Una produzione Classica Viva - www.classicaviva.com

Direzione artistica M° Stefano Ligoratti [email protected] Direzione organizzativa, testi e redazione del presente programma a cura di Ines Angelino [email protected]

Si ringraziano per la generosa ospitalità il Teatro Spazio Teatro 89 e il Maestro Luca Schieppati Si ringrazia per il preziosissimo contributo creativo il tenore Mirko Guadagnini

Che cos’è “Classica Viva”

L'ultima Sonata ClassicaViva ® è la divisione Editoriale di New Problem Solving S.r.l. (Dorno, PV), una nuova Casa Editrice, nata da poco con obiettivi di alto profilo. Vuol essere un punto di riferimento per chi ama la musica classica. Con il legittimo orgoglio del Viaggio al centro della vita e delle opere di “made in Italy” vuole valorizzare la grande musica italiana ed i musicisti italiani sia in patria che all’estero. Vuole quindi porsi come polo culturale di elevata qualità, ma accessibile e non elitario, che rilanci la grande musica presso il pubblico, attraendo anche chi non ha mai frequentato finora sale da concerto o comprato un CD di classica. Vuole diffondere la cultura musicale tra i giovani, con un'opera di divulgazione in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. Strutturatasi come Network, Classica Viva si avvale delle nuove tecnologie per far vivere la grande musica, sfrutta il nuovo per Una pièce di diffondere e divulgare una grande tradizione storica. La Casa Editrice è nata nel 2004 con l’obiettivo di scoprire e valorizzare talenti musicali italiani, sia compositori che interpreti, fornendo opportunità di lancio professionale e di lavoro a giovani musicisti e autori. Il progetto di Classica Viva, profondamente e completamente innovativo, riunisce in un’unica filiera produttiva l’intero processo di selezione di nuovi autori ed interpreti, pubblicazione, promozione e Ines Angelino vendita di musica classica. In pratica, Classica Viva, soprattutto per mezzo del proprio sito internet www.classicaviva.com, che vende direttamente musica in formato digitale in tutto il mondo con tecnologie di e-commerce, svolge e le seguenti attività: ♦ Selezione e promozione dei migliori musicisti italiani per mezzo della propria Agenzia artisti- Luca Ciammarughi ca. ♦ Incisione di nuovo repertorio classico, principalmente pianistico, ma anche cameristico, affidato soprattutto a nuovi grandissimi talenti. Le incisioni vengono vendute sia nella forma tradizionale di CD che, in formato MP3, nel catalogo on-line del proprio sito Internet www.classicaviva.com. Personaggi e interpreti: ♦ Pubblicazione di nuove composizioni musicali, vendendo gli spartiti e le partiture direttamente sul proprio catalogo on-line.

♦ Pubblicazione di libri, saggi e dispense di argomento musicale, in formato elettronico E-book, Franz Schubert: Luca Ciammarughi sempre direttamente dal proprio catalogo on-line. ♦ Organizzazione di recital e concerti dal vivo dei propri artisti, proponendo tali eventi nel pro- Therese Grob: Silvia Spruzzola prio catalogo on-line ed organizzandoli "chiavi in mano" per Enti, associazioni e comunità locali. Karoline Esztherházy: Monika Lukács ♦ Classica Viva ha dato vita anche a una propria Orchestra sinfonica, che viene proposta per i : Mirko Guadagnini concerti con vari programmi già strutturati, soprattutto del tipo "concerto con solista e orchestra". Classica Viva registra in un proprio studio interamente creato a questo scopo, dotato di nuovissi- : Stefano Ligoratti me e sofisticate apparecchiature digitali e con un ambiente acustico progettato e modellato “ad hoc” dall'Ing. Mario Murace, fondatore e CEO di Chario Loudspeakers, i cui monitor equipaggiano la sala regia. Lo studio è dotato in permanenza di un magnifico pianoforte a coda Yamaha C7. Lo staff tecnico che si occupa delle registrazioni è composto da giovani musicisti ed esperti informatici, all'avanguardia Regia e commento iconografico: nell'utilizzo di tutte le più moderne tecnologie Ines Angelino

stra sinfonica, della quale è Direttore principale, e che ha diretto in diversi concerti. L'ultima Sonata Incide in esclusiva per l’etichetta discografica “ClassicaViva”: il suo primo CD, intitolato “Variazioni … e dintorni” è stato pubblicato nel 2007. “L’Ultima sonata” - Viaggio al centro della vita e della musica di Ines Angelino Franz Schubert, è un’opera teatrale originale, ideata e scritta da Ines Ecco infine una breve presentazione del Fondatore e Presi- Angelino, Fondatore e Direttore di ClassicaViva, e dal pianista e mu- dente di ClassicaViva, che è anche l'Amministratore Unico sicologo Luca Ciammarughi. di New Problem Solving S.r.l., l'azienda di cui ClassicaViva è la divisione editoriale. Nonché colei che ne programma, scrive e manutiene i siti. In questa pièce, ricopre il triplice ruolo di autrice, produttrice e regista, realizzando in tal modo un sogno antico, irresisti- bilmente motivata da una grandissima passione per Schu- bert. Età: quella della nostra Repubblica... Sposata, un figlio musi- cista (bravissimo!). Studentessa molto secchiona, scuola di danza e di pianoforte, Liceo Classico, Facoltà di Filosofia alla Statale di Milano intorno al ‘68 (studiando molto, però). Amando il Teatro, si è diplomata Attrice presso il Piccolo Teatro di Milano (sempre nel ‘68... begli anni, davvero). Per qualche anno ha lavorato a tempo pieno facendo Teatro, radio, televisione, cabaret, e anche come doppiatrice, cantante... e poi… è caduta dal pal- coscenico. Fine della carriera. A questo punto, poiché voleva anche fare la scrittrice ed amava Simone De Beauvoir, ha fatto l’insegnante e contemporaneamente la giornalista (le poesie sono ancora nel casset- to). Intorno al 1980 ha scoperto il personal computer e l’informatica (come dice sempre, la cosa più divertente della vita, dopo il sesso). E allora, raggiunto il minimo pensionabi- le, ha lasciato il posto di ruolo di insegnante e ha aperto una piccola azienda di consulen- za informatica ed aziendale. Anni di duro lavoro, studio, consulenze… come docente, sistemista, sviluppatrice. Si è tolta la soddisfazione di fare il consulente per l'IBM per Lotus Notes, ha sviluppato centinaia di applicazioni… e pian piano è tornata al suo amo- re di gioventù, la musica e l’arte, e ha fondato ClassicaViva. Insomma, ha messo l’informatica al servizio della musica. Lo spettacolo nasce da un’idea di Ines Angelino, immediatamente condivisa con Che altro? Lettrice onnivora ed insaziabile, curiosa tecnologicamente, ama sperimentare slancio dal pianista Luca Ciammarughi, raffinato e profondo interprete schuber- e creare progetti nuovi (e magari anche portarli a termine): come imprenditore, dicono tiano. che sia testarda. Vero, quando ha un obiettivo va sempre avanti fino alla fine. Trasporta- ta dall'entusiasmo degli artisti di ClassicaViva, ha finalmente deciso di tornare al primo E’ un appassionato omaggio a Franz Schubert, che viene, per la prima volta, amore, unendolo alla passione per la grande musica, e si è messa a scrivere per il teatro. rievocato in una messa in scena per il palcoscenico, in alcuni passaggi della sua "L'ultima sonata", scritto in collaborazione con il pianista Luca Ciammarughi, che è vita, e fatto rivivere nelle sue vicende biografiche e nella sua musica, che viene anche il protagonista dello spettacolo, è il suo primo lavoro teatrale. Pagina 22 Pagina 3

