Ospedale Psichiatrico Santa Maria Della Pietà Di Roma. Inventario Dell

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Ospedale Psichiatrico Santa Maria Della Pietà Di Roma. Inventario Dell L’OSPEDALE S. MARIA DELLA PIETÀ DI ROMA I L’ARCHIVIO STORICO SECC. XVI-XX Inventario di ANNA LIA BONELLA, NICOLA PASTINA, ROBERTA SIBBIO 2 PRESIDENZA DELLA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA E MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI CENTRO STUDI E RICERCHE S. MARIA DELLA PIETÀ ASS. ONLUS L’OSPEDALE S. MARIA DELLA PIETÀ DI ROMA VOL. 1 FONTI PER LA STORIA DELLA FOLLIA. L’ARCHIVIO STORICO SECC. XVI-XX VOL. 2 L’OSPEDALE DEI PAZZI DAI PAPI AL ‘900. LINEAMENTI DI ASSISTENZA E CURA A POVERI E DEMENTI (ristampa) VOL. 3 L’OSPEDALE PSICHIATRICO. DAL MANICOMIO PROVINCIALE ALLA CHIUSURA Coordinamento scientifico Antonino Iaria, Tommaso Losavio, Pompeo Martelli Comitato organizzativo Vincenzo Carrino, Franca Fedeli Bernardini, Angelo Conti, Rossana Gentili, Guido Invernizzi, Fabiola Panimolle Segreteria Franca Cianfrocca, Anna Iosa, Maria Morena, Novella Tomsich, Paolo Verdini Sono lieto di presentare questa importante opera in tre volumi sull’ospedale di S. Maria della Pietà con la pubblicazione integrale dell’inventario del poderoso Archivio dell’“Ospedale dei pazzi” e la Storia del Manicomio Provinciale, costruito e gestito fino al passaggio alle Asl dalla Provincia di Roma. L’opera di amplissimo respiro culturale affronta la storia dell’importante istituzione manicomiale nel corso di oltre cinque secoli rapportandola ad altre istituzioni nell’ottica di mutate concezioni che trapassano dall’assistenza alla cura specializzata. In particolare, nel terzo volume, si pubblica parte del ricchissimo materiale archivistico esistente nelle sedi provinciali e presso il Centro Studi di Storia della Psichiatria della ASL RM E che, attraverso gli atti dell’Economo, dell’Ufficio Tecnico Provinciale, le lettere dei Direttori, l’azione dei medici dei reparti, degli infermieri e le storie di vita dei malati, restituisce la vita dell’istituzione nella sua complessità scientifica, amministrativa e quotidiana con le storie dolenti dei malati, studiate attraverso le cartelle cliniche e i segni della loro presenza lasciati nella “fagotteria”. Dagli Atti della Deputazione Provinciale, praticamente inediti, è possibile ricostruire, attraverso le Delibere, la storia amministrativa dell’Ente che, già dagli esordi nel 1871, si occupa del manicomio, di vari ospedali e istituzioni come il Brefotrofio o l’Istituto Nazionale per i Sordomuti, attraverso Commissioni che comprendono, oltre a persone nominate dall’Ente, altre di nomina governativa. Il periodo di trapasso, dal 1872 al 1893, dalla Commissione Ospedaliera alla Gestione diretta, è quasi interamente governato dal Senatore Vincenzo Tommasini, e poi dal Senatore Cencelli, che creerà, parzialmente a sue spese e con finanziamenti provinciali, nell’ala femminile di Villa Barberini l’Asilo per i bambini oligofrenici che avrà una storia lunga e singolare all’interno dell’Ospedale Psichiatrico di S. Maria della Pietà per l’intervento di nomi prestigiosi nel campo della pedagogia come Maria Montessori. Proprio in questo momento di gestione allargata dell’Ospedale si mettono in atto una serie di provvedimenti che riconfigurano l’aspetto del tetro manicomio della Lungara dove, alla fine dello stato Pontificio, esistevano ancora i famigerati “camerini della Paglia”. L’Architetto Francesco Azzurri per circa 40 anni sarà protagonista delle vicende del manicomio ampliato sul Gianicolo. Qui, sperimenta, assieme alla Società di Freniatria, alla Direzione del Manicomio, alla Commissione che lo indirizza, avanzate tecniche attuate attraverso l’organizzazione degli spazi e l’ammodernamento degli stessi con più innovativi