Limenarte 2011.Indd
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Palazzo Comunale E. Gagliardi - Vibo Valentia 11 Dicembre 2010 - 23 Gennaio 2011 II edizione PREMIO INTERNAZIONALE LIMEN ARTE 2010 Palazzo Comunale E. Gagliardi Vibo Valentia 11 Dicembre 2010 - 23 Gennaio 2011 ENTE PROMOTORE CAMERA DI COMMERCIO VIBO VALENTIA COMMISSARIO Michele Lico SEGRETARIO GENERALE Donatella Romeo DIRETTORE ARTISTICO Giorgio Di Genova COMMISSIONE PREMI Toti Carpentieri Claudio Cerritelli Fabio De Chirico Giorgio Di Genova Enzo Le Pera Michele Lico Daniele Marino Nicola Micieli COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Raffaella Gigliotti COMUNICAZIONE Rosanna De Lorenzo PROGETTO GRAFICO, IMPAGINAZIONE E STAMPA Romano Arti Grafi che Tropea (VV) CURA CATALOGO, SERVIZI ACCOGLIENZA VISITATORI E VISITE GUIDATE Aleph Arte Lamezia Terme (CZ) Nel sommario: Interno di Palazzo Gagliardi SOMMARIO Si ringrazia l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia Introduzione Commissario Finito di stampare nel mese 5 di Dicembre 2010 Camera di Commercio Vibo Valentia Nessuna parte di questo catalogo Michele Lico può essere riprodotta in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta dei Testi Critici proprietari dei diritti d’autore. 9 © CCIAA Vibo Valentia Opere © per i testi i rispettivi Autori 35 Tutti i diritti riservati 135 Biografie 2 Introduzione del Commissario Michele Lico untuale, alla sua seconda edizione, il Premio In- ternazionale Lìmen Arte, si conferma, in un cre- scendo di consensi e di adesioni, prestigioso evento culturale che coniuga, nella mission che Pistituzionalmente abbiamo inteso affi dargli, la promozione del territorio attraverso l’attrattività del messaggio estetico dell’arte e l’aspetto “didattico e pedagogico” di fornire per- corsi di lettura e di decodifi cazione di un linguaggio che spes- so può apparire incomprensibile o stravagante, come dai più viene considerato proprio quello dell’arte contemporanea. Con Lìmen Arte proponiamo, dunque, l’arte come luogo di incontro e di relazione, dove sviluppare un’etica del confronto, del dialogo e dell’integrazione, dove potenziare l’offerta culturale, sociale ed economica del territorio partendo da una comune contemporaneità che, sebbene diversamente interpretata e diversamente comunicata dalle varie anime che interagiscono - artisti da un lato e osservatori dall’altro - trova proprio nell’arte uno 5 spazio privilegiato libero da qualsiasi possibilità di contrapposizione, perché dotandosi del codice di accesso per comprendere l’altra. L’arte, dunque, in quest’ambito nulla è giusto o non giusto, nulla è oggettivamente bello o intesa come laboratorio di idee, di grandi sperimentazioni culturali da brutto, ma tutto ha un autentico apprezzamento estetico soggettivo, e solo partecipare e condividere, di grande dinamismo territoriale e opportunità ciò che ha valore sopravvive al tempo. Saper leggere un’opera sia essa un di sviluppo, sollecitati e concretizzati anche dai grandi eventi che intorno dipinto, una scultura o un’architettura signifi ca infatti principalmente ad essa si possono costruire, e che possono coniugare bellezza, arte, decodifi carne i messaggi trasmessi attraverso l’uso del linguaggio visivo. cultura, con espressioni altrettanto nobili quali territorio ed economia. E ogni opera è portatrice di uno specifi co messaggio che deriva Tutto questo conferma il Premio Internazionale Lìmen Arte anche nella seconda dall’ambiente culturale all’interno del quale si è sviluppata e dalla edizione, forte dell’esperienza ma pure del successo già registrato e che ha funzione che l’artista le ha attribuito nel voler comunicare valori, decretato l’alta valenza dell’idea, la credibilità organizzativa, la positività degli emozioni, sensazioni, e stabilire col l’altro, con l’osservatore, un effetti, rafforzati dall’ampia sinergia tra istituzioni, sistema scolastico, mondo contatto non verbale, ma per questo non meno signifi cativo ed intenso. associativo, che è riuscito a rendere ancora più operativa e che quest’anno Parole che si esprimono attraverso i segni, i colori, le luci e anche le ombre, parole continuerà con nuovo vigore. Effetti che saranno resi stabili in quella che è che nell’arte contemporanea sembrano senza regole, indefi nite e, forse, per l’ulteriore fi nalità del premio: la costituzione di una collezione d’arte della questo, ancora più affascinante è l’approccio alla sua comprensione, con il gusto Camera di Commercio di Vibo Valentia che si arricchirà di altre opere per poter di meravigliarsi e della scoperta di non essere lontani da una realtà sensoriale essere sempre più riferimento delle nuove tendenze e delle nuove espressività solo diversamente espressa, ma intimamente comune, partecipata e condivisa. artistiche internazionali, specchio della nostra realtà contemporanea. Il