LA VOCE DI PELLEGRINO

Il News Magazine della Comunità di

COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE Città Slow ANNO III - NUMERO 3 2015 1 NOTA INTRODUTTIVA DELLA REDAZIONE LA VOCE DI PELLEGRINO Dopo circa un anno e mezzo ritorniamo ai nostri lettori, pellegrine- ANNO III - NUMERO 3 - 2015 si e non, con questo nuovo numero della Voce. si ricevono informazioni, comunicazioni, Troverete diversi pezzi unici che si completano; la continuazione di alcune rubriche che abbiamo suggerimenti alla seguente e-mail: inaugurato con la scorsa uscita, alcune delle qua- li si apriranno e concluderanno nell’arco di qual- [email protected] che numero; altre invece ci accompagneranno [email protected] nel corso degli anni trattandosi di argomenti che necessitano ampia ricerca di documentazione e Con autorizzazione del Tribunale di n.5 del 15 marzo 2012 molte pagine a disposizione per la loro elabo- Il news magazine della Comunità di Pellegrino Parmense. razione e presentazione al pubblico. Comunque la sorpresa per chi scrive è relativa al fatto che Ente Proprietario: di Pellegrino Parmense nel nostro Paese ci sono moltissime cose da affrontare e approfondi- Direttore Responsabile: Claudio Barilli, delegato dal Sindaco re, tanto che, a volte, da una semplice traccia vengono alla luce fatti Hanno collaborato anche con la messa a disposizione di foto e documenti: ed aspetti molto significativi che meritano prolungate ricerche e che ACI di Cremona, Assistenza Pubblica Pellegrino P.se, Associazioni Combattenti- spesso rivelano storie inaspettate che hanno attinenza anche di carat- stiche, Associazione di Ricerche Storiche “Mons. Angelo Micheli”, AVIS di Pelle- tere generale, con collegamenti extra territoriali. Spesso è anche bene grino, Vittoria Barabaschi, Stefania Baratta, Claudio Barilli, Angelo Belli, Arianna fermarsi qualche settimana o mese prima di chiudere definitivamente Belli, Silvio Bergia, Ivo Berzieri, Andrea Bonati, Gianluca Bonazzi, Ettore Brianti, gli articoli poiché il tempo, la memoria, il confronto con altre perso- Marcellina Busani, CAI di Parma, Lina Callegari, Giovanni Carnevale, France- ne, a parte le dirette interessate, permettono, usando forse un termine sco Carpana, Caseificio Sociale Alta Val Ceno, Francesco Cepparulo, Giancarlo improprio, “la stagionatura” degli elaborati. Ci si ritrova quindi a ri- Chittolini, Confcooperative Fedagri Parma, Consiglio Direttivo della Proloco, Si- visitare quello che si è scritto fino ad allora e a trovare a volte i più mona Costa, Silvia Cunegondi, Milena Cupola, Leontina Dalla Ghirarda, Alberto appropriati contorni dei fatti. Il nostro giornale, “LA VOCE” non ha Dallatana, Vanessa Delnevo, Maria Chiara Devoti, Paola Ericoli, Angela Ferrari, presunzione alcuna di avere veste o caratteristica professionale. E’ un Pierluigi Ferrari, Iole Fiordilisi, Giuseppe Fortini, Anna Franceschi, Antoine Frati- libro aperto, allestito in modo del tutto artigianale, che partendo dalle ni, Andrea Gennari, Alberto Ghiozzi, Barbara Giordani, Roberto Gnappi, Claudia problematiche dei cittadini di Pellegrino e il tentativo della Ammini- Gratelli, Gruppo Alpini di Pellegrino P.se, “Insieme Dove”, Maria Grazia Intini, Amelia Ironi, istituto Comprensivo della Val Ceno, Manrico Lamour, Alberta Lu- strazione di cercare di risolverle, potrà funzionare quale contenitore di signani, Michele Lusignani, Sua Eccellenza Carlo Mazza (Vescovo di ), eventi, storie, espressione di pensiero di tutte le persone che amano il Angela Maria e Ugo Mazzaschi, Pilar Mazzaschi, Emanuela Motta, Romina Ori, loro Paese e ci tengono al suo miglior progresso economico, sociale Gianna Claudia Orlandini, Lorenzo Pagliaroli, Angelo Pedrazzi, Emanuele Pe- e culturale futuro. Ci lasciamo in questo modo. Augurandovi buona drazzi, Lorena Pedrazzi, Andrea Peracchi, Luigi Pettenati, Enrico Pirroni, Gian- lettura e augurandoci, tutti, di trovare per la prossima uscita la stessa luca Pirroni, Sonia Pirroni, Francesco Platoni, Serena Porta, Franco Riccardi, entusiastica collaborazione che abbiamo incontrato nella pubblicazio- Renato Rivia, Simone Rivia, Insegnanti e studenti delle scuole di Pellegrino, ne di questi primi tre numeri della rivista. Un ringraziamento a tutti Giuseppe Spotti, Paolo Spotti, Silvana Taurino, Daniela Tombini. coloro che hanno messo a disposizione sé stessi, materiali, documenti e foto per l’allestimento del presente numero. Realizzazione Grafica & Stampa: Tecnostampa Global Service - Parma - 2015

PELLEGRINO PARMENSE PRIMI DECENNI DEL 900 - Foto di proprietà Famiglia Ericoli 2 SALUTO DEL SINDACO EMANUELE PEDRAZZI

EMANUELE PEDRAZZI nostro Comune. Persone le quali, partendo da una forte coesione fra SINDACO di loro, garantiscono il necessario rinnovamento, portano le giuste mo- tivazioni ed energie connesse al difficile compito di gestire il mandato con deleghe al Bilancio, amministrativo. Siamo consapevoli delle nostre capacità e ci sentiamo al Personale e Rapporti interiormente forti del consenso che ci avete attribuito lo scorso anno. Istituzionali Il bene di Pellegrino è il collante di base che ci unisce. L’impegno, la disponibilità per il prossimo, le intrinseche capacità di ognuno, l’espe- Carissimi concittadini, rienza sono le qualità che in questo primo anno di mandato abbiamo in occasione della uscita di questo messo in campo per la nostra Comunità per il suo sviluppo e per un nuovo numero de “LA VOCE DI futuro migliore. Uno degli obiettivi che ho fissato, insieme al gruppo di PELLEGRINO”, vi porgo il mio sa- maggioranza, come prioritario è quello del confronto e del dialogo con luto personale, quello della Giunta e voi cittadini al fine di rendervi protagonisti e parte attiva nelle scelte che del Gruppo di maggioranza derivante vi riguardano. Stiamo facendo dell’ascolto la base del nostro agire. Ci dalla lista “Uniti per Pellegrino” al mettiamo a disposizione delle Persone, delle Associazioni, delle Attivi- quale i cittadini hanno dato il pro- tà, che rappresentano il motore del nostro territorio, in maniera conti- prio consenso e il mandato ammni- nua, facendo tesoro delle osservazioni e dei suggerimenti; accettando, strativo per il presente quinquennio. con spirito di miglioramento, le critiche che potranno venirci mosse. Ribadisco concetti già espressi in Questo perché solo Insieme e Uniti potremo superare le difficoltà che occasione della campagna eletto- incontreremo sul nostro cammino per raggiungere gli obiettivi comuni rale. Il nostro progetto è stato pensato da un gruppo di persone, le quali, che rappresentano il bene e il miglior futuro di Pellegrino. Nella illustra- conoscendo approfonditamente il nostro territorio, hanno dato vita nel zione del bilancio comunale che troverete a pagina 7 e 8 e nelle pagine 2014 a questa lista civica, composta da giovani e meno giovani; da di- seguenti alla presente troverete punto per punto il nostro programma. pendenti, professionisti ed imprenditori impegnati in vari settori; da chi Le difficoltà del periodo sono molte e in qualche momento appaiono porta un bagaglio di provata esperienza politica ed ammnistrativa e da insormontabili. La carenza di fondi pubblici a disposizione sta mettendo volti nuovi al loro primo approccio con la gestione della cosa pubblica; a dura prova l’agire amministrativo. Guardiamo comunque il futuro con molti di loro con impegni di volontariato alle spalle. Tutti fortemente fiducia perché le cose possano migliorare. Venendo alla nostra rivista. motivati, ci siamo messi in gioco al fine di porre a disposizione della Siamo orgogliosi di potervela riproporre. In giro per la nostra Provincia Comunità di Pellegrino le nostre capacità, competenze, idee e il nostro poche sono le realtà comunali che sono in grado di proporre ai cittadini tempo per creare un Paese migliore per tutti. Il nostro gruppo si è pre- un giornale come il nostro. “La Voce di Pellegrino” è lo specchio delle posto l’obiettivo circa la salvaguardia del tessuto socio-economico del cose che si fanno a Pellegrino direttamente, in collaborazione con le nostro territorio: scuola, sanità, agricoltura, artigianato, commercio e numerose realtà associative operanti sul nostro territorio oppure dalle occupazione. Dal lavoro del nostro gruppo nasceranno importanti pro- singole realtà e dai cittadini. Come da suggerimento della Redazione vi getti ricercando i necessari canali di finanziamento, mantenendo e va- invito io stesso, in prima persona a collaborare, portando spunti, idee ed lorizzando ulteriormente le attività insediate. La nostra Comunità abbi- eventuali critiche costruttive nei confronti delle cose che vengono fatte. sogna di una squadra di persone capaci e noi riteniamo che queste siano Ciò servirà al confronto e ad operare meglio e nell’interesse collettivo. al meglio rappresentate dalla maggioranza che attualmente governa il Salutandovi cordialmente vi diamo appuntamento alla prossima uscita. Emanuele Pedrazzi Gruppo di maggioranza “Uniti per Pellegrino”

EMANUELE PEDRAZZI PILAR MAZZASCHI CLAUDIO BARILLI Sindaco Vice Sindaco Assessore con deleghe ai Tributi, con deleghe al Bilancio, con deleghe all’Urbanistica, Rapporti con le Associazioni, Sport, al Personale e Rapporti Cultura, Politiche Giovanili e Comunicazione, Circuito delle Città- Istituzionali Rapporti con Comunità all’estero slow e a “La Voce di Pellegrino”.

ANGELO BELLI SIMONA COSTA GABRIELE LUSIGNANI Capogruppo di Maggioranza Consigliere con deleghe Consigliere Consigliere al Turismo, Pubblica Istruzione con delega ai Lavori Pubblici, con deleghe alle Politiche Sociali e Protezione Civile Viabilità, Gestioni Cimiteriali, Pubblica Illuminazione e Servizi Pubblici NICHOLAS GASPARELLI LUCIANO MENEGHETTI Consigliere Consigliere con deleg a all’Agricoltura, con delega alle Funzioni Difesa del suolo e Forestazione Elettorali Gruppo di opposizione “L’Ideazione per Pellegrino con Matteo Marosi”

MATTEO MAROSI FILIPPO POGGI CORRADO ORSI Capogruppo di Minoranza LONGOSTREVI Consigliere Comunale Consigliere Comunale 3 Mandato amministrativo 2014 - 2019 IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ DELL’AMMINISTAZIONE COMUNALE a cura del Gruppo di Maggioranza Lista “UNITI PER PELLEGRINO” Il Gruppo di maggioranza proveniente dalla lista civica “UNITI PER PELLEGRINO” è formato da persone appartenenti a varie fasce di età e rappresentative di tutti i settori sociali ed economici del territorio comu- nale. La lista, nel proporsi alla guida del Comune di Pellegrino Parmense per il prossimo mandato ammini- strativo 2014-2019, si pone come obiettivi: Mantenimento e consolidamento di tutti i servizi e delle attività attualmente presenti e operanti nel Comune di Pellegrino Parmense; • Sviluppo economico e sociale del Comune di Pellegrino Parmense. Le modalità con le quali si intende raggiungere tali obiettivi sono descritte per sommi capi all’interno del programma di seguito riportato, che sarà sviluppato e migliorato nel corso del mandato amministrativo, se- condo le concrete necessità ed opportunità che si presenteranno. Il Gruppo di maggioranza, pur consapevoli delle difficoltà legate alla congiuntura economica attuale, si è assunto l’incarico dato dai cittadini di pellegrino con responsabilità e si è impegnato a mettere a disposizione ogni competenza e risorsa al fine di raggiungere il bene delle persone. A seguire divisi per settori, si illustrano e sintetizzano per punti i principali assunti programmatici che il Gruppo di maggioranza attraverso la forma- zione della lista Uniti per Pellegrino propone ai cittadini. Attività Produttive • Formazione della Consulta permanente delle Associazioni di Categoria (Agricoltura, Artigianato e Com- mercio) e di un tavolo aperto agli imprenditori di confronto con le istituzioni. • Ruolo del Comune quale facilitatore e promotore della semplificazione dei rapporti tra le attività presenti sul territorio e gli uffici competenti di riferimento comunali, della nuova Unione dei Comuni e di altri Enti Pubblici. • Verifica degli insediamenti produttivi della Area Artigianale-Industriale e valutazione disponibilità ed esi- genze attuali e future, al fine della realizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC). • Valorizzazione e sostegno alle Attività Produttive (Artigianato, Commercio e Agricoltura), accompagnan- dole nella ricerca di finanziamenti nazionali e comunitari di settore. • Particolare attenzione al mondo agricolo ed alla attività dei Caseifici, accompagnando le imprese agricole nell’opera di ammodernamento, promuovendo la creazione di fattorie polifunzionali e didattiche. Differen- ziazione della produzione. Realizzazione di canali di vendita diretta (GAS - gruppi di acquisto solidale) ed adesione al sistema degli “agricoltori custodi” e della vendita dei prodotti a Km-0, con particolare riferimen- to all’applicazione del nuovo Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020. • Sostegno alla attività del commercio fisso. Promozione dei nostri prodotti locali anche attraverso il marchio Slow Food. Incremento delle proposte commerciali del mercato locale e maggiore collaborazione con Slow Food per la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore. • Adesione del Comune ai Consorzi Fidi per le attività produttive, operanti presso la Camera di Commercio di Parma, al fine del reperimento di finanziamenti a tassi agevolati per la conduzione aziendale e per le opere di strutturali e di ammodernamento aziendale. Valutazione di estendimento a settimanale del mercato. Servizi Sociali e Socio-Sanitari. • In collaborazione con l’ASL, mantenimento e sviluppo dei servizi socio sanitari (Assistenza domiciliare, Casa Protetta, Centro Diurno, Servizio infermieristico domiciliare, Punto CUP, Centro Prelievi, Trasporto anziani, Telesoccorso, Centro “In Volo”) attualmente ben strutturati nel nostro Comune. • Aumento occupazione socio-sanitaria in relazione al potenziamento dei Servizi ed alla realizzazione di nuovi appartamenti protetti. • Mantenimento e potenziamento, in collaborazione con ASL di Parma, del Servizio di Guardia Medica nei giorni festivi e prefestivi e del Servizio Infermieristico territoriale. • Estensione del Progetto Tele-cardiologia, già attivato per i pazienti ricoverati in Casa Protetta, ai pazienti con patologie croniche nel territorio comunale. 4 • Sensibilizzazione sui servizi di Screening per la ricerca e la prevenzione dei tumori alla mammella, al colon- retto e all’utero. • Diffusione delle buone pratiche di vita a favore della popolazione in particolare attraverso le “Serate in Sa- lute a Pellegrino Parmense”, Ciclo di informazione sanitaria. • Formazione di un tavolo permanente promosso dal Comune che riunisca Associazioni di Volontariato, Asp, Asl, responsabili delle strutture assistenziali presenti sul territorio, al fine di incentivare le politiche di gestione integrata dei servizi e la partecipazione attiva della cittadinanza. • Collaborazione continua con la Pubblica Assistenza, che attraverso i volontari svolge preziosi servizi per i cittadini. Pubblica Istruzione • Mantenimento delle Scuole materne, elementari e medie, ricercando ogni forma di collaborazione con i Co- muni limitrofi nell’ambito della attività dell’Istituto Comprensivo dellaVal Ceno. • Mantenimento e valorizzazione del Centro Estivo. • Miglioramento nell’organizzazione delle attività di trasporto scolastico per uscite ed attività scolastiche. • Creazione di un canale preferenziale per l’apprendimento all’estero della lingua inglese per i nostri ragazzi. Opere Pubbliche • Riqualificazione urbanistica del Centro Storico e del Capoluogo, con sistemazione della viabilità. • Riqualificazione delle zone a parcheggio a servizio del Paese. • Incentivazione del recupero e della manutenzione degli edifici del Centro Storico, attraverso l’apertura di convenzioni con gli Istituti di credito e l’approvazione di un apposito regolamento agevolativo della fiscalità connessa all’edilizia. • Miglioramento della Pubblica Illuminazione tramite Project financing teso al risparmio energetico. • Collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense e il Servizio Tecnico di Bacino per la manutenzio- ne della viabilità e l’assetto idrogeologico del territorio comunale. • Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità comunale. • Completamento della viabilità e delle infrastrutture della zona Artigianale-Industriale. • Potenziamento della collaborazione con l’Istituto delle Case Popolari (ACER). • Manutenzione dei cimiteri e costruzione di nuovi avelli nel cimitero di Rigollo. Istituzioni. • Ruolo attivo del nostro Comune all’interno dell’Unione dei Comuni delle Valli del e del Ceno, quale promotore di progetti finalizzati all’efficienza dei servizi gestiti insieme agli altri comuni aderenti. • Attenzione particolare nella partecipazione a bandi regionali ed europei, per reperire fondi utili al territorio. • Valorizzazione e formazione delle figure professionali coinvolte nell’Unione dei Comuni, dotandole di ade- guati strumenti per favorire risparmi e maggiore rapidità nello svolgimento delle pratiche. • Potenziamento dei rapporti con la Nuova Provincia e la Regione per creare le sinergie più idonee a soddisfare i bisogni complessivi del nostro Comune. • Prevenzione dello spopolamento del nostro territorio, promozione di spazi di scambio di competenze tra i giovani e le generazioni più mature. Ambiente e Servizi • Stretta collaborazione con la Società Montagna 2000 per il miglioramento degli impianti e della qualità dell’acqua e per l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, anche attraverso campagne di sensibiliz- zazione. • Sviluppo di ulteriori progetti ambientali per la produzione di energia alternativa e rinnovabile, rispettosi e compatibili con l’ambiente e con il territorio. • Monitoraggio qualità ambientale relativa agli insediamenti sul Monte Canate. Pianificazione Territoriale • Valutazione delle esigenze urbanistiche del Comune e verifica della necessità di procedere alla elaborazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), in eventuale collaborazione con altri Comuni limitrofi, una volta appurata la compatibilità economica. • Verifiche delle lottizzazioni di iniziativa privata esistenti in ordine alla situazione delle opere di urbanizza- zione primaria e alla acquisizione da parte del Comune. Acquisizione di Via Divisione Julia.

5 Associazionismo • Collaborazione ed organizzazione di iniziative con: Assistenza Pubblica Avis Pro-loco Associazione Alpini Associazioni Venatorie Corale “Il Pellegrino” Associazioni di categoria (Agricole, Artigiane e Commercio) in genere. Associazioni sportive. Altre Associazioni e Comitati di Cittadini presenti sul territorio del Comune e dei Comuni limitrofi. Comunicazione • Creazione nel sito del Comune di uno spazio OPEN DATA nel quale la cittadinanza può vedere in tempo reale gli atti e le procedute messe in atto dall’ente comunale (nel rispetto della privacy e dei dati sensibili dei cittadini). • Creazione di occasioni fisse di incontro con la cittadinanza. • Creazione dell’Ufficio Rapporto con il Pubblico (URP). • Creazione di specifico incarico presso l’Ufficio di Segreteria del Comune per la comunicazione delle attività della Amministrazione Comunale, delle Associazioni operanti in Paese ed in generale dei cittadini. • Utilizzo della rivista “LA VOCE DI PELLEGRINO” quale occasione fissa di divulgazione complessiva e di comunicazione esterna. • Creazione di una Bacheca Comunale della Comunicazione. • Potenziamento del sito web del Comune, con aggiunta di link ai siti delle attività presenti sul territorio; rap- porti con la Gazzetta di Parma, Enti e Società di informazione in genere. Politiche Mondo Giovanile • Assegnazione ad un consigliere di una delega specifica sul tema. • Ulteriore sviluppo del Centro di Aggregazione Giovanile. • Sostegno alla Pro-loco nell’organizzazione di attività ricreative e manifestazioni per bambini e giovani. • Incremento della rassegna musicale “Rock in the Village”, coinvolgendo le attività ricettive del Comune e le associazioni di categoria di riferimento, aumentando la visibilità e la pubblicità dell’evento. • Continua collaborazione con il tavolo giovani della Val Ceno per creare momenti di incontro e formazione tra i giovani. Comunità all’Estero • Miglioramento delle sinergie di collaborazione con i nostri cittadini presenti, anche in forma organizzata, nelle Comunità Estere, specie per quanto concerne l’Associazione dei Pellegrinesi a Londra. • Formalizzazione della “Festa dell’Emigrante- Cena Sotto le stelle”, in collaborazione con la Pro-loco. • Attivazione di un punto Internet (Skype) pubblico, utilizzabile per conversare con i propri parenti residenti all’ estero e per altri utilizzi favore della popolazione. Turismo • Incremento del marketing territoriale valorizzando la vocazione turistica di Pellegrino • Sostegno alle attività della neonata Pro-loco. • Condivisione degli obiettivi con gli Enti di settore, al fine della maggiore conoscenza del territorio comunale e delle attività ricettive. • Valorizzazione dell’Ostello di San Francesco e dell’Auditorium Costerbosa, attraverso ad esempio la promo- zione di convegni tematici (settori sanitario, ambientale, produttivo, culturale). • Implementazione della recente convenzione sottoscritta con il CAI di Parma per la tracciatura dei sentieri e relativa manutenzione. Produzione di cartine escursionistiche e organizzazione di eventi che coinvolgano anche le attività ricettive e di ristorazione presenti sul territorio comunale. • Potenziamento delle manifestazioni attualmente in essere ed organizzazione di nuove, a favore anche delle strutture turistiche ed enogastronomiche insediate. • Collaborazione con Comuni limitrofi per la partecipazione a EXPO 2015 come esempio di Cultura del Cibo. • Ripresa dei contatti con Legambiente per l’organizzazione di campi estivi o eventi giornalieri per far cono- scere e tutelare il nostro territorio. 6 • Valorizzazione del tratto di torrente compreso nel territorio comunale ed in particolare della sua sorgente, attraverso cartellonistica e l’organizzazione di escursioni in sinergia con l’Ente Parco dello Stirone. • Incentivazione e recupero delle Sagre e delle Feste Popolari delle frazioni. • Sviluppo del tema del turismo religioso, valorizzazioni delle pievi presenti nel territorio; accoglienza di cam- pi estivi ed attività formative di gruppi parrocchiali o comunità. Cultura • Collaborazione con l‘Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense” con lo scopo di divulgare il nostro passato e trasmettere il grande valore umano e storico del Paese e dei pellegrinesi; realizzazione di convegni tematici, pubblicazione di testi e biografie, esposizione del materiale reperito. • Divulgazione alle nuove generazioni della cultura contadina e degli antichi mestieri attraverso apposite ini- ziative. • Continuazione ed ampliamento della rassegna “Serate in Cultura a Pellegrino Parmense”. • Organizzazione di nuove visite guidate presso la fondazione Magnani Rocca di Parma ed altri eventi cultu- rali, mostre e spettacoli. Sport • Potenziamento rapporti con Gruppo Sportivo Pellegrino ASD. • Formazione di un Comitato per la strutturazione definitiva della organizzazione del “Ultra Trail Running Pan e Formai dell’Alta Val Stirone”. • Collaborazione con Associazione Dilettantistica Sportiva Pellegrino per ottimizzare l’utilizzo degli impianti sportivi. • Istituzione del Premio Pellegrino Sport. • Programmazione, in collaborazione con le Associazioni Sportive, di eventi fissi al fine dell’utilizzo degli impianti sportivi. • Potenziamento rapporti con l’”Associazione Sport & Hunting”, gestore del Poligono Comunale, per l’orga- nizzazione di attività agonistiche, al fine di favorire l’accoglienza e il soggiorno presso le strutture ricettive locali. Creazione presso il Poligono della Scuola di Tiro a lunga distanza. • Riproposizione del torneo di calcetto estivo.

Approvato durante il Consiglio del 19 Agosto 2015 BILANCIO COMUNALE a cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi Il bilancio preventivo 2015 è stato recentemente e passive dell’ultimo quinquennio al fine di poter approvato in un momento difficile per tutta la portare in equilibrio perfetto la situazione econo- finanza pubblica in genere. La linea di tendenza mico finanziaria dell’Ente. Il risultato economi- è quella impostata dal Governo Centrale da al- co di tale necessaria verifica è stato positivo con cuni anni e già ribadita dalle precedenti elabo- un utile di circa 290.000 Euro di attivo, dato che razioni: il Comune si trova a dover fronteggiare mette in risalto lo stato di salute del bilancio co- le necessità della propria popolazione con sem- munale e la occulatezza e parsimonia di utilizzo pre meno mezzi (anche quest’anno sono stati dei fondi nelle gestioni passate. L’amministrazio- tagliati ulteriori 81.000 Euro di trasferimenti ne, pur disponendo di tale ingente risorsa non può dallo Stato) e meno possibilità di reperire fondi, utilizzarla in quanto fondo vincolato dallo Sato, al di accedere a mutui e di sostituire il persona- fine di chiudere il bilancio 2015 con l’obiettivo di le andato in quiescenza. A Patto di Stabilità (di mantenere tutti i servizi finora svolti, si è trovata cui abbiamo già parlato nel numero scorso) già a dover ritoccare le aliquote delle imposte (TASI, applicato a partire dall’anno 2014, con il 2015, IMU e TARI) di propria competenza, anche se nei prima di poter elaborare il nuovo bilancio, si è limiti medi delle amministrazioni della nostra Pro- proceduto alla messa in linea delle risorse attive vincia. Per un Comune con un territorio così vasto 7 che comporta grande dispendio di risorse (manu- è un bilancio austero e tecnico dove ci si è impe- tenzione stradale o allo sgombero neve) con po- gnati per poter adempiere al compito primario polazione tendente alla diminuzione, diventerà dell’istituzione che è mantenere al meglio e in sempre più difficile la gestione dei bisogni col- modo assolutamente qualitativo, senza ulteriori lettivi. Nel nostro piccolo vorremmo fare grandi e notevoli aggravi di costi sull’utente, i servizi cose ma nella situazione attuale ci troviamo nel- fino ad oggi offerti. Infine il nostro Comune si la condizione di raggiungere lo scopo minimo di pone in reale e leale posizione collaborativa nei mantenere la qualità dell’esistente come la men- confronti degli altri Comuni limitrofi in rela- sa scolastica, l’insegnamento dell’inglese, l’assi- zione alla Legge Regionale di modifica nella stenza domiciliare, il trasporto anziani, il servi- formazione della Unione dei Comuni e la ge- zio di sgombero neve, il CUP e altri servizi, cose stione dei Sevizi Associati, per condividere in non eclatanti ma sicuramente necessarie. Non un’ottica di efficiente servizio ai cittadini, una sarà possibile quindi realizzare Opere Pubbliche prospettiva che dovrebbe essere di risparmio con mutui di grande entità, tuttavia dovrà essere e miglioramento generale. L’amministrazione costante l’impegno della futura amministrazione opererà per la costruzione della Nuova Unio- per la ricerca di fondi presso Organismi ed Isti- ne dei Comuni, affinché lo SUAP ottemperi ai tuzioni al fine di poter realizzare nel prossimo suoi scopi e nell’ottica che Montagna 2000, che triennio opere che possano mantenereCon cerimonia vivo, reale gestisce civile i Servizitenutasi Idrici ilIntegrati 29 Agosto ed ASP, parte 2014 ConCon cerimonia civilecivile tenutasi tenutasi il il29 29 Agosto Agosto 2014 2014 e competitivo il nostro territorio. Per il 2015 ab- della Sanità Pubblica, possano funzionare in biamo previsto di ricorrere all’utilizzoILIL SINDACO diSINDACO piccole piena CONVOLACONVOLACONVOLA efficienza per A ilAA NOZZE soddisfacimento NOZZENOZZE CON CON CON dei bi - economie sui mutui già in ammortamento presVALENTINA-VALENTINAVALENTINAsogni collettivi PLATONIed PLATONI anche a sostegno della eco- so la Cassa DD.PP. ed all’utilizzo dell’avanzo di nomia di tutte le attività produttive coinvolte. amministrazione. Concludendo il Bilancio 2015

Con rito civile tenutasi il 29 Agosto 2014 ConCon cerimonia cerimonia civile civile tenutasi tenutasi il il29 29 Agosto Agosto 2014 2014 Con cerimoniaIL civile SINDACO tenutasi ilCONVOLA 29 Agosto 2014 A NOZZE ILIL SINDACO SINDACO CONVOLA CONVOLA A ANOZZE NOZZE CON CON IL SINDACOVALENTINAVALENTINA CONVOLACON PLATONIVALENTINA PLATONI A NOZZE CON PLATONI

VALENTINA PLATONI

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Le attività e i servizi resi dal Comune ai cittadini (Cap.1) L’UFFICIO TECNICO COMUNALE A cura di Arianna Belli

Per maggiore informazione ai cittadini interessati, ini- Vigilanza del territorio in collaborazione con la polizia ziamo con questo numero a trattare un argomento che municipale. pensiamo possa essere di interesse. Spesso è luogo co- Manutenzione ordinaria e straordinaria e altre in colla- mune chiedersi: cosa fanno i dipendenti del Comune? borazione con lo staff tecnico. A parte l’attività politica e amministrativa di compe- L’Ufficio si avvale di uno staff tecnico. Attualmente i tenza degli organi eletti, che è sotto il giudizio insin- dipendenti comunali che svolgono questa attività sono dacabile dei cittadini, pensiamo possa essere importan- rimasti in tre, a causa delle limitazioni imposte dal Go- te e interessante sapere a fondo quali sono le attività, verno in questi ultimi 20 anni sulle assunzioni pubbli- competenze e i servizi svolti dai dipendenti comunali. che. Con il calare della manodopera disponibile il Co- Iniziamo con l’Ufficio Tecnico Comunale che si oc- mune è stato costretto molti servizi a cederli in appalto cupa della parte tecnico, burocratico e amministrativa esterno o ad aderire a Società di Servizi (ad esempio ed è affiancato da uno staff degli esecutori tecnici, co- Montagna 2000 per acquedottistica e raccolta e smal- munemente chiamati “operai”. Dal 03 Dicembre 2014, timento rifiuti) che ne curano la dislocazione. L’orga- con la “vacanza” da parte del precedente responsabile nico del Comune di Pellegrino è composto (in ordine Arch. Luciano Corradi, il quale per diversi decenni ha alfabetico) da Andrea Fariselli, Giovanni Mori e Walter ricoperto il ruolo di capo Ufficio Tecnico, è stata inca- Zappavigna. I compiti e servizi fissi loro assegnati dalla ricata della reggenza la Dott.ssa Arianna Belli. A livel- Amministrazione sono sintetizzabili in: lo impiegatizio l’Ufficio viene supportato per 12 ore • Trasporto scolastico con scuola bus e uscite didattiche. la settimana tramite la collaborazione da un Comune • Trasporto anziani su servizio fisso e a chiamata. esterno del Geom. Gian Marco Boschi. • Attività cimiteriali (su 14 cimiteri): assistenza ai fune- L’Ufficio Tecnico comunale sovraintende alle seguenti rali, esumazione e traslocazione di salme, manutenzio- attività. ne del verde cimiteriale nel periodo primaverile, estivo e autunnale, manutenzione ordinaria alle parti cimite- riali pubbliche. • Manutenzioni ordinarie e straordinarie presso l’Istitu- to scolastico interne ed esterne e agli impianti. • Manutenzione e controllo della viabilità stradale. • Manutenzione e controllo della segnaletica stradale. •Manutenzione del verde nel capoluogo, presso le Scuo- le e nei parco giochi. Le opere e le attività dello staff tecnico a supporto del lavoro dell’Ufficio Tecnico comunale, diretto dalla Dott.ssa Arianna Belli, sono preziose per le caratteristi- che di elasticità, duttilità e la possibilità di dare risposte in tempo reale alle problematiche che si presentano sul- lo scenario comunale.

