Kong, Londra, Dubai e Seoul sono gli aeroporti con le valutazioni migliori in relazione all’esperienza vissuta durante il transito. Ed ecco, di conseguenza, che la compe- tizione si sposta anche sulla capacità di coinvolgere. “In un momento di notevole e rapido cambiamento – ha proseguito Dall’alto, un counter digital Shiseido per promuovere Rouge Rouge al il presidente di Tfwa – riteniamo che Changi Airport T3 di Singapore e il Duty free shop di Chanel in Asia promuovere i modelli migliori in ambi- to digitale sia una delle nostre priorità In apertura, store duty free Lancôme al London airport

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Dall’alto a sinistra, il Luxury Skincare Bar by La Prairie al Changi Airport di Singapore, il pop up store di Yves Saint Laurent a Haitang Bay (Cina) e il barber shop di Philips Shavers e L’Oréal Paris Men Expert Changi Airport T3 di Singapore e il pop up store di Yves Saint Laurent a Haitang Bay (Cina)

per ispirare nuovi modelli di business e li di sicurezza e si imbarca), raddoppia e ESPERIENZE DIGITAL A PORTER le possibili evoluzioni”. In questo senso, per i marchi, e in particolare per quelli di “Il futuro è brillante per il travel retail e sono due le principali tendenze rileva- cosmetica, diventa un’importante occa- noi ne faremo parte - ha spiegato il diret- te: proporre format e contenuti cultu- sione per promuovere i propri prodotti tore del travel retail del gruppo L’Oréal, ralmente efficaci, per esempio vicini ai con offerte esclusive e speciali collezione Vincent Bonay - perché molte persone viaggiatori asiatici, in forte aumento; e da viaggio dedicate ai viaggiatori. L’ausi- scoprono nuovi marchi proprio mentre sperimentare nuove forme di coinvol- lio di display digitali e notifiche mirate viaggiano”. gimento e di servizi basati sull’artificial offre a viaggiatori in transito la possibi- Del resto, gli aeroporti possono offrire intelligence e sul digitale in generale. lità di ingannare il tempo con specifiche una shopping experience che fa concor- occasioni di spesa o promozioni ad hoc. renza a quella dei più grandi e lussuosi TEMPI NON SOSPETTI In media, più del 50% dei passeggeri ac- centri commerciali del mondo. Anche in E poiché le attuali regole di sicurezza cede alle reti wi-fi. Perciò, con l’utilizzo termini di sistemi sofisticati per l’acqui- impongono lunghi tempi di attesa, tanto di tecnologie geofencing, una sorta di re- sizione di dati, con analisi demografiche, che, in media, un passeggero passa due cinto virtuale personalizzabile attorno a monitoraggio delle spese, flussi di transito ore all’interno dell’aeroporto dopo il pas- ogni dispositivo mobile, i brand possono attraverso i terminal e tecnologie wi-fi. saggio dalla dogana. Quindi la cosiddetta facilmente pubblicizzare offerte dedica- Per esempio, l’aeroporto di Londra He- ‘ora d’oro’, (appunto, il tempo che passa te al momento del transito o in caso di athrow con il suo terminal 5, è più simile da quando un passeggero passa i control- ritardi. a uno shopping mall di lusso piuttosto

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che a uno scalo. Il progetto rappresenta il caso più avanzato in fatto di raccolta e utilizzo dati per l’ottimizzazione dell’e- sperienza di acquisto. I turni di lavoro di assistenti alla vendita in grado di parlare in arabo coincidono con i voli in partenza per Dubai. Inoltre, indicazioni dettagliate vengono fornite su come e dove posizio- nare la merce nei negozi per incentivare le vendite in base alle specifiche caratte- ristiche comportamentali e fisiche della clientela di passaggio. “Guardando al futuro – ha continuato Juul-Mortensen – i marchi che avranno maggiore successo saranno quelli più fles- sibili, quelli che sapranno offrire un’espe- rienza di shopping che vada oltre la tran- sazione commerciale, e sapranno capire bisogni e desideri dei propri clienti”. Il fenomeno digitale è tale che Tfwa ha deciso di lanciare un nuovo spazio espo- sitivo chiamato Tfwa Digital Village, alla prossima edizione del Tfwa World Exhi- bition & Conference, la principale ma- nifestazione del settore che si svolgerà a Cannes dal 4-6 ottobre.

