SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Gli anni bui: il 1968 e le Olimpiadi di Grenoble

VOLUME 1, NUMERO 19 CAMPIONATI ITALIANI - SANTA CATERINA VALFURVA

Terno secco! Due volte. Giustina & Ivo nulla togliere a Ivo, i suoi trionfi a mitra- hanno vinto tutto. E’ il trionfo dell'e- glia mi lasciano perplesso per quello che Campionati italiani in tono dimesso a sperienza. Un trionfo che esalta i prota- c'è alle sue spalle. I campionati. assoluti Santa Caterina. Molti i delusi, sia fra i gonisti per la loro serietà, la loro volon- di Santa Caterina, erano considerati alla reduci di Grenoble che fra le riserve rima- tà, la loro costanza. Entrambi i stregua di un incontro di rivincita tra i ste a casa, che si danno battaglia per i «capitani» hanno dominato le specialità reduci di Grenoble e gli esclusi dalla for- titoli italiani delle specialità alpine. Po- a loro più congeniali, ma hanno preval- mazione olimpica. Ebbene, l'unico spun- trebbe essere l’occasione per vedere un po’ so con una certa facilità anche in sla- to sportivo di questo scontro è stato di novità soprattutto fra i giovani emer- lom, specialità in cui essi, in campo quello offerto da Claudio De Tassis che, genti destinati, nel breve, a sostituire o internazionale, si difendono e... basta. classificandosi terzo in slalom e due volte affiancare i «senatori» della nazionale. Il Cosa vuol dire tutto questo? Ivo e Giu- secondo (in libera e in gigante) ha rialzato risultato, tutt’altro che scontato, vede stina troppo forti o rivali troppo deboli? notevolmente le sue azioni rispetto alla invece il trionfo di Mahlknecht, che a di- E’ evidente che Ivo Mahlknecht ha vigilia di Grenoble. In slalom Ivo Mahlk- spetto dell’età non più giovanissima, fa raggiunto in questi giorni un grado di necht ha vinto per 21 centesimi su De agevolmente suoi tutti i titoli in palio. fori ma strepitosa. Il poliziotto di Orti- Nicolò, 57 centesimi su De Tassis, 78 Titoli meritatissimi che premiano la serie- sei ha anzi ragione a lamentarsi per non centesimi su Senoner; in gigante ha pre- aver trovato con quindici giorni d'anti- valso su De Tassis per 47 centesimi. Stac- tà, costanza e applicazione di un campio- cipo la forma attuale. E con questo egli catissimo Varallo a 2"38, poi Senoner a ne. Tuttavia non si può non segnalare fa un preciso riferimento all'andamento 2"95; infine Ivo ha dominato la libera quanto rappresentino anche la «cifra» delle Olimpiadi, dove, con un pizzico dove De Tassis è finito a 2”15, Vachet a tecnica dell’attuale sci azzurro. Molto di fortuna in più, avrebbe potuto ac- 2"71, anzi a 2 e 81. (Lucio Zampino - modesta, per non dire modestissima ciuffare una medaglia. Tuttavia, senza Nevesport 7 marzo 1968) (Mahlknecht escluso, ovviamente). (M.G)

I CAMPIONATI ITALIANI SOMMARIO:

I PROTAGONISTI: MAHLKNECHT 2 Questo numero è interamente dedi- dovrebbero «pescare» le future forze cato ai campionati italiani. Gli asso- della nazionale, c’è invece un po’ di I PROTAGONISTI: DE TASSIS 2 luti si sono svolti a Santa Caterina tutto. Pochi i giovani promettenti (i Valfurva. Le cronache delle tre prove giovanissimi sono ai loro campionati di E I GIOVANI? 3 classiche sono esaurienti, così come i categoria), qualche ex-giovane che è commenti tecnici dell’esperto giorna- stato o ha lambito la nazionale, ex spe- L’ADDIO DI SENONER 3 lista Lucio Zampino. La lettura ranze che non sono ancora state in gra- «critica» delle classifiche permette do di fare il salto di qualità per accedere SLALOM SPECIALE 4 una analisi un po’ più approfondita alla nazionale ( e intanto gli anni passa- dello stato dello sci agonistico italia- no), molti buoni «prima categoria» in SLALOM GIGANTE 5 no. Ai primi posti, com’è logico che grado di primeggiare nelle Qualificazio- sia, si trovano i nazionali, i campio- ni Nazionali ma che al confronto con i CAMPIONATO ASPIRANTI 6 ni. Dietro, nelle retrovie da dove si «nazionali» mostrano (segue a pag. 4) PAGINA 2 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA I PROTAGONISTI: IVO MAHLKNECHT