Edilizia privata: istruttoria tecnica ed amministrativa dell’attività edificatoria privata (rilascio Permessi di Costruire, controllo SCIA), Autorizzazioni allo scari- co, Autorizzazioni varie inerenti la trasformazione del suolo, Gestione tecnico - amministrativa dei procedimenti per la realizzazione delle nuove opere pubbliche program- mate dall’Amministrazione Comunale nonché per la manutenzione di quelle esistenti; Statistiche di settore (Osservatorio LL.PP., Istat, ecc.) Urbanistica: rilascio certificati di destinazione urbani- stica. 9 Dott.ssa Letizia Ghezzi

Sindaco in collaborazione ragioneria Unione dei Comuni e Massimiliano Faroldi (Soc. Strategia)

Dott.ssa Arianna Belli Geom. Gian Marco Boschi

Dott.ssa Stefania Baratta

Lucia Credali in collaborazione con Maria Elena Cavalli (Soc. esterna)

Responsabile Lucia Credali

Responsabile: agente Roberto Gnappi

10 22 APRILE 2015: LA VISITA DEL PREFETTO UN UOMO DI GOVERNO, VICINO ALLE ISTITUZIONI E AI CITTADINI a cura di Claudio Barilli Da tempo immemorabile il nostro territorio comuna- che Governo, amministrazioni e territori devono fra loro sotten- le non veniva interessato dalla visita della massima autorità dere affinchè possano essere superate al meglio le difficoltà del di Governo presente sulla Provincia di Parma, il Prefetto. Il periodo attuale. “Un periodo di grande cambiamento” - ha com- 22 Aprile scorso il Prefetto di Parma , Dott. Giuseppe Forlani, mentato -“che imporrà un adeguamento anche delle istituzioni ha onorato l’amministrazione comunale e la Comunità Civile affinchè i servizi alle popolazioni possano essere mantenuti e del nostro Paese con una visita programmata e alla quale il migliorati in modo razionale e supportabile dal punto di vista Comune ha dedicato tutta la cura necessaria. Al suo arrivo il economico”. E’ anche venuta l’assicurazione da parte del Dott. Dott. Forlani è stato ricevuto in Municipio dal Sindaco Ema- Forlani al Sindaco e quindi al nostro Comune circa la volontà nuele Pedrazzi accompagnato dalla Giunta, dai consiglieri e a collaborare pienamente affinchè ogni tematica possa essere dai dipendenti comunali Erano presenti inoltre il Maresciallo affrontata e risolta. La visita del Prefetto si è quindi spostata in Sulis, comandante della Stazione carabinieri di Pellegrino, i Paese e sul territorio dove sono stati toccati alcune delle strut- rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato e l’agente di ture più importanti tra le quali: il Forno dei Fratelli Lusignani, polizia municipale Roberto Gnappi. Il Sindaco nel suo saluto, l’impianto di tiro gestito dalla Associazione Sport & Hunting, la oltre alla gratitudine per la visita, ha illustrato le caratteristiche Casa Protetta Corsini, l’Ostello di San Francesco. La giornata del Comune, le sue punte di qualità ed eccellenza. Ha pre- si è conclusa presso l’Auditorium Claudio Costerbosa con tutte sentando i componenti della amministrazione e i dipendenti le Associazioni di Pellegrino presenti che hanno potuto incon- significandone i ruoli e i compiti. Poi si è soffermato soprattutto trare, salutare e ascoltare le parole del Prefetto. Il Sindaco ha sulle problematiche che sono sul tappeto dal punto di vista commentato l’evento:” Per Pellegrino è stato un giorno molto amministrativo ed economico, che ineriscono in generale a importante perché si è potuto dare modo al Prefetto di cono- quasi tutti i comuni di Montagna. Spopolamento, difficoltà nei scere e capire quali importanza rivesta il nostro Comune nel collegamenti, situazione della viabilità provinciale e comunale, contesto territoriale. Fargli toccare con mano le eccellenze pre- indebolimento e dismissione dei servizi da parte dello Sato senti e avere soprattutto un rapporto diretto con l’interlocutore e degli Enti che dovrebbero garantire il Sevizio Pubblico. Il diretto dello Stato Italiano con le Comunità locali. Una modalità Prefetto ha puntualizzato il suo intervento nel ruolo sinergico di rapporto nuovo e diretto che darà frutti nel proseguo”.

11 12 PREFETTO A PARMA DAL 5 GENNAIO 2015 BIOGRAFIA DEL DOTT. GIUSEPPE FORLANI

di Torino 2006. E’ stato componente dei Comitati di Sicurez- za dei Trafori Autostradale e Ferroviario del Frejus. E’ autore di articoli in materia di protezione civile, sicurezza pubblica e immigrazione. Dal 1° settembre 2009 al 4 gennaio 2015 è stato Prefetto della Spezia. In quel contesto ha affrontato e coordinato la terribile emergenza che colpì tutta la Provincia di La Spezia ma in particolar modo la zona delle Cinque Terre nell’autunno del 2011.

Il Dott. Giuseppe Forlani è nato nel 1957 a Caser- ta ed è coniugato con due figlie. Laureato in giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, dopo aver superato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione il corso-concorso di reclutamento per funzionari della Pubblica Amministrazione, ha assunto servizio, con la qualifica di vice consigliere, il 2 gennaio 1983, presso la Prefettura di Torino. Promosso Vice Prefetto Ispettore nel 1996 e Vice Prefetto nel 2000 ha ricoperto gli incarichi di Capo di Gabinetto e Vice Prefetto Vicario della Prefettura subalpina. E’ stato nominato Prefetto il 21 luglio 2007 con l’incarico di Direttore Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo nell’ambito del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. Ha conseguito il master in negoziazione, media- zione e conciliazione presso la Scuola Superiore dell’Ammini- strazione dell’Interno e l’Università Gregoriana. Nel 2002 ha ricevuto l’attestato “honoris causa” in Disaster Management del Dipartimento della Protezione Civile e nel 2006 l’attestato di riconoscimento della Regione Piemonte per la professio- nalità dedicata al servizio della protezione civile. Ha svolto incarichi commissariali presso il Comune di Torino ed altri Co- muni di quella provincia, presso l’Ordine Mauriziano di Torino e l’Ente Parco Regionale di Stupinigi. Ha coordinato il Gruppo di pianificazione della sicurezza dei Giochi Olimpici Invernali 13 14 Nell’ambito della rassegna Serate in Cultura 2014 “C’È ANCORA SPERANZA” a cura di Sua Eccellenza Carlo Mazza Vescovo di Fidenza Riportiamo, di seguito, integralmente, il testo del discorso che Sua Eccellenza il Vescovo ha pronunciato nel corso dell’incontro tenutosi durante la Settimana Santa 2014.

Nell’ambito della positivi per il futuro, anche pregevole e meritoria ini- perché sono impegnati ziativa denominata “Serate giovani e meno giovani nel in cultura 2014 a Pellegri- sostenere con forza e deci- no Parmense” (rassegna sione il Paese. curata da Pilar Mazzaschi, Dunque i segni di speran- consigliere con delega alla za ci sono. Adesso per tutti cultura e da Claudio Baril- i cittadini si apre la sfida li Assessore al Turismo), perché non siano delusi l’Amministrazione Comu- nelle loro aspettative e non nale di Pellegrino – nelle svaniscano in un fuoco di persone del Sindaco Enri- paglia. Se non si è vigilanti, co Pirroni e del Vicesinda- il rischio di un’implosione co Emanuele Pedrazzi – ha c’è. Occorre dunque conti- voluto promuovere questa nuare ad essere disponibili serata, un po’ speciale per e concordi, e impiantare la verità, nella prestigio- saggiamente il “progetto sa Sala Civica dedicata a speranza”. Claudio Costerbosa. La speranza Fervore cristiana di Nella Lettera Pastorale “Il seme. Il fiore. Il frutto. Vive- iniziative re la speranza in attesa del- e segni la venuta del Signore”, ho tracciato un percorso im- di speranza pegnativo ma realistico che Mi è gradito innanzitutto prende avvio da un’analisi esprimere il mio compiaci- della condizione attuale mento non solo per il per- della speranza che a volte sonale invito al Vescovo, si presenta “deludente”, per ma per il significato della condurre il cristiano ad una Manifestazione, giunta alla maggiore consapevolezza dei fondamenti della speranza e così sua 3ª edizione, che rivela una “voglia” di speranza tesa a dare poter decidere con lucidità di coscienza ad accogliere il Signore. slancio a questo bellissimo paese dell’Appennino Parmense, La Lettera tratta poi della praticabilità della speranza che vanta una storia non comune di operosità, di virtù civiche, di nella vita quotidiana, della posta vincente della speranza in una partecipazione popolare. società che spesso crea “disperazione”, “disillusione”, “smarri- Passando di pagina in pagina il periodico “News Ma- mento”. Alla fine si conclude con la proposta cristiana della spe- gazine” della Comunità di Pellegrino Parmense, “La voce di ranza che spalanca la porta del cielo, la vita eterna promessa Pellegrino”, subito si avverte una straordinaria energia di “fare”, dal Signore ai suoi servi fedeli. concretizzata e visibile nelle molteplici attività amministrative, Quindi per chi ha fede “c’è ancora speranza”. Ed è una suddivise nei diversi ambiti di interesse vitale per il Paese. E’ speranza fondata che non è scomparsa dal cuore, dalla mente, consolante costatare come a Pellegrino la speranza “c’è anco- dalla volontà, dagli affetti, dal lavoro, dal futuro. Il credente non ra”, nonostante le difficoltà e la crisi economica. teme perché la speranza è radicata sulla “promessa” di Gesù Questo fervore di iniziative manifesta che sussiste non Cristo ed è il “motore” della vita. Anzi forse è più corretto dire solo un desiderio di speranza, ma una volontà operativa di pro- che la speranza è la “benzina” propellente per riaccendere e durre e costruire fatti di speranza. Quindi si potrebbe già conclu- avviare con più forza il motore della vita, disponibile ad essere dere, rispetto al tema della serata, che “c’è ancora speranza”, messo in moto. e si vede! Questo è un dato incontrovertibile che apre orizzonti 15 Le “domande” di speranza “progetto Pellegrino” dove confluiscono le speranze e il futuro La speranza a Pellegrino c’è ancora. E’ questa un’af- del Paese. Occorre un impegno di continuità e di rinnovamento, fermazione impegnativa, ma anche rassicurante. E tuttavia investendo le migliori energie, in modo convergente e coeso. possiamo chiederci se la speranza è possibile non solo sul pre- 3. Su questa base occorre investire risorse per la cura della sente, ma guardando il futuro. Perché la speranza usa i verbi conoscenza, delle culture locali, della formazione, della valoriz- del futuro. Ecco le domande: Quali speranze offre il paese ai zazione delle qualità imprenditive e paesaggistiche proprie del suoi cittadini? Quale speranza annuncia la Chiesa a Pellegrino? paese. Tutto questo si prefigura come un composito denomina- Quale speranza producono i pellegrinesi al loro paese? Quale to “cultura immateriale”, sorgente e ispirazione di quel valore speranza offrono le istituzioni di questo paese? che viene significato con l’“appartenenza” alla comunità locale. Queste grandi domande interpellano tutti, comunque si collochino nella scala e nella scena sociale, sia nelle competen- Lavorando su questi tre filoni è possibile affermare che ze comunitarie, che nelle responsabilità di governo (familiare, la speranza non è un’utopia, una qualcosa campata per aria, sociale, ecclesiale, amministrativo, culturale e del tempo libero). ma è la capacità di credere in se stessi e nelle proprie qualità, Perché la speranza tocca tutti, e tutti sono chiamati a dare un disponibilità, risorse, in modo di farle fiorire in un contesto più contributo, ad essere seminatori di speranza. Guai ai “profeti di ampio del territorio comunale, per non spendere energie prezio- sventura” che non ne imbroccano una, perché sono estranei e se, secondo il metodo e lo stile della “rete” e per programmare increduli rispetto al divenire della storia. uno sviluppo con sano realismo. Tutti noi abbiamo il dovere di tenere sempre alta la Oggi infatti si è chiamati, dal vorticoso cambiamento barra della fiducia. Questa è la propensione della mente e del in atto, a guardare oltre il confine tradizionale: c’è la globaliz- cuore a vedere gli aspetti di crescita e di sviluppo e non soltanto zazione, c’è la tecnologia delle comunicazioni, c’è la novità di quelli del declino. Lamentarsi non serve a nulla se non segue un istituzioni intermedie, c’è il turismo, c’è l’imprenditoria montana, impegno fattivo a rimediare, a ripartire e a pagare di persona. cioè emergono nuove opportunità da non vanificare in dettagli troppo minuti e non costruttivi di futuro. Un promemoria di speranza Per riassumere in modo sintetico, vorrei offrire una Conclusione sorta di “promemoria della speranza” come un percorso di vita La speranza siete voi, se saprete coniugare il passato individuale e sociale che si ispira alla fede, sorgente di autentica con il presente scollinando e vellicando sul futuro, senza tradire e duratura speranza, e alle potenzialità già espresse dal Paese. quello che ci è stato trasmesso, senza lasciarsi imprigionare dal passato, senza velleitarismi inconcludenti. Si sa che la gente di 1. Il tesoro più prezioso da cui trarre ispirazione per la speran- montagna è seria e realistica, per questo “c’è ancora speranza” za è il patrimonio della tradizione. Esso costituisce un cocktail in un futuro possibile. di valori creduti e vissuti che si condensano negli ambiti della Il Signore benedica ogni vostro sforzo per dare speran- cultura locale, della fede, del lavoro, della famiglia, della scuola, za a voi ma soprattutto alle giovani generazioni che crescono e del territorio, dell’agricoltura. Tutto questo è la base certa per il che hanno il diritto di trovare un paese ospitale, bello, aperto a presente e per il futuro di Pellegrino. nuove prospettive di lavoro e di vita. 2. La custodia di questo molteplice patrimonio non è tuttavia un atto di conservazione museale, ma esprime un potenziale + Carlo, Vescovo di vitalità, di creatività, di impegno che prende corpo con un

16 Luoghi Sacri - Cap. 3 Progettata fin dagli inizi del Novecento, fu inaugurata il 25 settembre 1927 LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE a cura di Simona Costa

Progetto ambizioso, frutto della tenacia e della fede di sa- cerdoti e parrocchiani, la chiesa di Pellegrino Parmense venne ufficialmente inaugurata il 25 settembre 1927. La storia di questo tempio sacro è riassunta in pochi ma effi- caci versi riportati all’interno degli scritti pubblicati in occa- sione dell’inaugurazione della chiesa:

La chiesa parrocchiale di Pellegrino Parmense sorse infat- ti per accorata richiesta dell’allora vescovo Guido Maria Conforti (ora proclamato santo) che nelle visite pastorali aveva più volte sollecitato i fedeli ad “unirsi come un sol “VOLONTA’ DI DIO uomo per la costruzione di una nuova Chiesa”, ritenendo TENACIA GENEROSA DI UOMINI quella esistente “insufficiente al bisogno ed in opposizione DA VIRTU’ INFINITA SORRETTA stridente a tutte le leggi dell’estetica” e in “contrasto colle ESALTANDO L’ANIMA DI DON DONNINO CADONICI nobili tradizioni di fede e di pietà e colla gentilezza degli -IDEATORE- abitanti di quella storica borgata”. L’appello del Vescovo TRASFUSA IN QUELLA DI MONSIGNOR MICHELI trovò una prima risposta nel 1915 quando, grazie alla so- -AGITATORE- lerzia del sacerdote don Donnino Cadonici e la costituzio- SALUTANO IL NUOVO TEMPIO ne di apposito comitato, fu posata la prima pietra del nuo- ERGENTESI MAESTOSO A’L CIELO NE I SECOLI vo edificio sacro, per realizzare il progetto dell’architetto PER AMMONIRE prof. Tancredi Venturini, esponente di rilievo dell’arte sacra PER CONFORTARE nel nord Italia. La terra fu donata dalla signora Albina Mon- NEI LUMI DE LA FEDE DE LA SPERANZA dini, prima benefattrice di quest’opera. La costruzione, fe- DE LA CARITA’.” licemente iniziata, doveva essere completata in breve 17 sottoscrizione per raccogliere fondi da devolvere alla rea- lizzazione della nuova chiesa, comunicando con solerzia al Vescovo la gioia delle prime donazioni ricevute. Fu solo grazie al prodigarsi dell’arciprete Monsignor Angelo Mi- cheli che i lavori furono ripresi a partire dal 1922 e portati a compimento, con l’inaugurazione del 25 settembre del 1927. Monsignore fu sostenuto da un comitato, dalla Cassa Rurale, dal Comune, dalle autorità, dalle famiglie, associazioni, fascio, combattenti, reduci, sacerdoti del Vi- cariato e limitrofi della diocesi piacentina che diedero il loro obolo disinteressato. Nonostante la vasta partecipa- zione, l’edificazione del tempo costò a Monsignor Micheli un enorme impegno umano nella direzione dei lavori e nella complicata gestione delle spese, spesso impreviste, fino a provarne probabilmente anche la salute. Ma lottò con ogni forza affinché fosse cancellata l’onta che i pelle- grinesi “non fossero ancora riusciti a fabbricare una chie- sa parrocchiale degna del capoluogo del Comune” (da Mons. Magani “Ordinamento Canonico della Diocesi di Parma” – 1901), riuscendo a provvedere tra innumerevo- li difficoltà, all’acquisto degli arredi sacri quali il grande quadro di San Giuseppe che si trova nell’abside e delle formelle della via Crucis. In occasione dell’inaugurazione, tempo. Le ben note vicende storiche di quegli anni, la il vescovo S. E. Mons. Guido Maria Conforti si rallegrava scomparsa dell’arciprete Cadonici e quella della benefat- del successo ottenuto che celebrava con le seguenti pa- trice, portarono all’improvviso arresto dei lavori, seguito role: “Il nuovo tempio sorge ora bello e maestoso […]. da una stasi di diversi anni, nei quali il progetto rischiò di Esso parlerà ai più lontani posteri dello zelo indefesso essere abbandonato. Anche i materiali di costruzione ac- dell’Arciprete, Monsignor Angelo Micheli, e della pietà ge- cumulati sulla piazza ed in luoghi limitrofi furono venduti per pagare i lavori dello sterro e delle fondamenta già re- alizzate. La situazione di degrado in cui versava l’allora chiesa di Pellegrino Parmense non lasciava certo indiffe- rente l’economo spirituale Don Alfredo Azzoni, uomo di grande fede e sensibilità religiosa, che in data 20 novem-

bre 1920 scriveva a Monsignor Vescovo “non si vede spi- raglio alcuno per proseguire i lavori” e descriveva con accoratezza lo stato pietoso in cui versava l’edificio della chiesa, sgretolato, umido e freddo. Don Azzoni avviò una 18 nerosa degli abitanti di Pellegrino, che, anche in questa circostanza, hanno mostrato coll’eloquenza del fatto che la Fede avita continua a formare la loro gloria più bella.” Anche monsignor Angelo Micheli nell’occasione espresse la grande soddisfazione per la realizzazione dell’opera, frutto di stenti, sacrifici e di cinque anni di fervido lavoro ed esortava i fedeli “Amatela adunque, o Pellegrinesi; è tutto quello che vi dico col cuore traboccante di gioia!”. Scusandosi con i parrocchiani per l’insistenza con cui ne aveva cercato la cooperazione, definiva inoltre il giorno dell’inaugurazione come il più bello della sua vita. La chiesa di Pellegrino sorge alla sommità dell’ampia e ripi- da piazza antistante, come costruzione in stile romanico caratterizzata dal contrasto del colore paglierino della pietra locale con il colore rosso dei mattoni levigati. L’ope- ra, che non è mai stata del tutto completata in quanto mancano il rialzo del campanile ed il cappello al portale centrale, presenta equilibrio delle masse e una decora- zione delle membrature che decorano la facciata molto parca. Alla Chiesa si accedeva originariamente da una scalinata, modificata poi negli anni, concepita dall’archi- tetto Tancredi Venturini, come un prolungamento stesso della facciata per conferirle l’apparenza di un maggiore

19 m. Come accennato in precedenza il progetto fu affidato all’architetto Tancredi Venturini, noto ed apprezzato per altre costruzioni di rilievo sia nelle diocesi di Fidenza e Parma che in quella di Cremona (Fogarole, San Nicome- de, Soarza, …): egli ne diresse i lavori che vennero affidati alla ditta “Libertas” di Parma. La chiesa attualmente ospita nella zona dell’abside, oltre a un qua- dro di grandi dimensioni e fatture pregevole, raffigurante il Santo Patrono San Giuseppe, l’opera maestosa dell’Ul- tima cena scolpita in vecchie travi di quercia da Walter Benecchi. L’artista, con il suo scalpello, ha fatto emergere dal legno le figure dei dodici apostoli e del Cristo, ritratto nel solenne istante dello spezzare del pane. Tutte le figu- re, scolpite a grandezza naturale, si impongono per la loro autentica semplicità, sottolineata dalle venature e dalle colorazioni del legno che mostra le ferite della scul- tura quasi come un segno pittorico. L’altare di destra ospi- ta attualmente la statua di Maria Immacolata, scultura li- gnea devozionale datata solo indicativamente tra il XVII ed il XIX secolo, oggetto di recente intervento di restauro: la scultura, di buone proporzioni ed intaglio accurato, ri- trae la Vergine in tunica bianca e ampio manto argentato con profili color oro, a mani giunte e con il capo delicata- mente reclinato. La figura, nel complesso molto elegante, poggia su di una mezzaluna accolta da nuvole stilizzate e calpesta il serpente che morde una grossa mela. L’altare sul quale posta e l’ancona retrostante in marmo, un tem- sviluppo verticale e neutralizzare l’accorciamento pro- po altare principale della chiesa, opera di Giocondo Al- spettico prodotto dalla sporgenza dell’ampio sagrato. Il bertolli (1738), ospita un pregevole rilievo sotto alla men- disegno della facciata rivela una partizione della struttura sa, raffigurante il Cristo e la Veronica e sculture di cavalli in tre navate, con il corpo centrale che si eleva maestoso emblemi della casa Baiardi (per la cui cappella in San sulle ali laterali. Tre ampi finestroni a ruota campeggiano Pietro Martire a Parma l’altare era stato originariamente nei riparti, cerchiati con modellati in cemento sagomato. realizzato). La facciata è arricchita, da fughe di piccoli archi e colon- nine, che hanno l’intento di raffigurare le loggette caratte- ristiche dello stile romanico. La struttura interna dell’edifi- cio rispecchia lo stile che connota l’esterno della chiesa, con volte a crociera perfettamente allineate e i sostegni delle navate, formate da piloni a fascio che riproducono le modanature degli archi e delle volte, distinti in “forti” e “deboli” in rapporto allo sforzo cui sono soggetti, spiccan- do comunque per leggiadria di forma. Anche la muratura interna, originariamente era riservata alla terra cotta “a vista”. Piloni ed archi con il loro ritmo regolare disegnano nitidamente la costruzione. Le trifore, aperte nei muri del- la navata maggiore, come le “finestre-feritoie” dei fianchi sono in cemento alternato a mattoni “a vista”. Al corpo principale della chiesa sono affiancate e connesse la sa- grestia, la base del campanile ed il battistero. La pianta della chiesa è basilicale con tre navate: la lunghezza massima dell’interno compresi i muri perimetrali è di 32 m e la larghezza complessiva è pari a 16 m. L’altezza misu- rata dalla sommità dei fascioni è di 12 m, mentre la fac- ciata misurata dal piano della chiesa alla croce è di 18.50 20 IL MONOGRAMMA DI CRISTO a cura di Simona Costa

All’interno della chiesa di Pellegrino Parmense, a fianco sue orazioni all’interno del Duomo folle di fedeli infon- della sagrestia trova ubicazione il monogramma di Cristo, dendo speranza a una popolazione fortemente smarrita detto “di San Bernardino da Siena”, scolpito con raffinata e provata. Da Piacenza Bernardino andò peregrinando esecuzione in pietra locale. nei territori limitrofi e giunse nel 1424 a Pellegrino Par- Detto monogramma -I.H.S.- è sormontato da una piccola mense, dove vi fondò un convento, vicino a un’antica croce ed affiancato da due angeli: la sua origine è remota chiesa datagli in dono, che dedicò a San Francesco. Il e viene fatta risalire al IV o V secolo, alla parola greca monogramma di Cristo o “eucaristico” è sicuramente uno indicante Gesù, abbreviata originariamente solo in I.S. Ad dei suoi più preziosi ricordi. Il santo infatti dove si recava essa i latini aggiunsero nel mezzo la lettera H. Il signifi- chiedeva che fosse fatto murare sulle entrate delle case cato è rimasto Gesù, ma dal latino è stato interpretato anche più ragguardevol il “mattone di San Bernardino”, anche come Iesus Hominum Salvator. Nel secolo XIV si una terracotta o un marmo, recante talora il semplice mo- cominciò a circondare i monogrammi sacri con un sole nogramma talora circoscritto da raggi d’oro, talora munito raggiante ed entrò in grande uso il monogramma I.H.S. Il della legenda “pars mea Deus in aeternum”. A Pellegrino sole ha dodici raggi ad ognuno dei quali San Bernardino Parmense, per ricordare il passaggio del Santo, un soler- attribuiva una caratteristica di Cristo (Rifugio dei Peccat- te comitato fece fondere in bronzo il monogramma, che si tori, Medicina degli Infermi, Sollievo dei sofferenti etc.). trova tuttora applicato ad alcune porte delle abitazioni del Il principale e strenuo propagatore del monogramma fu paese. FONTE: “Pellegrino Sacro - Inaugurazione della proprio San Bernardino da Siena, dopo il trionfo riportato nuova chiesa parrocchiale” – 25 settembre 1927 con la predicazione a Roma per il SS. Nome di Gesù. Il santo nelle sue lunghe peregrinazioni arrivò a Piacen- za nel 1420: una città allora lacerata da fazioni interne e provata da un lungo assedio. Il Santo richiamò con le

21 Una nuova opportunità di servizi per il territorio montano IL PROGETTO DALISI A cura di Lina Callegari e Silvia Cunegondi

Siamo ad Astoria - nel Queens - sedute al tavolo con gli enti locali, perché ogni amministrazione lun- del Riccardo’s e guardiamo - un pò incuriosite e gimirante ha bisogno di avere un interlocutore che molto affascinate - le generazioni di parmensi che sia un punto di riferimento immediatamente raggiun- hanno lasciato la terra natia per cercare fortuna gibile per risolvere ogni questione che può riguardare all’estero. E’ il 2014 e siamo al Dinner and Dance l’abitazione di chi vive all’estero. E’ con questo spi- della Foundation ma è come se fossimo rito che ci rivolgiamo ai tanti originari di Pellegrino in una qualunque delle feste che i nostri emigrati Parmense che continuano ad avere un legame con la fanno per ritrovarsi e sostenere con contributi il propria terra ed hanno bisogno di persone di fiducia paese di origine. E’ un mondo che ci attrae, porta a cui affidare la gestione della propria casa e dei ser- con se la storia delle nostre terre e, in parte, delle vizi ad essi connessi. Una fiducia che si può riporre nostre famiglie. Il ricordo va a nonna Lina che - solo in persone che si conoscono e che si apprezzano, nata a New York - è tornata per crescere la propria è per questo che è nostra intenzione partecipare alle famiglia al paese dei genitori dove oggi riposano iniziative che le associazioni organizzano per ritro- le sue spoglie mortali. Ci guardiamo in faccia e ci . Lo facciamo per conoscervi ma anche per sot- domandiamo cosa possiamo fare per far in modo tolineare che noi siamo presenti! Ovviamente i nostri che questo filo non si spezzi, in che modo possia- servizi sono rivolti anche a chi si è solo trasferito in mo aiutare chi è lontano a non dover rinunciare al città! DALISI si occupa del funzionamento regolare legame con le nostre montagne. La burocrazia è degli impianti elettrici, idraulici, del gas e delle rela- già insopportabile per noi che in Italia ci viviamo tive forniture. Verifica l’integrità di tetti, muri e ser- e non vorremmo che fosse motivo per demotivare ramenti anche a seguito di eventi naturali; si occupa ancora di più chi in Italia ha la casa di famiglia o della manutenzione ordinaria dell’immobile compre- ha pensato di investire i propri guadagni. Ecco: so il giardinaggio, pulizie periodiche ed imbiancatu- DALISI srl nasce per dare risposta a questi bi- ra; fornisce assistenza nella gestione degli interven- sogni, il bisogno di alleggerire il fardello di chi, ti di ristrutturazione o manutenzione straordinaria. ritornando per qualche giorno in Italia, deve de- Segnala e gestisce le scadenze dei tributi locali e di dicare il proprio tempo per risolvere i problemi eventuali utenze; richiede e ritira certificati e produce burocratici ed amministrativi ed occuparsi della i documenti necessari: su delega può rappresentare fruibilità della propria abitazione. DALISI srl - il cliente presso la pubblica amministrazione o altri nella sua sezione Home Solutions - si occupa di uffici. Si occupa della eventuale gestione dell’affitto questo, di fornire un servizio integrato e completo a terzi dell’immobile o della sua valorizzazione eco- per coloro che vogliono continuare a dare valore nomica. I servizi saranno prestati da professionisti e alla propria casa in Italia. Lo fa in collaborazione artigiani qualificati.

