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Università degli Studi di Genova Dipartimento di Scienze della Comunicazione Linguistica e Culturale (Di.S.C.Li.C) QUADERNI DI PALAZZO SERRA 20 Università degli Studi di Genova Dipartimento di Scienze della Comunicazione Linguistica e Culturale (Di.S.C.Li.C) Piazza S. Sabina, 2 16124 Genova www.disclic.unige.it ANNUS MIRABILIS : APRILE 1814 – GIUGNO 1815 SEMINARIO DI STUDI 26 FEBBRAIO 2010 A CURA DI STEFANO VERDINO E DOMENICO LOVASCIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA 2011 Annus mirabilis: aprile 1814 – giugno 1815 a cura di Stefano Verdino e Domenico Lovascio (Quaderni di Palazzo Serra, 20) Comitato editoriale Massimo Bacigalupo, Chiara Benati, Elisa Bricco, Pier Luigi Crovetto, Roberto De Pol, Sergio Poli, Giuseppe Sertoli. © 2011 Copyright by Massimo Bacigalupo, Amina Di Munno, Toma Gudelyte, Domenico Lovascio, Roberto Marras, Emanuela Miconi, Lara Paoletti, Sara Parolai, Alice Salva- tore, Stefano Verdino Università degli Studi di Genova Di.S.C.Li.C Piazza S. Sabina, 2 – 16124 Genova Tutti i diritti riservati Composizione grafica di Domenico Lovascio ISSN 1970-0571 INDICE Presentazione .................................................................................................. VII Stefano VERDINO Genova 1814. Un caso internazionale negli scritti del tempo ............................ 1 Amina DI MUNNO Antonio Nervi, traduttore genovese de I Lusiadi di Luís Vaz De Camões ........ 63 Massimo BACIGALUPO Ezra Pound e il “canto” del 1815 napoleonico ................................................ 75 ROMANZI CONTEMPORANEI SUI CENTO GIORNI E DINTORNI .............. 89 Lara PAOLETTI – Toma GUDELYTE N. di Ernesto Ferrero ........................................................................................ 91 Domenico LOVASCIO “Questo non è un romanzo storico”: La Settimana Santa di Louis Aragon ... 101 Emanuela MICONI I cento giorni di Joseph Roth .......................................................................... 109 Alice SALVATORE – Sara PAROLAI I cento giorni di Patrick O’Brian .................................................................... 117 Roberto MARRAS I cento giorni o lo spirito del sacrificio , ovvero Parigi val bene una messa… in scena ................................................................................................................ 129 PRESENTAZIONE Abstract : The present issue of Quaderni di Palazzo Serra collects papers read on 26 February 2010 at a Seminar of the Faculty of Foreign Languages of the University of Genoa: “ANNUS MIRABILIS: April 1814-June 1815 (in Genoa and Elsewhere)”. The subject was suggested by the historical building, Palazzo Serra, which houses our Faculty. One of its proprietors, Marquis Gerolamo Serra (1761-1837), who lived and died in the Palazzo, was a major figure at a crucial time for Genoa’s fate and interna- tional situation. In 1814, when Napoleon’s empire (to which the city belonged) col- lapsed, Lord Bentinck with his famous liberal proclamation to the Genoese promoted a provisional government (April-December 1814), of which Gerolamo Serra became the President and chief mover. The whole period from April 1814 to June 1815, the period of Napoleon’s first and second fall from glory, was a true Annus mirabilis , for the world as well as for Genoa. Participants covered the period from various angles, both cultural and literary, and dwelt on its reverberations in the twentieth century. A group of papers by senior academics (Cecilia Rizza, Luca Badini Confalonieri, Stefano Verdino, Amina Di Munno, Giuseppe Sertoli, Massimo Bacigalupo) dealt with Genoese aspects. Graduate students were invited to comment on novels in several languages (French, English, German, Italian) about the Hundred Days. One of the most intriguing of these is Jo- seph Conrad’s Suspense , and was particularly appropriate in this context because it is set in Genoa, not far from where our Seminar took place. Giuseppe Sertoli’s paper on Suspense appeared in a previous issue of Quaderni di Palazzo Serra (18 [2010]), and therefore is not reprinted here. L’occasione di questo seminario di studi è stata suggerita dalla stessa sede della Facoltà di Lingue, il Palazzo Serra, perché uno dei suoi proprietari, il marchese Gerolamo Serra (1761-1837), che in questo palazzo visse e morì, fu uno dei protagonisti della vita politica e culturale genovese, in uno dei suoi passaggi più delicati e di rilievo internazionale, il 1814, quando – al crollo dell’Impero francese (di cui Genova faceva parte) – si costituì sulla spinta di Lord Bentinck e del suo famoso Proclama ai Genovesi un governo provvisorio (aprile-dicembre 1814), che ebbe proprio in Gerolamo Serra il suo Presidente e maggior protagonista. Come è noto, Serra e il suo governo cercarono coraggiosamente