Un'analisi Nel Mercato Dell'arte: Il Caso Della Street Art Italiana

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Un'analisi Nel Mercato Dell'arte: Il Caso Della Street Art Italiana Corso di Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività culturali Tesi di Laurea Magistrale Un’analisi nel mercato dell’arte: il caso della street art italiana. Relatrice Prof.ssa Stefania Portinari Correlatrice Prof.ssa Stefania Funari Laureanda Alessia Logatto Matricola 870271 Anno Accademico 2019 / 2020 1 2 Indice Introduzione p. 7 Capitolo I: Il contesto socio-culturale del Graffiti Writing e della street art sul suolo statunitense 1. Graffiti Writing e Graffiti Art, Aerosol art, Street art e Urban art p. 9 2. Precedenti storici p. 12 3. “Kilroy was here” p. 15 4. Il Graffiti Writing p. 16 5. Anni Settanta e Ottanta p. 20 6. Gli artisti più noti p. 25 6.1 Keith Haring (1958-1990) p. 33 6.2 Jean-Michel Basquiat (1960-1988) p. 36 7. Anni Novanta e Duemila: street art e post-graffitismo p. 39 7.1 Le tecniche p. 45 8. Artisti più quotati del mercato dell’arte 8.1 Banksy (1974/1975?) p. 48 8.2 Shepard Fairey / Obey (1970) p. 53 8.3 Invader (1969?) p. 55 8.4 Thierry Guetta / Mr. Brainwash (1966) p. 56 8.5 Brian Donnelly / Kaws (1974) p. 58 8.6 Altri noti esponenti p. 59 Capitolo II: Diffusione ed evoluzione del fenomeno dell’arte di strada sul suolo italiano 1. Prime ricerche e influenze del Graffiti Writing sul suolo italiano p. 69 2. Diffusione e pratica dei graffiti in Italia p. 73 3. Evoluzione dello stile: dal graffitismo al post-graffitismo p. 87 4. Artisti più noti p. 89 5. Diffusione della street art p. 99 3 6. “Street Art, Sweet Art. Dalla cultura hip hop alla generazione pop up (2007)” p. 107 7. Gli street artist principali p. 110 8. Il paradosso dell’arte di strada nella società italiana ma soprattutto nelle sue p. 146 Autorità ed Istituzioni 9. Salvaguardia dell’arte di strada: è possibile? p. 153 Capitolo III: Ricerche nel mercato dell’arte, con particolare attenzione alla partecipazione di street artist italiani 1. Breve introduzione metodologica e d’indagine p. 179 2. Il mercato dell’arte contemporanea, la comparsa della street art e le percentuali di vendita p. 183 3. Il caso del mercato italiano p. 195 4. Le principali case d’asta che promuovono l’arte urbana p. 204 5. Analisi dettagliate in merito alle vendite degli street artist italiani presi in esame p. 207 5.1 Alice Pasquini (1980) p. 208 5.2 Atomo (1965) p. 209 5.3 Blu (1974?) p. 210 5.4 Bros (1981) p. 212 5.5 Il duo Cuoghi-Corselo (1965 e 1964) e Claudio Corsello singolarmente p. 214 5.6 Ericailcane (1980) p. 217 5.7 Flycat (1970) p. 219 5.8 IABO (1980) p. 221 5.9 Jerico (1992) 5.10 KayOne (1972) p. 222 5.11 MATE p. 224 5.12 MauPal (1972) p. 225 5.13 Mauro Sgarbi (1972) p. 227 5.14 Nabla & Zibe p. 228 5.15 Il collettivo Orticanoodles p. 229 5.16 Ozmo (1975) p. 231 5.17 Peeta (1980) p. 232 5.18 Pao (1977) p. 234 5.19 Sten & Lex (1982) p. 236 4 5.20 TvBoy (1980) p. 239 5.21 XEL (1975) p. 241 Conclusioni p. 243 Glossario p. 247 Bibliografia p. 249 5 6 Introduzione L’obiettivo di questo elaborato è incentrato attorno alla ricerca e all’analisi delle personalità legate alla street art italiana e al posizionamento dei loro lavori nel contesto del mercato dell’arte internazionale. Nel primo capitolo si intende fornire una ricostruzione storico-culturale della nascita e dell’evoluzione del primordiale fenomeno del Graffiti Writing statunitense, emerso nel tessuto urbano delle grandi metropoli a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ed affermatosi in particolar modo sulla trama newyorkese. Si intende presentare il maggior numero di informazioni in merito alla caratterizzazione dell’arte urbana, partendo da quella originaria, legata alla produzione del nuovo linguaggio espressivo ideato da ragazzi di età compresa tra i tredici e i diciotto anni, i quali abitano nelle aree e nei quartieri periferici e sfruttano le pareti cittadine per esprimere il loro dissenso e la loro volontà di riscatto dei confronti di una