Sezione AIA Roma 2
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NOI…NOI… ROMAROMA 22 Numero 7 Dicembre 2008 FARINA PACIFICI IL PRESIDENTE INTERVISTATO DA CRALAZIO.IT Pagina 2 NOI… ROMA 2 FARINA STEVEN FLOUR, VISITE LIVE AT ROMA 2! A ROMA 2... Sala riunioni piena sino all’inverosimile con i presenti rapiti e partecipi come in un concerto dal vivo per la performance da autentica rockstar di Stefano Farina. E’ stata una splendida riunione tecnica, densa di contenuti e valori come era lecito attendersi dal decano della Can che è andata ben oltre la consueta durata di sessanta minuti. Stefano, trent’anni di tessera Aia dei quali tredici vissuti nella massima Commissione tecnica nazionale, ha preparato il suo intervento con grande effica- cia rendendo espliciti aspetti associativi e tecnici in un modo sem- plice e diretto. L’impostazione della riunione si è sviluppata in due parti. Nella prima Stefano Farina ha illustrato l’attività della nostra Asso- ciazione da un punto di vista etico e organizzativo. Essere un arbi- tro significa abbracciare una filosofia di vita totalizzante che modi- fica, per certi versi, le modalità di comportamento di ciascuno di noi che ne formiamo il corpo associativo. Come i ragazzi di Roma 2 ben sanno, si è arbitri sette giorni a settimana, ventiquattro ore al giorno. Ma la parte più significativa dell’intervento di Stefano Farina - ciò che può essere definita una vera lectio magistralis - è stata la parte destinata alla figura dell’Arbitro di calcio in campo. Attraverso la separazione della gara in “prima, durante e dopo”, il direttore di gara genovese ha portato all’attenzione della folta platea di alcuni aspetti della performance arbitrale. I processi decisionali, per e- sempio, ovvero la capacità dell’Arbitro di contestualizzare la gara per rendere facilmente l’obiettivo principe dell’Arbitro stesso, cioè “portare a termine il proprio incarico nel migliore dei modi”. Ciò significa, per esempio, limitare gli aspetti “inaspettati”, saper gestire l’imponderabile attraverso uno studio della propria desi- gnazione (tattiche di gioco e possibili precedenti), preparazione tecnica e atletica inappuntabili e capacità di visualizzare i possibili scenari che la stessa gara può offrire. L’Arbitro deve vedere e interpretare utilizzando tutti i mezzi – fisici e non - a disposizione ma soprattutto deve mante- nere alta la propria concentrazione, in modo da decidere sempre in ogni situazione di gioco con efficacia. Una fase interessantissima dell’intervento di Stefano Farina è stata quando ha spiegato le variabili decisionali di un arbitro che sono sostenute da tre aspetti di partenza: 1. l’esperienza, cioè il rifare cose già fatte individuando le carat- teristiche tenendo presente il contesto in cui si opera (ogni categoria richiede grande spirito di adattabilità); 2. meto- do, cioè ricevere indicazioni sui comportamenti attraverso gli input esterni di base (la Sezione, l’Organo Tecnico, i colleghi più esperti) e quelli dovuti allo scenario dove si opera (il terreno di gioco, il clima, etc.); 3. il pieno utilizzo di ciò che Farina definisce la capacità innate che ogni arbitro possiede. Quest’ultimo punto ha guidato la riunione alle variabili decisionali alla quali si sottopone ogni arbitro in ogni gara. La prima variabile si gioca sulla dicotomia etica vs opportunismo, la seconda sulla psicologia richiesta da ciascuna decisione da adottare in campo e, infine, dalla va- riabili tecniche offerte dallo sviluppo degli eventi agonistici della gara. Chiunque sia stato presente lunedì 3 novembre alla riunione tecnica di Stefano Farina si è reso conto che non si debut- tato in Serie C1 dopo aver diretto una sola gara di Serie C2, che non si dirigono due finali di Supercoppa Italiana e una di Supercoppa Uefa, che non si è stati miglior arbitro regionale promosso alla CAN D nella Stagione 1986/87, nel 1990/91 miglior Arbitro CAN D promosso alla CAN C, nel 1993/94 Miglior Arbitro CAN C promosso alla CAN A/B e, degna chiusura, miglior Arbitro Internazionale nella Stagione 2002/03 per mere combinazioni astrali. La fortuna può giocare una parte importante nella vita di un direttore di gara in alcuni momenti della sua carriera ma è il valore dell’uomo-arbitro che ne definisce l’effettiva cifra tecnica e associativa. Siamo molto grati a Stefano per l’alto contributo di crescita che ci ha offerto. di Paolo Tenaglia Pagina 3 NOI… ROMA 2 PACIFICI PACIFICI A ROMA 2!! VISITE Nella nostra sezione la visita del CRA... A ROMA 2... Il mese di novembre a Roma 2 ha fatto da sfondo alla visita di importanti ospiti: infatti dopo il fischietto della CAN Stefano Farina, è toccato al presi- dente del CRA Carlo Pacifici presenziare nella nostra sezione con la prima visita ufficiale del Comitato Regionale. Il Comitato ,al gran completo, appena arrivato ha subito effet- tuato i colloqui con gli arbitri e gli assistenti regionali a sua disposizione dividendo i vari gruppi con i rispettivi organi tec- nici di riferimento. Terminati questi brevi faccia a faccia Pacifici ,presentato dal nostro