Amianto Naturale in Piemonte

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Amianto naturale in Piemonte

Cronistoria delle concessioni e dei permessi di ricerca mineraria

Amianto naturale in Piemonte

Cronistoria delle concessioni e dei permessi di ricerca mineraria

Responsabile del progetto

Ferruccio Forlati

Progetto e coordinamento generale

Ermes Fusetti

Con la collaborazione di

Lidia Giacomelli Barbara Coraglia

Coordinamento editoriale

Loredana Lattuca

Progetto grafico ed impaginazione

Art Cafè Advertising, Torino

Finito di stampare nel mese di febbraio 2008 presso

L’Artistica Savigliano, Savigliano (CN)

Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenuto il marchio di qualità ecologica Ecolabel Europeo; prodotta da cartiere registrate secondo il sistema comunitario di ecogestione ed audit EMAS.

ISBN: 978-88-7479-069-3 Copyright © 2008 Arpa Piemonte L’Arpa Piemonte non è responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo documento. La riproduzione è autorizzata citando la fonte.

Per ricevere ulteriori copie del manuale: [email protected]

Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte Via Pio VII, 9 - 10135 Torino www.arpa.piemonte.it

Contributi

REDAZIONE TESTO

Il capitolo “Descrizione ed inquadramento del testo” è stato realizzato da Ermes Fusetti1. Il capitolo 1 è stato realizzato da Lidia Giacomelli1 con il contributo di Angelo Salerno2 e, per il capitolo 1.4, di

Cristiana Ivaldi5 e Ennio Cadum5.

Il capitolo 2 è stato realizzato da Paolo Falletti1 con il contributo di Lidia Giacomelli1 e Michele Morelli1. Il capitolo 3 è stato redatto da Ermes Fusetti1 con il contributo per il capitolo 3.2 sulla concessione minieraria

di Balangero-Corio (TO) di Daniela Caffaratto3 e di Massimo Bergamini4.

I capitoli 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 sono stati redatti da Ermes Fusetti1 con il contributo di Barbara Coraglia1 e di Paolo Falletti1 per i paragrafi relativi agli inquadramenti geologici.

RICERCA DI ARCHIVIO

La ricerca di archivio, la raccolta dei dati e l’organizzazione delle informazioni relative ai permessi di ricerca e alle concessioni minerarie sono state realizzate da Ermes Fusetti1.

FOTO E IMMAGINI

Dove non diversamente specificato, immagini e foto inserite nel testo sono di Arpa Piemonte; il supporto cartografico utilizzato per le immagini è una base geografica territoriale raster a colori alla scala 1:50.000, ingrandita o ridotta in funzione delle diverse esigenze, derivata dagli originali vettoriali a scala 1:10.000 e 1:50.000 della C.T.R. (Carta Tecnica Regionale della Regione Piemonte) opportunamente modificati, sfoltiti ed elaborati da Luca Forestello1 (Forestello L., et alii – 2005; Esperienze per la costituzione di una base dati territoriale alla scala 1:50.000 a supporto della produzione di tematismi e dell’analisi ambientale. Atti della 9° Conferenza Nazionale ASITA).

REVISIONI

A cura di Loredana Lattuca6, Ermes Fusetti1 e Lidia Giacomelli1.

Immagini e foto di copertina: da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso:

Lavori di manutenzione presso la miniera di Balangero (TO). Foto: La Gibuti – l’amianto non si lavora – Editori il Risveglio, Ciriè, 1994 Ingresso di un pozzo di miniera presso Sant’Ignazio, Pessinetto (TO). Foto: E. Fusetti, Arpa Piemonte. Operaio addetto alla lavorazione del fronte di coltivazione della miniera di Balangero (TO). Foto: “R.S.A.” S.r.l. Nastro trasportatore e frantoio presso la miniera di Balangero (TO). Foto: La Gibuti – l’amianto non si lavora – Editori il Risveglio, Ciriè, 1994 Originale d’autore su Tavoletta 1:25.000 I.G.M. (Sampeyre 79 IV SE) del rilevamento effettuato per la realizzazione del Foglio Geologico in scala 1:100.000 n° 78-79 “Argentera - Dronero” – in: G. Ercolani, E. Morroni (2004). Carta Geologica d’Italia interattiva; cartografia geologica storica – Apat - 2 DVD – Roma. Gradoni di coltivazione della ex-miniera di amianto di Balangero (TO). Foto: “R.S.A.” S.r.l.

1 SC22 – Centro Regionale per le Ricerche Territoriali e Geologiche – Arpa Piemonte 2 SS03.05 - Polo Amianto – Area delle attività regionali per l’indirizzo e il coordinamento delle attività per il rischio industriale e sviluppo economico compatibile – Arpa Piemonte
3 Sopraintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta 4 R.S.A s.r.l. - Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell’ex miniera di amianto di Balangero e Corio 5 SC20 - Centro Regionale per l’Epidemiologia e la Salute Ambientale – Arpa Piemonte 6 SS01.01 - Comunicazione Istituzionale – Arpa Piemonte

Ringraziamenti

Si ringraziano Paolo Piazzano e Giorgio Schellino

del Settore 10.7 “Programmazione Interventi di Risanamento e Bonifiche” della Direzione Regionale Ambiente.

Si ringrazia inoltre il personale dipendente dell’Archivio di Stato di Torino.

