Stampa FONDAZ/Interno

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Stampa FONDAZ/Interno LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA 4 Archivio Valerio, Visita ospedale di Biella - Principessa Maria José, 1941 Gara motociclistica Biella - Oropa Trampolino di salto ad Oropa, Biella 5 L’attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella nel 2003 Il 2003 ha portato alle Fondazioni bancarie nale di queste ultime; in secondo luogo la Legge numerose novità di carattere legislativo aprendo 212/03 ha introdotto la possibilità di investire una scenari e ambiti di intervento nuovi nel rispetto quota (non superiore al 10%) del patrimonio per della tradizionale vocazione di sostegno del terri- l’acquisizione di immobili non strumentali, pur torio in cui operano. conservando la qualifica fiscale di enti non com- In primo luogo ha finalmente avuto termine il merciali, in particolare di quelli storici-artistici lungo contenzioso sulla natura delle Fondazioni, esentati da reddito. risoltosi con la piena affermazione della natura giu- Tutto ciò si è tradotto, per la Fondazione Cassa ridica privata e dell’autonomia statutaria e gestio- di Risparmio di Biella, in una maggiore serenità 6 Archivio Valerio, Chiosco benzina - Piazza Duomo, Biella Stazione Biella - Santhià Visita del Duce a Biella 20/5/1939 d’azione e in un allargamento delle potenzialità di La rinnovata piena operatività della Fondazione intervento diretto sul territorio, attraverso l’ac- si è affiancata a un significativo ampliamento del- quisizione di immobili di particolare valore storico l’organico della struttura che ha permesso una e architettonico destinati altrimenti a un incerto maggiore razionalizzazione della gestione e l’avvio futuro: nel corso del 2003 è stata infatti deliberata di progetti propri. l’acquisizione dello storico palazzo Gromo Losa Nel corso dell’anno inoltre sono stati avviati e (ex BVO) mentre di recente si è deliberato l’ac- completati il riordino degli archivi fotografici e della quisto dell’immobile denominato “Palazzo del biblioteca interna dell’ente, al fine di renderli frui- Principe” all’interno del ricetto di Candelo. bili a studiosi e studenti; con l’intento di potenziare 7 Archivio Valerio, Foto gruppo tranvieri in posa davanti ad elettrolocomotore, Biella Funerali Don Oreste Fontanella, Biella Secondo circuito automobilistico di Biella 9/6/1935, Hellè Nice al guida di una Alfa Romeo la comunicazione e la trasparenza verso l’esterno Nel corso dell’anno infine sono stati avviati inoltre è stato attivato il sito internet dell’Ente, visi- alcuni significativi progetti realizzati con il sostegno tabile all’indirizzo www.fondazionecrbiella.it. diretto della Fondazione, tra questi segnaliamo in Sul fronte dell’attività erogativa la Fondazione particolare il ripristino della sala polifunzionale ha proseguito il proprio impegno, riorganizzando di cardiologia invasiva presso l’Ospedale di Biella la nomenclatura relativa ai settori di intervento e e l’avvio dei lavori per la realizzazione del college impiegando i buoni dividendi provenienti da universitario presso Città Studi. Biverbanca per incrementare significativamente sia il numero sia l’importo medio delle erogazioni. Il Presidente Candelo, il ricetto medievale 9 APPROVAZIONE BILANCIO AL 31/12/2003 E RELAZIONE SULLA GESTIONE Oropa e il Sacro Monte 11 Cariche Sociali e Direzione Presidente Avv. Luigi Squillario Vice Presidente Dott. Marco Neiretti Organo di Indirizzo Avv. Luigi Squillario Presidente Prof.ssa Ada Landini Zanni Vice Presidente P.i. Alberto Avidano Avv. Piero Chiorino Geom. Mario Fiorio Can. Carlo Gariazzo Don Piero Gibello Dott. Paolo Lavino Sig. Massimo Marchi Prof.ssa Maria Cristina Martinengo Dott. Pietro Policante On. Elvo Tempia Valenta Arch. Giovanni Vachino Dott. Mauro Valentini Dott. Eugenio Zamperone Consiglio di Amministrazione Avv. Luigi Squillario Presidente Dott. Marco Neiretti Vice Presidente Prof. Don Attilio Basla Dott. Adriano Guala Sig. Angiolino Guzzo Collegio Sindacale Dott. Benito Rimini Presidente Prof. Enzo Mario Napolitano, Dott. Pierangelo Ogliaro Sindaci Effettivi Dott.ssa Elisabetta Aimone Prina, Dott. Paolo Mazzia Sindaci Supplenti Dott. Mario Ciabattini Segretario Generale Biella, in primo piano il Chiostro di San Sebastiano sede del Museo del Territorio Biellese 13 14 Relazione sulla gestione 1) Relazione economica e finanziaria 1.1 Informazioni di carattere generale Come è noto, il 2003 può essere definito, per le Fondazioni bancarie, l’anno del riconoscimento del- l’autonomia: dopo il periodo di profonda incertezza normativa che aveva caratterizzato gli anni precedenti, segnati da rivolgimenti tanto frequenti quanto di impedimento alla normale attività istituzionale degli enti coinvolti, la Corte Costituzionale, con le sentenze nn. 300 e 301 del 29 settembre 2003 ha infatti