interpretata, dal vivo, dal protagonista, (il pianista Luca Ciammarughi), e dagli altri per- Nell’A.A. 2007-2008 consegue a pieni voti anche la Lau- sonaggi, che cantano e suonano per noi alcuni dei suoi più noti Lieder. rea di II livello in pianoforte, frequentando nel frattem- La vicenda viene rappresentata come davvero dovette svolgersi: dal primo amore con il po l’ultimo anno del corso superiore di Composizione soprano Therese Grob, al rapporto con il suo grande amico Franz Von Schober, alle Tradizionale e del Corso di Direzione d’Orchestra. prime schubertiadi, che vengono riprodotte in scena, con iLieder di Johann Michael Ha studiato il pianoforte con Maria Gloria Ferrari, Ric- Vogl, alle lezioni di musica alla Contessina Karoline Eszterházy, altro grande amore cardo Risaliti, Leonardo Leonardi, Daniele Lombardi; infelice di Schubert, fino ad arrivare alla fine, con il famoso concerto del 1828, la compo- l'Organo con Eva Frick Galliera e con Ivana Valotti; il sizione delle ultime opere (tra cui l’Ultima Sonata, la D 960, che dà il titolo alla pièce)… Clavicembalo con Ruggero Laganà e Maria Cecilia Fari- fino al tragico epilogo finale. na; Composizione con Paolo Arcà e Mario Garuti; Dire- Questo lavoro è frutto di un lungo, accurato e quasi maniacale studio filologico sulla vita zione d'Orchestra con Julius Kalmar, Herbert Handt e e sulle opere di Schubert, che tende a rappresentare tutto con la massima fedeltà storica Daniele Agiman. possibile, ma anche con profonda e meditata aderenza psicologica all’anima di questo Ha fin da subito affiancato allo studio un’attività con- grandissimo compositore, senza fermarsi all’agiografia o alle tesi preconcette (come certistica molto intensa, esibendosi per importanti enti concertistici sia in Italia che quella, oggi molto di moda, della sua presunta omosessualità). Ma è anche un lavoro che all’estero, nelle vesti di solista (sia come pianista, che come organista e clavicembalista), vuole avvicinare il grande pubblico, i giovani, gli studenti, alla figura di Schubert, e Direttore d’Orchestra e camerista. quindi fare opera divulgativa. Si dedica con grande entusiasmo alla riscoperta di compositori e composizioni poco esegui- Da qui, la scelta di presentare, tra i tanti capolavori pianistici e liederistici che si ascolte- te dal Rinascimento ai nostri giorni. In tal senso ha in progetto la registrazione dell’integrale ranno, anche brani musicali molto noti, come l’“Ave Maria”, o la Sinfonia “Incompiuta”. pianistica per pianoforte solo di Ferruccio Busoni. Su tutto, domina il fascino della musica dal vivo, di bravissimi musicisti che diventano Ha collaborato con compositori ed esecutori di chiara fama tra cui: Sergio Calligaris (prima anche attori, di uno spettacolo che non è un concerto, ma una vera e propria rivisitazione esecuzione assoluta in qualità di Direttore del “Doppio Concerto per pianoforte e flauto e musicale e musicologica, con l’incanto che solo una messinscena teatrale può dare. orch. d’archi op. 37b” solisti: Stefania Mormone, Stefano Maffizzoni), Daniele Lombardi Dal nostro network di appassionati melomani, lo dedichiamo con umile e incontenibile (“Le parole taciute” per pianoforte; “Sinfonia II”, “Sinfonia III”, “Threnodia for the victims entusiasmo alla memoria del grandissimo Schubert, e a tutti gli amanti della musica. 9/11” per 21 pianoforti), Carlo Florindo Semini (“Ecclesiae”, “Divertimento preistorico”, “Incontri” per pianoforte).

E’ vincitore di diversi premi in Concorsi nazionali ed internazionali: l’ultimo è quello al Franz Schubert Concorso di Castrocaro per l’“XI Rassegna dei migliori diplomati 2006 (Premio SIAE)” con la seguente motivazione: “La sua appassionata esibizione, ricca di intense emozioni ha col- Franz Peter Schubert nacque il 31 gennaio 1797 a Lichtental, piccolo sobborgo viennese. pito la Commissione che, senza indugio, ha deciso di assegnargli tale Premio. La splendida Il padre, Franz Theodor, era un maestro di scuola, attività che gli procurò il conferimento esecuzione di un compositore assai complesso da proporre quale Johann Sebastian Bach ha della cittadinanza onoraria viennese. La madre, Elizabeth Vietz, diede quattordici figli al rapito il pubblico per il rigore formale e per la chiarezza timbrica negli intricati giochi poli- marito - dei quali solo quattro sopravvissero - prima di morire nel 1812. Schubert padre fonici, così come anche la sua spiccata fantasia musicale, ricca di colori "sinfonici", mostrata si risposò con Anna Kleyenbock. nell'interpretazione de "La Vallee d'Obermann" di Franz Liszt. Si assegna tale Premio con l'augurio di una carriera ricca di successi.” La formazione di maestro di scuola permise a Franz Theodor di impartire ai figli le basi Nel settembre 2007 ha partecipato al Festival Internazionale "MITO", sia a Milano che a dell'istruzione musicale. Il piccolo Franz, dopo aver recepito molto velocemente tutto Torino, con un concerto pianistico dedicato ai bambini, "Children's Corner". quel che il padre poteva insegnargli (i rudimenti del violino), fu mandato a lezione pres- so l'organista della parrocchia, Michael Holzer. Anche da quest'ultimo Franz apprese Direttore Artistico del Network musicale “ClassicaViva”, ne ha fondato l’omonima Orche-