Indice

  • PREFAZIONE
  • 9

  • PRESENTAZIONE
  • 11

DESCRIZIONE ED INQUADRAMENTO DEL TESTO

L’idea iniziale Finalità del testo Struttura del testo e guida alla lettura Tipologia dei documenti analizzati

Documentazione d’archivio Perimetrazioni

13

13 13 15 16

16 16

  • 1
  • MINERALI DI AMIANTO
  • 19

20 21

21 24

25 28 31
1.1 Quali sono gli amianti? 1.2 L’amianto nella storia

1.2.1 Origini 1.2.2 L’Industria Moderna

1.3 Produzione e utilizzo degli amianti 1.4 Amianto ed effetti sulla salute 1.5 Alcuni riferimenti normativi

  • 2
  • IL QUADRO GEOLOGICO REGIONALE

2.1 Inquadramento

2.1.1 Dominio Elvetico – Delfinese

33

34

39 40 40 40 40 41 42 42 43 43

44 47 49 52

2.1.2 Pennidico inferiore 2.1.3 Pennidico medio o Brianzonese 2.1.4 Pennidico superiore 2.1.5 Zona Piemontese 2.1.6 Dominio Austroalpino 2.1.7 Zona del Canavese 2.1.8 Alpi meridionali 2.1.9 Magmatismo oligocenico 2.1.10 Bacini Cenozoici

2.2 Sintesi della storia geologica del Piemonte 2.3 Ofioliti in Piemonte 2.4 Cenni sulle mineralizzazioni di amianto 2.5 Bibliografia essenziale

  • 3
  • CONCESSIONI MINERARIE
  • 53

54 55

55 57 58

77

77 78 78

3.1 Introduzione 3.2 Concessioni San Vittore e Amiantifera di Balangero

3.2.1 Introduzione 3.2.2 Inquadramento geologico 3.2.3 Cronistoria

3.3 Concessione Auriol

3.3.1 Introduzione 3.3.2 Inquadramento geologico 3.3.3 Cronistoria

3.4 Concessione Bracchiello

3.4.1 Introduzione 3.4.2 Inquadramento geologico 3.4.3 Cronistoria

3.5 Concessione Alpe Rossa

3.5.1 Introduzione 3.5.2 Inquadramento geologico 3.5.3 Cronistoria

3.6 Concessioni Alpe Cruino e Punta Lunella

3.6.1 Introduzione

116

116 117 118

138

138 139 139

146

146 147 147
3.6.2 Inquadramento geologico 3.6.3 Cronistoria

45

  • PERMESSI DI RICERCA
  • 161

  • PROVINCIA DI ALESSANDRIA
  • 163

164

164 165 167

168

168 169 173

175

175 175

5.1 Erro – Visone

5.1.1 Inquadramento geologico 5.1.2 Monte Vallaccia 5.1.3 Monte Laione

5.2 Val Lemme

5.2.1 Inquadramento geologico 5.2.2 Acquestriate - Le Colle 5.2.3 Monte Lecco

5.3 Stura di Valcerrina e Rio di Cossio

5.3.1 Inquadramento geologico 5.3.2 Ramengo

  • 6
  • PROVINCIA DI CUNEO

6.1 Val Maira

6.1.1 Inquadramento geologico

179

180

180 180 181 183 185 186 193 195

197

197 197 199

200

200 201 203 205

230

230 230
6.1.2 Regione Serri 6.1.3 Comba del Verous 6.1.4 Colle Verdet 6.1.5 Falco 6.1.6 Costa Aurello 6.1.7 Reina, Brione 6.1.8 Morinesio

6.2 Val Grana

6.2.1 Inquadramento geologico 6.2.2 Bottonasco 6.2.3 Fontana del Pulaset

6.3 Valle Varaita

6.3.1 Inquadramento geologico 6.3.2 Rocce della Balmassa 6.3.3 Pusterle 6.3.4 Costanza - Villaretto

6.4 Alta Val Tanaro

6.4.1 Inquadramento geologico 6.4.2 Marogna

  • 7
  • PROVINCIA DI TORINO

7.1 Val Pellice

7.1.1 Inquadramento geologico

233

234

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236

236 236

240

240 240 244 247 249 252

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288 288 322 324 326 328 329 330 335 363 367 371 373

374

374 374
7.1.2 Grange del Pis

7.2 Area Pedemontana di Piossasco

7.2.1 Inquadramento geologico 7.2.2 San Giorgio, San Isidoro, Montagnazza

7.3 Val Germanasca

7.3.1 Inquadramento geologico 7.3.2 Cugno, Cavallo Bianco 7.3.3 Pomieri 7.3.4 Trusciera 7.3.5 Martoretto 7.3.6 Punta Midi o Muret

7.4 Spartiacque Dora Riparia – Chisone - Sangone

7.4.1 Inquadramento geologico 7.4.2 Punta Chalvet 7.4.3 Chabrepan 7.4.4 Mentoulles, Fenestrelle, Clot, Prà Catinat 7.4.5 Monte Malvisin 7.4.6 Prato del Colle 7.4.7 Chardonnet (Ciardonet), Orsiera, Punta Cristalliera

7.5 Sauze d’Oulx

7.5.1 Inquadramento geologico 7.5.2 Borgo Basso, Sauze d’Oulx, Champarey

7.6 Spartiacque Dora Riparia – Stura di Viù - Ceronda

7.6.1 Inquadramento geologico 7.6.2 Monte Civrario 7.6.3 Trichera 7.6.4 Bertesseno, Torretta, Monte Crusat 7.6.5 Arpone - Messa - Ricchiaglio - Lys 7.6.6 Egrella 7.6.7 Costa della Croce

7.7 Valli di Lanzo

7.7.1 Inquadramento geologico 7.7.2 Brunetta 7.7.3 Nonassa 7.7.4 Uja di Mondrone 7.7.5 Laietto 7.7.6 Combanera 7.7.7 Ciapil 7.7.8 Cinaveri - Begone 7.7.9 Punta Serena 7.7.10 Uja di Calcante 7.7.11 Cenere - Ordagna 7.7.12 Col Paschiet 7.7.13 Madonna Parai

