Lista Rossa Delle Briofite Del Trentino
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Studi Trent. Sci. Nat., 88 (2011): 5-27 ISSN 2035-76995 © Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2011 Lista rossa delle Briofite del Trentino Carmela CORTINI PEDROTTI† & Michele ALEFFI* Scuola di Scienze Ambientali, Laboratorio di Briologia, Università degli Studi di Camerino, Via Pontoni 5, 62032 Camerino (MC), Italia * E-mail dell’autore per la corrispondenza: [email protected] RIASSUNTO - Lista rossa delle Briofite del Trentino - Il Trentino-Alto Adige rappresenta la regione italiana in assoluto più ricca sotto l’aspetto briologico; dei 1214 taxa che compongono la flora briologica italiana, ben 960 (229 epatiche e 731 muschi) risultano infatti pre- senti nell’ambito del territorio regionale trentino. Viene qui presentata la lista rossa delle briofite del Trentino. La lista comprende 287taxa di briofite (96 epatiche e 191 muschi) e include i dati distribuzionali, basati in parte sulla letteratura e soprattutto su campioni d’erbario, assieme con le categorie di minaccia secondo i criteri dell’IUCN. Le cause principali che determinano la scomparsa o la minaccia di molte di queste specie sono dovute al processo di antropizzazione e industrializzazione che ha interessato diverse aree del territorio e nell’intenso sfruttamento di numerosi ambienti, come le torbiere, in particolare dell’arco alpino. SUMMARY - Red-list of the Bryophytes of Trentino - Trentino-Alto Adige is the richest Italian region under the bryological aspect; of 1214 taxa that make up the Italian bryoflora, 960 (229 liverworts and 731 mosses) are indeed present in this region. The red list of the threatened bryophytes of the Trentino is introduced. The list comprises 287 taxa of bryophytes (96 hepatics e 191 mosses) and includes the distributional data, based partly on literature records and mostly on herbarium material, together with their categories of threat according to the IUCN criteria. The major cause of the disappearance or the threat of many of these species are due to human activity and industri- alization process that has affected parts of the area and the intense exploitation of many areas, such as peatlands, particularly in the Alps. Parole chiave: Briofite minacciate, dati distribuzionali, categorie IUCN, Trentino Key words: threatened bryophytes, distributional data, IUCN categories, Trentino 1. INTRODUZIONE 2. METODI Sulla base della recente “Check-list of the Horn- La lista rossa delle briofite che viene qui presenta- worts, Liverworts and Mosses of Italy” (Aleffi et al. 2008), ta si riferisce solo al territorio della Provincia di Trento ed la flora briologica italiana risulta costituita da 1214 taxa, di è stata derivata dalla “Lista Rossa delle Briofite d’Italia” cui 302 Epatiche e 912 Muschi. (Cortini Pedrotti & Aleffi 1992) e dalla “Flora dei Muschi Questo numero è continuamente soggetto a varia- d’Italia” (Cortini Pedrotti 2001, 2005). Essa si basa sia su zioni in quanto la ricerca briologica ha mostrato una no- dati della letteratura che su campioni di erbario e recenti ri- tevole ripresa in questi ultimi venti anni con la stampa di cerche svolte negli ultimi anni da numerosi briologi e dagli numerosi contributi che riportano segnalazioni di nuove stessi compilatori della presente lista. specie o di nuove stazioni di specie già note. Per i dati della letteratura si è fatto riferimento alla Inoltre lo stato delle conoscenze briologiche in Italia “Bibliografia briologica d’Italia” e al suo primo aggiorna- è alquanto eterogeneo in quanto le regioni del centro-nord mento (Cortini Pedrotti 1986, 1996) ed alla “Check-list of sono meglio conosciute rispetto a quelle del sud e delle the Hornworts, Liverworts and Mosses of Italy” (Aleffi et grandi isole (Cortini Pedrotti & Basso 1990). al. 2008). Basti a tal proposito sottolineare che, nonostante La lista rossa comprende complessivamente 287 la superficie complessiva delle sei regioni nord-italiane taxa di briofite (96 epatiche e 191 muschi) che rappresen- rappresenti solo il 30% dell’intero territorio nazionale, la tano circa il 25% del patrimonio floristico del territorio ricchezza briofitica specifica di questa area costituisce il trentino. Si tratta di un numero non trascurabile, soprattutto 93,7% dell’intero patrimonio briologico italiano. In parti- in considerazione della particolare ecologia di molte delle colare, la regione italiana in assoluto più ricca sotto l’aspet- specie inserite nell’elenco. Anche se infatti solo una di esse to floristico, è il Trentino-Alto Adige; dei 1214 taxa che (Radula visianica) si può considerare certamente estinta, compongono la flora briologica italiana, ben 960 (229 epa- per molte di esse le segnalazioni si riferiscono a dati della tiche e 731 muschi) risultano infatti presenti nell’ambito letteratura risalenti alla fine del 1800 e agli inizi del 1900 e del territorio regionale trentino. non più ritrovate negli ultimi anni. †A colei che con la sua passione e tenacia, mi ha insegnato ad amare queste "graziose piante". 