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Prêtre, Muti, Sinopoli, Chailly, Bychkov; come solista nel Ma- cbeth e nel Flauto Magico, sotto la direzione del M° Muti). Nella stagione As.Li.Co. 1999/2000 partecipa, come voce bianca solista, al Flauto Magico di Mozart, sotto la direzione del M° De Martini. Nel 2001 debutta con El Retablo De Maese Pedro di Manuel De Falla nei Teatri d'opera di Siena, Rimini e al Teatro delle Erbe di Napoli sotto la direzione del M° Gorli e con l’orchestra Diverti- mento Ensamble. Del 2006 è invece la partecipazione a Dido and Aeneas di Purcell, nell’ambito del laboratorio Limes 2006, tenuto dal Conservatorio G. Verdi diMilano. Silvia si esibisce poi spesso anche nell'ambito della musica contemporanea: ha eseguito in prima assoluta opere di A. Solbiati, H. Pousseur (assieme all’orchestra dei Po- meriggi Musicali), M. Panni , M. Franceschini, S. Bo, R. Pascal, F. Nieder, C. Galante. Ha preso parte a numerosi concerti nell’ambito di vari festival musicali ed attualmente col- labora con l’Accademia del Teatro alla Scala, partecipando come corista alle produzioni scaligere del Progetto Accademia ed esibendosi come solista in numerosi concerti (dai Ve- sperae Solemnes de Confessore al Teatro degli Arcimboldi sotto la direzione del M° C. Ro- varis ai recital organizzati dall’Accademia nel Ridotto dei palchi “Arturo Toscanini” sotto la direzione del M° A. Caiani). Da due anni tiene concerti di liederistica in duo con il pianista Riccardo Schwartz, con il immediatamente tutto quanto era possibile, e a undici anni partecipò al concor- quale si esibisce all’interno di numerosi festival musicali e stagioni concertistiche, ottenen- so di ammissione per i fanciulli cantori della Cappella Reale. La sua voce, con do ampi consensi di pubblico e di critica. Collabora inoltre con Esagramma, centro di musi- un angelico timbro da soprano, impressionò favorevolmente il direttore della co-terapia orchestrale, partecipando ad alcune delle attività concertistiche promosse Cappella, l'italiano , che giudicò Schubert e un altro piccolo con- dall'Associazione. Dal 2001 studia canto presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano corrente i migliori della sessione. Franz, quindi, lasciò la famiglia per trasferirsi sotto la guida della M° Giovanna Canetti. al Convitto (Stadtkonvikt), dove creò le sue prime composizioni: una Fantasia per pianoforte e alcuni Lieder. I cinque anni di convitto - dal 1808 al 1813 - for- Stefano Ligoratti marono un musicista completo: basti ricordare che la sua prima sinfonia (la D82) porta la data del 1813 (aveva, quindi, sedici anni!). Il suo Maestro di Armo- Stefano Ligoratti è nato a Milano nel 1986. Comincia ad appassionarsi e quindi a studiare nia e contrappunto fu proprio Salieri. musica all’età di 11 anni, perché “folgorato” dalla musica per organo di J. S. Bach, e viene quindi ammesso al conservatorio di Milano, nella classe di “Organo e composizione organi- stica”, all’età di 13 anni. Si iscrive poi contemporaneamente al Corso di pianoforte ed a Schubert era anche un buon esecutore: la sua famiglia suonava spesso in quar- quello di Composizione tradizionale e frequenta il Liceo musicale interno al Conservatorio, tetto: Franz era la viola, suo fratello Ferdinand il primo violino, l'altro fratello, conseguendovi la Maturità artistica nel luglio 2005. Ignaz, il secondo violino, mentre il padre impugnava il violoncello. L'unico ad avvertire errori o stonature era Franz: quando queste venivano dai fratelli, si Nell’a.a. 2005/2006 si diploma in Organo (con 110 e lode) e in Pianoforte (con 110, lode e limitava a sorridere bonariamente; se invece colpevole era suo padre, interrom- menzione d’onore) e consegue il Compimento Medio di Composizione tradizionale (voto peva l'esecuzione e - sempre ridendo - timidamente sottolineava l'imprecisione. 10/10). Nel luglio 2007 consegue anche, a pieni voti, il Diploma di Clavicembalo. Il padre accettava di buon grado il rimprovero.

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Nel 1814 il giovane Franz terminò il suo periodo al convitto e ritornò in fami- Matteo D’Amico (Patto di sangue, Firenze 2009), Filippo del Corno (Aldo Moro, Milano glia, iniziando a lavorare come assistente nella scuola diretta dal padre. Un lavo- 2008), Azio Corghi (Il dissoluto assolto, Teatro alla Scala, Teatro di Lisbona 2006). ro poco gratificante, che non amava perché lo distraeva dalla musica, impegnan- dolo nove ore al giorno. Il 23 maggio 1814, al Teatro di Porta Carinzia in Vienna, Monika Lukács Franz assistette alla rappresentazione del Fidelio di Beethoven. Si narra che, per Monika Lukács, soprano leggero di coloratura, è nata a Mi- potervi assistere, avesse venduto i suoi libri scolastici. Per tutta la vita, infatti, fu skolc (Ungheria) nel 1975. Si è diplomata col massimo dei voti accompagnato da una vera e propria venerazione verso il grande Ludwig. Spin- presso il Conservatorio S. Stefano di Budapest nel 1997. Ha to dall'entusiasmo, scrisse una Messa, che fu eseguita nella parrocchia di Li- studiato presso il Conservatorio” G. Verdi” di Milano, guidata chtental. Fu un buon successo, che coincise con il suo innamoramento per il prima da Adele Bonay e successivamente da Vittorio Terrano- soprano solista, Therese Grob. Dieci giorni dopo, in una sede più prestigiosa (la va,dove si è diplomata con il massimo dei voti nel 2002. Chiesa degli Agostiniani, nel centro della città vecchia) andò in scena una ver- sione perfezionata dell'opera, ormai definitivamente intitolata "Messa in Fa Nel 2005 si è laureata in Musica Vocale da Camera con Stelia maggiore" (D105). Doz, e nell’anno successivo si é laureata in canto lirico con Vittorio Terranova. Ha frequentato inoltre numerosi corsi di Proprio durante quei dieci giorni, inoltre, Franz scrisse anche uno dei suoi Lie- alto perfezionamento tenuti da Jùlia Hamari, Renata Scotto, der più belli e famosi: "Margherita all'Arcolaio" (Gretchen am Spinnrade) Lydia Stix, Helmut Deutsch, Karl Leister, Erik Battaglia, Gu- D118. Seguirono la Seconda Sinfonia, e la Quarta Sinfonia. stav Kuhn. A partire dal 1996 ha tenuto numerosi concerti in Austria, Polonia, Ungheria, Slovenia, Ger- Probabilmente la sua inesauribile vena artistica era anche stimolata dall'amore mania, Francia, Croazia, Israele. In Italia ha cantato per le Serate Musicali, Società del Giar- per Therese Grob, il soprano della Messa in Fa maggiore. Theresa e Franz vole- dino di Milano per la Società del Quartetto e per i concerti degli Amici del Loggione del vano unirsi in matrimonio. Ma il giovane musicista non poteva permettersi di Teatro alla Scala, inoltre ha preso parte a numerosi recitals lirici in diverse città (Milano, formare una famiglia con il modesto compenso da assistente scolastico, e con la Brescia, Roma, Lodi, Mantova, Firenze, Napoli,Venezia). musica, di certo, non poteva sperare di vivere. Quindi il matrimonio sfumò, e Si è esibita con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Silvia Casarin, in un Therese, qualche anno dopo, per volontà della sua famiglia, sposò un ricco for- Galà dell’Opera presso il Teatro Comunale di Firenze e ha tenuto concerti con l’Orchestra naio. Nell'autunno del 1816, Schubert rivoluzionò completamente la sua vita: del Conservatorio di Milano diretta da Gerardo Bizzarro. Ha partecipato al II Festival Inter- ruppe la relazione con Therese, abbandonò scuola e famiglia per dedicarsi esclu- nazionale di Musica da Camera sotto la direzione artistica di Marcello Abbado. Premio Spe- sivamente alla musica, e andò a vivere con il suo amico Franz Von Schober, un ciale al Concorso per i cantanti lirici dell’Europa Forum 2000 di Firenze, promosso dal poliedrico quanto disordinato artista, affascinante quanto inconcludente, che gli Lions Club; Terzo Premio al Concorso” Assami” per i cantanti lirici, vincitrice del XII Con- aveva offerto ospitalità. Nel 1817, Schubert fu però costretto a rientrare in fami- corso Nazionale della Società Umanitaria nel 2002. Ha vinto il secondo premio di Musica glia, in quanto la madre di Schober impose al figlio di lasciare Vienna. Vocale da Camera di Rotary di Milano nel 2003. Ha registrato CD per la Sarx Records e per Stradivarius. Ha registrato per la per la Radio Svizzera, RAI 3 e per la TV Giapponese. Svol- Quello che seguì fu un periodo traumatico per Schubert, che dovette umiliarsi a ge attività concertistica con repertorio lirico e da camera in Italia e all’estero. Attualmente riprendere il lavoro nella scuola del padre: ne è sicura testimonianza l'impres- collabora con il Coro Filarmonico del Teatro alla Scala. sionante numero di lavori incompiuti di questo periodo. (Ciò nonostante, videro allora la luce sette Sonate per pianoforte, una sessantina di Lieder e vari brani Silvia Spruzzola orchestrali). Egli temeva di non riuscire più a comporre e si sentiva un musicista Silvia Spruzzola, soprano, nasce nel 1984 a Milano. A 11 anni entra a far parte del Coro di fallito. Così, nel luglio 1818, accettò l'incarico di precettore di musica delle due Voci Bianche del Teatro alla Scala diretto dal M° B. Casoni e viene selezionata per la parteci- figlie Marie e Karoline del conte Johann Karl Eszterhàzy, in Ungheria. La pazione a molte delle produzioni scaligere (come corista sotto ladirezione dei M° Abbado, posizione di precettore lo collocava nell'ambito della servitù, con la quale Schu-