7.8 Area Pedemontana di Lanzo

7.8.1 Inquadramento geologico 7.8.2 Rio Fandaglia – Brich Frera

7.8.3 Tetto, Bric Cochetto 7.8.4 Torrente Fandaglia, Monte Rolei 7.8.5 Monte Basso
377 379 381

  • 8
  • PROVINCIA DI VERCELLI
  • 383

384

384 385 390

8.1 Val Sesia

8.1.1 Inquadramento geologico 8.1.2 Scarpia, Pian Misura 8.1.3 Mud di Mezzo

  • 9
  • PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA
  • 397

398

398 398 400 401

9.1 Val d’Ossola

9.1.1 Inquadramento geologico 9.1.2 Alpe Arnigò 9.1.3 Alpe Faio 9.1.4 Monte Croce

  • ALLEGATI
  • 403

404 409

410

ALLEGATO A – estratto da: Cenni di statistica mineralogica ALLEGATO B

Regio Decreto 29 Luglio 1927, n. 1443 Resoconti delle riunioni della Associazione Mineraria del Piemonte

  • Seduta del 15 ottobre 1927
  • 419

Prefazione

L’amianto sul nostro territorio, a causa del massiccio impiego che ne è stato fatto nel secolo scorso, storicamente costituisce una problematica di particolare rilievo e il prezzo che è stato pagato in termini di vite umane, in relazione alla lavorazione ed all’utilizzo dell’amianto in Italia ed in Piemonte, è tristemente noto. Con l’emanazione della legge n. 257/1992 – che vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto – ha avuto inizio un’importante opera di bonifica tutt’ora in corso. In questo contesto, l’impegno della Regione Piemonte è stato finalizzato a giungere, quanto prima, all’eliminazione dei rischi connessi alla presenza di amianto di origine antropica, con le bonifiche di Casale Monferrato e di Balangero, siti inseriti nel programma nazionale di bonifica. L’impegno della Regione Piemonte, però, non si è limitato ad intervenire su tali fronti, ma si è ulteriormente rafforzato ed esteso a tutti i campi in cui la presenza di amianto può essere causa di criticità. In quest’ottica, l’Assessorato Ambiente negli ultimi anni ha implementato le attività già in campo, dando avvio alla realizzazione della mappatura della presenza naturale di amianto sul territorio, compito demandato alle Regioni dallo Stato con il D.M. 101/2003. A tale scopo, nello spirito della normativa vigente ed in collaborazione con Arpa Piemonte è stato dato corso ad un lavoro di individuazione delle aree caratterizzate dalla potenziale o accertata presenza di amianto “naturale”, ovvero dell’amianto non posto in opera nei manufatti ma presente nelle rocce. I risultati delle attività di mappatura ad oggi svolte hanno permesso di definire un importante quadro relativo alla presenza e distribuzione, sul territorio regionale, delle aree con potenziale ed accertata presenza di amianto. La presente pubblicazione – frutto di parte delle attività effettuate nell’ambito della mappatura - riporta quanto rinvenuto presso l'archivio dell'ex Distretto Minerario del Piemonte e della Valle d'Aosta oggi conservato nell’archivio di Stato di Torino in merito ai permessi di ricerca ed alle concessioni minerarie per amianto, permettendo al lettore di immergersi in un ambiente di vita e di lavoro ormai tanto distante dalla nostra realtà. Dalla lettura del documento emerge un quadro di indubbio interesse geologico, che evidenzia anche un cambiamento epocale nelle modalità e nelle condizioni di lavoro del secolo scorso; la presente pubblicazione si pone quindi anche come un interessante strumento che consente di riflettere e prendere coscienza dei passi che sono stati compiuti nella tutela della salute e dell’ambiente nell’arco di alcune decine di anni.

Nicola De Ruggiero
Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte

9

Presentazione

La conoscenza del territorio, prerogativa fondamentale di Arpa Piemonte, è alla base delle azioni di mitigazione dei rischi naturali, in qualsiasi forma essi si presentino, per la salvaguardia dell’incolumità e della salute dei cittadini. Nel campo dei rischi naturali, il progredire della conoscenza non è solo legato allo sviluppo scientifico e metodologico, ma anche alla conservazione della memoria storica e al recupero delle informazioni che per motivi diversi sono finite nell’oblio.

In conseguenza dell’emanazione del D.M. n. 101 del 18 marzo 2003 “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93”, la Direzione Ambiente della Regione Piemonte ha affidato ad Arpa Piemonte la realizzazione della “mappatura della presenza di amianto nell’ambiente naturale”. Il sopraccitato D.M. prevede siano individuati sul territorio regionale gli ammassi rocciosi caratterizzati dalla presenza di amianto, oltre ai siti estrattivi di lavorazione di minerali e rocce possibili sede di mineralizzazioni di amianto.

Successivamente all’emanazione del D.M., la problematica della presenza naturale di amianto nell’arco alpino occidentale è stata ripetutamente agli onori della cronaca, si pensi alla realizzazione di alcuni impianti in Val di Susa per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 (Bob e Freestyle) ed alle vicende, ancor oggi non risolte, legate alla progettazione del tracciato della “Linea Ferroviaria Torino-Lione”, oltre ad una generale maggiore sensibilità verso le problematiche ambientali.

Già da alcuni anni l’attività di Arpa Piemonte, che vanta una lunga esperienza nel campo delle analisi di controllo, monitoraggio e bonifica degli ambienti inquinati da fonti di emissione di origine antropica (industrie, manufatti, cantieri, ecc.), si è orientata e specializzata anche verso le problematiche connesse all’individuazione delle possibili “sorgenti naturali”; è questo ad esempio il caso delle mineralizzazioni di amianto, che in conseguenza dell’azione degli agenti atmosferici o di attività di scavo/movimentazione potrebbero indurre una dispersione di fibre nell’aria.