TUTTI A BORDO Non solo aeroporti. Anche le navi diven- tano vere e proprie smartcity, in grado di rivoluzionare l’esperienza a bordo dei viaggiatori grazie alle tecnologie digitali. Si tratta della nuova dotazione di Msc Crociere, il programma di innovazione Msc for Me. “La tecnologia al servizio dell’esperien- za degli ospiti sta avanzando a ritmi sostenuti - ha dichiarato Pierfrancesco Vago executive chairman di Msc Crui- ses - ed è per questo che abbiamo già investito 20 milioni di euro soltanto per sviluppare, a bordo delle prossime due navi in arrivo, tecnologie e infrastrutture in grado di rispondere alle esigenze dei nostri ospiti anche per gli anni a venire”. Complessivamente, Msc for Me offre agli ospiti oltre 130 funzioni smart finalizza- te a fornire un’esperienza di vacanza da sfruttare al meglio. Tra queste, un’app per aiutare gli ospiti a personalizzare la pro- pria vacanza in qualsiasi momento del loro viaggio, dalla prenotazione di escur- sioni e ristoranti prima dell’imbarco, alla prenotazione durante una pausa relax sul Dall’alto, la iChangi app (Singapore), il digital programs del Sarnia Duty Free (Canada) ponte piscine. e il Samsung smart bracelet Msc for Me

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ANCHE SU PAMBIANCO DESIGN ITALIA QUARTO PRODUTTORE IN EUROPA L’ALBERO entra in casa L’edilizia in legno si diffonde sul territorio nazionale perché offre risparmio energetico, eco-sostenibilità, sicurezza antisismica e velocità di costruzione.

di Paola Cassola il mercato degli immobili a struttura in produzione continentale dell’8,6% e legno costruiti in Italia nel 2015 e il loro una crescita del 9,9% sul 2014, un dato valore di produzione, basandosi sull’elabo- che mostra come l’Italia cresca più della razione dei dati forniti dalle 248 aziende media europea (5,9%). ono oltre 3.400 le nuove coinvolte nella ricerca (i principali opera- abitazioni realizzate in legno tori del settore in Italia). Lo studio com- PERCHÉ SCEGLIERE IL LEGNO? in Italia nel corso del 2015, missionato da Assolegno ha fatto emer- Le abitazioni in legno hanno diversi pari al 7% sul totale dei per- gere un trend in decisa controtendenza punti di forza nei confronti delle tecni- messi di costruire, ovvero rispetto all’edilizia tradizionale, ancora che produttive tradizionali. Il primo è la Sun edificio su 14 per un valore totale in sofferenza, con un calo del 6,8% degli grande velocità sul cantiere che permet- di 696 milioni di euro tra residenziale investimenti in nuova edilizia residenziale te di arrivare con una prefabbricazione (548 mln) e non residenziale (148 mln). nel 2015 rispetto al 2014. del 70-80% che consente entro 3 giorni Questi i numeri presentati dal Centro L’Italia si posiziona al quarto posto sulla di chiudere la casa, mettere il tetto per Studi Federlegno Arredo Eventi nel piazza europea tra i Paesi produttori di poter lavorare comodamente agli interni “2° Rapporto case ed edifici in legno”. edifici in legno, dopo Germania, Uk e ed entro 8-12 settimane, di consegnare la L’indagine fotografa in maniera dettagliata Svezia, con una quota sul totale della casa al cliente. Il secondo punto è l’ecoso-

76 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 DESIGN stenibilità: utilizzo di materiali edili eco- la deformabilità del materiale, specie in logici, il legno in prima linea e il sughero forma di grossa e piccola orditura, garanti- come materiale da isolamento, garanti- sce minore rigidità della struttura, aumen- scono un’alta efficienza energetica. “Per tandone la capacità di assorbire in modo trasportare i materiali di costruzione di più attenuato il movimento sismico, con una casa Rubner Haus di 100 metri qua- benefici effetti sul comportamento gene- dri - afferma Martina Winkler, responsa- rale dell’edificio. L’alta resistenza mecca- bile marketing di Rubner Haus che nel nica, ossia la capacità del materiale legno 2016 ha registrato a livello di gruppo un di resistere meglio a sollecitazioni di breve fatturato di 60 milioni di euro con una durata e ancor più a quelle istantanee, quota export del 15% - sono sufficienti consente poi a una struttura in legno di tre camion, contro i venti di una casa sopportare meglio l’improvviso incremen- in muratura, con conseguente risparmio to di sollecitazioni che si registra duran- di carburante e di emissioni di Co2. La te l’evento sismico. Essenziale, infine, la stessa lavorazione del legno richiede un capacità di dissipare l’energia: i vari ele- consumo limitato di energia e, se si uti- menti che formano una struttura in legno lizzano processi di termovalorizzazione possono essere facilmente uniti tra loro per smaltire i residui, l’albero restituisce con giunti che, pur dimensionati per resi- la Co2 accumulata durante la sua cresci- stere alle forze in gioco, offrono un eleva- ta, con un bilancio climatico pari a zero. to grado di duttilità, ovvero permettono Tutti i materiali usati per le nostre costru- di dissipare parte dell’energia generata zioni hanno un fabbisogno minimo di dal sisma, riducendo l’effetto dell’azio- energia primaria per la loro produzione. ne sismica cui l’edifico è sottoposto. “Le L’impronta ecologica quindi è ridotta al zone colpite dal sisma, infatti - conclude minimo”. Winkler - oltre all’Italia settentrionale, sono quelle che ad oggi acquistano più SICUREZZA ANTISISMICA case in legno”. L’affidabilità delle case in legno è stretta- mente connessa alla capacità di sfruttare MINORI COSTI A LUNGO TERMINE al meglio le caratteristiche del materia- Il tema dei costi è oggetto di dibattito tra le. In particolare, la leggerezza poiché il i costruttori in legno e i competitor dei legno pesa circa il 75% meno del cemento materiali tradizionali. “A parità di pre- armato. “Questo dato - spiega Winkler - stazioni la casa tradizionale costa di più da solo permette già di risolvere il primo - dichiara Matteo Longetti, responsabile problema da affrontare in zona sismica: marketing di L.A. Cost -. Quando i costi la riduzione delle sollecitazioni. Il minor salgono nell’edilizia in legno non dipende peso permette di contenere gli effet- dai materiali o dalle tecniche costrutti- ti della forza sismica sull’edificio, essen- ve, ma dall’approccio dell’acquirente: chi do quest’ultima proporzionale proprio sceglie l’edilizia in legno di norma è una alla massa volumica”. L’elasticità, ovvero persona che cerca una casa performante