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22 RICERCHE STORICHE- cap.4 Originaria della frazione Specchio di LA FAMIGLIA PETTENATI PROPRIETARIA DEL CASTELLO DAL 1817 PER UN SECOLO a cura di Milena Cupola e Daniela Tombini La Famiglia Pettenati trova origine a Pellegrino dal Luogo Te- Di Giuseppe Pettenati fu Giovanni rimane nel tergo della nente Giovanni (o Jovanni) Pettenati (nato il 7 Aprile 1768 e cappella di famiglia eretta nel Cimitero di Careno una targa deceduto il 22 Luglio 1828) che nel 1817 acquistò dalla Fami- in marmo a fianco di una uguale targa recante il ricordo di Jo- glia Boccoli il Castello. Oriundo di Specchio di Solignano l’ac- vanni Pettenati. Tale targa marmorea cita: “ Di molti suoi amici, quisto avvenne da Alessandro Baffoli il quale dopo la vendita concorrendo pure questo Municipio, si vuolle scritto in questo si trasferì a Borgo San Donnino (Fidenza). L’atto fu stipulato marmo il nome di PETTENATI GIUSEPPE FU GIOVANNI dal Notaio Marco Antonio Bergamini* per l’importo di 125.000 morto di anni 81 il 21 Marzo 1884 affine di ricordare ai poste- Lire e ricomprendeva tutti i beni e diritti che le Case Baffoli, ri che la vera virtù non passa sconosciuta sulla Terra. Inoltre già antichissima e molto civile, possedeva in detto luogo del spicca in una targa in sasso marmoreo la scritta: “Viator huc Castello di Pellegrino. Inoltre della cessione facevano parte requiem dic” (Pellegrino che passi da questo luogo, recita una l’affitto e il godimento dei diritti livellari di Case Fogliani. Il Te- preghiera!!!). Giuseppe ebbe tra i suoi figli Luigi Cirillo nato nente Giovanni Pettenati il 30 Settembre 1817 pagò a nome di il 6 Dicembre 1841 e deceduto il 29 Ottobre 1923 il quale si Case Baffoli una rendita annua di Lire 15 alla Chiesa di Care- unì in nozze con Annunziata Bertucci nata il 16 Agosto 1842 e no, essendo subentrato ai Baffoli per acquisti fatti dei loro beni deceduta il 31 Marzo 1912. Tra i figli della coppia fu Gaetano e oneri. Di Giovanni Pettenati è noto che dalla unione in prime Pettenati detto Peppino nato il 7 Marzo 1882 e deceduto il 23 nozze nacque Giuseppe Pettenati nato nel 1803 e mancato Aprile 1966 il quale sposò Rosalba Bacchini nata il 18 Luglio il 21 Marzo 1884. Giovanni restò vedovo e successivamente 1885 e deceduta il 10 Ottobre 1953. Nel periodo in cui Gaeta- sposò Francesca Mayer, signora nobile di origini austriache, no fu costretto al fronte della Grande Guerra la moglie, rimasta dalla quale non ebbe figli. a Pellegrino, gravata dalla gestione dei beni di famiglia, si ri- trovò obbligata a cedere parte dei beni medesimi, fra i quali la proprietà del castello. Dall’unione fra Peppino e Rosalba ebbe luce Giuseppe Pettenati detto Pinetto (l’artista) nato il 19 Mar- zo 1908 e defunto il 3 Marzo 1987, del quale meglio diremo nell’articolo seguente, il quale si unì in nozze con Modestina Rinaldi** nata il 1 Luglio 1924 e mancata il 27 Luglio 2010. Dalla loro unione nacque l’unico figlio, Luigi nato il 18 Aprile 1951. Luigi, ora in pensione, ha sempre svolto lavoro di autista oltre che occuparsi della conduzione del podere di Case Gio- vanardi; è sposato con Milena Cupola, insegnante d’infanzia

** insegnante proveniente da Ferrara.

Gaetano Pettenati 23 a , nata il 15 Dicembre 1954. Dal loro Di tale pubblicazione si ricava il seguente estratto ( … ) : “ Delle matrimonio è nata la figlia Giada. La famiglia Pettenati vive sul accennate famiglie poche permangono a Iggio e a Besozzola, podere di Case Giovanardi nella frazione di Varone di Pellegri- altre hanno emigrato in altri paesi, devo però ricordare i Pette- no, residua proprietà della gloriosa tenuta, in un tempo lontano nati di Iggio e i Berzieri di Besozzola, famiglie distinte venute acquistata a Pellegrino dall’antenato Luogo Tenente Jovanni. da noi posteriormente. I Pettenati provenienti da Specchio, In merito alle origini della famiglia Pettenati rimane agli atti la sempre di bene in meglio “de bien en mieux” è divisa dei Pet- pubblicazione di Monsignor Angelo Micheli “ I Protocolli della tenati, pei quali sembra che le cose andassero a gonfie vele, di Camera Ducale di Milano “ a Iggio e a Besozzola di Pellegri- bene in meglio. E sono da invidiarsi, dacchè in questo mondo no Parmense – Tipografia La Commerciale FIDENZA 1927. in generale vanno spesso a rovescio dei desiderii, malgrado le Monsignor Angelo Micheli in occasione di un matrimonio della più rigorose insistenze dell’animo all’infuriare delle avversità. Famiglia Pettenati, inviò una copia di detta pubblicazione dove Arrivati i Pettenati nel 1817 a Pellegrino, il Tenente Giovanni a pagina 22-23 sono riportate parte delle origini della famiglia. per atto del notaio Marco Antonio Bragadini***, acquistò per Monsignor Micheli pone in prefazione la seguente dicitura: lire 125.000 tutti i beni dei Baffoli posti in castello e nelle sue pertinenze; prevalendo pure l’affitto dei beni e diritti livellarii di “Al Signor Pettenati Lorenzo, Iggio di Pellegrino Parmense A Casa Fogliani. Il Signor Giuseppe nominato Podestà per molti Lei, Signor Pettenati Lorenzo, mi permetto di inviare questo anni il 22 Giugno del 1829 è costituito procuratore generale mio tenue scritto, perché lo presenti, modesto omaggio ai for- per gli interessi del duca Federico Sforza Fogliani per liti affitti tunati sposi che oggi si giurano fede. e boschi ecc. Anzi il 20 Ottobre 1843 avendo il Duca ritirate A Lei, cui giunge finalmente un raggio di domestica letizia a tutte le suppellettili dal Castello ne dava a lui ricevuta con una squarciare tante dolorose nubi, di quest’ora serena e gioiosa lusinghiera lettera di ringraziamento. Dal signor Giuseppe pro- sian partecipi tutti i presenti e gli assenti che con sincero animo vengono le famiglie di Iggio e di Varone. ( … ) augurano a Lei ed ai novelli sposi sincera e duratura. Le antiche memorie della terra di Iggio e di Besozzola, servano sempre meglio a ricordare la viva partecipazione che prendo al bene auspicato evento”. Mons. ANGELO MICHELI - Arciprete di Pellegrino Parmense Pellegrino Parmense, 12 Agosto 1927.

Gaetano Pettenati, padre di Pinetto, lo scultore.

* / *** Il cognome del notaio che stipulò l’atto è citato come Bergamini nella pubblicazione di Monsignor Micheli a pag.9 “I Giusdicenti e Notai Luigi Cirillo Pettenati con la moglie Annunziata Bertuc- di Pellegrino e Val di Mozzola” 1927 e come Bragadini nel libro (sem- pre di Mons. Micheli) a pag. 22-23 “I Protocolli della Camera Ducale di ci e parte della famiglia. 24 Milano” a Iggio e Besozzola di Pellegrino Parmense 1927. LE PAGINE DELLA CULTURA L’arte scultorea VITA E OPERE DI GIUSEPPE PETTENATI a cura di Milena Cupola che tuttora rimane custodita nella sua casa di case Giovanardi a Varone, la fisionomia del nonno è straordinariamente ripresa. La famiglia, resasi conto delle notevoli potenzialità artistiche del loro figliolo, diede a lui l’opportunità di frequentare a Mila- no la Scuola di Scultura diretta dal Maestro ADOLFO WILDT (1868-1931) presso l’Accademia di Brera. Adolfo Wildt viene considerato, da numerosi studiosi di storia dell’arte, un artista di grande levatura. Il maestro Adolfo Wildt, al quale Pinetto era molto affezionato, mancò prematuramente nel 1931. A testi- monianza di quel periodo rimangono, tuttora in custodia della famiglia e adornano la sua casa, opere e lavori in marmo dalle quali non sarebbe stato difficile prevedere per il giovane allievo di cotanto Maestro un brillante avvenire in campo artistico. Una delle prime opere, risalente al 1926, fu primo un bassorilievo raffigurante l’adorata madre Rosalba. Segue l’autoritratto in gesso che negli anni ’80 fu sottoposto ad un procedimento di

Pellegrinese da generazioni e scultore di grande talento, Giu- seppe Pettenati nacque a Careno di Pellegrino Parmense il 3 Marzo 1908. Detto Pinetto, era figlio di Gaetano (detto Peppi- no) e di Rosalba Bacchini. I nonni paterni di Giuseppe furono Luigi Cirillo e Annunziata Bertucci, proprietari del Castello di Careno e delle circostanti case nobiliari, fin dall’inizio dell’800. Primo bassorilievo della madre Rosalba Bacchini alla quale Pi- Fin da bambino Pinetto dimostrò grandi capacità artistiche nel netto era tanto legato affetivamente; in sua memoria fece co- campo della scultura. Già a undici anni compose, con terra e strire la cappellina presso il cimitero di Careno e le dedicò una argilla, l’effigia del nonno paterno Luigi Cirillo. In tale scultura, scultura raffigurante la testa dei due cani prediletti, Caio e Bre- ma che vennero considerati parte della famiglia.

calco in bronzo al fine di garantirne durata eterna da trasmet- tere ai posteri. Negli anni successivi eseguì altre sculture, al- cune delle quali vengono custodite gelosamente dai famigliari. Caratteristica essenziale dell’opera scultorea di Giuseppe, ri-

L’effigie del nonno paterno Luigi Cirillo Alpe Pescia m. 1446, 19 ottobre 1941 25 LE PAGINE DELLA CULTURA levata dalle opere conservate presso la sua abitazione di Case Giovanardi in Pellegrino, è l’estrema levigatezza delle superfici marmoree che conferisce alle opere una purezza assoluta. Ci sembra opportuno, in questo contesto, aprire un paragrafo, forse lungo ma necessario, per capire meglio l’origine dell’ar- te di Giuseppe Pettenati tramite la trascrizione di alcune parti tratte dal libro scritto da Adolfo Wildt “L’ARTE DEL MARMO” Ulrico Hoepli Editore Milano.

“Dedizione piena della miglior parte di te all’opera tua: umiltà profonda dinanzi agli insegnamenti della natura ab- bandono ribelle di tutte le consuetudini errate; sincerità e lealtà assolute; impeto nell’affrontare l’aspra materia; ardire nell’affidarti alle tue ispirazioni; volontà paziente e indefessa al lavoro. “ (…) “Terrai ben fermo di comincia- re come sempre, perentoriamente dalle parti più incave, proseguendo la lavorazione dall’interno all’esterno. Per Pinetto con l’amico Divo Miragli esempio, in un viso a bocca aperta, dalla cavità boccale; in un orecchio, dal meato uditivo, e così via, portando ora- di modellatore. Da queste massime cavità procedi quindi di mi questi scuri all’estrema loro finezza. E tienti presente grado in grado alle cavità minori, sino a raggiungere col tuo questa verità: che tu non hai a rifare nel marmo le esatte lavoro le più esterne superfici; servendoti di scalpelli tondi misure delle cavità e dei modellati che ritrovi sul vero: ma e quadri, e quando tu non possa altrimenti, della raspa, o in nuova materia, con nuovi rapporti d’ombre e di luci, ri- di carborondium: badando però che raspa e carborondium dare l’impressione viva e vitale che ti dà la natura. Ed è sono pericolosi arnesi, in quantochè tendon sempre ad af- proprio qui, in codesta nuova trasposizione di rapporti, floscire la modellatura, togliendo l’incisività del segno, per che si appaleserà la tua personale visione, il tuo peculiare condurre a quella insipida fattura molle e sfatta – “bamba- intuito della vita, la tua potenza trasformatrice e ricreatri- giosa” che noi diciamo – cioè a mò di fiocchi di cotone. ce, in una parola, il tuo ingegno d’artista. Ancor dunque Così ti adopererai con varietà di una volta ti dico: non essere timido; pecca piuttosto d’ar- esecuzione a interpretare il va- rio carattere delle diverse parti che supponiamo costituiscono, supponiamo, un viso. Le parti cartilaginose del sottonaso si distingueranno, pur per il se- gno della scolpitura, da quelle carnose delle labbra, da quelle ossute della fronte o dello zi- gomo, dalle più cartilaginose e tremule dell’orecchio, dalle mu- Luci ed ombre, eseguito a matita su tela nel 1929 (porta i segni dei bombardamenti)

Autoritratto in bronzo e ritratto di giovane donna

dire; non temere che abbia a scarseggiarti il marmo a’ tuoi modellati; ardisci, e troverai sempre marmo abbastanza per arrimediare agli errori del tuo scalpello; procedi pertanto sicuro di te e della tua visione, e lascia ai fanciulli la vana timidezza e perplessità. Compi pure ora tutti i sottosquadra; fondi e scuri ti risultino levigati all’ultima perfezione, senza il più piccolo segno di esitanza nella modellatura, senza que’ benedetti “pisti”, che poco visibili dapprima, ti sconcerte- rebbero poi il marmo ad opera lucidata. Insomma questo dev’esser l’ultimo sforzo della tua sapienza di esecutore e Alcuni degli strumenti di lavoro dell’artista 26 LE PAGINE DELLA CULTURA

Giovinetto morente buon esecutore. Giunti che siamo al termine dell’opera, la statua dovrebbe ormai apparirti compiuta e perfetta, senza errori di rilievi, di armonie o di modellazione. Può nondime- no accadere – ed accadde non di rado ai massimi artisti – di trovare all’ultimo di trovare all’ultimo che è necessario ab- bassar qua un rilievo, diminuir là un volume. I difetti di linea non appariscono appieno che nell’ultimo compimento. “E’ quando la statua è finita che la si incomincia”. “La statua si finisce continuando ad abbozzarla”. – son massime vec- chie, che riflettono bene questa possibilità. Non sbigottirti dunque se ciò ti avvenisse. Riprendi il tuo scalpello e con tutta franchezza riscalpella la parte errata; e se lo scalpel- lo non fa, prendi la gradina; non basta ancora, prendi la bocciardina, che ha il vantaggio con la sua larga battitura, di mantener facilmente i piani: salvo rimodellar poi accu- ratamente con lo scalpello. Perfetta in tal modo l’opera, ti consiglio di dare alla tua statua una generosa strofinata di sabbia di mare: la quale, mentre serve alla purgazione del marmo, attutisce alquanto le asperità della modellatu- ra, senza peraltro ammollirla fino all’inespressivo, come accade con la raspa. Deve avvenire come del ciottolo che l’acqua allisciò, pur conservandogli tutti i piani della sua struttura caratteristica.”

Dopo la morte del Maestro Pinetto continuò il suo lavoro con il figlio Francesco Wildt nato nel 1896 con il quale mantenne rapporto di stima ed amicizia, dimostrato dalle numerose co- municazioni susseguitesi negli anni fra le due famiglie per un periodo molto prolungato.

scolature del collo, e via via: tutto ciò, ripetoti, dovrà dal vario modo con cui tu saprai condurre il tuo ferro a tentare e istimolare il marmo uguale, e diversificarlo come fa la vita in ogni sua materia. Bada anco qui a portare avanti tutto l’opera ad un medesimo grado di fattura. Vedi sempre il tuo lavoro da lontano, e ripensalo anche distogliendone talvol- ta l’occhio. Chè lasciando in tal modo risorger libero il fan- tasma della tua mente, potrai indi commisurarvi meglio la figura da te realizzata. Non stancarti mai di osservare la tua statua nell’assieme. Questa è la legge indefettibile per ogni

Pinetto in compagnia di uno dei suoi amati cani Scambio epistolare augurale fra le famiglie Pettenati - Wildt, festività 1954. 27 LE PAGINE DELLA CULTURA A causa di tale perdita del Maestro Adolfo, Pinetto fu preso da grande sofferenza che lo portò in uno stato di profondo sconfor- to. Unitamente a questo stato si sottolinea che la Città di Mila- no e gli ambienti chiusi con confacevano alla natura di Pinetto. Questa concomitanza di fattori indussero Pinetto a lasciare Mi- lano e a ritornare nella sua Pellegrino dove riprese una vita con- sona alle sue esigenze e alle sue predisposizioni naturali. Sul Monte Canate, sul Santa Cristina, dovunque vi siano boschi, là era possibile incontrarlo con i suoi cani prediletti, con i quali, psicologo impareggiabile, aveva un rapporto di comunicazione ed affetto. Pinetto fu un personaggio caratteristico che dava un grande valore al sentimento dell’amicizia e che, per l’originalità del carattere la notevole statura, la battuta sempre pronta ed ar- guta, era figura inconfondibile era rappresentativa di un tempo che non ritorna.

Dedicato a mio suocero che mi ha voluto bene come ad una figlia e che ricordo sempre con grande affetto; ed alle mie nipoti Greta e Glenda affinchè siano orgogliose dei loro avi valorosi e virtuosi. Maestra Milena Cupola. Autoritratto in gesso di Pinetto

Luigi Pettenati, figlio dello scultore con la moglie Milena Cupola.

28 Case Giovanardi come si presentavano ai primi del Novecento e come sono al giorno ATTIVA IN LOCALITÀ PIETRA SPACCATA “ACASAMIA”, UNA STRUTTURA PER GLI ANZIANI a cura di Maria Chiara Devoti

Acasamia e’ un associazione che si occupa da anni di formare volontari e badanti per anziani e disabili. E’ nata per sostenere le famiglie nella cura dei propri cari, garantendo serietà e cer- cando di volta in volta di aiutare le famiglie nella soluzione dei problemi o semplicemente fornendo ascolto e supporto mora- le. Da qualche mese e’ attivo un progetto residenziale, gestito dall’associazione che vede protagonisti quelle famiglie che per vari motivi non riescono più a gestire autonomamente le incom- benze quotidiane, nuclei spesso costituiti da anziani ( coniugi, fratelli o cugini). La struttura accoglie anche anziani soli, con lo scopo di favorire le relazioni sociali e mantenere vivi gli interes- primo permette di raggiungere gli spazi esterni. si e le abitudini quotidiane. Il progetto è stato possibile grazie OBIETTIVI ad un grande impegno dei volontari coinvolti dell’associazione L’obbiettivo principale della casa famiglia è quello di ospitare persone anzia- e dalla disponibilità del proprietario dell’immobile sig.Rossetti. ne e/o maggiorenni in stato di solitudine, comunque autosufficienti bisogne- La struttura dispone di ampi spazi ricreativi e ogni comodità. voli di bassa intensità assistenziale, per le quali il soggiorno in altre strutture di ricovero risulterebbe verosimilmente inidoneo. Punto di forza e obbiettivo “Acasamia” è una casa famiglia auto gestita sita in località Pie- prefissato è quello di coinvolgere quotidianamente ogni soggetto in base alle traspaccata di pellegrino Parmense a 10 Km da Salsomaggiore proprie caratteristiche e potenzialità, ciò è raggiungibile grazie ad un limitato numero di ospiti che ricreano un ambiente unico quale quello famigliare. Si Terme (Pr), può accogliere fino a sei persone e nasce per dare ha come obbiettivo anche quello di ospitare coppie di coniugi anziani o pa- una risposta al crescente bisogno di strutture che diano assi- renti fra loro in modo da ricreare i legami vissuti nel nucleo di origine. A que- stenza ed ospitalità a persone anziane o in stato di solitudine e sto scopo, compatibilmente con le valutazioni dei servizi competenti, si darà con lo scopo di tenere uniti nella stessa abitazione nuclei fami- la precedenza all’ ingresso al coniuge di persona già ospitata od a un suo parente in linea retta, se il posto è disponibile e il ricongiungimento famigliare gliari pluriproblematici . La casa famiglia “acasamia” si fa carico è richiesto dall’ ospite stesso. dell’anziano nella sua globalità ed oltre a garantire un soggior- FINALITA’ no e un’assistenza di base di ottimo livello tende a promuovere Sarà strutturato un progetto individuale per ogni ospite, dal quale devono le potenzialità di benessere di affettività e di vita relazionale e emergere le predisposizioni e le attività volte al mantenimento di uno stile di famigliare degli assistiti. Gli spazi comuni e la scelta di camere vita attivo e partecipe. I punti fondamentali del progetto sono: 1. socializza- singole o doppie sono strutturati ed organizzati per facilitare la zione La persona è il più possibile coinvolta nelle mansioni quotidiane tipi- socializzazione e la quotidiana vita di comunità. Una struttura che di una comunità famigliare, quali la preparazione della colazione, pranzo e cena, la pulizia e il riordino degli spazi comuni, il coinvolgimento sulle varie dove la storia personale degli anziani, i loro interessi, la loro decisioni volte a migliorare la convivenza e la permanenza nella casa le usci- rete psico-affettiva sono parte integrante della vita quotidiana. te per spese od altre esigenze. 2. animazione sono previste attività sogget- Grazie alla sua organizzazione è in grado di modificarsi in fun- tive e di gruppo come giochi collettivi volti al mantenimento delle funzioni zione dei soggettivi bisogni degli ospiti per farli sentire inseriti in cognitive ( carte, giochi di parole e di memoria),bricolage con legno, cucito, laboratori teatrali o altre attività stimolanti per il soggetto. 3. altre attività i un contesto unico quale quello familiare. Per garantire la pos- soggetti ospitati sono coinvolti, nelle attività di giardinaggio, nella prepara- sibilità di mantenere e coltivare i legami famigliari e relazionali zione e mantenimento di un orto a servizio della piccola comunità, nell’alle- degli ospiti si è pensato di adibire una camera all’ accoglienza vamento di piccoli animali da compagnia, e tutte quelle mansioni che sono dei parenti che, venendo da lontano, hanno la possibilità di prerogative di una struttura ubicata in un contesto rurale. Si terrà conto della restare per brevi periodi con l’ospite in struttura versando un provenienza contadina della maggior parte degli anziani del territorio, cer- cando il più possibile di mantenere gli usi locali nella vita quotidiana degli contributo volontario. Viene data la precedenza a parenti che ospiti nell’arredo degli ambienti e nelle tradizioni alimentari. 4. indipendenza abitano lontani dalla struttura o all’estero. La persona deve avere la possibilità di crearsi i propri spazi, personalizzando le camere con gli arredi, fotografie, quadri ed oggetti personali, nella misura TIPO DI STRUTTURA E NORMATIVA VIGENTE in cui ritiene. 5. Uscite degli utenti gli ospiti non hanno vincoli di orario a ri- La casa famiglia “acasamia” è una struttura che presenta le caratteristiche guardo del soggiorno nella casa. La frazione di Pietraspaccata è assistita da della civile abitazione, nel pieno rispetto della normativa vigente L.R. 12 trasporto pubblico per il raggiungimento della vicina Salsomaggiore Terme, /01/1985,n 2 e successivo regolamento d’attuazione degli articoli 9,36,37 e dotata di stazione ferroviaria, viene inogni caso garantito lo spostamento an- più precisamente: 1. può accogliere fino ad un massimo di sei persone 2. che con mezzi privati in uso alla casa famiglia. 6. Visite Le persone ospitate e’ fruibile nell’arco di 24 ore 3. garantisce la presenza di camere in numero possono ricevere visite di parenti e/o amici all’interno della struttura in qual- adeguato di persone 4. prevede un servizio igenico riservato ad ogni camera siasi orario della giornata, sempre e comunque nel rispetto degli altri soggetti degli ospiti 5. è dotata di cucina a servizio degli occupanti, un locale lavan- conviventi. Per questo motivo si chiede di non protrarre le visite oltre le 21.00 deria e ripostigli per vari usi 6. offre l’assoluta possibilità di personalizzare se non in casi particolari ( compleanni od eventi speciali concordati). Questo l’ambiente 7. garantisce il mantenimento dell’igiene con la collaborazione anche in virtù del fatto che la struttura mette a disposizione una camera per i delle persone ospitate 8. è dotata di tre spazi adibiti all’ accoglienza (salotto parenti che sono in visita per più giorni. come quello di casa) dei parenti o degli amici da parte degli ospiti, in modo da ACCESSO ALLA STRUTTURA IL PERSONALE DEGLI ENTI CONVENZIONATI, E I COMPONENTI poter vivere gli incontri con privacy L’immobile è inserito in un borgo rurale, è LE AMMINISTRAZIONI FIRMATARIE DI CONVENZIONE E LE AUTORITA’ COMPETENTI, HAN- un fabbricato che si sviluppa su tre piani fuori terra, e gode di un confortevole giardino sul lato principale con portico estivo e di un ampio spazio verde. NO LA FACOLTA’ DI ACCEDERE ALLA STRUTTURA IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA Sul retro sorge un comodo parcheggio con entrata diretta. Al piano terra si PER I MOTIVI LEGATI ALLA LORO FUNZIONE TERRITORIALE trovano un ampio salone per attività e laboratori creativi, una cucina,una sala Altro è garantita agli ospiti una completa assistenza per tutte quelle incom- da pranzo con camino, un disimpegno, servizi igienici e lavanderia. Al piano benze a cui devono far fronte, come accompagnamento alle visite mediche primo, sono presenti quattro camere ognuna con il suo bagno, anche il piano di controllo, disbrigo pratiche burocratiche, ecc 29 AUDIZIONE ORGANIZZATA DA CONFCOOPERATIVE NAZIONALE RAPPRESENTANTI DELLA COOPERAZIONE DI PELLEGRINO DAL PAPA a cura di Confcooperative - Fedagri Parma

Si è tenuto il 28 Febbraio scorso presso la Città del Vaticano Sala Paolo VI (Nervi) l’incontro di Papa France- sco con i rappresentanti di Confcooperative, 7.000 persone provenienti da tutta Italia. Provenienti dal nostro Comune erano presenti Cinzia Orsi, Alberto Mazzoli, Giorgio Campara insieme all’Assessore Claudio Ba- rilli. È stato un incontro molto toccante nell’emozionalità dell’evento ma soprattutto per i temi che il Santo Padre ha toccato e approfondito. Riportiamo di seguito l’intero discorso pronunciato dal Papa ai convenuti. DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI RAPPRESENTATI DELLA CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE Aula Paolo VI Sabato, 28 febbraio 2015 Fratelli e sorelle, buongiorno!