Per quanto le mineralizzazioni di amianto siano peculiarità di particolari unità geologiche, la loro reale distribuzione è difficilmente prevedibile ed individuabile a priori se non con un rilevamento geologico di dettaglio e con l’impiego di tecniche analitiche complesse e dispendiose non facilmente e sistematicamente applicabili sull’intero territorio regionale. In passato, dove tali mineralizzazioni presentavano concentrazioni interessanti dal punto di vista estrattivo, si svilupparono delle attività di ricerca mineraria. Il riconoscimento e l’individuazione dei settori dove le attività estrattive ebbero luogo, concorrono in modo significativo a delineare il quadro della distribuzione delle principali concentrazioni di amianto “naturale”. Il Piemonte, grazie alle specifiche caratteristiche geologico-strutturali e litologiche che hanno reso possibile la cristallizzazione di minerali di amianto nelle rocce, è stato sede non solo di una delle miniere di amianto più importanti al mondo (miniera di “San Vittore” di Balangero – Corio che arrivò a produrre verso la fine degli anni ’70 cir-

11

ca 160.000t annue di amianto), ma anche di concessioni minerarie e di numerosi permessi di ricerca “minori” dei quali in gran parte oggi si è persa memoria. Il presente volume, che deriva da una minuziosa e sistematica ricerca eseguita presso l’archivio dell’ex Distretto Minerario di Torino oggi conservato nell’Archivio di Stato di Torino, da un lato contribuisce al recupero di una notevole mole di informazioni, dall’altro costituisce una solida ed omogenea base di riferimento per chiunque, amministratore, tecnico o cittadino, fosse interessato in misura diversa a conoscere l’ubicazione delle attività minerarie legate all’amianto, o semplicemente, quali erano le modalità e le condizioni di lavoro nelle aree minerarie. Allo stesso modo il dettaglio e la rigorosità con sui è stata condotta l’analisi d’archivio forniscono un importante contributo verso l’individuazione della distribuzione sul territorio piemontese dell’amianto “naturale”, rappresentando un primo fondamentale tassello nel progetto “mappatura della presenza di amianto naturale” in Piemonte. La strutturazione del volume è simile a quella di un atlante e la scelta di riportare integralmente i documenti così come rinvenuti in archivio, inquadrati in uno schema rigidamente cronologico, concorrono a definire un documento oggettivo, valido nel tempo, dove l’interpretazione è chiaramente separata dal dato.

Direttore Generale Arpa Piemonte

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Descrizione ed inquadramento del testo

ficata e strutturata in funzione della “mappatura”. A queste informazioni sono state aggiunte le perimetra-

L’idea iniziale

zioni dei permessi di ricerca e delle concessioni minerarie di amianto accordate nel passato. È stata
L’idea di pubblicare un volume specifico per la ricerca mineraria di amianto in Piemonte è nata nel 2006 in seguito alle ricerche effettuate presso l’archivio dell’ex - Distretto Minerario di Torino dalla struttura SC22 di Arpa Piemonte, incaricata dalla Direzione Ambiente della Regione Piemonte di realizzare una “mappatura dell’amianto naturale” sul territorio regionale. quindi intrapresa una ricerca presso l’archivio dell’ex - Distretto Minerario di Torino: ai fini della “mappatura” era importante reperire alcune informazioni di base come l’ubicazione dei permesso di ricerca, i minerali ricercati (amianto in associazione o meno con altri minerali), la vigenza del permesso di ricerca o della concessione mineraria, le variazioni delle perimetrazioni dei permessi o l’alternanze di ditte e società in un permesso di ricerca o concessione mineraria. È stata raccolta una mole considerevole di materiale, più di quella strettamente utile e necessaria per la “mappatura”; questo sia per comprendere correttamente quale fu il peso reale del permesso di ricerca o della concessione esaminata (funzione non solo della presenza dell’amianto, ma anche della sua quantità e qualità, della vigenza del permesso e dell’estensione della perimetrazione), sia perché al momento in cui è stata intrapresa la ricerca non era ancora del tutto definita la tipologia di informazioni necessaria per la “mappatura”. Inoltre, sono state raccolte più informazioni possibile per non precludere o per non dover nuovamente esaminare i documenti nell’eventualità tale ricerca avesse sviluppi futuri o portasse ad intraprendere studi di natura varia (studi statistici, epidemiologici, storici, geologici, studi di dettaglio su singole aree, ecc.). Alla fine del lavoro di ricerca in archivio è emerso un quadro complessivo vasto, articolato e, se non inedito, almeno in parte ormai dimenticato, e dal quale si è compreso che la ricerca mineraria di amianto fu nel passato in Piemonte un’attività diffusa ed importante anche se ebbe spesso carattere locale e fu condotta talvolta a livello famigliare (escludendo chiaramente aree conclamate come quelle di Balangero e Sampeyre-Casteldelfino). Vista la necessità di non “lasciare nei cassetti” la mole di informazioni considerevole raccolta e considerata l’importanza e l’attenzione rivolta all’amianto ai nostri giorni, è stato deciso di pubblicare un volume specifico per la ricerca mineraria di amianto in Piemonte.
Tale incarico è stato affidato in seguito all’emanazione del D.M. n° 101 del 18 marzo 2003 “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93”. L’allegato A del suddetto D.M. elenca quattro categorie di “mappatura”, tre relative all’amianto cosiddetto “antropico” in senso generale ed una specifica per l’amianto “naturale”; per la realizzazione della “mappatura” di quest’ultima categoria il D.M. prevede l’individuazione degli ammassi rocciosi caratterizzati dalla presenza di mineralizzazioni di amianto e delle attività estrattive (attività sia in esercizio e sia dismesse) che coinvolgono rocce con presenza di amianto o comunque ubicate in aree indiziate per la sua presenza. La Direzione Ambiente della Regione Piemonte è stata individuata come struttura competente per le attività di indirizzo e coordinamento della “mappatura” della presenza di amianto “naturale” della cui realizzazione è stata incaricata la SC22 di Arpa Piemonte con Determinazione Dirigenziale n. 413 del 30/11/20041. Per la realizzazione della “mappatura” sono state raccolte e prese in considerazione informazioni provenienti da fonti di varia natura (dati bibliografici, campionamenti, segnalazioni e monitoraggi ambientali realizzati nell’ambito di procedure VIA/VAS, certificati analitici, attività estrattive di litotipi indiziati per la presenza di amianto, rilevamenti per il progetto di Cartografia Geologica d’Italia a scala 1:50.000, indagini e rilevamenti specifici, ecc.) georiferite e ubicate su una carta geologica del Piemonte a scala 1:250.000 sempli-