A sinistra l’esterno del padiglione Intesasanpaolo realizzato da L.A. Cost per Expo 2015

In apertura, progetto realizzato per Rubner Haus dall’architetto Mariachiara De Silvestro a Comelico Superiore

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sotto tutti i punti di vista, quindi con i migliori impianti sul mercato. La scelta del top di gamma in ogni ambito dome- stico porta inevitabilmente all’alzarsi del prezzo”. Al di là delle scelte del singolo, a lungo termine, se si considerano i costi di manutenzione e di riscaldamento, l’edi- lizia in legno può essere più competitiva grazie all’efficienza energetica. “Noi di Rubner - riprende Winkler - realizziamo solo case certificate CasaClima (Agenzia di certificazione della Provincia autono- ma di Bolzano, ndr) con uno standard A. I bassi consumi per il riscaldamento incidono molto positivamente sui costi complessivi per l’abitazione. Inoltre, per quanto riguarda il comfort abitativo, le Dall’alto l’interno del padiglione Intesasanpaolo case in legno consentono di essere vis- realizzato da L.A. Cost per sute a circa 1-2 gradi centigradi in meno Expo 2015 e il complesso residenziale di lusso “Panorama rispetto alle case tradizionali e un grado Giustinelli” realizzato da Rubner di riscaldamento in meno consente il 7% Holzbau a Trieste di risparmio sul costo energetico annuo”.

LE REGIONI CON PIÙ CASE IN LEGNO Per quanto riguarda la distribuzione ter- specifico, essendo localizzati in Umbria, ritoriale delle abitazioni costruite in Italia lavoriamo soprattutto con il Centro dalle 248 aziende dell’indagine (per una Italia: Umbria, Lazio, Marche, Toscana quota pari al 60% del totale, circa 1.200 ed Emilia Romagna. Il nostro fatturato, abitazioni), si posiziona inaspettatamen- che nel 2016 si è attestato a 3,2 milioni te al primo posto la Lombardia con il di euro, è realizzato nella quasi totalità 20% a riprova del fatto che il concetto su territorio nazionale”. In termini di fat- di casa in legno si è ampliato agli edifici turato generato si evidenzia il peso delle multipiano, seguita da Veneto (18%) ed aziende del Trentino Alto Adige al primo Emilia-Romagna (15%). “Il Nord Italia già posto con il 46% del fatturato degli edifici da tempo rappresenta una quota impor- di legno prodotti nel 2015, seguito dalla tante dell’edilizia in legno a livello nazio- Lombardia con il 15% e del Veneto con nale - spiega Longetti -. Nel nostro caso il 9%.