Quest’ultima [si riferisce al coro] è stata la “cooperativa” più melodiosa! Complimenti! Grazie per questo incontro con voi e con la realtà che voi rappresentate, quella della cooperazione. Le cooperative sfidano tut- to, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento. Questo è il bello delle cooperative! Voi siete innanzitutto la memoria viva di un grande tesoro della Chiesa italiana. Infatti, sappiamo che all’origine del movimento cooperativistico italiano, molte cooperative agricole e di credito, già nell’Ottocento, furono saggiamente fondate e promosse da sacerdoti e da parroci. Tuttora, in diverse diocesi italiane, si ricorre ancora alla cooperazione come rimedio efficace al problema della disoccupazione e alle diverse forme di disagio sociale. Oggi è una regola, non dico normale, abituale… ma tanto spesso si vede: “Tu cerchi lavoro? Vieni, vieni in questa ditta”. 11 ore, 10 ore di lavoro, 600 euro. “Ti piace? No? Vattene a casa”. Che fare in questo mondo che funziona così? Perché c’è la coda, la fila di gente che cerca lavoro: se a te non piace, a quell’altro piacerà. E’ la fame, la fame ci fa accettare quello che ci danno, il lavoro in nero... Io potrei chiedere, per fare un esempio, sul personale domestico: quanti uo- mini e donne che lavorano nel personale domestico hanno il risparmio sociale per la pensione? Tutto questo è assai noto. La Chiesa ha sempre riconosciuto, apprezzato e incoraggiato l’esperienza cooperativa. Lo leg- giamo nei documenti del Magistero. Ricordiamo il grido lanciato nel 1891, con la Rerum Novarum, da Papa Leone XIII: “tutti proprietari e non tutti proletari”. E vi sono certamente note anche le pagine dell’Enciclica Caritas in Veritate, dove Benedetto XVI si esprime a favore della cooperazione nel credito e nel consumo (cfr. nn. 65-66), sottolineando l’importanza dell’economia di comunione e del settore non profit (cfr n. 41), per affermare che il dio-profitto non è affatto una divinità, ma è solo una bussola e un metro divalutazione dell’attività imprenditoriale. Ci ha spiegato, sempre Papa Benedetto, come il nostro mondo abbia bisogno di un’economia del dono (cfr nn. 34-39), cioè di un’economia capace di dar vita a imprese ispirate al principio della solidarietà e capaci di “creare socialità”. Risuona, quindi, attraverso di voi, l’esclamazione che Leone XIII pronunciò, benedicendo gli inizi del movimento cooperativo cattolico italiano, quando disse che, per fare questo, «il Cristianesimo ha ricchezza di forza meravigliosa» (Enc. Rerum novarum, 15). Queste, e 30 molte altre affermazioni di riconoscimento e di incoraggiamento rivolte ai cooperatori da parte della Chiesa sono valide e attuali. Penso anche allo straordinario magistero sociale del beato Paolo VI. Tali affermazioni le possiamo confermare e rafforzare. Non è necessario perciò ripeterle o richiamarle per esteso. Oggi, vorrei che il nostro dialogo non guardi solo al passato, ma si rivolga soprattutto in avanti: alle nuove prospettive, alle nuove responsabilità, alle nuove forme di iniziativa delle imprese cooperative. E’ una vera missione che ci chiede fantasia creativa per trovare forme, metodi, atteggiamenti e strumenti, per combattere la “cultura dello scarto”, quella che oggi viviamo, la “cultura dello scarto” coltivata dai poteri che reggono le politiche economico-finanziarie del mondo globalizzato, dove al centro c’è il dio denaro. Globalizzare la solidarietà - questo si deve globalizzare, la solidarietà! - oggi significa pensare all’aumento vertiginoso dei disoccupati, alle lacrime incessanti dei poveri, allanecessità di riprendere uno sviluppo che sia un vero progresso integrale della persona che ha bisogno certamente di reddito, ma non soltanto del reddito! Pensiamo ai bisogni della salute, che i sistemi di welfare tradizionale non riescono più a soddisfare; alle esigenze pressanti della soli- darietà, ponendo di nuovo, al centro dell’economia mondiale, la dignità della persona umana, come è stato detto da voi. Come direbbe ancora oggi il Papa Leone XIII: per globalizzare la solidarietà “il Cristianesimo ha ricchezza di forza meravigliosa!”. Quindi non fermatevi a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare. Continuate a perfezionare, a rafforzare e ad aggiornare le buone e solide realtà che avete già costruito. Però abbiate anche il coraggio di uscire da esse, carichi di esperienza e di buoni metodi, per portare la cooperazione sulle nuove frontiere del cambiamento, fino alle periferie esistenziali dove la speranza ha bisogno di emergere e dove, purtroppo, il sistema sociopolitico attuale sembra invece fatalmente destinato a soffocare la speranza, a rubare la speranza, incrementando rischi e minacce. Questo grande balzo in avanti che ci proponiamo di far compiere alla cooperazione, vi darà conferma che tutto quello che già avete fatto non solo è positivo e vitale, ma continua anche ad essere profetico. Per questo dovete continuare a inventare - questa è la parola: inventare - nuove forme di cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero mette nuovi rami, le radici sono vive e il tronco è forte! Qui, oggi, voi rappresentate valide esperienze in molteplici settori: dalla valorizzazione dell’agricoltura, alla promozione dell’edilizia di nuove case per chi non ha casa, dalle cooperative sociali fino al credito cooperativo, qui largamente rappresentato, dalla pesca all’industria, alle imprese, alle comunità, al consumo, alla distribuzione e a molti altri tipi di servizio. So bene che questo elen- co è incompleto, ma è abbastanza utile per comprendere quanto sia prezioso il metodo cooperativo, che deve andare avanti, creativo. Si è rivelato tale di fronte a molte sfide. E lo sarà ancora! Ogni apprezzamento e ogni incoraggiamento rischiano però di rimanere generici. Voglio offrirvi, invece, alcuni incoraggiamenti concreti. Il primo è questo: le cooperative devono continuare ad essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità locali e della società civile. Di questo non è capace il sentimento. Per questo occorre mettere al primo posto la fondazione di nuove imprese cooperative, insieme allo sviluppo ulteriore di quelle esistenti, in modo da creare soprattutto nuove possibilità di lavoro che oggi non ci sono. Il pensiero corre innanzitutto ai giovani, perché sappiamo che la disoccupazione giovanile, drammaticamente elevata – pensiamo, in alcuni Paesi d’Europa, il 40, 50 per cento – distrugge in loro la speranza. Ma pensiamo anche alle tante donne che hanno bisogno e volontà di inserirsi nel mondo del lavoro. Non trascuriamo gli adulti che spesso rimangono prematuramente senza lavoro. “Tu che cosa sei?” - “Sono ingegnere” – “Ah, che bello, che bello. Quanti anni ha?” – “49”- “Non serve, vattene”. Questo accade tutti i giorni. Oltre alle nuove imprese, guardiamo anche alle aziende che sono in difficoltà, a quelle che ai vecchi padroni conviene lasciar morire e che invece possono rivivere con le iniziative che voi chiamate “Workers buy out”, “empresas recuperadas”, nella mia lingua, aziende salvate. E io, come ho detto ai loro rappresentanti, sono un tifoso delle empresas recuperadas! Un secondo incoraggiamento - non per importanza - è quello di attivarvi come protagonisti per realizzare nuove soluzioni di Welfare, in particolare nel campo della sanità, un campo delicato dove tanta gente povera non trova più risposte adeguate ai propri bisogni. Conosco che cosa fate da anni con cuore e con passione, nelle periferie delle città e della nostra società, per le famiglie, i bambini, gli anziani, i malati e le persone svantaggiate e in difficoltà per ragioni diverse, portando nelle case cuore e assistenza. La carità è un dono! Non è un semplice gesto per tranquillizzare il cuore, è un dono! Io quando faccio la carità dono me stesso! Se non sono capace di donarmi quella non è carità. Un dono senza il quale non si può entrare nella casa di chi soffre. Nel linguaggio della dottrina sociale della Chiesa questo significa fare leva sulla sussidia- rietà con forza e coerenza: significa mettere insieme le forze! Come sarebbe bello se, partendo da Roma, tra le cooperative, alle parrocchie e agli ospedali, penso al “Bambin Gesù” in particolare, potesse nascere una rete efficace di assistenza e di solidarietà. E la gente, a partire dai più bisognosi, venisse posta al centro di tutto 31 questo movimento solidale: la gente al centro, i più bisognosi al centro. Questa è la missione che ci proponia- mo! A voi sta il compito di inventare soluzioni pratiche, di far funzionare questa rete nelle situazioni concrete delle vostre comunità locali, partendo proprio dalla vostra storia, con il vostro patrimonio di conoscenze per coniugare l’essere impresa e allo stesso tempo non dimenticare che al centro di tutto c’è la persona. Tanto avete fatto, e ancora tanto c’è da fare! Andiamo avanti! Il terzo incoraggiamento riguarda l’economia, il suo rapporto con la giustizia sociale, con la dignità e il valore delle persone. E’ noto che un certo liberismo crede che sia necessario prima produrre ricchezza, e non importa come, per poi promuovere qualche politica redi- stributiva da parte dello Stato. Prima riempire il bicchiere e poi dare agli altri. Altri pensano che sia la stessa impresa a dover elargire le briciole della ricchezza accumulata, assolvendo così alla propria cosiddetta “re- sponsabilità sociale”. Si corre il rischio di illudersi di fare del bene mentre, purtroppo, si continua soltanto a fare marketing, senza uscire dal circuito fatale dell’egoismo delle persone e delle aziende che hanno al centro il dio denaro. Invece noi sappiamo che realizzando una qualità nuova di economia, si crea la capacità di far crescere le persone in tutte le loro potenzialità. Ad esempio: il socio della cooperativa non deve essere solo un fornitore, un lavoratore, un utente ben trattato, dev’essere sempre il protagonista, deve crescere, attraverso la cooperativa, crescere come persona, socialmente e professionalmente, ella responsabilità, nel concretizzare la speranza, nel fare insieme. Non dico che non si debba crescere nel reddito, ma ciò non basta: occorre che l’impresa gestita dalla cooperativa cresca davvero in modo cooperativo, cioè coinvolgendo tutti. Uno più uno tre! Questa è la logica. “Cooperari”, nell’etimologia latina, significa operare insieme, cooperare, e quindi la- vorare, aiutare, contribuire a raggiungere un fine. Non accontentatevi mai della parola “cooperativa” senza avere la consapevolezza della vera sostanza e dell’anima della cooperazione. Il quarto suggerimento è questo: se ci guardiamo attorno non accade mai che l’economia si rinnovi in una società che invecchia, invece di cre- scere. Il movimento cooperativo può esercitare un ruolo importante per sostenere, facilitare e anche incorag- giare la vita delle famiglie. Realizzare la conciliazione, o forse meglio l’armonizzazione tra lavoro e famiglia, è un compito che avete già avviato e che dovete realizzare sempre di più. Fare questo significa anche aiutare le donne a realizzarsi pienamente nella propria vocazione e nel mettere a frutto i propri talenti. Donne libere di essere sempre più protagoniste, sia nelle imprese sia nelle famiglie! So bene che le cooperative propongono già tanti servizi e tante formule organizzative, come quella mutualistica, che vanno incontro alle esigenze di tutti,dei bambini e degli anziani in particolare, dagli asili nido fino all’assistenza domiciliare. Questo è il no- stro modo di gestire i beni comuni, quei beni che non devono essere solo la proprietà di pochi e non devono perseguire scopi speculativi. Il quinto incoraggiamento forse vi sorprenderà! Per fare tutte queste cose ci vuo- le denaro! Le cooperative in genere non sono state fondate da grandi capitalisti, anzi si dice spesso che esse siano strutturalmente sottocapitalizzate. Invece, il Papa vi dice: dovete investire, e dovete investire bene! In Italia certamente, ma non solo, è difficile ottenere denaro pubblico per colmare la scarsità delle risorse. La soluzione che vi propongo è questa: mettete insieme con determinazione i mezzi buoni per realizzare opere buone. Collaborate di più tra cooperative bancarie e imprese, organizzate le risorse per far vivere con dignità e serenità le famiglie; pagate giusti salari ai lavoratori, investendo soprattutto per le iniziative che siano vera- mente necessarie. Non è facile parlare di denaro. Diceva Basilio di Cesarea, Padre della Chiesa del IV secolo, ripreso poi da san Francesco d’Assisi, che “il denaro è lo sterco del diavolo”. Lo ripete ora anche il Papa: “il denaro è lo sterco del diavolo”! Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora ro- vina l’uomo e lo condanna. Lo rende un servo. Il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però è una cooperativa autentica, vera, dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale. Per questo vi dico che fate bene – e vi dico anche di farlo sempre più – a contrasta- re e combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una re- altà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera e autentica cooperazione. Fate bene, vi dico, perché, nel campo in cui operate, assumere una facciata onorata e perseguire invece finali- tà disonorevoli e immorali, spesso rivolte allo sfruttamento del lavoro, oppure alle manipolazioni di mercato, e persino a scandalosi traffici di corruzione, è una vergognosa e gravissima menzogna che non si può assolu- tamente accettare. Lottate contro questo! Ma come lottare? Con le parole, solo? Con le idee? Lottate con la cooperazione giusta, quella vera, quella che sempre vince. L’economia cooperativa, se è autentica, se vuole svolgere una funzione sociale forte, se vuole essere protagonista del futuro di una nazione e di ciascuna comu- nità locale, deve perseguire finalità trasparenti e limpide. Deve promuovere l’economia dell’onestà! Un’eco- nomia risanatrice nel mare insidioso dell’economia globale. Una vera economia promossa da persone che hanno nel cuore e nella mente soltanto il bene comune. Le cooperative hanno una tradizione internazionale 32 forte. Anche in questo siete stati dei veri pionieri! Le vostre associazioni internazionali sono nate con grande anticipo su quelle che le altre imprese hanno creato in tempi molto successivi. Ora c’è la nuova grande globalizzazione, che riduce alcuni squilibri ma ne crea molti altri. Il movimento cooperativo, per- tanto, non può rimanere estraneo alla globalizzazione economica e sociale, i cui effetti arrivano in ogni paese, e persino dentro le nostre case. Ma le cooperative partecipano alla globalizzazione come le altre imprese? Esiste un modo originale che permetta alle cooperative di affrontare le nuove sfide del merca- to globale? Come possono le cooperative partecipare allo sviluppo della cooperazione salvaguardando i principi della solidarietà e della giustizia? Lo dico a voi per dirlo a tutte le cooperative del mondo: le cooperative non possono rimanere chiuse in casa, ma nemmeno uscire di casa come se non fossero coo- perative. E’ questo il duplice principio: non possono rimanere chiusi in casa ma nemmeno uscire di casa come se non fossero cooperative. No, non si può pensare una cooperativa a doppia faccia. Occorre avere il coraggio e la fantasia di costruire la strada giusta per integrare, nel mondo, lo sviluppo, la giustizia e la pace. Infine, non lasciate che viva solo nella memoria la collaborazione del movimento cooperativo con le vostre parrocchie e con le vostre diocesi. Le forme della collaborazione devono essere diverse, rispetto a quelle delle origini, ma il cammino deve essere sempre lo stesso! Dove ci sono le vecchie e nuove pe- riferie esistenziali, dove ci sono persone svantaggiate, dove ci sono persone sole e scartate, dove ci sono persone non rispettate, tendete loro la mano! Collaborate tra di voi, nel rispetto dell’identità vocazionale di ognuno, tenendovi per mano! So che da alcuni anni voi state collaborando con altre associazioni coo- perativistiche – anche se non legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni – per creare un’Alleanza del- le cooperative e dei cooperatori italiani. Per ora è un’Alleanza in divenire, ma voi confidate di giungere ad una Associazione unica, ad un’Alleanza sempre più vasta fra cooperatori e cooperative. Il movimento cooperativo italiano ha una grande tradizione, rispettata nel mondo cooperativistico internazionale. La missione cooperativa in Italia è stata molto legata fin dalle origini alle identità, ai valori e alle forze socia- li presenti nel paese. Questa identità, per favore, rispettatela! Tuttavia, spesso le scelte che distinguevano e dividevano sono state a lungo più forti delle scelte che, invece, accomunavano e univano gli sforzi di tutti. Ora voi pensate di poter mettere al primo posto ciò che invece vi unisce. E proprio intorno a quello che vi unisce, che è la parte più autentica, più profonda e più vitale delle cooperative italiane, volete co- struire la vostra nuova forma associativa. Fate bene a progettare così, e così fate un passo avanti! Certo, vi sono cooperative cattoliche e cooperative non cattoliche. Ma la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Domando: la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Rimanendo solo tra di noi? Vivete la vo- stra Alleanza da cristiani, come risposta alla vostra fede e alla vostra identità senza paura! Fede e identità sono la base. Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà! E questa anche è una chiamata cristiana, una chiamata cristiana a tutti. I valori cristiani non sono soltanto per noi, sono per condividerli! E condividerli con gli altri, con quelli che non pensano come noi ma vogliono le stesse cose che noi vogliamo. Andate avanti, coraggio! Siate creatori, “poeti”, avanti!

33 34 Convegno di Confcooperative - Fedagri Parma 2014 PARMIGIANO-REGGIANO: PROSPETTIVE FUTURE a cura di Andrea Gennari - Direttore di Confcooperative Parma

Nell’ambito della Fiera 2014 si è svolto il Convegno, a lavorare a costi più bassi con un innalzamento so- ormai tradizionale, dedicato ai temi sul tappeto rela- stanziale della qualità. E tali obiettivi si devono met- tivo al formaggio tipico. Alla presenza di numerose tere a frutto anche e soprattutto nelle metodiche di autorità e agli Organi Dirigenti di Confcooperative- commercializzazione con il consolidamento quanti- Fedagri Parma, oltre ai dirigenti della Sezione del tativo delle merci vendute e l’internazionalizzazione. Consorzio del Parmigiano Reggiano di Parma, il Pro- Al termine del Convegno, che è stato seguito con in- fessor Gabriele Canali ha tracciato una disamina sul teresse dai presenti, Confcooperative-Fedagri Parma, futuro della nuova PAC e degli scenari commerciali congiuntamente con il Comune di Pellegrino hanno che si sono delineati nel lungo percorso che si è de- voluto onorare l’opera e l’impegno di due personalità terminato dalla apertura dei mercati dei prodotti e dei che da decenni, e lo sono ancora al momento attuale, trasformati agricoli da quando si è venuta a formare sono in prima linea nel perseguimento dello sviluppo la nuova Europa dei 27 con la graduale affluenza dei economico e sociale del mondo agricolo Parmense Paesi dell’Ex PECO. Situazione che si deve confron- ed emiliano-romagnolo. La Dottoressa Claudia Gian- tare con la globalizzazione dei mercati e la velociz- na Orlandini, dirigente dell’Assessorato alla Agricol- zazione dei trasporti e delle comunicazioni. Una fase tura – Servizio Imprese - Regione Emilia-Romagna molto rischiosa per le economie ormai lente tipiche e il Dottor Pier Luigi Ferrari che fin dagli inizi degli del contesto europeo classico attanagliato dalla crisi anni ’70 è impegnato in politica nella Pubblica Am- economica. Quindi le soluzioni passano attraverso lo ministrazione e che, oltre a numerosissimi incarichi sfruttamento della PAC e dei nuovi fondi messi a di- di carattere agricolo e forestale retti nel tempo, negli sposizione dai Piani di Sviluppo Rurale che devono ultimi dieci anni è stato Vice Presidente e Assessore necessariamente dislocare l’innovazione nelle produ- all’Agricoltura della Provincia di Parma. zioni e nelle commercializzazione dei prodotti, oltre

35 Durante la cena sociale del Caseificio Alta Val Stirone 2015

Premiata l’attività di Presidente di Pietro Orsi

36 Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. Cap. 4 RICORDO AD UN SECOLO DALLA GRANDE GUERRA a cura di Paola Ericoli A 100 anni dallo scoppio della I Guerra Mondiale abbiamo voluto produrre, nelle pagine che seguono una raccolta di testimonianze legate al nostro Paese. A questo scopo nella bacheca comunale, prospicente via Roma, è rimasto esposto un’avviso da metà Aprile a fine Giugno al fine del recupero presso le famiglie interessate del materiale inerente l’evento. La raccolta di ulteriore documentazione a ricordo di questo tragico evento della nostra Storia comunque continua. Si prega quindi di contattare la Redazione presso il Comune. Le pagine che seguono documentano la ricerca svolta.

Soldato Angelo Gratelli nato a il 22 Luglio 1891

Soldato Giuseppe Ericoli nato a Pellegrino il 24 Novembre 1887

43 37 Sergente d’artiglieria a cavallo Alberto Ironi nato a Parma il 21 Maggio 1884

Carlo Spotti nato il 13 giugno 1896 Alpino impegnato sul fronte del Montegrappa

Insieme a Carlo parteciparono alla Prima Guerra Mondiale i fratelli: Giuseppe, Classe 1882 Cesare, Classe 1884 Piero, Classe 1899

Il fratello Telesforo Classe 1889 fu dispensato dal servizio poichè la famiglia abbisognava che almeno un figlio rimanesse a casa per i lavori agricoli

3844 Fortunato Fiordilisi nato a 15/12/1893 deceduto a Pellegrino il 17/11/1966

Gli Attestati di Benemerenza conferiti al soldato Luigi Dalfi Tanzi

45 39 Soldato Gaetano Pettenati detto Peppino nato il 7 Marzo 1882

40 46 QuadroIL TRIBUTOdei morti per DI la PatriaSANGUE PAGATO DA PELLEGRINO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

CASATO E NOME GRADO CLASSE CORPO DATA E LUOGO DI DECESSO O DISPERSIONE

1 Algueri Celeste Soldato 1885 23 °Fanteria 7 Maggio 1917 in combattimento sul San Marco 2 Amici Enrico Soldato 1895 19° Fanteria 31 Luglio 1915 per ferite - Ospedale da Campo n 0203 3 Andrei Luigi Caporal Maggiore 1886 71° Fanteria 10 Settembre 1916 in Vallarsa 4 Acerbi Guido Soldato 1891 3° Artiglieria Montagna 10 Novembre 1918 - Ospedale da Campo n. 0128 5 Amoni Primo Soldato 1888 112° Fanteria 01-lug-17 6 Antolotti Giovanni Soldato 1898 6° Alpini 14 Maggio 1921 per malattia contratta in Guerra 7 Bambini Lazzaro Soldato 1893 19° Fanteria 22 Luglio 19155 ( Disperso ) 8 Bazzini Angelo Sergente 1896 154° Fanteria 09 Dicembre 1918 Ospedale di Riserva Prov. di Pesaro 9 Bazzinotti Antonio di Giovanni Soldato 1887 37° Fanteria 27 Agosto 1917 in seguito a ferite ( Alture di Grotta ) 10 Bergalli Pietro Soldato 1894 10° Fanteria 22 Ottobre 1915 sul Monte Cappuccio 11 Berzieri Alfredo Sotto Capo Nocchiere 1898 Reali Equipaggi 03 Giugno 1917 per malattia contratta in Guerra 12 Biasioli Alberto Soldato 1891 47° Fanteria 21 Novembre 1915 sul Monte San Martino 13 Biasioli Italo Soldato 1885 61° Fanteria 27 Settembre 1915 per feite riportate a Romans 14 Bonassera Edgardo Soldato 1897 8° Alpini 15 Ottobre 1918 nell'Ospedale di Riserva a Nervi 15 Bosio Carlo Soldato 1883 3° Alpini 11 Marzo 1918 in prigionia 16 Busani Celeste Soldato 1880 8° Alpini 16 Dicembre 1918 per malattia contratta in Guerra 17 Busani Giovanni Soldato 1884 68° Fanteria 06 Giugno 1916 per ferite riportate sul Monte Merzli 18 Cavacciuti Bartolomeo Soldato 1896 9° Fanteria 08 Settembre 1917 ferite Ospedale da Campo n. 0148 19 Cella Venuto Soldato 1888 91° Fanteria 2 Aprile 1917Combattimento Cianderum Cortina D'Ampezzo 20 Corinti Federico Soldato 1886 4° Bersaglieri 28 Maggio 1917 Ospedale di tappa Cividale del Friuli 21 Cenci Leonardo Soldato 1892 493° Mitraglieri 26 Ottobre 1918 in Combattimento 22 Chiesa Pietro Soldato 1893 6° Alpini 15 Giugno 1918 in Prigionia 23 Croci Federico Soldato 1897 Reparto Assalto In prigionia 24 Capellazzi Marco Soldato 1885 10° Fanteria 20 Luglio 1915 ( Disperso sul San Michele ) 25 Dalla Ghirarda Massimo Soldato 1885 77° Fanteria 7 Giugno 1916 sul Monte Magnabosco ( Asiago ) 26 De Forti Valentino Soldato 1895 4° Alpini 19 Luglio 1918 per Ferite a Bosco Cavento ( Adamello ) 27 Dolori Luigi Soldato 1888 724° Mitraglieri 10 Aprile 1918 in prigionia 28 Faroldi Abele Soldato 1876 639° Centuria Ospedale da Campo n° 0157 29 Ferretti Lino Soldato 1876 45° Inf. Cavalli 18 Luglio 1917 Ospedale di Taranto 30 Fiori Giuseppe Soldato 1894 62° Fanteria 14 Novembre 1915 per ferite a Cima " La Cingla" 31 Favolesi Guido Soldato 1891 Mitraglieri Fiat 03 Ottobre 1918 Ospedale da Campo n° 040 32 Frigeri Dario Soldato 1887 61° Fanteria Disperso 33 Forestini Leonardo Soldato 1876 50° Fanteria 19 Febbraio 1918 in prigionia 34 Giublesi Francesco Soldato 1885 43° Fanteria 17 Giugno 1915 per ferite a quota 383 ( Plava ) 35 Gorrara Dante Soldato 1893 47° Fanteria Deceduto il 16 Maggio 1917 36 Gorrara Giovanni Soldato 1882 527° Comp. Mitraglieri 12 Settembre 1917 per ferite Ospedale da Campo n° 0159 37 Gorrara Giovanni Soldato 1897 1° Alpini 29 Agosto 1917 per ferite presso un Reparto Someggiato 38 Gorrara Angelo Soldato 1879 65° Fanteria 14 Ottobre 1918 presso Ospedale di Riserva di Cremona 39 Groppi Bernardino Soldato 1892 4° Alpini 15 Agosto 1915 sul Monte Nero 40 Guidotti Giuseppe Soldato 1897 233° Fanteria 12 Ottobre 1917 - Disperso 41 Guardaschi Amilcare Soldato 1889 8° Alpini 20 Aprile 1919 per malattia Ospedale di Castefranco Veneto 42 Giraschi Angelo Soldato 1890 1° Alpini 12 Febbraio 1921 per malattia contratta in Guerra 43 Gandolfi Pietro Caporale 1892 88° Fanteria 27 Ottobre 1917 - Disperso 44 Giordani Agostino Soldato 1886 234° Fanteria 23 Ottobre 1918 per malattia 45 Lorenzelli Filippo Soldato 1891 62° Fanteria 30 Maggio 1916 a Passo Buole 46 Lusignani Giovanni Soldato 1880 4° Alpini 15 Agosto 1915 a Kammo 47 Larini Giulio Soldato 1892 111° Fanteria 02 Febbraio 1916 Ospedale Militare di Riserva di Ravenna 48 Maniffi Cesare Soldato 1895 47° Fanteria 12 Ottobre 1916 per ferite ad Oppachiesella 49 Maniffi Luigi Soldato 1893 15° Fanteria 15 Maggio 1917 per ferite a Monfalcone 50 Mazzaschi Carlo Soldato 1887 41° Fanteria 17 Giugno 1917 a Porta del Bosco 51 Mazzaschi Giovanni Soldato 1894 44° Fanteria 21 Febbraio 1918 in prigionia 52 Mazzaschi Giuseppe Soldato 1884 225° Fanteria 10 Maggio 1918 per ferite a Capo Sile ( Piave Vecchio ) 53 Mussi Donnino Soldato 1890 5° Bersaglieri 19 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 023 54 Marisi Augusto Soldato 1886 164° Fanteria 7 Luglio 1918 in prigionia 55 PariginiNegri Ennio Arturo Soldato 18921911 111°8° FanteriaAlpini 30 Ottobre1941 Montenegro1915 ( disperso (Yugoslavia sul S. Michele ) ) 57 Padovani Remigio Soldato 1884 18° Alpini 12 Luglio 1916 ad Asiago 58 Pagliari Guglielmo Soldato 1883 17° Alpini 22 Agosto 1917 - 52° Ambulanza Chirurgica Begliano 59 Pediri Eugenio Soldato 1877 22° Batt. M.T. 7 Luglio 1918 Ospedale Militare di Voghera 60 Premoli Giuseppe Soldato 1892 88° Fanteria 12 Agosto 1916 ( disperso a Gorizia ) 61 Priori Enrico Soldato 1885 55° Fanteria 14 Agosto 1918 sul Monte Grappa 62 Pirroni Vittorio Soldato 1892 2° Fanteria 30 Ottobre 1918 a Conca Alano 63 Pessani Dante Caporal Maggiore 1892 4° Alpini 25 Ottobre 1918 in combattimento 64 Pattini Romeo Soldato 1887 4° Alpini 31 Agosto 1917 ( disperso ) 65 Ramelli Lorenzo Soldato 1890 41° Fanteria 20 Ottobre 1915 ( disperso ) 66 Regalli Giuseppe Soldato 1888 74° Fanteria 18 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 079 67 Regalli Daniele Soldato 1897 202° Fanteria 15 Novembre 1917 alla 6° Ambulanza Chirurgica dell'Armata 68 Rodolfi Pietro Soldato 1883 83° Fanteria 3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli ) 69 Riccardi Giovanni Soldato 1898 11° Fanteria 22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova 70 Rizzi Lodovico Soldato 1885 206° Fanteria 6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia ) 71 Ronchetti Enrico Soldato 1887 41° Fanteria Disperso nell'Ottobre 1915 72 Rabboini Giovanni Soldato 1900 5° Alpini 7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia 43 41 73 Restori Pietro Soldato 1893 86° Fanteria 22 Ottobre 1919 in prigionia 74 Savioli Giovanni Soldato 1896 8° Art. Fort. 18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera 75 Sivoli Ferdinando Soldato 1885 41° Fanteria 20 Gennaio 1916 all'Ospedale da Campo n° 021 76 Solari Giuseppe Soldato 1895 20° Fanteria 29 Giugno 1916 ( disperso sul San Michele ) 77 Soliani Telesforo Soldato 1880 117° Batt. M. T. 7 Giugno 1916 a Trento 78 Sospiri Alessandro Soldato 1884 136° Batt. M. T. 4 Settembre 1918 all'Ospedale di Piacenza 79 Sorrenti Giulio Caporale 1887 242° Fanteria 15 Agosto 1917 sul Monte Vodice 80 Sorrenti Pietro Soldato 1898 51° Fanteria 19 Giugno 1918 a Fosso Spinosola 81 Stronconi Eugenio Soldato 1880 7° Fanteria 23 Febbraio 1918 alla 6°Ambulanza Chirurgica d'Armata Roncade 82 Sarpi Demetrio Soldato 1895 7° Fanteria 21 Giugno 1917 sull'Ortigara 83 Terzoni Pietro Soldato 1892 Rep.D'Assalto 16-nov-17 84 Tosini Pietro Soldato 1892 126° Fanteria 2 Dicembre 1915 all'Ospedale da Campo n° 70 85 Valadini Antonio Soldato 1882 4° Alpini 2 Agosto 1917 all'Ospedale di Alessandria 86 Vernazza Attilio Soldato 1896 67° Fanteria 2 Luglio 1918 a Cavazuccherina 87 Vernazza Ernesto Soldato 1893 Rep. Mitragliatori 17 Gennaio 1918 all'Ospedale da Campo di Rossano Veneto 88 Vernazza Giuseppe Soldato 1887 8° Alpini 20 Agosto 1918 a Tomesvar ( in prigionia ) 89 Voghera Giovanni Soldato 1899 12° Bersaglieri 30 Agosto 1918 in prigionia 90 Zazzi Antonio Soldato 1887 6° Bersaglieri 16 Luglio 1918 sul Monte Cornone 91 Zazzi Giuseppe Soldato 1884 78° Fanteria 3 Settembre 1917 all'Ospedale da Campo n° 206 per ferite 92 Zelandi Amilcare Soldato 1897 40° Rep. Assalto 19 Giugno 1918 a Scolo Palumba ( Fossalta di Piave ) I I m morotrit is osnon m morotrit iq uquaannddo os osnon d dimimenentitciacatit.i . Maeterlinck L L'U'Uninoinoen eR Redeudcui,c ia, lalel lep rpormomesesess ed edl edl odmomanain, ic, ocmome e sesmempipoi oe efe dfeed.e. 48 Maniffi Cesare Soldato 1895 47° Fanteria 12 Ottobre 1916 per ferite ad Oppachiesella 49 Maniffi Luigi Soldato 1893 15° Fanteria 15 Maggio 1917 per ferite a Monfalcone 50 Mazzaschi Carlo Soldato 1887 41° Fanteria 17 Giugno 1917 a Porta del Bosco 51 Mazzaschi Giovanni Soldato 1894 44° Fanteria 21 Febbraio 1918 in prigionia 52 Mazzaschi Giuseppe Soldato 1884 225° Fanteria 10 Maggio 1918 per ferite a Capo Sile ( Piave Vecchio ) 53 Mussi Donnino Soldato 1890 5° Bersaglieri 19 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 023 54 Marisi Augusto Soldato 1886 164° Fanteria 7 Luglio 1918 in prigionia 55 PariginiNegri Ennio Arturo Soldato 18921911 111°8° FanteriaAlpini 30 Ottobre1941 Montenegro1915 ( disperso (Yugoslavia sul S. Michele ) ) 57 Padovani Remigio Soldato 1884 18° Alpini 12 Luglio 1916 ad Asiago 58 Pagliari Guglielmo Soldato 1883 17° Alpini 22 Agosto 1917 - 52° Ambulanza Chirurgica Begliano 59 Pediri Eugenio Soldato 1877 22° Batt. M.T. 7 Luglio 1918 Ospedale Militare di Voghera 60 Premoli Giuseppe Soldato 1892 88° Fanteria 12 Agosto 1916 ( disperso a Gorizia ) 61 Priori Enrico Soldato 1885 55° Fanteria 14 Agosto 1918 sul Monte Grappa 62 Pirroni Vittorio Soldato 1892 2° Fanteria 30 Ottobre 1918 a Conca Alano 63 Pessani Dante Caporal Maggiore 1892 4° Alpini 25 Ottobre 1918 in combattimento 64 Pattini Romeo Soldato 1887 4° Alpini 31 Agosto 1917 ( disperso ) 65 Ramelli Lorenzo Soldato 1890 41° Fanteria 20 Ottobre 1915 ( disperso ) 66 Regalli Giuseppe Soldato 1888 74° Fanteria 18 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 079 67 Regalli Daniele Soldato 1897 202° Fanteria 15 Novembre 1917 alla 6° Ambulanza Chirurgica dell'Armata 68 Rodolfi Pietro Soldato 1883 83° Fanteria 3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli ) 69 Riccardi Giovanni Soldato 1898 11° Fanteria 22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova 70 Rizzi Lodovico Soldato 1885 206° Fanteria 6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia ) 71 Ronchetti Enrico Soldato 1887 41° Fanteria Disperso nell'Ottobre 1915 72 Rabboini Giovanni Soldato 1900 5° Alpini 7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia 73 Restori Pietro Soldato 1893 86° Fanteria 22 Ottobre 1919 in prigionia 74 Savioli Giovanni Soldato 1896 8° Art. Fort. 18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera 75 Sivoli Ferdinando Soldato 1885 41° Fanteria 20 Gennaio 1916 all'Ospedale da Campo n° 021 76 Solari Giuseppe Soldato 1895 20° Fanteria 29 Giugno 1916 ( disperso sul San Michele ) 77 Soliani Telesforo Soldato 1880 117° Batt. M. T. 7 Giugno 1916 a Trento 78 Sospiri Alessandro Soldato 1884 136° Batt. M. T. 4 Settembre 1918 all'Ospedale di Piacenza 79 Sorrenti Giulio Caporale 1887 242° Fanteria 15 Agosto 1917 sul Monte Vodice 80 Sorrenti Pietro Soldato 1898 51° Fanteria 19 Giugno 1918 a Fosso Spinosola 81 Stronconi Eugenio Soldato 1880 7° Fanteria 23 Febbraio 1918 alla 6°Ambulanza Chirurgica d'Armata Roncade 82 Sarpi Demetrio Soldato 1895 7° Fanteria 21 Giugno 1917 sull'Ortigara 83 Terzoni Pietro Soldato 1892 Rep.D'Assalto 16-nov-17 84 Tosini Pietro Soldato 1892 126° Fanteria 2 Dicembre 1915 all'Ospedale da Campo n° 70 85 Valadini Antonio Soldato 1882 4° Alpini 2 Agosto 1917 all'Ospedale di Alessandria 86 Vernazza Attilio Soldato 1896 67° Fanteria 2 Luglio 1918 a Cavazuccherina 87 Vernazza Ernesto Soldato 1893 Rep. Mitragliatori 17 Gennaio 1918 all'Ospedale da Campo di Rossano Veneto 88 Vernazza Giuseppe Soldato 1887 8° Alpini 20 Agosto 1918 a Tomesvar ( in prigionia ) 89 Voghera Giovanni Soldato 1899 12° Bersaglieri 30 Agosto 1918 in prigionia 90 Zazzi Antonio Soldato 1887 6° Bersaglieri 16 Luglio 1918 sul Monte Cornone 91 Zazzi Giuseppe Soldato 1884 78° Fanteria 3 Settembre 1917 all'Ospedale da Campo n° 206 per ferite 92 Zelandi Amilcare Soldato 1897 40° Rep. Assalto 19 Giugno 1918 a Scolo Palumba ( Fossalta di Piave ) I Imo mrtio rsotin s omno mrtio rqtui aqnudaon dsoon s odnim deimnteicnattiic.a ti. Maeterlinck L ' LU'nUionnei oRne eRduceid, uaclil,e aprlloem preossme edsesle ddoeml daonmi,a cnoim, ceo emseem epseiom ep ifeod ee .fede.