ritrovati della scienza e della tecnica (come strumentari sofisticati nei laboratori, la centrale autonoma per la produzione di energia elettrica, la tranvia interna, la lavanderia a vapore, la cucina a gas, a vapore e a energia solare, il telegrafo…). L’organizzazione del “manicomio villaggio”, mutuato da Gheel - l’esperimento più moderno del XIX secolo -, e avanzate forme di ergoterapia, diverranno il modello imprescindibile del nuovo “manicomio a padiglioni” edificato a Monte Mario ed inaugurato nel 1914. La costruzione del nuovo Manicomio provinciale si muove all’interno del dibattito vivacissimo nel mondo scientifico nel XX secolo e risponde a criteri che coniugano i principi, già sperimentati al Gianicolo, con una chiara posizione dell’Ente Provincia che unisce modernità ed economia gestionale attraverso il posizionamento dei complessi vicino alla ferrovia Roma Viterbo, in un’area non ancora urbanizzata, attorno alla quale crescerà il quartiere di Monte Mario. Credo che quest’opera, realizzata con il fondamentale apporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Centro Studi e Ricerche ASL RME, dell’Ass. Onlus S. Maria della Pietà, docenti universitari, ricercatori, Servizi e funzionari della Provincia che vi hanno lavorato con competenza e passione e che ringrazio caldamente, sia un tassello importante per la ricostruzione della Storia dell’Ente che ha svolto funzioni di rilevanza strategica nell’Italia post-Unitaria nel campo della viabilità, dei trasporti, dei lavori pubblici, dell’istruzione e della salute, nonché dell’infanzia abbandonata. On. Silvano Moffa Presidente della Provincia di Roma Dopo la definitiva chiusura del S. Maria della Pietà quale istituto psichiatrico ospedaliero, questa Azienda ha sentito ancor più forte la necessità di valorizzarne la memoria storica, attraverso iniziative di carattere scientifico e culturale, la costituzione del Centro Studi e Ricerche e la realizzazione del Museo-Laboratorio della Mente. Iniziative queste, finalizzate, mediante un viaggio a ritroso nel tempo e nello spazio dei manicomi, a riflettere sulle progettualità possibili, per comprendere come la soggettività del malato di mente pur nella segregazione istituzionale resista ad ogni tentativo di costringerla al silenzio e riesca ad esprimersi in una molteplicità di forme, e con i suoi messaggi costituisca per noi l’unica autentica fonte di conoscenza del mondo della sofferenza psicopatologica. La presente pubblicazione unicamente ad altre iniziative, vuole essere di ausilio alla comprensione e al recupero di un’alterità per secoli elusa ma non per questo così remota. Dr. Franco Condò Direttore generale ASL Roma E Tra il 1988 e il 1990, la Soprintendenza archivistica per il Lazio avviò un primo intervento di ordinamento delle carte dell’antico ospedale psichiatrico romano, proprio all’indomani della riforma che ne aveva sancito la chiusura, come per tutte le istituzioni manicomiali italiane. Anna Lia Bonella, che curò questa prima fase di lavoro, descriveva con queste parole la situazione dell’archivio: “Al momento dell’inizio dei lavori la documentazione dell’ospedale Santa Maria della Pietà era in condizioni di assoluto disordine e abbandono, sparsa in locali fatiscenti, spesso malsani, infestati e inaccessibili”. Due anni dopo, al termine di un ingente lavoro di recupero materiale delle carte, di ricondizionamento e di ordinamento, veniva pubblicato l’inventario della documentazione dalla metà del XVI secolo agli inizi del XX, momento che segnò l’intervento dell’Amministrazione provinciale nella gestione dell’ospedale. Questo inventario costituisce ora la prima parte del presente volume. A conclusione del suo pionieristico lavoro, Anna Lia Bonella scriveva che: “Molti problemi restano aperti: tra gli altri, il recupero della restante