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EXPORT BOOM talità dei consumatori bisogna fare for- “I dati emersi confermano la capacità mazione e dimostrare che esistono già delle nostre imprese di proporre al mer- diversi edifici multipiano con struttura cato soluzioni in grado di raggiungere pre- in questo materiale nelle città italiane. stazioni eccezionali in termini di rispar- “Mapperemo – anticipa infatti Sebastiano mio energetico, sostenibilità, sicurezza Cerullo, direttore generale di Federlegno antisismica e competitività economica Arredo Eventi – con Assolegno gli edifici – spiega Emanuele Orsini, presidente di in legno presenti delle città italiane”. Federlegno Arredo –. Che si tratti di un edificio adibito a uso privato o di una MULTIPIANO IN LEGNO IN ITALIA struttura pubblica, il legno riesce a garan- Sono numerosi gli esempi di edifici a tire tempistiche e risultati che lo pongo- più piani realizzati con struttura por- no al di sopra di tutti gli altri materiali tante in legno. All’interno del gruppo per costruzione. E non più solo in Italia”. Rubner, composto da oltre 20 società L’export delle case in legno ha raggiunto che complessivamente hanno registrato nel 2015, infatti, i 43 milioni di euro, in 375,3 milioni di euro di fatturato nel incremento sul 2014 del 112%. 2016, c’è la Rubner Holzbau, divisio- “Per il gruppo Rubner - precisa Winkler ne dedicata alla realizzazione di grandi - i mercati più importanti sono Italia, costruzioni in legno lamellare dalle carat- Austria, Germania e Svizzera. La nostra teristiche innovative tra le cui referenze quota export si attesta al 55%”. in Italia si trova il complesso residen- ziale di lusso “Panorama Giustinelli” a FORMARE PROGETTISTI E CONSUMATORI Trieste, sviluppato su sei piani realizza- “Il mercato e i consumatori si stanno ti interamente in legno (ad eccezione dimostrando competenti - afferma Marco del vano scale e dell’impianto ascenso- Vidoni, presidente di Assolegno - Il pro- re). In numeri: 600 metri cubi di legno dotto sta diventando sempre più perfor- lamellare, 2.600 metri quadri di pare- mante e sicuro grazie alla ricerca portata ti esterne in legno, 3.700 metri quadri avanti in collaborazione con le università”. di pareti interne in legno e 2.800 metri La figura del progettista svolge un ruolo quadri di solai in legno. La struttura chiave nel passaggio dall’edilizia tradizio- portante antisismica in legno è costitu- nale a quella in legno, ma deve dominare ita sostanzialmente da pilastri e travi in adeguatamente la tecnologia e la materia. legno. I singoli solai consistono in travi “Nell’ultimo anno soprattutto - afferma lamellari disposte in piano, il cui com- Longetti - ho notato una svolta da questo pito è trasferire le sollecitazioni oriz- punto di vista: sono sempre più i clien- zontali alle anime centrali dell’edificio. ti a chiedere ai progettisti queste nuove Anche L.A. Cost spazia tra differenti costruzioni e alcuni tecnici stanno quindi tipologie costruttive. “Proprio in questi approfondendo il discorso”. giorni - conclude Longetti - abbiamo in Per diffondere la cultura dell’uso del atto un cantiere per la costruzione di un legno in architettura e cambiare la men- intero centro commerciale a Viterbo”. Sotto, casa a un piano a Perugia, L.A. Cost

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 79 Save the date

22° Fashion & Luxury Summit IL FUTURO DELLA MODA ITALIANA Quali strategie per crescere nel mercato italiano e internazionale

Giovedì, 16 novembre 2017

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ITAY PROPERTIES

VOLA CON IL RETAIL Andrea Scotti Rinaldo Agostini Massimiliano Cecchi

uovi ingressi in casa Itay Properties che, a sostegno di un bu- accordo già in essere per la sublocazione dello spazio, oggi Itay rileva siness sempre più strutturato e in crescita, arruola nelle pro- direttamente il negozio, inserendolo all’interno del proprio piano in- Nprie fila Andrea Scotti e Rinaldo Agostini. Il primo, in arrivo da dustriale, e, solo successivamente, lo propone a consolidati e nuovi Cushman & Wakefield, assume la carica di retail development mana- partner commerciali. Questa operatività non solo garantisce un più ger. Il secondo, ex Vilebrequin, diventa property development ma- elevato tasso di sicurezza e professionalità per chi prende in affitto lo nager. Obiettivo della società di investimento property, che si occupa spazio, ma è anche garanzia per le proprietà delle mura che, in que- di pianificare i fashion district italiani e di proporre ai propri affiliati sto modo, si vedono sollevate dall’onere di ricercare un nuovo affit- servizi di retail consulting & management, è quello di raggiungere, tuario qualora l’attuale lasci la struttura prima di quanto concordato. entro i prossimi tre anni, oltre 100 negozi in portafoglio, contro i 29 Itay Properties, infatti, risponde in solido alle proprietà garantendo ora detenuti e distribuiti tra Verona, Venezia, Milano, Torino, Firenze la tranquillità di locazione per l’intera durata contrattuale, la quale, a e Como. E per i quali hanno fatto affidamento realtà retail quali Ja- differenza dei consueti 12, è di 18 anni. A ciò si aggiunge una politica cadi Paris, Camicissima, Moleskine, American Vintage, Pylones Paris, di trasparenza che si configura nella possibilità di sublocare i locali pur Roy Rogers e Fiorentina Store. “Finalmente le aziende vedono il no- garantendo alle proprietà di opporsi per motivi legati alla solidità del stro operato non più come una semplice speculazione immobiliare, partner o all’attività dello stesso nel caso in cui questa possa privare bensì come un servizio utile per il proprio sviluppo, arricchito da una di decoro e prestigio i locali. “Le nostre proprietà e quelle che incon- visione commerciale da partner e con la concezione di avere con noi treremo in futuro per l’implementazione di negozi in portafoglio - ha un rapporto che permetta loro un’operatività snella, professionale continuato il manager - hanno titubanze ad affidare il proprio immo- ed efficiente per l’apertura dei negozi stessi”, ha spiegato il managing bile a una realtà come la nostra finché anche loro, come sta acca- partner Massimiliano Cecchi. dendo, concepiscono che il nostro prodotto, se sposato da partner, Itay Properties, infatti, sta vivendo una fase d’espansione che ha com- permette loro una tranquillità duratura e una garanzia sia economica portato un cambio strategico nell’operatività aziendale: se in princi- che di prestigio per l’immobile stesso. Ciò pur mantenendo, comun- pio la società acquisiva la locazione dei negozi solo a seguito di un que, il controllo assoluto del proprio immobile”.