Sergente Dalla Ghirarda Massimo nato a Varano Melegari il 28 agosto 1885 soldato della 77° fanteria, caduto il 7 giugno 1916 sul Monte Magnabosco (Asiago)

Lapide Marmorea infissa sul muro esterno del Santuario di Careno a perenne ricordo dei Figli immolati nella I Guerra Mondiale

L A GUERRA RECISE QUESTE GIOVANI VITE DEL LATINO SEME GENTILE PERCHE’ GRANDEZZA E LIBERTA’ ALL’ITALIA L’OPEROSO CONTATTO DELLE GENTI GLI ODI LACERANTI SUPERATI AL MONDO RIPARATRICE ARRIDESSE LA PACE CARENO 1919 DALLA GHIRARDA MASSIMO - FRIGGERI DARIO - PEDIRI EUGENIO PODESTA’ PIETRO - STRONCONI EUGENIO ZELANDI AMILCARE

42 48 LUOGHI E MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA Mostra Fotografica organizzata dal Gruppo Alpini

43 44 45 46 VITA DELLE ASSOCIAZIONI DONAZIONE ALL’OSPEDALE PICCOLE FIGLIE a cura di Francesco Carpana Il gruppo Alpini di Pellegrino Parmen- E, a distanza di tempo, il flusso di solidarietà continua come te- se ha donato 1.700 euro al Comitato stimonia questa donazione degli Alpini di Pellegrino che è una Hospital Piccole Figlie. La donazione, sorpresa inaspettata. I danni che abbiamo riportato sono dell’or- frutto della raccolta fondi di una serata dine di vari milioni di euro; in parte sono coperti dall’assicurazio benefica svoltasi a fine gennaio, è av- ne ma per il resto comportano uno sforzo finanziario non indiffe- venuta nei giorni scorsi presso l’ospe- rente. Non possiamo certo basarci sulla beneficenza però a oggi dale parmigiano di via Po tramite una abbiamo raccolto 80mila euro e sono davvero tanti, soprattutto delegazione composta da Francesco perché ci fanno sentire la vicinanza delle persone, da quelli che Carpana, presidente degli Alpini di Pel- offrono 20 euro a coloro che versano cifre a tre zeri. Oggi l’ospe- legrino Parmense, Fabrizia Zatorri,pre- dale ha ripreso sostanzialmente tutte le attività, ma in duemila metri quadrati di superficie in meno e questo comporta alcune sidente della Pro-Loco, Emanuele Pedrazzi sindaco del comune difficoltà logistiche che superiamo con spirito di coesione interna di Pellegrino P.se e Roberto Cacialli, presidente della sezione e con la “pazienza” dei nostri pazienti».Il sindaco di Pellegrino, provinciale degli Alpini. Carpana ha spiegato che «con lo spirito Emanuele Pedrazzi, ha aggiunto la sua soddisfazione: “Ringra- degli alpini, vedendo il disastro combinato dall’alluvione, pur nel zio gli alpini e la Pro loco per l’evento che hanno organizzato e nostro piccolo, abbiamo deciso di fare la nostra parte per aiu- tutta la gente che ha risposto per aiutare Parma, messa in ginoc- tare. Così abbiamo coinvolto la Pro-Loco nell’organizzare l’ini- chio dall’alluvione. La comunità di Pellegrino è di 1.100 abitanti ziativa e l’Amministrazione Comunale che ha concesso i locali. ma è sempre presente quando può aiutare e mi fa piacere che i E lo scorso 24 gennaio c’è stata una serata benefica, con cena gruppi abbiano deciso di devolvere la somma all’Ospedale delle e complesso musicale, a cui hanno partecipato 90 persone, di Piccole Figlie, che sono un pilastro della sanità parmense. Ne Pellegrino e di Salsomaggiore. Successivamente il consiglio del parlavo con Ettore Brianti, direttore sanitario dell’Azienda Usl, gruppo Alpini ha valutato di devolvere l’incasso all’Ospedale e mi confermava la bontà della scelta”. Ha chiuso l’incontro il delle Piccole Figlie e questa decisione è stata condivisa dalla presidente dell’associazione Alpini provinciale, Cacialli: “Ogni Pro-Loco». Giorgio Bordin, vicepresidente del Comitato Hospital gruppo locale di alpini si è mobilitato per raccogliere fondi dopo Piccole Figlie, nonché direttore sanitario dell’ospedale ha ringra- le calamità dell’autunno scorso; in svariati casi il sostegno è sta- ziato tracciando il quadro della situazione: «Dal giorno successi- to rivolto ai paesini della Lunigiana, duramente colpiti e spesso vo l’alluvione sono cominciate ad arrivare offerte di ogni tipo per dimenticati. Ma anche qui a Parma, nel quartiere Montanara, sostenerci: dal volontariato di pura manovalanza alle donazioni. sono state molte le strutture colpite: questa è la prima offerta che Per questo motivo abbiamo formato un Comitato per accogliere viene dagli alpini e non è detto che sia l’ultima”. in modo trasparente e organizzato tutte le forme di donazione.

47 VITA DELLE ASSOCIAZIONI In soccorso degli alluvionati dell’Ottobre 2014 ANGELI DEL FANGO AL MONTANARA a cura di Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani

Il giorno 17 ottobre 2014 siamo andati a Parma per aiutare i volontari e i mi- Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii, liti della Protezione Civile a ripulire dal fango i quartieri colpiti dall’alluvione. e vidi che nel servire c’è gioia.” Siamo partiti da Pellegrino nel primo pomeriggio, accompagnati dall’educatri- (Rabindranath Tagore) ce Emanuela Motta ed abbiamo raggiunto la coordinatrice Graziella Serventi nel quartiere Montanara, dove era stata allestita la base operativa dei volontari. “La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra Dopo esserci cambiati i militi ci hanno fornito i guanti da lavoro, per poi ac- preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.” compagnarci nelle vie della zona alla ricerca di case nelle quali il nostro aiuto (Albert Einstein) poteva essere utile: il luogo dove ci siamo fermati è stato il centro sportivo, che nei giorni precedenti era stato completamente allagato. I militi ci hanno raccontato di avere recuperato alcune persone addirittura con il gommone, dal momento che il livello dell’acqua era molto alto. Non avevamo portato con noi vanghe o altri attrezzi, ma ci siamo uniti ad un gruppo di ragazzi un po’ più grandi che ne avevano diversi. Nonostante la scarsa conoscenza reciproca abbiamo collaborato bene per l’obbiettivo comune, e pensiamo che in tutti i gruppi di lavoro, in particolare quelli di volontari, bisognerebbe fare in questo modo: cercare di venirsi incontro e di lavorare uniti, magari appianando le differenze di opinione. Verso le 18 siamo ripartiti alla volta di Pellegrino, con sosta gelato. È stata una bella esperienza, che non può essere compresa se non è vissuta dal vivo: era la prima volta per noi e, senza retorica, abbiamo conosciuto un nuovo valore, quello di aiutare, di “avere cura di ogni persona” (Papa Francesco). Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani Centro di aggregazione giovanile di Pellegrino Parmense

Dirige un importante ristorante a Basilea FRANCO RICCARDI,

UN CARO AMICO CHE NON CI HA MAI SCORDATO a cura di Pilar Mazzaschi

dove restò per 45 anni. Nel maggio del 1975 Franco si sposò con Monica Paolucci che lo lasciò nel 2009 a cau- sa di una brutta malattia. Franco ha molti amici in Italia nel mondo calcistico; è stato accompagnatore del Basi- lea a Verona, e Varese; ha conosciuto Facchetti, Gentile, Eusebio. Facchetti lo portò a visitare gli stabi- limenti della Ferrari. L’altra grande passione di Franco è la musica lirica. Insieme all’amica Paola Sanguinet- ti, “soprano che gira il mondo cantando con Bocelli,” come la definisce lui, ha organizzato diversi eventi di beneficenza come il concerto per l’alluvione d’Alba, il terremoto di Assisi, per il Comune di Nus in Val d’Aosta raccolse 100.000 Franchi utilizzati per comprare un pul- mino per la scuola ancor oggi funzionante. Ha fatto due Il 30 ottobre del 1939 nasce a Mariano a Casa Perfetto concerti con la fondazione Pavarotti e ha portato a Basi- Franco Riccardi, un caro amico emigrato nel maggio del lea Nicoletta Pavarotti e sua figlia, ha organizzato feste 1957 verso la Svizzera, come tanti in quel periodo sto- al parco Claramatte con musica lirica in favore dei bam- rico. Andò inizialmente a Engelberg per fare la stagione bini malati di cancro. Anche se è via da tanti anni Franco invernale come lavapiatti e portiere, entrò subito in sim- ha sempre nel cuore le sue origini, ogni anno organizza patia al proprietario dell’albergo che lo prese sotto la sua un concerto lirico anche a Pellegrino e da qualche anno ala paterna Lo fece iscrivere alla scuola alberghiera di ci aiuta ad organizzare il concerto in apertura della Fiera Lucerna, una delle migliori di tutta la Svizzera. Termi- del Parmigiano Reggiano. Insieme al Coro Il Pellegrino nata la scuola, e i vari tirocini, dette l’esame da cuoco e fa esibire noti cantanti lirici per regalarci una serata de- trovò un posto a Basilea. Dopo 5 anni comprò il locale gna dei migliori teatri. 48 VITA DELLE ASSOCIAZIONI Festeggiati i Cento Anni LEONTINA DALLA GHIRARDA, UNA VITA A CAVALLO DI DUE SECOLI A cura di Claudio Barilli Mondiale. Perse purtroppo la vita il 7 Giu- gno 1916 sul Monte Magnabosco nei pressi di Asiago. Una vita iniziata subito in salita quella di Leontina che fin da giovane impa- rò e si applicò alla attività di magliaia, che sarebbe diventata la professione di sempre. Con la gioventù venne anche l’amore con l’incontro con Ermes Parmigiani, anch’egli classe 1915. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Ermes venne chiamato alle Armi arruolato nel Corpo degli Alpini nella Brigata Julia. I due giovani decisero comunque di contrarre matrimonio, avvenu- to per procura nel 1940. Dopo il rientro a Pellegrino per un breve periodo di licenza, Ermes venne inviato sul fronte russo, dove purtroppo risultò disperso durante la ritira- ta. Una vita quindi di grandi dolori quella di Leontina, affrontata con coraggio, passata in semplicità con l’abnegazione per il lavoro e nell’aiuto e nella cura dei parenti stretti. Leontina Dalla Ghirarda, nella sua bella Felice di avere raggiunto il bel traguardo di e accogliente casa di via Vittorio Bottego, cento anni, festeggiato in famiglia con il ca- recante la pergamena consegnata lore dei parenti e degli amici più cari. per l’occasione dal Comune di Pellegrino, Con l’occasione del compleanno di L’11 Giugno scorso ha varcato il secolo di Leontina Dalla Ghirarda, la redazio- vita Leontina Dalla Ghirarda, classe 1915, ne comunica che sul prossimo nu- pellegrinese doc, la quale prosegue e aumen- mero sarà sviluppata una rassegna ta la “famiglia” dei nostri concittadini che dei nostri concittadini che hanno hanno tagliato l’ambito traguardo del secolo raggiunto il traguardo dei cento anni di vita. Nata il 11 Giugno 1915, Leontina di età. Attualmente, compresa Leon- abita in via Vittorio Bottego nel Capoluogo, tina, tre sono in vita. Difficilmente insieme ai nipoti. Figlia di Massimo Dalla potremo andare oltre al periodo di Ghirarda e Maria Stronconi. La famiglia ol- meccanizzazione della Anagrafe Co- tre a Leontina ebbe altri quattro figli: De- munale. Chiediamo quindi già da ora solina, Carla, Giovanni ed Ennio. Il padre alle famiglie interessate di contattar- Massimo classe 1885, soldato, arruolato ci per fornire foto, materiale e storie nel 77° fanteria partecipò alla Prima Guerra da poter documentare e raccontare. 49 50 Ad una anno dalla scomparsa RICORDO DI GIORGIO VOLPI a cura di Maria Grazia Intini e Alberto Ghiozzi

Settimane fa a casa sua mi è capitato di prendere in mano un bel libro biliere, quando misi per la prima volta il piede dentro il suo mobilificio di foto di Giorgio Volpi preparato dalla sua adorata nipotina Pamela; all’ingresso del paese. All’entrata del negozio vi era il proiettore del e ho ripassato la vita di Giorgio. Io ho conosciuto Giorgio come mo- cinema, che mi incuriosì. E la storia di Volpi è stata una lunga ( ma non abbastanza!) storia quasi cinematografica. Nell’album vi sono le foto delle nostre famiglie, foto ingiallite in bianco e nero, le foto del fotografo del paese e ci si immagina la vita prima e dopo la guerra e poi foto a colori sempre più brillanti…Ecco Volpi ragazzo giovane e sorridente a Varano Melegari, dove era nato nel 1938; Volpi giovane

Giorgio in compagnia dei genitori. Il padre Aderito. Giorgio, calciatore 51 e le sue valli. Poi il ragazzo Volpi in moto; ci raccontava che una volta veniva da Parma dove era andato in moto al ritorno era caduto sulla neve 27 volte. E da allora basta moto! Un’altra volta aveva rubato il foglio con il discorso scritto dalla tasca della giacca dal Sindaco di Va- rano di allora, il quale si era subito inceppato, non essendo un grande oratore a braccio: “Siamo qui riuniti in questa festevole festa di questo festante paese…” e poi ancora: “Siamo qui in festa in questo festevole paese …”. Giorgio amava scherzare: e i racconti di Volpi li stavamo ad ascoltare come si ascolta un grande attore. Oppure il suo ritratto del contadino sopra Varano che comprava le uova a 1 e le vendeva a 0,90 perché guadagnava “nella moltitudine”. Ecco, sfogliando l’album delle foto, Volpi in tuta sportiva azzurra del Pellegrino Calcio. Volpi è stato un grande sportivo nel cuore e appassionato di calcio e avrebbe voluto ancora i giovani del Pellegrino, di cui fu a lungo Presidente, Giorgio, sull’amata moto battersi con le casacche azzurre in terza, in seconda e in prima ca- tegoria. Li avrebbe voluti in serie A come la sua Juventus di cui era calciatore su un campo spelacchiato e dietro il castello di Varano. Ecco i genitori di Giorgio: la mamma Elvira, il papà Aderito in divisa con la gavetta. Volpi bambino tra i nonni. Foto di un altro secolo. E poi era venuto a Pellegrino nel 1963. Giorgio Volpi amava Pellegrino

Silvana e Giorgio con Benedetta Mazza in occasione della “Settimana dei piaceri della carne” - 2011

grande tifoso! Il bello di Volpi è che non ha mai smesso di sognare. Era stato anche un bel giovane nell’Italia del boom e le serate quando Salsomaggiore era una cittadina termale piena di mondanità lo ave- vano visto protagonista: una volta aveva sferrato un pugno a Luciano Salce, il regista, che si era ingelosito perché Miranda Martino, allora famosa sciantosa, gli preferiva Volpi! Fu un bravo artigiano e bravo commerciante e gestore di cinema e di ballabili; mitico il periodo più avventuroso della sua vita quando fu costruttore di mobili ma anche di casse da morto, e quindi improvvisato impresario di pompe funebri! Ci raccontava di un suo cliente, un morto a cui lui muoveva le braccia come fosse un burattino. E i parenti che non sapevano se piangere o ridere … Ma nel suo lavoro è stato un uomo di successo: quante cuci- ne, quante sale da pranzo, quanti salotti, quante camere e camerette da letto portano la firma di Giorgio Volpi. Le progettava, le trasporta- va, le installava sempre in moto per la montagna e per la provincia e non solo, con il suo camion bianco dove erano state disegnate due furbe volpi che si affacciavano dall’insegna. Volpi elegante: amava indossare indumenti vivaci, pantaloni rossi, bei maglioni. Tanti viaggi con l’amata Silvana, a Londra con gli emigranti, sulle spiagge dei tro- pici e sempre molto vicino, ma a distanza di sicurezza, a belle creole seminude. Non si smentiva mai Giorgio! Sempre presente ad animare negli anni, come ospite d’onore, i vari Dinner & Dance della Comunità dei Pellegrinesi a Londra. E sempre sorridente anche attraverso le grandi tempeste e tragedie della sua vita. Per il suo paese di adozione Volpi voleva di più, non accettava la decadenza e si faceva un onore Festa dei pellegrinesi a Londra anno 2011 e un onere di organizzare al meglio le Feste più importanti come la Festa del Formaggio Parmigiano-Reggiano di Montagna, quando ri- 52 usciva a dare il meglio di se’ nel coinvolgere quante più persone, più famiglie, più associazioni più artigiani nell’organizzazione: e la Festa con Volpi riusciva! Volpi con Benedetta Mazza quarta a Miss Italia durante la serata a Pellegrino in occasione della mitica Settimana dei Piaceri della Carne. Volpi era stato referente di Miss Italia e non era insensibile al fascino della bellezza. Alla serata di Miss Italia Volpi, gran cerimoniere, elegantissimo, vestito di bianco e Presidente della Giuria. Era nel suo ambiente tra gente allegra, la sua musica, la gente di Pellegrino in Festa, conosceva tutti i cantanti degli anni 60 e tutte le orchestre di liscio! A distanza di quasi un anno tutti qui a Pellegrino si sentono orfani del grande Giorgio e manca tanto il suo sorriso. Ora, quando passiamo davanti al cimitero lo salutiamo sempre. Ce ne ricordiamo spesso per- chè quando guardiamo in alto tra le nuvole il cielo azzurro in Aprile o Maggio ci ricordiamo di Giorgio Volpi, che aveva gli occhi dello stesso colore. (NOTA DELLA REDAZIONE). Il primo numero della Voce di Pel- legrino, uscito nel 2012, fra gli altri, vide un cospiquo contributo elargito dalla Ditta Giorgio Volpi, che ci ospitò presso la sua at- tività e assecondò con entusiasmo il presente progetto. Anche Giorgio e Silvana sono da annoverare fra i soci fondatori de la Voce di Pellegrino. La generosità e sensibilità di Giorgio è dimo- strata anche dalle visite che egli effettuava ogni anno il giorno di Natale presso la casa Corsini portando con se un dono per ogni degente. Da ricordare anche l’allestimento della camera mortua- ria presso tale struttura, ricevendo da parte di Aurora Domus, un ringraziamento ufficiale.

Qui a fianco, Giorgio con il figlio Paolo, prematuramente scomparso, in occasione del suo matrimonio

Una bella foto in occasione di una visita alla Tenuta Carrisi con l’amico Albano 53 54 RICERCHE STORICHE- cap.5 Esercitò la sua preziosa attività fra la fine dell’800 e gli anni ‘30 L’OPERA DEL MEDICO EUGENIO CONTI (1) a cura di Alberta Lusignani due poderi: Casa Galli e Casa Baratta (quest’ultima nei pressi di Miano). Eugenio si laureò in Medicina e Chirurgia a Par- ma nel luglio 1891 con il massimo dei voti . Venne nominato assistente della Clinica Chirurgica Propedeutica dell’Università di Parma, allora diretta dal Professor Ambrogio Ferrari. Fre- quentò la scuola di Applicazione di Sanità Militare a Firenze ottenendo il grado di tenente medico. Negli anni successivi egli fu costretto a lasciare la appena intrapresa carriera universi- taria, non sufficientemente remunerativa, per onorare i debiti contratti da uno zio sacerdote, don Marco Conti. Lo zio infatti, destinato alla carriera ecclesiastica dal padre, era arciprete in Cella di ma amava frequentare con assiduità i salotti di Parma. La vendita di Casa Baratta non bastò a coprire i debiti, spesso non documentati da scritti, ma vantati a voce da diversi creditori. Eugenio vinse la condotta medica di Pellegrino Par- mense dove per due anni era stato medico condotto supplen- te il fratello Angelo. Qui si muoveva a cavallo ed il suo arrivo nei piccoli borghi veniva segnalato dal suono delle campane. A Pellegrino istituì il Pellegrosario Umberto I, per la cura degli indigenti affetti dalla grave forma di ipovitaminosi; tale attività è documentata in alcune sue pubblicazioni. Ricevette attestazio- ni di elogio sia dai suoi professori universitari che dalle autorità civili dell’epoca. Nel 1906, per “particolari benemerenze” venne nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Raggiun- Il mezzo di locomozione per raggiungere le località più recondite, ta l’età pensionabile si ritirò a vita privata a Casa Galli dove stante la viabilità di allora, un tempo, era rappresentato morì nel febbraio del 1934 per neoplasia del cavo orale. Dei dal cavallo come in questa foto relativa al Medico Eugenio Conti quattro figli di Pietro Conti: Eugenio, Angelo, Maria e Albertina Eugenio Conti nacque a Zeri di Pontremoli il 19/6/1865 da Pie- solo questa ultima si sposa (con il proprietario Afro Bernini di tro e Domenica Petriccioli, primo di quattro figli. La famiglia, con Tabiano); da queste nozze nascono tre figli: Carla, Marco e l’intento di permettere ai due figli di studiare a Parma, si trasferì Gisella a ciascuno dei quali spetterà un podere; quello di Casa nel 1878 a Varano Marchesi (PR) nelle cui vicinanze acquista Galli è attualmente delle tre figlie di Gisella. Gazzetta di Parma Varano Marchesi

55 RICONOSCIMENTI RICEVUTI DAL DOTTOR CONTI

4 Maggio 1896. Lettera di Benemeranza 3 Agosto 1901. Lettera di Benemeranza dalla Prefettura di dal Sindaco Odoardo Feci Parma per l’istituzione del Pellagrosario e per l’opera svolta

56 21 Agosto 1903. Lettera di compiacimento inviata dalla Prefettura al 15 Febbraio 1906. Attestato di nomina Sindaco di Pellegrino recante l’elogio ricevuto dal Dott. Conti a Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia dal Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio RICERCHE STORICHE- cap.3 Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense “Monsignor Angelo Micheli” - Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone -

Paolo Spotti e l’emblema: un legame indelebile ed eterno STORIA DELLO STEMMA GENTILIZIO DEL COMUNE (Cap. 2) a cura di Claudio Barilli

ne documento dell’accordata grazia al Comu- ne concessionario. Perciò, in virtù della Nostra Autorità Reale e Costituzionale, dichiariamo spettare al Comune di Pellegrino Parmense, in provincia di Parma, l’uso di un particolare stem- ma civico, miniato nel foglio qui annesso, che è d’argento al pellegrino passante sulla campagna erbosa, ed avviato verso una chiesa uscente dal fianco destro dello scudo, il tutto al naturale. Lo scudosarà sormontato dalla corona del Comune. Comandiamo poi alle Nostre Corti di Giustizia, ai Nostri Tribunali ed a tutte le Podestà civili e militari, di riconoscere e di mantenere al Comu- ne di Pellegrino Parmense i diritti specificati in Con il presente articolo completiamo la storia del- queste Nostre Lettere Patenti le quali saranno la assegnazione dello stemma gentilizio al Comu- sigillate col nostro Sigillo Reale, firmate da Noi ne di Pellegrino Parmense di cui abbiamo iniziato e dal Nostro Ministro Segretario di Stato per gli a parlare nel numero precedente. Nel frattempo Affari dell’Interno, Presidente del Consiglio dei presso l’Archivio storico comunale abbiamo recu- Ministri, e vedute dalla Consulta Araldica. perato grazie alla paziente e attenta ricerca di Pa- Date a Racconigi, addì’ quattordici del mese di olo Spotti il documento ufficiale trasmesso dal Re settembre, dell’anno millenovecentosei, settimo d’Italia Vittorio Emanuele III al Comune di Pel- del Nostro Regno, a firma del Re Vittorio Ema- legrino Parmense e firmato in data 14 Settembre nuele III. Millenovecentosei. Si tratta di una “lettera” assai In occasione della conclusione della nostra ricerca elegante su carta intestata del Re d’Italia con a la redazione ha deciso di produrre apposita stampa margine i timbri regali. La “comunicazione“ recita allegata quale inserto della Voce di Pellegrino nu- testualmente. mero III anno 2015. La stampa è leggermente inte- “Vittorio Emanuele III per grazia di Dio RE grata e modificata e resa nella forma di “documen- D’ITALIA” to da conservare”. La copia della “lettera del Re” “Ci piacque, con Nostro Decreto del ventuno riporta infatti alla 3° pagina, dove nell’originale si giugno millenovecentosei, concedere al Comu- trovava uno spazio completamente bianco, lo stem- ne di Pellegrino Parmense (Parma) l’uso di ma gentilizio del Comune di Pellegrino Parmense. particolare stemma civico. Ed essendo stato il Completano la quarta pagina alcune foto identifi- detto Nostro Decreto registrato, come avevamo cative del nostro Comune. Pensiamo di avere fatto ordinato alla Corte dei conti e trascritto nei re- cosa gradita a tutti coloro che amano Pellegrino o gistri della Consulta Araldica e dell’Archivio desiderano conoscerlo meglio o che avranno occa- di Stato in Roma. Vogliamo ora spedire solen- sione di approcciarsi alla nostra rivista.

57 SOPRA: La prima pagina della custodia all’interno della quale è conservata la “lettera” di comuni- cazione al Comune di Pellegrino Parmense di conferimento dello Stemma Gentilizio da parte del Re d’Italia Vittorio Emanuele III datata 14 Settembre 1906. Il do- cumento è conservato presso gli archivi comunali.