documentazione novecentesca (da integrarsi con quella da individuare negli archivi dell’Amministrazione provinciale) e la salvaguardia e valorizzazione della documentazione sanitaria, con interventi che non solo mirino a tutelarne la conservazione, ma che - soprattutto a proposito delle cartelle cliniche - agevolino la ricerca e la lettura dei documenti sulla base di sistemi di accesso il più possibile ampi e articolati”. Tra il 2000 e il 2001, il Servizio III della Direzione generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali ha varato il progetto nazionale “Carte da legare”, per il recupero e la valorizzazione degli archivi degli ex ospedali psichiatrici italiani. Un primo, importante risultato del progetto è quello che viene presentato nella seconda sezione di questo volume, grazie alla prosecuzione del lavoro di recupero del complesso archivistico di Santa Maria della Pietà. Questo nuovo intervento comprende tutta la documentazione prodotta dagli anni ‘70 dell’Ottocento agli anni ‘70 del Novecento che non era stato possibile includere nel lavoro di Anna Lia Bonella. Grazie al progetto Carte da legare, curato dal servizio III della Direzione generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato possibile proseguire nel lavoro di recupero del complesso archivistico del Santa Maria della Pietà. In particolare, nel periodo 2000-2001, si è svolto il riordinamento - curato dalla società di servizi archivistici “Memoria” con il coordinamento della Sopraintendenza archivistica per il Lazio - di quella parte (prodotta dai primi anni ‘70 dell’Ottocento a tutti gli anni ‘70 del Novecento) che, per motivi diversi, non era stata inclusa nei lavori di riordinamento precedentemente svolti e descritti da Anna Lia Bonella. Il duplice inventario contenuto nel presente volume copre, quindi, un arco temporale che va dal 1563 al 1983, dalla nascita dell’istituzione alle riforme degli anni ‘80. Di particolare rilievo, all’interno della nuova inventariazione, appaiono le sezioni cronologiche che interessano gli anni della II guerra mondiale e del primo dopoguerra, con la documentazione che testimonia dei
Recommended publications
  • Elenco Delle Strutture Private Ritenute Idonee Allo Svolgimento Del
    Strutture private ritenute dalla Commissione Tecnico-Consultiva per le Scuole di specializzazione di psicoterapia, idonee allo svolgimento del tirocinio previsto dall’art. 8 del Regolamento 11.12.1998 n. 509 (elenco aggiornato alla data del 11/07/2021) Citta’ Cod. STRUTTURE IN ITALIA INDIRIZZO Istituto AGRIGENTO Istituto Walden - Soc. Coop. Sociale ONLUS Via Cavour, 54 - 92013 - Menfi ALESSANDRIA 5 Villa Raffaella Via Trieste, 24 – Casale Monferrato (AL) 48 Comunità “La Braia” Loc. Regione La Braia – TERZO (AL) Via Vittorio Veneto 45 - 33100 - Udine 254-314 Comunità Terapeutiche “Il Montello” Via Nuova Vignole 33 Serravalle Scrivia (AL) 48 Azienda Sanitaria Salis Assistenza S.r.l. Via Mazzini, 1 – Novi Ligure (AL) ANCONA 209-100 Centro Villa Adria - Istituto di Riabilitazione S.Stefano Via Flaminia, 324 ANCONA S.r.l. 63 Cooperativa Sociale Coos Marche s.c.p.a. Onlus Via Saffi, 4 - Ancona 149-44 Associazione OIKOS Onlus Via San Pietro Martire, 16 – Jesi (AN) 116 Vivere Verde O.n.l.u.s. Via Corvi, 19 - 60035 - Senigallia 133 Pegaso Psicologia S.r.l.s. Via XXV Aprile snc . – Camerano (AN) 133-63 Lega del Filo d’Oro Onlus Via Linguetta, 3 – Osimo (AN) 92 Centro di Post Cura San Nicola ( gestore Villa Silvia Via Convicinale del Mulino, 330 – Piticchio - S.r.l. - Roma) Arcevia (AN) 190 Polo 9 Soc. Coop. Piazza della Repubblica, 1/D – Ancona 131 Casa di cura Villa Silvia S.r.l. Viale Anita Garibaldi, 64 - SENIGALLIA (AN) 21 AssCoop Viale della Vittoria, 4 – 60123 Ancona 224-131 Kos Care S.r.l. (sede operativa di tirocinio Casa di Cura Via Scisciano Nord n.