massimo, in quanto è stato hanno acceso tali e tante modo alla Nazionale e chiamato in Nazionale polemiche da distruggere soprattutto ai giovani che soltanto a 23 anni. Per moralmente qualsiasi inevitabilmente verranno questo motivo, dati i risul- rivale, anche «la meno chiamati a farne parte. tati, sarebbe opportuno sensibile». Orbene, fin- Ma in via del tutto ami- convincerlo a continuare tantochè Ivo Mahlknecht chevole, se potessi, con- almeno fino ai Mondiali in sarà in crescendo, non siglierei Ivo a ritirarsi con Valgardena. Ma con la può assolutamente temere i quattro titoli conquistati situazione imperante nello nulla. Ma il giorno che a Santa Caterina. So che sci italiano, chi ha tanto egli incomincerà ad avere il capitano azzurro si è coraggio da assumersi la finalmente qualche battuta posto lo stesso problema. «responsabilità» di consi- d'arresto, tenteranno in Data la sua riconosciuta gliare Ivo in tal senso? Lo, molti di prendersi un'as- intelligenza, c'è da giura- sport ha le sue leggi, sem- surda rivincita. Ed è qui il re che, alla fine, opterà pre durissime. In Italia esse lato cattivo di tutta la per la soluzione migliore. raggiungono livelli addirit- questione. Ora c'è da Se deciderà di continuare tura disumani. Lo abbiamo chiedersi: conviene a Ivo sarà per progredire anco- constatato proprio a Santa Mahlknecht rischiare il ra. Anche se il rischio E’ necessario ricordarlo? Ivo Mahlknecht ha Caterina do-ve, alcune suo prestigio attuale? Per- «italiano » di bruciare 29 anni. Da Innsbruck ad oggi è stato in conti- ragazze ritenendosi ingiu- sonalmente penso che, tutto, rimarrà. ( Lucio nuo crescendo perché, sciisticamente parlan- stamente escluse dalla per la sua serietà, egli Zampino - Nevesport 7 do, non è un uomo fisicamente sfruttato al formazione di Grenoble, farebbe ancora tanto co- marzo 1968)

I PROTAGONISTI: CLAUDIO DE TASSIS

In campo maschile Claudio De Tassis è stato il secondo protago- nista di questi « assoluti». Il suo rendimento, rispetto all'inizio di stagione, è quasi raddoppiato. Il che conferma che, in effetti, De Tassis aveva bisogno di tempo prima di potersi riprendere dagli spaventosi incidenti di cui è stato protagonista (l’ultimo è avvenuto poco più di un anno fa a Wen- gen). E’ legge nello sci che per riprendersi da qualsiasi incidente di una certa gravità, occorrano almeno due anni: è successo con KilIy, con Senoner, con Minsch, con lo stesso Bruggmann e tanti altri campioni. De Tassis non ha potuto fare eccezione alla regola anche se esso ha fatto sperare in un miracolo. Ora egli va in Ame- rica. Ci darà lì un primo valido responso sulle sue reali capacità. Quello definitivo invece potrà offrirlo soltanto nel corso della prossima stagione. ( Lucio Zam- pino - Nevesport 7 marzo 1968) VOLUME 1, NUMERO 19 PAGINA 3

E I GIOVANI?

