“Alto Molise” Piano D'assestamento Forestale

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“Alto Molise” Piano D'assestamento Forestale COMUNITA’ MONTANA “ALTO MOLISE” LARGO TIRONE, 7 - AGNONE (IS) UFFICIO FORESTALE COMUNE DI PIETRABBONDANTE PIANO D’ASSESTAMENTO FORESTALE (per il periodo 2009 – 2023) STUDIO D’INCIDENZA D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 : “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”. - D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 357/97. - D.G.R. n° 486 11/05/2009 CODICE SIC: IT7212134 NOME SIC: “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza” REGIONE BIOGEOGRAFICA: Mediterranea Agnone, li 20 gennaio 2010 I PROGETTISTI Dr. Guido MILANESE ___________________ D.ssa Maria RICCI ___________________ 1/23 PREMESSA Nel comprensorio del comune di Pietrabbondante ricadono i siti della rete Natura 2000 IT7212134 SIC Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza e IT7211120 SIC Torrente Verrino. Questi siti appartengono alla regione biogeografica mediterranea. Mentre il secondo è limitato ad una fascia ristretta di territorio a ridosso del fiume “Verrino” e non comprende proprietà comunali, il primo include tutti e tre i complessi boschivi più importanti di proprietà comunale: Pontone-Monteluponi, Munti e Funti-Monte Lamberti-Monte Caraceno. Numerosi interventi previsti nel periodo di validità del Piano ricadono nel SIC IT7212134 “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza. Ai sensi del D.P.R. del 12/03/03 n. 120, art. 6, comma C3, che prevede per gli interventi ricadenti all’interno dei Siti d’Interesse Comunitario la presentazione di uno studio di Valutazione d’Incidenza, si è redatta la presente relazione con l’obiettivo di eseguire una verifica che valuti le interferenze negative che gli interventi previsti potrebbero avere sul sistema ambientale locale e indicare allo stesso tempo eventuali miglioramenti ambientali resi possibili in seguito alla realizzazione dell’intervento stesso. Nella realizzazione del presente studio si è quindi proceduti: o all’inquadramento ambientale dell’area attraverso la descrizione dei fattori clima, suolo, vegetazione, flora e fauna; o alla descrizione dei siti SIC interessati; o alla descrizione degli interventi previsti; o alla valutazione d’incidenza che le azioni di progetto possono avere sulle componenti habitat, flora e fauna e alla proposta delle mitigazioni necessarie. Il presente studio è stato redatto in conformità a quanto indicato dal FORMULARIO STANDARD di “Natura 2000”. 2/23 Inquadramento oro-idrografico e amministrativo Il territorio del Comune di Pietrabbondante, che fa parte della Comunità Montana “Alto Molise” di Agnone, si estende per una superficie di 27,33 kmq. I confini amministrativi sono i seguenti: a Nord con il territorio dei comuni di Castelverrino e Agnone, a Nord-Est con Poggio Sannita, ad Est con Civitanova del Sannio, a Sud con Chiauci e Pescolanciano, ad Ovest ancora con Pescolanciano. La morfologia del territorio risultata abbastanza irregolare e ondulata, tipica di un paesaggio appenninico intermedio tra la collina e la montagna che non raggiunge quote molto elevate. Non ci sono ampie superfici pianeggianti idonee ad una attività agricola intensiva, ostacolata anche dalla frammentazione della proprietà fondiaria e dall’abbandono delle terre. L’altitudine di tutti i boschi varia entro limiti alquanto modesti: Pontone-Monteluponi è compreso fra le quote 850 e 1015 m, Munti fra 1.120 e 960, il complesso Monte Caraceno - Monte Lamberti – Funti fra i 1.060 e 1.215 m. Il territorio gravita tutto nel bacino idrografico del fiume Trigno e del suo affluente Verrino. La morfologia della zona è fondamentalmente segnata dal corso del Trigno, del Verrino e dai loro affluenti. Mentre questi due fiumi hanno un alveo fluviale abbastanza pronunciato con formazioni ripariali abbastanza estese, gli affluenti hanno spesso carattere torrentizio. I corsi d'acqua secondari hanno percorsi limitati, con alvei caratterizzati da forti pendenze, portate nulle nel periodo estivo e massime in autunno-inverno. Esistono fenomeni di trasporto ben evidenti durante i periodi di massima piena che determinano così delle erosioni di sponda. Lo scenario forestale si presenta con splendidi boschi di cerro, abete bianco e faggio cui si alternano prati e pascoli d’alta quota. Inquadramento geo-pedologico L’aspetto morfologico del territorio comunale risulta rappresentato da diverse configurazioni direttamente influenzate dalle caratteristiche dei litotipi in affioramento e dalla tettonica recente. E’ rappresentato da arenarie micacee grigio-giallastre, a volte fogliettate, alternate ad argille siltose plumbee o subordinatamente a calcari marnosi chiari risalenti al Miocene il bosco