presidente Galliano, ha salutato tutti gli associati pre- senti numerosi all’incontro. Dopo i convenevoli il presidente regionale quasi si sfoga con i presenti, parlando dell’accanimento dei mass media nei con- fronti della categoria arbitrale. Il suo intervento “paterno” ha voluto rassicurare e tranquillizzare tutti ,soprattutto i giovani associati che sui campi di categoria sono quelli più coinvolti in senso negativo da questo polverone. L’arbitro parte sempre da una posizione difficile rispetto ai giocatori che scendono in campo: non è visto come un semplice avversario, concetto già di per se errato, ma addirittura come un “nemico”, da aggirare, confondere e condizionare in qualsiasi modo. Una difficoltà dell’arbitraggio che bisogna saper affrontare nella maniera più serena possibile, con sicurezza e determinazione, dimostrando e trasmettendo tranquillità e stando attenti a non superare qual labile confine con la superbia. Per migliorare le prestazioni è sempre utile avere dei modelli,dei punti di riferimento,che possono essere degli arbitri in attività dalla grande esperienza, o anche personalità che hanno lasciato dei ricordi indelebili. Tra questi c’è sicuramente l’arbitro a cui è intitolata la sezione di Roma 2, Riccardo Lattanzi, che viene ricor- dato dai suoi ex colleghi con grande affetto e sti- ma,riconoscimento per la grande persona che è stata. La sua esperienza deve insegnare a scendere in campo con la stessa umiltà che lo ha accompagnato fino alla massima categoria e farne tesoro per ottenere una carriera arbitrale in ascesa. Pacifici ha inoltre sottolineato come la lealtà e l’imparzialità degli arbitri viene ripagata anche una volta finito il mandato di arbitro effettivo, ottenendo nomine di grande prestigio all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri: palese esempio è il “presidentissimo” Cesare Gussoni, che insieme ai suoi più stretti collaboratori, ai presidenti dei comitati regionali come Zarelli nel Lazio,ai presidenti dei comitati regionali fino ai presidenti delle sezioni stesse ,cercano ,dopo gli eventi di Calciopoli, di far ritornare un’autentica dignità per tutte le “giacchette nere” d’Italia. La riunione si è conclusa con l’augurio di Pacifici per una stagione serena e piena di soddisfazioni e di tornare a divertirsi sul campo,quasi come fanno i calciatori, per assaporare a pieno la gioia dell’arbitraggio. di Giulia Tempestilli Pagina 4 NOI… ROMA 2 IN EVIDENZA ROMA 2: RADUNO O.A. CRA Show della premiata ditta Ceccarelli-Capri! Non sono solo gli arbitri o gli assistenti arbitrali a far notizia. Sta- volta tocca anche agli osservatori. Precisamente, quelli del CRA Lazio. Per loro un raduno intersezionale dai temi importanti. E chi meglio della premiata ditta Ceccarelli-Capri, Organi Tecnici del CRA Lazio, e responsabili degli stesi osservatori, per dirigere lo show. Beh, più che show, quello del 14 Novembre, sembrava una puntata di una trasmissione alla Funari. Il modo molto diretto di Nazzareno Ceccarelli, nel mettere in evidenza le maggiori criticità nei referti e nel modo di giudi- care le prestazioni arbitrali, voleva essere da sprono verso gli interessati per una crescita generale… Diciamo che se non l’hanno sentito erano un po’ tutti sordi! A parte gli scherzi, la riunione è stata un punto importante di questa prima metà stagione. Criti- cità forti in evidenza ma, anche un grande spiri- to di gruppo ed una grande voglia di dare il massimo per far si che l’”Arbitro” venga messo in evidenza, ovviamente sia in modo positivo che negativo a seconda di quello che è giusto. Tutti in ascolto dunque, anche gli arbitri delle sezioni interessate che, grazie all’avallo del Presidente Regionale Carlo Pacifici, hanno po- tuto assistere alla riunione per poter far tesoro delle parole di Ceccarelli e Capri e per poter capire quali sono gli aspetti che vengono messi in evidenza nelle relazioni degli osser- vatori. Riunione che si è snodata per circa due ore e mezza poi, ovviamente, pizza e da bere per tutti come da tradizione della nostra Sezione che, in quanto ad ospitalità, soprattutto mangereccia, non perde un colpo. Tutti a casa, poi, con la speranza che quello che è stato detto non rimanga un’utopia (anche perché Nazzareno fa una strage) e che tutti insieme, arbitri, assistenti ed osservatori si possa crescere per dar lustro all’immagine di una delle regioni più importanti d’Italia. di Daniele Intoppa Pagina 5 NOI… ROMA 2 ROMA 1 E ROMA 2... L’EVENTO IN MEMORIA DI BRUNO Le due Sezioni della Capitale ricordano Bruno Biagetti Per ricordare Bruno Biagetti, scomparso prematuramente due anni fa abbiamo organizzato, per il giorno lunedì 8 dicembre (Festa dell'Immacolata), una manifestazione per ricordarlo. E’ stata orga- nizzata una intera mattinata per ricordare un uomo ed un arbitro. Alle ore 9,15 le delegazioni delle due sezioni di Roma, si sono re- cate presso il Cimitero di Prima Porta per depositare dei fiori sulla lapide di Bruno; l’appuntamento per chi vuole partecipare è alle ore 9,00 fuori il primo ingresso del cimitero venendo da Roma.