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Mirko Guadagnini, tenore bert divise tavola e alloggio. Tuttavia, egli intrecciò con tutti ottimi rapporti, spinto dalla curiosità verso gli altri e dalla sua innata sensibilità. Grazie alla sua voce calda e versatile, il suo repertorio spazia dalla musica barocca a quella liederistica, passando da Mozart Schubert fece ritorno a Vienna nel novembre 1818, stabilendosi a casa di un ami- fino alla specializzazione di autori contemporanei. co, il poeta . Come unica attività conservò le lezioni di musi- A partire dal 1998, quando si aggiudica il concorso e debutta ca alle contessine Eszterhàzy, tornate anch'esse in città. Inoltre, un amico che gli con l‘As.Li.Co, la sua carriera è tutta in ascesa: esordisce in aveva presentato Shobert, il baritono Johann Michael Vogl, che in seguito a- opere come Don Giovanni, Il flauto magico, Gianni Schicchi, vrebbe regalato le migliori interpretazioni dei Lieder nelle "schubertiadi", gli The Rake’s progress, Il pirata, Il matrimonio segreto, L’Otello procurò una scrittura presso il Teatro di Porta Carinzia, per il quale scrisse l'atto di Verdi, collaborando con direttori di fama mondiale come unico "I fratelli gemelli". La notorietà era ben lontana, ma quello fu, in ogni caso, Riccardo Muti, Marcello Viotti, Bruno Campanella, R. Abbado, un periodo florido per la composizione: Franz componeva soprattutto Lieder, M. Whun Chung, D. Renzetti, E. Pidò, J. E. Gardiner, M.Panni che circolavano nei salotti. Scrisse così ancora altri cento Lieder, la Sinfonia n° 5 e grandi registi come P.L.Pizzi, D. Abbado, M. Hampe, W. e la Messa n° 4. Tra i moltissimi Lieder che Schubert compose in quegli anni, Decker e John Cox. uno tra tutti merita di particolare attenzione: "Il re degli Elfi" (Erlkönig), su liriche di Goethe. Secondo la narrazione di Josef von Spaun, uno dei più intimi La sua carriera solistica lo porta a cantare nei teatri più importanti come il Teatro alla Sca- amici di Schubert, "...egli andava su e giù con il libro in mano. Improvvisamente la, Chatelet a Parigi, Nazionale di Praga, Regio di Torino, Cuvilliès di Monaco di Baviera, si sedette e in un attimo, alla velocità di chi scrive di getto, la ballata era compo- Opèra di Lione, Opera di Seoul, Opèra di Montecarlo, La Fenice di Venezia, Comunale di sta". Bologna, Verdi di Firenze, Comunale di Firenze, Grand Theatre di Ginevra, Comunale di Modena, Opèra di Montpellier, Auditorio di Madrid, l’Opera di Roma. Accanto ai Lieder uscirono le sue prime composizioni per pianoforte, tra cui Intensissima è l’attività concertistica con orchestre di fama mondiale: Orchestra del Teatro trentasei valzer e le Otto Variazioni per pianoforte a quattro mani Op. 10 (D624), alla Scala, Radio France, Accademia di Santa Cecilia, Orchestra rivoluzionaria e romantica, dedicate a Beethoven. Tuttavia, nemmeno quest'atto favorì l'incontro tra i due, Accademia Bizantina, L’Europa galante, Les Arts Florissants, La Venexiana, Orchestra che pure abitavano nella stessa città. Conobbe, invece, Carl Maria von Weber, della Toscana, Orchestra del Maggio Fiorentino, Orchestra Verdi, Pomeriggi musicali. giunto a Vienna per la rappresentazione del suo "Franco cacciatore". La capitale austriaca viveva, al tempo, un'eccezionale stagione musicale, che ebbe il culmi- Ha all’attivo numerose incisioni discografiche tra cui Arianna di B.Marcello (Chandos’99), ne con l'arrivo di Gioacchino Rossini, nel 1822. Stimolato dall'ambiente partico- il Memet di Sammartini (Dynamic’01) e L’Orfeo di Monteverdi (Glossa 2006). larmente vivace, Schubert compose alcuni tra i suoi capolavori: la "Messa in la Vince il Grammy Awards, Choc du Monde e Premio Amadeus con L’Orfeo di Monteverdi bemolle maggiore D678", il quintetto con pianoforte "La trota" D667, le sinfonie (La venexiana, Claudio Cavina) come migliore disco di opera barocca del 2008. Quinta, Sesta, Settima e Ottava (quest'ultima conosciuta con il nome di "Incompiuta"), il Lied "La morte e la fanciulla". Risale al 1822 anche la composi- Approfondisce assieme a grandi maestri del barocco come J. E. Gardiner, W. Christie, P. zione della rivoluzionaria "Wanderer Fantasie" per pianoforte. Neumann, O. Dantone, F.Biondi ed E.Onofri in particolare il repertorio haendeliano come Alcina, Rinaldo, Il Messia e il trittico Monteverdiano: l’Orfeo, L’incoronazione di Poppea e Il ritorno di Ulisse in patria e altri classici del ‘600/’700 come Purcell, Haydn, Pergolesi, A sostentare il musicista provvedevano parenti e amici, in cambio della musica G.B. Sammartini, B. Marcello. che egli donava loro. Franz visse cosi la condizione tipica del libero artista, ma in maniera profondamente diversa da quella di suoi illustri colleghi quali Mo- Abbina al repertorio barocco anche una superspecializzazione nel repertorio sacro zart e Beethoven. Questi, per sopravvivere, si erano prodigati su tutti i fronti, (centinaia di concerti a partire da Guillaume de Machaut fino all’integrale delle messe di componendo concerti, suonando in pubblico, eseguendo - anche nell'anonimato Mozart) e repertorio contemporaneo operistico/cameristico: Ivan Fedele (Antigone, Firen- - lavori su commissione. Schubert, al contrario, era pressoché sconosciuto al ze- Premio Abbiati 2007), Hans Werner Henze (Phaedra, Firenze- premio Abbiati 2008), pubblico. E pensare che sino a quel momento allora aveva già scritto circa cin- quecento composizioni, cioè quasi la metà della sua produzione! Pagina 18 Pagina 7