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Diversi i fattori che hanno rallentato la crescita:

• la discesa del prezzo del greggio. • il blocco al Qatar imposto dal quartetto di Paesi arabi: Arabia Saudita, Egitto, Bahrain ed Emirati. • Gli attentati di Barcellona.

I fattori che invece giocano a favore dell’attrattività, sono: • deprezzamento di sterlina (da monitorare visto il recente rialzo) e dollaro. • il Trump Slump effect, ossia l’influenza delle politiche del presidente sull’attrattività degli USA, Fattore che gioca a favore del vecchio continente.

In Italia rimane stabile il predominio dei cinesi come nazionalità con il più alto impatto sul venduto TAX FREE. Si prevede che Golden Week e Chuseok (festival del raccolto in Corea del Sud) garantiranno un alto afflusso asiatico anche nel mese di ottobre. ® IPSE DIXIT di Chiara Dainese

“Ho tanti piccoli eredi nell’ufficio stile e non solo. “LA MIA FORZA È LA MIA PARTE ITALIANA”, RACCONTA Ma non è scritto che il mio successore FRANÇOIS-HENRI PINAULT debba essere per forza un italiano”. PRESIDENTE E CEO DI KERING. “CIÒ CHE RENDE GRANDI I Giorgio Armani risponde alle domande sul futuro timoniere e suo successore alla BRAND ITALIANI E FRANCESI È creatività, senza di fatto dare una risposta definitiva ... nemmeno sul passaporto. PROPRIO IL LORO ‘MADE IN’: Il Sole 24 Ore del 19 settembre FATTO IN ITALIA E FATTO IN FRANCIA. È UN PEZZO DI STORIA CHE RITROVI DAPPERTUTTO, NON SOLO NEL PRODOTTO. SE INVECE SEI UN MARCHIO “I millennials hanno il mercato in mano. E la gente DEL LUSSO AMERICANO PUOI PRODURRE OVUNQUE”. vuole quello che indossano e quello che desiderano. Fonte: L’Economia del Corriere della Sera È tutto cambiato: ieri decidevano gli stilisti, oggi del 25 settembre decidono loro”. LOGO DI SUCCESSO Donatella Versace sottolina l’importanza della generazione nata a cavallo del Millennio. Per il business, ma anche per lo stile e la creatività. Fondatrice di 10 Corso La Repubblica del 26 settembre Como “10 Corso Como non è mai stato concepito come un progetto di “Volevo riappropriarmi di un’identità che era mia, marketing, ma è diventato un che avevo abbandonato. Oggi, a questo punto della marchio a sé stante. Tutto è evoluto naturalmente. Spesso mi è stato mia vita e della mia carriera professionale, mi sentivo chiesto di fare il grande passo, pronto, sentivo di essere riuscito a rielaborare il lutto”. ma non mi sentivo pronta. Poi ho cominciato a produrre dei piccoli Alessandro Dell’Acqua parla della sfilata di N°21, in cui ha richiamato lo stile oggetti con il nostro logo. Delle del suo marchio omonimo, da anni non più di sua proprietà. magliette, e poi borse, cuscini, Mffashion del 21 settembre gadget… Nel 2012 ho aperto un piccolo pop-up store dedicato, all’interno del negozio di Milano. E adesso ho implementato la formula a Tokyo”. “Alcune Tucanate sono solo divertenti, altre sono Fonte: FashionNetwork del 25 settembre oggetti pensati per assolvere funzioni reali. Non siamo un marchio di lusso, vestiamo l’avvocato e il pony TECNOLOGIA CON L’ANIMA express e siamo l’Ikea delle due ruote”. Brunello Cucinelli, presidente dell’azienda Diego Sgorbati, AD di Tucano Urbano, racconta le linee guida della società che che porta il suo nome punta su creatività, funzionalità e buon rapporto qualità prezzo. “Credo che internet sia Affari & Finanza del 18 settembre un’invenzione eccezionale. Non mi piace però la frenesia tecnologica. E mi fa molta paura l’aumento di divisioni e “Ogni volta che si parla di un’azienda controllata da barriere in tanti Paesi. La moda una famiglia si parla, appunto, di famiglia. Sembrano qualcosa può fare, abbattendo i confini che ha al suo interno... persone fantastiche, ma non sai mai quello che può Parlo spesso di artigiani umanisti accadere durante la cena del Ringraziamento”. della rete: la tecnologia può avere un’anima, proprio come la moda”. Scott Galloway, professore della New York University, Fonte: Moda 24 del 21 settembre parla del motivo per cui Amazon potrebbe rinunciare al deal con Nordstrom. Recode.net dell’11settembre