E’ mancato clamorosamente lo scontro cello Varallo, autore di una gara regolare, che sciando in quella posizione alla fine con i giovani. Tuttavia sarebbe ingiusto ha conquistato un buon terzo posto in gi- della discesa perdi quattro secondi? ». affidarsi soltanto alle classifiche per con- gante davanti a . Stefano Quel ragazzo si è messo a piangere: « E’ dannarli. Ci sono stati degli spunti molto Anzi, a conferma delle sue ottime doti stato il mio allenatore zonale a dirmi di interessanti. Pier Lorenzo Clataud, ad fisiche, è finito quarto in discesa libera. sciare così. Ma io a chi devo dar retta? -». esempio, ha dimostrato nello slalom di In definitiva, i giovani ci sono ma hanno In quella domanda c'è tutto il dramma del aver fatto progressi notevoli rispetto ancora tanto da imparare, soprattutto in nostro sci. Gli atleti perdono, fin da bam- all'anno scorso. Suo il miglior tempo par- esperienza. Purtroppo c'è anche dell'altro. bini, fiducia nei loro allenatori, per le ziale nel corso della seconda manche. Sulla pista di discesa libera, durante gli discordanze tecniche di base che si riscon- Purtroppo aveva compromesso già il suo allenamenti, sono stato testimone di un trano tra i vari tecnici interni e periferici risultato nella prima prova. Eberardo increscioso episodio che da solo basta per che dovrebbero essere la colonna verte- Schmalzl, dal canto suo, dopo aver fatto far capire il grado di improvvisazione che brale di tutto lo sci nazionale. Evidente- registrare il secondo miglior tempo nella regna alla base del nostro sci alpino. Un mente mancano direttive uniformi ed prima prova del gigante (secondo soltanto ragazzo è stato bloccato dall'allenatore ognuno interpreta la «posizione ad uovo » a Piazzalunga) è caduto nella seconda e Bernard Favre che, parola più, parola me- o il «cramponnage » a modo suo. Con ciononostante è riuscito ad acciuffare no, gli ha detto: e: Ma dove hai la testa? E’ tutte le conseguenze relative... ( Lucio ugualmente un ottimo sesto posto. Mar- questo quanto ti ho insegnato? Non capisci Zampino - Nevesport 7 marzo 1968) L’addio di Senoner

stata per due volte interrotta da altret- un eccezionale Ivo Mahlknecht, nostro tanti banali e fastidiosissimi incidenti. miglior liberista, in vena di prodezze A Chamrousse non è stato favorito anche fra i paletti dello slalom. La clas- dalla sorte: 1) sono state annullate le sicafica finale vede Senoner al quarto prove di classificazione che avrebbero posto, a 78 centesimi dal sorprendente potuto farlo partire, con ogni probabi- vincitore Ivo Mahlknecht, che in slalom lità, fra i primi; 2) la finale si è disputa- non è mai andato così bene. Quattro in ta in mezzo ad un nebbione che ha fal- meno di un secondo. Ci sarebbe davve- Senoner, ex mondiale dello slalom, sato parecchio la prova. Così, Senoner ro da stare allegri se di questi quattro avrebbe voluto chiudere in bellezza la è uscito dalle Olimpiadi con il morale atleti tre non fossero più da tenere in sua carriera, conquistando almeno un sotto gli sci. A Santa Caterina la sua considerazione‘ per i prossimi confronti titolo italiano: quello dello slalom spe- prova d'addio all’agonismo, lo vedeva internazionali: 1) Perchè Ivo Mahlkne- ciale. Sulla carta, soltanto Felice De relegato ad un ruolo secondario. Alla cht, pur risultando autore di un lodevo- Nicolò avrebbe potuto contrastare fine della prima manche, non solo era lissimo exploit in questo Campionato questo suo desiderio. Invece Carletto stato preceduto da De Nicolò, altro non può illudersi di emergere in a spe- ha avuto quale princi ale avversario il specialista dello slalom, ma anche da ciale », in campo internazionale; 2) suo stesso morale. Dopo quanto è Claudio De Tassis (miglior tempo), da Perchè Carlo Senoner e Felice De Ni- successo a Chamrousse, Senoner è ri- Ivo Mahlknecht e da Bruno Piazzalun- colò sono ormai irrecuperabili per la masto così deluso, così choccato, che ga. Senoner ha tentato di reagire nella Nazionale. C’è De Tassis di positivo. E non ce l'ha fatta più a riprendersi. seconda prova. Grazie alla sua indiscus- dopo di lui Clataud, brillante nella se- Avrebbe voluto fare una bella figura sa classe, è riuscito a fare molto me- conda manche. Eberardo Schmalzl in- alle Olimpiadi e invece... Durante gli glio, ma non tanto da rimontare le vece, è « volato» subito e non ha potu- allenamenti preolimpici si era impe- posizioni perdute. E’ stato superato to misurarsi come ci aspettavamo. Un gnato come poche volte aveva fatto anche da un brillantissimo Clataud che vero peccato. ( Lucio Zampino - Neve- prima, anche se la sua preparazione è ha fatto registrare il miglior tempo e da sport 7 marzo 1968) 11. Demetz Osvaldo (Persenico) (C.S. Carabinieri) (63"74 + 61'258) = 125”12; 12. Confortola Giuseppe (Persenico) (S.C. Bor- mio) (63"32-62"34) =125'156; 13. De Biasio Giuseppe (Rossignol) (G.S. FF.GG.) (64"93-60"79) =125”7); 14. Besson Giuliano (Fischer) (S.C. Sportinia) (64"38-63”08) =127’’46; 15. Pegorari Ilario (Persenico) (S.C. Topolino) (66"15-61"50) 127"65; 16. Valentini Elio (Freyrie) (C.S. Carabinieri) (63”94-64”22) 128"16; -17. Rolando Gian Silvio (Rossignol)(S.C. Bielmonte) (65"58 -62”85) 128"69; 18. Sibille Stefano (Rossignol) (G.S. FF.GG.) 65"O3-63"66) 128"69: 19. Negrini Enrico (Persenico) (S.C. To- polino) (66"74-63"10) 129'734: 20. Griot Franco (Rossignol) (S.C. Sestriere) (65"73-63”71) 129'744;