Gli editori musicali ne ignoravano quasi completamente l'esistenza. In altre pa- no, allo Spazio Teatro 89, al Circolo Volta; nel 2005 ha role, egli visse la condizione del compositore, esclusivamente dedito alla propria tenuto un recital solistico per l’Orchestra Sinfonica G. arte, soltanto grazie al mecenatismo degli amici. Nel 1821, ad esempio, furono Verdi presso l’Auditorium di Milano (“Da Bach a Be- pubblicati sette quaderni contenenti circa venti Lieder, a cura degli amici, che si rio”) e ha aperto la stagione estiva dei “Notturni in unirono in una specie di consorzio editoriale per dare alle stampe i suoi lavori. Villa” . Nel 1823, a poco più di venticinque anni, Schubert divenne comunque abbastan- Si è esibito al Festival Taormina Arte e S. Severina, a za noto nella capitale. Parigi nella Salle Cortot e a Nice nel Musée d’art Con- temporaine, a Villa Ephrussi-Rotschild, nel Monastère Ma la sua fama veniva frenata dal suo aspetto fisico, che lo penalizzava nell'alta de Cimiez. Recentemente ha eseguito da solista il Con- società del tempo (gli Amici lo chiamavano "schwammerl", cioè funghetto, a certo in re minore BWV 1052 di J. S. Bach nel Santuario causa della grossa testa incassata nel piccolo corpo grasso). In quell'anno, pur- di Caravaggio, con l’Orchestra Camerata dei Laghi troppo, egli si ammalò poi anche di una malattia venerea, dalla quale tentò di diretta da Andrea Rizzi, insieme alla quale eseguirà nel guarire con una cura al mercurio, che però gli causò la temporanea perdita dei prossimo autunno il Concerto K 491 di Mozart. capelli. Seguì un lungo periodo di grande infelicità e depressione. Dal 2002 al 2005 è stato pianista e cembalista della se- zione italiana dell’ European Union Youth Orchestra; Dai primi mesi del 1826 gli amici del musicista intensificarono i cicli di serate a con questo ensemble ha ottenuto dalla fondazione Autunno Musicale a Como il premio base di balli e salsicce (Wurstelball), passate alla storia come "schubertiadi", Cosima Liszt 2004 in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Dallapic- durante le quali la musica di Franz accompagnava buone cene della compagnia. cola e Petrassi. Si è esibito a Palazzo Albrizzi di Venezia e a Stresa. Ha frequentato master- Teatro di queste riunioni erano le abitazioni di Von Schober o di Josef von class con J. Rouvier, Nelson Delle Vigne, G. Kuhn, Fou Ts’ Ong, Renato Rivolta, Guido Spaun. Ma talvolta esse venivano tenute in qualche caffè dove si faceva musica, Salvetti, Emanuela Piemonti, Françoise Ogeas e Paul Badura-Skoda, che gli ha attribuito secondo la migliore tradizione viennese. una borsa di studio per l’esecuzione della Sonata D 960 in Si b Magg di Schubert.

Le case editrici pubblicavano solo Lieder, e ignorarono grandi opere quali il Ha studiato inoltre clavicembalo con Ruggero Laganà. Nell’estate 2005 e 2006 è stato borsi- Quartetto per archi in re minore tratto dal Lied "La morte e la fanciulla", il sta all’Académie d’été de Nice nella classe “Chant-Piano” del celebre liederista Dalton Bal- Quartetto in sol maggiore, la Sonata in sol maggiore per pianoforte e il Trio in dwin, di cui è assistente come pianista collaboratore durante i suoi master in Italia. Si dedi- si bemolle maggiore. Inoltre, Schubert perse anche il concorso per diventare ca all’esplorazione pianistica della musica cembalistica di J. P. Rameau, che ha registrato Kappellmeister di corte, ruolo fino ad allora ricoperto da Antonio Salieri: il po- per Radio Classica. E’ laureando in Lettere all’Università degli Studi di Milano. Ha pubbli- sto andò al direttore del teatro imperiale, Joseph Weigl. Infine, egli tentò di far cato alcuni saggi dedicati ai Goethe-Lieder di Schumann nel volume “I canti dell’ultimo rappresentare un'opera teatrale, ma la censura operò sul libretto (Il conte di Schumann” (Edizioni ETS), a cura di Guido Salvetti. Gleichen) e quando si presentò al concorso da vicedirettore del teatro di Porta Di prossima uscita anche alcuni saggi sulle “Mélodies” di Poulenc e Debussy. Ha scritto Carinzia fu ancora respinto. per Stradivarius, Milano Finanza, Radio Classica News e note di sala per i Concerti nel Sull'onda di queste delusioni giunse il 1827, che vide l'edizione di ventiquattro Chiostro del Conservatorio, la Filarmonica del Conservatorio e gli Archi della Scala. Lieder con il titolo “Winterreise” ("Il viaggio d'inverno"). Sempre più chiuso verso l'esterno, Franz rivelava tutta la sua malinconia attraverso la composizio- Conduce su Radio Classica “Ultimo grido”, “Il pianista” e “La pantera rosa”, trasmissio- ne e la scrittura musicale, unici linguaggi da lui prediletti. ne dedicata alla musica nel cinema. E’ coauture e protagonista della pièce teatrale “L’ultima sonata”. Di quegli anni, precisamente del 1828, furono anche i meravigliosi "Improvvisi" e i "Momenti musicali" al pianoforte, la "Fantasia in fa minore" per pianoforte a quattro mani, unico pezzo di Franz dedicato a Karoline Eszterhàzy, la Messa