    [Show full text]
  • Rome Op Het Tweede Gezicht
    Rome op het tweede gezicht Wandelingen buiten de gebaande wegen Gerard Olthof © 2021 G.H.J.M. Olthof / Uitgeverij U2pi Eerste druk juni 2021 Titel: Rome op het tweede gezicht Auteur: Gerard Olthof Ontwerp en afbeeldingen voor- en achterzijde: auteur Voorzijde: Ponte Giuseppe Mazzini Achterzijde boven: stadsgezicht vanaf het Altare della Patria Achterzijde onder: stadsgezicht vanuit de Giardino degli Aranci Uitgeverij U2pi BV, Den Haag www.uitgeveriju2pi.nl Druk: www.jouwboekdrukkerij.nl ISBN: 978-94-9324-044-5 NUR: 502 Alle rechten voorbehouden. Niets uit deze uitgave mag worden verveelvoudigd, opgeslagen in een geautomatiseerd gegevensbestand, of openbaar gemaakt, in enige vorm of op enige wijze, hetzij elektronisch, mechanisch, door fotokopieën, opnamen, of enige andere manier, zonder voorafgaande toestemming van de uitgever. Voor mijn dochters Michelle, Vivan en Stéphanie en vooral voor Anja, met wie ik graag in Rome ben 3 Niemand zou voor slechts een dag of twee naar Rome moeten komen, blijf dan liever thuis en kijk naar een reisprogramma op televisie. William Murray: Rome. Een wereldwandeling door de stad, ’s-Gravenhage 2005 Chi è nato a Roma la ama, ma chi non ci è nato e l’ha incontrata, a volte, come nel mio caso, la ama ancor di più Kardinaal Giovanni Canestri (1918-2015) 4 INHOUD Woord vooraf 8 Inleiding 10 Hoofdstuk 1. Over de wegen van paarden en pelgrims 13 Via del Corso, Casa di Goethe, Ospedale di San Giacomo, Santi Ambrogio e Carlo al Corso, San Lorenzo in Lucina, Piazza Colonna, zuil van Marcus Aurelius, Palazzo Chigi, Piazza di Montecitorio, Santa Maria in Aquiro, Biblioteca Angelica, opgravingen onder het stadion van Domitianus, Via dei Coronari, San Salvatore in Lauro Hoofdstuk 2.
    [Show full text]
  • Scavi Recensioni
    ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte CRONACHE D/ARTE: SCAVI VETRI E ORI DEL SEPOLCRO ANTICO DI ADRIA LI sterri che il Genio Civile sta compiendo per un coperchio. Oltre alla suppellettile già menzionata e oltre G canale collettore alla periferia di Adria e che attra­ a lucerne fittili e specchi di bronzo, vi si raccolsero degli versano la necropoli preromana e romana della città, splendidi vetri, quasi sempre fortunatamente integri, hanno dato l'avvìo a ricerche archeologiche che hanno nei tipi propri della regione bagnata dall'alto Adriatico già fruttato una serie di preziose scoperte. Sono riapparse e in altri provenienti dall'Egitto, onde Adria sembra numerose tombe, quelle preromane o tardoetrusche essere stata un centro di tale fiorente produzione e deve dello strato inferiore, in prevalenza ad umazione, di cre­ aver intrattenuto attivi rapporti commerciali con Ales­ mati invece quelle sovrapposte di età romana, le une e sandria d'Egitto. Un vasellino a corpo conico di vetro le altre spesso sconvolte e malconce dalle alluvioni murrino con striature di svariati colori c'incanta con la antiche. Il corredo delle tombe dello strato più basso è sua rara bellezza, un cantaro cilindrico di vetro blu rappresentato, oltre che da anfore, da copioso vasel­ scuro con anse verticali ad anello sagoma te, caratteri­ lame fittile, per lo più di color rossastro o a vernice stiche degli esemplari metallici, che appaiono cavate nera lucida, di forma varia. Degli oggetti recuperati si fuori con la mola dallo stesso blocco vitreo del corpo del menzionano una bulla lenticolare di lamina d'oro liscia, vaso, appare anche per la tecnica, seguita pure nelle col suo tubetto per il cordone, tre orecchini circolari odierne officine vetrarie muranesi, un pezzo non comune.