(segue da pag. 1) tutto il gap tec- samente più contenuti: il 10° nico che si concretizza poi in di- (Piazzalunga ed Eberhard Sch- stacchi - per alcune specialità co- malzl a pari merito) a quattro me lo slalom speciale - decisamen- secondi e il 15° (ancora Giuliano te imbarazzanti. I primi sette - Besson) a sette secondi. Morale: che sono nazionali e sono rac- le «seconde file» dello sci italiano, chiusi in un paio di secondi - allo stato attuale, in campo inter- scavano un baratro fra se e gli nazionale avrebbero più di una altri classificati: il 10° (Enrico difficoltà ad emergere. L’altro fatto Demetz) ha un distacco di poco che salta agli occhi, leggendo le meno di sette secondi, il 15° (il classifiche, è la ripetitività dei giovane e promettente Ilario Pego- nomi. Ciò è un bene, da un lato: rari) ne accusa già oltre nove. tutti o quasi sono in grado di ca- Situazione sovrapponibile nello varsela in ogni specialità Dall’al- slalom gigante dove i distacchi tro, un eccesso di «polivalenti» Felice De Nicolò - 2° class. in slalom speciale sono più o meno equivalenti e bravini a far tutto ma realmente proporzionali alla diversa lun- eccellenti in nessuna specialità è ghezza della prova: il 10° (Enrico un handicap a livello internazio- Negrini, che però è un giovane) nale dove la concorrenza è ag- tutte le specialità è, probabilmente, una strate- accusa nove secondi di distacco e guerritissima e la « specializza- gia destinata ad essere perdente sia nel breve con il 15° (altro giovanissmo, zione » è ormai un dato di fatto che soprattutto nel lungo periodo se la concor- Giuliano Besson) siamo già oltre i come si è visto già alle recenti renza internazionale proseguirà, e certamente tredici secondi. Un po’ meglio va olimpiadi. Continuare a impostare lo farà visti i risultati incoraggianti, sulla stra- il libera dove i distacchi sono deci- discesisti in grado di competere in da della specializzazione. (M.G.) Mahlknecht, un gigante! Ha vinto anche Ortisei. A oltre un secondo Claudio De ste all’assalto di De Nicolò, di Senoner, questa prova con una regolarità di marcia Tassis e , sorprendente- autore di una prova quanto mai orgogliosa. disarmante. I suoi rivali più qualificati, mente davanti al campione uscente De Del primo gruppo resta solo Mahlknecht. oltre allo specialista Piazzalunga, erano Nicolò e a Carlo Senoner. Ivo a quel punto sa che deve attaccare per De Tassis, De Nicolò, Senoner, Valentini La seconda manche del gigante rivoluziona battere Claudio. Non può permettersi il e tutti i giovani outsider di Pescasseroli: un pò tutto. Piazzalunga, nell'intento di lusso di vivere sulla rendita della prima da Schmalzl a Confortola, Anzi, mantenere l’esiguo vantaggio accumulato manche. Ce la mette tutta; Con una stu- Augscheller, Antonioli. Eberardo Sch- nel primo tracciato disegnato da Ermanno penda esibizione rende valido e positivo il malzl conferma subito di avere «delle Nogler, si tuffa con irruenza tra le porte di duello provocato da De Tassis. Alla fine possibilità di vittoria. Alla fine della prima Bernard Favre ed esce fuori pista. Cade Mahlknecht è battuto di 78/ 100 nel tem- prova è secondo, a pochi centesimi dallo anche Eberardo Schmalzl. Ma si rialza subi- po parziale, ma gli restano sempre 47/ 100 specialista Piazzalunga che tenta di confer- to e conclude la sua gara con un tempo per prevalere nella classifica finale. Tra i mare il titolo già suo due anni fa a San ancora abbastanza buono: si ritrova al sesto risultati positivi, oltre a quelli ottenuti da Martino di Castrozza. Ivo Mahlknecht è posto. Ivo è praticamente già al primo Ivo Mahlkneczht e Claudio De Tassis, c'è terzo, a 23/100 dal giovane carabiniere di posto. Gli basterà concludere la gara in da considerare le belle prove fornite da scioltezza, senza correre troppi rischi. Piazzalunga e da Schmalzl e la inattesa pre- Anzi, gli basterebbe se, intanto, Claudio stazione di Marcello Varallo, terzo nella De Tassis non si scatenasse. Claudio, che è classifica assoluta, davanti a Carlo Senoner tuttora in netta ripresa, si aggiudica la se- e a Felice De Nicolò. Poi i distacchi hanno conda manche con un eccellente e assunto proporzioni così marcate da rende- 1’12”10 e passa provvisoriamente in testa re impossibile una valutazione obiettiva alla classifica generale con 2’.26”98. Resi- senza una controprova.