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Ständchen—Schwanengesang - Serenata—Il canto del cigno in mi bemolle e la Grande Sinfonia in do maggiore (giudicata ineseguibile da Traduzione di Caterina Sangineto parte della Società degli amici della musica...), oggi assai famosa e nota come la D957—L. Rellstab "Nona" o "La grande" D944. Leise flehen meine Lieder I miei canti sommessamente implorano Durch die Nacht zu Dir; Te nella notte; In den stillen Hain hernieder, Giù nel quieto boschetto, Tutti questi lavori rimasero a lungo sepolti nei suoi cassetti, e vide la luce decine Liebchen, komm’zu mir! Tesoro, vieni a me! di anni dopo la sua morte, avvenuta 19 novembre di quello stesso anno, in Flüsternd schlanke Wipfel rauschen Le cime slanciate degli alberi mormorano Nella luce della luna, seguito ad un febbre tifoide contratta dopo un viaggio estivo ad Eisenstadt, per In des Mondes Licht, rendere omaggio alle spoglie di Franz Joseph Haydn. Des Verräters feindlich Lauschen Non temere, mia cara, Fürchte, Holde, nicht. Che il traditore nemico ci ascolti. Horst die Nachtigallen schlagen? Senti cantare gli usignoli? Moriva così, a soli trentun anni, un immenso genio incompreso, che solo nel Ach! Sie flehen Dich, Ah! Ti supplicano, secondo Ottocento avrebbe trovato la gloria meritata e mai tributatagli. Il mon- Con i toni di dolci lamenti Mit der Töne süßen Klagen do perdeva così il grande Franz, il ragazzo che, a soli quindici anni, si poneva Sie verstehn des Busens Sehnen, Comprendono lo struggimento del cuore, Conoscono la pena d’amore, con una certa disperazione la domanda. "Cosa si può ancora fare, in musica, Kennen Liebesschmerz, dopo Beethoven?" Non lo seppe mai, ma la risposta l'avrebbe data lui stesso, Rühren mit den Silbertönen Smuovono con i toni argentini con la sua musica meravigliosa. Una musica talmente "superiore" che molti ese- Jedes weiche Herz. Ogni cuore gentile. Laß auch Dir das Herz bewegen, Lascia che anche il tuo cuore si smuova, cutori esitano addirittura ad affrontarla. Una musica che definirei "assoluta", Liebchen, höre mich! Tesoro, ascoltami! fuori dal tempo e dalla storia. Bebend harr’ ich Dir entgegen! Fremente ti aspetto con ansia! Vieni, fammi felice! Komm’, beglücke mich!

Il pianista Luca Ciammarughi Luca Ciammarughi ha iniziato gli studi musicali con Cristina Serralunga. Allievo di Paolo Bordoni, si è diplomato al Conservatorio “G.Verdi” di Milano con il massimo dei voti e la lode. Presso la stessa istituzione ha conseguito la laurea triennale in musica vocale da ca- mera con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Stelia Doz, e la laurea biennale in pianoforte a indirizzo concertistico con 110/110. Oltre al repertorio solistico, ha un’intensa attività cameristica e liederistica. Suona in duo con il gemello violinista Jacopo, insieme al quale ha vinto concorsi nazionali e internazionali. Nel Luglio 2008 ha vinto il “premio come miglior duo” al “Concorso in- ternazionale di Musica Vocale da Camera Città di Conegliano” insieme al soprano Sakiko Abe. Si è aggiudicato il premio “Rotary” in trio con il soprano Barbara Vignudelli e il flautista Ernesto Casareto e ha preso parte alle celebrazioni mozartiane 2006 in duo con il soprano Monika Lukacs. A Milano si è esibito nelle Sale Verdi e Puccini con la Società dei Concerti e nel Chiostro del Conservatorio, al Teatro Dal Verme per i Pomeriggi Musicali-Società del Quartetto, al Circolo Filologico, alla Triennale, alla Società Umanitaria, al Museo Diocesa-