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 85 OPENINGS

M Collective va Gabs e Campomaggi debuttano in Piazza Fontana in Corso Como Nato 2 anni fa a Milano in una traversa di Corso Buenos Aires, M Collective stato inaugurato il nuovo monomar- cresce e si sposta in Piazza Fontana, ca milanese di Gabs e Campomaggi. alle spalle del Duomo. Il negozio, Lo spazio che si trova in Corso Como totalmente rinnovato nel look, ha una È1, è formato da due negozi adiacenti, ma superficie di oltre 400mq. con ingressi separati, e si sviluppa su una superficie di 100mq. “Per Gabs si tratta del primo negozio a Milano, mentre per Campomaggi è il secondo dopo l’apertura Vietti raddoppia per il nel 2016 di uno store in via Spiga”, ha detto 65° anniversario Pambianco Magazine a il titolare e presidente Vietti, nell’anno del 65° anniversario, Marco Campomaggi. Nel 2017 il fattura- raddoppia e rinnova lo spazio della to dell’azienda, che ha anche in portafoglio “Negli ultimi 12 mesi abbiamo lavorato boutique di Domodossola, che passa il brand Caterina Lucchi, raggiungerà i 40 moltissimo sull’internazionalizzazione del da 200 a 400 mq, e fa bis a Crans milioni di euro, “ma la vera crescita a doppia marchio Gabs – ha continuato – e grazie Montana con uno store che verrà cifra si vedrà nel 2018 grazie alla politica di all’accordo che abbiamo siglato in Cina inaugurato in Rue du Prado. espansione retail”. Dopo l’acquisizione del con Guandong Wanlima Industry abbia- 100% delle quote di Gabs da parte della mo già aperto a Guandong, sulla costa Campomaggi & Caterina Lucchi spa, l’azien- meridionale della Cina e puntiamo all’a- da ha avviato un piano di espansione retail pertura di due monomarca a Shanghai e che mira a potenziare la presenza di Gabs. Pechino a inizio 2018”. Tumi sbarca a Milano Linate Frankie Morello Il brand di prodotti da viaggio e accessori life- accelera in Cina style Tumi ha aperto un nuovo store all’inter- Frankie Morello ha aperto due store no dell’aeroporto di Milano Linate. Situato in Cina, uno a Shanghai e uno ad nell’area partenze, il negozio si sviluppa su Hangzou. Questo è il primo step della un’area di 90 mq che viene condivisa con il joint venture con Oasis che punta a brand Samsonite (entrambi sono parte del inaugurare 128 monomarca e una gruppo Samsonite). All’interno, tra le colle- decina di outlet da qui al 2023. zioni presenti, si trova Tumi Tlx, Tumi 19 Degree, Alpha 2, Voyageur e Sinclair. “Linate si colloca perfettamente nella strategia di espansione del canale travel retail dove Tumi, oggi presente direttamente e con partnership nei principali aeroporti del mondo, è da sem- Pollini, fa bis nella pre protagonista”, ha commentato Elisabetta Stucchi, general manager Tumi Italia. capitale Dopo l’apertura estiva in via del Babuino, Pollini si espande ulteriormen- Camicissima apre te nel centro di Roma con una nuova nel cuore di Roma boutique in via Cola di Rienzo, al cui Camicissima ha aperto un nuovo interno sarà presente per la prima volta negozio a Roma, 80 mq all’angolo un’area dedicata esclusivamente alla di via Frattina. L’opening ha visto collezione Heritage, ispirata allo storico l’interazione con il pubblico attraverso monogramma del brand. Entrambi i alcuni “gratta & vinci”per aggiudicarsi negozi ospitano le linee di calzature e vari prodotti del brand. accessori uomo e donna Pollini.

86 PAMBIANCO MAGAZINE 10 ottobre 2017 OPENINGS

Motivi riapre in Corso Pisa presenta nuova boutique Liviana Conti raddoppia a Milano Vittorio Emanuele Patek Philippe Liviana Conti sceglie corso Vercelli 16 per aprire la sua seconda boutique Doppio appuntamento per Motivi che, a set- a Milano, dopo quella di piazza San tembre, ha visto il debutto della collezione Babila. Il negozio si sviluppa su di Smart Couture Motivi designed by Francesco una superficie di 150mq dislocati su Scognamiglio e l’inaugurazione del flagship due livelli e presenta il nuovo concept al civico 8/10 di Corso Vittorio Emanuele design che verrà poi replicato anche II dopo il recente restyling. La boutique, negli altri punti vendita del brand. progettata dallo studio Bbmds, si estende su una superficie di 220mq e replica il concept già applicato a 75 punti vendita in Italia a cui faranno seguito altri 35 restyling. Oggi Motivi, che fa parte di Miroglio Fashion, socie- tà di abbigliamento femminile del Gruppo Pisa Orologeria e Patek Philippe raf- Miroglio, è presente in 14 Paesi con 358 forzano la loro sinergia inaugurando, monomarca. in via Pietro Verri 9, la nuova boutique della maison di Ginevra. Frutto di una ristrutturazione della sede già esistente, disposto su due livelli per oltre 300mq, il negozio è l’unica boutique in Italia di Patek Philippe. “Questa inaugura- Doriani Cashmere zione consolida il nostro rapporto con vola a Monte Carlo uno dei brand più noti dell’orologeria Per celebrare il successo dei suoi 45 mondiale, ma anche il nostro ruolo nel anni di attività, Doriani Cashmere apre Quadrilatero della moda di Milano”, una nuova boutique a Monte Carlo. ha detto a Pambianco Magazine Chiara Questa si aggiunge ai punti vendita Pisa, DG di Pisa Orologeria. di Milano, Forte dei Marmi, Portofino, Santa Margherita Ligure, Venezia, St. Saragiunti debutta a Milano Moritz e Mosca. Sorgerà a Milano il primo monomarca di corso, ha occupato due vetrine. I due brand Saragiunti, brand di borse italiano fondato fanno parte del gruppo Final Spa. Il marchio nel 2012 dalla designer romana Sara Giunti. Saragiunti ha spiegato a Pambianco Magazine Il negozio troverà casa in Corso Matteotti e, che i due negozi avranno ingressi indipen- in particolare, di fianco al negozio di Alviero denti e non saranno collegati. Il monomarca Martini 1A Classe (Via Verri, angolo Piazza inaugurerà a dicembre 2017 e ospiterà le col- Meda), di cui, come si evince dai lavori in lezioni Saragiunti e 289 by Saragiunti.