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  • 1 PROTOCOLLO DI INTESA TRA Il Consorzio Intercomunale Dei

    1 PROTOCOLLO DI INTESA TRA Il Consorzio Intercomunale Dei

    PROTOCOLLO DI INTESA TRA il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali “I.R.I.S.”, con sede legale a Biella Via Losana, n. 20, C.F. 90035880021, nella persona di Paolo Gallana nato a Biella, il 10.06.1960, C.F. GLLPLA60H10A859Y, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale agisce in esecuzione della delibera dell’Assemblea Consortile adottata in data 22.10.2014 n. 17 esecutiva a norma di legge; Il Comune di Biella (Cod.Fisc.) con sede legale a Biella Via Battistero n° 4 nella persona di in qualità di Il Comune di Cossato (Cod.Fisc.) con sede legale a Cossato P.zza Angiono n°14 nella persona di in qualità di Il Comune di Candelo (Cod. Fisc.81001790021) con sede legale a Candelo P.zza Castello n. 29 nella persona di in qualità di Il Comune di Mongrando (Cod. Fisc. 00392750022) con sede legale a Mongrando Via Roma n. 40 nella persona di in qualità di Il Comune di Ponderano (Cod.Fisc.) con sede legale a Ponderano Via Edmondo De Amicis n. 7 nella persona di in qualità di Il Comune di Gaglianico (Cod.Fisc.) con sede legale a Gaglianico Via XX Settembre n°10 nella persona di in qualità di Il Comune di Vigliano (Cod.Fisc.) con sede legale a Vigliano via Milano n°234 nella persona di in qualità di Il Comune di Vallemosso (Cod.Fisc.) con sede legale a 1 Vallemosso Via Roma n°40 nella persona di in qualità di Il Comune di Trivero (Cod.Fisc.) con sede legale a Trivero Frazione Ronco n°4 nella persona di in qualità di Premesso: - che il Consorzio I.R.I.S., a seguito deliberazione di Assemblea n.
  • La Valsesiaè Una Valle Alpina Della Provincia Di Vercelli, Di Cui Occupa

    La Valsesiaè Una Valle Alpina Della Provincia Di Vercelli, Di Cui Occupa

    La Valsesia è una valle alpina della provincia di Vercelli, di cui occupa la parte settentrionale, le cui acque confluiscono nel fiume Sesia, dal quale essa prende il nome. Nonostante sia situata in provincia di Vercelli rientrano anche 3 comuni della provincia di Novara, quali Grignasco, Romagnano Sesia e Prato Sesia. Varallo (Varal in piemontese e in dialetto valsesiano; (Vrol o Fral in walser), noto anche come "Varallo Sesia", è un comune italiano di 7 174 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte, situato in Valsesia. Sorge lungo le rive della Sesia ed è diviso in due parti dal torrente Mastallone, suo affluente, che separa il centro storico, detto Varallo Vecchio, dalle aree più recenti. Unisce attività industriali e turistiche. È dominato dal Sacro Monte di Varallo, uno dei maggiori luoghi di culto del cattolicesimo del Piemonte, che attira annualmente migliaia di turisti. Alagna Valsesia (Im Land in walser; Alagna in piemontese; Lagna in dialetto valsesiano) è un comune italiano di 697 abitanti dell'alta Valsesia, della provincia di Vercelli, in Piemonte, situato ai piedi del Monte Rosa, la seconda montagna più alta delle Alpi. Caratterizzato da una geografia aspra e selvaggia, è l'unico comune della provincia di Vercelli a confinare con un altro stato, la Svizzera (con il Vallese comune di Zermatt). È famoso per la pratica dell'alpinismo e soprattutto per quella dello sci fuoripista (freeride) di cui è diventato punto di riferimento di rilevanza internazionale, attirando appassionati da tutto il mondo. Dal 2013 il territorio è patrimonio dell'UNESCO (Geoparco Valsesia). Dal 1º gennaio 2019 ha incorporato il comune limitrofo di Riva Valdobbia, divenendo il comune più esteso della provincia.
  • Seggio Di Vercelli