6 Cortini Pedrotti & Aleffi Lista rossa delle Briofite del Trentino Nella lista compilata in ordine alfabetico per ciascu- EN e VU: anche in tali categorie compaiono nu- na specie vengono riportati: merose specie di ambienti umidi, acquatici e di torbie- 1. genere e specie aggiornati secondo Ros et al. (2007) ra appartenenti al genere Sphagnum, Hygrohypnum e per le epatiche, e Hill et al. (2006) per i muschi; Warnstorfia, a conferma della estrema fragilità di questi 2. simboli riferiti alle categorie e criteri dell’I.U.C.N. biotopi, sottoposti più di altri a fenomeni di antropizzazio- (1994, 2001, 2003a, 2003b). ne ed eutrofizzazione. 3. frequenza di rinvenimento della specie secondo le NT: i taxa inseriti in tale categoria, pur non essendo due categorie: rara e frequente; in imminente pericolo di estinzione, sono potenzialmente 4. distribuzione geografica generale nel territorio tren- minacciati dal momento che si collocano al limite della tino; classificazione in una delle categorie di minaccia o proba- 5. habitat (in alcuni casi con accenni all’ecologia di bilmente lo supereranno in un prossimo futuro. Si tratta, ciascuna specie); in definitiva, di specie che sebbene frequenti si sviluppano 6. range altimetrico di presenza. in ambienti dall’ecologia molto delicata per cui la loro so- pravvivenza è strettamente legata alla protezione di questi Le categorie adottate per ogni taxon inserito nella biotopi. presente lista, sono i seguenti: EX = Extinct - estinto 3. 1. La Lista Rossa CR = Critically Endangered - in pericolo di estinzione EN = Endangered - minacciato HEPATICAE VU = Vulnerable - vulnerabile NT = Near Threatened - potenzialmente minacciato. Anastrophyllum minutum (Schreb.) R.M. Schust. categoria: NT frequenza: frequente 3. RISULTATI distribuzione: Cima Paganella; Malga delle Fratte e Malga Termenesca in Val di Rabbi; Montagna Grande di Pergine; In base alla classificazione realizzata secondo le ca- Cavelonte; M. Palon tegorie IUCN, i 287 taxa di briofite censiti (96 epatiche e habitat: humus di rocce silicee e calcaree; legni marcescenti 191 muschi) risultano così ripartiti: range altimetrico di presenza: 800-1500 m Anthelia juratzkana (Limpr.) Trevis. Categoria Epatiche Muschi Totale categoria: VU EX 1 - 1 frequenza: frequente CR 8 14 22 distribuzione: Malga Sorassas sopra S. Bernardo di Rabbi; Passo di Rabbi; Gruppo dei Lagorai EN 24 53 77 habitat: rocce e terreni coperti a lungo dalla neve VU 33 81 114 range altimetrico di presenza: sopra 2000 m NT 30 43 73 Apomarsupella revoluta (Nees) R.M. Schust. categoria: VU EX: In tale categoria è stata inserita un’unica specie, frequenza: rara Radula visianica, un’epatica di origine tropicale, conside- distribuzione: Campisolo in Val di Rabbi rata un relitto del Terziario; viene ritenuta endemica per habitat: Specie r. artico-alpina di rocce delle alte montagne l’Europa ed è conosciuta solo per due località dell’Italia. La range altimetrico di presenza: 2500-3000 m prima segnalazione fu fatta da Massalongo (1904) sui Colli Euganei al Monte Sengiari sopra Torreglia nel 1878. La se- Athalamia hyalina (Sommerf.) S.Hatt. conda è di Gerola (1938) a Fiera di Primiero (Val Cismòn) categoria: EN nel Bosco Welsperg. I sopralluoghi effettuati recentemente frequenza: rara nelle due località segnalate non hanno purtroppo permesso distribuzione: Passo del Grosté di ritrovare la specie (Aleffi et al. 2004) che nel Red Data habitat: Specie subartico-subalpina dell’humus di rocce Book delle Briofite europee (ECCB 1995) è considerata calcaree probabilmente estinta. range altimetrico di presenza: 250-2500 m CR: in tale categoria sono state inserite numero- se specie che vivono in ambienti umidi fra cui Paludella Barbilophozia barbata (Schmidel ex Schreb.) Loeske squarrosa considerata, per la catena alpina, un relitto gla- categoria: NT ciale. Si tratta di una specie molto rara, conosciuta per alcu- frequenza: frequente ne torbiere alpine della Lombardia e del Trentino (Cortini distribuzione: Castel Flavon; Montagna Grande di Pergine; Pedrotti 1980), la cui distribuzione è strettamente legata tra Andalo e Molveno; Piné alla Serraja; Valle di Rabbi; Val alla protezione di tali ambienti. Frattini (2005), in una re- di Daone; M. Palon cente ricerca sulla distribuzione di Paludella squarrosa in habitat: rocce silicee e calcaree, tronchi di alberi Lombardia, ha potuto constatare come la specie sia scom- range altimetrico di presenza: 800-3000 m parsa in tre delle sei stazioni lombarde segnalate in lettera- tura, in seguito alla distruzione dell’habitat per progetti di Barbilophozia lycopodioides