società che li ha emarginati. Viene raccontata l’evoluzione stilistica ma anche contenutistica del graffitismo, ricordando in particolar modo gli anni Ottanta, in cui il fenomeno comincia a divenire maggiormente estetico e il linguaggio espressivo meno criptico, definito dalla critica e studiosa d’arte italiana Francesca Alinovi come Graffiti art. Gli artisti che operano nel corso di tale decennio si avvicinano altresì alla sfera del mercato dell’arte, difatti numerosi galleristi si interessano a siffatto genere artistico e si occupano della sua promozione, così come dell’esposizione e della vendita. La sezione iniziale è dunque dedicata all’approfondimento del graffitismo americano e della sua evoluzione nella street art, come la appellano ed intendono i mezzi di comunicazione di massa di inizio Duemila, ovvero un concetto astratto utile a definire il rinnovato linguaggio comunicativo ed espressivo che, prodotto sempre nel contesto del tessuto urbano, introduce lo sfruttamento di altri mezzi oltre alla bomboletta spray, ovvero stencil, pennelli, matite, sticker, adesivi, installazioni e poster. Ad ogni modo, affrontiamo un percorso evolutivo stilistico ed argomentativo in merito all’arte urbana statunitense e trattiamo di diversi artisti, alcuni writer ed altrettanti street artist, al fine di delineare un quadro esaustivo e necessario all’introduzione del secondo capitolo, in cui viene discussa la diffusione di tale fenomeno in territorio italiano. Si delineano le modalità che hanno portato il Graffiti Writing nella nostra penisola a partire dagli anni Ottanta e viene raccontata la sua espansione, saldamente legata a quella della street culture dell’Hip hop. Il graffitismo italiano si evolve e si caratterizza unicamente a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, difatti solo in 7 seguito a siffatto periodo è possibile incontrare alcune sue manifestazioni in quasi tutto il territorio nazionale, che tuttavia non vengono improntate secondo una caratterizzazione sistematica e delineata, bensì ogni singolo centro cittadino risulta differente, sia nei linguaggi espressivi che nelle tempistiche di espansione. Si realizza una breve retrospettiva sulle tre principali città che maggiormente hanno contribuito alla definizione e alla sperimentazione del graffitismo negli anni Ottanta, ovvero Milano, Bologna e Roma, e anche in questo secondo capitolo analizziamo l’evoluzione stilistica intrapresa dall’arte urbana nel contesto italiano. Vengono ricordati alcuni momenti espositivi, così come vari festival e si pone particolare attenzione verso la contraddittorietà che caratterizza le Amministrazioni locali e le istituzioni pubbliche, le quali da un lato sfruttano i dettami e la notorietà dell’arte di strada mentre dall’altra persistono nel condannarla e mancano di una legislazione che la sostenga e la differenzi dai meri atti vandalici. Un ultimo paragrafo è dedicato alla questione della salvaguardia dell’arte urbana in territorio nazionale, ci si interroga sulla sua fattibilità e vengono proposti i testi di alcune norme che non prevedono la tutela delle sue manifestazioni. Infine nel contesto del terzo ed ultimo capitolo, a seguito di una breve introduzione del mercato dell’arte e del segmento legato alla street art internazionale, che tiene conto anche degli artisti maggiormente quotati, quali Banksy, Kaws, Shepard Fairey ed Invader, viene rivolta particolare attenzione alle prestazioni degli street artist italiani nel contesto del sopracitato settore riservato alla compravendita. Consultando ed analizzando i dati proposti dalla banca dati Artprice.com1 e dalle pagine ufficiali di numerose case d’asta, vengono raccolte informazioni rilevanti in grado di fornire il quantitativo di lotti presentati in un contesto di compravendita per ogni singolo artista indagato e la percentuale del fatturato complessivo del segmento italiano nel contesto mondiale. A seguito della rilevazione di risultati insoddisfacenti in materia di incidenza della piazza italiana, ci si è domandati dove poter ritrovare i problemi e i limiti che comportano siffatti risultati. 