mondo delle immagini, dell’“estetica”, ossia l’arte, esprime, Il Premio Internazionale Lìmen Arte rafforza la sua identità anche per dunque, sempre realtà, esperienza della realtà fi sica o sensitiva, l’inesauribile opera del Direttore Artistico Giorgio Di Genova, dei prestigiosi veicolata, nella sintesi degli elementi simbolici che prendono corpo critici Toti Carpentieri, Claudio Cerritelli, Enzo Le Pera, Nicola Micieli, che e vita in segni o in forme più o meno immediatamente intellegibili, ringrazio per aver voluto condividere con noi questo esaltante percorso, dall’artista all’osservatore, liberando e suscitando pathos ed emozioni. oggi caratterizzato da una maggiore presenza di quotati artisti nazionali ed La creazione artistica da un lato e la contemplazione estetica dall’altro, internazionali e da un ampliamento della partnership istituzionale, di cui imparano così a dialogare, mettono in relazione due capacità espressive della anche con il presente catalogo vogliamo dare testimonianza. Un’inconfondibile medesima contemporaneità: quella che usa la creatività per comunicare e identità, che fa - sicuramente - del Premio Internazionale Lìmen Arte importante quella, più comune e generica che, adusa al linguaggio verbale, interagisce evento artistico e culturale nei più qualifi cati circuiti nazionali ed internazionali. 6 7 Testi Critici L’opzione monocromatica: Giorgio DI GENOVA dal tutto bianco al tutto nero Molteplici livelli di creatività. Toti CARPENTIERI Da Occidente ad Oriente dieci presenze internazionali Claudio CERRITELLI Orientamenti e Poetiche Cenni sulla complessa varietà Giorgio DI GENOVA dei linguaggi odierni Enzo LE PERA Prospettive Artistiche Calabresi Tra biomorfi smi e primarietà, retroterra Nicola MICIELI antropologici e rimandi spirituali 9 Giorgio cominciare dalle monocrome composizioni suprematiste in bianco progettai diverse mostre incentrate su un solo colore, di cui riuscii a realizzare dipinte nel 1918 dal russo Kasimir Malevië, il cui vertice è senza solo I rossori dell’arte nel 19902. dubbio costituito da Quadrato bianco su bianco, ora conservato al Di Genova Del resto, l’opzione monocromatica è tuttora internazionalmente diffusa nella MoMa di New York, la pittura s’è arricchita di una nuova opzione pittura. E più di quanto normalmente si creda, come ho potuto constatare de Aespressiva, che va ben oltre la leucofi lia. Infatti l’opzione monocromatica, visu nell’ottobre di quest’anno, visitando a Londra Frieze Art Fair. Essa infatti insita in quell’opera rivoluzionaria dell’artista russo, ha da allora alimentato il era costellata di opere monocrome, da quella in bianco di Armando Andrade corpus della pittura, come una vivifi cante arteria, immediatamente diramatasi Tudela e le due di Thilo Heinzmann e di Ruth Ewan, a quella tutta nera di in ramifi cazioni venose di differenti opzioni affi date ad un solo colore, che L’OPZIONE MONOCROMATICA: Sergej Jensen, che ne aveva anche una in grigio, come Isabelle Cornaro, ma con ovviamente hanno spalancato nuovi orizzonti e portato nuove energie all’arte, DAL TUTTO BIANCO oggetti applicati, mentre due ne avevano Morgan Fisher e Silke Otto Knapp, contribuendo a far convergere la pittura autoreferenzialmente su uno dei suoi quest’ultimo con fi gure umane. Non mancava l’azzurro, onorato da Laura elementi specifi ci, nella fattispecie il colore (e con ampio anticipo rispetto AL TUTTO NERO Favaretto, che esponeva anche un tutto arancio, colore che era dominante alla totale conquista di quella libertà espressiva assoluta conquistata decenni nel cangiantismo di Pieter Vermeersch, il quale proponeva una variante in dopo con l’Informale). giallo ingrigito. Infi ne con una sequenza installativa Martin Creed accostava 5 Ciò s’è potuto verifi care in seguito all’avvento dell’Astrattismo geometrico, piccoli monocromi in celeste, arancio, grigio, giallo, lilla. da cui s’è avviato il rivoluzionario sganciamento della pittura dai lacci e La diffusione della pittura monocromatica nel 1960 aveva ormai una sua laccioli della verosimiglianza che per secoli ha governato l’ottica degli artisti, storica tradizione, come appunto nella primavera di quell’anno nello permettendo loro, sì, varianti e deformazioni soggettive, ma sempre all’interno Städtisches Museum di Leverkusen volle documentare Udo Kultermann, di un imprescindibile riferimento alla natura ed alla realtà circostanti. curando la rassegna internazionale Monochrome Malerei, nella quale tra i tanti Lo stesso Malevië, del resto, sviluppava la sua intuizione di quello schizzo invitò anche i nostri Lucio Fontana, Salvatore Scarpitta, Piero Dorazio, Enrico geometrico per la scenografi a della quinta scena del secondo atto dell’opera Bordoni, Piero Manzoni, Enrico Castellani e Francesco Lo Savio. Vittoria sul sole (1913), in cui un quadrato, incorniciato