    [Show full text]
  • The Streets of Rome Walking Through the Streets of the Capital
    Comune di Roma Tourism The streets of Rome Walking through the streets of the capital via dei coronari via giulia via condotti via sistina via del babuino via del portico d’ottavia via dei giubbonari via di campo marzio via dei cestari via dei falegnami/via dei delfini via di monserrato via del governo vecchio via margutta VIA DEI CORONARI as the first thoroughfare to be opened The road, whose fifteenth century charac- W in the medieval city by Pope Sixtus IV teristics have more or less been preserved, as part of preparations for the Great Jubi- passed through two areas adjoining the neigh- lee of 1475, built in order to ensure there bourhood: the “Scortecchiara”, where the was a direct link between the “Ponte” dis- tanners’ premises were to be found, and the trict and the Vatican. The building of the Imago pontis, so called as it included a well- road fell in with Sixtus’ broader plans to known sacred building. The area’s layout, transform the city so as to improve the completed between the fifteenth and six- streets linking the centre concentrated on teenth centuries, and its by now well-es- the Tiber’s left bank, meaning the old Camp tablished link to the city centre as home for Marzio (Campus Martius), with the northern some of its more prominent residents, many regions which had risen up on the other bank, of whose buildings with their painted and es- starting with St. Peter’s Basilica, the idea pecially designed facades look onto the road. being to channel the massive flow of pilgrims The path snaking between the charming and towards Ponte Sant’Angelo, the only ap- shady buildings of via dei Coronari, where proach to the Vatican at that time.
    [Show full text]
  • Basilica Di Santi Celso E Giuliano
    (326/32) Basilica di Santi Celso e Giuliano Saints Celso and Giuliano is an 18th century former parish church (now conventual) located near the Ponte Sant'Angelo in the rione Ponti. The main entrance is on Via del Banco di Santo Spirito. (1) The dedication is a problem. St Celsus seems to be one of two alleged early martyrs of Milan, Nazarius and Celsus, and St Julian to be Julian the Hospitaller. This version is more tenable, since the older references to the church refer to St Celsus alone. (1) However, there is also a Celsus mentioned in the spurious legend of Julian and Basilissa, martyrs once credited to Antioch in Syria but now considered to have been from Antinoë in Egypt. According to this legend, Julian and Basilissa were a married couple who made vows of celibacy while living at Antioch and turned their house into a refuge for destitute people. Then they were martyred in the reign of the emperor Diocletian together with Anthony a priest, Anastasius a new convert, Marcionilla a married woman and Celsus, her little son. Julian, Basilissa, Marcionilla and Celsus feature in the church's main altarpiece. (1) History The first unequivocal reference occurs in 1127, when a bull of Pope Honorius II mentions a priest Sancti Celsi. The church was fully parochial by this century, because a subsequent bull of Pope Honorius III in 1218 put three local churches (now all gone) under it as dependent chapels. (1) (326/32) The church used to be larger, and the street it was on used to be narrower.
    [Show full text]
  • Atti Parlamentari — 26866 — Camera Dei Deputat I
    Atti Parlamentari — 26866 — Camera dei Deputat i IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 2 APRILE 198 5 colo 55, ha diritto di riscuotere canoni pensasse che, data la situazione riassunta enfiteutici, censi, livelli ed altre presta- nel titolo terzo di questo disegno di legge, zioni in denaro o in derrate di ammontare e in particolare negli articoli che stiamo non superiore a lire 60 mila annue . esaminando (relativa alla sistemazione d i L 'equivalente in denaro delle prestazioni tutti quei fondi ed aziende che sono stat i in derrate è determinato con i criteri d i espropriati alla luce degli eventi post-uni- cui all'articolo 1, secondo comma, della tari, e che sono soppressi nella forma at- legge 22 luglio 1966, n . 607. Gli uffici per- tuale e ricondotti alla responsabilità del cettori chiudono le relative partite conta - Ministero dell'interno), stiamo consoli- bili, senza oneri per i debitori, dandone dando un processo di appropriazione da comunicazione agli obbligati ed agli uffici parte dello Stato di una parte cospicu a interessati». del patrimonio degli enti ecclesiastici. Che cosa prevedano gli articoli 54 e 5 5 Perché? Voglio dare un contributo di lo abbimo visto prima. Essi sopprimon o documentazione e di conoscenza al Parla - le aziende speciali di culto, nonché i l mento, informando i colleghi dell'entità fondo per il culto e il fondo di benefi- reale del patrimonio di cui la Santa Sed e cenza e religione nella città di Roma . dispone, attraverso gli enti ecclesiatici , Tutta questa serie di fondi e di aziende , nella sola città di Roma.