1 Artprice.com è una banca dati di matrice francese, leader mondiale per quanto riguarda le informazioni in merito agli indici e alle quotazioni del mercato dell’arte. Al suo interno racchiude il complesso delle aggiudicazioni in asta e delle compravendite globali delle opere artistiche, che hanno avuto luogo a partire dal 1987 negli spazi delle case d’asta e delle gallerie. Inoltre Artprice.com è dotato della sezione “Marketplace”, all’interno della quale è possibile vendere e comprare i lavori degli artisti direttamente tramite il suddetto database. 8 Capitolo I Il contesto socio-culturale del Graffiti Writing e della street art sul suolo statunitense 1. Graffiti Writing e Graffiti art, Aerosol art, Street art e Urban art Il termine “graffiti” viene impiegato solitamente per designare atti e scritte non autorizzate realizzate su superfici di proprietà altrui, sia pubblica che privata. Per quanto riguarda invece la denominazione Graffiti Writing, essa descrive il linguaggio espressivo nato nel tessuto urbano statunitense tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta. Originariamente alcuni ragazzi, di età compresa tra i tredici e i diciotto anni, lasciavano una testimonianza del proprio passaggio sulle pareti di edifici e luoghi dismessi, situati nei quartieri periferici delle grandi città ma altresì all’interno degli spazi della metropolitana newyorkese, tracciando le cosiddette tag: firme identificative realizzate tramite il disegno di simboli e lettere, che avevano lo scopo di discernere e diversificare tra loro i giovani ragazzi coinvolti in suddette prime produzioni.2 Il lavoro della critica d’arte Francesca Alinovi, studiosa e docente di arte contemporanea presso l’Università di Bologna, è risultato fondamentale per la definizione e lo studio di tale fenomeno: tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta si è recata negli Stati Uniti per esaminare le svariate manifestazioni scaturite da quella realtà di cui tanto si dibatteva oltreoceano e di cui così poco si conosceva in Italia, giungendo all’elaborazione e all’adozione dell’espressione “Arte di frontiera”, comparsa per la primissima volta all’interno di un articolo pubblicato nel febbraio del 1982 per il numero 107 della rivista “Flash art”.
Recommended publications
  • Biography - Banksy
    BIOGRAPHY - BANKSY Banksy is a mythical character in the Street Art scene. His name is inevitable in the art world and the value of his work is steadily (and dramatically) increasing! The Bristol-based artist has an extensive portfolio and produces striking works that are highly critical of society. His graffiti often carries anti-capitalist, anarchist, anti-systemic and anti-milarist messages. In spite of his secret identity, the artist is recognised worldwide and acclaimed by many art lovers. In 2007, he even received the prize for the best living English artist "Art's Greatest Living Briton", a very great honour, which he will not come to collect himself. Banksy's Street Artist career began in the late 1990s, early 2000s. He was first part of a graffiti collective called Bristol's DryBreadZ Crew. He will make his first works in Bristol, the city he comes from. One of the notable works of this period is the fresco The Mild Mild West in 1999. It was created following numerous altercations between the police and participants of clandestine parties at the time. In 2003, the artist designed the cover of Blur's album, Think Thank. The artist, who usually avoids commercial collaborations, defended his decision by maintaining that the album was good and that doing something commercial wasn't especially bad, if it was something that made sense. The satirical and subversive irony that characterizes the artist's works has aroused the curiosity of the art world and has been the subject of much ink over the years. In addition to his Street art works created on the walls of the different cities he passes through, the artist has created a series of other projects.