definiti- vamente ribadito che le Fondazioni ex bancarie sono persone giuridiche private con piena autonomia sta- tutaria e gestionale, collocandole a pieno titolo tra i soggetti dell’organizzazione delle “libertà sociali”. Tra i principali provvedimenti normativi che hanno caratterizzato l’esercizio vanno segnalati la Legge finanziaria per il 2003 (Legge 289/02) e il D.L. 143/2003; in parallelo si è sviluppato il contenzioso giuri- sdizionale che è culminato con le citate sentenze della Corte Costituzionale. La Legge finanziaria per il 2003 ha ristretto le disposizioni sull’incompatibilità che erano state intro- dotte dall’art. 11 della Legge n. 448/01 ed ha inoltre prorogato, per le Fondazioni con patrimonio non supe- riore a 200 milioni di euro, il termine per la dismissione delle partecipazioni di controllo nella banca con- feritaria e per la cessione degli immobili non strumentali. Grande importanza ha inoltre avuto la volontà, manifestatasi a livello parlamentare anche grazie alla campagna di pressione pubblica attuata dalle Fondazioni, di ricondurre la normativa ai principi ispiratori della “Legge Ciampi”. Novità significative, per quanto concerne gli impieghi del patrimonio delle Fondazioni, sono poi deri- vate dal D.L. n. 143 del 24 giugno 2003, convertito dalla Legge n. 212/03, che ha introdotto la possibilità di investire una quota (non superiore al 10%) del patrimonio delle Fondazioni in immobili non strumen- tali, pur conservando alle stesse la qualifica fiscale di ente non commerciale; ciò ha permesso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella di conservare la proprietà dell’immobile ex Monte di Pietà, locato all’ASL 12 e utilizzato per ambulatori medici, e di deliberare, nel corso del 2003, l’acquisto dello storico Palazzo Gromo Losa, meglio noto come sede dell’Istituto “Beata Vergine d’Oropa” (BVO), di proprietà dell’ordine delle Suore Rosminiane. Con le citate sentenze della Corte Costituzionale si è finalmente giunti alla certezza giuridica e norma- tiva sulla natura e sulla funzione delle Fondazioni di origine bancaria. In particolare la sentenza n. 300 ha acclarato l’essenza privata delle Fondazioni, evidenziando l’ormai avvenuto distacco dal legame con le banche conferitarie e collocandole tra i soggetti dell’organizzazione delle “libertà sociali”, rigettando al con- tempo i ricorsi delle Regioni che avevano sostenuto la natura pubblica delle Fondazioni. Con la sentenza n. 301 poi la Corte ha ribadito l’autonomia delle Fondazioni, rimuovendo gli impedi- menti introdotti dall’art. 11 della Legge 448/01. Per quanto riguarda l’assetto degli Organi di Indirizzo delle Fondazioni la Corte ha ritenuto irragione- vole “limitare la ipotizzata presenza degli enti rappresentativi delle diverse realtà locali agli enti territoriali senza ricomprendervi quelle diverse realtà locali, pubbliche e private, radicate sul territorio ed espressive, per tradizione storica, connessa anche all’origine delle singole Fondazioni, di interessi meritevoli di essere rappresentati nell’Organo di Indirizzo”. Pur dovendo attraversare un periodo assai “turbolento” sotto il profilo normativo e giudiziario la Fondazione ha continuato a svolgere la propria attività istituzionale, operando nei seguenti settori previsti dallo Statuto: arte, conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e dei beni ambientali; 15 istruzione, compresa la formazione professionale; ricerca scientifica; sanità, assistenza alle categorie sociali deboli; sport; turismo; tempo libero e altre iniziative dirette a promuovere lo sviluppo economico del ter- ritorio. Tali settori all’inizio del 2003 sono stati oggetto di un’approfondita riorganizzazione, al fine di adeguarli ai nuovi settori previsti dall’art. 1, comma 1, lett. c-bis) del D.Lgs. 153/99 (come modificato dall’art. 11 della legge 28/12/01 n. 448). In seguito a tale revisione la nomenclatura dei settori di intervento è stata ade- guata, per mezzo di una tabella di raccordo inserita nel Documento Programmatico Previsionale 2003 e di seguito riportata, alla nuova nomenclatura prevista, individuando, fra i settori ammessi, i settori n. 1, 2 e 3 quali settori rilevanti. Tabella di raccordo dei settori statutari con i corrispondenti nuovi settori previsti dall’art. 1 co. 1, lett. c-bis) del D.Lgs 153/99 (come modificato dalla l. 28/12/01 n. 448) Settori statutari Nuovi settori previsti dall’art. 1, co. 1, lett. c-bis D.Lgs. 153/99 1) istruzione 1) educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola 2) arte, conservazione e valorizzazione dei beni 2) arte, attività e beni culturali e delle attività culturali e dei beni ambientali 3) sanità 3) salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa 4) assistenza alle categorie sociali deboli 4) assistenza agli anziani 5) ricerca scientifica
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