    [Show full text]
  • LE PIENE DEL TEVERE a ROMA DAL V SECOLO A.C
    PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER I SERVIZI TECNICI NAZIONALI SERVIZIO IDROGRAFICO E MAREOGRAFICO NAZIONALE Pio Bersani – Mauro Bencivenga LE PIENE DEL TEVERE A ROMA DAL V SECOLO a.C. ALL’ANNO 2000 LE PIENE DELA TEVERE ROMA DAL V SECOLO a.C. 2000 ALL’ANNO Anno 2001 In copertina è riportato l’acquarello raffigurante “la piena del Tevere a Roma del 1846” del pittore svizzero Salomon Corrodi (1810 – 1892), per gentile concessione del Prof. Pier Andrea De Rosa della associazione culturale “Studio Ottocento”. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER I SERVIZI TECNICI NAZIONALI SERVIZIO IDROGRAFICO E MAREOGRAFICO NAZIONALE Pio Bersani* – Mauro Bencivenga** LE PIENE DEL TEVERE A ROMA DAL V SECOLO a.C. ALL’ANNO 2000 *geologo libero professionista, e-mail: [email protected] **ingegnere dirigente del Servizio idrografico e Mareografico Nazionale, e-mail: [email protected] Anno 2001 Studiando, ricercando, ragionando, cerchiamo di comprendere quanto ci è concesso. PREFAZIONE Il presente lavoro si propone l’ambizioso obiettivo di riassumere 2500 anni di storia delle piene del Tevere a Roma, ragion per cui la prima parte si basa essenzialmente su una ricerca storica di quanto ci è stato traman- dato dalle varie fonti bibliografiche e dai vari autori che nel tempo si sono interessati dell’argomento; mentre nella seconda parte, concernente gli ultimi 130 anni (dal 1870 al 2000), è stato possibile uno studio scientifico dei fenomeni di piena, grazie agli strumenti di misura e controllo che dal 1870 sono stati via via installati nel bacino del Tevere. La storia di Roma è sempre stata intimamente legata alle vicende del suo fiume: il Tevere, presente sin dal tempo della leggenda della fondazione della città.
    [Show full text]
  • Download a Pdf of This Article
    THE JOURNAL OF ICON STUDIES VOLUME 3 | 2020 Salus populi: Icons and the Protection of the People Kirstin Noreen [email protected] Recommended Citation: Kirstin Noreen, “Salus populi: Icons and the Protection of the People,” Journal of Icon Studies 3, 2020 https://doi.org/10.36391/JIS3001 Available at https://www.museumofrussianicons.org/salus-populi/ Published by Museum of Russian Icons: https://www.museumofrussianicons.org/ Notes: This PDF is provided for reference purposes only and may not contain all the functional- ity or features of the original, online publication. ISSN: 2473-7275 ©JOURNAL OF ICON STUDIES 1 Kirstin Noreen Salus populi: Icons and the Protection of the People Abstract With the outbreak of the COVID-19 global pandemic, Pope Francis prayed before an icon of the Virgin and Child in Santa Maria Maggiore and a crucifix in San Marcello, two images asso- ciated with miraculous healing and intercessory power. He subsequently had the icon and crucifix moved to St. Peter’s where they flanked the pope as he offered a special Urbi et Orbi blessing on March 27, 2020. To contextualize Francis’s use of an icon during the coronavirus outbreak, this article will trace the role of cult images in Rome during occurrences of disease and will briefly discuss the specific importance of the Santa Maria Maggiore icon for the early Jesuit order. Keywords: Rome, Icon, Gregory, Plague, Salus Populi Romani, Jesuits, Pope Francis On Sunday, March 15, 2020, Pope Francis defied the imposed coronavirus lockdown in Italy and left the Vatican to make a private visit to two holy images in Rome: an icon of the Virgin and Child in the church of Santa Maria Maggiore and a large wooden crucifix in the church of San Marcello (fig.