DI FIANCO: Attestato conferito al Comune di Pellegrino dalla So- cietà di Solferino e San Martino 58 VITA E OPERE DI MONSIGNOR ANGELO MICHELI - cap.2 Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense “Monsignor Angelo Micheli” - Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone - LA MINIERA DI RIGOLLO (PELLEGRINO PARMENSE)

Gentilissimo, “La Miniera di Rigollo (Pellegrino Mi è gradita l’usanza di inviare in occorrenze nunziali un saluto e un augu- Parmense) “ fu scritta da Monsi- rio. Colgo pertanto quest’occasione per presentare a Lei sig. Maestro venu- gnor Angelo Micheli, arciprete di to dalle Alpi Apuane per svolgere a Rigollo, l’opera sua altamente benefica, Pellegrino Parmense, nel 1935 e e alla gentilissima signorina a cui oggi giura fede come felice auspicio, due pubblicato tramite la Tipografia La pagine della miniera di Rigollo, che ho stillate dopo una visita alle località “I Commerciale di FIDENZA. Rap- Caselli“ e alla ”Casa del Gobbo”. Ho rubato così l’infaticabile Don Eugenio presenta la pubblicazione n. 99 di Nicoli, rettore di Rigollo, nostro comune amico il suo piano di battaglia, che un serie denominata Biblioteca del- servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso la “Giovane Montagna“. Fu scritto nei nostri monti. Il Signore la conservi a lungo felice nel seno della nuova in occasione delle Nozze Fecondi famiglia, ed operoso continuatore di bene. – Ramelli e da Rigollo porta la data, Pellegrino Parmense, 27 Settembre 1935-XIII. presumibilmente delle nozze XXX settembre MCMXXXV. Mons. ANGELO MICHELI Al maestro ALFREDO FECONDI Rigollo

Dopo che nel numero precedente della VOCE abbiamo cercato di rico- struire la esperienza sacerdotale e umana di Monsignor Angelo Micheli, incentrata soprattutto nel suo impegno di Arciprete di Pellegrino Par- Nota storica mense, ripresa in parte anche nell’articolo sulla Chiesa di San Giuseppe I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo (Rigollo e Pozzolo) non furono contenuto in questa pubblicazione, iniziamo con la presente uscita a mai conosciuti. Al tempo del ministro Du-Tillot (1749-1771) di Filippo e riportare uno alla volta gli scritti del Monsignore. In prevalenza erano Ferdinando Borboni duchi di Parma, vennero attivate solo le miniere del di breve stesura e spesso rappresentavano pubblicazioni tese, in occasio- Micone di Fornovo Taro e di Bergotto di Berceto. Archivio Storico Parmense ni straordinarie, come più volte ricordato, a raccogliere fondi al fine di – Nuova Serie, Vol. XXII, pag.265). chiudere le spese per la costruzione o l’abbellimento della Chiesa di San Nel 1853, il ministro delle Finanze degli Stati Parmensi con Atto Sovrano del Giuseppe, cui al Monsignore era toccato l’onere di riprendere il progetto 20 maggio incaricò il prof. Andrea Piroli di percorrere il territorio degli Stati lasciatogli in eredità dai precedenti parroci, che si erano susseguiti fin Parmensi, e più particolarmente la parte montuosa, affine di investigare, da inizio secolo nella Parrocchia. Dall’insieme straordinario delle opere riconoscere i luoghi né quali esistono giacimenti di sostanze minerali, e pubblicate (quasi nel numero di 40) Monsignor Angelo Micheli lasciò ne dava avviso alla Podesteria di Pellegrino, per fornirgli tutte quelle no- in dote alla nostra Comunità una rara disamina storica, economica e tizie e quell’assistenza di cui potesse abbisognare per meglio adempiere sociale. Una preziosissima rassegna vista la rara documentazione scrit- alle incombenze a lui affidate. (Archivio Comunale di Pellegrino – Incarto ta presente negli archivi e nella storia del nostro Paese. Un valore che Miniere). tramite la VOCE vogliamo di volta in volta rinnovare e divulgare alla Nel 1860, il ministro Corsi dell’Agricoltura da Torino inviava una circolare cittadinanza e a tutti coloro che avranno occasione di leggere il nostro in data 20 Luglio, all’Intendente Generale della Provincia di Parma per la giornale. Per dirla con parole di Monsignor Angelo Micheli “(…) che statistica delle miniere della provincia. Alla circolare rispondeva il Podestà servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso dichiarando che le miniere del Comune si componevano : nei nostri monti (…)”. E per noi, “ i lontani “ citati, siamo noi stessi, 1) Miniera breccia forte a grandi elementi nelle possessioni Fratta dottor raggiunti dopo 80 anni dalla pubblicazione di questo scritto. Baldassare, Pettenati Giuseppe, Rosazza Giuseppe, poste a Mariano, a (LA REDAZIONE.) Varone e alla Silva di Pellegrino. 2) Pietra cote, ai Montanari di Varone. 3) Acqua minerale, in vicinanza di Pellegrino Parmense, sulla sponda sini- stra dello Stirone, nel fondo Fornace. Questa sorgente esiste ancora, co- perta da un piccolo strato di terreno. Detta sorgente è detta del Pellegrino, (A.Brian. Guida dell’Appennino parmense, pag. 38. Casa battei parma) è di natura chimica ferruginosa fresca, che serve ai convalescenti e agli infermi di anemia. Il relatore aggiungeva : “Questa sorgente ferruginosa produce sulle pietre una patina di ossido o solfato di ferro e dà un odore ingrato. (Archivio Comunale c.s.). *** I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo, a Pozzolo ed a Rigollo, ven- nero scoperti solo nel 1922 da M.R. Don Nicoli Eugenio, rettore di Rigollo (Provincia di Parma – Diocesi di Piacenza) dopo lunghe ricerche ed esca- vazioni mediante due gallerie di metri sessanta, ottenendone dal Ministero dell’Agricoltura nel 1923, la facoltà di ricerche con buoni risultati.

59 60 CON DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 11 MARZO 2015 L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA ISTITUITO IL RICONOSCIMENTO DI CIVICA BENEMERENZA DENOMINATO “San Giuseppe d’Oro” A cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi LE LINEE GUIDA DI CONFERIMENTO DELLA LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO CIVICA BENEMERENZA. PREMESSO che l’Amministrazione comunale ritiene Destinatari: Persone, Enti, Associazioni che si siano di- opportuno segnalare alla pubblica considerazione l’im- stinti nel campo delle scienze, delle lettere, dell’industria, pegno di tutto coloro che, con opere e azioni di alto del lavoro, dello sport, dell’assistenza o atti di coraggio o profilo morale, si siano distinti nel campo, sociale, cul- di abnegazione, in nome dei valori di umanità e solidarie- turale, economico, sportivo, artistico e letterario, oltre tà. Onorificenze : le onorificenze del Comune di Pellegrino a tutti coloro che si siano distinti per la loro attenzione Parmense per le civiche Benemerenze assumono le seguenti agli altri o per atti di coraggio e di abnegazione civica forme e non devono superare ogni anno il seguente nume- che abbiano giovato all’intera comunità del Comune ro complessivo: N. 01 SAN GIUSEPPE D’ORO consisten- di Pellegrino Parmense, elevandone il prestigio; RI- te in una pergamena contenuta in cornice pregiata recante TENUTO quindi di conferire solennemente, in conco- lo stemma del Comune di Pellegrino Parmense con annessa mitanza della festa del Santo Patrono che ricorre il 19 medaglia d’oro pure recante lo stemma del Comune mede- marzo, speciali riconoscimenti annuali destinati a pre- simo. In detta pergamena oltre alla generalità / nominativo miare gli Enti, le Associazioni o le persone che si siano della persona / Ente al quale è destinata sarà sintetizzata la particolarmente distinti nei campi e nelle attività come motivazione. Oltre al conferimento principale la commis- sopra indicate; CONSIDERATO di dover prevedere sione potrà assegnare ulteriormente in tale occasione fino che le proposte di concessione delle civiche beneme- a: N. 02 targhe in argento raffiguranti San Giuseppe. N. renze, contenenti le motivazioni e gli altri elementi utili 03 attestati di civica benemerenza (pergamena).In casi par- alla loro valutazione, possano essere inoltrate dal Sin- ticolari la benemerenza può essere conferita alla memoria. daco, dai Consiglieri, dagli Assessori comunali, nonché Proposte di concessione: Le proposte di concessione conte- da Enti e dai singoli cittadini che, per loro conoscenza nenti le motivazioni e gli altri elementi utili alla loro valu- diretta, siano in grado di segnalare i soggetti ritenuti tazione possono essere inoltrate dal Sindaco, dai consiglie- meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti me- ri, dagli assessori, nonché da enti e dai singoli cittadini che, diante civica benemerenza; la segnalazione della perso- per loro conoscenza diretta, siano in grado di segnalare i na, dell’Ente o associazione, dovrà essere corredata da soggetti ritenuti meritevoli di essere pubblicamente ricono- una breve biografia o da una relazione che costituisca sciuti mediante civica benemerenza. La segnalazione della il motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le se- persona, dell’Ente o Associazione, dovrà essere corredata gnalazioni dovranno pervenire all’amministrazione per da una breve biografia o da una relazione che costituisca il l’anno in corso entro il 15 Marzo; per gli anni a venire motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le segnala- entro il 15 Febbraio, come da regolamento allegato. RI- zioni dovranno pervenire all’amministrazione entro il 15 TENUTO inoltre di istituire un’apposita Commissione Febbraio di ogni anno. Conferimento: il conferimento delle per la valutazione delle proposte che perverranno nei civiche benemerenze è deliberata dalla Giunta comunale termini previsti come sopra indicato; ACQUISITI i pa- entro il 28 Febbraio di ogni anno. Per l’anno corrente di reri allegati, richiesti e favorevolmente espressi sulla istituzione viene fissata la data del 15 Marzo 2015 quale suindicata proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. scadenza delle approvazioni connesse con l’atto istitutivo e 49 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267; Con voti favorevoli con il presente regolamento. L’ammissibilità delle proposte unanimi e palesi, DELIBERA 1) di approvare le linee pervenute e il numero delle civiche benemerenze da attri- guida per il conferimento delle civiche benemerenze buire sarà valutata dalla Commissione all’uopo costituita. nel testo allegato facente parte integrante e sostanziale La Commissione è composta da: Il Sindaco che la presiede. I restanti componenti della Giunta comunale. I capogruppo del presente atto; 2) di istituire la commissione per la di maggioranza e della/e minoranza/e consiliare. Cerimo- valutazione delle proposte al fine di segnalare i soggetti nia di conferimento: le civiche benemerenze sono conferi- ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti te solennemente dal Sindaco in occasione della ricorrenza mediante civica benemerenza. INOLTRE RISCON- della festa del Santo Patrono di Pellegrino Parmense San TRATA l’urgenza di dover provvedere in merito; Con Giuseppe ricorrente il 19 marzo di ogni anno se cadente voti favorevoli unanimi e palesi, DELIBERA di dichia- in data festiva o prefestiva oppure il sabato o la domenica rare, con separata votazione unanime, il presente atto successiva e verranno iscritte con un numero progressivo immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, quar- su un apposito “Albo” dei benemeriti. to comma, del T.U. 267/2000. 61 Nel Giorno del Patrono IL PREMIO SAN GIUSEPPE D’ORO 2015 ASSEGNATO AL NOSTRO ILLUSTRE CITTADINO DOTTOR ETTORE BRIANTI

Pubblica presso la Unità Sanitaria Locale di Borgo . Ha successivamente ottenuto la Specializzazione in Allergolo- gia presso la stessa Università nel 1983. Nel periodo 1984-85 ha operato in qualità di Medico Interno presso l’Unità INSERM 64 Ospedale TENON di PARIGI. Nel periodo 1988-1991 è sta- to promosso Medico con posizione funzionale di Assistente con Attività Clinica Ospedaliera presso la Divisione di Medicina Ge- nerale presso l’Ospedale di Fidenza, passando successivamente con lo stesso ruolo presso il Reparto di Medicina Interna presso l’Ospedale di . Nel 1993 ha ottenuto presso l’Università agli Studi di Parma una ulteriore Specializzazione in Medicina Interna. Nel 2003 è stato nominato Coordinatore del Gruppo Aziendale di Riordino e Promozione dell’Attività di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Azienda Unità Sanita- ria Locale di Parma. Dal 2003 al 2005 è stato Responsabile del Progetto Qualità per l’Azienda unità sanitaria Locale di Parma. Nel periodo 2000 fino al 2006 è stato Direttore del Dipartimento Cure Primarie del Distretto Valli del Taro e del Ceno. Nel 2005 assunse ruoli di rilievo all’interno del Distretto Taro Ceno di- venendone Direttore con incarico a rappresentare e governare il Distretto al fine di garantirne la missione assumendosi l’incarico Per l’anno 2015 il Premio è stato conferito al Dottor Ettore di responsabile della delegazione trattante di parte pubblica nelle Brianti. Ecco una breve scheda recante le motivazioni persona- trattative negoziali con le organizzazioni sindacali. Nel 2006- li e professionali che stanno alla base del conferimento. Ettore 2007 ha ottenuto la qualifica di frequenza al Corso di Perfezio- Brianti è nato a Parma il 25.02.1954. E’ stato Sindaco del nostro namento Direzione Gestionale delle Strutture Sanitaria.. Nel Comune dagli inizi degli anni ’80 fino al 2004, ricoprendo nu- 2008 ha lasciato il Distretto Sanitario Valli Taro e Ceno essendo merosi incarichi amministrativi connessi con l’incarico da Sin- stato nominato al prestigioso incarico di Direttore Sanitario della daco. Nel 2004 fu nominato Assessore nella Giunta presieduta Azienda Sanitaria Locale di Parma, incarico attualmente ricoper- da Carlo Berni della gloriosa Comunità Montana delle Valli del to. Successivamente nel periodo 2010-2012 è stato Coordinatore Taro e del Ceno. Negli anni da Sindaco di Ettore Brianti Pelle- della Commissione sanità Pubblica AVEN. Dal 2012 a tutt’oggi grino ha visto sorgere le opere pubbliche principali che costitu- è Coordinatore della Commissione salute Mentale e Dipendenze iscono servizi essenziali per il Paese. Qui ne ricordiamo qual- patologiche AVEN. Dal 2013 a tutt’oggi è Docente presso l’Uni- cuna : Casa Protetta, Ristrutturazione e destinazione a Ostello di versità agli Studi di Parma presso la Scuola di Specializzazione San Francesco, Poligono di Tiro, Sede dell’Assistenza Pubblica di Igiene e Medicina. E’ Autore di 110 pubblicazioni scientifiche oltre la miglioramento complessivo della viabilità dell’intero negli ultimi cinque anni. Al Dottor Ettore Brianti vanno le con- territorio comunale. Dopo gli studi Superiori ottenne la Laurea gratulazioni della Commissione designatrice del conferimento in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma nel 1980. del Premio San Giuseppe d’Oro. Nel periodo 1980-1988 ha operato in qualità di medico interno Universitario prestando Attività Clinica Ospedaliera presso la Clinica Medica e Nefrologica dell’Università agli Studi di Par- ma. Nel periodo 1982 – 1983 ha operato in qualità di Medico nel settore Erogazione di Servizi sanitari in Area Igiene e sanità

62 SETTANT’ANNI DI LIBERTÀ IL 25 APRILE, UNA RICORRENZA STRAORDINARIA a cura delle Associazioni Combattentistiche IL DISCORSO DEL SINDACO IN OCCASIONE DEL 25 APRILE 2015 “Autorità civili e militari, combattenti della guerra di Libera- vrebbe essere sempre, quello di non tradire mai questa zione, rappresentanti delle associazioni, concittadini, Don aspirazione che ci è stata trasmessa dai combattenti per la Romano, porgo a tutti voi il saluto dell’Amministrazione Libertà e dai Padri della Repubblica, soprattutto oggi che la Comunale, ringraziandovi per la vostra partecipazione alla politica è chiamata ad interpretare grandi questioni sociali, celebrazione dell’anniversario della ricorrenza del 25 aprile, come il grande bisogno di lavoro, specialmente tra i giova- che rappresenta il momento della nascita del nostro Stato ni, e l’esigenza, sempre più sentita, di mettere in relazio- libero e democratico, ovvero la conquista di quei valori fon- ne e di far dialogare le diverse identità e culture che oggi damentali su cui poggia la nostra comunità nazionale. C’è convivono nel nostro Paese dove un’immigrazione sempre un grande lascito che è nato dalla Resistenza, è sfociato più forte sta cambiando sempre più velocemente la nostra nella Liberazione ed è giunto sino a noi con i principi del- società. La Resistenza è sempre attuale perché sempre la Costituzione: è quello che ci hanno consegnato coloro attuale è la sua lezione di responsabilità civile, di politi- che hanno sacrificato la propria vita per la lotta di Libera- ca vissuta come il momento in cui si diventa responsabili zione perché hanno creduto nei valori della libertà e della delle proprie scelte, non solo nei confronti di se stessi, ma democrazia. Questo ci permette oggi di dire che non si può soprattutto nei confronti degli altri. Ricordiamoci della testi- chiedere il rispetto delle regole ai cittadini senza prima ri- monianza di coloro che hanno sacrificato la propria vita. E conoscere la libera dignità delle persone e ci permette di facciamolo con rispetto ed immensa gratitudine. Andiamo continuare ad impegnarci per costruire una società in cui allora con il nostro cuore a rendere omaggio ai combattenti tutti possano essere partecipi di una speranza collettiva di per la democrazia. Onore ai martiri della Resistenza! Viva giustizia sociale. Il principale compito della politica è, e do- l’Italia libera e unita! Buon 25 Aprile a tutti!” Emanuele Pedrazzi, Sindaco

Emanuele Pedrazzi tiene il suo primo discorso in occasione del 25 aprile da Sindaco LIBERTÀ, una poesia di PAUL ELUARD Sui miracoli notturni Sui quaderni di scolaro Sulle immagini dorate Sul pan bianco dei miei giorni Sui miei banchi e gli alberi Sulle armi dei guerrieri Le stagioni fidanzate Sulla sabbia, sulla neve Sulla corona dei Re Scrivo il tuo nome Scrivo il tuo nome Scrivo il tuo nome Libertà Su ogni pagina che ho scritto Sulla giungla ed il deserto (Paul Eluard) Su ogni pagina che è bianca Sui nidi le ginestre Pesia letta da Sasso, sangue, carta o cenere Sulla eco dell’infanzia VITTORIA BARABASCHI Scrivo il tuo nome durante la cerimonia Scrivo il tuo nome del 25 Aprile 63 IL TRIBUTO PARTIGIANO E CIVILE ALLA LOTTA DI LIBERAZIONE a cura delle Associazioni Combattentistiche *** Il territorio di Pellegrino in quegli anni ricomprendeva anche il Comune di Bore

PARTIGIANI CADUTI • Bellengi Eugenio • Copelli Renzo - Insignito di Medaglia d’oro al valor Militare • Dall’Asta Aldo • Fiori Mario -Insignito medaglia d’argento al valor Militare • Morini Enrico • Pasqua Aldo • Pedrazzi Giacomo • Peracchi Guerrino • Ralli Luigi • Saccò Paride • Tanzi Angiolino • Vernazza Luigi • Villanelli Macedonio • Belriguardo Valentino CIVILI CADUTI O FUCILATI • Bazzoni Aldo • Bonassera Antonio • Colombini Dante • Cunati Giuseppina • Gardini Egidio • Gorrara Giuseppe • Lori Guerino • Massera Giuseppe • Melponti Giacinto • Moruzzi Giuseppe • Peracchi Celso L’Orazione ufficiale tenuta Cippo eretto in località Careno da Giampaolo Cantoni nel 2014 in memoria dell’eccidio del partigiano • Restori Giovanni Marco Redoano nome di battaglia • Restori Giuseppe “Cengia” • Rigolli Camillo • Sabini Costante • Sabini Giovanni • Tanzi Ivo FERITI CIVILI E PARTIGIANI • Bedodi Giuseppe • Colombini Guido • Colombini Vittorio • Ferretti Antonio • Gorrara Carmelino • Lusignani Artemio • Medici Felice • Meteori Guido • Rigolli Giuseppe La sede comunale addobbata a festa 64 LA RESISTENZA CREMONESE NASCE A PIETRANERA DI BESOZZOLA a cura di Paolo Spotti (…) A Cremona già nel settembre 1943 prende corpo quasi spontaneamente, per iniziativa di un gruppo antifascista collega- to a Giuseppe Speranzini e ai comunisti, il progetto di creare un gruppo armato forma- to da cremonesi sull’Appennino Emiliano. Questo gruppo composto da Roberto Fer- retti, ufficiale di artiglieria sbandato, dal Dot- tor Menotti Screm, ufficiale di complemento sbandato, dai fratelli Arnaldo e Guido Uggeri (soldato il primo, marinaio il secondo) par- te per Besozzola, una frazione di Pellegrino Parmense, in località Pietranera. I contatti con Cremona, saltuari, avvengono con al- cuni rappresentanti dell’antifascismo cremo- nese: l’azionista Lionello Miglioli, i comunisti Marabotti, Biselli, Agosti e l’avvocato Rizzi della Democrazia Cristiana. I fatti dimostra- rono subito che un gruppo così isolato, sen- za un retroterra politico solido, privo di espe- rienze e di mezzi e in una situazione resasi estremamente difficile, non poteva non solo avere possibilità di sviluppo ma nemmeno sopravvivere. Il gruppo dovette ritornare a Cremona e limitare la propria attività semi- legale all’aiuto dato ai prigionieri di guerra evasi dai campi di concentramento per rag- giungere la Svizzera attraverso veri e propri centri di assistenza, alla raccolta di armi, all’invio dei soldati cremonesi sbandati ver- so zone di montagna del Piemonte (A Cozze - Val di Susa) dove andavano raccogliendosi i primi gruppi armati. Sono i primi passi che si muovono a Cremona, subito dopo l’8 Set- tembre: passi che porteranno, nella prima- vera/estate del 1944, alla creazione di una organizzazione militare ramificata nei centri più importanti della Provincia, alla costruzio- ne della Brigata Garibaldi “F.Ghinaglia”, ai primi tentativi organizzativi delle formazioni Matteotti e Fiamme Verdi e di alcuni gruppi di ex carabinieri legati al Partito D’Azione, e infine alla formazione di un comando unico e dello stesso Comitato di Liberazione Nazio- nale provinciale.(…) 65 CORALE POLIFONICA IL PELLEGRINO VITA DELLE ASSOCIAZIONI Po rale lifon o ica Continuano a pieno ritmo le esibizioni del nostro gruppo C

I l P CORALE “IL PELLEGRINO” el Corale Polifonica legrino a cura di Giuseppe Fortini importante è stato rappresentato dal concerto di aper- tura della 30° Fiera del Parmigiano Reggiano tenutasi il 16 Luglio. Partiamo dal Concerto di Natale; ci sono CORALE POLIFONICA state varie partecipazioni a Messe cantate ( Besozzo- IL PELLEGRINO la per la posa della croce sul campanile, San Vitale a Il Pellegrino Salsomaggiore Terme, Festa dell’Avis a Varone, Messa degli Alpini a Pellegrino); concerto per il REN al Lago Bleu; “Cori a Primavera” per il patrono di San Giusep- pe; Gita Sociale ad Albenga; Operetta a Salsomaggiore al Teatro dei Congressi; interventi a fini raccolta fon- di per la Lega Antitumori iniziativa “ Noi per loro” ( A in aprile e al Cavallo di Salso). Abbiamo poi onorato con la presenza il 25 Aprile, la celebrazioni delle Cresime in Maggio e la Madonna di Careno il 15 Anche la parte terminale del 2014 e tutto il 2015 per la Agosto. Ci siamo esibiti a Grotta alla Festa della fami- Corale “Il Pellegrino” è stato un anno di intense attività. glia interpellati da Monsignor Angiolino Melfi. Ci sia- Anzitutto da parte di noi tutti va un saluto ossequioso e di mo esibiti in numerosi altri concerti e tra i quali presso ringraziamento alla maestra Irene d’Angelo che ha suppor- la Chiesa di Roncole Verdi e al Centro Pallavicino in tato con il suo prezioso lavoro il nostro coro nella fase di ; a Fiorenzuola; a Ponte Vetrione di Varsi; alla fondazione e di crescita dei primi anni. Dal mese di Aprile casa di Cura di Serravalle in Comune di Varano Mele- infatti la Corale ha un nuovo maestro nella persona di Gre- gari. Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che parte- gorio Pedrini, al quale auguriamo un proficuo lavoro. Ri- cipano in qualità di cantanti alla Corale e in particolare cordiamo le iniziative svolte durante l’anno. L’evento più al Maestro d’organo e pianoforte Alberto Mazzoli.

In occasione della Festa della Repubblica LA CONSEGNA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA a cura di Emanuele Pedrazzi

66 Una opportunità di conoscenza e interscambio per il mondo agricolo e turistico del nostro territorio IL REN PROJECT A cura di Stefania Baratta e Simona Costa

Il nostro Comune nel 2014 è stato finanziato con fondi nell’Aprile 2016. L’amministrazione comunale ritiene europei dello Sviluppo Rurale sul progetto REN, co- si sia trattata di una ottima opportunità di conoscenza ordinato dalla Dott.sa Laura Avanzi del SERN. Nelle e arricchimento su realtà anche molto diverse dalla no- finalità del bando il progetto serve a favorire - l’inter stra. L’auspicio per il futuro è che i giovani agricoltori scambio fra amministratori locali, agricoltori, operatori vedano nei progetti UE, che vengono proposti anche di sviluppo turistico di Paesi Europei diversi al fine di dalle Organizzazioni Professionali, opportunità di dare implementare le capacità di confronto delle conoscen- un occhio al mondo esterno, vista l’avanzare progres- ze di settore. I Comuni finanziati nel progetto oltre a sivo della globalizzazione che ha ridotto le distanze e Pellegrino sono: Borgo Val di Taro, Falkoping (Sve- gli scambi rispetto al passato. La visita di Giugno delle zia), Camarinas e Villa de Cruces (Spagna), Jalashjarvi città “amiche” a Pellegrino oltre che dei rappresentanti (Finlandia), Buzet e Portole (Croazia). Il Progetto pre- del Consorzio Cooperativo Sociale Leonardo di Porde- vede uno schema generale di interscambio di conoscen- none è stato organizzato da Stefania Baratta con Simo- ze agricole, produttive, buone norme di coltivazione, na Costa e l’aiuto di Patrizia Giordani, Maria Sodani, trasformazione e commercializzazione; attività sociali Ilaria Borella, Solange Vasquez, Cristina Cartagini, Un connesse. Il progetto finanzia anche visite fra le città che ringraziamento alla Ditta Lusignani Fratelli, Caseifi- sono state organizzate a: Borgo Val di Taro (Novembre cio Berzieri, Az. Agr. Giuseppe Pambianchi, Azienda 2014), Camarinas (Marzo 2015), Buzet (Aprole 2015), Agricola Pedrazzi s.s., Corale “Il Pellegrino” e a tutti Pellegrino Parmense (fine Giugno 2015), Jalashjar- coloro che hanno collaborato. vi (Agosto 2015), Villa de Cruces (Settembre 2015), Falkoping (Ottobre 2015), Portole (Novembre 2015). I risultati finali del progetto verranno esposti e discussi alla presenza di tutti i coordinatori locali e degli ammi- nistratori dei Comuni interessati a Borgo Val di Taro

Borgo Val di Taro, meetting di coordinamento - Novembre 2014

Camarinas-Spagna, I Meeting transnazionale- Marzo 2015

Buzet-Croazia II Meeting transnazionale - Aprile 2015 67 26 - 27 e 28 Giugno 2015 LOCAL EVENTS IN PELLEGRINO PARMENSE

11 - 12 e 13 Agosto 2015 LOCAL EVENTS IN JALASJARVI - FINLANDIA

Country, where services are delivered with great sati- sfaction of citizens. Finalnd is a wealthy country with one of the highest per capita incomes in the world. It was struggled in the last two centuries to obtain self-determi- nation and managed to achieve indipendence during the second worldwar. For all these reasons we congratulade you, in rapresentance of your Country, mr. Vicemajor. We are here today to learn from your system, not for- getting that even in our Countries there are important economies and resourses. The REN PROJECT serves to create a territorial, cultural and economic exchange. To sum up, it serves the purpose to make us all citizens DISCORSO DI SALUTO PRONUNCIATO of Europe. I would like to finish by awarding you Mr. DALL’ASSESSORE BARILLI IN OCCASIONE Vicemajor and your Municipality and Mrs. Taru Patteri DELL’INCONTRO DEL REN A JALASHJARVI who has worked for Jalashjarvi at the REN PROJECT, IN FINLANDIA IL 12 AGOSTO 2015 two nameplates especially made for this occasion as a Good morning, Mr. Vicemajor; Good morning, sign of gratitude and friendship. Thank you again. Mrs. Taru; Good morning, Jalashjarvi. I greet all the people present at our Ren Project me- eting in Finland. I also greet the rappresentative of the partner towns wich are part of the project toghe- ther with us italians of Pellegrino Parmense and of Borgo Val di Taro. I bring greetings both from the Major of Pellegrino Parmense, Emanuele Pedraz- zi, and from the municipal administration of wich I am part as a concillor. First of all I am honoured to rapresent our municipality on this special occasion. We know that Finland is a great Country based a Parlamentary Governament, divided into Regions an Municipalities. Finland also is a Democratic Nation. We know that Finland is a well governed 68 VITA DELLE ASSOCIAZIONI Rifondata nel 2012 ha rinnovato gli Organi ad Aprile PRO-LOCO, UNA ASSOCIAZIONE DI CUI IL PAESE VA FIERO A cura di Claudio Barilli

La splendida gita”marina” organizzata nel 2014 Premiazione 2014 in occasione a Portovenere e alle Cinque Terre della Fiera del Parmigiano Reggiano

La Pro-loco di Pellegrino, nel mese di Aprile ni per la formazione del nuovo Consiglio per il scorso ha rinnovato i suoi organi sociali tramite triennio 2015-2018 hanno visto elette le seguenti l’Assemblea annua di approvazione del bilan- persone: Elena Bazzinotti, Filippo Collinelli, An- cio 2014 e il preventivo 2015. Un triennio mol- gela Ferrari, Simona Gardini, Patrizia Lusignani, to intenso di attività che, in piena sinergia con Roberta Mazza, Antonella Puelli, Romina Ori, il Comune, una ottima cabina di regia interna Angela Pambianchi, Paolo Pediri, Sonia Pirroni, rappresentata dal Consiglio di Amministrazione Elisa Tergolli e Fabrizia Zatorri. Il nuovo Consi- unitamente al massiccio apporto di volontaria- glio di amministrazione si è riunito successiva- to ha visto realizzarsi numerose opere struttu- mente e ha eletto i suoi organi. Fabrizia Zatorri rali funzionali alle attività messe in campo e lo (Presidente), Simona Gardini (Vice Presidente), svolgimento di una grande attività sociale unita- Angela Ferrari (Segretario), Sonia Pirroni (Teso- mente alla organizzazione di numerose e impor- riere ed economa e responsabile economico-fi- tanti manifestazioni che stanno dando lustro al nanziaria). L’ottimo lavoro del triennio scorso, il Paese di Pellegrino. Un periodo molto positivo successo di tutte le manifestazioni da inizio anno retto dalle Presidenti, Carla Eteri e Fabrizia Za- e la sfolgorante 30° Edizione della Fiera del Par- torri succedutesi alla guida della Associazione, migiano contengono tutti i migliori auspici per coadiuvate dal segretario Paolo Pediri e dalla un periodo di crescita ulteriore della Pro-loco a economa responsabile della parte economica e servizio della nostra collettivà. finanziaria e tesoriere Sonia Pirroni. Le elezio-

In occasione del Campionato L’allegro e frenetico lavoro La consegna dell’Attestato di Beneme- Regionale di Enduro organizzato all’interno della cucina renza in occasione della cerimonia della da Gianluca Pirroni 30° Fiera del Parmigiano 2015 69 Accompagnata da un grande successo di pubblico CELEBRATA LA 30 a EDIZIONE DELLA FIERA DEL PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA a cura degli Enti, delle Associazioni e delle persone protagoniste degli eventi proposti

Con il concorso di gran parte delle forze amministrative e associative operanti nel nostro Paese, si è celebrata la 30° Edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Montagna. Una edizione speciale che ha registrato una massiccia parte- cipazione, soprattutto, a causa del caldo tropicale, concentra- to al mattino, nel tardo pomeriggio e soprattutto durante le tre PRO-LOCO COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE Serate. Una organizzazione caratterizzata da un calendario Cittaslow fitto di eventi che ha richiesto l’impegno di tutti a partire dal termine della edizione precedente. Un serie interminabile di riunioni e contatti per mettere a punto una Fiera degna del a 30°, a onore di coloro che la fondarono nel 1986 e di tutti co- 30 Fiera loro che nel trentennio hanno tenuto vivo e operante l’evento. Tutto ciò facendo i debiti conti delle risorse disponibili e di quelle che potevano venire utili derivanti dalla offerta enoga- del Parmigiano Reggiano di Montagna stronomica messa a disposizione durante la tre giorni. Quindi PELLEGRINO PARMENSE un grande ringraziamento va, oltre al Comune e alla Pro-Lo- co (senza menzionare nessuno in particolare, anche perché le 16 - 17 - 18 - 19 LUGLIO 2015 persone e le Associazioni che hanno lavorato e organizzato sono ben note a tutta la popolazione) a tutti coloro che con pensieri e opere hanno, nel tanto o nel poco, collaborato e Consorzio del dato il loro contruibuto ad una splendida edizione che si è Parmigiano Reggiano conclusa alla mezzanotte della Domenica 19 Luglio 2015 nel migliore dei modi. Uno splendido spettacolo di fuochi d’ar- tificio che ha dipinto a Festa il cielo di Pellegrino. Di seguito ricordiamo la maggior parte degli eventi organizzati durante la Fiera con una carrellata di foto che rimarranno per sempre un caro ricordo per tutti.