    [Show full text]
  • Desmontando a Un Analisis, De Su Tecnica, Y De Su Obra
    desmontando a un Analisis, de su tecnica, y de su obra Autor: Eduardo Aracil Campos Tutor: Francisco Javier Consuegra Panaligan Grado en Humanidades Curso académico 2018-2019 Desmontando a Banksy Eduardo Aracil Campos Título del trabajo: Desmontando a Banksy. Un análisis de su técnica y de su obra Firma del autor Firma del tutor académico Eduardo Aracil Campos Francisco Javier Consuegra Panaligan Trabajo de Fin de Grado Grado en Humanidades Facultad de Filosofía y Letras 2 Desmontando a Banksy Eduardo Aracil Campos Resumen La historia del arte urbano es la de la recuperación del espacio público de las ciudades por quienes realmente lo habitan, por aquellos que, en su vida rutinaria, en demasiadas ocasiones anodina, transitan por calles y barrios a menudo decadentes, desvencijados, abandonados… una suerte de figuras casi autómatas, fantasmales, que, sin embargo, al encontrarse con una obra de arte urbano salen de su aletargamiento y esbozan una sonrisa… o fruncen el ceño. En esta polaridad del arte urbano, en esa línea tan fina que separa vandalismo de arte, se mueve como pez en el agua Banksy, un artista que ha dado ese impulso definitivo que necesitaba el street art para presentarse ante la sociedad como un arte vanguardista, original, crítico y reflexivo, pero ante todo universal, accesible a todos los estratos sociales. Esa universalidad es la que representa Banksy y es el valor que el artista de Bristol da a su obra, una obra que, sin embargo, cada vez más frecuentemente es objeto de especulación por las galerías de arte y las casas de subasta. Podemos afirmar que Banksy es ya un fenómeno de masas del que se han escrito chorros de tinta y se han retuiteado miles de mensajes o compartido cientos de noticias.
    [Show full text]
  • Duchampianska” Praktiker Inom Samtidskonsten
    Konstvetenskapliga institutionen ”DUCHAMPIANSKA” PRAKTIKER INOM SAMTIDSKONSTEN Författare: Belma Kratović© Fördjupningskurs (C) i konstvetenskap Vårterminen 2020 Handledare: Lars Wängdahl Till AKA ABSTRACT Institution/Ämne Uppsala universitet. Konstvetenskapliga institutionen, Konstvetenskap Författare Belma Kratović Titel och undertitel: ”Duchampianska” praktiker inom samtidskonsten Engelsk titel: ‘Duchampian’ Practices in Contemporary Art Handledare Lars Wängdahl Ventileringstermin: Höstterm. (år) Vårterm. (år) Sommartermin (år) 2020 2020 This study investigates the extent to which subversive practices of conceptual art can be identified in contemporary works. It attempts to understand if, despite the widespread understanding of conceptual art as a mainstream in today's art scene, there may still be examples of contemporary practice that are as deviant and challenging to the notion of art today as those that came at the forefront of the conceptual art movement. The standard historical definition of 'conceptual art' generally refers to the artistic movement taking place between 1966 and 1972. The aim of this study, however, is to give an account of its development both prior to and beyond that narrow temporal window, seeking to identify both the roots and the legacy of the philosophical aspects of conceptual practice. The study traces these roots to the actions of Duchamp, who shifted the focus from aesthetics to a more cognitive valuation of art, by designating an everyday object as an artwork; an action that paved the way for the notion that, rather than being skilled craftsmen, artists are the authors of meaning, and artworks are the creation and transmission of ideas. This ‘Duchampian’ approach which pushes and explores the boundaries of art within the framework of the artwork themselves has also influenced the selection of works for analysis.