11.Antonioli Fernando (Persenico) (3.0- Bormio) (1’19"92+1‘16"71) =2'36”63; 12. De Biasio Giuseppe (Rossignol) (G.S. FF.GG.)-(1’19’’19+1’18"05)= 2’37"24; 13. Rolando Gìansilvio (Rossignol) (8.0. Bielmonte) (1’20"02-1'18"21) 2'38"23; 14. Colò Orlando (Rossignol) (G.S. FF.GG.) (1.’20”22-1’18"66) 2’38”88; 15. Besson Giuliano (Fischer) (8.0. Sportìnia) (1’19"80- 1’19"24) 2'39"04; 16. Casse Alessandro (Dynastar) (G.S. FF.GG.) (1’20"75-1'19"04) 2'39”79; 17. De Tomaso Walter (Persenico) (S.C. Pirovano)- (1’19"49-1'20"49) ’2'40"O5; 18. Marra Andrea (Freyrìe) (8.6. Limone) 1’20'.’70-1"19"35 2'40"05; 19. Schmalzl Helmut (Rossignol) (C.S. Carabinieri) (1’18"56-1'21"77) 2'40"33: 20. Valentini Elio (Freyrie) (C.S. Ca- rabinieri) (1’21”00-1’19”56) 2'40"56; Mahlknecht: TRIS!!! buio della pista, ed è stato subito prota- precedendo di 18/100 Antonio Sperot- gonista di uno spaventoso volo concluso- ti, protagonista di un volo spettacoloso si, per fortuna, senza danni. Dalla nebbia proprio sulla linea del traguardo. Varal- invece è uscito indenne Ivo Mahlknecht, lo è stato a 9/100 da Sperotti. Ivo Ma- in forma smagliante. Al tempo interme- hlknecht a parte, autore come Giustina, A Santa Caterina, dopo sette giorni di dio egli ha fatto registrare un ottimo dell’ « en plein » che in campo maschile sole splendido, è arrivata la nebbia, pro- 61"5, cui nessuno si è avvicinato. De era riuscito solo a Colò nel 1954, le prio nel momento della gara del brivido: Tassis, partito sulla scia di Ivo, al primo forze italiane della discesa libera si equi- la» discesa libera. Il duello, che si preve- intermedio aveva già un ritardo di 2"5. valgono. Anche qui la lotta è stata con- deva allargato a tre-quattro elementi di Sul finale il campigliese ha leggermente dotta sul filo dei centesimi. Direi anzi primissimo piano, ha visto ancora quali ridotto il suo distacco portandolo a 2”15. che a decidere la selezione registratasi «protagonisti» i soli Ivo Mahlknecht e Teresio Vachet, che al primo intermedio in classifica, è stato il « piano », che si Claudio De Tassis. Gerardo Mussner, che aveva un ritardo di 3/10 da De Tassis, è trovava a metà di una pista tecnicamen- aspettava con ansia questo momento, ha finito al terzo posto a 2”71 da te molto valida, nonostante sia ancora rinunciato a partire a causa della fitta ‘Mahlknecht e a 56/100 da Claudio. al di sotto dei due minuti. In definitiva, nebbia arrivata proprio al momento della , confermando la sua ottima la discesa, una prova di coraggio, è sua partenza. Renato Valentìni ha avuto predisposizione alla discesa libera, è fini- ancora la specialità preferita dei nostri più coraggio. Si è tuffato al provvisorio to a 10/100 da Vachet al quarto posto, giovani. (L.Zampino - Nevesport)