    Seggio Di Vercelli

    Elezioni Provincia di Vercelli 2019 Allegato 3) corpo elettorale attivo - Sezione Vercelli - (aventi diritto al voto) Fascia A COMUNE DI ALBANO VERCELLESE COGNOME NOME SESSO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA CARICA RICOPERTA 1 1 1 ZARATTINI Massimiliano M VERCELLI 13/03/1974 sindaco Fascia A 2 2 2 CISARO Alessandro M BIELLA 22/03/1976 consigliere Fascia A 3 3 3 DELL'OLMO Roberto M VILLATA 03/02/1954 consigliere Fascia A 4 4 4 FERRARIS Alberto M ALBANO VERCELLESE 27/07/1963 consigliere Fascia A 5 5 5 LIMBERTI Giorgio M GATTINARA 30/03/1974 consigliere Fascia A 6 6 6 NDAHIGWA Jean N NGENDA (RUANDA) 05/09/1976 consigliere Fascia A 7 7 7 PULISERTI Maria Teresa F ALBANO VERCELLESE 02/03/1955 consigliere Fascia A 8 8 8 ROCCA Antonio M VERCELLI 01/01/1975 consigliere Fascia A COMUNE DI ALICE CASTELLO COGNOME NOME SESSO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA CARICA RICOPERTA 9 9 1 BONDONNO Luigi M CIGLIANO (VC) 30/09/1969 sindaco Fascia A 10 10 2 AVERONO Gianluigi M ALICE CASTELLO (VC) 04/12/1973 consigliere Fascia A 11 11 3 BOR Simone M BIELLA 26/10/1991 consigliere Fascia A 12 12 4 GIORDANO Giovanna F VERCELLI 11/01/1985 consigliere Fascia A 13 13 5 OCCLEPPO Luisella F BIELLA 15/11/1969 consigliere Fascia A 14 14 6 PELLERINO Stefano M IVREA (TO) 05/08/1991 consigliere Fascia A 15 15 7 RAVETTO Eleonora F TORINO 03/01/1980 consigliere Fascia A 16 16 8 SALUSSOLIA Domenico M VERCELLI 03/03/1964 consigliere Fascia A 17 17 9 SALUSSOLIA Ivano M CIGLIANO (VC) 19/10/1958 consigliere Fascia A 18 18 10 SALUSSOLIA Paolo M VERCELLI 02/09/1981 consigliere Fascia
  • S Italy Is a Contracting Party to All of the International Conventions a Threat to Some Wetland Ibas (Figure 3)

    S Italy Is a Contracting Party to All of the International Conventions a Threat to Some Wetland Ibas (Figure 3)

    Important Bird Areas in Europe – Italy ■ ITALY FABIO CASALE, UMBERTO GALLO-ORSI AND VINCENZO RIZZI Gargano National Park (IBA 129), a mountainous promontory along the Adriatic coast important for breeding raptors and some open- country species. (PHOTO: ALBERTO NARDI/NHPA) GENERAL INTRODUCTION abandonment in marginal areas in recent years (ISTAT 1991). In the lowlands, agriculture is very intensive and devoted mainly to Italy covers a land area of 301,302 km² (including the large islands arable monoculture (maize, wheat and rice being the three major of Sicily and Sardinia), and in 1991 had a population of 56.7 million, crops), while in the hills and mountains traditional, and less resulting in an average density of c.188 persons per km² (ISTAT intensive agriculture is still practised although land abandonment 1991). Plains cover 23% of the country and are mainly concentrated is spreading. in the north (Po valley), along the coasts, and in the Puglia region, A total of 192 Important Bird Areas (IBAs) are listed in the while mountains and hilly areas cover 35% and 41% of the land present inventory (Table 1, Map 1), covering a total area of respectively. 46,270 km², equivalent to c.15% of the national land area. This The climate varies considerably with latitude. In the south it is compares with 140 IBAs identified in Italy in the previous pan- warm temperate, with almost no rain in summer, but the north is European IBA inventory (Grimmett and Jones 1989; LIPU 1992), cool temperate, often experiencing snow and freezing temperatures covering some 35,100 km².
  • Vercelli E Provincia

    Vercelli E Provincia

    venerdì 12 giugno 2015 - Pagina 1 Autore Zamboni Roberto - www.dimenticatidistato.com - Tratto da “Elenco nazionale - comune di nascita” Le fonti principali dalle quali sono stati tratti i dati riportati di seguito sono: 1) Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra (Onorcaduti): (1a) Elenco digitale dei 16.079 Caduti italiani della 2a Guerra mondiale (civili e militari), sepolti nei cimiteri militari italiani di Amburgo, Berlino, Bielany, Francoforte sul Meno, Monaco di Baviera e Mauthausen (elenco ottenuto da Onorcaduti nel marzo del 2009); (1b) Elenco alfabetico digitale e posizioni di sepoltura dei Caduti sepolti nei cimiteri militari italiani di Amburgo, Francoforte sul Meno e Monaco di Baviera (Onorcaduti - 5 ottobre del 2001). 2) Archivium Secretum Vaticanum / Cav 52: (2a) «Inter Arma Caritas» - L'Ufficio Informazioni Vaticano per i prigionieri di guerra, istituito da Pio XII (1939-1947) - A cura di Francesca Di Giovanni e Giuseppina Roselli. Presentazione di Sergio Pagano (2004) - Volume 1 / Inventario, volume 2 / Documenti; (2b) Schedario digitalizzato (schede di ricerca in formato digitale, dei militari e dei civili di cui si chiesero notizie tra il 1939 e il 1947). 3) Archivio privato Zamboni - Elenco digitalizzato delle posizioni tombali del Cimitero Militare Italiano di Mauthausen (tratto dal registro delle sepolture del cimitero di Mauthausen). 4) Associazione Nazionale Ex Deportati (Milano) - Presidenza Nazionale - «Archivio Tibaldi» - Elenco digitalizzato dei deportati italiani
  • N° 29 Dicembre 2017