    [Show full text]
  • 118-San Giovanni Battista Dei Fiorentini
    (118/32) San Giovanni Battista dei Fiorentini San Giovanni Battista dei Fiorentini is a 17th century minor basilica, parish and titular church dedicated to St John the Baptist, and situated at Via Acciaioli 2, which is at the north end of the Via Giulia in the rione Ponte. It is also the regional church for expatriates from Florence. It is more commonly known as San Giovanni dei Fiorentini. (1) History Pope Julius II ordered the Via Giulia to be cut through the network of filthy alleys between Via di Monserrat and the river in order to relieve dangerous congestion caused by crowds of pilgrims, and this was opened in 1508. A group of Florentine expatriates, including the Florentine Pope Leo X de Medici, decided to build a magnificent church on a prime site at the north end of the new street. Jacopo Sansovino won the competition to design it, against competitors like Raphael, Giuliano da Sangallo and Baldassare Peruzzi. He started building in 1519, but ran into serious trouble with the foundations at the river end. He was trying to build on an old sandbank, and the logistics overwhelmed him. He was dismissed in favor of Antonio da Sangallo the Younger, a military engineer as well as an architect, who succeeded with the foundations but did not manage to complete the church. Construction ground to a halt by the time of the Sack of Rome in 1527. (1) (g) Attempts to build a church on the designs of Michelangelo were carried out 1559-62 but failed. Vasari in 1568 reported that the fabric stood only “long arm above the water”.
    [Show full text]
  • Introduction. Antonio Da Sangallo the Younger and the Practice of Architecture in the Renaissance
    Originalveröffentlichung in: Frommel, Christoph Luitpold ; Adams, Nicholas (Hrsgg.): The architectural drawings of Antonio da Sangallo the Younger and his circle, Bd. 2, Cambrige, Mass. 2000, S. 1-21 Introduction. Antonio da Sangallo the Younger and the Practice of Architecture in the Renaissance Our knowledge of Renaissance architecture has risen from the ranks of comrnon artisans. He went increased and deepened so much during the last three through the various Stages of training with exceptional decades that a reexamination of the more general issue thoroughness, from a draftsman of ancient and con­ of how architecture was practiced is now warranted. 1 temporary monuments to a working carpenter and The sheer quantity of Antonio's drawings and build­ building supervisor to a creative architect. Scarcely ings, the latter often precisely documented, 2 requires a any other architect in the Renaissance had such solid new discussion of three basic questions: How at that and continuous training. time did a talented individual become an architect; From the time of the Gothic builders' lodges to the what was the nature of the design process; and by Quattrocento, most architects had begun as sculptors what process was a building erected? The architectural or stonemasons, who were much more closely projects of the popes and their nipote in which involved in the creation of sacred buildings than were Antonio participated afford far more detailed informa­ painters.4 Even in the Quattrocento, only a very few tion on these issues than has previously been supposed. architects-Alberti, Francesco de! Borgo, and Fra Antonio was trained under unusually advantageous Giocondo-came from humanism and theory.