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10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 87 GIRO POLTRONE

Boynton nuovo CEO Martines è AD di The Body Shop Da dicembre 2017 The Body Shop di Reda Rewoolution verrà guidata da un nuovo CEO: si tratta di David Boynton, che succede uca Martines è stato scelto come a Jeremy Schwartz. Il manager, che amministratore delegato del brand ha svolto l’ultimo incarico presso Reda Rewoolution, specializzato nella Charles Tyrwhitt, ha lavorato per oltre Lrealizzazione di abbigliamento tecnico 10 anni in L’Occitane. sportivo in lana merino. La nomina si colloca nel processo di rior- ganizzazione operativa del brand e del suo Bassi è chief marketing rilancio commerciale, il quale prevede un officer di Lamborghini focus maggiore sul mondo digitale e sul Katia Bassi entra nel management servizio clienti. Il nuovo manager, infat- board di Automobili Lamborghini ti, approda a Reda Rewoolution dopo come CMO. La manager diventa 12 anni all’interno del gruppo Yoox Net- responsabile della direzione A-Porter, dove ha ricoperto diverse cariche strategica, del marketing e delle in Italia e in Asia.“È per noi una garanzia Luca Martines global luxury partnership del brand. avere in squadra una figura di primissimo piano nel mercato digitale mondiale”, ha da Martines. “Siamo certi che con il suo spiegato l’amministratore delegato del lani- talento saprà contribuire alla trasforma- ficio Reda Ercole Botto Poala che, in pre- zione digitale del nostro gruppo, che cedenza, ricopriva la posizione ora assunta vanta oltre 150 anni di storia”.

René al timone creativo Lisa Gersh diventa CEO Katia Bassi di Guy Laroche di Wang Neinver arruola Il ‘doppio ruolo’ non ha funzionato Somogyiova nemmeno per Alexander Wang. Lo Neinver ha arruolato Barbara stilista ha annunciato di aver rinun- Somogyiova in qualità di leasing director ciato al titolo di CEO del suo brand, Europa. La manager arriva da Arcus che deteneva (insieme al ruolo di diret- Real Estate, dove era head of leasing tore creativo) dal giugno del 2016. outlets per il mercato italiano dal 2014. Contestualmente, Wang ha nomina- to un nuovo AD, nella figura di Lisa Gersh (ex Goop), con effetto imme- diato. Wang rimarrà direttore creativo e presidente del board. Lo stilista aveva Richard René preso anche le redini dirigenziali del suo marchio poco prima dell’estate dello Cambio alla guida stilistica di Guy Laroche. scorso anno, dopo le dimissioni dal Al timone creativo del brand di abbigliamen- ruolo di direttore creativo di Balenciaga. to è arrivato Richard René (ex Villebrequin, Barbara Somogyiova Hermès e Jean Paul Gaultier) che ha preso il testimone da Adam Andrascik che rives- Ciuti guida Biotherm tiva il ruolo di direttore creativo dal 2015. La a livello mondiale prima collezione firmata René per il brand è Matteo Ciuti è il nuovo vice direttore stata quella presentata lo scorso 27 settembre generale di Biotherm a livello durante la Paris Fashion Week. Guy Laroche mondiale. Precedentemente, il si aggiunge così a una lista di firme, tra cui manager era alla direzione del polo Lanvin, Givenchy e Chloé, che hanno da Giorgio Armani & Designer’s Brands poco cambiato il direttore stilistico, alla sua Fragrances di L’Oréal Italia. prima prova in autunno. Lisa Gersh