    [Show full text]
  • Bachelorarbeit
    Bachelorarbeit Gesellschaftskritik in der Street Art – Ein Vergleich zwischen Banksy und Barbara. Social criticism in street art – A comparison between Banksy and Barbara. von Romy Lödel für die Prüfung zum Bachelor of Arts (B.A.) Im Studienbereich: Soziale Arbeit. Medien. Kultur. Studiengang: Kultur- und Medienpädagogik an der Hochschule Merseburg Erstgutachter: Prof. Dr. phil. Nana Adriane Eger Zweitgutachter: Prof. Dr. jur. Erich Menting Autor: Romy Lödel Matrikelnummer: 22200 Adresse: Am Auenblick 2, 04442 Zwenkau Abgabedatum: 13.08.2018 Hinweis: Aus Gründen der besseren Lesbarkeit wird im Text verallgemeinernd das generische Maskulinum verwendet. Diese Formulierungen umfassen gleichermaßen weibliche und männliche Personen; alle sind damit selbstverständlich gleichberechtigt angesprochen. Summary Street Art is not a new phenomenon anymore. However it is still not clear for every observer what the artist wants to express. Many of them criticize the society in their works. Two outstanding examples for that are the british artist Banksy and the german based artist Barbara. No one knows exactly who the person behind those phantoms is. Nevertheless both are really successful and can increase their number of fans regularly. The artists Barbara. and Banksy live their own style of art. Banksy prefers stencils and Barbara. posters and prohibition signs. Usual critique points are besides hate, discrimination, capitalism also politics and the refugee crisis since the year 2015. Based on two analytics would be clarified with which mediums and techniques Banksy and Barbara. try to express their art to their observers and stimulate them to overthink society. Zusammenfassung Street Art ist kein neues Phänomen, doch was die Künstler damit erreichen möchten, ist den wenigstens Betrachtern bekannt.
    [Show full text]
  • Banksy. Urban Art in a Material World
    Ulrich Blanché BANKSY Ulrich Blanché Banksy Urban Art in a Material World Translated from German by Rebekah Jonas and Ulrich Blanché Tectum Ulrich Blanché Banksy. Urban Art in a Material World Translated by Rebekah Jonas and Ulrich Blanché Proofread by Rebekah Jonas Tectum Verlag Marburg, 2016 ISBN 978-3-8288-6357-6 (Dieser Titel ist zugleich als gedrucktes Buch unter der ISBN 978-3-8288-3541-2 im Tectum Verlag erschienen.) Umschlagabbildung: Food Art made in 2008 by Prudence Emma Staite. Reprinted by kind permission of Nestlé and Prudence Emma Staite. Besuchen Sie uns im Internet www.tectum-verlag.de www.facebook.com/tectum.verlag Bibliografische Informationen der Deutschen Nationalbibliothek Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Angaben sind im Internet über http://dnb.ddb.de abrufbar. Table of Content 1) Introduction 11 a) How Does Banksy Depict Consumerism? 11 b) How is the Term Consumer Culture Used in this Study? 15 c) Sources 17 2) Terms and Definitions 19 a) Consumerism and Consumption 19 i) The Term Consumption 19 ii) The Concept of Consumerism 20 b) Cultural Critique, Critique of Authority and Environmental Criticism 23 c) Consumer Society 23 i) Narrowing Down »Consumer Society« 24 ii) Emergence of Consumer Societies 25 d) Consumption and Religion 28 e) Consumption in Art History 31 i) Marcel Duchamp 32 ii) Andy Warhol 35 iii) Jeff Koons 39 f) Graffiti, Street Art, and Urban Art 43 i) Graffiti 43 ii) The Term Street Art 44 iii) Definition
    [Show full text]
  • Banksy ¿Una Marca O Una Estrategia De Branding?