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Ecco i testi dei Lieder eseguiti nella pièce, con a fianco la traduzione italiana a cura di Caterina Sangineto: Ave Maria Ave Maria Ellens Gesang III - D837 Il canto di Elena III Gretchen am Spinnrade Margherita all'arcolaio Walter Scott - A. Storck traduzione di Caterina Sangineto J. W. Goethe, da Faust (Traduzione di Caterina Sangineto) Ave Maria! Jungfrau mild, Ave Maria! Vergine dolce, Erhöre einer Jungfrau Flehen, Esaudisci la supplica di una vergine, Meine Ruh’ ist hin, La mia pace se n’è andata, Aus diesem Felsen starr und wild Che da questa rupe inclemente e selvaggia Mein Herz ist schwer; Il mio cuore è pesante; Soll mein Gebet zu dir hinwehen. Possa la mia preghiera giungere a te. Ich finde sie nimmer Non la ritroverò più, Wir schlafen sicher bis zum Morgen, Dormiremo al sicuro fino al mattino, Und nimmermehr. Mai più. Ob Menschen noch so grausam sind. Per quanto crudeli siano gli uomini. Wo ich ihn nicht hab’, Dove io non lo posso avere, O Jungfrau, sieh der Jungfrau Sorgen, O Vergine, guarda i tormenti di una vergine, Ist mir das Grab, E’ la mia tomba, O Mutter, hör ein bittend Kind! O Madre, ascolta una figlia implorante! Die ganze Welt Il mondo intero Ave Maria! Ave Maria! Ist mir vergällt. Mi è avvelenato. Ave Maria! Reine Magd! Ave Maria! Ave Maria! Vergine pura! Mein armer Kopf La mia povera testa Der Erde und der Luft Dämonen, I demoni della terra e dell'aria, Ist mir verrückt, E’ impazzita, Von deines Auges Huld verjagt, Cacciati dalla benevolenza dei tuoi occhi, Mein armer Sinn La mia povera mente Sie können hier nicht bei uns wohnen, Non possono dimorare fra noi. Ist mir zerstückt. Si è frantumata. Wir woll'n uns still dem Schicksal beugen, Vogliamo in silenzio inchinarci al destino, Nach ihm nur schau’ ich Guardo soltanto verso di lui Da uns dein heil'ger Trost anweht; Poiché il tuo santo conforto ci avvolge; Zum Fenster hinaus, Fuori dalla finestra, Der Jungfrau wolle hold dich neigen, Chinati graziosamente su questa vergine, Nach ihm nur geh’ ich Per lui soltanto Dem Kind, das für den Vater fleht. Sulla figlia che implora per il padre. Aus dem Haus. Esco di casa. Ave Maria! Ave Maria! Sein hoher Gang, La sua andatura solenne, Sein' edle Gestalt, La sua nobile figura, Der Leiermann—Die Winterreise - L’uomo dell’organetto Seines Mundes Lächeln, Il sorriso della sua bocca, Traduzione di Caterina Sangineto Seiner Augen Gewalt. Il potere dei suoi occhi. D911 -Wilhelm Müller Und seiner Rede E il suo discorso Drüben hinterm Dorfe Laggiù dall'altra parte del paese Zauberfluß, Dal magico flusso, Steht ein Leiermann, C‘è un uomo con l‘organetto. Sein Händedruck La stretta della sua mano Und mit starren Fingern E con le dita intirizzite Und ach, sein Kuß! E, ah! il suo bacio! Dreht er, was er kann. Gira la manovella, come meglio può. Mein Busen drängt Il mio petto si slancia Barfuß auf dem Eise A piedi nudi sul ghiaccio Sich nach ihm hin. verso di lui. Wankt er hin und her, Barcolla qua e là, Ach dürft’ ich fassen Ah! potessi afferrarlo Und sein kleiner Teller E il suo piattino Und halten ihn, E tenerlo stretto, Bleibt ihm immer leer. Rimane sempre vuoto. Und küssen ihn E baciarlo Keiner mag ihn hören, A nessuno va di ascoltarlo, So wie ich wollt’, Così come vorrei, Keiner sieht ihn an, Nessuno gli rivolge uno sguardo, An seinen Küssen Dei suoi baci Und die Hunde knurren E i cani ringhiano Vergehen sollt’! Dovessi morire! Um den alten Mann. Intorno al vecchio. Und er läßt es gehen Ed egli lascia andare Alles, wie es will, Tutto, come vuole, Dreht, und seine Leier Gira, e il suo organetto Steht ihm nimmer still. Non è mai silenzioso. Wunderlicher Alter, Strano vecchio, Soll ich mit dir gehn? Devo venire con te? Willst zu meinen Liedern Vuoi ai miei canti Deine Leier drehn? accompagnare il tuo organetto? Pagina 10 Pagina 15

Die Sehnsucht du Sei la nostalgia An die Musik Alla musica Und was sie stillt. E ciò che essa placa. Traduzione di Caterina Sangineto Ich weihe dir Consacro a te Franz Von Schober Voll Lust und Schmerz Pieno di gioia e dolore

Zur Wohnung hier Come residenza Du holde Kunst, in wieviel grauen Stunden, O arte sublime, in quante ore grigie, Mein Aug‘ und Herz. I miei occhi e il mio cuore. Wo mich des Lebens wilder Kreis umstrickt, Quando il cerchio selvaggio della vita mi Kehr ein bei mir, Entra in me Hast du mein Herz zu warmer Lieb entzunden, stritola, Und schließe du E richiudi Hai infiammato il mio cuore di caldo amore, Still hinter dir In silenzio dietro di te Hast mich in eine beßre Welt entrückt! Mi hai trasportato in un mondo migliore! Die Pforten zu. La porta. Oft hat ein Seufzer, deiner Harf entflossen, Sovente un sospiro, che sgorga dalla tua arpa, Treib andern Schmerz Allontana ogni altro dolore Un tuo dolce, divino accordo Aus dieser Brust! Da questo petto! Ein süßer, heiliger Akkord von dir M'ha dischiuso il cielo di tempi migliori, Voll sei dies Herz Che questo cuore sia pieno Den Himmel beßrer Zeiten mir erschlossen, O arte sublime, io te ne ringrazio! Von deiner Lust. Della tua gioia. Du Holde Kunst, ich danke dir dafür! Dies Augenzelt Questo sguardo Il Viandante—D493 Von deinem Glanz Dal tuo splendore Traduzione di Maria Petrescu Allein erhellt, Solo illuminato Der Wanderer - D 493 O füll es ganz! Oh, riempilo completamente! di Georg Philipp Schmidt von

Am Feierabend D 795 – Die schöne Alla sera di festa—la bella Lübeck Vengo dalla montagna, Ich komme vom Gebirge her, E’ nebbiosa la valle, in tempesta il mare. Müllerin mugnaia Io vago silenzioso, ben poco felice, Traduzione di Maria Petrescu Es dampft das Tal, es braust das Meer. von W. Müller E sempre il mio sospiro chiede: dove? Ich wandle still, bin wenig froh, Hätt‘ ich tausend Avessi mille Il sole qui mi sembra così freddo, Arme zu rühren! Und immer fragt der Seufzer, wo? braccia da muovere! I fiori appassiti, la vita vecchia, Könnt ich brausend Die Sonne dünkt mich hier so kalt, Potessi girare E ciò che dicono, suono vuoto; Die Räder führen! Die Blüte welk, das Leben alt, le ruote rumorose! Io sono ovunque uno straniero. Könnt ich wehen Und was sie reden, leerer Schall; Potessi volare Durch alle Haine! Dove sei, mia amatissima terra? Per tutti i boschi! Ich bin ein Fremdling überall. Könnt ich drehen Cercata, desiderata e mai conosciuta, Potessi spingere Wo bist du, mein geliebtes Land? Alle Steine! La terra, la terra così verde di speranza, Tutte le macine! Gesucht, geahnt, und nie gekannt, Daß die schöne Müllerin La terra, dove fioriscono le mie rose. Così che la Bella Mugnaia Das Land, das Land so hoffnungsgrün, Merkte meinen treuen Sinn! notasse i miei sinceri sentimenti. Dove camminano i miei amici, Ach, wie ist mein Arm so schwach! Das Land, wo meine Rosen blühn. Ahimè, come è debole il mio braccio! Dove risorgono i miei morti, Was ich hebe, was ich trage, Wo meine Freunde wandeln gehn, Tutto ciò che sollevo, trasporto, La terra che parla la mia lingua, Was ich schneide, was ich schlage, Wo meine Toten auferstehn, taglio, abbatto, O terra, dove sei?... Jeder Knappe tut mir‘s nach. Das Land, das meine Sprache spricht, qualunque garzone lo sa fare. Und da sitz ich in der großen Runde, Io vago silenzioso, ben poco felice, Ed ora sto all'appello, O Land, wo bist du? . . . In der stillen kühlen Feierstunde, E sempre il mio sospiro chiede: dove? nella sera silenziosa e fresca, Ich wandle still, bin wenig froh, Und der Meister spricht zu allen: Una voce misteriosa mi risponde: e il padrone dice a tutti: Und immer fragt der Seufzer, wo? Euer Werk hat mir gefallen; "Là, dove tu non sei, là è la felicità." bravi, il vostro lavoro mi è piaciuto, Im Geisterhauch tönt's mir zurück: Und das liebe Mädchen sagt e la cara fanciulla dice: Allen eine gute Nacht. "Dort, wo du nicht bist, dort ist das Glück." a tutti una buona notte.