88 PAMBIANCO MAGAZINE 10 sottobre 2017 COMUNICAZIONE

Falconeri alle Cascate di Swarovski, 16 volti Venere per l’A/I 2017-18 per la nuova campagna Prosegue il sodalizio di Falconeri con la natura. Per la campagna stampa autunno/inverno 2017-18, il brand ha rilliance for all, lucentezza per tutti. infatti scelto lo scenario delle Cascate Questo il claim della nuova campagna di Venere a Casaletto Spartano, nel pubblicitaria di Swarovski, che punta Parco Nazionale del Cilento. Bsu un cast di 16 celebrities, su tutte la brand ambassador Karlie Kloss, per parlare a un tar- get trasversale. “Il focus della campagna – ha spiegato a Pambianco Magazine Alessandro La Carrie sceglie Alice Vergano, executive vice president del mar- in Wonderland keting di Swarovski – è la diversità, intesa La Carrie ha scelto la cornice di Villa come volontà del brand di parlare a tutti, Emaldi per ambientare la nuova dai millennials, clienti di oggi e di domani, campagna dedicata all’A/I 2017-18. al pubblico già fidelizzato e conoscitore della Scattata dal fotografo Aldo Sodoma, nostra offerta. Alla base delle nostre strate- Roper, la nuova campagna comprende l’adv si ispira ad Alice in Wonderland. gie di comunicazione c’è il mondo digitale, stampa, video digitali e per la tv. Il cast, soprattutto i social network, che influenzano di cui fanno parte, tra gli altri, Naomi i concept che creiamo. Non c’è campagna, Campbell, Chiara Ferragni, Boy George e oggi, che non sia strutturata e testata per Bryanboy, indossa alcuni dei pezzi chiave essere un successo a livello social”. Curata della collezione Holiday, come Swarovski dall’agenzia creativa di New York Laird and Remix Collection, la collezione Sparkling Partners, diretta e fotografata da Barnaby Dance e la linea Angelic. Harmont & Blaine scatta Patrizia Pepe arruola con Carrozzini a Portofino Dua Lipa Rossignol lancia Per la nuova campagna dedicata Urbanescape all’A/I 2017, Patrizia Pepe ha scelto Rossignol Apparel lancia la nuova come testimonial la cantante Dua campagna #Urbanescape per l’A/I ‘17. Lipa. Ritratta dal fotografo e regista Protagonista è il campione olimpico Sharif Hamza, la cantante e idolo dei Martin Fourcade mentre viaggia in una millenials, uno dei volti e delle voci più Parigi onirica e senza tempo. interessanti della scena internazionale, riconferma con la propria presenza il forte legame tra il brand e il mondo della musica. La campagna, composta di uno short movie e di scatti fotografici, ha come soundtrack la An Italian Journey è il claim della campagna cover di Bang Bang interpretata dalla di Harmont & Blaine per l’A/I 2017-18. cantante. Scattata da Francesco Carrozzini, la campa- gna, i cui protagonisti sono Justice Joslin e Annabelle Belmondo, si inserisce all’interno del progetto di rinnovamento dell’immagine Jeckerson lancia del brand, che si sviluppa intorno al concetto “Do Not Go Gentle” di viaggio in celebri località italiane di cui La nuova campagna per l’A/I 2017- la prima tappa è Portofino. Il progetto di 18 di Jeckerson è dedicata agli rinnovamento, tra l’altro, vedrà il lancio di “smart rebel”, ovvero a chi crede nel una nuova piattaforma digitale entro Natale valore della personalità. Non a caso, e lo sviluppo di una esperienza di acquisto infatti, il messaggio racchiuso nella cross-channel con l’integrazione tra strumenti campagna è “Do Not Go Gentle”. digital e rete retail, a partire dal 2018.

10 ottobre 2017 PAMBIANCO MAGAZINE 89 Cover STORY

L’INNOCENZA SOGNATRICE DI UNSKILLED WORKER

Dietro lo pseudonimo Unskilled Worker si cela Helen Downie, artista autodidatta che abita a Londra, diventata famosa grazie al suo seguitissimo account Instagram. Ispirata da influenze molteplici e libera di lavorare al di Courtesy of Gucci, Shot by Clara Balzary fuori degli schemi tradizionali, l’artista si caratterizza per un particolare stile espressivo e un energetico uso del colore, in grado di dare vita ad opere suggestive e di grande bellezza, ricche di atmosfera e soffuse di un’innocenza sognatrice e quasi infantile, che sprizzano colore, personalità e passione. L’artista britannica nel 2015 ha stretto Oggi la collaborazione si concretizza una collaborazione con Gucci quando il in una capsule collection esclusiva, direttore creativo Alessandro Michele, disponibile solamente online a partire scoprendo le sue opere su Instagram, dall’11 ottobre, che comprende 40 la invita a partecipare ad una mostra a elementi fra capi di abbigliamento, Shanghai. La mostra di Gucci No Longer scarpe, borse, articoli in seta e accessori / Not Yet apre i battenti nell’ottobre su cui sono raffigurate le opere di 2015 al Minsheng Art Museum di Unskilled Worker. Le immagini Shanghai. Da allora il legame dell’artista utilizzate sono una combinazione con la Maison è diventato sempre più di ritratti e motivi floreali prodotti stretto, e questa nuova collaborazione dal dall’artista, tutti nel suo caratteristico carattere innovativo ne è l’espressione. stile naïf.

Collaboratori Tipografia Vanna Assumma (beauty), Milena Bello, Reggiani S.p.A. MAGAZINE Alessia Lucchese, Andrea Guolo Via Rovera 40 - 21026 Gavirate (VA)

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