Concerto della Corale “Il Pellegrino”

Inaugurazione della Fiera Concerto musicale “Alessia Galeotti Italian Jazz Quintet” 70 Il saluto alla Cerimonia di alcune delle Autorità presenti

La cerimonia di consegna degli Attestati di Benemerenza

Enrico Mezzadri Ettore Brianti Confcooperative-Fedagri Parma

Gianpaolo Mora ritira Michele Berini Giuseppe Onnembo Ivo Berzieri 71 Franco Riccardi Giovanna Aragosti Arturo Ghiorzo alla Memoria

Pietro Orsi Arturo Monica Giorgio Volpi alla Memoria

Guido Gonzi Pro Loco Pellegrino Comune di Pellegrino

Unione dei Comuni Taro-Ceno Consorzio del Parmigiano Reggiano Camera di Commercio di Parma

Provincia di Parma Regione Emilia Romagna

72 Esibizione di balli HIP-HOP (Scuola di ballo Nadia Vignola) - Musica Pinocchio - Laboratori a cura di “IL DUO LE MELEMARCE”

Sopra e sotto: la mietitura , la trebbiatura e la cena della “Associazione Trebbiatori di Pellegrino”

Mostra “Il Parmigiano - Reggiano: dalla stalla alla tavola” - “LA RODA DAL TEMP: le quattro stagioni attraverso l’obiettivo” Presenza del Gruppo di Protezione Civile

La cottura della forma in piazza “ Ass. La Barchessa” Caseificio Sociale Alta Val Stirone Caseificio Pellegrino Formaggi di Ivo Berzieri e C. snc

Caseificio Sociale Il Progresso - Bore Caseificio Sociale Il Battistero Varano dè Melegari Caseificio Baiocchi - Praticello di Gattatico

73 Presentazione del libro “Il Pensiero vola tra spazi mentali” in ricordo di Ursula Zerbini Concorso nazionale di bellezza “Miss Motors”

Concerto della Corale “Colliculum Coro A.N.A. degli Alpini di Collecchio - Mostra esposizione di coltelli e pugnali di pregio (ACHI) - Mostra auto Ferrari

Luna Park per i bambini Visita guidata dal CAI Associazione di antichi mestieri ”I Raner di Piubega”

L’attività della Pro-Loco al campo delle feste Gruppo musicale “Metronote” a cura del nuovo Bar Sport

74 Le serate musicali su pista in acciaio “Orchestra Paolo Bertoli”, “Rubio Loco” e Orchestra “ Castellina Pasi” CHIUSURA DELLA FIERA CON SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO

75 70 GLI EVENTI SPORTIVI Le edizioni 2014 e 2015 IL TRAIL RUNNING DIVENTA GARA REGIONALE E INTRODUCE LA MARATONA TRAIL a cura di Claudio Barilli A fare seguito alla splendida organizzazione dell’edizio- ne 2014, che tra l’altro ha visto la partecipazione di Mary Jean Bujdos, atleta USA, proveniente dall’Indiana Penn- sylvania, presente in Parma per lavoro, si è svolta nella fatidica data del 2 Giugno, Festa della Repubblica, in una meravigliosa giornata di sole, le 6° Edizione del Trail Run- ning “ Pan e Formai” dell’Alta Val Stirone facente parte da sempre del Circuito Provinciale Trail Running Parma e dal 2014 del Trail Tour Uisp dell’Emilia Romagna. Molto nutri- ta la partecipazione di atleti provenienti da tutta la Regione e da diverse Province della Lombardia e della Toscana. Oltre al tradizionale circuito di 21 Km. che scala il Monte Santa Cristina in un tracciato molto impegnativo con oltre Ed. 2014 - La premiazione di Mary Jean Bujdos, atleta USA 1.100 metri di dislivello ( 2.200 mt. per i maratoneti), per il Ferrarini (VENGO LI) e 3° Antonino Barone ( ATL.BARIL- primo anno è stata introdotta in via sperimentale la Mara- LA). Le maratonete hanno visto prevalere Maria Ilaria Fos- tona Trail di 42 Km che ha visto iscritti 22 partecipanti, fra sati ( Road Runner Club Milano) in 5 ore 33 minuti e 56 se- i quali 3 donne giunte puntualmente al traguardo. Ha vinto condi; 2° Annalisa Facchini (LIBERO) e 3° Marina Mocellin la Mezza Maratona per gli uomini Nicola Molcalvo (classe (GABBI BO). Dopo che nel 2014 la nostra manifestazione è 1988) del GS Gabbi Team New Balance in 1 ora 55 mi- stata inserita nel calendario regionale, il 2015 è stata intro- nuti e 28 secondi, davanti a Andrea Menchini dell’Atletica dotta a titolo sperimentale anche la gara di Maratona che ci Casone Noceto e Andrea Rosi della Minerva Circolo asd. è servita come ulteriore sviluppo per la 7°edizione. Questa Prima donna Luana Righetti (Atletica Casone) in 2 ore 14 edizione è stata coronata da successo oltre che per le gare minuti e 18 secondi, davanti a Daniela Montelli (3.30 Road competitive, dalla vasta e inattesa partecipazione di per- Trail Running) e Alessandra Ferrarini (Atletica Cavriago). sone alla camminata non competitiva. Ritengo che questo Nella Maratona ha prevalso Matteo Fontanesi (UISP RE) sia avvenuto grazie alla prima segnatura della sentieristica, che ha coperto i 42 km. di gara in 4 ore 25 minuti; 2°Pietro iniziativa curata da Simona Costa e Pilar Mazzaschi insie-

76 GLI EVENTI SPORTIVI me al CAI di Parma. Nel 2016 questa iniziativa, oltre alle presenti, la UISP di Parma oltre agli sponsor, Ditta F.lli Lusi- gare competitive, sarà valorizzata in modo professionale, gnani, Consorzio Parmigiano Reggiano, ERREA, Birreria del coadiuvati da una guida naturalistica che, su un percorso Ducato, Parma Sport. Un grande ringraziamento alla Pro-loco studiato ad hoc, introdurrà i partecipanti nel territorio di di Pellegrino splendida “rezdora” al Campo delle Feste per la Pellegrino, assistiti specificatamente. Per l’organizzazione organizzazione della Cena dell’Amicizia nel ricevimento serale di quest’anno ringrazio l’Assistenza Pubblica di Pellegri- del 1 Giugno, per gli atleti che hanno pernottato a Pellegrino, no, Lorenzo Pagliaroli, Renato Rivia, Pilar Mazzaschi e per i ristori lungo il percorso e per il Pranzo dell’Atleta nel gior- Simona Costa, il Gruppo motociclisti, tutti gli altri volontari no di gara”.

CAMPIONATO ITALIANO RALLY AUTO STORICHE 11 E 12 LUGLIO 2015

Simone Rivia in gara

77 LE PAGINE DELLA CULTURA

L’iniziativa è giunta alla seconda edizione. IL CONVEGNO DI NATURA E PSICHE A cura di Antoine Fratini

La seconda edizione delle “ Giornate di “Natura & Psi- che”, evento interdisciplinare ispirato al modello delle “Giornate di Eranos” di Ascona, si è svolta a Pellegrino il 31 Maggio 2015 all’Auditorium Comunale Claudio Costerbosa. Quest’anno il titolo del convegno è stato “ Territori dell’Anima – Per un reincanto del mondo”. Si è parlato dei cosiddetti “Luoghi dell’Anima” immersi nella Natura, considerati sacri dai vari popoli animisti del Pianeta, ma che non mancano di suscitare curiosità anche dei moderni il cui lato animista non è forse mai sparito del tutto e continua a sopravvivere nel suo in- conscio. Al Convegno hanno partecipato, tra gli altri, i seguenti relatori : Lance Henson (una delle voci più autorevoli della poesia e della letterature nord ameri- cana, membro cheyenne). Samantha Black (psicologa e ricercatrice della Sonoma State University – Cali- fornia). Giovanni Allotta (psicoanalista, studioso di ebraismo). Gianluca Bonazzi (raccoglitore di storie). Il Convegno è stato organizzato dal Prof. Antoine Fratini. Il Professor Antoine Fratini è Vicepresiden- te dell’Associazione Psicanalisti Europei; Presidente della Associazione natura e Psiche; Membro della New York Academy of Sciences e Membro de l’Aca- démie Européenne Interdisciplinaire des Sciences. La manifestazione ha visto a latere organizzato uno spet- tacolo per i più piccoli che si è tenuto presso l’Ostello della Gioventù. “Un importante appuntamento – ha commentato Pilar Mazzaschi Vicesindaco con delega alla cultura - motivo per il qualeil Comune di Pellegri- no ha dato disponibilità per essere accolto anche negli anni prossimi.”

78 VITA DELLE ASSOCIAZIONI CNA Sezione di Pellegrino LE ATTIVITA’ ASSOCIATIVE 2015 a cura di Angelo Pedrazzi La sezione del CNA anche in questo ultimo periodo ha ne principale. Questo è un ottimo esempio di come dimostrato tutta la sua vitalità nelle iniziative messe in l’Associazione pensa di valorizzare il proprio agire campo nel nostro territorio comunale. Durante il pe- portando temi utili a conoscenza dei propri associati riodo invernale è stata organizzata l’annuale festa del- e dei cittadini anche a livello locale. la Associazione alla presenza dei dirigenti provinciali e comprensoriali. In un noto locale è stato organizzato il pranzo della sezione locale al quale hanno parteci- pato moltissime persone che hanno a riferimento l’as- sociazione. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione con gli organi amministrativi del Comune rappresentato nell’occasione dall’Assessore Claudio Barilli e dal capogruppo di maggioranza Angelo Belli. Sono stati consegnati attestati di benemerenza per l’at- tività da artigiano svolta alla signora Marcellina Busa- ni e al signor Mario Platoni.

La sezione, successivamente, ha organizzato in data 28 Aprile, in collaborazione con il Comune, una inte- ressante e proficqua iniziativa dal titolo “Valorizzare la casa risparmiando: come utilizzare gli incentivi e le detrazioni fiscali”, peraltro inserita nella rassegna di quest’anno de “ Serate in cultura a Pellegrino Parmen- se”. Alla presenza dei rappresentanti del Comune e del sottoscritto (Angelo Pedrazzi ndr) hanno relazionato sul tema: Paolo Medioli, responsabile Area Economica e Mercato CNA PARMA; Francesco Cepparulo, fun- zionario di Zona CNA; Franca Coppellotti, Direttore della Filiale della Cariparma Credt Agricole di Pelle- grino. La relazione pregnante della serata è stata tenuta dall’Ing. Lorena Pedrazzi, la quale è entrata nel merito delle normative attualmente vigenti sul tema affronta- to che consentono ai cittadini, anche pensionati, che versano annualmente l’Irpef allo Stato, di poter avere importanti agevolazioni fiscali sugli interventi di va- rio livello sulla ristrutturazione della casa di abitazio-

79 LE PAGINE DELLA CULTURA Il nostro Comune si è inserito nel calendario della manifestazione MUSICA IN CASTELLO a cura di Pilar Mazzaschi

Per il primo anno anche il nostro Comune ha parteci- uniti dall’ideale per portare cultura sul territorio. E’ pato alla rassegna “Musica in Castello”, un’iniziativa un lavoro complesso, meticoloso, fatto di relazioni, di firmata da Piccola Orchestra Italiana con la direzione fiducia e di rispetto, che coinvolge realtà molto diffe- artistica del maestro Marco Gerboni, grazie al con- renti tra loro in un progetto culturale comune, per valo- tributo e al patrocinio di Regione Emilia Romagna, rizzare i luoghi d’arte delle nostre terre. Inoltre la ras- Unione Terre Verdiane, Provincie di Parma, Piacen- segna da alcuni anni contribuisce ad una raccolta fondi za, Reggio Emilia e Cremona e la collaborazione dei per sostenere progetti sociali: quest’anno è la volta di Comuni inseriti in cartellone ospitanti i concerti, tra “Portiamoli a Rio”, che intende permettere ad 11 atle- cui il Comune di capofila. “Il patrocinio ti paraolimpici parmensi di prepararsi per partecipare delle quattro Province e la collaborazione della Re- alle Olimpiadi 2016.” “Personalmente credo che per gione ed il sostegno di Unione Terre Verdiane, oltre un Comune come il nostro sia fondamentale fare squa- al patrocinio di Italia Expo Milano 2015, denotano dra con chi ci sta attorno, una rassegna come questa la trasversalità di una rassegna che si eleva a livello può portare gente nuova sul nostro territorio, farci co- regionale e nazionale: si tratta di una opportunità da noscere non solo a livello provinciale e dare un evento valorizzare” ha dichiarato Filippo Fritelli Presidente musicale di qualità ai nostri concittadini e a tutte quelle della Provincia di Parma e sindaco di Salsomaggio- persone che in agosto popolano il nostro paese, la scel- re Terme. “In questi tredici anni Musica in Castello ta della location di domenica 16 Agosto per lo spet- ha accresciuto il livello dell’offerta culturale, mante- tacolo di MARCO GERBONI, ai sassofoni e PAOLO nendo l’ingresso libero per gli spettatori, con concerti BIONDI al pianoforte dal titolo Sax in frack con musi- da tutto esaurito - ha spiegato il Vice Presidente di che di D. Milhaud, R. Molinelli e P. Woods vuole ulte- Unione Terre Verdiane Marco Antonioli, sindaco di riormente valorizzare il nostro territorio ricco di storia Roccabianca. Tre i punti salienti di questa edizione: la spesso dimenticata, il giardino del castello è un luogo sinergia vincente tra pubblico e privato su un format affascinante che renderà ancora più suggestivo lo spet- di eccellenza, rendere appetibile il territorio con un tacolo.” (Pilar Mazzaschi, Vicesindaco di Pellegrino). carnet di eventi, la possibilità di visitare monumenti Musica in Castello, giunta alla sua 13esima edizione, e degustare prodotti tipici. Come Unione Terre Ver- è iniziata il 7 giugno a Roccabianca, con lo spettacolo diane abbiamo creduto nello sviluppo di questa ras- di Rossana Casale organizzato in collaborazione con segna che permette un livello di qualità tale e risorse RIparty ed è terminato il 30 agosto. Si sono svolti 25 in campo che i singoli comuni da soli non potrebbero eventi serali, a ingresso libero, con visita ai monumenti sostenere.” “Musica in Castello è la rassegna estiva e degustazioni di prodotti tipici. Si sono esibiti artisti in grado rappresentare in maniera corale il territorio, molto famosi: Fiorella Mannoia, Ron, Rossana Casa- sotto il profilo dell’offerta turistico-culturale: attra- le, Sirya, Eugenio Finardi, Paola Turci, Mariella Nava, verso di esso, le persone hanno l’opportunità di co- Luca Carboni, Pacifico, gli storici musicisti di Fabrizio noscere un’ampia area, punteggiata dai Castelli del Dè Andrè, Flavio Insinna, Nino Frassica, Paolo Cevo- Ducato e tutti gli altri monumenti, al fine di un nuovo li, Marco Baldini, Mago Forest, Max Cavalca, Leonar- del territorio. Fontanellato è da tredici anni capofila do Manera, Baz, Antonio Rossi, l’Orchestra Sinfonica di questo progetto culturale” ha affermato Domeni- Toscanini dell’Emilia Romagna con il primo violino co Altieri, Vice Presidente dei Castelli del Ducato e Mihaela Costea, Imperfect Dancers-Compagnia Bal- sindaco di Fontanellato. Enrico Grignaffini e Giulia letto90, Aldi e Bassi, Trio Med, Marco Gerboni e Pa- Massari di Piccola Orchestra Italiana sottolineano an- olo Biondi, i musicisti Di Gregorio, Manzi, Dominici, che l’aspetto sociale: “Siamo un gruppo di volontari Scaffardi, Caliguri, Marzi, Ferrarese. 80 LE PAGINE DELLA CULTURA FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE A EVENTI ISTITUZIONALI NAZIONALI Dopo la partecipazione al master ForsAm di Anci negli anni 2013/2014 e conseguito il titolo nell’ottobre 2014, consegnato dal Ministro Maria Carmela Lanzetta, Maria Chiara Devoti e’ stata ammessa al master Eunomia di Firenze. Il ma- ster organizzato dall’omonima fondazione e’ alla decima edizione e vede ogni anno moltissime do- mande di partecipazione. La formazione prevede la partecipazione di docenti di altissimo livello professionale e accademico. Quest’anno la lezio- ne finale e’ stata tenuta da Giuliano Amato che ha parlato di etica pubblica. Il ministro Maria Elena Boschi ha tenuto un confronto sulla riforma della Costituzione, mentre il giornalista Sergio Rizzo ha parlato di costi della pubblica amministrazio- ne e anticorruzione. Questo master ha dato acces- so a Maria Chiara, dopo l’ennesima selezione, a Next Polis, progetto di innovazione nella pubbli- ca amministrazione che vede la partecipazione di La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio 30 giovani talenti e la redazione di una pubbli- Maria Elena Boschi con Maria Chiara Devoti cazione che sarà presentata il 22 settembre alla e Fabrizio Burchianti direttore del Museo Etrusco di Volterra Camera dei deputati.

81 VITA DELLE ASSOCIAZIONI

ASSOCIAZIONE PELLEGRINESI A LONDRA

L’Associazione Pellegrinesi UK, fondata nel 1988 da Italo Fiori, Remo Voghera e Johnny Vernazza, riunisce i Pellegri- nesi emigrati nel Regno Unito e le loro famiglie. L’associazione promuove iniziative a carattere benefico e mantiene i legami con la Comunità di Pellegrino, di cui ha sostenuto e continua a sostenere importantissime iniziative. Inoltre cura la sensibilizzazione delle nuove generazioni, al fine di permettere il contatto con le proprie radici, stabilire un senso di comunità e mantenere la cultura italiana tra i gio- vani nati all’estero. Una delle tradizioni più importanti è la festa annuale in autunno. Il Presidente è Francesco Platoni. L’elenco delle cariche sociali è reperibile su “LA VOCE DI PELLEGRINO” NUMERO 2-2014. Il sito internet della As- sociazione è il seguente: www.pellegrinesi.org.uk

INTRODOTTE DALLA LEGGE DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELLO STATO PER IL 2015 RIDUZIONI TARI-TASI, ESENZIONE IMU CITTADINI PENSIONATI AIRE SULLA PRIMA CASA A cura di Stefania Baratta In base alla L. n. 80/2014, a partire dall’anno 2015 è data in comodato considerata direttamente adibita ad abitazione princi- • Deve essere posseduta da cittadini italiani residen- pale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai ti fuori dal territorio dello Stato, iscritti AIRE già pen- cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato sionati nei Paesi di residenza (ovvero titolari di una ed iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero pensione estera. Non è sufficiente la sola pensione (AIRE) già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, erogata dallo Stato italiano). a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione Le suddette agevolazioni non trovano spazio in Rego- che non risulti locata o data in comodato d’uso. Per lamento comunale sulla I.U.C. in quanto strettamente tale unità immobiliare, si dispone quindi, l’esenzione disciplinate dalla Legge. Per fruire delle agevolazio- IMU, mentre per la TARI e la TASI è applicata, la ridu- ni (esenzione IMU e riduzione TARI e TASI di 2/3) zione in misura ridotta di due terzi. occorre fornire la prova documentale dello stato Da quanto sopra disposto dalla L. n. 80/2014, art. 9 di pensionato, in mancanza del quale, non è pos- bis, l’agevolazione: sibile accedere al beneficio previsto per legge. • Riguarda UNA sola unità immobiliare posseduta nel Pertanto, occorre presentare al Comune di Pel- territorio italiano a titolo di proprietà o di usufrutto (con legrino Parmense apposita richiesta di riduzione relative pertinenze IMU) TARI e TARI per l’anno 2015 (si allega modulo di 82 • L’unità immobiliare NON deve essere locata e non richiesta). VITA DELLE ASSOCIAZIONI LE PAGINE DELLA CULTURA Nello splendido scenario del Santuario di Careno NOTTE DELLE PIEVI A cura di Pilar Mazzaschi Notte delle Pievi è un circuito provinciale che ha fissato nella notte di San Lorenzo i suoi appunta- menti dislocati su tutto il territorio. Il suo obiettivo è la valorizzazione del Patrimonio religioso storico attraverso una serie di eventi musicali di qualità. Il nostro Comune ha aderito da qualche anno all’ini- ziativa e ha fissato nel Santuario di Careno la sede naturale degli eventi proposti. La notte delle Pievi nel suo appuntamento di Pellegrino, quest’anno ha visto, dopo la recita del rosario in preparazione del- la festa dell’Assunta del 15 di Agosto, la presenza del cantautore Masa. Il cantante ha presentato il suo repertorio introspettivo per finire con una serie di cover rivisitate. Alessandro Basini, in arte Masa, è un giovane cantautore Salsese, che solitamente si esibisce in duo e che ha partecipato finora a tre con- corsi differenti: Senza Filo Pisa - Salso Meets the Beatles 2014 - Acousticando 2014 totalizzando due vittorie ed un quarto posto. A Febbraio 2015, si è esibito sul prestigioso Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

83 VITA DELLE ASSOCIAZIONI

“ L’Avis a Pellegrino è storia integrante dell’associazionismo nostrano. Infatti ol- tre agli obiettivi sociali il Comitato locale ha da sempre dato ampia collaborazione alle attività comunali, quelle svolte da altre associazioni e ha fornito molti volon- tari a supporto di iniziative emergenziali di protezione civile fuori dal territorio Sezione di Pellegrino Parmense comunale. Non ultimo la gestione del Centro Prelievi funzionante ogni martedì mattina che consente ai nostri cittadini di effettuare i prelievi per le analisi in con- venzione con l’ASL direttamente in Paese senza doversi spostare presso altri Centri. Scelte provinciali di riorganizzazione nella raccolta del sangue e/o dettate da nuove normative di legge circa gli adeguamenti previsti per i centri raccolta hanno comportato l’interruzione dei prelievi presso la sede sociale di Pellegrino. Un fatto che riteniamo essere molto grave poiché ferisce un punto di volontariato importante. Una associazione che si possa occupare di qualunque obiettivo sociale è una occasione importante di aggregazione, una modalità socialmente rilevante di stare insieme. Prima di mettere la parola fine ad attività prioritarie volontaristi- che vorremmo che le strade intraprese a livello superiore venissero verificate nella loro correttezza e nei loro risultati di efficienza a beneficio della collettività. L’Amministrazione Comunale di Pellegrino Parmense, nel ringraziare l’Avis di tutte le attività svolte fin dalla sua fondazione, rimane vigile al fianco della nostra Associazione locale in questo percorso di verifica, il quale, se al momento sembra irreversibile nella sua riorganizzazione, potrebbe creare problematiche tali da mettere i presupposti per un suo ripensamen- to. Pellegrino in ogni modo sarà sempre pronto nel suo tessuto sociale a rispondere alle esigenze richieste.” Claudio Barilli, Assessore con delega alle Associazioni.

Grazie ai fondi raccolti a ricordo del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini INSTALLATO IL DEFIBRILLATORE a cura della Assistenza Pubblica Volontaria

Dalla Primavera, ben segnalato e visibile, è disponibile per la nostra Comunità un defibrillatore custodita in una apposita teca sita in corrispondenza di metà di Via Roma all’entrata del Campo delle Feste. Uno strumento salva- vita ormai indispensabile che il volontariato del nostro Comune ha voluto dotarsi al fine della prevenzione contro le malattie cardio vascolari acute e improvvise. Lo stru- mento è stato acquistato grazie ai fondi raccolti a ricordo del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini, pre- maturamente scomparso poco tempo fa. Ai familiari di Giampaolo Zerbini, alla Assistenza Pubblica e alla Pro- loco, che ha provveduto all’allaccio di corrente elettrica , va il grato ringraziamento da parte di tutta la Comunità di Pellegrino Parmense.

84 Anno Scolastico 2014/2015 IL PROGRAMMA DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE A cura di Simona Costa

Progetti - Eventi Scuola Primaria

– Progetto di musica con Professoressa Anelli Simona ( I Quadrimestre). Hanno partecipato le classi III-IV-V con l’ insegnante Durli Nadia . – Progetto Musical “ Pinocchio” con esperta Bassi Alice ( Finanziato dai genitori), al termine del quale tutti gli alunni hanno rappresentato la celebre favola. – Progetto di educazione stradale LIMEDUSTRADA, hanno partecipato tutte le classi con attivi- tà laboratoriali e passeggiata per le strade del paese con lo scopo di riconoscere la segnaletica stradale. – Progetto KIDS Creative laboratorio , hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV – V, . Il progetto si è articolato in tre fasi: selezione dei semi- semina in vaso- cura delle piantine. – Progetto Continuità: ( ultimo anno scuola dell’infanzia e classe I primaria; classe V primaria – classe I media).

Eventi organizzati in collaborazione con il Comune – Incontro : “I Campioni si raccontano” hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV- V, e tutte le classi della scuola secondaria di I grado. – Uscita con i Naturalisti alla scoperta della flora e della fauna presso località Careno: hanno partecipato la pluriclasse IV- V e la classe I della scuola secondaria di I grado. – Attività per il 30° della festa del Parmigiano Reggiano : “ Il Parmigiano Reggiano: dalla stalla alla tavola”. ( pluriclasse I-II-III visita alla stalla; pluriclasse IV – V visita al caseificio).

Non solo libri Progetti Scuola Secondaria I Grado Accanto alle tradizionali attività, quest’anno la Scuola Secondaria di Pellegrino Parmense è stata impegnata in numerosi progetti e uscite didattiche. Tra queste, le visiste effettuate alla rocca di Fonta- nellato, al Duomo e al Battistero della città di Parma, nell’ambito del progetto “A scuola nei musei”, e al Teatro Regio, per assistere alla rappresentazione dell’opera verdiana “La Traviata”, per il progetto “Imparolopera”. Le classi sono state, inoltre, impegnate nel XXIII Rally Matematico, nel quale han- no conseguito ottimi risultati, così come nei progetti “Aido” e “Giralibro”, che hanno visto i vincitori Nicole Ramelli, Maria Cristina Cartagini e Paolo Pagliaroli, mettere in campo abilità da scrittori in erba. La ricetta della nuova BRUSCHETTA per il concorso legato all’EXPO 2015, stilata in collabora- zione con il forno Lusignani, depositario di un’antica e sapiente arte, ha ottenuto un discreto successo e guadagnato riconoscimenti alla scuola. Per il progetto continuità con la scuola primaria, gli studenti hanno partecipato a un’escursione naturalistica alla scoperta della flora e della fauna locali. E ancora, il gruppo sportivo di atletica, il viaggio di istruzione a Mantova, tutte attività che hanno richiesto grande impegno ai nostri ragazzi dimostrando, al contempo, che andare a scuola non significa solo stare sui libri, chiusi tra quatto mura.

Scuola dell’Infanzia di Pellegrino P.se

I Progetti svolti in questo anno scolastico sono stati: – 1- Progetto Lim: nel mese di marzo nella Scuola dell’Infanzia è stata istallata una Lavagna Interattiva Multimediale acquistata dall’Istituto Comprensivo. La lavagna ha rappresentato un valido supporto per le attività didattiche. – 85 – 2- Progetto Inglese: Il progetto, rivolto ai bambini di 4/5 anni è stato gestito da un’esperta di madre- lingua inglese, Patrizia Vernazza, che da anni collabora con la nostra scuola.

– 3 Progetto Continuità: ha coinvolto i bambini di 5 anni e i bambini di 1° della Scuola Primaria nell’uscita alla Fondazione Magnani Rocca per visitare il museo e per svolgere attività con un’esperta.

– 4-Altre uscite dei bimbi della Scuola dell’Infanzia con i bambini del primo ciclo della Scuola Prima- ria sono state la visita alla Stalla e al Caseificio.

– 5 La nostra gita di quest’anno è stata il “viaggio” in treno da Salsomaggiore a Fidenza perché molti bambini non erano mai stati in treno.

La realizzazione di alcuni di questi progetti è stata resa possibile grazie a un finanziamento da parte della Provincia di Parma per un progetto relativo alla qualificazione delle Scuole dell’Infanzia.

86 Caserma Carabinieri Farmacia “San Giuseppe” - Dott. Giuseppe Dalla Chiesa GLI EVENTI SPORTIVI Seconda edizione del Premio Pellegrino Sport GUIDA, LAMBRUSCHINI E CHITTOLINI: CAMPIONI DI UMILTA’ SPORTIVA A cura di Simona Costa e Claudio Barilli

In collaborazione con l’Istituto Comprensivo della Val Ceno e le Scuole di Pellegrino Parmense, alla presenza della Presi- de dell’Istituto, si è svolta nel mese di Aprile scorso la seconda edizione del Premio Pellegrino Sport. Il Premio ha finalità di introdurre i giovani alla pratica dello sport in senso lato e so- prattutto di fare conoscere loro i valori profondi della pratica sportiva che sono funzionali ad uno stile di vita consono ai valori fondamentali della vita. Ospiti d’eccezione della presente edi- zione sono stati tre grandi personaggi e campioni della atletica leggera italiana degli anni ‘90 e 2000. Alessandro Lambruschini Fucecchio (FI) 7 Gennaio 1965, grande mezzofondista, specia- lista dei 3.000 siepi che oltre a innumerevoli vittorie in Italia e nei meeting all’estero e piazzamenti di rilievo, è stato campione europeo nel 1994, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlan- vincitore sulla distanza in Coppa Europa. Maria Guida Vico ta (USA) nel 1996 e ai campionati mondiali del 1993 a Stoc- Equense (NA) 23 Gennaio 1966 specialista dei 5.000 e 10.000 carda; vincitore dei Giochi del Mediterraneo nel 1987 e 5 volte metri su pista, molte volte campionessa italiana e primatista, ha raggiunto il suo alloro con la vittoria nella maratona su strada ai campionati europei nel 2002 a Monaco di Baviera. Con loro il grande allenatore nostrano Prof. Giancarlo Chittolini che fu alle- natore dello stesso Lambruschini oltre che di innumerevoli gio- vani messisi in evidenza a livello nazionale. Un incontro mol- to sentito e commovente che ha ripercorso attraverso un video appositamente predisposto le grandi imprese degli atleti ospiti. Persone semplici, vere, italiani che attraverso la pratica della atletica leggera hanno tenuto alto nel mondo il nome dell’Italia e il Tricolore. “ Il Premio avrà nuovi appuntamenti nei prossimi anni” hanno ribadito Claudio Barilli e Simona Costa, che hanno organizzato l’evento per il Comune di Pellegrino” poiché il con- tatto con lo sport praticato ad alto livello sia di stimolo ed esem- pio per le giovani generazioni”. Al termine a Lambruschini, alla Guida e a Chittolini sono state consegnate targhe di onorificenza alla carriera a ricordo e suggello dell’evento.