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Erlkönig D 328 Il re degli Elfi Litanei - D 343 Litanei - D 343 di Johann Wolfang Von Goethe traduzione di Maria Petrescu di J. G. Jacobi traduzione di Maria Petrescu Ruh'n in Frieden alle Seelen, Wer reitet so spät durch Nacht und Wind? Chi cavalca così tardi attraverso la notte e il vento? Die vollbracht ein banges Quälen, Riposino in pace tutte le anime, Es ist der Vater mit seinem Kind; E' il padre con suo figlio; Die vollendet süßen Traum, Quelle il cui pauroso tormento è passato, Er hat den Knaben wohl in dem Arm, Ha il fanciullo tra le braccia, Lebenssatt, geboren kaum, Quelle i cui dolci sogni sono finiti, Er faßt ihn sicher, er hält ihn warm. Lo regge saldamente, lo tiene al caldo. Aus der Welt hinüber schieden: Quelle sazie di vita, quelle appena nate Alle Seelen ruhn in Frieden! Che hanno lasciato questo mondo: “Mein Sohn, was birgst du so bang dein Gesicht?” “Figlio mio, perché nascondi il volto così impaurito?“ Und die nie der Sonne lachten, Tutte le anime riposino in pace! “Siehst, Vater, du den Erlkönig nicht? “Padre, non vedi il re degli elfi? Unterm Mond auf Dornen wachten, E quelle che non hanno mai sorriso al sole, Den Erlkönig mit Kron‘ und Schweif?” Il re degli elfi con la corona e la coda?" Gott, in reinen Himmelslicht, Che vegliavano sotto la luna su letti di spine, “Mein Sohn, es ist ein Nebelstreif.” “Figlio mio, è una striscia di nebbia." Einst zu sehn von Angesicht: Per vedere un giorno faccia a faccia Alle die von hinnen schieden, Dio, nella pura luce del cielo: Du liebes Kind, komm‘, geh‘ mit mir! "Mio caro bimbetto, su, vieni con me! Alle Seelen ruhn in Frieden! Tutte quelle che da qui se ne sono andate, Gar schöne Spiele spiel‘ ich mit dir; Splendidi giochi giocherò con te; Tutte le anime riposino in pace!

Manch bunte Blumen sind an dem Strand, Molti fiori colorati crescono sulla riva, Meine Mutter hat manch gülden Gewand. Mia madre ha molte vesti d’oro. Auf dem Wasser zu singen -D 774 Da cantare sull’acqua ”Mein Vater, mein Vater, und hörest du nicht, “Padre mio, padre mio! E non senti, Friedrich Leopold Graf zu Stolberg Traduzione di Caterina Sangineto Was Erlenkönig mir leise verspricht?” Ciò che il Re degli elfi sommessamente mi Mitten im Schimmer der spiegelnden Wellen Nello scintillìo delle onde specchianti “Sei ruhig, bleibe ruhig, mein Kind: promette?” Gleitet, wie Schwäne, der wankende Kahn; Scivola come un cigno la barca ondeggiante; In dürren Blättern säuselt der Wind.” "Stai tranquillo, stai calmo, figlio mio: Ach, auf der Freude sanftschimmernden Wellen Ah, sulle onde dolcemente scintillanti di gioia “Willst, feiner Knabe, du mit mir gehn? Tra le foglie secche sibila il vento." Gleitet die Seele dahin wie der Kahn: L'anima scorre, come la barca: Meine Töchter sollen dich warten schön; Vuoi venire con me, bel fanciullo? Denn von dem Himmel herab auf die Wellen Perché dal cielo fin giù sulle onde Meine Töchter führen den nächtlichen Reih'n Le mie figlie si prenderanno buona cura di te; Tanzet das Abendrot rund um den Kahn. Danza il crepuscolo attorno alla barca. Und wiegen und tanzen und singen dich ein.” Le mie figlie guidano le danze notturne Über den Wipfeln des westilichen Haines Sopra le cime del boschetto a ponente Ti culleranno e balleranno e ti canteranno la Winket uns freundich der rötliche Schein. il rossastro bagliore ci saluta amichevolmente. “Mein Vater, mein Vater, und siehst du nicht dort ninnananna." Unter den Zweigen des östlichen Haines Sotto i rami del boschetto a levante Erlkönigs Töchter am düstern Ort?” “Padre mio, padre mio, non vedi laggiù Säuselt der Kalmus im rötlichen Schein; Sussurra la canna nel rossastro bagliore; “Mein Sohn, mein Sohn, ich seh' es genau: Le figlie del re degli elfi in quel luogo oscuro?” Freude des Himmels und Ruhe des Haines gioia del cielo e quiete del bosco Es scheinen die alten Weiden so grau.” “Figlio mio, figlio mio, vedo precisamente: Atmet die Seel im errötenden Schein. respira l'anima nel vermiglio bagliore. Brillano i vecchi salici così grigi." ”Ich liebe dich, mich reizt deine schöne Gestalt; “Ti amo, mi attira la tua bella figura, Ach, es entschwindet mit tauigem Flügel Ahimè, si dissolve su ali di rugiada Und bist du nicht willig, so brauch' ich Gewalt.” E se non vuoi venire, userò la forza. Mir auf den wiegenden Wellen die Zeit. Il mio tempo, sulle onde cullanti. “Mein Vater, mein Vater, jetzt faßt er mich an! “Padre mio, padre mio, ora mi afferra! Erlkönig hat mir ein Leids getan!” Il re degli elfi mi ha fatto male!" Morgen entschwindet mit schimmerndem Flügel Domani svanirà con ali splendenti Dem Vater grauset's, er reitet geschwind, Il padre inorridisce, cavalca veloce, Wieder wie gestern und heute die Zeit, Di nuovo il tempo come ieri e oggi. Er hält in Armen das ächzende Kind, Tiene tra le braccia il bimbo gemente, Bis ich auf höherem, strahlendem Flügel Finché con ali più alte e radiose Erreicht den Hof mit Müh' und Not: Raggiunge il castello con gran fatica ed urgenza: Selber entschwinde der wechselnden Zeit. Io stesso non sfuggirò al Tempo incostante. In seinen Armen das Kind war tot. Fra le sue braccia il bambino era morto. Du bist die Ruh - D 776 Tu sei la pace di F. Rückert Traduzione di Maria Petrescu Du bist die Ruh, Tu sei la pace, Der Friede mild, La dolce tranquillità,

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