Pontone- Monteluponi, mentre da calcari marnosi avana chiari, alternati a calciruditi e marne pulverulenti dell’Oligocene – Miocene il bosco Munti e parte di Monte Caraceno. Più articolato il substrato geologico del complesso Monte Caraceno – Monte Lamberti – Funti che oltre al substrato già descritto comprende anche calcari discontinui costituiti da calciruditi con clasti subarrotondati e da calcareniti grigio chiare ben stratificate dell’Oligocene – Miocene alternate con calcari marnosi, marne verdoline e calcari pseudocristallini dell’Eocene. Laddove l’erosione non si è manifestata enormemente, si sono originati terreni notevolmente profondi e dotati di buona fertilità. A causa della natura geologica del territorio, la permeabilità del suolo è sempre abbastanza bassa e il reticolo idrografico abbastanza complesso e articolato. Anche se i terreni argillosi sono naturalmente compatti e poco permeabili, le condizioni sfavorevoli di struttura sono notevolmente attenuate dall’apporto continuo di materiali organici. Inquadramento climatico Essendo il comune compreso nella zona più interna e montuosa dell’Italia Centrale, sul territorio si riscontrano evidenti caratteri di continentalità. Le temperature, i cui minimi si abbassano con il crescere dell'altitudine, hanno un'escursione annua rilevante: la temperatura media annua oscilla intorno ai 13° con 320/330 giorni con temperature medie superiori a 0°. In gennaio la temperatura media è compresa tra 0° e 4°, ma spesso scende al di sotto dello zero. In luglio, che è il mese più caldo, la temperatura media oscilla tra i 22° e i 26°. 3/23 Per quanto riguarda le precipitazioni si riscontrano valori medi annui di 850/900 mm, con 80-90 giorni piovosi. Il massimo di precipitazioni si ha in inverno (31 %) ed in autunno (30 %), in particolare a novembre e dicembre. Meno piovose la primavera (22 %) e l’estate (17 %). Nel periodo invernale le precipitazioni sono spesso a carattere nevoso. Le prime nevicate si verificano già nel mese di novembre e difficilmente la copertura nevosa permane oltre alcune settimane. Più spesso nevica nei mesi da dicembre a marzo con scarti molto marcati da un anno all'altro, sia nell'altezza che raggiunge il manto sia nella frequenza delle precipitazioni. Alle quote superiori ai 1.000 metri vi è una maggiore permanenza del manto nevoso (in base alle diverse esposizioni e pendenze). Sono evidenti i danni da gelo su alcune piante di cerro per la presenza del caratteristico “becco di luccio” lungo i tronchi. Manca un periodo di aridità estiva vero e proprio e il periodo più caldo spesso è limitato a poche settimane. Dal punto di vista fitoclimatico, la zona rientra nella Regione Temperata e più precisamente tutta l’area montana è compresa nel Termotipo montano-subalpino Ombrotipo umido, mentre la zona con altitudine più bassa rientra nel Termotipo collinare Ombrotipo subumido. L’altitudine e il clima fanno ricadere i boschi del Comune di Pietrabbondante nelle zone del “castanetum”, o come scrive il Di Tella del “cerretum”, e del “fagetum”. Le condizioni microclimatiche all’interno dei boschi possono variare rispetto ai dati termopluviometrici su descritti in funzione di altri fattori che, oltre all’ubicazione delle stazioni, sono la radiazione solare, la quota, il vento, l’umidità. Inoltre il microclima boschivo è più o meno modificato dallo schermo (densità e composizione) creato dalla copertura vegetale. I venti dominanti sono quelli del II e IV quadrante provenienti da N/NE. Gli effetti dei venti meridionali possono essere limitati a secondo delle barriere che incontrano mentre quelli da nord esercitano una maggiore influenza sui boschi per le raffiche numerose e violente creando a volte danni alle piante esili o stramature. Le barriere naturali limitano molto la loro azione. Inquadramento faunistico La caratterizzazione vegetazionale del comprensorio, con i querceti misti a dominanza di cerro ed alcuni boschi di faggio, si riflette ovviamente sulla presenza di fauna tipica delle fasce submontana e montana. Mentre le faggete, a causa della prevalente omogeneità compositiva e strutturale, ospitano una fauna poco differenziata, le cerrete si contraddistinguono per una maggiore diversità biologica anche in conseguenza di una maggiore stratificazione verticale della vegetazione. Ciò nonostante, in considerazione della vicinanza e della interconnessione spaziale di queste categorie forestali principali, si può far riferimento ad un unico elenco di specie presenti. Gli invertebrati di maggiore importanza segnalati sono il capricorno maggiore (Cerambix cerdo), la Rosalia alpina, l’eremita odoroso (Osmoderma eremita), l’Eriogaster catax e la falena dell’edera (Euplagia quadripunctaria). 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