(1972 Vol 5 N 2 Torn\350 Punti Fis Vaghi

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(1972 Vol 5 N 2 Torn\350 Punti Fis Vaghi Sciatori d’epoca STORIA DELLA VALANGA AZZURRA ťD°f¾ f ° °f I¯°¯ °¾°¯ Nuovi punti FIS nuovi punti FIS con- I fermano l’evoluzione posi- La FIS ha distribuito i nuovi punteggi testa il nostro Gustavo Thoeni ne tiva dello sci italiano: quattro FIS che costituiranno la base per i sono una chiara dimostrazione. atleti per specialità nei primi 30. Di buon auspicio per gruppi di partenza nella prima fase L’azzurro, che ha vinto due slalom l’annata olimpica. della stagione. I punti FIS, come noto nella passata stagione precede in- e come già dettagliato in più occa- fatti Jean Noel Augert che di slalom mero Vaghi, presidente sioni, sono la «croce e delizia» degli speciali ne ha vinti ben cinque! O della FISI riepiloga in atleti: partire nel primo gruppo, o al Come è possibile? Innanzitutto c’è una lunga intervista l’anno massimo nel secondo, è fondamentale da dire che il punteggio finale è la di presidenza dopo la burras- per trovare piste ancora agibili e ot- media dei due migliori punteggi ot- cosa assemblea che lo ha tenere buoni risultati. Le classifiche tenuti nella stagione. Se si tiene poi eletto nel 1970. Intervista molto diplomatica, per non dei punti FIS non sono di facile e im- conto che il punteggio FIS ottenuto dire «vaga», resta sospeso mediata interpretazione. I punteggi in una gara da un atleta dipende l’epilogo dell’avventura ital- dello slalom speciale che vedono in dalla lunghezza della gara, dal dis- iana di Vuarnet. tacco dato ai contendenti e dalla «qualità» dei battuti è più facile ca- risultati della tournèe esti- pire perchè si possa avere in testa I va in Australia mettono in Thoeni e non Augert. evidenza Helmuth Schmalzl, che dopo un paio di annate Slalom speciale opache sembra aver trovato nello slalom gigante la sua Ciò premesso (che vale anche per migliore dimensione agonis- slalom gigante e discesa libera) l’a- tica, se son rose… Anche nalisi dei punteggi dello speciale Rolando Thoeni, pur senza mette in evidenza diverse e inter- vittorie, ha dimostrato la sua essanti novità. La prima è rap- buona vena e voglia di emergere: sarà lui l’uomo presentata dall’ottava posizione del- nuovo dello sci azzurro? lo spagnolo Francisco Fernandez Ochoa, posizione ottenuta con qual- li ottimi risultati dai libe- che buon piazzamento in Coppa del G risti azzurri hanno ac- Mondo ma soprattutto con la vitto- ceso I riflettori sulla discesa ria in una gara FIS in cui aveva bat- libera, dopo anni di digiuno tuto diversi avversari di primo pia- di vittorie in campo interna- no, a dimostrazione che i buoni zionale. La lunga e docu- punteggi si possono ottenere anche mentata inchiesta di Nevesport fa il punto della f½fŦ situazione della discesa libera in Italia, fra le diffi- coltà ad organizzare gare di Tournèe estive agli antipodi discesa e invogliare I giovani a dedicarsi alla specialità più difficile e pericolosa. Molta acqua è passata sotto i ponti distribuire i fondamentali punti rispetto a soli 3-4 anni fa quando le FIS. Solo per cronaca, fu infatti trasferte extraeuropee erano centelli- nell’estate del 1969 che Gustavo ,, nate con parsimonia da tutte le na- Thoeni riuscì, vincendo in Austra- zionali per i costi di trasferta. Da al- lia, a raggranellare quei punti FIS ½° - cuni anni l’Australia è invece meta che lo fecero balzare nel primo If°f°°½ - regolare di trasferta agostana sia per gruppo fin dale gare di dicembre effettuare allenamenti su nevi inver- mentre anno scorso si misero in °¾¯¾ nali (nell’emisfero australe è inverno luce Carlo Demetz e Rolando 9ng½nf quando da noi è piena estate) sia per Thoeni. Quest’anno ha ottenuto partecipare alle gare colà organizzate risultati incoraggianti Helmuth ff°¾n¾f - che hanno l’importante prerogative di Schmalzl che ha guidato la pat- f½fŦ @I- D 9f °f Nuovi punti FIS già ritiratisi come Kidd e Sabich o in procinto di farlo come Gio- vanoli. Da segnalare l’avanzata di outsider come il tedesco Neu- reuther e il polacco Bachleda che dalle partenze in primo gruppo potranno dare «fastidio» anche Slalom gigante ai migliori. Poco altro da se- gnalare se non il rinnovo della squadra Americana che conta tre nuovi atleti nei primi trenta, oltre al già vìncente Tyler Palmer rag- giungono buone posizioni di partenza Rick Chaffee e Lance Poulsen. Infine gli italiani. Oltre a Gustavo Thoeni che capeggia la classifica abbiamo Rolando Thoeni e Carlo Demetz alle soglie del primo gruppo (19° e 21° rispettivamente) mentre Eber- hard Schmalzl conquista un ono- revole 28° posto, tuttavia sottodi- mensionato rispetto alle aspetta- tive e caratteristiche tecniche. Non sono viceversa riusciti a con- quistare posizioni Giulio Corradi e Ilario Pegogari mentre ne ha perse Pier Lorenzo Clataud. f½fŦ il prossimo anno, , i tre sunnom- Slalom gigante in gare di secondo rango, purchè inati acquisiranno i punti