    N° 29 Dicembre 2017

    M O N F E R R A T O ARTE e STORIA ASSOCIAZIONE CASALESE ARTE E STORIA dicembre 2017 29 ASSOCIAZIONE CASALESE ARTE E STORIA Corso Valentino 95/A, Casale Monferrato www.artestoria.net [email protected] CONSIGLIO DIRETTIVO: PRESIDENTE Antonella Perin - PRESIDENTE ONORARIO Aldo A. Settia VICEPRESIDENTE Germana Mazza SEGRETARIO Carlo Aletto TESORIERE Mario Cravino CONSIGLIERI Carlo Aletto, Gabriele Angelini, Mario Cravino, Germana Mazza, Manuela Meni, Antonella Perin, Bruno Sferza COMITATO SCIENTIFICO Aldo A. Settia (Presidente) - Gabriele Angelini, Chiara Devoti, Enri- co Lusso, Luigi Mantovani, Germana Mazza, Antonella Perin, Carla Solarino, Evasio So- raci. MONFERRATO ARTE E STORIA Direttore responsabile: Gian Paolo Cassano Autorizz. Tribunale di Casale n. 191 del 27.04.1994 Redazione: Carlo Aletto, Gabriele Angelini, Anto- nino Angelino, Gian Paolo Cassano (di- rettore responsabile), Mario Cravino. Composizione e impaginazione: a cura Associazione Arte e Storia. Stampa: Cieffe Print snc I diritti di riproduzione sono riservati. In copertina: Riproduzione dello stemma marmoreo del XVI sec. posto sopra l’ingresso principale del castello di Casale Monferrato e riproducente le armi dei Gonzaga e dei Paleologi. Se ne fornisce descri- zione tratta da: G.A. DI RICALDONE, Annali del Monferrato, Torino 1972, pag. 383 sgg. «L’arma si presenta partita: nel 1° d’argento alla croce patentata di rosso accantonata da quattro aquile spiegate di nero affrontate a due a due. Sul tutto inquartato, nel 1° e 4° di rosso al leone d’argento, nel 2° e 3° fasciato di oro e di rosso (GONZAGA). Nel 2°: inquartato, nel 1° di rosso all’aquila bicipite d’oro coronata dello stesso (PALEOLOGO); nel 4° di rosso alla croce d’oro accantonata da quattro B(eta) d’oro (BISANZIO); nel 2° partito: nel 1° d’argento alla croce potenziata d’oro (GERUSALEMME); nel 2° di rosso a quattro pali d’oro (MAIORCA); nel 3° partito, nel 1° fasciato di nero e d’argento al ramo d’alloro posto in palo (SASSONIA); nel 2° di azzurro a due pesci d’argento posti in palo (BAR).
  • Contributo Al PIA Della Provincia Di

    Contributo Al PIA Della Provincia Di

    PROVINCIA DI VERCELLI Ufficio Studi e Statistica, Controllo di Gestione Contributo al Progetto integrato d’area (PIA) della provincia di Vercelli per il Vercellese PROVINCIA DI VERCELLI DOCUP 2000-2006 – Misura 3.1 a) Progetti integrati d’area PROGETTO INTEGRATO D’AREA DELLA PROVINCIA DI VERCELLI ZONA “VERCELLESE” Maggio 2002 RELAZIONE SOCIO-ECONOMICA Situazione socio-economica della provincia di Vercelli Per meglio comprendere le caratteristiche socio-economiche del territorio che fa riferimento al Progetto integrato d’area (PIA) del Vercellese è necessario tracciare un quadro della situazione provinciale. La provincia di Vercelli è caratterizzata da un forte elemento di particolarità, sempre da evidenziare e da tenere ben presente se si vuole comprendere appieno la realtà locale: il territorio provinciale è ripartito in due aree geograficamente distinte, contrassegnate da diverse caratteristiche morfologiche e differenziate dal punto di vista socio-economico. L’area del Vercellese, che costituisce la parte meridionale della provincia, è pianeggiante, con una consistente presenza dell’agricoltura ed una minore incidenza relativa delle attività industriali. Conta il 76,7% della popolazione residente ed il 59,4% della superficie territoriale sul totale provinciale. L’area della Valsesia, localizzata nella parte settentrionale, è quasi interamente montana, con una forte presenza industriale nella Bassa Valle ed una marcata rarefazione abitativa nell’Alta Valle. Detiene il 23,3% della popolazione residente ed il 40,6% della superficie territoriale. La provincia ha una popolazione residente di 180.668 persone (87.279 maschi, 93.389 femmine, sulla base del dato al 31 dicembre 2000). Gli ultimi tre anni vedono un arresto della tendenza alla perdita di popolazione residente, che si era protratta per tutto il triennio precedente (prendendo cioè in considerazione i dati a partire dall’anno 1995, quando la provincia di Vercelli, con il distacco del territorio biellese, ha assunto la configurazione attuale).
  • Piano Chiusure Cantieri BUL PROVINCIA COMUNE

    Piano Chiusure Cantieri BUL PROVINCIA COMUNE

    Piano chiusure cantieri BUL PROVINCIA COMUNE Aggiornamento Piano Chiusure a Gennaio 2021 185 Torino Agliè Chiuso con collaudo certificato 184 Biella Ailoche Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 183 Vercelli Albano Vercellese Chiuso con collaudo certificato 182 Vercelli Alice Castello Chiuso con collaudo certificato 181 Torino Alice Superiore Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 180 Torino Alpette Chiuso con collaudo certificato 179 Biella Andorno Micca Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 178 Verbano‐Cusio‐Ossola Antrona Schieranco Chiuso con collaudo certificato 177 Vercelli Arborio Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 176 Verbano‐Cusio‐Ossola Arizzano Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 175 Verbano‐Cusio‐Ossola Arola Chiuso con collaudo certificato 174 Vercelli Asigliano Vercellese Chiuso con collaudo certificato 173 Verbano‐Cusio‐Ossola Aurano Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 172 Vercelli Balmuccia Chiuso con collaudo certificato 171 Alessandria Balzola Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 170 Verbano‐Cusio‐Ossola Bee Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 169 Alessandria Belforte Monferrato Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 168 Biella Benna Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐ in attesa di collaudo 167 Vercelli Bianzè Chiuso Con Certificato Ultimazione Lavori ‐
  • Prelievi Periferici (SIMT.DO.1844.01)

    Prelievi Periferici (SIMT.DO.1844.01)