    ÁREA DE CIENCIAS SOCIALES Y JURÍDICAS Grado de Comunicación TRABAJO DE FINAL DE GRADO BANKSY ¿UNA MARCA O UNA ESTRATEGIA DE BRANDING? Presentado por Olga García Marín Tutelado por Aura P. Pérez Tutelado por Amalia Creus Wicklow, 9 de enero 2020 A Aura P. Pérez, imposible hacer esta disertación sin tu ayuda, gracias por tu ilusión desde el inicio en este trabajo, tu implicación, tu compromiso y por tu lucha. A Amalia Creus, gracias por ayudarme a finalizar este TFG. A mis hermans, Ascen y Pilar, y mis sobrinos Dani, Laura, Verónica y Enrique, por su siempre incondicional apoyo. A mis diferentes grupos de amigos y amigas; por esos viajecitos entre semestre y semestre, esas cañitas los martes o miércoles en la calle Guareña, y esas cenitas chachis por diferentes restaurantes de Madrid que hacían la semana mucho más llevadera. En especial a Isabel, por tu insistencia en la matriculación en este Grado ¡Gracias mami! Y a Leire, por animarme a llevar a cabo esta disertación. ¡Lo que dio de sí aquella exposición en Madrid…! To Patrick, thank you for your patience. 1 Resumen: Esta disertación se centra en la definición de los conceptos Marca y Branding, exponiendo y desarrollando el proceso que necesita una marca para su creación. Se enumeran el conjunto de elementos que formará la identidad de una marca, los valores y la esencia que desembocará en la construcción de su imagen e identidad, para alcanzar finalmente un buen posicionamiento en el mercado. Esta investigación examina el desarrollo y la evolución del arte callejero en general y del artista Banksy en particular, definiendo y analizando su marca, su imagen y reputación, así como, las posibles estrategias de posicionamiento que este artista ha creado para llevar su obra a un reconocimiento mundial.
    [Show full text]
  • ISSUE 2486 | Antiquestradegazette.Com | 3 April 2021 | UK £4.99 | USA $7.95 | Europe €5.50
    To print, your print settings should be ‘fit to page size’ or ‘fit to printable area’ or similar. Problems? See our guide:https://atg.news/2zaGmwp 7 1 -2 0 2 1 9 1 ISSUE 2486 | antiquestradegazette.com | 3 April 2021 | UK £4.99 | USA $7.95 | Europe €5.50 S E E R 50years D koopman rare art V A I R N T antiques trade G T H E KOOPMAN (see Client Templates for issue versions) THE ART M ARKET WEEKLY [email protected] +44 (0)20 7242 7624 www.koopman.art Masterpiece A rare white bird worth cancelled but Petworth fair waiting for takes June slot Having postponed the sale in November and by Laura Chesters again in January, Chorley’s finally got to sell an exceptional private collection of early English Masterpiece London has cancelled the porcelain in Prinknash Abbey, Gloucestershire, physical edition of its 2021 event on March 24. because of coronavirus restrictions – The 18 pieces, chosen by the vendor’s late husband but the Petworth fair will go ahead this for rarity, early dates and condition, had been acquired summer. in London between 1984-93, predominantly through The next Masterpiece has been rescheduled the dealership Albert Amor. to run from June 22, 2022, with the Foremost was a Chelsea owl from the Triangle- management now planning online Raised Anchor period c.1745-49. alternatives and small live events for 2021 This 8in (20.5cm) high model, long admired for its should restrictions allow them. remarkable ornithological accuracy, is thought to be Lucie Kitchener, managing director of based on the plate of The Great Hawk or Horned Owl the fair, and Philip Hewat-Jaboor, chairman, that appears in George Edwards’ A Natural History said: “We had hoped that it would be of Uncommon Birds, and of Some Other Rare and possible to come together with our Undescribed Animals published between 1743-51.
    [Show full text]
  • Artist Resources – Banksy (British, B. Ca. 1974)
    Artist Resources – Banksy (British, b. ca. 1974) Banksy website run by Pest Control Banksy official Instagram Given his sacred anonymous status, reputable interviews with Banksy are rare, appearing at intervals throughout the years as the artist allows filming of his work and submits to conversations following happenings around his public works and private auction dealings. From a lost 2003 video interview to a phone call with NPR in 2005 , to interviews with The Guardian , reporters and scholars attempt to reckon with figures who claim to be the artist. “The worth of the work is not about the money,” a hooded Banksy remarked in a rare film of the artist at work from 1995. “I don’t paint for anybody else. I don’t paint for critics.” 2002’s Existenticilism in Los Angeles marked the first official exhibition produced by Banksy and his team, followed by London premiers of Turf War in 2003 and Crude Oils in 2005, in which the artist set live rats free among paintings commenting on environmental distress. Banksy returned to LA in 2006 with Barely Legal, his largest U.S. showing to date, which featured a live, painted elephant. In 2009, Banksy took over the Bristol Museum & Art Gallery with a surreal, immersive, and quintessentially twisted exhibition. 2013 saw Banksy establish an “artist residency” on the streets of New York, in which he produced an artwork every day in a different location during the month of October, providing clues for a scavenger hunt of sorts on Instagram. Beginning with his work on the Segregation Wall in 2005, Banksy has developed close ties to the artistic community in Palestine, culminating with 2017’s immersive and collaborative The Walled Off Hotel, which still functions as genuine tourist accommodation.