87 GLI EVENTI SPORTIVI Una splendida stagione agonistica L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO SPORTIVO PELLEGRINO A.s.d. a cura di Lorenzo Pagliaroli La stagione 2015 per Gruppo Sportivo è stata, come al e in particolare gli sponsor che ci permettono di andare solito, di grande lavoro che ha portato comunque diverse avanti con molti sacrifici: F.LLI BERZIERI di Pellegrino soddisfazioni. Inizio dal Giovanissimo G6, ERNESI Da- FORMAGGI; TMF Tecnomeccanica Tosini di Fidenza; la vide, che il prossimo anno passerà alla categoria ESOR- ditta PAVINORD di Antonio Santi Alseno; la ditta CML DIENTI N° 5 con numerosi piazzamenti sul podio. Nella di CIVA Silvano Rubbiano (PR); il Salumificio FEREOLI categoria ESORDIENTI DEL SECONDO ANNO hanno di FEREOLI Gino e figlio (PR); l’Azienda DAL- corso PERACCHI Diego, PATTAROZZI Mario, SCAF- LARA Automobili di Varano dei Melegari (PR); Cicli FARDI Mattia, ORI Danilo, ANELLI Matteo, e PA- AVRES Fidenza, di Mazzetta Avres; l’Azienda L.P.S. GLIAROLI Paolo. Tutti hanno svolto una bella stagione Logistic Packaging Service, di San Secondo Parmen- agonistica. Matteo ANELLI, di Noceto, a Pellegrino il 28 se, di Giacomo Faroldi. Un ringraziamento particolare Giugno, nella gara organizzata da questo G.S. in totale a tutti quelli che ci hanno sostenuto ed aiutato, durante collaborazione con l’Amministrazione Comunale, si ag- la gara negli incroci, un particolare ringraziamento alla giudicava la maglia di campione provinciale di categoria PRO LOCO locale, all’Avis Comunale, al Poligono di esordienti del 2^ anno. L’atleta che ha tenuto alto i colori tiro. Grazie a Tutti, anche a coloro che ci hanno sostenuto di questo G.S. è Paolo Pagliaroli, con una vittoria nella anche con un semplice consiglio. Speriamo di poter con- Provincia di Modena a “Lesignana”, un secondo posto in tinuare a scrivere nel 2016, la storia di questo nostro pic- provincia di Milano a “Magenta”; terzo in provincia di colo Gruppo Sportivo ancora pagine importanti di questo Reggio Emilia a “Cavriago”; terzo nel recente VI Trofeo Sport, IL CICLISMO. Filippo Simeoni svoltosi a Sezze Romano nel Lazio; un settimo posto alla CRONOMETRO REGIONALE insie- me a molti piazzamenti nei primi 10. Il Gruppo Sportivo Pellegrino, ringrazia in particolare tutta l’Amministrazio- ne Comunale, il signor Sindaco Emanuele PEDRAZZI

88 GLI EVENTI SPORTIVI

Previsti per il 2015 Campionati Italiani di Ultra K Marathon e Staffette LA SALSO - PELLEGRINO 2014

89 GLI EVENTI SPORTIVI

Organizzata da Gian Luca Pirroni e dal Gruppo Motociclistico CAMPIONATO REGIONALE DI ENDURO 2014 a cura di Gianluca Pirroni

Gianluca Pirroni Un gruppo dei nostri Enduristi

90 LE PAGINE DELLA CULTURA Progetto del Tavolo Giovani Val Ceno per l’anno 2015. “IO PENSO POSITIVO” a cura di Pilar Mazzaschi e Simona Costa

In data 8 agosto 2015, presso l’auditorium Costerbo- nianze dei nostri emigranti. Il progetto ha avuto un sa di Pellegrino Parmense, alla presenza della rappre- primo sviluppo domenica 30 agosto presso il Papaya sentante della Consulta Culturale di Varsi Michela Beach Club, Ponte Lamberti a Varsi, alle ore 19.00, Zanetti, del consigliere comunale di Bardi Manuela consistente nel racconto delle proprie esperienze da Fulgoni, del consigliere comunale di Pellegrino Par- parte di quelle persone che si sono spostate nelle mense Simona Costa, del vicesindaco del Comune nostre zone per amore di questo territorio e che poi di Pellegrino Parmense Pilar Mazzaschi e la referen- hanno costruito la loro vita qui creandosi un lavoro. te del Consorzio Fantasia Silvia Cunegondi è stata E’ intervenuto con una relazione il presidente dei pel- presentata l’iniziativa “IO PENSO POSITIVO. Loro legrinesi a Londra Francesco Platoni. Il Presidente ce l’hanno fatta e ce la farò anch’io…il coraggio di ha illustrato ai convenuti, come lui e tanti altri da qui scegliersi un futuro”. L’iniziativa è stata organizzata sono partiti con nulla per cercare fortuna all’estero e dal Tavolo Giovani della Val Ceno nell’ambito del il cammino di tanti emigranti che hanno fatto fortuna progetto Tavolo Giovani Taro e Ceno, finanziato dal- in Gran Bretagna, grazie al lavoro, alla costanza e la Regione Emilia Romagna, coordinato dall’Ufficio alle capacità imprenditoriali messe in campo in terra di Piano del Distretto Socio Sanitario, nell’ambito straniera. A seguire è stato aperto il dibattito. La sera- dei piani di zona, con la collaborazione di ASP Cav. ta si è conclusa con il concerto del gruppo Metrono- M. Rossi Sidoli e del consorzio Fantasia. Il progetto te, L’incontro è stato moderato dalla Dott.ssa Daniela vuole essere di stimolo ai giovani sul tema del lavoro, Gambetta imprenditrice e formatrice certificata EQ. della forza di volontà e del coraggio; un esempio di I partecipanti al tavolo credono che questo progetto cittadinanza attiva e protagonismo giovanile. L’ini- possa essere, visto il particolare periodo storico, un ziativa si rivolge ai giovani con l’intento di affronta- modo per spronare le nuove generazioni a credere in re il tema del lavoro e del futuro prendendo spunti e se stesse e mettersi in gioco per costruire il proprio stimoli nuovi dagli imprenditori locali e le testimo- futuro. 91 AMARCORD - Cap. 2

Società in Accomandita Motori Endotermici Treviglio Bergamo Anni 70: visita alla fabbrica da parte di un folto gruppo di agricoltori pellegrinesi. Foto messa a disposizione da Andrea Peracchi

Una “Azione” del Consorzio Provinciale di Parma datata 20/11/1945 92 Documento messo a disposizione da Luigi Pettenati LE PAGINE DELLA CULTURA POETI, ARTISTI, PERSONAGGI E LIBERI PENSATORI (1) Gianluca Bonazzi UNA VITA IN CAMMINO

PROFILO. Gianluca Bonazzi è nato a Modena nel 1963, dove vi ha vis- suto fino al 2004, quando si eè trasferito nel parmense, a Fidenza, ri- chiamato dalle vicine radici familiari: la madre di Mariano di Pellegrino RACCOLGO STORIE, LEGGO PAESAGGI. ed il padre di Varano Melegari. E’ guida volontaria del Museo Bosco Questa espressione esprime la mia appassionata opera plurale e delle Cose di Ettore Guatelli. Cammina, scrive, racconta, legge, cercan- variegata rivolta al paesaggio italiano ed ai temi ad esso collegati, do sempre il confronto con l’altro da se’. Sostiene il principio fondante tra cui il principale, quello del camminare. E’ una visione simile ad della memoria per aver consapevolezza di se’ nel farsi del mondo. un sogno, ma è pure condito di realtà, perchè ha le radici ben pian- Riportiamo di seguito alcuni scritti di Gianluca Bonazzi che tate nel tempo della cultura italiana e della mia personale. “Ogni ne qualificano la figura e il pensiero. cammino dona il tempo della consapevolezza: l’ anima, specchian- dosi nel paesaggio, si apre al futuro.”: una mia riflessione in conti- RAVANATORE POETICO nuo divenire nello spazio, capace di creare per me una realtà più lenta, più profonda, più dolce. Rallentando non solo fisicamente, CHI E’ IL RAVANATORE POETICO? È persona che vive col cuore in mano ma soprattutto mentalmente, ho appreso il significato della Bellez- e lo usa come un radar per scovare “cose” di ogni genere: luoghi, perso- za paesaggistica a portata di mano, quella del ‘qui e ora’, quel- ne, storie, libri, aneddoti e quant’altro, venato di bellezza e cultura. Compie la dell ‘hic et nunc’, quella della storica provincia italiana, sempre un’attenta opera all’oscuro, lontana dai riflettori, acquartierato ai margini della uguale e diversa a sé stessa, nel bene e nel male, stratificata come vita di tutti i giorni. Gli basta poco o quasi nulla, un filo d’erba per terra, una un fossile geologico. Mi ha nutrito corpo, cuore e mente durante la nuvola bizzarra in cielo o semplicemente l’istinto, come fosse un “gatto” da mia ventennale gioventù, prima dell’ avvento distruttivo e dorato tartufi, per seguire una traccia e andare a ravanare qualcosa d’impensabile, dei devastanti oneri di urbanizzazione. Il collante di questa ricer- un tesoro. Spesso gli tocca mettere le mani nella polvere di banchi antichi e ca incessante è la memoria, che io definisco muscolo dell’ anima. vecchi, dove giacciono libri sconosciuti, smarriti, sospesi, obliati dal tempo Nel mio sogno, o, per meglio dire, utopia reale, io mi definisco un della memoria. Si definisce poetico non perché la sua ricerca sia dedicata raccoglitore di storie, cioè colui che aiuta a leggere un paesaggio soprattutto alla poesia, ma perché il suo approccio al cercare e al trovare attraversato, sorta di libro intessuto, le cui pagine infinite son co- evocano come un ritorno al tempo della fanciullezza divina, all’atto della cre- stituite dalle radici culturali che l’ impregnano. Lo sono partendo azione primordiale, che fu proprio come il primo atto poetico, come da origine dall’ ascolto, per creare in me una sorta di sorgente primigenia da della parola “poesia” – poiesis – che vuol dire creare. La gente comune non cui possono sgorgare parole buone capaci di tessere relazioni col può lontanamente immaginare che cosa significhi per lui, in termini di emo- mondo circostante.In questo caso il raccogliere, uno dei gesti an- tichi e concreti del mondo umano, si sublima in un’ atto invisibile zione, siffatto cercare e trovare, il muoversi tra i luoghi, le persone e le cose, ma pieno di sostanza vitale. E’ essenziale comprendere il motivo tra l’ascolto e lo sguardo. Cammina negli infiniti campi della conoscenza, di questa scelta etimologica. L’ atto del raccogliere, come tanti altri, sapendo consapevolmente che dietro ogni angolo si può annidare una possi- era uno dei tipici gesti del mondo contadino, il quale impregnava l’ bile esperienza formativa suggerita da un’emozione autentica. Sono momenti umanità in modo sottile e simbolico con una cultura ed un linguag- che colorano la sua giornata, dilatando la percezione del tempo. Inneggiano gio oltre il verbale, che, mediato poi dall’ esperienza e dal ricordo, all’incontro e alla relazione con l’altro da sé, insieme che costituisce il princi- influenzava la percezione della vita e delle relazioni umane. Rac- pio del mondo: io, tu, noi e le “cose”. Essersi dato tale definizione è anche per cogliendo storie, da quella di un filo d’ erba a quella di una nuvola promuovere presso gli altri tutti la sua opera inesausta, la ricerca della vera che scorre nel cielo ed a quella di un viandante incontrato per caso, bellezza vicino a sé. In un’epoca dove tutto passa e nulla si ferma, veloce e cerco di stimolare una lettura continua, la più intrecciata possibile, irruente come un fiume in piena che non crea più vere relazioni, lui osserva consapevole del fatto che, più che in ogni altra nazione, in Italia, coi sensi e ascolta col cuore e, accogliendo quelle certe “cose” per far che si giovane ed immatura di costituzione, ma dal cuore antico e ricco, depositino presso di lui, le crea e le ricrea. Offre loro ansa, rifugio, possibilità ancora oggi c’ è sempre qualcosa da scoprire, come fosse un fiore di nuova vita, perché possano ribellarsi all’abbandono, al consumo, alla di- delicato e piccolo alla vista, ma dalle infinite radici nascoste, da strazione e alla perdita di massa. Sono già innumerevoli i tesori ravanati nel lasciar incantati e sorpresi alla scoperta. Si legge il paesaggio non corso del tempo degli ultimi anni, e ognuno di loro sarebbe in grado di aprire solo camminando, anche viaggiando, ma con attenzione per rivol- un capitolo, una finestra per far apparire una storia. È la sua idea di cultura, gersi alla cultura, nel senso più nobile del termine, dal basso dei senza lauree, né patenti e né abilitazioni certificate, che parte dal basso, che racconti orali per irradiarsi all’ alto delle espressioni artistiche più svariate. Non è lo sguardo del tuttologo ciò che intendo, ma quello di più non si può. Non cerca le cose, ma fa in modo che siano loro a cercare del ‘volo d’ uccello’ che proponga ai partecipanti di un cammino, ad lui. Quando accade, è un’epifania che si rinnova, ogni volta come se fosse la esempio, il campo delle opzioni possibili, senza troppi approfondi- prima volta. Si comporta come se fosse ancora un bambino, cioè guarda per menti, lasciando ad ognuno la libera volontà di farlo. Proporre la terra, per vedere se può notare qualcosa d’interessante. Allora ricorda che lettura di un paesaggio significa il tentativo di stabilire un legame questa stessa azione la svolgeva veramente da bambino, quando usciva da con esso che parta dall’ emozione, passi per la conoscenza del scuola, alle elementari. Lo sciamare della gente nel cortile verso l uscita, di bello e del brutto, per arrivare alla tutela ed alla salvaguardia della bambini e genitori, era troppo lento, e così, per non annoiarsi, lui guardava sua Bellezza. Credo pure che tale tipo di relazione sia quanto mai sempre per terra. Ogni volta scopriva delle monetine. Era una sorta di rava- necessario e doveroso, per far fronte agli effetti di una crisi eco- natore economico e non lo sapeva. Quello spirito vagabondo tra le “cose” è nomica senza precedenti e per sanare le nostre ferite d’ anima. del sottoscritto, l’uomo che cammina piantando alberi di memorie, che può Quando proviamo un sentimento per qualcuno e/o qualcosa che fregiarsi ora anche del titolo di ravanatore di tesori poetici. Da qualche mese sta male, dobbiamo fare tutto ed il contrario di tutto per custodirlo ho pure inaugurato il mio personale banchetto, dove non si compra e non si e per tramandarne l’ intima essenza. L’ Italia, nazione paese, il Bel- vende nulla, si baratta solo cultura a costo zero, inneggiando al buon gusto paese, com’ è definito da noi ed all’ estero, amato follemente per i per la vita. Questo scritto è un sommesso invito a ravanarmi in qualche an- suoi tesori mai abbastanza conosciuti, è una Grande Madre malata golo del pianeta: in cambio avrete un sorriso di parole vere, innaffiato da un che ha bisogno di cure e di vicinanza. Raccogliere, tramandarne le storie vuol dire allungarLe la vita, recando salute a noi stessi bicchiere di buon vino. 93 LE PAGINE DELLA CULTURA L’ ITALIA, UN PICCOLO CONTINENTE

Il titolo non sembri una boutade, una provocazione, un’ esa- incessanti cementificazioni degli ultimi decenni? E qualcuno gerazione. E’ una profonda e radicata convinzione, perché si ricorda che poco dopo l’ indipendenza d’ Italia, proclamata dettata da fatti oggettivi, che proverò a spiegare.Tutto ciò che nel 1861, nel 1875 una strana figura di abate-geologo-paleon- in Natura appare, con la sua infinita gamma di paesaggi di tologo-patriota, Antonio Stoppani, scrisse in forma di dialogo arie, d’ acque, di fuochi e di terre, che connota in modo di- tra lui e studenti immaginari un trattato sulle bellezze paesag- versificato ogni continente del mondo, in Italia esiste, pur in gistiche italiane? Fu un best-seller per i tempi, il primo della una sua versione molto ridotta. Siamo un crocevia sospeso di nascente Italia, tanto che agl’ inizi del ‘900 Egidio Galbani de- terre circondate dall’ acqua, un punto tra il nord che guarda all’ cise di omaggiare lui e il suo libro creando il famoso formaggio Europa del nord ed un sud che guarda all’ Africa. Siamo uno Belpaese. Non c’ è una morale per i tempi attuali in questa stivale che cammina, col tallone alzato. Da svariati millenni storia? Invece la società italiana s’ avvita in discorsi e in con- poi veniamo attraversati in lungo ed in largo, da nord a sud fronti che sembrano trasferiti direttamente dalla televisione e da ovest ad est, come viceversa, da ogni sorta di popolo nella vita d’ ogni giorno di tutti. Pochi sospettano l’ idea dell’ del mondo. Questi continui attraversamenti hanno seminato Italia come un piccolo continente, perché non si vuole e non si cultura nel senso più ampio, profondo ed affascinante, crean- riesce a trasmettere il principio della sua Bellezza legata alla do linguaggi, storie, arti, architetture, giardini, dialetti, cucine, memoria di Tempo e Spazio. Se accadesse, ritorneremmo ad personaggi, paesaggi, leggende, fiabe, favole, usanze, tradi- essere una nazione guida dell’ Europa, perché il turismo cul- zioni, conoscenze e quant’ altro ancora. Ogni cittadino italiano turale è in grande crescita ed espansione, ma soprattutto ritro- che vive in Italia dovrebbe avvertire il senso di una sfaccettata veremmo l’ orgoglio di essere italiani. Invece la bellezza che medaglia diamantifera che il Destino gli ha riservato: da una viene promossa resta ad un livello di sguardo frammentato, parte la Responsabilità, dall’ altra la Bellezza. La responsabi- consumista, televisivo, superficiale, senza approfondimenti, lità risiede nel preservare, custodire e tramandare ai suoi figli come quella promossa con le navi da crociera o i grattacieli ed ai figli dei figli, come al mondo intero, questa infinita e ricca d’ alberghi in riva al mare. Quella che sta vivendo l’ Italia è bellezza che va oltre la dimensione di Tempo e di Spazio, un’ soprattutto una crisi culturale, un’ assenza, un vuoto d’ idee immenso patrimonio che si cela dietro ogni suo angolo più senza precedenti e l’ aspetto economico è una conseguenza. remoto come dietro casa. Invece Egli abbocca alla corbelle- Quindi, allo stato attuale, non vive le condizioni necessarie per ria mascherata gridata dal politico di turno, come dal vicino di poter capire che ha in sé l’ asse portante, cardinale attorno al casa che inneggia contro questo o contro quello, salvo poi la- quale potrebbe far girare la rinascita economica dello stato. mentarsi inutilmente a cose fatte. Così si svilisce giorno dopo Chi si occupa di cultura, di arte, di ambiente o simili, per vo- giorno, anno dopo anno, in una discesa che sembra non aver lontariato o per professione, non incide più di tanto sulla situa- mai fine verso il fondo, verso il basso, dimostrandosi sempre zione generale, limitandosi a svolgere il suo onesto compito. più indifferente e brutto. La contrapposizione ‘guelfi-ghibellini’ Solo dalla piena, articolata e profonda consapevolezza di cit- ancora impera, a distanza di secoli, prendendo altri termini, tadini, associazioni e istituzioni di ciò che è stata ed è l’ Italia parole, nomi. Qualcuno si ricorda ancora che la nostra Italia potrà venire l’ inversione di rotta per far risplendere il Giardino era definita il Giardino d’ Europa? Cosa ne è rimasto dopo le d’ Europa. STUDIOSO DI COSMOLOGIA QUANTISTICA GIOVANNI CARNEVALE, UN GENOVESE TRAPIANTATO A PELLEGRINO Giovanni Carnevale, classe 1965, non è certo una persona che in paese non faccia notare la propria presenza. Nato a Genova Via Prati d‘Oregina alle spalle della Città, da genitori geno- vesi del sasso. Dopo la prematura scomparsa del padre Emilio, portuale al Porto di Genova, avvenuta a soli 42 anni di età, nel 1978 insieme alla mamma Giuseppina Burzomato si trasferì nel Comune di in Provincia di Parma dove ha soggiornato fino al 2010, anno di trasferi- mento nel nostro Comune. Fin da giovane età Giovanni dimostrò il suo personale interesse per le scienze matematiche, fisiche e filosofiche, temi sempre più approfonditi nel corso degli anni. Recentemente sta lavorando sugli sviluppi attuali della Cosmologia Quantistica e della fisica- matematica dei buchi neri, in particolare. Di Pellegrino Parmense e del suo soggiorno in Paese Giovanni ha detto:” Anzitutto ringrazio i cittadini di Pellegrino Parmense per l’accoglienza e l’ospitalità di cui ho avuto modo di godere in questi anni. Ringrazio il Sindaco e i componenti della Amministrazione comunale che nei miei confronti sono sempre disponibili. Un ringrazia- mento particolare alla struttura che mi ospita e alle operatrici che ci lavorano. Pellegrino è un Paese molto bello. Propongo che vengano ulteriormente valorizzate e valutate le enormi risor- se naturali, agricole, turistiche e altre opportunità presenti sul territorio comunale.” come la fisica dei buchi neri e le teorie di stringa. E ancor più dal fatto che, Chi è Giovanni Carnevale da anni, egli appaia dedicare a queste tematiche la quasi totalità del tempo a cura Prof. Silvio Bergia – impiegato normalmente dalla gente per riflessioni di varia natura sul mon- Dipartimento di Fisica e Astronomia- Università di Bologna do in cui viviamo, cosa documentata dalla circostanza che mi sottopone, Giovanni Carnevale non ha alle spalle un organico curriculum di da anni quasi quotidianamente, osservazioni e quesiti al proposito. Tutto questo è ammirevole. Una valutazione dei suoi studi comporta peraltro studi di fisica, ma è un dato di fatto, che ha letto, e continua a leg- un appunto: che la stessa ampiezza dei problemi affrontati e il vorticoso gere, una messe notevole di articoli e libri sugli sviluppi della fisica germogliare di ipotesi che gli sovvengono al proposito, finiscono per ri- contemporanea. Devo dire che si rimane colpiti dalla vastità dei suoi mandare, di volta in volta, una riflessione conclusiva di essi. Visto, dato interessi, che vanno dalla meccanica quantistica alle teorie di campo; quanto ho ricordato, che quei problemi di fatto appaiono costituire l’obiet- dalla fisica delle particelle elementari alla cosmologia. E dal suo inte- tivo principale perseguito nel corso della sua vita, mi auguro che arrivi resse specifico per argomenti avanzati e, in qualche misura, esoterici 94 un momento in cui pervenga a porre un punto fermo su qualcuno di essi. Escursioni organizzate dalla sezione CAI di Parma CONVENZIONE CON IL CAI DI PARMA PER INCENTIVARE IL TURISMO E LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO a cura di Simona Costa e Pilar Mazzaschi

Nel week end del 9 e 10 maggio, Pellegrino Parmense ha vis- suto un evento davvero unico: sono iniziati in grande stile i la- vori di stesura della rete sentieristica comunale, grazie al pro- getto realizzato dall’Amministrazione Comunale di Pellegrino in collaborazione con la sezione di Parma del Cai. Nella due giorni oltre 50 operatori del CAI, fra cui 40 corsisti dei Corsi di Escursionismo Base e Avanzato della Scuola Escursionismo del CAI, hanno percorso i nuovi sentieri posando decine di frecce e dipingendo numerosi segnavia lungo i dolci pendii del comune, fra borghi splendidi, pievi storiche, prati e boschi con fioriture splendide. La convenzione fra il CAI di Parma e il Co- mune di Pellegrino premia la voglia di far scoprire il territorio con le proprie gemme, prima fra tutte le produzione tipiche del parmigiano reggiano, realizzato nelle numerose aziende agricole, e il noto pane realizzato con i grani locali. La capacità di progettazione e programmazione del CAI ha prodotto una rete con particolari caratteristiche che valorizza il centro del borgo, che quindi diventa punto d’attrazione di escursionisti, ciclo-escursionisti o semplici camminatori in cerca di relax, da cui partire per i diversi anelli sui pendii limitrofi. Accanto a questa logica di progettazione, si è voluto aprire la rete alle dorsali escursionistiche provenienti da Salsomaggiore Terme, Medesano, Varano de’ Melegari e Bore. Questa scelta favorirà certamente l’interconnessione con future reti nei territori limi- trofi. Il gruppo di volontari della sentieristica del CAI puntano a coinvolgere le realtà locali, quali associazioni di camminatori, pro-loco o semplici cittadini che hanno a cuore il proprio ter- ritorio, per formarli e istruirli alla manutenzione dei sentieri. I sentieri vengono realizzati secondo i protocolli definiti dal Ta- volo dei sentieri della Provincia di Parma, le norme della Rete Escursionistica della Regione Emilia Romagna e secondo i manuali della sentieristica nazionale del Club Alpino Italiano. Attualmente la rete è completa all’85% e nei prossimi giorni verrà completata e messa a disposizione degli escursionisti a piedi o in bici. Per info www.caiparma.it

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96 Con cerimonia tenutasi durante la Fiera del Parmigiano 2014 RICONOSCIUTA L’ATTIVITA’ CASEARIA DELLA FAMIGLIA BERZIERI

PATENTI RICHIESTE PER LA GUIDA DELLE MACCHINE AGRICOLE A cura di Roberto Gnappi- Agente di Polizia Municipale

trata in vigore del entrato in vigore dell’accordo Stato-Regioni del Scheda aggiornata maggio 2015 22 febbraio 2012, il datore di lavoro, nell’ambito dei suoi obblighi In relazione a quanto prescritto dall’art. 124 del Codice della Strada, per specifici, deve provvedere ffinché per ogni attrezzatura di lavoro guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, oc- ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una forma- corre avere ottenuto una delle patenti di cui all’art. 116, comma 3, CdS e zione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente: precisamente della: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature; CAT. A1 per le macchine agricole e loro complessi che non superano i limiti b) alle situazioni anormali prevedibili. di sagoma e di massa stabiliti per i motoveicoli (vedasi art. 53, comma 4, Il datore di lavoro provvede altresì a informare i lavoratori sui ri- CdS) ovvero schi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro, §- la larghezza m. 1,60 sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamen- §- la lunghezza m. 4,00 te circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché §- l’altezza m. 2,50 sui cambiamenti di tali attrezzature. Le informazioni e le istruzioni §- la massa complessiva 2,5 t d’uso devono risultare comprensibili ai lavoratori interessati. Il da- e che non superino la velocità di 40 km/h tore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle CAT. B per le macchine agricole con caratteristiche maggiori di quelle pre- attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità partico- scritte per la patente di categoria A1, comprese quelle eccezionali lari, ricevano una formazione adeguata e specifica, tale da con- SANZIONI La guida di macchina agricola senza essere titolare di patente sentirne l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche di guida o con patente di guida revocata o non rinnovata per mancanza in relazione ai rischi che possono essere causati ad altre persone di requisiti comporta l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 116, (vedasi l’art. 73 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Informazione e for- commi 15 e 17, CdS (ammenda da € 2.257,00 a € 9.032,00 e Fermo Am- mazione”). L’informazione/formazione dei lavoratori dovrà essere ministrativo documentata con decorrenza 31 dicembre 2015 (la mancanza del veicolo per 3 mesi-­la ,competenza è del Tribunale in composizione della documentazione deve essere sanzionata ai sensi del D. Lgs. monocratica). Si applica inoltre la sanzione prevista dall’art. 116, comma n. 81/08). In sintesi chi è già incaricato dell’uso delle macchine, 14, CdS per incauto affidamento - sanzione amministrativa di € 389,00 - anche se non provvisto di esperienza documentata (almeno pari a pagamento entro 5 giorni: € 272,30). Laddove manchino anche i requisiti 2 anni), avrà tempo fino al 12 marzo 2015 per adempiere a quanto di età concorrono le sanzioni prescritte dall’art. 115 CdS. previsto dalle nuove regole, mentre chi ha già seguito in passato In arrivo la patente per i trattori. Dal 12 marzo 2013 la semplice patente un corso o è in possesso di esperienza documenta alla data del 12 di guida A1 o B per condurre un mezzo agricolo non basta più. Con l’en- marzo 2013, sarà a posto fino al 22 marzo 2017. 97 TURISTANDO, PASTEGGIANDO E TEMPOLIBERANDO DI CALLE IN CALLE NELL’ALTA VAL STIRONE

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99 Le Botteghe i Negozi e altre attività e servizi Studio Dentistico Dott. Matteo Marosi Parrucchiera Tocco Magico di Loredana Pini

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102 Sommario di alcuni argomenti che verranno trattati nel prossimo numero de “LA VOCE DI PELLEGRINO” • Pennellate di Storia e Territorio (cap. 3) Relazione del Medico Eugenio Conti: situazione economico e sociale a Pellegrino all’inizio del ‘900 • Luoghi Sacri (cap. 4) – L’antica Chiesa di Mariano. • Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. (cap. 5) • Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3) “ Lorenzo Berzieri” • Pellegrino, terra di ultracentenari • L’opera pastorale e missionaria di Don Alessandro Spinelli • Le Frazioni (cap. 1) – Mariano. • Festa (cap. 2) – “Festa Sotto le Stelle” di Mariano • Un Garibaldino di Pellegrino • Soria del Rally a Pellegrino • Simone Rivia il nostro campione di Rally

NEL NUMERO SUCCESSIVO: • Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3) “CLAUDIO COSTERBOSA PODESTÀ DI PELLEGRINO (1844-1850)” • Luoghi Sacri (cap. 5) - la Chiesa di Grotta • Le Frazioni (cap 2) - Grotta • Le Feste (cap. 3) - la festa campestre di Grotta

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