    Prelievi periferici DOCUMENTO (SIMT.DO.1844.01).doc pag1/2 ORGANIZZAZIONE PRELIEVI PERIFERICI Nell'ambito del Servizio Trasfusionale dell’ASL VC opera anche un ambulatorio di sorveglianza per la terapia anticoagulante orale (TAO), aderente alla FCSA (Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche), di cui segue linee guida e programmi di controllo di qualità e di formazione. L’Ambulatorio si effettua nei seguenti orari dal lunedì al venerdì. Orario prelievi: 8.00-9.30. Orario visite: 9.45 – 10.30 dal lunedì al venerdì. Il decentramento dei prelievi viene effettuato attraverso l’afferenza dei pazienti ai punti di prelievo periferici (tabella 1) oppure attraverso l’esecuzione dei prelievi a domicilio (tabella 2). Tabella 1. Elenco punti prelievo periferici. Punto di prelievo Indirizzo Ambulatorio Alagna Valsesia Piazza degli Alberghi 25 – Alagna Valsesia Ambulatorio Bianzè Via Isnardi 17- Bianzè Ambulatorio Boccioleto Via Roma 43 – Boccioleto Ambulatorio Borgo d’Ale Corso Repubblica 38 – Borgo d’Ale Ambulatorio Borgosesia Via Ilorini MO 20 Piano zero - Borgosesia Ambulatorio Borgovercelli Via Torquato Tasso, 39 - Borgovercelli Ambulatorio Buronzo Piazza Municipio – Buronzo Ambulatorio Carisio Via San Nicola 6 - Carisio Poliambulatorio Cigliano Vicolo Garavoglia 1 - Cigliano Poliambulatorio Coggiola Via G. Garibaldi 97 - Coggiola Ambulatorio Crevacuore Via Gramsci 29 - Crevacuore Ambulatorio Gattinara C.so Vercelli 159 - Gattinara Ambulatorio di Grignasco Via G. Marconi 20 - Grignasco Ambulatorio Livorno Ferraris Via C. Battisti 98 – Livorno Ferraris Ambulatorio Moncrivello Piazza Castello 1 – Moncrivello Presidio Polifunzionale Via G. Matteotti 24 - Santhià Ambulatorio San Germano V.se Via Corrado Villa 1 – San Germano V.se Ambulatorio Serravalle Sesia Viale Roma 17 - Serravalle Sesia Ambulatorio Scopello Via Per Mera 1 - Scopello Ambulatorio Stroppiana Via della Crocetta 1 - Stroppiana Ambulatorio Tronzano V.se Via Cavour 3 – Tronzano V.se Casa della Salute Via Prof.
  • Valori Agricoli Medi Della Provincia Annualità 2019

    Valori Agricoli Medi Della Provincia Annualità 2019

    Ufficio del territorio di BIELLA Data: 18/02/2019 Ora: 11.22.01 Valori Agricoli Medi della provincia Annualità 2019 Dati Pronunciamento Commissione Provinciale Pubblicazione sul BUR n.- del 15/01/2019 n.- del - REGIONE AGRARIA N°: 1 REGIONE AGRARIA N°: 2 MONTAGNA DELLA MEDIA VALSESIA VALLE DEL CERVO Comuni di: AILOCHE, CAPRILE, COGGIOLA, PORTULA, PRAY, Comuni di: ANDORNO MICCA, CALLABIANA, CAMANDONA, TRIVERO CAMPIGLIA CERVO, MIAGLIANO, MOSSO SANTA MARIA, PIEDICAVALLO, PISTOLESA, PRALUNGO, QUITTENGO, ROSAZZA, SAGLIANO MICCA, SAN PAOLO CERVO, TAVIGLIANO, TOLLEGNO, VALLE MOSSO, VEGLIO COLTURA Valore Sup. > Coltura più Informazioni aggiuntive Valore Sup. > Coltura più Informazioni aggiuntive Agricolo 5% redditizia Agricolo 5% redditizia (Euro/Ha) (Euro/Ha) BOSCO CEDUO 3837,00 3837,00 BOSCO D`ALTO FUSTO 4399,00 4399,00 BOSCO MISTO 4123,00 4123,00 CASTAGNETO DA FRUTTO 4558,00 4558,00 FRUTTETO 7865,00 7865,00 INCOLTO PRODUTTIVO 700,00 700,00 PASCOLO 1314,00 1314,00 PASCOLO ARBORATO 1378,00 1378,00 PASCOLO CESPUGLIATO 890,00 890,00 PRATO 5448,00 SI SI 5448,00 SI SI PRATO ARBORATO 5766,00 5766,00 PRATO IRRIGUO 7947,00 7947,00 PRATO IRRIGUO ARBORATO 8258,00 8258,00 Pagina: 1 di 6 Ufficio del territorio di BIELLA Data: 18/02/2019 Ora: 11.22.01 Valori Agricoli Medi della provincia Annualità 2019 Dati Pronunciamento Commissione Provinciale Pubblicazione sul BUR n.- del 15/01/2019 n.- del - REGIONE AGRARIA N°: 1 REGIONE AGRARIA N°: 2 MONTAGNA DELLA MEDIA VALSESIA VALLE DEL CERVO Comuni di: AILOCHE, CAPRILE, COGGIOLA, PORTULA, PRAY, Comuni di: ANDORNO MICCA, CALLABIANA, CAMANDONA, TRIVERO CAMPIGLIA CERVO, MIAGLIANO, MOSSO SANTA MARIA, PIEDICAVALLO, PISTOLESA, PRALUNGO, QUITTENGO, ROSAZZA, SAGLIANO MICCA, SAN PAOLO CERVO, TAVIGLIANO, TOLLEGNO, VALLE MOSSO, VEGLIO COLTURA Valore Sup.