    [Show full text]
  • BANKSY ET LA PALESTINE Au Cours De Sa Carrière, Banksy Est Intervenu
    BANKSY ET LA PALESTINE Au cours de sa carrière, Banksy est intervenu à de nombreuses reprises sur le conflit israélo-palestinien. En 2002, en effet, Israël a construit un mur de séparation en Cisjordanie, justifiant ce choix comme nécessaire pour se protéger du terrorisme. Cependant, la perception du peuple palestinien est différente, il voit cette barrière comme un véritable mur de séparation raciste. Le street artist, qui a toujours été attentif aux problématiques sensibles, a créé de nombreuses œuvres en Palestine visant à dénoncer la construction du mur et la situation des Palestiniens. Des œuvres créées sur le mur de séparation lui-même, à celles sur les maisons détruites par les bombes, en passant par l'ouverture d'un hôtel "avec vue sur le mur", les interventions de l'artiste anglais visent à souligner son soutien aux Palestiniens. Célèbre est la peinture murale représentant des enfants s'amusant sur un manège. La scène semble joyeuse mais, si vous regardez bien, au lieu de la structure principale classique du manège, vous pouvez voir une tour de guet de l'armée israélienne, qui contraste donc avec l'image de plaisir et de bonheur qui est généralement associée aux attractions. Murales de Banksy en Palestine, à Gaza L'emblématique Flower Thrower est également inoubliable. L'œuvre, l'une des plus célèbres de l'artiste, représente un garçon dont le visage est recouvert d'un masque et qui semble impliqué dans une bagarre. Le protagoniste, cependant, au lieu de lancer un cocktail Molotov, lance un bouquet de fleurs, symbole de paix. La paix est également le sujet d'une autre peinture murale représentant une colombe portant un gilet pare-balles et le réticule d'un fusil pointé sur sa poitrine.
    [Show full text]
  • Transgressió Ètica I Artística
    Transgressió ètica i artística A PROPÒSIT DE BANKSY Nom: Silvia Garcia Linares Tutor: Joan Carles Cirera Izquierdo Grau: Humanitats Curs: 2018-2019 Grau d’Humanitats “There’s nothing more dangerous than someone who wants to make the world a better place”. Banksy Agraïments Som un llibre en constant edició. Malgrat que tothom pot veure la portada, el nostre interior l’escriuen aquelles persones amb les que convivim. Algunes d’elles desitjaríem que les pàgines que escrivissin fossin infinites però el millor de viure és adonar-nos que certes persones per molt que no hi siguin mai marxaran. En qualsevol moment pot ocórrer un fet que trenqui el transcurs de les pàgines anteriors, que canviï l’argument del llibre, el nostre pensament sobre la definició que teníem de nosaltres mateixos. El consol més gran és que sempre romandrà l’orgull i la bellesa de que l’essència dels que ens rodegen formi una part de nosaltres, quelcom invencible que ens defineix. Per això vull mostrar el meu agraïment a les principals persones que han fet possible escriure aquest capítol dins del meu llibre: Als meus pares i la meva germana per ser escriure les pàgines més boniques de la meva història, per definir-me, per ser el meu suport i guia incondicionalment. A la meva parella per ser el millor company de viatge i de vida. Al meu tutor pel recolzament i la motivació oferta al llarg de la realització del treball. ÍNDEX 1. Introducció .................................................................................................................. 3 Objectius ....................................................................................................................... 5 Metodologia .................................................................................................................. 5 2. L’art de Banksy: rebel·lió o consum? ....................................................................... 7 2.1 La societat de masses .............................................................................................