quanto vanamente di ripristinare l’antica Repubblica di Genova, ma il gioco interna- zionale delle grandi potenze aveva già deciso diversamente e il Congresso di Vienna sanzionò la fine dell’indipendenza ligure e l’annessione al Regno di Sardegna. Annus mirabilis , non solo per Genova, fu tutto il periodo dall’aprile 1814 al giugno 1815, ovvero il tempo delle due cadute di Napoleone, di man- zoniana memoria, con il loro contraccolpo di molteplici intrecci tra dimensioni internazionali, nazionali e locali, tra storia, memorialistica e letteratura. Un anno in cui la storia fu più romanzesca di un romanzo. Così si è cercato prospetticamente, da più punti di vista e da diverse an- golazioni culturali e letterarie, di ripercorrere quell’anno, scandendo un filone “genovese” a cura di una serie di docenti e un filone “Cento giorni” a cura di alcuni dottorandi di Letterature Comparate. Per il primo aspetto Cecilia Rizza ha esaminato i rapporti tra la Genova di primo Ottocento e la Francia coeva, rilevando non molti riscontri nel qua- dro di un problematico interrogarsi di vari scrittori e intellettuali francesi (Chateaubriand, Stendhal, Talleyrand) sul destino della Francia in un frangen- te tanto complesso; il sottoscritto ha tratteggiato la cronaca delle vicende ge- novesi attraverso epistolari e memorie (Degola, Foscolo, de Maistre, Byron) e ha dato notizia dell’allestimento in tutta fretta a giugno ’14 di un melodramma propagandistico-patriottico, Atar , con le parole di Felice Romani per la musi- ca di Mayr, mentre Amina Di Munno ha illustrato la significativa traduzione dei Lusiadi che vide la luce proprio a Genova in quell’anno; Badini Confalo- nieri ha letto la poesia di Manzoni , “Aprile 1814” , rimarcando un altro aspet- to significativo: l’aspettativa delusa di una emancipazione politica dell’Italia, soprattutto nell’ambiente milanese dell’ex Regno d’Italia. Riverberi novecenteschi di quell’anno sono stati oggetti degli interventi di Giuseppe Sertoli e di Massimo Bacigalupo; da un lato la lettura del roman- zo genovese-napoleonico di Conrad ( Suspense ), che si svolge nel febbraio 1815, in una Genova appena insabaudita e con lo sguardo sul mare verso l’Elba napoleonica, dall’altro l’uso citatorio della Gazzetta di Genova con le notizie della caduta di Napoleone, fatta da Pound, in riferimento alla caduta di Mussolini. Come si vede da questa breve sintesi, davvero molti intrecci sono scatu- riti, a più livelli, da questo Annus mirabilis e l’ulteriore conferma è stata data dal seminario dei dottorandi che hanno letto una serie di romanzi su quell’anno e sui suoi vari aspetti, nell’ambito narrativo novecentesco e in di- verse civiltà letterarie (francese, inglese, tedesca, italiana). Il presente Quaderno presenta gli Atti del seminario, con le relazioni pervenute e gli interventi dei dottorandi, che costituiscono un coerente percor- so di presentazione di modalità narrative differenti rispetto ad uno stesso epi- centro storico. S.V. VIII GENOVA 1814 UN CASO INTERNAZIONALE NEGLI SCRITTI DEL TEMPO Stefano Verdino Abstract: This paper examines the historical and cultural events in Genoa in the year 1814: the transition from the empire of Napoleon to the provisional Republic and, fi- nally, the transfer to the Kingdom of Sardinia, decided at the Congress of Vienna. The essay focuses in particular on the discussion in the city and abroad about the end of the political independence of Genoa in the writings and accounts of Girolamo Serra, Felice Romani, Eustachio Degola, Ugo Foscolo, Angelo Brofferio, Joseph de Maistre, Lord Castlereagh, Lord Byron, Lady Morgan, Stendhal and others. The final section comparatively examines the situation in Italy in 1814, with attention to Milan and to Alessandro Manzoni’s Aprile 1814 . 1. La fine di Gênes “O Come sono felice in Genova che bella Città vi dico che se potessi unitamen- te alla mia cara famiglia morire in questo paese (dopo però aver vissuto molti anni) sarei felice. Per ora metto in scena il Tancredi facendo qualche accomo- damento”. 1 Così scrive un poco più che ventenne Gioacchino Rossini alla ma- dre Anna Guidarini (a Bologna), l’8 gennaio 1814, 2 nell’ultimo inverno di una Gênes ancora francese, imperiale e napoleonica. 3 Per il battesimo genovese del 1 Gioacchino Rossini, Lettere e documenti . Lettere ai Genitori 18 febbraio 1812 – 22 giugno 1830 , a cura di Bruno Cagli e Sergio Ragni, Pesaro, Fondazione Rossini, 2004, vol. IIIa, p. 59. 2 Rossini avrebbe dovuto per Genova “scrivere la second’Opera del Carnevale” (Rossini, Lette- re , cit., p. 49), come aveva comunicato alla madre il 7 novembre 1813; ai primi del nuovo anno il progetto è solo rinviato, secondo quanto s’intende nella stessa lettera: “la Primavera dopo Milano vengo a scrivere un’opera Buffa” ( ibid ., p. 60). Il progetto era in effetti