11. Clataud P. Lorenzo (Persenico) (G.S. FF.OO.) 1‘49"77; 12. Sibille Stefano (Rossignol) (G.S. FF.GG.) 1’51"15; 13.Filippa Sergio (Kneissl) (C.S. Carabinieri) 1'51"35; 14. Sichi Pierino (Rossignol) (G.S. FF.GG.) 1'51”36; 15. Besson Giuliano) (Fischer) (S.C. Sportinia) 1'52"65; 16. Confortola Giuseppe (Persenico) (S.C. Bormio) 1’52”76; 17. Vidi Walter (Freyrie) (C.S. Carabi- nieri) 1'53"28; 18. Roude Silvano (Freyrie) (G.S. FF.GG.) 1’53"75; 19. Negrini Enrico (Persenico) (S.C. Topolino) 1’53"96; 20. Antonioli Fernando (Persenico) (S.C. Bormio) 1’54"O8; 21. De Biasio Giuseppe (Rossignol) (G.S. FF.GG.) 1’54"39; 22. Enzi Antonio (Attenhofer) (G.S. FF.OO.) 1’54”86. Saette Coca-Cola Campionato Italiano Aspiranti

CASPOGGIO - Il « Gran Premio hanno bisogno di conoscere a fondo i Il Gran Premio Saette Coca-Cola è da tre Saette Coca Cola» sta interessando la loro difetti, per eliminarli. La realtà anni il Campionato Italiano Aspiranti. storia dello sci italiano. E’ diventato non ci può entusiasmare. Essa avvilisce L’importanza di questa manifestazione è un avanspettacolo di rilievo sul cui le scuole da dove i ragazzi provengo- data, non tanto dal titolo che assegna, palcoscenico si esibiscono in antepri- no, mette sotto accusa il lavoro svolto quanto dal fatto di essere la seconda rasse- ma le future « prime figure » del di- dalle zone. Perché? Slalom speciale gna giovanile per importanza dopo il cam- scesismo azzurro. La sua formula è maschile. Vince Arnold Senoner con pionato Giovani e prima del Campionato Allievi. Le prime tre edizioni hanno inoltre basata sulla serietà organizzativa e 98”38. Bruseghini è secondo a l"25. Il laureato campioni che sono già in naziona- perciò consente, attraverso le varie terzo, Fiore Alimonta è a 4"51; il de- le (Stefano Anzi vincitore in slalom Gi- fasi eliminatorie che si svolgono in cimo, Sandro Perron Cabus, a 14"37; gante nel 1965) o in procinto di entrarvi tutta Italia, un rastrellamento capillare il ventesimo, Luca Pinna Pintor, a come Ilario Pegorari ( 1° in slalom nel dei valori semisconosciuti che ci offre 46”35; l'ultimo, Paolo Scrimin ha un 1965) o Gustavo Thoeni (vincitore nel il Paese, dalle zone sciistiche più avan- distacco di 92"63! Slalom gigante 1966 e 1967). La rassegna quindi è la car- zate del nord a quelle in fase di co- maschile. Primo Nanni Massone, se- tina al tornasole non solo dello stato dello stante progresso del sud. La validità guito a ruota (6/10) da Giuseppe Pe- sci giovanile ma anche, e soprattutto, un della formula, più che nei titoli italiani gorari. Alimonta è terzo a 2"2. Il deci- forte «predittore» della futura evoluzione che elargisce, sta nel fatto che il Gran mo, Casse, si trova a 7”9; il ventesi- dello sci agonistico di alto livello. Seguen- Premio stesso indica ai responsabili mo, Segafredo, è a 12"3; il trentacin- do la naturale evoluzione di questi aspi- della conduzione del nostro sci i valori quesimo ed ultimo, Giovanni