    [Show full text]
  • 1 Elenco Delle Abbreviazioni. ACG Archivio Del Convento Di San
    Elenco delle abbreviazioni. ACG Archivio del Convento di San Giuseppe ACGBG Archivio della Confraternita di San Giovanni Battista dei Genovesi ASL Archivio dell’Accademia di San Luca ASR Archivio di Stato di Roma AC Auditor Camerae TNC Trenta Notai Capitolini ASRGP Archivio di Stato di Roma, sezione distaccata Galla Placidia ASVR Archivio Storico del Vicariato di Roma BAV Biblioteca Apostolica Vaticana DBI Dizionario Biografico degli Italiani GB Giovanni Bricci PB Plautilla Briccia BB Basilio Bricci EB Elpidio Benedetti RD Rutilio Dandini 1 Documenti La prima pietra La lamina di piombo in ASR, Cartari-Febei, vol. 123, c. 117r. Prima parte La figlia di Giano Materassaio (1616-1628) Fonti sulla famiglia Biscia in ASVR, San Pantaleo in Parione, Matrimoni, comprendente anche una Rubrica dove si scriveranno li morti che moreranno in parrocchia et seppelliranno, 1570-1623; proprietà e attività di Francesco Biscia in ASR, TNC, Strumenti, off. 24, not. Attilius, c. 365r. Notizie sulla convivenza di Giovanni Briccio col padre Materazzaro in ASVR, San Lorenzo in Lucina, Status Animarum, 1607, c. 49v (strada Paulina); il matrimonio con Chiara Recupita in ASVR, San Lorenzo in Lucina, Matrimoni IV (1607-1641), c. 17v («die 8 eiusdem [januarij]» 1609); notizie su professione e stato sociale del compare di GB, Gioseffe Mastrillo sellaro in strada Ferratina, in ASVR, San Lorenzo in Lucina, Status Animarum, 1607, c. 17v; n. 125, 1615, c. 43; 1623. Le abitazioni di GB e Chiara dopo il matrimonio e durante l’infanzia di Plautilla: ASVR, San Lorenzo in Lucina, Status Animarum, 1609 («via Graecor.»); Santa Maria del Popolo, Status Animarum, 1610 (febbraio), c.
    [Show full text]
  • Denominazione Discrizione Codice Scopo Sedeente OPERA
    Denominazione DIscrizione Codice Scopo SedeEnte OPERA NAZIONALE PER I FIGLI DEGLI AVIATORI 15/01/1940 1 EDUCAZIONE FIGLI DEGLI AVIATORI (ORFANI) ROMA - VIALE DELL'UNIVERSITA' N°4 FONDAZIONE EDOARDO AGNELLI 15/01/1940 2 BORSE DI STUDIO A FIGLI DI AVIATORI ROMA - VIALE UNIVERSITA' N. 4 FONDAZIONE INGG. PAOLO E GERARDO PARODI 15/01/1940 3 BORSE DI STUDIO A FIGLI DI AVIATORI ROMA - VIALE UNIVERSITA' N.4 FONDAZIONE NAZIONALE FIGLI DEL LITTORIO 20/04/1940 4 BORSE DI STUDIO A FIGLI DI AVIATORI ROMA CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO FEDERAZIONE ITALIANA DEI CONSORZI AGRARI 21/05/1940 5 ROMA DELL'AGRICOLTURA FONDAZIONE AMERIGO ROTELLINI 06/06/1940 6 FONDAZIONE MONTANA 06/06/1940 7 LE SCUOLE PER I CONTADINI 08/06/1940 8 CONSORZIO AGRARIO COOPERATIVO DI ROMA 17/06/1940 9 ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA DEI GIORNALISTI 21/06/1940 10 ITALIANI ARNALDO MUSSOLINI ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER GLI INTERESSI DEL INTERESSI MORALI ED ECONOMICI DEL 27/06/1940 11 ROMA - PIAZZA PAGANICA N. 13 MEZZOGIORNO D'ITALIA MEZZOGIORNO D'ITALIA ROMA - PRESSO MINISTERO DELLA DIFESA VIA UN VECCHIO FANTE 30/09/1940 12 PREMIO PER STUDI XX SETTEMBRE N.8 ROMA - PRESSO MINISTERO DELLA DIFESA - VIA DOGLIOTTI 30/09/1940 13 PREMIO E MEDAGLIA AL VALORE MILITARE XX SETTEMBRE N. 8 PREMI A FAMIGLIE DI ARTIGLIERI MORTI IN ROMA - PRESSO MINISTERO DELLA DIFESA - VIA DENINA DOGLIOTTI 30/09/1940 14 GUERRA XX SETTEMBRE N.8 ROMA - PRESSO MINISTERO DELLA DIFESA - C.N.G.E.I. 30/09/1940 15 VIA XX SETTEMBRE N.8 ROMA - PRESSO MINISTERO DIFESA - VIA XX PIETRO TOSELLI MEDAGLIA D'ORO 30/09/1940 16 PREMI FRA
    [Show full text]