    [Show full text]
  • Banksy: Artist, Prankster, Or Both?
    NYLS Law Review Vols. 22-63 (1976-2019) Volume 65 Issue 1 Spotlight on Student Scholarship Article 5 January 2021 Banksy: Artist, Prankster, or Both? Anna Tichy New York Law School Follow this and additional works at: https://digitalcommons.nyls.edu/nyls_law_review Part of the Intellectual Property Law Commons, Judges Commons, and the Torts Commons Recommended Citation Anna Tichy, Banksy: Artist, Prankster, or Both?, 65 N.Y.L. SCH. L. REV. 81 (2020-2021). This Note is brought to you for free and open access by DigitalCommons@NYLS. It has been accepted for inclusion in NYLS Law Review by an authorized editor of DigitalCommons@NYLS. NEW YORK LAW SCHOOL LAW REVIEW VOLUME 65 | 2020/21 VOLUME 65 | 2020/21 ANNA TICHY Banksy: Artist, Prankster, or Both? 65 N.Y.L. Sch. L. Rev. [•] (2020–2021) ABOUT THE AUTHOR: Anna Tichy was the Editor-in-Chief of the 2019–2020 New York Law School Law Review. She received her J.D. from New York Law School in 2020. https://digitalcommons.nyls.edu/nyls_law_review 81 BANKSY: ARTIST, PRANKSTER, OR BOTH? “It appears we just got Banksy-ed.”1 -Alex Branczik2 I. INTRODUCTION The notion of pranks, or committing mischievous acts, has been around for centuries—Leonardo da Vinci, Abraham Lincoln, and Thomas Edison were all pranksters.3 Committing or falling victim to a mischievous act is something that nearly everyone can relate to. The artist Banksy, who started his career with street graffiti and is now a world-renowned artist, owes the magnitude of his career to his ability to prank the public.4 He has formed his own definition of what it means to be an artist—a definition that encompasses not only the work he creates, but also the way in which he presents it.
    [Show full text]
  • Urban Scrawl: Satire As Subversion in Banksy's Graphic Discourse Joshua Carlisle Harzman University of the Pacific, [email protected]
    University of the Pacific Scholarly Commons University of the Pacific Theses and Dissertations Graduate School 2018 Urban Scrawl: Satire as Subversion in Banksy's Graphic Discourse Joshua Carlisle Harzman University of the Pacific, [email protected] Follow this and additional works at: https://scholarlycommons.pacific.edu/uop_etds Part of the Art and Design Commons, and the Communication Commons Recommended Citation Harzman, Joshua Carlisle. (2018). Urban Scrawl: Satire as Subversion in Banksy's Graphic Discourse. University of the Pacific, Thesis. https://scholarlycommons.pacific.edu/uop_etds/3122 This Thesis is brought to you for free and open access by the Graduate School at Scholarly Commons. It has been accepted for inclusion in University of the Pacific Theses and Dissertations by an authorized administrator of Scholarly Commons. For more information, please contact [email protected]. 1 URBAN SCRAWL: SATIRE AS SUBVERSION IN BANKSY’S GRAPHIC DISCOURSE by Joshua Carlisle Harzman A Thesis Submitted to the Graduate School In Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of MASTER OF ARTS College of the Pacific Communication University of the Pacific Stockton, CA 2018 2 URBAN SCRAWL: SATIRE AS SUBVERSION IN BANKSY’S GRAPHIC DISCOURSE by Joshua Carlisle Harzman APPROVED BY: Thesis Advisor: Teresa Bergman, Ph.D. Committee Member: Marlin Bates, Ph.D. Committee Member: Paul Turpin, Ph.D. Department Chair: Paul Turpin, Ph.D. Dean of Graduate Studies: Thomas H. Naehr, Ph.D. 3 URBAN SCRAWL: SATIRE AS SUBVERSION IN BANKSY’S GRAPHIC DISCOURSE Copyright 2018 by Joshua Carlisle Harzman 4 DEDICATION This thesis is dedicated to my parents, Connie Lynn and Bradley Earl Harzman, for their unyielding love and tenacious support of my scholarship.
    [Show full text]