Baron- ranti è verosimile ritrovarli (come hanno nuovi (quando ci sono), gli errori (e, celli, è a 53"2. Sono distacchi troppo fatto i predecessori) al massimo delle loro possibilità fra 4-5 anni, cioè dopo le Olim- quindi, la possibilità di porvi riparo) e forti per non pensare ad un bilancio piadi di Sapporo. La situazione non è esal- infine la validità o meno del lavoro assolutamente negativo sul valore dei tante, come ampiamente spiegato nell’arti- svolto dalle zone. Caspoggio, sede nostri aspiranti. Si salvano soltanto colo di Lucio Zampino. Questi campionati della finalissima, per l'occasione si è Lidia Pellissier, che ormai è matura hanno proposto pochi nomi da cui atten- vestita a festa. Le sue piste più difficili per andare in Nazionale, Arnold Seno- dersi un futuro brillante. Arnold Senoner (e più belle) hanno consentito ai mae- ner e in parte Nanni Mussone. Dico in è uno di questi ma dietro, il distacco da stri Angelini e Cotelli di preparare dei parte perchè ha vinto con... riserva colmare nei suoi confronti è molto pesante. tracciati molto impegnativi e, soprat- un «gigante» in cui nessuno e riuscito Quattro o cinque anni può essere un tem- tutto, selettivi. Al che hanno contri- ad arrivare sino in fondo senza com- po sufficiente per attendersi miglioramenti buito anche le favorevoli condizioni mettere almeno dieci errori gravi. sensibili dalla «truppa» degli attuali mi- atmosferiche che ci hanno fatto trova- Sarebbe bastato che uno, uno solo, gliori aspiranti italiani ma è bene non farsi re, durante le due splendide giornate fosse sceso senza sbagli per vincere troppe illusioni. (M.G.) di gara, delle piste molto dure che con un distacco notevole. Lo ha dimo- hanno reso ancora più tecniche le due strato proprio Senoner che, pur es- prove di slalom e slalom gigante sendo caduto, è giunto al traguardo (maschile e femminile) in programma. con un tempo di 1‘33"3. E’ stato Tutto entusiasmante, tutto molto squalificato perché, nella foga di recu- bello. Solo i risultati lasciano perples- perare il tempo perduto nella caduta, si. Certo, sarebbe molto simpatico e ha saltato una porta a pochi metri dal assai facile tessere un panegirico di traguardo. Qualcosa, evidentemente, lodi per la mattatrice Lidia Pellissier, non va alla base. C'è di che rimanere che ha vinto tutto, e per i vincitori perplessi. La situazione, messa allo delle gare maschili Arnold Senoner scoperto dal Gran Premio Saette, non (nella foto) e Nanni Mussone. Ma con è affatto promettente. (Lucio Zampi- esso illuderemmo i ragazzi che invece no - Nevesport 21 marzo 1968) SCIATORI D’EPOCA Quelli che amano la Valanga Azzurra, quelli che amano gli sci "diritti", quelli che curvano usan- do i loro piedi, quelli che amano la montagna, S IAMO SU INTERNET QUELLI CHE AMANO LO SCI. WWW. SCIATORIDEPOCA. IT

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Fonti bibliografiche consultate

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