che Nonostante una stagione meno i battuti siano sciatori da primo guadagneranno in pista, vada brillante rispetto alla precedente gruppo. Precedono Ochoa i plu- come vada. A conferma di questo il francese Patrick Russel, oltre rivincitori della stagione Thoeni, regolamento ci sono anche i no- ad essersi aggiudicato la Coppa di Augert e Russel seguiti da Penz, mi, ancora in classifica, di atleti specialità, guida anche la classifi- Matt, Palmer e Brechu. Di questi solo l’americano Palmer ha vinto una gara di Coppa mentre gli altri tre hanno viceversa vissuto una annata piuttosto opaca con piaz- zamenti modesti. Questa anoma- la posizione ai vertici della classi- fica dei due francesi e di Alfred Matt si spiega con una partico- larità del regolamento che «protegge» tutti gli sciatori da annate sfortunate per infortuni fisici o cali di rendimento. Per un anno gli sciatori possono man- tenere i loro punteggi dell’anno precedente se non ne hanno prodotti di migliori oppure sono stati assenti dale gare. E’ il caso di Alfred Matt che mantiene addirittura il punteggio di due anni fa ( fermo per infortuni) ma f½fŦ 9f °f$ I!¯#°!¯ ca dei punti FIS sul nostro Gusta- la prossima stagione. Ancora ottenuti. In questa stagione lo vo Thoeni e, grossa sorpresa, Rolando Thoeni alle soglie del svizzero ha spazzato via ogni sull’altro francese Henri primo gruppo con il suo 19° dubbio sella qualità della sua vit- Duvillard che in questa special- posto, Helmuth Schmalzl e toria in Val Gardena. Segue in itò, è il caso di dirlo, ha fatto pas- Giuseppe Compagnoni rispettiva- classifica con uno scarto di ap- si da gigante. Al quarto posto lo mente 28° e 30°. Con Eberhard pena 3 centesimi di punto l’aus- «stagionato» ma sempre valido Schmalzl, di poco fuori dal secon- triaco Karl Cordin, che lo seguiva svizzero Edi Bruggmann sempre do gruppo, potrebbero diventare anche sul podio dei mondiali. in grado di lottare per la vittoria. cinque gli azzurri con possibilità Terzo posto sul podio virtuale per Segue un sestetto di atleti sulle di buoni risultati nella prossima Henri Duvillard, il polivalente cui future ambizioni di vittoria o stagione. per eccellenza. Segue un manipo- di buon piazzamento si ha motive lo di «vecchie» conoscenze della di dubitare: gli austriaci Bleiner e libera, da anni ai vertici delle Schranz - campione e vice- classifiche e sempre in grado di campione del mondo in carica - piazzare la discesa da podio se ma ormai «datati» sia come età non addirittura la vittoria: J.D. che come tecnica, lo svizzero Gio- Daetwyler, gli intramontabili vanoli alle soglie del ritiro, l’altro Schranz e Messner , il francese austriaco Tritscher alle prese con Orcel, l’emergente australiano un difficile recupero dopo l’infor- Milne e il tedesco Vogler. Poi tunio del 1969, i francesi Augert e compaiono nomi nuovi ed il pri- Penz che nell’ultimo anno hanno mo è il nostro Stefano Anzi che perso smalto in questa specialità compare al 9° posto grazie ai ri- che li aveva già visti vincitori. Il sultati di Sugarloaf, due discese resto della classifica vede l’alter- che hanno consentito anche a narsi di giovani in crescendo Michele Stefani il salto nel primo come gli svizzeri Russi, Roesti, gruppo (12°) preceduto dallo Hemmi e Tresch e gli austriaci svizzero Walter Tresch che guida Zwilling, Pechtl, Rofner e Loidl e una pattuglia di giovani svizzeri «anziani» in progressivo calo at- molto agguerriti. Alle soglie del letico e motivazionale come Discesa libera primo gruppo anche Varallo e Messner e Mauduit. Da seguire I Thoeni. Complessivamente non tedeschi Neureuther, Heckelmil- Capeggia la lista dei punti FIS se la pas sano molto bene gli au- ler e Rieger, il polacco Bachleda e della discesa libera il campione triaci, che oltre a Cordin, hanno l’americano Poulsen. Venendo del mondo della specialità, lo come giovani emergenti il solo agli italiani anche in questa spe- svizzero Bernard Russi. Non po- Loidl in classifica. Idem per i cialità quattro azzurri si sono teva essere altrimenti, visto il nu- francesi con Grosfilley e Pinel nel meritati una buona partenza per mero di vittorie e di piazzamenti secondo gruppo. Da prestare at- tenzione agli americani che nelle annate olimpiche trovano sempre atleti da «colpo grosso». (M.G.) @I- D 9f °f% Vaghi un anno dopo Parma, 14 giugno 1970: una data storica per lo sci italiano. Al termine di un'assemblea tumultuosa e ricca di colpi di scena, Omero Vaghi viene eletto presidente della Fisi. Da quel giorno è passsato oltre un anno: l'Italia dello sci, evitata la « guerra civile », ha ritrovato serenità ed equilibrio e, grazie anche alla strepitosa vittoria di Thöni in Coppa del Mondo, è in piena fase di rilancio. Vaghi, un uomo pacato ma al tempo stesso energico, un uomo che ha rivelato impreviste qualità di dirigente-pilota, fa il punto sulla situazione dello sci azzurro a sei mesi dalle Olimpiadi di Sapporo.
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